Academic literature on the topic 'Processi di punto'

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Journal articles on the topic "Processi di punto"

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Gioga, Gianmaria, Morena Crivellaro, Veronica Lazzaretto, Elena Debora Toffanello, Alessandro Villa, Lorenzo Cattelino, and Andrea Segnalini. "Implementazione della metodologia Lean per l'ottimizzazione del punto tamponi: l'esperienza di Piove di Sacco." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 137–56. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14621.

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Abstract:
La necessità di ottimizzare i processi di erogazione di servizio del SSN (sistema sanitario nazionale) italiano è cresciuta velocemente con la diffusione del SARS-CoV-2. In particolar modo, i processi di gestione dei centri tamponi hanno richiesto interventi di miglioramento al fine di ottimizzate i tempi e le modalità di esecuzione della procedura.Mediante la metodologia del caso studio, il presente lavoro descrive l'esperienza di un centro per tamponi antigenici e molecolari della Regione Veneto in cui sono stati utilizzati alcuni strumenti del toolbox della metodologia Lean per mappare i processi, raccogliere i dati e definire azioni efficaci di miglioramento dei flussi degli utenti. A seguito di questo intervento il tempo medio di transito utente nel centro tamponi è stato ridotto del 73% per i test molecolari e del 42% per i test rapidi antigenici. Ulteriori risultati ottenuti sono stati l'azzeramento degli errori in fase di accettazione e un contestuale aumento del livello di soddisfazione del personale.L'importanza di saper rispondere alle sfide con agilità, l'efficacia di un approccio iterativo e della collaborazione trasversale rappresentano i principali insegnamenti emersi.
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Thione, Bosio Anna. "Il punto di vista gruppoanalitico sui processi transferali nel gruppo clinico." GRUPPI, no. 3 (May 2010): 129–43. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-003008.

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Cellamare, Carlo. "Pratiche, "saperi cittadini" e culture urbane in relazione ai processi partecipativi." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 189–204. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096008.

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Abstract:
Nell'ambito del dibattito relativo a una rilettura critica dei processi partecipativi, il presente contributo vuole approfondire gli aspetti connessi ai saperi coinvolti in tali processi, anche al fine di rileggere criticamente alcuni approcci al tema e offrire prospettive innovative utili al planning, partendo dal punto di vista delle pratiche di vita quotidiana, delle culture urbane e delle dinamiche di interazione, e rimettendo in discussione alcuni concetti come quello di "progetto".
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Lipari, Domenico. "La "comunitŕ di pratica" come contesto sociale di apprendimento." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 13 (February 2010): 158–70. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013011.

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Abstract:
Secondo la prospettiva della "comunitŕ di pratica", che l'articolo descrive nei suoi tratti essenziali, le dinamiche dell'organizing possono essere interpretate come processi caratterizzati dall'intreccio di tre dimensioni costituitive: quella della pratica in primo luogo, quella dell'apprendimento e, infine, quella della comunitŕ. Emerge un punto di vista secondo cui l'apprendere trova il suo fondamento nella pratica e nelle relazioni tra gli attori implicati nella medesima pratica.
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Laino, Giovanni. "Giovanni Laino. Innovazione delle politiche per l'abitare: una strategia enzimatica per il programma di recupero dei bassi a Napoli." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 206–23. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096009.

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Abstract:
Nell'ambito del dibattito relativo a una rilettura critica dei processi partecipativi, il presente contributo vuole approfondire gli aspetti connessi ai saperi coinvolti in tali processi, anche al fine di rileggere criticamente alcuni approcci al tema e offrire prospettive innovative utili al planning, partendo dal punto di vista delle pratiche di vita quotidiana, delle culture urbane e delle dinamiche di interazione, e rimettendo in discussione alcuni concetti come quello di "progetto".
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Blassel, Jean Maurice. "La violenza della formazione." INTERAZIONI, no. 2 (July 2010): 143–50. http://dx.doi.org/10.3280/int2010-002014.

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Abstract:
In questo articolo, l'autore riflette sulla formazione da un punto di vista psicoanalitico. Egli mette in prospettiva la violenza nelle famiglie e la violenza inerente ai processi di formazione, per poi soffermarsi, in particolare, sui giochi narcisistici che sottendono una formazione e sui processi invidiosi che possono svilupparvisi. L'autore conclude proponendo una modalitŕ di supervisione che faciliti l'elaborazione dei giochi narcisistici
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Cusinato, Augusto. "La pianificazione del territorio nell'epoca della conoscenza. Il punto di vista di un economista." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 103 (July 2012): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-103002.

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Abstract:
Il paper esamina se, nel passaggio alla società della conoscenza, esistono le condizioni per un recupero di legittimazione sociale da parte della pianificazione urbana e territoriale: condizioni che consistono nella convergenza tra le istanze etiche proprie di ogni intervento regolatore e il gioco degli interessi inerente al modello di sviluppo in atto. L'esame indica che vi è spazio per il formarsi di tale convergenza, considerato il carattere specificatamente locale dei processi dialogici di formazione della conoscenza che stanno alla base della creatività e dell'innovazione.
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Carrera, Letizia. "Centri storici tra specificità e processi di mutamento." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 125 (August 2021): 116–32. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-125007.

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Abstract:
Il dibattitto italiano sui centri storici, caratterizzato per lungo tempo da un andamento carsico, è stato spesso carente sia sul piano del riconoscimento della loro specificità, sia su quello di un'analisi processuale delle loro caratteristiche. Il punto di partenza è riconoscerli come parte integrante della città ma, allo stesso tempo, come parti caratterizzate da tratti specifici. Alcune volte i centri storici sono considerati come una risorsa per la città in termini di sviluppo sociale ed economico; altre volte come un problema che richiede strategie di intervento. L'autore propone una riflessione che muove dalle peculiarità di ciascuna realtà, per connettersi a una proposta tipologica centrata sui processi di cambiamento che caratterizzano i centri storici. Questa prospettiva di analisi rappresenta anche la possibilità di orientare interventi progettuali in vista di politiche di rigenerazione urbana.
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Balaguer Callejón, Francisco. "La crisi della democrazia rappresentativa di fronte alla democrazia digitale." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (December 2022): 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-002002.

