Academic literature on the topic 'Progettazione processi'

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Journal articles on the topic "Progettazione processi"

1

Galli, Jacopo. "Confini urbani, confini di guerra, confini di ricostruzione. I regimi proprietari come motore dei processi insediativi della ricostruzione." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 130 (April 2021): 38–59. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1004.

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Abstract:
Le attuali condizioni delle citta della MENA region pongono serie domande sui processi di progettazione in termini di possibili strategie di ricostruzione. Le condizioni di tabula rasa offrono molte possibilita, ma la struttura della proprieta e un grave ostacolo a una ricostruzione sostenibile. L'articolo analizza l'evoluzione dei confini urbani nelle citta siriane prima, durante e dopo la guerra, ripercorrendo i processi di metamorfosi urbana dettati da cause economiche, sociali e storiche.
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2

Bruzzese, Antonella. "Mind the gap. Linguaggi e strategie comunicative nei processi di progettazione partecipata." TERRITORIO, no. 47 (February 2009): 44–48. http://dx.doi.org/10.3280/tr2008-047007.

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Abstract:
- The dimension of communication has assumed a significant role in planning activities in recent years. To reflect today on its forms means reasoning on the effectiveness of actions, projects, interactions and in particular here for the purpose of communication in participatory planning processes. When the objective is to ‘encourage participation' comprehension is one of the priority objectives. To pursue this objective the best ways must be found to close the information gaps that are created between the transmitters of communications experts, planners, professionals and the receivers inhabitants, politicians, other experts and clients. Some considerations can be put forward concerning techniques, languages and communication strategies, identifying requirements and indications useful for making them effective in the fields of verbal communication (narrations and arguments), visual communication (working illustrations) and the construction of experiences (emotional involvement).
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3

Carrera, Letizia. "Le politiche urbane per l'inclusione. Generare terzo spazio." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 123–28. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093019.

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Abstract:
Oggi la città è più che in passato caratterizzata dalla multiculturalità, affrontata ancora con la logica del ‘melting pot', quindi di omogeneizzazione delle differenze, piuttosto che di quella più complessa della ‘salad bowl'. Uno strumento strategico è rappresentato dalla (ri)progettazione dello spazio urbano in vista della realizzazione di processi di inclusione, attraverso interventi strutturali puntuali e diffusi nel territorio. Centrali gli spazi terzi, spazi fisici nei quali soggetti diversi hanno la possibilità di incontrarsi e di iniziare percorsi di riconoscimento e di costruzione di comunità territoriali fondate sulle differenze e sulla contaminazione. Alcune politiche hanno optato per strategie di attesa di processi spontanei di composizione virtuosa di quelle differenze, altre per la messa in campo di azioni di governo delle differenze stesse e di processi di inclusione attiva.
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Scudo, Gianni, and Matteo Clementi. "La progettazione ambientale delle filiere alimentari orientata allo sviluppo bioregionale." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093004.

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Abstract:
Il testo presenta strumenti di analisi e progetto di filiere alimentari elaborati nella ricerca ‘Bioregione'. Lo studio mira ad approfondire i processi che connettono domanda e offerta in un ambito territoriale definito e a formulare scenari migliorativi. Le filiere interessano i principali alimenti che compongono la domanda aggregata associata alla ristorazione collettiva nelle diverse fasi, dalla produzione in campo al conferimento al centro cottura, al consumo e alla gestione degli scarti. Gli indicatori utilizzati sono la domanda energetica complessiva (energia primaria non rinnovabile), la contabilità di terreno agricolo produttivo per quantità di prodotto o pasto equivalente e il costo di produzione. Essi costituiscono strumenti sperimentali di riferimento per una pianificazione territoriale locale che metta al centro un nuovo modello metabolico campagnacittà ambientalmente sostenibile.
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5

Tammaro, Rosanna, Deborah Gragnaniello, and Roberta Scarano. "From the physical learning spaces to the virtual classroom: the role of the teacher in the digitization era." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 340–48. http://dx.doi.org/10.36253/form-12635.

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Abstract:
In educational contexts, a careful space planning where the training process takes place is indispensable because it promotes changes and innovation and inclusion processes. With the distance learning the design of educational contexts is even more important: online learning environments have peculiar characteristics and, therefore, a simple transposition of traditional practices into virtual environments is not possible. Teaching professionalism and initial and in service training on digital competence and on the inclusion of pupils in virtual educational spaces are fundamental. Therefore, in this article we reflect on the characteristics of the physical and virtual educational spaces and on the role of the teacher in the new educational scenarios. Dagli spazi educativi fisici all’aula virtuale: il ruolo del docente nell’era della digitalizzazione. Nei contesti educativi, è indispensabile un’attenta progettazione dello spazio in cui si realizza il processo di insegnamento-apprendimento perché esso promuove cambiamenti e processi di innovazione e inclusione. Con la didattica a distanza, la progettazione dei contesti educativi è ancora più importante: gli ambienti di apprendimento online presentano caratteristiche peculiari e, pertanto, non è possibile una semplice trasposizione delle pratiche tradizionali negli ambienti virtuali. La professionalità docente e la formazione, iniziale e continua, sulle competenze digitali e sull’inclusione dei discenti negli spazi educativi virtuali sono fondamentali. Pertanto, in questo articolo riflettiamo sulle caratteristiche degli spazi educativi fisici e virtuali e sul ruolo del docente nei nuovi scenari educativi.
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6

