Academic literature on the topic 'Pubblica sicurezza'

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Journal articles on the topic "Pubblica sicurezza"

1

Lang, Alessandra. "Ancora modifiche alla disciplina italiana sulle condizioni di ingresso, soggiorno e allontanamento dei cittadini dell'Unione." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (December 2011): 51–61. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003004.

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Abstract:
Sommario: Premessa - 1. Modifiche intese a migliorare il recepimento della direttiva - 2. Modifiche relative alla disciplina delle espulsioni per motivi di ordine pubblico e sicurezza pubblica - 3. Allontanamento per cessazione delle condizioni che giustificano il soggiorno.
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2

Ferlizzi, Felice. "Sicurezza Pubblica e Privata: quale futuro?" SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (October 2014): 60–74. http://dx.doi.org/10.3280/siss2014-002006.

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3

Di Giorgio, Michele. "Educare il poliziotto. Programmi, metodi e materiali per la formazione delle guardie di Pubblica sicurezza (1961-­1970)." SOCIETÀ E STORIA, no. 175 (April 2022): 39–83. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175002.

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Abstract:
In questo articolo l'autore analizza la genesi e lo sviluppo del sistema di arruolamento e formazione per le guardie di pubblica sicurezza. La riforma del comparto di formazione fu probabilmente la più importante tra quelle che interessarono la polizia della Repubblica negli anni successivi al boom economico. L'autore dimostra come la Pubblica sicurezza, partendo da un sistema di formazione per il personale di base embrionale e inefficiente, si dotò nel corso degli anni sessanta di un comparto scuole piuttosto articolato ed efficiente, giungendo a strutturare programmi di formazione e materiali di studio complessi e originali. Nonostante questa imponente trasformazione del sistema di addestramento (che in parte interessò anche le modalità di reclutamento), come l'autore dimostra, la polizia non riuscì ad assicurare alle guardie di Pubblica sicurezza una formazione adeguata a rispondere alle sfide di una società in rapido cambiamento. Ciò avvenne, oltre che per una scarsa selezione del personale arruolato, soprattutto per una serie di disfunzioni organizzative e strutturali che comprimevano in maniera eccessiva il tempo di formazione e minavano l'efficienza delle nuove scuole di polizia.
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4

Battistelli, Fabrizio. "Sicurezza urbana “partecipata”: privatizzata, statalizzata o pubblica?" Quaderni di Sociologia, no. 63 (December 1, 2013): 105–26. http://dx.doi.org/10.4000/qds.425.

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5

Turazza, Michele. ""Ordinanze ordinarie" dei sindaci e principio di legalitŕ nella giurisprudenza costituzionale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (March 2012): 62–77. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-001005.

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Abstract:
Con sentenza n. 115 del 2011 la Corte costituzionale ha fatto venir meno il potere dei sindaci, conferito dal "pacchetto sicurezza" del 2008, di adottare ordinanze in materia di incolumitŕ pubblica e sicurezza urbana anche in assenza di situazioni di necessitŕ e urgenza. L'importanza della sentenza va oltre il caso concreto e offre una chiave interpretativa del sistema normativo all'insegna della necessaria coesistenza del principio di legalitŕ sostanziale e di quello di uguaglianza.
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6

Tincani, Chiara. "La sorte dei contratti di soggiorno in occasione della pandemia di COVID-19." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 362–70. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030021.

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Abstract:
Il contributo esamina l'impatto dell'epidemia sul settore turistico, con particolare riguardo ai cosiddetti contratti di soggiorno, e si sofferma sui recenti provvedimenti introduttivi di nuove misure a tutela della sicurezza pubblica dopo la ripresa della libera circolazione fra le Regioni.
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Irwin Fragale, Luca. "La massoneria nel Casellario politico centrale. Criticità di uno strumento di ricerca." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (August 2021): 173–85. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-001006.

