Dissertations / Theses on the topic 'Progettualità'

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1

Quatrano, Fabiana. "L'aggressività interpersonale: dalla ricerca alla progettualità educativa." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/1331.

Full text
Abstract:
2011 - 2012
Il mio lavoro di ricerca si presenta come luogo di riflessione su di un aspetto sociale, così diffuso, qual è l’aggressività interpersonale. Rispetto a tale problematica, ho cercato, partendo da un’ analisi teorica, di privilegiare l’aspetto di una progettualità educativa, elaborando possibili azioni e atteggiamenti, tesi a ridurre le espressioni dirette o indirette dell’aggressività. In una società che presenta un contesto etico valoriale poco forte e che diventa giorno dopo giorno sempre più multietnica e multiculturale, sorgono facilmente incomprensioni, pregiudizi e intolleranze. Le diversità socio-culturali sfociano, sempre più spesso, in manifestazioni di aggressività, anche in persone che, a prima vista, possono apparire pacifiche e ben educate. Diventiamo sempre più intolleranti, cioè incapaci individualmente e collettivamente, a vivere pacificamente con coloro che credono ed agiscono in maniera diversa dalla nostra. Per far fronte a questo preoccupante fenomeno, che investe ogni categoria sociale, sono necessari diversi ed articolati interventi socio-culturali per educare alla tolleranza, alla pace , alla socialità, alla legalità: valori strettamente collegati e non dissociabili l’uno dall’altro. Proprio per questo, negli ultimi anni si pone particolare attenzione a ciò che viene definito educazione, soffermandoci in modo particolare sul concetto di «emergenza educativa» che viene posto al centro del dibattito pedagogico contemporaneo e di come l'educazione delle giovani generazioni sia diventato un problema sempre più delicato e difficile da affrontare. Quello che stiamo vivendo è un momento particolare della storia e, come in ogni periodo di transizione, l'uomo si trova di fronte a situazioni e problemi che non è in grado di gestire completamente; i cambiamenti non solo sono tanti e di ampio rilievo, ma si susseguono anche a un ritmo frenetico, accavallandosi spesso gli uni agli altri. Bisogna soprattutto educare a vivere nel cambiamento: i vorticosi cambiamenti interpellano, provocano, sfidano la nostra capacità di sapere, di fare, di essere, di saper vivere insieme con gli altri. In queste situazioni, la vita è un processo costante per acquisire il necessario per il proprio sviluppo globale, un viaggio di continua scoperta di senso e di valori, un'esperienza della diversità e della capacità di armonizzazione, consapevoli della propria identità e pronti a scoprire e a vivere nuovi percorsi di identificazione. La sfida più difficile oggi è riuscire ad attivare e realizzare l’educazione nella complessità e alla complessità, che non si riduca a un adattamento, ma che sia capace di interiorizzare la varietà, e diventi capace di confrontarsi con il cambiamento in modo critico e creativo. Occorre riportare l'educazione al centro della riflessione e dell'agire quotidiano nella convinzione che proprio nell'educazione si trova la chiave capace di ridefinire in positivo il futuro della nostra società. L’educazione come evento passa sempre attraverso relazioni La relazione si pone come luogo di cura e “aver cura della relazione, educare ad averne cura può porsi come compito progettuale della pedagogia. Il termine relazione è quello che meglio esprime quelle condizioni necessarie perché un rapporto tra due persone sia definito educativo Relazione è, quindi, un termine che ha conosciuto, conosce e conoscerà sempre una legittimazione più che giustificata, infatti è difficile concepire un pensare, un fare, un dire, un insegnare, un educare o un curare prescindendo dalla categoria di relazione. La relazione non è solo un fatto cognitivo, intellettualistico, ma è sempre anche un fatto emozionale: la capacità di pensare dipende dal sentire e dal capire quello che ci accade dentro: noi possiamo pensare solo se siamo in contatto con le nostre emozioni ed è solo lo sviluppo dell’affettività e dell’emotività, la capacità di contenerle ed elaborarle che ci permette di pensare e di apprendere Le emozioni , grazie all’apporto di numerosi studi e ricerche, sono state riconosciute come la trama fondativa e unitaria del sé sulla quale si costruisce l’identità della persona, determinando le scelte e il pensiero ed influendo sull’apprendimento. Tra i processi emotivi e l’apprendimento esiste una profonda connessione, poiché esso si sviluppa sempre all’interno di una relazione affettiva. Il fattore emozione costituisce, pertanto, l’elemento centrale intorno al quale è possibile organizzare e sviluppare una tipologia di competenze educative comprendenti la conoscenza di sé, la comunicazione e l’ascolto, le capacità relazionali e le abilità di aiuto, le strategie di gestione del disagio e delle conflittualità che si verificano in ogni ambito sociale. I numerosi progetti di alfabetizzazione emozionale che da alcuni anni si stanno realizzando nelle scuole con l’intento di coltivare l’equilibrio emotivo e di costituire una vaccinazione psicologica contro il disagio, trovano riscontro nelle concezioni di Daniel Goleman che ha formulato una nuova teoria della mente emozionale, definendo come il repertorio comportamentale dell'uomo sia in buona parte determinato dalle emozioni. L'emozione, dunque, non è soltanto valutazione e adattamento ad una situazione o a un contesto, non è più una semplice reazione all'avvenimento, o tendenza all'azione, è anche e soprattutto un processo relazionale che consente ai protagonisti di trasferire, di rimettersi in questione, offrendo loro la possibilità di ri-negoziare un nuovo rapporto con l'altro, con il mondo e con sé stesso. Il tema dell’aggressività e del comportamento aggressivo è stato analizzato prendendo in considerazione gli studi più significativi a vari livelli: neurofisiologico, etologico, psicologicosperimentale, psicoanalitico. Nella società odierna, qual è quella del terzo millennio, si assiste ad una recrudescenza della violenza gratuita, dove per un nonnulla scatta l'aggressività. Attribuire un preciso significato alla parola aggressività risulta molto complesso. Molti Autori sulla base delle ipotesi e delle ricerche fino ad ora formulate, nel definire il concetto di aggressività, hanno cercato di cogliere le diverse facce che questo fenomeno può assumere nella persona umana. L’aspetto più vivo e stimolante del loro modello interpretativo, come si evince dall'analisi condotta, è nella concezione bipolare dell’aggressività, che vede in essa manifestazioni sia di tipo espansivo, sia di tipo difensivo, considerate come momenti fondamentali del processo di adattamento dell’individuo. Agganciandoci alle più recenti ricerche etologiche, molti autori mettono in luce la funzione dei legami associativi nella canalizzazione e nell’inibizione dell’aggressività e l’importanza dell’identificazione con l’altro, della partecipazione e della condivisione di un sistema di valori. Numerose sono le teorie elaborate sull’aggressività, teorie che si riflettono a livello educativo nell’elaborazione di possibili percorsi educativi tesi a gestire i comportamenti aggressivi. Ogni percorso educativo di tale genere deve tendere ad educare al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità. Tra gli interventi educativi possibili per far fronte soprattutto all’aggressività infantile vengono proposti l’utilizzo della fiaba e del gioco simbolico. Le fiabe parlano ai bambini in un linguaggio simbolico, è per questo che riescono ad attrarne l’attenzione e a favorire l’immedesimazione, riducendo i conflitti interiori del bambino, placando l’angoscia e offrendo soluzioni. Nelle fiabe non è importante tanto il contenuto manifesto, esplicito, quanto il significato simbolico comune in qualsiasi società ed epoca. Queste storie si occupano di problemi umani universali, soprattutto di quelli che preoccupano la mente del bambino, e quindi parlano al suo Io e ne incoraggiano lo sviluppo, calmando nel frattempo pressioni preconsce e inconsce. Sono uno strumento educativo prezioso, rappresentano un punto di riferimento per la vita interiore del bambino e la vita relazionale dello stesso con l’adulto. Il bambino ha bisogno di un’educazione morale che velatamente, e soltanto per induzione, gli indichi i vantaggi del comportamento morale, non mediante concetti etici astratti, ma tramite quanto gli appare tangibilmente giusto e quindi di significato riconoscibile. Per quanto concerne il gioco simbolico e la sua funzione nel controllare l’aggressività va sottolineato come esso occupi un ruolo particolare, perché costituisce la modalità espressiva più libera di cui il bambino dispone. Il gioco simbolico consente al bambino di realizzare la propria soggettività e di svolgere quella funzione che nell’adulto è svolta dal linguaggio interiore e dalla riflessione sugli eventi; aiuta a trasformare una parte dell’impulso distruttivo in energia positiva e a realizzare così le proprie potenzialità creative innate e le caratteristiche individuali di ciascuno. Vengono, infine, presentate alcune strategie didattiche per gestire positivamente le emozioni. I programmi di alfabetizzazione emozionale, o di efficacia nelle relazioni interpersonali, hanno un obiettivo principale quello di consentire un'adeguata gestione dei sentimenti e lo sviluppo di specifiche capacità, in modo tale che i processi cognitivi e di apprendimento, sia individuali che di gruppo, si realizzino naturalmente e senza interferenze con maggiore successo. Per costruire uno stato di salute emotiva e di benessere, i programmi devono presentare alcune caratteristiche essenziali: aiutare i bambini a calmarsi quando provano rabbia, gelosia o eccitazione; aumentare la consapevolezza degli stati emotivi degli altri; risolvere le difficoltà interpersonali discutendo delle proprie sensazioni; consentire di pianificare e prevedere al fine di evitare situazioni difficili; considerare quali conseguenze produce il proprio comportamento sugli altri. Insegnare l'alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione delle capacità di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l'utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e egli altri. Nelle ricerche finora svolte, i bambini allenati emotivamente mostrano maggiori capacità di saper controllare e regolare il proprio stato emozionale, riescono meglio a calmarsi quando sono agitati, a rallentare i battiti del cuore più in fretta rendendosi meno esposti alle malattie infettive; si concentrano maggiormente e sono più attenti; si relazionano meglio con gli altri anche nelle situazioni socialmente difficili, tipiche dell’infanzia; riescono a comprendere di più le altre persone e stabiliscono rapporti di amicizia più solidi con i coetanei; presentano un buon rendimento scolastico e sviluppano un’intelligenza emotiva. Se cercheremo di aumentare l'autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali - in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all'intelligenza emotiva -potremo sperare in un futuro più sereno. [a cura dell'autore]
XI n.s.
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2

Mornacchi, Vittoria Sara <1996&gt. "Il teatro sociale come esperienza inclusiva. Progettualità autonoma e programmatoria a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18245.

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Abstract:
L’obiettivo che il presente lavoro si prefigge è l’analisi delle differenze tra esperienze di teatro sociale bottom-up rispetto a quelle top-down. In seguito all’indagine della storia del teatro sociale, è possibile individuare una definizione di suddetta pratica, che ha l’obiettivo di utilizzare strumenti e tecniche teatrali per favorire l’integrazione tra i cittadini e alleviare la condizione di disagio sociale. Successivamente si prende in analisi il concetto di Welfare State, dalla sua nascita alla sua evoluzione fino al Cultural Welfare State, al fine di evidenziare l’importanza della cultura e della pratica artistica per il benessere fisico e mentale dei cittadini. Parte centrale della ricerca è la presentazione e il confronto di sei casi studio. I primi tre progetti si inseriscono nella categoria bottom-up, definita tale poiché si caratterizza per la volontà delle singole compagnie di lavorare attivamente nell’ambito sociale, dopo aver identificato autonomamente una situazione di disagio nel territorio. Gli altri tre rientrano nella categoria top-down, in quanto nati dalla partecipazione a bandi pubblici, emanati con il fine di intervenire a livello specifico su tematiche e contesti prestabiliti da parte delle amministrazioni pubbliche. Dopo aver individuato i principali punti di incontro e di divergenza, si passa a una riflessione generale sulle problematiche che il teatro sociale deve affrontare quando entra in relazione con la politica e i bandi pubblici.
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3

Tintinaglia, Noemi <1994&gt. "Innovazione e impatto sociale: nuove progettualità per i ragazzi stranieri residenti in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/14074.