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Abstract:
La percezione culturale dei progressi tecnologici viene trasferita ai processi democratici e costituzionali, creando l'illusione che ci sia una corrispondenza tra sviluppo tecnologico e sviluppo politico. In tal senso, la democrazia può evolversi nello stesso modo in cui si evolve la tecnologia? E questi progressi tecnologici implicano necessariamente un progresso costituzionale e democratico? Il contributo analizza l'impatto delle nuove tecnologie sui processi democratici dal punto di vista della contrapposizione tra democrazia rappresentativa e democrazia digitale.
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Cella, Gloria. "Il paratesto del romanzo web in Cina: il caso Punto di partenza." ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 52–69. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19550.

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Abstract:
Negli ultimi vent’anni, la letteratura web si è affermata nella Repubblica popolare cinese come forma di letteratura popolare e i lunghi romanzi pubblicati e aggiornati quotidianamente dagli utenti rappresentano la principale forma di narrativa diffusa sulle piattaforme online. Servendosi degli strumenti offerti da Gérard Genette, il contributo analizza il paratesto di romanzi web pubblicati su Punto di partenza e, in particolar modo, i contenuti della sezione “in aggiunta al testo”, uno spazio che precede il romanzo dove lo scrittore pubblica notizie e informazioni di varia natura. L’analisi di tali contenuti ha permesso di mettere in luce pratiche e strategie adottate dalle figure coinvolte, confermando la centralità della comunità virtuale nei processi di produzione e fruizione di tale letteratura.
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Dissertations / Theses on the topic "Processi di punto"

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Camanzi, Laura <1983&gt. "Messa a punto di biosensori e processi biotecnologici per la gestione di matrici contaminate." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4111/1/Camanzi_Laura_tesi.pdf.

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Camanzi, Laura <1983&gt. "Messa a punto di biosensori e processi biotecnologici per la gestione di matrici contaminate." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4111/.

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Capodicasa, Serena <1980&gt. "Messa a punto di processi biotecnologici per la produzione di biocombustibili da matrici organiche di rifiuto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/638/1/Tesi_Capodicasa_Serena.pdf.

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Abstract:
The bioproduction of materials and energy from renewable sources (industrial biotechnology) is getting more and more interest in order to improve environmental sustainability of chemical industrial processes and to decrease their dependence from oil. Anaerobic digestion of organic waste matrices (agricultural and industrial wastes, organic fraction of municipal wastes, sewage sludges etc.) may play an important role in the implementation of industrial biotechnology being a well developed strategy in the valorization of complex matrices, as it can mineralize them while producing bioenergy in the form of a biogas rich in methane. In this research the potential of anaerobic digestion in the treatment of polluted sewage sludge was studied by developing three set of anaerobic microcosms with sludges differently contaminated by xenobiotic compounds. The effect of different incubating temperatures and of exogenous carbon and vitamine sources was investigated along with the role of the occurring microbial populations in the pollutant degradation activity. So, while confirming the potential of anaerobic digestion for the biomethanization of sewage sludges, this work proved the effectiveness of this technology in the removal of pollutants too. Moreover, since the degradation of lignocellulose appears to be a limiting step in the anaerobic treatment of a wide range of biomass, the possibility of optimizing anaerobic digestion of lignocellulosic substrates was also studied. To this aim a research was carried out at the BOKUUniversity of Natural Resources and Applied Life Sciences, Department for Agrobiotechnology, IFA - Tulln, where mixed cellulolytic cultures were isolated from biogas plants while assessing the metabolic pathway leading to cellulose degradation and verifying their capability to grow on lignocellulose too, proving that on the long term such bacterial cultures could be used as inoculum in order to improve the hydrolysis of lignocellulose in anaerobic digestion plants.
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Capodicasa, Serena <1980&gt. "Messa a punto di processi biotecnologici per la produzione di biocombustibili da matrici organiche di rifiuto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/638/.

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Abstract:
The bioproduction of materials and energy from renewable sources (industrial biotechnology) is getting more and more interest in order to improve environmental sustainability of chemical industrial processes and to decrease their dependence from oil. Anaerobic digestion of organic waste matrices (agricultural and industrial wastes, organic fraction of municipal wastes, sewage sludges etc.) may play an important role in the implementation of industrial biotechnology being a well developed strategy in the valorization of complex matrices, as it can mineralize them while producing bioenergy in the form of a biogas rich in methane. In this research the potential of anaerobic digestion in the treatment of polluted sewage sludge was studied by developing three set of anaerobic microcosms with sludges differently contaminated by xenobiotic compounds. The effect of different incubating temperatures and of exogenous carbon and vitamine sources was investigated along with the role of the occurring microbial populations in the pollutant degradation activity. So, while confirming the potential of anaerobic digestion for the biomethanization of sewage sludges, this work proved the effectiveness of this technology in the removal of pollutants too. Moreover, since the degradation of lignocellulose appears to be a limiting step in the anaerobic treatment of a wide range of biomass, the possibility of optimizing anaerobic digestion of lignocellulosic substrates was also studied. To this aim a research was carried out at the BOKUUniversity of Natural Resources and Applied Life Sciences, Department for Agrobiotechnology, IFA - Tulln, where mixed cellulolytic cultures were isolated from biogas plants while assessing the metabolic pathway leading to cellulose degradation and verifying their capability to grow on lignocellulose too, proving that on the long term such bacterial cultures could be used as inoculum in order to improve the hydrolysis of lignocellulose in anaerobic digestion plants.
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Giberti, Silvia. "Messa a punto di processi biotecnologici per la valorizzazione di paste saponose ad elevato impatto ambientale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14628/.