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Abstract:
Il "Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica Sicurezza" fu istituito nel 1894 e fu messo a punto due anni dopo, quando nel giugno 1896 la Direzione generale di Pubblica sicurezza ne indicava ai prefetti del Regno gli scopi e l'utilità, nonché le nuove norme da seguire per la compilazione delle relative schede. Le 5.615 buste del fondo raccolgono i fascicoli relativi a ben 152.589 schedati: si tratta in massima parte di socialisti, comunisti, sovversivi, anarchici, antifascisti tout court, ma anche di vagabondi, oziosi, prostitute, membri di minoranze etniche e, appunto, massoni. Oggi un'interfaccia virtuale permette la consultazione on line dei risultati emergenti, ovvero di quei dati che corrispondono fedelmente alle informazioni riportare in recto e verso sulle sole copertine dei singoli fascicoli. Ciò che se da un lato rende assai più comoda la ricerca per lemmi, ne inficia però pesantemente la qualità, in quanto le suddette copertine non riportano in modo integrale i dati essenziali contenuti nei fascicoli. La questione è lampante nel caso dei massoni schedati.
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Capriati, Michele. "Spesa pubblica e sviluppo umano nelle Regioni italiane." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (June 2011): 23–56. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-002002.

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Abstract:
Il lavoro ha l'obiettivo di analizzare le relazioni tra spesa pubblica e sviluppo umano nelle Regioni italiane. I principali risultati mettono in evidenza una geografia dello sviluppo umano regionale molto diversa da quella basata sul Pil pro capite. Inoltre, nel periodo considerato vi č una debole convergenza territoriale del benessere. Lo sviluppo delle Regioni sembra dipendere in misura significativa dalla spesa per il lavoro e la sicurezza sociale, capitale umano e ambiente mentre un contributo negativo sembra provenire dai trasferimenti in conto capitale per le attivitŕ produttive.
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La Manna, Fabrizio. "Patrioti e «uomini di poco culta moralità». Le squadre nella rivoluzione siciliana del 1848." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 55–86. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171003.

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Abstract:
Il saggio si sofferma su un elemento essenziale per il consolidamento della rivoluzione scoppiata il 12 gennaio 1848 a Palermo, ossia sull'intervento delle squadre. L'autore si serve della memorialistica prodotta dopo il fallimento della rivoluzione al fine di verificare quale fu il giudizio complessivo e comprendere il reale impatto di queste formazioni. Quello che emerge è uno scenario frammentato e non privo di ambiguità, in quanto i principali memorialisti ricoprirono importanti ruoli istituzionali. Il sodalizio tra delinquenza comune e opposizione politica si rivelò fondamentale per l'affermazione della rivoluzione, ma fu deleterio per lo stato dell'ordine pubblico. In fatti, il tentativo di smobilitazione delle squadre fu di difficile esecuzione, e nel caso di reimpiego dei membri all'interno dei corpi deputati al mantenimento della pubblica sicurezza si ebbero ulteriori e ancora più gravi problemi.
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Korzycka-Iwanow, Malgorzata, and Pawell Wojciechowski. "Le strutture della sicurezza alimentare in Polonia." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 151–90. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003007.

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Abstract:
Il presente articolo affronta il tema delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia. Nella prima parte viene presentata la disciplina comunitaria quale fattore determinante le predette strutture. La seconda parte tratta questioni più generali, quali le strutture della pubblica amministrazione e il sistema delle fonti di diritto in Polonia, per passare poi ad argomenti più puntuali concernenti le strutture della sicurezza alimentare e la relazione tra la normativa nazionale e la normativa comunitaria in materia. Nella terza ed ultima parte, vengono esaminati in modo dettagliato gli organi costituenti le strutture della sicurezza alimentare in Polonia, iniziando dai ministri per passare poi all'analisi della composizione, dei compiti e delle competenze degli organi centrali dell'amministrazione governativa e degli organi territoriali dell'amministrazione unita e non unita competenti in materia di sicurezza alimentare. In conclusione l'Autrice constata che l'attuale struttura degli organi che hanno compiti relativi alla sicurezza alimentare in Polonia è complessa, poiché si è formata in diversi periodi ed è basata su diversi criteri. Nel processo di adattamento del diritto polacco alle esigenze comunitarie, le nuove competenze e compiti risultanti dalle norme del diritto comunitario sono stati attribuiti, per ragioni di urgenza, agli organi esistenti incaricati già di compiti e competenze in altre materie. Per cui l'Autrice sostiene che è auspicabile effettuare una riforma delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia.
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Dissertations / Theses on the topic "Pubblica sicurezza"

1

CUCINOTTA, CARLO. "Sicurezza alimentare e diritto penale. Uno studio sulla tutela penale della salute pubblica." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2021. http://hdl.handle.net/11571/1437676.