Borsa, Davide, and Giovanna D'Amia. "Il Fiordo di Oslo. Un laboratorio europeo di trasformazione urbana." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 138–40. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056021.

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Abstract:
Il processo di trasformazione che ha investito la capitale norvegese e il ruolo del fiordo nei processi di urbanizzazione sono stati oggetto di un seminario internazionale che si č svolto presso la facoltŕ di Architettura e Societŕ del Politecnico di Milano il 26 maggio 2010, le cui tematiche sono qui riassunte negli interventi di Dag Tvilde e di Marius Grřnning. Musei, infrastrutture, housing e terziario avanzato irrompono nello scenario post-industriale del waterfront: č il nuovo mix funzionale disegnato e scelto dai norvegesi per il rilancio della loro capitale che si vuole candidare a nuova tappa del grand tour europeo. Le ambiziose promesse programmatiche saranno mantenute? Č ancora possibile conciliare sviluppo, qualitŕ urbana, conquiste sociali, attraverso procedure di progettazione e programmazione democratica che mantengono una centralitŕ dell'attore pubblico come protagonista?
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Pietta, Antonella, Marco Bagliani, and Edoardo Crescini. "L'Italia si adatta? La definizione delle politiche di adattamento al cambiamento climatico alla scala regionale." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 71–91. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13801.

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Abstract:
Nelle politiche di adattamento la scala locale è centrale per delineare le vulnerabilità dei diversi territori e progettare azioni realmente efficaci. Il contributo presenta un'analisi critica delle politiche di adattamento individuate alla scala regionale in Italia focalizzando l'attenzione su alcune chiavi di lettura: l'impostazione generale delle politiche stesse, la governance messa in atto per l'implementazione, l'integrazione tra le politiche dal punto di vista orizzontale e verticale, la presenza e tipologia dei processi partecipativi, la considerazione delle caratteristiche dei singoli territori all'interno della progettazione delle politiche. Dalle ricerche qui illustrate emerge una situazione di luci ed ombre: su 21 amministrazioni, solo 4 hanno completato l'iter, mentre almeno 5 non hanno ancora iniziato a mobilitarsi in questa direzione.
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Cozzi, Gianni, and Cinzia Panero. "Aspetti e problemi delle interazioni tra soggetti non equifinalizzati nel marketing turistico-territoriale." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2011): 17–37. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-003003.

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Abstract:
Nei processi di progettazione e di attivazione di specifiche azioni di marketing, finalizzate a conservare ed accrescere l'attrattivitÀ di una destinazione dotata di una pluralitÀ di prodotti e di filiere turistiche, possono insorgere problemi riconducibili ad una insufficiente e poco efficace interazione tra rilevanti soggetti di offerta. In questo contributo, anche sulla base di una ricerca da noi condotta nell'area di Sanremo, nella quale tali problemi sono risultati non marginali, si considerano, in modo particolare, le relazioni tra i policy-makers ed i principali. Il loro esame č inquadrato in uno schema di riferimento teorico, in cui, evidenziando le specificitÀ del marketing turistico-territoriale, si individuano le possibili cause di tali problemi.
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9

Meccariello, Antonell, and Renata Mentasti. "L’ambiente di apprendimento nella scuola dell’infanzia: uno spazio fisico, mentale e culturale." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.298.

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Abstract:
Recenti studi in ambito educativo evidenziano che la didattica, collocata in un ambiente di apprendimento ben progettato, si può fondare su pratiche innovative che mettono al centro gli studenti, promuovono l’apprendimento cooperativo, prevedono docenti sensibili alle differenze individuali, con forte enfasi sui feedback formativi. L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica sin dalla prima infanzia, oggetto di esplicita progettazione, per realizzare ambienti smart, veri e propri ecosistemi di apprendimento. L’articolo, partendo dalla definizione di ambiente di apprendimento, stimola una riflessione che conduce alla dimostrazione di come anche dei piccoli cambiamenti nelle aule esistenti e negli spazi di una scuola possono avere un impatto importante sui processi di insegnamento-apprendimento.
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10

Minerva, Laura. "Partecipazione popolare e progettazione urbana: il caso del quartiere Gallaratese di Milano (1965-1975)." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (July 2021): 90–111. http://dx.doi.org/10.3280/sil2020-001004.

