Journal articles on the topic 'Redditi'

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1

Brunori, Paolo, and Alessandro Bonazzi. "Distribuzione dei redditi a livello locale: un esercizio di simulazione." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (June 2010): 38–53. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-002002.

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Abstract:
Negli ultimi anni il processo di riforme fiscali che ha coinvolto il nostro Paese ha stimolato l'interesse di accademici e amministratori riguardo alla distribuzione locale dei redditi. La mancanza di dati ha tradizionalmente limitato le possibilitŕ di indagare riguardo alla distribuzione dei redditi in contesti sub-nazionali. Le Regioni e gli enti locali solo in alcuni casi hanno risolto il problema finanziando indagini circoscritte al loro territorio, nella maggioranza dei casi il problema si č risolto cercando di approssimare la distribuzione delle variabili a livello locale utilizzando sotto campioni di indagini nazionali. Questa soluzione purtroppo raramente porta a stime sufficientemente affidabili. Una parte della letteratura propone di risolvere questo tipo di problemi sfruttando la variabilitŕ di grandezze fortemente correlate al reddito e misurabili con precisione sul territorio. Il metodo che proponiamo segue un approccio leggermente differente: otteniamo una distribuzione locale dei redditi equivalenti attraverso il matching di dataset provenienti da fonti differenti. Il nostro punto di partenza sono i dati delle dichiarazioni dei redditi pubblicati, disaggregati per comune, dall'Agenzia delle Entrate. Questi redditi sono associati a un vettore di caratteristiche socioeconomiche tramite l'iterazione di un algoritmo di Monte Carlo. L'algoritmo definisce le probabilitŕ di associazione fra un reddito e un nucleo familiare con determinate caratteristiche, sulla base della distribuzione empirica di redditi lordi e caratteristiche socioeconomiche registrate nei sottocampioni regionali dell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane della Banca d'Italia. La distribuzione dei redditi equivalenti č ottenuta associando a ciascun risultato di iterazione un peso tanto maggiore quanto piů la struttura demografica che descrive corrisponde a quella realmente registrata dall'Istat per il territorio considerato. Per mostrare limiti e potenzialitŕ del metodo riportiamo un'applicazione per due province italiane: Bari e Foggia.
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2

Canè, Daniele. "Prospettive della discriminazione qualitativa tra redditi di lavoro." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2021): 58–81. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002005.

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Abstract:
La discriminazione qualitativa consiste nel trattamento differenziato di redditi, il cui possesso manifesta diversa capacità contributiva in ragione della fonte patrimoniale. Concorre dunque ad assicurare, più che derogare, all'uguaglianza tributaria. Poiché l'apprezzamento delle situazioni che esprimono capacità contributiva spetta al legislatore, nel limite della ragionevolezza della differenziazione e della coerenza della relativa disciplina, i vincoli più stringenti alla discriminazione qualitativa non sono di ordine costituzionale, bensì dipendono dalla struttura dell'imposta sul reddito. Le possibilità di discriminazione qualitativa tra redditi di lavoro sono dunque limitate nell'Irpef.
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Benazzi, Adriano, and Pier Luigi Marchini. "Profili critici di tassazione dei redditi di capitale e dei fondi di investimento." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 445–90. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003004.

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Abstract:
La tassazione del risparmio gestito e, piů in generale, dei redditi di capitale, rappresenta da sempre una delle questioni piů rilevanti, critiche e complesse. Ciň sia per le implicazioni economico-scientifiche connesse al sistema di tassazione dei cosiddetti "redditi finanziari", sia per l'eterogeneitŕ e mutevolezza delle forme di impiego del capitale e di "generazione" dei suoi frutti economici, sia in conseguenza delle possibili problematiche di asimmetria di trattamento e di potenziale instabilitŕ che potrebbero essere generati a seguito di una non coerente architettura del sistema impositivo riguardante la tassazione di tali redditi di natura finanziaria. Il presente contributo si pone l'obiettivo di fornire una rappresentazione dell'attuale regime tributario nazionale applicabile ai redditi di capitale ed, in particolare, ai redditi generati dai fondi di investimento, al fine di comprenderne profili storici, presupposti teorici, caratteristiche e, alla luce di tali considerazioni, le connesse criticitŕ e tendenze evolutive presenti nell'attuale contesto economico nazionale ed internazionale.
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Monteduro, Maria Pia. "The Redistributive Effects of Public Spending in Higher Education: an Empirical Analysis*." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 2 (October 1, 1995): 167–87. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540156.

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Abstract:
Abstract Il lavoro si propone di offrire una analisi empirica dell’impatto redistributivo della spesa pubblica per l’istruzione superiore in Italia e dell’effetto del relativo finanziamento (ossia l’onere fiscale) sulla distribuzione dei redditi familiari.In particolare dall’analisi emerge come sia la classe media a trarre un netto beneficio dalla spesa pubblica per l’istruzione superiore, rimanendone invece svantaggiate le fasce di reddito più basse e quelle più elevate. Estendendo poi l’analisi redistributiva alia proposta di un innalzamento delle tasse scolastiche, lo studio evidenzia come in seguito ad un incremento non differenziato rispetto al livello di reddito, la distribuzione die reddito risulta meno equilibrata rispetto a quella esistente nell’attuale sistema di finanziamento. Il risultato è inverso, invece, se l’innalzamento delle tasse scolastiche è differenziato rispetto alle classi di reddito.
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Henke, Roberto, and Cristina Salvioni. "La diversificazione dei redditi nelle aziende agricole italiane." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2011): 25–56. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003002.

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Abstract:
La diversificazione dei redditi nelle aziende agricole italiane In questo lavoro si propone un'analisi della diversificazione dei redditi in agricoltura. Nella prima parte viene argomentato come l'indebolimento della logica produttivista e il contemporaneo emergere di nuove traiettorie di sviluppo abbiano contribuito ad ampliare la gamma di strategie utilizzabili dalle aziende agricole per far fronte al declino e alla instabilitŕ dei redditi. Successivamente, l'attenzione si concentra sugli aspetti teorici dei processi di diversificazione e, in particolare, sulle cause che stanno alla base dell'adozione di attivitŕ diverse da quella strettamente agricola. Nella terza parte si offrono evidenze empiriche sulla diffusione di varie forme di diversificazione tra le aziende agricole italiane.
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Verzillo, Stefano. "Il tasso di rendimento dell'istruzione: l'approccio growth mixed model." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 92 (October 2010): 63–81. http://dx.doi.org/10.3280/qua2010-092005.

