Academic literature on the topic 'Reati societari'

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Journal articles on the topic "Reati societari"

1

Sestieri, Marcello. "Limiti edittali alla punibilità nei reati societari che offendono capitale sociale e riserve." Archivio penale, no. 2 (2016): 435–57. http://dx.doi.org/10.12871/978886741711710.

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2

Mongillo, Vincenzo. "Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale: efficienza e garanzie "prese sul serio"." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

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Abstract:
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
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3

Donati, Pierpaolo, and Ivo Colozzi. "Reti societarie, capitale sociale e valorizzazione dei beni pubblici." SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 1 (March 2011): 5–8. http://dx.doi.org/10.3280/sp2011-001001.

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4

Baraldi, Mario. "Finalità apparenti e reali del trust: azione di simulazione e azione revocatoria (Trib. Firenze, 25 luglio 2022)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 41–46. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.234.

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Abstract:
MassimaLa sola allegazione del perseguimento, da parte del disponente, di un fine reale – frodare i creditori – divergente dalla finalità apparente del trust non vale a provare la simulazione del trust. È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il trust autodichiarato a beneficio dei discendenti istituito dal disponente-trustee, fideiussore di una s.a.s. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, successivamente al rilascio della fideiussione: l’eventus damni sussiste per il fatto che nessun ulteriore bene immobile residua nel patrimonio del disponente-trustee, a nulla rilevando che, ai sensi dell’atto istitutivo, il trustee può garantire i debiti verso le banche della s.a.s., pure considerato che mai il trustee si è avvalso di detta facoltà; la scientia damni in capo al disponente-trustee, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del trust, si desume dalla qualità di socio della s.a.s. in capo al disponente-trustee (che era quindi a conoscenza del dissesto societario), dalla natura autodichiarata del trust e dal fatto che il disponente-trustee poteva discrezionalmente impiegare i redditi a vantaggio dei beneficiari (così permanendo nella disponibilità dei beni in trust).
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5

Ranaldi, Gianrico. "Sequestro preventivo- Enti. Processo de societate, confisca del prezzo o del profitto del reato e teoria dei controlimiti: i "compiti" del curatore fallimentare." Archivio penale, no. 1 (2014): 295–315. http://dx.doi.org/10.12871/978886741315720.

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6

Wołodkiewicz, Witold. "Giuseppe Grosso, Scritti Storico Giuridici: I. - Storia, diritto, societa, II. -Diritto privato. Cose e diritti reali; lll.-Diritto privato. Persone, obbligazioni, successioni, IV. -Recensioni e ricordi, Giappichelli editore, Torino 2000-2001, ss.1000 - 766 - 874 - 887." Zeszyty Prawnicze 2, no. 1 (March 19, 2017): 181. http://dx.doi.org/10.21697/zp.2012.2.1.08.

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Dissertations / Theses on the topic "Reati societari"

1

Bernardi, Giulia <1997&gt. "I reati societari: il reato di false comunicazioni sociali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19739.

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Abstract:
Il tema oggetto di analisi riguarda il reato di false comunicazioni sociali: a partire dalla definizione, la tesi andrà ad analizzare le caratteristiche del reato, quali le falsità compiute nei bilanci, nelle relazioni e nelle comunicazioni sociali, i soggetti attivi, le condotte, le sanzioni, le cause di prescrizione e di non punibilità, sia per le società quotate e non quotate. Il capitolo finale andrà, poi, ad esaminare un caso pratico, ovvero le falsità compiute per la realizzazione del progetto del Mose di Venezia.
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2

