Academic literature on the topic 'Progetto dello spazio pubblico'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Progetto dello spazio pubblico.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Progetto dello spazio pubblico"

1

Bracchi, Paola. "Dall'ibridazione tipologica dello spazio pubblico alle fruizioni urbane ibride." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 115–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056019.

Full text
Abstract:
Č ancora possibile parlare di spazio pubblico oggi? Se per spazio pubblico si fa riferimento ai modelli tradizionali di piazza, strada e parco, coincidenti allo spazio aperto, allora č possibile affermare che lo spazio pubblico č ormai obsoleto, cristallizzato in un immagine non piů rispondente alle necessitŕ contemporanee. La staticitŕ presupposta dalle figure archetipe oggi non č piů valida, tempo e spostamento sono fattori a cui il progetto deve far riferimento. Č necessaria un'innovazione tipologica dello spazio pubblico, in grado di interpretare complessitŕ, dinamicitŕ e stratificazione della cittŕ contemporanea. Tale innovazione passa indubbiamente attraverso l'ibridazione dei tipi tradizionali: un'evoluzione trasversale tra le tipologie dello spazio pubblico, tra tipologie dello spazio pubblico e spazio abitato e tra tipologie ibride ed usi urbani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Colafranceschi, Daniela, and Joan Nogué. "Abitare l’intangibile: paesaggio e spazio pubblico." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 2 (January 27, 2022): 5–23. http://dx.doi.org/10.36253/rv-12447.

Full text
Abstract:
Nella geografia complessa delle nostre città, quella dello Spazio Pubblico è entità oggi quanto mai flessibile, aperta e contraddittoria, concettualmente più permeabile e necessariamente rispondente ai cambiamenti così incisivi e profondi delle comunità che le abitano. Il progetto come dispositivo, in coerenza con il portato della Convenzione Europea del Paesaggio, indirizza le ragioni di una strategia di intervento sui valori intangibili come strumenti operativi che ne determinano qualità e successo. Livelli di identità e appropriazione diventano strumenti del fare, insieme a relazioni percettive e dinamiche, flessibilità e pluralità di funzioni, traiettorie e tempi che scandiscono forme e maniere di vivere ed abitare nelle città. Quando da ‘pubblici’ gli ambiti urbani passano ad essere collettivi, partecipati, quotidiani, condivisi. Quando da ‘spazi’ diventano ‘luoghi’. Il numero presenta ricerche, esperienze, tendenze e attitudini di progetto che lasciano emergere i caratteri di un progressivo allontanarsi da un’attenzione prevalente agli aspetti stilistico-formali e compositivi di piazze, strade, marciapiedi, passeggi, giardini, parchi per essere trattati come spazi emozionali della nostra esistenza. Esso raccogliere esperienze progettuali innovative in cui antropologia, filosofia, questioni sociali, si fondono alla composizione architettonica, all’urbanistica, alla progettazione urbana e alimentano ricerca, sperimentazione, sensibilità operativa per sostanziare un progetto di paesaggio più consapevole e complesso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Carli, Paolo. "Risposte urbane rapide per nuovi spazi inclusivi e habitat durante la pandemia." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 138–46. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12938.

Full text
Abstract:
FURNISH (Fast Urban Responses For New Inclusive Spaces & Habitat) è un progetto finanziato da EIT Urban Mobility che ha l'obiettivo di aumentare la capacità di fabbricazione digitale locale e di promuovere la riappropriazione dello spazio pubblico grazie all'utilizzodi prototipi mobili per l'arredo urbano per fruire la città in sicurezza, mitigando al contempo il sovraffollamento nello spazio pubblico, al fine di ridurre il contagio da Covid-19. La sfida è accrescere la resilienza locale durante la crisi del Covid-19 aumentando la sicurezzanell'uso dello spazio pubblico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Pezzoni, Nausicaa. "La Città dei rider. Uno sguardo in movimento sulla città." TERRITORIO, no. 100 (November 2022): 71–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100008.

