Academic literature on the topic 'Radio-televisione italiana'

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Journal articles on the topic "Radio-televisione italiana"

1

Foot, John. "Inside the Magic Rectangle: Recent Research on the History of Television." Contemporary European History 11, no. 3 (July 31, 2002): 467–75. http://dx.doi.org/10.1017/s0960777302003089.

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Abstract:
Ada Ferrari and Gaia Giusto (eds.), Milano città della radio televisione (Milan: Francoangeli, 2000) 139pp., L 24,000 (pb) ISBN 88-464-1721-6.Chiara Giaccardi, Anna Manzato and Giorgio Simonelli, Il paese catodico. Televisione e identità nazionale in Gran Bretagna, Italia e Svizzera Italiana (Milan: FrancoAngeli, 1998) 135pp., L 24,000 (pb) ISBN 88-464-0734-2.Ralph Negrine, Television and the Press since 1945 Documents in Contemporary History, (Manchester: Manchester University Press, 1998), 212pp., £12.99 (pb) ISBN 0-7190-4921-0.Jeffrey S. Miller, Something Completely Different. British Television and American Culture (University of Minnesota Press, 2000), 208pp., £12.99 (pb), ISBN 0-8166-3241-3, £31.00 (hb) 0-1866-3240-5.Marie-Francoise Lévy (ed.), La Télévision dans la République. Les années 50, Collection ‘Histoire du temps present’ (Paris: IHTP/CNRS, Editions complexe, 1999), 242pp (pb), €18.30, ISBN 2-87027-730-X.Francesca Anania, Davanti allo schermo. Storia del pubblico televisivo (Rome: Carocci, 1997), 152pp., L 30,000 (pb), ISBN 88-430-0535-9.
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2

Costantini, Emanuela. "Gli albanesi che sognavano Celentano. La cultura popolare italiana nell'Albania comunista." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 153–69. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002008.

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Abstract:
La notevole influenza esercitata dalla musica leggera e in generale dal mondo dello spettacolo italiano sulla società albanese è un aspetto dato per acquisito dal-la storiografia, che non lo ha approfondito in modo sistematico. Si tratta di un processo che ha avuto le sue radici nel periodo comunista e rispetto al quale i mass media hanno svolto un ruolo centrale. Fino al 1973, pur alternandosi fasi di maggiore e minore apertura, la ricezione dei programmi italiani fu in parte possibile le-galmente e questo consentì la conoscenza della musica leggera e delle forme di spettacolo legate alla radio, alla televisione e al cinema. In seguito, la stretta repressiva imposta da Hoxha rese più difficile la circolazione di questi contenuti, ma non la fermò. La popolazione cercò i più creativi espedienti per continuare a captare il segnale proveniente da oltre Adriatico e ciò contribuì a sviluppare nell'immaginario collettivo l'idea dell'Italia come mondo alternativo rispetto a quello albanese, fatto di restrizioni e privazioni. All'inizio degli anni Novanta, questo fu uno dei fattori che spinse parte della popolazione albanese a cercare nuove opportunità proprio nella Penisola del Festival di Sanremo, del calcio e dei divi del cinema.
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3

Gundle, Stephen. "Immagini di storia: la televisione racconta il Novecento Francesca Anania Rome, RAI-ERI, 2003 253 pp., ISBN: 88 397 1281 X (€15) - Breve storia della radio e della televisione italiana Francesca Anania Rome, Carocci, 2004 152 pp., ISBN: 88 430 3209 7 (€15)." Modern Italy 11, no. 3 (November 2006): 373–75. http://dx.doi.org/10.1017/s1353294400009637.

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4

Bagaglini, Veronica. "La divulgazione della linguistica su Instagram: "La polifonia del discorso specialistico"." Lingue e culture dei media 7, no. 1-2 (January 30, 2024): 38–67. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/22392.

