Journal articles on the topic 'Quarto stato'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Quarto stato.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Quarto stato.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Morlino, Leonardo. "PROBLEMI E SCELTE NELLA COMPARAZIONE. INTRODUZIONE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (December 1990): 381–95. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009552.

Full text
Abstract:
IntroduzionePrimo esempio: negli ultimi quindici anni la democrazia sembra essersi affermata in diverse aree del mondo, dal Sud Europa all'America Latina, all'Est Europa; ma quali democrazie si sono realmente affermate e come spiegare complessivamente questo fenomeno?Secondo esempio: durante il 1989 e gran parte dell'anno successivo vi sono state le trasformazioni dei regimi non democratici in Europa Orientale; quali profondi cambiamenti politici vi sono effettivamente stati in quei paesi, oltretutto a un ritmo così rapido?Terzo esempio: in Italia, durante gli ultimi quaranta anni il partito comunista è stato piò forte di quello socialista; come spiegarlo?Quarto esempio: di fronte ai problemi di rappresentatività e democrazia che l'Italia ha, molti politici e intellettuali propongono certe riforme istituzionali; ma quali riforme sono le piò adatte rispetto a determinati obiettivi, quali accrescere la responsabilità dei governanti e la capacità di punizione dei governati oppure raggiungere maggiore efficacia decisionale o ancora riuscire ad innescare l'alternanza al governo tra partiti o coalizioni partitiche?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Sanzi, Ennio. "Un caso di magia nel I secolo d.C. o dell’invincibilità del 'mos maiorum'." Romanitas - Revista de Estudos Grecolatinos, no. 9 (December 14, 2017): 91. http://dx.doi.org/10.17648/rom.v0i9.18481.

Full text
Abstract:
Un’epigrafe datata all’ultimo quarto del I sec. d.C. in cui si commemora lo scioglimento di un voto indirizzato a Giove Ottimo Massimo da parte di un sexvir Augustalis et Flavialis della colonia di Todi, se analizzata secondo una rigorosa lettura storico-religiosa, si rivela una reale cartina al tornasole per meglio comprendere come la magia sia stata concepita nel seno dell’ufficialità dell’epoca. La constatazione che il dedicante espliciti il proprio titolo, che la divinità artefice del fallimento dell’azione magica rivolta contro il collegio dei decurioni sia Giove Ottimo Massimo, che il voto ricordato sia stato formulato pro salute dell’intera collettività, assume valore imprescindibile solo se filtrata attraverso la filigrana del mos maiorum, assoluto discrimen tra ciò che lecito o meno in forza del relativo uniformarsi o alla tradizione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Simonetti, L., P. Cenni, F. De Santis, C. Sturiale, A. Andreoli, A. Fioravanti, F. Calbucci, and M. Leonardi. "Prime esperienze di embolizzazione di MAV cerebrali con Onyx®." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 1 (February 2002): 85–91. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500108.

Full text
Abstract:
L'approccio endovascolare alle malformazioni artero-venose (MAV) con vari agenti embolizzanti è una opzione terapeutica ormai collaudata da alcuni decenni. Esso consente la completa chiusura della malformazione in circa un quarto dei casi, quando si considerino cumulativamente le varie casistiche presenti in letteratura, con una significativa variabilità di tale dato da autore ad autore. La colla acrilica va considerata un mezzo embolizzante valido, definitivo, ma di uso difficile e con significativi rischi per il paziente. Un altro aspetto negativo è che non è stata dotata dalla ditta produttrice del marchio CE per l'uso endovascolare, che viene addirittura vietato nelle indicazioni all'uso. Da alcuni anni è stato presentato un nuovo materiale embolizzante, l'Onyx (Onyx System MicroTherapeutics, Inc., MTI), che ha la caratteristica teorica di essere un materiale “schiumoso” progressivamente occludente piuttosto che bruscamente “incollante”. L'Onix è dotato di marchio CE per uso endovascolare. Riportiamo i risultati ottenuti nei primi sette pazienti. L'Onyx sembra essere un materiale più maneggevole, più sicuro e, soprattutto, più prevedibile e riproducibile nella sua dinamica rispetto al cianoacrilato. Restano da verificare la sua stabilità nel tempo e, secondo alcuni, la possibile tossicità del DMSO.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Serra, A., G. Spinato, S. Cocuzza, L. Licciardello, P. Pavone, and L. Maiolino. "Adaptive psychological structure in childhood hearing impairment: audiological correlations." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 175–79. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1291.

Full text
Abstract:
La presente ricerca affronta i problemi clinici e sociali che riguardano lo sviluppo linguistico e cognitivo nei bambini sordi. Attualmente, lo sviluppo della “Teoria della mente” rappresenta un importante campo di ricerca nello studio della sordità. Questi studi internazionali hanno evidenziato nei bambini sordi una significativa alterazione nello sviluppo della “Teoria della Mente”, soprattutto in caso di perdita congenita o preverbale dell’udito. In particolare, la ricerca si concentra sulle competenze dei bambini sordi nel riconoscere emozioni e desideri, attraverso metodi sia cognitivi che percettivi, per la valutazione delle capacità psico-cognitiva attraverso una serie di domande composte da alcuni test adeguati, da somministrare ai pazienti con perdita uditiva. L’esperimento è stato condotto su un gruppo composto da 10 bambini (5 maschi e 5 femmine), di età compresa tra 4 e 9 anni e tra 54 e 108 mesi), affetti da perdita uditiva congenita bilaterale (da grave a cofosi), o da perdita uditiva preverbale sviluppata sia in bambini che attendono l’ultimo anno prima di frequentare la scuola elementare, sia in quelli che frequentano il quarto anno di scuola elementare. I criteri di selezione sono stati basati su: valutazione audiologica, somministrazione di test neuropsicologici al fine di valutare, in generale, le capacità cognitive e percettive e osservazioni cliniche effettuate, al fine di valutare la psicopatologia del campione, attraverso dei test che valutano più facilmente lo sviluppo sia della percettività visiva (Coloured Progressive Matrices), sia della rappresentazione grafica (Test di disegno sulla figura umana e il Test di disegno sulla famiglia). Lo strumento di misurazione “cognitiva” è stato il “Deaf Children Series”, test strutturato da noi, che consiste in un esame dello stato mentale (MSE), capace di valutare: il livello di capacità cognitiva (conoscenza-correlato), l’umore e modelli di discorso e di pensiero di un paziente al momento della valutazione. I bambini sordi mostrano sul lato percettivo una sensibilità ridotta alle espressioni di tristezza. Nel test possiamo osservare un meccanismo di difesa psicodinamico per quanto riguarda la prestazione percettiva. Al contrario, per quanto riguarda i bambini normoudenti, la paura è l’emozione più difficile da identificare. I bambini sordi sembrano essere maggiormente predisposti al riconoscimento di emozioni visive. Inoltre, i bambini sordi presentano notevoli capacità di “problem solving”, capacità di riconoscimento emotivo, probabilmente a causa del loro problema.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Paoletić, Vito. "Tra umide mura di cemento t’immagini un po’ di libertà. Poesia e proletariato nell’Ungheria interbellica." Studia Polensia 9, no. 1 (November 24, 2020): 25–49. http://dx.doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.02.

Full text
Abstract:
Nel presente contributo si vuole riassumere il rapporto tra il mondo delle lettere, in primis quello della poesia lirica, e il proletariato ungherese quale suo motivo nel difficile periodo di transizione tra le due guerre mondiali. In Ungheria, gli anni Venti e Trenta furono contrassegnati da profonde trasformazioni geopolitiche e instabilità economica, il che portò vaste fasce della popolazione all’orlo di una crisi esistenziale: per il proletariato dell’epoca, e non solo per esso, oppressione e miseria erano all’ordine del giorno. Nel contributo si indaga su come abbiano sentito e sofferto nonché come abbiano espresso la paralisi del quarto stato tre importanti e diversi poeti dell’epoca: l’impressionista Juhász, l’esistenzialista József e l’avanguardista Kassák.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Capone, Vincenza, Daniela Caso, Anna Rosa Donizzetti, and Giovanna Petrillo. "La promozione del benessere in ospedale: il punto di vista delle partorienti in interviste narrative sul "momento nascita"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2012): 133–40. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-002008.

Full text
Abstract:
L'obiettivo di questo lavoro č stato quello di indagare il punto di vista delle partorienti su aspetti centrali per il proprio benessere e per la qualitŕ della vita in ospedale, in una prospettiva di ricerca-intervento. Hanno partecipato alla ricerca 21 neo-mamme, ricoverate in un ospedale campano, sollecitate a rispondere alle domande di una intervista narrativa. La trascrizione delle interviste č stata sottoposta a una procedura di analisi testuale, con l'ausilio del software T-LAB. I risultati hanno evidenziato differenti posizionamenti tra le donne al primo parto vs le altre, nonché tra le donne al secondo parto vs quelle al terzo/ quarto parto. Questi risultati contribuiscono sul piano concettuale ad arricchire di nuovi nuclei problematici la ricerca sul tema e hanno favorito la realizzazione di un intervento formativo mirato al personale ospedaliero della struttura coinvolta, finalizzato ad incrementare i livelli di benessere delle partorienti tramite una revisione critica delle pratiche professionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Fuchs, Dieter, and Hans-Dieter Klingemann. "LA TEORIA POLITICA DELL'ANALISI DEI SISTEMI: DAVID EASTON." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 3 (December 2003): 427–50. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027416.

Full text
Abstract:
IntroduzioneNato, il 24 giugno del 1917, e cresciuto in Canada, David Easton ha completato la sua formazione universitaria all'Università di Toronto (B.A. nel 1939, M.A. nel 1943). La sua successiva carriera accademica è legata a tre delle più importanti università americane, Harvard, Chicago e la University of California. Nel 1947 ha conseguito il Ph. D. ad Harvard, dove era teaching fellow dal 1944. Per quasi un quarto di secolo è stato uno dei più eminenti scienziati politici della University of Chigago (1947-1982), dove divenne full professor nel 1955 e fu nominato Andrei MacLeish Distinguished Service Professor nel 1969. Nel 1981 entrò a far parte del Department of Politics and Society della University of California ad Irvine, dove insegna ancora oggi. Non è possibile, nei limiti di quest'articolo, ricapitolare tutte le sue cariche accademiche, partecipazioni a comitati editoriali, o i suoi incarichi come consulente politico. Basti dire che è stato Presidente della American Political Science Association (1968-89), e membro e vicepresidente della American Academy of Arts and Sciences (1985-88). David Easton ha ricevuto tre lauree ad honorem (dalla McMaster University, dal Kalamazoo College e dalla Free University of Berlin).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Maria Bruni, Domenico. "Nel nome di Maggie? Per un'analisi della Brexit in prospettiva storica." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2024): 365–96. http://dx.doi.org/10.3280/mon2023-002014.

Full text
Abstract:
Questo saggio ha l'obiettivo di valutare fino a che punto la Brexit può essere interpretata come un'eredità del thatcherismo. Il primo paragrafo spiega quale sia il posto di Margaret Thatcher all'interno del variegato fenomeno dell'euroscetticismo britannico. Il secondo paragrafo analizza la composizione delle leadership dei principali gruppi pro-Brexit, al fine di valutare se le rispettive storie politiche e motivazioni possono essere descritte come thatcheriane. Il terzo paragrafo si focalizza sulla distribuzione geografica del voto pro-Brexit e sui contesti socio-economici nei quali esso è stato maggioritario, al fine di valutare se e fino a che punto l'elettorato pro-Brexit possa essere definito thatcheriano. Infine, il quarto paragrafo vaglia se e fino a che punto le motivazioni dell'elettorato pro-Brexit possano essere identificate come thatcheriane. Tutto ciò consentirà di valutare a pieno quale sia la corretta prospettiva storica dalla quale leggere la Brexit.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Di-Berardino, Angelo. "Concilio di Nicea: la fine della controversia sulla data della Pasqua?" Anuario de Historia de la Iglesia 32 (March 31, 2023): 215–46. http://dx.doi.org/10.15581/007.32.013.