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Abstract:
La finalità della tesi è di valutare l’impatto sociale che ha avuto l’Active Learning Lab - Social Innovation in Finance di Ca’ Foscari sui ragazzi stranieri che ne hanno fatto parte, focalizzandosi sugli aspetti positivi e negativi. Il lavoro prevede nei primi capitoli un’analisi dettagliata dell’innovazione sociale e della valutazione d’impatto che i progetti innovativi possono generare: una panoramica della letteratura permette di fornire varie definizioni dei due temi e di poterne cosi analizzare i tratti caratteristici. Si procederà con la descrizione delle fasi che determinano la creazione di progetti innovativi e si definiranno i momenti che caratterizzano la valutazione di tali progetti. L’analisi svolta nei primi capitoli servirà da cappello introduttivo per l’analisi da me condotta: l’impatto generato dal progetto proposto dall’Active Learning Lab di Ca’Foscari, al quale ho partecipato come Tutor interculturale per i ragazzi stranieri. Si analizzerà il progetto e gli obiettivi che esso propone, definendo inoltre il ruolo che io stessa ho avuto nel periodo del progetto (sei settimane). Si concluderà con la valutazione dell’impatto che questo ha avuto nei ragazzi stranieri partecipanti a questa edizione e alle precedenti, attraverso l’ausilio di interviste ai partecipanti stranieri stessi.
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4

Emili, Enrico Angelo <1976&gt. "Progettualità e interventi educativi nella dislessia. Il progetto ProDSA e le prospettive future di ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5873/1/Emili_Enrico_Angelo_Tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro è strutturato in quattro parti analizzando e comparando le pubblicazioni del settore scientifico italiano, anglofono e tedesco di riferimento. Nel primo capitolo della tesi viene proposta una riflessione sulle parole che ruotano attorno al tema dei DSA e della disabilità. Nel secondo capitolo vengono presentati, a partire dalla letteratura scientifica di riferimento, gli indicatori di rischio che segnalano possibili disturbi specifici di apprendimento e le caratteristiche di apprendimento dei DSA mettendo in luce potenzialità e talenti spesso intrinseci. Nel terzo capitolo viene vagliata la normativa di riferimento, in particolare la recente Legge 170/2010 e le relative Linee Guida. Nel quarto capitolo, partendo dal tema della diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (da ora in poi TIC) nel mondo della scuola, sono ampiamente trattati i principali strumenti compensativi (sintesi vocale, libri digitali, mappe concettuali, Lavagna Interattiva Multimediale) e le misure dispensative adottabili. Nel quinto capitolo viene analizzato in tutte le sue parti il Piano Didattico Personalizzato (da ora in poi PDP) e viene proposto un possibile modello di PDP pubblicato sul sito dell'Ufficio per l’Ambito Territoriale di Bologna. Nel sesto capitolo della tesi viene presentato il Progetto Regionale ProDSA. Il Progetto, rivolto a studenti, con diagnosi di DSA, delle scuole secondarie di primo grado e del primo biennio delle secondarie di secondo grado dell’Emilia-Romagna, ha visto, grazie a un finanziamento della Regione, la consegna in comodato d'uso gratuito di tecnologie compensative agli alunni che hanno aderito. La sezione empirica del presente lavoro indaga l’uso reale che è stato fatto degli strumenti proposti in comodato d’uso e le motivazioni legate alla scelta di non utilizzarli in classe. Nel settimo capitolo vengono proposti strumenti progettati per rispondere concretamente alle criticità emerse dall'analisi dei dati e per sensibilizzare il mondo della scuola sulle caratteristiche dei DSA.
This work consists of four sections and many international publications have been examined and analized. The first chapter presents a reflection about the word “Dislexya” and the differences between the Italian scientific community that does not consider it as a disability and the English scientific community that sees it as a “learning disability”. The second contains the basics and the characteristics of Dislexya, in addition, in the third one I have talked about the recent law about Dislexya, Law 170/2010 that, unfortunately is not so well-known yet, on the strength of a personal cognitive survey for parents and teachers in Bologna. The forth contemplates the main technological means (TTS, text-to-speech, digital books and ISB, Interactive Smart Board) and the projects like “Classi 2.0” and “Lab-InT”, which are relevant to teachers from all sectors at primary and secondary level (ages 6-13) to spread the use of technology inside the school context. The fifth concerns the PDP, a document for teaching plan that can be easily modified by teachers for their own particular classroom and the sixth chapter is dedicated on ProDSA, a regional project about students with Dislexya in Emilia Romagna, that consisted of giving a laptop and text to speech for free. The seventh deals with a range of different ways of promotion about Dislexya, by providing ideas which can stimulate and support the teachers and the parents, like different materials available to download from the official instructional site of Emilia Romagna and from my personal website www.inclusione.it as well. The final part refers to how much important is to leave room for technologies inside the inclusive context because they can favorite a good setting oriented to the instructional design and an accesible environment for everyone.
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Emili, Enrico Angelo <1976&gt. "Progettualità e interventi educativi nella dislessia. Il progetto ProDSA e le prospettive future di ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5873/.

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Abstract:
Il presente lavoro è strutturato in quattro parti analizzando e comparando le pubblicazioni del settore scientifico italiano, anglofono e tedesco di riferimento. Nel primo capitolo della tesi viene proposta una riflessione sulle parole che ruotano attorno al tema dei DSA e della disabilità. Nel secondo capitolo vengono presentati, a partire dalla letteratura scientifica di riferimento, gli indicatori di rischio che segnalano possibili disturbi specifici di apprendimento e le caratteristiche di apprendimento dei DSA mettendo in luce potenzialità e talenti spesso intrinseci. Nel terzo capitolo viene vagliata la normativa di riferimento, in particolare la recente Legge 170/2010 e le relative Linee Guida. Nel quarto capitolo, partendo dal tema della diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (da ora in poi TIC) nel mondo della scuola, sono ampiamente trattati i principali strumenti compensativi (sintesi vocale, libri digitali, mappe concettuali, Lavagna Interattiva Multimediale) e le misure dispensative adottabili. Nel quinto capitolo viene analizzato in tutte le sue parti il Piano Didattico Personalizzato (da ora in poi PDP) e viene proposto un possibile modello di PDP pubblicato sul sito dell'Ufficio per l’Ambito Territoriale di Bologna. Nel sesto capitolo della tesi viene presentato il Progetto Regionale ProDSA. Il Progetto, rivolto a studenti, con diagnosi di DSA, delle scuole secondarie di primo grado e del primo biennio delle secondarie di secondo grado dell’Emilia-Romagna, ha visto, grazie a un finanziamento della Regione, la consegna in comodato d'uso gratuito di tecnologie compensative agli alunni che hanno aderito. La sezione empirica del presente lavoro indaga l’uso reale che è stato fatto degli strumenti proposti in comodato d’uso e le motivazioni legate alla scelta di non utilizzarli in classe. Nel settimo capitolo vengono proposti strumenti progettati per rispondere concretamente alle criticità emerse dall'analisi dei dati e per sensibilizzare il mondo della scuola sulle caratteristiche dei DSA.
This work consists of four sections and many international publications have been examined and analized. The first chapter presents a reflection about the word “Dislexya” and the differences between the Italian scientific community that does not consider it as a disability and the English scientific community that sees it as a “learning disability”. The second contains the basics and the characteristics of Dislexya, in addition, in the third one I have talked about the recent law about Dislexya, Law 170/2010 that, unfortunately is not so well-known yet, on the strength of a personal cognitive survey for parents and teachers in Bologna. The forth contemplates the main technological means (TTS, text-to-speech, digital books and ISB, Interactive Smart Board) and the projects like “Classi 2.0” and “Lab-InT”, which are relevant to teachers from all sectors at primary and secondary level (ages 6-13) to spread the use of technology inside the school context. The fifth concerns the PDP, a document for teaching plan that can be easily modified by teachers for their own particular classroom and the sixth chapter is dedicated on ProDSA, a regional project about students with Dislexya in Emilia Romagna, that consisted of giving a laptop and text to speech for free. The seventh deals with a range of different ways of promotion about Dislexya, by providing ideas which can stimulate and support the teachers and the parents, like different materials available to download from the official instructional site of Emilia Romagna and from my personal website www.inclusione.it as well. The final part refers to how much important is to leave room for technologies inside the inclusive context because they can favorite a good setting oriented to the instructional design and an accesible environment for everyone.
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STEMPFLE, SARAH. "Campi d'innovazione : Pratiche di cura del territorio e tracce di progettualità sociale nei nuovi percorsi rurali." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/11578/278676.

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7

Giovetti, Alessia <1982&gt. "Costruire partecipazione nel lavoro sociale di comunità. Il percorso del Servizio Sociale del Municipio IX di Roma per sviluppare progettualità nel Casale di Via Tullio Viola." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20580.

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Abstract:
Il presente elaborato propone una lettura del lavoro sociale di comunità, in particolare quello teso allo sviluppo di comunità, attraverso un’analisi conoscitiva di alcuni progetti realizzati dal Servizio Sociale del Municipio IX nel Casale di via Tullio Viola a Roma. L’indagine desidera evidenziare teorie di riferimento, metodi, strumenti e tecniche con i quali il Servizio Sociale ha operato per introdurre e sviluppare i progetti nel territorio e per coinvolgere la cittadinanza, dando rilevanza al tema della partecipazione nella progettazione sociale. La domanda che guida la ricerca riguarda le modalità percepite come efficaci dai diversi attori coinvolti nel progetto. La metodologia di ricerca adottata per rispondere è quella qualitativa, grazie all’utilizzo di interviste semi-strutturate, rivolte agli operatori sociali e ai cittadini residenti nel quartiere. La tesi propone una prima parte teorica in cui è presentato il tema della partecipazione in diversi suoi aspetti e applicazioni, in particolare la sua implicazione nello sviluppo locale, nelle nuove forme di governo e nel lavoro sociale di comunità. Proprio dalle pratiche del lavoro di comunità, sono evidenziati modalità di attivazione, livelli di partecipazione e strumenti e tecniche per il suo sviluppo. La seconda parte del lavoro presenta i progetti del Casale in modo descrittivo, per inquadrarli in una prospettiva spazio-temporale, socio-culturale e conoscere le politiche sociali attive sul territorio. Una terza parte presenta il motivo dell’indagine condotta, le questioni a cui risponde e la metodologia scelta. L’ultimo capitolo presenta i risultati della ricerca, evidenziando le difficoltà emerse nel percorso di costruzione della partecipazione e del lavoro di comunità, ma anche le azioni che hanno offerto buoni risultati, spendibili in contesti analoghi.
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Parra, Yolanda <1960&gt. "Oltre Oceano: Altri orizzonti del possibile. Epistemiologie di Abya Yala e progettualità esistenziale “Lekil Kuxlejal,Sumak Kawsay, Kajkrasa Ruyina”. Filosofie della Terra per una Pedagogia del Buen Vivir." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5428/1/PARRA_YOLANDA_TESI.pdf.