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Abstract:
La pasta saponosa è un sottoprodotto della produzione di oli vegetali. La gestione dei sottoprodotti per via biotecnologica nei diversi settori dell'industria alimentare è in crescita e la possibilità di generare materie prime/ingredienti/molecole ad alto valore aggiunto a costo ridotto è di alto interesse.
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Carbonin, Claudia. "Il punto di vista dei bambini nei processi di affidamento familiare. Ricerca esplorativa con gli operatori dei servizi del Comune di Genova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3426754.

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Abstract:
This PhD thesis aims to explore the context of foster care services in relation to the participation of children in foster care projects designed for them. Giving the opportunity to children to express their point of view on events that affect them, before being a right recognized by the Convention on the Rights of the Child (CRC article 12, 1989), is the basis of the contemporary pedagogical vision that considers the child as the "protagonist" (Cian, 1993) capable of acting on the world around him and the active "builder" (Vygotsky, 1978) of his knowledge in the context he belongs to. This right seems hardly granted within the Protection Service that deal with children and families in difficult situations, as in such cases the institutional warrant focused on the function on protection, presupposing the capability of an adult to know what is better for a child and decide accordingly in his best interest, is to prevail. This project is developed within the ecological perspective of human development (Bronfenbrenner 1979, 2005) and intends to investigate the theme of "the child's point of view" with reference to the hetero-family foster care experience he is living, in order to highlight the possible areas of reflection and innovation in the design of foster care services by the operators involved. The survey group consists of 16 social workers, 8 children between 5 and 10 years old and their families who are cared for by the services of the Genoa Municipality, as this municipality has been appointed by the Ministry of Labor and Social Affairs for testing the National Guidelines for the Family Foster Care which were approved on 25.10.2012. By assuming a purely qualitative approach, through the implementation of the "Research Training Intervention" model, the survey will be conducted using the tools of the Mosaic Approach (Clark, 2001.2005) which have been adapted to the type of the survey group. Therefore visual techniques such as the use of photography will be utilized; the construction of the photo album to collect the child's point of view, which will be integrated later with the one of the adults (birth family, foster family, social services protection operators) through semi-structured interviews and focus groups. The literature review focused on the close examination of the cultural, legislative, psychological and pedagogical roots of the aspects related to the child's listening and participation to the decisions that concern him (Dame Butler-Sloss, 2001) within the services for minors, and in particular in local child protection services. The evaluation of the experience of "training" first and then "action research" together with the operators involved outlined the pedagogical aspects that are central to the European and international debate on the actual realization of the right of listening and participation, in particular for children included in protection and foster care programs; moreover, it has proposed interesting developments on the organizational dimension of the services in which the operators work or interface, as a crucial element in achieving systematic and not occasional practices that put at center the child's point of view in the decisions that concern him.
La presente tesi di dottorato si propone di esplorare il contesto dei servizi per l’affidamento familiare in relazione alla partecipazione dei bambini ai progetti di affidamento familiare pensati per loro. Dare la possibilità ai bambini di esprimere il loro punto di vista sugli avvenimenti che li riguardano, prima che essere un diritto riconosciuto dalla Convenzione dei diritti del bambino (art.12 CRC 1989), è il presupposto della visione pedagogica contemporanea che vede il bambino “protagonista” (Cian, 1993) in grado di agire sul mondo che lo circonda e “costruttore” (Vygotskij, 1978) attivo delle sue conoscenze nel contesto a cui appartiene. Nell’ambito dei Servizi di Tutela e Protezione che si occupano dei bambini e delle loro famiglie in situazione di difficoltà, tale diritto sembra garantito con difficoltà in quanto risulta prevalere il mandato istituzionale focalizzato sulla funzione di “protezione”, che presuppone la capacità dell’adulto di sapere cosa è meglio per il bambino e decidere nel suo migliore interesse. Il presente progetto si sviluppa all’interno della prospettiva ecologica dello sviluppo umano (Bronfenbrenner 1979, 2005) e intende indagare quindi il tema del “punto di vista del bambino” in riferimento all’esperienza di affido etero-familiare che sta vivendo, al fine di evidenziare i possibili ambiti di riflessione e innovazione nelle pratiche di progettazione dell’intervento di affido familiare degli operatori dei servizi coinvolti. Il gruppo di indagine riguarda 16 operatori sociali e 8 bambini di età compresa tra i 5 e 10 anni e le loro famiglie che sono in carico presso i servizi del Comune di Genova, in quanto questo Comune è stato individuato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per sperimentare le Linee di Indirizzo Nazionali per l’Affido Familiare approvate il 25.10.2012. Assumendo un approccio prettamente qualitativo, attraverso il modello della Ricerca Formazione Intervento, l’indagine sarà condotta avvalendosi degli strumenti del Mosaic Approach (Clark, 2001,2005) che sono stati adattati alla tipologia del gruppo di indagine. Saranno, dunque, utilizzate tecniche visuali come l'uso della fotografia, la costruzione dell’album fotografico per raccogliere il punto di vista del bambino, che verrà in seguito integrato con quello degli adulti (famiglia d’origine, famiglia affidataria, operatori dei servizi di tutela sociale) attraverso interviste semistrutturate e focus group. La rassegna della letteratura ha riguardato l’approfondimento delle radici culturali, legislative, psicologiche e pedagogiche degli aspetti riguardanti l’ascolto e la partecipazione del minore alle decisioni che lo riguardano (Dame-Butler Sloss, 2001) all’interno dei servizi per i minori, e in particolare nei servizi territoriali tutela minori. La valutazione dell’esperienza di formazione prima e ricerca-intervento poi insieme agli operatori coinvolti, ha delineato gli aspetti pedagogici che sono al centro del dibattito europeo e internazionale sulla effettiva realizzazione del diritto di ascolto e partecipazione in particolare dei bambini inseriti nei percorsi di protezione e tutela e in affidamento familiare nello specifico; inoltre, ha prospettato interessanti sviluppi sulla dimensione organizzativa dei servizi coinvolti in cui gli operatori lavorano o con cui si interfacciano, come elemento determinante nel realizzare pratiche sistematiche e non occasionali che mettano al centro il punto di vista del bambino nelle decisioni che lo riguardano.
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Morri, Lorenzo <1972&gt. "La responsabilità sociale dell’impresa: teorie e significati sociali. Con una ricerca empirica sul punto di vista dei lavoratori." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1098/1/Tesi_Morri_Lorenzo.pdf.