Cescon, Luca <1997&gt. "Il concorso di persone nei reati societari, tributari e fallimentari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19744.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare un istituto di parte generale di diritto penale, quale il concorso di persone nel reato, nella dinamica dei reati d’impresa. La tesi al primo capitolo prevede un approfondimento sull’istituto del concorso di persone nel reato ex art. 110 c.p. e ss., con un riferimento all’evoluzione storica di questo istituto ed agli elementi costitutivi del concorso di persone nel reato, ovvero la pluralità di soggetti, la realizzazione della fattispecie criminosa, i contributi dei concorrenti alla realizzazione del reato e l’elemento soggettivo. Infine, il capitolo si conclude con un paragrafo dedicato all’analisi delle differenze tra questo istituto e l’associazione a delinquere, il quale tratterà le caratteristiche principali del reato ex art. 416 c.p., un approfondimento sull’anticipazione della soglia della rilevanza penale nell’ambito dei reati associativi, il tema del concorso esterno nell’associazione di stampo mafioso e alcune riflessioni sulla distinzione tra reato continuato ed associazione a delinquere. Il secondo capitolo della tesi è dedicato all’analisi del concorso di persone nei reati propri di parte complementare al Codice penale, nello specifico verranno trattate le tematiche del concorso nel reato proprio da parte dell’extraneus, i reati omissivi e i reati omissivi di chi esplica funzioni di garanzia con un focus sul sindaco. Nell’ultimo capitolo si analizzeranno i principali reati societari, tributari e fallimentari, con degli approfondimenti sulla peculiare posizione degli amministratori di fatto nel reato proprio, sull’art. 9 del D.lgs. 74/200, una norma speciale di concorso nel reato per i reati tributari, e sul ruolo del concorso necessario nei reati plurisoggettivi.
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3

D'ALTILIA, LETIZIA. "Il "nuovo" reato di false comunicazioni sociali: aspetti di criticità e profili di comparazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241233.

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Abstract:
Il sistema di incriminazione delle false comunicazioni sociali, come configurato dalla legge n. 69 del 2015, è caratterizzato da un elevato grado di indeterminatezza, in quanto molteplici elementi sono affidati alla valutazione discrezionale del giudice, come la questione delle valutazioni ha immediatamente dimostrato. Nel tentativo di analizzare al meglio i contenuti della riforma, è condotta una ricognizione storica riguardo all’evoluzione dell’attuale figura di reato, a cui segue un confronto con altri ordinamenti, di civil law e di common law. L’esito è sconcertante. In particolare, si può constatare come, rispetto alla riforma del 2002, la normativa introdotta dalla riforma del 2015 rappresenti più che un progresso, piuttosto un regresso; sembrerebbe che le modifiche recentemente apportate alle fattispecie di reato in esame, abbiano reso la normativa nazionale “più vicina” a quella degli altri Paesi capitalistici, ma dal punto di vista sistematico, anche sotto questo versante, restano le perplessità e le aporie derivanti dalla vaghezza del requisito del “materiality” (come mostrato proprio dall’esperienza anglosassone), dalla scomparsa dell’elemento del danno dalla fattispecie generale (artt. 2621 e 2622 c.c.) e dalla ricomparsa nelle fattispecie “minori” di cui agli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c. e, più in generale, dalla eventuale relegazione ad una dimensione puramente pubblicistica degli interessi offesi dal reato, anziché alla sfera patrimoniale individuale dei soggetti destinatari della falsità. In un quadro del genere, l'unica prospettiva possibile è quella della lettura rigorosa che assegna al dato normativo il significato più rigido possibile, come suggerito dal ruolo preminente della legalità formale all’interno del nostro sistema penale.
The reformed system of criminalisation of false accounting, as configured by law n. 69 of 2015, is characterised by a high degree of indeterminacy, as multiple elements are entrusted to the judge’s discretionary assessment, as the problem of evaluations has immediately revealed. With the aim of trying to better analyze the contents of the reform, the thesis begins with a historical survey regarding the evolution of the crime figure in Italian legal framework, followed by a comparison with other systems, of civil law and common law. The result is disconcerting. In particular, it can be seen that, as compared to the 2002 reform, the law introduced by the 2015 reform represents more than a progress, rather a regression; moreover, it would seem that the changes recently made to the type of crime in question have made the national legislation “nearest” to that of other capitalist countries, but from the systematic point of view, even under this aspect, remains the doubts deriving from the vagueness of the concept of “materiality” (as shown by the Anglo-Saxon experience), the disappearance of the element of the damage from the general case of crime (articles 2621 e 2622 c.c.) and the reappearance in the “minor” cases referred to in articles 2621-bis and 2621-ter c.c. and, more generally, from the possible relegation to a purely publicistic dimension of the interests offended by the crime, rather than to the individual patrimonial sphere of the recipients of falsehood. In such a context, the only possible prospect is that of a rigorous reading assigning to the normative data the strictest meaning possible, as suggested by the preeminent role of formal legality within Italian criminal system.
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4