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Abstract:
Questo elaborato propone alcune riflessioni sulla necessità urgente di un nuovo paradigma educativo, mediante la re-organizzazione delle scienze della conoscenza, scienze in parole di Morin, “disgiunte e frazionate, inadeguate ad affrontare problemi che richiedono oggi approcci multidisciplinari”. La sfida: affrontare i nuovi problemi di una convivenza planetaria, attraverso le connessioni del pensiero ecologico, in questo studio asse centrale delle cosmovisioni e della Sapienza ancestrale dei Popoli di AbyaYala (America Latina). Popoli in cui la Vita come orizzonte di Armonia ed Equilibrio si concretizza in pratiche di Vita Quotidiana grazie ad una Pedagogia del BuenVivir, inclusiva e partecipativa, rispettosa della diversità biologica e delle differenze culturali, nonché della Sacralità della Terra e della Vita in tutte le sue manifestazioni. La cornice teorica considerata fa riferimento in modo particolare a: L’Ecologia della Mente (Bateson); Il problematicismo Pedagogico e l’Educazione alla Progettualità Esistenziale (G.M.Bertin, Contini); l’Ecologia dei Saperi e le Epistemologie del Sud (Boaventura di Sousa Santos, sociologo portoghese), in modo da tessere ponti di dialogo fra le diverse discipline, in particolare fra la pedagogia, la geografia, l’antropologia, la filosofia, la sociologia, la letteratura, il diritto e anche con le neuroscienze.
This paper proposes a reflection about the pressing necessity of a new educational paradigm obtained through the re-organization of the Knowledge Sciences. Sciences, in Morin’s words, ”disjointed, fragmented, inadequate to solve problems that today require an interdisciplinary approach”. The challenge: face the new global coexistence problems using the “Ecological thought”, in this study, central crux of the worldviews and ancestral wisdom, of Abya Yala (Latin America) people. Coexistence where the Right to Life as an Horizon of Harmony and Balance is turned into everyday life practice thanks to an including and participatory, respectful of Earth’s Sacredness, of Life in all its manifestations and respectful towards people’s biological and cultural diversity. The theoretical frame here considered specially refers to: Mind Ecology (Bateson); Pedagogic Problematicism and Education for Existential Planning (G.M.Bertin, Contini); Knowledge Ecology and Southern Epistemologies (Boaventura di Sousa Santos, Portuguese sociologist), in order to weave dialog bridges among different disciplines, in particular among Pedagogy, Geography, Anthropology, Philosophy, Sociology, Literature, Law and Neuroscience
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Parra, Yolanda <1960&gt. "Oltre Oceano: Altri orizzonti del possibile. Epistemiologie di Abya Yala e progettualità esistenziale “Lekil Kuxlejal,Sumak Kawsay, Kajkrasa Ruyina”. Filosofie della Terra per una Pedagogia del Buen Vivir." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5428/.

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Abstract:
Questo elaborato propone alcune riflessioni sulla necessità urgente di un nuovo paradigma educativo, mediante la re-organizzazione delle scienze della conoscenza, scienze in parole di Morin, “disgiunte e frazionate, inadeguate ad affrontare problemi che richiedono oggi approcci multidisciplinari”. La sfida: affrontare i nuovi problemi di una convivenza planetaria, attraverso le connessioni del pensiero ecologico, in questo studio asse centrale delle cosmovisioni e della Sapienza ancestrale dei Popoli di AbyaYala (America Latina). Popoli in cui la Vita come orizzonte di Armonia ed Equilibrio si concretizza in pratiche di Vita Quotidiana grazie ad una Pedagogia del BuenVivir, inclusiva e partecipativa, rispettosa della diversità biologica e delle differenze culturali, nonché della Sacralità della Terra e della Vita in tutte le sue manifestazioni. La cornice teorica considerata fa riferimento in modo particolare a: L’Ecologia della Mente (Bateson); Il problematicismo Pedagogico e l’Educazione alla Progettualità Esistenziale (G.M.Bertin, Contini); l’Ecologia dei Saperi e le Epistemologie del Sud (Boaventura di Sousa Santos, sociologo portoghese), in modo da tessere ponti di dialogo fra le diverse discipline, in particolare fra la pedagogia, la geografia, l’antropologia, la filosofia, la sociologia, la letteratura, il diritto e anche con le neuroscienze.
This paper proposes a reflection about the pressing necessity of a new educational paradigm obtained through the re-organization of the Knowledge Sciences. Sciences, in Morin’s words, ”disjointed, fragmented, inadequate to solve problems that today require an interdisciplinary approach”. The challenge: face the new global coexistence problems using the “Ecological thought”, in this study, central crux of the worldviews and ancestral wisdom, of Abya Yala (Latin America) people. Coexistence where the Right to Life as an Horizon of Harmony and Balance is turned into everyday life practice thanks to an including and participatory, respectful of Earth’s Sacredness, of Life in all its manifestations and respectful towards people’s biological and cultural diversity. The theoretical frame here considered specially refers to: Mind Ecology (Bateson); Pedagogic Problematicism and Education for Existential Planning (G.M.Bertin, Contini); Knowledge Ecology and Southern Epistemologies (Boaventura di Sousa Santos, Portuguese sociologist), in order to weave dialog bridges among different disciplines, in particular among Pedagogy, Geography, Anthropology, Philosophy, Sociology, Literature, Law and Neuroscience
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VISCHI, ALESSANDRA. "RIFLESSIONE PEDAGOGICA E RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/515.

Full text
Abstract:
La promozione del capitale umano e la salvaguardia del creato rappresentano compiti fondamentali per la formazione della civiltà nel tempo futuro. La pervasività delle trasformazioni in atto su scala planetaria sollecita la pedagogia ad individuare e interpretare ciò che è essenziale, per promuovere una progettualità educativa assiologicamente e teleologicamente connotata. L’impresa socialmente responsabile è chiamata oggi a coniugare tutela dei diritti e libertà di mercato, soddisfazione delle attese degli stakeholder e performance economica, promozione del bene comune e tutela dell’ambiente. Lo studio, con un intento esplorativo, avvalora la responsabilità sociale d’impresa riconoscendone criticamente le potenziali implicazioni etico-educative; pone a tema la rilevanza del concetto di responsabilità nel discorso pedagogico e individua una stretta connessione tra la formazione delle risorse umane e l’impresa della sostenibilità. Nell’alveo della pedagogia sociale, l’espressione “pedagogia della responsabilità sociale” identifica un ambito del discorso che pone a tema la responsabilità sociale d’impresa, ne considera la pluralità delle forme euristiche e i significati attribuiti alle forme applicative; può concorrere allo sviluppo del confronto tra saperi disciplinari diversi e al rafforzamento della presenza della pedagogia nel dibattito socio-culturale e politico-economico attuale; un orientamento riflessivo di carattere fondamentale ovvero un’articolazione teoretica della formazione che considera in modo critico l’ambiente del lavoro e dell’impresa, con riferimento alle pratiche di responsabilità sociale; una prospettiva euristica connessa con l’analisi delle best practice e la progettazione di ambienti e scenari per lo sviluppo del capitale umano nel quadro di una convivenza democratica.
The promotion of human capital and the protection of creation are key tasks for the pedagogy of civilization in the future. The pervasiveness of global changes urges pedagogy to identify and interpret what is essential to promote an axiological and teleological educational project. Today the socially responsible company is called to combine rights protection and market freedom, meeting stakeholders’ expectations and economic performance, promoting common good and environmental protection. This study, with an exploratory intent, supports social responsibility of businesses recognizing its ethical and educational implications, analyses the relevance of the concept of responsibility and identifies a close link between the training of human resources and the enterprise of sustainability. The term "pedagogy of social responsibility" identifies an area of discourse that considers Corporate Social Responsibility and the diversity of heuristic forms and meanings given to application. It can contribute to develop comparison between different disciplinary knowledge and to strengthen the presence of pedagogy in current debate; a reflective direction that considers work and enterprise in a critical way, with reference to practices of social responsibility; a heuristic perspective connected with the analysis of best practices and the design of environment and scenarios for the development of human capital as part of a democratic coexistence.
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VISCHI, ALESSANDRA. "RIFLESSIONE PEDAGOGICA E RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/515.

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Abstract:
La promozione del capitale umano e la salvaguardia del creato rappresentano compiti fondamentali per la formazione della civiltà nel tempo futuro. La pervasività delle trasformazioni in atto su scala planetaria sollecita la pedagogia ad individuare e interpretare ciò che è essenziale, per promuovere una progettualità educativa assiologicamente e teleologicamente connotata. L’impresa socialmente responsabile è chiamata oggi a coniugare tutela dei diritti e libertà di mercato, soddisfazione delle attese degli stakeholder e performance economica, promozione del bene comune e tutela dell’ambiente. Lo studio, con un intento esplorativo, avvalora la responsabilità sociale d’impresa riconoscendone criticamente le potenziali implicazioni etico-educative; pone a tema la rilevanza del concetto di responsabilità nel discorso pedagogico e individua una stretta connessione tra la formazione delle risorse umane e l’impresa della sostenibilità. Nell’alveo della pedagogia sociale, l’espressione “pedagogia della responsabilità sociale” identifica un ambito del discorso che pone a tema la responsabilità sociale d’impresa, ne considera la pluralità delle forme euristiche e i significati attribuiti alle forme applicative; può concorrere allo sviluppo del confronto tra saperi disciplinari diversi e al rafforzamento della presenza della pedagogia nel dibattito socio-culturale e politico-economico attuale; un orientamento riflessivo di carattere fondamentale ovvero un’articolazione teoretica della formazione che considera in modo critico l’ambiente del lavoro e dell’impresa, con riferimento alle pratiche di responsabilità sociale; una prospettiva euristica connessa con l’analisi delle best practice e la progettazione di ambienti e scenari per lo sviluppo del capitale umano nel quadro di una convivenza democratica.
The promotion of human capital and the protection of creation are key tasks for the pedagogy of civilization in the future. The pervasiveness of global changes urges pedagogy to identify and interpret what is essential to promote an axiological and teleological educational project. Today the socially responsible company is called to combine rights protection and market freedom, meeting stakeholders’ expectations and economic performance, promoting common good and environmental protection. This study, with an exploratory intent, supports social responsibility of businesses recognizing its ethical and educational implications, analyses the relevance of the concept of responsibility and identifies a close link between the training of human resources and the enterprise of sustainability. The term "pedagogy of social responsibility" identifies an area of discourse that considers Corporate Social Responsibility and the diversity of heuristic forms and meanings given to application. It can contribute to develop comparison between different disciplinary knowledge and to strengthen the presence of pedagogy in current debate; a reflective direction that considers work and enterprise in a critical way, with reference to practices of social responsibility; a heuristic perspective connected with the analysis of best practices and the design of environment and scenarios for the development of human capital as part of a democratic coexistence.
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Garzia, Giacomo. "Aspetti progettuali di un temporary refuge." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5928/.

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Carbonera, Gioia Francesca <1990&gt. "LA PROGETTUALITÁ POLITICA DI DECIMO BRUTO ALLA LUCE DELL'EPISTOLARIO CICERONIANO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8088.

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L'elaborato mira ad esaminare il profilo di Decimo Giunio Bruto Albino, attraverso una prospettiva privilegiata: la corrispondenza ciceroniana. Il criterio utilizzato per la selezione delle lettere si basa sull'ipotesi di dimostrare la potenziale progettualità di Decimo a Roma, vanificata dall'intervento di Cicerone. A un capitolo introduttivo dedicato a delineare i dubbi e le perplessità del liberator nonché dello stesso Cicerone nella fase immediatamente successiva alla congiura delle Idi di marzo, segue l'analisi dello scambio epistolare tra Decimo e l'Arpinate, i cui estremi cronologici, almeno per quanto riguarda le lettere conservate, vanno dal settembre del 44 a.C. all'inizio di luglio del 43 a.C.
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Grano, Francesco. "Le direttrici progettuali delle filiere VVER e BN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
In questo lavoro si proveranno a mettere a fuoco le caratteristiche e le peculiarità di 2 delle filiere di produzione russa di nuova generazione di maggior interesse attualmente utilizzate in patria e in vari stati europei negli impianti nucleari per la generazione elettrica, con particolare attenzione su cosa è stato fatto di diverso ed innovativo soprattutto in campo di sicurezza, sostenibilità ed economicità: il reattore ad acqua pressurizzata VVER e il reattore veloce BN.
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Pizzoli, Matteo. "Aspetti progettuali e ambientali delle pavimentazioni ad elementi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3359/.

