Academic literature on the topic 'Reati transnazionali'

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Journal articles on the topic "Reati transnazionali"

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Mongillo, Vincenzo. "Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale: efficienza e garanzie "prese sul serio"." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

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Abstract:
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
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Steinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0014.

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Abstract:
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius e uno dei piu importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualita nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attivita liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Steinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0014.

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Abstract:
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius è uno dei più importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualità nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attività liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Dissertations / Theses on the topic "Reati transnazionali"

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TACCARDI, CRISTIANA. "UN REATO SENZA "CONFINI": LA TRATTA DI ESSERI UMANI DAI MODELI TEORICI ALLA PRASSI APPLICATIVA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/122448.

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Abstract:
La ricerca ha l’obiettivo di analizzare la disciplina penale della tratta di persone come settore paradigmatico della scienza penale multi-livello, in un’ottica di miglioramento della strategia di prevenzione e repressione di tale fenomeno criminale. A tal fine vengono affrontate alcune delle più urgenti problematiche sottese all'argomento in esame, quali la difficile definizione dei rapporti tra il reato di tratta e il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, nonché la caratteristica della fattispecie de qua di reato di natura transnazionale. A fronte dei numerosi strumenti di contrasto già predisposti dalla disciplina vigente e della persistente ineffettività della tutela, lo studio approfondisce il tema della natura transnazionale del reato di tratta e della necessità di un approccio che vada oltre la mera armonizzazione comunitaria delle legislazioni nazionali e la cooperazione inter-statale. Il mutamento dello “spazio giuridico” entro cui si muovono le questioni messe in gioco dalle forme di criminalità meta-nazionale, tra le quali si inserisce la tratta, mette in crisi il postulato dell’inerenza del diritto penale alle prerogative della sovranità statale. In ragione di ciò, verranno indagate le possibilità di delineare una nuova territorialità europea, come presupposto di una competenza penale diretta delle Istituzioni in materia di reati transnazionali. Si vuole, in breve, approfondire il tema del c.d. diritto penale europeo, consapevoli dei limiti di cui sono attualmente affetti i processi di produzione normativa europea. Di fronte a fenomeni di criminalità transnazionale grave, quale la tratta degli esseri umani, appare ancora più urgente la necessità di trasporre, a livello europeo, quel nucleo condiviso di scienza penale, imprescindibilmente legato alla tutela dei beni giuridici e al rispetto dei diritti umani.
The aim of this research is to analyse the criminal legislation of human trafficking as a paradigmatic area of multi-level criminal science, seeking to improve the strategy of prevention and repression of this criminal phenomenon. Some of the most relevant issues related to this topic are addressed in order to do so, such as the difficult definition of the relationship between human trafficking and smuggling of migrants, as well as the characteristic of trafficking as a transnational crime. In the light of the numerous legislative instruments already in place to combat trafficking and the persistent ineffectiveness of legal protection, the study focuses on the transnational nature of the crime of trafficking and the need for an approach that goes beyond the EU harmonisation of national laws and inter-State cooperation. The changing 'legal space' within which the issues raised by meta-national forms of crime, among which trafficking is included, challenge the postulate of the inherence of criminal law to the prerogatives of State sovereignty. Therefore, the possibilities of delineating a new European territoriality, as a prerequisite for a direct criminal competence of the Institutions in the field of transnational crimes, will be investigated. The topic of European criminal law will be explored in depth, aware of the limits that the processes of European law production currently suffer from. In the face of serious transnational crime phenomena, such as trafficking in human beings, the need to transpose, at a European level, that shared core of criminal science, unavoidably linked to the protection of legal goods and respect for human rights, appears even more urgent.
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Vianello, Francesca. "Migrando sole: pratiche femminili di mobilità transnazionale tra Ucraina e Italia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425207.

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Abstract:
This dissertation investigates female migratory practices between the Ukraine and Italy. The research aim is to explore how migrant women move across the trans-national space, mediating continuously between their ambitions and external obligations; both structural processes and family and community social ties. The research is based on a trans-national perspective in order to analyse the migratory process from a twofold point of view, that of the departing country and that of the destination country, and therefore to comprehend the phenomenon multiple dimensions. The methodology adopted during the research was the ethnographic one; the semi-structured interview, oriented to recollect the migratory experiences narrations, joined with the realization of some periods of field work in the Ukraine. In total 45 narrative interviews with migrants, returned migrants and migrants' relatives were gathered, and 24 interviews with privileged informants. The main analytical issues of the dissertation are: the tension between individual autonomy and external conditionings, and the processes of commodification and de-commodification of social relations. Regarding the first question, the different strategies adopted by Ukrainian migrants during their trans-national mobility course were analysed. While regarding the second question, two phenomena characterizing this migration were studied, some forms of social exchange monetization and the remittances earmarking.
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DE, LUCA CARLOTTA. "L'ORDINE EUROPEO D'INDAGINE PENALE: DISCIPLINA NORMATIVA E PRIME ESPERIENZE APPLICATIVE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2022. http://hdl.handle.net/2434/919437.