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Abstract:
Il lavoro affronta una tematica di particolare attualità nel panorama scientifico, concernente la tutela penale della salute pubblica nel settore alimentare. Il presente studio è suddiviso in cinque capitoli: premesse un’indagine di teoria generale sui reati di pericolo (cap. I) e un’analisi storico-comparatistica sulla tutela penale della salute pubblica (cap. II), vengono approfondite le principali problematiche che caratterizzano la disciplina vigente dei reati alimentari (cap. III) e le relative interrelazioni con la normativa sovranazionale (cap. IV), mentre per finire sono esaminate le prospettive di riforma del settore in esame attraverso lo studio di un recente disegno di legge (cap. V). Più precisamente, la ricerca si diparte da un’analisi delle tecniche normative che si offrono al legislatore nella tutela della salute dei consumatori in materia alimentare. Vengono evidenziati i problemi di determinatezza e di praticabilità processuale che concernono i reati di pericolo concreto; sono esaminati i rapporti fra tale tecnica normativa e l’utilizzo del sapere epidemiologico; sono approfonditi i pregi e gli inconvenienti connessi alle ulteriori tecniche di tutela anticipata; particolare attenzione è infine dedicata all’utilizzo dei c.d. limiti-soglia, di cui viene analizzata la posizione nella struttura del reato, la disciplina giuridica, il relativo procedimento di determinazione, nonché i rapporti con i principi di riserva di legge e di offensività. Alla luce di siffatta impostazione, il lavoro procede a investigare l’origine storica dell’attuale disciplina dei reati contro la salute pubblica, nella consapevolezza che la comprensione dei problemi posti dalle fattispecie vigenti non può che passare dalla storia entro cui esse si sono formate. L’analisi è dedicata anzitutto ai principali modelli di codificazione che hanno influenzato la redazione del codice Zanardelli – tra cui il codice napoleonico del 1810, i codici dell’Italia preunitaria e il codice dell’impero tedesco del 1871 –, a cui segue una ricostruzione dei relativi lavori preparatori, tesa a comprendere i profili dogmatici e politico-criminali che caratterizzano i delitti contro la salute pubblica nel codice del 1889. A questo punto la ricerca si sposta sulla normativa vigente. Dopo aver esaminato le problematiche connesse al trattamento sanzionatorio differenziato dei delitti contro la salute pubblica e proposto una ricostruzione maggiormente in linea con il rango primario ricoperto dalla salute all’interno della Costituzione, il lavoro affronta i problemi di tassatività e di ragionevolezza che concernono sia gli artt. 439 ss. c.p., sia il relativo rapporto con le contravvenzioni previste dalla l. n. 283 del 1962, giungendo a sostenere l’opportunità di superare la tradizionale concezione c.d. quantitativa del pericolo comune, incentrata sulla diffusività del danno minacciato. Successivamente vengono analizzati la riforma del settore alimentare operata dal legislatore europeo a partire dal Reg. CE n. 178 del 2002 e i relativi nessi con la disciplina nazionale degli illeciti alimentari, ponendo in luce le principali aporie del sistema sanzionatorio interno. La ricerca si conclude esaminando il disegno di legge C. 2427 del 6 marzo 2020 ed evidenziando, attraverso la formulazione di talune proposte normative, l’opportunità di riformare la disciplina sanzionatoria del settore alimentare al fine di operare un equilibrato bilanciamento tra le istanze di tutela della salute dei consumatori e i principi di ragionevolezza, determinatezza e tassatività.
The work deals with the criminal protection of public health in the food sector. The study is divided into five chapters: after a general theoretical investigation on endangerment crimes (ch. I) and a historical-comparative analysis on the criminal protection of public health (ch. II), the main problems that characterize the current discipline of food crimes (ch. III) and its interrelationship with the supranational legislation (ch. IV) are examined in depth, while finally the prospectives of reform of the sector are examined through the study of a recent draft law (ch. V). More precisely, the research starts from an analysis of the regulatory techniques available to the legislator in the protection of consumer health in the food sector. Then, the study focuses on: the problems of legal certainty and procedural practicability that concern concrete endangerment crimes; the relations between this normative technique and the use of epidemiology; the merits and drawbacks connected to further techniques of anticipated protection. Finally, particular attention is dedicated to the use of the so-called threshold limits, to their role in the structure of the crime as well as to their legal discipline, the relative determination procedure, and the relations with the rule of law and the principle of harmfulness. In the light of this approach, the work proceeds to investigate the historical origin of the current discipline of crimes against public health, in the awareness that the understanding of the problems posed by the current legislation needs to pass through the history within which it was formed. The analysis is first of all dedicated to the main codification models that have influenced the drafting of the Zanardelli code - including the Napoleonic code of 1810, the codes of pre-unification Italy and the code of the German empire of 1871 -, followed by a reconstruction of the related preparatory work, aimed at understanding the dogmatic and political-criminal profiles that characterise crimes against public health in the code of 1889. At this point, the research shifts to current legislation. After examining the problems connected to the differentiated sanctioning treatment of offences against public health and proposing a reconstruction more in line with the primary rank of health within the Italian Constitution, the work addresses the problems of taxability and reasonableness concerning both Articles 439 et seq. of the Criminal Code and the relative relationship with the offences provided for by Law no. 283 of 1962, coming to support the opportunity to overcome the traditional so-called quantitative conception of the public danger, centred on the diffuseness of the threatened damage. Subsequently, the reform of the food sector carried out by the European legislator starting from the EC Reg. n. 178 of 2002 and its connections with the national discipline of food offences are analysed, highlighting the main aporias of the internal sanctioning system. The research concludes by examining the draft law C. 2427 of 6 March 2020 and highlighting, through the formulation of some regulatory proposals, the opportunity to reform the sanctioning discipline of the food sector in order to strike a better balance between the need to protect the health of consumers and the principles of reasonableness and legal certainty.
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Venturelli, Elena <1990&gt. "La sicurezza alimentare in Cina. Scandali alimentari, percezione pubblica e mercato del biologico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7174.

