Dissertations / Theses on the topic 'Pubbliche'

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1

FELLETI, Liliana. "Vigilanze pubbliche sull'esercizio privato di pubbliche funzioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/89517.

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FANNI, DAMIANO. "Pubblici nella rete : le politiche pubbliche in tempi di: Information and communication technology." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/11578/278611.

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3

Nikifarava, Khelena <1979&gt. "Le funzioni pubbliche e l'IVA." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1148/1/Tesi_Nikifarava_Khelena.pdf.

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4

Nikifarava, Khelena <1979&gt. "Le funzioni pubbliche e l'IVA." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1148/.

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5

Reginato, Sonia <1979&gt. "Le biblioteche pubbliche nell'era "social"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17890.

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Abstract:
L'elaborato analizza i principali cambiamenti legati all'avvento del Web 2.0 ed all'applicazione del concetto di "Library 2.0" nelle biblioteche pubbliche italiane. L'evoluzione tecnologica ha cambiato i comportamenti e le pratiche di utilizzo delle informazioni in Rete da parte delle persone, aumentando la spinta alla partecipazione come idea di produzione e di accesso democratico alla conoscenza. Ma la filosofia "2.0" ha prodotto un cambio di paradigma anche a livello sociale, oltre che tecnologico, che si riflette anche in un differente utilizzo delle pratiche di lettura e di modalità di apprendimento delle persone, sempre più convergente verso l’ambiente digitale come medium privilegiato per l’accesso alla conoscenza. Di fronte ad uno scenario in cui gli Opac delle biblioteche pubbliche sembrano in competizione con Google, le statistiche nazionali rilevano una contrazione dei lettori, l’emergere di nuovi canali comunicativi e di marketing digitale attraverso i social network, le biblioteche pubbliche stanno attraversando, da quasi un ventennio, una “crisi d’identità” che si affianca a quella economica ed alla persistente contrazione di risorse umane ed economiche destinate a queste istituzioni. L'analisi parte dal concetto di identità della biblioteca pubblica locale, partendo dall'affermazione del modello anglosassone sino al dibattito intorno all'evoluzione del ruolo istituzionale che sposta il focus dell'attenzione dalla dimensione materiale dei documenti (e dei libri) a quella dell'aspetto conoscitivo, maggiormente legato alle attività di apprendimento, alle attività di socializzazione e di incontro delle persone nella comunità di riferimento, tenendo conto anche dei principi internazionali e delle politiche comunitarie emanati intorno ai temi di accesso alla conoscenza e di riduzione del divario digitale. Infine, una parte della tesi affronta l’evoluzione storica ed istituzionale della biblioteca pubblica di Ente locale nel nostro Paese per meglio comprenderne l’assetto normativo, la ripartizione delle competenze tra Regioni e Comuni, le ragioni e le conseguenze dell’assenza di una politica bibliotecaria statale in tema di biblioteche pubbliche locali.
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6

Sala, Antonio. "Il giudice delle risorse pubbliche." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422982.

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Abstract:
This study intends to deal with the activity of the italian Court of Auditors as the guardian of public resources. The dissertation is divided into two sections: the first one deals with some important constitutional principles concerning public resources (public property and undertaking, cultural heritage, public budget), whereas the second one is more specific on the Court’s functions as auditor and judicial body. The essay aims to affirm that the role of the Court of Auditors in our legal system is essential, because monitoring the use of public goods and funds in order to prevent or sanction activities that, in different ways, cause damage to the public is a function with constitutional rank. The Court grants citizens-taxpayers the right to see the public money legitimately and efficiently employed for the public welfare. A special attention is drawn to recent reforms, such as the constitutional amendments of April 2012 concerning public budget and the various special forms of administrative liability with sanctionary purpose, which the legislator has introduced alongside the general regulation provided by law 20/1994.
La ricerca si propone di trattare il tema dell’attività della Corte dei conti come custode delle risorse pubbliche. La tesi si divide in due parti: la prima è dedicata ad alcuni importanti principi costituzionali in tema di risorse pubbliche (la proprietà e l’impresa pubbliche, il patrimonio culturale, il bilancio pubblico); la seconda, più specificamente, alle attribuzioni - di controllo e giurisdizionali – della Corte dei conti. L’idea sottesa a questo lavoro è che la presenza della Corte dei conti nell’ordinamento sia necessaria, in quanto la funzione di controllo nell’uso delle risorse e di repressione delle attività che, in vario modo, danneggiano il patrimonio collettivo ha carattere costituzionale. La Corte garantisce il diritto dei cittadini-contribuenti ad un impiego accurato ed alla custodia delle risorse pubbliche. Particolare attenzione è stata riservata alle novità normative, quali la riforma costituzionale del bilancio pubblico dell’aprile 2012 e le numerose ipotesi speciali di responsabilità amministrativa con finalità sanzionatoria che il legislatore ha affiancato alla disciplina generale di cui alla l. 20 del 1994.
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7

Brusatin, Giovanni. "Opere pubbliche e principio democratico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427491.

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Abstract:
The purpose of this thesis, titled “Public facilities and democratic principle”, is to understand whether the democratic principle (art. 1 Costituzione Italiana) is guaranteed in the administrative procedures involving the construction and localization of public infrastructures. The work is organized into three chapters. The first one concerns the statute law, through which people should be represented. The chapter focuses its attention, in the first place, to the concepts of Sovereignty (which, under the Italian Constitution, belongs to the people) and State (which should pursue the aims identified in the public will) and the relation between them and, in the second place, highlights that the crisis of statute law is due to the recent inability (although there’s the doubt whether it has ever been able) to identify what the public will really is. The second part analyses some examples of real life cases in order to prove how lacks of law, which are due to the inability to implement the democratic principle and to the deficit of the law to be put into effect, have repercussions in the administrative measures which give implementation to the law itself. This work will consider two cases in order to understand all the difficulties which arise from the enactment of the provisions regarding infrastructures. Finally, considering that the examined cases are not an exception in Italy, the third chapter will try to find out, on one hand, all the reasons that lead to the lack of infrastructures in this Country and on the other hand, some proposals which, despite not solving the problem, can, somehow, soothe the major difficulties. The final consideration is made to understand how, just like in other countries, it is important to expand the public attendance in the administrative procedure which, not only should reduce the court contentious (with time and money savings), but also should give implementation to the democratic principle which at the moment is not properly respected by the law itself
La presente tesi di dottorato, dal titolo “Opere pubbliche e principio democratico”, si propone, come obiettivo, quello di comprendere se, nel complesso procedimento amministrativo che porta alla decisione sulla realizzazione di un'infrastruttura e sulla sua localizzazione, sia garantito il principio democratico, introdotto nel nostro ordinamento dall'articolo 1 della Costituzione. In particolare, il lavoro si struttura in tre capitoli, dei quali, il primo è dedicato allo strumento principe attraverso il quale si realizza (o dovrebbe realizzarsi) la volontà popolare: la legge. Dopo alcuni cenni sui concetti di sovranità (che, a mente del citato disposto costituzionale, appartiene al popolo) e Stato (che dovrebbe essere l'apparato finalizzato a perseguire gli scopi individuati dal volere popolare) e sui loro rapporti, il capitolo evidenzia gli elementi di crisi dello strumento legislativo, il quale non appare più in grado (ammesso che mai lo sia stato) di individuare la volontà generale. Il secondo capitolo, poi, tramite l'esame di alcuni casi concreti, vuole dimostrare come i difetti della legge, sia sotto il profilo della sua (almeno parziale) inettitudine a garantire l'attuazione del principio democratico, sia in ragione dell'oscurità e del deficit di precettività che, oramai, la caratterizzano, siano destinati a riflettersi sui provvedimenti amministrativi che, di quella, danno concreta attuazione. Si prenderanno, quindi, in esame, due vicende relative alla realizzazione di altrettante opere infrastrutturali, analizzandole in profondità, onde dar conto delle concrete difficoltà di fronte alle quali ci si trova, quando si tratti di dare applicazione delle disposizioni disciplinanti le infrastrutture. Da ultimo, nel terzo capitolo, dopo aver cercato di dimostrare (attraverso l'analisi di dati) che i casi esaminati non costituiscono un'eccezione, ma sono piuttosto rappresentativi dei reali problemi del Paese, ci si proporrà, da un lato, di individuare le cause della carenza infrastrutturale dell'Italia e, d'altro lato, di avanzare alcune proposte che, se certamente non risolutive delle questioni poste, tuttavia possano, in qualche misura, lenire le maggiori criticità. Anche sulla scorta di un esame dei metodi utilizzati in altri Paesi, infatti, si giungerà alla conclusione che sia quantomai opportuno ampliare quei momenti di partecipazione pubblica nel procedimento amministrativo che, se per un verso consentono di diminuire il contenzioso innanzi al giudice (con evidente risparmio di tempo e, quindi, denaro), per altro verso promettono di dare maggiore attuazione al principio democratico che non appare sufficientemente garantito dalla sola legge.
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VESCOVI, MATTEO. "CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLA LUCE DEL NUOVO TESTO UNICO (D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/707978.

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Abstract:
La tesi analizza il modello di società emergente dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, giungendo alla conclusione che il legislatore della riforma abbia optato per la riconduzione di queste entità allo schema societario privatistico, declinato nei tipi previsti dal Codice civile. Di converso le esigenze di tutela dell’interesse pubblico, persa definitivamente la capacità di snaturare il modello civilistico tipico, rimangono extrasociali, confinate nella fase a monte dell’evidenza pubblica. Per apprezzare compiutamente la portata di tali approdi, l’analisi del Testo unico è preceduta da una ricostruzione del tortuoso itinerario delle società a partecipazione pubblica nel nostro ordinamento, che nel corso degli anni ha registrato oscillazioni tra opposte polarità e contrasti interpretativi profondi, frutto del complesso rapporto tra pubblici poteri ed economia.
The thesis aims at analyzing the model of company emerging from the new Consolidated law on public bodies owned companies, coming at the conclusion that the reform has chosen for a private characterization, according to the types envisaged by the Civil Code. Conversely, the need of pursuing public interest has permanently lost the ability to denaturalize the company. It represents an extrasocial interest, that may be satisfied only during the public law phase. To fully appreciate the importance of these results, the analysis of the Consolidated law is preceded by a reconstruction of the tortuous itinerary of public bodies owned companies in the Italian legal system, which over the years has seen oscillations between opposite polarities and deep interpretative contrasts, result of the complex relationship between public authorities and the economy.
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GIROSANTE, GIORGIA. "LEADERSHIP E PERFORMANCE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39864.

