Academic literature on the topic 'Progettazione educativa'

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Journal articles on the topic "Progettazione educativa"

1

Galletti, Alessandra, and Beate Weyland. "LEA: una ricerca europea per diffondere la progettazione condivisa di spazi scolastici. Colegio Italiano a Bogotà: un caso applicativo." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 250–70. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.363.

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Abstract:
Architettura e pedagogia hanno un ruolo fondamentale nella definizione dell’identità educativa di una scuola, il Progetto di Ricerca Europeo Learning Environment Applications (LEA), ha come fine la diffusione delle esperienze interdisciplinari partecipative per la progettazione degli spazi scolastici (Woolner, 2018), chiamata nei paesi germanofoni “fase zero”(Weyland, 2018). Nel Progetto LEA sono stati oggetto di indagine vari campi applicativi utili alla diffusione della “Fase 0” (Woolner, 2010); sarà quindi affrontato il tema della progettazione di strumenti (Weyland, 2017) rivolti a personale scolastico, progettisti, amministratori, per standardizzare le attività delle fasi 0 e velocizzare la raccolta delle esigenze dei partecipanti. Infine sarà presentata l’eperienza della fase di test dei prototipi, in un percorso di progettazione condivisa per il ripensamento degli spazi nella Scuola italiana Leonardo da Vinci a Bogotá in Colombia.
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2

fraticelli, E. "Questionnaire on Therapeutic Education in Diabetology. Interest and attitudes in the Italian diabetes community." Journal of AMD 25, no. 2 (July 2022): 130. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.8.

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Abstract:
Il GISED ha promosso una survey online (Google moduli) nell’estate 2021 allo scopo di fotografare lo stato dell’arte sull’Educazione Terapeutica (ET) nella comunità diabetologica, focalizzare i temi di interesse e approfondimento per la progettazione di corsi di formazione sull’ET e raccogliere indicazioni per migliorare le pagine web del GISED delle Società Scientifiche diabetologiche. Abbiamo rivolto 16 quesiti su diverse aree tematiche. I partecipanti sono stati 94, nel 92,6% medici, soprattutto donne e per circa la metà tra i 56 e i 65 anni. La maggior parte riconosce la promozione dell’empowerment del paziente come l’essenza della missione dell’ET. C’è una forte volontà a partecipare a corsi educativi. Minore è l’interesse a partecipare a campi scuola. Più della metà dei partecipanti ha mantenuto un’attività educativa anche durante il periodo di pandemia da Sars Cov-2 adottando diverse e nuove forme comunicative. La comunicazione rappresenta l’area da aggiornare e migliorare maggiormente tra le competenze educative mentre motivazione/engagement ed empowerment, quelle da approfondire. I giovani considerano più importanti l’accompagnamento del paziente nel percorso di cura e sono meno interessati alla promozione dell’Empowerment. Al di sotto dei 55 anni prevale l’interesse per la pratica. La competenza comunicativa è più richiesta sopra i 55 anni e predomina sopra i 65 anni. I minori di 45 anni vorrebbero approfondire temi di pratica e pianificazione dell’attività educativa. Nelle fasce di età maggiori c’è più coinvolgimento verso la motivazione, l’empowerment e la relazione/ascolto. Le donne prediligono temi relazionali e partecipativi, mente gli uomini sono interessati maggiormente a funzioni pragmatiche. Modesta prevalenza di interesse per gli uomini a migliorare la comunicazione. Pur con i limiti derivanti dal basso numero dei partecipanti, i risultati del questionario aprono a un’interessante lettura di genere e per età, e suggeriscono nuovi spunti di ricerca utili alla progettazione di azioni formative in ambito educativo. PAROLE CHIAVE: educazione terapeutica; diabetologia; attitudini; età; genere.
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3

Bianchi, Lavinia. "La narrazione nella relazione educativa: le parole dell'intercultura." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 270–79. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9254.