Secchiati, Giada <1991&gt. "L'esterovestizione societaria e il reato di omessa dichiarazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10876.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta una tematica di notevole rilevanza, quale quella della cosiddetta “esterovestizione” di società, con l’idea di analizzarne i profili di punibilità, prima penali e poi tributari, cogliendone, altresì, le implicazioni soggettive per il contribuente. In questo capitolo introduttivo si intende definire il fenomeno indagato, con l’intento di chiarirne il significato e le problematiche che vi si legano, basandosi sulla normativa tributaria interna, le pronunce di Amministrazione Finanziaria e giurisprudenza e gli orientamenti in dottrina.
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5

Molinaro, Claudia. "Controlli societari e posizioni di garanzia. Un'indagine alla luce del d.lgs. 231/2001." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3426752.

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Abstract:
The research aims to examine the impact of Legislative Decree 231/2001, which has established a regulation of criminal compliance and liability of corporations, on the responsibility for the omission to prevent crimes of the members of corporate bodies entrusted to adopt and put into effects compliance programs, and to monitor the operation of such programs. The first part of the thesis contains a doctrinal analysis, which intends to define the requirements of omission to act, with particular attention to the “duty to act” as a criterion of equivalence between the commission of a crime and the failure to prevent the commission of a crime. In the light of the results achieved, the second part of the thesis attempt to reconstruct the case law about the powers of the corporate controllers to prevent the commission of crimes within the management of corporations. Eventually the thesis monitors how Legislative Decree 231/2001 has modified the dynamics of corporate controls with the introduction of a system of criminal compliance, that is a set of duties of corporations aimed at the prevention of crimes committed in their interest or benefit by their members. The research also features profiles of comparison with the US system of corporate criminal liability, which has inspired the italian system, and with the German system, since the German legislation, doctrine and jurisprudence have a leading role in the conceptualization of the responsibility for omission to act.
La ricerca si propone di comprendere quale impatto abbia avuto l’adozione del d.lgs. 231/2001, introduttivo di una disciplina di criminal compliance e della responsabilità ex crimine degli enti, sulla sfera di responsabilità penale per omesso impedimento dell’altrui reato, in capo ai membri degli organi societari incaricati dell’adozione ed attuazione dei compliance programs e della sorveglianza sul relativo funzionamento. Si cercherà di rispondere al quesito dapprima attraverso una premessa dogmatica, volta a definire i presupposti del reato omissivo improprio, con particolare attenzione all’istituto della posizione di garanzia, quale criterio di equivalenza tra la commissione dell’evento tipico di una fattispecie criminosa e il suo mancato impedimento. Alla luce dei risultati raggiunti, si tenterà di ricostruire la posizione dei membri dei principali organi di controllo rispetto all’impedimento di reati commessi nell’ambito della gestione societaria, sondando gli orientamenti giurisprudenziali in materia. Infine si verificherà in che modo il d.lgs. 231/2001 è intervenuto nella sistematica dei controlli societari, introducendo un sistema di criminal compliance, ovvero di doveri di organizzazione degli enti, volti alla prevenzione di reati commessi nel loro interesse o vantaggio da intranei. L’indagine sarà arricchita da profili di comparazione con l’ordinamento statunitense, per quanto riguarda al sistema di responsabilità da reato degli enti ivi adottato e a cui il legislatore italiano si è espressamente ispirato, e con quello tedesco, il cui “panorama” legislativo, dottrinale e giurisprudenziale ha svolto un ruolo dominante nella ricostruzione della responsabilità commissiva per omissione
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6

LANFRANCHI, CARLO. ""L'ORDINE DELLE PASSIVITA' NELLE SOCIETA' DI CAPITALI. PROPORZIONALITA' E ALTERAZIONE"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35777.