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Abstract:
Il lavoro, composto da tre articoli, si focalizza sulla relazione tra leadership e performance, indagata e osservata da molteplici punti di vista e attraverso differenti strategie di ricerca, ma sempre in un contesto pubblico o comunque mission-driven. In particolare, il primo articolo indaga la relazione tra leadership e performance organizzativa, con un duplice obiettivo: da un lato validare da un punto di vista metodologico la scala di misurazione più utilizzata, dall’altro verificarne la relazione con la performance organizzativa utilizzando una scala più parsimoniosa. Gli altri due articoli si focalizzano sulla relazione tra leadership e performance individuale: il primo esplora, attraverso un disegno di ricerca qualitativo, il ruolo del feedback fornito dal superiore nel processo di riflessione critica dei collaboratori, volto al cambiamento dei comportamenti e al miglioramento della propria performance; il secondo indaga, attraverso un disegno di ricerca sperimentale, gli effetti della credibilità dei leader sulla performance dei collaboratori, anche mediante la percezione da parte dei dipendenti dell’importanza e dell’utilità del proprio lavoro per gli altri.
The three papers included in the thesis focus on the relationship between leadership and performance, investigated and observed from multiple points of view and through different research strategies. All the papers are conducted in a public or mission-driven setting. The first article focuses on the relationship between leadership and organizational performance, with a twofold objective: on the one hand, to validate the most used measurement scale for leadership from a methodological point of view, and, on the other, to verify the relationship with organizational performance using a more parsimonious scale. The other two articles focus on the relationship between leadership and individual performance. One explores, through a qualitative research design, the role of feedback provided by the supervisor in employees’ critical reflection process, aimed at changing their behaviors and at improving their own performance. The last one investigates, through an experimental research design, the effects of leaders’ trustworthiness on the performance of employees, through the employees' perception of the task significance of their job.
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Rauti, Silvia <1969&gt. "Gli opac delle biblioteche pubbliche vicentine." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2029.

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Carraro, Nicolo' <1992&gt. "La gestione documentale nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11887.

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Abstract:
Il progetto CEVID nasce da una collaborazione tra Università Ca’ Foscari Venezia e Regione del Veneto. Il progetto tratta lo sviluppo di nuove soluzioni innovative in campo informatico per favorire l’interoperabilità/potenziamento dei servizi di e-government regionali. Il progetto è suddiviso in 4 azioni, nello specifico in questa tesi viene trattata l’azione 2: Conservazione dei documenti. Il tema principale dell’azione 2 è la creazione di un Polo archivistico regionale (POLARC), che funga da hub agli enti regionali per il versamento dei documenti in conservazione. È stato istituito un gruppo di lavoro formato dal personale della regione e da assegnisti e laureandi dell’Università. Lo scopo del gruppo di lavoro è quello di fornire supporto ad Engineering, l’azienda appaltatrice del progetto e colei che si occupa concretamente della realizzazione della piattaforma. Tra gli obiettivi prefissati dal gruppo di lavoro, quelli descritti in questa tesi riguardando la definizione di un formato standard per la conservazione dei documenti digitali, identificato nel formato XML, e la definizione delle linee guida per la gestione del fascicolo informatico. Per il conseguimento degli obiettivi sono state svolte indagini, analisi SWOT e riunioni con rappresentati degli enti locali per fornire feedback circa i loro bisogni e necessità.
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CASELLA, ANTONIO. "Negoziazione e mediazione nelle politiche pubbliche." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1999. http://hdl.handle.net/11578/278419.

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GAGLIONE, CHIARA. "Il lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1261319.

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Abstract:
Lo studio proposto e intrapreso si sviluppa intorno all’obiettivo di esaminare, in un’ottica interdisciplinare, il livello di compatibilità tra l’istituto del lavoro agile e il contesto del lavoro pubblico (posta l’attuale univocità della normativa di riferimento, applicabile sia al settore del lavoro pubblico che a quello privato). Nel tentativo di rispondere a tale domanda di ricerca - individuata ben prima che, in Italia e nel resto del mondo, si avvicendassero gli eventi pandemici, alla luce dei quali l’ordinamento ha riconosciuto nuova rilevanza allo smart working – si è deciso di distribuire la riflessione su tre piani, dei quali il primo, dedicato alla disamina del contesto pubblico; il secondo, incentrato sullo studio analitico degli elementi giuridici che definiscono questo nuovo modello di organizzazione del lavoro, il terzo volto a indagare le tecniche e i metodi di valutazione della performance agile. Nel dettaglio, il primo capitolo, intitolato “Il quadro normativo e il contesto di riferimento”, si apre con una rassegna dettagliata delle questioni terminologiche che continuano a intrattenere la dottrina giuslavoristica sin dall’emanazione della l. n. 81/2017. L’esame lessicale introduce, in maniera funzionale, allo studio del complesso quadro normativo vigente in tema di lavoro agile svolto alle dipendenze delle pp. aa, costruito sul coordinamento tra le norme contenute nel d.lgs. n. 165/2001 e quelle della legge n. 81/2017, comprendendovi anche le modifiche provvisorie introdotte a tale disciplina per far fronte all’emergenza sanitaria esplosa nel 2020. Segue, ricalcando rapidamente le tappe essenziali del lungo processo di privatizzazione del lavoro pubblico, intrapreso agli inizi degli anni ’90, lo studio della rilevanza assunta dal contratto individuale nei rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni e di come tale aspetto faciliti e incentivi il ricorso a strumenti di flessibilizzazione. Nella parte finale, invece, si affronta, sempre in una prospettiva diacronica, il tema della digitalizzazione, divenuto ancor più rilevante nel periodo di chiusura e distanziamento imposti per limitare il rischio di contagio durante la pandemia. Il secondo capitolo, invece, è interamente dedicato all’analisi giuridica degli istituti costitutivi del lavoro agile. L’analisi si divide in due sezioni: una, rivolta allo studio della fattispecie, quindi degli elementi essenziali e accidentali che la caratterizzano; l’altra, diversamente, sviluppata intorno ai temi della sicurezza e della previdenza sociale. Il terzo capitolo invece indaga sulla adeguatezza del sistema di valutazione rispetto alle caratteristiche del lavoro agile.
The study proposed and undertaken is developed around the objective of examining, from an interdisciplinary perspective, the level of compatibility between the institution of agile work and the context of public employment (given the current univocality of the reference legislation, applicable to both the public and private sectors). In an attempt to answer this research question - identified well before the pandemic events, in Italy and in the rest of the world, in the light of which the legal system has recognized new relevance to smart working - it was decided to distribute the reflection on three levels, of which the first, dedicated to the examination of the public context; the second, focused on the analytical study of the legal elements that define this new model of work organization, the third aimed at investigating the techniques and methods of evaluation of agile performance. In detail, the first chapter, entitled "The Regulatory Framework and the Context of Reference," opens with a detailed review of the terminological issues that continue to entertain labor doctrine since the enactment of Law No. 81/2017. The lexical examination introduces, in a functional manner, the study of the complex regulatory framework in force on the subject of agile work carried out on the employees of the pp. aa, built on the coordination between the rules contained in Legislative Decree no. 165/2001 and those of Law no. 81/2017, including the provisional changes introduced to this discipline to address the health emergency exploded in 2020. It follows, quickly tracing the essential stages of the long process of privatization of public work, undertaken in the early 90s, the study of the relevance assumed by the individual contract in labor relations with public administrations and how this aspect facilitates and incentivizes the use of flexibilization tools. In the final part, on the other hand, the theme of digitization is addressed, again in a diachronic perspective, which became even more relevant in the period of closure and distancing imposed to limit the risk of contagion during the pandemic. The second chapter, on the other hand, is entirely dedicated to the legal analysis of the constituent institutions of agile work. The analysis is divided into two sections: one aimed at studying the case in point, and therefore the essential and accidental elements that characterize it; the other, on the other hand, developed around the themes of security and social security. The third chapter, on the other hand, investigates the adequacy of the evaluation system with respect to the characteristics of agile work.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/1/montorsi_tommaso_tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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FIORANI, GLORIA. "System thinking, system dynamics e politiche pubbliche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/869.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza la possibilità di utilizzo e il livello diffusione delle metodologie System Thinking e System Dynamics nella formulazione e valutazione delle politiche pubbliche (Capitoli 1 e 2) e presenta due applicazioni concrete e innovative in ambito sanitario - valutazione di impatto delle misure contenute nei piani di rientro dal debito regionali (Capitolo 3) e delle politiche di centralizzazione degli acquisti (Capitolo 4) - e una in ambito culturale – valutazione di impatto di politiche pubbliche alternative di finanziamento alla manifestazione culturale “La Notte Bianca Romana” (Capitolo 5).
This work analyzes the potential use and the spread of System Thinking and System Dynamics methodologies in public policy formulation and evaluation (Chapters 1 and 2). There are two practical and innovative applications in health - impact assessment of the recent sanitarian regional policies directed to solve the structural debt (Chapter 3) and of the centralization of purchase regional policies (Chapter 4) - and one in culture - impact assessment of alternative public policies for funding the cultural event "La Notte Bianca Romana" (Chapter 5).
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Santin, Niccolo' <1992&gt. "standardizzazione dei servizi digitali nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12759.

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Abstract:
la tesi si suddivide in due parti, la prima in riferimento alla letteratura, le normative e i regolamenti imposti dall'unione europea e dall'Agid (agenzia per l'Italia digitale). la seconda parte vede una ricerca empirica dei servizi digitali offerti dai comuni della regione Veneto, quanti di questi seguono le normative europee, e quali servizi sono già disponibili all'uso interamente digitale.
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LIU, DAN. "Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

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Abstract:
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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Di, Pace Mauro. "I soggetti privati e l'esercizio di funzioni pubbliche." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1446.

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Abstract:
La tesi ha ad oggetto il controverso rapporto tra i poteri pubblici, latu sensu intesi, e i soggetti privati. In particolare, si è analizzato, nel primo capitolo, l approccio della dottrina al ruolo dei soggetti privati negli atti di amministrazione pubblica, indagando in particolare l evoluzione del principio di sussidiarietà orizzontale. Nel secondo capitolo si è proceduto ad una analisi di alcune fattispecie concrete, con particolare attenzione alla giurisprudenza nazionale e comunitaria. Si è potuto così constatare che il diritto amministrativo adopera moduli dinamici, che consentono in qualche caso al privato di adottare esso stesso provvedimenti amministrativi, o di avere la competenza istruttoria in casi specifici di attività discrezionale.
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Simonelli, Luca <1989&gt. "Le disuguaglianze e le politiche pubbliche in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5559.

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Abstract:
Il lavoro si propone di descrivere e analizzare le disuguaglianze in Cina dal 1949 a oggi, con particolare attenzione al periodo compreso tra gli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio, un periodo che ha visto l’aggravarsi di questo problema, evidenziandone le responsabilità politiche del Partito Comunista Cinese che ha agito in contrasto con i principi di uguaglianza sociale del comunismo. Il lavoro è sviluppato essenzialmente in tre sezioni: la prima rappresenta l’evoluzione politica delle disuguaglianze, in particolare vengono studiate le azioni governative inerenti a un miglioramento delle condizioni sociali del paese con specifico riferimento alla società “armoniosa” e ai Piani Quinquennali XI e XII, che segnano una svolta nell’approccio al tema delle disuguaglianze da parte delle autorità. Nella seconda sezione vengono esaminate le disparità economiche in termini di reddito disponibile per famiglia, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali. Vengono inoltre analizzati parallelamente i dati e le relative cause che hanno determinato un profondo divario economico, infrastrutturale e sociale. Nella terza ed ultima parte vengono descritte le disuguaglianze interregionali presenti in Cina, ne viene analizzata l’evoluzione storica e vengono riportate le principali politiche in favore dello sviluppo economico delle aree più arretrate.
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MURRU, MARIA FRANCESCA. "SFERE PUBBLICHE NELLA RETE. PROMESSE PARTICIPATIVE E UTOPIE COMUNICATIVE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/787.