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Morri, Lorenzo <1972&gt. "La responsabilità sociale dell’impresa: teorie e significati sociali. Con una ricerca empirica sul punto di vista dei lavoratori." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1098/.

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MINERVINO, AMODIO Antonio. "Messa a punto di tecniche di fotogrammetria digitale mediante UAV per la caratterizzazione morfometrica dei versanti e per la stima dei processi erosivi." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2020. http://hdl.handle.net/11695/99500.

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Abstract:
Il lavoro di tesi sviluppato nell’ambito del dottorato si pone come obiettivo generale quello di generare un flusso di lavoro che consenta l’impiego della fotogrammetria aerea da drone, per la quantificazione dei tassi di erosione, utilizzando differenti parametri per ottenere modelli digitali del terreno con elevata accuratezza. Per raggiungere tale scopo è stata messa a punto una tecnica fotogrammetrica che tiene conto di alcune variabili da utilizzare in fase di acquisizione ed elaborazione dei dati. Successivamente, per applicare e validare tale tecnica, sono state selezionate tre aree test su cui effettuare le misure. Il lavoro di tesi è suddiviso in due parti: A e B. La parte A tratta i concetti base dell’erosione, della fotogrammetria e le metodologie più utilizzate, e si sviluppa su tre capitoli: • capitolo 1: fornisce una disamina generale sull’erosione del suolo, così come sulle misure e sui modelli maggiormente utilizzati per poter stimare tale fenomeno; • capitolo 2: si sofferma sui principali metodi di interpolazione e sul calcolo dell’accuratezza di un modello, dopo un excursus sui diversi tipi di modelli digitali che vengono utilizzati per la rappresentazione del territorio; • capitolo 3: riporta i principi della fotogrammetria, le caratteristiche delle immagini e gli strumenti di acquisizione, le camere digitali, oltre alla storia e alle origini della fotogrammetria. Infine vengono descritti innovativi sistemi di acquisizione aerea di prossimità che, grazie ai molteplici vantaggi che offrono, si stanno diffondendo molto rapidamente nell’ambito dei rilievi topografici. Nella parte B, relativa alla parte sperimentale, viene riportata la ricerca effettuata con le relative applicazioni, in particolare: • capitolo 4: descrive i risultati ottenuti, dopo la descrizione dei parametri utilizzati per lo sviluppo della tecnica fotogrammetrica; • capitolo 5: descrive le tre aree test selezionate, l’applicazione della tecnica fotogrammetrica sviluppata ed i relativi risultati ottenuti.
The present work aims at creating a work protocol that allows the use of aerial drone photogrammetry for the assessment of erosion rates, by using different parameters to obtain digital terrain models with a high accuracy. To achieve this purpose, a photogrammetric technique based on some variables to be used in the phases of data acquisition (flight altitude, camera and type of acquisition: photos and videos) and processing (four different interpolation methods), was developed. Three areas were selected for measurements to test and validate this technique. The thesis is divided into two parts: A and B. Part A reports the basic theories and aspects of soil erosion, the photogrammetry and the most used methodologies to evaluate soil erosion. This part is divided into three chapters: • chapter 1: is focused on the general concepts about soil erosion, as well as on the most used measures and models to estimate this phenomenon; • chapter 2: is focused on the illustration of different types of digital models used for the terrain representation, main interpolation methods and the calculation of the model accuracy; • chapter 3: is focused on the drone photogrammetry, with special reference to photogrammetry theory, image characteristics and acquisition tools, digital cameras, as well as the origins of photogrammetry. Finally, innovative aerial proximity acquisition systems are described. Part B includes the experimental design, in particular: • chapter 4: focuses on the development of the photogrammetric procedure for the realization of high-precision digital terrain models, and includes the description of the parameters used for the development of the photogrammetric technique and related results; • chapter 5: reports characteristics of the three selected test areas, the application of the photogrammetric technique and related results obtained; • chapter 6: the conclusions of the PhD work are reported
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Motta, Valentina. "Messa a punto di processi assistiti da plasmi freddi a pressione atmosferica per la sintesi in volo di nanoparticelle e la codeposizione di film polimerici nanostrutturati per applicazioni biomedicali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il lavoro presentato riguarda la progettazione e messa a punto di un set up sperimentale assitito da plasmi atmosferici di non equilibrio per la sintesi in volo di nanoparticelle (NPs) di argento (Ag) e la simultanea codeposizione di coating polimerici nanostrutturati su substrati utilizzati per applicazioni biomedicali. Dapprima, le attività sperimentali hanno investigato la possibilità di sintetizzare in liquido NPs di Ag, sottoponendo una soluzione acquosa contenente il sale precursore al trattamento plasma effettuato mediante sorgente Corona Jet. Le analisi UV-VIS dei colloidi ottenuti hanno confermato la presenza di NPs di Ag nella soluzione, dimostrando la capacità del plasma di ridurre l’Ag del sale precursore portando alla formazione di NPs. Verificata la possibilità di sintetizzare NPs in liquido, la seconda fase di questo studio ha riguardato la messa a punto di un set up in grado di sostenere la sintesi in volo di NPs di Ag, introducendo nella regione di plasma la soluzione nebulizzata contenente il sale precursore. Le analisi condotte al microscopio elettronico a scansione (SEM) dotato di un sistema spettroscopia Energy Dispersive X-ray Spectrometry (EDS) hanno evidenziato la sintesi di NPs di Ag con dimensioni comprese tra qualche nanometro e il micron. Dimostrata la fattibilità della sintesi in volo, si è proceduto alla fase di codeposizione plasma assistita di coating polimerici nanostrutturati. La produzione di tali rivestimenti è avvenuta mediante contestuale introduzione nella regione di plasma del precursore monomerico, per la realizzazione della matrice polimerica, e del precursore salino in soluzione acquosa, per la sintesi in volo di NPs di Ag. La composizione chimica dei coating codepositati è stata analizzata mediante spettroscopia ad infrarossi in trasformata di Fourier e la morfologia è stata investigata mediante SEM-EDS.
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Books on the topic "Processi di punto"

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Biggeri, Mario, Ambra Collino, and Lorenzo Murgia, eds. Processi industriali e parti sociali. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-608-4.

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Abstract:
Questa pubblicazione è il frutto di un progetto, denominato “Le imprese Toscane in Cina e nella Provincia del Jiangsu: un possibile dialogo di cooperazione tra i sindacati” cofinanziato dalla Regione sui “PIR approfondimenti tematici del 2011”. L’obiettivo di questa ricerca è quello di aprire uno squarcio meno superficiale sulle aziende italiane in Cina e principalmente nella Provincia del Jiangsu, consolidando e qualificando il rapporto ultradecennale tra la CGIL Toscana e il sindacato del JFTU ( Jiangsu Federation of Trade Unions). L’attenzione della Toscana sulla Cina non è infatti determinata solamente dalla presenza di una grande e operosa comunità nell’area pratese e fiorentina ma anche dai consistenti interessi economici delle Imprese Toscane che hanno deciso di mettere radici, attraverso imprese e business, nel Paese che è ormai diventato il punto di riferimento dell’economia mondiale di questi ultimi 15 anni. Basti pensare alla Piaggio di Pontedera ed alle collaborazioni delle Università Toscane, (in particolare Firenze e Pisa), con le Università e Centri di ricerca della Cina e all’attenzione che le Associazioni Imprenditoriali, (Confindustria, CNA ecc.) e Toscana Promozione le stanno dedicando. Come viene ricordato dal dott. Franco Bortolotti, l’Istituto di Ricerche della Cgil Toscana(IRES), in collaborazione con la Provincia di Prato, ha avviato ricerche di carattere socioeconomico mirate a conoscere l’evoluzione e le trasformazioni che stanno avvenendo nel distretto del tessile toscano.
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Orchidea, Salvati, ed. Processo al doppio punto: Raccolta di scritti sul problema del punto di valore. Bologna: G. Bardi, 1989.

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service), SpringerLink (Online, ed. PsychoTech Il punto di non ritorno: La tecnologia che controlla la mente. Milano: Springer-Verlag Italia Srl., 2011.

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Burroni, Luigi, ed. L'agenda del lavoro. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-281-7.

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Abstract:
Questo volume raccoglie i migliori elaborati di tesi degli anni accademici 1999/00 e 2000/01 di studenti del Master Europeo in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. I contributi si concentrano sul tema del lavoro e della sua regolazione nei paesi europei, analizzando aspetti quali la flessibilità del lavoro, la formazione, le relazioni industriali aziendali, la responsabilità sociale delle imprese, la promozione della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei disabili. Questi temi costituiscono dei punti di osservazione privilegiati per mettere in luce sia gli effetti di promozione del cambiamento del processo di integrazione politica europea sia il ruolo giocato dalla presenza di determinate architetture istituzionali relative ai sistemi di welfare, di regolazione dell'economia e del lavoro che continuano a essere differenti da paese a paese. Guardare a questa coesistenza tra stabilità e cambiamento con un approccio multidisciplinare e comparato come quello utilizzato nei lavori qui raccolti è come utilizzare un caleidoscopio che contribuisce a far luce sugli equilibri multipli e sui diversi percorsi di sviluppo che caratterizzano il cosiddetto "modello sociale europeo".
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Querzola, Lea. Il processo minorile in dimensione europea. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg252.

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Abstract:
L’opera affronta il delicato tema della giustizia minorile alla luce della normativa dell’Unione europea che, tenuto anche conto delle mutate condizioni sociali ed antropologiche, suggerisce una rilettura dell’impostazione classica della materia. Punto centrale dell’argomentazione dell’autrice è la tesi che il minore non possa essere considerato l’oggetto della tutela bensì, piuttosto, parte attiva di ogni procedimento che lo riguarda; si indagano pertanto a tal fine, fra l’altro, il ruolo decisivo dell’ascolto del minore nel processo e le modalità attraverso cui egli possa essere rappresentato in modo autonomo nella sede giurisdizionale, non senza riflettere sulla struttura e sulla funzione dell’organo giudiziario che dovrebbe essere chiamato a governare la giustizia minorile. La conclusione, raggiunta all’esito dell’ampia considerazione di dottrina interna e straniera, sia di diritto processuale che di diritto sostanziale, unitamente ad alcune incursioni nel territorio della psicologia e della sociologia, delinea lo schema di un moderno processo minorile pienamente aperto alle esigenze del contraddittorio e della trasparenza.
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Lolli, Alessandro. L'amministrazione attraverso strumenti economici. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg240.

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Abstract:
L’amministrazione nell’esercizio di funzioni pubbliche ricerca efficienza e risparmi non solo riorganizzando la propria azione, ovvero esternalizzando tali funzioni, e cioè sostituendo un soggetto privato a se stessa per parti limitate dell’azione amministrativa, la quale ultima spesso resta comunque oggettivamente disciplinata dal diritto amministrativo. Più di recente, l’amministrazione persegue obiettivi di risparmio ed efficienza attraverso i privati anche valorizzando in modo più sistematico e ampio strumenti propri della vita economica e dei mercati per il perseguimento di interessi pubblici, in sostituzione (parziale) degli strumenti amministrativi tradizionali. Anziché esternalizzare funzioni pubbliche, si internalizzano in tal modo interessi pubblici (e i costi relativi) nell’ambito dell’attività privata e degli strumenti diffusi sul mercato. Tali strumenti sono conformati comunque dal diritto amministrativo e dall’intervento dell’amministrazione, per garantirne la funzionalità rispetto agli interessi pubblici, ma non fino al punto da snaturarne le caratteristiche economiche e di mercato e la relativa disciplina, in parte significativa privatistica. Essi trovano equilibri compatibili con l’interesse pubblico in modo più veloce, più flessibile, più informato e soprattutto – come dimostrano le analisi economiche – con costi significativamente minori per l’amministrazione rispetto a strumenti di tipo tradizionale. Si tratta di strumenti come lo scambio di titoli nei mercati artificiali (per ridurre l’inquinamento, fissando valori complessivi ammessi di emissioni e dei titoli corrispondenti), il rilascio di brand ambientali utili anche in una logica di vendita dei prodotti che ottengono tali brand (per riqualificare ambientalmente i processi produttivi), la stipulazione di accordi unilaterali da parte delle imprese, in una logica economica di miglioramento dell’immagine dell’impresa per ottenere più credibilità sia con i consumatori che con l’amministrazione, evitando così talora un’etero-regolamentazione amministrativa (per riqualificare l’attività delle imprese attraverso un coinvolgimento propositivo delle medesime). Alessandro Lolli è straordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Bologna. Ha svolto attività di ricerca, tra l’altro, con riferimento alla delimitazione della categoria degli atti amministrativi e all’ambito di applicazione della disciplina prevista per tale categoria; con riferimento ai limiti soggettivi del giudicato amministrativo; con riferimento a ulteriori tematiche di diritto amministrativo generale e di diritto dell’economia.
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Valentini, Elena. La domanda cautelare nel sistema delle cautele personali. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg251.

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Abstract:
Materia di questo libro è la domanda cautelare, ossia l’atto con cui il pubblico ministero introduce la questione incidentale de libertate. L’interesse per l’argomento consegue alla sempre più marcata centralità della vicenda cautelare, che a sua volta si alimenta della eccessiva durata del processo: la prontezza dell’intervento coercitivo e la corrispondenza fattuale tra custodia cautelare e pena detentiva sono alla base della – spesso inevitabile – percezione della cautela come unica forma di sanzione. Il lavoro esamina la richiesta del pubblico ministero sotto più punti di vista: le sue caratteristiche generali e di contenuto, la legittimazione a proporla, i rapporti con la decisione del giudice, l’individuazione di eventuali ostacoli alla sua presentazione. Attraverso una descrizione della domanda cautelare in termini di spiccata autonomia, l’autrice punta a ribadire la netta distinzione tra misura cautelare e pena, ponendo l’accento sulla centralità del periculum libertatis, nell’ottica di una maggiore effettività della presunzione d’innocenza.
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Rasia, Carlo. La crisi della motivazione nel processo civile. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg283.

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Abstract:
La crisi della motivazione diventa un nuovo e diverso fenomeno di “patologia giudiziaria”, in quanto i rimedi apprestati dalle recenti riforme normative – sulla struttura, sul contenuto e sul controllo motivazionale delle sentenze – non riescono a fornire una soluzione al problema generale dell’aumento del carico giudiziario, il quale continua a trovare il principale “collo di bottiglia” nel momento della redazione della parte motiva della decisione. L’idea di riconoscere uno stretto legame tra completezza argomentativa e correttezza della motivazione – frutto di una cultura crociana ispirata all’eleganza estetico-letteraria – non risulta più attuale ed è destinata al tramonto, poiché non giova innanzitutto all’efficacia e ai tempi della giustizia. Si sta facendo oggi avanti l’idea di una motivazione che punta più al rafforzamento del proprio profilo funzionale che di quello formale: flessibile, deformalizzata ed improntata a conciliare i bisogni di effettività della tutela delle parti con le esigenze di efficienza del sistema. Si cerca, infatti, di rendere una motivazione comprensibile ed idonea ad esplicitare il ragionamento decisorio ma, al contempo, di giungere alla conclusione della lite in tempi ragionevoli. In questo volume, l’autore, dopo un’attenta analisi della disciplina vigente e della giurisprudenza di legittimità, propone una lettura sistematica della motivazione all’interno di una più ampia visione del nostro sistema processuale contemporaneo, giungendo al risultato che essa è, da un lato, in crisi, ma dall’altro, comincia a rinascere a nuova vita, ponendosi più in linea con le molteplici forme e contenuti che caratterizzano oggi la decisione giudiziaria. Un costrutto motivazionale, dunque, sempre più vicino a un processo civile prossimo a lasciare modelli rigidi per schemi flessibili e semplificati, nel quale si affida al giudice e alla sua sensibilità il potere di calibrare anche il momento decisorio, rendendolo più aderente allo scopo del singolo processo
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Lupoi, Michele Angelo. Tra flessibilità e semplificazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg294.

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Abstract:
La disciplina del processo civile italiano è stata a lungo caratterizzata da una rigidità degli schemi procedimentali, in particolare nell’ambito del rito ordinario di cognizione. Nel contesto internazionale, peraltro, da anni le riforme in materia di giustizia civile tendono a valorizzare i principi di flessibilità, proporzionalità e collaborazione, nell’ottica di adattare le regole procedimentali alle caratteristiche del caso concreto, nell’ambito di un dialogo tra giudice e parti sulla gestione manageriale del processo. Proprio partendo dall’analisi comparata della situazione in alcuni ordinamenti stranieri, dunque, il presente volume cerca di fare il punto su come l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni e le suggestioni del dibattito internazionale in materia, per giungere ad evidenziare come, anche in Italia, negli ultimi anni si siano introdotti istituti volti a “semplificare” l’iter procedimentale, in ragione delle specificità della singola lite, e a dare rilievo, anche nel nostro ordinamento, ai principi di flessibilità e proporzionalità, pur senza attribuire loro esplicito riconoscimento normativo, nel rispetto delle garanzie fondamentali del giusto processo. In quest’ottica, vengono analizzati il calendario del processo, l’attribuzione al giudice di pregnanti prerogative per la soluzione conciliata delle liti, la valorizzazione del principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali e, soprattutto, l’istruttoria semplificata del rito sommario, elevata a modello processuale “alternativo” per tutte le cause di competenza del giudice monocratico del Tribunale. All’esito di questa ricognizione, l’autore conclude che si possa oggi parlare di un embrione di case management “all’italiana”, la cui implementazione richiede però una vera rivoluzione culturale da parte degli operatori pratici.
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Teti, Antonio. PsychoTech - Il punto di non ritorno: La tecnologia che controlla la mente. Springer, 2011.

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Book chapters on the topic "Processi di punto"

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Battaglia, Francesco. "Processi di punti." In UNITEXT, 133–40. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_7.

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Battaglia, Francesco. "Inferenza per catene di Markov e processi di punti." In UNITEXT, 243–49. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_12.

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Battaglia, Francesco. "Previsioni per catene di Markov e processi di punti." In UNITEXT, 287–95. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_14.

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Luca Rossato. "Scenari di reverse processing nel rilievo architettonico da nuvola di punti." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c83.

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Marín Betancur, Alejandra, Ángela Mayellis Melo Hidalgo, and Arley Humberto Rodríguez Tejada. "La gestión de la capacidad de absorción (CAB) y el desempeño innovador (DI) en un grupo de empresas de la ciudad de Medellín." In Análisis y efectos de las organizaciones: Una mirada desde las ciencias administrativas, 13–37. Universidad Nacional Abierta y a Distancia, 2021. http://dx.doi.org/10.22490/9789586517638.01.

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Abstract:
Los procesos de innovación se han convertido en el punto de partida para lograr la competitividad empresarial. En la ciudad de Medellín, los empresarios no son ajenos a dicho principio y es por eso que cuentan con apoyo de diferentes proyectos y pro-gramas que son liderados por la Alcaldía de Medellín en pro del desarrollo económico de la ciudad. En este capítulo se presenta un informe de los hallazgos del proyecto denominadoRelación e influencia entre la capacidad de absorción y el desempeño in-novador: Un estudio multicaso en un grupo de empresas acompañadas por la Secre-taría de Desarrollo Económico (SDE) de la Alcaldía de Medellín. Para eso, se abordarán aspectos como la fundamentación teórica del proyecto y el análisis de los resultados obtenidos, que dan cuenta de la relación e influencia de la capacidad de absorción y el desempeño innovador en 16 empresas apoyadas por la SDE.
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Conference papers on the topic "Processi di punto"

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Battaglini, Elena, and Sandra Annunziata. "Territoriality and urban policy: addressing territorial complexity." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8028.

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Abstract:
In che modo affrontiamo le istanze poste dalla complessità del territorio nelle pratiche e nella definizione di politiche territoriali? Cosa è la territorialità e quali possono le variabli in gioco nei processi di territorializzazione dei fenomeni urbani? Per rispondere a queste domande il contributo introdurrà la nozione di regione, territorio, luogo, territorialità e territorializzazione. In seguito si analizzano le variabili e le dimensioni emerse, nell’abito della sessione Terrioriality and Urban Policies, nell’affrontare le istanze poste dalla complessità territoriale. Tali dimensioni della “produzione territoriale” saranno qui trattate come un punto di partenza per una definizione delle politiche territoriali che sia informata dall’analisi dei fenomeni urbani e il più possibile aderente alla complessità dei territori contemporanei. How do we deal with territorial complexity in present urban territorial policies and practices. What is territoriality and what are the dimension od territorial production ? In order to explore this issue the contribute will unpack in the first paragraph the notion of region, territory, place, territoriality and territorialisation. In the second paragraph it will outline the dimension of territorial production that inform urban and territorial policies as emerged from the conference parallel session on Territoriality and urban policy. These dimension might inform future approach in territorial policy making.
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Corbisiero, Fabio, and Antonella Avolio. "Migrazioni e networks urbani." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7987.

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Abstract:
Ripercorrendo l’ampio dibattito sul tema emerge quanto numerose siano le definizioni di integrazione elaborate dagli studiosi che si sono occupati di migrazioni. Soprattutto in anni più recenti, in forza dei rilevanti cambiamenti dei fenomeni migratori in atto, in molti concordano che questi processi sono aperti a molteplici esiti, in gran parte collegati a fattori di contesto politico, sociale, economico e culturale. Questi diversi fattori rappresentano altrettante dimensioni con cui si può guardare all’integrazione, che pertanto si configura come concetto multidimensionale, oltre che dinamico, e che può essere declinato a diversi livelli di analisi. Il livello relazionale (livello meso) rappresenta il punto di convergenza di fattori di integrazione macro e micro: i percorsi di inserimento urbano spesso dipendono dall’efficacia delle reti nelle quali si è inseriti. Questo contributo presenta i risultati di una ricerca condotta nel quartiere Mercato a Napoli, che ha avuto come oggetto di analisi l’integrazione della comunità cabardina, attraverso la metodologia e gli strumenti della Social Network Analysis. There are many definitions of integration developed by scholars of migration. They agree – especially in recent years, due to the significant changes in migration – that these processes are open to multiple outcomes, largely related political, social, economic and cultural factors. These different factors represent the different dimension which you can look to the integration; a term that appears as a multidimensional concept, as well as dynamic, and can be declined at different levels of analysis. The relational level (meso-level) represents the point of convergence between macro and micro factors of integration. In fact, the urban integration processes often depend on the effectiveness of their own social networks. This paper presents the results of a survey in the Mercato neighborhood (Naples). The aim is to analyze the integration of Kabardians community, through Social Network Analysis methods.
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Mininni, Mariavaleria, Luigi Guastamacchia, and Teresa Pagnelli. "Rinaturalizzare/reinventare/riparare: azioni paesaggistiche per il riuso del paesaggio estrattivo: il caso studio della nuova provincia BAT." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8021.

