Dissertations / Theses on the topic 'Progetto ROSA'

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Marletta, Angelo. "L'arte del contemperare. Storia e progetto nell opera 'Il Campo Marzio dell antica Roma' di Giovanni Battista Piranesi." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/944.

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Abstract:
Il presente lavoro ha come oggetto di studio l opera Il Campo Marzio dell antica Roma (1762) di Giovan Battista Piranesi, un volume composto da un testo scritto e da una vasta raccolta di stampe all acquaforte ottenute mediante il processo di incisione di matrici in rame. Il tema della pubblicazione è la ricostruzione ipotetica di una vasta zona della città antica di cui viene analizzata la storia, l evoluzione e la decadenza nelle diverse fasi dell età romana, allo scopo di restituirne l aspetto in pianta e attraverso molteplici vedute. Lo studio è finalizzato alla comprensione della storia della rappresentazione e all analisi grafica del repertorio figurativo, nel tentativo di inquadrare l opera all interno dell intera produzione artistica piranesiana, anche allo scopo di distinguere gli elementi che garantiscono una continuità con le realizzazioni precedenti, dalle novità introdotte dall artista sia sul piano compositivo, che su quello dei contenuti. La ricerca delle fonti storiche, grafiche e cartografiche assunte come riferimento per la realizzazione dell Ichnographia Campi Martii, ed il confronto con i principali modelli icnografici esistenti a quel tempo - come la Forma Urbis e la Nuova Pianta di Roma pubblicata nel 1748 da Giovan Battista Nolli - dimostrano come l elaborato oltrepassi nettamente i limiti della ricostruzione filologica, denunciando con forza il proprio carattere visionario. Un aspetto che viene evidenziato anche attraverso la comparazione delle due diverse tipologie di Vedute presentate dall autore all interno del suo volume. L analisi geometrica delle strutture planimetriche più importanti permette di individuare i principi compositivi messi in atto per la redazione dell Ichnographia, nonché di riconoscere i possibili riferimenti alle architetture antiche o ai disegni cinquecenteschi. Segue una lettura critica dell opera alla luce delle riflessioni condotte dalla storiografia ed in funzione delle teorie architettoniche e del dibattito ideologico settecentesco. L ultimo capitolo esamina l eredità dell opera del maestro veneziano in campo architettonico, dimostrando il carattere attuale del suo pensiero.
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BORTOT, ALESSIO. "Emmanuel Maignan e Francesco Borromini : il progetto di una villa scientifica nella Roma barocca del 17. secolo." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278699.

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Abstract:
The conception of Villa Doria Pamphilj (ca. 1646) by Francesco Borromini (1599-1667) can be considered one of his most intriguing unbuilt projects. At the time this dwelling was specifically conceived to host the Cardinal Camilo Pamphilj, nephew of Pope Innocenzo X. This project by Borromini is combined with a memorandum written by Emmanuel Maignan (1601-1676) who was Father of the Minim Order and lived in the Convent of SS. Trinità dei Monti in Rome for a period. This handwritten by Father Maignan features a series of scientific wonders which were conceived to adorn Pamphilj’s villa and the sorrounding gardens; these games represent the in-depth interest which aroused the study of optics, gnomonics, pneumatics, acustics and magnetism in the Baroque era. My Phd. thesis speculates about the digital recostruction of this villa and the scientific games matching the typical Borromini’s poetic composition with the mathematic elements added by Emmanuel Maignan. Due to the particular philosophical and cultural atmosphere which inspired architecture in 18th century Rome, this research will develop the topic of René Descartes’ thought (1596-1650) - a key personality in the European context of that time. In fact several interesting connections with the science of the representation arise from Descartes’effort to develop and spread a new method of inquiry.
Tra i progetti non realizzati di Francesco Borromini (1599-1667) di particolare interesse è quello relativo a Villa Doria Pamphilj (1646 circa), concepita quale futura dimora del cardinale Camillo Pamphilj, nipote dell’allora Papa Innocenzo X. Il progetto borrominiano è accompagnato da un promemoria redatto da Emmanuel Maignan (1601-1676), Padre afferente all’Ordine dei Minimi, vissuto per alcuni anni presso il Convento di SS. Trinità dei Monti a Roma. Il manoscritto di Padre Maignan elenca una serie di meraviglie scientifiche concepite per adornare la villa e il giardino circostante, tali giochi testimoniano il profondo interesse, in epoca barocca per gli studi relativi all’ottica, alla gnomonica, alla pneumatica, all’acustica e al magnetismo. La tesi di dottorato ipotizza una ricostruzione in ambito digitale della villa e dei giochi scientifici in essa contenuti, tenendo conto della poetica compositiva borrominiana e degli apporti matematici offerti da Emmanuel Maignan. Alla luce del clima filosofico e culturale che animò la produzione architettonica della Roma del XVII secolo, l’indagine toccherà a più riprese il pensiero di René Descartes (1596-1650), figura chiave nel contesto europeo di quegli anni, impegnato nella divulgazione di un nuovo metodo conoscitivo, dal quale emergono i profondi legami con la scienza della rappresentazione.
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Costa, Silvia. "Il progetto delle pavimentazioni stradali in materiale lapideo: il caso del centro storico di Modena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8014/.

