Academic literature on the topic 'Regno d'Italia'

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Journal articles on the topic "Regno d'Italia"

1

Pederzani, Ivana. "1861-1866. Varese, cittadina del Regno d'Italia." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (October 2019): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/sil2018-001005.

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2

Meriggi, Marco. "Il destino dell'ex-regno d'Italia. Aspettative, illusioni, esiti." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (March 2017): 33–43. http://dx.doi.org/10.3280/asso2017-001004.

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3

Bianchi, Paola. "Divise a Palazzo." Librosdelacorte.es, no. 25 (December 29, 2022): 207–24. http://dx.doi.org/10.15366/ldc2022.14.25.008.

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Abstract:
La definizione dell'immagine militare della corte dei Savoia si realizzò compiutamente a seguito di alcune riforme avviate alla fine del regno del re Carlo Alberto, trovando applicazione nel corso dei decenni successivi. Tali riforme investirono non solo nominalmente la corte torinese, successivamente corte del Regno d'Italia, ma agirono sul profilo dei suoi organigrammi. Si trattò di un fenomeno, dunque, con effetti sociali e culturali, verificabile attraverso lo studio prosopografico dei soggeti coinvolti. La nuova "Casa militare" accolse, in tal senso, non solo la contrattazione, ma una più stretta commistione, di quanto non fosse stato nei secoli precedenti, fra dimensione curiale e governo dello Stato. Così, almeno, sino all'inizio del XX secolo, quando un regio decreto, che non aveva avuto precedenti, decise che la scelta delle figure chiamate a ricoprire le tre principali cariche di corte (ministro della Real Casa, prefetto di Palazzo e primo aiutante di campo) fosse sottoposta al controllo del governo.
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4

Bobbi, Silvia. "Le carte di Princeton del vicerč Eugenio: una fonte documentaria quasi dimenticata per la storia militare del Regno d'Italia (1805-1814)." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 769–95. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134007.

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Abstract:
Il presente articolo intende rappresentare un contributo alla conoscenza della fonte documentaria conservata presso la Manuscripts Division del Department of Rare Books and Special Collections della Firestone Library dell'UniversitÀ di Princeton, nel New Jersey, nota come Beauharnais Collection. Essa raccoglie le carte di governo e private, che il principe Eugčne Beauharnais (1781-1824), viceré d'Italia e comandante in capo dell'esercito italico, portň con sé in esilio in Baviera alla caduta del Regno, nel 1814. Essa concerne soprattutto la storia militare del napoleonico Regno d'Italia, ed č stata sin qui assai poco consultata e utilizzata, in generale e dagli specialisti della materia, in particolare europei. Se ne evidenziano in dettaglio, con una serie di esempi direttamente frutto della sua consultazione, le peculiaritÀ e potenzialitÀ. Consente di valutare quali materie di governo avessero la prioritÀ dal punto di vista del vertice dell'esecutivo, assumendo la sua stessa lente focale di analisi della realtÀ; puň contribuire alla ricostruzione o rilettura di importanti questioni storiografiche, soprattutto se messa confronto con la documentazione conservata a Milano ed in Europa, di cui rappresenta un'indispensabile integrazione.
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5

Battista, Ermanno. "La Camera del Regno come laboratorio regolamentare (1848-1900)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (May 2022): 41–67. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-001003.

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Abstract:
L'articolo analizza i regolamenti parlamentari della Camera elettiva dal 1848 al 1900. L'analisi dei regolamenti permette, infatti, di osservare l'evoluzione del sistema istituzionale del Regno d'Italia dalle sue origini alla crisi di fine secolo. Fu proprio con l'inizio dell'età giolittiana che il tradizionale rapporto di forza esistente tra la corona e il Parlamento venne capovolto a favore di quest'ultimo, con il processo di "democratizzazione regolata".
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6

Berrugi, Nicolò. "Custodire, sorvegliare, unire: il sistema difensivo del regno ostrogoto d'Italia." Agoghè, no. 14 (2022): 417–27. http://dx.doi.org/10.12871/978883339612527.

