Academic literature on the topic 'Provvedimento cautelare'

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Journal articles on the topic "Provvedimento cautelare"

1

Marchetti, Filippo. "Il diritto di difesa della vittima nel procedimento di revoca o sostituzione delle misure cautelari personali durante la fase delle indagini preliminari." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 3 (October 31, 2021): 1825. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i3.630.

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Abstract:
L’autore esamina il procedimento di sostituzione o revoca di una misura cautelare de libertate nell’ottica della verifica del grado di effettività delle garanzie difensive ivi assicurate alla persona offesa. A tal fine, l’analisi abbraccia i profili rappresentati dalla consistenza del compendio informativo a disposizione della vittima in vista dell’instaurazione del contraddittorio, dalla possibilità di presentare elementi utilizzabili per la decisione del giudice e, da ultimo, dalla disponibilità di strumenti per impugnare il provvedimento conclusivo del procedimento.
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2

Franzina, Pietro. "La concessione di una <i>freezing injunction</i> non preclude la riconoscibilità in Italia della successiva sentenza di merito resa nel medesimo giudizio." marzo-aprile, no. 2 (April 7, 2022): 356–65. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.94.

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Abstract:
Tesi L’art. 64, lettere b) e g) della L. 31 maggio 1995, n. 218 di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato deve essere interpretato nel senso che non può dirsi integrata una violazione dei diritti essenziali della difesa e delle garanzie ascrivibili all’ordine pubblico processuale italiano, idonea a giustificare il diniego del riconoscimento di una sentenza straniera, per il solo fatto che la sentenza in questione sia stata resa all’esito di un procedimento nel corso del quale il debitore della sentenza è stato il destinatario di un provvedimento cautelare in personam, concesso inaudita altera parte, secondo il modello della freezing injunction inglese. Il riconoscimento di una sentenza straniera preceduta da un provvedimento cautelare può essere negato in forza delle disposizioni citate solo quando l’emanazione di detto provvedimento abbia comportato una violazione delle garanzie processuali fondamentali tale da tradursi, per la sua rilevante incidenza, in una lesione del diritto di difesa rispetto all’intero processo. The author’s view According to Article 64, literae b) and g) of the Law of 31 May 1995, No 218 (Reform of the Italian system of private international law), a foreign judgment is not eligible for recognition in Italy if the right to a fair trial was violated in the proceedings before the court of origin, and if recognition would contravene public policy, including procedural public policy. A judgment cannot be denied recognition on the above grounds merely because the court of origin granted, in the course of the same proceedings, a worldwide freezing injunction, as known under English law. In fact, recognition of the judgment could only be denied if it were established that, by granting the interim measure in question, the procedural rights of the party concerned were violated in such a serious way as to undermine the fairness of the proceedings considered as a whole.
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3

Lo Faro, Antonio. "Responsabilitŕ e sanzioni per sciopero illegittimo: cambia qualcosa in Italia dopo Laval?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 419–32. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131005.

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Abstract:
Il saggio prende lo spunto dalla decisione assunta dalla Corte del lavoro svedese nel seguito nazionale diper interrogarsi sugli effetti che la giurisprudenza comunitaria potrebbe determinare sulla disciplina italiana dei rimedi disponibili in caso di sciopero illegittimo. Dopo aver evidenziato che la disciplina nazionale in materia č essenzialmente rivolta a regolamentare lo sciopero effettuato nell'ambito dei servizi pubblici essenziali, si sostiene che la peculiare natura dei rimedi previsti in caso di illegittimitŕ dei suddetti scioperi, ne impedisce l'applicabilitŕ alla ipotesi dello sciopero comunitariamente illecito. Il saggio si sofferma quindi sulla residualitŕ tradizionalmente propria del rimedio risarcitorio nell'ordinamento nazionale, cercando di individuarne le ragioni, per passare poi ad indicare il rimedio in grado di garantire in ambito nazionale il principio di effettivitŕ del diritto comunitario: ovvero, il provvedimento cautelare a carattere inibitorio. L'A. auspica, in conclusione, un mutamento della giurisprudenza comunitaria in materia, anche alla luce degli orientamenti manifestati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
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4

Caponi, Remo. "Piero Calamandrei y la tutela cautelar." Revista Oficial del Poder Judicial. Órgano de Investigación de la Corte Suprema de Justicia de la República del Perú 8, no. 10 (June 6, 2016): 397–406. http://dx.doi.org/10.35292/ropj.v8i10.244.