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Abstract:
Le vibrazioni indotte dal traffico costituiscono un problema diffuso a causa degli effetti indesiderati che possono generare a lungo termine sulle opere architettoniche e sulle persone. L’intensità di questi fenomeni dipende da numerosi fattori tra cui le caratteristiche dei veicoli (massa, tipo di sospensioni), le relative velocità, la regolarità del piano viabile, le proprietà del terreno di sottofondo, la struttura degli edifici esposti e, soprattutto, le caratteristiche meccaniche dei materiali costituenti la pavimentazione. Il problema è particolarmente sentito nei centri storici delle aree urbane per la presenza di edifici di grande valore artistico e per l’impiego di pavimentazioni di tipo lapideo, caratterizzate da numerose irregolarità di superficie: nasce, quindi, l’esigenza di individuare criteri progettuali e tecnologie costruttive mirati all’attenuazione di questi fenomeni indesiderati e nocivi. A tal fine la presente tesi prevede: • una prima parte, che descrive il centro storico di Modena a partire da un quadro generale storico-morfologico e di pianificazione urbanistica, con particolare attenzione alle tipologie di pavimentazioni stradali ad elementi lapidei e ai materiali tradizionalmente in uso nel territorio modenese; • una seconda parte, che presenta il caso di studio di Piazza Roma e il relativo progetto di recupero per la pedonalizzazione dello spazio pubblico tuttora in corso di realizzazione. Quest'ultimo è stato analizzato da un punto di vista non solo teorico-descrittivo, ma anche pratico-sperimentale, seguendo l’esecuzione dei lavori in cantiere in collaborazione con il Settore Manutenzione e Logistica del Comune di Modena; • una terza parte, relativa al problema delle vibrazioni indotte dal traffico sulle pavimentazioni stradali ad elementi lapidei. Il problema è stato affrontato in termini prima generali, descrivendo i meccanismi di generazione, propagazione e ricezione delle vibrazioni, gli effetti di danneggiamento che possono provocare sulle costruzioni circostanti, le più diffuse tipologie di intervento note in letteratura. Successivamente è stato considerato il caso di Piazza Roma e, partendo dalla rilevazione sperimentale del quadro vibratorio degli edifici adiacenti alla sede stradale, è stata valutata l’efficacia di alcune soluzioni progettuali ai fini della riqualificazione dello stato di fatto.
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Copelli, Alessia. "Il ritrovamento delle origini: l'architettura rurale della bassa reggiana. Un progetto per la "casa rossa" di Claudio Parmiggiani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15344/.