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Abstract:
La stima empirica del ritorno dell'istruzione sul reddito si pone come uno strumento utile alla valutazione dell'efficienza esterna dell'istruzione superiore. Il presente lavoro introduce un nuovo approccio metodologico alla stima dei tassi di ritorno dell'istruzione sul reddito. Si propone un modello di crescita ad effetti casuali (growth mixed model) per stimare in un'ottica sia di tipo cross-section che longitudinale il tasso di ritorno dell'istruzione sul reddito. Tale approccio integra sia il problema di autoselezione dovuto alla selezione non-casuale del campione di percettori di reddito sia il bias dovuto all'endogeneitŕ dell'istruzione, attraverso i noti metodi del "Propensity Score" e dell'approccio "Two-Stage" di Heckman. L'applicazione empirica del modello proposto č rivolta alla stima dei differenziali di reddito tra differenti livelli educazionali per i laureati di una Universitŕ milanese nel periodo 2003-2005, attraverso l'utilizzo di una base dati di natura amministrativa, ricavata dall'integrazione degli archivi universitari, da quelli provinciali/nazionali inerenti il mercato lavorativo lombardo e i redditi dichiarati.
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Di Majo, Antonio. "Il prelievo tributario sui redditi delle imprese agricole italiane." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (October 2012): 135–42. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003006.

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Abstract:
Il prelievo tributario sui redditi delle imprese agricole italiane I redditi delle imprese agricole italiane sono prevalentemente tassati sulla base del sistema catastale. Il ricorso a forme forfettarie di tassazione č diffuso in molti paesi sviluppati (con aggiornamenti dei valori piů frequenti che in Italia). I dati qui presi in esame (ricavati dalle statistiche dell'anagrafe tributaria) dimostrano l'esiguitŕ degli imponibili dichiarati dalle imprese agricole (sia personali sia societŕ di capitali, queste ultime tassate su redditi effettivi). Questa peculiaritŕ deriva prin- cipalmente dalla mancanza di aggiornamenti frequenti degli estimi catastali, ma non č molto differente dalla situazione di altri settori produttivi del nostro paese. Infatti da circa un decennio anche molte piccole imprese non agricole utilizzano forme forfettarie di tassazione, con imponibili raramente aggiornati. Oltre alle conseguenze sul gettito , queste caratteristiche rendono anche inefficace l'utilizzo della politica tributaria per orientare la struttura della produzione agraria.
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Marinello, Antonio. "I redditi di natura finanziaria tra proporzionalità e progressività: profili critici dell'evoluzione del sistema e prospettive di riforma." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2021): 46–57. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002004.

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Abstract:
L'assetto attuale della tassazione dei redditi finanziari presenta consistenti profili di criticità, tra i quali assume un rilievo centrale la connotazione in senso proporzionale dell'imposizione sostitutiva prevista per tali proventi. Si tratta di una preferenza sistematica consolidata, che i più recenti interventi normativi in materia hanno ulteriormente esteso. Obiettivo del presente lavoro è verificare la tenuta sistematica di tale scelta, considerando se in una prospettiva di riforma vi sia spazio per una rivalutazione della progressività, da attuare con meccanismi impositivi tecnicamente adeguati al comparto reddituale in oggetto. Un ulteriore profilo di indagine concerne il principio di imposizione al lordo dei redditi di capitale: tale scelta è stata talvolta giustificata proprio in relazione al fatto che la maggior parte di essi sono tassati con forme di imposizione cedolare. Questa giustificazione, però, teoricamente prospettabile se la misura dell'imposizione sostituiva dei redditi di capitale fosse più bassa rispetto alle aliquote Irpef, attualmente non regge più ad una verifica empirica.
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Ferri, Valentina, and Giuliana Tesauro. "L’impatto della laurea magistrale sui redditi da lavoro." Sinappsi 11, no. 1 (2021): 50–67. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2021-01-4.

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Abstract:
L’articolo è finalizzato a valutare l’impatto del conseguimento della laurea magistrale sui redditi da lavoro. Sulla base dei dati dell’indagine sull’inserimento professionale dei laureati (Istat), effettuiamo anzitutto la stima dei redditi da lavoro con correzione à la Heckman. Successivamente stimiamo l’effetto medio del Trattamento sui trattati (ATET) attraverso il propensity score matching (PSM). Concludiamo con i test di sensitività basati sulla simulazione con calibrated confounders. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The paper provides new evidence on Italian graduates’ earnings in their early careers comparing wages for workers who had a master’s degree with those for workers who had a bachelor’s degree four years after graduation. The data used in this article come from the Italian National Institute of Statistics. In order to mitigate a potential selection bias into treatment (master degrees), we conducted a propensity score matching (PSM) analysis and we estimate the Average Treatment on the Treated. Further we perform a sensitivity analysis based on the simulation with calibrated confounders.
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Francesca Guidi, Caterina. "La subalternità al tempo della crisi. Le differenze di reddito tra lavoratori stranieri e nativi in Italia in una prospettiva comparata." MONDI MIGRANTI, no. 3 (November 2022): 163–81. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-003009.

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Abstract:
Come hanno evidenziato alcuni studi recenti in Italia, la crisi economica del 2008 ha ampliato le differenze di reddito tra i ceti sociali più elevati e le classi sociali più svantaggiate evidenziando il sensibile peggioramento delle condizioni dei ceti po-polari e ultrapopolari, in particolar modo delle famiglie con occupazione operaia. All'interno di questo quadro di riferimento, il saggio analizza l'impatto della crisi economica sui redditi dei lavoratori stranieri presenti in Italia rispetto ai lavoratori "autoctoni" in un'ottica comparata con quanto è avvenuto in alcuni paesi europei (Francia, Grecia, Spagna e Paesi scandinavi - Svezia, Finlandia e Danimarca sono stati trattati all'unisono). Lo studio è stato condotto utilizzando le indagini EU-SILC che offrono microdati coerenti a livello internazionale su reddito, povertà, esclusione sociale e condizioni di vita con elevati livelli di comparabilità tra paesi e tempi, con particolare attenzione alle sei rilevazioni realizzate tra il 2011 e 2016.
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Trupiano, Gaetana. "Tax Harmonization of Capital Incomes in the European Union." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 1 (April 1, 1994): 41–53. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539824.