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Abstract:
L’articolo propone un’analisi qualitativa della divulgazione linguistica in italiano su Instagram. L’analisi ha messo a confronto quattro pagine dedicate a contenuti linguistici, di cui due curate da singoli utenti e due curate da gruppi di esperti, in relazione all’uso della lingua scritta (con particolare attenzione alla testualità) e agli argomenti trattati. Il lavoro ha tentato di verificare conformità e novità rispetto alle tendenze già osservate negli studi sulla divulgazione per altri media (televisione, radio, siti web). I risultati dimostrano che, seppure in uno spazio ridotto che non consente approfondimento, la divulgazione della linguistica su Instagram riesce a colmare alcune delle mancanze identificate nelle ricerche precedenti: per esempio, si notano un maggiore interesse per la trattazione dell’epistemologia disciplinare e un uso consapevole della ricchezza degli strumenti digitali. The paper offers a qualitative analysis of linguistic disclosure in Italian on Instagram. The study compares four pages dedicated to linguistic content, two managed by individual users and two managed by experts, considering written language use (with a particular focus on textuality) and their topics. The analysis aimed to assess conformity and novelty concerning trends already observed in other studies on disclosure across various media (television, radio, websites). Despite limited space that does not allow in-depth exploration, the results reveal that linguistic dissemination on Instagram addresses some of the shortcomings identified in previous research: an increment of interest towards disciplinary epistemology and a conscious use of the richness of digital tools.
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5

Valsangiacomo, Nelly. "L’intervista letteraria alla radio. Spunti dagli archivi della RSI." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 66 (November 8, 2019). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/66.2.5.

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Abstract:
Il rapporto tra scrittrici e scrittori e la radio risale agli albori di questo media: dizioni, conferenze, corsi, organizzazione culturale, la loro presenza accompagna l’evoluzione della radio, in sintonia con i mutamenti che la cultura e i suoi rappresentanti vivono nello spazio pubblico. Con l’avvento della televisione, un altro possibile luogo di parola si apre. La presenza degli scrittori e, parzialmente, delle scrittrici, è trasversale alle trasmissioni culturali radiotelevisive; questo saggio si interessa però in particolar modo ai diversi aspetti delle interviste letterarie alla radio, partendo da alcuni esempi tratti dagli archivi della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI). Keywords: intervista letteraria, oralità, genere, posture letterarie, Radio svizzera di lingua italiana (rsi).
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Dissertations / Theses on the topic "Radio-televisione italiana"

1

SIVIERI, SARAH. ""CARI AMICI E AMICHE ALL'ASCOLTO": GIANNA MANZINI ALLA RADIOE ALLA TELEVISIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2512.

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Abstract:
Il presente lavoro costituisce la prima ricostruzione del lavoro di Gianna Manzini alla radio e alla televisione, che comincia nel 1947 e si conclude nel 1968. Gli interventi radiofonici sono divisi in trasmissioni di moda e costume e di critica letteraria (capitolo 1) e racconti scritti per la radio (capitolo 3); le trasmissioni televisive sono ripartite in sceneggiature realizzate e non realizzate (capitolo 3). I testi dei programmi sono stati identificati nei fondi archivistici della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, dell’Archivio del Novecento dell’Università La Sapienza di Roma e della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Il lavoro si basa dunque sulla descrizione e l’analisi di materiale inedito, come L’Almanacco dei sogni e Il paesaggio come fatto personale, e le sceneggiature Il grande indiscreto, Il nome di battesimo e Alfredino. La ricognizione ha dimostrato come Gianna Manzini possedesse una consapevolezza mediatica tale da essere in grado di adattare il proprio stile alle specifiche esigenze del mezzo di comunicazione. Tuttavia, l’attività radio-televisiva non può essere considerata del tutto autonoma e disgiunta dalla carriera letteraria, con la quale intrattiene un rapporto strettissimo e osmotico.
This research aims at providing a first and thorough description of Gianna Manzini’s work for the Italian Broadcasting (RAI), a collaboration which started in 1947 and ended in 1968. Her works for the radio are divided into fashion and literary criticism broadcasting (chapter 1) and original radio screenplays (chapter 2); her works for the television are divided into broadcasted and non broadcasted scripts (chapter 3). The texts of these programmes have been found in the following archives: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (Milan), Archivio del Novecento, Università La Sapienza (Rome) and Biblioteca Nazionale Centrale (Rome). The thesis both describes and analyzes original and unpublished works and screenplays, such as L’Almanacco dei sogni, Il paesaggio come fatto personale, Il grande indiscreto, Il nome di battesimo and Alfredino. In the end, the research showed evidence that Gianna Manzini was well aware that different media require different writing characteristics and was able to act accordingly. Nonetheless, her literary and broadcasting activity cannot be considered as two separate carriers, being actually strictly bound to each other.
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SIVIERI, SARAH. ""CARI AMICI E AMICHE ALL'ASCOLTO": GIANNA MANZINI ALLA RADIOE ALLA TELEVISIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2512.