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Abstract:
La tesi affronta la questione delle culture civiche presenti su internet a partire dal dibattito teorico sulla rete e le sue implicazioni in relazione al discorso e alla prassi politica. Nella prima parte verranno messi in luce i presupposti delle riflessioni più recenti che tematizzano la possibilità che il web, in quanto luogo di discussione e partecipazione tendenzialmente libero e inclusivo, possa rappresentare l’incarnazione del modello idealtipico di sfera pubblica borghese, magistralmente elaborato da Habermas (1962). Grazie all’interattività, ai bassi costi di produzione e distribuzione, a una nuova struttura di comunicazione many-to-many, le nuove tecnologie digitali sembrerebbero consentire la realizzazione di una intersoggettività pura, autenticamente orientata all’intesa reciproca e non contaminata dall’agire strumentale dei sistemi politici ed economici. Tuttavia, se si analizzano le ricerche empiriche finora condotte (tra gli altri Whilelm 1999, Tsaliki 2002, Wright e Street 2007), si osserva che, accanto a contributi che evidenziano una notevole capacità deliberativa delle discussioni online, ne esistono altrettanti che, al contrario, mettono in luce un gap profondo tra l’ideale normativo e la prassi concretamente messa in atto. Attraverso un doppio binario, induttivo e deduttivo, si tenterà di provare come la contraddittorietà radicale di tali risultati empirici sia in ultima istanza riconducibile alle problematicità insite nel modello habermasiano e alla sua inadeguatezza nel cogliere la complessità dei processi della partecipazione politica che hanno luogo sulla rete. A partire da questa constatazione, si dimostrerà come la sua applicazione possa ancora essere feconda a patto che si ipotizzi di considerare l’ideale di sfera pubblica habermasiano come uno dei paradigmi che ancora informano gli immaginari sociali moderni (Taylor, 2005), piuttosto che come ideale contro-fattuale (Dryzek, 1990) rispetto al quale commisurare criticamente le imperfezioni del reale. Ne discenderà una traslazione della prospettiva analitica, sintetizzabile nel passaggio da un approccio normativo – prescrittivo, rigidamente ancorato a una determinata concezione del “dover-essere”, a un approccio culturale - diagnostico che invece indaga la contingenza del reale alla luce delle sue precondizioni sociologiche e culturali (Nieminen, 2006). Nella seconda parte, si analizzerà il caso empirico del blog curato dal comico italiano Beppe Grillo (www.beppegrillo.it) attorno al quale si è sviluppato un movimento politico altamente articolato ed eterogeneo, capace di promuovere incursioni sempre più frequenti nella politica istituzionale. L’analisi empirica scaturirà dall’applicazione di un modello analitico che attinge al paradigma delle culture civiche proposto da Dahlgren (2009) e in parte lo riformula alla luce del concetto di mediazione sviluppato da Silverstone (1999). Attraverso l’analisi del contenuto dei post del blog e di un corpus di interviste realizzate su lettori del blog e attivisti del movimento, si tenterà di dimostrare come il fenomeno sviluppatosi attorno a Beppe Grillo abbia funzionato come una “public sphericule” (Gitlin, 1998), una piccola sfera pubblica capace di maturare una propria cultura civica, contraddistinta da autonomi processi di mediazione e di valorizzazione del quadro socio-tecnologico a disposizione.
The notions of deliberation and the frame of the discourse theory of democracy (Habermas, 1996), have inspired a substantial strand of studies focused on the internet’s democratic potential (See e.g. Kellner (1999), Rheingold (1993), and Wilhelm (1999)). The central accomplishment of these various contributions lies in the assessment of the extent to which dialogical exchanges taking place in the cyberspace conform to the normative requirements of the ‘counter-factual ideal’ of public sphere (Dryzek, 1990). However, the contradictions that appear when analyzing practical research findings from a comparative global view, pose a dilemma that deals more with theoretical assumptions rather than with the empirical methods applied. The basic aim of the thesis will be the proposal of a cultural turn in the analysis of online public spheres, inspired by the model of “civil cultures” developed by Dahlgren (2009). For this purpose, two major lines of reasoning will be developed. On one hand, the theoretical roots of the concept of deliberation and the long wave of criticisms drawn out by them, will be explored in order to underscore the intrinsic shortages of the notion. It will be argued that the model of “civic cultures” seems to offer a more adequate analytical frame in order to make sense of the pluralized and fragmented online environment. In fact, its original assumptions offer a real antidote to technological determinism. If it is true that technology only makes sense within a social context from which it receives symbolic and pragmatic meanings (Lievrouw, 2002), we can think of civic cultures as a ‘community of practices’ (Wenger, 1998) within which specific ways of using and interpreting technologies are carried out in order to achieve political and civic purposes. On the other hand, the theoretical path will be supported by the references to an empirical case study that will show how the model can be conveniently used to study what is concretely happening in the living public spheres of the internet. The case study will be focused on Beppegrillo.it, an Italian weblog acting as a communicative platform for the development of a civic and political movement which is lead by Beppe Grillo, a well-known comedian.
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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/1/Tesi_DaRin_Nicola.pdf.

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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/.

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Meli, Giuseppe. "Esternalizzazioni delle pubbliche amministrazioni. Questioni di diritto del lavoro." Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/3958.

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Abstract:
Il lavoro si occupa delle strategie di esternalizzazione delle pubbliche amministrazioni, dalla prospettiva del diritto del lavoro. La trattazione si concentra sugli appalti, il lavoro mediante agenzia e le "societarizzazioni", quali strumenti di outsourcing, che consentono di ridurre il perimetro della p.a., conformemente ai postulati della dottrina del new pubblic managment. L'obiettivo finale è di formulare una proposta di "risocializzazione" delle esternalizzazioni, basata sul metodo del bilanciamento, che consenta di evidenziare e correggere gli eccessi e le antinomie causate delle politiche neoliberali: sprigionando le potenzialità sociali dell'ordinamento europeo è possibile promuovere un riequilibrio dell'asimmetria pro-market, mediante l'utilizzo accorto del principio di proporzionalità, sì da contemperare i diritti sociali e le libertà economiche nello spazio sovranazionale.
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Guillemot, Marc <1981&gt. "Le Politiche Pubbliche Brasiliane nello Scenario Internazionale: Nuove Rappresentazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2512.

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Abstract:
L’oggetto della ricerca è studiare il Brasile, “creato” secondo gli interessi di settori sociali dominanti, arretrati (oligarchia latifondista e i suoi alleati). Si analizzerà la mutazione degli interessi delle classi egemoni, dalla colonizzazione in poi, e relative conseguenze. Si esaminerà il processo di Nation Building del Brasile, cogliendo il cambiamento d’immagine internazionale del Paese prodotta dalla Presidenza del Governo Lula. Si osserverà come la qualità di vita di un ampio spettro di persone sia migliorata attraverso le politiche sociali e queste ultime siano un investimento a lungo termine per garantire un benessere maggiore per la Nazione. L’obiettivo della tesi è di dimostrare, con l’esempio del Brasile, che il cosiddetto Terzo Mondo può uscire dalla miseria che lo attanaglia. Il Brasile, ricco in materie prime, risorse naturali e umane, riveste importanza per l’Europa per un duplice motivo: fa parte delle economie emergenti del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ed è fra i Paesi leader del Sudamerica. La tesi si sviluppa in tre capitoli: 1) Una ricerca per conoscere il processo di Nation Building del Paese: ripercorrere il percorso storico brasiliano, dalla cosiddetta “scoperta dell’America” fino al processo di democratizzazione iniziatosi alla fine della dittatura militare del ’64-’85, consentirà di capire la problematica della dipendenza strutturale del Brasile e conseguentemente ricostruire come il Paese apparisse agli occhi di tutto il Mondo. 2) Un’analisi delle politiche pubbliche adottate in epoca contemporanea. Senza rovesciare gli equilibri del sistema, il Presidente Lula raggiunge i suoi obiettivi primari: la “lotta alla fame” e un “Brasile, paese di tutti”. Si può costatare che con gli ultimi due governi c’è un forte tentativo di tutela verso le fasce più deboli della società (indigeni, afro-brasiliani, donne, indigenti) con particolare riguardo alla salute ed alla educazione dei minori. 3) Una ricerca su articoli della stampa europea, specialmente di Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Questa analisi consentirà di capire com’è cambiata l’ottica europea nei confronti del Brasile e quale sia l’immagine di cui gode questo “nuovo Paese”. Durante il primo decennio del XXI sec. i notiziari europei hanno parlato sempre più frequentemente del Brasile: l’Europa temeva, che con l’elezione a Presidente dell’ex-sindacalista Lula il Brasile potesse assumere posizioni estremiste. Al contrario, Lula si è dimostrato non solo democratico e moderato nei rapporti internazionali, ma ha anche guidato il Paese cercando di appianare le differenze economiche. Sommato tutto questo al boom economico, i media di tutto il mondo hanno rispolverato vecchi titoli e slogan come “Il gigante si è svegliato” “Il paese del futuro” “Il miracolo Brasiliano”. Il fenomeno del Brasile ci permette di capire la relazione esistente tra la massa ed i suoi leader. In un passato anche recente il Brasile era famoso per estesissime favelas e ricchezza esclusiva di pochissimi fortunati (calciatori e modelle); adesso è un interlocutore internazionale nel campo tecnologico, scientifico, economico e dei Diritti Umani. In effetti, soltanto con la partecipazione del popolo, investito di responsabilità verso il proprio Paese, è possibile fare tutti quei progressi che permettono lo sviluppo nazionale. Perciò si dimostrerà che è possibile uscire da vecchi stereotipi se esiste la volontà politica per un progetto di cambiamento sociale sostenibile. A conclusione, si proverà come le nuove politiche pubbliche del Brasile si possano considerare come l’esempio di una visione innovativa in cui crescita economica e redistribuzione della ricchezza sono fra loro complementari.
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Pignatelli, Marcella <1992&gt. "Urbanizzazione sostenibile in Cina: sfide, opportunità e politiche pubbliche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9297.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi decenni la Cina ha conosciuto un periodo caratterizzato da un forte tasso di crescita economica, accompagnato da un rapido processo di urbanizzazione. Sebbene questi due fenomeni abbiano apportato numerosi benefici all’economia e alla società cinesi, essi hanno anche esacerbato alcuni problemi preesistenti e ne hanno creati di nuovi. Con il manifestarsi di queste criticità e anche grazie all’influenza esercitata da un acceso dibattito internazionale in materia, in Cina si sono gradualmente affermati e diffusi i concetti di sostenibilità e sviluppo sostenibile. La leadership cinese è così diventata sempre più consapevole della necessità di riformare l’apparato socioeconomico, al fine di risolvere le difficoltà legate all’urbanizzazione, consapevole del fatto che quest’ultima gioca un ruolo chiave nell’ambito della sostenibilità, grazie alla possibilità che essa offre per una migliore allocazione delle risorse. Questo lavoro compie un’analisi dei problemi ambientali, sociali ed economici che sono stati causati dall’evoluzione urbana cinese ed espone gli strumenti maggiormente utilizzati dal governo per affrontarli: la volontà politica si è tradotta nella formulazione di riforme e nella realizzazione forme innovative di gestione e pianificazione urbana che tendono a integrare sviluppo ambientale, sociale ed economico, soprattutto mediante l’adozione di progetti di rinnovamento urbano guidate da meccanismi di mercato. L’urbanizzazione rappresenta dunque una delle più grandi sfide e occasioni per la Cina dei nostri giorni: se il Paese sarà in grado di gestire l’espansione urbana in modo appropriato, riuscirà anche ad assicurare una crescita economica maggiormente sostenibile.
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Delle, Vedove Verdiana <1998&gt. "La gestione degli e-books nelle biblioteche pubbliche italiane." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21731.