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Abstract:
Le narrazioni della migrazione si caratterizzano per complessità, intensità e molteplici finalità tra loro composite: di natura amministrativa (l'audizione davanti alla Commissione Territoriale per la richiesta di Protezione Internazionale), sociale (il colloquio sociale per l'apertura della cartella e per la progettazioneorientamento), educativa (i colloqui educativi per la progettazione dei PEI1 e del PDI) e psicologica (i colloqui terapeutici individuali di gruppo e i vari setting etnopsicologici). Troppo spesso sospesi tra narrazioni tossiche e strumentalizzazioni spettacolarizzanti (Fiorucci, 2017) i discorsi della migrazione rappresentano, invece, una possibilità educativa ed educante, una risorsa potenzialmente efficace per una solida e restitutiva relazione educativa. Questa riflessione teorica è frutto di analisi autoetnografica, dei memo narrativi (Charmaz, 2014) raccolti dal 2011 al 2018 nella pratica educativa in accoglienza e nella ricerca Dottorale relativa all'educazione dei Msna costruita tra il 2015 e il 2018.
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4

Lascioli, Angelo, and Ivan Traina. "Didattica speciale e sviluppo delle competenze lavorative e di vita indipendente." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 144–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14535.

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Abstract:
Nell'articolo si evidenzia l'importanza di promuovere a partire dalla scuolaazioni didattiche mirate, competenze lavorative e di vita indipendente per gli studenti e le studentesse con disabilità.  Il tema assume particolare valore nell'ambito della scuola secondaria di II grado, dove è d'obbligo per gli insegnanti la progettazione di esperienze in alternanza scuola-lavoro (PCTO), a cui va dedicata una specifica sezione del PEI. Si tratta di una vera e propria sfida educativa, che consiste nel trovare connessioni concrete e dotate di senso tra azioni didattiche e Progetto di Vita. Il riferimento all'ICF, come previsto dal nuovo PEI (D. Lgs. 66/2017), rappresenta per gli insegnanti un'opportunità nella progettazione dei PCTO rivolti agli studenti e alle studentesse con disabilità. In particolare, per la scelta degli obiettivi educativi e per il monitoraggio dell'esperienza formativa. L'articolo riporta un'esperienza condotta dall'Università di Verona, che ha sviluppato una piattaforma online che supporta la progettazione del PEI su base ICF e offre una serie di strumenti per l'analisi delle competenze e del potenziale lavorativo degli studenti e delle studentesse con disabilità. Si fa inoltre riferimento al progetto dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, che nell'a.s. 2021/2022 ha dato vita al "Tavolo di Lavoro Interistituzionale per l'Orientamento e lo sviluppo di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Traversali e l'Orientamento (PCTO)", finalizzato allo sviluppo di un protocollo condiviso tra scuole e servizi a supporto dell'integrazione lavorativa e della promozione delle competenze lavorative degli studenti e delle studentesse con disabilità nella scuola.
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Zadra, Cinzia. "Il tutor esterno nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento): maestro invisibile alla ricerca di circolarità fra teoria e prassi." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2020): 29–43. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10075.

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Abstract:
Questo contributo affronta la questione del ruolo dei tutor1 d'azienda e del loro riconoscimento come agenti formativi all'interno del più ampio discorso sui luoghi di apprendimento work-related. Attraverso la tecnica dello shadowing e interviste in profondità si è cercato di comprendere le esperienze dei tutor aziendali in riferimento alla co-costruzione di spazi di apprendimento e di progettazione educativa e alle richieste di qualificazione e partecipazione.
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Murdaca, Anna Maria. "Quali coordinate educativo-didattiche per l'insegnante di sostegno nell'ottica di una scuola innovativa? Nuove piste di ricerca educativa per potenziare e valorizzare le complessità esist." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 186–97. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14575.

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Abstract:
Il ruolo degli insegnanti, e nello specifico, di quelli di sostegno è sempre più importante nei nuovi orizzonti e nelle nuove strategie volute dal PNRR in risposta alla crisi pandemica che ha investito ogni dimensione della vita pubblica e privata e che impone una nuova visione dei contesti di formazione che siano rispettosi di nuove esigenze di giustizia sociale e inclusione. In tale direzione, si muovono le riflessioni del presente contributo che punta la lente di ingrandimento su nuovi paradigmi funzionali atti a ridesignare una nuova consapevolezza etica che poggia su competenze larghe e informate che sono necessarie alla progettazione di contesti di apprendimento inclusivi.
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Scevola, Cristiano. "Cambiare sguardo: l’esperienza del Comune di Milano per l’innovazione degli ambienti dell’apprendimento." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 310–19. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.407.