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7

Crialesi, Silvia. "Roma capitale del regno d'Italia: l'inserimento dei ministeri negli organismi conventuali." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 271–95. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132010.

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Abstract:
La vicenda dell'uso dei complessi conventuali romani, quali sedi di ministeri ed uffici governativi per la nuova capitale del Regno d'Italia, si inserisce nel piů vasto quadro del riuso degli immobili appartenenti agli enti religiosi soppressi dopo l'unificazione ed č un esempio della complessa situazione determinatasi a Roma dopo il 20 settembre 1870. I problemi che si affrontano in questa fase, inoltre, costituiscono un passaggio significativo nel lungo e travagliato processo di costituzione dell'ordinamento di tutela dei beni artistici del nuovo stato unitario, sia a livello centrale sia periferico.
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8

Bordone, Renato. "Mitologia dell'etÀ comunale e ipoteca sabauda nella storiografia piemontese del settecento." SOCIETÀ E STORIA, no. 133 (October 2011): 437–48. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133002.

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Abstract:
Nel corso dell'ottocento, in tutte le cittÀ e i centri minori del Piemonte furono prodotte ricerche di storia municipale, che risentirono dapprima dell'influenza esercitata dal "modello" del comune cittadino (applicato anche a quei centri urbani o semi-urbani che non ebbero nel XII e XIII secolo un'effettiva autonomia municipale). Nella seconda metÀ del secolo, con la costituzione del Regno d'Italia e l'affermazione del "mito" dinastico sabaudo, prevalsero invece i riferimenti alla dinastia che sin dal tardo medioevo aveva parzialmente unificato la regione subalpina.
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9

Rolandi, Francesca. "Un trionfo mai richiesto? Partecipazione politica femminile e rappresentazioni di genere nella stampa locale di Fiume e Susak dopo la Grande guerra." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 293 (August 2020): 73–98. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-293003.

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Abstract:
La Grande guerra sconvolse non solo l'assetto geopolitico di una parte del continente europeo, ma anche le precedenti frontiere di genere e gli equilibri familiari. Le confinanti città di Fiume e di Susak si trovarono a vivere, dopo la fine del conflitto, una lunga transizione caratterizzata da instabilità amministrativa, insicurezza economica e tensioni politiche e nazionali, per poi essere inglobate, rispettivamente, nel Regno d'Italia e nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Focalizzandosi sulle fonti disponibili in lingua italiana e croata, l'articolo analizzerà il caso studio di un'area di frontiera per indagare la presenza femminile nella sfera pubblica, mettendo in luce sia la partecipazione politica legata alle diverse forme di suffragio in atto, che il tessuto dell'associazionismo, all'interno di organizzazioni politiche e filantropiche. Inoltre, per tracciare le reazioni al protagonismo femminile, verranno analizzate le rappresentazioni di genere presenti sugli organi di stampa locali, legati in massima parte alle maggiori fazioni politiche in lotta, e quasi esclusivamente dominati da voci maschili.
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10

Bianchi, Alessandro. "L'Italia e la questione romana: proposte di accordo rispetto alle delimitazioni territoriali con la Santa Sede nel 1870-71." FUTURIBILI, no. 3 (September 2012): 27–39. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-003003.

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Abstract:
L'Autore descrive e analizza la formazione dello Stato della Santa Sede, e della delimitazione territoriale di esso, a partire dall'occupazione italiana di Roma del 20 settembre 1870. Vengono quindi affrontate le fasi diplomatiche per le quali la previsione del riconoscimento al Papa della Cittŕ leonina viene via via a modificarsi fino alla formulazione della proposta italiana, approvata dal Parlamento italiano il 13 maggio 1871, che va sotto il nome di "Legge delle Guarantigie". L'Autore evidenzia i vantaggi che vengono al Regno d'Italia nel votare tale legge, e i vantaggi che vengono anche alla Santa Sede, anche se essa la rifiuta per adesso e fino al 1929.
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Dissertations / Theses on the topic "Regno d'Italia"

1

Rapone, Francesca <1980&gt. "Il mercato nel Regno d'Italia (VIII - metà dell'XI secolo) : archeologia e storia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1136.

