Academic literature on the topic 'Procedura di Validazione'

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Journal articles on the topic "Procedura di Validazione"

1

Nardi, Andrea. "PROGETTARE UN LIBRO DI TESTO DIGITALE TRA CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ." Media Education 9, no. 2 (May 4, 2020): 252–74. http://dx.doi.org/10.36253/me-8813.

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Abstract:
In Italia la vigente cornice legislativa prevede nelle scuole la transizione al libro di testo elettronico e individua nei docenti i principali soggetti coinvolti nell’autoproduzione e valutazione di questi materiali didattici digitali. Nel presente studio vengono descritti il design, lo sviluppo e la valutazione di un prototipo di libro di testo digitale, multimediale e interattivo, nel tentativo di indagare le principali criticità poste dalla sua realizzazione, i possibili elementi di innovazione rispetto al tradizionale libro di testo, e fornire delle linee-guida ai docenti sempre più responsabili della scrittura e validazione di queste nuove tipologie di testi. Per valutare l’usabilità cognitivo-didattica del prototipo è stato somministrato un questionario a un panel di esperti. Nella prima parte dell’articolo vengono descritti i risultati della rassegna della letteratura svolta al fine di rintracciare buone regole e principi di design; la seconda parte descrive lo sviluppo del prototipo e la procedura di raccolta e analisi dei dati. I risultati ottenuti vengono successivamente discussi ed infine si cerca di trarre qualche conclusione da quanto emerso. In Italy the current legislative framework foresees the transition to the electronic textbook in schools and identifies teachers as the main subjects involved in the self-production and evaluation of these digital teaching materials. This paper describes the design, development and evaluation of a digital, multimedia and interactive textbook prototype, in an attempt to investigate the main critical issues raised by its implementation and the possible elements of innovation compared to the traditional textbook. In addition, it provides guidelines for teachers who are increasingly responsible for the writing and validation of these new types of texts. To assess the cognitive-didactic usability of the prototype, a questionnaire was given to a panel of experts. The first part of the paper describes the outcomes of the literature review carried out in order to draw effective design principles; the second part illustrates the prototype development and the procedure adopted to collect and analyze data. The results are then discussed and finally some conclusions are drawn.
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Marziliano, PA. "Resampling procedures to validate dendro-auxometric regression models." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 6, no. 1 (March 25, 2009): 100–106. http://dx.doi.org/10.3832/efor0565-006.

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Pezzuti, Lina, Daniele Artistico, Paola Mallozzi, Monica Sellitto, and Maria Vozella. "Validazione del punteggio scalare per la scala adl (attivitŕ di vita quotidiana)." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (March 2009): 143–58. http://dx.doi.org/10.3280/rip2008-003008.

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Abstract:
- In this study we analyzed the validity of a new scoring procedure for the ADL scale on a sample of 44 elderly people living in a nursing home. We administered the ADL scale using two alternative scoring procedures: 1) the traditional scoring procedure assessed on a nominal scale (dependent vs. independent), and 2) a new scoring procedure assessed on a three-step-likert scale. To gauge the validity of the two scoring procedures, we re-tested our sample after nine months. The results indicated that the new scoring procedure is more predictive than the traditional one of the psychosocial and functional status of the elderly living in a nursing home. We found similar results after a follow up of nine months.
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Rucci, Paola, and Jack D. Maser. "Instrument development in the Italy-USA Collaborative Spectrum Project." Epidemiology and Psychiatric Sciences 9, no. 4 (December 2000): 249–56. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008381.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il Progetto Collaborativo dello Spettro mira a definire condizioni sottosoglia e atipiche non sufficientemente caratterizzate nel DSM-IV e nell'ICD-10, per le quali non sono disponibili adeguati strumenti di valutazione. Scopo di questo articolo è la descrizione delle procedure di sviluppo e validazione degli strumenti per misurare lo spettro di cinque disturbi psichici. Disegno – Sono stati effettuati 4 studi trasversali, di cui 3 multicentrici condotti in Italia, ed uno condotto esclusivamente a Pisa. Un ulteriore studio trasversale di validazione dello spettro del panico-agorafobia è stato condotto a Pittsburgh. Setting – Pazienti ambulatoriali afferenti alle cliniche universitarie, studenti universitari e, in uno degli studi italiani, anche un campione di frequentatori abttuali delle palestre. Principal misure utilizzate – Cinque interviste strutturate per valutare lo spettro del panico-agorafobia (SCI-PAS), dell'umore (SCI-MOODS), della fobia sociale (SCI-SHY), lo spettro ossessivo-compulsìxvo (SCI-OBS) e quello dei disturbi della condotta alimentare (SCI-ABS), unitamente ad una intervista diagnostica e ad una serie di strumenti auto ed eterovalutativi di contenuto analogo ai domini delle interviste. Risultati – Tutti i domini delle interviste hanno mostrato una elevata stabilità temporale (coefficiente di correlazione intraclasse >0.61) ed una soddisfacente consistenza interna. I punteggi medi dei domini sono risultati significativamente più elevati nei casi rispetto ai controlli e, nella quasi totalità dei confronti, nei pazienti con il disturbo di interesse rispetto ad altri disturbi. I confronti con strumenti analoghi per contenuto hanno messo in luce una buona validità concorrente per i domini dello spettro del panico-agorafobia, della fobia sociale e del disturbo ossessivo-compulsivo. Differenze sono emerse tra i domini dello spettro della condotta alimentare ed altri strumenti autovalutativi, verosimilmente legate anche alla forma di somministrazione. E' stata definita e testata clinicamente una soglia per lo spettro del panico-agorafobia nel campione americano. Conclusioni – Le proprietà psicometriche degli strumenti sono molto soddisfacenti e sono in corso studi di validazione clinica. Le condizioni atipiche e sottosoglia richedono attenzione negli studi clinici ed epidemiologici.
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Marchetti, A., A. Valle, D. Massaro, and I. Castelli. "La consapevolezza emotiva in etŕ scolastica: un contributo alla validazione italiana della LEAS-C." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 555–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004005.