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Abstract:
Se pondera la notable contribución de Piero Calamandrei al estudio de la tutela cautelar en la obra Introduzione allo studio sistematico dei provvedimenti cautelari, considerada un clásico de la literatura del derecho procesal civil. El autor reflexiona sobre la habilidad de síntesis y carácter sistemático del pensamiento de Calamandrei que incluso hoy, a través de la experiencia europea, constituye un modelo de referencia que ha contribuido de manera decisiva a la distinción de las medidas cautelares, que están dirigidas a garantizar la eficacia de la función jurisdiccional.
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5

Salvi, Giovanni. "L'iniziativa disciplinare: dati e valutazioni." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (January 2011): 69–92. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-005006.

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Abstract:
1. Giustizia domestica? / 2. Il gigantismo della giustizia disciplinare e i valori tutelati / 3. Le scelte organizzative della Procura generale / 4. Ricadute della tipizzazione collegata all'obbligatorietŕ dell'azione / 5. Le tipologie di illeciti perseguite / 6. Le scelte della Procura generale non sottoposte a controllo / 7. Trasparenza: scelta di fondo della Procura generale / 8. La "massimazione" dei provvedimenti di archiviazione. La tutela della riservatezza / 9. Rendere chiare le ragioni delle scelte sull'azione / 10. Misure cautelari: interferenza o coabitazione? / 11. Disciplinare e valutazioni di professionalitŕ.
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6

Parente, Ferdinando. "Il procedimento disciplinare notarile e la sua evoluzione storica." Zeszyty Naukowe KUL 60, no. 3 (October 26, 2020): 169–78. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.169-178.

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Abstract:
Nel testo della legge 16 febbraio 1913, n. 89, il procedimento disciplinare notarile era modulato sulla diversificazione delle competenze secondo la gravità delle sanzioni. Per le sanzioni disciplinari più gravi – l’ammenda, la sospensione e la destituzione – la competenza per i tre gradi di giudizio era affidata al giudice ordinario, ossia al Tribunale, alla Corte d’Appello e alla Corte di Cassazione. Per le sanzioni meno gravi – l’avvertimento e la censura – la competenza, nel primo grado, era conferita al Consiglio notarile distrettuale, che decideva con provvedimento impugnabile dinanzi al giudice ordinario. Il d.lgs. 1 agosto 2006, n. 249 ha modificato radicalmente il regime del procedimento disciplinare notarile e ha istituito la Commissione amministrativa regionale di disciplina (Co.Re.Di.), avente natura amministrativa, per l’applicazione delle sanzioni disciplinari e delle misure cautelari notarili e per la valutazione dei presupposti di cessazione temporanea o definitiva dalle funzioni notarili. Nel quadro della riforma, invece, al Consiglio notarile distrettuale il legislatore ha assegnato il mero ruolo d’indagine e di controllo sul regolare svolgimento dell’attività notarile ed il potere di attivare il procedimento disciplinare tramite il diritto di azione accreditato al suo presidente
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7

Zuffa, Grazia. "Droga e riduzione del danno. Da pilastro sociosanitario a modello alternativo di politiche pubbliche." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 46–60. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002005.