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Abstract:
Abstract Con la liberalizzazione dei movimenti di capitali il maggiore ostacolo alla efficiente localizzazione di investimenti diretti e finanziari nell’Unione Europea è rappresentato dalle differenze nel trattamento fiscale delle attività finanziarie nei diversi paesi membri.In questo lavoro, dopo una discussione critica a favore e contro l’armonizzazione del trattamento fiscale dei redditi di capitale, sono illustrate sinteticamente le principali differenze nei sistemi di tassazione delle attività finanziarie nella U.E.Si passa, quindi, ad una analisi delle proposte di armonizzazione europea presentate dal 1989 sottolineando l’importanza di un sistema generalizzato di ritenuta alla fonte a titolo d’acconto o definitivo.Particolarmente interessante è l’esame dei possibili effetti di tali proposte sul sistema finanziario italiano in presenza di una struttura della tassazione dei redditi di capitale che, nonostante le recenti modifiche, appare ancora frammentata e distorsiva.
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Perniciano, Cristian. "Erosione della base imponibile irpef e argomenti per una sua ricomposizione." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2021): 27–45. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002003.

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Abstract:
L'Irpef, pensata come una imposta personale onnicomprensiva, in realtà non lo fu mai. Alle esclusioni delle rendite antecedenti alla sua stessa partenza, se ne sono poi aggiunte molte altre, specialmente negli ultimi 20 anni, riducendo di molto la progressività dell'imposizione del reddito nel nostro Paese. Per tutti i redditi non assoggettati all'Irpef non solo si fa patire all'Erario un gettito inferiore, ma si distribuisce il risparmio fiscale in maniera regressiva. Le ratio che hanno portato all'esclusione di rilevante base imponibile si dimostrano, alle attuali condizioni, non più così valide, quando non addirittura legate a ragioni di mero consenso elettorale ottenuto al prezzo di un sistema impositivo che ha perso razionalità ed equità. Nelle conclusioni si propongono soluzioni per ricomporre un sistema onnicomprensivo, o semicomprensivo, affrontando anche il necessario periodo di transizione e facendo tesoro dell'esperienza delle riforme di Vanoni.
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Croci, Elisabetta, and Silvia Sorana. "Le variazioni nei redditi agricoli ai tempi della Grande recessione." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (May 2015): 13–32. http://dx.doi.org/10.3280/aim2013-003002.

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Calabria, Antonio, and Timothy Davies. "Famiglie feudali siciliane patrimoni redditi investimenti tra '500 e '600." American Historical Review 91, no. 5 (December 1986): 1234. http://dx.doi.org/10.2307/1864485.

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Corleto, Francesco. "I contratti derivati come strumenti di gestione del rischio nei mercati agricoli (possibili applicazioni nelle borse merci italiane)." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 159–84. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001012.

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Abstract:
Negli ultimi anni, il settore agricolo ha subito profonde trasformazioni. Le istituzioni dell'Unione Europea hanno, da qualche anno, dedicato particolare attenzione al tema della gestione del rischio in agricoltura. L'evoluzione di un sistema che si discosti dalle misure di stabilizzazione dei mercati e dei prezzi, che per oltre cinquanta anni la Pac ha garantito attraverso il sostegno dei redditi degli agricoltori, non può che seguire progressivamente tappe intermedie. La riforma della Pac, varata nel 2003, ha previsto, infatti, l'introduzione di un sistema di riduzione progressiva obbligatoria dei pagamenti diretti per il periodo 2005-2012. In questo modo, nel 2013 si arriverà ad un sistema in cui gli interventi di sostegno saranno completamente disaccoppiati dalla produzione. Tale aiuto al reddito, soprattutto nella misura disaccoppiata al cento per cento, rischia però di essere socialmente impopolare, in particolare in tempi di stagnazione economica. Lo sviluppo dei mercati finanziari e la presenza di specifici servizi finanziari diretti agli agricoltori, infatti, può rappresentare un valido strumento per favorire la stabilizzazione del reddito degli stessi imprenditori agricoli. In virtù di questi cambiamenti, sarebbe opportuno che i singoli imprenditori agricoli utilizzino autonomamente gli strumenti derivati con la finalità di potersi proteggere dai rischi del mercato.
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van Meerhaeghe, Marcel A. G. "The Church and the Economy." Journal of Public Finance and Public Choice 5, no. 2 (October 1, 1987): 97–104. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344299.

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Abstract:
Abstract La religione rientra, oltre che nell’ambito dei credenti, anche in quello di coloro che non lo sono, dato che essa costituisce un elemento fondamentale della cultura. Se, poi, le autorità ecclesiastiche prendono posizione su aspetti fondamentali del codice economico occidentale, è giustificato I’intervento nel dibattito da parte degli economisti.Le encicliche pontificie contengono numerosi enunciati di natura economica che sono a dir poco discutibili. Si dà per scontato che le differenze di reddito siano ingiuste, senza spiegare perchè coloro che contribuiscono maggiormente alla produzione non dovrebbero essere quelli che ottengono i redditi più elevati.Posizioni analoghe sono assunte in diverse occasioni dall’episcopato di diversi Paesi, che pur si dichiara sovente impreparato a discutere in profondità le problematiche dell’economia, non prospettando, comunque, serie alternative all’economia di mercato. Questo vale in modo particolare con riguardo ai problemi economici dei paesi del Terzo Mondo, nella cui trattazione i cattolici assumono posizioni che spesso non sono facilmente distinguibili da quelle marxiste.
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Bulgarelli, Alice. "In tema di imposta di successione e trust interposto (Risposta a interpello 4 luglio 2022, n. 359)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1074–77. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.218.

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Abstract:
Massima L'interposizione reale di un trust, accertata in forza del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 37, comma 3, comporta l’imputazione in capo al disponente dei redditi prodotti dal Trust ma non rileva ai fini dell’imposta di successione, disciplinata dal D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346.
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Franzini, Maurizio, and Michele Raitano. "Tendenze e caratteristiche della disuguaglianza dei redditi: le ragioni della predistribution." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (February 2015): 89–117. http://dx.doi.org/10.3280/qu2014-004005.

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Ferrero, Mario. "Domanda di inflazione come «bene pubblico» e regimi di indicizzazione dei redditi*." Journal of Public Finance and Public Choice 3, no. 3 (October 1, 1985): 159–71. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117174.