Full text
Abstract:
Il giorno della celebrazione della Pasqua, a partire dal secondo secolo, era stato un argomento molto dibattuto tra le chiese. Nel corso del terzo secolo sorgono sistemi computistici per determinare per il futuro il giorno di celebrazione e distaccarsi dalla varietà dei calcoli ebraici. L’imperatore Costantino, profondamente desideroso di una sola chiesa unanime, anche per ragioni politiche, è convinto che il corretto culto favorisce anche l’Impero. Convoca il concilio di Nicea (325) per risolvere la disputa tra Alessandro di Alessandria e Ario, ma anche sulla celebrazione della Pasqua in una unica data tra tutti i cristiani. Costantino trasforma una questione interna alle chiese in un problema di politica religiosa e sociale di primaria importanza. Nel corso del quarto e quinto secolo lentamente si stabilisce una convergenza su una data unica: la domenica successiva alla luna piena dopo l’equinozio di primavera. Tuttavia, restano difficoltà dipendenti dal sistema di computo e dal giorno di equinozio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Francis, Karen, Oliver J. Gilkes, Richard Hodges, and David Tyler. "Santa Scolastica: survey and trial excavations of a Samnite site near San Vincenzo al Volturno." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 347–57. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002208.

Full text
Abstract:
SANTA SCOLASTICA: RICOGNIZIONE E SAGGI DI SCAVO DI UN SITO SANNITA PRESSO SAN VINCENZO AL VOLTURNOUn sito sulla parte bassa del pendio orientale di Monte Santa Croce venne esaminato come parte del programma di ricerca sugli insediamenti dipendenti dal monastero altomedievale di San Vincenzo al Volturno. Monte Santa Croce era stato precedentemente identificato come un centra sannita fortificato da mura poligonali dai resti consistenti visibili in cima. Ricognizioni passate avevano permesso il ritrovamento di materiale ceramico di età sannita ed altomedievale, mentre la tradizione orale locale associava il sito ad un convento dedicato a Santa Scolastica. Gli scavi hanno rivelato la presenza di una serie di strutture consistenti, probabilmente di quinto o quarto secolo AC, forse appartenenti ad un insediamento gerarchico situato a meta del pendio della montagna, intorno alia sommita fortificata e da essa dipendente. Siti di occupazioni successive sono noti grazie ad una ricognizione del 1993 a nord della montagna. La presenza di ceramica altomedievale rimane inspiegabile, e resta ancora da ricercare siti di insediamento altomedievale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Cormaci, Mario, Giovanni Furnari, Giuseppina Alongi, and Donatella Serio. "Flora marina bentonica del Mediterraneo: Rhodophyta - Rhody- meniophycidae III: Ceramiales I (RHODOMELACEAE escluse)." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 56, no. 386 (October 8, 2023): FP81—FP615. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v56i386.112.

Full text
Abstract:
In questo terzo contributo sulle Rhodymeniophycidae (il quarto delle Rhodophyta) sono trattate le Ceramiales, con esclusione delle RHODOMELACEAE che saranno oggetto di un altro e ultimo contributo sulla “Flora marina bentonica del Mediterraneo” (Mar Nero escluso). Dopo una introduzione nella quale è riportata in modo sintetico la storia tassonomica di questo vasto e complesso Ordine delle Rhodophyta e viene fornita una tabella che sintetizza, sulla base delle più recenti ricerche filogenetiche condotte mediante analisi molecolare, l’attuale suddivisione dell’Ordine in Famiglie, Sottofamiglie e Tribù, viene riportata una chiave di identificazione dei taxa trattati. Le Famiglie e Sottofamiglie sono trattate secondo l’ordine filogenetico adottato nella suddetta tabella, mentre le Tribù e i corrispondenti generi sono trattati secondo l’ordine alfabetico. A seguito degli aggiornamenti tassonomico-nomenclaturali, i taxa accettati a livello specifico ed infraspecifico presenti in Mediterraneo sono risultati 172. Questi a loro volta si raggruppano in 57 Generi, 29 Tribù e 4 Famiglie; altri, 52 taxa a livello specifico ed infraspecifico sono stati considerati taxa excludenda; 67 taxa, a livello specifico e infraspecifico, sono stati considerati taxa inquirenda 2 dei quali sono anche excludenda. Inoltre sono stati censiti 50 nomi illegittimi (7 dei quali anche inquirenda); 41 nomi invalidamente pubblicati, 11 combinazioni invalide e 19 isonimi. Infine sono state proposte 8 nuove combinazioni di cui 5 per specie non presenti in Mediterraneo. Di ciascun taxon trattato viene fornita una breve descrizione preceduta da alcuni riferimenti bibliografici riportanti notizie, illustrazioni e/o distribuzione in Mediterraneo; per la maggior parte dei taxa specifici e/o infraspecifici sono state realizzate delle illustrazioni. Quasi tutti i taxa trattati sono arricchiti di note bilingue (italiano e inglese) a supporto delle sinonimie indicate, o delle scelte tassonomiche seguite o delle motivazioni per cui il taxon è stato considerato inquirendum e/o excludendum o delle conclusioni nomenclaturali. Il lavoro è completato da un glossario, da un indice di tutti i nomi dei taxa citati nel testo e da una errata corrige al lavoro di Cormaci et al. (2021).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Mastrolillo, Gabriele. "Alfonso Leonetti e il gruppo dirigente del Pci dalla destalinizzazione alla segreteria Natta." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 38–62. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-296002.

Full text
Abstract:
Questo articolo descrive le relazioni intercorse tra Alfonso Leonetti e il Pci dalla riammissione al partito (1962) alla sua morte (1984). Il nuovo tesseramento al partito da cui era stato espulso nel 1930 avvenne due anni dopo il suo ritorno in Italia, nel contesto della destalinizzazione, e fu il primo passo verso l'inizio di un intenso dialogo con i principali dirigenti del partito, un dialogo che fu collegato all'attività storiografica di Leonetti (incentrata sul movimento operaio italiano e sul suo ruolo nel partito negli anni Venti) e che riguardò anche temi più ampi quali lo stalinismo e la "svolta" del 1929-1930. Mentre il primo paragrafo di questo articolo fornisce una sintetica ricostruzione dell'attività politica di Leonetti negli anni Venti e Trenta, il secondo analizza il processo di riammissione, mentre il terzo si occupa della collaborazione intercorsa tra Leonetti e Palmiro Togliatti, anch'egli a quel tempo impegnato negli studi sulla figura di Antonio Gramsci e sul movimento operaio. Il quarto paragrafo, invece, si concentra sul dialogo tra Leonetti e alcuni dei principali dirigenti del Pci negli anni Sessanta-Ottanta quali Pietro Secchia, Giancarlo Pajetta, Giorgio Amendola, Enrico Berlinguer e Alessandro Natta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Ziffer, Giorgio. "Per il testo e la tradizione della Vita Constantini." Slovo, no. 73 (May 19, 2023): 145–66. http://dx.doi.org/10.31745/s.73.8.

Full text
Abstract:
L’articolo inizia parlando dell’origine e del contenuto della Vita Constantini, della quale offre un riassunto particolareggiato. Seguono quindi una breve storia degli studi critico-testuali e un censimento dei manoscrittti che tramandano il testo e che vengono ordinati in sette classi. Nel quarto paragrafo, che costituisce il fulcro dell’articolo, viene argomentata l’esistenza di tre diversi bracci (rami) della tradizione i quali permettono di ricostruire tre portatori di varianti, uno dei quali (di provenienza novgorodiana) risulta profondamente contaminato. Le relazioni di dipendenza degli archetipi delle sette classi di testimoni individuate sono raffigurate in uno stemma. L’autore discute quindi alcuni luoghi guida del testo dove i tre portatori di varianti hanno tre lezioni diverse. L’attenzione si sofferma poi sui testimoni serbi che derivano tutti da una copia in cui il testo della Vita è stato ‘corretto’ in più punti. Nel successivo paragrafo, dedicato alle principali linee di sviluppo della tradizione, l’autore illustra le ragioni in virtù delle quali possiamo concludere che l’archetipo da cui discende l’intera tradizione fosse di origine slava orientale. Nella parte finale dell’articolo l’autore illustra quelli che a suo modo di vedere sono i maggiori compiti futuri che attendono gli studiosi, a cominciare dall’edizione critica del testo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Fiorina, Morris P. "IL GOVERNO DIVISO NEGLI STATI UNITI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no. 2 (August 1992): 195–232. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200018542.

Full text
Abstract:
IntroduzioneNegli ultimi venticinque anni ci siamo preoccupati del «ri-allineamento elettorale». Oggi non piò. Il ri-allineamento – almeno come è stato tradizionalmente concepito – appare un concetto inutilizzabile (Ladd 1989; Silbey 1989). Abbiamo atteso il ri-allineamento dal 1964, ed ogni volta il consenso accademico annunciava: «No, non è ancora arrivato». Ma, ri-allineamento o meno, la politica americana dell'ultimo quarto di secolo si è comunque trasformata. In particolare, sembra che si sia consolidato un «modello» persistente di governo diviso. Il candidato repubblicano George Bush ha vinto con facilità nel 1988, affermandosi in quaranta stati con il 54% del voto popolare. Ma nello stesso tempo, i candidati democratici conquistarono 260 dei 435 seggi della Camera dei rappresentanti e 18 dei 33 seggi in palio del Senato, facendo sì che il Congresso rimanesse sotto il controllo dei democratici. Tale risultato elettorale diviso non ha sorpreso nessuno: tre delle otto precedenti elezioni presidenziali (1956, 1968, 1972) hanno prodotto la stessa divisione, ed altre due (1980, 1984) hanno collocato la Presidenza e il Senato su un fronte opposto a quello della Camera dei rappresentanti. Delle ultime nove elezioni presidenziali, solamente tre (1960, 1964, 1976) hanno dato ad un partito il controllo sia della Presidenza che di entrambe le camere del Congresso. Se George Bush venisse riconfermato e il controllo della Camera dei rappresentanti da parte dei democratici continuasse, allora i futuri studenti universitari del 1996 non ricorderebbero nessun periodo di governo unificato: e lo stesso interludio di Carter si perderebbe nelle foschie della loro memoria infantile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Neumann, Christian Alexander. "Perspektiven einer Gerontomediävistik." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no. 1 (March 1, 2019): 387–405. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0017.