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Abstract:
La fine č nota. Con la sentenza resa il 4 novembre 2009 nel processo per il sequestro Abu Omar, il Tribunale monocratico di Milano ha condannato numerosi funzionari della CIA, mentre ha ritenuto sussistente la speciale causa di improcedibilitŕ costituita dall'opposizione del segreto di Stato per la maggior parte degli imputati italiani e in particolare per il direttore del SISMI, gen. Nicolň Pollari. Per la veritŕ č noto anche tutto il resto, compreso ciň che č segreto. Gli atti "segreti" furono infatti legittimamente acquisiti al procedimento e vi sono rimasti per lunghi anni; essi sono stati posti a base di provvedimenti cautelari, messi a disposizione delle parti private che ne hanno estratto copia, trasmessi alle piů diverse autoritŕ interne e internazionali, infine posti a fondamento di fasi interamente pubbliche del processo. Come conseguenza di ciň le informazioni "segrete" sono rinvenibili in internet. Eppure per la Presidenza del Consiglio (e purtroppo anche per la Corte costituzionale) esse sono ancora "segrete" e dunque non utilizzabili. Come si č potuto consumare un simile paradosso? Vi č di piů. Escluse le prove relative a notizie segrete, il giudice č giunto alla conclusione che quelle residue consentissero la condanna degli operativi del Servizio statunitense, ma non degli agenti italiani. Cosě, il segreto opposto a tutela dei rapporti tra il Servizio italiano e quello statunitense ha ottenuto l'effetto esattamente contrario, rafforzando l'immagine di inaffidabilitŕ dell'alleato italiano. L'ispettore Clouseau non avrebbe saputo far meglio.
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"Diritto italiano; Espulsioni." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (June 2009): 182–97. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-002015.

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Abstract:
Espulsioni1. Corte di cassazione 10.10.2008 n. 24906 - status rifugiato - rigetto - espulsione - divieto per rischio di persecuzione per ragioni di sesso - avvenuta infibulazione - esposizione a situazione ulteriore di sudditanza femminile nel paese d'origine - assenza della necessaria personalitŕ della ragione persecutoria - decisione di rigetto della impugnazione - legittimitŕ2. Giudice di pace di Vicenza 8.6.2008 - intimazione a lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni - impugnazione - obbligo di autonoma motivazione circa l'impossibilitŕ di trattenimento in CPT - violazione - annullamento3. Giudice di pace di Agrigento 26.9.2008 - respingimento - impugnazione - giurisdizione dell'A.G.O. - pregressa presentazione di domanda di asilo - difetto di prova - rigetto4. Tribunale di Bologna 30.9.2008 - espulsione - sottoscrizione viceprefetto aggiunto - necessitŕ di delega - difetto di prova - incompetenza e annullamento5. Tribunale di Milano 1.10.2008 - allontanamento di cittadino comunitario - pubblica sicurezza - motivazione - precedenti penali - mancanza di prova - annullamento6. Tribunale di Roma 9.3.2009 - allontanamento di cittadino comunitario - imperativi motivi di pubblica sicurezza - precedenti penali e giudiziari - assenza di effettiva ed attuale pericolositŕ sociale - intervenuto radicamento sociofamiliare- annullamento7. Tribunale di Agrigento 26.3.2009 - respingimento - richie- » 1946 sta provvedimento cautelare - ingresso - interesse legittimo- difetto di giurisdizione8. Tribunale amministrativo regionale Sicilia 7.4.2009 n. 668 - respingimento - ricorso per annullamento al Tar - difetto di giurisdizione
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"Diritto italiano. Minori." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 207–16. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002015.

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Abstract:
1. Corte di cassazione 6.5.2011 n. 10000 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 TU n. 286/98 - presupposto della eccezionalitŕ - esclusione - richiamo ai principi di cui alla sentenza n. 21799/2010 2. Consiglio di Stato 8.4.2011 n. 1547 - minore non accompagnato - raggiungimento della maggiore etŕ - diniego di rilascio permesso di soggiorno - irretroattivitŕ della legge n. 94/2009 - annullamento in via cautelare del diniego 3. Tribunale per i minorenni di Venezia 31.1.2011 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 TU n. 286/98 - espulsione del genitore - rilascio per il periodo necessario a approfondire la sussistenza dei motivi nel meritoNOTA di Claudio Cottatellucci, Autorizzazione ex art. 31 co. 3 TU n. 286/1998, espulsione amministrativa del genitore e provvedimenti cautelari4. Tribunale per i minorenni di Trieste 13.4.2011 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 TU n. 286/98 - misura cautelare nei confronti di uno dei genitori - irregolaritŕ dell'altro genitore - espulsione del genitore irregolare - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - accoglimento del ricorso 5. Tribunale amministrativo regionale Lazio - 20.4.2011 n. 3491 - minore non accompagnato - raggiungimento della maggiore etŕ - diniego di rilascio permesso di soggiorno - irretroattivitŕ della legge n. 94/2009 - annullamento del diniego
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Dissertations / Theses on the topic "Provvedimento cautelare"