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Abstract:
Negli ultimi trenta anni la Cina ha conosciuto una crescita economico-industriale senza precedenti. Se da un lato l’intensa industrializzazione e la continua urbanizzazione permettono il miglioramento delle condizioni di vita di una fetta della popolazione, la quale aspira a stili di vita sempre più elevati, dall’altra parte hanno prodotto una progressiva riduzione dei terreni coltivabili. Lo smisurato sfruttamento dovuto alla ridotta disponibilità di terreno arabile ha comportato l’uso e l’abuso di fertilizzanti, pesticidi e farmaci, riducendo i livelli di sicurezza dei prodotti agricoli causando in questo modo scandali alimentari e degrado ambientale. Questa crescita incontrollata ha portato con sé diverse conseguenze negative che hanno indotto la Cina ad affrontare il problema della sostenibilità ambientale. Una delle più attuali problematiche riguarda la food safety, ovvero quella riguardante la qualità degli alimenti e gli effetti che questi ultimi hanno sulla salute dell’uomo. In questa tesi verranno presentati alcuni dei principali casi di scandali alimentari occorsi negli ultimi anni in Cina, come questi scandali sono stati comunicati e come tutto ciò ha influito sulla percezione pubblica della sicurezza alimentare. In seguito verranno analizzate le scelte d’acquisto dei consumatori influenzate dagli scandali alimentari e i consumatori classificati in base al loro profilo e atteggiamento di consumo. Infine verrà presentato il mercato degli alimenti biologici in Cina, le certificazioni ecologiche cinesi e la loro storia.
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LA, PORTA CLEMENTE DAVIDE. "LA NOZIONE DI DATORE DI LAVORO PUBBLICO NELLA SICUREZZA DEL LAVORO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/544576.