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Parmiani, Alessandra. "Terre rinforzate con geosintetici: Criteri progettuali e normativi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7330/.

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Abstract:
Tecnologia delle terre rinforzate, meccanismo di interazione terreno rinforzo, studio di una struttura in terra rinforzata con relative verifiche a stabilità esterna ed interna, studio di un equivalente muro a mensola con relative verifiche a stabilità esterna, confronto economico tra realizzazione di un muro a mensola e una struttura in terra rinforzata, confronto tra i vari criteri progettuali e normativi
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Bellu, Elena. "Social Housing: Strumenti progettuali per la Sostenibilità Sociale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242911.

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Abstract:
L’obiettivo del lavoro di ricerca è quello di defi nire alcune Linee Guida per la Sostenibilità Sociale del progetto di Social Housing, quale utile strumento operativo alla defi nizione del metaprogetto, nella prospettiva di ridurre il rischio di disagio abitativo della “fascia grigia” e rispondere alle esigenze abitative emerse negli ultimi anni a seguito dei numerosi cambiamenti socio- demografi ci. L’accesso ad un alloggio di buona qualità a prezzi accessibili è un bisogno fondamentale e un fattore chiave per lo sviluppo di un paese. Inoltre, secondo quanto diffuso dal Parlamento Europeo, e gli obiettivi della nuova Agenda Europea 2020, la domanda abitativa è fortemente affi ancata ad una domanda di inclusione sociale. Quindi nel valutare come il progetto di housing sia in grado di sanare le condizioni di disagio emerse, l’attenzione viene posta su quegli aspetti del progetto architettonico in grado di riappropriarsi di valori ed abitudini antiche guardando all’innovazione e alle prospettive future, che possano ritenersi fondanti per la costruzione della dimensione sociale. Vengono pertanto approfonditi tali strumenti (Progettazione Partecipata, Autocostruzione / Autorecupero / Automanutenzione, Cohousing, Mix funzionale e sociale) basandosi sull’osservazione critica della loro applicazione attraverso 20 casi studio e rifl ettendo sui principi che la comunità scientifi ca, con i diversi apporti disciplinari, ha già condiviso, in merito a essi. Ma la prevenzione dalla condizione di esclusione abitativa richiede il sanamento di una serie di condizioni di disagio abitativo (Economico, Fisico, Territoriale, Sociale, Legale). Il contributo affronta quindi per ogni categoria sociale all’interno della Fascia Grigia, i punti di forza ed i punti di debolezza sui quali intervenire attraverso il progetto di housing al fi ne di migliorare o eliminare tali condizioni di disagio. La tesi proposta, lungi dal voler essere esaustiva, parte dal presupposto che non esiste un modello, unitario e globale, di società, pertanto si proporre piuttosto come un metodo di indagine e sintesi del contesto ampliabile anche in un secondo momento e ad opera di altri settori. La lettura di quanto emerso sul disagio abitativo delle categorie della Fascia Grigia, con le opportunità e le minacce che l’applicazione degli strumenti progettuali comporta, consente di defi nire le Linee Guida per la Sostenibilità del Social Housing relativamente all’ambito Sociale.
This research is aimed at defi ning some guidelines for the Social Sustainability of the “Social Housing Project” as a useful operative instrument for supporting the defi nition of the meta-project, in view to reduce the risk of housing diffi culties of the “grey area” and to satisfy the housing needs produced in recent years by several socio-demographic changes. Access to a quality and affordable price accommodation is a fundamental need and a key factor for the development of a State. In addition, as indicated by the European Parliament and according to the objectives of the new European Agenda 2020, the dwelling demand is strongly tied to social inclusion. In assessing how the housing project is able to mend the emerged disadvantage conditions, the research is focused on the features of the architectural design able to regain the ancient values and customs, looking for innovation and future prospects which may be considered central for the construction of the social dimension. Therefore, the deeping of these tools (Participatory Design, Self-building / Self-restoration / self-maintenance, Cohousing, functional and social mix) is developed through the critical observation of their application (within 20 case studies) and by refl ecting on the principles that the international scientifi c community, with its various disciplinary contributions, has already shared about them. To prevent the condition of housing exclusion is necessary to solve a set of housing diffi culties such as Economic, Physical, Urban, Social and Legal troubles. Therefore, for each social category within the “grey area”, the present study examines the strengths and weaknesses to be faced through the housing design in order to improve or eliminate such housing problems. This thesis assumes that there isn’t a global, unifi ed model, therefore it is proposed rather as a method of investigation and synthesis of the context. Furthermore, it is opened to interdisciplinary considerations extended to further fi elds. What emerged about the housing hardship conditions of the “gray area”, combined with the opportunities and threats engender by the use of the described designing tools, allow to defi ne the Guidelines for the Social Housing Sustainability related to Social Pillar.
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VOLPE, FLAVIO GIOVANNI. "Strategie progettuali per memorie a cambiamento di fase embedded." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2020. http://hdl.handle.net/11571/1329174.

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Quercio, Nicola. "Rigenerazione delle aree costiere. Aspetti paesaggistici e progettuali del waterfront." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2015. http://hdl.handle.net/11695/66351.

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Abstract:
La possibilità di vivere vicino l'acqua (mare, lago e fiume) è stata storicamente la più desiderata da ogni popolazione. I modi in cui le città, i paesi e i quartieri sorti lungo l'acqua gestiscano il loro sviluppo devono essere affrontati tenendo conto dell’influenza che avranno sull’ambiente circostante, sull'economia e sulla qualità della vita per i decenni a venire. In questo scenario, l’obiettivo della ricerca è quello di creare un modello di analisi territoriale che metta in relazione le trasformazioni del waterfront con i dettami della pianificazione, evidenziandone le criticità e le eventuali potenzialità finalizzate a processi di rigenerazione urbana e territoriale. La ricerca sulle buone pratiche di progettazione per interventi di rigenerazione dei waterfront nello scenario nazionale ed internazionale, è finalizzata alla creazione di indicatori di qualità per la valutazione dei processi di trasformazione urbana. La comprensione del paesaggio costiero, la sua stratificazione storica, il suo patrimonio architettonico insediativo e quello produttivo, posto in prossimità o all’interno delle aree urbane, consente di individuare e analizzare le peculiarità del luogo e contemporaneamente valutare l’applicabilità del metodo di analisi ad altri contesti.
The possibility to live near the water (sea, lake and river) has historically been the most wishe by every population. The ways in which the cities, the towns and the neighborhoods arose along the water manage their development must be addressed taking into account the influence they will have on the surrounding environment, on the economy and on the quality of life for decades to come. In this scenario, the goal of the research is to create a model of spatial analysis, linking the transformations of the waterfront with the planning rules, underlining the critical issues and any potentiality aimed to urban and territorial regeneration processes. The on good practices research for waterfront regeneration, in the national and international application, is aimed to create quality indicators of this urban transformation processes. The coastal landscape, its historical stratification, its architectural heritage and its productive settlement, located near or within urban areas, allows to identify and analyze the features of the place and simultaneously assess the applicability of the method of analysis to other contexts.
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Di, Rauso Eugenio. "Blended learning in percorsi universitari: dimensioni macro progettuali e gestionali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423593.

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Abstract:
The research recorded in this thesis aims to find out best practices in macro-planning and managing of university blended learning (BL) courses reflecting on the model coming out of the case study of the second-cycle degree course in “Management of educational services” of the University of Padua. The research plan displays a quantitative level, a qualitative one, and a study in depth-processing level. It has pointed out a whole of dimensions featuring a BL course through a quantitative tool, the (tutor and student) questionnaire, and two qualitative tools: an interview of the manager of the E-Learning Centre of the University of Modena and Reggio Emilia and a focus group hold with teacher of the second-cycle degree course, who went into the specific aspects of macro-planning and management of a didactic BL framework. The first chapter introduces the research work and sets out its scientific motivation. The research questions are about possibilities of applying BL didactics to a master degree course, secondly about BL supply of specific second-cycle degree course subjects, thirdly about potentials of BL approach in higher education, and eventually about individuation of best practices of macro-planning and managing to apply on BL university courses. Moreover the chapter deals with the landmarks of this research, both theoretical (constructivist approach) and methodological (action research) and sets out their choice. Finally it lists and explains the tools used in this research (case study, focus group, questionnaire, interview, documents). The second chapter scans several BL backgrounds and applications in university contexts beginning from the methodological-technological model of integrated learning (Galliani 2002). The chapter considers the Report of the Web-Commission (USA, 2000), the theoretical models of the ELUE Project (European Union, 2003) and the CampusOne Project (CRUI Foundation, 2002), as well as the Blended Conference of the University of Hertfordshire (UK, since 2005) and the FernUniversität of Hagen (Germany, since 1974). It takes into account also the whole planning and managing realities of Padua University (like the online courses of the Education Science Faculty of Padua) and nascent CMELA, as well as the experience of CARID (now SE@) of Ferrara and the University E-Learning Centre (CE@) of Modena and Reggio Emilia. The third chapter deals with macro-planning and organisation of BL university courses, summing up their features. It discusses the properties (flexible, open, and distributed) of the BL learning environments (Khan 2005) and the virtual environments actually used in the aforesaid second-cycle degree course (digital platforms and Faculty web site). Eventually it examines macro-planning phases in their various dimensions: pedagogical, institutional, technological, interface design, evaluation, management, resource support, and ethical considerations (Khan 2004). The fourth chapter is about the case study on the second-cycle degree course in “Management of educational services”. This case study – carried out on the aforesaid second-cycle degree course as a whole according to the action research methodology – considers both its curricula: i.e. “Direzione e Management nelle Istituzioni Scolastiche e Formative” (a “strong” BL course with compulsory BL subjects) and “Direzione e Coordinamento dei Servizi Sociali ed Educativi” (a “weak” BL course with optional BL subjects). The development and the peculiarities of the course are described in this chapter as well as its target is studied through the filter of the implemented methodological tools (focus group, interview, questionnaires, documents). Eventually the fifth chapter sums up the data end contains the conclusions about the questions of the first chapter. Having studied a traditional university course accompanied by an online segment, the research aims to establish if there could be an optimal combination of transversal rules in macro-planning and managing (which are essential in teaching activities mediated by ICT) and the specific planning sphere of a single subject. In this sense the research means to formulate concise guidelines for a shared planning and a quality service supply, respecting university teachers’ autonomy. An appendix with enclosures, tables, schedules, forms and documents pertinent to the research and a specialized bibliography supplement this thesis
La ricerca documentata nella presente tesi ha mirato all'individuazione di buone pratiche per la macro progettazione e la gestione di percorsi formativi universitari di tipo “blended learning” (BL) attraverso la riflessione sul modello emerso dallo studio di caso condotto sul corso di laurea magistrale in “Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi, Scolastici e Formativi” dell’Università degli Studi di Padova. Il disegno di ricerca si è sviluppato sui livelli quantitativo, qualitativo e di approfondimento-elaborazione. La ricerca ha rilevato un insieme di dimensioni caratterizzanti un corso BL attraverso uno strumento di tipo quantitativo, il questionario (rivolto ai tutor e agli studenti), cui sono stati affiancati due strumenti di tipo qualitativo, l’intervista (rivolta al responsabile del Centro E-Learning di Ateneo dell’Università di Modena e Reggio Emilia) e il focus group (rivolto ai docenti del corso di laurea magistrale), che hanno approfondito aspetti specifici della macro progettazione e gestione di un framework didattico BL. Nel primo capitolo della tesi è stato introdotto il lavoro di ricerca, di cui sono state fornite le motivazioni scientifiche. Ci si è interrogati sulle possibilità di applicazione di forme di didattica BL ad un percorso di laurea magistrale, sull’erogazione di insegnamenti specifici di un corso di laurea magistrale in modalità BL, sulle potenzialità di questo tipo di approccio nella formazione universitaria e, infine, sull’individuazione di buone pratiche di macro progettazione e gestione da applicare ad un percorso universitario BL. Sono stati inoltre indicati sia i riferimenti teorici (approccio costruttivista) e metodologici (ricerca-azione), di cui è stata motivata la scelta, sia gli strumenti utilizzati (studio di caso, focus group, questionario, intervista, documenti). Nel secondo capitolo sono stati passati in rassegna diversi scenari e applicazioni del blended learning in contesti universitari a partire dal modello metodologico-tecnologico dell’apprendimento integrato (Galliani 2002). Si è fatto riferimento al Report della Web-Commission (USA, 2000), ai modelli teorici del Progetto ELUE (Unione Europea, 2003) e del Progetto CampusOne (Fondazione Crui, 2002), nonché a quelli della Blended Conference dell’Università di Hertfordshire (Regno Unito, dal 2005) e della FernUniversität di Hagen (Germania, dal 1974). Sono state considerate anche le realtà progettuali e gestionali complessive dell’Ateneo patavino – come i Corsi Online della Facoltà di Scienze della Formazione di Padova e il nascente CMELA – e quelle del CARID (evolutosi in SE@) di Ferrara e del Centro E-learning di Ateneo (CE@) di Modena e Reggio Emilia. Nel terzo capitolo sono state affrontate la macro progettazione e l’organizzazione di percorsi universitari BL, sintetizzandone le configurazioni. Sono state discusse le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento BL (flessibilità, apertura e distribuzione) e quelle degli ambienti effettivamente utilizzati nel corso di laurea indagato (piattaforme digitali e sito web della Facoltà). Sono state infine esaminate le fasi della macro progettazione nelle loro molteplici dimensioni: istituzionale, pedagogica, tecnologica, valutativa, gestionale, etica, delle risorse e del supporto (Khan 2004). Lo studio di caso sul corso di laurea magistrale in “Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi, Scolastici e Formativi” dell’Università degli Studi di Padova (sede didattica Rovigo) è stato specificatamente trattato nel quarto capitolo. Condotto secondo la metodologia della ricerca-azione sul corso di laurea magistrale nella sua globalità, lo studio ha tenuto conto di entrambi gli indirizzi di studio: “Direzione e Management nelle Istituzioni Scolastiche e Formative” (corso universitario BL in modo esclusivo, quindi di tipo “forte”) e “Direzione e Coordinamento dei Servizi Sociali ed Educativi” (corso universitario BL a scelta, quindi di tipo “debole”). Dopo averne riassunta la genesi, è stata fornita una descrizione del corso di laurea, di cui è stato analizzato il target attraverso il filtro degli strumenti metodologici utilizzati (questionari, focus group, documenti). Infine nel quinto capitolo sono stati sintetizzati i dati e sono state formulate le conclusioni concernenti le domande poste nel capitolo iniziale. Avendo riflettuto su un corso universitario tradizionale affiancato da un segmento a distanza, la ricerca ha voluto indagare quale potesse essere il giusto equilibrio tra regole trasversali di macro progettazione e gestione (necessarie per le pratiche mediate dalle TIC) e l'ambito progettuale specifico del singolo insegnamento. In quest’ottica l’obiettivo della ricerca è stato la formulazione di sintetiche linee guida per una progettazione condivisa e un’erogazione qualitativa dei servizi nel rispetto dell’autonomia del docente. Completano la tesi – oltre alla bibliografia specialistica – un'appendice contenente allegati, schede, modulistica e documentazione relativi alla ricerca
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ANGELETTI, FRANCESCO. "Energia eolica, generatori eolici di piccola taglia: aspetti energetici e progettuali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242466.