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Abstract:
Il lavoro affronta il tema del rapporto tra architettura e campagna, e propone come soluzione un intervento che riesca ad inserire un’architettura contemporanea all’interno del mondo rurale. La campagna copre la maggior parte del suolo mondiale ed è quindi essenziale studiare e comprendere i suoi mutamenti, e trovare una maniera per intervenirvi. Lo studio svolto si concentra sul patrimonio rurale della bassa pianura reggiana, considerato paradigmatico di un lavoro che potrebbe essere svolto per molte altre zone agresti. Sono state ricercate l’immagine e la composizione della campagna emiliana, del paesaggio e delle architetture che la abitano, le corti rurali. Si è inoltre indagata l’opera dell’artista contemporaneo Claudio Parmiggiani, originario delle stesse zone, la cui poetica è profondamente radicata nelle origini, per trovare la relazione tra arte, architettura e campagna. Il progetto nasce quindi dalla rilettura critica di regole e principi compositivi precedentemente estrapolati, per arrivare ad un intervento contemporaneo, che si integra nel contesto senza sconvolgerlo e rispettandolo, con un linguaggio puro e minimale ma efficacie.
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NAKASHIMA, LILIAN MASSUMIE. "Il Collegio Urbano de Propaganda Fide: il progetto di Francesco Borromini e l'architettura di collegi e opere pie a Roma tra il 16. e il 17. secolo." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/11578/278507.

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Marcuccetti, Andrea. "La costruzione dello spazio del sacro cattolico nel XXI secolo, in Italia e Francia : tra tradizione e futuro, attrattività e repulsione : I progetti delle chiese dopo il Grande Giubileo : gli esempi di Roma e Parigi." Thesis, Lille 1, 2012. http://www.theses.fr/2012LIL10171.

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Abstract:
Quelles sont les problématiques posées par l’édification d’une église du troisième millénaire en milieu urbain? Quels sont, actuellement, les lieux de culte - plus ou moins visibles - capables d’attirer fidèles, habitants mais aussi visiteurs ou migrants en transit? Quel type de conflits la construction d’une église, ou plus généralement d’un espace du sacré, peut-elle engendrer dans un quartier et quelles pourraient être les conditions pour les éviter ? Dans certains cas, les lieux de culte contribuent à renforcer le sentiment d’appartenance et/ou d’identité ; ils sont des points de repère dans la ville qui dépassent l’échelle de leur communauté, s’ouvrant aussi à d’autres confessions. Ils participent de la vie urbaine à travers de multiples événements que l’on peut qualifier de culturels. Cette thèse interroge la notion de sacré, aussi bien du point de vue spatial, par l’analyse des églises construites à Rome et à Paris, après le « Grand Jubilé » (entre 2000 et 2010), que du point de vue des représentations individuelles et collectives. Entre tradition et anticipation, attractivité et répulsion et au–delà de la dimension symbolique (brand) de l’édifice cultuel, la thèse pose la question du processus qui conduit à la construction d’un espace autant réel que virtuel. Elle met en évidence, par la comparaison avec la France, les enjeux sous-jacents, les moments où des dysfonctionnements ou des blocages apparaissent mais aussi la manière dont on peut dépasser une vision monofonctionnelle et restrictive du lieu de culte, au profit de démarches partenariales permettant une plus large appropriation de ces espaces, et ce à une époque où les églises se vident de plus en plus
Which are the issues posed for the construction of a church in the urban fabric of the third millennium? Which are, currently, the places of worship -more or less visible- capable of attracting the faithful,the inhabitants but also migrants or visitors in transit?What kind of conflicts can the construction of a church, or more generally of a sacred space,create in a neighborhood and which could be the conditions to avoid it?In some cases, places of worship contribute to reinforce the feeling of belonging and/or identity,they are also points of orientation in the cities,which exceeds the scale of their communities,opening up to other confessions,also.They participate in urban life through many events that we can qualify within culture.This paper interrogates the notion of sacred space from the spatial point of view,through the analysis of the churches built in Rome and Paris,after the Great Jubilee,but also from the standpoint of individual and collective representations.Between tradition and future,attractiveness and repulsion,beyond the symbolic dimension (brand) of the sacred building, the thesis places the question of methodological processes that lead to the construction of a space both real and virtual.Final argument,the comparison between the Italian and French experiences can help to identify the differences between the two systems,the issues of a technical and sociological nature,in order to identify the manner in which we can overcome the monofunctional and restrictive use of the worship site,in favor of multi-functional uses,both internal and aggregated,which allow a wider ownership of these spaces,in an era where the churches are,gradually, more and more empty
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Alaimo, Cristina <1975&gt. "Mariano Fortuny y Madrazo scenografo wagneriano Il contributo di Fortuny nella fase di rinnovamento dei Teatri d'Opera, nella prima metà del XX secolo: testimonianze e considerazioni Analisi dei progetti scenografici wagneriani di Fortuny: Tristano e Isotta, I Maestri Cantori di Norimberga e L'anello del Nibelungo, per il Teatro alla Scala di Milano e per il Teatro Reale dell'Opera di Roma." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20676.