Full text
Abstract:
Riassunto Nel tardo Ottocento ebbero inizio, soprattutto nei paesi occidentali industrializzati, dei fondamentali ed eccezionali processi di trasformazione demografica che, fino ad oggi, hanno condotto a una società invecchiata. Nei prossimi anni tale tendenza s’intensificherà ulteriormente e farà della vecchiaia una delle tematiche sociali e di ricerca più rilevanti. Nell’introduzione si confronta questo fenomeno con alcuni aspetti importanti dell’evoluzione che si verificò nell’età premoderna, e soprattutto nel Medioevo, allo scopo di enucleare alcune differenze significative. I paragrafi successivi offrono in primo luogo una panoramica sullo stato della ricerca medievistica relativa alla vecchiaia. In secondo luogo delineano lo sviluppo della gerontologia moderna che, a partire dagli anni Settanta, si è aperta alle scienze umanistiche, andando ben oltre le discipline tradizionali della medicina, biologia, sociologia e psicologia. La ricerca medievistica ha iniziato a dedicarsi a questioni sulla vecchiaia negli anni ’80 del secolo scorso, riallacciandosi a tematiche suggerite dagli approcci più recenti della gerontologia, e le ha approfondite in particolare negli ultimi anni. Nonostante tali convergenze raramente si sono state intraprese vere e proprie indagini interdisciplinari. Nel quarto paragrafo si discute in primo luogo se teorie e concetti tratti dalla gerontologia si adattino a temi storici. Inoltre si abbozzano le prospettive legate a una „gerontomedievistica“, vale a dire un approccio medievistico alla gerontologia, che riguardano in particolare le concezioni sulle diverse età dell’uomo, sulla vecchiaia e sull’invecchiamento, sul corso della vita e sulla sapienza degli anziani. L’approccio potrebbe essere allargato agli „studi storici sulla vecchiaia“ che comprendono tutte le epoche storiche, e agli „studi storici sull’invecchiamento“ che includono tutte le età dell’uomo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Franzen, A., A. Buchali, and A. Lieder. "The rising incidence of parotid metastases: our experience from four decades of parotid gland surgery." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 4 (August 2017): 264–69. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1095.

Full text
Abstract:
La neoplasia secondaria nella ghiandola parotide è un reperto sempre più frequente nella chirurgia parotidea. Vengono qui presentati i nostri risultati in quaranta anni di chirurgia parotidea, analizzando le modalità di metastasi in pazienti con lesioni metastatiche della ghiandola parotide, le procedure operatorie e la gestione dei pazienti. Sono stati esaminati retrospettivamente 772 casi consecutivi di chirurgia parotide in un ospedale universitario tra il 1975 e il 2015 e valutate le variazioni di incidenza e di gestione della patologia nel corso di quattro decenni (I: 1975-1985; II: 1986-1995; III: 1996-2005; IV: 2006-2015). Sono stati diagnosticati complessivamente 683 tumori della parotide, di cui il 15,8% (n = 108) sono rivelati essere di natura maligna; a loro volta, il 44% (n = 48) di tutte le lesioni maligne si sono rivelate essere metastasi. Si è inoltre potuto constatare come, con l’andare del tempo, i tumori maligni della ghiandola parotide abbiano incrementato la loro incidenza con un aumento dall’8% nel primo decennio, del 14% nel secondo, del 17% nel terzo fino al 21% nel quarto decennio. L’incidenza di metastasi alla ghiandola parotide è altresì ulteriormente aumentata dal 10% nella prima decade fino al 57% nell’ultimo decennio. Il 71% per cento dei pazienti era di sesso maschile e il 29% era di sesso femminile, con un’età compresa tra i 23 ei 93 anni (media di 68 anni). La diagnosi istopatologia più frequente era quella di metastasi di carcinoma a cellule squamose (79%). La grande maggioranza delle lesioni primarie era localizzata in lesioni sopra la clavicola (87%), delle quali 30 tumori primari erano localizzati nel cuoio capelluto e nella cute del collo. Nella maggior parte di questi casi, il tumore primario è stato rimosso tra 6 e 24 mesi prima della metastasi parotidea e i pazienti sono stato seguiti in modo subottimale. La gestione consisteva in intervento chirurgico di dissezione del collo. 48 pazienti (67%) sono stati sottoposti a terapia adiuvante, ma nonostante il trattamento multimodale aggressivo la malattia è progredita nella maggior parte dei casi, nel 57% dei casi di metastasi da carcinoma a cellule squamose cutaneo, nel 67% da metastasi di tumore primario della mucosa sopra la clavicola e l’83% dei casi di metastasi da primitivo infraclaveare. I tumori maligni parotidei registrano un progressivo aumento di incidenza, in gran parte dovuto ad un incremento delle lesioni metastatiche parotidee. I più frequenti tumori primitivi sono melanomi maligni precedentemente asportati, e i carcinomi a cellule squamose del cuoio capelluto e del collo precedentemente operati. Nonostante la terapia multimodale il tasso di recidiva e di progressione rimane alto. È auspicabile per i tumori della testa e del collo un programma di follow-up, come già in atto per i tumori della mucosa della testa e del collo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Żądło, Andrzej. "Liturgia i formy pobożności ludowej w adwencie w świetle „Dyrektorium o pobożności ludowej i liturgii”." Ruch Biblijny i Liturgiczny 57, no. 4 (December 31, 2004): 245. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.522.

Full text
Abstract:
Il 17 dicembre del 2001 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha promulgato il „Direttorio su pietà popolare e liturgia”. In aprile del 2002 questo direttorio è stato pubblicato in lingua italiana, invece nel 2003 è apparsa la sua traduzione in lingua polacca, presa in elaborazione nell’articolo sopra presentato.Il contenuto dell’articolo è dedicato alla questione della pietà popolare nel tempo di Avvento, quindi alla problematica discussa nel quarto capitolo del documento preso in esame. Tale problematica viene accompagnata, nella prima parte dell’articolo, da uno sguardo d’insieme dedicato allo sviluppo storico di Avvento e alla sua teologia. Nella seconda parte dell’articolo vengono presentate le forme della pietà popolare sviluppatesi e praticate nel menzionato tempo liturgico dell’attesa della nascita di Gesù (esse sono: la corona e le processioni di Avvento, le „tempora d’inverno”, la Vergine Maria nell’Avvento, la novena del Natale, il presepio). In questa parte dell’articolo viene messa in evidenza la potenziale ricchezza spirituale di tali forme, ma anche la necessità dell’adeguato approfondimento teologico di esse e della loro evangelizzazione, per garantirne il giusto rapporto con la liturgia che costituisce il naturale coronamento delle forme di pietà popolare. E’ importante che i pii esercizi del popolo cristiano rimangano vivamente raccomandati. E’ ugualmente necessario però che tali esercizi vengano regolati in modo da rimanere in armonia con la sacra liturgia. La pietà popolare deve in qualche modo trarre ispirazione dalla liturgia e ad essa condurre il popolo cristiano (cfr. LG 13).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

CRISTALLI, G., G. MERCANTE, L. MARUCCI, A. SORIANI, S. TELERA, and G. SPRIANO. "Radioterapia intraoperatoria nei tumori maligni avanzati estesi all’orecchio medio: valutazione da uno studio retrospettivo." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 85–90. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-486.

Full text
Abstract:
Obiettivo dello studio è stato quello di valutare la sicurezza, l’efficacia e i risultati funzionali della radioterapia intraoperatoria (IORT) seguita dalla radioterapia a intensità modulata (IMRT) nel trattamento di tumori maligni avanzati estesi all’orecchio medio. Sono stati inclusi nello studio in modo retrospettivo 13 pazienti consecutive affetti da tumore dell’orecchio esterno esteso all’orecchio medio. Il follow-up è stato in media di 33 mesi (range 6-133). Cinque pazienti (38%) erano di stadio III e 8 pazienti (62%) erano di stadio IV secondo la classificazione dell’Università di Pittsburgh. Una petrosectomia laterale (LTBR) è stata eseguita in tutti i pazienti, la LTBR è stata associata a parotidectomia in 5 (38%) casi e a svuotamento latero-cervicale associato a parotidectomia in 6 (46%) casi. In tutti i casi si è effettuata asportazione della malattia macroscopicamente evidente. Il trattamento chirurgico è stato completato da IORT (12 Gy) e IMRT (50Gy). Chemioterapia adiuvante è stata eseguita in 4 (30%) casi. Test audiometrici pre- e post-operatori sono stati eseguiti per valutare la perdita uditiva. Il tasso di controllo di malattia locale (LC) a 5 anni, di metastasi a distanza (DM) a 5 anni, la sopravvivenza libera da malattia (DFS) e la sopravvivenza globale (OS) a 5 anni sono state calcolate con il metodo di Kaplan-Meyer. Variazioni significative nella conduzione per via ossea sono state osservate dopo trattamento. Una necrosi parziale del lembo di ricostruzione è stata l’unica complicanza precoce osservata in 3(23%) casi, mentre una fistola meningea è stata osservata in un solo caso (7,6%) come complicanza tardiva. Il tasso di LC è stato del 68%. Il tasso di DM è stato del 90%. Il tasso di DFS è stato del 61%. Il tasso di OS è stato del 69%. La IORT seguita dalla IMRT nel trattamento dei tumori maligni avanzati dell’orecchio esterno e medio sembra essere sicuro. Nel nostro studio non sono riportati morti. La IORT può ridurre la dose di radioterapia postoperatoria a livello del tessuto residuo ottenendo la medesima dose a livello della sede del tumore. Non abbiamo osservato alcuna complicanza a livello dell’orecchio esterno residuo, mentre si è notato un peggioramento dell’udito anche a livello neurosensoriale. Sono necessari studi prospettici al fine di confermare quanto da noi osservato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Vokkri, Leon, and Nicola Bortoli. "Post-resuscitation care: l’impatto sull’outcome del paziente reduce da Arresto cardio circolatorio." Rescue Press 02, no. 04 (November 28, 2022): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.04.01.it.

Full text
Abstract:
L’arresto cardiaco è un evento drammatico, nella sua gestione, oltre alle manovre rianimatorie, assumono notevole importanza le post resuscitation care, esse risultano fondamentali sia per quanto riguarda la sopravvivenza del paziente alla dimissione sia riguardo il suo outcome neurologico. L’infermiere in un contesto del genere assume un ruolo centrale in quanto offre prestazioni altamente complesse, non tralasciando l’aspetto umano della cura. Obiettivo: Lo studio ha l’obiettivo di fare una panoramica sulle post resuscitation care nel trattamento del paziente reduce da arresto cardiocircolatorio ricercando in letteratura lo stato di evoluzione di tali terapie e la loro diffusione a livello territoriale. Metodi: È stata svolta una revisione della letteratura presente nelle principali banche dati online degli ultimi cinque anni, è stato utilizzato il metodo PICO per lo sviluppo delle parole chiave e sono state redatte le tabelle di estrazione dati che sono state allegate allo studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Andrea Nardi, Francesca Rossi, and Valentina Toci. "Le dimensioni dell’innovazione: Un framework per la valutazione dei processi di innovazione scolastica." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 144–59. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.25.

Full text
Abstract:
Il concetto di innovazione in ambito educativo ha assunto una crescente importanza nel tempo in quanto vissuto come soluzione per una scuola a cui si richiede sempre più qualità in una società in continuo cambiamento. La rassegna della letteratura svolta in questo contributo intende fornire il quadro teorico e lo stato dell’arte necessario per poter individuare le dimensioni per l’innovazione, alla luce anche di quanto si sta già facendo in Europa e a livello internazionale in tal senso. La ricognizione e la comparazione di diversi framework teorici validati ha permesso di costruire la matrice di quello che sarebbe poi divenuto il Framework per la valutazione dei processi di innovazione, una volta che gli indicatori sono stati pensati e adattati allo specifico contesto scolastico italiano, e alla visione di innovazione scolastica maturata negli anni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Gambino, Silvio. "Giurisdizione e ‘Giustizia' fra Trattato di Lisbona, CEDU e ordinamenti nazionali." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 85–113. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001005.