Full text
Abstract:
Mentre la città si svuotava e i suoi spazi divenivano improvvisamente immobili e silenziosi, un solo movimento attraversava le strade e le piazze deserte, svelando presenze pressoché invisibili fino ai recenti lockdown. La Città dei rider è un progetto di ricerca sulla città contemporanea: su come rappresentare le trasformazioni introdotte dalle nuove popolazioni urbane, e sull'idea di città che emerge da chi la osserva da uno sguardo in movimento. 100 mappe realizzate dai rider milanesi rivelano nuove geografie su cui si innesta l'ipotesi di un progetto per un'infrastrutturazione leggera dello spazio pubblico: un network di ‘dispositivi di ancoraggio' a servizio dei rider e di tutti i cittadini; un disegno volto a incidere sulla costruzione di un nuovo spazio di cittadinanza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Sguglio, Alfredo. "Nuovi percorsi di socialitŕ e di relazione nello spazio urbano contemporaneo:l'esperienza delle "televisioni di strada"." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 90 (September 2010): 147–64. http://dx.doi.org/10.3280/sur2009-090009.

Full text
Abstract:
L'autore si propone di interpretare la diffusione di un nuovo modello tecno-comunicativo, quello delle televisioni di strada, sia in termini di innovazione tecnologica che di innovazione sociale. Dopo una breve discussione sul tema della comunicazione pubblica, sono discussi i risultati dell'indagine quantitativa svolta sulle televisioni di strada nate in Italia nell'ambito del progetto Telestreet e i casi approfonditi con l'analisi qualitativa a Napoli e a Barcellona. L'articolo dimostra come un impiego delle televisioni di strada nell'ambito della comunicazione pubblica possa contribuire a creare nuovi luoghi di dibattito e confronto pubblico, riavvicinando, inoltre, i cittadini alle istituzioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Leveratto, Jacopo. "Le forme di una trading zone: strategie inclusive per il progetto dello spazio pubblico." TERRITORIO, no. 83 (March 2018): 128–36. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-083018.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Balaguer Callejón, Francisco. "L'impatto dei nuovi intermediari dell'era digitale sulla libertà di espressione." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 33–62. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001002.

Full text
Abstract:
Le nuove tecnologie hanno un impatto sia positivo che negativo sulla libertà di espressio-ne, sui diritti costituzionali e sui processi democratici. Tale incidenza è stata positiva nelle fasi iniziali di sviluppo del Web e in particolare nelle prime fasi del Web 2.0, quando Internet era progettato in modo più partecipativo e cooperativo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi processi gerarchici di organizzazione di informazioni e dati ad opera di grandi socie-tà tecnologiche che si pongono come nuovi intermediari tra utenti e sfera pubblica. La libertà di espressione è attualmente condizionata da questi intermediari che controllano i processi di comunicazione. L'articolo si propone di riflettere sul ruolo di questi nuovi intermediari in relazione alla configurazione della sfera pubblica nei sistemi democratici, mettendone in rilievo l'impatto riguardo alla libertà di espressione nell'ambito dei rapporti tra sfera pub-blica e privata e tra sfera statale e globale. In questi ambiti la capacità di regolazione e con-trollo da parte dello Stato si indebolisce a fronte del potere di queste grandi società che occu-pano e monopolizzano uno spazio pubblico dove la libertà di espressione viene ridotta a merce, tanto che informazioni e opinioni si trasformano in dati monetizzabili, attraverso gli algoritmi delle applicazioni Internet. In tal modo l'utilizzo di questi algoritmi, allo scopo di promuovere fake news e radicalizzazione per attirare l'attenzione del pubblico e generare maggiori guadagni, rischia di distruggere una percezione sociale condivisa della realtà. Tra le tante misure che possono essere adottate, spiccano quelle legate al diritto della concorren-za, ovvero basate su misure previste da regolatori istituzionali e volte ad ostacolare una concentrazione ancora maggiore di potere monopolistico. Tuttavia, invece di restrizioni, sarebbe preferibile lasciare spazio a una tecnologia aperta che ponga fine alla natura chiusa e gerarchica delle applicazioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Coppetti, Barbara. "La dialettica tra residenza e spazio aperto nella cittŕ contemporanea: processi generativi e costitutivi." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 75–82. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059013.