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Abstract:
L'articolo evidenzia l'importanza della partecipazione popolare nella pianificazione urbanistica del quartiere Gallaratese di Milano nel decennio 1965-1975, ricostruendo le diverse fasi del confronto politico tra i cittadini e gli enti istituzionali. Dalle prime associazioni a carattere spon-taneo sino alla definizione di un organismo strutturato quale il Comitato popolare di quartiere, le iniziative dei residenti si sono inserite all'interno delle complesse dinamiche di trasformazione della realtà urbana, assumendo un ruolo decisivo nel dibattito politico con l'Amministrazione comunale. Il coinvolgimento diretto dei soggetti sociali ha permesso un'evoluzione positiva della realta` territoriale del quartiere, in termini sia di qualita` dello spazio fisico sia di complessiva funzionalita` dello stesso, evitando la riproposizione del classico schema di emarginazione e ingiustizia sociale proprio della dicotomia centro-periferia. L'esperienza del Gallaratese e` la dimostrazione di come l'intervento dell'attore pubblico nel governare i processi di trasformazione del paesaggio urbano abbia maggiore efficacia quando lo stesso accetti di confrontarsi, o sia in qualche modo costretto a farlo, con gli altri attori interessati.
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Dissertations / Theses on the topic "Progettazione processi"

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Sorrentino, Ilaria. "Analisi e progettazione dei processi di approvvigionamento nel settore automotive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3465/.

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2

Bergamin, Laura <1991&gt. ""Il ruolo della progettazione organizzativa nei processi di internazionalizzazione: il reshoring"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8203.

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Abstract:
L'offshoring è il processo di delocalizzazione estera, di determinate attività aziendali, al fine di ottenere maggiori vantaggi.Negli ultimi decenni, tale fenomeno ha assunto sempre maggiore importanza, grazie ai numerosi benefici apportati alle imprese. Tuttavia, un filone di studi si è concentrato sui rischi che comportano questo tipo di strategie. "A lot of CEOs offshored too quickly and too much" questa è l'opinione del noto studioso Michael Porter che riassume le problematiche connesse a questo fenomeno. L'attenzione della stampa internazionale è sempre più focalizzata sui crescenti casi di reshoring, il rientro nel paese di origine delle attività delocalizzate precedentemente.L'obiettivo che si pone il seguente lavoro, è quello di capire le motivazioni alla base di questi progetti di rientro. Gli Stati Uniti e l'Italia sono rispettivamente i due paesi in cui si è verificato il maggior numero di casi di reshoring, pertanto si analizzeranno le diverse modalità organizzative attraverso cui sono state gestite le operazioni di rientro. Verrà inoltre analizzato se il fenomeno del reshoring sia una vera e propria controtendenza oppure se se stia solamente cambiando il modo di intraprendere progetti di offshoring, prestando cioè più attenzione agli obiettivi di lungo termine e non perseguendo solo logiche di contenimento dei costi a scapito di altri elementi molto importanti, come ad esempio la qualità.
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Ravaioli, Martina. "La progettazione della sicurezza antincendio degli edifici: il caso della progettazione inclusiva di una struttura scolastica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
La tesi tratta dell'approccio antincendio alla progettazione. Lo scopo della prima parte della tesi è quello di fornire una visione della normativa antincendio evidenziando i principali punti della sicurezza antincendio con particolare attenzione alla prevenzione/gestione di un incendio all’interno dei luoghi con la presenza di persone con disabilità. Gli approcci della normativa sono due, quello prescrittivo e quello prestazionale. L'approccio prescrittivo risolve la maggior parte dei casi, ma in alcune situazioni non è sempre applicabile o risulta essere poco soddisfacente. È necessario quindi, attraverso una valutazione scientifica di tutti gli aspetti del fenomeno incendio, assicurarsi misure di prevenzione ottimali, adatte ad una specifica situazione con l'approccio prestazionale. Nella seconda parte della tesi è stato affrontato il tema della progettazione inclusiva tramite la sua definizione e l'analisi di un caso di studio di una situazione di emergenza all’interno di un edificio con la presenza di soggetti definiti come disabili. Si è analizzato infatti il caso di un asilo nido, considerando l’affollamento presente (bambini ed insegnanti) e le vie di esodo possibili presenti nella struttura. In fase di progettazione si è pensato di ricavare due spazi calmi situati nei piani dove sono collocate le classi con presenza di neonati; il problema principale è l’esodo contemporaneo e rapido in caso di emergenza di bambini piccoli non in grado di essere autonomi e di recepire la situazione di allarme e di pericolo. I risultati della tesi confermano la necessità di tenere conto nella progettazione antincendio sia della parte strutturale che di quella impiantistica, oltre alle possibili cause di incendio, senza però trascurare la necessità di garantire la sicurezza dell'esodo di tutti gli utenti.
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4

Scipioni, Marco. "Il miglioramento continuo nei processi aziendali: "Analisi e progettazione delle procedure per l'azienda Techimp HQ"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2131/.