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Abstract:
L’ordine europeo di indagine penale, introdotto dalla direttiva 2014/41/UE, è uno strumento di cooperazione giudiziaria nel settore delle prove divenuto imprescindibile a fronte della crescente dimensione transnazionale assunta dalla criminalità, quale conseguenza dell’evaporazione dei confini geografici nello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia dell’Unione europea. La direttiva sovranazionale, recepita nell’ordinamento italiano attraverso il d.lgs. n. 108 del 2017, ha dato vita a un istituto avente natura ibrida, animato dal principio del reciproco riconoscimento, che conserva, al contempo, alcuni tratti tipici della mutua assistenza giudiziaria tradizionale, nel tentativo di coniugare l’efficienza investigativa e la tutela delle garanzie fondamentali. Sullo sfondo di un contesto caratterizzato dall’assenza di armonizzazione tra le regole processuali e probatorie nazionali, il meccanismo di acquisizione della prova all’estero ruota attorno al principio di proporzionalità, che prende forma nel giudizio di bilanciamento, da condursi in concreto tenendo conto delle peculiarità del caso, tra le esigenze connesse all’accertamento del reato e il sacrificio imposto ai diritti delle persone a vario titolo coinvolte nelle procedure di emissione ed esecuzione dell’ordine. La presente tesi di dottorato intende fornire un’analisi a trecentosessanta gradi dell’ordine europeo d’indagine, prendendo le mosse dalla disciplina normativa, con l’obiettivo di mettere in luce le principali problematiche emerse nelle sue prime esperienze applicative e individuare soluzioni in grado di accorciare le distanze che separano teoria e prassi. A tal fine, ampio spazio è dedicato alla ricostruzione delle prime pronunce giurisprudenziali rese sul tema dalla Corte di giustizia e dalla Corte di cassazione, che rivelano complessivamente la tendenza a prediligere le istanze di efficienza investigativa a scapito dei diritti della difesa, per poi esporre, in chiave critica, alcuni casi pratici selezionati presso le Procura della Repubblica di Milano e di Monza
The European criminal investigation order, introduced by Directive 2014/41/EU, is an instrument of judicial cooperation in the field of evidence, which has become necessary, given the growing transnational dimension of crime as a result of the sublimation of geographical boundaries in the European Union's Area of Freedom, Security and Justice. The supranational directive, implemented by Italian Legislative Decree no. 108 of 2017, has given rise to a construct of hybrid nature, inspired by the principle of mutual recognition, which maintains, at the same time, certain features typical of traditional mutual legal assistance, in an attempt to combine investigative efficiency and protection of fundamental guarantees. In an underlying backdrop still characterized by the absence of harmonization of national procedural and evidentiary rules, the mechanism for adducing evidence in a foreign country revolves around the principle of proportionality, which in turn takes shape in the context of a balancing judgement - to be conducted in the actual case and taking into consideration the specificities of such case - between the needs related to the detection of crime and the sacrifices imposed on the rights of the persons involved, for various reasons, in the procedures aimed at issuing and executing the relevant order. This doctoral thesis intends to provide a comprehensive analysis of the European Investigation Order, beginning with its legal framework, for the purposes of highlighting the main problems that have emerged in its early-stage enforcement and of identifying solutions capable of shorten the gap between theory and practice. To this end, a large space is firstly dedicated to the analysis of the early case-law rendered by the Court of Justice and by the Italian Court of Cassation on this theme, which reveals the overall tendency to prefer purposes of investigatory efficiency to the detriment of defense rights; secondly, this thesis critically evaluates some practical cases selected at the Public Prosecutor's Office of Milan and Monza.
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CIOCI, GIULIA. "L’Udi e il Cif nelle reti transnazionali. Politiche associative e strategie di genere dal 1945 al 1966." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1384332.

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Abstract:
Il lavoro dottorale prende in esame le reti transnazionali in cui andarono collocandosi l’Unione Donne Italiane (Udi) e il Centro Italiano Femminile (Cif), dal 1945 al 1966. Il loro processo di internazionalizzazione è stato indagato a partire dalle profonde trasformazioni innescate dagli eventi storici postbellici, sia nel contesto nazionale sia in quello globale e alla luce dell’opposizione programmatica e culturale, che avrebbe posto l’Udi, collaterale al Partito Comunista Italiano (Pci) e il Cif, vicino alla Democrazia Cristiana (Dc), su due fronti ideologici contrapposti.
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Books on the topic "Reati transnazionali"

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Centonze, Alessandro. Criminalità organizzata e reati transnazionali. Milano: Giuffrè, 2008.

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Quando emigrano le donne: Percorsi e reti femminili della mobilità transnazionale. Bologna: Il mulino, 2005.

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Nigro, Giampiero, ed. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Abstract:
Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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Astrologo, Annamaria. Le cause di non punibilità. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg249.

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Abstract:
La ricerca prende le mosse da un dato di realtà: la proliferazione delle cause di esenzione della pena nel nostro ordinamento. Oltre che sulle questioni classificatorie e sulla tradizionale problematica (colorata da sfumature aventi una forte connotazione pratica) relativa alla collocazione della punibilità nella sistematica del reato, l’Autrice si sofferma in particolare sui moderni paradigmi di declinazione della non punibilità. L’analisi si concentra, infatti, sui modelli di organizzazione e di gestione di cui agli artt. 6 e 7 del d.lgs. 231/2001, sui permessi di inquinamento e sulla normativa di attuazione italiana in materia di organismi geneticamente modificati. L’attualità dell’indagine, che mantiene come baricentro la non punibilità, si evidenzia con riferimento alla disciplina dell’estradizione, del mandato d’arresto europeo ed altresì con riguardo ad alcune disposizioni dello Statuto della Corte Penale Internazionale. Il percorso, calando i temi “storici” nella dimensione della globalizzazione e della transnazionalità propone una chiave di lettura del tutto inedita.
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