Full text
Abstract:
La dissoluzione dell'isolato tradizionale inteso come unitŕ costitutiva del tessuto edilizio, determina una nuova organizzazione urbana che modifica radicalmente la dialettica fra residenza e spazio pubblico nella cittŕ. L'edificio diventa un volume reiterabile all'interno del quartiere e lo spazio libero si svuota dei suoi caratteri specifici. Da una logica in base alla quale ad ogni spazio viene assegnato un particolare carattere riconosciuto dalla pratica, si passa ad un principio insediativo le cui parole chiave sono ritmo, sequenza, intervalli, ripetibilitŕ. Il progetto architettonico e urbano intende rimarcare il senso celato degli odierni paesaggi della mediocritŕ e ricercare nuovi modi abitativi, usi e aggiornate tipologie che diano forma a relazioni aperte capaci di tracciare i processi trasformativi alla quota del suolo pubblico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Careri, Francesco, Fabrizio Finucci, and Danilo Marinelli. "Porto Fluviale RecHouse." Revista Estado da Arte 3, no. 1 (June 30, 2022): 1–9. http://dx.doi.org/10.14393/eda-v3-n1-2022-63795.

Full text
Abstract:
Questa è la descrizione della proposta del progetto Porto Fluvial RecHouse, per la rigenerazione di un edificio in via Porto Fluviale, nell'ex area industriale di Roma. Enti comunali, universitari, governativi e di base (ex residenti della zona) hanno collaborato al progetto, tra cui: ridurre il problema abitativo attraverso un processo di integrazione e occupazione sociale; dotare il quartiere di un nuovo spazio pubblico; utilizzare metodi di gestione innovativi; attivare un processo di partecipazione; aumentare il mix sociale come antidoto ai processi di gentrificazione in atto nella zona; migliorare la vicinanza sociale tra gruppi eterogenei.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gottero, Enrico. "Hafencity: la cittŕ nella cittŕ." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 109–22. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104007.

Full text
Abstract:
Il progetto del quartiere di HafenCity rappresenta il caso di un grande intervento di rigenerazione urbana ubicato in un'area portuale dismessa sul fiume Elba, nelle vicinanze del centro storico della cittŕ di Amburgo. In questo saggio l'autore ripercorre tutte le tappe dell'intero processo di programmazione e attuazione dell'intervento, in cui riaffiora continuamente il forte legame con l'acqua e con il passato industriale dell'area. Un progetto orchestrato dall'attore pubblico in cui emerge l'approccio urbano sostenibile e la volontŕ di (ri)creare uno spazio con una propria identitŕ, capace di dare origine ai nuovi luoghi della cittŕ e nella cittŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Progetto dello spazio pubblico"

1

Urizio, Eleonora. "Il progetto dello spazio pubblico nella città contemporanea." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7271/.

Full text
Abstract:
La tesi approfondisce lo studio dello spazio pubblico attraverso l’esperienza percettiva dell’osservatore. Si basa sul pensiero di Camillo Sitte, Kevin Lynch e Aldo Rossi sulla leggibilità dell’architettura, e permette di individuare una serie di strumenti analitici per la lettura dello spazio urbano. Ritenendo che una sfida dell’architettura sia la capacità di essere compresa da ogni osservatore attraverso le sue forme e gli spazi che costruisce, scopo ultimo di questa ricerca è di decodificare, per quanto possibile, alcuni macro archetipi di questo sistema. L’obiettivo è offrire una serie di principi utili ad un progetto dello spazio pubblico urbano in grado di rispondere con una elevata qualità spaziale alle esigenze dell'uomo contemporaneo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gheduzzi, Simone <1975&gt. "Il progetto dello spazio pubblico al tempo del trust. Metodi e progetti in contesti urbani e periferici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10307/1/Il%20Progetto%20dello%20spazio%20pubblico%20al%20tempo%20del%20trust_Simone%20Gheduzzi.pdf.