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Abstract:
Il presente lavoro intende fornire alcuni dati preliminari a supporto della validazione italiana della Scala di Consapevolezza Emotiva – versione bambini (LEAS-C; Bajgar et al., 2005; Lane et al., 1990). Obiettivo della scala e valutare la consapevolezza dei propri e degli altrui stati emotivi in bambini di eta scolastica. La ricerca prevede la somministrazione a 125 soggetti (suddivisi in tre gruppi a seconda della classe scolastica frequentata: terza, quarta e quinta classe della scuola primaria) della LEAS-C (della quale e stata effettuata una valutazione anche relativa alla produttivita verbale), di tre prove di empatia, di tre prove di Teoria della Mente e di due subtest linguistici della scala WISC III. I risultati evidenziano elevate affidabilita e coerenza interna della versione italiana della LEAS- C. Inoltre, la relazione riscontrata tra la performance relativa alla consapevolezza emotiva e quella riguardante una delle prove di empatia fornisce un indicatore di validita convergente, mentre la mancanza di legami tra il costrutto indagato e la Teoria della Mente e considerato un indice di validita divergente. Infine, la ricerca mette in luce un possibile trend evolutivo che vede la consapevolezza emotiva svilupparsi parallelamente all'empatia nei bambini di terza e quarta classe, per poi procedere indipendentemente nella sua evoluzione. La discussione fornisce alcune ipotesi esplicative e futuri sviluppi a questo riguardo.
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Villirillo, Caterina, Rossella Cascone, and Carlo Buonanno. "Luca: il timore di essere contaminato dalla madre e il ruolo dei genitori nel mantenimento della sintomatologia." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 111–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10164.

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Abstract:
In questo lavoro viene descritto il caso di un ragazzo di 16 anni, giunto in terapia con una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo, per la quale aveva già intrapreso una psicoterapia, con presa in carico farmacologica, senza miglioramento dei sintomi. La sintomatologia ossessiva è associata al timore di essere contaminato dall'alito materno. Tuttavia, fin dai primi incontri, emerge con chiarezza una maggiore complessità del quadro, per la presenza in comorbilità di un disturbo schizotipico di personalità, caratterizzato da comportamenti bizzarri e responsabile di una grave compromissione del funzionamento sociale e scolastico. L'intervento è stato realizzato attivando due setting e ha visto coinvolti Luca (20 incontri) e i genitori (10 incontri). Nell'articolo descriveremo la formulazione del caso, differenziando gli interventi sui sintomi ossessivi dalle procedure utilizzate per fronteggiare la sintomatologia schizotipica. Il miglioramento del disturbo ossessivo compulsivo è stato osservato già in fase di condivisione del profilo interno e lavorando sul timore di contaminazione con interventi di ristrutturazione cognitiva. Parallelamente, il trattamento si è focalizzato sull'aumento della cura di sé e la modifica delle abitudini disfunzionali, con un effetto determinante sulla riduzione dei rituali, un aumento della percezione di autoefficacia e una diminuzione sensibile del ritiro sociale. L'intervento con i genitori si è focalizzato sulla riduzione della critica e degli atteggiamenti sprezzanti verso Luca, tramite interventi di ristrutturazione cognitiva e tecniche di validazione che hanno portato a una parziale riduzione degli stessi. Come obiettivi contestuali, favorire la comprensione e l'accettazione del funzionamento di Luca, oltre che il riconoscimento dei suoi bisogni emotivi.
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Silberberg, Agustín A., Marcelo J. Villar, and Claudio D. González. "Validation and preliminary results of a survey on decision of treatment in neonatal critical infants administered to neonatologists in Buenos Aires, Argentina." Medicina e Morale 64, no. 1 (February 28, 2015). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2015.34.