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Gazzotti, Elena <1983&gt. "Fuori dal limbo. Mafie e direzioni progettuali per una resistenza pedagogica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7649/1/gazzotti_elena_tesi.pdf.

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Abstract:
La riflessione pedagogica è stata da una parte accusata di silenzio e di mancanza di approfondimento rispetto alle responsabilità educative coinvolte nello sviluppo dei fenomeni mafiosi; d'altra parte ci confrontiamo con la diffusa domanda di comprensione di tali realtà e del ruolo della società civile e con un aumento di interesse, da parte delle Istituzioni, verso percorsi educativi. Questa ricerca intende contribuire al dibattito pedagogico sulle possibili progettualità educative per costruire una risposta civile alla problematica delle mafie. Per fare ciò, si accostano diverse griglie interpretative (storiche, sociologiche, giuridiche) e si confrontano percorsi di differenti criminalità organizzate (mafia, camorra, 'ndrangheta a livello nazionale e internazionale in primis, ma anche Yakuza, Cosa nostra americana e Triadi) con l'obiettivo di formarsi un angolo visuale più ampio e nello stesso tempo profondo della problematica mafiosa nella società globalizzata. Da questo confronto emerge l'importanza di comprendere, accanto alla pervasività delle mafie, la permeabilità dei contesti e le convergenze con gli stili esistenziali inautentici del nostro tempo, improntati al consumo, all'utilitarismo, al disimpegno, all'antropocentrismo. Ripercorrendo l'evoluzione delle iniziative che sono state svolte sul piano politico-istituzionale e su quello civile, constatiamo soprattutto a partire dagli anni '80 l'emergere del discorso educativo. Per comprendere i possibili obiettivi educativi, si analizzano infine diversi progetti, narrati attraverso la documentazione, le interviste e i questionari rivolti ai protagonisti, e confrontati con le riflessioni pedagogiche in merito alla cittadinanza e alla legalità. L'ascolto dei familiari delle vittime, le esperienze dei campi della legalità “tra nord e sud”, di rigenerazione sociale e cura degli spazi e dei beni pubblici e dell'abitare la città, consentono di aprire l'orizzonte all'utopia di una civiltà dell'empatia, a patto di non sottrarsi all'investimento educativo nello sviluppare la capacità di ascolto della realtà e delle ragioni dell'altro, di coltivare l'arte della resistenza nel segno dell'empatia.
Pedagogy has been blamed of silence and superficiality on the relationship between mafias and education; however, nowadays we are facing a spreading of interest among civil society and institution around educational projects. This research aims to contribute to the pedagogical debate around possible directions to support the civil society response to the problems of mafias. First of all, it deepens different theoretical framework (sociological, criminological, historical, law) and compares the different evolution of mafias (Cosa nostra, camorra, 'ndrangheta in the italian and international context, but also yakuza, triads, and italo-american mafia). The aim is to keep a wide and deep perspective of the problem of mafias in the globalized era. From this analysis emerges the importance of comprehension not only of the pervasiveness of the phenomenon but also the permeability of the contexts and the convergence with inauthentic lifestyles which are connected with consumption, utilitarianism, anthropocentrism and disengagement. Considering this, the research address to understand the evolution of political-institutional and civil initiatives. The importance of education has increased since the '80s, when the law enforcement agents have started to be murdered. To comprehend possible educational goals, the research analyzes different projects, which are narrated through the documentation, interviews and surveys of actors involved and it confronts them with the pedagogical reflections on citizenship and legality. Listening to the relatives of victims, working on the land confiscated to mafiosi and turned into social land trust or social projects, restoring and taking care of public spaces and goods, trying new way of social living: these practices allow us to open the horizon to the utopy of the civilization of empathy if we engage in the development of the ability to comprehend reality and the reasons of the other and to nurture the art of resistence, in the sign of empathy.
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Gazzotti, Elena <1983&gt. "Fuori dal limbo. Mafie e direzioni progettuali per una resistenza pedagogica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7649/.

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Abstract:
La riflessione pedagogica è stata da una parte accusata di silenzio e di mancanza di approfondimento rispetto alle responsabilità educative coinvolte nello sviluppo dei fenomeni mafiosi; d'altra parte ci confrontiamo con la diffusa domanda di comprensione di tali realtà e del ruolo della società civile e con un aumento di interesse, da parte delle Istituzioni, verso percorsi educativi. Questa ricerca intende contribuire al dibattito pedagogico sulle possibili progettualità educative per costruire una risposta civile alla problematica delle mafie. Per fare ciò, si accostano diverse griglie interpretative (storiche, sociologiche, giuridiche) e si confrontano percorsi di differenti criminalità organizzate (mafia, camorra, 'ndrangheta a livello nazionale e internazionale in primis, ma anche Yakuza, Cosa nostra americana e Triadi) con l'obiettivo di formarsi un angolo visuale più ampio e nello stesso tempo profondo della problematica mafiosa nella società globalizzata. Da questo confronto emerge l'importanza di comprendere, accanto alla pervasività delle mafie, la permeabilità dei contesti e le convergenze con gli stili esistenziali inautentici del nostro tempo, improntati al consumo, all'utilitarismo, al disimpegno, all'antropocentrismo. Ripercorrendo l'evoluzione delle iniziative che sono state svolte sul piano politico-istituzionale e su quello civile, constatiamo soprattutto a partire dagli anni '80 l'emergere del discorso educativo. Per comprendere i possibili obiettivi educativi, si analizzano infine diversi progetti, narrati attraverso la documentazione, le interviste e i questionari rivolti ai protagonisti, e confrontati con le riflessioni pedagogiche in merito alla cittadinanza e alla legalità. L'ascolto dei familiari delle vittime, le esperienze dei campi della legalità “tra nord e sud”, di rigenerazione sociale e cura degli spazi e dei beni pubblici e dell'abitare la città, consentono di aprire l'orizzonte all'utopia di una civiltà dell'empatia, a patto di non sottrarsi all'investimento educativo nello sviluppare la capacità di ascolto della realtà e delle ragioni dell'altro, di coltivare l'arte della resistenza nel segno dell'empatia.
Pedagogy has been blamed of silence and superficiality on the relationship between mafias and education; however, nowadays we are facing a spreading of interest among civil society and institution around educational projects. This research aims to contribute to the pedagogical debate around possible directions to support the civil society response to the problems of mafias. First of all, it deepens different theoretical framework (sociological, criminological, historical, law) and compares the different evolution of mafias (Cosa nostra, camorra, 'ndrangheta in the italian and international context, but also yakuza, triads, and italo-american mafia). The aim is to keep a wide and deep perspective of the problem of mafias in the globalized era. From this analysis emerges the importance of comprehension not only of the pervasiveness of the phenomenon but also the permeability of the contexts and the convergence with inauthentic lifestyles which are connected with consumption, utilitarianism, anthropocentrism and disengagement. Considering this, the research address to understand the evolution of political-institutional and civil initiatives. The importance of education has increased since the '80s, when the law enforcement agents have started to be murdered. To comprehend possible educational goals, the research analyzes different projects, which are narrated through the documentation, interviews and surveys of actors involved and it confronts them with the pedagogical reflections on citizenship and legality. Listening to the relatives of victims, working on the land confiscated to mafiosi and turned into social land trust or social projects, restoring and taking care of public spaces and goods, trying new way of social living: these practices allow us to open the horizon to the utopy of the civilization of empathy if we engage in the development of the ability to comprehend reality and the reasons of the other and to nurture the art of resistence, in the sign of empathy.
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LEUTCHA, PHILIPPE JOE. "Analisi e criteri progettuali per compressori centrifughi dotati di Ported Shroud." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1046983.