Full text
Abstract:
Lo spazio pubblico urbano potrebbe essere visto come una scenografia mutevole in cui la società rappresenta sé stessa. Soprattutto nei centri storici della città, si perde l’identità di luoghi specifici, così come la coscienza dei cittadini, che porta ad un uso improprio dello spazio causato principalmente dall’assenza di una cultura architettonica. In questo senso, l’obiettivo finale dell’architettura è quello di essere educativa nello spiegare il motivo per cui è stata concepita. La tesi di ricerca tenta di studiare la dimensione educativa e la forza che l’architettura ha nell’influenzare comportamenti spontanei e non spontanei. L’obiettivo è trovare metodi di progettazione e legali in grado di migliorare gli spazi pubblici in termini di qualità della vita dei suoi utenti. Il riconoscimento e la trasmissione dell’architettura, attraverso l’uso dell’architettura stessa, tenta di arginare un’assenza di cultura architettonica e un uso sempre più improprio dei suoi spazi. La domanda a cui, dunque, si tenta di rispondere è: Può la dimensione evocativa dell’architettura stimolare processi di rigenerazione urbana? La tesi si sviluppa in tre parti: la prima presenta alcune riflessioni teoriche sulla progettazione dello spazio pubblico alle quali fanno riferimento altrettanti progetti portati avanti nei mesi di ricerca Dai workshops realizzati sono emerse diverse problematiche riguardo l’effettiva realizzazione di tali progetti evidenziando soprattutto una carenza di tipo normativo che fa “cadere” gli entusiasmi legati al completamento delle opere per la comunità e di conseguenza decade il valore teorico dei progetti. Per questo motivo, nella seconda parte, si tenta di approfondire il tema legislativo per trovare soluzioni alternative agli arresti burocratici che sovente disincentivano le azioni corali della cittadinanza. La terza parte si concentrerà su un progetto per un’area di Bologna da riqualificare, i Prati di Caprara, per i quali si sfrutteranno tutte le conoscenze teoriche precedentemente esposte.
Urban public space could be seen as a changing setting in which society represents itself. Especially in the historical centers of the city, the identity of specific places is lost, as well as the awareness of citizens, which leads to an improper use of space caused mainly by the absence of an architectural culture. In this sense, the ultimate goal of architecture is to be educational in explaining why it was conceived. The research thesis attempts to study the educational dimension and the strength that architecture has in influencing spontaneous and not spontaneous behaviors. The goal is to find design and legal methods that can improve public spaces in terms of quality of life of its users. The recognition and transmission of architecture, through the use of architecture itself, tries to stem an absence of architectural culture and an increasingly improper use of its spaces. The question that the research tries to answer is: Can the evocative dimension of architecture stimulate processes of urban regeneration? The thesis is developed in three parts: the first presents some theoretical reflections on the design of public space to which refer as many projects carried out in recent months. From the workshops realized they have emerged various problematic with regard to the effective realization of such plans evidencing above all a deficiency of normative type. For this reason, in the second part, an attempt is made to deepen the legislative theme in order to find alternative solutions to the bureaucratic arrests that often discourage the collective actions of the citizens. The third part will focus on a project for an area of Bologna to be redeveloped, the Prati di Caprara, for which will exploit all the theoretical knowledge previously exposed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Indaco, Serena. "La costruzione condivisa dello spazio pubblico. Architettura e programmi sociali per Zingonia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11969/.

Full text
Abstract:
L’innovazione non è solamente l’applicazione e l’uso di nuovi device tecnologici ma, anche, un nuovo approccio capace di gestire le sfide sociali delle nostre città. In esse gli spazi pubblici sono i luoghi che per primi possono essere portatori di nuovi valori, nuovi modi di vivere e di agire sulle città. Sono spazi di sperimentazione dove possiamo imparare ad interagire con (e rispettando) i diversi attori. L’intervento architettonico in questi ambiti diventa il mezzo per favorire l’evoluzione positiva dell’attuale stato fisico e sociale. La progettazione si sta, però, evolvendo trasformandosi sempre più in una strategia in grado di apprendere dagli eventi e dalle contingenze. Gli interventi proposti nella mia tesi di laurea, seguendo questo approccio, vogliono portare una riqualificazione degli spazi urbani pubblici di Zingonia, una realtà estremamente complessa e stimolante. Zingonia è nata come New town nel 1964 ed oggi appare come un quartiere metropolitano degradato e pericoloso senza Comune, una periferia senza centro, uno dei più sorprendenti e complessi laboratori d’immigrazione in Italia. L’insieme di piccoli interventi proposti sono azioni che vogliono incrementare la percezione di un luogo “sicuro”, tentando di abbassare alcune barriere mentali e fisiche. I risultati concreti di questi interventi sono altrettanto importanti quanto i risultati sociali e psicologici percepiti dai partecipanti. La strategia adottata prevede il coinvolgimento degli user in tutto il processo, promuovendo interventi di autocostruzione “DIY-Do it yourself”. Questo approccio è rilevante perchè l’azione di creazione genera un legame molto importante con lo spazio e attiva il dialogo con gli altri partecipanti che è alla base dello sviluppo di una comunità. Le persone vengono così coinvolte in un educazione pratica dell’estetica del paesaggio diventando consapevoli del proprio potere nel cambiare ciò che le circonda.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