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Abstract:
The research deals with the notion of public employer in the field of health and safety in the workplace, currently regulated by Article 2 (1)(b), Legislative Decree No. 81/2008. Firstly, the research considers the evolution of the discipline from an historical point of view, highlighting both the effects and the main issues concerning its application in the Public Sector. Secondly, it takes into account the notion of public employer in the light of the privatization process that involved the public employment, making a comparison between the latter and the private one. In conclusion, the research investigates the unsolved profiles concerning the definition of public employer provided by the so-called Testo Unico of Health and Safety at the Workplace, questioning the opportunity/necessity to use different notions in relation with the figure of the employer in both the private and the public sectors.
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Di, Giorgio Michele <1984&gt. "Per una polizia nuova : il movimento per la smilitarizzazione e per la riforma della Pubblica Sicurezza in Italia (1969-1981)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8837.

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Abstract:
Nel periodo compreso tra il 1969 e il 1981 la polizia fu attraversata da un movimento democratico che si pose l'obbiettivo di condurre l’istituzione ad una riforma profonda che garantisse la smilitarizzazione ed il sindacato. Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza era un organismo militare e tutti i suoi appartenenti erano sottoposti ad una rigida disciplina. La vita dei poliziotti era particolarmente difficile: paghe basse, addestramento inadeguato, dure condizioni di lavoro e mancanza di democrazia. All’interno di un corpo separato dalla società civile qualsiasi lagnanza degli agenti nei confronti dell'istituzione era destinata a spegnersi sotto la minaccia di punizioni e trasferimenti. Parallelamente, l’operato e la gestione della polizia furono spesso oggetto di dure critiche sia dentro che fuori il Parlamento: eccessiva prossimità con il potere politico, militarismo, pervasività, faziosità, scarsa professionalità, inefficienza e brutalità furono le accuse più frequenti. Il movimento nacque in questo contesto alla fine degli anni Sessanta con pochi e chiari obiettivi: smilitarizzazione, riforma, sindacalizzazione e democratizzazione della polizia. In pochi anni, grazie ad una frenetica attività clandestina e alla collaborazione della rivista «Ordine Pubblico» e del suo direttore Franco Fedeli, le adesioni all’organizzazione crebbero vertiginosamente. Dopo aver creato una solida rete di comitati locali e aver raccolto migliaia di simpatizzanti tra i poliziotti, il movimento uscì allo scoperto alla fine del 1974. La campagna d’informazione dei poliziotti democratici (che evidenziò tutte le storture dell’istituzione) fu osteggiata dalla parte più conservatrice della Democrazia Cristiana e dalle destre. Le reazioni dei vertici della polizia e del Ministero dell’Interno non tardarono ad arrivare: provvedimenti repressivi (punizioni, trasferimenti, licenziamenti e carcere militare) colpirono tutti i membri più attivi dell’organizzazione. Questi espedienti, tuttavia, non riuscirono a fermare il movimento. Rompendo la tradizionale separazione con la società e mostrando una notevole maturità democratica, i poliziotti diedero vita ad una intensa attività di informazione (articoli sulla stampa, convegni, assemblee, riunioni nelle fabbriche e sui luoghi di lavoro) rivolta ai lavoratori e alla cittadinanza. Nel 1976, dopo centinaia di incontri pubblici in tutto il Paese, gli agenti democratici riuscirono ad imporre nel dibattito politico il tema della smilitarizzazione e della sindacalizzazione della polizia, ottenendo dal Governo la promessa di una rapida riforma. Nonostante ciò, il provvedimento tanto atteso giunse soltanto diversi anni dopo, nell’aprile del 1981 (legge 121/81), e rispose solo in parte alle richieste del movimento.
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Deana, Alessia. "protezione dei dati personali e tutela della sicurezza pubblica: la prospettiva europea sul caso apple vs fbi e la strage di san bernardino." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obiettivo di questa trattazione è quello di esporre il rapporto controverso fra il diritto alla privacy, garantito ad ogni cittadino, e la tutela della sicurezza nazionale. L’episodio protagonista che verrà analizzato riguarda il contenzioso che, nel dicembre del 2015, ha coinvolto la società Apple Inc. e l’Fbi. Nella prima parte dell’elaborato l’attenzione verrà focalizzata sul concetto di privacy, approfondendo la sua diversa impostazione nelle normative americana e europea. In particolare, si partirà dal right to be let alone del 1890 per giungere a quella che è la concezione attuale del diritto alla protezione dei dati personali secondo il GDPR e il Privacy Act per poi elaborarne un confronto. Successivamente, verrà analizzato il tema della tutela della sicurezza pubblica facendo ricorso ad alcuni esempi di leggi emanate a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre. Nella seconda parte, dunque, si entrerà nel vivo della Strage di San Bernardino, ripercorrendo passo dopo passo le indagini. Il focus sarà lo scontro legale tra Apple e Fbi e le trattative in merito al dispositivo rinvenuto durante la strage. Infine, si ipotizzerà di “trasportare” il caso nella normativa europea, ossia immaginando la sua risoluzione qualora la normativa adottata non fosse stata quella americana.
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BENEDETTO, F. DI. "LA PROTEZIONE DEI SETTORI STRATEGICI EUROPEI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/345493.