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Abstract:
La tesi si propone di rintracciare all’interno dell’ordinamento italiano una regola giuridica, quanto più generale possibile, suscettibile di applicazione al maggior numero di ipotesi in cui un atto giuridico determina l’alterazione di un ordine dato di priorità applicabile a pretese di azionisti e creditori di una società di capitali. Si rileva, infatti, che il diritto vivente delle garanzie reali possa spesso trovarsi in contrasto con un fondamentale principio di diritto dei contratti: quello di relatività dei loro effetti. Vengono, quindi, isolate, due classi di garanzie reali che, al contrario, risultano essere compatibili con il principio richiamato. Una più ampia regola viene, di seguito, proposta, basata sulla stessa logica che fonda l’istituto dei vantaggi compensativi, funzionale a regolare i fenomeni di alterazione di un ordine di priorità, a prescindere dalla natura della pretesa coinvolta. Essenzialmente, quest’ultima regola costituisce la trasposizione nel linguaggio e nel sistema giuridico del criterio di efficienza di Kaldor-Hicks. Dal lato dei diritti patrimoniali e nel prisma dei problemi “ordinali”, vengono individuate decisive somiglianze tra le pretese a titolo di debito e quelle a titolo di capitale di rischio, cosicché viene proposta l’applicazione di istituti classici del diritto azionario (ad es., il diritto di recesso) alla materia dei rapporti di credito. Definito l’ambito di applicazione dei diritti reali di garanzia e riconosciuta la maggior efficienza di strutture del passivo costruite prevalentemente sullo schema della subordinazione invece che su quello della preferenza, si propone di attuare un netto passaggio di sistema dal secondo schema al primo. Lo studio si conclude misurando i risultati ottenuti sugli analoghi fenomeni che si verificano nell’ambito della disciplina del sistema finanziario.
This thesis aims at finding in the Italian legal system a general rule able to provide a guidance for the modification of the order of priority of claims against limited liability corporations. It is argued that the applicable legal approach to security interests could often be in contrast with a basic principle of contract law: relativity. Therefore, firstly, two classes of security interests that proved to be coherent with the aforementioned principle are described. Secondly, a wider rule based on a logic of compensation is put forward and tested on some particular cases. Basically, this rule is a transposition into legal terms of the well-known Kaldor-Hicks criterion. On the economic rights side, similarities are founded between credit claims and equity claims about order issues, so that the compensation rule is thought as applicable, almost equivalently, to both types of claims. Application to a certain class of creditors of “organizational rules” (for example, right of withdrawal) typically provided by law for shareholders is also suggested. Defined the scope of application of security interests and considered the efficiency gains that are achievable by subordination structures instead of priority ones, it is proposed to pursue the same goal of modifying a given order of priority, through subordination agreements. Finally, these results are discussed taking into account some financial law topics.
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LANFRANCHI, CARLO. ""L'ORDINE DELLE PASSIVITA' NELLE SOCIETA' DI CAPITALI. PROPORZIONALITA' E ALTERAZIONE"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35777.

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Abstract:
La tesi si propone di rintracciare all’interno dell’ordinamento italiano una regola giuridica, quanto più generale possibile, suscettibile di applicazione al maggior numero di ipotesi in cui un atto giuridico determina l’alterazione di un ordine dato di priorità applicabile a pretese di azionisti e creditori di una società di capitali. Si rileva, infatti, che il diritto vivente delle garanzie reali possa spesso trovarsi in contrasto con un fondamentale principio di diritto dei contratti: quello di relatività dei loro effetti. Vengono, quindi, isolate, due classi di garanzie reali che, al contrario, risultano essere compatibili con il principio richiamato. Una più ampia regola viene, di seguito, proposta, basata sulla stessa logica che fonda l’istituto dei vantaggi compensativi, funzionale a regolare i fenomeni di alterazione di un ordine di priorità, a prescindere dalla natura della pretesa coinvolta. Essenzialmente, quest’ultima regola costituisce la trasposizione nel linguaggio e nel sistema giuridico del criterio di efficienza di Kaldor-Hicks. Dal lato dei diritti patrimoniali e nel prisma dei problemi “ordinali”, vengono individuate decisive somiglianze tra le pretese a titolo di debito e quelle a titolo di capitale di rischio, cosicché viene proposta l’applicazione di istituti classici del diritto azionario (ad es., il diritto di recesso) alla materia dei rapporti di credito. Definito l’ambito di applicazione dei diritti reali di garanzia e riconosciuta la maggior efficienza di strutture del passivo costruite prevalentemente sullo schema della subordinazione invece che su quello della preferenza, si propone di attuare un netto passaggio di sistema dal secondo schema al primo. Lo studio si conclude misurando i risultati ottenuti sugli analoghi fenomeni che si verificano nell’ambito della disciplina del sistema finanziario.
This thesis aims at finding in the Italian legal system a general rule able to provide a guidance for the modification of the order of priority of claims against limited liability corporations. It is argued that the applicable legal approach to security interests could often be in contrast with a basic principle of contract law: relativity. Therefore, firstly, two classes of security interests that proved to be coherent with the aforementioned principle are described. Secondly, a wider rule based on a logic of compensation is put forward and tested on some particular cases. Basically, this rule is a transposition into legal terms of the well-known Kaldor-Hicks criterion. On the economic rights side, similarities are founded between credit claims and equity claims about order issues, so that the compensation rule is thought as applicable, almost equivalently, to both types of claims. Application to a certain class of creditors of “organizational rules” (for example, right of withdrawal) typically provided by law for shareholders is also suggested. Defined the scope of application of security interests and considered the efficiency gains that are achievable by subordination structures instead of priority ones, it is proposed to pursue the same goal of modifying a given order of priority, through subordination agreements. Finally, these results are discussed taking into account some financial law topics.
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8