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Abstract:
In road applications, a centrifugal compressor is often required to work in conditions other than optimal because of the various operating conditions it is subjected to. In addition to its main performance (efficiency and pressure ratio), the centrifugal compressor must have a wide stable operating range. Among the different techniques used to extend the operating range of the compressor is the ported shroud that will be the subject of our study. Ported shroud is a technique frequently adopted in the design of compressors for automotive turbochargers. Its operating principle consists, during low-flow operation, in recirculating the swirling structures from the casing (shroud) of the impeller towards the entrance of the stage in order to release a fraction of the main flow by eliminating instability in the region of the impeller tip. The challenge for designers is to create a recirculation cavity configuration that widens the compressor’s operating range, minimizing the impact on efficiency. However, the early stages of design of the recirculation cavity rely mostly on results from expensive CFD executions, and therefore require excessive computational resources. The aim of this Phd thesis is the development of an analytical model that allows to predict the effect of a given cavity on a known centrifugal compressor without the use of other calculations made with the CFD. The results obtained by the model were compared with the CFD data of a centrifugal compressor equipped with ported shroud. It has been shown that the model allows to predict the effect of the cavity to be applied on a known centrifugal compressor with an acceptable margin of error in the points close to the stall. In addition, having two cavities available, it was possible to choose the cavity that has the greatest advantage in extending the field of the compressor thanks to the analytical model developed. This conclusion was confirmed by comparison of the field of operation.
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Fuschini, Lorenzo. "Problemi idraulici e proposte progettuali relative al nuovo intervento sul fiume Conca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/211/.

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Iglio, Luisa. "Il biolago come strumento di riqualificazione territoriale: elementi progettuali e valutazioni economiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il presente elaborato di tesi affronta lo studio del Biolago e vuole mettere in risalto questa tipologia di opere, da potersi considerare strumento pubblico di riqualificazione territoriale, nonché di sviluppo socio-economico per la collettività e di potenziale incremento dell’indotto turistico. Si è voluto sviluppare uno studio ingegneristico del “Sistema Biolago”, dal funzionamento alla disamina degli elementi progettuali nelle sue componenti strutturali ed impiantistiche, fino a determinarne le varie fasi di costruzione e manutenzione. Atteso che in Italia tale strumento non è ancora ben diffuso, si è condotta un’analisi di sostenibilità economica al fine di dimostrarne la fattibilità per l’ente pubblico. Per fare questo, si è partiti da un caso studio, il Biolago realizzato dal comune di Pinzolo, per il quale è stato redatto un modello di valutazione, traendone conseguenti considerazioni economiche. In seguito, si è voluto trasporre tale analisi ad altri due modelli di valutazione, ipotizzando di voler effettuare lo stesso tipo di intervento ma considerando la variazione di due input economici riconducibili a diversi ambiti territoriali, ed infine è stato valutato l’apporto da un punto di vista economico di eventuali attività accessorie che possono essere associate all’uso ordinario del Biolago. Il fine vuole essere quello di promuoverne la realizzazione, dimostrando che questo tipo di investimento pubblico può essere vantaggioso anche economicamente per l’ente che lo effettua.
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Cecchini, Elisa. "Il rischio di caduta dall'alto: criteri progettuali applicati ai cantieri temporanei o mobili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In questa tesi è stato trattato il rischio di caduta dall'alto nei cantieri temporanei o mobili, partendo dalla descrizione della normativa vigente a livello europeo, nazionale, regionale e tecnico. Si è parlato brevemente dell'incidentalità riportando alcune statistiche INAIL su infortuni e decessi e si sono analizzate le linee guida redatte dall'ISPESL e i quaderni tecnici dell'INAIL che integrano la normativa e che permettono di progettare in modo completo la sicurezza in cantiere. Si sono quindi esposti alcuni casi di studio, analizzando la realtà di cantiere, individuando le irregolarità rispetto a quanto prescritto dalla normativa e dalle linee guida e proponendo soluzioni migliorative volte ad incrementare la sicurezza per i lavoratori. Nelle conclusioni si sono messe in evidenza le risultanze ottenute dall'analisi dei casi di studio e l'importanza della formazione e informazione dei lavoratori.
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Mazza, Samuele. "Soluzioni progettuali con dissipatori viscosi per il miglioramento sismico di un edificio ospedaliero​." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nel presente elaborato si sono analizzate alcune metodologie per il miglioramento sismico dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. In particolare sono state elaborate tre differenti soluzioni progettuali contemplanti i dispositivi di smorzamento viscoso. Le soluzioni si diversificano oltre che dal punto di vista applicativo, anche da quello teorico, in quanto gli smorzatori in una soluzione sono stati inseriti all'interno della costruzione stessa venendo quindi modellati in modo proporzionale alle masse di piano, nelle altre due soluzioni sono inseriti al di fuori della struttura, costituendo alcune torri esterne a complemento del progetto di miglioramento; in quest'ultimo caso i dispositivi vengono modellati proporzionalmente alle rigidezze laterali degli elementi verticali interpiano. Il dimensionamento degli smorzatori è stato effettuato seguendo i criteri proposti nella Five-Step Procedure proposta da Silvestri et al. nel 2010. Per ogni soluzione, si è redatto il corrispondente computo metrico estimativo al fine di confrontare i costi delle tre soluzioni.
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Pierini, Laura. "Il patrimonio locale come motore di resilienza. Scelte progettuali per Appignano del Tronto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La tesi affronta il tema della resilienza a partire dalla valorizzazione del patrimonio culturale, inteso come motore di rinascita e rigenerazione del territorio. Dopo una prima parte dedicata alla definizione dei concetti di resilienza e di patrimonio culturale, sono stati analizzati dodici casi di comunità resilienti per arrivare all'individuazione di alcune linee guida applicabili a diversi contesti rurali e urbani. Tali linee guida sono state poi testate sul caso di studio, il comune marchigiano di Appignano del Tronto, scelto in quanto danneggiato dal sisma del centro Italia del 2016, che è andato ad aggravare una situazione di abbandono e spopolamento già in atto. Attraverso la collaborazione con l'amministrazione comunale, si sono individuate sette aree di rigenerazione che potessero fungere da elementi cardine del progetto di valorizzazione di questo territorio in chiave resiliente. Il progetto si è basato su alcune iniziative già avviate nel paese, creando le condizioni per la loro piena attuazione attraverso la progettazione di strutture dedicate al turismo e alla comunità locale, con lo scopo di fornire i servizi necessari per la promozione di un turismo legato al territorio. Un aspetto del quale si è tenuto grande conto è stata la sensibilizzazione riguardo ai pericoli naturali ai quali è esposto il paese, prevedendo la creazione di un'area museale destinata alla divulgazione e alla ricerca nel campo della sismica e della geologia.
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Bruni, Jessica, and Diana Pantera. "Convivere con l'acqua. Ipotesi progettuali per il problema del dissesto idrogeologico in Polesine." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13464/.

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Abstract:
La tesi “Convivere con l’acqua” si prefigge lo scopo di indagare il rapporto dell’architettura contemporanea con eventi gli calamitosi legati al rischio idrogeologico di tipo alluvionale, proponendo una metodologia progettuale che cerca di instaurare una relazione di coesistenza con l’elemento naturale dell’acqua. La ricerca assume come caso studio il Polesine, territorio caratterizzato dalla presenza di due dei grandi fiumi italiani (Po ed Adige), dalla presenza di una fitta rete di canali di bonifica e dalla vicinanza al delta del Po e ai paesaggi lagunari. Il Polesine è inteso come parte integrante del sistema più ampio della Pianura Padana nella quale il processo alluvionale può considerarsi generatore di un intero territorio. Dopo un’analisi approfondita della regione, del sistema urbano diffuso, dell’architettura rurale e della villa come tipologia architettonica, e a partire dallo studio di alcuni riferimenti dell’architettura contemporanea, la proposta di masterplan propone la riqualificazione della rete ecologica dell’intero Polesine e verte su un sistema territoriale costituito da 10 grandi corti e 31 torri sparse in territorio polesano. Le corti si collocano in prossimità di aree dove si intersecano agglomerati urbani, rete ecologica e zone a ristagno idrico; Le torri sono invece dislocate sull’alveo dei canali di bonifica artificiali, in aperta campagna. il progetto architettonico verte all’approfondimento di una corte ed una torre che accolgono funzioni diverse quali granai e stalle, laboratori didattici, residenze e luoghi di controllo e monitoraggio del territorio in condizioni di normalità, mentre costituiscono luoghi di riparo in situazione di emergenza catastrofe.
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Zarlenga, Federico. "Simulazioni elastodinamiche di una stampante 3D per lo studio di varianti progettuali ottimizzate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'azienda Mark One S.r.l di Bora Bassa (FC), produttrice di stampanti 3D, si è posta come obiettivo strategico la revisione del design della struttura portante di una delle macchine prodotte, al fine di ridurne il peso per motivi di praticità e logistica. Questa richiesta comporta alleggerire i componenti, variandone il materiale, snellendone la geometria, semplificando il design di alcuni gruppi funzionali; tali modifiche non dovranno compromettere le prestazioni del macchinario né prevedere incrementi eccessivi dei costi di produzione. L’attività descritta in questa tesi è focalizzata sull’analisi del comportamento vibratorio della macchina prima e dopo l’introduzione di alcune modifiche progettuali proposte per ridurne la massa complessiva. In prima istanza, il lavoro svolto è di natura metodologica, finalizzato al trasferimento tecnologico di know-how all’azienda, che non ha, finora, riscontrato la necessità di effettuare studi per l’analisi elastodinamica dei propri prodotti. Partendo dai modelli CAD si sono condotte analisi modali numeriche per calcolare modi propri di vibrare e frequenze naturali. Oltre alla versione attuale della stampante in esame, sono state analizzate le varianti progettuali alternative proposte per soddisfare l’obiettivo fissato. I diversi modelli proposti sono stati confrontati con il modello di stampante attualmente prodotto, sia in termini di riduzione di massa ottenibile che di variazione dei parametri modali della struttura (non ritenendo opportune le modifiche che comportino una riduzione significativa delle frequenze naturali dei modi di vibrare). Il risultato dell’attività svolta è duplice: la definizione di una procedura operativa da seguire in fase di (ri-)progettazione delle stampanti prodotte dall’azienda per lo studio dei loro parametri modali e l'individuazione delle strategie di intervento progettuale più efficaci per limitare la massa delle stampanti senza comprometterne le prestazioni elastodinamiche.
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Tozzi, Andrea. "Sistemi di copertuta "Cold-Formed": validazione di approcci progettuali innovativi tramite sperimentazione numerica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/286/.

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Perotti, Roberto. "Verifica ed ipotesi progettuali di elementi della viabilità di San Benedetto del Tronto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/655/.

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LOGGIA, CLAUDIA. "Il recupero sostenibile nelle 3 scale: alloggio, edificio, quartiere. 3 diversi approcci progettuali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2007. http://hdl.handle.net/11584/265878.