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Abstract:
Attraverso un'indagine e una rilettura delle fonti in materia teatrale, il presente studio propone un'analisi dell'attività creativa di Mariano Fortuny y Madrazo, relativa ai drammi musicali di Richard Wagner, nel contesto del rinnovamento dei Teatri d'Opera, nella prima metà del XX secolo. Vengono analizzate le vicende riguardanti l'ideazione del Sistema Fortuny, il dispositivo d'illuminazione nato come soluzione per le peculiari esigenze sceniche dei drammi wagneriani, e sviluppato in collaborazione con l'ingegnere aeronautico Enrico Forlanini e la Società Leonardo Da Vinci di Milano, negli anni Venti. L'attenzione è posta sui progetti scenografici wagneriani di Fortuny: Tristano e Isotta, per il Teatro alla Scala di Milano, nella stagione teatrale 1900-1901 e I Maestri Cantori di Norimberga, per il Teatro Reale dell'Opera di Roma, nella stagione 1931-1932, rimasto in repertorio fino al 1947, per il quale si propone un approfondimento in relazione al contesto storico d'appartenenza e un'analisi iconografica. Viene inoltre affrontato il progetto per L'anello del Nibelungo, commissionato per la stagione 1949-1950 dal Teatro alla Scala e rimasto incompiuto a causa della morte dello scenografo. Le scelte estetiche e tecniche delle creazioni di Fortuny sono prese in esame alla luce del vivace dibattito sostenuto in ambito teatrale dagli intellettuali e tecnici dell'epoca, tra cui Adolphe Appia e Gino Gori e Pericle Ansaldo. Le collaborazioni con i professionisti coinvolti con Fortuny nelle diverse produzioni, documentate da lettere private e articoli in quotidiani e riviste, vengono investigate allo scopo di comprenderne la relazione con Arturo Toscanini, Caramba, Gino Marinuzzi e in particolare Giovacchino Forzano.
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CALVANO, MICHELE. "Il Reverse Modeling per il progetto di design." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/917859.

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Abstract:
Reverse Modelling (RM) is the process that makes it possible to deduce the representation of the of physical model’s shape by digital acquisition. The aim of the process can be various, in design it can be used both for restyling operations and for more strictly design operations. Today, methodologies and techniques used don’t follow standard procedures, in some cases craft operations are prevailing, in other cases actions aim to the highest strictness to reach extreme accuracy in the result. In the design process of the object, RM has a further task: working out the existing detachment between prototype and projected model, taking an active role in the ideational path of the object. Only an experimental applicative research allows analyzing problems, methods and techniques of commutation from a numerical model (cloud of points, survey) to a mathematical model (digital project). The study’s goal is to solve problems in the RM process applied to the design project. The experience was carried out making use of new potentialities given by digital devices, used to integrate the typical tools of design and descriptive geometry in their most contemporary acceptation. The research has led also to alternative results compared to today’s computational techniques used in the resolving procedures of the problem. The research was dealt with a systematic methodology,which is structured in a first step of cognitive investigation phase, a second step of analysis, then the survey, afterwards an experimental application. The cognitive phase has examined the tools of digital survey,the software of analysis and editing of numerical data and the software of mathematical modelling. The analysis phase was addressed to the problems of mathematical representation in design object. The following phase of survey was characterized by the searching of geometric entities of the object, deduced from the acquired numerical data, therefore the experimentation solved the relationships between prototype, acquired data and ideational mental model. The results come through the tools of our field of study, which express in this research their potential as means of comprehension and solution of the Reverse Modelling process.
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PAGANO, TERESA. "L'arte civica di Ignazio Guidi." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1656744.