Full text
Abstract:
A due secoli dall'avvio del costituzionalismo liberal-democratico, l'ordinamento giudiziario sembrerebbe aver compiutamente realizzato la sua parabola, vedendosi riconosciuto come potere dello Stato (autonomo e indipendente), mediante previsioni costituzionali espresse o anche sulla base di mere disposizioni legislative. In tale quadro, l'analisi affronta le tematiche della ‘giurisdizione' e della ‘giustizia' nell'ottica del diritto dell'Unione europea, sottolineando gli effetti giuridici prodotti dall'art. 6 del Trattato di Lisbona (con l'incorporazione sostanziale della Carta dei diritti fondamentali dell'UE all'interno dei nuovi trattati e con l'adesione alla CEDU da parte dell'Unione). Secondo quanto viene osservato, tuttavia, l'esperienza degli ordinamenti europei, nel fondo, non consente di poter cogliere una tradizione costituzionale comune agli Stati membri (per come affermato dalla Corte di Giustizia dell'UE) quanto piuttosto la garanzia in tutti gli ordinamenti nazionali, nella CEDU e ora nell'art. 47 della Carta di Nizza/Strasburgo, del diritto del soggetto ad un ricorso effettivo dinanzi ad una autoritŕ giurisdizionale, indipendente e imparziale, precostituita per legge, nel quadro di un processo equo, garantito nel contraddittorio, ragionevole nella durata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Francesconi, Marco. "Ricordi in attesa di un pensatore. Memoria, trauma e ambiguitŕ." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2012): 75–98. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002005.

Full text
Abstract:
L'articolo si propone di esaminare il modello di memoria che emerge dai primi scritti freudiani, in particolare il "Progetto per una psicologia scientifica" e "L'interpretazione dei sogni", raccordandolo con alcune visioni delle neuroscienze. Freud appare assai moderno quando afferma la prioritŕ dell'elemento mnestico sulla percezione, la natura solo inibitoria dell'Io, rappresentato come sistema di rinuncia e controllo di fronte alla spontanea comparsa di ricordi/allucinazioni come prima risposta al bisogno-desiderio. I concetti freudiani di identitŕ percettiva e identitŕ di pensiero, antesignani della necessitŕ di correlazione e di continua ricategorizzazione della memoria sembrano un utile strumento nella elaborazione di un modello di mente che integri questi apporti a quanto le neuroscienze definiscono con maggiore rigore scientifico. Attraverso i concetti di ambiguitŕ e di metamorfosi si cerca inoltre di fornire una serie di spunti per meglio comprendere la portata dell'impatto traumatico sulla mente: viene discusso quanto si possa parlare di "irrappresentabilitŕ" dell'evento traumatico o quanto, piuttosto, si riattivino forme di rappresentazione arcaica appartenenti a funzionamenti primitivi della mente che non escludono la presenza di "fantasie inconsce". Attraverso i concetti di Sé alieno e Sé a nuclearitŕ indifferente, vengono, infine, proposti richiami a "stati primigeni della mente" che potrebbero essere visioni significative dello stato iniziale del pensiero, quando appare piů vulnerabile alle situazioni traumatiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Doni, Valentina, Riccardo Re, Valeria Tancredi, Luigi Cannizzo, Herman Bondi, Gessica Coppolecchia, and Alberto Lucchini. "Utilizzo della scala RASS e dello strumento CAMICU per la valutazione del livello di sedazione e della presenza di delirium nelle persone ricoverate in una terapia intensiva polivalente." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 30, no. 1 (January 23, 2018): 24–28. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2013.117.

Full text
Abstract:
Introduzione: la valutazione dello stato di coscienza e l’insorgenza di delirium andrebbero valutati nei pazienti ricoverati in terapia intensiva mediante strumenti standardizzati, semplici e di veloce utilizzo.Materiali e metodi: valutare l’applicazione della Richmond Agitation-Sedation Scale (RASS) e della Confusion Assessment Method for the ICU(CAM-ICU) nei pazienti ricoverati in una terapia intensiva polivalente. Studio osservazionale retrospettivo nel periodo gennaio 2007- dicembre 2011. La somministrazione della RASS è stata fatta almeno una volta per turno e ad ogni variazione dello stato di coscienza, mentre la CAM-ICU è stata somministrata quando l’infermiere sospettava la presenza di segni di delirium.Risultati: su una popolazione di 1523 pazienti sono state ottenute 25.813 misurazioni RASS con un punteggio medio di -1,05 (±1,22). Le rilevazioni totali di CAM-ICU sono state 678 e i pazienti che sono stati oggetto di valutazione di delirium (11,03%).Le rilevazioni positive sono state in totale 78 (11,50%). Il numero di pazienti con CAM-ICU positiva è stato pari a 45 (26,79%) rispetto a tutte le misurazioni effettuate e pari al 2,95% della popolazione totale.Conclusioni: al fine di migliorare l’assistenza infermieristica è importante valutare lo stato di coscienza e l’insorgenza di delirium e applicare tutte le strategie assistenziali atte a ridurne l’incidenza. La RASS e la CAM-ICU sono strumenti semplici, facilmente utilizzabili dagli infermieri di area critica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

DELL’AVERSANA ORABONA, G., G. SALZANO, V. ABBATE, P. PIOMBINO, F. ASTARITA, G. IACONETTA, and L. CALIFANO. "L’utilizzo del lembo di SMAS per ricostruzioni della loggia parotidea." Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 6 (December 2015): 406–11. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-395.

Full text
Abstract:
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare i benefici della ricostruzione con lembo di SMAS nei pazienti affetti da neoplasie benigne della parotide e sottoposti a parotidectomia superficiale. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo su 123 pazienti affetti da neoplasie benigne della ghiandola parotide ricoverati presso il Nostro istituto tra il Marzo 1997 e Marzo 2010. Tutti i pazienti arruolati sono stati sottoposti a parotidectomia superficiale. Il Nostro campione è stato diviso in due gruppi in base alla esecuzione (Gruppo 2) o no (Gruppo 1) di ricostruzione con lembo di SMAS dopo la parotidectomia superficiale. La ricostruzione con lembo di SMAS è stata eseguita in 64 pazienti. Un test chi quadro è stato utilizzato per valutare le differenze statistiche tra i due gruppi. Il livello di significatività statistica scelto è stato di p<0,05. Non è stata rilevata differenza statisticamente significativa tra i 2 gruppi per quanto riguarda l’ insorgenza di ematoma, infezione della ferita e paralisi del faciale (3,38 vs 1,56% [P > 0,05] , 8,47% vs 4,68% [P > 0,05, 5,08% vs 0,00%). La paralisi transitoria del facciale, la fistola, la depressione della cute e la sindrome di Frey sono significativamente più frequenti nei pazienti non ricostruiti con lembo di SMAS (10,16% vs 3,125% [P < 0,05], 13,55% vs 3,125% [P < 0,05] , 13,55% vs 3,125% [P < 0,05], 20,33% vs 0% [P < 0,05], rispettivamente). Il lembo di SMAS è capace di ridurre le complicanze funzionali ed estetiche che si verificano dopo la rimozione di un tumore benigno della parotide mediante parotidectomia superficiale, tra queste, riduce il verificarsi della sindrome di Frey .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Nella, A., P. Ladisa, T. Popolizio, C. G. Lasalandra, and A. Calace. "Ernie operate: Tipo di intervento chirurgico e quadro clinico." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 3 (August 1993): 291–94. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600306.

Full text
Abstract:
Nel tentativo di evidenziare una correlazione clinica in rapporto al tipo di intervento chirurgico, sono stati riesaminati 182 pazienti operati di ernia discale lombo-sacrale, sottoposti a valutazione RM negli ultimi 2 anni per recidiva della sintomatologia dolorosa. L'approccio chirurgico è stato sia di «tipo tradizionale» che di «tipo microchirurgico». La cicatrice epidurale è stata la situazione più frequentemente riscontrata, mentre la recidiva di ernia discale si è evidenziata maggiormente negli interventi di tipo tradizionale. Sulla scorta dei dati rilevati si è ricercata, in questo lavoro, una possibile correlazione tra situazione sintomatologica e trattamento chirurgico, sulla base, soprattutto, di alcuni rilievi statistici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Scotti, G., C. Righi, F. Simionato, and Ming Hua Li. "Trattamento endovascolare degli aneurismi intracranici con spirali staccabili (GDC)." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (October 1994): 723–33. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700502.

Full text
Abstract:
Tra Giugno 1993 e Agosto 1994, sono stati trattati con spirali staccabili di Guglielmi 32 pazienti con aneurismi intracranici subaracnoidei. Il gruppo è composto da 24 femmine e 8 maschi, con età media di 53 anni. Venti pazienti sono stati trattati in fase acuta a seguito di emorragia subaracnoidea; 12 sono stati diagnosticati per la presenza di segni neurologici legati alla sede e dimensione dell'aneurisma (effetto massa, deficit di nervi cranici), o sono stati un riscontro occasionale. Per quanto riguarda le dimensioni, 15 aneurismi erano piccoli (meno di 10 mm di diametro), 11 erano grandi (fra 10 e 25 mm di diametro) e 6 erano giganti (più di 25 mm di diametro, comprendendo la porzione eventualmente trombizzata). Un elemento importante nel condizionare le probabilità di successo del trattamento endovascolare è rappresentato dalle dimensioni del colletto in rapporto alle dimensioni dell'aneurisma: 14 aneurismi avevano un colletto di diametro inferiore ai 4 mm (10 piccoli, 3 grandi e un gigante) e 12 un colletto di diametro superiore ai 4 mm (3 piccoli, 5 grandi e 4 giganti); negli altri 6 non è stata possibile una valutazione sufficientemente accurata. Gli aneurismi del circolo posteriore erano 11, 8 dell'apice e 3 del tronco della basilare. Tutti i pazienti sono stati trattati in anestesia generale; gli ultimi 22 pazienti erano in eparinizzazione totale. I controlli a distanza sono disponibili solo per un numero limitato di pazienti (3 a 12 mesi; 5 a 6 mesi e 2 a 4 mesi); tutti i pazienti hanno avuto un controllo angiografico immediato e ad una settimana dal trattamento. Secondo il protocollo tutti i pazienti avranno un controllo angiografico ad un anno e possibilmente a 24 mesi dal trattamento. Il controllo angiografico ha mostrato occlusione completa dell'aneurisma in 18 pazienti (56%), occlusione parziale in dodici (38%) (di cui in 6 superiore all '80%). In due pazienti (6%) non è stato possibile posizionare il microcatetere Tracker all'interno dell'aneurisma. Questi due pazienti sono stati successivamente operati, come altri due in cui non era stato possibile posizionare un numero di coils adeguato per ottenere un packing soddisfacente ed era residuato un colletto non protetto. Tre pazienti sono stati trattati due volte; in due il trattamento è stato ripetuto perchè un controllo a 6 mesi aveva documentato ricanalizzazione parziale dell'aneurisma, nel terzo perchè il posizionamento delle coils era stato interrotto la prima volta per il riscontro di embolo nella arteria cerebrale media. Non si sono rilevate differenze nella percentuale di occlusione in funzione della sede dell'aneurisma; per quanto riguarda le dimensioni, la percentuale di occlusione completa e del 33% negli aneurismi giganti, del 63% in quelli grandi e del 70% in quelli piccoli. Nella nostra casistica il diametro del colletto non sembra influenzare in maniera significativa la percentuale di chiusura completa; ciò può essere tuttavia espressione del numero per ora basso di aneurismi trattati. Sui 14 aneurismi con colletto piccolo si è avuta chiusura completa in 5 dei 10 piccoli, vale a dire solo il 50%. Tuttavia in due pazienti non e stato possibile introdurre le spirali nell'aneurisma e si tratta quindi di insuccessi tecnici. Se quindi si considerano 8 aneurismi trattati la percentuale sale al 62%. Tutti i tre aneurismi grandi sono stati occlusi completamente (100%) mentre la chiusura dell'unico aneurisma gigante è stata parziale. Nei 12 aneurismi con colletto di diametro superiore ai 4 mm, 2 su 3 piccoli sono stati chiusi completamente (66%), 3 su 5 grandi (60%) e 1 su 4 giganti (25%). Nessun paziente è morto in conseguenza diretta del trattamento; due pazienti, entrambi con emorragia subaracnoidea di grado 3–4 sono morti cinque giorni dopo il trattamento. Si trattava di aneurismi della comunicante anteriore, in un caso associato a spasmo della cerebrale anteriore con successivo infarto frontale e nell'altro con ematoma frontobasale mesiale, prodottosi dopo il posizionamento delle coils. Si sono registrate 5 complicanze emboliche (15%) durante il trattamento o nelle prime dodici ore successive; tutte tranne una in pazienti non eparinizzati. Quattro delle complicanze sono state sintomatiche con deficit neurologici residui in 3 pazienti, da lieve afasia a grave emiparesi. In un paziente si è prodotta rottura dell'aneurisma nel corso del posizionamento delle coils, per eccessivo avanzamento del Tracker dopo la quarta coil. Il posizionamento di una quinta coil ha conseguito il tamponamento della rottura. In totale sono state impiegate 155 spirali con una media di cinque spirali per paziente; questo alto numero è spiegato dalla prevalenza, nel nostro gruppo, di aneurismi grandi o giganti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Staffolani, R., G. Biagini, A. Pugnaloni, E. Salvolini, N. Cester, and C. Romanini. "Studio delle Modificazioni Morfo-Funzionali delle Cellule Endoteliali in Gravidanze Gemellari." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 116. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003068.