1

FELLONI, GIACOMO. "L’autorità del provvedimento cautelare. Contributo allo studio dell’efficacia dei provvedimenti giudiziali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262939.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza l’autorità del provvedimento cautelare nell’ordinamento italiano. Tale nozione è stata introdotta inizialmente per il solo rito societario (art. 23, 6° comma, d.lg. n. 5/2003) e, successivamente, è stata generalizzata, nel 2005, dall’art. 669-octies, 9° comma, c.p.c., senza che però il legislatore ne abbia fornito una definizione, limitandosi, invece, a richiamare il dibattito formatosi sull’art. 337, 2° comma, c.p.c. Nel primo capitolo del presente lavoro ci si è, pertanto, anzitutto, concentrati sulla definizione che la nozione di “autorità” ha assunto in relazione ad altri provvedimenti giudiziali nell’ordinamento italiano (ed, in particolare, si è esaminato il dibattito sulla nozione di “autorità della sentenza” ex art. 337, 2° comma, c.p.c.). All’esito di tale indagine si è, così, proceduto ad indagare il significato che la nozione di “autorità” assume con specifico riferimento al provvedimento cautelare, esaminando sia il significato dell’espressione “auctoritas” nel diritto romano, sia il significato di “autorité de la chose jugée”, con specifico riferimento alle ordinanze di référé, nell’ordinamento francese. Si è, così, cercato di dimostrare come non vi sia un’unica definizione di “autorità”, ma come sia, invece, necessario valutare, caso per caso, il significato da attribuire a tale espressione. Nella seconda parte del lavoro si è, invece, esaminato come la nozione di “autorità” di un provvedimento cautelare (ed il divieto di invocarla in un diverso giudizio ai sensi dell’art. 669-octies, 9° comma, c.p.c.) incida sul diritto sostanziale e sul diritto processuale. In particolare, nel secondo capitolo, sono stati esaminati i rapporti tra provvedimenti cautelari ed alcuni istituti di diritto sostanziale, quali la prescrizione, l’usucapione e la ripetizione di indebito. Nel terzo capitolo si è esaminato entro quali limiti la decisione cautelare sia invocabile in un giudizio di merito. Infine, nel quarto capitolo, si è esaminato in che misura l’autorità della misura cautelare rilevi in un giudizio esecutivo ed in un diverso giudizio cautelare. Dall’esame di tali interferenze è uscito un quadro composito, in cui la nozione di autorità può mutare, talora anche significativamente, in relazione agli istituti di diritto processuale o sostanziale con cui entra in contatto. Di conseguenza, nonostante la formulazione letterale dell’art. 669-octies, 9° comma, c.p.c., si è concluso che talora l’autorità del provvedimento cautelare è invocabile in un diverso giudizio.
The study focuses on the authority of the protective order in the Italian legal system. This concept was firstly introduced for procedures concerning corporate disputes – by Article 23, paragraph 6, legislative decree n. 5/2003 – and, eventually, generalized, in 2005, by Article 669-octies, 9th paragraph, of Italian code of civil procedure. However, the legislator didn’t provide a definition of this concept, evoking the debate over Article 337, 2nd paragraph, of Italian code of civil procedure. The first chapter of the present work, therefore, focuses on the notion of "authority" in relation to other judicial measures in the Italian legal system. In particular, the debate over the notion of "authority of the sentence" about Article 337, 2nd paragraph, of Italian code of civil procedure has been examined. On the outcome of this study, it has been investigated the meaning of "authority" with specific reference to the protective order, examining both the meaning of the expression "auctoritas" in Roman law and the meaning of "autorité de la chose jugée”, with specific reference to the ordinances of référé, in the French legal system. In this way, it has been shown that a single definition of "authority" can’t be given: it is, rather, necessary to evaluate, on a case by case basis, the meaning to attribute to this expression. In the second part, it has been examined how the notion of "authority" of a protective order – and the prohibition, contained in Article 669-octies, 9th paragraph, of Italian code of civil procedure, to evoke it in a different judgment – can affect both the civil and procedural law. In particular, in the second chapter, it has been examined the relationships between protective orders and some institutions of civil law, such as prescription, adverse possession and repetition of undue, were examined. In the third chapter it has been studied the limit within which the protective order can be evoked in a judgment on the matter. In conclusion, in the fourth chapter, it has been examined the boundary of the authority of the protective order in an executive judgment and in a different protective judgment. By examining these interferences, what emerges is that the notion of authority can change, sometimes significantly, in relation to the institutions of procedural or civil law. Therefore, despite the content of Article 669-octies, 9th paragraph, of Italian code of civil procedure, it is possible to conclude that sometimes the authority of the protective order can be evoked in a different judgment.
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ANDREONI, MARTINO MARIO. "La tutela cautelare anticipatoria. Premesse per uno studio dei provvedimenti cautelari nel diritto della proprietà intellettuale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/7773.