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Abstract:
Oggetto della tesi di dottorato è l’opera di Ignazio Guidi, architetto ed urbanista attivo dal 1928 al 1974. L’autore è stato una delle figure centrali per lo sviluppo della città di Roma, per la sua collaborazione agli elaborati di analisi per il piano del 1931 e per la sua partecipazione al Piano delle Arterie di Scorrimento del 1942 che costituirà la base di riflessione territoriale del successivo piano della città del 1962, di cui Guidi fu responsabile direttore tecnico. La sua produzione conta circa un centinaio di opere, dalla scala architettonica a quella urbanistica, tra cui un numero consistente di costruzioni in ambito di edilizia scolastica e una ricca partecipazione a concorsi per la stesura di piani regolatori e sistemazioni su grande scala. Obiettivo della ricerca è l’indagine sul progetto di architettura e la costruzione della città nel periodo che va dagli anni ’30 agli anni ’70. Guidi rappresenta una figura chiave per descrivere un particolare approccio alla costruzione dello spazio pubblico, alla relazione tra edificio ed il suo contesto insieme alla prassi d’indagine multi scalare nell’ambito del progetto della città. L’indagine sui suoi progetti ha messo in luce alcuni temi ricorrenti oggetto di analisi e confronti: il volume e l’ingresso, la costruzione del fronte, la relazione interno/esterno, la differenziazione dei percorsi e la costruzione della piazza. Fatta eccezione per brevi citazioni in manuali e raccolte sull’architettura moderna romana, il lavoro di Guidi non è stato ancora oggetto di una trattazione organica risultando, ad oggi, ancora inedito. I principi a cui si ispira l’opera di Guidi, come l’attenzione alle caratteristiche d’igiene, ventilazione, orientamento e funzionalità, permettono di collocare l’autore in una scala di confronto internazionale che ancora non gli è stata attribuita. La tesi di dottorato si prefigge di mettere in luce l’opera di un architetto che rappresenta un approccio caratteristico alla prassi della progettazione e che offre spunti di riflessione per lo scenario urbano contemporaneo, attraverso lo studio e il ridisegno del suo lavoro e il suo confronto con il panorama italiano ed europeo. Parte dell’indagine si è svolta all’estero, con obiettivo della ricerca quello della possibilità di confronto sul piano della progettazione e della costruzione della città di stampo d’oltralpe e nordeuropeo, ai fini di un’ulteriore verifica e approfondimento sul tema per aprire la possibilità su nuovi scenari in seno alla ricerca.
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GIUSTINIANI, GABRIELE. "Il progetto CITYMOBIL Il Dimostrativo di Roma." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/918643.

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Abstract:
The potential in urban environments of innovative public transport systems based on automation is being investigated within the CityMobil project (2006-2011). The Rome demonstration is implementing a cybernetic transport system (CTS) to connect the new fair with the car park. For this, a demand study has been carried out with a view to assessing the attitudes of the users towards innovative and conventional systems. A stated preference survey has been designed based on two questionnaires: one for the choice between foot and CTS, one for the choice between foot and a minibus. The responses to the two questionnaires have been pooled and a logit model has been calibrated using the joint maximum likelihood. The results are indicative of the relative preference of the users for innovation, as the demand for CTS is higher than the demand for minibus, the scenario and level-of-service attributes being the same. The hypothesis of heterogeneity across individuals of the attitude towards innovation is tested using a mixed logit formulation. Finally, the variation of preferences with the characteristics of the users, including gender, age and education, is explored.
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ALBANESE, CARMELO. "Il progetto locale in ambito metropolitano. Un'ipotesi che parte da Primavalle e dalle borgate ufficiali di Roma." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1364377.