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Abstract:
Abstract The traditional approach to inflation as a tax does not take any account of the state of indexation of the economy, as if universal «implicit» indexation of individual incomes to inflation by adjustment of inflationary expectations prevailed. This article shows that if - as is the case in much of the real world today - explicit indexation through wage escalator clauses and the like is sufficiently widespread but does not cover all individuals in the economy, then it may become feasible and attractive for a coalition of voters to pass inflationary budgets. Since budget choices and the determination of the associated inflation tax are outcomes of a collective (political) decision process while indexation is privately negotiated in the market, indexed voters may try to make non-indexed voters pay the bill of budget benefits to themselves through the inflation tax. Inflation thus becomes a peculiar, negative public good with a private exit: the inflation tax can now be individually avoided through indexation, and a demand for inflation in the literal meaning can manifest itself through the electoral process. Various properties of this perverse budget-inflation game are discussed, showing that the only natural way out of it appears to be universal indexation, which would eliminate the incentive to free-riding behavior by the indexed voters, though at some transitional cost to society.
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Pronti, Andrea. "Agroecologia e sviluppo rurale nella regione orientale del Minas Gerais." Revista Movimentos Sociais e Dinâmicas Espaciais 6, no. 2 (November 27, 2017): 92. http://dx.doi.org/10.51359/2238-8052.2017.231110.

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Abstract:
Nell'area orientale dello stato del Minas Gerais è stato realizzato il progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Brasile "Agroecologia e formazione socio ambientale per lo sviluppo sostenibile" con lo scopo di sostenere l'agroecologia per lo sviluppo rurale locale. L'area è caratterizzata dalla produzione estensiva di caffè principalmente a livello di agricoltura familiare. Il caffè, oltre a sostenere quasi totalmente l'economia locale, rappresenta uno dei maggiori driver di distruzione della Foresta Atlantica, bioma locale molto importante per la fornitura di servizi ambientali. Grazie alla collaborazione tra Università di Torino e RE.TE. Ong, nell'ambito del progetto Uni.Coo, è stato realizzato uno studio economico per confrontare l'utilizzo di pratiche agroecologiche e convenzionali con lo scopo di verificare se le prime potessero effettivamente contribuire allo sviluppo sostenibile dell'economia regionale. Sono state confrontate diverse variabili economiche e ambientali in 6 unità produttive. I risultati dello studio indicano che le pratiche agroecologiche siano in grado di fornire mediamente maggiori redditi, remunerare maggiormente il lavoro, diversificare i redditi e le diete, oltre a contribuire sia alla riduzione dell'uso prodotti chimici che alla conservazione forestale. Lo studio suggerisce che l'agroecologia possa rappresentare un possibile modello di sviluppo agricolo sostenibile per la regione.
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Festa, Andrea. "Sgravi fiscali nel mezzogiorno e fiscalizzazione degli oneri sociali. Analisi dell'impatto del cuneo fiscale sull'occupazione regionale in italia." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 97 (June 2012): 147–207. http://dx.doi.org/10.3280/qua2012-097009.

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Abstract:
Le politiche di sgravi fiscali e di fiscalizzazione degli oneri sociali sono designate per stimolare la crescita e l'occupazione, specialmente nel sud. Esse sono state una costante fonte di dibattito anche in sede UE. In questo lavoro si rivisita il quadro legislativo, quindi si studia l'impatto del cuneo fiscale sull'occupazione regionale per comprendere se esistono effetti differenziati a livello regionale. L'evidenza empirica mostra che il cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente ha un effetto negativo soprattutto nelle regioni settentrionali, dovuto alla presenza di un sistema di contrattazione di secondo livello piů sviluppato rispetto al mezzogiorno, che induce a meccanismi di resistenza reale salariale che proteggono i redditi dei lavoratori a detrimento dell'occupazione, non soltanto nel breve periodo. Poiché un taglio nella tassazione del lavoro induce effetti occupazionali positivi anche nelle regioni meridionali, sebbene meno accentuati, essa dovrebbe essere valutata positivamente. L'evidenza empirica suggerisce la presenza di effetti differenziati non solo a livello regionale, ma anche settoriale. Questo potrebbe suggerire di focalizzare tali politiche laddove sono maggiormente efficaci, oltre che di promuovere lo sviluppo di una contrattazione di secondo livello anche nel Mezzogiorno per incrementare la sensibilitŕ dei salari lordi rispetto a cambiamenti del cuneo fiscale e della tassazione sul lavoro.
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Costato, Luigi. "Regime disaccoppiato, Trattato di Lisbona e obiettivi della Pac verso il 2020." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 13–27. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002002.

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Abstract:
Le regole del libero mercato e della concorrenza non riescono, in agricoltura, a produrre effetti positivi tali da compensarne gli svantaggi. D'altra parte è lo stesso art. 39 del Tfue, che riprende senza modifiche le disposizioni sull'agricoltura del vecchio Trattato CE, a stabilire che le regole della concorrenza possano non essere applicate al settore di produzione e commercio dei prodotti agricoli e a porre come obiettivi la sicurezza degli approvvigionamenti, adeguati redditi per gli agricoltori e prezzi ragionevoli ai consumatori. Eppure, nell'intraprendere la strada per l'ennesima riforma della Pac sembra che la Commissione intenda restare ben salda sulle posizioni che, a partire dalla riforma del 2003 e dall'introduzione del, hanno provocato il lungo periodo di difficoltà di reddito e di mercato al mondo agricolo. Sebbene, infatti, la Commissione si dimostri capace di individuare le reali sfide che l'agricoltura europea è chiamata ad affrontare, tuttavia non indica proposte coerenti con i predetti scopi, così come non vengono forniti significativi elementi di novità quando si affrontano argomenti specifici quali, ad esempio, i pagamenti diretti o le misure di mercato. Ciò che, però, risulta ancor meno confortante è il fatto che, tra le tre diverse attuazioni della riforma proposte, sembri prevalere quella volta a favorire un abbandono graduale delle misure di sostegno del reddito e della maggior parte delle misure di mercato quando, invece, sarebbe auspicabile tornare ad incentivare la produzione alimentare, garantendo, anche attraverso le scorte, la sicurezza degli approvvigionamenti.
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Agodi, Maria Carmela. "Procedimenti amministrativi e professioni sociali nel mutamento delle politiche di sostegno ai redditi." Quaderni di Sociologia, no. 31 (April 1, 2003): 45–65. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1219.

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Dami, Filippo. "Imposte sui redditi: trust residente e non residente (pagg. 14-23 della Circolare)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 112–21. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.246.

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Paratore, Salvatore. "Reddito finanziario di trust estero imputato ai disponenti (CTP Novara, 15 aprile 2021)." marzo-aprile, no. 2 (April 7, 2022): 310–19. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.85.