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Abstract:
Nell’elaborato si esamina la tutela cautelare anticipatoria quale forma di tutela minore rispetto a quella del processo ordinario, ma potenzialmente satisfattiva e autonoma e di frequente utilizzo in alcuni settori del diritto, quale, in particolare, il diritto della proprietà intellettuale e della concorrenza. Prendendo le mosse dalle nozioni di tutela anticipatoria elaborate dalla dottrina, si tenta di definire le caratteristiche di questa forma di tutela, così come è stata realizzata nel corso degli anni nell’ordinamento italiano, analizzando anche le esperienze, più risalenti e mature, dell’ordinamento francese, con la procédure en référé e dell’ordinamento tedesco, con le eistweilige Verfügungen. Si procede poi ad individuare le caratteristiche strutturali e funzionali dei provvedimenti cautelari anticipatori, e le loro differenze da quelli conservativi, alla luce delle norme sulla strumentalità attenuata introdotte, a partire dal 2003, nelle leggi speciali e nel codice di procedura civile, con particolare riguardo ai presupposti di concessione, all’autonomia, alla stabilità e all’efficacia, sul piano sostanziale e su quello processuale, di tali provvedimenti, e alle peculiarità dei giudizi di merito che eventualmente siano instaurati dopo il provvedimento cautelare anticipatorio. Si affronta, inoltre, il problema di quali siano gli effetti della sentenza anticipabili con il provvedimento cautelare, con riguardo alle pronunce di condanna, di mero accertamento e costitutive, e le forme di attuazione del provvedimento cautelare. Si procede, infine, con l’analisi dei provvedimenti cautelari anticipatori previsti dal codice della proprietà industriale e dalla legge sul diritto d’autore, ed in particolare dell’inibitoria e della sua attuazione, e si affronta il problema della stabilità di tali provvedimenti, alla luce delle norme nazionali e di quelle comunitarie ed internazionali.
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NARDUCCI, FRANCESCA. "La sospensione dell'attività d'impresa in Italia: l'incontro tra l'azione punitiva e l'intervento cautelare dell'ordinamento per il ripristino del lavoro legale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43653.

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Abstract:
Muovendo dalla concezione del lavoro in Italia, nell'Unione Europea e nell'OIL, l'elaborato si propone di individuare le ragioni storico-giuridiche su cui si fonda un istituto "innovativo" quale è la sospensione dell'attività d'impresa;ne analizza l'evoluzione normativa e ne illustra la vigente disciplina, mettendo in risalto gli strumenti che l'ordinamento pone a suo presidio, nonchè le politiche di scelta legislativa ad esso sottese.
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CICCARE, MICHELE. "Il provvedimento abnorme nel processo civile." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/940094.