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Abstract:
Le decisioni terapeutiche in bambini gravemente malati con danni neurologici e previsione di scarsa qualità di vita futura hanno sollevato una profonda discussione etica. La validazione delle survey è uno strumento utile per rafforzare i risultati ottenuti e sembra essere una procedura ottimale per analizzare questo dibattito, in particolare se le survey si concentrano sul comportamento clinico dei neonatologi nei paesi non sviluppati. L’obiettivo di questo lavoro è duplice: in primo luogo, si intende illustrare il processo di validazione di una survey da somministrare a 580 neonatologi argentini, che rappresentano un terzo del numero totale di specialisti in Argentina. In secondo luogo, si intende presentare alcuni risultati preliminari che mettono in correlazione l’eutanasia, la sospensione dei trattamenti e la qualità della vita attesa. Per la validazione è stata condotta uno studio pilota su neonatologi, divisa in due fasi. La prima fase è corrisposta alla valutazione della survey da parte di 20 pediatri. Essi hanno valutato se i tempi per completare la survey fossero ragionevoli. I pediatri hanno dovuto, inoltre, valutare chiarezza e comprensibilità della survey. I risultati di questa fase sono stati positivi. Nella seconda fase dello studio pilota si è verificato se la survey esaminasse in modo specifico i campi di ricerca precedentemente descritti, cioè se essa avesse raggiunto livelli significativi di affidabilità sulla base della consistenza interna. Il coefficiente alfa di Cronbach è risultato di 0,94 in tutte le 138 survey analizzate. L’analisi fattoriale ha permesso l’estrazione di due fattori (radici) con una varianza rilevata 48,9% e 33,4%, che corrispondevano rispettivamente ai campi relativi all’eutanasia e alla sospensione del trattamenti. Il test non parametrico di Spearman ha mostrato livelli significativi di correlazione per le decisioni che si riferiscono all’eutanasia, alla sospensione del trattamento e alla qualità della vita. I risultati preliminari della survey hanno evidenziato inoltre che il 98% dei neonatologi rifiutavano l’eutanasia e più del 70% non era d’accordo con la sospensione dei trattamenti di sostegno vitale sia nei neonati con buone prospettive neurologiche e una prognosi infausta, sia in quelli con una prospettiva neurologica negativa e prognosi di buona sopravvivenza. La nostra survey è praticabile e ha un alto livello di consistenza interna secondo il coefficiente alfa di Cronbach. Le correlazioni hanno mostrato una significativa associazione tra l’eutanasia e la sospensione dei trattamenti di sostegno vitale e tra la qualità di vita e la rianimazione anche in presenza di malformazioni congenite. Infine, i nostri risultati preliminari mostrano che i neonatologi argentini rifiutano l’eutanasia. ---------- Therapeutic decision in critically ill infants with neurological damage and poor future quality of life has raised a profound ethical discussion. Validation of surveys is a useful tool to strengthen the results obtained and appears to be an optimal procedure to analyze this debate, particularly if they focus on the clinical behavior in neonatologists in undeveloped countries. The goals of this paper have been twofold. Firstly, to show the process of validation of a survey to be administered to 580 argentine neonatologists which represent one third of the total number of specialists in Argentina. Secondly, to show some preliminary results correlating euthanasia, treatment withdrawal and probable quality of life. For validation a pilot study in neonatologists was divided in two steps. Step one corresponded to evaluation of the survey by 20 pediatricians. These physicians considered if the timing to complete the survey was reasonable. Also they had to consider the clarity and self-explaining characteristics of the survey. The results of this step were positive for all these parameters. The second step of the pilot study verified whether or not the survey specifically explored the research fields previously described. That is if the survey reached significant levels of reliability by means of internal consistency. Cronbach alfa was 0.94 in all 138 surveys analyzed. Factorial analysis allowed extraction of two factors (roots) with explained variances, 48.9% and 33.4% that corresponded, respectively, to fields of euthanasia and treatment withdrawal. The non parametric test of Spearman showed significant levels of correlation for decisions referring to a: euthanasia, treatment withdrawal and quality of life. Preliminary results of the survey also showed that 98% of Neonatologists rejected euthanasia and more than 70% disagree with suspension of life support treatment both in the neonate with good neurological perspective and bad life prognosis and when there was a bad neurological perspective and a good life prognosis. Our survey is viable and has a high internal consistency established according to Cronbach alfa coefficient. Correlations showed a significant association between euthanasia and life support treatment withdrawal and between quality of life and resuscitation also with the existence of congenital malformations. Finally, our preliminary results show that argentine neonatologists reject euthanasia.
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Biasi, Valeria, Giusi Castellana, and Conny De Vincenzo. "Valutazione dei livelli individuali di resilienza negli studenti della scuola secondaria di primo grado: adattamento e validazione del Questionario di Valutazione dell’Atteggiamento Resiliente (QVAR)." Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies (ECPS Journal), no. 26 (December 19, 2022). http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2022-026-bias.

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Abstract:
Resilience and socio-emotional skills play a central role in promoting individual’s general and academic well-being and supporting a positive adaptation to the context. The school can play a strategic role in the evaluation of these aspects. The Questionnaire for the Assessment of Resilient Attitude at school (QVAR), derived from the Devereux Student Strengths Assessment, was developed for the assessment of resilience and socioemotional skills in lower secondary school students. The questionnaire recalls the perspective of strength-based assessment, focusing on the individuals’ resources. The purpose of this contribution is to offer an overview of the theoretical framework on the relevance of resilience and socio-emotional skills and to present the procedure for constructing, adapting and validating the QVAR. The sample of schools that participated in the validation of the QVAR belongs entirely to the three-year period of lower secondary school and is distributed throughout the country. The classes participating in the survey were 88 for a total of 1401 students, consisting of 698 female students and 703 students. The statistical analyzes conducted confirm the good psychometric properties of the Resilient Attitude Assessment Questionnaire (QVAR): this will allow the application to plan and monitor interventions to improve the student’s coping skills.
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Prisco, Sonia Elisa, Giuseppina Moccia, Grazia Cioffi, Antonio Nigro, Alfonso Della Corte, Giuseppe Ferrucci, Rosetta Frammartino, et al. "Progetto pilota per la stesura del PDTA Sepsi nelle aziende sanitarie." La Sanita pubblica. Ricerca sul campo., 2020, 57–66. http://dx.doi.org/10.48268/sanita/2020/0001.6.

