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Journal articles on the topic 'Progettare per le esperienze'

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1

Spaggiari, Simona. "L'ambiente educante." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 166–76. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037015.

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Abstract:
L'ambiente della Scuola comunale dell'infanzia Diana di Reggio Emilia è la forma visibile di come oggi il sistema pubblico possa progettare e sostenere esperienze educative di qualità, connettendo saperi e investendo su un'immagine di bambino capace, se messo nelle condizioni di poterlo fare, di costruire la propria conoscenza attraverso una fitta rete di relazioni che sono avventura e prove di libertà quotidiane. Lo stupore e il desiderio rendono possibile lo sforzo necessario per conoscere. Ogni processo di ricerca dei bambini è reso visibile e condivisibile nell'ambiente della scuola attraverso i linguaggi espressivi e vivrà come evento relazionale, dove nessuno insegna "la verità", ma tutti progettano ipotesi del possibile
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2

Anna Sapone, Sara, and Arianna Scaioli. "I prototipi di Yasmeen Lari: diffusione e valore sociale di due moduli abitativi." TERRITORIO, no. 100 (November 2022): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100006.

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Abstract:
Il contributo propone la rilettura critica di due prototipi abitativi di Yasmeen Lari, rivelatori di un approccio progettuale trasversale capace di integrare nozioni di giustizia sociale e ambientale, democratizzare la concezione di spazio e costruzione, traducendo e trovando sintesi nelle architetture progettate dall'architetta pakistana e nella loro diffusione. Un primo fuoco riflette su matericità e riproducibilità dei prototipi abitativi, sottolineando la complementarità tra le esperienze fisiche e digitali. Un secondo fuoco riflette sul potenziale di queste architetture nel diventare uno strumento di empowerment per le donne, sviluppando la tematica dell'integrazione in una prospettiva gender-sensitive. In ultima analisi il testo analizza l'impatto di queste architetture minime per la comunità che le accoglie.
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Hazan, Susan. "Mindfulness and the Museum: Can Digital Delivery of Cultural Heritage Contribute to our Wellbeing?" DigItalia 16, no. 2 (December 2021): 25–52. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00035.

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Abstract:
L’arte può contribuire al benessere personale, anche attraverso esperienze digitali? Questo articolo esplora l’argomento esaminando iniziative culturali e prodotti commerciali basati sulle tecnologie digitali, progettati per trasmettere emozioni positive. Dopo aver esaminato l’impatto di queste esperienze sugli utenti durante il recente lockdown, il contributo pone alcuni interessanti quesiti sul futuro di queste iniziative, che offrono spunti per ulteriori indagini scientifiche.
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4

Morelli, Emanuela. "Progettare per la natura. Cosa non dovremo dimenticare dall’esperienza COVID-19?" Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 5–25. http://dx.doi.org/10.36253/rv-11510.

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Abstract:
Questo numero di Ri-Vista nasce nell’Aprile del 2020, in pieno lockdown, con l’esigenza di raccogliere alcune delle riflessioni espresse durante il periodo della pandemia prodotta dal COVID-19, nel dibattito sulla qualità dei luoghi che abitiamo, su come questi dovrebbero essere e su come gli esseri umani dovrebbero abitare il pianeta. Un tentativo di compilare una sorta di diario di bordo, o se vogliamo una serie di appunti, utili a ricordare cosa non dovremmo dimenticare di questa esperienza e cosa dovremmo portare all’interno del progetto di paesaggio per migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi del pianeta.
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5

Panero, Monica, Pietro Di Martino, Luciana Castelli, and Silvia Sbaragli. "L’evoluzione degli atteggiamenti verso la matematica e il suo insegnamento degli insegnanti di scuola elementare in formazione iniziale." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 48–77. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.3.

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Abstract:
Il percorso formativo come docenti di scuola elementare in didattica della matematica può essere fortemente influenzato da fattori di natura affettiva, che, a loro volta, risultano spesso legati ad esperienze scolastiche negative vissute con la matematica. Il progetto di ricerca-azione qui descritto ha approfondito proprio questo fenomeno, focalizzandosi sui futuri docenti di scuola elementare del Canton Ticino, con un duplice obiettivo: da un lato, progettare e implementare efficaci pratiche formative per lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la matematica e il suo insegnamento; dall’altro, studiare l’evoluzione di tali atteggiamenti nell’arco dei primi due anni della formazione. Sono stati sviluppati specifici interventi didattici e strumenti di osservazione che hanno permesso di rilevare e monitorare gli atteggiamenti degli studenti e di analizzare quali dimensioni – disposizione emozionale, senso di autoefficacia, visione della disciplina (Di Martino & Zan, 2011) – sono state più o meno influenti sul cambiamento di atteggiamento, e su quali componenti quindi la formazione può cercare di intervenire in modo più incisivo ed efficace.
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Ugolini, Michele. "Case della Salute: condizioni di fragilità e occasioni di rigenerazione sociale e." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 147–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12939.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 ha evidenziato la centralità di un sistema efficace e diffuso di sanità territoriale.Le Case della Salute, strutture sanitarie dislocate nel territorio di molte regioni italiane appartenenti al settore dell'assistenza primaria, sono considerate, anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, gli strumenti fondamentali per promuovere un rilancio dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali nei territori. L'articolo analizza le esperienze più significative di promozione e redazione di linee guida per la progettazione di Case della Salute in Italia, e in particolare in Emilia-Romagna, con riferimento anche alla pionieristica esperienza inglese. Si propone un percorso progettuale per consolidare le Case della Salute quali luoghi collettivi di riferimento e occasioni di rigenerazione urbana, favorendone la transizione verso l'idea di Case della Comunità proposta dal PNRR.
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Piazza, Roberta, and Simona Rizzari. "Il peer mentoring per favorire lo sviluppo professionale della docenza universitaria: l'esperienza dell'Università di." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 100–112. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13026.

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Abstract:
Il contributo descrive l'esperienza di ricerca e formazione di peer mentoring condotta dall'Ateneo di Catania per il miglioramento delle competenze didattiche dei docenti "esperti" (senior) dell'Ateneo. L'azione ha riguardato la formazione di figure esperte chiamate a supportare i colleghi nella costruzione di esperienze di sviluppo personale e di innovazione didattica. Vengono descritte le scelte teorico-metodologiche che hanno fatto da sfondo al percorso di ricerca-azione progettato e al modello formativo adottato. Sono analizzate le varie fasi che hanno visto la realizzazione dell'esperienza in Ateneo, che ha coinvolto numerosi docenti appartenenti a diverse aree disciplinari.
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Savarese, Giulia, Monica Romei, Luna Carpinelli, Daniela D’Elia, Rosa Angela Villani, Marianna Giordano, Annamaria Scapicchio, and Domenico Costantino. "Esperienze Sfavorevoli Infantili: un Progetto in Campania per la prevenzione e l'intervento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/mal2020-003009.

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Abstract:
Il brief report riporta l'impianto progettuale e i principali risultati di un Programma finanziato dalla Regione Campania e finalizzato alla prevenzione e all'intervento nei caso di abuso e maltrattamento di minori. Esso ha avuto luogo tra il 2016 e il 2018 con lo scopo di sensibilizzare e formare gli operatori regionali sul fenomeno; di creare équipe specialistiche e multidisciplinari per la presa in carico di minori e famiglie; di far emergere e condividere le buone pratiche sperimentate. I risultati sono stati molto incoraggianti, in quanto sono emersi diversi punti di forza: la condivisione del modello sperimentale con gli operatori; l'utilizzo di strumenti clinici e sociali specialistici; il continuo lavoro di integrazione tra gli interventi delle équipe specialistiche e gli enti territoriali; la formazione degli operatori coinvolti e la sensibilizzazione degli operatori non coinvolti.
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Giugliano, Giovanna, Mario Buono, and Sonia Capece. "Design per configurare nuovi luoghi e spazi di apprendimento adattivi." i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 16 (December 16, 2021): 107–24. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2021.v16i.12804.

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Abstract:
Diseñar formas y espacios de aprendizaje es un proceso que requiere creatividad pe­dagógica, arquitectónica, social, cultural y política.La literatura científica nacional e internacional (OCDE, 2017) sobre innovación educa­tiva destaca la estrecha relación que conecta la didáctica con el entorno de aprendiza­je. Por ello, los procesos de renovación educativa no pueden prescindir de una nueva visión de los espacios escolares y de los entornos educativos.Surgen nuevas pautas de planificación escolar, se enfatiza el aprendizaje como un pro­ceso activo y constructivo en el que cada niño tiene un papel «protagonista».De hecho, en el escenario contemporáneo, los estudiantes se convierten en partici­pantes activos en la creación de información y nuevas ideas en el entorno educativo. En consecuencia, la educación del siglo XXI se basa en tres principios pedagógicos (McLoughlin & Lee, 2008): personalización, participación y productividad (Luna Scott, 2015).El estudio de estos aspectos, acompañado del análisis evaluativo y comparativo de experiencias de diseño en el ámbito escolar, nos ha permitido configurar el nuevo concepto SINAPSI 0-14, un sistema de mobiliario que adapta y adopta tecnologías avanzadas para satisfacer las necesidades de los niños y profesores, actuales y futuras, según una perspectiva holística.El objetivo era diseñar un sistema de celdas «orgánicas» modulares, flexibles y adap­tables que pudieran ser utilizadas de forma transversal por usuarios de diferentes edades, desde jardines de infancia hasta centros de enseñanza primaria y secundaria. SINAPSI 0-14 se configura en formas que pertenecen a un universo de geometrías que se remontan a una única matriz de elementos orgánicos. El conjunto de símbolos que pueden agregarse definen diferentes formas del sistema de mobiliario, haciendo que el espacio educativo sea «cronotópico» y capaz de cambiar según el tiempo y el lugar que se cree y según el uso y las necesidades.Estos estudios en profundidad han permitido reconstruir un repertorio analítico crítico sobre el tema de los espacios educativos y la arquitectura escolar, entrelazando sus cambios en función de los modelos pedagógicos y los instrumentos normativos, para definir la escuela del futuro. Progettare forme e spazi di apprendimento è un processo che richiede creatività pedagogica, architettonica, sociale, culturale e politica.La letteratura scientifica nazionale e internazionale (OECD, 2017) sull’innovazione educativa evidenzia la stretta relazione che connette la didattica all’ambiente di apprendimento. Per tale ragione, i processi di rinnovamento della didattica non posso prescindere da una nuova visione degli spazi scolastici e dei setting educativi.Emergono nuove linee guida per la progettazione scolastica, si enfatizza l’apprendimento come un processo attivo e costruttivo nel quale ogni bambino ha un ruolo di “protagonista”.Difatti, nello scenario contemporaneo, gli studenti divengono partecipanti attivi alla creazione di informazioni e di nuove idee nell’ambiente educativo. Di conseguenza, l'istruzione del ventunesimo secolo si basa su tre principi pedagogici (McLoughlin & Lee, 2008): personalizzazione, partecipazione e produttività (Luna Scott, 2015).Lo studio di tali aspetti, accompagnato dall’analisi valutativa e comparativa di esperienze progettuali in campo scolastico, ha consentito di configurare il nuovo concept allestitivo SINAPSI 0-14, un sistema d’arredo che adatti e adotti le avanzate tecnologie per rispondere ai bisogni di bambini e insegnanti, attuali e futuri, secondo una prospettiva olistica.L’obiettivo è stato progettare un sistema di cellule “organiche” modulari, flessibili e adattabili che possano essere utilizzate in maniera trasversale da utenti di diverse età, dalle scuole d’infanzia alle scuole primarie e secondarie di primo grado. SINAPSI 0-14 si configura in forme appartenenti a un universo di geometrie riconducibili a un’unica matrice di elementi organici. L’insieme dei simboli aggregabili definiscono differenti forme del sistema di arredo rendendo lo spazio didattico “cronotopico” atto a modificarsi in funzione del tempo e del luogo che si crea e in funzione dell’uso e delle esigenze.Tali approfondimenti hanno consentito di ricostruire un repertorio critico analitico sul tema degli spazi educativi e delle architetture scolastiche intrecciandone i cambiamenti in linea con i modelli pedagogici e gli strumenti normativi, al fine di definire la scuola del futuro.
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Maffini, Achille. "La geometria dell’origami." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 92–114. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.5.

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Abstract:
Il presente lavoro illustra il percorso di geometria dell’origami progettato all’interno delle esperienze del Liceo Matematico predisposte dal Liceo Scientifico Ulivi di Parma in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma. Il percorso è stato in parte realizzato con un gruppo di alunni delle classi prime nell’a.s. 2018/19 (nell’a.s. 2019/20 non si è riusciti a replicarlo a causa dell’emergenza dovuta al COVID-19) e ha lo scopo di favorire una riflessione sull’assiomatica della geometria e sui suoi risvolti ontologici. Nel presente articolo viene presentato l’intero percorso (pensato sui primi tre anni del liceo scientifico); in particolare si presenteranno le attività svolte commentate (cercando così di far cogliere il senso delle specifiche scelte) e le indicazioni di possibili sviluppi per gli anni successivi.
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Zanier, Maria Letizia, and Marta Scocco. "Migrazioni oltre le aree metropolitane: le sfide della cittadinanza "dal basso" in un sistema insediativo marchigiano." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 101–16. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001006.

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Abstract:
Il saggio si inquadra nel più ampio ambito degli studi sulle migrazioni oltre le aree metropolitane, di particolare interesse nel contesto italiano divenuto oramai da tempo un consolidato crocevia migratorio. Questi territori rappresentano osservatori privilegiati per comprendere e analizzare alcune importanti implicazioni sociali dell'immigrazione. I dati presentati e discussi ricostruiscono esperienze e pratiche di cittadinanza "dal basso" implementate nel quadro di due progetti FAMI realizzati presso l'Hotel House di Porto Recanati, un sistema immobiliare marchigiano ad alta concentrazione di popolazione di origine straniera e oggetto, da tempo, di studi sociologici, etnografici e demografici. Le evidenze empiriche indicano come il coinvolgimento diretto dei residenti, nella loro qualità di soggetti portatori di interessi nel corso delle diverse fasi progettuali, si sia rivelato una "buona pratica", oltre che una strategia vincente nell'intento di promuovere interventi di riqualificazione multilivello in un immobile che presenta da diversi decenni gravi segni di criticità intrinseche sul piano strutturale e sociale. Inoltre, attraverso le prassi virtuose introdotte in ambito progettuale, è stato possibile avviare strategie più efficaci di fronteggiamento dei gravi eventi emergenziali legati alla pandemia da Covid-19.
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Gedda, Luigi. "Come Nacque l'Istituto Mendel." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 46, no. 3 (July 1997): 129–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000532.

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Abstract:
Nelle aule delle Università di Pavia, Milano e Torino che ho frequentato a motivo dei continui spostamenti della mia famiglia ho trascorso e concluso il mio “curriculum” conseguendo la laurea in Medicina nel 1927 e poi la Libera Docenza in Patologia Speciale Medica nel 1931.Nel mio trasferimento a Roma ebbi l'intuizione della Genetica studiando i caratteri somatici di una coppia di gemelli identici osservandone la concordanza contemporanea caratteristica ed in particolare la concordanza anche quantitativa di polimorfismi ematici, in particolare delle frazioni del glutatione ematico. Le concordanze nei gemelli monozigotici mi aprirono la strada alla genetica. Questo avvenne nel 1933.Nel 1938, ebbi occasione di conoscere Madre Luisa Tincani che avendo fondato un Istituto Superiore parificato per religiose si trovava in difficoltà perché avrebbe dovuto rispettare il decreto del Governo fascista sull'insegnamento delle leggi razziali. Ritenni che avrei potuto aggirare l'ostacolo insegnando a quelle religiose le leggi di Mendel che sono il punto di partenza per lo studio di ogni carattere ereditario normale o patologico.Quel mio corso andò benissimo in quanto insegnai non solo le leggi di Mendel ma conobbi la figura di un grande personaggio sacerdote, confessore dei prigionieri nel carcere dello Spielberg e Abate che, nel giardino del convento conduceva le sue esperienze che ebbero come oggetto principale il pisum sativum. cioè il pisello.Mentre andavo approfondendo la mia conoscenza dell'Abate agostiniano Gregorio Mendel mi sorprendevo che a Roma non ci fosse nessuna traccia di lui. Di qui nacque l'idea di creare in Roma un Istituto dedicato alla Genetica che portasse il suo nome anche perché questa scienza aveva, nel frattempo, fatto dei passi giganteschi, per cui progettai di costruire nelle adiacenze della Università “La Sapienza” un Istituto che portasse il nome di Mendel (Fig. 1).
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Felisatti, Ettore, Emilia Restiglian, Evelina Scaglia, Franca Zuccoli, Federica Gaetano, and Roberta Bonelli. "La progettazione del Questionario di Valutazione dei Laboratori (QVL) del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2021): 25–55. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12064.

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Abstract:
Un gruppo di lavoro, costituitosi all'interno del Coordinamento dei Presidenti dei CdS in Scienze della Formazione Primaria e composto da docenti, ricercatori e tutor provenienti da alcuni atenei italiani, ha costruito, seguendo una metodologia di lavoro partecipativa, un Questionario per la Valutazione dei Laboratori (QVL) di Scienze della Formazione Primaria (SFP). Lo strumento è stato progettato a partire dalle informazioni ricavate da un'indagine somministrata ai Coordinatori dei Corsi di studio in SFP del Paese, dalle esperienze pregresse e dagli studi sui fondamenti del laboratorio dal punto di vista storico e culturale, e consente agli studenti di valutare anonimamente i laboratori ordinamentali secondo quanto delineato dal decreto 249/2010[1]. Il questionario si articola in sezioni che contemplano la rilevazione di molteplici aspetti dell'esperienza laboratoriale: oltre ai dati identificativi e di profilazione, permette agli studenti di esprimersi rispetto a dinamiche relative all'organizzazione, realizzazione, valutazione e conduzione del laboratorio considerato. Sono stati somministrati due pre-test che hanno permesso di migliorare lo strumento, soprattutto nella chiarezza e nella fruibilità, confermando nel complesso la sua struttura ipotizzata in prima stesura. Il contributo qui presentato si sofferma, nello specifico, sul processo di costruzione condivisa dello strumento e sul ruolo che la student voice ha avuto nella verifica della coerenza del questionario con l'esperienza laboratoriale realizzata.   [1] D.M. 10/09/2010, n. 249. Recuperato da: http://www.miur.it/documenti/universita/offerta_formativa/formazione_iniziale_insegnanti_corsi_uni/dm_10_092010_n.249.pdf.
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Cao, Umberto. "Progettare per il futuro." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (October 2011): 43–49. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-001006.

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Quarteroni, Alfio. "Modelli Per comprendere, simulare, progettare." Lettera Matematica Pristem 100, no. 1 (January 2017): 72–75. http://dx.doi.org/10.1007/s10031-017-0014-x.

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Salvetti, Luca. "La ‘Commissione Astengo' per la revisione del Prg di Genova del 1959: testimonianze da preservare." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 128–38. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059017.

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Abstract:
Questa č la ricostruzione della rilevante esperienza progettuale della ‘Commissione Astengo' per la revisione del piano regolatore di Genova del 1959. Una sperimentazione racchiusa nell'arco temporale di un biennio, che diede inizio ad un processo di pianificazione ventennale, conclusosi nel 1980 con l'approdo ad un nuovo Prg. Questi sono anche gli esiti di una riflessione sorta intorno al ritrovamento di un importante deposito documentale che al lavoro di quella Commissione č riferito. Un deposito di cui si descrive ed interpreta l'importanza, mediante il riconoscimento della sua consistenza, accresciuta nel valore da documenti autografi e materiali di studio riconducibili a Giovanni Astengo. Un patrimonio che reclama salvaguardia e catalogazione: per la sua rilevanza nelle ricerche inerenti la fi gura di Astengo, per la chiarificazione offerta intorno a questa vicenda genovese.
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Longo, Antonio. "Progettare in regime di risorse scarse." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 93–101. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057013.

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Abstract:
Cernusco sul Naviglio č una cittŕ di notevole abitabilitŕ, apparentemente lontana dagli aspetti critici che connotano la gran parte del territorio Milanese. Gli effetti dello sviluppo immobiliare degli anni recenti, modificando la percezione del paesaggio urbano e gravando sul sistema dei servizi locali, hanno rappresentato per la cittŕ una complessiva perdita di valore dei luoghi e la compromissione di una condizione di equilibrio della comunitŕ. L'avvio del progetto di Piano ha rappresentato inizialmente l'occasione e lo strumento per rifiutare le modalitŕ di cambiamento recenti. Solo in un secondo momento ha rappresentato la via per riorientare lo sviluppo e per riportare la cittŕ entro una propria misura. Infine ha costituito una via per immaginare una diversa forma di cambiamento fondata sull'attribuzione di un senso nuovo alle risorse esistenti, sulla loro ricomposizione, su pochi e controllati nuovi sviluppi.
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Landsberger, Martina. "Progettare per analogie: il metodo di Le Corbusier." TERRITORIO, no. 80 (May 2017): 87–96. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-080014.

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Verardo, Anna Rita. "Esperienze traumatiche e ADHD." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2012): 57–70. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-002004.

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Abstract:
Dopo aver inquadrato l'ADHD secondo la prospettiva cognitivo- evoluzionista ed aver offerto una breve rassegna dei principali interventi utilizzati, le Autrici propongono un originale modello di trattamento basato sulla teoria dell'attaccamento, in cui la relazione terapeutica costituisce la parte essenziale ed in cui viene integrato il trattamento EMDR sia per l'elaborazione dei traumi relazionali precoci (relativi alla storia d'attaccamento) sia per quelli secondari alle manifestazioni dell'ADHD (per es. frustrazioni scolastiche o sociali subite). Le esperienze traumatiche di tipo interpersonale, che avvengono nei primi anni di vita generano infatti una vulnerabilitŕ psicopatologica causata dalla mancata regolazione emotiva della relazione madre/figlio. Le Autrici ricordano come i sintomi di disturbi traumatici dello sviluppo possano essere erroneamente confusi con la diagnosi di ADHD, nella quale puň spesso essere riconosciuta una importante dimensione post-traumatica. Numerosi studi hanno evidenziato l'efficacia di una terapia con EMDR per i soggetti in etŕ evolutiva. Parole chiave: ADHD; EMDR; trauma; psicoterapia cognitivo comportamentale; attaccamento.
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Campolucci, Lorella, and Danila Maori. "Un percorso integrato di matematica e italiano in continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 73–102. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.4.

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Abstract:
In questo articolo si raccontano alcune esperienze realizzate da un gruppo di docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado basate su percorsi interdisciplinari di matematica e italiano. Le esperienze riguardano prevalentemente la lettura, la comprensione e la formulazione di problemi; l’uso di narrazioni per raccontare la matematica, introdurre nuovi concetti e far parlare dei concetti appresi; la ludolinguistica applicata alla matematica per un approccio positivo nei confronti dell’errore e per ampliare il lessico e le esperienze comunicative.
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Pedrazzini, Luisa. "Il territorio di Expo 2015: un'occasione per progettare il futuro." TERRITORIO, no. 48 (May 2009): 115–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-048020.

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Abstract:
- Contractors queuing up and a local area undergoing continuous development are what characterise the design and planning phases of Expo 2015. As for the contents and inheritance that the event will bequeath to Milan, to the local area and to residents, all of this is placed on the back burner. The land on which the Expo site will be situated is at the centre of attention, but a potentially much vaster area needs to be assessed and exploited more fully. In this broader perspective, the area involved is that of the waterways and the historical ‘Asse Sempione', understood in a wider sense as ‘Quadrante ovest Lombardia', the pivotal junction for traffic circulation in Lombardy and for access to southern Europe. Eyes need to zoom in selectively on procedures already underway. A few strategic measures should be singled out for special attention and skills and know-how should be supervised in a coordinated manner. In this way word can be more easily spread about the added value that the area has to offer, and an ‘immaterial', barrier-free Expo accessible to the largest possible number of visitors can be fostered.
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Bruzzese, Antonella, and Germana De Michelis. "Progettare la temporaneitŕ. Il workshop ‘Cittadella del riuso temporaneo'." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 59–64. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056005.

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Abstract:
Il contributo restituisce l'esperienza di un workshop realizzato per ripensare al riuso temporaneo di alcuni immobili e spazi aperti attraverso strategie e tattiche d'intervento temporaneo. Tre edifici in particolare sono stati oggetto di indagine: una palazzina per uffici, la ex Torre dei Modelli della Breda e il corpo di fabbrica dell'industria Vetrobalsamo a Sesto San Giovanni. L'esperienza, vissuta sul campo e all'interno di uno spazio riattivato temporaneamente, ha dato origine a spunti progettuali per possibili interventi da realizzare e riflessioni piů in generale legate al tema del riuso temporaneo come la differenza tra una temporaneitŕ ‘subita' e una temporaneitŕ ‘progettata', o ancora il tema della ‘reversibilitŕ' e della ‘flessibilitŕ' e dell'‘adeguamento'. I progetti elaborati dai gruppi di lavoro immaginano non solo soluzioni architettoniche possibili ed economicamente sostenibili, ma soprattutto modi d'uso praticabili e la possibilitŕ di appropriazione da parte di una domanda inevasa.
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Galbiati, Marisa. "Il ruolo sociale della comunicazione e lo storytelling audiovisivo. Strumenti di design per il dialogo sociale." ACTIO Journal of Technology in Design, Film Arts and Visual Communication, no. 1 (December 15, 2017): 24–32. http://dx.doi.org/10.15446/actio.n1.94640.

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Abstract:
Nella società dell’informazione e della comunicazione diventa prioritario dotarsi di strumenti adeguati per affrontare il progetto di design. Lo storytelling audiovisivo si configura come un utile strumento per analizzare, esplorare e progettare immagini e visioni che possono dare un contributo importante nella fase decisionale che riguarda il futuro della città. Ascolto, dialogo, co-progettazione, conversazione entrano a far parte della “cassetta degli attrezzi” del designer, per una progettazione partecipata e condivisa.
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Aresu, Stefania. "Un centro di eccellenza nefrologica italiano: l'esperienza di una specializzanda." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (August 9, 2014): 301–3. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.925.

Full text
Abstract:
La partecipazione a un congresso internazionale per uno specializzando è sempre emozionante e interessante. In particolare per me, la partecipazione al congresso di Vicenza ha rappresentato l'opportunità per progettare una frequenza al di fuori del normale percorso formativo, e accedere a un'esperienza di ricerca presso la Nefrologia/IRRIV dell' Ospedale San Bortolo di Vicenza. Ho potuto immergermi in una realtà multiculturale e interdisciplinare che mi ha affascinato ed entusiasmato per le sue applicazioni pratiche di ricerca e progettazione di macchine per dialisi.
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Russo, Rita. "Dove le parole non arrivano." PSICOBIETTIVO, no. 1 (April 2011): 128–35. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-001009.

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Abstract:
Il commento al caso clinico riportato utilizza l'ottica cognitivoevoluzionista, affiancando ad essa l'uso dell'approccio dell'EMDR per il trattamento delle esperienze traumatiche. Inquadrare il caso in termini di Modelli Operativi Interni disfunzionali e utilizzare l'EMDR per la rielaborazione dei ricordi delle esperienze traumatiche infantili vissuti da Nico con le FdA, potrebbe favorire la riduzione della dissociazione e l'integrazione di tali eventi in un sé coeso ed integrato.
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Arbia, Monica, Annalisa Anzani, and Antonio Prunas. "L'utilizzo di app per incontri nella popolazione genderqueer: esperienze, vissuti e motivazioni." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (January 2021): 32–52. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-001004.

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Abstract:
Background. Le persone genderqueer affrontano numerose sfide nel corso della loro vita e sono esposte ad un rischio aumentato di violenza e molestie dovute alla diffusione della cultura eterossessista e cisgenderista. Per ciò che concerne le relazioni sessuali e romantiche, negli ultimi anni, le app per incontri sono diventate sempre più popolari, cambiando il modo in cui le persone vengono in contatto con nuovi e potenziali partner. Scopo. Lo scopo di questo studio è quello di indagare le esperienze, le emozioni e le moti-vazioni delle persone genderqueer nell'ambito delle app per incontri. Attingendo alla cornice teorica delle microaggressioni gli autori hanno condotto tre interviste qualitative individuali con individui genderqueer adulti. Analisi dei dati. Per analizzare i dati emersi dalle interviste gli autori si sono serviti dell'analisi tematica. Risultati. Le esperienze dei partecipanti riflettono diverse forme di discriminazione, vitti-mizzazione e oggettivazione ma anche forme più positive di interazione, sottolineando così il potenziale positivo delle applicazioni per incontri. I risultati hanno rivelato tre tematiche principali: 1) utenza, motivazioni e benefici relativi all'utilizzo di app per incontri, 2) self-disclosure, 3) esperienze nel contesto delle app per incontri. L'ultimo tema comprende, a sua volta, tre sotto-temi: a) omologazione e morbosità, b) feticizzazione e oggettivazione, c) delegittimazione e discriminazione. Nonostante i suoi limiti, questo studio potrebbe aiutarci a fare luce sull'impatto psicologico che le diverse esperienze vissute nell'ambito delle app per incontri hanno, sul benessere della minoranza genderqueer.
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Garena, Giovanni, and Carlo Saccani. "Progettare interventi eterofamiliari utili: alcuni nodi e prospettive per le comunitŕ." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (February 2011): 55–69. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-004006.

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Calvaresi, Claudio, and Rosanna Ridenti. "Progettare politiche per le aree marginali: il caso delle Terre Alte." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 208–36. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097013.

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Abstract:
In questo articolo sosteniamo che, per interrogarsi su cosa significhi "abitare in periferia", conviene osservare quei contesti che piů acutamente mostrano condizioni di marginalitŕ. Soprattutto nelle aree montane, e in special modo nelle aree montane interne del nostro Paese. Nella prima parte, ci soffermeremo in particolare sui problemi tipici delle alte valli. Nella seconda, getteremo lo sguardo sul Gal e sul programma Leader plus. Infine, ci chiederemo cosa vuol dire operare in contesti marginali e quale puň essere la funzione del progetto di politiche.
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Galuppo, Laura. "Costruire organizzazioni sostenibili: pratiche di ricerca-intervento." RISORSA UOMO, no. 1 (May 2011): 51–67. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001005.

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Abstract:
L'articolo descrive tre esperienze di ricerca-azione intorno al tema della sostenibilitŕ della vita organizzativa condotte entro contesti sociosanitari. Attraverso la presentazione di tali esperienze di ricerca sul campo, il lavoro consente un'esplorazione di quali condizioni appaiano cruciali per costruire organizzazioni sostenibili e di quali pratiche e strategie di azioni siano in grado di favorire tali condizioni di sostenibilitŕ.
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Del Signore, Massimo, Valentina Francapi, Graziano Maino, and Lorena Trabattoni. "Un'esperienza di ricerca-azione per riprogettare le politiche per la prima infanzia e i servizi di refezione scolastica a Melzo (Milano)." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 183–96. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003011.

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Abstract:
L'articolo presenta un'esperienza di ricerca-azione per valutare e progettare le politiche per la prima infanzia e per migliorare la qualitŕ dei servizi di refezione scolastica nel comune di Melzo in provincia di Milano. Nell'ambito della realizzazione del bilancio sociale comunale la ricerca-azione č stata attivata come modalitŕ di interlocuzione con i diversi stakeholder. Per sviluppare la ricerca-azione si sono costituiti due gruppi di lavoro composti da tecnici, politici e ricercatori. Il gruppo di ricerca ha utilizzato interviste e questionari per raccogliere informazioni, producendo report intermedi di restituzione, presentati e discussi con gruppi di cittadini. L'articolo sviluppa inoltre alcune considerazioni sull'utilizzo della ricerca-azione con finalitŕ politiche e sul ruolo dei ricercatori.
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Parisini, Roberto. "Per un bilancio dell'insegnamento nella storia delle Ssis." SOCIETÀ E STORIA, no. 128 (September 2010): 311–21. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-128004.

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Abstract:
La necessitÀ di elaborare, anche in Italia un nuovo modello di formazione all'insegnamento ha portato alla creazione delle SSIS, all'interno delle quali un notevole spazio ha avuto la storia. In questo ambito, le Scuole avrebbero dovuto diventare il luogo di elaborazione, a metÀ strada tra universitÀ e scuola, di un nuovo, specifico sapere disciplinare, in grado di ricomporre ricerca scientifica e prassi didattica in un sapere autonomo, connesso a ricerche e pratiche proprie. Le Scuole tuttavia, frammentate e poco comunicanti tra loro, spesso hanno fallito il loro obiettivo. Ma ci sono state anche esperienze positive, dove sono maturati, a vari gradi, percorsi di grande interesse e originalitÀ. Il saggio propone una prima riflessione comparata su diverse esperienze delle Scuole, nella convinzione che esse costituiscano un importante livello di confronto, imprescindibile, nel bene e nel male, per poter proseguire lungo un cammino che rimane indubbiamente per molti versi complesso e accidentato.
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Marino, Raffaele. "Obiettivo 2: Formazione e scuola della magistratura nel contesto europeo." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (May 2009): 139–48. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-002011.

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Abstract:
- Una formazione moderna e culturalmente aperta č uno degli strumenti fondamentali per garantire alla magistratura un livello professionale adeguato e, conseguentemente, la credibilitŕ di cui ha bisogno. Per questo, nel momento in cui sta per vedere la luce la Scuola della magistratura, č utile uno sguardo alle esperienze dei Paesi a noi vicini. Anzitutto a quella francese, che conosce una fra le piů riuscite e originali strutture formative. Ma anche a quelle di altre realtŕ europee di recente analizzate in una interessante ricerca dell'Institut des Hautes Etudes sur la Justice. Comuni a tutte queste esperienze sono l'applicazione di metodi formativi partecipati e l'attenzione anche a discipline non giuridiche e al rapporto con soggetti esterni alla magistratura.
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De Peppo, Francesco. "Riflessioni ed esperienze sull'approccio chirurgico al bambino disabile." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 35–42. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003006.

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Abstract:
Nel paziente disabile č molto elevata l'incidenza di alcune patologie di potenziale interesse chirurgico: malattia da reflusso (presente nel 75% circa dei casi), disfagia, malnutrizione, scialorrea, stipsi ostinata. Il reflusso deve essere oggetto di accurata valutazione diagnostica con scintigrafia gastroduodenale, endoscopia esofagea, Phmetria per distinguere i casi in cui l'intervento puň essere risolutivo da quelli in cui sono molto probabili le recidive: in quest'ultimo caso č preferibile la somministrazione cronica di omeprazolo. La disfagia e la malnutrizione hanno una prognosi e un decorso decisamente migliori da quando č possibile ricorrere alla PEG, che puň anche coesistere con una parziale (ma comunque gratificante) alimentazione per bocca. Un'altra strategia che si č dimostrata utile per evitare la malnutrizione č l'alimentazione tramite PEG durante la notte e l'alimentazione per bocca durante il giorno. Bisogna perň tener presente che l'intervento per la PEG presenta peculiari difficoltŕ tecniche nei prematuri a basso peso, nei soggetti giŕ operati all'addome per altre patologie e in quelli affetti da grave scoliosi. In casi selezionati la PEG deve essere convertita in una digiunostomia. La scialorrea, che puň essere causa di broncopolmoniti da aspirazione, si puň controllare con un intervento di legatura dei dotti salivari; nella nostra esperienza ha dato risultati molto soddisfacenti l'intervento di asportazione trans-orale delle ghiandole sottolinguali. Infine, la stipsi resistente alle nuove terapie lassative (Macrogol) viene da noi trattata con la ciecostomia percutanea, che consente efficaci lavaggi anterogradi del colon.
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Sposetti, Patrizia. "Progettare un laboratorio di scrittura italiana all’università. Un modello centrato sull’approccio per temi e per problemi." Incontri. Rivista europea di studi italiani 31, no. 2 (January 31, 2017): 117. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.10174.

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Rampone, Celeste. "Intessere relazioni. Un'ipotesi di progetto da - e per - la città." TERRITORIO, no. 100 (November 2022): 86–91. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100010.

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Abstract:
La tendenza verso un minor coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni riguardo la città emerge con chiarezza analizzando il fenomeno dei lavoratori di piattaforma e, nello specifico, dei rider. Fattori legati alle peculiarità di questa modalità di lavoro, come l'algoritmo che lo governa e il pagamento a cottimo, negano ai rider libertà di scelta nell'impostazione - e nella geografia - del lavoro. Inoltre, fondano una situazione discriminatoria e la necessità di progettare un rinnovato coinvolgimento di questi attori e di tutti i cittadini nelle decisioni sullo spazio urbano, attraverso l'inclusione delle istanze di cui sono portatori e un ripensamento delle sue infrastrutture, verso una città maggiormente accogliente e veicolo di un sistema di diritti realmente esercitabili.
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Viafora, Corrado. "Formazione bioetica: presupposti teorici ed esperienze pratiche." Medicina e Morale 51, no. 3 (June 30, 2002): 453–76. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.694.

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Abstract:
Il saggio tratta della formazione bioetica, campo di attività in continua espansione. Acquisita ormai la convinzione che una gestione del progresso biomedico all’altezza dei valori in gioco non possa essere contenuta entro la sola normatività medico-sanitaria, si tende a sensibilizzare alla bioetica una cerchia sempre più vasta. Sullo sfondo di questo fenomeno si indicano i presupposti di carattere epistemologico alla base della formazione bioetica. La presentazione di una serie di diversificate esperienze pratiche nel campo della formazione bioetica, sia in ambito medico che in ambito filosofico, sia per quanto riguarda la formazione di base che la formazione permanente permette di focalizzare i parametri della progettualità educativa: differenziare le finalità, specificare gli obiettivi, articolare contenuti e metodi, aggiustare tempi e modalità di verifica. Le esperienze riportate fanno insieme emergere le questioni da affrontare per portare la bioetica verso la sua maturità pedagogica. Il saggio si conclude con un riferimento ad alcune dinamiche che, per quanto rispondenti anche ai bisogni di formazione bioetica, appartengono prima ancora a ogni maturazione etica: a. la dinamica di reciprocità tra dimensione personale e dimensione culturale; b. la dinamica di circolarità tra problemi-casi particolari e principi generali; c. la dinamica della tolleranza e del dialogo; d. la dinamica della responsabilità, con particolare riferimento alle “sfide” (Z. Bauman) poste dalle attuali strategie della sua “neutralizzazione”.
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Voghera, Angioletta, and Valerio Avidano. "Contratti di fiume. Una proposta metodologica per il torrente tinella, nel quadro delle esperienze italiane." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 103 (July 2012): 42–65. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-103004.

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Abstract:
Il quadro nazionale e comunitario degli strumenti e delle esperienze di riqualificazione fluviale impone la necessità di operare con un approccio intersettoriale. In questa logica, i contratti di fiume (CdF) possono conciliare gli interessi locali e costruire strategie integrate di riqualificazione dei territori fluviali. In assenza di una normativa nazionale sui CdF, il paper mette in luce i punti di forza e le debolezze di alcune esperienze italiane. È stata elaborata quindi una proposta metodologica per la costruzione partecipata di un CdF, che muove dal coinvolgimento degli attori sociali locali per la costruzione di strategie multi-settore con riferimento al territorio del Torrente Tinella.
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Bechara Sanchez, Fabio José. "Autogestione e economia solidale in Brasile. Un nuovo ciclo di partecipazione dei lavoratori all'organizzazione del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 136–49. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123008.

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Abstract:
Le esperienze di autogestione o, in altre parole, la gestione democratica e la partecipazione autonoma dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro e della produzione, hanno una storia antica in Brasile. Tuttavia, quelle esperienze rimasero marginali nello sviluppo sociale brasiliano e nel movimento operaio durante il ventesimo secolo. Esse sono (ri)apparse negli ultimi decenni nel contesto di profondi cambiamenti della societŕ brasiliana, concernenti specialmente la struttura del lavoro e il modello di sviluppo economico e produttivo, cosě come la societŕ civile brasiliana, marcata da un consolidamento dei movimenti sociali dall'emergere di nuovi attori nell'arena pubblica. Questo articolo intende analizzare le condizioni che hanno permesso la ricomparsa di esperienze di autogestione, introducendo la storia recente di esse e la loro rilevanza per il modo del lavoro brasiliano.
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Fusaro, Carlo. "Elezioni primarie: prime esperienze e profili costituzionali." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 55, no. 1 (June 30, 2006): 41–62. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12709.

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Abstract:
In questo intervento, (i) partendo dalle già richiamate esperienze come illustrate dal punto di vista del sociologo della politica (tutte realizzatesi nel corso del 2005), e (ii) avendo come oggetto la regolazione legislativa del fenomeno (quella pionieristica resa possibile dalla competenza regionale in materia elettorale ex art. 122 Cost.; nonché quella che si potrebbe voler introdurre nei ben più ampi e rilevanti ambiti di competenza del legge dello Stato), mi propongo di esaminare nell’ordine:– i nessi fra elezioni primarie, presentazione delle candidature, ruolo dei partiti e disciplina del loro ordinamento interno;– i vincoli e/o gli indirizzi che si possono trarre dalla Costituzione e dalla giurisprudenza costituzionale;– il contesto, per come esso mi appare, all’interno del quale la questione oggi si pone;– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie private (o di partito);– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie pubbliche per trarne, infine, – alcune provvisorie indicazioni sull’atteggiamento che potrebbe (e magari a mio avviso dovrebbe) assumere l’ordinamento al riguardo. A questo riguardo desidero subito anticipare le mie conclusioni: in nessun caso si può pensare, nel contesto attuale, di fare a meno delle primarie private; nulla impedisce di disciplinare legislativamente forme di primarie pubbliche, che, comunque, non possono tuttavia coprire per intero i fenomeni che ci interessano; il legislatore deve valutare (a) l’opportunità di istituire le seconde e, contestualmente, (b) l’opportunità di incentivare e in qualche modo garantire le prime oppure ancora (c) l’opportunità di lasciarle nel solo ambito dell’autonomia dei privati.
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Patrizia Lotti, Ottavia Bielli, Chiara Giunti, Caterina Mazza, and Lorenza Orlandini. "Costruire comunità educanti: il ruolo della leadership nel processo di istituzionalizzazione del Service Learning." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 122–39. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.293.

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Abstract:
Con la pandemia da COVID-19, le scuole hanno dovuto ri-progettare le attività con Didattica a Distanza e Didattica Digitale Integrata. In questo contesto, è stata realizzata l’indagine con la Griglia per l’autovalutazione del livello di istituzionalizzazione del Service Learning di Andrew Furco, adattata al contesto italiano integrandola con le dimensioni dell’innovazione del Movimento delle Avanguardie Educative. Il contributo presenta gli elementi di leadership della Griglia nella prospettiva della comunità educante, basata su partecipazione e condivisione come leve del cambiamento organizzativo e didattico, oltre a un approfondimento sull’Istituto “C. Caniana” di Bergamo per inquadrare l’istituzionalizzazione nello scenario dell’emergenza sanitaria.
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Iaccarino, Rosario. "Ospitare il senso e l'inatteso: per un'estetica del setting formativo." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 150–59. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037013.

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Abstract:
La formazione degli adulti, se intende avere una qualche chance per trasformare l'esistente, necessita dell'allestimento di un'ambientazione aperta, realistica e simbolica insieme, cangiante, evocativa della complessità. Siamo nell'epoca della "società automatica" che produce la miseria del simbolico che esercita la sua azione più dirompente sulla sterilizzazione del desiderio, dell'immaginazione, della creatività, ingredienti fondamentali per l'individuazione soggettiva, da un lato, e su quella collettiva, dall'altro, anche in una prospettiva politica di tra-sformazione del contesto. Il compito primario della formazione è far emergere la consapevolezza degli automatismi che condizionano la nostra esistenza e insieme produrre l'anticorpo chiave della miseria del simbolico che è "l'estetica del noi". Ciò induce a progettare un setting formativo che si proponga come la "clinica" della relazione intersoggettiva e della dipendenza emancipativa dall'altro.
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Wright, Susanna. "Atteggiamento analitico ? focus o embodiment? Comunicazioni sottili nella relazione transferale." STUDI JUNGHIANI, no. 53 (July 2021): 29–49. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2021oa12320.

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Abstract:
L'articolo prende in esame una "caduta" avvenuta nel corso di un'analisi, in un momento in cui l'attenzione analitica era focalizzata sul livello conscio, dissociata dagli aspetti incarnati e viscerali del paziente. L'attenzione focalizzata troppo rigida viene qui descritta come una potenziale difesa che tiene a distanza le esperienze di sopraffazione e vulnerabilità inscritte nel corpo, esperienze che potrebbero dominare oscuramente parti della personalità non illuminate dal ristretto raggio di luce della consapevolezza cosciente. D'altra parte, come un sogno che emerge dall'inconscio, così un enactment dell'analista porta nella stanza d'analisi aspetti trascurati della relazione transferale. In seguito, la mente sognante del paziente ha prodotto alcune immagini che hanno suggerito una lettura della dinamica sottostante. Queste sottili comunicazioni, insieme all'atteggiamento del paziente nei confronti del momento di assenza dell'analista, sono considerate come fattori positivi per il raggiungimento di una maggiore integrazione delle esperienze incarnate. Viene discussa la difficoltà dell'analista nel riuscire a formulare tali eventi, insieme alla necessità di tenere in mente tali "accadimenti" per lunghi periodi di tempo prima che possa esserne adombrata una spiegazione.
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Ferri, Franca, Francesca Martignone, Elisabetta Robotti, and Cristina Sabena. "Interpretare dati, discutere e riflettere insieme: esperienze didattiche in IV e V primaria." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 79–91. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.4.

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Abstract:
In questo lavoro si presentano e analizzano due esperienze didattiche rivolte alle classi IV e V primaria, incentrate sull’interpretazione di dati e sulle loro rappresentazioni grafiche. Queste esperienze si inseriscono in un percorso più ampio che mira a costruire le basi per educare cittadini consapevoli, capaci di utilizzare strumenti scientifici per interpretare le informazioni a loro disposizione e di prendere, di conseguenza, decisioni fondate su basi solide.Si tratta di attività contestualizzate nella normale vita di classe dei bambini, che rendono i problemi di indagine fortemente motivanti. Mostreremo come nel contesto scelto l’interpretazione di dati consenta di avviare interessanti discussioni matematiche in cui gli studenti si confrontano, generano ipotesi esplicative e producono argomentazioni.
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Cigala, Ada, and Arianna Mori. "Le competenze emotive in bambini con storia di maltrattamento: cosa ci dice la ricerca?" MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 11–24. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001002.

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Abstract:
I bambini piccoli trascurati possono essere a rischio di deficit nella competenza emotiva. Bambini con storie di trascuratezza o che non avevano subito alcun tipo di maltrattamento sono stati inizialmente visti a 4 anni e ad un anno di distanza per valutare la loro competenza emotiva. Un più alto QI è risultato essere associato con una migliore competenza emotiva, ma i bambini trascurati riportavano costantemente una peggiore competenza emotiva rispetto ai bambini non trascurati, avendo tenuto controllato l'effetto del QI. Poiché sia la trascuratezza sia il QI possono contribuire a deficit nella competenza emotiva, entrambi devono essere esaminati quando si valutano questi bambini per poter progettare e applicare in modo appropriato interventi per la competenza emotiva.
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Lama, Antonella. "Prendersi cura dei curanti: i gruppi di psicodinamica per operatori sanitari." GRUPPI, no. 3 (May 2010): 97–111. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-003006.

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Abstract:
Lo sviluppo e il mantenimento del benessere degli operatori č una chiave strategica di ogni struttura sanitaria orientata alla promozione della salute negli ospedali. Ciň malgrado sono in costante aumento segnali di sofferenza, situazioni conflittuali e manifestazioni di disagio da parte degli operatori sanitari dei reparti ospedalieri. Negli ultimi anni l'UO 1 di Psicologia dell'APSS di Trento ha introdotto i gruppi di psicodinamica, adattando il dispositivo della psicoterapia dinamica di gruppo ai bisogni delle équipe e affidandone la conduzione a personale esperto. Si tratta di esperienze a termine della durata di 12-18 mesi con incontri ad intervalli regolari (due volte al mese). Il personale focalizza le tematiche legate alle difficoltŕ della relazione con i colleghi e coi pazienti, e ha la possibilitŕ di elaborare le esperienze traumatiche. Tra i principali benefici riferiti dagli operatori vengono citati il miglioramento del clima emotivo e l'individuazione di sistemi difensivi piů evoluti per far fronte alla compassion fatigue.
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Ducci, Giuseppe. "Bambini orchidea e bambini soffione, ovvero la teoria della suscettibilitŕ genetica differenziale. Implicazioni per il modello ericksoniano." IPNOSI, no. 1 (July 2010): 21–43. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2010-001002.

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Abstract:
Il modello della vulnerabilitŕ ha modificato la nostra visione di molti disturbi psichici che vengono spiegati oggi non come un prodotto o della natura o della cultura, ma come il risultato di una complessa serie di interazioni tra gene ed ambiente. Di recente, numerosi studi di genetica comportamentale hanno dimostrato che č un errore considerare i geni rischiosi solo come uno svantaggio. La sensibilitŕ genetica alle esperienze negative, individuata grazie al modello della vulnerabilitŕ, č solo il lato negativo di un fenomeno piů generale: una maggiore sensibilitŕ genetica a tutte le esperienze. Questa ipotesi, che chiameremo teoria dell'orchidea, verrŕ illustrata nel dettaglio. Successivamente saranno analizzate le possibili implicazioni per la psicoterapia in generale e per il modello ericksoniano di trattamento ipnotico dei disturbi psichici.
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Decataldo, Alessandra, Anna Grimaldi, Daniela Luisi, and Mara Tognetti Bordogna. "Social work education e valutazione delle politiche pubbliche." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 94–105. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-7.

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Abstract:
Il contributo si propone di analizzare gli usi della ricerca e della valutazione per qualificare il fare professionale degli/delle assistenti sociali e migliorare gli strumenti del welfare locale. Buone programmazioni territoriali necessitano di migliorare le scelte di policy e definire i contenuti del lavoro sociale come policy practice. La social work education, come ambito formativo e di ricerca, può veicolare temi rilevanti quali la partecipazione, l’advocacy, la co-produzione (co-progettare e co-programmare) e la ricerca valutativa applicata alle politiche di welfare locale.
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Franceschini, Tiziana. "Consapevolezza psicofisiologica per la relazione didattica: esperienze laboratoriali con insegnanti." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (January 2019): 170–200. http://dx.doi.org/10.3280/erp2018-002012.

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Vettori, Daria. "Esperienze di gruppo per genitori adottivi, dal sogno alla realtà." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (August 2017): 45–57. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2017-002004.

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Ferraro, Francesco V. "Teaching Sports and Exercises Science: experiences and life skills of a lecturer." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 132–40. http://dx.doi.org/10.36253/form-13503.

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Abstract:
The following document reports the experiences and life skills developed under the current didactic situation in Sports and Exercise Science. In particular, the manuscript discusses the pedagogic theories that should be fostered to improve the return to campus. The real-life experiences are presented in light of the Social and Emotional Learning and the Learning by Doing theories. The following document aims to reflect on social constructivism and embodied theories to improve the new (post-covid) learning environment. The introduction focuses on the Quality Assurance Agency for Higher Education benchmark statement and progresses to the most recent Blended approaches. With reflections upon in-class assessments, spaces and pace. In conclusion, the cartesian dualism (body-mind) is discussed and ideas for future research in pedagogy are presented to improve teaching and learning experiences in the post-covid scenario. Insegnare Scienze Motorie: esperienze e abilità di un docente universitario. Il documento ha come scopo quello di riflettere sul costruttivismo sociale e sulle embodied theories per migliorare il nuovo ambiente di apprendimento (post-covid). Il seguente documento riporta le esperienze e le abilità sviluppate nell‘attuale situazione didattica, nello specifico riguardo le scienze motorie. In particolare, nel testo sono discusse le teorie pedagogiche che dovrebbero essere incoraggiate per migliorare il ritorno in aula. Le esperienze didattiche sono presentate alla luce delle teorie dell‘apprendimento sociale ed emotivo e del Learning by Doing. L‘introduzione si concentra sul Quality Assurance Agency for Higher Education benchmark e presenta i più recenti approcci didattici definiti Blended, con l’aggiunta di riflessioni su valutazioni, spazi e ritmo della classe. In conclusione, viene discusso il dualismo cartesiano (corpo-mente) e vengono presentate idee per future ricerche in pedagogia al fine di migliorare le esperienze di insegnamento e di apprendimento nello scenario post-covid.
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