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Abstract:
L’attività estrattiva ha costituito per la Puglia un importante motore di sviluppo economico e produttivo, uso del territorio legato alla sua tradizione storico-costruttiva. In particolare il bacino estrattivo della nuova provincia Barletta – Andria – Trani (BAT), a nord di Bari, in crisi ed in parte dismesso, è stato per la Regione uno dei riferimenti per l’ economia, non sempre sensibile verso le indotte trasformazioni sul paesaggio e territorio. Il presente contributo si propone di indagare quale possa essere il punto d’incontro tra il processo di pianificazione e quello produttivo, al fine di individuare strategie con cui operare il ripristino e la restituzione di usi, significati e valori a siti estrattivi ormai dismessi; attivando proattivamente e propositivamente processi virtuosi capaci di innescare da un lato una migliore gestione del paesaggio e dall’altro la necessaria innovazione nel sistema di gestione del comparto estrattivo risorse per il territorio. Partendo dall’atto di avvio del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), attento al recupero di cave esaurite ed abbandonate, si è cercato di definire un percorso metodologico e progettuale, nel quale il presupposto di riacquisire le cave esaurite in un processo di sviluppo sostenibile del territorio trova, attraverso azioni di paesaggio ripensate come le “3R”: Rinaturalizzare, Reinventare, Riparare, proposte strategiche di trasformazione territoriale in grado di delineare scenari futuri per il territorio e per i nuovi contesti di vita. Operativamente attraverso lo strumento delle linee guida sono state messe a sistema le tre azioni di paesaggio in risposta alle criticità che derivano dai processi e conflitti in atto individuati dai progetti territoriali di paesaggio regionale, con l’obiettivo di pensare al riuso delle cave esaurite per consolidare e valorizzare i caratteri di ciascun contesto di vita, e creare nuovi valori e risignificazione dei luoghi. The mining activity has been an important driver of economic and productive development for the Apulia region, representing a land use inextricably linked to its historical and constituting tradition. In particular, the mining basin of the comprehensive province Barletta - Andria - Trani (BAT), north of Bari, is now undergoing a crisis and has been partly dismissed. However, it has always been an important driving force for the local economy of the region. The consequent problems associated with landscape modification and alteration, land use,waste and sludge proper disposal have never been sufficiently taken into account This paper aims to investigate a possible meeting point between the planning and the production processes, in order to identify recovery and recycling strategies, as well as identifying how to return the dismissed extraction sites their former uses, meanings and values by proactively activating virtuous processes capable of triggering a better landscape management on the one hand and, on the other hand, the necessary innovation of the mining management system, allowing it to be a territorial resource again. Starting from the act of initiating the PTCP (Provincial Territorial Coordination Plan), attentive to the recovery of exhausted quarries and abandoned, we have tried to define a methodological and design, in which the assumption of regaining the exhausted quarries in the process of development sustainable land is, through actions of landscape rethought as the "3R" renaturalise, Reinvent, Repairing, policy proposals of territorial transformation can outline future scenarios for the region and for new life contexts. Operationally, through the instrument of the guidelines have been put in the system landscape of three actions in response to the issues that arise from the processes and ongoing conflicts as identified by the local projects of regional landscape, with the aim of thinking about the reuse of exhausted quarries for consolidate and enhance the characteristics of each context of life, and create new values and re-signification of places.
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Burgio, Gianluca, and Giovanna Acampa. "Paradigmi relazionali nello spazio urbano: il caso-studio del centro storico di Palermo." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8031.

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Abstract:
In questo scritto analizzeremo le modalità attraverso le quali vengono sovvertite, con piccole azioni dei cittadini, le regole che disciplinano gli spazi urbani. Partendo dal caso studio del centro storico di Palermo illustreremo come la “conquista” anche temporanea, di strade e piazze possa permettere una rivitalizzazione ed una rivalutazione dei luoghi. Il nostro interesse è rivolto a comprendere come si siano sviluppati processi di ri-conquista dello spazio urbano, che hanno permesso di “addomesticare” alcuni spazi della città, modificando usi e configurazioni comuni, che estrapolati dal contesto abituale sono stati inseriti in nuove relazioni. La scelta di prendere Palermo come caso studio deriva da alcune caratteristiche di questa città: la prima caratteristica può essere individuata nelle sue radici storico-culturali che in qualche modo favoriscono l’insediamento di nuove comunità; l’altra caratteristica è che le forme di scambio con abitanti di diverse culture avvengono, non in periferia, ma in centro. Questo rende la città siciliana un caso non unico ma atipico nel panorama europeo, dove si tende ad avere una spinta centrifuga e quindi una emarginazione delle popolazioni non locali e dei ceti meno abbienti. Da questo punto di vista il centro di Palermo può essere considerato come una sorta di spugna, che riesce non solo ad assorbire nuove comunità ma anche ad attrarre esponenti del ceto sociale medio. A differenza di altre città europee, dove si sono innescati processi di gentrification grazie agli interventi strutturali promossi dalla pubblica amministrazione, a Palermo il processo di riqualificazione è dovuto a piccole azioni promosse dai residenti. L’inversione della tendenza degenerativa che era in atto e l’inversione dell’andamento dei valori immobiliari non è dovuta quindi ad una politica integrata, quanto alla libera iniziativa delle fasce sociali più deboli. In this script we’ll describe the everyday,little actions of the citizens that break the rules of the urban areas’ organization. Starting from the Old Town of Palermo, that we used as the example in our analysis, we’ll show how the “conquest”, even just temporary, of streets and squares could achieve a revitalization and a revaluation of quarters. Our focus is on understanding how revitalization/ re-conquest of urban areas has taken place. By altering people preconcieved ideas of areas of the city, this process achived the “domestication” of some areas that, out of their usual context, are inserted in new relations. Our choice to take Palermo as example derives from some typical characteristics of this city: the first one is due to its historical-cultural origins which, in some way, favor the settlement of new comunities; the second is that the way of live among population of different cultures develops in the centre of the city, not in the suburbs. These features make Palermo not unique, but atipical compared to the rest of Europe where immigrants and lower-class people, are generally forced to the external areas of towns. From this point of view we can imagine Palermo’s Old town as a sponge which is able not just to absorb new comunities, but also to attract people from the middle classes. In European cities gentrification processes are started thanks to projects realized by the Public Administrations, On the contrary in Palermo this process generates from actions of the inhabitants themselves. The change of degenerative trend and the increasing value in the Real Estate Market is therefore not caused by a political action, but thanks to the initiative of the lower class.
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