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Abstract:
Le disposizioni contenute nel DL “Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria” del 12 marzo 2019, entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Il Sistema di Garanzia, pur indicando dei criteri di standardizzazione, riconosce l’eterogeneità geografica interna alle regioni, che può incidere sulla capacità delle stesse di garantire livelli di assistenza in linea con gli standard nazionali. Alle singole Regioni è demandato, pertanto, il compito di individuare le criticità peculiari e di attuare degli interventi volti all’ottimizzazione dei servizi e delle risorse. La Regione Campania, con decreto n. 32 del 25 marzo 2019, approva il “Documento Tecnico di indirizzo sulla metodologia di stesura dei PDTA in Regione Campania”. Tale documento riconosce il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) quale “strumento indirizzato a migliorare l’appropriatezza clinica ed organizzativa nella gestione di pazienti affetti da specifiche malattie”. Il PDTA rappresenta, dunque, lo strumento con cui le Linee Guida nazionali e internazionali vengono contestualizzate alla realtà locale. In questo lavoro ci siamo posti l’obiettivo di offrire uno strumento volto a migliorare l’appropriatezza clinica ed organizzativa nella gestione del paziente affetto da sepsi. L’ottimizzazione dell’assistenza al paziente settico passa attraverso la costruzione di un percorso ben definito che include l’identificazione del paziente, delle corrette strategie terapeutiche, il timing delle procedure, l’individuazione delle responsabilità nell’atto assistenziale, la formazione del personale (preliminare e continua) e la rivalutazione e validazione del PDTA stesso. Il lavoro ha previsto l’integrazione delle competenze di molte figure professionali con diverse aree di competenza: Direzione Sanitaria, Responsabili del Rischio Clinico, personale medico e infermieristico di Area Critica (PS, OBI, Anestesia e Rianimazione, TI), Malattie Infettive, Laboratorio Analisi, Chirurgia Generale, Radiologia, provenienti da 4 strutture ospedaliere.
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Dissertations / Theses on the topic "Procedura di Validazione"

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Degli, Esposti Castori Lisa. "Ottimizzazione e validazione sperimentale di una nuova procedura per chirurgia stereotassica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25661/.

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Abstract:
Gli interventi in campo neurologico richiedono un’elevata accuratezza e si basano generalmente su sistemi invasivi. Lo scopo della seguente trattazione è quello di presentare e validare sistemi innovativi per interventi di chirurgia stereotassica caratterizzati da una bassa invasività e una elevata accuratezza. Lo studio, partito dall’analisi dello stato dell’arte, pone la sua attenzione su nuove proposte e le ottimizza, ne ricava dei protocolli attuabili e li valida sperimentalmente. Due sono i punti salienti dell’elaborato: descrivere la procedura innovativa di intervento e i risultati in termini di affidabilità dello stesso. Gli elementi di novità si concentrano sull’ideazione e la realizzazione del sistema di fissaggio al cranio del paziente, elemento fondamentale per un accurato inserimento dell’utensile chirurgico, e sul metodo di verifica dell’accuratezza del sistema proposto. La qualità di tale sistema viene infine decretata dai risultati dei test sperimentali.
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Sabia, Maria. "L’ottimizzazione dei processi manutentivi per l’introduzione di un sistema informativo di manutenzione: il caso di Bellco." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
In questo elaborato si è descrivono i diversi mesi di lavoro che hanno portato all’introduzione del modulo SAP PM nell’azienda Bellco. PM, Plan Maintenance è il modulo dedicato alla manutenzione del sistema informativo SAP. L’obiettivo del progetto è la revisione e ottimizzazione della struttura della manutenzione in azienda per ottenere un processo di manutenzione basato su un software che possa apportare le condizioni ottime a supporto dell’attività manutentiva e degli operatori stessi. Il progetto si può suddividere in due macroaree: la revisione della manutenzione e la progettazione del modulo PM. La revisione della struttura della manutenzione ha comportato oltre che la revisione dei documenti ufficiali, anche l’ottimizzazione del processo di manutenzione, la riclassificazione del rischio delle macchine e l’introduzione della procedura Lockout Tagout per la sicurezza degli operatori durante l’attività manutentiva. La progettazione del modulo PM ha incluso al suo interno la fase di validazione del sistema, compilazione delle anagrafiche e training agli utenti.
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Lavezza, Rosario. "Dinamica dei nutrienti nel Mediterraneo con particolare riguardo a quella del Silicio." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4574.

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Abstract:
2009/2010
I cicli bio-geochimici del Mediterraneo evidenziano caratteristiche peculiari. Rapporti di concentrazione degli ioni di azoto e fosforo completamente sbilanciati rispetto a quelli oceanici, ed una dinamica del silicio che descrive un bacino caratterizzato da un forte impoveriemnto di questo elemento, sono solo due degli aspetti più interessanti evidenziati nel corso degli anni. Queste specificità suggeriscono che almeno la componente microplanctonica del sistema operi in un ambiente diverso dagli altri ambienti pelagici marini, e portano ad ipotizzare che questo si rifletta sulle modalità e sulle risposte specifiche del Mediterraneo a livello di composizione della comunità, soprattutto degli organismi autotrofi. In altre parole, la dinamica dei nutrienti ed in particolare del silicio, in Mediterraneo deve riflettere inevitabilmente il funzionamento del comparto plactonico ed i suoi adattamenti alle specificità dell'ambiente. Da qui, risulta essere evidente la necessità di studiare il sistema Mediterraneo, ed in particolar modo le variazioni dei cicli bio-geochimici di alcune delle sue componenti principali (nutrienti). In quest'ottica, fondamentale è stata la costruzione di un data-set le cui caratteristiche essenziali fossero la consistenza e la robustezza statistica delle informazioni in esso contenute. Molta parte dello studio, infatti, è stato dedicato all'individuazione di strumenti statistici ed alla loro applicazione per produrre un data-set che evidenziasse pattern non inficiati dalla variabilità prodotta dalle procedure di campionamento, conservazione, etc. I risultati ottenuti sono stati vari ed estremamente interessanti. Innanzitutto è stato sviluppato un metodo statistico che ha reso disponibile un set di dati significativamente più ampio e più robusto che in passato, inoltre, l'analisi condotta su questo data-set, ha permesso di evidenziare i pattern principali della dinamica dei nutrienti, consolidando il quadro esistente e fornendo spunti per nuovi possibili scenari.
XXIII Ciclo
1977
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Bonfiglioli, Andrea. "Angiografia con CO2 nelle procedure di embolizzazione periferica: sviluppo e validazione di un protocollo procedurale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20993/.