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Abstract:
Questo lavoro si pone come obiettivo di definire le caratteristiche e l'organizzazione dei mercati nel Regno d'Italia tra l'VIII e la prima metà dell'XI secolo e di analizzarne funzioni e significati attraverso l'analisi congiunta delel fonti scritte ed archeologiche. Già durante la tarda età longobarda è presente nel Regno una complessa ed organizzata rete di mercati che, nel corso del IX-XI secolo, si struttura in rapporto ai percorsi terrestri e fluviali che dalle Alpi conducevano a Venezia, unendo i circuiti commerciali dell'Europa settentrionale con il Mediterraneo. Inoltre i mercati, in particolare quelli rurali, appaiono influenzati dall'evolvere dei sistemi di produzione e dalla crescita demografica che ne determinano lo sviluppo sul territorio e la frequenza. Tuttavia le valenze e le funzioni dei mercati non sono comprese nel solo ambito economico ma si estendono a quello sociale, politico e religioso.
This study intends to define the features and the organization of markets in the Kingdom of Italy between the 8th and the first half of the 11th century, and to examine their functions and meaning by a joint analysis of both written and archeological sources. During late Lombard age a complex and organized network of markets already existed in the Kingom. During 9th-11th centuries it was structured following earth's and fluvial routes which led from Alps to Venice, joining North Europe commercial circuits to Mediterranean basin. Moreover, markets, especially the rural ones, seem to be influenced by evolution of production systems and by demographic growth, which both determined thei frequency and development on the territory. Nevertheless worth and functions of markets are not ascribed only to the economic sphere, but they also spread to the social, politic and religious one.
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Pacini, Monica. "Tra acque e strade : Lastra a Signa da Pietro Leopoldo al Regno d'Italia /." Firenze : L.S. Olschki, 2001. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38904041k.

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Omes, Marco Emanuele. "La festa di Napoleone : sovranità, legittimità e sacralità nell'Europa francese (repubblica/impero francese, Repubblica/Regno d'Italia, Regno di Spagna, 1799-1814)." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86067.

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Abstract:
By combining research methods from the cultural history of the politic with a comparative perspective, my dissertation covers the celebrations of the Napoleonic era that took place between 1799 and 1814 in the Republic (later, Empire) of France, in the Republic (later, Kingdom) of Italy, and in the Kingdom of Spain. My comparative perspective aims to show the existence of a model of Napoleonic celebration that was fairly uniform across the three geographical contexts I studied, especially in its basic principles, fundamental concepts and values conveyed. My study centres on the concepts of sovereignty, legitimacy and sacrality, and aims to shed light on their interplay and their significance in the context of Napoleonic-era civic festivities, especially in terms of the forms of symbolic, visual and discursive representation that were used. My analysis of these forms of representation will allow the reader to better understand not only the manifestations of Napoleonic power, but also its ideological underpinnings, characteristics, and evolution over time.
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Pes, Luca. "Venezia s'e desta : l'educazione delle classi popolari dopo l'annessione al Regno d'Italia (1866-81)." Thesis, University of Reading, 1992. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.317190.

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5

Sixt, Elisa <1989&gt. "I beni collezionabili tra piacere estetico ed investimento : il caso delle monete rare del regno d'Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4509.

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Abstract:
Analisi del collezionismo e del mercato numismatico, soffermandosi sulle aste. Breve storia di Vittorio Emanuele II, il "re numismatico". Analisi dell'andamento dei prezzi su scala decennale di 100 monete rare del Regno d'Italia e valutazione del rendimento di tali monete dal punto di vista finanziario.
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6

Codolo, Sara. "Il potere et la cultura : dotti e politica culturale della Republica e del regno d'Italia (1802-1814)." Paris, EPHE, 2014. http://www.theses.fr/2011EPHE4030.