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Abstract:
La tesi di ricerca propone la suddivisione del Comune di Roma in diversi comuni metropolitani. Come metodo per la suddivisione suggerisce l'adozione di un criterio che consideri non solo aspetti formali, urbanistici e architettonici; ma che tenga conto anche degli aspetti immateriali legati alla storia dei territori. Alle memorie di chi li ha vissuti e agli aspetti di auto-riconoscimento di chi li vive. Ipotizza che le borgate ufficiali possano costituire un valido esempio di quanto la ricerca si prefigge perché territori con una storia recente molto articolata e perché interessate da fermenti di urbanità molto particolari spesso centrati su una forte relazione tra luoghi e abitanti. Circostanze queste ultime che favoriscono la presenza di comunità sedimentate a partire dai territori e che faciliterebbero nuovi criteri di identificazione.
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QUATTRONE, SAVERIA DANIELA. "Il sistema degli spazi aperti nel progetto paesaggistico della metropoli contemporanea europea." Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/2158/592503.

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STAZI, LEA. "Periferia non periferica. Progettare la città reale: Roma resiliente." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1600615.

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Abstract:
Oggi la città necessita di un tipo di progettazione multidisciplinare che si avvalga di un metodo trasversale per coinvolgere realtà e maestranze pubbliche e private le quali tendono a lavorare per compartimenti stagni, non condividendo saperi e decisioni, producendo inevitabilmente, molteplici soluzioni e pareri, spesso anche discordanti tra loro. Insieme agli attori delle politiche locali, agli architetti e agli urbanisti che sono chiamati a trovare risposte differenziate in relazione ai contesti territoriali in cui operano, questo cambio di prospettiva orientato ad un pensiero non solo multidisciplinare, ma anche transcalare, è necessario per rinnovare la visione su una città densamente abitata, come quella periferica e che presenta disagi sia in termini di servizi, sia in quelli di mobilità che di coesione sociale.
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BOZZA, FRANCESCA. "Inclusive Design e Progetto urbano. L'applicazione allo spazio aperto pubblico del centro storico di Roma." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1364998.

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Abstract:
La tesi ambisce ad individuare una metodologia di approccio al progetto dello spazio pubblico e a formulare dei parametri per l’analisi dell’esistente, utili anche alla formulazione di princìpi progettuali. La ricerca si propone di approfondire, nell’ambito dello spazio confinato e del contesto urbano, l’esperienza multisensoriale. Questa tematica viene indagata nella Parte I attraverso lo studio della letteratura architettonica e delle attuali ricerche sulla disabilità. La Parte II della tesi propone una chiave di lettura di 25 casi studio, illustrando progetti virtuosi su territorio nazionale ed internazionale. L'ultima parte della tesi illustra la sperimentazione di un modello di analisi partecipata. La ricerca sul campo è stata condotta su alcuni tratti del Centro storico di Roma, coinvolgendo utenti dalle diverse esigenze. Obiettivo della fase operativa è la sperimentazione di un'indagine nel contesto urbano attraverso il sistema di mappatura partecipata, condotta sulla base di strumenti valutativi della progettazione inclusiva. Nell’indagine dello spazio fisico e della sua accessibilità, la tesi contribuisce all’individuazione di quei parametri utili alla lettura dello spazio fisico e alla mappatura dell’accessibilità del centro storico di Roma. La ricerca sperimenta inoltre una mappatura degli stimoli percettivi con il contributo della disciplina psicologica nel rilevamento di dati oggettivi e soggettivi. Infine, la ricerca pone una base cartografica ed un'interfaccia per lo sviluppo di un'application per sistemi mobili basata sulle mappature e i parametri valutativi elaborati nell'ambito della ricerca.
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MARCUCCETTI, ANDREA. "La costruzione dello spazio del sacro cattolico nell XXI secolo in Italia e Francia fra tradizione e futuro, attrattività e repulsione. Esperienze a Roma e Parigi dopo il Grande Giubileo." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/918413.