Ranocchi, Di Cesare Francesco. "L'arquitectura: de la societat de l'espectacle a l'era de les xarxes. L'architettura: dalla società dello spettacolo all'era delle reti." Doctoral thesis, Universitat de Girona, 2015. http://hdl.handle.net/10803/402894.

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Abstract:
This paper analyzes the adaptation of the design culture to the americanization of western society; this phenomenon is studied with a special attention to the effects of the growth of the network society ( ie, in the process of global communication developed for digital technology) on the public realm of mass culture. Our study examines both the changes of the architectural expression and the deficiency of the critical method that has described it. As this is an unprecedented study that embraces the phenomenon not only in comparison with the past twenty years, but also in its evolution during the twentieth century, it was necessary to review the most important nodal moments, especially since the First World War and the shift of the econòmic center of gravity towards the United States; a kind of counter story.
En aquest treball s’analitza l'adaptació de la cultura del disseny a la americanització de la societat occidental i a un univers de la publicitat propi de la cultura de masses, en relació amb el creixement de la societat de les xarxes, és a dir, el procés de comunicació global desenvolupat per la tecnologia digital. El nostre estudi aborda les raons que estan en l'arrel, tant dels paràmetres de les configuracions de superfície en l'art i l'arquitectura, com en les limitacions del mètode històrico-crític que s’ha emprat normalment per estudiar aquestes anàlisis. Com que es tracta d'un estudi inèdit i que abraça el fenomen no tan sols en la comparació teòrica amb els últims vint anys, sinó que també analitza la seva evolució durant el segle XX, ha estat necessari revisar els moments nodals més importants, sobretot des de la Primera Guerra Mundial i el canvi del centre de gravetat econòmic d’Europa als Estats Units, en una mena de counterstory.
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9

MIGLIORE, Giuseppina. "IL CONSUMERISMO NELLA SOCIETA' POSTMODERNA E LE RETI AGROALIMENTARI ALTERNATIVE IN SICILIA." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/105163.

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Books on the topic "Reati societari"

1

Rossi, Alessandra. Reati societari. Torino: UTET giuridica, 2005.

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2

Sciumbata, Gabriele. I reati societari. Milano: Giuffrè, 2002.

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3

Mazzacuva, Nicola. I reati societari. Padova: CEDAM, 1992.

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4

Ellero, Renato F. Reati societari e bancari. Padova: CEDAM, 1998.

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5

Musco, Enzo. I nuovi reati societari. 2nd ed. Milano: Giuffrè, 2004.

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6

Bricchetti, Renato. Bancarotta e reati societari. Milano: Giuffrè, 1995.

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7

Zannotti, Roberto. Il nuovo diritto penale dell'economia: Reati societari e reati in materia di mercato finanziario. Milano: Giuffrè, 2006.

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8

D'Avirro, Antonio. La bancarotta fraudolenta impropria: Reati societari e operazioni dolose. Milano: Giuffrè, 2007.

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9

Capello, Pietro. Dolo e colpa nei reati societari, tributari e fallimentari. Padova: CEDAM, 2002.

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10

Alessio, Lanzi, Cadoppi Alberto, and Italy, eds. I nuovi reati societari: Commentario al Decreto legislativo 11 aprile 2002, n. 61. Padova: CEDAM, 2002.

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