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Abstract:
Les rapports qu’entretiennent les savants italiens de la République et du Royaume d’Italie (1802-1814) avec le pouvoir constituent l’objet de la thèse. Pour étudier ce type de rapports entre la culture et le pouvoir, j’ai sélectionné les savants qui ont assumé des charges de direction dans le monde culturel: les dirigeants de la Direction générale de l’instruction publique Pietro Moscati et Giovanni Scopoli; le premier secrétaire de l’Istituto Nazionale; et le membre de la Commissione di studi en 1802 et président de l’Istituto Reale depuis 1810, Giovanni Paradisi. L’action de ces savants est analysée dans le contexte de l’organisation culturelle napoléonienne. La thèse se développe à travers les questions en matière de politiques culturelle dans les sociétés d’instruction publique des années 1797 et 1799, en suite en affrontant l’histoire institutionnelle de la République et du Royaume d’Italia (1802-1814). La biographie des savants mentionnés propose un nouveau regard sur l’organisation culturelle de l’Italie napoléonienne, en particulier sur les idées développées au fil des ans par les savants. Depuis le début, ces savants ont adhéré au nouvel ordre établi avec l’arrivée de Napoléon et Italie. Presque tous faisant partie d’une faction modérée qui s’opposait au parti des démocrates. La thèse analyse les discours officiels des savants qui ont suivit l’application de la reforme napoléonienne, leurs activités comme dirigeants à travers les sources officielles, leur choix et les relations entre eux et le monde culturel italien de la période en utilisant la correspondance privée
This thesis develops around the activities and choices of Pietro Moscati and Giovanni Scopoli, respectively first and second General Director of Education, on the relentless activities of Michele Araldi as first secretary of the National Institute, as well as on the political and cultural ideas of Giovanni Paradisi, member of the Study Commission in 1802 and president of the Royal Institute in 1810. These people are analyzed in the context of the cultural organization created by the French Government during the years of the Republic and Kingdom of Italy (1802-1814), with a foreword on the first discussions about public education and cultural institutions in the three years of democracy (1796-1799). The relationship between power and culture is analyzed through the study of cultural officials of the time, who offer a new perspective on cultural policy in Napoleonic Italy. This thesis outlines the biography of those officials and their views on the reforms of Education, on schooling and on the funding of the arts and scientific progress. This research aims at revealing the actual people, their ideas of cultural policy and their role as mediators between the Napoleonic government and the Italian intelligentsia
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Moro, Michele <1993&gt. "Le emigrazioni italiane e il conseguente dibattito politico e sociale sul colonialismo e sull'emigrazione dall'unificazione del Regno d'Italia agli Anni 20 del Novecento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17148.

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Abstract:
Questa tesi è suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo parte con una spiegazione di quali condizioni aveva la popolazione in Italia, analizzando la storia dell’unificazione, del post-unificazione e tutti i vari progetti politici del governo nel corso degli anni. Dopodiché si inizierà a concentrarsi sugli emigrati e sulle loro condizioni al momento della partenza ossia dal momento in cui decidevano di partire fino al momento dell’imbarco per il Brasile. Inoltre si farà un approfondimento sulle leggiche si sono fatte all'epoca in materia di emigrazione. Il secondo capitolo riguarda il discorso della “colonizzazione”. Parola molto frequente nel periodo che si andrà ad analizzare e che ha un collegamento anche con le emigrazioni. Nel terzo capitolo, ci si sofferma sullo studio di alcune tesi storiche di Ca' Foscari del primo ventennio del novecento confrontando quello che pensavano gli autori con quello che era il periodo storico.
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Pasut, Maria <1988&gt. "Sviluppo industriale di Venezia, dall'annessione al Regno d'Italia al Secondo Dopo Guerra, attraverso i documenti conservati all'Archivio di Stato di Venezia, Fondo della Camera di commercio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6588.