CALDAROLA, GIUSEPPE. "Tra spazio pubblico e spazio privato : l'In-Between come occasione di progetto della qualità urbana." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/11578/278179.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Lorenzi, Matteo, and Alessandro Gennari. "Un progetto per la citta di Padova: lo spazio pubblico urbano come matrice dell'abitare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

Find full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi nasce da una duplice volontà, la prima specifica di voler sviluppare un progetto all’interno di un’area dimenticata della città, e la seconda collettiva di voler offrire un nuovo spazio pubblico a Padova. Il seguente progetto, oltre ad essere un progetto urbano incentrato sulla residenza, ha anche l’obiettivo di mettere in relazione due parti vicine ma allo stesso tempo distanti della città: la città storica e la periferia. Questi due elementi sono separati dalla cinta muraria veneziana che in alcuni punti si apre e permette alla periferia di entrare all’interno della città storica, e viceversa. L’area essendo vicina al sistema murario funge da mediatrice tra le due parti opposte di Padova, rivelandosi così un’importante opportunità non solo per l’ex caserma Prandina ma anche per la città stessa. La chiave di lettura dell’intero lavoro risiede nella città stessa, le sue relazioni, i suoi spazi, i fatti urbani che la caratterizzano sono tutti gli elementi che sono serviti per creare questo progetto. Un lavoro progettuale che ricerca il suo compimento non voltando le spalle alla città ma aprendosi ad essa, completando un’area che fino ad oggi risulta un vuoto, uno spazio indefinito ma che per caratteristiche storiche e vicinanza ad altri elementi architettonici è ricca di contenuto. L’innescarsi di nuovi stimoli porterà una nuova nascita per un’area che ad oggi è utilizzata come parcheggio, sottovalutandone il potenziale intrinseco.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Selmi, Francesco. "Il ruolo della ricerca storica nella progettazione partecipata di uno spazio pubblico. Il caso della rigenerazione di Piazza Rossini a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

Find full text
Abstract:
La tesi di laurea parte dalla ricerca storica come tradizionale e consolidato strumento di conoscenza dell’architettura, per innestarvi innovative sperimentazioni legate ai processi contemporanei di trasformazione urbana: studiando, attraverso una metodologia interdisciplinare, il caso esemplare della rigenerazione di piazza Rossini a Bologna. L’obiettivo della ricerca è, in questo contesto, quello di ricostruire in una prima fase, attraverso la ricerca bibliografica e archivistica, le vicende storiche della piazza e dei suoi usi per cogliere l'evoluzione della sua identità e del suo ruolo all’interno delle trasformazioni del quartiere e dell’intera città. La seconda parte della ricerca si è orientata verso l’analisi del presente e del futuro, attraverso l’osservazione “sul campo” del processo di coinvolgimento degli attori urbani nei progetti in corso di rigenerazione della piazza Rossini, grazie alla partecipazione al workshop di progettazione promosso dalla Fondazione Rusconi e agli incontri organizzati dall’Amministrazione Comunale e gestiti dalla Fondazione Innovazione Urbana, nell’ambito del progetto europeo ROCK - Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities. Oltre alle analisi critiche svolte sono state raccolte le opinioni di alcuni esperti nelle discipline relative ai processi urbani, attraverso tre interviste con Rodolfo Lewanski, Simone Gheduzzi e Giovanni Ginocchini. Dall’esperienza osservata nella partecipazione al percorso di rigenerazione di piazza Rossini, è emersa l’importanza della ricerca storica in un contesto urbano così complesso: non solo ai fini teorici della ricostruzione della storia della città e delle sue architetture, ma anche come strumento generatore di informazioni per i “non tecnici” che vivono gli spazi studiati dalla ricerca, che può dunque rafforzare l’identità storica presente e porre le basi per un processo consapevole di progetto del futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Buda, Davide. "Lo spazio pubblico nel progetto urbano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3609/.