Full text
Abstract:
“The Protection of the European Strategic Sectors”. The kind of protection that is at the heart of this doctoral thesis is the defence of the strategic companies established in the European Union (EU) from takeovers by foreign investors, that is to say investors from countries which are not part of the European Economic Area. This work aims, on the one hand, at outlining the main features of a screening mechanism of foreign investments at the EU level and, on the other, at identifying the proper legal basis in the EU Treaties for its establishment. Chapter 1 contains a non-exhaustive list of the European strategic sectors which consist in all the economic sectors in which the EU or its Member States have adopted rules to limit foreign investors’ right to acquire participations in strategic companies for reasons of public security. Indeed, the Court of Justice of the EU (CJEU) used the expression “strategic sectors” in relation to undertakings whose activities are deeply linked to the protection of public security. The EU notion of public security contains both internal and external security, but also the production of goods and the supply of services which are essential for the very existence of a country. Chapter 2 provides a comparative study of the present situation of strategic enterprises’ protection in three EU Member States (Germany, Italy and France). It shows that a fragmented landscape of foreign investment control rules adopted by national authorities represents both a constraint to an efficient internal market of capital movements, and a limit to an effective protection of the European strategic sectors. By contrast, an EU foreign investment control mechanism could lead to a less fragmented system of strategic companies’ protection, which would be able to encourage foreign investments. At the same time, a single EU body of foreign investment control should be more efficient in order to protect EU public security. Moreover, unlike Member States measures such as “golden shares”, this mechanism could enjoy a greater degree of compatibility with the fundamental freedoms of the Treaties. In effect, the CJEU recognises a “presumption of conformity” with the freedoms of movement to the EU secondary legislation which pursues objectives of general interest like the protection of public security. Chapter 3 analyses the most significant experience of foreign investment control at the global level, the Committee on Foreign Investment in the United States, in order to understand if it could be a suitable model for the establishment of a similar body in the EU, the Committee on Foreign Investment in the EU (CFIEU). Once outlined the key aspects of the CFIEU, chapter 3 focuses on the search of the most proper legal basis in the EU Treaties for its establishment. The study tries to demonstrate that Article 207(2) TFEU on unilateral measures of Common Commercial Policy (CCP) could be the right legal basis for the creation of the CFIEU. Indeed, after the Lisbon Treaty, the CCP has become an exclusive competence of the EU which also encompasses the admission and the treatment of foreign direct investments. In conclusion, chapter 3 tries to figure out the implications of the establishment of the CFIEU both on Member States competences (especially their exclusive competence on national security by virtue of Article 4 TEU), and on the international obligations undertaken by the EU towards third countries, with particular reference to the World Trade Organisation rules and international investment law.
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Corbelli, Sonia. "Reati informatici e sicurezza - come tutelarsi a livello tecnico e giuridico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi ha l’obiettivo di rendere consapevoli gli utenti sul fatto che esistono dei rischi per la sicurezza e devono prendere delle contromisure per proteggere i loro dati. Ciò è stabilito anche dalla legge, che presta particolare attenzione a questo problema quando vengono trattati dati sensibili. Attualmente si occupa di questa tutela il Codice Privacy, ma è già entrato in vigore il regolamento europeo 2016/679, che lo sostituirà operativamente il 25/05/2018. Come prima forma di sicurezza si introduce la crittografia, a chiave simmetrica o a chiave pubblica, applicata in particolare alla firma digitale. Questa può essere certificata da un’autorità di certificazione qualificata per avere la stessa validità di una firma autografa. Un’altra forma di sicurezza primaria fondamentale è il controllo degli accessi. Quello più comune è l’accesso tramite password. La principale fonte di minaccia è costituita dai malware. Se ne discutono quindi le tipologie e i modi in cui compromettono un sistema e si illustrano alcune forme di difesa per proteggersi da essi. Si considerano quindi gli attaccanti che si introducono in un sistema informatico, mettendone in evidenza le motivazioni e illustrando ulteriori misure di protezione tecniche. Si ricorda infine che tutti questi comportamenti malevoli sono reati e si illustrano le leggi che li regolano, in modo da tutelare gli utenti legittimi e punire i criminali.
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MORELLO, Francesco. "La sicurezza del lavoro nelle pubbliche amministrazioni per il benessere organizzativo, la customer satisfaction e la qualità del servizio reso agli utenti." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30447.

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Abstract:
La normativa posta a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, risulta imperniata sulla centralità del concetto di organizzazione e si applica tanto al settore privato quanto al complesso sistema del pubblico impiego. Il presente lavoro si propone di dimostrare che la matrice dell’organizzazione prevista dal T.U. d.lgs. 81/2008 si conforma, in un ottima sistematica, con la mission e le precipue finalità istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni. Garantire e valorizzare la dignità della persona che lavora, assicurando uno “stato di completo benessere fisico mentale e sociale” (art. 2, T.U.), significa sia dare attuazione concreta, alla disciplina prevenzionale, che migliorare il processo produttivo o di lavoro. Benessere individuale e organizzativo si riflettono sul livello di performance raggiunto dalle organizzazioni e ciò in particolare in ambito pubblico ove il tema del miglioramento del clima lavorativo si colloca nella prospettiva dell'inveramento dei principi e valori costituzionali nell'Amministrazione reale, oggi chiamata a rispondere con limitate risorse finanziarie alle domande correlate ai cambiamenti della società e alla crisi economica in atto. L’evoluzione del lavoro nelle pubbliche amministrazioni, dalla contrattualizzazione del rapporto di lavoro alle recenti riforme “efficientiste” e di spesa dell’organizzazione pubblica, hanno prodotto un articolato sistema che distingue macro e micro organizzazione. Ogni amministrazione pubblica deve per legge incrementare il proprio livello di benessere, modulando secondo le rispettive specificità strumenti e forme di partecipazione, così da fornire un servizio qualitativamente in linea con le esigenze della collettività. A tal fine vengono passate in rassegna insieme alle norme anche talune esperienze concretamente sviluppatesi con riferimento anche ai fini della customer satisfaction. Nella stessa ottica si muove l’indagine che attraverso l’analisi dei principali rischi, quelli psicosociali (stress, mobbing, burn out…), individua per ogni soggetto dell’organizzazione non solo il proprio debito di sicurezza ma soprattutto il proprio ruolo nell’implementazione del benessere. L’autore giunge infine a configurare in capo al lavoratore pubblico un vero e proprio diritto al benessere, organizzativo e individuale, esigibile in base ad un paradigma risarcitorio, che in uno alle responsabilità ad esso correlate, esaminate anche nei profili emersi più di recente, conferma che nelle P.A. sicurezza sui luoghi di lavoro, benessere organizzativo e ciclo della performance sono tra loro strettamente e necessariamente complementari.
The regulation of occupational health and safety is mainly focused on the importance of organisational aspects regarding both private and public sector. The aim of this study is to demonstrate that the origin of the public organisation system set out in the T.U. d.lgs 81/2008 is in compliance with the mission and institutional aims of the Public Administration, under a systematic perspective. “Valuing and protecting the dignity of the workers, safeguarding the physical, mental and social welfare”, will practically enforce the preventive regulatory system and increase the productivity of the working process. The individual and organisational well-being is strictly co-related to the general level of performance achieved by organisations specifically in the public sector, where the improvement of working conditions can be considered as an implementation of Constitutional principles in the context of the Public Administration which nowadays is deemed to face, with limited financial resources, the changes of the society and the current economic crisis. Each public organisation shall, by law, increase its level of welfare according to its own means and type of participation, in order to provide a service that complies qualitatively with the needs of the public. For this purpose the study is conducted through the analysis of legislations and practical experiences related also to the aims of the customer satisfaction. Moreover the study establishes which are the main psychosocial risks (stress, mobbing, burn out), and identifies for each member of the organisation not only its own debt security but also the importance of its role in the growth of the well-being. In the end the author concludes that public employees have the right to obtain a collective and individual well-being through a compensation scheme and that in the public administrations, the job safety, the organisational well being and the job performance are strictly and inevitably interdepend.
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Antonelli, Claudia. "La Blockchain: aspetti crittografici e applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12016/.