Full text
Abstract:
AbstractLe gravidanze gemellari sono caratterizzate da riduzioni delle dimensioni del feto accompagnati dai corrispondenti riduzioni placentari, come precedentemente riportato. Anche modificazioni sono state evidenziate a carico degli altri annessi embrionali, mentre varie sono le problematiche non risolte. Pertanto noi abbiamo voluto valutare le caratteristiche morfofunzionali delle vene ombelcali cordonali di gemelli dicoriali confrontandoli con quelle di gravidanze normali a termine. Sono stati analizzati i cordoni ombelicali di gravidanze a termine e da una gravidanza gemellare dicoriale recisi dalla placenta subito dopo il parto. È stata utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) e a scansione (SEM). Per l'indagine immuno istochimica è stata impiegata la tecnica del complesso avidina-biotina perossidasi. Le cellule endoteliali sono state ottenute con il metodo di Jaffe e per gli studi di fluorescenza è stata utilizzata la sonda l-(4 trimetilaminofenil) 6 fenil-1,3,5 — esatriene (TMA-DPH).Nei cordoni ombelicali ottenuti da gravidanze normali a termine esse presentano una completa fase di differenziamento. Abbiamo infatti osservato: 1) elementi modicamente appiattiti, 2) protrusioni citoplasmatiche, 3) vescicole di pinocitosi e citoplasmatiche, 4) aggregati di lisomi, 5) corpi di Weibel e Palade, 6) nucleo lenticolare, 7) nucleo evidente con predominante eucromatina. La tonaca media appare ricca di fibrocellule muscolari lisce ricche di filamenti di tipo contrattile. Nei gemelli le celule endoteliali appaiono globose con aspetti di attività cellulare come anche confermato dagli studi biochimici. Le cellule muscolari sottostaminali risultano assai ricche di reticolo ergastoplasmatico e con fenotipo sintetico.In conclusione per quanto concerne il cordone ombelicale quanto da noi osservato istochimicamente ultrastrutturalmente biochimicamente pare sottolineare uno stato di minor maturità delle gravidanze gemellari rispetto ai controlli normali a termine.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Grekov, Artem. "Simulation of a tripled majority voter by Quartus Prime State Machine." Вестник Пермского университета. Математика. Механика. Информатика, no. 1(52) (2021): 57–60. http://dx.doi.org/10.17072/1993-0550-2021-1-57-60.

Full text
Abstract:
A triple majority element based on a full adder in the Quartus Prime State Machine is investigated to create highly reliable FPGA-based digital automata. For this purpose, two new groups of inputs are added to the previously developed automaton graph. Modeling the failure of one of the three majorities is performed by specifying the corresponding constant in one of the three input groups. The performance indicators of the developed device are evaluated.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Gilkes, Oliver, and Matthew Moran. "San Vincenzo without the walls — excavations 1996–7." Papers of the British School at Rome 69 (November 2001): 385–92. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200001872.

Full text
Abstract:
SAN VINCENZO AL VOLTURNO — SCAVI DEL 1996–7In due brevi stagioni di scavo del 1996 e 1997 sono state effettuate la ricognizione e lo scavo di un sito sulla sponda orientale del flume Volturno, di fronte ai ben noti scavi del monastero altomedievale di San Vincenzo. La ragione dell'intervento é legata al riesame delle ipotesi effettuate in seguito alle ricognizioni sul campo degli anni '80, alia luce di quanto emerso nell'area dal 1990 grazie ad una serie di lavori di emergenza e ritrovamenti casuali. In particolare, sono state sollevate alcune questioni relative alia natura, dimensioni e topografia dell'insediamento nella zona dal periodo sannita fino al sesto secolo d.C. Sono stati identificati alcuni resti di strutture di età sannita-repubblicana (muri di pietrisco legato da terra), la più antica evidenza di un insediamento di periodo sannita del sito. Questo edificio fu seguito da una piccola villa (?) nel primo secolo d.C, sviluppatasi in seguito, a metá del terzo secolo, in una villa più grande (forse con un cortile?). Questa struttura fu completamente ricostruita nel 350 circa; gli edifici vennero demoliti (o crollarono) alia fine del quarto/inizio quinto secolo, e l'insediamento si trasferì sulla sponda occidentale del Volturno. É stata individuata dell'evidenza per un riuso del sito nell'ottavo e nono secolo sotto forma di scorie della produzione di ceramica e vetro — evidenza associata alia presenza di una comunità di artigiani laici altomedievali al di fuori del recinto claustrale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Sahin, E., C. Cingi, G. Eskiizmir, N. Altintoprak, A. Calli, C. Calli, I. Yilgör, and E. Yilgör. "Biocompatibilità e durata in vivo di cinque nuovi polimeri sintetici testati su coniglio." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 101–6. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-965.

Full text
Abstract:
I materiali alloplastici vengono frequentemente utilizzati negli interventi di chirurgia plastica sul volto, quali la rinoplastica e la chirurgia ricostruttiva del naso. Ad oggi non è stato ancora individuato un materiale alloplastico con caratteristiche ottimali. Il presente studio sperimentale si propone di valutare la risposta tissutale e la resistenza nel tempo di cinque nuovi polimeri proposti come materiali alloplastici. Il presente studio è stato condotto presso un ospedale universitario di terzo livello. Sono state ricavate sei tasche sottocutanee sul dorso di 10 conigli che sono state usate per l’impianto di ciascuno dei polimeri testati più una tasca di controllo. Ciascuna delle tasche è stata escissa congiuntamente al tessuto circostante dopo tre mesi, ed è stata sottoposta ad un esame istopatologico. È stata quindi condotta una valutazione semi quantitativa con focus su neo angiogenesi, infiammazione, fibrosi, formazione di ascessi, presenza di cellule giganti multinucleate contenenti corpi estranei e stato dei polimeri testati. E’ stata inoltre effettuata una valutazione statistica, che per quanto riguarda la comparazione diretta fra la tasca di controllo e i polimeri II, III e IV non ha mostrato differenze significative in merito alla neo vascolarizzazione, all’infiammazione, alla fibrosi, alla presenza di ascessi ed alla presenza di cellule giganti multinucleate. Il polimero I ha invece mostrato un grado di fibrosi inferiore rispetto alla tasca di controllo (p = .027) and V (p = .018), benché le altre variabili prese in considerazione fossero sostanzialmente uguali. L’integrità nel tempo dei polimeri III (9 intatti, uno frammentato) e IV (8 intatti, 2 assenti) è stata migliore di quella ottenuta con gli altri polimeri testati. Questo gruppo di nuovi polimeri può essere considerato interessante per future applicazioni cliniche. Tutti i polimeri hanno mostrato risultati accettabili in termini di risposta dei tessuti, tuttavia i fenomeni di integrazione fibrovascolare sono stati maggiori nel caso dei polimeri II, III e IV. Inoltre la durata nel tempo dei polimeri III e IV è stata la migliore in assoluto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Barbiellini, B., and P. M. Platzman. "The Positronium state in quartz." physica status solidi (c) 6, no. 11 (November 2009): 2523–25. http://dx.doi.org/10.1002/pssc.200982130.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Amplatz, Alma, Tecla Cappellucci, Valentina Cosmi, Alessandra Dore, Elena Guidi, Andrea Luca, Nadia Maria Peron, Walter Roberto, Sabina Salvaneschi, and Cristiano Scandurra. "Del corpo, del limite: riflessioni sull'omogenitorialità." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2022): 175–88. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001013.

Full text
Abstract:
L'articolo descrive i temi che sono stati approfonditi da un gruppo di studio della SIPP su: "Sfumature in dialogo: identità di genere, tematiche LGBTQ+ e nuove configurazioni familiari" in un iniziale periodo di incontri. Gli argomenti non sono stati affrontati da una prospettiva clinica, ma la porta d'accesso è stata quella della ricerca psicoanalitica, con un'apertura alle molteplici sfumature dell'essere umano, e con la consapevolezza dell'importanza della disponibilità all'ascolto e della capacità di sospensione del giudizio, l'epoché nel senso husserliano. Il primo argomento di studio è stato: l'omogenitorialità. L'articolo descrive quanto tale tema non possa prescindere da una nuova considerazione del legame mente-corpo: il corpo è considerato nei diversi passaggi legati alla Procreazione Medicalmente Assistita o alla Gestazione per Altri, ma anche quando sono coinvolti, in modo reale o simbolico, i corpi di donatori, donatrici e gestanti. Con le nuove frontiere pro-creative si assiste alla diffrazione del processo di concepimento (scissione mente-corpo) e la filiazione che ne deriva si costituisce come una rappresentazione «bio-medica del legame tra parti del corpo e prodotti del corpo». Ma ci troviamo anche a fare i conti con le menti e con il pensiero di queste coppie che si scontrano con la legittimità che la società può offrire ai loro desideri, alle loro scelte di vita, che possono in alcuni casi entrare in conflitto anche con il mondo interno di ciascuno. Passando per una disamina storico-filosofica del concetto mente-corpo nonché di limite, si è giunti ad alcuni interrogativi attuali: le tecnologie di fecondazione assistita rappresentano un ulteriore passo per una scissione mente-corpo o una delle tante espressioni di un sano progresso umano? Dove va a finire nella visione classica dell'Edipo il corpo sessuato? Quanto i termini, materna e paterna, appaiono ancora oggi adeguati?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Mandrioli, Mauro. "Dall’«Antidotarium Bononiense» di Ulisse Aldrovandi alla farmacopea nazionale postunitaria: la lunga storia di un difficile rapporto tra scienza e politica." Aldrovandiana. Historical Studies in Natural History 2, no. 1 (July 4, 2023): 61–76. http://dx.doi.org/10.30682/aldro2301c.

Full text
Abstract:
Nel corso del Cinquecento la necessità di mettere in ordine un sapere farmaceutico in rapida evoluzione portò alla pubblicazione di numerose farmacopee approvate dalle autorità. Tra gli antidotari più apprezzati e longevi vi è l’Antidotarium Bononiense, fortemente voluto dal bolognese Ulisse Aldrovandi, testo che rimase in uso in alcuni Stati italiani preunitari sino all’inizio dell’Ottocento e che ispirò molte delle farmacopee successive. Il presente saggio analizza i contenuti di alcune delle più apprezzate farmacopee italiane e ne suggerisce la rilettura, in quanto esse hanno in realtà un grande valore sia storico che prospettico per ricostruire l’evoluzione delle scienze farmaceutiche e per analizzare il complesso (e ancora irrisolto) rapporto che intercorre tra politica e scienza quando devono essere definite le politiche sanitarie di uno Stato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Leone, C. A., P. Capasso, D. Topazio, and G. Russo. "Supracricoid laryngectomy for recurrent laryngeal cancer after chemoradiotherapy: a systematic review and meta-analysis." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 439–49. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1063.

Full text
Abstract:
La recidiva e la persistenza del cancro della laringe dopo radioterapia rappresentano eventi insidiosi, i cui tassi di incidenza variano dal 13% al 36%. L’intervento di laringectomia sopracricoidea (LSC), con cricoioidopessia (CIP) o cricoioidoepiglottopessia (CIEP), è in grado di garantire risultati oncologici e funzionali affidabili per i pazienti selezionati affetti da carcinoma glottico o sopraglottico, sia in caso di neoplasia primitiva che di recidiva. La presente metanalisi ha lo scopo di valutare i parametri oncologici e funzionali nei pazienti trattati con LSC per recidiva di carcinoma squamocellulare della laringe dopo fallimento di radioterapia. La ricerca è stata effettuata sui databases MEDLINE, PubMed ed EMBASE (da gennaio 1990 a dicembre 2015, solo in lingua inglese). Per la metanalisi è stato impiegato il metodo DerSimonian e Laird con effetto “midex random”; l’eterogeneicità è stata misurata mediante I. Sono stati inclusi nella ricerca 276 articoli, tra i quali ne sono stati selezionati 14 per la metanalisi, per un totale di 291 pazienti. L’analisi statistica ha mostrato una sopravvivenza globale (OS) a 5 anni del 80,2% (IC 0,719-0,885; I= 62%; p = 0,003) e una sopravvivenza libera da malattia (DFS) a 5 anni del 89,5% (IC 0,838-0,952; I= 52%; p = 0,022). Le indicazioni chirurgiche per una LSC dopo fallimento di radioterapia non cambiano rispetto a quelle adottate per pazienti con tumore primitivo. Pertanto, è stato ipotizzato che l’attenta valutazione dell’estensione del tumore, in caso di recidiva, potrebbe essere responsabile dell’alto tasso di OS e DFS a 5 anni. Per quanto riguarda i parametri di valutazione funzionale precoce postoperatoria, il tempo medio di decannulazione è stato di 35,6 giorni (IC 24,3-46,9; I= 95%; p < 0,001), mentre il tempo medio di rimozione del sondino naso-gastrico (SNG) o della gastrostrostomia percutanea endoscopica (PEG) è stato di 28,3 giorni (IC 22,7-33,8; I= 86%; p <= 0.001). Questi dati sono in accordo con gli Autori che preferiscono la rimozione precoce del sondino nasogastrico. In tal modo si può riprendere l’alimentazione orale quando è ancora presente il tubo endotracheale a protezione delle vie aree e permettere l’aspirazione degli eventuali residui alimentari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Zanoletti, E., L. Girasoli, D. Borsetto, G. Opocher, A. Mazzoni, and A. Martini. "Endolymphatic sac tumour in von Hippel-Lindau disease: management strategies." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 5 (October 2017): 423–29. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1402.

Full text
Abstract:
Il carcinoma del sacco endolinfatico è un tumore molto raro come evidente dai dati presenti in letteratura ove anche centri di esperienza riferiscono tuttavia casistiche limitate. E’ un tumore maligno a lenta crescita, con tendenza all’invasione locale e scarsa tendenza alla disseminazione metastatica. L’insorgenza spesso tardiva dei sintomi e la difficoltà ad eseguire indagini bioptiche a livello della sede di origine, parete posteriore della rocca, ha reso la diagnosi di questo tumore spesso difficile, nonostante si riconoscano attualmente dati radiologici patognomonici della neoplasia. Patterns tipici di presentazione sono evidenziabili alla RM con mezzo di contrasto e alla TC per osso a strato sottile, rendendo nella maggior parte dei casi possibile la diagnosi radiologica. L’incidenza del tumore del sacco endolinfatico è maggiore nei pazienti affetti da sindrome di von Hippel Lindau (VHL), con una frequenza del 25% che fa parte del quadro sindromico. Negli anni dal 2012 al 2015 abbiamo osservato 7 casi, uno di essi con manifestazione della patologia bilaterale, tutti affetti da VHL. Quattro tra questi sono stati sottoposti a chirurgia presso il nostro centro per un totale di 5 procedure chirurgiche. Ogni caso è stato descritto dettagliatamente analizzando sintomi, intervallo tra comparsa dei sintomi, diagnosi e terapia. Non vi è stata morbidità post-operatoria aggiuntiva nei pazienti in cui la diagnosi e la terapia sono state precoci, mentre la gestione di tumori localmente avanzati è stata associata a deficit neurologici postoperatori, in particolare del VII, IX e X nervo cranico. I siti anatomici critici di coinvolgimento della malattia che hanno coinciso con un pianificato rischio di danno neuronale sono risultati essere il canale di Falloppio, il forame giugulare, l’apice della rocca petrosa. L’estensione intradurale nella fossa cranica posteriore è stato un altro elemento caratterizzante i tumori in stadio avanzato. I tumori del sacco endolinfatico che lo screening permette di evidenziare precocemente nei pazienti VHL, hanno buona prognosi quando affrontati precocemente, compatibilmente con le esigenze terapeutiche della malattia di base.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Poliseno, Alessandra. "Transizione energetica transnazionale." ECONOMIA PUBBLICA, no. 1 (May 2023): 97–114. http://dx.doi.org/10.3280/ep2023-001005.

Full text
Abstract:
Il contributo analizza i contenuti della proroga del "Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina" che si colloca nel solco delle numerose iniziative intra- prese dalla Commissione, come, ad esempio, il progetto "REPowerEU", il regolamento relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas nonché quello relativo ad un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell'energia. In tale contesto si rafforza il cambio di rotta delle politiche sugli aiuti di Stato teso a una maggiore flessibilità ma sempre in linea con quanto stabilito nel diritto dell'economia. Cambia e si consolida il rapporto Stati-Commissione, così come anche gli obiettivi che tendono a una più veloce transizione ecologica conciliando le politiche energetiche con le politiche ambientali, sensibilizzando anche le imprese attraverso incentivi mirati al green. Il tutto conduce alla creazione di una politica energetica comune e a un primo passo verso una politica industriale a livello europeo in risposta al cambiamento geopolitico in corsa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Ruppelt, Hans-Jürgen. "Competition Law and its Application in Germany." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 2 (October 1, 1990): 117–24. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345054.

Full text
Abstract:
Abstract L’economia tedesca è sempre stata caratterizzata da una struttura molto concentrata, in cui le imprese facevano frequente ricorso ai cartelli. Alia fine dell’ultima guerra, gli alleati (ed in particolare gli Stati Uniti) hanno insistito perché la concentrazione fosse ridotta ed i cartelli fossero eliminati, introducendo cosi la libera concorrenza nell’economia.La legge ha introdotto un generale divieto di cartellizzazione, con alcune esenzioni legali che consentono specifiche intese.L’applicazione della legge attraverso un organismo indipendente, l’Ufficio Federale dei Cartelli, si è basata esclusivamente sugli aspetti concorrenziali, con esclusione quindi degli aspetti di «interesse pubblico». L’unica eccezione è costituita dal potere di autorizzazione di cartelli e concentrazioni da parte del Ministro, che tuttavia vi ha fatto ricorso molto raramente.Nell’ambito di applicazione della legge sono rientrate non soltanto le attività dirette a limitare la concorrenza da parte dei privati, ma anche le distorsioni del mercato prodotte da interventi pubblici, come regolamentazione, sussidi e protezionismo. Negli anni più recenti, in particolare, la politica della concorrenza si è ispirata all’idea di modificare l’equilibrio tra settore privato e settore pubblico, riducendo quest’ultimo mediante deregolamentazione e privatizzazione.La legge tedesca riguarda essenzialmente quattro gruppi di limitazioni della concorrenza: accordi orizzontali, restrizioni verticali, abuso del potere di mercato e concentrazioni.Gli accordi orizzontali sono proibiti e, di conseguenza, nulli. Coloro che vi abbiano preso parte sono passibili di una multa che può giungere fino ad un ammontare pari a tre volte il valore degli utili così conseguiti. Si tratta, peraltro, di un criterio di difficile applicazione, essendo molto ardua la determinazione dell’incremento di utili ottenuto con un accordo.Una lacuna del sistema era costituita dal fatto di escludere alcune forme di collusione che a stretto rigore non rientravano nella categoria degli «accordi». È stato necessario emendare la legge, includendovi esplicitamente le «azioni concertate».Un secondo problema riguarda l’inclusione o meno nel concetto di «restrizione della concorrenza” dell’obbligo per le parti dell’accordo di mettere in atto comportamenti contrari alla concorrenza. Secondo l’interpretazione degli organi giudiziari tale obbligo si deve presumere.Per quanto riguarda le deroghe, l’Ufficio Federale dei Cartelli tende ad essere alquanto rigido.Per gli «accordi verticali», la legge tedesca, in contrasto con l’art. 85 del Trattato CEE e con la legge italiana, introduce specifiche regole. Essi sono, in genere, legali, con la sola eccezione degli accordi per la determinazione del prezzo, che sono proibiti di per sé, a meno che non riguardino il settore dell’editoria.Gli interventi per accordi verticali sono stati poco frequenti e, a quanto sembra, nella maggior parte dei casi tali accordi non dovrebbero essere stati influenzati dalla legislazione sulla concorrenza.Per quanto riguarda l’abuso di potere di mercato, il vecchio adagio statunitense vale anche per la Germania: le dimensioni non danno luogo, di per sé, ad un pericolo. Analogamente, una posizione dominante, come tale, non può essere ritenuta dannosa, anche se è ampiamente diffusa l’opinione secondo cui non debba essere consentito l’abuso di posizione dominante.Sotto il profilo applicativo, peraltro, bisogna identificare due fondamentali presupposti: una «posizione dominante” e un «comportamento abusivo».Il controllo del comportamento abusivo persegue, sia in Germania che in Italia, due obiettivi: impedire alle imprese dominanti di stabilire prezzi troppo elevati, realizzando profitti monopolistici (abuso di prezzi), e proteggere la libertà di competere delle altre imprese (pratiche restrittive).Per quanto riguarda l’abuso di prezzi, l’esperienza tedesca non è stata molto incoraggiante, soprattutto per la ben nota difficoltà nella definizione del «giusto prezzo».Hanno avuto maggiore successo, invece, i procedimenti nei riguardi di pratiche restrittive. Anche in questo caso non e facile applicare la normativa concorrenziale, specie per quanto riguarda i casi «marginali», come i casi di collegamenti tra imprese che non sembrano evidenziare comportamenti anti-competitivi.L’introduzione della regolamentazione delle concentrazioni è avvenuta in Germania soprattutto per le difficoltà nel perseguire gli abusi di posizione dominante. Diversamente dalla legge italiana, il sistema tedesco non prevede un minimo fatturato nazionale, ma fa riferimento al valore del fatturato nel suo complesso, dovunque sia stato conseguito.Notevoli difficoltà potranno derivare dalla definizione del concetto di «controllo». Dal punto di vista pratico sembra conveniente combinare le caratteristiche di flessibilità e certezza giuridica con una definizione generale che specifichi il maggior numero possibile di fattispecie.Le caratteristiche più significative dell’attività di controllo delle concentrazioni svolta in Germania sono l’effetto sospensivo della notificazione che precede la concentrazione e un criterio strettamente concorrenziale. L’esperienza dimostra che è molto difficile far venir meno una concentrazione, una volta che sia stata effettuata. Per questo motivo si richiede che le concentrazioni che eccedono una determinata soglia siano comunicate in anticipo.Sebbene l’Ufficio Federale dei Cartelli abbia a disposizione quattro mesi per completare la sua investigazione, circa i tre quarti delle procedure sono completate entro quattro settimane.Vi è una netta distinzione di compiti tra l’Ufficio Federale dei Cartelli e il Ministro dell’Economia. Il primo si occupa degli aspetti strettamente inerenti alla concorrenza, senza tener conto degli altri benefici che possono derivare dalla concentrazione. Il Ministro, invece, per considerazioni d’interesse pubblico, può autorizzare una concentrazione che l’Ufficio Federale dei Cartelli aveva bloccato. Sino ad ora (dal 1973) soltanto sei autorizzazioni sono state concesse dal Ministro e non sembra che esse abbiano dato luogo ai risultati positivi che erano attesi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

QUARANTA, N., S. TALIENTE, F. COPPOLA, and I. SALONNA. "Risultati uditivi e fattori prognostici nell’ossiculoplastica con cartilagine in pazienti affetti da otite cronica colesteatomatosa." Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 5 (October 2015): 338–42. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-590.