Full text
Abstract:
Attraverso l’analisi di tre progetti elaborati durante il percorso di studi, la presente tesi curriculare pone l’attenzione sul tema dello spazio pubblico, in particolare della piazza. Elemento urbano di fondamentale carattere e valore sociale, la piazza riveste da sempre specifico interesse urbanistico ed architettonico, quale nodo della rete urbana e del tessuto viario. Determinante per lo sviluppo in termini di qualità e quantità, rappresenta lo spazio pubblico per eccellenza, nel quale si concentrano, sovrapponendosi nel tempo, le esperienze di vita comune. Punto di convergenza di percorsi, luogo dell’incontro, della sosta e del passeggio, sede di funzioni pubbliche, identifica la simbolica centralità della comunità rispetto all’indistinto mondo esterno.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Migliori, Jacopo. "Spazio pubblico e progetto d'architettura. Alcune esperienze didattiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

Find full text
Abstract:
Il concetto di spazio pubblico ha rappresentato, fin dal primo giorno del percorso di studi, uno dei temi oggetto di analisi più importanti nella progettazione. Questa tesi curricolare esamina il tema dello spazio pubblico, con brevi riflessioni sui cambiamenti delle caratteristiche e delle necessità di questi spazi all'interno delle nostre città e dei nostri quartieri, in relazione anche allo stato sociale che cambia nel tempo. Spazi che, facendo parte inevitabilmente della vita quotidiana, un architetto deve trattare con particolare attenzione e sensibilità, i quali diventeranno, nei casi migliori, luoghi simbolo di una determinata comunità. Nella seconda parte, verranno analizzati invece tre progetti realizzati durante il percorso di studi: un progetto urbanistico per la frazione di Classe realizzato durante il Laboratorio di Urbanistica, il progetto per la ricostruzione del complesso parrocchiale di San Felice sul Panaro, completamente crollato durante un terremoto nel 2012, realizzato durante il Laboratorio di Progettazione Architettonica III e, infine, la progettazione dell’Ex Caserma Sani a Bologna con un nuovo Auditorium per la musica come elemento principe dell’area. Durante il mio percorso di studi ho sviluppato vari progetti locati in zone profondamente diverse tra loro; infatti è stato importante approfondire la conoscenza di ogni territorio, dalle sue caratteristiche morfologiche, alla sua storia, ai suoi abitanti, al suo tessuto urbano e nel tempo stesso come questo si è andato a sviluppare. Chiaramente bisognerà sempre fare i conti con la società che cambia, le generazioni che si evolvono, così come le abitudini, i costumi, e le relazioni. Per questo ritengo importante instaurare un legame con la tradizione e le origini, che nel tempo non possono mutare, o per lo meno rimarranno ancore alle quali affidarsi sia per chi pensa quello spazio, contribuendo a renderlo concreto, sia per chi lo vive rendendolo mai più astratto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

SARDENA, ANDREA. "Abitare fuori casa. Per una prossemica dello spazio pubblico." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278186.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Chiatante, Pierangelo. "Walkeshwar Parikrama. Riqualificazione dello spazio pubblico, area Banganga Tank, Mumbai." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17006/.

Full text
Abstract:
Il forte valore rituale legato al Banganga ha attirato un grande flusso di pellegrini e turisti che, oltre ai residenti e agli abitanti dello slum, hanno contribuito all’incremento del degrado in svariati punti intorno alla cisterna: l’area lungo il lato nord, presenta attività commerciali non controllate e un tempio incombente su una strada stretta ma importantissima; l’area a sud, affacciata sull’oceano, ospita la rovina della Rama Kund, in evidente stato di abbandono; l’angolo a sud-est, caratterizzato da antichi lampioni, i deepastambhas inglobati da costruzioni fatiscenti e un bagno pubblico in stato di abbandono; e infine lo slum, in continua espansione verso il mare, quasi totalmente privo di servizi igienici e ad elevato rischio sanitario. L’area a nord continuerà ad ospitare un tempio, un giardino, una piazza e un mercato, ma saranno in comunicazione tra loro grazie a un sistema modulare che oltre a rispettare e valorizzare l’affaccio sul Banganga, valorizzerà le preesistenze architettoniche, i deepastambhas, transformandoli in “landmark”urbani. Nell’area a sud-est sarà riqualificato il bagno pubblico, un edificio a servizio della comunità e dei pellegrini. Il Rama Kund, diventerà il Rama “Chowk”, una piazza in cui i dislivelli presenti saranno riorganizzati in una sequenza di piazze a gradoni verso il mare, che introducono nuovi collegamenti tra il Banganga, lo slum e l’area circostante. Per concludere il problema igienico dello slum viene risolto tramite la presenza di piccoli interventi modulari che andranno a definire cinque coppie di blocchi di servizi aperti su precisi spazi collettivi a disposizione dei residenti. Tutti gli interventi saranno collegati da un nuovo percorso concentrico a quello già esistente dal carattere religioso, a ridosso del Banganga; oltre a gestire i flussi delle persone il nuovo tracciato inquadra idealmente la cisterna, riprendendo l’idea di deambulazione intorno a un luogo sacro chiamato in hindi parikrama.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Progetto dello spazio pubblico"