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5

MORLACCHI, CHRISTIAN. "Processi di Isomorfismo Coercitivo e riflessi di progettazione organizzativa: uno studio del settore assicurativo italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/971.

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Abstract:
I sistemi finanziari si sono sempre contraddistinti per la loro natura fiduciaria e il ruolo di sostegno alla stabilità dei mercati (Bianchi, 2002). Quanto affermato giustifica il verificarsi, in determinati contesti di mercato, di crisi economiche di portata straordinariamente ampia. Il legislatore italiano, quindi, al fine di favorire uno sviluppo controllato del settore, negli ultimi anni ha rivolto il focus della regolamentazione normativa verso l’individuazione e la prevenzione di diversi rischi tipici di settore, soprattutto quelli legati all'operatività e quelli di tipo legale e reputazionale. In questo contesto, la teoria dell’Isomorfismo coercitivo si colloca per comprendere quali siano i motivi di adeguamento delle organizzazioni a normative ai fini della legittimazione nei confronti dell’ambiente in cui operano. La ricerca si pone quindi l’obiettivo di indagare i riflessi organizzativi e di governance delle imprese di assicurazione, legati a un processo di isomorfismo coercitivo attraverso la teoria della dipendenza dalle risorse, in particolare quelle reputazionali.
Financial Services are always being recognized like robustness and trust institutions (Bianchi 2002). In fact they always give a fundamental contribute to the stability of economic and social environment. This fact in some conditions, like the present ones, has often created very large financial crisis. More than in the past Italian laws in the financial services, aim at prevent some risk like operational, compliance and reputational ones. The theory of Coercive Isomorphism aim at explains how the organizations try to legitimate themselves towards their social and economic environment. In this direction the study aim at analyzed how coercive isomorphism had influenced the organizational design in the Italian insurance sector. In order to explain this process I used the RBV (Resource Based View) theory to explain how reputation could be a very strategic resource to gain robustness and trust in financial institutions after the crisis, so I analyzed how organization build reputation trough the processes compliance to the new law.
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6

MORLACCHI, CHRISTIAN. "Processi di Isomorfismo Coercitivo e riflessi di progettazione organizzativa: uno studio del settore assicurativo italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/971.

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Abstract:
I sistemi finanziari si sono sempre contraddistinti per la loro natura fiduciaria e il ruolo di sostegno alla stabilità dei mercati (Bianchi, 2002). Quanto affermato giustifica il verificarsi, in determinati contesti di mercato, di crisi economiche di portata straordinariamente ampia. Il legislatore italiano, quindi, al fine di favorire uno sviluppo controllato del settore, negli ultimi anni ha rivolto il focus della regolamentazione normativa verso l’individuazione e la prevenzione di diversi rischi tipici di settore, soprattutto quelli legati all'operatività e quelli di tipo legale e reputazionale. In questo contesto, la teoria dell’Isomorfismo coercitivo si colloca per comprendere quali siano i motivi di adeguamento delle organizzazioni a normative ai fini della legittimazione nei confronti dell’ambiente in cui operano. La ricerca si pone quindi l’obiettivo di indagare i riflessi organizzativi e di governance delle imprese di assicurazione, legati a un processo di isomorfismo coercitivo attraverso la teoria della dipendenza dalle risorse, in particolare quelle reputazionali.
Financial Services are always being recognized like robustness and trust institutions (Bianchi 2002). In fact they always give a fundamental contribute to the stability of economic and social environment. This fact in some conditions, like the present ones, has often created very large financial crisis. More than in the past Italian laws in the financial services, aim at prevent some risk like operational, compliance and reputational ones. The theory of Coercive Isomorphism aim at explains how the organizations try to legitimate themselves towards their social and economic environment. In this direction the study aim at analyzed how coercive isomorphism had influenced the organizational design in the Italian insurance sector. In order to explain this process I used the RBV (Resource Based View) theory to explain how reputation could be a very strategic resource to gain robustness and trust in financial institutions after the crisis, so I analyzed how organization build reputation trough the processes compliance to the new law.
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Cattabriga, Martina. "Analisi e progettazione dei processi di relazione con il cliente, in un'azienda biomedicale : "Tema Sinergie-Spa"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6823/.