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Abstract:
Sono stati messi a confronto tre modelli energetici di riferimento europei: il modello Passivhaus tedesco, il modello Minergie svizzero e il modello Casa Clima italiano e di questi si sono studiate alcune tra le più note realizzazioni. E’ stato, inoltre, affrontato il tema del risparmio energetico in edilizia dal punto di vista del Regolamento edilizio, che rappresenta, senz'altro, lo strumento più efficace per indirizzare il settore edile verso prestazioni energetiche superiori e per raggiungere l'obiettivo di riduzione dei consumi fissato dall'Unione Europea con la Direttiva 2002/91/CE. Come esempio di regolamento edilizio sostenibile è stato analizzato il caso di Carugate (MI), che fissa i requisiti di prestazione termica deglielementi costruttivi e di fabbrica costituenti l'involucro, confrontabili con quelli già in uso in molti paesi europei ed inoltre incentiva il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili. Tale regolamento è stato utilizzato come base di partenza per lo studio sperimentale di integrazione del regolamento edilizio della Comunità Montana del Barigadu, presentato dal nostro gruppo di ricerca2 per il progetto COMBALOS3 (aprile 2005). Si è poi trattata la tematica della sostenibilità dal punto di vista del recupero, che ha assunto ormai un’importanza fondamentale, giacché la stragrande maggioranza del costruito, in Italia come nel resto d’Europa, risale agli anni ’50 - ’70 e necessita dunque di una revisione complessiva. Gli interventi di recupero sono volti ad innalzare la qualità funzionale-spaziale ed architettonica del costruito e, intendendoli alla scala più ampia del quartiere, comprendono la riqualificazione sociale e quindi la rottura della monofunzionalità che, molto spesso, porta il quartiere ad una marginalizzazione totale. Processi di questo tipo si sono manifestati in numerosi grandi quartieri di città francesi e tedesche, ma anche in quelli più ridotti delle città italiane, cavie della prefabbricazione pesante. I deficit più frequentemente riscontrati in questi insediamenti residenziali sono di carattere tecnico-costruttivo (degrado delle facciate, delle coperture, dei serramenti), termico (bassa resistenza termica dell’involucro), impiantistico (impianti fuori norma) e tipologico spaziale (sottodimensionamento degli ambienti, assenza di aree verdi e di aree comuni, monotonia delle facciate etc…). Gli interventi di recupero ricostruzione leggera hanno, da un lato, migliorato le prestazioni energetiche dei singoli edifici, altresì trasformando e riadattando gli spazi, e, dall'altro, hanno operato, alla scala del quartiere, la cosiddetta riqualificazione sociale, migliorandone l'accessibilità e le connessioni urbane ed aggiungendo aree collettive, servizi, spazi verdi comuni. Questa è una corretta concezione di recupero sostenibile, che non si limita ad intervenire sul singolo alloggio o edificio, ma “rianima” il quartiere, ricostituendo il tessuto di relazioni che lo legano al resto della città. Sono stati dunque studiati i deficit riscontrati nel recupero alle tre diverse scale: dell’alloggio, dell’edificio e del quartiere, analizzando, nel concreto, tre esempi progettuali: il recupero della casa Serra a Samugheo, il recupero di un edificio appartenente all’edilizia economico-popolare a Cagliari e il recupero di un quartiere residenziale popolare, sempre a Cagliari. Dall’analisi dei primi due casi sono emerse tutte le problematiche connesse al recupero dell’edificio, come il miglioramento dell’efficienza energetica, l’integrazione degli impianti e gli accorgimenti tecnico-costruttivi da seguire. Per quanto concerne il terzo caso, invece, è stata sviluppata un’indagine a scala più ampia, che interessa, oltre agli aspetti tecnici e funzionali, anche gli aspetti più prettamente sociali e dinamici del quartiere, arrivando ad un approccio di tipo integrato. Tale studio si è basato sull’applicazione di una metodologia francese chiamata HQE2R, già sperimentata in quattordici grandi quartieri europei, che rappresenta uno strumento diagnostico per lo sviluppo sostenibile del quartiere. Sono stati, infine, elaborati i dati raccolti dall’analisi di un quartiere di edilizia popolare di Cagliari per definire un database di indicatori specifico per il caso sardo e un modello spaziale e d’uso del quartiere sostenibile. Si ritiene, infatti, che il caso di un piccolo quartiere sardo, come quello preso in esame, con caratteristiche molto differenti rispetto ai grandi quartieri europei, possa offrire un modello di riferimento per il recupero sostenibile di molte periferie locali sarde.
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De, Nuccio Raffaele. "Tempo della rottura, tempo della dialettica, tempo della progettualità nella letteratura dell'immigrazione italiana in Svizzera /." Cosenza : L. Pellegrini Editore, 2008. http://opac.nebis.ch/cgi-bin/showAbstract.pl?u20=9788881014866.

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Zabberoni, Nicola. "La contabilizzazione energetica negli edifici residenziali: aspetti tecnico-progettuali e problematiche di ripartizione costi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Nella tesi sono descritte, a valle di una breve disamina normativa, le modalità di contabilizzazione del calore, con particolare riferimento alle tipologie di strumenti ed agli errori di misura ad essi correlati. Viene inoltre analizzata nel dettaglio la normativa tecnica UNI 10200, relativa ai criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria negli impianti termici centralizzati. Con la presentazione di un caso di studio viene affrontata l'applicazione della stessa.
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Pagliarani, Mirco. "Metodi e processi progettuali per migliorare l’esperienza degli utenti nel contrastare lo spreco alimentare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Fin dal 2010, anno in cui la FAO, l’Organizzazione per il Cibo e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, ha condotto e pubblicato uno studio che indica che circa ⅓ del cibo prodotto al mondo è buttato o sprecato; il cibo, e soprattutto la lotta contro il suo spreco, sono diventati temi di rilevanza mondiale. Ne è prova l’EXPO 2015 tenutosi a Milano e dal titolo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. L’esposizione ha incluso al suo interno tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dall’educazione alimentare alla grave mancanza di cibo che affligge molte zone del mondo. Questa tesi indaga sugli impatti dello spreco alimentare nella società odierna, e analizza come il design è applicato o può essere applicato come strumento per contrastare lo spreco alimentare attraverso il miglioramento di modelli di servizi e interazioni. La ricerca, in seguito all’analisi di diversi modelli di servizi, si focalizza su Too Good To Go, un’applicazione che mette in contatto ristoratori con un’eccedenza di prodotto e i consumatori, in modo da diminuire lo spreco del cibo a livello ristorativo e permettere alle persone di consumarlo a prezzi favorevoli. Studiando la situazione attuale e alcuni casi studio specifici, l’obiettivo del lavoro è quello di applicare strumenti e metodi del Design Thinking e del Service Design al fine di sviluppare una proposta che possa migliorare l’esperienza che gli utenti hanno nel contrastare lo spreco alimentare. Il progetto coinvolge gli utenti e gli stakeholder in tutte le fasi del lavoro, a partire dalla ricerca dove sono applicati strumenti di ricerca qualitativi, come interviste, e quantitativi come questionari online. La soluzione emersa, elaborata seguendo i principi e gli strumenti del Service Design, è stata co-progettata con gli utenti del servizio al fine di raggiungere una proposta che possa rispondere al meglio ai loro bisogni.
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Tibollo, Valeria. "Analisi delle condizioni di flusso nell'intersezione Zanardi/Carracci/Beverara in Bologna e proposte progettuali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1214/.

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ZANDANEL, ANNA. "Elettrodomestici e scelte sostenibili : spunti progettuali per stimolare il risparmio energetico in fase d'uso." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278364.

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Costa, Angelo. "Aspetti progettuali dei trasformatori di potenza in relazione alle sovratensioni e all'impiego di olii speciali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
All’interno di questo elaborato verranno esaminate in modo dettagliato le distribuzioni delle tensioni impulsive negli avvolgimenti dei trasformatori. Nel secondo capitolo si è analizzato il calcolo analitico delle distribuzioni consultando diversi articoli e libri che trattassero l’argomento. In seguito sono state sviluppate delle formule analitiche per il calcolo delle capacità che tengono conto dei diversi materiali che compongono gli isolamenti. Nel terzo capitolo si è fatto cenno alle soluzioni costruttive adottate per migliorare la distribuzione delle tensioni dimostrando il modo in cui queste agiscono. Sono stati in seguito sviluppati dei nuovi metodi per il calcolo delle distribuzioni, di validità assolutamente generale e soprattutto flessibili. Il primo metodo sviluppato si basa sulle stesse ipotesi del calcolo analitico ma determina le tensioni di ogni spira analizzando una rete magliata di capacità. Il secondo metodo crea un modello nella forma ingresso-stato-uscita utilizzando le matrici delle capacità, induttanze e resistenze di ogni spira. Sono state affrontate le implementazioni al calcolatore con OCTAVE di entrambi i metodi che restituissero le tensioni rispettivamente a regime e nel dominio del tempo. Per il calcolo della matrice delle capacità si utilizza il software FEMM, mentre per il calcolo della matrice delle resistenze sono state sviluppate delle semplici formule analitiche. Il calcolo delle mutue induttanze avviene applicando le formule di Maxwell basate sulla risoluzione degli integrali ellittici di prima e seconda specie. Sono stati analizzati i principali vantaggi/svantaggi dell’uso degli oli esteri e le conseguenze che hanno sulle distribuzioni delle tensioni. Infine nell’ultimo capitolo sono state effettuate delle prove sperimentali su un avvolgimento barrel confrontando i risultati sperimentali con quelli delle simulazioni nel dominio del tempo.
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FACCHETTI, ANDREA. "Verso un nuovo orientamento del design critico speculativo : pratiche progettuali, produzione e articolazione dei conflitti." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/11578/278750.

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CHIESA, ANDREA. "VALUTAZIONE DELLE STRATEGIE PROGETTUALI PER IL RIUSO, IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2022. http://hdl.handle.net/11571/1456603.

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Abstract:
Il tema trattato dalla ricerca si colloca nell'ambito del riuso, del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale dismesso. Un tema attuale che si pone come azione indispensabile ed inderogabile nello sviluppo futuro delle città italiane ed europee. Recuperare anziché demolire e ricostruire, oltre a rispondere ad aspetti di natura etico-culturale, permette di ridurre il consumo di territorio in linea con i principi espressi dalla comunità europea. Il dibattito recente parla infatti di sviluppo urbano sostenibile, intesa come esortazione per la società a trovare soluzioni per lo sfruttamento delle risorse naturali e consentire la rigenerazione e la conservazione dell'ambiente per le generazioni future. Nel caso specifico del patrimonio costruito storico e della sua valorizzazione sostenibile, l'attività di ricerca si focalizza sul tema delle strategie di impatto, cioè le strategie di riuso e l'impatto che esse hanno sul bene oggetto di riqualificazione. L’obiettivo risulta quindi l’analisi del costruito in ogni suo aspetto (definendone i vincoli imposti dalle sue caratteristiche e i gradi di libertà intrinseci) per comprendere come differenti strategie progettuali possano influenzare le caratteristiche prestazionali dell’esistente ed implementare le lacune in esso rilevate, con la finalità di indicare quale tra esse siano quelle potenzialmente più adeguate a rispondere alle istanze trasformative del bene. La finalità è definire una metodologia e analisi in grado di divenire non solo uno strumento tecnico di studio ma anche uno strumento di pre-valutazione utile ad esempio a stazioni appaltanti, enti o istituzioni, soggetti pubblici o privati per rispondere alla più recente normativa in materia di contratti pubblici dove si esplicita la necessità di ottenere a base di gara un “Documento di fattibilità delle alternative progettuali” (DOCFAP). Lo strumento così formulato verrà inoltre testato su due casi studio presenti nella città di Pavia e di proprietà dell'Ateneo al fine di provarne l'efficacia ed individuarne eventuali punti di debolezza.
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Bargagli, Dei Conti Stoffi Matilde. "Stato dell'arte e definizione di parametri progettuali per abbattitori a umido e abbattitori degli ossidi d'azoto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il fine della presente tesi è quello di definire parametri di riferimento progettuali e di controllo sul funzionamento degli abbattitori ad umido e degli abbattitori degli ossidi di azoto dalle emissioni industriali, utili ad una valutazione preventiva del progetto di impianto ed alla gestione dello stesso, da proporre come rappresentativi dello stato dell’arte per questi abbattitori. E’ innanzitutto effettuata una breve disamina sui composti inorganici quali inquinanti atmosferici: da quali fonti deriva la loro presenza in aria, quali sono gli effetti sull’ambiente, quantificazione delle emissioni antropiche per questa categoria di inquinanti e quali obiettivi di riduzione si pone la Regione Emilia Romagna. Viene quindi affrontata una breve sintesi della legislazione nazionale e regionale necessaria a comprendere dove si innesta la necessità di definire questi parametri di riferimento, con il confronto di disposizioni normative vigenti sull’argomento a livello nazionale e delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna per giungere infine ad una proposta aggiornata. Si passa poi ad una descrizione accurata degli abbattitori ad umido e, di seguito, degli abbattitori degli ossidi di azoto, fornendo il discrimine tra le diverse tipologie presenti sul mercato e concretamente utilizzate in campo; inoltre grazie allo studio di due impianti presenti nel territorio di Modena viene fornita una comprensione più approfondita dei parametri tecnici di progettazione e funzionamento. L’analisi ha interessato: - parametri tecnici costruttivi; - parametri di funzionamento; - efficienza di abbattimento. La proposta conclusiva rappresenta la sintesi di confronto tecnico con esperti costruttori/installatori di impianti di depurazione dell’aria, di una dettagliata analisi conoscitiva delle caratteristiche e delle rese di abbattimento di impianti autorizzati, installati e controllati, presenti nel territorio della regione Emilia Romagna.
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Salerno, Nicola. "Criteri progettuali per la coltivazione selettiva di minerale di gesso in un giacimento complesso della Toscana." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1078/.