1

Le forme della memoria: Artifici mnemotecnici nel progetto dello spazio pubblico. Catania: Malcor D' edizione, 2018.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Jappelli, Federico. Street design: Progetto di strade e disegno dello spazio pubblico = street design and public space. Santarcangelo di Romagna (Rimini): Maggioli, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Sansò, Claudia. Forme dell'abitare e forme dello spazio pubblico: Progetti per Favignana tra terra e mare. [Florence]: Aión, 2018.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Silva, Felice De. Dall'alloggio alla città: Comporre gerarchie dello spazio aperto per il progetto di rigenerazione dei quartieri residenziali pubblici. Napoli: CLEAN edizioni, 2018.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Spazio pubblico urbano: Metodologia e progetto. Bari: Edipuglia, 1986.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Paolo, Desideri, Ilardi Massimo, and Aymonino Aldo 1953-, eds. Attraversamenti: I nuovi territori dello spazio pubblico. Genova: Costa & Nolan, 1997.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Luigi Moretti: Il progetto dello spazio sacro. Firenze: Alinea, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ruggieri, Daniela, and Anna Todros. Meyrin: Progetto e modificazione dello spazio moderno. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2009.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Magnini, Luigi, Cinzia Bettineschi, Giulia Deotto, and Luca Toninello. Progetto Horus: Visioni dall'alto dello spazio archeologico. Padova: Padova UP, 2017.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Abitare insieme: Il progetto contemporaneo dello spazio condiviso. Napoli: CLEAN edizioni, 2017.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Progetto dello spazio pubblico"

1

Bernieri, Adriana. "Connessioni urbane e terapeutiche dello spazio pubblico." In Del prendersi cura, 111–18. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvvb7n5g.12.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Ferretti, Laura Valeria. "Isotropia dello spazio pubblico per una città egualitaria." In STREETSCAPE, 129–40. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv18phgf3.14.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Di Giovanni, Andrea, Jacopo Leveratto, and Beatrice Barone. "Esplorazioni intorno al progetto dello spazio collettivo del quartiere Satellite." In Un quartiere mondo, 175–96. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv360nqrk.28.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Venturini, Simone. "Politiche di sviluppo urbano e cura dello spazio pubblico a Marghera." In #CURACITTÀ VENEZIA, 139–46. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3x3r.15.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Progetto dello spazio pubblico"

1

Crupi, Valentina. "Verso una nuova consapevolezza dell'ambiente: l'agire collettivo per la definizione di nuovi spazi pubblici della città." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7957.

Full text
Abstract:
La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità. Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva. Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Arras, Francesca, Arnaldo Cecchini, Elisa Ghisu, Paola Idini, and Valentina Talu. "Perché e come promuovere la camminabilitá urbana a partire dalle esigenze degli abitanti piú svantaggiati: il progetto "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!"." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7962.