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Abstract:
Quali sono le problematiche poste per la costruzione di una chiesa del terzo millennio nel tessuto urbano? Quali sono, attualmente, i luoghi di culto – più o meno visibili – capaci di attirare fedeli, abitanti ma anche visitatori o migranti in transito? Che tipo di conflitti la costruzione di una chiesa o più generalmente di uno spazio del sacro, può generare in un quartiere e quali potrebbero essere le condizioni per evitarlo ? In certi casi, i luoghi di culto contribuiscono a rinforzare il sentimento di appartenenza e/o d’identità ; sono anche dei punti di orientamento nella città, che, supera la scala della loro comunità aprendosi anche ad altre confessioni. Essi partecipano alla vita urbana attraverso molteplici eventi che possiamo qualificare di cultura (concerti, kermesses, rappresentazioni teatrali). Questo lavoro interroga la nozione di sacro tanto dal punto di vista spaziale, attraverso l’analisi delle chiese costruite a Roma e a Parigi, dopo il Grande Giubileo (tra il 2000 e il 2010), che dal punto di vista delle rappresentazioni individuali e collettive; i poli della celebrazione liturgica e le loro diverse componenti sono considerati anche come dei luoghi che rivelano una cultura e non degli oggetti presi individualmente. Tra tradizione e futuro, attrattività e repulsione, al di là della dimensione simbolica (brand) dell’edificio cultuale, la tesi pone la questione dei processi metodologici che portano alla costruzione di uno spazio tanto reale quanto virtuale. Argomento finale, il confronto tra le esperienze italiane e francesi può aiutare ad individuare le differenze tra i due sistemi, le problematiche di ordine tecnico o sociologico, al fine di individuare la maniera con la quale possiamo superare l’utilizzo monofunzionale e restrittivo del luogo di culto, a favore di utilizzi plurifunzionali sia interni che aggregati, che permettano una più ampia appropriazione di questi spazi, in un’epoca dove le chiese si svuotano sempre di più.
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MARIANO, Carmela. "La filosofia del partenariato come alternativa alla privatizzazione dello spazio pubblico. La separazione tra pubblico e privato rende più complessa, in Italia, la produzione e la gestione dello spazio pubblico rispetto all’esperienza della città moderna. Condizioni e innovazioni nelle pratiche italiane per l’affermazione di tale filosofia. Tesi di Dottorato di ricerca in Riqualificazione e Recupero insediativo XVIII ciclo, Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma, in padis@uniroma1.it." Doctoral thesis, 2006. http://hdl.handle.net/11573/427882.

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Abstract:
Ripercorrendo la dinamica della trasformazione dello spazio pubblico, dalla città storica alla città contemporanea, la ricerca analizza i motivi della “crisi” dello spazio pubblico della città contemporanea e propone una lettura critica delle recenti esperienze di pianificazione in tema di spazi pubblici che si caratterizzano per il ricorso, da parte delle amministrazioni locali, a forme di collaborazione tra soggetti pubblici e privati (partenariato). L’obiettivo è quello di individuare una possibile procedura di realizzazione di spazio pubblico che garantisca, il raggiungimento della qualità del progetto e la sua efficacia nel tempo.
Going through the dynamics of transformation of public space, from the historical to the contemporany city, this study evaluates the reasons of the crisis of the public space in the contemporany city and suggests a critical interpretation of recent experiences in public space planning that consisted by a kind of collaboration between public Administration and private subject. The aim of this study is to individuate a new kind of public space and a possible procedure of development able to garantee quality and efficiency of the project during a long period of time
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VENTOLA, MARCO. "Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto "Guadagnare salute in adolescenza"." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917581.