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Abstract:
Nell'elaborato è affrontata l'analisi dei linguaggi formali per la mappatura dei processi e di come siano efficaci nella messa in evidenza di eventuali criticità. Viene applicato ad un caso studio:l'azienda "Tema Sinergie spa". Le criticità evidenziate suggeriscono all'azienda come azione di miglioramento l'implementazione di un sistema di Customer Relationship Management. Nella trattazione sarà affrontato il tema CRM, sulla base della letteratura presente.Infine viene proposta una linea guida applicata al caso, affinchè il futuro sistema CRM aziendale non subisca fallimenti.
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8

Fiore, Giacomo. "Progettazione e sviluppo di un sistema per la gestione del personale impiegato in processi in outsourcing." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8476/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi si è progettato e sviluppato un sistema software originale ed innovativo, orientato in particolare a quelle tipologie di azienda che offrono servizi in outsourcing, per la gestione del personale impiegato nello svolgimento di attività appartenenti ad uno o più processi ceduti in outsourcing. Il sistema progettato offre una soluzione pratica che permette di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti nei confronti del cliente, partendo da un’ottimizzazione del processo di gestione del personale operante presso i vari cantieri. La soluzione proposta mira in particolare alla gestione di processi riguardanti il settore logistico, che in questi ultimi anni ha assunto una valenza determinante con contorni strategici per qualsiasi tipo di impresa, sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni, contribuendo ad aumentare la redditività dell’intero processo di business aziendale. Lo scopo principale del progetto è stato raggiunto, e adesso grazie a questo strumento è possibile raccogliere dati in tempo reale, in particolare riguardanti processi di produzione, effettuare monitoraggi continuativi a più livelli o accedere a una vasta gamma di informazioni aziendali sempre ben strutturate e ben aggiornate. Le informazioni raccolte in tempo reale rappresentano un patrimonio inestimabile per apportare dei correttivi ai processi, ridurre tempi, costi, scarti e aumentare rese, produttività ed efficienze.
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9

DI, GUARDO SEBASTIANO. "Il lavoro della conoscenza: uno studio empirico e un modello di progettazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/18997.

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Abstract:
Il lavoro si propone di individuare le principali "spie" o "indizi" che permettono di osservare e riconoscere, da un punto di vista produttivo, economico, sociale, culturale, formativo, occupazionale, il percorso di lunga evoluzione di quella che oggi possiamo identificare come economia della conoscenza. Propone poi una verifica empirica su quei lavoratori che, a vario titolo e con differenti definizioni, possiamo descrivere e identificare come lavoratori della conoscenza. Propone infine una nuova modalità di rappresentazione del ruolo agito di un lavoratore della conoscenza.
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10

De, Pretto Daniele. "Dentro l'architettura. Tecnologie, utenti e materiali nelle pratiche di progettazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423557.

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Abstract:
Interaction between designers, software & other tools, mistakes, management of time & space are just some of the dimensions that make up a design trajectory in an atelier of architecture and made it possible. Understanding architectural objects without investigating the process that make them possible, hide us the most part of dynamics that make the realization of the project itself feasible. These dimensions have often been neglected by sociological studies of architecture that, instead, are often focused on fruition of space by users, the training of architects in a sociology of professions perspective, rather than the building, seen in a symbolic way. With my research, starting from an STS perspective, I highlight design practices involved in the creation of a new artefact, trying to connect material elements, actors involved in the heterogeneous network and the technological artefacts that contribute to the achievement of the project. The research focuses on the issue of technological innovation see also as management of new spatial relationship between context and content, materials and architectural theories, software and designers. In order to facilitate the emergence of knowledge, innovation and design practices, the empirical context of the research was investigated through the tools of ethnography. These led me to spent about one year in an important atelier of architecture in north Italy, where I alternated participant observation, in-depth interviews, photographs and analysis of atelier's documents, in order to follow the trajectory of different projects and the non-linear path from the idea's conception to the final drawings. From data analysis, emerge a complex “pluriverse” of interactions between different kind of actors, that work together in a technologically dense environment, in which the project-artifact condenses a relevant number of socio-technical dimensions. With my research I want to made little bit less obscure the understandings of design processes, giving importance to organizational and technoscientific dynamics, with a methodological account that allowed me to understand peculiarities about all different actors that play in the design arena, going “inside architecture”.
Le interazioni tra progettisti, software e altri strumenti utilizzati, errori e la gestione del tempo e dello spazio sono solo alcune delle dimensioni che compongono e rendono possibile la traiettoria di progettazione di un nuovo artefatto all'interno di un atelier di architettura. Studiare il risultato delle pratiche progettuali, senza indagare il processo che lo permette, porta a non comprendere la maggior parte delle dinamiche che rendono la realizzazione del progetto stesso possibile. Queste dimensioni sono state spesso trascurate dagli studi sociologici sull'architettura che, invece, hanno focalizzato la loro attenzione sulla fruizione dello spazio da parte degli utenti, sulla formazione degli architetti partendo da un'ottica di sociologia delle professioni, oppure sui significati simbolici incorporati negli edifici realizzati. Con la mia ricerca, partendo da una prospettiva STS (Science and Technology Studies), metto in luce le pratiche di progettazione implicate nella creazione di un artefatto particolare, il progetto architettonico, cercando di collegare gli elementi materiali, gli attori che vanno a comporre il network eterogeneo, le tecnologie e le diverse forme di conoscenza esperta coinvolti. La ricerca si concentra sul tema dell'innovazione tecnologica vista, per quanto concerne l'architettura, come gestione di nuovi rapporti spaziali tra contesto ed edificio, materiali, teoria architettonica, software, futuri utenti e progettisti. Il contesto empirico individuato per la ricerca è stato indagato attraverso gli strumenti dell'etnografia, che mi hanno portato a passare circa un anno in un importante atelier di architettura nel nord Italia, dove ho alternato osservazione partecipante, interviste in profondità, raccolta di fotografie e analisi documentale, al fine di seguire diverse traiettorie progettuali dal concepimento dell'idea ai disegni finali. Dall'analisi dei dati è emerso un complesso "pluriverso" di interazioni tra diversi tipi di attori, che collaborano in un ambiente tecnologicamente denso, in cui l'artefatto-progetto condensa un numero rilevante di importanti dimensioni socio-tecniche. Con la mia ricerca ho voluto rendere un po' meno oscura la comprensione dei processi progettuali, attribuendo importanza tanto alle dinamiche organizzative, quanto a quelle tecnoscientifiche, attraverso un account metodologico attento a cogliere le peculiarità di tutti gli attori che partecipano alla progettazione di questo nuovo artefatto, e che mi ha permesso di entrare “dentro l'architettura”.
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Books on the topic "Progettazione processi"