Full text
Abstract:
La città contemporanea è una città a misura di automobilista. Chi non vuole o non può usare l'automobile per spostarsi non è in grado di esercitare pienamente il proprio diritto urbano di accesso ed uso degli spazi e delle strade sottratti dalle automobili all'uso pubblico e collettivo. Il prerequisito per la riconquista di questo diritto urbano negato è la promozione di un vero e proprio cambiamento culturale in materia di mobilità, attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile degli abitanti nelle politiche e nei progetti di promozione della mobilità altra, in particolare di coloro che subiscono la maggior parte delle conseguenze negative determinate dalla presenza invasiva delle automobili nella città: bambini, anziani, persone disabili e pedoni (e ciclisti) in generale. Nell'articolo descriveremo il progetto pilota "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" che si pone l'obiettivo di promuovere la camminabilità urbana di due quartieri marginali della città di Sassari (e, in prospettiva, di tutta la città, trattandosi un progetto facilmente replicabile) a partire dalle esigenze, dai desideri e dalla "capacità di disobbedienza" dei bambini, uno dei gruppi di abitanti più svantaggiati in materia di mobilità. Contemporary city is a car-friendly city. Those who cannot or do not want to use a car are not capable to fully exercise their fundamental urban right to access and to use the public spaces and the streets. In this paper, we argue that it is possible to make more effective policies aimed at building walkable cities making reference to the desires and needs of disadvantaged groups. In particular, we concentrate on children as one of the most vulnerable groups of inhabitants of the city. The role children can play in improving urban quality of life is fundamental, for a number of reasons, most important of which, for the purpose of this paper, is their "capability of disobedience" which might be used as a force of urban transformation. Then, we present one project through which we try to promote the urban walkability of the city of Sassari starting from children's involvement: "ExtraPedestrians: let yourself be conquered by the 'alien' mobility".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Zocchi, Angela Maria, and Barbara Raggiunti. "Il territorio tra rigenerazione e riconoscimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7901.

Full text
Abstract:
Da tempo, nelle analisi delle trasformazioni dello spazio e della tutela dell’ambiente, si ricorre all’uso di metafore; ad esempio, quella della rigenerazione che, in quanto metafora “biologica”, evoca anche interventi di tipo “terapeutico”. Scopo del nostro contributo è mettere a fuoco senso e significati della “rigenerazione”, facendo riferimento a specifici processi di ri-costruzione e re-interpretazione che hanno interessato il territorio abruzzese negli ultimi anni, a partire dal terremoto dell’aprile 2009 che ha distrutto il capoluogo de L’Aquila. Seguendo una struttura argomentativa centrata sulla dicotomia “recupero versus ricostruzione”, e coniugando prospettiva teorica e ricerca empirica, l’articolo propone una riflessione su alcune pagine di un “classico” della sociologia – La memoria collettiva di Maurice Halbwachs – mettendole in relazione con evidenze empiriche emerse da una recente ricerca partecipativa sui bisogni sociali rilevati all’interno del progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) di Assergi, in provincia de L’Aquila. Esplorando, poi, il possibile nesso tra riconoscimento e rigenerazione del territorio, le Autrici richiamano l’attenzione sul processo di re-interpretazione, in chiave bioclimatica, bioedilizia e antisismica, delle cosiddette case di terra, vere e proprie architetture della memoria, presenti in diverse Regioni italiane, tra le quali anche l’Abruzzo. La riflessione su alcune dinamiche di rivalutazione e di riappropriazione dello spazio, costituisce l’occasione per mettere a fuoco una diversa dimensione del costruire che, tra paesaggio e memoria, intende proporsi come strumento fondamentale per la realizzazione di una buona qualità della vita. It’s long since, in the analysis of environment and space transformation, researchers have used metaphors such as that of “regeneration”, a biological metaphor that evokes therapeutic interventions as well. The aim of our contribution is to focus on the sense and meaning of “regeneration” by referring to the specific processes of re-construction and re-interpretation that have concerned Abruzzo in the last years, starting from April 2009 earthquake that destroyed the city of L’Aquila. The following paper will deal with the dichotomy “recovery versus reconstruction” through the combining of the theoretical perspective of Maurice Halbwachs and the empirical research of the social needs observed in the C.A.S.E. Project of Assergi (L’Aquila). Then, by exploring the possible connection between territory recognition and regeneration, the authors will refer to the process of re-interpretation of the bioclimatic, bio-constructive and antiseismic built in earth houses, which are present in Abruzzo as well as in a number of other Italian regions. The analysis of some space reevaluation and re-appropriation dynamics will give us the opportunity to focus upon a different building dimension, between landscape and memory, that wants to be proposed as a fundamental instrument for the amelioration of life.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography