Dissertations / Theses on the topic 'Processo di costruzione di significato'

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ZAMBELLI, MICHELA. "INVESTIGATING DYNAMICS OF CHANGE OF PSYCHOLOGICAL PROCESSES WITHIN A COMPLEXITY FRAMEWORK: APPLICATION TO THE MEANING-MAKING PROCESS." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2023. http://hdl.handle.net/10280/134702.

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Abstract:
La tesi di dottorato si propone di aprire una riflessione su come misurare le dinamiche di cambiamento dei processi psicologici in ottica di complessità, presentando un’applicazione al processo di creazione di significato (meaning-making). Dopo la formulazione di una nuova definizione concettuale integrata del processo di meaning-making a seguito di una revisione sistematica (primo capitolo), si è sviluppata una nuova misura self-report del significato della vita (SMILE; situational meaning in life evaluation), validata in un campione rappresentativo nazionale e in un campione di giovani adulti emergenti (secondo capitolo). Il terzo capitolo ha visto la conduzione di due studi con l’utilizzo rispettivamente dei modelli dinamici di equazioni strutturali (DSEM) e l’approccio della Network Psychometric Analysis per indagare le dinamiche di cambiamento del processo di meaning-making nella vita quotidiana di giovani adulti che, durante la pandemia di Covid-19, hanno partecipato a due raccolte giornaliere (measurement burst design). In questi studi è stato indagato il ruolo di fattori individuali (condizione transitiva in amore e lavoro), situazionali (eventi positivi e negativi) e contestuali (pandemia) come attivatori del processo di meaning-making. Le evidenze raccolte mostrano come sia importante indagare i processi psicologici tenendo conto sia del cambiamento intra-soggetto nel tempo, sia delle differenze tra gli individui.
This doctoral thesis aims to open a reflection on how to measure dynamics of change of psychological processes by presenting an application of the complexity framework to the meaning-making process. The first chapter fronts the challenge of how to conceptualize the meaning-making process, by conducting a systematic review of the literature that led toward the formulation of a new integrated conceptual definition of meaning-making. The second chapter presents the development of a new self-report measure of meaning in life (SMILE; situational meaning in life evaluation) that has been validated in a national representative sample and in a sample of emerging and young adults. The third chapter deals with the challenge of how to investigate the dynamics of change of the meaning-making process in the daily life by applying two state-of-the-art data analysis approaches, the Dynamic Structural Equation Models (DSEM) and the Multilevel Network Psychometric approach. Data from emerging and young adults were collected with a measurement burst design made of two daily diary studies during the COVID-19 pandemic. The role of individual factors (transitive condition in love and work), situational factors (positive vs negative events), and contextual factors (pandemic) as activators of the meaning-making process has also been investigated.
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Neri, Matteo. "Modellazione multifisica del processo di tempra di acciai da costruzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi si è andato a generare un modello matematico multi-fisico che rappresenta il processo di tempra di un elemento geometrico a forma di disco con l’obiettivo finale di simulare il processo di tempra in stampo assistito da pressa. Modellate matematicamente le fisiche che entrano in gioco in tale trattamento termico, attraverso un programma di simulazione agli elementi finiti, si è potuto poi monitorare il comportamento termico e strutturale del pezzo soggetto a tempra. Più in particolare si è andati a monitorare la fase di raffreddamento. Si sono riportate quindi tutte le modellazioni matematiche del processo di tempra eseguite tramite programma CAE e mostrati tutti i risultati ottenuti dalla simulazione. Con questi risultati si è fatta un’attenta analisi di coerenza (di temperatura, spostamenti, tensioni). In un secondo momento si sono andati a comparare i risultati tra loro con piccole modifiche controllate dei parametri di processo, in modo da vedere la correttezza di ciò che si è andato a calcolare. Il risultato finale è stato appunto la generazione di una simulazione di processo del modello geometrico capace di simulare ipotesi reali e che garantisca quindi la riproduzione per via matematica del comportamento dei pezzi al trattamento termico di tempra.
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3

BAILO, LUCA. "Attribuzione di significato in situazioni di incertezza: costruzione delle rappresentazioni mentali, ragionamento probabilistico e risoluzione dei problemi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/153292.

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Abstract:
La ricerca di un senso negli stimoli percepiti costituisce una spinta innata verso la comprensione di dati incerti. La casualità, intesa come la generazione di eventi non prevedibili il cui processo generatore non è sistematico, si contrappone a questa ricerca. Gli studi che saranno presentati in questo lavoro partiranno dall’indagare in che modo eventi casuali siano rappresentati, e previsti, quando presentati come frutto di differenti processi generativi e mostreranno come la comparsa della gambler’s fallacy sia fortemente influenzata dalle modalità di presentazione più che dall’alternanza dei risultati. Nonostante diverse serie casuali di eventi siano identiche in termini di alternanza e ricorsività, indizi che portano le persone a rievocare diversi processi generativi inducono differenti rappresentazioni del processo e pattern di risposta. Questa ricerca di significato si estende anche all’interpretazione di intenzioni altrui, considerabili come processi generatori di comportamenti. Uno studio di problem solving si propone di testare l’ipotesi che la ricerca di intenzioni sottese a una manipolazione casuale di informazioni abbia un effetto iatrogeno sui processi di risoluzione legati all’interpretazione di dati casuali.
The search for meaning in the perceived stimula constitutes an innate drive toward understanding uncertain data. Randomness, conceived as the generation of unpredictable events whose generating process is not systematic, is opposed to this research. The studies that will be presented in this work will start inquiring how random events are represented and expected when presented as the result of different generative processes and will show that results’ presentation is thightly bound to gambler’s fallacy’s and could influence response patterns more than stimuli alternation. Despite several random series of events are identical in terms of alternation and recursion, clues that lead people to evoke alternative generative processes induce different process representations and response patterns. This search for meaning is also extended to the interpretation of other people's intentions, which can be considered as generating processes. One problem solving study aims to test the hypothesis that the search for underlying intentions in a random manipulation of information has an iatrogenic effect on resolution processes related to the interpretation of random data.
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4

Bevini, Vera. "Il processo di costruzione contestuale delle preferenze del consumatore." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1999. http://hdl.handle.net/10579/592.

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5

Caccamo, Floriana. "Il processo in psicoterapia di gruppo: costruzione e validazione di una scala per la misurazione dei fattori terapeutici." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423784.

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Abstract:
Currently, the scientific community is trying to overcome this extreme focus to move towards studies that observed as a result, in terms of change, results from a given element of the process. It grows, in fact, the need to identify and define the variables that increase the efficiency of the psychotherapeutic process (Burlingame, Strauss, & Joyce, 2013; Di Nuovo, Lo Verso, Di Blasi, & Giannone, 1998). This research work is part of studies on the process of group psychotherapy, focusing on a specific variable: the therapeutic factors, an intricate interplay of human experiences from which it originated therapeutic change (Yalom, Leszez, 2005). These mechanisms are interacting and interdependent, and they are evident in any group therapy. The thesis project starts from Yalom’ s theory, which identifies 11 therapeutic factors responsible for the change in the patient. The main objective of the research work is the analysis of the factorial structure of a scale buid for measuring the therapeutic factors of group, called FAT.A.S.-G. (Non-specific and Specific Therapeutic Factors of Group). The information from this empirical study may result in a fruitful direction for clinical practice, it becomes, in fact, essential to use the data of empirical research in order to obtain useful information to systematize the preparation and conduct of the treatments (Gullo et al., 2010).
Attualmente la comunità scientifica sta tentando di superare questa focalizzazione estrema per orientarsi verso studi che osservino quale risultato in termini di cambiamento derivi da un determinato elemento processuale. Cresce, infatti, l’esigenza di individuare e definire le variabili che aumentano l’efficienza del processo psicoterapeutico (Burlingame, Strauss, & Joyce, 2013; Di Nuovo, Lo Verso, Di Blasi, & Giannone, 1998). Il presente lavoro di ricerca rientra nell’ambito degli studi sul processo della psicoterapia di gruppo, focalizzandosi su una variabile in particolare: i fattori terapeutici, un’intricata interazione di esperienze umane da cui ha origine il cambiamento terapeutico (Yalom, Leszez, 2005). Si tratta di meccanismi di cambiamento interagenti e interdipendenti tra loro che si evidenziano all’interno di un qualsiasi gruppo terapeutico. La teorizzazione da cui prende avvio il progetto di tesi è quella di Yalom, il quale individua 11 fattori terapeutici responsabili del cambiamento del paziente. L'obiettivo principale del lavoro di ricerca è l’analisi della struttura fattoriale di una scala costruita per la misurazione dei fattori terapeutici di gruppo, denominata FAT.A.S.-G (Fattori Terapeutici Aspecifici e Specifici di Gruppo). Le informazioni provenienti dal presente studio empirico possono tradursi in una proficua indicazione per la pratica clinica, diventa, infatti, sempre più indispensabile utilizzare i dati delle ricerche empiriche al fine di ottenere utili indicazioni per sistematizzare la preparazione e la conduzione dei trattamenti (Gullo, et al., 2010).
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Mancini, Edoardo. "Influenza dei parametri di processo della laminazione a freddo sulla qualità superficiale dei nastri sottili di acciaio inossidabile." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242378.

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PIRAGUA, CHAPARRO LILIANA CONSUELO. "IL VERO TESORO DELLA SCUOLA. Processo di costruzione della conoscenza scientifica da parte di studenti di una scuola rurale colombiana, a partire dallo studio di fenomeni quotidiani dell’astronomia di posizione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/77597.

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Abstract:
Questa tesi indaga i modi di costruzione della conoscenza scientifica da parte degli studenti di questa scuola, a partire dall’adattamento alle caratteristiche socio culturali e geografiche del contesto scelto di una serie di attività che fanno parte di un percorso longitudinale ri-costruito sulla base del lavoro di un gruppo di ricercatori italiani guidati dalle professoresse Enrica Giordano e Nicoletta Lanciano . L’obiettivo generale di questa implementazione é stato progettare e sperimentare un percorso didattico allo scopo di analizzare le caratteristiche associate al processo di costruzione delle conoscenze scientifiche da parte degli studenti. La seguenza didattica ha come contenuto l'astronomia osservativa per coinvolgere gli studenti in un contesto scientifico nel quale individualmente e collettivamente, possano esplorare una molteplicità di strade per la costruzione della conoscenza associata ad un soggetto per sua natura multidimensionale. Nel primo capitolo si presenta l’ipotesi concettuale che sostiene tutto il modello cognitivo di base, e L’insegnamento delle scienze dalla prospettiva culturale. Il secondo capitolo presenta un quadro organizzato secondo uno schema originale, la linea di base, della ricerca colombiana in didattica della scienza. Si presentano anche riferimenti alle ricerche nella didattica della scienza dei contesti europeo e latinoamericano. Il terzo capitolo esplicita le domande di ricerca e gli obiettivi associati. Nel quarto capitolo presenta il Quadro Concettuale e la Descrizione Contestuale. Si tratta di una composizione dialogica tra le diverse prospettive metodologiche utilizzate nel divenire della ricerca Il quinto, sesto e settimo capitolo corrispondono rispettivamente a: l’analisi dei risultati, le conclusioni e le prospettive. Gli allegati sono inseriti dopo la Biliografia. L’elaborazione dell’ipotesi in relazione al modello cognitivo è stata fatta a partire da un confronto originale tra il lavoro dell'italiano Paolo Guidoni, (L-E-C) e del colombiano Carlos A. Hernández (V-I-Ap) a partire dalle fonti primarie. Nella organizzazione e stesura della linea di base sono state analizzate 384 esperienze di ricerca e innovazione didattica colombiane, riprese da fonti secondarie. Le fonti primarie utilizzate nella descrizione del contesto sono prese dagli attori diretti (studenti) e indiretti (comunitá) del processo. Gli strumenti che sono stati ri-costruiti secondo una metodologia qualitativa, si sono trasformati progressivamente a seconda delle caratteristiche del processo, arrivando ad una nuova configurazione metodologica. Ci si è per questo ispirati all’Opportunismo Metodologico descritto da Feyerabend riguardo al modo costitutivo della pratica scientifica reale, sostenendo che non esiste una sola forma legittima di fare ricerca qualitativa, nè una sola posizione o cosmovisione che la supporti. Alcuni conclusioni di ordine generale: 1. Il valore della sequenza didattica, riferito non solo alle implicazioni di contenuto e metodologiche, sta nel fatto che diventa lo strumento che permette allo studente di avvicinarsi ad un altro mondo, il mondo delle scienze. 3. Il nucleo dell’esperienza é stato cercare di arrivare alla razionalitá e alla comprensione dell’ esperienza stessa, in forma discorsiva e attraverso medellizzazioni, come consolidamento dell’apprendimento. 4. Si tratta di una proposta che offre la possibilità di costruzione di conoscenza nel rispetto delle condizioni individuali e non soltanto trasforma la vita di chi partecipa direttamente ma addirittura l’opinione che la comunità ha della scuola stessa.
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STRADA, CRISTINA. "IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE MOBILI NEL PROCESSO DI COSTRUZIONE DI UN CONTESTO INTERSOGGETTIVO NEI PICCOLI GRUPPI. DUE STUDI SUL CAMPO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2873.

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Abstract:
Il presente lavoro, articolato in due studi etnografici, intende contribuire allo sviluppo del Modello dell’Intersoggettività Enunciativa, considerando aspetti fino a questo momento esclusi dallo stesso. L’aspetto caratterizzante degli studi riguarda l’utilizzo di videoregistrazioni delle osservazioni etnografiche, utilizzate con obiettivi diversi. Nel primo caso sono prodotte in ottica di Etnografia Focalizzata, come supporto all’osservazione, mentre nel secondo sono utilizzate per effettuare ulteriori analisi a partire da quanto emerso dalla prima fase qualitativa. Il primo è stato uno studio di etnografia focalizzata su un progetto pilota di educazione digitale per users non nativi digitali, all’interno del quale si è riscontrato come il device risulti di ostacolo alla collaborazione tra gli individui, in quanto essi non possiedono le conoscenze e competenze necessarie a favorirla. Diversamente, nel secondo studio è stato utilizzata la Social Network Analysis, con l’obiettivo di comprendere le modalità di interazione costituite all’interno di gruppi di studenti che lavorano in presenza, ai fini di un obiettivo comune, con il supporto di device mobili. Dai risultati emerge come il dispositivo mobile funzioni ai fini della costruzione del mondo intersoggettivo condiviso solo se trasparente, evidenziando la necessità di considerare imprescindibile l’uso quotidiano e trasparente di tali tecnologie per tutte le fasce di popolazione.
This work, organized into two ethnographical studies, aims at contributing to the development of the Utterance Intersubjectivity model considering aspects not yet included in such model. The performed studies entail the use of videorecordings of ethnographic observations in multiple settings. In the first case, they are produced with a Focused Ethnography purpose in support to the observation, in the second case they are used after a preliminary qualitative step to perform an additional set of analyses. The first study is a focused ethnography on a pilot project considering digital training for non digital-native users. The main outcome is the insight that the device results to be an impairment to the individuals collaboration, since they do not possess the required minimum level of knowledge and competence. In the second study a Social Network Analysis approach is used, with the objective to understand the interaction modalities that emerge within groups of co-located students working towards a common objective with the support of mobile devices. Comparing the results of the studies emerges that mobile devices are effective in the construction of the shared intersubjective world only if they are transparent to the users, highlighting the need to promote and reinforce the everyday use of such technologies.
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STRADA, CRISTINA. "IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE MOBILI NEL PROCESSO DI COSTRUZIONE DI UN CONTESTO INTERSOGGETTIVO NEI PICCOLI GRUPPI. DUE STUDI SUL CAMPO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2873.

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Abstract:
Il presente lavoro, articolato in due studi etnografici, intende contribuire allo sviluppo del Modello dell’Intersoggettività Enunciativa, considerando aspetti fino a questo momento esclusi dallo stesso. L’aspetto caratterizzante degli studi riguarda l’utilizzo di videoregistrazioni delle osservazioni etnografiche, utilizzate con obiettivi diversi. Nel primo caso sono prodotte in ottica di Etnografia Focalizzata, come supporto all’osservazione, mentre nel secondo sono utilizzate per effettuare ulteriori analisi a partire da quanto emerso dalla prima fase qualitativa. Il primo è stato uno studio di etnografia focalizzata su un progetto pilota di educazione digitale per users non nativi digitali, all’interno del quale si è riscontrato come il device risulti di ostacolo alla collaborazione tra gli individui, in quanto essi non possiedono le conoscenze e competenze necessarie a favorirla. Diversamente, nel secondo studio è stato utilizzata la Social Network Analysis, con l’obiettivo di comprendere le modalità di interazione costituite all’interno di gruppi di studenti che lavorano in presenza, ai fini di un obiettivo comune, con il supporto di device mobili. Dai risultati emerge come il dispositivo mobile funzioni ai fini della costruzione del mondo intersoggettivo condiviso solo se trasparente, evidenziando la necessità di considerare imprescindibile l’uso quotidiano e trasparente di tali tecnologie per tutte le fasce di popolazione.
This work, organized into two ethnographical studies, aims at contributing to the development of the Utterance Intersubjectivity model considering aspects not yet included in such model. The performed studies entail the use of videorecordings of ethnographic observations in multiple settings. In the first case, they are produced with a Focused Ethnography purpose in support to the observation, in the second case they are used after a preliminary qualitative step to perform an additional set of analyses. The first study is a focused ethnography on a pilot project considering digital training for non digital-native users. The main outcome is the insight that the device results to be an impairment to the individuals collaboration, since they do not possess the required minimum level of knowledge and competence. In the second study a Social Network Analysis approach is used, with the objective to understand the interaction modalities that emerge within groups of co-located students working towards a common objective with the support of mobile devices. Comparing the results of the studies emerges that mobile devices are effective in the construction of the shared intersubjective world only if they are transparent to the users, highlighting the need to promote and reinforce the everyday use of such technologies.
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COLUCCI, SIMONA. "Dove vuoi andare? Il processo di costruzione del senso di casa dei giovani migranti non accompagnati a Milano tra politiche pubbliche e pratiche di regolazione informale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/306908.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca sui minori stranieri non accompagnati, in due diverse comunità a Milano, riguarda le forme in cui il sistema di accoglienza media la costruzione delle reti sociali dei migranti e quali effetti questo produce sul mondo in cui gli stessi costruiscono un progressivo rapporto con il contesto in cui si trovano a vivere. Come fanno, in altre parole, a sentirsi a casa. In questo processo, che coinvolge sia ambiti spaziali che relazionali, le comunità e le la rete dei servizi locali giocano un ruolo cruciale. Secondo Ambrosini (2011), infatti, forme di regolazione micro-sociale e informale tendono ad emergere laddove l’azione di altri attori - in particolare quelli pubblici - è carente. Tuttavia, se le pratiche informali consentono un accesso più veloce al mercato del lavoro e alla casa allo stesso tempo aumentano il rischio di risultare in forme di marginalità e ghettizzazione.
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Finazzer, Federico. "Analisi e verifica in corso d’opera della qualità di prodotto e di processo nel settore delle costruzioni. Il cantiere della nuova chiesa di Castenaso (BO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
I progetti di costruzione devono soddisfare non solo i requisiti di tempi e costi ma anche in termini di qualità. Il concetto di qualità viene definito e analizzato, dalla genesi allo sviluppo delle norme ISO 9000 e alla declinazione nel settore delle costruzioni con l’introduzione della normativa prestazionale al posto di quella “tradizionale” e del concetto di sicurezza nel contratto delle opere pubbliche. Si tratterà del controllo e della gestione della qualità e delle figure del processo edilizio coinvolte in questo ruolo, con alcuni esempi della letteratura scientifica di metodi di misura della qualità, mostrando che essa non è un parametro fisso ma variabile e quindi di non facile quantificazione. La tesi sviluppa una metodologia di analisi e verifica della qualità dell’organismo edilizio basata sul confronto tra la qualità attesa, descritta attraverso le specifiche di prestazione dei requisiti ricavabili dal capitolato, e la qualità effettivamente realizzata, intesa come grado di rispondenza dei requisiti da parte dell’opera eseguita. La caratteristica principale di questo metodo risiede nel condurre le verifiche in corso d’opera separando la qualità di prodotto da quella di processo, dimostrando che, assumendo le specifiche di prestazione dei documenti dell’appalto come riferimento per il 100% della qualità attesa, allora tanto la qualità del prodotto realizzato quanto quella del processo possono raggiungere livelli di rispondenza inferiori o superiori al 100%. L’obiettivo è quello di fornire uno strumento utile al committente e alla D.L. per valutare la qualità costruita, ma in virtù della sua strutturazione, questo metodo può servire anche alle imprese appaltatrici per controllare l’andamento dei lavori o come strumento di auto-certificazione di qualità ai sensi delle norme ISO 9000. Come caso di studio, il metodo verrà applicato al cantiere per la costruzione della nuova chiesa di Castenaso (BO).
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ROMANO, IOLANDA. "L'azione partecipata a scala locale tra retorica e sorpresa : la costruzione del consenso come possibile effetto inatteso di un processo di apprendimento." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1998. http://hdl.handle.net/11578/278396.

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DI, DOMENICO ALFONSO. "Le politiche per il paesaggio nel processo di costruzione di nuovi frames cognitivi : il caso dell'Osservatorio sperimentale del Delta del Po come strumento di partecipazione delle comunità locali." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/11578/278557.

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GROPPO, RICCARDO. "Sviluppo e Industrializzazione di una macchina LPF e validazione attraverso l'ottimizzazione dei parametri di processo di Ottone CuZn42 e Acciaio Armonico C67." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1245517.

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Abstract:
Le tecnologie di costruzione additiva, dalla loro nascita alle prime applicazioni industriali, hanno fatto un grande salto in termini di sviluppo di hardware e materiali. La continua ricerca di nuovi mercati e la crescente domanda hanno reso più accessibili i costi di tali tecnologie. Dall'uso dei polimeri per fare prototipi alle polveri metalliche per fare parti meccaniche reali i concetti sono sempre gli stessi, costruendo la parte strato per strato. In termini di denaro dagli anni Ottanta ad oggi il processo di stampa 3D mantiene un trend positivo con molti più aumenti per il futuro. In termini di flussi monetari ed energetici durante la produzione di parti complesse, le tecnologie di costruzione additiva possono avere incrementi positivi. Con le tecnologie di costruzione additiva viene anche preso in considerazione l’aspetto legato alla misurazione del consumo energetico di produzione per le valutazioni dell'inventario del ciclo di vita. [2] In molte catene di produzione tradizionali, dove stime affidabili del consumo energetico potrebbero non essere disponibili, l'adozione della tecnologia per costruzione additiva consente ai produttori di fornire ai propri clienti dati affidabili sull'energia incorporata nei prodotti o nei componenti durante la fase di produzione. [2] È stato dimostrato che la selezione della configurazione dei costi minimi in Additive Manufacturing potrebbe portare all'effetto secondario della riduzione al minimo del consumo energetico di processo. [2] La mia tesi di dottorato discuterà una specifica tecnologia di produzione additiva, basata sul processo di fusione del letto in polvere utilizzando un LASER come fonte di fusione. Verranno analizzate le principali componenti costruttive presenti nella macchina prototipo, cercandone le principali criticità (sistema di filtraggio e recupero delle polveri, abbattimento polvere nera, flusso del gas in camera, misura delle perdite di carico nei tratti caratteristici dell’impianto, sistema di raccolta delle polveri, sistema di distribuzione e di deposizione delle polveri sul piatto di stampa) e, nel caso queste causino un arresto anomalo oppure un’irregolarità nella qualità nel componente stampato, se ne svilupperà una modifica oppure una sostituzione radicale del componente in esame. Verificata la stabilità meccanica dell’intera macchina verranno analizzate le proprietà meccaniche dei campioni ottenuti con acciaio inossidabile X2CrNiMo17-12-2 - AISI316L, polvere di ottone CuZn42 e acciaio C67 - Acciaio Temperato. Le principali proprietà meccaniche richieste per un componente costruito per costruzione additiva sono in termini di resistenza meccanica porosità, densità, durezza Brinell, carico a rottura e tensione di snervamento. In particolare, verranno effettuati dei rilevamenti della densità del provino mediante misurazione della densità volumetrica relativa con metodo di Archimede. Successivamente verrà stabilita la bontà della rugosità superficiale attraverso acquisizione di mappe per mezzo di un microscopio ottico e attraverso un software per l’analisi d’immagine ne verrà poi misurata la rugosità superficiale media. Lo stesso campione verrà poi utilizzato per misurare la durezza media del materiale per mezzo di un durometro. Per testare il carico a rottura e il limite di snervamento verranno prodotti dei campioni con geometria ad osso di cane a sezione circolare a cui verrà montato un estensimetro analogico. Il software di elaborazione dei dati elabora la curva sforzo – deformazione.
The additive manufacturing technologies, from their birth to the first industrial applications, made a big jump in terms of hardware and material development. The continuing research for new markets along with a growing demand have made sure that the costs of such technologies have become more accessible. From the using of polymers to do prototypes to metal powders to do real mechanical parts the concepts are always the same, building the part layer by layer. In terms of money from the eighties to present days the 3D printing process maintain a positive trend with much more increases for the future. In terms of monetary and energy flows during the production of complex parts, the additive manufacturing technologies can have positive increments. Thus the adoption of Additive Manufacturing also simplifies measurement of the manufacturing energy consumption for life cycle inventory assessments. In many traditional supply chains, where reliable estimates of cumulative energy consumption may be unavailable, the adoption of AM allows producers to provide their customers with reliable data on the energy embedded into products or component during the manufacturing stage. It has been shown that selecting the minimum cost configuration in Additive Manufacturing is likely to lead to the secondary effect of minimizing process energy consumption. My PhD thesis will discuss a specific additive manufacturing technology, based on the powder bed fusion process using a LASER as a melting source. The main construction components present in the prototype machine will be analyzed, looking for the main critical issues (filtering and powder recovery system, black powder abatement system, in-chamber gas flow, measurement of load losses in the characteristic sections of the plant, powder collection system, distribution and powder deposition system on the printing plate) and, if these cause a crash or an irregularity in the quality in the printed component, a radical modification or replacement of this component will develop. Once the mechanical stability of the entire machine has been verified, the mechanical properties of the samples obtained with stainless steel X2CrNiMo17-12-2 - AISI316L, CuZn42 brass powder and C67 steel - Tempered steel will be analyzed. The main mechanical properties required for a component built for additive manufacturing are in terms of mechanical strength porosity, density, hardness, ultimate tensile strength, and yield tension. Measurements of the density of the specimen will be carried out by measuring the relative volumetric density by Archimedes method. Subsequently, the quality of surface roughness will be measured through the acquisition of maps by means of an optical microscope and through an image analysis software the average surface roughness will then be measured. The same sample will then be used to measure the average hardness of the material by means of a durometer. To test the ultimate tensile strength and the yield strength, samples with circular section will be produced to which an analog extensometer will be mounted. Data processing software processes the strain -strain curve.
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Longhinotti, Maira. "Ambiente fisico e linguaggio ambientale nel processo di rigenerazione affettiva dallo stress in camere di degenza pediatrica." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389070.

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Abstract:
Environmental messages communicated by the physical environment are considered a source of stress in hospitals when represented by negative meanings or meanings which do not match patient’s environmental expectations. In the present study, it is assumed that the hospital physical environment, through its meaning, allows or even promotes affective stress restoration when raises positive cognitions and affects. In this way, it was proposed to identify visual physical attributes of pediatric inpatient rooms that communicate environmental messages related to affective stress restoration. The study adopted a mixed method design, by associating direct and indirect observation; a qualitative and quantitative research strategy; and a descriptive profile. In total, 124 pediatric patients from the age of 8 and 66 parents participated in the study. The investigation was conducted in pediatric inpatient rooms of four hospitals in north-central Italy: one pediatric hospital and three general hospitals. Data collection took place in two phases, comprising: (a) direct observation of the physical built environment (inpatient rooms), observation of traces, administration of questionnaires to patients and parents, as well as consultation to medical records and architectural plans (Phase 1); (b) semi-structured interviews with patients from photographs of inpatient rooms (Phase 2). Data analysis involved descriptive and relational statistical analysis and thematic-categorical content analysis. It was possible to empirically establish a relation between environmental meaning and affective stress restoration. A better environmental evaluation was associated with a greater restoration. In addition, restoration was greater the more patients considered the hospital room as reassuring, orderly, cheerful, relaxing, comfortable, with fresh air, spacious, pleasant and lively. It was found that the following physical attributes of inpatient rooms play a role in the construction of these meanings: residential appearance, fresh air, visual and physical access to natural outdoors, moderate amplitude, opportunities for privacy, opportunities for social interaction, access to technologies, paintings and illustrations on the wall, support for parents’ needs, presence of toys and play areas, conservation and order of the healthcare facility. The results were discussed from multimethodological convergence and with the support of the literature regarding Restorative Environments, Environmental Perception and Cognition, and Evidence-based Design. The study of restorative environments and process from the affective stress condition by analyzing environmental meanings proved relevant, highlighting some of the issues that may promote pediatric patient’s welfare. This volume includes an English version of the thesis and, in the Appendix, the research report related to a complementary study conducted at the HELIX Centre, London.
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Bertuccioli, Gianmarco. "Pianificazione e ottimizzazione del processo produttivo per la costruzione e l'allestimento di superyacht: il caso Ferretti Group." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il progetto sostenuto presso Ferretti Group ha il principale obiettivo di mostrare alcune tecniche implementative per il bilanciamento delle stazioni produttive, la determinazione della sequenza delle attività, la distribuzione delle ore, e determinazione del numero di risorse necessarie per il completamento dell’attività produttiva. Nella prima parte dell’elaborato verranno presentati i fondamenti teorici, dove saranno ripercorsi alcuni temi essenziali per l’ambito applicativo. In primis, lo studio del prodotto poiché i prodotti costituiscono l’output principale delle organizzazioni industriali e normalmente la fonte primaria di guadagno; la loro scelta e progetto dovrebbero essere definiti in stretto rapporto con gli obiettivi dell’azienda. In secondo luogo verranno trattate le tecniche di programmazione e controllo di pianificazione. La seconda parte, invece, sarà dedicata al caso pratico Ferretti Group, frutto di uno studio effettuato nei passati sei mesi di tirocinio presso la holding del gruppo. L’oggetto in analisi è la Navetta Custom Line 120’. Il progetto a cui sono stato affiancato ha come obiettivo finale il bilanciamento delle stazioni produttive; partendo da una situazione di analisi di partenza, dunque, il team ha come obiettivo cardine quello di rischedulare il ciclo produttivo della Navetta e determinare la corretta allocazione delle risorse necessarie alla produzione nel minimo tempo disponibile. Il seguente studio nasce dall’accorgimento di elevati fattori di inefficienza del sistema produttivo nella determinazione del numero di risorse e la imprecisa allocazione delle ore lavoro alle fasi di lavorazione. Inoltre, il team si è occupato di eseguire un’analisi dei costi e dei flussi finanziari dell’imbarcazione; per avere un metro di paragone, sono stati confrontati i costi sostenuti durante i cicli produttivi, distinti per voci di costo (manodopera e materiali) con quelli relativi ad altre imbarcazioni relativamente simili.
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Mura, Bruna. "Ingenerare salute. Il processo di costruzione sociale della salute nell’interazione complessa delle reti locali. Indagine situata su due studi di caso a Napoli e Barcellona." Doctoral thesis, Urbino, 2019. http://hdl.handle.net/11576/2665164.

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Nannini, Michela. "Miglioramento del processo di pianificazione della produzione e delle politiche di stoccaggio: il caso Sherwin Williams (Parte B)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'elaborato riguarda il progetto Rainbow implementato per l'azienda Sherwin Williams con l'obiettivo di migliorare il processo di pianificazione della produzione e delle politiche di stoccaggio. L'analisi è stata condotta sullo stabilimento pilota dell'azienda del business GI nella regione geografica EMEAI, ovvero l'impianto produttivo di Minerbio. Tramite un processo di analisi del portafoglio prodotti del sito abbiamo classificato i codici in gruppi sulla base di vendite totali e stock medio annuo. Con un'analisi di Pareto delle vendite e delle giacenze e la successiva classificazione dei prodotti in cluster abbiamo costruito la cross matrix. Tramite lo studio dell'indice di rotazione abbiamo individuato i gruppi di prodotti con il valore più basso identificando le aree su cui intervenire. In aggiunta, sono stati utilizzati KPI come l'Inventory Quality Ratio (IQR) per l'analisi delle performance del sito produttivo di Minerbio, per capire se le scorte fossero entro i limiti previsti dall'azienda. I risultati pongono l'attenzione su un livello di stock eccessivo rispetto a quanto stabilito dalle politiche aziendali, abbiamo così proposto alcune azioni di miglioramento. Il progetto riguarda anche lo studio del software di previsione della domanda, che continuerà nel proseguo del progetto.
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FRAGAPANE, Salvatore. "SVILUPPO DI COMPOSITI STRUTTURALI IBRIDI PER APPLICAZONI AERONAUTICHE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91304.

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Abstract:
La sempre crescente richiesta nell’ambito della progettazione strutturale aeronautica/aerospaziale di materiali aventi elevate perfomance meccaniche, ha determinato negli ultimi decenni la diffusione dei materiali compositi a matrice polimerica (Polymer Matrix Composites, PMCs) rinforzati prevalentemente con fibre di vetro, aramide e di carbonio (Fiber Reinforced Plastic, FRP). Le principali limitazioni nell’uso di tali compositi sono dovute all’elevata sensibilità agli agenti ambientali ed alle basse temperature di esercizio; inoltre, tali materiali mal sopportano l’esposizione al fuoco e ciò per via della facile incendiabilità non solo della matrice ma anche delle fibre (aramide e carbonio). Al fine di mettere a punto un composito che unisca alle performance strutturali dei PMCs, una buona resistenza alle alte temperature e soprattutto alla esposizione al fuoco, nella presente tesi si è studiato l’uso di un composito ibrido costituito da un laminato CFRP unito a lamine di composito a matrice ceramica (Ceramic Matrix Composite, CMC). In questo ambito, infatti, i compositi ceramici per applicazioni strutturali e i ceramici avanzati, rivestono un particolare interesse poiché potenzialmente forniscono superiori caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche in condizioni di elevate temperature e ambienti particolarmente aggressivi. Ciò nonostante, l'utilizzo dei ceramici in ambito strutturale è in generale limitato da una ridotta affidabilità connessa alla variabilità della resistenza meccanica e da una bassa tenacità di questi materiali. Questo aspetto viene considerevolmente ridotto utilizzando i CMCs, costituiti da una matrice ceramica atta a resistere ad alte temperature e fibre di rinforzo, anche esse in ceramico, che consentono di ottenere buone caratteristiche strutturali e di resistenza al fuoco ed alle alte temperature. Grazie alla loro leggerezza, resistenza meccanica ed alle alte temperature, i CMCs sono particolarmente adatti all’utilizzo in ambito aeronautico ed anche spaziale; ma anche in applicazioni meccaniche come componenti per turbine, bruciatori, motori, forni, scambiatori di calore, per utensili da taglio e formatura. Tra i CMCs, si distinguono essenzialmente quelli a base di SiC e quelli a base di ossidi (allumina); questi ultimi hanno il vantaggio di una maggiore stabilità in ambienti aggressivi e, cosa non trascurabile, hanno costi decisamente inferiori rispetto ai primi a base di SiC, sebbene siano caratterizzati da ridotte proprietà meccaniche.Scopo della presente tesi di dottorato di ricerca è lo sviluppo mediante analisi teorica, numerica e sperimentale di compositi ibridi PMC-CMC aventi caratteristiche innovative che possano essere vantaggiosamente applicati in ambito aeronautico, nell’ambito di una collaborazione con la Alenia Aermacchi S.p.A. Lo sviluppo di tale materiale sarà in particolare finalizzato a soddisfare le esigenze di progetto di alcuni componenti aeronautici soggetti ad elevate temperature e soprattutto a fronte di fiamma, in presenza di condizioni critiche si esercizio. Dopo una breve classificazione e descrizione dei materiali ceramici tradizionali ed avanzati, sono descritte le proprietà dei materiali compositi-ceramici avanzati ed i relativi processi di produzione adottati. Individuato così il CMC che meglio si presta, per costi e prestazioni, allo sviluppo di un composito ibrido per applicazioni strutturali con elevate proprietà di resistere alla fiamma, la tesi si sviluppa attraverso analisi teorica, simulazioni numeriche e sperimentali finalizzate alla messa a punto del materiale e delle analisi delle effettive performance in vista della applicazione aeronautica sviluppata in collaborazione con Alenia Aermacchi S.p.A. Sono state in dettaglio analizzate ed ottimizzate le prestazioni termiche e meccaniche del materiale ibrido sviluppato, con particolare riferimento agli effetti delle tensioni interlaminari ed ai relativi meccanismi di danneggiamento. I modelli numerici utilizzati per le simulazioni termo-meccaniche sono stati messi a punto attraverso una preliminare analisi sperimentale condotta attraverso l’uso dell’estensimetria mediante estensimetri elettrici a resistenza. Apposite prove sperimentali di resistenza al fuoco, condotte in accordo con gli standard di Alenia Aermacchi, hanno confermato la bontà del materiale ibrido e delle soluzioni sperimentali messe a punto.
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Tedeschini, Gabriele <1992&gt. "L’ “azione psicologica” del Proceso de Reorganización Nacional (1976-1983) sul processo di costruzione della memoria. Il caso specifico dei lavoratori ferroviari di Remedios de Escalada." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17743.

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Abstract:
Il presente lavoro indaga l’ “azione psicologica” realizzata dall’ultima dittatura militare argentina, denominata Proceso de Reorganización Nacional, e come essa abbia influito sul processo di costruzione delle memoria degli operai ferroviari della cittadina argentina di Remedios de Escalada, nella provincia di Buenos Aires, attraverso l’analisi dei dialoghi con cinque testimoni, unici sopravvissuti al periodo oggetto di studio. Altresì, analizza il trauma generato dalla paura del terrorismo di Stato, e come questo abbia influito sui testimoni, impedendo loro un accesso libero alla memoria e la possibilità di raccontare gli avvenimenti legati agli anni del regime de facto.
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Bonaiuti, Giovanni. "Strumenti della rete e processo formativo : uso degli ambienti tecnologici per facilitare la costruzione della conoscenza e le pratiche di apprendimento collaborative /." Firenze : Firenze university press, 2005. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40227462k.

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CACCAMO, FLORIANA. "Il processo in psicoterapia di gruppo: costruzione e validazione di una scala per la misurazione dei fattori terapeutici." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11577/2837969.

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ALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.

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Abstract:
Il mio lavoro di ricerca rappresenta un contributo allo studio dell'esperienza umana dello “spazio alimentare” come costruzione sociale che comprende sia i modelli del comportamento umano, e la loro relazione sensoriale con uno specifico luogo, sia l'imprenditoria etnica. Il nucleo di questo progetto di ricerca è rappresentato da un’indagine multi-generazionale del multiforme processo della migrazione italiana in America, laddove la cultura alimentare viene utilizzata come veicolo per esaminare come gli immigrati abbiano prima perso e poi negoziato una nuova identità in terra straniera. Lo scopo generale della tesi è quello di esaminare come il cibo rappresenti un collegamento nostalgico con la patria per la prima generazione, un compromesso culturale per la seconda e un modo per rinegoziare un'etnia ibrida per le generazioni successive. La lente del cibo è anche utilizzata per esplorare lo sviluppo dei ristoranti italiani durante il Proibizionismo e il loro ruolo nel processo di omogeneizzazione culinaria e di invenzione della tradizione nel mondo contemporaneo. Per spiegare come la cucina regionale in America sia diventata un simbolo collettivo di etnia e abbia potuto creare un'identità Italo-Americana nazionale distinta da quella italiana, ho adottato il modello creato da Werner Sollors e Kathleen Neils Cozen e sintetizzato con l'espressione di “invenzione dell'etnia”. Il capitolo di apertura esplora la migrazione su larga scala che ha colpito l'Italia e la storia economica italiana per oltre un secolo e prosegue con un’analisi storica sullo sviluppo dei prodotti alimentari nel tempo. La prima sezione evidenzia il significato culturale dell'alimento e il suo ruolo nella costruzione di un'identità nazionale oltre i confini italiani e prosegue con un’analisi sulla successiva variazione delle abitudini alimentari durante l'immigrazione di massa. Il capitolo conclude illustrando il quadro teorico utilizzato per teorizzare le diverse dimensioni dell'etnia. Partendo dall'ipotesi che l'identità sia un elemento socialmente costruito e in continua evoluzione, il secondo capitolo è dedicato all'analisi della natura mutevole del cibo, esplorata attraverso tre distinti ma spesso sovrapposti tipi di spazio: spazio della "memoria individuale"; spazio della "memoria collettiva"; spazio della "tradizione inventata". Lo spazio della “memoria individuale” esplora come i primi immigrati italiani tendevano a conservare le loro tradizioni regionali. Al contrario lo spazio della memoria collettiva osserva il conflitto ideologico emerso tra la prima e la seconda generazione di immigrati italiani, in risposta alle pressioni sociali del paese ospitante. L'analisi termina con la rappresentazione di generazioni successive impegnate a ricreare una cultura separata di cibo come simbolo dell'identità creolata. Il capitolo tre, il primo capitolo empirico della dissertazione, attraverso l'analisi della letteratura migrante mostra l'importanza del cibo italiano nella formazione dell'identità italo- americana. Questa letteratura ibrida esamina il ruolo degli alimenti nelle opere letterarie italo-americane di seconda, terza e della generazione contemporanea di scrittori. Il quarto capitolo completa la discussione seguendo la saga del cibo italiano dai primi ristoranti etnici a buon mercato, frutto della tradizione casalinga italiana, fino allo sviluppo di un riconoscibile stile di cucina italo-americano. A questo proposito, i ristoranti rappresentano una "narrazione" etnica significativa che riunisce aspetti economici, sociali e culturali della diaspora italiana in America e fa luce sull'invenzione del concetto di tradizione culinaria italiana dietro le cucine americane. La sezione termina con un'esplorazione del problema moderno relativo al fenomeno dell’Italian "Sounding" negli Stati Uniti, basato sulla creazione di immagini, colori e nomi di prodotti molto simili agli equivalenti italiani, ma senza collegamenti diretti con le tradizioni e la cultura italiana. Il capitolo finale fornisce una visione etnografica su ciò che significa essere italo-americani oggi e come i ristoranti italiani negli Stati Uniti soddisfano la tradizione culinaria Italiana nel mondo contemporaneo americano. Per concludere, considerando le teorie dell'invenzione della tradizione, due casi di studio esplorativi a Naples, in Florida, vengono presentati sia per analizzare come gli italo-americani contemporanei manifestano la loro etnia attraverso il cibo etnico sia per esaminare come il cibo italiano viene commercializzato nei ristoranti etnici degli Stati Uniti, alla luce della del processo di globalizzazione.
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SCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.

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Abstract:
L’indagine prende in esame l’uso e la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo. La ricerca, pur nel riferimento consapevole alla consolidata letteratura ormai classica sull'argomento, ha tra i propri riferimenti filosofici specificatamente la teoria del discorso di Michel Foucault, con la sua metodologia dell’analisi discorsiva, e segue un approccio transdiscipli¬nare fra scienze culturali e filosofia. Essa ha come punto di partenza, come caso di studio, la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale martire di stato durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. La ricerca si sviluppa sulla scorta dell’ipotesi di una connessione fra procedure di legittimazione dell’autorità politica e delle strutture di potere e l’emergere della figura del martire di Stato. Le rappresentazioni martirologiche sono considerate pratiche discorsive performanti, attraverso le quali la morte di Moro viene ad assumere il significato di un martirio per lo Stato, la Repubblica Italiana e i valori democratici. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso l’allocazione dello statuto di martire, la morte di Moro acquisisca il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, garantiti dalla costituzione (in particolare articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Attraverso questa significazione, la figura di Moro assurge inoltre a corpo simbolico dello Stato-nazione, legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva con la nazione. Si tratta qui di mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato, dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale» (Absolutismus der Wirklichkeit). La ricerca vuole altresì mettere in luce la dimensione strumentale delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, le quali hanno mantenuto e tuttora mantengono un’efficacia performativa nonostante il chiaro ed evidente rifiuto, espresso da Moro stesso, di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità.» La ricerca si propone di dimostrare la valenza di tale ipotesi di lavoro attraverso l’analisi dell’apparizione e diffusione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti nell’intervallo temporale di quattro decenni. Il corpus delle fonti preso in esame include: articoli di giornali e riviste, i documenti prodotti da Moro e della Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, trasmissioni televisive (documentari e reportage), opere letterarie e cinematografiche. La teoria discorsiva e l’analisi archeologico-genealogica sviluppate da Michel Foucault fungono da base teorico-metodologica del lavoro. Il taglio transdisciplinare dell’indagine rende necessaria la distinzione di due diversi piani di ricerca. In primo luogo, ci si pone come obiettivo di individuare e analizzare le diverse rappresentazioni come elementi di una formazione discorsiva il cui tema comune è la morte di Aldo Moro. Si tratta di operare una ricognizione, attraverso il lavoro empirico, dei modi di rappresentare l’uccisione di Aldo Moro e di individuare le regole che determinano ciò che può essere detto e mostrato a tale riguardo. In secondo luogo, a partire da qui, ci si propone di fare un’analisi critica dell’uso e della funzione del linguaggio e della simbologia di matrice religiosa all’interno della forma¬zione discorsiva presa in esame. L'obiettivo è di mettere così in luce non solo il dispositivo di legittimazione politica che presiede alla costruzione della figura del martire, ma anche la sua polivalenza.
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FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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Abstract:
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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