1

Lipari, Domenico. Idee e modelli di progettazione nei processi formativi. Roma: EL-edizioni lavoro, 1987.

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2

author, Colombi Chiara, and Vacca Federica author, eds. Fashion abilities: Pianificare e gestire i processi di progettazione del prodotto moda. Firenze: Mandragora, 2018.

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3

Piccardo, Chiara. Sostenibilità degli edifici in legno: Indirizzi per la progettazione : valutazione ambientale, sistemi costruttivi, processi e filiera, normativa e casi studio. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2015.

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4

Biagini, Carlo, ed. Information technology ed automazione del progetto. Florence: Firenze University Press, 2002. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-040-7.

Full text
Abstract:
Vengono qui raccolti i contributi presentati nell'ambito delle conferenze su "Information Technology ed automazione del progetto" tenute presso la Facoltà di Ingegneria di Firenze nel 2000-01. L'offerta di IT nel settore delle costruzioni è oggi molto diversificata ed orientata verso specifiche applicazioni di supporto nelle varie fasi di articolazione del progetto. L'integrazione tra queste e il collaborative-working tra i diversi attori del processo costruttivo appare così un obiettivo perseguibile, sviluppando sistemi informativi e networks che tendano a formare piattaforme di dati condivisibili, ispirate ai metodi della pianificazione dei processi ed alla progettazione integrale.
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5

Busacca, Maurizio, and Alessandro Caputo. Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territoriale. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0.

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Abstract:
Tra il 2017 e 2019 i due Autori hanno condotto una ricerca valutativa sui Piani Giovani della Regione del Veneto e sulle politiche giovanili locali. La ricerca è stata l’occasione per approfondire le modalità di funzionamento di coalizioni locali di welfare organizzate in modo reticolare e per coinvolgerle nella progettazione partecipata di un sistema di valutazione dell’impatto sociale. Lo SROI Explore è un mix-method che cerca di rispondere ai problemi storici della valutazione nell’ambito delle politiche sociali attraverso una strategia partecipativa e l’ancoraggio alle teorie incorporate nell’azione professionale con l’obiettivo di intensificare i processi di apprendimento degli attori coinvolti.
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6

Gisotti, Maria Rita, ed. Progettare parchi agricoli nei territori intermedi. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-780-7.

Full text
Abstract:
Negli ultimi anni numerose riflessioni hanno insistito sull’importanza dei parchi agricoli come strumenti in grado di contribuire alla ricreazione di rapporti di reciprocità tra urbano e rurale, giocati sulla valorizzazione della loro prossimità. I parchi possono inoltre costituire l’occasione per sperimentare nuove forme di progettualità alla scala territoriale, orientate verso la costruzione di scenari unitari e coerenti sul piano morfologico, funzionale, ambientale. Il volume offre una riflessione su questi temi restituendo gli esiti di un’esperienza di progettazione che ha coinvolto la scuola territorialista di Empoli (CdL in Pianificazione della Città e del Territorio) e quella dell’ingegneria territoriale di Clermont Ferrand (AgroParisTech ENGREF). Gli scenari che ne sono derivati operano una sintesi tra questi due approcci, integrando l’interpretazione patrimoniale con i processi di diagnostic territorial e con la costruzione di territorialità condivise.
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7

Abrami, Giovanni. Progettazione ambientale: Premesse concettuali, processo progettuale, elaborati. Milano: CLUP, 1987.

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Steiner, Foreword by Frederick, ed. Urban Design: Un processo per la progettazione urbana. Milano: MondadoriUniversità, 2008.

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Giangrande, Alessandro, Elena Mortola, and Gabriella Guidetti. Spazi didattici all'aperto: Un processo di progettazione partecipata. Roma: Gangemi, 2009.

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Induction design: Un metodo per una progettazione evolutiva. Torino: Testo & immagine, 2004.

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Book chapters on the topic "Progettazione processi"

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Luzzi, Damiana. "Dalla progettazione alla fruizione di un video a 360°." In Studi e saggi, 41–52. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-646-9.06.

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Abstract:
The chapter focuses on the design of a 360° video, paying attention also to accessibility issues. After having justified the decision to adopt the ADDIE model to manage the design process, it illustrates the five phases of the model, showing the workflow going from the design to the use of the 360° video, illustrating the template for the analysis of the didactic context and the various storyboards that are functional to the design.
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Conference papers on the topic "Progettazione processi"

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Pugliano, Antonio, Simone Diaz, Elisabetta Moriconi, and Elettra Santucci. "L’antico sistema portuale ostiense: riconoscimento, interpretazione e divulgazione dei processi formativi edilizi e urbani." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7980.

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Abstract:
La presente Relazione descrive l’esito delle ricerche svolte presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Roma Tre”, in sinergia con il MiBAC, Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici, e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Roma, circa lo studio storicocritico del sistema portuale ostiense inserito nel perimetro della Riserva Naturale del Litorale Romano. La finalità dello studio, condotto da chi scrive nell’ambito del “Programma di Azioni integrate di Ricerca e Formazione per la conservazione e la valorizzazione dei siti di Ostia e Portus (Dipsa-Mibac-SSBAR)”, è rivolto alla documentazione, a fini di restauro e valorizzazione, di tali importanti contesti materiali. Lo studio condotto, pertanto, si è basato sullo svolgimento di letture critiche delle fonti e del contesto materiale, applicando la metodologia propedeutica alla progettazione del restauro architettonico, e sulla definizione di proposte operative utili alla pratica della manutenzione e del restauro, oltre che alla programmazione degli interventi di valorizzazione. Lo studio è rivolto alla creazione di una sistema informatizzato che consenta, non solo di indagare gli aspetti storici, ma anche di essere utilizzato come strumento per la programmazione della valorizzazione e la gestione della conservazione e del restauro dei siti archeologici.
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Carallo, Sara. "Valorizzazione e tutela delle aree verdi periurbane per il recupero dell’identità culturale e della memoria storica del territorio." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7940.

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Abstract:
Il progetto di ricerca ha riguardato la progettazione di una greenway nel territorio comunale di Anzio e Nettuno al fine di comprendere come le aree verdi periurbane acquisiscono un ruolo di primaria importanza nell’ambito di attività di pianificazione territoriale. Esse infatti, in qualità di aree multifunzionali, consentono di innescare processi di riequilibrio dei flussi turistici e valorizzazione delle aree urbane. L’obiettivo principale del progetto si è concentrato sulla definizione di un’interazione dinamica tra sistemi sociali ed economici e sistemi ambientali basata su una funzione territoriale compatibile con gli obiettivi di tutela e delle risorse intendendo il territorio come substrato del processo di sedimentazione di valori storici, culturali e sociali. This research project focused on the design of a greenway in the municipality of Anzio and Nettuno in order to understand how green peri-urban areas acquire a role of primary importance within the activities of a territorial planning. As a matter of fact these multifunctional areas allow to trigger processes aimed at balancing tourist flows and enhancing urban areas. The project aims at defining a dynamic interaction between socio-economic and environmental systems based on a territorial function compatible with the objectives of protection of resources, being territory a substrate of the process of settling of historical, cultural and social values.
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Ottaviani, Dorotea. "Il valore della memoria nei processi di riqualificazione dei grandi complessi di edilizia residenziale pubblica." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8017.