Full text
Abstract:
La tesi di dottorato è incentrata sull’indagine del provvedimento «abnorme» nel diritto processuale civile. Dopo aver tracciato la linea evolutiva del fenomeno - che ha avuto genesi nel campo del diritto processuale penale - nonché all'esito di un'analisi sistematica di tutte le delicate problematiche che questo fenomeno comporta, l'elaborato mira a raggiungere due fondamentali risultati: a) dal punto di vista statico, contestualizzare il vizio di abnormità nell’ambito delle fattispecie di invalidità dell’atto processuale, al fine di vagliarne l'eventuale rilevanza autonoma; b) dal punto di vista dinamico, riconnettere al tessuto normativo astratto la specificità di queste concrete evenienze patologiche, individuando, in armonia con l’impianto sistematico del codice di rito, il regime giuridico del provvedimento «abnorme» emanato.
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Books on the topic "Provvedimento cautelare"

1

Vullo, Enzo. L'attuazione dei provvedimenti cautelari. Torino: G. Giappichelli, 2001.

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2

Vitrò, Vincenzo. Controllo giudiziario e provvedimenti cautelari nelle società di capitali. Milano: Giuffrè, 1992.

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3

Cirulli, Massimo. La nuova disciplina dei rimedi contro i provvedimenti cautelari. Padova: CEDAM, 1996.

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4

Sbrana, Francesca. Le impugnazioni avverso i provvedimenti cautelari personali: Riesame, appello, ricorso in cassazione. Padova: CEDAM, 2009.

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5

Sbrana, Francesca. Le impugnazioni avverso i provvedimenti cautelari personali: Riesame, appello, ricorso in cassazione. Padova: CEDAM, 2009.

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6

Sordelli, Luigi. Provvedimenti cautelari nel diritto industriale, nel diritto di autore e nella concorrenza. Padova: CEDAM, 1998.

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7

Bellagamba, Gianni. Le impugnazioni dei provvedimenti cautelari personali e reali: Rassegna della giurisprudenza sui giudizi di riesame, di appello, di cassazione. Milano: A. Giuffrè, 1999.

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8

Quatraro, Bartolomeo. Revocatoria ordinaria e fallimentare e gli altri mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale: Azioni surrogatorie, tutela cautelare civile e penale, provvedimenti d'urgenza, misure patrimoniali di prevenzione. Milano: A. Giuffrè, 2002.

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9

Garofoli, Roberto. Tutela cautelare, monitoria e sommaria nel nuovo processo amministrativo: Provvedimenti di urgenza, tutela possessoria, decreti ingiuntivi e ordinanze : ex artt. 186-bis E 186-ter C.P.C. Milano: Giuffrè, 2002.

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10

Querzola, Lea. La tutela anticipatoria fra procedimento cautelare e giudizio di merito. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg231.

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Abstract:
Dal 1865 in avanti, e limitandosi ai soli aspetti macroscopici, era mutata, anche in profili essenziali, la disciplina del processo di cognizione, il legislatore era intervenuto sul regime delle preclusioni e sul giudizio di appello, aveva introdotto il rito laburistico, modificato la disciplina dell’arbitrato, escogitato provvedimenti anticipatori per far fronte alla crisi determinata dai tempi lunghi della giustizia; sì, a dire il vero era intervenuto anche in materia di tutela cautelare, introducendo il rito uniforme, ma la strumentalità e la provvisorietà non erano state sfiorate. Per questa ragione, la primissima lettura del d.lgs. n. 5 del 2003 in tema di processo societario, nella parte in cui si occupa in specie di provvedimenti cautelari, particolarmente ante causam, mi fece riflettere. Non si poteva non riconoscere che il cambiamento era significativo, forse epocale, che lo sganciamento" o "allentamento" o l’"attenuazione" del nesso di strumentalità cautelare, che fa il suo ingresso nel nostro ordinamento proprio attraverso quel decreto, era una novità significativa, che scalfiva una piccola certezza e meritava un approfondimento. L’esigenza di una riflessione, poi, è stata evidentemente accresciuta dagli ulteriori cambiamenti attuati dal d. l. n. 35 del 14 marzo 2005, convertito con modifiche dalla l. n. 80 del 14 maggio 2005".
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Book chapters on the topic "Provvedimento cautelare"

1

Caponi, Remo. "A Masterpiece at a Glance. Piero Calamandrei, Introduzione allo Studio Sistematico dei Provvedimenti Cautelari." In Procedural Science at the Crossroads of Different Generations, 373–80. Nomos, 2015. http://dx.doi.org/10.5771/9783845266428-373.

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