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Abstract:
L’embolizzazione è una tecnica chirurgica basata sulla occlusione selettiva di vasi sanguigni con lo scopo di regolarizzare la circolazione o trattare specifici disturbi come fistole, malformazioni arterovenose o emorragie acute. Sono disponibili differenti tipi di embolizzanti: dai coaguli autologhi alle schiume, particelle e sfere di vario materiale, plug vascolari e agenti liquidi. La tesi, svolta presso l'azienda Angiodroid (San Lazzaro, Bologna), si è focalizzata su questi ultimi e in particolare su Onyx (attualmente di proprietà della Medtronic), composto da un agente occludente liquido che deve essere iniettato assieme al solvente DMSO per evitare la solidificazione del prodotto all'interno del microcatetere impiegato per la procedura: il DMSO però può causare vasospasmi e dolore ai pazienti se usato nelle errate quantità e provoca un pungente odore di aglio nei giorni successivi all'intervento. L'obiettivo è pertanto minimizzare l'uso di solvente da accoppiare all'agente liquido occludente nelle procedure di embolizzazione sfruttando la CO2, impiegabile contemporaneamente come mezzo di contrasto per valutare l'efficacia dell'occlusione.
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SEVERI, MATTIA. "Sviluppo e validazione di procedure innovative per l'aumento osseo peri-implantare." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2022. http://hdl.handle.net/11392/2482879.

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Abstract:
La deiscenza peri-implantare (BD) è l’esposizione, sull’aspetto vestibolare dell’impianto, della superficie ruvida di un impianto. Le BD sono una evenienza comune quando impianti di diametro standard vengono posizionati in regioni anatomiche della cavità orale come le regioni posteriori mascellari e mandibolari. Inoltre, una BD può formarsi durante la fase iniziale di guarigione di un impianto come conseguenza del riassorbimento verticale e orizzontale del piatto osseo vestibolare peri-implantare (PBBP) dopo il posizionamento implantare. La presenza di una BD residua dopo una procedura ricostruttiva è stata associata elevata incidenza di mucosite peri-implantare e peri-implantite (Schwarz et al. 2012). Inoltre, quando veniva indotta una peri-implantite, la sua progressione era più rapida rispetto a quella indotta su impianti circondati da osso (Monje et al. 2019). Di conseguenza, lo scopo di questa tesi di Dottorato è stato valutare l’efficacia di una nuova tecnica di gestione dei tessuti molli (la Sub-periosteal Peri-implant Augmented Layer, SPAL; Trombelli et al. 2018), rispondendo alle seguenti domande: 1. Qual è l’efficacia della SPAL, contestuale al posizionamento implantare, nel prevenire o correggere una BD? 2. Esistono differenze nelle condizioni dei tessuti peri-implantari a breve termine in pazienti trattati con SPAL rispetto a pazienti che presentavano un PBBP spesso (≥ 2 mm) al posizionamento implantare? 3. E’ possible effettuare un aumento osseo su siti con BD combinando la tecnica SPAL e un blocco di osso bovino (bDBBM)? 4. Qual è l’efficacia della SPAL nel trattamento di difetti ossei causati dalla peri-implantite? Sono stati condotti i seguenti studi: I.TROMBELLI L, SEVERI M, PRAMSTRALLER M, FARINA R (2019) A simplified soft tissue management for peri-implant bone augmentation. The International Journal of Oral and Maxillofacial Implants 34, 197–204. II. TROMBELLI L, PRAMSTRALLER M, SEVERI M, SIMONELLI A, FARINA R (2020a) Peri-implant tissue conditions at implants treated with Sub-periosteal Peri-implant Augmented Layer technique: A retrospective case series. Clinical Oral Implant Research 31, 992-1001. III. TROMBELLI L, SEVERI M, ORTENSI L, FARINA R (2021) Peri-implant bone augmentation by the sub-periosteal peri-implant augmented layer technique and a bovine-derived bone block: A case report Clinical Advance in Periodontics, ahead of print, doi: 10.1002/cap.10172 IV. TROMBELLI L, SEVERI M, FARINA R, SIMONELLI A (2020b) Sub-periosteal peri-implant augmented layer technique to treat peri-implantitis lesions Clinical Advance in Periodontics, 0, 1-6 Sulla base della presente evidenza possono essere tratte le seguenti conclusioni: 1. La tecnica SPAL rappresenta un valido approccio chirurgico semplificato associato a un basso livello di complicanze nel trattamento della BD e nell’aumento orizzontale dei tessuti peri-implantari. 2. Dopo 6 mesi di carico protesico, i pazienti trattati con SPAL mostrano una infiammazione mucosa limitata associata a una ridotta profondità di sondaggio e quantità adeguata di mucosa cheratinizzata. Negli impianti trattati con SPAL, tuttavia, il livello osseo radiografico interprossimale è risultato apicale rispetto alla sua posizione ideale. 3. La combinazione di SPAL e bDBBM può essere usata con successo per ottenere un incremento nello spessore del tessuto vestibolare nella porzione più coronale di un impianto esposto. 4. La tecnica SPAL con o senza CTG può risultare in una remissione clinical di difetti legati alla peri-implantite di Classe Ib/Ic technique with or without additional CTG. Quanto questi effetti possano essere mantenuti a lungo termine ed estesi a difetti di differente configurazione deve ancora essere valutato.
The purpose of this Ph.D. thesis was to evaluate the effectiveness of a novel surgical soft tissue management (the Sub-periosteal Peri-implant Augmented Layer, SPAL; Trombelli et al. 2018) by addressing the following questions: 1. What is the clinical effectiveness of SPAL technique in the preventing or correcting a peri-implant bone dehiscence or at implant placement? 2. Is there any difference in peri-implant tissue conditions on the short-term at patients receiving SPAL technique compared to patients with adequate thickness (≥ 2 mm) of PBBP at implant placement? 3. May bone augmentation be performed successfully at peri-implant dehiscence sites with a combination of SPAL and a deproteinized bovine bone mineral (DBBM) block? 4. What is the clinical effectiveness of SPAL technique in the regenerative treatment of peri-implantitis bone defects? On the basis of the produced evidence, the following conclusions can be drawn: 1. SPAL technique represents a valuable simplified approach in the prevention or correction of peri-implant bone dehiscence 2. After 6 months of prosthetic loading, patients treated with SPAL technique show limited peri-implant mucosal inflammation in association with shallow PD and adequate KM. At implants receiving SPAL technique, however, interproximal RBL was found apical to its ideal position. 3. The combination of SPAL and bDBBM may be successfully used to achieve an increase in buccal tissue thickness at the most coronal portion of an exposed implant. 4. SPAL technique with or without additional CTG may result in the clinical remission of Class Ib/Ic peri-implantitis defects. Whether and to what extent these beneficial effects may be maintained long-term needs be carefully assessed.
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BERLATO, Francesco. "DIAGNOSTICA VIBRAZIONALE DI RIDUTTORI EPICICLOIDALI IN AMBIENTE INDUSTRIALE: PROCEDURE, IMPLEMENTAZIONE E VALIDAZIONE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2017. http://hdl.handle.net/11392/2487841.