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Abstract:
Come affrontare i processi di riqualificazione quando “il rapporto tra le aree-residenza e elementi primari” non è più alla base della configurazione per tessuti della città e la casa diventa monumentale memoria e gesto rappresentativo dello Stato? Concentrando lo sguardo sul periodo tra gli anni 60' e 70' si rende evidente un intento congiunto delle amministrazioni e degli architetti, attraverso la progettazione di complessi a scala macroscopica, spesso isolati dal contesto classico della città, di creare una visione chiara ed iconica del ruolo assistenzialista dello Stato. Questa stagione, sottolineata da scelte compositive in contrapposizione con la visione “ordinaria” della città e della sua crescita per tessuti, raggiunge la sua massima espressione nel “grande segno” che fa coincidere tipologia architettonica con morfologia urbana e racconta di un’amministrazione che vuole essere il referente diretto per la risoluzione di problematiche sociali e risponde in maniera reattiva e molto rapida alle questioni e alle esigenze poste dalle sue classi più bisognose. Il primo valore da riconoscere ai progetti di questo periodo è di essere stati rappresentativi di vocazioni collettive e di averle riassunte con un gesto progettuale dall'alto valore iconografico. La seconda caratteristica di questa stagione architettonica, continuando a restringere la valutazione ad una constatazione dei fatti scevra di componenti di giudizio, è la sua ampia vocazione ad essere terreno sperimentale sia in ambiti architettonici che urbanistici. La domanda che ci poniamo è se sia possibile ripartire da queste due valori per re-interpretare i progetti dei grandi complessi residenziali pubblici e renderli “abitabili” mantenendone le loro particolari vocazioni. How can we deal with requalification process in parts of the city which are no longer based on the “relation among residential-area and primary elements” and where the house has become the rappresentative memory of programs and ideals of the State? Concentrating on the 60' and 70' period in Italy it is clear a joined intent of the administration and the architects to create a neat and iconographic image of the protective and directive role of the State towards its citizen, through the designing of large, unitary social housing, often off the normal urban scale and isolated by the rest of the city. This season, highlighted by compositive experience in sharp contrapposition with the “ordinary” vision of the city, reach its maximal expression in “great sign design” that tends to an equivalence between architectural typology and urban morphology. The first merit that have to be acknowlegde to those project is to have been a representative of collective vocations through a high valued iconographical design. A second valor to be confered to this period is its vocation on being a laboratory for both architectural and urban experimentation. Question we are facing is, then, if it is possibile to start over on those two intrinsic values, seep through the lens of the european directives for sustainable renewal of the cities, for a reinterpretation of the large housing estates in order to give them back to their peculiar potential and to make the the center of regenerations of the city itself.
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Canfora, Fabrizio. "Il centro direzionale di Napoli: verso una città-territorio?" In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7985.

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Abstract:
Negli ultimi anni l’ascolto e l’osservazione della società, come via d’accesso alla pratica delle politiche di pianificazione ed alla sperimentazione di nuovi orientamenti progettuali, ha assunto progressivamente un ruolo più incisivo. In tal senso la letteratura sociologica ha fornito spunti interessanti di riflessione per la problematizzazione di nozioni come quelle di bisogno, identità e azione locale, centrali nelle pratiche e nelle teorie della pianificazione. Una risposta al bisogno di radicamento territoriale si osserva nella pianificazione urbanistica degli ultimi anni in molte città europee, tra cui Napoli. Infatti, le politiche urbanistiche della città solo di recente provano a travalicare gli strumenti urbanistici tradizionali di tipo vincolistico. Il contributo si propone di evidenziare i risultati di una ricerca, quale caso studio, condotta a Napoli in merito ad un intervento di progettazione urbana di notevole rilevanza sulla riorganizzazione della città e più nello specifico, nella porzione di quartiere in cui è stato realizzato: si tratta del Centro direzionale. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare le fasi del processo di pianificazione. Sono state approfondite due macrodimensioni di analisi. La prima di matrice “organizzativa” in cui si analizza quanto il processo pianificatorio sia risultato “inclusivo” rispetto ai diversi stakeholders; la seconda di matrice “relazionale”, in cui si considera l’identità e il senso di appartenenza con il territorio delle diverse popolazioni che vivono il Centro. È stato valorizzato il capitale “bio-socioambientale”? In recent years, listening and observation of society has gradually assumed a greater role, to define new urban policies and planning modeling. In this sense, sociological literature provided causes for reflection, problematizing concepts as need, identity or local action; central key concepts in the practices and theories of urban planning. Lately, in many European cities (Naples included), urban planning provided a response to the need of territorial identity. Recently the urban policies overcome the traditional planning tools. This paper presents the results of a case study about the planning and restyling of a contemporary neapolitan “business district” called Centro direzionale. The aim of the paper is to described the urban planning process. I have considered two macrodimension of analysis. The first one is organizational: it examines how the project is inclusive for stakeholders. The second one is relational: it considers the territorial identity and the sense of community of the different populations livening on District. Has the "bio-socio-environmental capital” been improved?
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