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QUARANTA, ENZO. "La misurazione e la valutazione della performance organizzativa nelle Amministrazioni Pubbliche." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2014. http://hdl.handle.net/11369/331789.

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Abstract:
A seguito delle recenti e radicali trasformazioni economico-sociali, i Governi nazionali sono stati spinti ad intervenire in modo tempestivo ed incisivo, apportando innovativi cambiamenti anche ai testi legislativi vigenti laddove si è reso necessario modificare – in vario modo e con intensità diverse a seconda del tipo di sistema politico-amministrativo del proprio Paese (Pollitt, Bouckaert, 2011) – il framework entro cui la Pubblica Amministrazione (d’ora in poi P.A.) opera, ovverosia l’assetto politico e istituzionale che definisce le “regole del gioco”, unitamente alle norme che disciplinano il funzionamento della “macchina amministrativa”, nella prospettiva di introdurre i meccanismi operativi tipici delle imprese private, tra cui si citano i sistemi di pianificazione, programmazione e controllo, i sistemi di gestione del personale e i sistemi informativi contabili ed extra-contabili. In tal senso, il Legislatore italiano, da più di venti anni, sta tentando di riformare la P.A. (mediante il processo di “aziendalizzazione”), al fine di ottenere un sistema di aziende pubbliche in grado di operare all’insegna di criteri di efficacia, efficienza e trasparenza/pubblicità (Hood, 2001). Com’è noto, il processo riformatore è stato avviato in Italia con gli interventi normativi sulle Autonomie Locali (la L. n.142 del 1990), sul procedimento amministrativo (la Legge n.241 sempre del 1990) e con le novità sul Pubblico Impiego (D.Lgs. 29 del 1993). L’utilizzo di strumenti organizzativo-gestionali innovativi mutuati dall’esperienza delle imprese private, rappresenta l’output di un lungo e complesso processo riformatore che ha interessato la gestione e l’organizzazione nel comparto pubblico. Il presente lavoro di tesi è incentrato sul tema della performance della P.A. e, in particolare, degli Enti locali. Scendendo nel dettaglio, la research question verte sul grado di adeguamento (compliance) alla Riforma Brunetta dei documenti (output) del “ciclo di gestione” della performance redatti dagli Enti locali italiani. Nella literature review ci si sofferma sulle motivazioni e sui contenuti dei principali interventi legislativi diretti a modificare in maniera significativa i sistemi di programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche italiane per troppo tempo orientati da logiche burocratiche, tese a garantire la regolarità formale degli atti compiuti, ma inadeguati ad assicurare il “buon andamento” della P.A. sotto il profilo dell’economicità della spesa pubblica, dell’efficacia dell’azione collettiva e dell’innalzamento dei livelli di produttività del personale. Si è posta enfasi non solo sul “nuovo” concetto di performance, ma sono state introdotte innovazioni “organizzative” e di “metodo” che consentissero un migliore funzionamento dei sistemi di performance management, tenuto conto anche delle migliori esperienze di altri Paesi avanzati, primo fra tutti il Regno Unito. Si intende, in particolare, fare riferimento all’introduzione dell’allora Commissione indipendente per la Valutazione, l’Integrità e la Trasparenza delle amministrazioni pubbliche-CIVIT (ora Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche-ANAC) sulla “falsariga” del National Audit Office (NAO); alla definizione dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) come nuovo soggetto deputato alla valutazione della performance all’interno delle singole amministrazioni; alla definizione delle fasi del “ciclo di gestione della performance”; all’identificazione delle caratteristiche che gli obiettivi devono possedere per poter essere considerati utili al processo decisionale; al concetto di performance organizzativa, ovverosia dell’Ente pubblico considerato nella sua interezza, e di performance individuale, da collegare necessariamente al primo; ai vari ambiti di analisi della performance organizzativa (impatti, strategie, qualità, efficienza, ecc.) e di quella individuale, ecc. Dopo un generale inquadramento dell’evoluzione normativa sul tema del performance management delle amministrazioni pubbliche italiane, nella rassegna della letteratura economico-aziendale, si procede alla presentazione ed interpretazione delle principali innovazioni apportate dalla c.d. “Riforma Brunetta”, facendo particolare attenzione alle norme applicabili alle amministrazioni locali, che attengono, tra gli altri, ai seguenti aspetti: i soggetti da coinvolgere nelle attività di misurazione e valutazione delle performance; i requisiti da rispettare nelle procedure di individuazione ed assegnazione degli obiettivi, di costruzione delle misure e di fissazione dei relativi target da raggiungere; la documentazione da predisporre e la strumentazione di supporto da utilizzare; i principi alla base della misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale. Nello specifico, si chiarisce in che modo gli Enti locali hanno declinato nei loro ordinamenti i principi ispiratori della riforma e si illustrano le modalità con le quali si è proceduto a recepire documenti quali “il Piano della Performance” e “la Relazione sulla Performance” previsti come obbligatori solo per talune amministrazioni pubbliche italiane (Ministeri, Enti Pubblici Istituzionali nazionali, ecc.). Tale analisi è stata condotta anche alla luce delle delibere emanate dall’ANAC (già CIVIT) sull’argomento, dal momento della sua istituzione, e delle linee-guida predisposte dall’ANCI. Inoltre, si evidenziano le principali problematiche in atto nelle amministrazioni comunali italiane con riferimento all’integrazione tra il ciclo di programmazione finanziaria e il ciclo della performance. In effetti, i ritardi “legalizzati” nell’approvazione dei documenti finanziari di previsione di certo non aiutano gli operatori della P.A. a programmare con serietà la gestione aziendale, con la conseguenza che l’avvio del ciclo di gestione della performance si realizza quando la chiusura dell’esercizio finanziario è alle porte e non resta che passare al redde rationem di quanto è stato (forse) prodotto. Sul piano empirico, la suddetta research question è stata esplorata su di un campione costituito da trenta Comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti. Dall’universo statistico complessivo, sono stati estratti tali comuni, dal momento che hanno reso disponibile, nella sezione “Amministrazione Trasparente” del proprio sito istituzionale, il Piano della Performance o documenti assimilabili (PEG-PdP). In particolare, i documenti di programmazione, pubblicati nel corso dell’esercizio finanziario 2012 (Piani della Performance 2012-2014 o documenti analoghi del tipo PEGPdP), e quelli di rendicontazione a chiusura del ciclo di gestione della performance 2012 (Relazione sulla Performance 2012) pubblicati nell’anno successivo, sono stati analizzati tramite la content analysis. L’arco temporale, oggetto di indagine, abbraccia gli anni 2012-2013. Questa scelta metodologica si giustifica, a seguito della necessità di analizzare l’intero ciclo di gestione della performance: includendo nell’indagine, oltre la fase della programmazione, anche quella della rendicontazione. Sono state utilizzate le Relazioni sulla Performance 2012 che si sono rese disponibili durante il periodo di svolgimento delle attività di ricerca e, precisamente, fino al 31/12/2013. Non è stato possibile analizzare le Relazioni relative all’esercizio 2013, in quanto saranno disponibili nel corso del 2014. Dal punto di vista metodologico, il grado di adeguamento (compliance) alla Riforma Brunetta dei documenti (output) del “ciclo di gestione” della performance è stato misurato grazie ad un indicatore sintetico appositamente costruito, denominato Performance Index. Tale parametro si fonda su una serie di giudizi di valutazione in merito all’adeguatezza del Piano della Performance e della Relazione sulla Performance pubblicati (o di documenti analoghi). I risultati dell’indagine empirica consentono di formulare alcune proposte di miglioramento del ciclo di gestione della performance dei Comuni esaminati, sotto il profilo dei documenti che “incorporano” le misure di performance. A ben vedere, i Comuni “meno virtuosi”, ovverosia quelli che presentano livelli meno elevati del Performance Index, presentano specifiche caratteristiche, come ad esempio basso ricorso ad appositi indicatori di outcome, scarsa accessibilità dei documenti in parola, mancata indicazione dei valori target da conseguire, ecc. Si è provveduto, inoltre, a verificare l’esistenza di eventuali relazioni di associazione tra lo scoring del Performance Index e talune variabili organizzative/di contesto (relative ai singoli Enti) suggerite dalla letteratura economico-aziendale e manageriale. Dalle evidenze empiriche, emerge che l’istituzione degli Organismi Indipendenti di Valutazione da parte dei Comuni che hanno optato per tale soluzione non ha contribuito – almeno nei due anni osservati (2012-2013) del ciclo di gestione della performance – ad innalzare i livelli di compliance rispetto alle indicazioni della Riforma Brunetta e alle linee-guida emanate dalla CiVIT (ora ANAC). Infatti, la variabile in esame non appare statisticamente significativa. Per quanto attiene al fattore dimensionale, si registra che la dimensione aziendale (numero di abitanti) non sembra incidere sul Performance Index. Pertanto, i Comuni più grandi non presentano necessariamente livelli più elevanti di compliance. Ancora, occorre evidenziare che i livelli più elevati del Performance Index tendono a riscontrarsi nei Comuni dove si registra una maggiore presenza femminile tra i dipendenti. Anche il fattore geografico costituisce un elemento distintivo sotto il profilo dell’adeguamento ai principi e alle indicazioni della Riforma Brunetta, dal momento che i Comuni situati al Nord tendono a conformarsi meglio ai contenuti delle delibere CiVIT e, in particolare, a presentare documenti di programmazione e consuntivi coerenti tra loro. Da ultimo, in termini di prospettive future di ricerca, potrebbe risultare utile estendere l’indagine agli anni successivi, soprattutto nella prospettiva di verificare se il Performance Index migliora nel tempo. La problematica del performance management, purtroppo, è ancora del tutto nuova per numerose amministrazioni locali, sebbene si parli di efficacia e di efficienza, sin dagli inizi degli anni Novanta del secolo scorso (L. 142/90, D.Lgs. 29/93, D.Lgs. 77/95, D.Lgs. 289/99, ecc.). In altri termini, la diffusione di nuove logiche gestionali che pongono enfasi sui risultati richiede tempo, dal momento che è influenzata, tra l’altro, dai comportamenti delle persone che operano nelle singole amministrazioni, non solo a livello di tecno-struttura, ma anche (e soprattutto) nell’ambito degli organi di indirizzo politico-amministrativo. In effetti, la gestione della performance diventa efficace, nel momento in cui si riscontra la presenza di determinate “condizioni abilitanti”, tra cui il commitment politico e amministrativo.
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ADAMI, Tommaso (ORCID:0000-0003-2214-7110). "Strategie di portafoglio sul mercato azionario basate su notizie pubbliche." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/224729.

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Abstract:
Public news is a relevant source of information describing events occurring in the real world. Despite information leakages and fake news readers are often willing to pay to gather information conveyed through the news. In this work, we investigated the effects of micro news sentiment on the equity market. Therefore, according to several market theories of Behavioral Finance, we want to understand if public news is interesting for the equity market investor. The Adaptive Market Hypothesis is one of these theories and states that also if markets are efficient in general, inefficiency may affect them in particular periods. These inefficiencies may then leave open profit opportunities for the informed investor. For this reason, public news could have an important impact on investor's choices. In the second chapter we present the Efficient Market Hypothesis, Behavioral Finance, and the Adaptive Market Hypothesis. After the basic theoretical introduction, we report a review of the available literature regarding studies on the effect of the news on markets. The reported papers cover many relevant aspects regarding how to measure the news impact on the market returns. The main factors extracted from the news are: the news sentiment, the cumulated sentiment, the news relevance and novelty, and the news topics and categories. The third chapter tries to describe the events happening in the market that could be conveyed through the news. At first, the events characterizing the value generation process and the highly complex firms' interconnection are described. The description then moves on to events concerning the firms' evaluation process, which is split into two sections: the former about fundamental indicators evaluation and the latter about perspectival views and ratings. In the last section of the chapter events regarding the ownership structure of a firm are reported and a possible path of transmission from the news to the effects on the market is outlined. The fourth chapter describes the market data and news sentiment database and reports statistics about the considered stocks. The description of the data also reports statistics about category groups, a high-level grouping of news events in a hierarchical taxonomy of financial-related news events. The fifth chapter presents news-based strategies for intraday open to close trading. The strategies are based on a naive beauty context model that takes into account only indicators generated by firm-specific public news sentiment or volume subdivided by category group. Three main patterns emerged from the analysis and characterize different category groups: sell on news volumes, buy according to news sentiment, and sell according to news sentiment. The analysis has also shown that many portfolio strategies based on category groups are characterized by a reversal effect overnight, while few others by a continuation trend. The sixth chapter presents a more complex model that tries to enhance baseline models with the use of public news. The baseline models rely on three different portfolio optimization criteria: Sharpe Ratio, Second-order Stochastic Dominance, and Scaled Second-order Stochastic Dominance. The Second-order Stochastic Dominance optimization criteria are based on enhanced indexation, where the optimal portfolio is supposed to be the best portfolio dominating the reference market index. The aim of the models is to understand which category groups bring useful information for portfolio optimization. The discussion of the results is divided into two parts, the former reports profitability and turnover results for the three baseline strategies, while the latter reports the results for the different category groups and cumulation periods. In the last part of the chapter a series of possible further researches are proposed.
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FALCONE, MATTEO. "La funzione conoscitiva delle amministrazioni pubbliche nell'era dei Big Data." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266715.

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Abstract:
Big data we mean a huge set of data in heterogeneous sources and forms, continuously fed in real time, which requires processing technologies and different management, better than traditional technologies, able to change the decision-making processes, methods production of knowledge and the cultural approach to the data value. The processing of big data gives the opportunity to those who are in possession of these particular types of data to collect an unprecedented amount of data, to gain a predictive capability on social, economic or political phenomena already in place or under development to others foreclosed and the tendency to use and continually reuse the data in such a way as to derive new information and new knowledge about reality. One can not ignore, therefore, the potential impact of these new technological and cultural possibilities inherent in the data and their management on the action and administrative organization. Govern with the Big Data means knowing produce, process and reprocess data from public sources and private owned by public administrations so as to enhance knowledge of the factual situations to which the administration must intervene, the speed and effectiveness of ' public intervention, efficiency and good management of public services. The processing of big data sets all'amministrativista the issues of no small moment: their use during the administrative action changes the traditional canons procedural investigation? Approaching the administrative decision to the optimal decision? It makes it increasingly relevant to the principle of material truth that must tend the administrative action? Govern with the Big date includes, however, the ability to govern the Big Date, ie the ability to equip public authorities the right technological infrastructure in order and to organize the internal information systems and the coordination of information between the administrations just as appropriate: ultimately to be able to organize the management of data held by public authorities. The management of big data sets, the same way, relevant legal issues: how we collect and how we retain this data? Which data quality can be achieved and what quality you have to ensure that these data? Which of these files you make reusable? The Big Date, ultimately, emphasize that it is necessary to rethink the cognitive function of government, understood in its dynamic sense (administrative action), both in its static sense (organizational): a cognitive function more and more autonomous because highly technical and difficult to place as assets only instrumental administrative action.
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Papi, Emanuele. "L'Etruria dei romani : opere pubbliche e donazioni private in età imperiale /." Roma : Quasar, 2000. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38870449r.

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CIMINO, MICHELE. "Lo strano caso della fallibilità delle società pubbliche in house providing." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2022. http://hdl.handle.net/11566/295528.

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Abstract:
L’analisi del fenomeno giuridico delle società in house è un tema particolarmente complesso e in evoluzione sugli impulsi di una giurisprudenza nazionale spesso contrastante e di una giurisprudenza europea talvolta ondivaga e non consolidata, che solamente nel 2021 ha delineato definitivamente il tema della fallibilità delle società in house. La tematica delle società in house è infatti piuttosto recente, ma, nonostante ciò, ha sempre alimentato un forte dibattito su aspetti diametralmente opposti che hanno riguardato tanto la reale natura dell’istituto, sulla base degli orientamenti giurisprudenziali e della disciplina nazionale e sovranazionale, quanto la sua fallibilità alla luce del T.U.S.P. e del C.C.I. L’assenza di una posizione univoca sulla natura delle società in house ha determinato negli anni novanta un accesso dibattito giurisprudenziale culminato nella sentenza della C.G.U.E. del 18 novembre 1999, causa C-107/98, Teckal Srl c. Comune di Viano, 11 gennaio 2005, causa C-26/03 Stadt Halle. In passato, ad una prima posizione che individuava nell’in house un’eccezione alla regola ordinaria dell’affidamento tramite gara (Corte Cost., 17 novembre 2010, n. 325; Corte Cost., 20 marzo 2013, n. 46), era poi seguita, prevalendo, la tesi che l’in house fosse un’alternativa, dettata da ragioni diverse, alle gare pubbliche e non un minus rispetto alle stesse. Tuttavia, nel 2020 e nel 2021, la giurisprudenza amministrativa sembra aver superato la teoria dell’equiparazione tra in house ed evidenza pubblica, ritenendo la prima residuale e subordinata rispetto alla seconda, anche in virtù delle decisioni della C.G.U.E. (Sez. IX, 6 febbraio 2020, n. 89/19 e C-91/19) e della sentenza della Corte Costituzionale n. 100/2020. Tale cambio di orientamento è stato espresso dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato e dei TAR, spingendo l’A.N.A.C. ad attivare una consultazione per predisporre nuove Linee Guida proprio in merito alla motivazione rafforzata richiesta dall’art. 192 d.lgs. n. 50/2016, espressione di quel dibattito sulla natura dell’in house. Dalle Linee Guida è apparso come l’intento dell’ANAC, di inserire una motivazione rafforzata, fosse orientato a rimediare alle omissioni delle Amministrazioni, soprattutto locali, che nella gran parte dei casi tendono a preferire l’affidamento in house alla gara pubblica, in spregio alle norme nazionali ed europee in tema di concorrenza e trasparenza. In tale quadro si è inserito anche il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentato il 25 aprile 2021 dal Governo al Parlamento per l’avvio del procedimento legislativo, che detta alcuni principi in tema d’ in house e servizi pubblici e la tanto agognata riforma del Codice della Crisi d’Impresa, che ha inciso fortemente sulla materia della fallibilità delle società in house a chiosa di un iter già avviato con il Testo Unico sulle Società Partecipate, mettendo la parola fine, quantomeno per adesso, all’accesa tenzone dottrinale e giurisprudenziale sul punto. La tesi di dottorato affronta tali questioni, analizzando le problematiche sottese alla natura stessa delle società, le tensioni sistematiche e applicative che la fallibilità delle società in esame comporta, le eventuali soluzioni alternative escluse. L’elaborato, in conclusione, partendo da una ricognizione normativa, dottrinale e giurisprudenziale sullo stato dell’arte, si interroga sulla fallibilità della società in house, e sugli effetti, alla luce anche della più recente giurisprudenza di merito sull’argomento.
The analysis of the legal phenomenon of in-house companies is a particularly complex and evolving issue on the impulses of an often conflicting national jurisprudence and of a European jurisprudence that is sometimes fluctuating and not consolidated, which only in 2021 definitively outlined the issue of the fallibility of companies. in house. The issue of in-house companies is in fact quite recent, but nevertheless it has always fueled a strong debate on diametrically opposed aspects that have concerned both the real nature of the institution, based on jurisprudential orientations and national and supranational regulations, as well as its fallibility in the light of the TUSP and of the C.C.I. . The absence of a univocal position on the nature of in-house companies led to a heated jurisprudential debate in the nineties, culminating in the sentence of the C.G.U.E. of November 18, 1999, case C-107/98, Teckal Srl v. Municipality of Viano, 11 January 2005, case C-26/03 Stadt Halle. In the past, to a first position which identified in-house an exception to the ordinary rule of awarding by tender (Corte Cost., November 17, 2010, n.325; Corte Cost., March 20, 2013, n.46), then followed, prevailing, the thesis that the in house was an alternative, dictated by different reasons, to public tenders and not a minus compared to them. However, in 2020 and 2021, administrative jurisprudence seems to have overcome the theory of equating in-house and public evidence, considering the former residual and subordinate to the latter, also by virtue of the decisions of the C.G.U.E. (Section IX, February 6, 2020, n. 89/19 and C-91/19) and the sentence of the Constitutional Court n. 100/2020. This change of orientation was expressed by the jurisprudence of the Council of State and the T.A.R. prompting the A.N.A.C. to activate a consultation to prepare new Guidelines precisely on the reinforced motivation required by art. 192 of Legislative Decree no. 50/2016, an expression of that debate on the nature of in-house. From the Guidelines it appeared that the intent of ANAC, to insert a reinforced motivation, was aimed at remedying the omissions of the Administrations, especially local, which in most cases tend to prefer the in-house entrustment to the public tender, in disregard for national and European rules on competition and transparency. The text of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR) was also included in this framework, presented on 25 April 2021 by the Government to Parliament for the start of the legislative procedure, which dictates some principles on the subject of in-house and public services. and the much-needed reform of the C.C.C., which has had a strong impact on the matter of the fallibility of in-house companies as a gloss of a process already started with the T.U.S.P., putting an end, at least for now, to the 'heated doctrinal and jurisprudential dispute on this point.
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DI, CARLO Anna. "Strumenti di gestione territoriale e politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2011. http://hdl.handle.net/11695/66302.

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Abstract:
In Italy the lack of a strategic approach in the tourism sector is particularly evident. For a long time everyone enjoyed its extraordinary natural resources, and in the past tourists fell for the Italian destinations in spite of the absence of a well-structured supply. For some years, however, the context is going to radically change and, above all, the habits of making tourism are going to change too. The need for a change becomes more and more urgent when tourist activities are developed in sensitive areas such as protected ones; it is now a fact that the demand for eco-tourism, green tourism and sustainable ethical tourism is growing, and therefore the importance of the implementation of programmatic actions as well as long-term territorial planning becomes absolutely fundamental priority. There are many tools available to government agencies and local public bodies that may contribute to the aim of economic, social and environmental sustainability. One of them is the European Charter for Sustainable Tourism (ECST) that is a voluntary and contractual relationship between the body of a park management, tourism enterprises and the local population, all of them to develop tourism in keeping with the sustainable management of natural resources of the protected area. This is essentially the combination of a process of participatory planning and a management system and control that materializes in the identification of a five-year Action Plan built on collaboration between public sector, private sector and local population and reflecting the strategy of the protected area in the field of sustainable tourism. The National Park of Abruzzo, Lazio and Molise decided to join in this process, recognizing the need to revamp the tourism sector in its territory and to identify the right path to follow ECST. The strong point of the Charter is by far the buttom-up approach that leads to the organization of regional forums, meetings and negotiations in which responsible entity for management of the protected area, municipalities, local authorities, local companies to promote tourism, economic operators and representatives of local associations are called down. This paper reports the achievements in cooperation with the Park Authority and a designated official Federparchi in terms of area-based analysis (called Diagnostic Report); then it attempts to show what comes out of the analysis, in particular what about the strengths and weaknesses of the tourism sector as well as the opportunities for stakeholders placed into the park. In order to organize forum, socio-economic development of tourism and the territorial homogeneity for tourist development were taken into account. In so doing, three territories were identified and three meetings were held for each of them. The meetings were preceded by a plenary session during which a draft of the diagnostic report was presented and they were settled with an illustration of the strategy and actions that the Park Board and stakeholders of the area are committed to taking forward. The actions - as the result of the work of consultation and sharing of shared vision and mission of the tourism sector of the Park and the actors of the territory - were compared with the foreseen measures in the 2007-2013 plans of all the three regions where the Park is placed in order to highlight the consistency in the measures as well as to identify the possible sources of funding for programming plans and projects covered in the agenda of the ECST. It was also carried out an ex ante evaluation of the possible effects due to acquisition and implementation of the ECST action program on environmental issues of the Park by the use of some specific indicators of the tourism sector. Thus, matrices were produced that can be employed for monitoring the implementation process of the Charter.
Nel nostro Paese l’assenza di un approccio strategico nel settore turistico è particolarmente evidente. Si è sempre beneficiato di un patrimonio straordinario di risorse e il turista del passato era attratto dalle destinazioni italiane anche in assenza di un’offerta ben strutturata. Da qualche anno il contesto è però radicalmente cambiato ma soprattutto, sono mutate le abitudini del far turismo. La necessità di cambiamento si fa ancor più pressante e indispensabile quando le attività turistiche si sviluppano in aree sensibili come le aree protette: ormai è un dato di fatto che la domanda di ecoturismo, turismo verde e turismo eticamente sostenibile è in costante crescita e pertanto l’importanza dell’implementazione di azioni programmatiche e di pianificazione territoriale di lungo periodo diventano assolutamente fondamentali e prioritarie. Tanti sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni e degli enti preposti al governo del territorio che possono contribuire al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Tra questi c’è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) uno strumento volontario e contrattuale tra l’Ente di gestione di un parco, le imprese turistiche e la popolazione locale, per lo sviluppo di un turismo in armonia con la gestione sostenibile delle risorse naturali dell’area protetta. Si tratta in sostanza della combinazione tra un processo di pianificazione partecipata e di un sistema di gestione e controllo e trova concretezza nella individuazione di un Piano di Azione quinquennale costruito dalla collaborazione tra settore pubblico, settore privato e popolazione e che riflette la strategia dell’area protetta nel settore del turismo sostenibile. A tale processo ha deciso di aderire il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ravvisando la necessità di riorganizzare il settore turistico nel proprio territorio e individuando nella CETS il giusto percorso da intraprendere. Punto di forza della Carta è sicuramente l’approccio di tipo buttom up che si materializza nella organizzazione dei forum territoriali, tavoli di concertazione e dialogo a cui sono chiamati a sedere i responsabili dell’Ente che gestisce l’area protetta, i Comuni, gli Enti territoriali, le Aziende di promozione turistica, gli operatori economici e i rappresentanti delle Associazioni locali. Il presente lavoro riporta quanto realizzato di concerto con l’Ente Parco e con un responsabile designato da Federparchi, in termini di diagnosi territoriale (denominata Rapporto Diagnostico) analisi dalla quale emergono i punti di forza e debolezza del settore turistico ma anche le opportunità che ad esso sono associate per gli stakeholder ricadenti nell’area Parco. L’organizzazione dei forum ha preso in considerazione le caratteristiche socio-economiche nonché le omogeneità di sviluppo turistico del territorio: sono stati così individuati tre ambiti territoriali per ciascuno dei quali sono stati organizzati 3 incontri. Questi incontri sono stati preceduti da una sessione plenaria durante la quale è stata presentata una bozza del rapporto diagnostico e si sono conclusi con l’illustrazione della strategia e delle azioni che l’Ente Parco e gli stakeholder del territorio si impegnano a portare avanti. Le azioni, frutto del lavoro di concertazione e condivisione partecipata della vision e della mission del settore turistico dell’Ente Parco e degli attori del territorio, sono state confrontate con le misure previste dai Piani Programmatici 2007-2013 delle tre Regioni nei quali ricade il territorio del Parco per evidenziarne o meno la coerenza e per individuare nelle misure della Programmazione possibili fonti di finanziamento per piani e progetti contemplati nel programma di azioni della CETS. E’ stata altresì realizzata una valutazione ex ante dei possibili effetti dell’acquisizione della CETS e della implementazione del programma di azioni sui temi ambientali del territorio del Parco attraverso il popolamento di alcuni indicatori specifici del settore turistico. Le matrici così realizzate potranno essere utilizzate anche in fase di monitoraggio del processo di applicazione della Carta.
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Rigo, Alessandra <1997&gt. "PROGRAMMAZIONE E INNOVAZIONE: IL PERCORSO VERSO L’EFFICIENZA INTERNA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21352.

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Abstract:
Realizzare un’efficace trasformazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni rappresenta una delle sfide più grandi che oggigiorno coinvolge il settore pubblico nella sua interezza. Lo studio si propone di analizzare come l’innovazione, in particolare la digitalizzazione, sia in grado di migliorare l’efficienza interna della Pubblica Amministrazione. Dapprima, l’elaborato si propone di approfondire, tramite gli studi della letteratura, i temi della programmazione e dell’innovazione e di presentare il percorso evolutivo di ambedue gli argomenti all’interno del contesto italiano. Successivamente, attraverso la stesura del secondo e il terzo capitolo si intende presentare una visione d’insieme per quanto concerne l’ambito della programmazione europea, nazionale e regionale, ponendo particolare attenzione sul modello della governance multilivello. In entrambi i capitoli viene approfondito sia il percorso normativo relativo al ciclo di programmazione, che quello operativo legato ai principali programmi varati dalle Istituzioni europee e dal governo italiano, finalizzati ad innovare e potenziare le Pubbliche Amministrazioni. Infine, verrà svolta un’analisi utile a comprendere qual è la strada da percorrere per realizzare una programmazione innovativa-sostenibile, enfatizzando le maggiori criticità che impediscono il cambiamento innovativo in merito all’organizzazione interna e alle conoscenze e competenze dei funzionari pubblici. Si cercherà, quindi, di capire come la programmazione strategica, attraverso l’innovazione, possa concretamente aiutare e facilitare le organizzazioni pubbliche a migliorare la propria efficienza organizzativa e d’attuazione.
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CAVALIERE, GUIDO. "La disciplina delle offerte pubbliche d’acquisto ed il principio di reciprocità." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2010. https://hdl.handle.net/11565/4053948.

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SQUARATTI, VERA. "Le partecipazioni pubbliche alle imprese e gli obblighi comunitari e internazionali." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4053322.

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Pendolino, Gaetana. "Il riparto di giurisdizione nel lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422436.

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Abstract:
It has been years from the privatization in public sector and following by a devolution to trail court for the relative controversies, a concerning treatment about the split of Jurisdiction for the employment in the public administration could be considered anachronistic. Still, by all this time, a clear and precise definition has not been made since the issue had not reached a definite asset. Statistical data in public administration works clearly shows a significant mass of law demands with relative contents, which could be assumed about the jurisprudential production, today in chief to the “United Sessions” of Court of Cassation as regulated under the art. 374 Cod. Proc. Civ., comma 1. The legislator’s objective has been clear, but on the other side the choice to continue in the use of a so called “bipolar” jurisdictional system didn’t have had the same clarity. It’s the citizen, with this organizational option, the subject the most damaged kept in a perpetual state of uncertainty about which court to refer to. The following work has the scope, with a case optic, to reconstruct the public employment specialties main steps and to analyze the results, sometimes in contrast with my own opinion, abducted by the scientific community. In the preliminary phase, a brief historical excursus of the public administration employment will be presented, taking a long and hard path of implementing the privatization. The framework of this normative will be illustrated too, pointing the attention on the jurisdictional passage and the presupposes which is based on. 8 The second section, the topic, is the analysis of the current split juridical standards with deeper considerations concerning the subject excluded from the ordinary Judge competence. The most controversial themes, about the jurisdictional passage, are delved in the last chapter and his principal arguments are: assumptions, competitive entrance examinations, career vertical progressions, school teaching rankings, executive assignments, anti-union behaviors and the controversial cases of the employers of the constitutional bodies. The proposal of this argumentation is therefore to be a starting point of reflection focused on the actual guaranties acted to protect the public employees’ rights.
A distanza di ormai tanti anni dalla privatizzazione del pubblico impiego e dalla conseguente devoluzione al giudice ordinario delle relative controversie, potrebbe essere giudicata arida e anacronistica una trattazione concernente il riparto di giurisdizione nel lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Eppure, al decorso del tempo non ha fatto seguito la definizione di una chiara e netta linea interpretativa, tant'è che la tematica, lungi dall'aver raggiunto un compiuto e definitivo assetto, s'impone, oggi, forse più di allora, all'attenzione della giurisprudenza. Se si guarda al dato statistico, nell'ambito del lavoro nelle pubbliche amministrazioni permane, infatti, una mole significativa di contenzioso relativo a questioni di giurisdizione, in cui assume precipuo rilievo la produzione giurisprudenziale delle Sezioni unite della Cassazione adita ai sensi dell'art. 374 Cod. Proc. Civ., comma 1. Se l'obiettivo del legislatore, soprattutto della seconda privatizzazione, è stato chiaro, un po' meno illuminate sono state le conseguenze della scelta operata nella direzione di perpetuare una giurisdizione “bipolare”, preservando, seppur per ambiti ridotti, la giurisdizione del giudice amministrativo: si è posto, così, il cittadino in una situazione di perdurante incertezza circa il tribunale da adire. Il lavoro che segue ha, così, lo scopo di ricostruire il percorso attraverso cui, da un punto di vista processuale, è stata affrontata la persistente specialità del pubblico impiego e di illustrare gli esiti raggiunti dal dibattito scientifico e dagli orientamenti giurisprudenziali, con alcuni dei quali – preme sottolinearlo da ora – ci si pone in 6 consapevole dissenso. In fase preliminare si presenta un rapido excursus storico del rapporto di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e, percorrendo il lungo e faticoso cammino intrapreso dalla privatizzazione, si illustra il quadro normativo entro il quale è avvenuto il passaggio di giurisdizione e i presupposti su cui esso si fonda. Successivamente, entrando nel vivo della trattazione, si analizzano gli aspetti di maggior rilievo dell’attuale criterio di riparto di giurisdizione, con particolare riferimento alle “materie” escluse dalla cognizione del giudice ordinario. Nel contesto del capitolo conclusivo vengono, poi, approfondite alcune delle tematiche più controverse del passaggio di giurisdizione, con una disamina del più recente dibattito relativo alle controversie in materia di assunzioni e di procedure concorsuali, progressioni verticali, graduatorie del personale della scuola, incarichi dirigenziali, condotta antisindacale, per accennare, infine, al caso controverso dei dipendenti degli organi costituzionali. Quel che ci si propone è, dunque, una riflessione che, avendo come filo conduttore e punto focale la garanzia dell'effettività della tutela giurisdizionale del dipendente pubblico, tenta di offrire una lettura “naturale” del sistema, ovvero quanto più possibile orientata, al di là delle eccezioni espresse, verso l'onnicomprensività della giurisdizione ordinaria.
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LANGELLA, CECILIA. "Questioni di attendibilità, comprensibilità e impatto nei sistemi contabili delle aziende pubbliche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/96134.

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Abstract:
La tesi analizza come i sistemi contabili possano contribuire alla creazione e allo sviluppo del valore pubblico e considera, nello specifico, tre prospettive: (i) il ruolo di alcuni meccanismi di governance e auditing nell’assicurare l’attendibilità dei dati di bilancio; (ii) gli effetti della trasparenza (e, in particolare, della comprensibilità delle informazioni contabili) sulla partecipazione dei cittadini; e (iii) gli impatti delle riforme contabili nella lotta alla corruzione. I risultati dimostrano che i sistemi contabili forniscono le modalità operative per comunicare, diffondere e sviluppare il valore pubblico. Alcune caratteristiche dei Collegi Sindacali sono risultate cruciali per assicurare l’attendibilità dei dati di bilancio, contribuendo così a rendere visibili alcuni aspetti del valore pubblico. Determinati attributi della trasparenza si sono dimostrati efficaci nel migliorare la comprensibilità delle informazioni contabili per i cittadini, sostenendone in questo modo la partecipazione. Da ultimo, le riforme contabili hanno generalmente avuto successo nella lotta alla corruzione. Tuttavia, da alcuni risultati è emerso che i sistemi contabili possono anche essere implicati in comportamenti non etici e volti alla distruzione del valore pubblico.
The thesis is aimed at investigating how accounting systems can contribute to the creation and development of public value. Three facets of public sector accounting research are explored, namely: (i) the role of governance and auditing arrangements in assuring the reliability of financial information; (ii) the effects of transparency (and, in particular, of the understandability of financial information) on democratic participation; and (iii) the impact(s) of accounting in the fight against corruption. Results show that accounting systems do provide the operational ways to communicate and develop public value. Specific auditors characteristics have proven to be crucial for assuring the reliability of financial information, thus contributing to making aspects of public value and its distribution in the society more visible. Certain transparency attributes were found to be effective in improving citizens’ understanding of governments’ financial performance, thus sustaining democratic participation. Finally, accounting-based anti-corruption reforms have largely been recognized as successful. However, drawing on a more critical point of view, accounting may also be implicated in unethical behaviors and in the destruction of public value.
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Maccaferri, Marco. "Vulnerabilità sismica e riorganizzazione del sistema delle dotazioni pubbliche nel territorio Centese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6395/.

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Abstract:
Il Sisma dell’Emilia Romagna ha cambiato di colpo l’assetto territoriale, gli edifici e soprattutto le dotazioni territoriali. L’argomento della tesi di laurea si inserisce nell'ambito delle iniziative mirate a fare fronte all'evento sismico, in particolare riguarda la costruzione dello strumento del Piano dei Servizi del Comune di Cento, quale base conoscitiva e di lavoro per permettere all'amministrazione comunale di procedere all'aggiornamento dei propri strumenti urbanistici nella fase di redazione del Piano di Ricostruzione. Le dotazioni pubbliche sono state notevolmente modificate dall'evento sismico, sconvolgendo tutti i sistemi esistenti. La tesi di laurea, sviluppata in collaborazione con il comune di Cento e la Regione Emilia Romagna, ha come obiettivo l’analisi delle dotazioni territoriali al fine di studiare un piano urbanistico efficace e migliorativo, integrato nel Piano della Ricostruzione, strumento con il quale si può intervenire per ricreare spazi pubblici. Il progetto, che presenta aspetti sia di ricerca che operativi, si è sviluppato effettuando un analisi e un confronto, tra stato pre-sisma e stato post-sisma, di alcuni ambiti d’interesse pubblico: il servizio scolastico, le dotazioni sportive, il sistema del verde pubblico e il sistema della sosta. Si è proceduto con approfondimenti delle tematiche principali che tenessero conto dei principi qualitativi espressi nei piani dei Servizi così da ottenere una base conoscitiva più realistica e maggiormente rispondente alle esigenze della cittadinanza. Il lavoro ha permesso di operare secondo criteri di studio sperimentali, di tipo qualitativo, valutandone l’utilità nelle pianificazioni future del Comune a partire dal Piano della Ricostruzione e dalla redazione della Condizione Limite d’Emergenza. Infine le conoscenze acquisite sono state applicate in alcune aree di studio così da verificarne la possibilità di utilizzo. Si è valutata la complessità dei rapporti vigenti tra i vari sistemi delle dotazioni pubbliche superando il limite di una pianificazione unicamente settoriale.
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Albano, Flavia. "CONSIP: il sistema delle convenzioni e i rapporti con le pubbliche amministrazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6721/.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare il ruolo di CONSIP, centrale di committenza nazionale per gli acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con particolare attenzione ai vantaggi ed alle criticità emerse nell’attuazione del sistema di centralizzazione. Il corpo del testo, articolato per capitoli, è preceduto da un Glossario contenente le definizioni e la specificazione di alcuni dei concetti trattati. In appendice sono state inserite le sintesi di tre ricerche, ritenute di interesse per approfondire l’argomento trattato. Il Capitolo 1 descrive l’evoluzione del ruolo e delle attività assegnate a CONSIP in relazione alle modifiche intervenute nel contesto normativo di riferimento. Nel Capitolo 2 vengono trattate in dettaglio le attività di CONSIP, con particolare riguardo al ruolo strategico che la stessa è chiamata a svolgere nel sistema nazionale di e-Procurement e nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, anche in funzione delle misure previste dalle recenti norme in tema di spending review. Nel Capitolo 3 sono descritti gli strumenti che CONSIP mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, attraverso la piattaforma informatica www.acquistinretepa.it, appositamente predisposta per l’attuazione del Programma di cui al Capitolo precedente, con particolare attenzione al sistema delle convenzioni. Il Capitolo 4 è dedicato all’analisi dei vantaggi e delle criticità riguardanti l’attuazione del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con riferimento al sistema di centralizzazione ed all’utilizzo degli strumenti CONSIP, nell’ambito del processo di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni (public procurement). Infine, il Capitolo 5 propone l’esperienza del Progetto di razionalizzazione degli acquisti informatici del Comune di Bologna come caso da cui trarre spunti di riflessione sull’impatto, anche interno, alla singola amministrazione, della centralizzazione degli acquisti e dell’utilizzo delle convenzioni e del mercato elettronico (MEPA) messi a disposizione da CONSIP.
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MONTEDURO, FABIO. "L’accountability delle amministrazioni pubbliche interpretazione, evoluzione ed applicazione in una prospettiva internazionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2006. http://hdl.handle.net/2108/207723.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è dedicato all’interpretazione, all’evoluzione ed all’applicazione del principio di accountability nelle amministrazioni pubbliche. L’accountability è una problematica che catalizza l’interesse di diverse aree e settori disciplinari ed è particolarmente rilevante all’interno degli studi economico-aziendali. La forte crescita del numero dei contributi scientifici, oltre a segnalare l’attualità del tema, indica la necessità di operare una sistematizzazione concettuale di una materia che è in rapida evoluzione. Sulla scorta di tale riflessione si prova a verificare se la collocazione del concetto di accountability all’interno del più ampio processo di evoluzione del settore pubblico possa contribuire a chiarirne la natura e il ruolo. L’analisi dimostra che a livello internazionale si sta verificando un processo di convergenza delle amministrazioni pubbliche da una concezione di accountability “tradizionale”, basata sulla conformità alle norme (compliance-based accountability), verso una logica basata sulle performance conseguite (performance-based accountability). La ratio di tale processo evolutivo va ricercata nei forti cambiamenti del contesto di azione delle amministrazioni pubbliche. Il forte deficit di bilancio accumulato da molti paesi unito all’impossibilità di incrementare ulteriormente la pressione fiscale ha posto in evidenza il problema della limitatezza delle risorse in relazione ai bisogni da soddisfare, determinando, come conseguenza, un forte interesse verso tutti gli strumenti che potessero in qualche modo contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle amministrazioni pubbliche. Tra questi gli strumenti di performance-based accountability hanno assunto un ruolo di primo piano nell’agenda di riforma. Per tale ragione le amministrazioni pubbliche dei paesi OCSE hanno cercato di introdurre logiche performance-based in fase di bilancio di previsione, nella gestione, nella rendicontazione e della revisione esterna. Nei paesi OCSE si osserva una correlazione positiva tra l’evoluzione dei sistemi di accountability in una logica performance-based ed il livello di efficacia delle amministrazioni pubbliche centrali. Tale correlazione è decisamente più forte nei paesi OCSE in cui l’evoluzione dei sistemi di accountability ha avuto modo di consolidarsi e di condurre ad una lo più consapevole e coerente utilizzazione.
The doctoral thesis aims at interpreting the principle of accountability, its evolution and the application to public administrations. The accountability issue is central to many disciplinary areas and it is particularly significant in management studies. The growing in numbers of the researches on this topic highlights the relevance of the issue but also the need to put order on the rapid evolution of accountability studies. The thesis places accountability in the framework of the wider evolution processes of the public sector, in order to highlight its nature and role. The analysis demonstrates that, at the international level, a convergence process is taking place from a traditional model of accountability (or a compliance-based accountability), towards a performance-based accountability model. The reason of this shift can be tracked in the strong evolution of the context in which public administrations work. The high deficits and the impossibility to raise new taxes in many Oecd countries have underlined the problem of limited resources for satisfying public or collective needs. This has translated in a strong interest towards all the tools that can in some way contribute to improve efficiency and effectiveness in public administrations. Among these, the system and tools of performance-based accountability have been playing a key role in reform agendas. Performancebased principles have been introduced in budgeting, management and reporting. In Oecd countries a positive correlation between the evolution of accountability systems more and more performance oriented, on the one hand, and the level of effectiveness in central public administrations. This correlation is greater in those Oecd countries in which the evolution of accountability systems have consolidated and there is a more coherent and aware way of using them.
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Lorandi, Chiara <1991&gt. "Promozione della lettura per adolescenti: strumenti digitali nelle biblioteche pubbliche e scolastiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7915.

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Abstract:
La promozione della lettura è un’attività che vede in prima linea le biblioteche pubbliche e scolastiche così come sancito dai Manifesti IFLA-Unesco che si sono susseguiti dal 1995 al 2004. Questa tesi si propone di indagare il fenomeno delle attività di promozione della lettura per adolescenti svolte all’interno del territorio italiano. Alla luce dei cambiamenti tecnologici e del susseguirsi delle nuove generazioni i bibliotecari delle biblioteche pubbliche e scolastiche cercano di interrogarsi e di elaborare nuove strategie per rilanciare la promozione della lettura che sembra non suscitare l’interesse negli adolescenti italiani di oggi. La nuova sfida per le biblioteche pubbliche e scolastiche sarà quella di reinventarsi e di elaborare nuove modalità di promozione della lettura che sappiano integrarsi con gli strumenti digitali. Essi sembrano infatti rivestire un ruolo sempre più importante nell’esperienza quotidiana e nelle modalità di comunicazione e di apprendimento che gli adolescenti di oggi condividono con il gruppo dei pari.
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Perfido, Carlotta <1993&gt. "Open data: uno strumento per la lotta alla corruzione nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12831.

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Abstract:
Obiettivo della tesi è la valorizzazione degli open data come strumento utile alla realizzazione di servizi che prevengano la corruzione e favoriscano la trasparenza. In un contesto internazionale che riconosce sempre più l’importanza di “aprire” i dati della Pubblica Amministrazione, l’analisi offerta da questa tesi mostra - e dimostra - come, tramite la manipolazione e l’incrocio dei dati messi oggi a disposizione dai canali erogatori ufficiali, sia possibile intercettare una serie di potenziali anomalie, discrepanze nei bilanci o irregolarità nelle procedure di appalto della PA, in maniera sistematica e programmatica, semi-automatizzabile attraverso un software. Una applicazione mobile per dispositivi Android, realizzata da ricercatori del DAIS di Ca’ Foscari in collaborazione con la presente tesi, implementa una selezione delle strategie proposte per la rilevazione di tali anomalie, con l’obiettivo di consentire all’utente finale - il cittadino - di segnalare possibili casi di corruzione o, in generale, di cattiva amministrazione alle autorità competenti. La tesi mette a punto i metodi ed i processi alla base degli algoritmi anticorruzione implementati da una app che ha lo scopo di coniugare, da un lato, l’opportunità per la PA di accrescere la propria accountability e, dall’altro, l’esigenza di cittadini ed imprese di controllare l’azione delle istituzioni pubbliche, sfruttando l’ingente mole di dati aperti da esse messi a disposizione.
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Zambon, Francesco <1995&gt. "Offerte pubbliche iniziali: relazione tra risk disclosure e performance di breve periodo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18883.

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Abstract:
Il recente passato ha visto svariate società ampliare le proprie fonti di finanziamento attraverso la quotazione nei mercati azionari. Molte di queste hanno riscontrato ottimi risultati dalla propria quotazione, ma altrettante hanno ottenuti risultati che non possono dirsi positivi. La normativa prevede che, per trasparenza e tutela degli investitori, le società intenzionate a quotarsi redigano, sulla base delle caratteristiche aziendali, fogli informativi che permettano al pubblico sia di informarsi in merito alla situazione attuale della società che di analizzarne il rischio soggettivo. Gli investitori, dal canto loro, sono tenuti ad analizzare la situazione aziendale per evitare di incorrere nei diversi rischi in cui la quotazione di una società può condurre, rischi che possono presentarsi anche per l’azienda stessa. Infatti, un fenomeno tipico che si realizza il giorno della quotazione è rappresentato da un prezzo per azione inferiore a quello che sarebbe il suo reale valore, il cosiddetto underpricing. Questo è sicuramente un aspetto negativo per l’azienda che vedrà la quotazione del proprio titolo nel mercato ad un prezzo inferiore a quello previsto ma, per l’investitore che acquista al prezzo di collocamento, rappresenta sicuramente un’opportunità di investimento. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare il mondo delle IPO italiane, focalizzando l’attenzione sulla comunicazione dei rischi contenuta nei prospetti informativi delle aziende quotande, anche alla luce dei recenti interventi normativi. Più nello specifico, essendo il mondo finanziario molto vasto, l’analisi empirica effettuata ricade sulle principali nuove quotazioni azionarie avvenute nell’ultimo decennio nel mercato italiano analizzando e calcolando l’underpricing riscontrato nel momento della quotazione e relazionandolo sia con la performance a breve termine ottenuta che con la comunicazione dei rischi avvenuta ante quotazione.
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Cantini, Giulia. "Studio e sperimentazione di strumenti software per presentazioni pubbliche basati su Raspberry Pi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14435/.

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Abstract:
Oggigiorno il mercato offre una varietà notevole di proiettori wireless; i modelli disponibili tuttavia presentano per alcuni aspetti, evidenti limitazioni nelle modalità di funzionamento e sono acquistabili a costi relativamente elevati. In questo elaborato viene discussa la realizzazione di un modello alternativo di proiettore wireless che sia in grado di superare questi vincoli. In particolare, il modello proposto è basato dal lato software, sulla condivisione dello schermo resa disponibile dalla tecnologia VNC e dal lato hardware, sull’utilizzo di due diverse versioni di Raspberry Pi. Il lavoro essenzialmente si configura come una serie di sperimentazioni sull’argomento, e può essere diviso in due parti: alla prima, in cui si è dotato un proiettore tradizionale di capacità wireless affiancandogli un Raspberry Pi, si succede una seconda parte nella quale è stata costruita un’estensione atta a rendere l’esperienza di proiezione, di documenti PDF in particolare, ancora più facile e immediata per l’utente.
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NOTARNICOLA, ELISABETTA. "Uso delle informazioni, decision making e strategie pubbliche: stato dell'arte e nuove traiettorie." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/57879.

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Abstract:
La tesi affronta il tema dell’utilizzo delle informazioni in ambito pubblico sulla scia di quanto avviato dalle teorie di (bounded) rationality, e di diversi filoni di (public) management che si sono occupati nel tempo di indagare i meccanismi attraverso i quali le informazioni vengono identificate, selezionate e utilizzate nei processi decisionali. Attraverso l’analisi delle politiche sociali nei comuni italiani, la tesi si occupa di indagare tre specifiche situazioni: la presentazione delle strategie e politiche pubbliche; la costruzione di piani strategici; la risoluzione di situazioni critiche e di trade-off complessi. La tesi mostra che le informazioni sono usate per presentare le decisioni tramite meccanismi di razionalità ed altri legati alla creazione di consenso per l’innovazione dei contenuti, governance e contesto di riferimento delle politiche sociali. Nella pianificazione strategica le informazioni vengono spesso solamente raccolte oppure utilizzate in modo strumentale. Nel caso di situazioni complesse e caratterizzate da trade-off, le informazioni di accounting hanno sia una valenza manageriale che politica di costruzione del consenso e delle motivazioni ad agire.
The PhD thesis deals with the issue of information use in the public sector. Building on (bounded) rationality theories and (public) management studies focusing on mechanisms through which information is identified, gathered and used in decision making processes, the thesis analysed what happens in Italian Municipalities, in the field of social care policies. Three different situations are analysed: public presentation of social care policies; social care strategic plans; wicked problems resolutions and trade off discussion. The thesis shows that information is used to present public strategies through rationality or by building consensus towards innovation in contents, governance and context of social care policies. In the case of strategic plans, information is often only presented or used instrumentally. In the case of trade-offs and wicked situation information is used both in a managerial perspective and in a political fashion so to build consensus and motivation for action.
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D’Alto, Antonio. "I principali strumenti giuridici per lo scambio di dati tra le pubbliche amministrazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2397/.

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Abstract:
Lo scopo del seguente lavoro sara' quello di illustrare i mezzi utilizzati in ambito amministrativo per garantire la privacy delle comunicazioni: stiamo parlando della PEC, ovvero della posta elettronica certificata. Inizialmente si tratteranno aspetti piu' tecnici legati a tale strumento, dandone una definizione e illustrando i metodi di funzionamento; successivamente si affronteranno invece aspetti legati piu' nel dettaglio all’ambito giuridico,
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CHIONNA, CONCEPITA. "Modelli di retribuzione collegati alla produttività nelle amministrazioni pubbliche : focus sull'Agenzia delle entrate." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32815.

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Vanzato, Massimo <1991&gt. "Smart City e imprenditorialità: opportunità di sviluppo per imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9168.

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Abstract:
Negli ultimi decenni, a causa della crescita della popolazione e dell’aumento del livello di urbanizzazione, le politiche di sviluppo urbano sono state fortemente influenzate dal concetto di Smart City, espressione che si riferisce a una modalità innovativa di risoluzione di problematiche sociali come disuguaglianza, disoccupazione e gestione delle risorse. Tale fenomeno richiede l’elaborazione di metodologie in grado di catturare la smartness delle città, che si propongano quali strumenti al servizio delle amministrazioni locali per il miglioramento della propria immagine e l’implementazione di una strategia di marketing coerente. Ciò rappresenta una sfida non solo per le amministrazioni pubbliche, ma anche per le imprese private: l’elaborato, per queste ragioni, si pone come obiettivo l’analisi della relazione tra smartness delle città e imprenditorialità, valutando le opportunità di sviluppo che le Smart City offrono a imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini.
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Broetto, Luca <1991&gt. "Evoluzione ed Efficacia delle Pubbliche Relazioni: un modello di valutazione delle Digital PR." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11519.

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Abstract:
L’elaborato, partendo dalle prime forme di influenza dell’opinione pubblica delinea inizialmente il percorso storico delle pubbliche relazioni tradizionali passando per i maggiori esponenti e presentando i diversi modelli di applicazione della disciplina che si sono manifestati nel corso del ventesimo secolo. Dopo aver elencato i pubblici influenti e conseguentemente le aree di applicazione delle Pubbliche Relazioni, verranno presentati gli strumenti comunemente utilizzati dalle organizzazioni prima dell’avvento del web per creare impatto mediatico e plasmare l’opinione pubblica. Il secondo capitolo si aprirà esponendo invece i paradigmi introdotti dall'avvento del web 2.0 nonché nuovi canali, strumenti e logiche per fare Marketing & PR in un mondo interconnesso. La trattazione continua promuovendo i principi cardine universalmente riconosciuti per dare un giudizio di valore alle attività PR. In seguito si addentrerà nello studio di alcuni dei diversi metodi, storicamente utilizzati, per valutare l’efficacia delle campagne PR tradizionali nonché degli indicatori comunemente monitorati per stimare i risultati ottenuti attraverso iniziative di Digital PR. Nell'ultimo capitolo lo studio propone un modello di valutazione delle Pubbliche Relazioni Digitali che, dopo aver definito le variabili esplicative in base all'obiettivo della campagna da veicolare, sfrutta inizialmente il metodo di analisi multicriterio AHP e il supporto di un esperto di settore per assegnare un peso specifico ai diversi KPI da monitorare. Nel secondo passaggio verranno invece definiti dei sotto criteri il più possibile oggettivi per poter assegnare uno score al valore assunto da ognuna delle variabili esplicative con l’obiettivo ultimo di poter valutare l’efficacia di una singola attività veicolata. Il modello verrà testato su una campagna realmente implementata sul web.
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