Full text
Abstract:
La cartilagine è comunemente utilizzata per la ricostruzione della membrana timpanica e dell’attico in corso di timpanoplastica. Nella nostra esperienza la cartilagine costale omologa è stata utilizzata per molti anni per la creazione di protesi ossiculari. Scopo di questo studio è stato quello di valutare i risultati funzionali dell’ossiculoplastica con condroprotesi e di identificare fattori prognostici. Abbiamo valutato pazienti affetti da otite media cronica colesteatomatosa la cui catena ossiculare è stata ricostruita mediante condroprotesi. 67 soggetti sono stati sottoposti a ossiculoplastica totale (TORP) o parziale (PORP) tra gennaio 2011 e dicembre 2013. Per la valutazione dei risultati uditivi sono state utilizzate le Linee Guida della “Committee on Hearing and Equilibrium” dell’American Academy of Otolaryngology Head and Neck. L’analisi statistica dei risultati è stata eseguita con test ANOVA e modelli di regressione lineare. Il gap via aerea-via ossea (ABG) migliorava significativamente dopo ossiculoplastica da 39,2 dB HL (DS 9,1 dB HL) a 25,4 dB HL (DS 11 dB HL) (p < 0,001). L’analisi statistica ha dimostrato che l’unico fattore prognostico è stato il tipo di tecnica chirurgica utilizzata. Infatti, i pazienti sottoposti a timpanoplastica chiusa hanno presentato miglior ABG postoperatorio rispetto alla timpanoplastica aperta (p = 0,02). Tutte le altre variabili analizzate non hanno influenzato i risultati uditivi. La cartilagine costale è il nostro materiale scelta per la creazione di protesi ossiculari quando gli ossicini autologhi non sono disponibili. La tecnica chirurgica (timpanoplastica chiusa) si è dimostrata quale unico fattore prognostico positivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Errani, Giulio. "Il trust cosiddetto «di garanzia»: in bilico tra il patto marciano e la <i>par condicio creditorum</i> (Trib. Milano, sez. spec. impresa, 7 marzo 2022)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1038–41. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.211.

Full text
Abstract:
Massima Il trust nel quale il disponente, successivamente fallito, conferisce il 60% del capitale di una S.r.l. al fine di metterlo a garanzia della posizione creditoria di una terza società – titolare del 20% del capitale della predetta S.r.l. e la quale aveva concesso finanziamenti al disponente –, prevedendo che il trustee possa soddisfare la posizione di detta società attraverso la gestione del fondo in trust e attribuirle il fondo stesso in tutto o in parte qualora il disponente sia inadempiente, non viola il divieto di patto commissorio, in quanto il trustee non può attribuire alla società beneficiaria beni in trust di valore superiore all’importo dovutole. Siffatto trust è nullo per violazione dell’art. 15 lett. e) della Convenzione de L’Aja in quanto è stato istituito quando il disponente versava in stato di insolvenza, prefigura pagamenti preferenziali in danno dei creditori e sottrae i beni in trust alla gestione degli organi della procedura fallimentare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Giannotti, Juliana Di Giorgio, Maristela de Oliveira Bauer, and Patrícia Campos Bernardes. "CHARACTERIZATION OF THE MUNICIPALITIES OF THE ESPIRITO SANTO STATE AS THE MILK PRODUCTION." Nucleus 14, no. 1 (April 30, 2017): 115–24. http://dx.doi.org/10.3738/1982.2278.1702.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Francesca Guidi, Caterina. "La subalternità al tempo della crisi. Le differenze di reddito tra lavoratori stranieri e nativi in Italia in una prospettiva comparata." MONDI MIGRANTI, no. 3 (November 2022): 163–81. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-003009.

Full text
Abstract:
Come hanno evidenziato alcuni studi recenti in Italia, la crisi economica del 2008 ha ampliato le differenze di reddito tra i ceti sociali più elevati e le classi sociali più svantaggiate evidenziando il sensibile peggioramento delle condizioni dei ceti po-polari e ultrapopolari, in particolar modo delle famiglie con occupazione operaia. All'interno di questo quadro di riferimento, il saggio analizza l'impatto della crisi economica sui redditi dei lavoratori stranieri presenti in Italia rispetto ai lavoratori "autoctoni" in un'ottica comparata con quanto è avvenuto in alcuni paesi europei (Francia, Grecia, Spagna e Paesi scandinavi - Svezia, Finlandia e Danimarca sono stati trattati all'unisono). Lo studio è stato condotto utilizzando le indagini EU-SILC che offrono microdati coerenti a livello internazionale su reddito, povertà, esclusione sociale e condizioni di vita con elevati livelli di comparabilità tra paesi e tempi, con particolare attenzione alle sei rilevazioni realizzate tra il 2011 e 2016.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Cristini, Francesca, Francesca Poser, Luca Scacchi, and Angela Perri. "Quando la Peer education esce dalla scuola." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 55 (December 2010): 31–52. http://dx.doi.org/10.3280/sap2010-055002.

Full text
Abstract:
La peer education č stata ampiamente utilizzata come strumento per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui in particolare il consumo di sostanze psicoattive ed i comportamenti sessuali a rischio. Il contesto elettivo di applicazione della peer education č tradizionalmente stato quello scolastico, tuttavia recentemente si č assistito ad una sua diffusione sempre maggiore anche nei contesti extra-scolastici. La ricerca inerente i progetti di peer education in contesti extra-scolastici č tuttavia ridotta rispetto allo studio dell'applicazione della peer education a scuola. Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare alcune caratteristiche dell'applicazione della peer education in contesti scolastici ed extrascolastici. Le caratteristiche dei progetti realizzati al di fuori della scuola sono state estrapolate da un'analisi svolta su alcuni progetti di peer education, realizzati a livello nazionale e internazionale. Vengono evidenziate le peculiaritŕ e le differenze nell'applicazione della peer education nel tradizionale contesto scolastico ed in quello extra-scolastico, facendo riferimento in particolare ai progetti di prevenzione dei comportamenti a rischio. Sono quindi delineati vantaggi e limiti dell'applicazione della peer education nei due diversi contesti. Infine vengono sottolineate alcune criticitŕ nell'utilizzo della peer education al di fuori della scuola, quali in particolare la mancanza di specifiche linee-guida che permetterebbero una maggior comunicazione e coordinazione tra i progetti, il mancato riferimento a specifici modelli teorici, la carenza di rigorosi ed appropriati sistemi di valutazione dei progetti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

De Cristofaro, Ernesto. "La certezza del diritto nello Stato fascista." Specula Iuris 2, no. 2 (July 13, 2023): 223–44. http://dx.doi.org/10.30682/specula0202f.

Full text
Abstract:
Con la conquista del potere il fascismo procede a una radicale revisione della struttura normativa dello Stato italiano. Nessun ambito viene risparmiato: nel campo del diritto costituzionale si interviene introducendo leggi che svuotano l’assetto di poteri disegnato dallo Statuto albertino e dalla successiva prassi dei rapporti tra corona e parlamento; nel campo del diritto penale, tanto sostanziale che processuale, si procede alla stesura di nuovi Codici ispirati al principio salus publica suprema lex; infine, anche nel campo del diritto civile si procede, con una tempistica più distesa perché meno pressante è la necessità di regolare i rapporti tra privati di quanto non fosse puntellare l’ordine pubblico, all’emanazione di nuovi Codici che verranno pubblicati, sulle soglie della guerra o a guerra iniziata, poco prima del collasso del regime fascista. Nonostante questa massiccia opera di riscrittura normativa, l’orizzonte d’azione rimane aperto a ulteriori interventi. Perché, come viene evidenziato da autorevole dottrina dell’epoca, lo Stato totalitario non può essere imbrigliato nemmeno dalle regole che esso ha varato ed esse dovranno essere considerate suscettibili di modifica se e quando le circostanze di fatto lo dovessero consigliare. Da tale prospettiva discende un drastico ridimensionamento dell’importanza del principio di legalità di matrice illuministica e dell’idea di certezza del diritto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Kourelis, K., T. Stergiou, A. Papadas, T. Kourelis, E. Petta, and T. Papadas. "Clinicopathologic idiosyncrasies of nasopharyngeal cancer in a moderate-risk Mediterranean region." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 180–87. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1100.

Full text
Abstract:
Il carcinoma del rinofaringe presenta una notevole eterogeneità per quanto riguarda le caratteristiche epidemiologiche, patogenetiche, cliniche e prognostiche sulla base dell’area geografica considerata. L’incidenza registrata nel Mediterraneo per tale patologia si colloca fra quella delle forme epidemiche e sporadiche registrate rispettivamente nel Sud Est Asiatico e nel Nord America. Il presente studio descrive le caratteristiche di questa patologia per quanto riguarda l’ovest della Grecia. Sono stati analizzati i dati relativi a 70 pazienti affetti da carcinoma del rinofaringe la cui diagnosi è stata posta presso un singolo centro fra il 1994 e il 2014. Il trattamento primario si è basato sulla radioterapia con o senza chemioterapia associata. Sono stati raccolti ai fini dell’analisi statistica i dati demografici, i fattori di rischio, le caratteristiche della neoplasia, la presentazione clinica e l’outcome. Sono state calcolate sia la sopravvivenza globale (OS) che la sopravvivenza specifica per malattia (DSS) a 5 anni. Tutti i fattori potenzialmente predittori di sopravvivenza sono stati testati a un’analisi univariata e multivariata. La variante maggiormente diagnosticata all’analisi istopatologica è stato il tipo 3 secondo la WHO (74,3%) che si è associato in modo significativo con sintomatologia nasale alla presentazione (p = 0,050), linfoadenopatie metastatiche (p = 0,028), stage clinico avanzato (p = 0,009) e risposta completa al trattamento iniziale (p = 0,018). L’analisi univariata ha evidenziato un impatto negativo in termini prognostici per l’età avanzata (OS p = 0,029, DSS p = 0,041), la mancata risposta ai trattamenti (OS & DSS p < 0,001) e la recidiva di malattia (OS p = 0,003, DSS p = 0,001). A un’analisi multivariata la recidiva di malattia ha mantenuto un impatto prognostico negativo (HR 7,442, 95% IC 2,199-25,187, p = 0,001). In conclusione, fra i carcinomi nasofaringei diagnosticati nell’ovest della Grecia, il linfoepitelioma mostra caratteristiche peculiari sotto il profilo clinico, tali per cui la sua inclusione assieme alle neoplasie tipo 2 secondo la WHO nel gruppo di carcinomi rinofaringei “non cheratinizzanti” potrebbe risultare inappropriata. Infine, la recidiva di malattia, indipendentemente dagli altri fattori in gioco, appare essere un evento gravemente avverso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Grassi, Aldrigo, and Maria Cristina Falzoni. "Employment/unemployment and psychological discomfort. A survey among young people living in an Italian industrial area." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 2 (August 1996): 136–46. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004085.

Full text
Abstract:
RIASSUNTOScopo – Mettere a confronto la prevalenza di stati di disagio psichico in quattro gruppi di giovani di diversa condizione sociale (operai metalmeccanici esposti e non esposti a rischi occupazionali per la salute mentale, disoccupati o in cerca di prima occupazione e studenti a tempo pieno); lo studio inoltre valuta tra gli stessi gruppi, a distanza di sei anni, i cambiamenti di stato e le variazioni del disagio psichico. Disegno – I soggetti, selezionati attraverso accurate procedure di randomizzazione, sono maschi, in età compresa tra 20 e 29 anni, residenti da almeno 10 anni nella stessa area geografica e ancora conviventi con il nucleo famigliare originario. Sono stati reclutati 157 giovani, suddivisi nei seguenti gruppi: metalmeccanici esposti a rischi occupazionali specifici per la salute mentale (n° = 30); metalmeccanici non esposti (n° = 57); disoccupati (n° = 40); studenti a tempo pieno (n° = 30).La prevalenza degli stati di disagio psichico è stata confrontata nei quattro gruppi; a distanza di sei anni, sono stati valutati, nei 116 soggetti che hanno partecipato allo studio di follow-up, i cambiamenti di status e i livelli di disagio psichico.Setting – L'indagine è stata condotta a Cento (Ferrara), una zona economicamente ricca e con tassi di disoccupazione molto bassi. Le interviste sono state effettuate nel 1987 e nel 1993; i giovani, dopo essere stati contattati telefonicamente, sono stati intervistati nella propria abitazione, sempre dallo stesso psicologo. Principali misure utilizzate – Nel 1987 a ciascun soggetto sono stati somministrati una scheda «Posizione sociale e salute» (PSS) e un questionario, precedentemente validato, per la determinazione dell'indice di disagio psichico (IDP).Inoltre gli operai metalmeccanici, mediante il «Questionario di rischio lavorativo» (QRL), sono stati suddivisi nei due gruppi «a rischio» e «non a rischio» occupazionale per la salute mentale.Nel 1993, nello studio di follow-up, è stato nuovamente somministrato il questionario per la rilevazione dell'IDP ed è stata fatta compilare una scheda (Scheda per la posizione sociale e occupazionale) per raccogliere dettagliate informazioni sui cambiamenti lavorativi o di stato sociale intervenuti nei sei anni precedenti.Risultati – Nel 1987 si sono riscontrate situazioni di disagio psichico significativamente più frequenti e di maggior rilevanza negli operai metalmeccanici esposti a rischi occupazionali per la salute mentale (mentre nulla di significativo è emerso negli altri gruppi, in quello dei disoccupati in particolare). Dallo studio di follow-up si sono potuti rilevare miglioramenti significativi, per quanto riguarda il disagio psichico, negli operai metalmeccanici che sono passati dal lavoro manuale ad un altro tipo di impiego; si è inoltre riscontrata la tendenza, nei giovani disoccupati che hanno trovato, nei corso dei sei anni, un lavoro fisso, ad un peggioramento del grado di disagio psichico.Conclusioni – L'aspetto piu interessante della nostra ricerca sembra essere rappresentato dall'analisi delle relazioni tra prospettive occupazionali e salute mentale di giovani che vivono in un'area economicamente forte. Ulteriori ricerche dovranno tuttavia approfondire le problematiche specifiche connesse con le possibili prospettive occupazionali di studenti e giovani disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Tucci, Giuseppe. "La discriminazione contro il disabile: i rimedi giuridici." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 129 (March 2011): 1–28. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-129001.

Full text
Abstract:
La discriminazione contro i disabili ha una storia particolare nella nostra esperienza giuridica, in quanto viene fatta oggetto di sanzioni solo molto tempo dopo che erano state eliminate le altre tradizionali forme di discriminazione, come, ad esempio, quella contro le donne. Anche le norme costituzionali, che rendevano certamente illegittime quelle discriminazioni (artt. 2, 3, 4, 32, 35, etc. Cost.), sono state lette in funzione della tutela del disabile solo negli anni '90 del secolo scorso, quando la nostra legislazione ordinaria č stata costretta ad adeguarsi al diritto europeo. Infatti, soltanto l'art. 16 della l. 12 marzo 1999, n. 68, ha abrogato la norma del t.u. sul pubblico impiego che prevedeva la «sana e robusta costituzione» come astratto e generale requisito di accesso al pubblico impiego medesimo, cosě come soltanto nel 2003, in attuazione di precise direttive europee, l'art. 15 st. lav. č stato riformato in modo da qualificare come illegittima la discriminazione contro il disabile nel rapporto di lavoro privato. Oggi la tutela del disabile si realizza a livelli multipli. Infatti, vi č una tutela di diritto interno, una tutela di diritto internazionale, in base alla Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006, una tutela di diritto dell'Unione europea in senso stretto ed una tutela basata sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Malgrado tale pluralismo delle fonti delle differenti discipline giuridiche, solo l'intervento delle diverse Corti, come la Corte costituzionale, quella di Lussemburgo e quella di Strasburgo, in costante dialogo tra loro, riesce a tutelare il disabile di fronte alle nuove forme di discriminazioni, come quelle razziali, che spesso hanno ad oggetto, in particolare nella nostra esperienza giuridica, disabili extracomunitari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Bertozzo, Simone. "«Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza»." Nóema 1, no. 14 (November 4, 2023): 138–67. http://dx.doi.org/10.54103/2239-5474/20181.

Full text
Abstract:
Antonio Gramsci è stato un filosofo in grado di apportare un contributo originale e valevole nell'ambito del marxismo. L'intento di questo paper è quello di indagare la concezione della filosofia presente nell'opera dell'autore sardo e il legame che essa intrattiene con l'istituzione scolastica, in un quadro nel quale il rapporto tra struttura e superstruttura viene approfondito ed elaborato lontano da schemi meccanicistici in quanto pensiero e coscienza assumono rilevanza nel progresso verso la liberazione dell'uomo. La ridefinizione della disciplina filosofica seguirà da una riconsiderazione generale del rapporto tra materia e pensiero, due aspetti coappartenenti alla medesima dimensione, e comporterà una revisione delle nozioni di realtà, legata indissolubilmente al concreto operare dell'uomo, e di verità, termine che in questo contesto assume una forte connotazione politica. Verrà dedicata a tal proposito un'importante parentesi agli intellettuali in quanto mediatori tra la classe e il potere politico. La scuola verrà allora analizzata in modo da evidenziarne il potenziale rivoluzionario in quanto luogo di formazione della coscienza e della personalità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Algini, Maria Luisa. "Il filo nascosto nella noia." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2021): 70–88. http://dx.doi.org/10.3280/psp2021-002005.

Full text
Abstract:
Quanto abbiamo scritto, ipotizzato, sostenuto, "prima" del Covid, varrà così come era stato concepito, o il ciclone che ci ha travolti costringe a ripensare tutto? L'autrice se lo chiede a proposito di un suo lavoro su quegli stati chiamati "noia", tanto frequenti nella clinica quanto poco elaborati nella letteratura psicoanalitica. Per proporre che l'esperienza della pandemia ha permesso l'emergere di continuità e di-versità, portando in luce nella dichiarazione di "noia" il filo di un dolore altrimenti indicibile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Korhonen, Kalle, and Cristina Soraci. "Forme amministrative e scelte linguistiche nelle epigrafi e nelle monete della Sicilia romana." Gerión. Revista de Historia Antigua 37, no. 1 (April 1, 2019): 97–116. http://dx.doi.org/10.5209/geri.63870.

Full text
Abstract:
Fino a non molto tempo fa gli studiosi sostenevano che le scelte linguistiche nelle colonie romane della Sicilia fossero coerenti: il latino sarebbe stata la sola lingua usata in un contesto “ufficiale” e il greco sarebbe stato adottato in contesti diversi, come il culto (non coloniale) o l’ambito privato. Ricerche recenti hanno messo in discussione tali affermazioni. Nel presente articolo ci soffermiamo sull’uso del greco e del latino nelle città non coloniali. L’impiego del latino è spesso stato legato all’attribuzione di un preciso stato amministrativo, quello dei municipi, in epoca augustea o postaugustea; al contrario, testimonianze concernenti i municipia e scritte in greco sono state considérate risalenti agli anni di Sesto Pompeo. Intendiamo dimostrare che l’uso del linguaggio in contesti municipali “ufficiali” è molto più vario di quanto non si sia pensato in precedenza e proponiamo nuove letture e datazioni per diverse iscrizioni, soprattutto IG XIV, 954 (in riferimento ad Akragas/Agrigentum), IG XIV, 367=IG Palermo 44 (Aluntium), CIL X 7350 (Thermae Himeraeorum), IG XIV, 575 (Centuripae), AE 1945, 64 (Segesta) e SEG LXI, 758=AE 2011, 435 (Syracusae).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Wilson, Andrew. "Urban Production in the Roman World: the View from North Africa." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 231–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002166.

Full text
Abstract:
LA PRODUZIONE CITTADINA NEL MONDO ROMANO, VISTA DAL NORD AFRICAQuesto articolo esamina l'evidenza per le attivita industriali nelle città del nord Africa romano e dimostra come l'importanza della produzione artigianale urbana sia stata largamente sottovalutata in molte discussioni di economia antica. Di solito è difficile stabilire la giusta scala delle attività produttive urbane senza effettuare degli scavi estensivi, visto che i laboratori erano molto spesso piuttosto piccoli; ciò non toglie che essi potrebbero essere stati comunque numerosi e distribuiti all'interno della città. Scavi della estensione necessaria non sono irrealizzabili con le tecniche odierne; due siti scavati nella prima metà del ventesimo secolo hanno infatti portato alia luce un quadro caratterizzato da numerosi laboratori: 22 fulloniche a Timgad e 18 stabilimenti per la salatura del pesce a Sabratha. La ricognizione di superficie viene qui indicata come il metodo migliore per effettuare ricerche nei siti che lo consentono, al fine di identificare l'ampiezza dei depositi di rifiuti di fabbricazione, con l'aiuto di indagini geofisiche per trovare forni e fornaci, e scavi di alcune aree specifiche. Questo tipo di tecniche è stato sperimentato con successo a Leptiminus, Meninx e Thamusida, e ha permesso di identificare la presenza di attività di produzione ceramica, lavoro dei metalli e dell'industria per l'estrazione della porpora per la tintura. L'evidenza che emerge dalle recenti indagini archeologiche suggerisce che il contributo dell'industria cittadina all'economia delle città antiche fosse potenzialmente significativo, mentre la scala di produzione nei siti discussi indica un carattere artigianale della vita di queste città molto più consistente di quanto non sia stato di solito ritenuto. Il modello della ‘città di consumo’ non sembra adattarsi completamente a molte delle città romane, e i tentativi di descrizione dell'economia dell'urbanismo romano dovrebbero prestare piu attenzione al ruolo delle città nelle reti di commercio locale, regionale e su lunga distanza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography