Academic literature on the topic 'Produzione insetti'

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Journal articles on the topic "Produzione insetti"

1

Ceccarelli, Salvatore. "BiodiversitĂ , miglioramento genetico partecipativo e diritto al cibo. (Chi decide cosa mangerai stasera per cena?)." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 77–90. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003004.

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Abstract:
Questo lavoro affronta il problema del controllo del seme e di conseguenza della sicurezza alimentare nel mondo. Man mano che il miglioramento genetico è passato dalle mani degli agricoltori che lo hanno praticato per migliaia di anni a quelle di privati, si è anche passati da una grande agro-biodiversità , dovuta al fatto che gli agricoltori miglioravano ciascuno per il proprio ambiente e per i propri usi, ad una pericolosa uniformità . Attualmente appena 3 colture (mais, riso e grano) forniscono il 60% delle calorie nel nostro cibo; se a ciò si aggiunge che quasi il 50% del mercato mondiale dei semi è nelle mani di quattro multinazionali, si capisce quanto la agro-biodiversità sia limitata. L'uniformità tra ed entro le colture le rende vulnerabili a malattie, insetti e ai cambiamenti climatici che già si stanno verificando e che già stanno avendo un effetto dannoso sulla produzione di cibo e sulla sua qualità . Il miglioramento genetico partecipativo ha il vantaggio rispetto al miglioramento genetico convenzionale di una maggiore efficacia negli ambienti marginali, di una maggiore rapidità nel produrre varietà e soprattutto di aumentare la agro-biodiversità sia nello spazio che nel tempo. Programmi di miglioramento genetico partecipativo che siano inclusivi hanno già dimostrato la loro efficacia nel caso degli agricoltori più marginalizzati. Un aspetto importante del miglioramento genetico partecipativo è che il controllo della produzione del seme torna nelle mani degli agricoltori i quali, con le capacità acquisite nel praticare il miglioramento genetico partecipativo, sono in grado di manipolare popolazioni evolutive, cioè grandi miscugli di genotipi che continuano ad evolversi nelle loro mani producendo continuamente genotipi via via meglio adattati. Il lavoro dimostra che operando una sintesi tra le conoscenze dei ricercatori e quelle degli agricoltori come accade nei programmi di miglioramento genetico partecipativo è possibile produrre un gran numero di varietà diverse ciascuna adattata ad uno dei tanti ambienti agrari che ci circondano, capaci di rendere gli agricoltori meno dipendenti da input esterni e meno vulnerabili nei confronti di malattie, insetti e cambiamenti climatici, e di conseguenza in grado di contribuire alla sicurezza alimentare di tutti noi.
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2

Dalmar Chaka. "Utilizzo della nanotecnologia Nello sviluppo di fertilizzanti organici e pesticide." International Journal of Science and Society 4, no. 2 (July 12, 2022): 355–64. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i2.479.

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Abstract:
Non si può negare che lo sviluppo della tecnologia e il suo utilizzo sia strettamente correlato all'aumento della competitività dell'industria di un paese. È necessaria una maggiore conoscenza e padronanza delle nuove tecnologie per vincere la concorrenza nell'era del commercio globale sia da parte del governo che dell'industria. Un esempio di tecnologia che viene discussa caldamente è la nanotecnologia. L'uso della nanotecnologia è ben noto, anche nei settori della salute, della cosmesi e dell'agricoltura. Fondamentalmente, il principio della scoperta delle nanotecnologie è massimizzare la resa o la produzione delle colture riducendo al minimo l'uso di fertilizzanti, pesticidi e altri bisogni monitorando le condizioni del suolo come le radici e applicandole direttamente al bersaglio in modo che nulla venga sprecato. Per i pesticidi, se applicato, sarà in grado di ridurre al minimo l'uso di pesticidi sulle piante perché solo gli insetti bersaglio sono interessati. L'uso della nanotecnologia nei fertilizzanti consentirà il rilascio dei nutrienti contenuti nel fertilizzante può essere controllato. Quindi vengono rilasciati solo i nutrienti che verranno effettivamente assorbiti dalle piante, in modo che non ci sia perdita di nutrienti ci siano bersagli indesiderati come suolo, acqua e microrganismi. Nei nano fertilizzanti, i nutrienti possono essere sotto forma di incapsulamento di nanomateriali, ricoperti da un sottile strato protettivo o rilasciati sotto forma di emulsione da nanoparticelle.
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Siscaro, Gaetano. "La gestione della lotta ecosostenibile contro i fitofagi dannosi: il caso della Tignola del pomodoro." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA22—DECA28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.82.

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Abstract:
La Tignola del pomodoro Tuta absoluta, fitofago invasivo di primario interesse economico in Italia, può infestare le piante di pomodoro durante tutto il ciclo di produzione. Specie di origine neotropicale, è da molti anni presente in Sud America e a partire dal 2006 si è rapidamente insediata anche nel bacino del Mediterraneo. Più di recente la sua diusione ha interessato l’Africa e l’Eurasia divenendo una seria minaccia per la produzione di pomodoro a livello globale sia in serra che in pieno campo. Vengono illustrate le più significative strategie di controllo integrato (IPM) che comprendono l’adozione di misure di prevenzione, strumenti di monitoraggio e metodi di controllo sostenibile a ridotto impatto eco-tossicologico. In serra, queste strategie possono essere adottate sia prima del trapianto (rimozione dei residui colturali, tecniche igienico-sanitarie, utilizzo di reti anti-insetto) che dopo (uso di feromoni, protezione e potenziamento dei nemici naturali indigeni, applicazioni razionali di insetticidi e bioinsetticidi). Tra le applicazioni di controllo biologico, vengono illustrati e discussi il ruolo del miride predatore Nesidiocoris tenuis e le tecniche per la sua valorizzazione.
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Reina, Placido. "Impiego di agenti biologici e mezzi biotecnici nella lotta contro gli insetti dannosi." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA17—DECA21. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.81.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi decenni, la difesa dai parassiti animali si è progressivamente orientata verso tecniche di difesa integrata, limitando l’uso del controllo chimico a vantaggio di tecniche di lotta alternative preferendo, laddove possibile, l’impiego di agenti e mezzi biologici. Alla luce delle acquisizioni scientifiche in campo nutrizionistico e soprattutto a seguito di una maggiore consapevolezza sociale, il mercato si sta sempre più orientando verso produzioni ortofrutticole con ridotta presenza di residui chimici. Ciò ha pertanto promosso la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti fitosanitari ecaci ma con un profilo eco-tossicologico più favorevole. Largo impiego trovano formulati insetticidi basati su estratti vegetali e formulati microbiologici. Anche i feromoni sessuali si impiegano ampiamente sia in pieno campo che in coltura protetta (confusione e disorientamento sessuale), così come le tecniche di “attract & kill” che sfruttano l’azione attrattiva di esche alimentari; inoltre, si registra anche l'uso di antagonisti naturali (artropodi e nematodi). Si riportano alcuni esempi di applicazioni in Sicilia di tecniche ecosostenibili di difesa su vite e su colture ortive protette.
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Voltan, Eleonora. "Tra utopia e alteritá." Revista Eviterna, no. 12 (September 28, 2022): 122–38. http://dx.doi.org/10.24310/eviternare.vi12.14953.

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Abstract:
A partire dal III secolo a.C. si delinea in maniera più nitida quella feconda ma, al tempo stesso, ambivalente relazione tra Egitto e Roma. Con la stipula del trattato di amicitia nell’anno 273 a.C., appaiono sempre più evidenti le ripercussioni sul piano politico, culturale, economico e religioso sul suolo italico. Peculiare interesse riveste anche il ruolo della produzione artistica generata dall’incontro-scontro tra il mondo romano e quello egiziano. In particolare, l’interesse di questo contributo è indirizzato verso l’elaborazione del paesaggio ispirato alla terra del Nilo nella produzione pittorica romana di I secolo d.C. La delineazione di questa tipologia iconografica si fonda su alcuni dettagli figurativi specifici, tra cui quelli legati al mondo della flora e della fauna. Un insieme di elementi che, fondendosi armoniosamente insieme, conducono verso la configurazione di un’ambientazione naturale tesa ad un’ideale di fluttuante utopia che, tuttavia, collide con l’insita portata di alterità dell’immaginario nilotico. Un’alterità fortemente vincolata alla presenza dei pigmei, figure contraddistinte nella maggior parte dei casi da tratti caricaturali e grotteschi, inseriti spesso in situazioni comiche, se non paradossali. Obiettivo del presente articolo è quello di mettere in luce la relazione chiaroscurale tra la “natura” costituente il paesaggio nilotico, ovvero la flora e la fauna tipica, riflesso di una cristallizzata utopia naturalistica, e l’elemento umano, in questo caso i pigmei, sinonimo di alterità per antonomasia, concretizzazione non tanto di una realtà esistente quanto più di uno status estraneo ai limiti del tempo e dello spazio umanamente concepiti.
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Gentile, A., and S. La Malfa. "Il miglioramento genetico per la resistenza agli insetti: una sfida difficile ed attuale." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA10—DECA16. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.80.

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Abstract:
Nello scenario di una nuova agricoltura, le tecniche di miglioramento genetico sono chiamate a svolgere un ruolo importante al fine di rendere i processi produttivi sostenibili anche sotto il profilo ambientale ed economico. Nei prossimi anni sarà necessario produrre di più in condizioni di risorse naturali decrescenti e al tempo stesso assicurare produzioni anche attraverso una riduzione degli input chimici. Negli ultimi cinquant’anni l’integrazione di diverse tecniche e lo sviluppo di metodi di rigenerazione in vitro e di strategie molecolari ha consentito la definizione di nuovi strumenti di miglioramento genetico. Le conoscenze genomiche degli ultimi decenni hanno, infatti, innovato gli strumenti per la realizzazione di programmi di miglioramento genetico, sia in termini di disponibilità di marcatori per selezione assistita o per selezione genomica, sia in termini di conoscenze sulla funzione dei geni responsabili di caratteri agronomici fondamentali, tra i quali la resistenza a stress biotici. I nuovi metodi molecolari, che consentono di ottenere piante cisgeniche, o con sequenze modificate mediante genome editing, si affiancano ai metodi tradizionali di miglioramento genetico superando i limiti dell’incrocio e della selezione, soprattutto con riferimento alla lunghezza dei tempi ed alla impossibilità di prevederne il risultato in termini di caratteristiche modificate. Nella nota vengono descritti i principali metodi di miglioramento genetico e le principali strategie utilizzabili per migliorare la resistenza delle piante agli insetti.
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SCHINDHELM, Virginia Georg. "Gênero, sexualidades e os desafios para educadore(a)s infantis." INTERRITÓRIOS 6, no. 10 (April 14, 2020): 73. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244894.

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Abstract:
RESUMOO artigo resgata discussões dos trabalhos de mestrado e doutorado em educação sobre gênero, sexualidades e a formação docente para lidar com as questões cotidianas das escolas infantis. Sexualidade e gênero são campos inter-relacionados, todavia suas concepções e práticas se confundem e as tornam difíceis para pensá-las distintamente. Apresenta dados empíricos construídos nas produções acadêmicas com prioridade para narrativas de educadore(a)s sobre seus saberes e experiências vivenciadas nas escolas. Gênero e sexualidades são discutidos como concepções constitutivas da subjetividade, que falam sobre cada sujeito, seu corpo, sua cultura e o contexto social em que está inserido. Os trabalham destacam (a) a importância do tema ser refletido por docentes para desmistificar (des)conhecimentos e (pre)conceitos sexuais experienciados na escola (b) a busca de novas concepções e práticas no exercício da profissão, como alternativas e estratégias que contribuam para melhorias do processo formativo docente e das práticas laboriais de educadore(a)s infantis brasileiro(a)s.Formação docente. Gênero e sexualidades. Educação infantil. Gender, sexuality and the infant educators’ challenge ABSTRACT This article brings back master’s degree and PhD education works about gender, sexuality and teachers’ formation to deal with everyday situation in infant schools. Sexuality and gender are connected fields, although the conceptions and practices mix up and make it difficult to think about them clearly. It presents experimental data made in academical productions choosing educators’ narratives about their experiences in schools. Gender and sexualities are discussed as typical conceptions, which discuss about each person, body, culture and the social context in which he/she is inserted. The work appoints (a) this theme is important to be reflected by educators to make (un)known and prejudices sexual experienced in school clear (b) searching new professional conceptions and practices as possibilities and strategies which help to make the teachers’ learning process and working infant educators’ practices improve.Teachers’ formation. Gender and sexualities. Infant education. Género, sexualidad y desafíos para los educadores de la primera infanciaRESUMEN El artículo recupera las discusiones de los trabajos de maestría y doctorado en educación sobre género, sexualidad y formación docente para abordar los problemas diarios de las escuelas infantiles. La sexualidad y el género son campos interrelacionados, sin embargo, sus conceptos y prácticas se confunden y hacen que sea difícil pensarlos distintamente. Presenta datos empíricos construidos en producciones académicas con prioridad para las narraciones de los maestros sobre sus conocimientos y experiencias en las escuelas. El género y las sexualidades son discutidos como concepciones constitutivas de subjetividad, que hablan sobre cada sujeto, su cuerpo, su cultura y el contexto social en el que se inserta. Los trabajadores destacan (a) la importancia de que los maestros reflejen el tema para desmitificar (des)conocimientos y (pre)conceptos sexuales experimentados en la escuela (b) la búsqueda de nuevas concepciones y prácticas en el ejercicio de la profesión, como alternativas y estrategias que contribuyan para mejorar el proceso de formación del profesorado y las prácticas laborales de los educadores infantiles brasileños. Formación del profesorado.Género y sexualidades. Educación Infantil Genere, sessualità e sfide per gli educatori della prima infancia SINTESE L'articolo riprende le discussioni sul lavoro di master e dottorato nell'educazione su genere, sessualità e formazione degli insegnanti per affrontare le questioni quotidiane delle scuole per bambini. Sessualità e genere sono campi correlati, tuttavia le loro concezioni e pratiche sono confuse e rendono difficile pensarle distintamente. Presenta dati empirici costruiti in produzioni accademiche con priorità per le narrazioni degli insegnanti sulle loro conoscenze ed esperienze vissute nelle scuole. Genere e sessualità sono discussi come concetti costitutivi della soggettività, che parlano di ogni argomento, del suo corpo, della sua cultura e del contesto sociale in cui è inserito. I lavoratori sottolineano (a) l'importanza del tema riflesso dagli insegnanti per demistificare la (non) conoscenza e i concetti (pre) sessuali vissuti a scuola (b) la ricerca di nuovi concetti e pratiche nell'esercizio della professione, come alternative e strategie che contribuiscono per migliorare il processo di formazione degli insegnanti e le pratiche di lavoro degli educatori brasiliani dei bambini. Formazione degli insegnanti.Genere e sessualità. Educazione della prima infanzia.
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Mazzei, João Roberto Fortes, Estevão Freire, Eduardo Gonçalves Serra, José Ronaldo de Macedo, Angélica Castanheira de Oliveira, Lucia Helena Pinto Bastos, and Maria Helena Wohlers Morelli Cardoso. "Ricerca sul campo: un’analisi comparativa tra metodi convenzionali, biologici e sostenibili di produzione del pomodoro." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, February 16, 2021, 125–46. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ingegneria-ambientale-it/produzione-del-pomodoro.

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Abstract:
L’agricoltura rappresenta uno dei principali pilastri dell’economia brasiliana, la sua importanza è legata alla sicurezza alimentare e alla generazione di opportunità di lavoro. Tuttavia, è necessario avere una riflessione critica sulla sostenibilità della semina. Tra i diversi tipi di colture, il pomodoro si è distinto come uno dei frutti più piantati e consumati al mondo. Questo articolo fornisce una valutazione comparativa tra tre tipi di piantagione di pomodori: convenzionale, biologica e sostenibile (TOMATEC®), dalla preparazione del terreno alla commercializzazione sul mercato. Il lavoro è stato svolto nel nord dello stato di Rio de Janeiro, insieme a gruppi che producono i frutti in questi tre tipi di impianto. La metodologia si è basata su un questionario non strutturato, con risposte libere, applicato agli agricoltori della regione. Riteniamo che questo studio contribuirà all’orientamento della società attraverso i dati ottenuti da criteri di elaborazione delle informazioni seri. I principali risultati hanno mostrato, attraverso il sistema di impianto sostenibile di EMBRAPA (innovazione), che è possibile utilizzare pesticidi con consapevolezza ambientale e produrre frutti privi di residui. Le malattie, nel sistema convenzionale, sono controllate mediante l’applicazione di fungicidi e battericidi. Nella piantagione sostenibile viene utilizzata una miscela di detersivo fatto in casa con olio di soia, miscela bordolese, latte vaccino, fungicidi da contatto e fungicidi sistemici, e nel sistema di produzione biologico è comune non lasciare che la malattia si depositi nella pianta, attraverso il controllo preventivo della preparazione e protezione del suolo. Nella disinfestazione, il sistema convenzionale esegue l’applicazione di insetticidi composti da diversi principi attivi. Nel sistema organico, il controllo degli insetti è privilegiato bilanciando il suolo, con questo le piante acquisiscono una maggiore resistenza a malattie e parassiti. Nel sistema sostenibile non esiste un trattamento preventivo, ma curativo. I prezzi di mercato della frutta per le piantagioni convenzionali oscillano e dipendono dall’offerta, mentre i pomodori provenienti da sistemi biologici e sostenibili non oscillano. La produzione biologica non ha la capacità installata per soddisfare le richieste del mercato. Con questo, il sistema sostenibile ha guadagnato spazio nel mercato e si è espanso nel sud-est e nel sud del paese.
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Dissertations / Theses on the topic "Produzione insetti"

1

CARUSO, MATTEO FRANCESCO. "Ottimizzazione del processo produttivo degli acari della specie Dermatophagoides e dei loro allergeni." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/72219.

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Abstract:
Questa tesi è frutto della collaborazione tra l'Università e Lofarma S.p.A., un’azienda farmaceutica italiana leader nel settore che produce preparati per pazienti allergici come kit diagnostici e immunoterapie. A tale scopo nel reparto di Acarologia ogni anno vengono allevati e raccolti decine di chilogrammi di acari adulti e, dopo alcune manipolazioni, utilizzati nel reparto produttivo come materia prima per la maggior parte delle formulazioni. Lo scopo di questo progetto è analizzare l'attuale metodo di produzione e studiare se alcuni passaggi potrebbero essere ottimizzati per migliorare la resa, il tasso di produzione e la qualità della materia prima, cercando nel contempo di ridurre costi e tempi di lavorazione. La ricerca è stata suddivisa in 2 aree principali: 1) Procedure di Allevamento (valutazione della qualità della dieta e del ceppo allevato) e 2) Manipolazioni della Materia Prima (ottimizzazione del processo di pulizia e valorizzazione della materia prima). Tra questi, i risultati più significativi sono stati raggiunti nella sezione Manipolazione delle Materie Prime, dove viene descritto un nuovo processo di rifinitura in grado di ottenere rese finali più elevate in tempistiche più brevi. Dopo aver analizzato l'intero ciclo produttivo, è possibile concludere che, nel contesto del Reparto di Acarologia, è più conveniente procedere con una migliore manipolazione della materia prima piuttosto che modificare le attuali metodiche di allevamento, che sembrano già adatte per le esigenze di Lofarma.
This thesis is based on collaboration between University and Lofarma S.p.A., a leading Italian pharmaceutical company which produce preparation for allergic patients like diagnostic kits and immunotherapies. To this purpose every year dozens of kilograms of adult mites are reared and collected in the Acarology department and, after manipulations, used in the Production Department as raw material for most of the preparation. The aim of this project is to analyze the current production methodology of Acarology department and investigate if some steps could be optimized to improve the yield, the production rate and the quality of the raw material while trying to reduce costs and processing times. The research has been divided in 2 main areas: 1) Rearing Procedures (quality assessment about the diet and the strain enacted) and 2) Raw Material Manipulations (optimization of the refining process and valorization of the Raw Material). Between those, most significant results have been achieved in the Raw Material Manipulation section, where is described a novel refining process capable of obtaining higher final yields in a shorter working time. After analyzing the whole manufacturing cycle, is possible to conclude that, within the context of the Acarology Department, is more convenient to proceed with a better manipulation of the raw material in the refining process rather than modifying the actual rearing procedure, which is already suitable for Lofarma needs.
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