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Abstract:
Massima L’imputazione al disponente dei redditi derivanti da disponibilità finanziarie, facenti parte del fondo di trust esteri, dovrebbe richiedere l’accertamento in concreto dell’effettiva interruzione del dominio del disponente sui beni devoluti in trust. A tal fine, anche ai fini fiscali, non pare sufficiente la semplice influenza del disponente sul trustee, in quanto, in accordo con quanto previsto dalla Convenzione de L’Aja, art. 2, l’istituto del trust non dovrebbe risultare in assoluto incompatibile con la riserva in favore del disponente di determinate facoltà.
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Treglia, Nicolò. "La fiscalità della sharing economy nel settore turistico nella duplice dimensione nazionale e internazionale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 34 (November 2021): 83–126. http://dx.doi.org/10.3280/dt2021-034004.

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Abstract:
Il presente saggio analizza, nel dominio del diritto tributario, gli impatti della sharing economy sul settore turistico. In particolare, la crescente diffusione di tale nuovo modello di business offre lo spunto per proporre una serie di riflessioni che riguardano, da un lato, l'imposizione dei profitti conseguiti dalle piattaforme online e, dall'altro, le modalità di tassazione dei redditi prodotti dai soggetti titolari degli immobili oggetto delle locazioni brevi. L'analisi, in una prospettiva sia nazionale che internazionale, non trascura, poi, il ruolo di assoluta rilevanza svolto nell'attuale contesto dalla pandemia da Covid-19.
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Severini, Simone, and Antonella Tantari. "L'impatto dei pagamenti diretti comunitari e della loro recente riforma sulla concentrazione dei redditi agricoli." RIVISTA DI ECONOMIA AGRARIA, no. 3 (March 2013): 25–46. http://dx.doi.org/10.3280/rea2012-003003.

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Stevanato, Dario. "Imposte sui redditi: trust opachi e trasparenti/commerciali e non commerciali (pagg. 10-14 della Circolare)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 94–106. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.244.

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Lupo, Eugenia. "Legittimazione passiva del beneficiario di un vincolo di destinazione nel giudizio di nullità (Trib. Pistoia, 7 aprile 2022)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 864–67. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.183.

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Abstract:
Massima Nel giudizio per la dichiarazione di nullità di un vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. la beneficiaria vitalizia del vincolo è legittimata passiva. È nullo il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. istituito al fine di conservare e incrementare il valore dei beni che sono oggetto e assicurare il godimento dei redditi e del capitale al costituente e a sua moglie vita natural durante e, successivamente alla loro morte, ai loro discendenti, in quanto un simile vincolo – insistente sulla totalità del patrimonio immobiliare del costituente – realizza soltanto una segregazione patrimoniale in danno dei creditori, garantendo al costituente stesso la gestione unica del patrimonio vincolato.
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Mattana, Paolo. "L'istituzione del Fondo di Garanzia in Sardegna. La quantificazione degli effetti attesi, diretti e sistemici." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 89–118. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047012.

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Abstract:
Il presente saggio quantifica gli impatti diretti e sistemici attesi dall'istituzione di un Fondo di co-garanzia e contro-garanzia pubblica a supporto dell'ordinaria attivitŕ dei Confidi operanti nel territorio regionale della Sardegna. A partire dalle previsioni del Piano di Attivitŕ, e nell'ipotesi di un utilizzo integrale delle risorse a disposizione, si č costruito uno scenario valutativo che ha consentito di determinare l'"addizionalitŕ creditizia" e il risparmio in conto interessi per le imprese, fino al 2020, per il territorio regionale sardo. Utilizzando, poi, i "ratios" macroeconomici, si č anche proceduto a ricavare gli effetti prevedibili dell'intervento sul valore aggiunto, sugli investimenti, sull'occupazione e sui redditi da lavoro dipendente.
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Severini, Simone, and Claudia Cupidi. "Le assicurazioni agricole in Italia: evoluzione e prospettive alla luce della riforma della Pac." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (January 2013): 61–96. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-004003.

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Abstract:
Le assicurazioni agricole in Italia: evoluzione e prospettive alla luce della riforma della Pac Considerando che la gestione del rischio puň incrementare la competitivitŕ delle imprese agricole, dal 2009 la politica agricola comune (Pac) interviene con varie misure anche a sostegno delle assicurazioni agricole. Le recenti proposte di riforma della Pac prevedono di spostare queste misure nelle politiche di sviluppo rurale e di introdurre un nuovo strumento di stabilizzazione dei redditi. Questo articolo analizza la recente positiva evoluzione del comparto assicurativo in Italia mostrando che esso č ancora relativamente poco radicato soprattutto nell'Italia centro-meridionale. Successivamente sono analizzate le opportunitŕ e i limiti delle recenti proposte di riforma della Pac.
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Aicardi, Matteo. "Problematiche delle imposte dirette e del monitoraggio di trust estero (interpello n. 398 del 2021)." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 94–103. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.54.

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Abstract:
MassimaCon la risposta ad istanza di interpello del 10 giugno 2021 n. 398/E l’Amministrazione finanziaria si sofferma sul tema della soggettività passiva di due trust successori esteri ai fini delle imposte sui redditi, affermandone il pregresso carattere fittiziamente interposto ai sensi dell’art. 37, comma 3, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e, quindi, la loro inesistenza ai fini delle suddette imposte, da cui deriverebbe la responsabilità degli eredi per le obbligazioni tributarie della de cuius disponente-beneficiaria sul fronte sia delle imposte dirette che delle patrimoniali estere (IVAFE), ma non su quello sanzionatorio, con riferimento agli obblighi di monitoraggio fiscale di cui al quadro RW.
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Bizioli, Gianluigi. "Interposizione del trust: imposte sui redditi e imposte sulle successioni e donazioni (pagg. 23-24 della Circolare)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 107–11. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.245.

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Tampieri, Alessandro. "Perché esistono le superstar? Talento, notorietŕ e potere." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2011): 7–28. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001001.

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Abstract:
Negli ultimi anni il fenomeno delle superstar si č molto diffuso ed č cresciuto il numero di chi guadagna redditi molto elevati per effetto del proprio lavoro. Scopo principale di questo articolo č esaminare criticamente le diverse ipotesi avanzate per spiegare il fenomeno che possono essere ricondotte a tre tipologie: talento, notorietŕ e potere. Saranno esaminati i modelli che sono stati proposti utilizzando l'uno o l'altro di questi approcci e verrŕ sottolineato il ruolo che svolgono alcune ipotesi complementari, non sempre riconosciute, come le caratteristiche della tecnologia e le ipotesi sul grado di concorrenza nei mercati. Ciň permetterŕ di valutare se i compensi delle superstar siano compatibili con mercati concorrenziali e possano rappresentare la "giusta" retribuzione di abilitŕ individuali speciali, normalmente definite talento.
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Pappalardo, Adriano. "AUSTERITà CONSERVATRICE E RIGORE SOCIALISTA: CHE DIFFERENZA? II." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 2 (August 1991): 255–79. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200013277.

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Abstract:
IntroduzioneDurante gli anni ottanta, le politiche economiche di «rigore» dei socialisti francesi e spagnoli sono state ripetutamente discusse da un'abbondante letteratura. Mettendo queste politiche a confronto con l'«austerità» dei governi conservatori inglese e tedesco (Pappalardo 1991), ho recentemente cercato di dimostrare che il Ps e il Psoe hanno conseguito successi analoghi o, talvolta, maggiori nel controllo dell'offerta di moneta, nella compressione delle spese pubbliche, incluse quelle sociali, nel riequilibrio dei deficit correnti e dell'indebitamento e nella ristrutturazione dell'economia. Così facendo, essi si sono allineati alle priorità antinflazionistiche del thatcherismo e del kohlismo e, grazie all'aggiunta di politiche dei redditi e fiscali comparativamente molto severe, hanno finito col pagarle a un prezzo piò alto in termini di sacrifici dei lavoratori e di disoccupazione di massa.
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Pappalardo, Adriano. "AUSTERITÀ CONSERVATRICE E RIGORE SOCIALISTA: CHE DIFFERENZA? II." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 2 (August 1991): 255–79. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200021821.

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Abstract:
IntroduzioneDurante gli anni ottanta, le politiche economiche di «rigore» dei socialisti francesi e spagnoli sono state ripetutamente discusse da un'abbondante letteratura. Mettendo queste politiche a confronto con l'«austerità» dei governi conservatori inglese e tedesco (Pappalardo 1991), ho recentemente cercato di dimostrare che il Ps e il Psoe hanno conseguito successi analoghi o, talvolta, maggiori nel controllo dell'offerta di moneta, nella compressione delle spese pubbliche, incluse quelle sociali, nel riequilibrio dei deficit correnti e dell'indebitamento e nella ristrutturazione dell'economia. Così facendo, essi si sono allineati alle priorità antinflazionistiche del thatcherismo e del kohlismo e, grazie all'aggiunta di politiche dei redditi e fiscali comparativamente molto severe, hanno finito col pagarle a un prezzo piò alto in termini di sacrifici dei lavoratori e di disoccupazione di massa.
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Aicardi, Matteo. "Sull’inesistenza di un trust ai fini delle imposte sui redditi (CTP Campania Napoli, 22 settembre 2021, n. 10156)." Trusts, no. 3 (June 1, 2022): 469–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.114.

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Abstract:
Massima È interposto il trust qualora risulti anomala la ragione della sua istituzione (il disponente dichiarava di istituirlo per ragioni di riconoscenza nei confronti del figlio, ma il primo conferiva nel fondo in trust una somma di denaro relativamente esigua e dichiarava redditi di gran lunga inferiori al quelli del secondo) e dalle clausole del suo atto istitutivo si evinca il controllo assoluto del beneficiario (il quale aveva il potere di nominare e revocare il guardiano e, con il consenso di costui, porre termine al trust decorsi cinque anni dalla sua istituzione, nonché il potere di veto sulla nomina del trustee). I dividendi distribuiti dalla S.p.A. le cui azioni sono incluse nel fondo di siffatto trust possono essere ascritti direttamente al beneficiario, pure considerato che il trustee ha pagato il prezzo delle azioni solo dopo la distribuzione dei dividendi (l’acquisto delle azioni era stato stipulato una settimana prima della distribuzione) e che questo prezzo non è in linea coi prezzi di mercato, essendo pari alla somma dell’importo dei dividendi e del valore nominale delle azioni.
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Ricci, Simona. "Una contrattazione integrativa di qualità: nuove e moderne relazioni industriali per crescere e agire sulla redistribuzione dei redditi." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (April 2014): 105–8. http://dx.doi.org/10.3280/pri2014-001010.

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Anastasia, Bruno. "Le retribuzioni in veneto e in italia: note di metodo e qualche considerazione di merito." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (November 2022): 121–38. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-002009.

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Abstract:
In questo lavoro si esplorano gli Osservatori Inps per confrontare le retribuzioni in Veneto con quelle corrispondenti nazionali. Analizzando le retribuzioni effettivamente erogate dai datori di lavoro si pone molta attenzione a distinguere l'aspetto salariale in senso proprio da quello connesso a impieghi discontinui nel corso dell'anno o parziali in termini di orario di lavoro (part time): in questi casi è soprattutto la bassa partecipazione a generare redditi annuali insufficienti. Considerando il dato salariale al netto dei casi di bassa partecipazione, con riferimento quindi ai soli dipendenti impiegati a full time e a full year, il dato medio veneto per i dipendenti privati risulta, per il 2019 (ultimo anno "normale"), inferiore al corrispondente nazionale, ma ciò si articola con notevole eterogeneità considerando le qualifiche (riguarda le figure impiegatizie e dirigenziali, non le figure operaie) e i settori.
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Iacobellis, Luigi. "La tassazione dei redditi delle donne ed il principio di uguaglianza tributaria: la leva impositiva per la realizzazione e promozione dell'equità fiscale di genere." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2021): 82–94. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002006.

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Abstract:
In uno scenario mondiale aggravato dalla situazione pandemica e caratterizzato dall'acuirsi delle disuguaglianze, il tema delle differenze di genere assume un ruolo di assoluta centralità. Analizzati i principali elementi del gender gap e del differenziale retributivo di genere, anche in ragione dei più recenti studi ed analisi statistiche, nel contributo si è inteso indagare in diritto la possibilità di introdurre una tassazione di vantaggio per le donne, nel rispetto dei limiti imposti dal diritto unionale, dai fondamenti del sistema tributario italiano e dal principio di uguaglianza tributaria sancito dalla nostra Carta costituzionale. De jure condendo vengono valutate le possibili strategie, funzionali anche al quadro post-pandemico, che l'ordinamento tributario potrà adottare per il raggiungimento di una equità fiscale di genere, illustrando potenzialità e criticità della leva impositiva per ridurre e contrastare il gender gap attraverso una rimodulazione del sistema di tassazione dei redditi delle donne.
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Tavoletti, Ernesto. "Un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli IDE: sistemi agro-alimentari sostenibili di PMI ed internazionalizzazione endogena per mezzo delle indicazioni geografiche." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002003.

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Abstract:
Le indicazioni geografiche (IG) fanno riferimento a prodotti con speciali caratteristiche, qualità o reputazione riconducibili all'origine geografica, e sono proprietà intellettuali. Sono, quindi, per loro natura uno strumento di marketing e di tutela della denominazione, ed hanno il potenziale per innescare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale endogeno, coinvolgendo tutti gli stakeholder territoriali. Offrono un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli investimenti diretti esteri. La sostenibilità economica è una pregiudiziale a tutto questo e il multiple case study Fao di Vandecandelaere et al. (2018) aggiunge un modello ed una generalizzazione analitica alle meta-analisi quantitative esistenti, che già evidenziano il contributo positivo delle IG alla sicurezza alimentare, ai prezzi, ai redditi dei produttori e alle quantità prodotte. La raccomandazione di policy principale è quella di promuovere le IG a livello globale perché, lungi dall'essere strumenti protezionistici, favoriscono lo sviluppo di sistemi di produzione alimentari endogeni, sostenibili e resilienti, capaci di contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale locale, oltre che alla sicurezza e alla qualità alimentare.
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Brunetti, Irene, Andrea Ricci, and Sergio Scicchitano. "Working from home, caratteristiche dei lavoratori e salari: evidenze dai dati amministrativi." Sinappsi 11, no. 3 (2021): 6–19. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2021-03-1.

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Abstract:
L'articolo analizza la relazione che lega le occupazioni che possono essere svolte ‘da casa’ (WFH), le caratteristiche dei lavoratori e l’evoluzione dei salari individuali. A tal fine si utilizza un dataset che integra le informazioni sulla natura delle professioni (Indagine ICP-Inapp), i dati sulle attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro (SISCO-MLPS) e quelli sui redditi da lavoro dipendente (archivio Inps) per il periodo 2011-2018. L’applicazione di semplici modelli di regressione mostra quindi una correlazione positiva e significativa tra la circostanza di essere occupati in lavori che possono essere realizzati da remoto e le prospettive salariali degli individui. Tale correlazione, d’altra parte, è fortemente condizionata dal profilo demografico e contrattuale dei lavoratori coinvolti. In particolare, la possibilità di svolgere la propria occupazione da casa si accompagna a una penalizzazione salariale per la componente femminile dell’occupazione e per chi ha un contratto a termine. Infine, sono discusse le implicazioni di policy.
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Di Giambattista, Cristina, Monica Esposito, Marcella Pulino, and Alessandro Rizzo. "Gli interventi di contrasto alla crisi socio-economica provocata dalla pandemia da Covid-19: una possibile lettura di genere." Sinappsi 11, no. 1 (2021): 22. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2021-01-2.

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Abstract:
L’integrazione della dimensione di genere nelle fasi del ciclo di una policy rappresenta un elemento dirimente per la produzione di risultati equi ed efficaci. L’articolo fornisce una panoramica delle policy di contrasto dei Paesi europei alla crisi socio-economica provocata dalla pandemia, relative alla tutela dell’occupazione e dei redditi e al sostegno delle esigenze di cura e alla fragilità economica, verificando secondo la logica del dual approach la presenza di interventi dedicati alla componente femminile del mercato del lavoro e, parallelamente, le principali implicazioni in chiave di genere. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The integration of gender mainstreaming in each stage of the policy cycle is essential to achieve equitable and effective results in policy making. This paper provides an overview of all european measures programmed to face the economic crisis due to Covid-19 pandemic. By analysing social protection measures related to social distancing, income protection, unemployment, job protection and work life balance, it tries to investigate if a gender perspective has been taken into account in the policy making process or if all policies are programmed as gender blind.
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Filandri, Marianna, and Emanuela Struffolino. "Povertà e ricchezza tra le famiglie di lavoratori in Italia: trent'anni di svantaggio cumulativo." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 161 (December 2021): 97–121. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-161006.

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Abstract:
La letteratura sulla povertà da lavoro si è finora concentrata sullo studio dei redditi familiari. Per restituire una immagine multidimensionale del disagio economico e della vulnerabilità delle famiglie di lavoratori, questo contributo considera i trend nell'ammontare e nella composizione della ricchezza tra famiglie povere e non povere tra il 1991 e il 2016 in Italia. Inoltre, proponendo una analisi che incrocia la povertà da lavoro con i livelli di ricchezza, esploriamo le dinamiche nel tempo della prevalenza di povertà da lavoro e livelli di ricchezza per classi d'età. I risultati mostrano che le famiglie di lavoratori poveri sono anche con più probabilità meno ricche. Il gap è più marcato per attività reali e ricchezza negativa. La distanza tra le famiglie povere su quasi tutti gli indicatori è cresciuta fino al 2006 e vede una flessione a partire dal 2012. Questo andamento è dovuto principalmente all'aumentare e poi al diminuire della ricchezza delle famiglie non povere. Mostriamo infine che l'associazione tra povertà da lavoro e bassi livelli di ricchezza interessa soprattutto nuclei più giovani.
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Block, Walter. "The Justification for Taxation in the Public Finance Literature: an Unorthodox View." Journal of Public Finance and Public Choice 7, no. 3 (October 1, 1989): 141–58. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344785.

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Abstract:
Abstract La scienza delle finanze giustifica l’imposizione fiscale sotto sette aspetti differenti: 1. perfetta concorrenza; 2. esternalità; 3. merit goods; 4. crescita economica; 5. equità; 6. impossibilità di determinazione dei prezzi; 7. stabilità.Nei primi tre casi l’intervento pubblico sarebbe lecito, in quanto massimizzerebbe il benessere del consumatore. Ciò in realtà non avviene, perché le norme antitrust hanno effettivamente rafforzato i monopoli; perché l’intervento contro le esternalità negative comprime i diritti di proprietà, mentre quello a favore delle esternalità positive (ad esempio beni pubblici) è vanificato dalyra’ riding; la crescita economica, poi, storicamente è stata ostacolata dall’azione dello Stato. I merit goods sono considerati un concetto troppo vago, così come la redistribuzione dei redditi deve ancora trovare una giustificazione economica tale da valicare l’ostacolo dell’impossibilità di un confronto tra le utilità personali; circa l’impossibilità di determinare i prezzi, nulla dimostra che certi beni di per sè siano meno costosi se prodotti dallo Stato; quest’ultimo, infine, non sembra neppure in grado di dare maggiore stabilità all’economia.La conclusione è che la scienza delle finanze deve condurre un’analisi positiva, non normativa, del sistema impositivo.
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Baraldi, Mario. "Finalità apparenti e reali del trust: azione di simulazione e azione revocatoria (Trib. Firenze, 25 luglio 2022)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 41–46. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.234.

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Abstract:
MassimaLa sola allegazione del perseguimento, da parte del disponente, di un fine reale – frodare i creditori – divergente dalla finalità apparente del trust non vale a provare la simulazione del trust. È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il trust autodichiarato a beneficio dei discendenti istituito dal disponente-trustee, fideiussore di una s.a.s. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, successivamente al rilascio della fideiussione: l’eventus damni sussiste per il fatto che nessun ulteriore bene immobile residua nel patrimonio del disponente-trustee, a nulla rilevando che, ai sensi dell’atto istitutivo, il trustee può garantire i debiti verso le banche della s.a.s., pure considerato che mai il trustee si è avvalso di detta facoltà; la scientia damni in capo al disponente-trustee, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del trust, si desume dalla qualità di socio della s.a.s. in capo al disponente-trustee (che era quindi a conoscenza del dissesto societario), dalla natura autodichiarata del trust e dal fatto che il disponente-trustee poteva discrezionalmente impiegare i redditi a vantaggio dei beneficiari (così permanendo nella disponibilità dei beni in trust).
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López-Mayán, Mercedes. "Redditi Turchi et potentiarum nobis. Un nuevo testimonio sobre la Cruzada contra el Imperio Otomano a mediados del siglo XV." Anuario de Estudios Medievales 47, no. 1 (July 25, 2017): 129. http://dx.doi.org/10.3989/aem.2017.47.1.05.

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Abstract:
El examen del códice litúrgico 56-23 de la Biblioteca Capitular de Toledo ha revelado la existencia de un texto de excepcional riqueza, hasta ahora ignorado por los investigadores, que recoge una exhaustiva valoración de la capacidad económica y militar del Turco y de las potencias cristianas, así como de sus virtudes y defectos en combate. A través del análisis de su contenido y de su materialidad, este artículo vincula las circunstancias de origen y uso de dicho escrito con los preparativos del proyecto bélico que Pío II emprendió contra el Imperio otomano en 1458 y lo contextualiza e interpreta en el seno de las numerosas creaciones literarias de cruzada que proliferaron en la Europa humanista tras la conquista otomana de Constantinopla en 1453.
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Jemielity, Witold. "Uposażenie i obowiązki wikariuszy w diecezji augustowskiej czyli sejneńskiej." Prawo Kanoniczne 44, no. 1-2 (June 5, 2001): 141–60. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2001.44.1-2.08.

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Abstract:
La diocesi Augustów cioè Sejny esisteva nei anni 1818 -1 9 2 5 . E’ nata delle diocesi prima della spartizione della Polonia, Luck, Płock, Wilno e Zmudz. E rappresentativa per le diocesi vicine di Polonia et in Lituania. Nelle parecchie parrocchie i parroci avevano i coadiutori. I vescovi regolavano Ia loro convivenza ed essi stessi dai contratti. Gli alunni prima delle ordinazioni ricevevano il titolo canonico per una précisa parrrocchia. I contratti erano quasi uguali, precisavano il salario, le altre redditi e si obbligava il giovane prete di aiutare in parrocchia. I coadiutori più vecchi come più utili facevano esigenze. Nei contratti precisamente definivano i loro diritti e gli obblighi. Quando aiutavano ai parroci anziani о ammalati prendevano più incarico e ricevevano il salario più altro. Dappertutto avevano garantito la tavola con il parroco e l’abitazione con combustibile, bucato e servizio. Lo stipendio delle messe e fedeli lasciavano direttamente ad ogni sacerdote. Tra i coadiutori parrocchiali si distingueva cosi detti i sostituti, quando il parroco risedeva lontano dalla parrocchia e gli amministratori - quando il parroco era presente, ma totalmente incapace di lavorare. Con i doveri cresceva anche il salario dei vice parroci.
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Sawicki, Jan, Maria Ganzha, Marcin Paprzycki, and Amelia Badica. "Exploring Usability of Reddit in Data Science and Knowledge Processing." Scalable Computing: Practice and Experience 23, no. 1 (April 25, 2022): 9–22. http://dx.doi.org/10.12694/scpe.v23i1.1957.

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Abstract:
This contribution argues that Reddit, as a massive, categorized, open-access dataset, is a useful data source, on "almost any topic", which can be used for data science and knowledge exploration. This statement is backed-up with presented analysis, based on 180 manually annotated papers, related to Reddit itself, and data acquired from top databases of scientific papers. Finally, an open source tool is introduced, which provides easy access to Reddit resources, and exploratory data analysis of how Reddit covers selected topics. This is a prelude analysis to a broader exploration of Reddit's applicability.
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Dono, Gabriele, and Graziano Mazzapicchio. "L'impatto economico dei cambiamenti climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 1 (July 2010): 129–50. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001010.

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Abstract:
L'impatto economico dei Cambiamenti Climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo, di Gabriele Dono e Graziano Mazzapicchio Questo studio valuta alcuni effetti economici e produttivi del cambiamento climatico sull'agricoltura di un'area irrigua dell'Italia meridionale. Esso considera, in particolare, la variazione dovuta al cambiamento nel regime delle piogge sulla disponibilitŕ d'acqua per l'irrigazione in una diga. Stimato il rapporto tra precipitazioni e volumi d'acqua nella diga, si definiscono le distribuzioni dei vari stati d'invaso idrico nel passato, nel presente e in uno scenario futuro. Queste distribuzioni sono usate per rappresentare le attese degli agricoltori sulle condizioni di disponibilitŕ idrica che potrebbero affermarsi passando da una situazione di stabilitŕ a una di crescente variabilitŕ dei fenomeni piovosi. In particolare, tali distribuzioni sono inserite in un modello di Programmazione Stocastica Discreta che riproduce le scelte delle aziende agricole dell'area, dato il valore stocastico atteso per l'acqua d'irrigazione disponibile in diga. I risultati delle simulazioni ottenuti confrontando gli scenari del presente e del futuro con quello del passato, evidenziano un calo dei redditi e dell'occupazione soprattutto in alcune tipologie aziendali. Emergono anche modifiche nell'uso del suolo, con un calo nell'uso dei fattori produttivi e un aumento della quantitŕ di acqua estratta dai pozzi aziendali.
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