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Abstract:
Il Comune di Milano ha sempre manifestato grande attenzione alla “città educativa”, come una delle prime e più rilevanti espressioni della città di tutti. Oggi, il Comune di Milano dichiara, con atti di indirizzo politico, partecipazione ad attività di ricerca e pratiche gestionali, la sua volontà di promuovere il rinnovamento degli ambienti dell’apprendimento e la realizzazione di scuole che facciano incontrare in modo collaborativo le ragioni dell’architettura e della didattica. Questo nuovo sguardo è sintetizzato nel “Manifesto di Milano”. La concreta applicazione di questo approccio si ritrova nella progettazione di molte delle scuole in costruzione per iniziativa del Comune di Milano e nella pubblicazione di un avviso pubblico rivolto alle scuole cittadine del primo ciclo d’istruzione, che le chiama a un protagonismo progettante nella definizione dei propri spazi e dei propri percorsi educativi.
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Forgione, Davide. "I know You got soul. Street education projects of Hip-Hop Based Pedagogy." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 106–23. http://dx.doi.org/10.36253/form-10779.

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Abstract:
Project design is a fundamental element within educational contexts. Plus, it is a core competence that should be part of the baggage of those working in education and learning, along with evaluative and empirical skills. Involving adherence to the context while maintaining a certain methodological rigor, it is considered important ensuring the achievement of development goals in childhood and adolescence. This intervention offers an innovative approach based on the application of pedagogical methods and practices close to the cultural context of the individuals, taking as reference the adolescent beneficiaries of an educational center in an urban area. The idea is to set up a educational street practice through Hip-Hop Based Education, a set of practices that incorporate the creative elements of hip-hop culture into teaching. Young people are encouraged to establish a connection with the contents dealt with by encountering them in their own cultural territory, educating through their own realities and experiences. I know You got soul. Percorsi di Educativa di Strada basati sulla pedagogia Hip-Hop La progettazione è un elemento fondamentale all’interno dei contesti educativi nonché una competenza cardine che dovrebbe far parte del bagaglio di coloro che operano in ambito educativo e formativo, insieme a quella valutativa ed empirica. Implicando al tempo stesso di essere aderenti al contesto pur mantenendo un certo rigore metodologico, si considera importante nel garantire il raggiungimento dei traguardi di sviluppo nell’infanzia e adolescenza. Questa proposta d’intervento offre un approccio innovativo e improntato all’applicazione di metodi e pratiche pedagogiche vicine al contesto culturale degli individui, prendendo come riferimento i beneficiari pre-adolescenti e adolescenti di un centro educativo in un’area urbana. L’idea è imbastire un intervento di educativa di strada mediate la Hip-Hop Based Education, un insieme di pratiche che incorporano gli elementi creativi della cultura hip-hop nell’insegnamento. I giovani vengono così stimolati a stabilire una connessione con i contenuti trattati incontrandoli nel proprio territorio culturale, educando attraverso le proprie realtà ed esperienze.
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Sannipoli, Moira. "l Bullismo tra "paura fai da te" e scuola inclusiva: rotte in evoluzione." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 268–84. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9464.

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Abstract:
Il contributo affronta il tema del bullismo collocandolo culturalmente dentro la società post-moderna. La paura caratterizzata da liquidità e contingenza è diventata una delle manifestazioni dell'umanità di oggi, con tutti i meccanismi di difesa che, consapevolmente e non, vengono attivati anche tra i più giovani. Il fenomeno del bullismo, nella sua complessità, può essere letto come una espressione della "paura fai da te", una reazione scomposta, di attrazione e repulsione verso la diversità e la debolezza dell'altro, difficile da gestire anche in relazione alla propria fragilità. I dati del bullismo nel nostro Paese sono in diminuzione ma, se contestualizzati all'interno del sistema inclusivo che caratterizza il sistema italiano da più di quaranta anni, sono ancora troppo significativi. Le politiche, le culture e la pratiche scolastiche hanno il compito di crescere per permettere ad ogni diversità di essere riconosciuta e ad ogni differenza di essere promossa. Le sfide della formazione di base dei docenti, della progettazione integrata della classe e della cura educativa rappresentano possibili punti su cui investire
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Bufalino, Giambattista. "(Ri)generare la scuola. Per una transizione green e culturale." Studi sulla Formazione/Open Journal of Education 25, no. 2 (December 31, 2022): 7–11. http://dx.doi.org/10.36253/ssf-14053.

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Abstract:
L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha posto una rinnovata attenzione alle interconnessioni dinamiche tra società globali, sistemi umani e ambiente, determinando contingenze e stravolgimenti di non poco conto che rilanciano l’esigenza di “andare verso” nuovi modelli esistenziali e abitativi sempre più compatibili con la sostenibilità ambientale. La scuola rappresenta il luogo d’elezione per il consolidarsi di una coscienza ecologica e per la progettazione di percorsi di apprendimento di comportamenti virtuosi, che possano orientare il cambiamento culturale nella prospettiva della transizione ecologica e culturale. L’educazione alla sostenibilità diviene dunque una sfida culturale e una priorità educativa. Sulla scia del programma Next Generation EU, alla luce dei più recenti documenti ministeriali e delle raccomandazioni internazionali, l’articolo pone al vaglio critico il concetto di “transizione ecologica”, quale categoria pedagogica capace di riflettere e riassumere fratture e continuità, trasformazioni e persistenze per poter guidare le nuove generazioni ad assumere la coscienza di “comunità di destino terrestre” e riprogettare gli habitus nel quotidiano. Entro tale orizzonte, il contributo rileva il ruolo strategico svolto dai processi di green leadership, quali vettori trasformativi performanti per poter attivare percorsi di innovazione e cambiamento diffusi e allargati in prospettiva ecologica all’interno delle istituzioni scolastiche.
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Dissertations / Theses on the topic "Progettazione educativa"

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Ciociola, Cristina. "Progettazione educativa e didattica per l'inclusione scolastica e lavorativa di studenti disabili nell’IeFP Oliver Twist di Como." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61880.

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2

Perrella, Sara. "Web design e musei: modelli di progettazione curatoriale e educativa per migliorare l’esperienza di visita in un piccolo museo." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2020. https://hdl.handle.net/11369/424588.

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Abstract:
Oggi anche le piccole realtà museali sono chiamate a uscire dai propri confini per guardare oltre, sviluppare nuove attività per accrescere il proprio network di riferimento e stringere solide alleanze anche all’esterno. Il presente percorso di ricerca si pone nella prospettiva di valorizzare il patrimonio culturale immateriale di una piccola realtà museale attraverso il supporto delle tecnologie. La sede selezionata come caso specifico di studio è il Museu do brinquedo da Ilha de Santa Catarina, situato nel campus dell’Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC), in Brasile. Tale museo rappresenta il caso di studio pilota per la creazione di un modello interattivo e digitale di fruizione museale attraverso l’utilizzo di piattaforme open source, con l’obiettivo di ampliare la portata di pubblico dei piccoli musei, che costituiscono la maggioranza del patrimonio culturale a livello mondiale, oltre a promuovere pratiche inclusive delle minoranze etniche, come gli Indios dello stato di Santa Catarina. Lo studio realizzato, mira a ricercare le caratteristiche antropologiche principali e i costumi delle culture indigene dello stato di Santa Caterina e permette di tracciare un cammino attraverso il mondo dell’infanzia espresso nell´immaginario del gioco. Il progetto ha previsto la realizzazione di una esposizione fotografica sui giochi tradizionali all’interno delle tribù Xokleng dello stato di Santa Catarina, tenutasi presso il rettorato del Campus della UFSC. A tale esposizione è stato affiancato un percorso virtuale, offerto ai visitatori tramite una piattaforma digitale e coadiuvato dall’utilizzo di QR code, che hanno arricchito l’esperienza di visita espositiva. Il percorso didattico-digitale proposto mira a garantire il rispetto, l'accesso e il riconoscimento a differenti concezioni di educazione, museo, infanzia e diversità socio-culturale.
Today even small museums are called to go beyond their borders, developing new activities to increase their reference network and make solid alliances also outside. This research path is aimed at enhancing the intangible cultural heritage of a small museum through the support of technologies. The site selected as a specific case study is the Museu do brinquedo da Ilha de Santa Catarina, located on the campus of the Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC), in Brazil. This museum represents the pilot case study for the creation of an interactive and digital model through the use of open source platforms, with the aim of expanding the public of small museums, which constitute the majority of the cultural heritage worldwide, as well as promoting inclusive practices of ethnic minorities, such as the Indios of the Santa Catarina state. The study aims to research the main anthropological characteristics and customs of the indigenous cultures of the state of Santa Caterina and allows to trace a path through the world of childhood expressed in the imagination of the game. The project involved the creation of a photographic exhibition on traditional games within the Xokleng tribes of the state of Santa Catarina. A virtual path was added to this exhibition, offered to visitors through a digital platform and supported by the use of QR codes, which enriched the experience of the exhibition visit. The proposed didactic-digital design aims to guarantee respect, access and recognition to different conceptions of education, museum, childhood and socio-cultural diversity.
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BRAMBILLA, ROSSANA. "La differenza pedagogica. Consistenza e funzionamento del "campo" educativo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2009. http://hdl.handle.net/10281/25187.

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Abstract:
Nonostante i suoi sforzi, il sapere pedagogico risulta ancora incapace di dire qualcosa di nuovo, rispetto agli altri saperi, circa l’educazione, la società e la cultura. Mentre la pedagogia si impegna soprattutto a produrre una sempre maggior quantità di finalità educative, la sua possibilità di dire qualcosa di nuovo circa l’educazione sembra invece legata a una inesplorata interpretazione di tre concetti importanti: quelli di scienza, epistemologia e critica. Assunti radicalmente, questi tre concetti potrebbero cambiare il rapporto tra la pedagogia e l’educazione, colmando anche la storica e riconosciuta spaccatura tra teoria pedagogica e prassi educativa. Nella seconda parte del lavoro, ho studiato e analizzato il pensiero pedagogico di Riccardo Massa, evidenziandone la capacità di rispondere proprio a quei criteri di scientificità e criticità. Massa propone di studiare l’educazione nei termini di uno specifico “campo” di esperienza . Seguendo per primo questa strada, il pedagogista arriva alla formulazione di una precisa teoria della consistenza e del funzionamento del campo educativo . L’educazione, secondo lui, funziona come un “dispositivo”, cioè come un meccanismo, fatto di specifici elementi e di specifici livelli di forza. Nel terzo passaggio del lavoro, al fine di mostrare la capacità trasformativa della teoria massiana – in termini di lettura e progettazione delle pratiche educative –, ho avanzato una proposta di strutturazione e gestione alternative per dei reparti ospedalieri di riabilitazione, e anche una nuova idea di progettazione e conduzione del lavoro educativo con le famiglie.
Though its toils, pedagogy is still unable to say something new about education, society and culture. It continues only to produce all sort of teleologies, that is a large quantity of finalities for education. On the contrary, possibility to say something new about education seems linked to a new interpretation of three important concepts: science, epistemology and criticism. They could really let pedagogy to start a new connection with its object (education). In the second part of the work, I try to think of Riccardo Massa’s speech again. I consider his pedagogy as a new theory, able to think education as a particular “field” of experience. Education, in the opinion of Riccardo Massa, is a “device”, that is a mechanism made by specific elements and specific force levels. In the third part of the research, first, I try to use “device” theory to show a new possible way to structure and to run a rehabilitation ward. Finally, I try to use the same theory to show a new possible way to plan educational work with children families.
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Borrelli, Lucia Maria. "Progettazione di un percorso di formazione professionale basato su Open Badge." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2021. https://hdl.handle.net/11369/425188.

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Abstract:
Nell’era digitale, le istituzioni di istruzione e formazione professionale (IFP) sono emerse come ambienti di sviluppo trasformativi e flessibili; di conseguenza, è importante sviluppare opportunità di apprendimento professionale digitale che devono soddisfare i requisiti del mercato del lavoro europeo. Sono state condotte ricerche in merito a tali opportunità al fine di trovare nuovi strumenti per pianificare e condurre studi sul continuo sviluppo professionale e per raggiungere e mantenere le competenze versatili richieste nelle carriere di questi tempi. Questo studio mira a colmare un vuoto di ricerca riguardante lo sviluppo professionale avanzato basato sulle competenze, indagando il processo di apprendimento digitale aperto basato su badge nel contesto della formazione professionale. La domanda di ricerca considera come i badge digitali aperti strutturano il processo di apprendimento nel continuo sviluppo professionale delle nuove professioni pre e in servizio. La ricerca si è posta con l’obiettivo di esplorare le diverse idee, opinioni ed esperienze circa l’utilizzo di un sistema di badging all’interno di percorsi formativi professionali. Attraverso questo percorso si è sviluppata una comprensione profonda dei concetti e delle opportunità per il design di nuove pratiche educative. La domanda di ricerca ha esplorato il design di un percorso digitale di formazione professionale basato sull’applicazione delle logiche del gioco e di un sistema di micro-credentials. Ciò che è stato portato in evidenza è l’introduzione di cambiamenti necessari sia ai sistemi di erogazione, le piattaforme di e-learning, sia a quelli di gestione e pianificazione delle attività formative on line (gli LMS, Learning Management System) sia, infine al modo con cui vengono progettati e realizzati i corsi. La semplice sovrapposizione, come plug in, dei badge nelle piattaforme di e-learning, senza un adeguato progetto di cambiamento radicale del modo di fare formazione digitale, non produrrà i risultati sperati. La domanda generale di ricerca dello studio è la seguente: quali sono le best practice per il design di un percorso di formazione professionale basato open badge? L’entità dell’apprendimento digitale aperto basato su badge comprende materiali di apprendimento, criteri di badge, badge didattici, impalcature e supporto a tutti i corsisti. Questo studio offre approfondimenti sulla struttura del processo e la progettazione a più livelli per l’applicazione dell’approccio basato sulla Design based Research e badge digitali aperti e nello sviluppo professionale.
In the digital age, vocational education and training (VET) institutions emerged as transformative and flexible development environments; consequently, it is important to develop digital professional learning opportunities which must meet the requirements of the European labor market. The research has been conducted into these opportunities, in order to find new tools for planning and conducting continuing professional development studies and for achieving and maintaining the versatile skills required in careers these days. This study aims to fill a research gap regarding advanced skills-based professional development by investigating the open badge-based digital learning process in the context of vocational training. The research question considers how open digital badges structure the learning process in the continuous professional development of new pre and in-service professions. The research was aimed to explore different ideas, opinions and experiences regarding the use of a badging system within professional training courses. Through this route we have developed an understanding wave of concepts and opportunities for the design of new educational practices. The research question explored the design of a digital vocational training course based on the application of the logic of the game and a system of micro-credentials. What has been highlighted is the introduction of necessary changes both to the delivery systems, the e-learning platforms, and to those for the management and planning of online training activities (the LMS, Learning Management System) and, finally, to the way in which the courses are designed and implemented. The simple overlapping, as a plug-in, of badges in e-learning platforms, without an adequate project of radical change in the way of doing digital training, will not produce the desired results. The firm's general research question is: “What are the best practices for designing an open badge- based career path” ? The entity of digital learning based on open badge includes learning materials, badge criteria, educational badge, scaffolding and support to all the participants . This study provides insights into the structure of the process and planning at various levels for the 'application of ' approach based on Design Research based and digital badge open and professional development.
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Maselli, Marco. "Progettazione e valutazione di un percorso educativo personalizzato per la promozione dell'attivita' fisica tra gli studenti universitari." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425250.

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Abstract:
La pratica di un adeguato livello di attivita' fisica rappresenta un comportamento molto importante per il mantenimento ed il miglioramento della salute della persone. Anche per questo motivo, l’educazione fisica e’ presente nei curricula scolastici da livello globale, con lo scopo di aiutare i giovani a valorizzare l’importanza di uno stile di vita attivo. Ciononostante, nel passaggio dalla scuola all’universita’ si registra un calo nei livelli di attivita’ fisica praticata. A questo fenomeno, si va a sommare la presenza di giovani che presentano profili di inattivita’ gia’ durante il periodo scolastico, e che sono maggiormente a rischio di sedentarieta’ anche durante gli anni universitari. Puo’ risultare quindi utile, al fine del miglioramento della salute e del benessere degli studenti universitari, implementare degli interventi di promozione dell’attivita’ fisica. La presente tesi descrive un percorso di progettazione e di valutazione di un programma educativo per promuovere tra gli studenti universitari l'adozione e il mantenimento di uno stile di vita attivo. Il fine e’ quello di poter fornire un valido progetto per la creazione di un servizio di promozione dell’attivita’ fisica offerto dall’universita’ agli studenti. La tesi si compone di tre parti principali, correlate tra loro, ma che costituiscono anche ricerche in parte indipendenti: 1) Una revisione sistematica della letteratura riguardante i trial controllati che hanno valutato degli interventi di promozione del’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. In questa parte della tesi verra’ analizzata criticamente la letteratura del settore, alla ricerca di strategie progettuali ed operative che abbiano dimostrato di riuscire a promuovere l’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. 2) Un sondaggio esplorativo tra gli studenti dell'Universita’ di Padova. Il sondaggio e’ stato effettuato per indagare il fenomeno dell’inattività fisica tra gli studenti dell’Universita’ di Padova, ed analizzare le principali barriere percepite dagli studenti nei confronti dell’attivita’ fisica. 3) La progettazione e la valutazione, tramite uno studio pilota, di un percorso educativo personalizzato per la promozione dell’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. La progettazione del percorso educativo e’ preceduta da una presentazione del quadro teorico - antropologico e pedagogico - di riferimento.
Taking part in an adequate level of physical activity represents a very important behaviour for the maintaining and the improvement of people's health. For this reason, among others, physical education is present in schools curricula worldwide, with the aim to help young people to value the importance of an active lifestyle. Nevertheless, in the transition from high school to university, a decrease in physical activity has been often been observed. Moreover, there are young people that are physically inactive during high school, and these are more at risk for a sedentary behaviour during the university years. It can be useful, for the end of improving the health and the wellbeing of university students, to implement interventions for the promotion of physical activity. The present dissertation describes the planning and the evaluation of an educational program to promote the adoption and the maintaining of a physically active lifestyle among university students. The aim is to provide a project for the creation of a service for the promotion of physical activity offered by the university to the students. The dissertation is composed by three main parts, related one each other, but that also represent partly independents researches: 1) A systematic review of the literature regarding controlled trials of interventions aimed at promoting physical activity among university students. In this part of the dissertation, the literature will be critically analysed, to search for strategies that have proved to be effective in promoting physical activity among university students. 2) An explorative survey among the students of the University of Padua. The survey has been carried out to investigate the phenomenon of physical inactivity among the students of the University of Padua, and to analyse the main perceived barriers to physical activity. 3) The planning and e valuation, by means of a pilot study, of a personalised educational intervention for the promotion of physical activity among university students. The planning of the intervention is preceded by the exposition of the anthropological and the pedagogical theoretical frameworks adopted.
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BARONI, Federica (ORCID:0000-0003-1331-0238). "Tecnologie informatiche e inclusione scolastica: Quale progettazione per una valorizzazione delle differenze?" Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28638.

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Abstract:
By thinking of Information and Communication Technologies and multimedia languages as flexible tools for breaking accessibility barriers of learning in educational contexts, the research investigates what design and solutions are possible for responding to and valuing individual learning differences, with a special focus on the opportunities offered by the ebook and through a universal approach to design. Within the Italian context, the existing literature on the topic is limitedly oriented on design and the industry of digital publishing is still far from effectively integrating multimedia facilities within the digital contents. Therefore, through the design of accessible multimedia didactic pathways, the research reflects on the principles and approach developed by several disciplines in the field of multimedia learning and inclusive design. An experimental part is then introduced with the purpose of identifying information needs and perceptions of primary and secondary users of digital textbooks (target group), through mixed methods research. Following the data collection and based on the merging results, a low-fidelity prototype is presented with the aim of promoting the application of effective and accessible solutions for the design of digital learning material that directly involves the subjects and can have a positive impact on potential users.
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SANDRINI, SIMONA. "PROGETTAZIONE PEDAGOGICA, "KMETRO VERDE". MOBILITA' E TRASPORTI SOSTENIBILI NEI SISTEMI AGROALIMENTARI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10804.

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Abstract:
L’intensità del trasporto alimentare è un trend destinato ad aumentare nella sua complessità. La ricerca attesta come sia rilevante analizzare “come il cibo viaggia”, forse più di “quanto il cibo viaggia”, nel mercato globalizzato dei prodotti agroalimentari, nelle realtà urbane che modificano le abitudini di consumo e nel “global food system” composto da cinque tipologie di sistemi agroalimentari. Gli impatti in sostenibilità sono strettamente dipendenti dall’efficienza del trasporto e della logistica, di merci agroalimentari e di persone che si spostano per l’approvvigionamento, dal campo al consumatore e viceversa. Eppure il concetto di food miles si è ampiamente diffuso tra gruppi di consumatori, attestando mutamenti culturali significativi. Si pensi all’idea tutta italiana di “km-zero”. “Può il trasporto del cibo essere economicamente, socialmente e culturalmente sostenibile, per conservare l'ecosistema?” Questa domanda, approfondita pedagogicamente, può essere riformulata: “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food?” Il quesito conduce all’interrogativo di quale formazione e ricerca interdisciplinare progettare per orientare gli sforzi verso questo fine. Una nuova formulazione concettuale potrebbe promuovere azioni sostenibili per la mobilità e i trasporti sulle lunghe, medie e corte distanze, per la filiera lunga e corta: il “Kmetro verde”.
The transportation of agro-alimentary products is constantly evolving. The research has been focusing on long distances, tied with the global market. But results in a lack of investigations in medium and short distances which also possess some efficiency gain. The investigation of these shorter mode of transport is paramount as they have significant impact on the triptych of sustainability. In this context, the concepts of "food miles" and of "km-zero" have spread widely among the consumers, attesting the community awareness regarding sustainability issues. However, as environmental concerns arise, such concept has showed it's limit. Therefore the question, "Can transportation of food become economically, socially and culturally sustainable, to preserve the ecosystem?", that lead to this concept, needs to be reassessed. Starting from a pedagogical standpoint, this question can be rephrased as “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food, to preserve the ecosystem?”. For a successful undertaking of such problematic, it is paramount to evaluate the need of novel training practises as well as the design of interdisciplinary research. A new formulation of such concept, embodied in "kmeter green", would aim to promote sustainable mobility on all the distances and chains' lengths.
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SANDRINI, SIMONA. "PROGETTAZIONE PEDAGOGICA, "KMETRO VERDE". MOBILITA' E TRASPORTI SOSTENIBILI NEI SISTEMI AGROALIMENTARI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10804.

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Abstract:
L’intensità del trasporto alimentare è un trend destinato ad aumentare nella sua complessità. La ricerca attesta come sia rilevante analizzare “come il cibo viaggia”, forse più di “quanto il cibo viaggia”, nel mercato globalizzato dei prodotti agroalimentari, nelle realtà urbane che modificano le abitudini di consumo e nel “global food system” composto da cinque tipologie di sistemi agroalimentari. Gli impatti in sostenibilità sono strettamente dipendenti dall’efficienza del trasporto e della logistica, di merci agroalimentari e di persone che si spostano per l’approvvigionamento, dal campo al consumatore e viceversa. Eppure il concetto di food miles si è ampiamente diffuso tra gruppi di consumatori, attestando mutamenti culturali significativi. Si pensi all’idea tutta italiana di “km-zero”. “Può il trasporto del cibo essere economicamente, socialmente e culturalmente sostenibile, per conservare l'ecosistema?” Questa domanda, approfondita pedagogicamente, può essere riformulata: “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food?” Il quesito conduce all’interrogativo di quale formazione e ricerca interdisciplinare progettare per orientare gli sforzi verso questo fine. Una nuova formulazione concettuale potrebbe promuovere azioni sostenibili per la mobilità e i trasporti sulle lunghe, medie e corte distanze, per la filiera lunga e corta: il “Kmetro verde”.
The transportation of agro-alimentary products is constantly evolving. The research has been focusing on long distances, tied with the global market. But results in a lack of investigations in medium and short distances which also possess some efficiency gain. The investigation of these shorter mode of transport is paramount as they have significant impact on the triptych of sustainability. In this context, the concepts of "food miles" and of "km-zero" have spread widely among the consumers, attesting the community awareness regarding sustainability issues. However, as environmental concerns arise, such concept has showed it's limit. Therefore the question, "Can transportation of food become economically, socially and culturally sustainable, to preserve the ecosystem?", that lead to this concept, needs to be reassessed. Starting from a pedagogical standpoint, this question can be rephrased as “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food, to preserve the ecosystem?”. For a successful undertaking of such problematic, it is paramount to evaluate the need of novel training practises as well as the design of interdisciplinary research. A new formulation of such concept, embodied in "kmeter green", would aim to promote sustainable mobility on all the distances and chains' lengths.
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SCANCARELLO, FRANCESCA PAOLA. "MEDIALITA' E TECNOLOGIE DIDATTICHE NELLA SCUOLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DI PRODOTTI EDUCATIONAL." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/514.

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Abstract:
Il webcasting come strumento per la distribuzione di prodotti educational e la circolazione dei saperi.
The webcasting as a tool for the distribution of educational products and circulation of knowledge.
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SCANCARELLO, FRANCESCA PAOLA. "MEDIALITA' E TECNOLOGIE DIDATTICHE NELLA SCUOLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DI PRODOTTI EDUCATIONAL." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/514.

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Il webcasting come strumento per la distribuzione di prodotti educational e la circolazione dei saperi.
The webcasting as a tool for the distribution of educational products and circulation of knowledge.
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Books on the topic "Progettazione educativa"

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Fortunati, Aldo. La progettazione dello spazio nei servizi educativi per l'infanzia. Azzano San Paolo (Bergamo): Junior, 2008.

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Brigida, Maria. L' alternanza studio-lavoro: Progettazione e gestione di un percorso didattico. Bologna: Zanichelli, 1992.

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Chiedi se mi interessa!: Documentare buone pratiche di socialità in una scuola tecnica secondaria, rapporto di ricerca relativo ad una esperienza sul campo. Florence, Italy: Giovanni Fiesoli, 2013.

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