Journal articles on the topic 'Regione Toscana'

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Calamai, Silvia, and Francesca Biliotti. "Archivi orali, memoria, migrazione." Mnemosyne, no. 10 (October 15, 2018): 18. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i10.14103.

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Abstract:
Il progetto Grammo-foni. Le soffitte della voce (Gra.fo, grafo.sns.it ; Scuola Normale Superiore & Università di Siena, Regione Toscana PAR-FAS 2007-13) ha scoperto, digitalizzato, catalogato e reso fruibili attraverso un portale online quasi 3000 ore di registrazioni orali provenienti da circa 30 archivi orali di area toscana raccolti da studiosi e appassionati di cultura e tradizioni popolari. Data la vastità e l’eterogeneità del materiale conservato (es. biografie, etnotesti, questionari linguistici, letteratura orale), Gra.fo costituisce un archivio preziosissimo della memoria toscana e restituisce una documentazione di prima mano delle varietà linguistiche toscane dai primi anni ‘60 in poi. L’articolo fa uso di questo materiale per un’analisi sociolinguistica incentrata sulla costruzione del racconto orale e su alcuni aspetti della morfologia verbale (l’uso del passato remoto e la variazione tra forme standard e dialettali di passato remoto e imperfetto). Lo studio di caso riguarda l’Archivio ‘Dina Dini’ (Pieve Santo Stefano, Arezzo), che contiene interviste su esperienze di emigrazione all’estero negli anni 1955-1987.
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Neri, Serneri Simone. "Guerra, guerra civile, liberazione La Toscana nella crisi del fascismo e dello Stato nazionale 1943-1944." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 535–51. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265001.

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Abstract:
Cosa significň per la Toscana l'esperienza della guerra, della guerra civile e della Resistenza? Quale fu l'apporto della Toscana alla ricostruzione dello Stato nazionale dopo la crisi innescata dal crollo del fascismo? L'articolo risponde a questi interrogativi ripercorrendo sinteticamente l'impatto della guerra sul consenso al regime in Toscana, l'occupazione tedesca e il ricorso della Rsi alla guerra civile, intesa come violenza sistematica contro avversari e popolazione civile per fondare un nuovo ordine politico. Si evidenziano le peculiaritŕ della regione nel contesto della guerra nella penisola, perché essa fu retroterra del fronte e ciň accelerň notevolmente le dinamiche dell'occupazione e della Resistenza. Si sottolineano il radicamento del partigianato nelle specifiche condizioni del rapporto cittŕ-campagna e il parallelo affermarsi del Comitato toscano di liberazione nazionale, anche grazie alla scelta decisiva dell'autogoverno e dell'insurrezione, una scelta di grande rilievo nella ancora breve storia del movimento di Resistenza. Quelle esperienze aprirono una prospettiva di liberazione sociale e culturale e furono determinanti, al di lŕ del consenso piů o meno esteso, per infrangere i tradizionali assetti moderati e fondare una nuova identitŕ regionale.
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Floridia, Antonio. "La Toscana è ancora una regione rossa? Note e riflessioni sulle elezioni regionali del 16 aprile 2000." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 43, no. 1 (June 30, 2000): 5–84. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12783.

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Abstract:
In questo lavoro presenteremo alcune elaborazioni e riflessioni sulle elezioni regionali toscane del 16 aprile 2000, muovendo da un duplice punto di vista: da una parte, cercheremo di mettere a fuoco alcuni aspetti legati alle trasformazioni del sistema politico regionale, ai mutamenti istituzionali, agli effetti indotti dalle nuove regole elettorali. Dall’altra parte, guarderemo ai risultati elettorali e ne analizzeremo in particolare la dimensione territoriale, prospettando infine alcune ipotesi sulle possibili connessioni tra la geografia del voto e le caratteristiche sociali ed economiche dei diversi sistemi locali della Toscana.
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Rossi, Mario G. "Dalla Resistenza alla Costituzione. La formazione della nuova classe dirigente nella Toscana postfascista." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 552–66. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265002.

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Abstract:
L'antifascismo e l'ereditŕ della Resistenza, oltre che fattore costitutivo dell'aggregazione del nuovo blocco di forze politiche e sociali alternativo a quello dominante nella Toscana liberale e fascista, rappresentano un vero carattere originale profondamente radicato nelle masse popolari e nelle élite dirigenti della Toscana contemporanea. A questo risultato ha contribuito in modo determinante il Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) che, ponendosi come organo unitario di autogoverno, al di sopra delle contrapposizioni ideologiche e politiche, ha diretto la battaglia per le autonomie locali e il governo regionale e ha promosso un ampio processo di rinnovamento in tutti i settori delle classi dirigenti, operanti non solo nella politica e nell'amministrazione, ma anche nell'economia e nella societŕ civile. L'ampiezza e il radicamento della scelta antifascista si sarebbero consolidati nel tempo, impedendo, anche dopo la rottura provocata dalla guerra fredda, il recupero delle posizioni e degli interessi dei gruppi piů retrivi e consentendo lo sviluppo in termini articolati e non rigidi della dialettica tra le forze politiche della regione.
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Floridia, Antonio. "Le primarie in Toscana: la nuova legge, la prima sperimentazione." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 55, no. 1 (June 30, 2006): 91–132. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12711.

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Abstract:
Il 2005 sarà senza dubbio ricordato, negli annali della politica italiana, come l’anno delle “primarie”: ma, in particolare, il 20 febbraio di quest’anno potrà essere segnato come la data che ha visto, per la prima volta in Italia, lo svolgimento di elezioni primarie regolate da una legge, la legge della Regione Toscana che porta il n. 70, approvata il 15 dicembre del 2004. In questa relazione ci proponiamo dapprima di illustrare i contenuti e le caratteristiche di questa legge, la logica e le motivazioni che hanno ispirato le diverse soluzioni adottate, le alternative e le ipotesi che sono state discusse nel corso del processo di elaborazione delle nuove norme. Nella seconda parte, guarderemo ai risultati delle primarie toscane, valutando soprattutto le forme e i livelli della partecipazione elettorale; la varietà dei modelli competitivi da cui queste elezioni primarie sono state caratterizzate nelle diverse province della regione; il significato che esse hanno assunto nel contesto peculiare del sistema politico regionale, proprio a partire dal tema, e dall’alternativa, che abbiamo posto al centro del nostro incontro di studio: ossia, le primarie come selezione delle candidature e le primarie come fonte di legittimazione della leadership.
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Meringolo, Patrizia, Alessandro Ridolfi, and Alice Visi. "Alleanza terapeutica e tossicodipendenza da eroina. Un'indagine esplorativa." PSICOBIETTIVO, no. 1 (August 2010): 91–111. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-001006.

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Abstract:
Lo scopo di questa indagine esplorativa č quello di indagare la costruzione dell'Alleanza Terapeutica (AT) con pazienti dipendenti da eroina in trattamento nei Ser.T. della regione Toscana. Hanno partecipato all'indagine trenta terapeuti in servizio presso i Ser.T. di ognuna delle 12 ASL della regione Toscana. Gli strumenti utilizzati sono: il Working Alliance Inventory (WAI) (Horvath, 1981, 1982), un'intervista semistrutturata per raccogliere le opinioni dei terapeuti, una scheda per annotare i dati degli utenti. Dai risultati emerge che alcune caratteristiche dei pazienti risultano influenzare negativamente la costruzione dell'AT. Di fronte a queste caratteristiche, sembrano esistere importanti differenze circa le modalitŕ con cui i terapeuti intervistati costruiscono l'AT, per aumentare la durata dell'intervento, ridurre il drop out e aumentare cosě l'efficacia del trattamento.
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Baccetti, Carlo. "Le prime elezioni regionali in Toscana (1970 e 1975): formazione e tipologia di un nuovo ceto politico." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 53, no. 1 (June 30, 2005): 5–62. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12722.

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Abstract:
Perchè oggi? La Toscana Regione "aperta". Il ruolo predominante del partito. I politici di professione. Le carriere successive. I nuovi eletti della seconda legislatura: caratteristiche. Una riflessione per l'oggi.
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Lewanski, Rodolfo. "Istituzionalizzare la partecipazione deliberativa: la politica della Regione Toscana." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (April 2011): 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001002.

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Abstract:
Una delle risposte alla crisi delle istituzioni rappresentative che attraversa molti paesi democratici viene ricercata nella riscoperta del "potere del popolo", ovvero in un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e nelle politiche pubbliche. In particolare la partecipazione viene declinata secondo la specifica accezione della teoria dialogicodeliberativa, i cui tratti salienti sono: interazione discorsiva dialogica, basata sull'ascolto attivo; deliberazione, ovvero ponderazione attenta delle diverse opzioni e delle loro implicazioni; informazione adeguata e bilanciata; inclusione, ovvero consentire a tutte le "voci" di farsi sentire; partecipazione di campioni casuali stratificati di cittadini rappresentativi sotto il profilo socio-demografico. La democrazia deliberativa ha espresso numerose "promesse": decisioni migliori in quanto capaci di incorporare informazioni, conoscenze tecnico-scientifiche e preferenze, scelte condivise e percepite come legittime, maggiore legittimazione del sistema politico in generale, crescita del capitale sociale, solo per citarne alcune. Tale promesse vanno peraltro empiricamente verificate. La teoria deliberativa č stata applicata in numerose esperienze in numerosi paesi. Forse oggi uno dei "laboratori" piů interessanti in questo campo č oggi rappresentato dalla Toscana, dove é stata approvata alla fine del 2007 la l.r. 69, verosimilmente la prima normativa al mondo che mira a promuovere pro-attivamente la partecipazione alle decisioni locali e regionali ispirandosi almeno sotto alcuni aspetti alla teoria deliberativa.
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Foscoli, Vanessa. "Nuove strategie di inclusione al Museo del Tessuto di Prato." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 23, 2022): 40–45. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.212.

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Abstract:
Il contributo intende rendicontare i risultati principali ottenuti dal progetto Tessuti SOCIALI” (SOCIal Learning, Allestimenti museali, Lingue, Interazioni): percorsi conoscitivi per il Museo del Tessuto di Prato, coordinato dall'Università per Stranieri di Siena e finanziato dalla Regione Toscana. A Prato, la seconda città più grande della Toscana, la popolazione straniera residente rappresenta il 22% della popolazione totale. In una realtà sociale plurilingue e pluriculturale come quella pratese è indispensabile migliorare i servizi legati al settore museale e aumentare l'accessibilità alle iniziative culturali. “Tessuti SOCIALI” è un progetto di inclusione che intende favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche e della consapevolezza interculturale, con l’ausilio delle nuove tecnologie.
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Del Corso, Claudia. "La Dialisi Peritoneale: ancora work in progress." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (February 14, 2014): S48. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.972.

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Abstract:
In Toscana l'incidenza e la prevalenza della Dialisi Peritoneale negli ultimi anni sono rimasti stabili a fronte di comprovati vantaggi clinici ed economici. Dati emersi da indagini effettuate nei Centri della regione suggeriscono che azioni di promozione culturale, di divulgazione, di incentivazioni per la dialisi domiciliare e interventi politico-istituzionali potrebbero implementare questa metodica dialitica.
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Tomassini, Luigi. "Il patrimonio fotografico Alinari: excursus storico e questioni attuali." Rivista di studi di fotografia. Journal of Studies in Photography 5, no. 10 (December 14, 2020): 100–120. http://dx.doi.org/10.36253/rsf-12248.

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Abstract:
Following the purchase by the Regione Toscana (2019), various possibilities arise for the reorganization and cultural destination of the Alinari photographic heritage. The essay outlines a historical excursus intended to illustrate the methods, phases and type of materials with which such an important archival-museum complex has been formed over time, always playing, in different ways, a particularly important role in Italian and international visual culture.
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Costantini, R., L. Angeli, R. Ferrari, L. Innocenti, and M. Del Buono. "Geographical Information System for the Cultural Heritage and Protected Landscape of Regione Toscana." International Journal of Heritage in the Digital Era 1, no. 1_suppl (January 2012): 77–81. http://dx.doi.org/10.1260/2047-4970.1.0.77.

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Sofi, Antonio. "Enrico rossi presidente. Comunicazione, storytelling e nuovi media: una campagna "integrata"." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 161–90. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041012.

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Abstract:
L'articolo descrive le caratteristiche delle nuove campagne elettorali "integrate" basate sull'uso di media diversi e sull'approccio narrativo, storytelling, che si dipana grazie soprattutto alle nuove tecnologie. L'articolo contiene una analisi integrata della campagna elettorale vincente del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, scritta da chi l'ha progettata e diretta. Una campagna che ha dimostrato che un nuovo equilibrio č possibile, che č possibile fare campagna elettorale puntando su trasparenza e contenuti, e che il web puň essere un ottimo alleato di chi fa comunicazione elettorale.
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Corchia, Luca. "Il principio di inclusione nei nuovi processi deliberativi. Il caso della legge n. 69/2007 della Regione Toscana." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (November 2011): 79–99. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004006.

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Abstract:
Il concetto di "inclusione" fa riferimento alla domanda "chi partecipa?", ovvero alla questione cruciale di come vengono determinati in astratto e selezionati concretamente i soggetti della societŕ civile a cui viene demandata la deliberazione su taluni aspetti dei processi decisionali delle amministrazioni pubbliche. L'autore affronta i principali aspetti teorici e metodologici, confrontando le risposte della letteratura critica con le norme della legge n. 69/2007 della Regione Toscana. Dalla disamina emerge un insieme di scelte pregiudiziali che specifica cosa significhi democrazia deliberativa, come essa si realizzi nei processi partecipativi e quali misure vadano prese per evitare il consolidarsi di meccanismi sociali selettivi.
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Marzio Cresci. "Nuove proposte per una scuola integrata con il territorio: la necessità di coordinare le risorse." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 126–43. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.38.

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Abstract:
La riflessione inquadra le prospettive dell’outdoor education e dell’educazione non formale nella più ampia visione dello sviluppo della scuola di comunità: il tema centrale è quello dell’aula decentrata, si potrebbe dire della “scuola diffusa”, tema analizzato attraverso uno specifico modello metodologico, esperito dalla Regione Toscana. L’analisi delle fasi storiche del modello, la messa in evidenza delle potenzialità non ha solo lo scopo di offrire una testimonianza, ma soprattutto quello di individuare, con una lettura “sul campo”, alcuni aspetti chiave dell’integrazione scuola-territorio e del ruolo che le istituzioni locali possono giocare in una rinnovata alleanza.
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Floridia, Antonio. "Le elezioni comunali in Toscana dal 1993 al 2004. Gli effetti delle nuove regole, i partiti, le coalizioni, i "nuovi" sindaci." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 54, no. 2 (December 31, 2005): 5–91. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12718.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro quello di fornire un bilancio critico e una valutazione degli effetti che l’applicazione della legge 81 del 25 marzo 1993 ha prodotto sui sistemi politici locali della Toscana: una legge che è stata più volte, e da più parti, definita come il frutto migliore della convulsa fase di crisi e di transizione che hanno vissuto le istituzioni politiche del nostro paese nel corso degli anni Novanta, – «un esempio di ingegneria istituzionale sostanzialmente andato a buon fine», come è stato detto –, ma di cui oggi, a distanza di anni, e dopo tre cicli elettorali, si possono cominciare a cogliere meglio le complesse implicazioni, individuando i processi di mutamento che le nuove regole hanno indotto, o con i quali esse si sono intrecciate, nel comportamento degli elettori e nelle strategie degli attori politici. Ad oltre dodici anni dall’approvazione di questa legge, tutti i Comuni hanno già sperimentato per almeno tre volte il nuovo sistema elettorale. È possibile quindi disporre oggi di una mole rilevante di dati che permettono di valutare le modalità di funzionamento del nuovo sistema elettorale. Concentrare poi l’attenzione su una sola regione, la Toscana nel nostro caso, corrisponde ad un esigenza conoscitiva di particolare rilievo, proprio perché, come rilevava Giacomo Sani nella Prefazione ad uno degli studi più completi sull’argomento, apparso dopo la tornata elettorale del 1999, ciò che emerge sono appunto «le forti differenze a base regionale» che hanno caratterizzato l’impatto della nuova legge elettorale. In questa ricerca, dunque, siamo partiti dalle specificità del sistema politico toscano, cominciando ad analizzare alcuni aspetti del voto amministrativo nel corso degli anni Ottanta e cercando di misurare, per quanto possibile, i mutamenti che il nuovo sistema elettorale ha prodotto. I comuni considerati dalla ricerca sono quelli che, sulla base dei dati del Censimento 1991, e poi di quello del 2001, hanno superato i 15 mila abitanti e per i quali, dunque, la nuova legge prevede un sistema elettorale a doppio turno: per la Toscana, si tratta di 51 comuni. Per questi comuni è stato predisposto un data base completo, oggi anche consultabile via internet, comprendente tutti i dati relativi alla partecipazione elettorale, i voti riportati dai candidati e dalle liste collegate, i seggi attribuiti a ciascuna lista. Generalmente, i dati sono stati analizzati anche sulla base delle diverse classi demografiche dei comuni e della diversa ampiezza dei consigli comunali5, e sulla base dei diversi cicli elettorali, in modo da consentire confronti omogenei
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Betti, Gianni, Maria Luisa Maitino, and Nicola Sciclone. "A che cosa servono i modelli di microsimulazione? Tre applicazioni usando microReg." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 101–19. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002006.

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Abstract:
MicroReg č un classico modello di microsimulazione, tax-benefit, costruito per la Regione Toscana dall'Irpet. L'obiettivo č quello di garantire al policy maker regionale un adeguato strumento di valutazione e programmazione delle politiche fiscali e di welfare, siano esse attuate a livello nazionale e/o regionale. Diversamente da tutti gli altri modelli di microsimulazione sviluppati nel nostro paese, microReg ha un campo di applicazione multiregionale. Esso fornisce una adeguata base di calcolo, a seguito di un qualche intervento di natura pubblica, dei seguenti aspetti: i) distribuzione dei guadagni e delle perdite fra individui e famiglie; ii) impatto sulle misure di povertŕ e disuguaglianza; iii) differenze nei costi e nei benefici tra le regioni; variazioni di gettito nazionali e regionali. Il lavoro presenta la struttura del modello e tre applicazioni empiriche.
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Absalom, Roger. "I deputati toscani all'assemblea costituente. Profili biografici, edited by Pier Luigi Ballini, Florence, Edizioni dell'Assemblea, Regione Toscana Consiglio Regionale, 2008, 610 pp." Modern Italy 15, no. 4 (November 2010): 509–10. http://dx.doi.org/10.1080/13532944.2010.507368.

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Lomi, Jacopo, Alessio Montereggi, Alessio Mattesini, Giorgio Baldereschi, Marco Ciardetti, Marco De Carlo, Massimo Fineschi, et al. "Denervazione renale nell’ipertensione arteriosa resistente. Esperienza 2012-2019 in Toscana." Cardiologia Ambulatoriale 29, no. 1 (May 30, 2021): 16–22. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-1-3.

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Abstract:
Introduzione. L’ipertensione arteriosa resistente è correlata ad un alto rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE), e non tutti i pazienti sono in grado di tollerare le terapie, o di ottenere una risposta adeguata a causa di una risposta incompleta ai farmaci o di una ridotta aderenza alla terapia. La denervazione renale transcatetere è un trattamento non farmacologico che potrebbe migliorare il controllo dell’ipertensione resistente. Ad oggi la sua applicazione clinica è limitata dai risultati contrastanti degli studi eseguiti per verificarne l’efficacia. Scopo. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare l’efficacia a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’ipertensione arteriosa (IA) resistente. Si sono ricercati inoltre criteri preoperatori predittivi di efficacia della procedura, confrontando vari sottogruppi di pazienti, e considerando le diverse tecniche esecutive (cateteri unipolari, cateteri multipolari o a palloncino). Metodi e risultati. In questo studio multicentrico sono stati coinvolti 38 pazienti con un’età media di 61,2 anni trattati con denervazione renale transcatetere tra luglio 2012 e dicembre 2018 in cinque centri toscani: Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi (Firenze), Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica – CNR Regione Toscana (Pisa) ed Ospedale di Lucca. Sono stati registrati i dettagli tecnici delle procedure di denervazione e le immagini acquisite tramite procedure diagnostiche in preparazione agli interventi e durante il loro svolgimento. L’efficacia della procedura è stata valutata con un follow-up clinico medio di 5,1 anni e con un follow-up strumentale con 24h ABPM di un anno. Inoltre, durante il follow-up, prolungato fino a settembre 2019, sono state eseguite misurazioni della funzionalità renale e sono state registrate le modifiche della terapia farmacologica fino a 7 anni dall’intervento mediante consultazione delle cartelle cliniche ed interviste ai pazienti. In seguito alla denervazione renale, sono state rilevate diminuzioni statisticamente significative dei valori di PA sistolica (– 10,7 ± 6,0 mmHg) e diastolica (5,3 ± 3,9 mmHg) al 24h ABPM. Inoltre, è stata osservata una diminuzione significativa della terapia farmacologica antiipertensiva (-1,2 farmaci). Non si sono verificate complicanze correlate alla procedura, ad eccezione di due lievi ematomi nel sito di accesso femorale. Non sono state rilevate differenze significative di efficacia analizzando i pazienti in base alla tipologia di catetere utilizzato per l’intervento, all’età, al sesso ed alla presenza di diabete mellito. Conclusioni. I risultati di questo studio confermano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’IA resistente. Non sono state individuati parametri clinici o procedurali per identificare pazienti più o meno responsivi alla terapia.
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Scharf, Gian Paolo G. "Vescovo e Signore: la parabola di Guglielmino degli Ubertini ad Arezzo (1248-1288)." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 699–728. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138001.

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Abstract:
L'articolo presenta le vicende biografiche di un vescovo aretino del Duecento, noto per aver finito i suoi giorni sulla piana di Campaldino. Il lungo episcopato dell'Ubertini si caratterizza per un forte impegno politico, culminato nella signoria sulla sua cittÀ, che non andň tuttavia disgiunto dagli impegni propriamente pastorali, dato che il presule condusse un'accurata visita nella sua diocesi. Il momento assai turbolento in cui visse tuttavia ne fa una figura di spicco della politica toscana, dato che la sua forte personalitÀ gli permise di giostarsi abilmente nelle vicende dell'epoca, tanto in cittÀ quanto nella regione. Per tale motivo il suo caso puň essere considerato significativo di un modello di vescovo sicuramente minoritario rispetto alla sua epoca, ma non ancora del tutto scomparso.
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Cervia, Silvia. "Governare la salute. Una riflessione sul modello di network toscano." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (November 2011): 101–20. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004007.

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Abstract:
Le trasformazioni dell'epoca post-moderna hanno inciso tanto profondamente sui sistemi sanitari da metterne in discussione il meccanismo stesso di legittimazione. Guardare alla salute come al risultato di un complesso sistema di variabili biologiche, fisiologiche, economiche, culturali e sociali implica infatti un ripensamento del tradizionale assetto di, fondato sulle gerarchie burocratiche e sui saperi esperti. Emergono cosě nuove forme di regolazionein grado di agire sulle diverse variabili intervenienti attraverso percorsi e processi di cooperazione tra i diversi attori pubblici e privati (). A partire dai diversi assetti di potere che un sistema a rete puň descrivere, l'articolo esplora i cambiamenti intervenuti sull'assetto dei poteri regolativi in ambito sanitario per individuare i principi ispiratori del modello didefinito dalla Regione Toscana attraverso le "Societŕ della Salute".
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Sgueo, Gianluca. "Democrazia di prossimità e legislazione regionale. Le leggi n. 69 del 2007 della regione toscana e n. 3 del 2010 della regione emilia romagna." Scientia Iuris 14 (December 15, 2010): 193. http://dx.doi.org/10.5433/2178-8189.2010v14n0p193.

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Cicali, Gianni. "Destouches e Goldoni tra nobildonne, arcadi e liberi muratori. Percorsi della riforma del teatro comico italiano del Settecento." Quaderni d'italianistica 40, no. 2 (October 4, 2020): 49–81. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v40i2.34878.

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Abstract:
La riforma del teatro italiano promossa da Carlo Goldoni a metà del Settecento ha avuto dei momenti preparatori. Tra le fasi importanti di questa preparazione si devono includere le traduzioni di testi teatrali francesi di Destouches, drammaturgo aristocratico e accademico di Francia. Inoltre, questi segnali di una pre-riforma si notano particolarmente in ambienti legati all’illuminismo, all’aristocrazia e alla Massoneria in Toscana, regione in cui il giovane avvocato Goldoni soggiornò per alcuni anni. Un altro elemento sono le donne della nobiltà italiana che in alcuni casi non solo recitano da dilettanti i testi del francese durante eleganti villeggiature ma a volte li traducono o li fanno circolare tra compagnie significative di attori e attrici. In questo saggio vedremo questi antecedenti formativi della riforma di Goldoni e in particolare una traduzione di un testo di Destouches che si rivela importante per le persone coinvolte e che era sfuggita agli studi sui rapporti tra Goldoni e Destouches e la riforma del teatro italiano del Settecento.
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Seddone, Antonella, and Marco Valbruzzi. "Le primarie comunali di Firenze del 15 febbraio 2009: partecipazione e partecipanti." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 63, no. 1 (June 30, 2010): 5–42. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9716.

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Abstract:
Le interviste su cui si basa questo lavoro sono state rese possibili dalla disponibilità e cortesia di numerose persone. L’Ufficio Elettorale della Regione Toscana ha garantito un insostituibile supporto logistico. Antonio Floridia, dirigente del medesimo Ufficio, e Osvaldo Miraglia, responsabile organizzativo del Partito Democratico di Firenze, ci hanno orientato con la loro conoscenza del territorio comunale. Mimmo Talò ha contribuito in maniera incisiva al reclutamento e all’addestramento dei rilevatori. Maria Carla Italia ha agevolato la rilevazione pubblicizzando l’iniziativa presso gli organi di stampa. Per aver somministrato il questionario, intendiamo ringraziare Laura Baroncelli, Elisabetta Berlincioni, Luca Bernardi, Andrea Bussoletti, Virginia Calvani, Stefano Etzi, Simona Ferrari, Asia Fiorini, Francesco Iannello, Maximiliano Lorenzi, Francesco Portolani, Andrea Ranalli, Alina Stanciulescu, Teresa Tranchina e Federico Viotti. Stefano Rombi non ha potuto esserci, ma è come se ci fosse stato, perché la ricerca ha bisogno anche di amicizia e sostegno. Infine, per aver discusso con noi alcune parti di questo lavoro intendiamo ringraziare Marco Almagisti, Gianfranco Pasquino e Fulvio Venturino.
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Carta, Massimo, Maria Rita Gisotti, and Fabio Lucchesi. "Settlements and Urban Morphological Quality in Landscape Planning–Analytical Models and Regulating Tools in the Landscape Plan of Regione Toscana." Sustainability 14, no. 3 (February 6, 2022): 1851. http://dx.doi.org/10.3390/su14031851.

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Abstract:
Settlement and urban landscape quality is a vast field of research, ranging from studies on “the shape of the city” to studies on functions and services performed by the urban landscape. In Italy, a decisive steering role is entrusted to regional landscape planning, as introduced through the current Code of Cultural Heritage and Landscape. Regional landscape plans define the rules to which all municipal plans must conform. This paper aims to assess the effectiveness with which the general principles and rules regarding settlement and urban landscape quality defined on a regional level through landscape plans are transposed and implemented on a local level through municipal plans. We chose the case study of Regione Toscana, which has a Regional Landscape Plan approved in 2015 (PIT/PPR) that identifies “settlement morphotypes” and “contemporary urbanisation morphotypes” and presents “Guidelines for landscape redevelopment of urbanised fabric in the contemporary city”. We examined how the eight municipal plans approved so far are addressed in the PIT/PPR contents. We also conducted a more in-depth study on topics of interest through structured interviews with four designers who were responsible for most of the plans analysed. We also conducted a more in-depth study on topics of interest through structured interviews with several plan designers. The results from the discussion showed some weakness in the PIT/PPR’s ability to guide local planning tools to improve urban quality. Additionally, the PIT/PPR’s effectiveness appears more evident in the rhetoric of arguments used by local plans than in the results of the transformations that they prefigure.
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Ravasio, Roberto. "Analisi di costo efficacia di trastuzumab nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario precoce HER-2 positivo: l’esperienza della Regione Toscana." Giornale Italiano di Health Technology Assessment 2, no. 3 (September 2009): 89–98. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320724.

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Skubic, Mitja. "Gianfranco Folena, Vocabolario del veneziano di Carlo Goldoni, Redazione a cura di Daniela Sacco e Patrizia Borghesan. Regione del Veneto - Fondazione Giorgio Cini - lstituto di Enciclopedia ltaliana, Venezia 1993; pp. 718." Linguistica 35, no. 2 (December 1, 1995): 335–37. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.35.2.335-337.

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Abstract:
E' con profonda commozione che mi accingo a stendere una breve recensione dell' opera postuma che porta il nome di Gianfranco Folena, scomparso prematuro nel 1992. Con l'italianistica di Ljubljana Folena ebbe rapporti amichevoli. A due riprese aveva fatto conferenze molto sentite e ci ha conquistati, oltre che con la sua dettagliata esposizione dei fatti e la perspicace analisi linguistica e filologica (ricordo ancora la conferenza sulla lingua nel Piovano Arlotto), anche con la sua affascinante pronuncia toscana. A me personalmente ha sempre elargito consigli (ebbi con lui un primo incon­ tro nel lontano 1952 a Firenze, lui, allora, assistente di Bruno Migliorini, e l'ultimo, solo telefonico, nel 1991) quando io, novello, incominciavo a produrre. Folena ha reso possibile la pubblicazione nelle riviste linguistiche italiane dei miei primi scritti e gliene sono sinceramente grato.
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Ciampi, Christian, Lorenzo Bottai, Bruno Giusti, Manuela Corongiu, Fabio Lucchesi, and Umberto Sassoli. "Tendenze recenti della crescita insediativa. Il contributo della banca dati Uso e Copertura del Suolo di Regione Toscana (2007/2010/2013)." Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 39 (March 2016): 4–7. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2016.33.

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Calzati, Viviana. "Il ruolo dell’identità, del capitale sociale e delle certificazioni territoriali nello sviluppo locale dei territori minori: il caso di Pitigliano nella Regione Toscana." PASOS. Revista de Turismo y Patrimonio Cultural 10, no. 3 (2012): 265–79. http://dx.doi.org/10.25145/j.pasos.2012.10.034.

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Grandi, Silvia. "Cooperazione decentrata tra la Regione Emilia-Romagna e Stato Del Paranà per lo sviluppo del cooperativismo e delle filiere agroalimentari di qualità: Il caso del Programma Brasil Próximo." Revista Movimentos Sociais e Dinâmicas Espaciais 6, no. 2 (November 27, 2017): 73. http://dx.doi.org/10.51359/2238-8052.2017.231109.

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Abstract:
La cooperazione tra aree subnazionali, comunemente chiamata cooperazione decentrata o più recentemente “partenariato territoriale” nella nuova legge italiana per la cooperazione allo sviluppo (L. 125/14), assume di solito un ruolo marginale in termini finanziari ma può risultare molto rilevante in termini di efficacia ed influenza nelle policy per lo sviluppo locale. È quanto emerge del programma Brasil Próximo in cui cinque Regioni italiane (Umbria, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria) hanno creato, tra il 2004 e il 2015, un articolato sistema di relazione e di progettualità in un’ottica di cooperazione di transizione post-aid. L’obiettivo si è concretizzato con l’attivazione di un vasto network, di rafforzamento e sviluppo di politiche e strumenti, di creazione di reciproche opportunità - anche commerciali - e di interventi tesi ad accompagnare processi endogeni di sviluppo locale sostenibili capaci di intervenire sui problemi socio-economici derivanti da una squilibrata distribuzione della ricchezza. In particolare questo paper pone l’attenzione sul rapporto della Regione Emilia-Romagna con lo Stato del Paranà analizzando le attività svolte per il rafforzamento di politiche e di progetti pilota volti a sostenere i piccoli produttori nelle filiere agroalimentari attraverso la crescita delle microimprese, delle PMI, del sistema fieristico locale specialistico e del cooperativismo. Un approccio sostanzialmente basato sulle persone, sulla condivisione delle buone prassi maturate nel territorio regionale e sulla mise en reseau. I dilemmi sempre aperti dopo la conclusione anche dei progetti di cooperazione considerati di successo sono: è stato veramente sostenibile? Cosa significa sostenibile per le parti in gioco? Quanto la politica influisce nella sostenibilità di questi processi?
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Grillo, Valeria, and Maria Pia Gagliardi. "Verso una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili nella scuola: presentazione di un percorso formativo orientato al modello Skills for Life." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 93–114. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003006.

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Abstract:
La presente esperienza si riferisce a un intervento formativo effettuato nel quadro del Piano Formativo Ministeriale "I CARE" previsto per gli anni 2007/2008-2008/2009, mirato all'"inclusione degli alunni diversamente abili, e finalizzato a realizzare un'effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana". L'intervento nasce sulla base della richiesta di consulenza avanzata da alcuni docenti, che avevano gia collaborato con la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute (SSPS) dell'Universita Sapienza di Roma in un progetto, commissionato dal MIUR e mirato all'adattamento italiano del modello formativo Skills for Life (SfL). Hanno partecipato al percorso di formazione circa 60 insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. La metodologia, in linea con il modello adottato, insiste sullo sviluppo delle competenze psicosociali, sul coinvolgimento sistemico di tutte le componenti della scuola, sull'importanza dell'andamento processuale e ricorsivo delle varie iniziative che le componenti stesse intendono promuovere. Nello specifico gli autori mirano alle seguenti finalita: documentare il percorso, evidenziando fasi e passaggi peculiari del processo formativo attivato; comprovare l'efficacia e l'adattabilita del modello SfL alla complessita e mutevolezza del contesto educativo scolastico chiamato, in questo caso, a realizzare una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili; verificare, attraverso la sperimentazione, il valore propedeutico del modello nelle numerose e differenti iniziative di promozione della salute nella scuola italiana. La positivita di questa esperienza e testimoniata non solo dal significativo consenso degli insegnanti, ma anche dal riconoscimento formale (premio "GOLD") da parte della Regione Toscana.
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Dani, Carlo, Alessandra Cecchi, Giulia Remaschi, Domenica Mercadante, Giancarlo la Marca, Luca Boni, and Fabio Mosca. "Study protocol: treatment with caffeine of the very preterm infant in the delivery room: a feasibility study." BMJ Open 10, no. 12 (December 2020): e040105. http://dx.doi.org/10.1136/bmjopen-2020-040105.

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Abstract:
IntroductionEarly treatment with caffeine in the delivery room has been proposed to decrease the need for mechanical ventilation (MV) by limiting episodes of apnoea and improving respiratory mechanics in preterm infants. Thus, the purpose of this feasibility study is to verify the hypothesis that intravenous or enteral administration of caffeine can be performed in the preterm infant in the delivery room.Methods and analysisIn this multicentre prospective study, infants with 25+0–29+6 weeks of gestational age will be enrolled and randomised to receive 20 mg/kg of caffeine citrate intravenously, via the umbilical vein, or enterally, through an orogastric tube, within 10 min of birth. Caffeine plasma level will be measured at 60±15 min after administration and 60±15 min before the next dose (5 mg/kg). The primary endpoint will be evaluation of the success rate of intravenous and enteral administration of caffeine in the delivery room. Secondary endpoints will be the comparison of success rate of intravenous versus oral administration and the evaluation of the need for MV in treated infants. In the absence of previous references, we arbitrarily decided to study 20 infants treated with intravenous caffeine and 20 infants treated with enteral caffeine. Primary endpoint will be evaluated measuring the success rate of intravenous and enteral caffeine administration which will be considered a success when it is followed by the achievement of the caffeine therapeutic level (8–25 µg/mL) 60±15 min before administration of the second dose.Ethics and disseminationThe study has been approved by the Italian Medicines Agency (AIFA: AIFA/RSC/P/32755) and by Comitato Etico Pediatrico Regione Toscana. The results will be published in peer-reviewed academic journals.Trial registration numberClinicalTrials.gov identifier NCT04044976; EudraCT number 2018-003626-91.
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Valassina, Marcello, Melissa Valentini, Agostino Pugliese, Pier Egisto Valensin, and Maria Grazia Cusi. "Serological Survey of Toscana Virus Infections in a High-Risk Population in Italy." Clinical Diagnostic Laboratory Immunology 10, no. 3 (May 2003): 483–84. http://dx.doi.org/10.1128/cdli.10.3.483-484.2003.

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Abstract:
ABSTRACT Toscana virus is the most important agent responsible for meningitis in central Italy. We report a serosurveillance study, using an immunoenzymatic assay, of 360 serum samples harvested from a high-risk population occupationally exposed to Toscana virus in two regions of Italy, Tuscany and Piedmont. The results indicates a seroprevalence of Toscana virus of 77.2% in the forestry workers, particularly in the Tuscany region. This fact is strictly correlated with the ecological niches specific for the survival of Toscana virus arthropod vector.
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Graham, Neil Samuel Nyholm, Karl A. Zimmerman, Guido Bertolini, Sandra Magnoni, Mauro Oddo, Henrik Zetterberg, Federico Moro, et al. "Multicentre longitudinal study of fluid and neuroimaging BIOmarkers of AXonal injury after traumatic brain injury: the BIO-AX-TBI study protocol." BMJ Open 10, no. 11 (November 2020): e042093. http://dx.doi.org/10.1136/bmjopen-2020-042093.

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Abstract:
Introduction and aimsTraumatic brain injury (TBI) often results in persistent disability, due particularly to cognitive impairments. Outcomes remain difficult to predict but appear to relate to axonal injury. Several new approaches involving fluid and neuroimaging biomarkers show promise to sensitively quantify axonal injury. By assessing these longitudinally in a large cohort, we aim both to improve our understanding of the pathophysiology of TBI, and provide better tools to predict clinical outcome.Methods and analysisBIOmarkers of AXonal injury after TBI is a prospective longitudinal study of fluid and neuroimaging biomarkers of axonal injury after moderate-to-severe TBI, currently being conducted across multiple European centres. We will provide a detailed characterisation of axonal injury after TBI, using fluid (such as plasma/microdialysate neurofilament light) and neuroimaging biomarkers (including diffusion tensor MRI), which will then be related to detailed clinical, cognitive and functional outcome measures. We aim to recruit at least 250 patients, including 40 with cerebral microdialysis performed, with serial assessments performed twice in the first 10 days after injury, subacutely at 10 days to 6 weeks, at 6 and 12 months after injury.Ethics and disseminationThe relevant ethical approvals have been granted by the following ethics committees: in London, by the Camberwell St Giles Research Ethics Committee; in Policlinico (Milan), by the Comitato Etico Milano Area 2; in Niguarda (Milan), by the Comitato Etico Milano Area 3; in Careggi (Florence), by the Comitato Etico Regionale per la Sperimentazione Clinica della Regione Toscana, Sezione area vasta centro; in Trento, by the Trento Comitato Etico per le Sperimentazioni Cliniche, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia autonoma di Trento; in Lausanne, by the Commission cantonale d’éthique de la recherche sur l’être humain; in Ljubljana, by the National Medical Ethics Committee at the Ministry of Health of the Republic of Slovenia. The study findings will be disseminated to patients, healthcare professionals, academics and policy-makers including through presentation at conferences and peer-reviewed publications. Data will be shared with approved researchers to provide further insights for patient benefit.Trial registration numberNCT03534154.
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Cavallo, Maria Caterina, Filippo Cipriani, Simone Gerzeli, Nadia Demarteau, Alessia Marocco, and Francesco Bamfi. "Toscana." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 9, no. 1S (September 15, 2008): 47–49. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v9i1s.1008.

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Abstract:
In Tuscany region 70,2% of women (aged 25-64) are screened regularly, meaning every 3 years. Considering regional tariffs and vaccine acquisition cost, the vaccination of 12-year-old girls with a 90% coverage could prevent 51 cases of cervicocarcinoma and 21 related deaths and thus results to be cost-effective (25.732€/QALY). When the vaccination programme is extended to 16-year-old girls a further 49 cancer cases and 21 deaths could be prevented, with a very similar cost-effectiveness ratio. In Tuscany region, the net cost for woman vaccinated is 169€ for the single cohort and 172€ for the multiple cohort.
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Cappellini, Iacopo, Alessandra Melai, Lucia Zamidei, Maddalena Parise, Simone Cipani, and Guglielmo Consales. "Levosimendan and Global Longitudinal Strain Assessment in Sepsis (GLASSES 1): a study protocol for an observational study." BMJ Open 10, no. 9 (September 2020): e037188. http://dx.doi.org/10.1136/bmjopen-2020-037188.

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Abstract:
IntroductionCardiogenic shock is a condition of low cardiac output that represents the end stage of a progressive deterioration of cardiac function. The main cause is ischaemic heart disease, but there are several non-ischaemic causes, including sepsis. The use of levosimendan in cardiogenic shock during sepsis is still under debate.MethodsWe are conducting an observational, single-centre, not-for-profit study enrolling patients aged 18–80 years old admitted to the intensive care unit with a diagnosis of septic shock. Patients will be monitored with the EV1000/VolumeView device (Edwards Lifesciences, Irvine, USA). Patients with cardiac index (CI) values <2.5 L/min/m2 and/or stroke volume index (SVI) <30 mL/beat/m2 are considered eligible for the study. Enrolled participants will undergo an echocardiographic examination using the Vivid S6 ultrasound machine (General Electric, Northville, Michigan) and a 3.6 MHz cardiology probe through which the apical projections of chambers 2, 3 and 4 will be acquired; this is necessary to calculate the global longitudinal strain (GLS) using EchoPAC* Clinical Workstation Software (General Electric). A dobutamine infusion will be started in these patients; 24 hours later CI and SVI will be recalculated using EV1000/VolumeView and then a levosimendan infusion will begin for 24 hours. Once the infusion cycle of the calcium-sensitising drug has been carried out, the infusion of dobutamine will be reduced until it stops, and the CI, SVI, GLS and arterial elastance (Ea):Ventricular Elastance (Ees) will be re-evaluated. The primary endpoint is recovery of GLS ≥15% and the secondary endpoint is a relative reduction in mortality of 15%.Ethics and disseminationThe investigators declare that the study will be conducted in full compliance with international regulations (EU Directive 2016/679/EC) and national implementation (DM 15 July 1997; 211/2003; 200/2007) regarding the clinical trial and the principles of the Declaration of Helsinki. Study results will be disseminated through peer-reviewed journals and conferences. Ethical approval for this study has been given by Comitato Etico Regione Toscana - Area Vasta Centro, Florence, Italy (ethical committee number: 13875_oss) on 25 May 2019 (Chairperson Professor Marco Marchi).Trial registration numberNCT04141410.
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Gasparini, Roberto, Donatella Panatto, Bruna Dirodi, Rosa Prato, Gianni Amunni, Valter Turello, Luigi Sudano, Paolo Cristoforoni, Sara Boccalini, and Paolo Bonanni. "Toscana." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 13, no. 2S (November 20, 2012): 64–66. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v13i2s.466.

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Abstract:
In Toscana region 83% of women (aged 24-64) are screened regularly, meaning every 3 years. The analysis on cross-protective activity exercised by bivalent and quadrivalent vaccines shows that the bivalent vaccine could prevent more pre-cancerous lesions and cases of cervicocarcinoma than quadrivalent, and that the latter could prevent genital warts that are not prevented by bivalent. The major number of cases avoided by the bivalent make it possible to fully offset the cost savings related to warts associated with the quadrivalent vaccine. Furthermore, a cost-effectiveness analysis shows that, considering regional tariffs, the multiple cohort (12-year-old + 25-year-old women) vaccination strategy with a 90% coverage could prevent 27 cases of cervicocarcinoma and 12 related deaths more than the vaccination of only 12-year-old girls, and thus proves to be cost-effective (11,466 €/QALY).
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Giurlani, Walter, Fabio Biffoli, Giulio Pappaianni, Elena Mariani, Arianna Meoli, Tommaso Dini, Federico Pizzetti, and Massimo Innocenti. "Innovative Processes for a Low Impact in the Electroplating of Stainless Steel." ECS Meeting Abstracts MA2022-02, no. 23 (October 9, 2022): 963. http://dx.doi.org/10.1149/ma2022-0223963mtgabs.

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Abstract:
Steel is a cheap renewable material with many interesting properties but its presence in the electroplating sector is very limited due to adhesion difficulties. Stainless steel contains approximately 10.5% chromium, which forms a surface oxide layer that passivates the steel, making it resistant to corrosion [1]. It is the presence of this surface oxide film that makes it difficult to electroplate steel. The aim of electroplating steel is to refine it by depositing nobler metals of the desired color, such as ruthenium and gold. The activation of steel involves the remotion of the oxide layer. The main method of electroplating stainless steel is generally through the deposition of nickel, but the intensive use of nickel baths makes these processes inappropriate for the sustainability paths taken by the electroplating industry. Even when nickel-based galvanizing processes are not used, it is possible that steel objects do not pass the nickel release test. This is because the steel itself contains nickel, so the removal of the surface oxide layer during the electroplating process may facilitate the release of nickel. The nickel release mechanism is not yet fully clear but bring to allergenic issues in the final product [2]. We performed a systematic study electroplating various metals and alloys on steel to evaluate which one performed better as barrier against the release of nickel and shed light on this issue. The steel substrate was characterized microscopically and spectroscopically before and after the release test. The amount of nickel was evaluated in the solution that simulates human sweat to evaluate its release in µm·cm-2·week-1 according to the standard EN 1811:2015. The authors acknowledge Regione Toscana POR CreO FESR 2014-2020 – azione 1.1.5 sub-azione a1 – Bando 1 “Progetti Strategici di ricerca e sviluppo” which made possible the projects “A.C.A.L. 4.0” (CUP 3553.04032020.158000165_1385), “A.M.P.E.R.E.” (CUP 3553.04032020.158000223_1538), “GIGA 4.0” (CUP 3553.04032020.158000105_1242) and “GoodGalv” (3647.04032020.157000060). References [1] Olsson, C. O. A.; Landolt, D. Passive films on stainless steels—chemistry, structure and growth. Electrochim. Acta. 2003, 48, 1093-1104, doi:10.1016/S0013-4686(02)00841-1. [2] Yuan, J.P.; Li, W.; Wang, C.; Ma, C.Y.; Chen, L.X.; Chen, D.D. Nickel release rate of several nickel-containing stainless steels for jewelries. J. Iron Steel Res. Int. 2015, 22, 72-77, doi: 10.1016/S1006-706X(15)60012-7.
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Allamani, Allaman, Stefano Bravi, Pasquale Pepe, Fabio Voller, Pierluigi Struzzo, Jakob Manthey, and Jurgen Rehm. "Persone con alcol-dipendenza in trattamento in Toscana e in Friuli Venezia Giulia: uno studio epidemiologico." MISSION, no. 52 (October 2019): 27–34. http://dx.doi.org/10.3280/mis52-2018oa8357.

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Abstract:
Obiettivi: Lo studio ha avuto l'obiettivo di approfondire la conoscenza su consumi alcolici, comorbilit&agrave; somatiche e mentali, problemi sociali, e consumo dei servizi sanitari delle persone in trattamento per alcol-dipendenza (AD) e abuso alcolico in Toscana e in Friuli Venezia Giulia (FVG), confrontando le differenze tra le due regioni. Disegno e metodo: Ricerca trasversale, realizzata mediante intervista diretta con questionario strutturato. I dati risultanti sono stati analizzati mediante test del chi quadro e regressioni logistiche. Partecipanti: Lo studio &egrave; stato compiuto tra il luglio 2013 e febbraio 2014 su un campione di alcolisti in trattamento in Toscana (N=147) e in Friuli-Venezia Giulia (N=129).Risultati principali: I pazienti con dipendenza e abuso alcolico avevano condizioni socioeconomiche inferiori pi&ugrave; in Toscana (47,9%) che nel FVG (35,7) (OR=1,75, Intervallo di confidenza [IC] 95% 1,06-2,86). I problemi di fegato, la depressione e l'ansia riferite erano maggiori in Toscana in confronto con il FVG: rispettivamente 35,4% vs 22,5% (OR=1,89, IC 95% 1,10-3,22); 58,6% vs 35,7, (OR=2,56, IC 95% 2,56-4,16); 58,9% vs 37,2% (OR=2,42, IC95% 1,49-3,93). Le probabilit&agrave; che si presentassero gli 11 sintomi che per il DSM IV identificano la dipendenza e l'abuso, erano da 1,9 a 12 volte significativamente minori in Toscana che nel FVG. La probabilit&agrave; di accesso al DEA (Dipartimento di Emergenza e Urgenza) &egrave; stata minore in Toscana rispetto al FVG (15,8% vs 33,3%, OR=0,37, IC95% 0,21- 0,67), mentre i contatti coi medici di medicina generale son stati pi&ugrave; frequenti in Toscana che in FVG (51,7% vs 38,8%, OR=1,69, IC95% 1,05-2,73). Conclusione: Lo studio mostra che tra i pazienti con DSM-IV AD e abuso di alcol i problemi di salute percepiti e le condizioni socio-economiche inferiori sono maggiori in Toscana che nel FVG. Tali differenze potrebbero essere attribuite alle diverse attenzioni che le due regioni hanno nei confronti di tali co-morbilit&agrave;.Inoltre si evidenzia una maggiore gravit&agrave; della dipendenza e abuso alcolici nel FVG rispetto alla Toscana, con un superiore consumo di servizi ospedalieri forniti dal DEA, il che potrebbe corrispondere alla diversa cultura del bere nelle due regioni.
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Armellin Secchi, Giovanna. "I non eroi di Carlo Cassola." Revista de Filología y Lingüística de la Universidad de Costa Rica 25, no. 1 (August 30, 2015): 151. http://dx.doi.org/10.15517/rfl.v25i1.20523.

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Abstract:
Carlo Cassola nació en Roma en 1907 y vivió en Toscana. Esta región se convirtió en el espacio donde se desarrollan sus novelas. Además, en sus trabajos se narra sobre personas comunes y sus problemas cotidianos, en un marco de problemas sociopolíticos. Carlo Cassola was born in Rome in 1907, and lived in Toscana. This region inspired him and not only he lived there, but also Toscana became the stage of his novels. Ordinary people and their daily problems are the aim, although sociopolitical problems are usually the frame of his literary works.
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Profeti, Stefania. "LE ELEZIONI REGIONALI 2010 IN TOSCANA: UNA SINISTRA IN DIFFICOLTÀ MA SENZA ALTERNATIVE." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 64, no. 2 (December 30, 2010): 5–42. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9719.

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Abstract:
In Toscana le elezioni del 28 e 29 marzo 2010 si sono svolte dopo una seconda riforma sia dello Statuto regionale che della legge elettorale, che erano stati rinnovati nel 2004 e sperimentati in occasione della precedente tornata del 2005. Nel panorama italiano post riforma del Titolo V della Costituzione, la Toscana era stata infatti una delle prime regioni a dotarsi di un nuovo Statuto. Era stata anche la prima in assoluto ad approvare una nuova legge elettorale accompagnata da disposizioni che operavano una vera e propria «regionalizzazione» delle modalità di selezione dei consiglieri e del Presidente, pur nell’alveo dei meccanismi di fondo introdotti dalla disciplina transitoria di rango nazionale: l’elezione diretta del capo dell’esecutivo; il suo potere di nomina e di revoca dei componenti della giunta; la clausola simul stabunt simul cadent.
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Masse, Shirley, Nazli Ayhan, Lisandru Capai, Frédéric Bosseur, Xavier de Lamballerie, Rémi Charrel, and Alessandra Falchi. "Circulation of Toscana Virus in a Sample Population of Corsica, France." Viruses 11, no. 9 (September 4, 2019): 817. http://dx.doi.org/10.3390/v11090817.

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Abstract:
Sandfly-borne phleboviruses pathogenic to humans, such as Toscana virus (TOSV) and Sandfly Fever Sicilian virus (SFSV), are endemic in the Mediterranean region. In France, several autochthonous cases of TOSV infection have been described, causing either meningitis or encephalitis. The aim of the present study was to investigate the seroprevalence of TOSV and SFSV antibodies in a healthy population from Corsica. In this cross-sectional study, participants were enrolled (i) from a medical staff at the University of Corsica and (ii) from general practitioners of the Corsican Sentinelles Network. The seroprevalence study was based on a virus microneutralization assay. A total of 240 sera were tested. Altogether, 54 sera (22.5%) were confirmed positive for TOSV antibodies, whereas none were positive for SFSV (0/240). The residential district of participants was significantly associated with TOSV seropositivity (p value = 0.005). The rate of the seropositivity against TOSV in our study suggests that the Corsican population is well exposed to the TOSV. These results encourage the implementation of a systematic surveillance system including entomological, microbiological, and medical aspects for the collection of better information on the diseases that are associated with phleboviruses in Corsica and beyond in the regions where these viruses are present.
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Fanti, Fabrizio. "Catalogo critico delle Cantharidae d’Italia (Insecta, Coleoptera)." Memorie della Società Entomologica Italiana 91, no. 1-2 (December 15, 2014): 61. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2014.61.

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Abstract:
Questo articolo, di carattere essenzialmente compilativo ma arricchito da numerosi dati inediti, prende in considerazione la corologia delle specie italiane della Famiglia Cantharidae e riflette il punto di vista personale dell’autore relativamente a numerose indicazioni dubbie presenti in letteratura. La forma proposta è quella di un Catalogo delle specie italiane di Cantharidae con l’indicazione esplicita di tutte le regioni nelle quali ogni specie è nota. I taxa che attualmente compongono la famiglia, conosciuti per l’italia, sono 219 (215 specie e 4 sottospecie), ai quali bisogna aggiungere le 12 specie che sono state ritenute dubbie, o dal punto di vista della validità tassonomica, oppure perché la loro presenza in italia resta da confermare (citazioni molto vecchie e/o dubbie). Molte specie sono citate per la prima volta (o confermate nei casi dubbi) di varie regioni italiane: <em>Cantharis decipiens</em> (Umbria), <em>Cantharis falzonii</em> (Campania), <em>Cantharis flavilabris</em> (Umbria), <em>Cantharis</em> <em>fusca</em> (Friuli Venezia Giulia, Umbria, conferma per il Veneto), <em>Cantharis montana</em> (Val d’aosta, Piemonte), <em>Cantharis</em> <em>pallida</em> (Umbria),<em> Cantharis terminata</em> (Val d’aosta, Lombardia, Veneto), <em>Metacantharis clypeata</em> (Friuli Venezia Giulia), <em>Podistra</em> <em>rufotestacea</em> (Friuli Venezia Giulia, toscana), <em>Rhagonycha gallica</em> (Lombardia, Friuli Venezia Giulia), <em>Rhagonycha lignosa</em> (Umbria), <em>Rhagonycha lutea</em> (Veneto), <em>Rhagonycha nigriceps</em> (Molise), <em>Malthinus bilineatus</em> (Lombardia), <em>Malthinus deceptor</em> (Umbria), <em>Malthinus devillei</em> (toscana, Umbria, Lazio), <em>Malthinus facialis</em> (Lombardia, Veneto), <em>Malthinus fasciatus</em> (Emilia Romagna: nuovo per San Marino), <em>Malthinus glabellus</em> (Umbria), <em>Malthinus neapolitanus </em>(Toscana, Umbria),<em> Malthinus pseudobiguttatus</em> (conferma per Piemonte, Liguria e Basilicata), <em>Malthinus reflexus</em> (Piemonte, toscana, Umbria), <em>Malthinus seriepunctatus</em> (Umbria, Basilicata), <em>Malthinus sordidus sordidus</em> (Val d’aosta, Lombardia, Umbria), <em>Malthodes brevicornis</em> (Umbria, Lazio), <em>Malthodes facetus</em> (Umbria), <em>Malthodes flavoguttatus</em> (Val d’aosta), <em>Malthodes latialis</em> (toscana), <em>Malthodes lobatus</em> (Umbria), <em>Malthodes parthenias</em> (Umbria), <em>Malthodes pinnatus</em> (Calabria), <em>Malthodes siculus</em> (Umbria), <em>Malthodes solarii</em> (toscana), <em>Malthodes spectabilis</em> (Umbria), <em>Malthodes umbrosus</em> (Umbria). Vengono infine discusse brevemente le specie da escludere dalla fauna italiana.
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Antinori, Carlo. "La Contabilità pratica prima di Luca Pacioli: Origine della Partita Doppia." De Computis - Revista Española de Historia de la Contabilidad 1, no. 1 (December 31, 2006): 4. http://dx.doi.org/10.26784/issn.1886-1881.v1i1.238.

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Abstract:
Se inicia el trabajo con una breve revisión de los principales factores que a comienzos del siglo XIII limitaban el desarrollo de los registros contables en Italia. Estos factores eran el desconocimiento de la numeración arábiga y del papel, así como la precaria situación socioeconómica de muchas regiones italianas. Pese a ello, existían sin embargo numerosos monasterios benedictinos en casi todas las regiones y empresas mercantiles en las ciudades marítimas, como Venecia, Génova, Pisa, etc., que de una forma u otra llevaban suscontabilidades. El manuscrito Liber Abaci de Leonardo Pisano, terminado en 1202, introdujo la numeración arábiga en Italia y su lenta difusión contribuyó, poco a poco, a superar la dificultad que las operaciones aritméticas, sobre todo la multiplicación y la división, encontraban con la numeración romana. La primera fábrica de papel de Italia se estableció a finales del siglo XIII en la ciudad de Fabriano en la región de Las Marcas. Asimismo, ya en el siglo XIV se observa una creciente mejoría de las condiciones socioeconómicas enlas regiones italianas más progresivas, con la aparición de un naciente capitalismo. En este mismo siglo comienzan a surgir contabilidades llevadas por partida doble, llegando la evolución del método a su plenitud con la aparición de los primeros libros Diarios conocidos, los de Andrea Barbarigo, en 1430. Cuando Luca Pacioli llega a Venecia en 1465 la partida doble había alcanzado ya su mayoría de edad.El trabajo prosigue con un estudio comparativo de las prácticas contables previas a la publicación del Tractatus XI de Luca Pacioli, contenido en su Summa de Arithmetica, seguidas en las principales regiones italianas: Venecia y sus territorios, Milán y la Lombardía, Génova y la Liguria, la Emilia-Romaña y la Toscana. Se describen las particularidades de los distintos tipos de contabilidad surgidos en cada una de estas regiones, señalando las similitudes y diferencias entre cada uno de ellos, así como sus respectivas aproximaciones a la partida doble. El artículo se detiene especialmente en la asignación que Federico Melis hace en exclusiva a la Toscana como descubridora de la contabilidad por partida doble. A estos efectos, estudia las características que Luca Pacioli atribuye a este método contable, por considerar que las mismas constituyen el paradigma de la partida doble. Luego se pasa revista a las diferencias existentes entre el modelo pacioliano y el propuesto por Federico Melis, diferencias que se considera son debidas a un excesivo provincianismo de este autor, empeñado en atribuir a la Toscana la paternidad de la contabilidad por partida doble, cuando en realidad parece que este método fue desarrollado casi simultáneamente en diversas regiones italianas.
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Sanbonmatsu-Gámez, Sara, Irene Pedrosa-Corral, José María Navarro-Marí, and Mercedes Pérez-Ruiz. "Update in Diagnostics of Toscana Virus Infection in a Hyperendemic Region (Southern Spain)." Viruses 13, no. 8 (July 23, 2021): 1438. http://dx.doi.org/10.3390/v13081438.

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Abstract:
The sandfly fever Toscana virus (TOSV, genus Phlebovirus, family Phenuiviridae) is endemic in Mediterranean countries. In Spain, phylogenetic studies of TOSV strains demonstrated that a genotype, different from the Italian, was circulating. This update reports 107 cases of TOSV neurological infection detected in Andalusia from 1988 to 2020, by viral culture, serology and/or RT-PCR. Most cases were located in Granada province, a hyperendemic region. TOSV neurological infection may be underdiagnosed since few laboratories include this virus in their portfolio. This work presents a reliable automated method, validated for the detection of the main viruses involved in acute meningitis and encephalitis, including the arboviruses TOSV and West Nile virus. This assay solves the need for multiple molecular platforms for different viruses and thus, improves the time to results for these syndromes, which require a rapid and efficient diagnostic approach.
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Tabarrani, Ilaria. "Il patrimonio forestale nei piani paesaggistici copianificati." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 225–27. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1087.

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Abstract:
Attualmente in Italia i piani paesaggistici approvati sono presenti solo in quattro regioni (Puglia, Toscana, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia). I piani paesaggistici agiscono attraverso diverse disposizioni riguardanti obiettivi, direttive e prescrizioni che dovranno costruire un sistema volto ad assicurare che tutti gli interessi pubblici presenti nella gestione forestale siano rappresentati, acquisiti e valutati. Le linee guida che dovranno essere redatte dovranno tener conto non solo del valore estetico o storico identitario del patrimonio da tutelare, ma dovranno essere recepite anche dalla pianificazione forestale che dovrà applicare differenti metodologie coinvolgendo differenti settori.
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Tabarrani, Ilaria. "Il patrimonio forestale nei piani paesaggistici copianificati." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 225–27. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1087.

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Abstract:
Attualmente in Italia i piani paesaggistici approvati sono presenti solo in quattro regioni (Puglia, Toscana, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia). I piani paesaggistici agiscono attraverso diverse disposizioni riguardanti obiettivi, direttive e prescrizioni che dovranno costruire un sistema volto ad assicurare che tutti gli interessi pubblici presenti nella gestione forestale siano rappresentati, acquisiti e valutati. Le linee guida che dovranno essere redatte dovranno tener conto non solo del valore estetico o storico identitario del patrimonio da tutelare, ma dovranno essere recepite anche dalla pianificazione forestale che dovrà applicare differenti metodologie coinvolgendo differenti settori.
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Thirion, Laurence, Laura Pezzi, Irene Pedrosa-Corral, Sara Sanbonmatsu-Gamez, Xavier De Lamballerie, Alessandra Falchi, Mercedes Perez-Ruiz, and Remi N. Charrel. "Evaluation of a Trio Toscana Virus Real-Time RT-PCR Assay Targeting Three Genomic Regions within Nucleoprotein Gene." Pathogens 10, no. 3 (February 24, 2021): 254. http://dx.doi.org/10.3390/pathogens10030254.

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Abstract:
Toscana virus (TOSV) can cause central nervous system infections in both residents of and travelers to Mediterranean countries. Data mining identified three real-time RT-qPCR assays for detecting TOSV RNA targeting non-overlapping regions in the nucleoprotein gene. Here, they were combined to create a multi-region assay named Trio TOSV RT-qPCR consisting of six primers and three probes. In this study, (i) we evaluated in silico the three RT-qPCR assays available in the literature for TOSV detection, (ii) we combined the three systems to create the Trio TOSV RT-qPCR, (iii) we assessed the specificity and sensitivity of the three monoplex assays versus the Trio TOSV RT-qPCR assay, and (iv) we compared the performance of the Trio TOSV RT-qPCR assay with one of the reference monoplex assays on clinical samples. In conclusion, the Trio TOSV RT-qPCR assay performs equally or better than the three monoplex assays; therefore, it provides a robust assay that can be used for both research and diagnostic purposes.
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Piacentini, Simone Maria, and Rudy Rossetto. "Attitude and Actual Behaviour towards Water-Related Green Infrastructures and Sustainable Drainage Systems in Four North-Western Mediterranean Regions of Italy and France." Water 12, no. 5 (May 21, 2020): 1474. http://dx.doi.org/10.3390/w12051474.

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Abstract:
Water-related green infrastructures (WrGIs), also known as blue infrastructures, and sustainable drainage systems (SuDSs) offer services such as stormwater runoff management, water purification, water storage at the intersection of the built environment, and natural systems by mimicking natural hydrological processes. While several papers document the reliability of such infrastructures in providing a variety of water-related services, few studies investigated the actual behaviour and the attitude of different stakeholders to understand the limitations and barriers in WrGIs/SuDSs implementation. In this paper, we investigated these issues by posing a set of questions to 71 qualified stakeholders in three Italian regions (Toscana, Liguria, and Sardegna) and one French region (Provence-Alpes-Côte d’Azur) in the northwestern Mediterranean. The results of the investigation largely show a lack of knowledge on these innovative solutions, although there is a general interest in their implementation both in the Italian and French regions. Barriers are also constituted by the scarcity of the demonstrators implemented, little knowledge on construction and maintenance costs, the absence of a proper regulatory framework, and of fiscal and financial incentives to support private citizens and companies. We finally suggest tools and soft measures that, in our opinion, may contribute to supporting the implementation of WrGIs/SuDSs, especially in view of adapting Mediterranean territories to the challenges posed by climate change. The results of our analyses may be reasonably up-scaled to the whole Mediterranean coastal region.
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CIANFICCONI, FERNANDA, CARLA CORALLINI, FRANCESCO TUCCIARELLI, and MARIA CLARA BICCHIERAI. "The genus Hydroptila Dalman 1819 in Italy: Ecology and morphology." Zoosymposia 10, no. 1 (August 9, 2016): 117–47. http://dx.doi.org/10.11646/zoosymposia.10.1.11.

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Abstract:
The 27 Hydroptila species listed as of 2012 in Italy were found in 434 biotopes located in lotic and lentic waters of the Italian mainland regions and islands (Sicilia, Sardegna, Capraia, Elba). The richest regions are Umbria (15 species), Toscana and Piemonte. The most widespread species are H. vectis, found in18 regions and H. angulata found in 16 regions. Hydroptila fiorii, H. serrata and H. cortensis were found only in Sardegna, the latter only in one site. Hydroptila tacheti was found only in Friuli-Venezia Giulia. No Hydroptila species were found in Valle d’Aosta. Four species are endemic to the Italian fauna (H. cortensis, H. fiorii, H. ruffoi, H. stellifera). The main ecological parameters of Hydroptila spp. collection sites are discussed. The organization of scent organs in male H. aegyptia was examined by means of light and electron microscopy. Finally, an updated catalogue of the Italian species is reported.
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