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Abstract:
La Blockchain è un deposito di dati distribuito costituito da una lista di record (in continua crescita) resistente a modifiche e revisioni, anche da parte degli operatori dei nodi (computer) su cui risiede. I dati sono sicuri anche in presenza di partecipanti non affidabili o disonesti alla rete. Una copia totale o parziale della blockchain è memorizzata su tutti i nodi. I record contenuti sono di due tipi: le transazioni, che sono i dati veri e propri, e i blocchi, che sono la registrazione di quanto ed in quale ordine le transazioni sono state inserite in modo indelebile nel database. Le transazioni sono create dai partecipanti alla rete nelle loro operazioni (per esempio, trasferimento di valuta ad un altro utente), mentre i blocchi sono generati da partecipanti speciali, i cosiddetti “miners”, che utilizzano software e a volte hardware specializzato per creare i blocchi. L’attività dei miners viene ricompensata con l’assegnazione di “qualcosa”, nel caso della rete Bitcoin di un certo numero di unità di valuta. Spesso negli esempi si fa riferimento alla Blockchain di Bitcoin perché è la catena di blocchi implementata per prima, e l'unica ad avere una dimensione consistente. Le transazioni, una volta create, vengono distribuite sui nodi con un protocollo del tipo “best effort”. La validità di una transazione viene verificata attraverso il consenso dei nodi della rete sulla base di una serie di parametri, che variano secondo l’implementazione specifica dell’architettura. Una volta verificata come valida, la transazione viene inserita nel primo blocco libero disponibile. Per evitare che ci sia una duplicazione delle informazioni l’architettura prevede un sistema di time stamping, che non richiede un server centralizzato.
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GRAZIANI, CHIARA. "SICUREZZA E DIRITTI FONDAMENTALI: ANTITESI O BINOMIO?" Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009156.

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Abstract:
The analysis focuses on counter-terrorism measures adopted by democratic countries in response to the 9/11 attacks and up to nowadays to fight international terrorism. The aim of this work is to discuss whether the idea of security has changed over the years due to the terrorist threat.
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Books on the topic "Pubblica sicurezza"

1

Ramacci, Fabrizio. Il sistema della sicurezza pubblica. Milano: Giuffrè, 2010.

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2

Maniscalco, Maria Luisa. Opinione pubblica, sicurezza e difesa europea. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2004.

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3

Sergio, Lorusso, and Albano Flavia, eds. Le nuove norme sulla sicurezza pubblica. Padova: CEDAM, 2008.

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4

Italy. Il Codice delle leggi di pubblica sicurezza. 2nd ed. Piacenza: La Tribuna, 1989.

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5

Italy. Il codice delle leggi di pubblica sicurezza. Piacenza: Casa editrice La tribuna, 1985.

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6

Giuseppe, Amato, and Santoriello Ciro, eds. Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica. Torino: UTET giuridica, 2009.

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7

1941-, Carucci P., Dolci Fabrizio, Missori Mario, Archivio centrale dello Stato (Italy), and Italy. Ufficio centrale per i beni archivistici., eds. Volantini antifascisti nelle carte della Pubblica sicurezza (1926-1943). Roma: Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivisitici, 1995.

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8

Tropea, Giuseppe. Sicurezza e sussidiarietà: Premesse per uno studio sui rapporti tra sicurezza pubblica e democrazia amministrativa. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2010.

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9

Tropea, Giuseppe. Sicurezza e sussidiarietà: Premesse per uno studio sui rapporti tra sicurezza pubblica e democrazia amministrativa. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2010.

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10

Italy. Codice di pubblica sicurezza: Coordinato ed annotato con la giurisprudenza. 2nd ed. Rimini: Maggioli, 1989.

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