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Abstract:
Questo lavoro vuole analizzare lo sviluppo storico, sociale e sopratutto economico industriale del territorio di Venezia dall’unificazione al Regno d’Italia fino al secondo dopo guerra per meglio comprendere quale sia stato l’evolversi della struttura economica della città lagunare, le sue implicazione e i motivi che hanno portato a questo specifico sviluppo. Nello svolgimento del lavoro ci si è resi conto di quanto sia stato inscindibile lo sviluppo industriale e le variazioni che questo ha avuto sul territorio, dalle vicende storiche che lo hanno caratterizzato. Per poter spiegare la situazione economica della fine dell’800, bisogna analizzare il periodo storico dell’annessione al Regno d’Italia che trova le sue radici ben prima ovvero nel periodo delle rivolte di liberazione. Quest'ampio periodo attraversa varie fasi della nostra storia che hanno segnato lo sviluppo industriale ed economico di Venezia, del Nord Est e del nostro Paese. La cultura economica e industriale, che si è radicata nella cittadinanza, dipende in larga parte da quanto accaduto durante il periodo analizzato. Il lavoro si conclude con la disamina della ricostruzione e del secondo dopoguerra poiché in quegli anni termina l’analisi storica dello sviluppo industriale e della cultura di impresa e inizia quella contemporanea che non si considera rilevante per il motivo dello scritto.
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9

Codolo, Sara. "Il potere e la cultura : dotti e politica culturale della Repubblica e del Regno d’Italia (1802 -1814)." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2011. http://hdl.handle.net/11384/86033.

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ABBIATI, MICHELE. "L'ESERCITO ITALIANO E LA CONQUISTA DELLA CATALOGNA (1808-1811).UNO STUDIO DI MILITARY EFFECTIVENESS NELL'EUROPA NAPOLEONICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/491761.

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Abstract:
L’esercito italiano e la conquista della Catalogna (1808-1811) Uno studio di Military Effectiveness nell’Europa napoleonica Settori scientifico-disciplinari SPS/03 – M-STO/02 La ricerca ha lo scopo di ricostruire e valutare l’effettività militare dell’esercito italiano al servizio di Napoleone I. In primo luogo attraverso un’analisi statistica e strategica della costruzione, e del successivo impiego, dell’istituzione militare del Regno d’Italia durante gli anni della sua esistenza (1805-14); successivamente, è stato scelto un caso di studi particolarmente significativo, come la campagna di Catalogna (1808-11, nel contesto della guerra di Indipendenza spagnola), per poter valutare il contributo operazionale e tattico dei corpi inviati dal governo di Milano e la loro integrazione con l’apparato militare complessivo del Primo Impero. La tesi ha voluto rispondere alla mancanza di studi sul comportamento in guerra dell’esercito italiano e, allo stesso tempo, introdurre nella storiografia militare italiana la metodologia di studi, d’origine anglosassone e ormai di tradizione trentennale, di Military Effectiveness. La ricerca si è primariamente basata, oltre che sulla copiosa memorialistica a stampa italiana e francese, sulla documentazione d’archivio della Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales di Pierrefitte-sur-Seine, Parigi), del Ministère de la Guerre francese (Service historique de la Défence, di Vincennes, Parigi) e del Ministero della Guerra del Regno d’Italia (Archivio di Stato di Milano). Dal punto di vista dei risultati è stato possibile verificare come l’esercito italiano abbia rappresentato, per Bonaparte, uno strumento duttile e di facile impiego, pur in un contesto di sostanziale marginalità numerica complessiva di fronte alle altre (e cospicue) forze messe in campo da parte dell’Impero e dei suoi altri Stati satellite e alleati. Per quanto riguarda la campagna di conquista della Catalogna è stato invece possibile appurare il fondamentale contributo dato dal contingente italiano, sotto i punti di vista operazionale e tattico, per la buona riuscita dell’invasione; questo primariamente grazie alle elevate caratteristiche generali mostrate dallo stesso, ma anche per peculiarità disciplinari e organizzative che resero i corpi italiani adatti a operazioni particolarmente aggressive.
The Italian Army and the Conquest of Catalonia (1808-1811) A Study of Military Effectiveness in Napoleonic Europe Academic Fields and Disciplines SPS/03 – M-STO/02 The research has the purpose of reconstruct and evaluate the military effectiveness of the Italian Army existed under the reign of Napoleon I. Firstly through a statistic and strategic analysis of the development, and the following deployment, of the military institution of the Kingdom of Italy in the years of its existence (1805-14). Afterwards, a particularly significant case study was chosen, as the campaign of Catalonia (1808-11, in the context of the Peninsular War), in order to assess the operational and tactical contribution of the regiments sent by the Government of Milan and their integration in the overall military apparatus of the First Empire. The thesis wanted to respond to the lack of studies on the Italian army’s behavior in war and, at the same time, to introduce the methodology of the Military Effectiveness Studies (of British and American origin and, by now, enriched by a thirty-year old tradition) in the Italian historiography. The research is primarily based, besides the numerous memoirs of the Italian and French veterans, on the archive documentation of the Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales of Pierrefitte-sur-Seine, Paris), of the French Ministère de la Guerre (Service historique de la Défence, of Vincennes, Paris) and of the Italian Ministero della Guerra (Archivio di Stato di Milano). About the results, it has been verified how the Italian army has become a flexible and suitable instrument for Bonaparte, albeit in a context of substantial overall numerical marginality in comparison to the heterogeneous forces available to the Empire and its others satellites and allied states. Regarding the campaign of Catalonia, instead, it was possible to ascertain the fundamental contribution of the Italian regiments, in an operational and tactical perspective, for the success of the invasion. This was primarily due to the excellent general characteristics shown by the expeditionary force, but also to disciplinary and organizational peculiarities that have made the Italian corps suitable for particularly aggressive operations.
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Books on the topic "Regno d'Italia"

1

Pacifici, Vincenzo G. La provincia nel regno d'Italia. Roma: Gruppo editoriale internazionale, 1995.

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2

Arangio-Ruiz, Gaetano. Storia costituzionale del regno d'Italia. Napoli: Jovene, 1985.

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3

Il primo Regno d'Italia, 1805-1814. Viterbo: BetaGamma, 2009.

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4

Rosa, Marina. Il primo Regno d'Italia, 1805-1814. Viterbo: BetaGamma, 2009.

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5

Bertolotti, Romana De Angelis. Capri: Dal Regno d'Italia agli anni del fascismo. Napoli: Editoriale scientifica, 2001.

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6

Bertolotti, Romana De Angelis. Capri: Dal Regno d'Italia agli anni del fascismo. Napoli: Editoriale scientifica, 2001.

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7

La politica coloniale del Regno d'Italia, 1882-1922. Chieti: Solfanelli, 2009.

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8

Baffa, Corrado Caccuri. Errori di zecca: Le monete del Regno d'Italia. Cosenza: Editoriale Progetto 2000, 2001.

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9

Catalogo delle monete e delle banconote: Regno di Sardegna, Regno d'Italia, Repubblica italiana. Torino: G. Bolaffi, 2009.

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10

Ogliari, Francesco. Le guerre del Regno: Documenti e immagini del Regno d'Italia in guerra : 1862-1945. Genova: De Ferrari, 2004.

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Book chapters on the topic "Regno d'Italia"

1

Bougard, François. "Lo stato e le élites fra 888 e 962: il regno d'Italia a confronto (brevi considerazioni)." In Seminari del Centro interuniversitario per la storia e l’archeologia dell’alto medioevo, 77–84. Turnhout: Brepols Publishers, 2013. http://dx.doi.org/10.1484/m.scisam-eb.1.102107.

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