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Abstract:
Il presente lavoro costituisce la prima ricostruzione del lavoro di Gianna Manzini alla radio e alla televisione, che comincia nel 1947 e si conclude nel 1968. Gli interventi radiofonici sono divisi in trasmissioni di moda e costume e di critica letteraria (capitolo 1) e racconti scritti per la radio (capitolo 3); le trasmissioni televisive sono ripartite in sceneggiature realizzate e non realizzate (capitolo 3). I testi dei programmi sono stati identificati nei fondi archivistici della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, dell’Archivio del Novecento dell’Università La Sapienza di Roma e della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Il lavoro si basa dunque sulla descrizione e l’analisi di materiale inedito, come L’Almanacco dei sogni e Il paesaggio come fatto personale, e le sceneggiature Il grande indiscreto, Il nome di battesimo e Alfredino. La ricognizione ha dimostrato come Gianna Manzini possedesse una consapevolezza mediatica tale da essere in grado di adattare il proprio stile alle specifiche esigenze del mezzo di comunicazione. Tuttavia, l’attività radio-televisiva non può essere considerata del tutto autonoma e disgiunta dalla carriera letteraria, con la quale intrattiene un rapporto strettissimo e osmotico.
This research aims at providing a first and thorough description of Gianna Manzini’s work for the Italian Broadcasting (RAI), a collaboration which started in 1947 and ended in 1968. Her works for the radio are divided into fashion and literary criticism broadcasting (chapter 1) and original radio screenplays (chapter 2); her works for the television are divided into broadcasted and non broadcasted scripts (chapter 3). The texts of these programmes have been found in the following archives: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (Milan), Archivio del Novecento, Università La Sapienza (Rome) and Biblioteca Nazionale Centrale (Rome). The thesis both describes and analyzes original and unpublished works and screenplays, such as L’Almanacco dei sogni, Il paesaggio come fatto personale, Il grande indiscreto, Il nome di battesimo and Alfredino. In the end, the research showed evidence that Gianna Manzini was well aware that different media require different writing characteristics and was able to act accordingly. Nonetheless, her literary and broadcasting activity cannot be considered as two separate carriers, being actually strictly bound to each other.
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Ferretti, Mattia. "Télévision publique et jeunes adultes : les enjeux de la qualité dans trois programmes culturels de la Rai." Electronic Thesis or Diss., Paris 3, 2023. http://www.theses.fr/2023PA030033.

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Abstract:
Dans la relation entre la Rai et le public jeune-adulte, la question de la qualité joue un rôle décisif. En Italie, le pays européen où les jeunes consomment le plus de télévision, l'audience est la variable dominante. La gestion de la qualité des programmes, en revanche, semble passer en arrière-plan et présente des limites importantes.La première partie de cette thèse propose une analyse théorique pluridisciplinaire qui contextualise les mérites et les limites de la gestion de la qualité de la Rai à trois niveaux : dans sa relation avec l'État, dans ses logiques de production internes et dans sa relation avec le public des jeunes adultes.Nous présentons ensuite deux recherches portant sur trois programmes culturels de la RAI.La première recherche analyse les attentes et les perceptions qualitatives d'un public de 600 jeunes adultes. Après avoir sélectionné 12 critères permettant de caractériser la "qualité" et le "plaisir de visionnage” nous avons mené une analyse qualitative-quantitative pour identifier la qualité et le plaisir attendus et perçus au moyen de la méthode de l'analyse de contenu. La seconde recherche se concentre sur la manière dont les professionnels en charge de ces programmes recherchent la qualité. L'enquête a été réalisée avec des entretiens semi-directifs, et un test de comparaison et analyse par paires selon la méthode Condorcet.Cette thèse met non seulement en évidence les mérites et les lacunes de la qualité des programmes culturels destinées aux jeunes adultes, mais unit également l'univers des professionnels à celui du public d'une façon inédite, tout en proposant une méthode de recherche pour améliorer la qualité de la télévision
In the relationship between Rai and young adult audiences, the issue of quality plays a determinant by role. In Italy, the European country with the highest youth television consumption, audience is the dominant variable. Conversely, program quality management seems to remain in the background and presents important limitations.The first part of this thesis proposes a multidisciplinary theoretical analysis that contextualizes merits and limits of Rai's quality management on three levels: in its relationship with the State; in its internal production logics; and in its relationship with young audiences.We then present two studies referring to three Rai cultural programs. The first analyzes the expectations and qualitative perceptions of an audience of 600 young adults. After selecting 12 criteria characterizing "quality" and "viewing pleasure", we carried out a qualitative and quantitative analysis aimed at identifying expected and perceived quality and pleasure through the method of content analysis. The second study focuses instead to how professionals managing these programs pursue quality. The investigation was carried out with semi-structured interviews and with the paired comparisons method using the Condorcet criterion.This thesis not only brings out the merits and limits of the quality of cultural programs addressed to young people, but also brings together the universe of television professionals with that of the audience in a novel way, proposing an investigation method for improving and sustaining television quality
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FEDERICO, LUCA. "L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1005664.

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Abstract:
Superati «novant’anni d’impazienza» e dopo un lungo periodo votato all’autocommento e all’esplorazione delle proprie intenzioni, Raffaele La Capria ha raccolto le sue opere in due Meridiani curati da Silvio Perrella. La Capria ne ha celebrato l’uscita nella prolusione inaugurale di Salerno Letteratura, poi confluita nel breve autoritratto narrativo "Introduzione a me stesso" (2014). In questa sede, l’autore è tornato su alcuni punti essenziali della sua riflessione sulla scrittura, come la relazione, reciproca e ineludibile, fra tradizione e contemporaneità. All’epilogo del «romanzo involontario» di una vita, La Capria guarda retrospettivamente alla propria esperienza come ad un’autentica educazione intellettuale. Perciò, muovendo da un’intervista inedita del 2015, riportata integralmente in appendice, la tesi ha l’obiettivo di ricostruire l’apprendistato letterario di La Capria dai primi anni Trenta, quando l’autore ancora frequentava il ginnasio, fino all’inizio dei Sessanta, quando ottenne il premio che ne avrebbe assicurato il successo. Il percorso, che riesamina l’intera bibliografia lacapriana nella sua varietà e nella sua stratificazione, si articola in una serie di fasi interdipendenti: la partecipazione indiretta alle iniziative dei GUF (intorno alle riviste «IX maggio» e «Pattuglia»); l’incursione nel giornalismo e l’impegno culturale nell’immediato dopoguerra (sulle pagine di «Latitudine» e di «SUD»); l’attività di traduttore dal francese e dall’inglese (da André Gide a T.S. Eliot); l’impiego alla RAI come autore e conduttore radiofonico (con trasmissioni dedicate a Orwell, Stevenson, Saroyan e Faulkner); la collaborazione con «Il Gatto Selvatico», la rivista dell’ENI voluta da Enrico Mattei e diretta da Attilio Bertolucci; e le vicende editoriali dei suoi primi due romanzi, “Un giorno d’impazienza” (1952) e “Ferito a morte” (1961), fino alla conquista dello Strega. La rilettura dell’opera di uno scrittore semi-autobiografico come La Capria, attraverso il costante riscontro di fonti giornalistiche, testimonianze epistolari e documenti d’archivio che avvalorano e occasionalmente smentiscono la sua versione dei fatti, diventa allora un’occasione per immergersi nella sua mitografia personale e avventurarsi in territori finora poco esplorati: come la ricostruzione del suo profilo culturale, a partire dal milieu in cui La Capria vive e opera, o l’incidenza delle letture e delle esperienze giovanili sulla sua prassi letteraria.
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Books on the topic "Radio-televisione italiana"

1

Breve storia della radio e della televisione italiana. Roma: Carocci, 2004.

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2

Marcelli, Settimio. I programmi di servizio della RAI: L'offerta di radio, televisione e televideo. Torino: VQPT/Nuova ERI, 1995.

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3

Frittella, Livio. Le parole dello spettacolo: Dizionario di cinema, teatro, radio e televisione. Torino: Lindau, 2005.

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4

Antonucci, Giovanni. Prix Italia, 1948-1998: La radio e la televisione del mondo. Roma: RAI-ETI, 1999.

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5

Allori, Luigi. Dizionario dei mass media: Giornalismo, editoria, pubblicità, televisione, videoregistrazione, fotografia, radio, registrazione, telecomunicazioni, informatica, fumetto. Milano: A. Mondadori, 1992.

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6

Magi, Giorgio. La radio e la televisione nell'organizzazione europea: In allegato il testo italiano dei principali atti internazionali. Padova: CEDAM, 1990.

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7

Mediastars: Il premio tecnico della pubblicità italiana, 1. edizione : televisione & cinema, esterna, stampa, radio. Milano: Lupetti, 1996.

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8

Antonucci, Giovanni. Prix Italia, 1948-1998: La radio e la televisione del mondo. RAI-ETI, 1998.

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