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Dott. MARCO VENTOLA Curriculum: Scienze della Salute Tesi di Dottorato XXIII Ciclo: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza”. Terzo anno di Dottorato di Ricerca in Scienze di Sanità Pubblica Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli”, Tutor Prof. GIANFRANCO TARSITANI. TITOLO TESI: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza” INTRODUZIONE: In questo lavoro di tesi, a partire da un’ analisi dei principali modelli scientifici di riferimento, ho analizzato i risultati del progetto Guadagnare Salute negli adolescenti in rapporo alla specifica area tematica della “salute mentale”. OBIETTIVI: L’obiettivo principale di tale operazione è stata quella di poter costruire una descrizione, quanto più affidabile, delle attività di Prevenzione, Educazione e Promozione della salute svolte da enti pubblici e privati per e con gli adolescenti. Difatti il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha affidato nel 2006 al DoRS - Centro regionale di documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte – il compito di coordinare il lavoro dei vari Centri per poter effettuare una ricognizione sistematica dei vari progetti nelle seguenti aree di interesse quali: abitudini alimentari, attività fisica, infezioni sessualmente trasmissibili, consumo di droghe ed alcol, incidenti stradali e salute mentale. Laddove si è constatata l’assenza di un Centro di Documentazione sono state coinvolte le Agenzie Sanitarie Regionali o le Università: ciò è avvenuto per la Regione Lazio nell’individuazione del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli” dell’Università degli Studi “Sapienza” di Roma quale ente preposto alla ricerca. Bisogna aggiungere che i numerosi progetti censiti, inseriti poi all’interno di una banca dati denominata Pro.Sa e sviluppata ad hoc dal DoRS, ha consentito di rilevare numerosi elementi costitutivi dei singoli progetti, quali soggetti coinvolti, metodologie utilizzate, valutazioni, etc. All’interno di questa tesi ho analizzato in particolare i progetti svolti nell’area della cosidetta “salute mentale” cercando di fornire delle griglie di lettura utilizzabili nello sviluppo di buone pratiche: ciò ha significato in definitiva, esplicitare i modelli teorici di riferimento, le metodologie utilizzate ed infine la prassi di valutazione. STRUMENTI: I criteri tematici selezionati sono evidence-based, in quanto tratti dalla letteratura scientifica internazionale, sopratutto revisioni sistematiche e meta-analisi. In specifico sono stati consultati la Cochrane Library, i siti Guide to Community Preventive Services (USA), Nice (UK) ed alcuni siti istituzionali. Inoltre l’analisi è stata effettuata attraverso la raccolta, l’individuazione e la selezione dei progetti effettuati nel Lazio dal 2000 al 2007 per gli adolescenti tra gli 11 e 18 anni nell’area salute mentale. CONCLUSIONI: Viene rilevato come gran parte dei progetti per l’area “Salute mentale” venga svolta all’interno del setting scolastico, mentre quasi tutti i progetti risultano avere come target più destinatari, a dimostrazione del fatto che l’intervento di promozione della salute mentale venga orientato da un modello sistemico. Scarsa o nulla, invece, è l’analisi della domanda rispetto alla committenza e l’integrazione degli obiettivi del progetto rispetto al percorso scolastico; inoltre non vi è mai una analisi dei progetti svolti dentro la medesima scuola. Ciò evidenzia come ci sia una difficoltà ad intervenire attraverso un modello plastico che veda la Scuola come cliente dell’intervento stesso. Infine sono stati evidenziati i principali modelli teorici utilizzati nella promozione della salute mentale evidenziandone limiti e criticità.
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GISSARA, MARCO. "Città immaginate: il Pigneto-Prenestino e la sua fabbrica. Rigenerazione urbana e pratiche dal basso." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1104820.

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La tesi si propone di contribuire alla ricerca sulle forme di intervento sulla città esistente, ponendosi alcuni obiettivi specifici correlati. In particolare, anche mediante l’analisi del caso-studio, assume importanza il riconoscimento delle possibili interazioni fra politiche e pratiche. Il lavoro si articola a partire dall’approfondimento teorico-interpretativo sulle caratteristiche dell’urbanizzazione contemporanea, sulle grandi problematiche ecologiche odierne e gli spazi di azione per individui e comunità nelle trasformazioni urbane. Passando per l’analisi critica delle politiche urbanistiche romane degli ultimi venticinque anni, la ricerca approfondisce il caso studio della riappropriazione ad uso pubblico dell’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa nel quartiere del Pigneto-Prenestino, ritenuto significativo in ragione degli obiettivi descritti in precedenza. Le conclusioni, infine, si inseriscono all’interno del dibattito sulle possibilità di trasformazione dell’esistente e sul ruolo della conoscenza urbanistica in tal senso, lasciando dei margini di apertura per immaginare sviluppi e traiettorie future.
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