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Marinelli, Margherita <1978&gt. "Criteri progettuali ed analisi del rischio nell'ottimizzazione dei tracciati stradali per i veicoli a due ruote." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/551/1/marinelli.pdf.

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Marinelli, Margherita <1978&gt. "Criteri progettuali ed analisi del rischio nell'ottimizzazione dei tracciati stradali per i veicoli a due ruote." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/551/.

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BRUNELLO, EDOARDO. "Pelletteria e made in Italy. Analisi di un settore tra aspetti progettuali, strategie comunicative, traiettorie di cambiamento." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319398.

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Abstract:
La tesi ha come oggetto di indagine il settore della pelletteria, inteso come fondamentale manifestazione della moda italiana e come uno dei principali territori dell’affermazione del concetto di made in Italy. Attraverso l’analisi di alcune particolari narrazioni ed esperienze a partire dal secondo dopoguerra a oggi la ricerca utilizza la pelletteria come strumento attraverso cui leggere le trasformazioni del sistema moda italiano. I temi affrontati sono molteplici: le caratteristiche compositive e materiali che definiscono gli oggetti di pelletteria; il ruolo degli accessori nelle collezioni di moda; le costruzioni culturali nella narrazione del made in Italy; il legame tra progetto, produzione e comunicazione; la diffusione delle aziende nel territorio italiano; infine, le riflessioni sul rapporto tra ricerca e didattica in ambito universitario. La scelta di articolare la ricerca in percorsi tematici sottolinea un approccio non storiografico alla materia, nonostante le riflessioni nascano dalla selezione di episodi significativi della storia della pelletteria italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Ne risulta una visione composita e complessa, caratterizzata da persistenze e discontinuità che permettono di operare riflessioni puntuali e di portare alla luce esperienze non ancora considerate dalla storiografia del design e della moda. La tesi esamina il progetto degli accessori riflettendo costantemente sulla interconnessione tra componenti materiali e aspetti immateriali. Lo studio di fondi di archivio, lo spoglio di riviste di settore e le interviste ad attori del sistema moda hanno aiutato a comprendere le relazioni tra idee, scelte produttive e forme comunicative, restituendo un paesaggio composto da sistemi di valori sempre più fluidi e in cambiamento.
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Marchi, Silvia <1973&gt. "Ricerca di criteri analitico-progettuali per la riqualificazione paesaggistica di strutture e infrastrutture in aziende agricole multifunzionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4456/4/marchi_silvia_appendice_1_bis.pdf.

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Abstract:
Obiettivo generale dello studio è rivolto alla definizione di linee d’indirizzo volte alla riqualificazione paesaggistica, per l’integrazione ed il recupero delle corti e degli edifici moderni dei centri aziendali agricoli a carattere multifunzionale in territorio rurale, attraverso soluzioni appropriate sia sul piano tecnologico-formale che su quello economico-funzionale. Con riferimento ad un’area studio sovracomunale della provincia di Bologna (Regione Emilia-Romagna), si è determinato, quale obiettivo specifico, l’individuazione delle possibili soluzioni di riqualificazione, da realizzarsi in economia, cioè primariamente attraverso i mezzi e le competenze normalmente disponibili in un’azienda agricola di questo tipo. A seguito del riconoscimento dei caratteri specifici e dei tipi edilizi degli edifici rurali tradizionali nella pianura emiliano romagnola, dell’identificazione delle metodologie d’indagine dei caratteri degli edifici rurali in letteratura, nonché dell’analisi della normativa di riferimento in materia di aziende multifunzionali, sono state definite le aziende studio, appartenenti ad aree geografiche differenti. La metodologia d’indagine individuata è stata condotta per la determinazione delle tipologie costruttive, dei materiali utilizzati e dei requisiti delle aziende, in relazione alle diverse specificità, alla definizione funzionale degli spazi costruiti, degli spazi aperti e delle differenti relazioni fra essi e l’identificazione ed analisi dei percorsi delle diverse tipologie di fruitori. L’identificazione delle criticità dei caratteri architettonici riscontrate, sia negli edifici agricoli sia nella corte, ha condotto al riconoscimento degli ambiti di intervento per la progettazione delle soluzioni di riqualificazione funzionale e paesaggistica, attraverso lo studio delle possibili soluzioni per la schermatura o rivalorizzazione sia degli edifici moderni di servizio all’agricoltura (analizzando le potenzialità progettuali offerte dalle pareti verdi, dai brise soleil, dalle facciate ventilate o da intonaci e tinteggiature), sia per la riqualificazione dei percorsi e degli aspetti paesaggistici (intervenendo sulla proposta di materiali da pavimentazione, e delle essenze da utilizzare), da realizzarsi in economia, ma comparati con alternative proposte di tipo commerciale.
The purpose of this study is to define the guidelines for landscape re-qualification of farms. In particular the study is addressed to recovery the farmyards and modern rural buildings and it is focused on the research of technical and economic solutions, specific for multi-function farms. With reference to an area in the province of Bologna (Emilia Romagna region), the study has defined some possible solutions of re-qualification to be carried out cheaply, by means of instruments and know-how available in the farms themselves. Case studies (divided on a geographical basis) have been defined after the identification of the specific characteristics and the materials utilized. Also the identification of a method to define the rural buildings and the analysis of the standard references has been carried out to analyze the case studies. The analysis methodology identified has aimed to determine the construction types, the materials used and the requirements of the farms. This methodology is referred to the identification of the different building typologies, to the functional definition of open spaces and built areas and to the identification of the paths utilized by users. The identification of the critical aspects of the architectural characters, both in the rural buildings and in the farmyards, has allowed the recognition of the intervention areas to plan the solutions of functional and landscape re-qualification. These intervention areas have been defined through the study of possible shielding solutions or architectonic improvement of rural modern farm buildings, and the re-qualification of paths and vegetation elements of the farmyard.
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Marchi, Silvia <1973&gt. "Ricerca di criteri analitico-progettuali per la riqualificazione paesaggistica di strutture e infrastrutture in aziende agricole multifunzionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4456/.

Full text
Abstract:
Obiettivo generale dello studio è rivolto alla definizione di linee d’indirizzo volte alla riqualificazione paesaggistica, per l’integrazione ed il recupero delle corti e degli edifici moderni dei centri aziendali agricoli a carattere multifunzionale in territorio rurale, attraverso soluzioni appropriate sia sul piano tecnologico-formale che su quello economico-funzionale. Con riferimento ad un’area studio sovracomunale della provincia di Bologna (Regione Emilia-Romagna), si è determinato, quale obiettivo specifico, l’individuazione delle possibili soluzioni di riqualificazione, da realizzarsi in economia, cioè primariamente attraverso i mezzi e le competenze normalmente disponibili in un’azienda agricola di questo tipo. A seguito del riconoscimento dei caratteri specifici e dei tipi edilizi degli edifici rurali tradizionali nella pianura emiliano romagnola, dell’identificazione delle metodologie d’indagine dei caratteri degli edifici rurali in letteratura, nonché dell’analisi della normativa di riferimento in materia di aziende multifunzionali, sono state definite le aziende studio, appartenenti ad aree geografiche differenti. La metodologia d’indagine individuata è stata condotta per la determinazione delle tipologie costruttive, dei materiali utilizzati e dei requisiti delle aziende, in relazione alle diverse specificità, alla definizione funzionale degli spazi costruiti, degli spazi aperti e delle differenti relazioni fra essi e l’identificazione ed analisi dei percorsi delle diverse tipologie di fruitori. L’identificazione delle criticità dei caratteri architettonici riscontrate, sia negli edifici agricoli sia nella corte, ha condotto al riconoscimento degli ambiti di intervento per la progettazione delle soluzioni di riqualificazione funzionale e paesaggistica, attraverso lo studio delle possibili soluzioni per la schermatura o rivalorizzazione sia degli edifici moderni di servizio all’agricoltura (analizzando le potenzialità progettuali offerte dalle pareti verdi, dai brise soleil, dalle facciate ventilate o da intonaci e tinteggiature), sia per la riqualificazione dei percorsi e degli aspetti paesaggistici (intervenendo sulla proposta di materiali da pavimentazione, e delle essenze da utilizzare), da realizzarsi in economia, ma comparati con alternative proposte di tipo commerciale.
The purpose of this study is to define the guidelines for landscape re-qualification of farms. In particular the study is addressed to recovery the farmyards and modern rural buildings and it is focused on the research of technical and economic solutions, specific for multi-function farms. With reference to an area in the province of Bologna (Emilia Romagna region), the study has defined some possible solutions of re-qualification to be carried out cheaply, by means of instruments and know-how available in the farms themselves. Case studies (divided on a geographical basis) have been defined after the identification of the specific characteristics and the materials utilized. Also the identification of a method to define the rural buildings and the analysis of the standard references has been carried out to analyze the case studies. The analysis methodology identified has aimed to determine the construction types, the materials used and the requirements of the farms. This methodology is referred to the identification of the different building typologies, to the functional definition of open spaces and built areas and to the identification of the paths utilized by users. The identification of the critical aspects of the architectural characters, both in the rural buildings and in the farmyards, has allowed the recognition of the intervention areas to plan the solutions of functional and landscape re-qualification. These intervention areas have been defined through the study of possible shielding solutions or architectonic improvement of rural modern farm buildings, and the re-qualification of paths and vegetation elements of the farmyard.
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Troian, Manuel <1994&gt. "L'enoturismo in Friuli- Venezia Giulia: indicazioni progettuali per una Strada del Vino tra Collio e Colli orientali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16021.

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Abstract:
L’elaborato di tesi si pone lo scopo di analizzare il fenomeno dell’enoturismo, nello specifico della regione autonoma Friuli Venezia-Giulia, scelta appunto per le prospettive che questa forma peculiare di turismo potrebbe offrire, se opportunamente gestita. L’analisi generale del fenomeno dell’enoturismo incomincia con aspetti di carattere definitorio, proseguendo poi con una disamina del contesto globale e nazionale, della domanda, dell’offerta e delle principiali associazioni che operano nel settore. Successivamente si è deciso di approfondire il contesto geografico del Friuli Venezia-Giulia, ponendo l’attenzione su diversi fattori in primis le pregevolezze paesaggistiche regionali, con particolare riguardo alle aree caratterizzate dalla coltivazione della vite. Si è deciso di studiare le ricchezze storico-culturali ed enogastronomiche locali, riservando una breve analisi alla base ampelografica friulana focalizzando l’attenzione sui vitigni autoctoni, parte di un patrimonio oggi quasi scomparso. Le conclusioni verteranno sulla proposta di un ambito progettuale che cerchi di rendere maggiormente sostenibile l’enoturismo, coniugandolo a forme di mobilità lenta, nello specifico nelle aree collinari del Collio goriziano e dei Colli orientali.
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