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Abstract:
Questa Tesi di Dottorato di ricerca concerne lo sviluppo,l’implementazione e la validazione sperimentale di metodologie per il monitoraggio,la diagnostica ed il controllo qualità di rotismi,basate su tecniche avanzate ed innovative di analisi sperimentale delle vibrazioni e di analisi del segnale,con particolare riferimento ai rotismi epicicloidali.L’analisi delle vibrazioni in questo tipo di rotismi è resa complessa dal movimento dei satelliti che fa variare continuamente la distanza –e conseguentemente le funzioni di trasferimento- tra le sorgenti di vibrazioni (ingranamenti e cuscinetti) ed il traduttore fisso all’esterno della corona.Ai fini diagnostici,è necessario estrarre dal segnale vibratorio complessivo il contributo di ciascuna ruota dentata mediante una procedura di media sincrona (Planetary TSA),che, nel caso dei rotismi epicicloidali,deve depurare l’effetto della variazione delle funzioni di trasferimento.Ciò è stato effettuato mediante un complesso algoritmo,già proposto in letteratura,che è stato necessario sviluppare ulteriormente ed implementare con accorgimenti specifici per renderlo applicabile ed efficiente in ambiente industriale.Come indicatori di condizione (CI) per il monitoraggio dei rotismi epicicloidali si sono studiati numerosi parametri statistici della TSA,sulla base dei risultati di campagne sperimentali condotte su un riduttore epicicloidale a 3 stadi di potenza nominale 3 kW che possono riassumersi in: a) prove su banco,al variare del carico,in presenza di difetti localizzati artificiali sulla dentatura dei satelliti; b) prova di usura accelerata su banco prova in configurazione back-to-back portata a fine vita (700 h); c) prova analoga alla b),interrotta a 250 h,quando il valore degli CI ha segnalato lo svilupparsi del pitting; d) prove su banco,al variare del carico,montando sia solari nuovi sia usurati nelle precedenti prove b) e c).Sulla base di tali prove sperimentali,è stata valutata l’efficacia delle metriche proposte in letteratura e ne sono state sviluppate di originali,maggiormente efficaci e rispondenti all’applicazione specifica in ambienti industriali.In particolare,tre metriche originali sono risultate efficaci nell’individuare l’insorgere del pitting ed il suo successivo sviluppo,anche al variare del carico e della velocità: la varianza del segnale residuo RV,la corrispondente varianza cumulativa CRV (media al tempo corrente della precedente) e una variazione migliorativa del già noto NA4,NA4mod, definito come rapporto tra il momento del quart’ordine del segnale residuo e la media corrente del quadrato della varianza del segnale regolare. Inoltre,è stato sviluppato un software dedicato all’analisi delle vibrazioni a fini diagnostici di rotismi epicicloidali,che implementa le tecniche sviluppate ed è atto ad essere impiegato in ambiente industriale; si rileva che non esistono prodotti commerciali con analoghe funzioni.Il software contiene moduli per acquisizione dei segnali vibratori,filtraggio,ricampionamento in base tempo e in base angolo,TSA,individuazione della fase dei satelliti,media sincrona per gli epicicloidali (Planetary TSA),estrazione dei segnali residui,differenza e regolari,trasformata di Fourier,PSD,Envelope,demodulazioni di ampiezza e fase,calcolo di parametri statistici e metriche specifiche per gli ingranaggi.Gli algoritmi,inizialmente implementati in Matlab,hanno richiesto accorgimenti particolari per incrementarne l’efficienza,a fronte della necessità di trattare grosse quantità di dati.Nella versione finale il software è stato implementato in linguaggio ANSI C con una riduzione dei tempi di calcolo di circa il 50%,maggiore stabilità,migliore gestione della memoria e una riduzione dei costi per l’utilizzatore finale.L’efficacia diagnostica degli algoritmi implementati è stata verificata mediante l’applicazione a numerosi dati sperimentali,ottenendo risultati complessivamente soddisfacenti.
This PhD thesis concerns the development, implementation and experimental validation of methods for monitoring, diagnostics and quality control of gear systems, based on advanced and innovative techniques of experimental vibration analysis and signal processing, with particular focus on planetary gearboxes. The analysis of the vibrations in this type of gearboxes is complicated by the movement of the planets, that causes the continuous variation of the distance - and consequently of the transfer functions - between the sources of vibration (gear meshing and bearings) and the fixed transducer mounted outside the annulus. For diagnostic purposes, it is necessary to extract from the overall vibration signal the contribution of each gear by means of a synchronous averaging procedure (Planetary TSA), which, in the case of planetary gear trains, has to eliminate the effect of the variation of the transfer functions. This has been obtained by means of a complex algorithm, already proposed in the literature, but requiring further efforts for developing and implementing with specific measures to make it applicable and efficient in an industrial environment. As condition indicators (CI’s) for monitoring of planetary gear trains, numerous TSA statistical parameters have been studied, based on the results of experimental campaigns conducted on a 3 stage planetary gear unit of nominal power of 3 kW; these tests may be summarized as follows: a) tests on bench, under varying load conditions, in the presence of artificial localized defects on planet teeth; b) accelerated wear test on back-to-back test bench, arriving at life end (700 h); c) testing analogous to b), interrupted at 250 h, when the value of the CI’s has indicated the development of pitting; d) tests on bench with different loads, by mounting sun gears in good conditions or worn in the previous tests b) and c). On the basis of these tests, it has been evaluated the effectiveness of metrics proposed in literature; in addition, some original metrics have been developed, more effective and proper for the specific application in industrial environments. In particular, the results show that three original metrics are effective in identifying the onset of pitting and its subsequent development, even with varying load and speed: the variance of the residual signal RV, the corresponding cumulative variance, CRV (average of the previous one at the current time) and an improvement of the already known NA4, NA4mod, defined as the ratio between the forth statistical moment of the residual signal and the current run time average of the squared variance of the regular signal. In addition, a software dedicated to the vibration analysis for diagnostic purposes of planetary gearboxes has been developed; it implements the studied techniques and is suitable for use in industrial environments; it is worth noting that there are no commercial products with similar functions. This software includes modules for the acquisition of vibratory signals, filtering, time and angular resampling, TSA, identification of the phase of the planets, synchronous average for planetary gear units (Planetary TSA), extraction of residual, difference and regular signals, Fourier transform, PSD, Envelope, amplitude and phase demodulation, calculation of statistical parameters and specific metrics for gear diagnostics. The algorithms, initially implemented in Matlab, have required special measures to increase efficiency in the case of large amounts of data. In the final version, the software has been implemented in the ANSI C language with a reduction of computation time by about 50%, greater stability, better memory management and a reduction of costs for the end user. The diagnostic efficiency of the implemented algorithms has been verified by the application to numerous experimental data, generally obtaining satisfactory results.
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de, Respinis Margherita. "Proposta e validazione di un algoritmo per l'individuazione della branca sinistra durante procedure di stimolazione del setto interventricolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Uno dei problemi cardiologici importanti durante le procedure di impianto di pacemaker è individuare la corretta posizione in cui avvitare l’elettrocatetere di stimolazione. Per anni, il gold standard è stato l’apice del ventricolo destro perchè ritenuto un sito stabile e facilmente accessibile; tuttavia, nel lungo periodo si è riscontrata una deformazione del miocardio causata da una sequenza di attivazione diversa da quella naturale del cuore. La stimolazione in branca sinistra offre una contrazione più fisiologica perché sfrutta il sistema di conduzione elettrico naturale del cuore, bypassando il punto elettricamente danneggiato. Il corretto raggiungimento della branca sinistra è demandato alla bravura del cardiologo di valutare la morfologia del QRS e stimare alcuni parametri direttamente dallo schermo del poligrafo durante l’intervento. Obiettivo del lavoro, svolto con l’Ospedale di Rovigo, è stato trovare un modo oggettivo e automatico che guidi i cardiologi nella localizzazione della corretta sede anatomica di stimolazione, così da standardizzare le procedure di impianto. È stato implementato un algoritmo in grado di identificare i complessi QRS in V6, Sr’ in V1 e l’impulso erogato nel segnale endocavitario nelle 3 condizioni di stimolazione (iniziale, intermedia e finale). Sono stati studiati 47 pazienti da cui sono stati estratti sia i parametri presenti in letteratura (LVAT, interpicchi) che innovativi (pendenza del complesso QRS) per valutarne eventuali differenze significative mediante test non parametrico di Wilcoxon. Per ogni parametro risultato significativo, è stata determinata una soglia che massimizzasse la sensibilità e avesse una buona specificità. I risultati sono stati combinati in un cutoff generale, da testare in futuro, per discriminare la corretta posizione di impianto dell’elettrocatetere.
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PACCHIEGA, Claudia. "Simulazione termo-energetica dinamica di edifici ad elevate prestazioni: procedure di validazione dei modelli, applicazioni progettuali e casi studio." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389401.

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Abstract:
Dynamic simulation is becoming very important in energy design phases of new buildings, in the energy diagnosis process and in case of continuous-commissioning. In Italy designers do not have to use dynamic simulations for verifying the minimal energy requirements of buildings, but they need to predict energy performance with more detail than what is possible with semi-stationary methods. National standards utilized to evaluate the energy performance of buildings are UNI TS 11300 parts 1, 2, 3 and 4; they use a semi-stationary method with monthly average climate data. In Europe the Energy Performance of Buildings Directive 2010/31/UE (EPBD Recast) introduces dynamic simulation to calculate primary energy for end uses in the context of Net Zero Energy Buildings. This work applies dynamic simulation to energy design of buildings and building monitoring, and focuses on the validity of these methods in evaluating high performance buildings, on the problem of input data availability and on the influence of some parameters in energy modeling. Starting from ANSI/ASHRAE validation tests of dynamic methods, this work suggest a validation procedure of the Design Builder software (in its Conduction Transfer Function package) using the European standard UNI EN 15265. The same standard is also used to evaluate which of the convection algorithms of EnergyPlus best approaches reference results for heating and cooling. The obtained results are used later for the dynamic simulation of high performance buildings case studies. The first case study is a new high energy performance residential building. The first step is an annual free-running monitoring of indoor environmental data; then the building is hourly simulated with a dynamic code and at the end there is an evaluation of the gap between actual and predicted data, and of their correlation when varying some input data of the model. The second case study is an energy design experience of a reconstructed residential building after the earthquake in Emilia Romagna (May 2012). The design process is being developed with the aim of receiving the GBC Home® Italia certification at the end of the construction phase. The work focalizes on the two dynamic simulations required by the protocol: design building and reference building. This procedure allows the collection of points in the category Energy and Atmosphere by demonstrating a percentage improvement in the proposed building performance rating compared with the baseline. The dynamic evaluation concerns all end uses of the building: heating, cooling, hot water production, pumps, lighting and other equipment.
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Fortunato, Alexandro. "La valutazione della personalità nell’infanzia: dati preliminari sulla validazione di uno strumento Q-Sort." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1227233.

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Introduction: The debate on childhood personality disorders still rages, despite a growing number of studies confirming that it is possible to evaluate childhood personality from a developmental perspective (Caspi et al. 2005, Widiger et al. 2009, McAdams & Olson 2010). Certain authors have inquired whether it is appropriate to evaluate personality in childhood, given the developmental features of mental functioning, but others, with the support of empirical and clinical data, confirmed the early structuring of PDs and the need for early intervention and prevention. The Psychodynamic Diagnostic Manual, Second Edition (PDM-2; Lingiardi and McWilliams 2017) states that young children do have personalities and traits that may persist over time, and it underlines the importance of assessment even in childhood. The controversy over the existence of personality disorders in childhood has continued due to the limitations of studies in this research area and to the reluctance to apply adult personality diagnoses to children. The aims of this work are: to develop a Q-Sort assessment procedure for the evaluation of children personality and to give a contribution on the debate of childhood personality (Fortunato & Speranza, 2018). Methods: From a literature review we derived seven Emerging Personality Patterns and four Personality Organizations. Through the four Mental Functions defined by the PDM-2 (cognitive and affective processes, identity and relationships, defense and coping, Self-awareness and self-direction) we described the characteristics of each patterns and we derived 200 items that describe specific patterns of affect, cognition, motivation and behavior in childhood with a straightforward manner. Beyond the consideration of whether it is better not to label, avoiding stigmatization and leaving the development to have its course or rather is it higher risk to do so for traits that exist and could lead to a structured pathology without intervention, we would like to consider emerging personality patterns in childhood as developmental trajectories that can be examined. We believe that investigating the precursors and pathways of personality disorders during childhood, integrating developmental issues, biological vulnerabilities, and problematic environments, has the potential to define a longitudinal developmental approach to personality development and psychopathology. Our approach tries to address this challenge, conjugating both top-down (theoretical) and bottom-up (research) perspectives, based on research and clinical evidence (Fortunato & Speranza, 2018). First Personality Organization is the Healthy Personality, the second one is the Neurotic Personality Organization that includes: Inhibited/Withdrawn Emerging Personality Pattern, Pathological Obsessiveness Emerging Personality Pattern and Dysphoric Emerging Personality Pattern. The third one is the Borderline Personality organization that includes: Dysregulated Emerging Personality Pattern and Pathological Narcissism Emerging Personality Pattern. The last one is the Psychotic Personality Organization that includes: Suspicious Emerging Personality Pattern and Schizoid emerging personality pattern. Items and Patterns were tested through theoretical and statistical consensus. The theoretical consensus was obtained by 30 expert clinicians that evaluated on a 5-point Likert scale each Pattern and item. The statistical consensus involved 42 clinicians assessing 42 children (M=7.92; 64% male). Afterwards, we started with the validation procedure. Seventy-six clinicians evaluated 76 children (M=8,6; 77% male), from 4 to 11 years old, in treatment from 2 to 12 months. Procedure includes other instruments: CPNI (Coolidge, 2002), CBCL (Achenbach, 2001) e PDC-C (Malberg, Rosenberg, Malone, 2017). Results: Theoretical consensus: clinicians rated 4 or 5 to all the Patterns and most of the items, only few items were rated 3. Statistical consensus: we evaluated the mean score and the standard deviation (SD) for each item. Only 16 out of 200 items reached a SD lower than 1.50 and a little mean score. Then, to evaluate the internal coherence of each Pattern, we measured the Cronbach’s alpha that reached really good or excellent levels for each Emerging Patterns. According to the consensus results, we modified the problematic items to obtain the final version of the instrument. For the validation procedure we conducted the Q-Factor analysis to obtain Emerging Personality Patterns empirically derived. Eight Q-Factor were found: High Functioning, Inhibited/Withdrawn, Dysphoric/Anxious, Inhibited/Depressive, Obsessive, Borderline/Dysregulated, Borderline/Impulsive, Schizoid. Then we evaluated the correlation between the Q-Factor’s and the other instruments. Correlations highlight a good construct and criterion validity. Validation procedure highlights the Q-Sort’s validity to evaluate childhood personality. Conclusions: Using the literature and research data, this study defined possible developmental pathways for emerging personality patterns in childhood. We consider that it is possible to define emerging patterns that may lead to personality disorders in adolescence and adulthood. The study of childhood personality can inform us about mental functioning, precursors and pathways of development. Preliminary data is promising and seems to confirm that the personality can be investigated during childhood. The Q-Sort procedure is the best way to assess childhood personality and its elements.
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