Academic literature on the topic 'Procedimento amministrativo'

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Journal articles on the topic "Procedimento amministrativo"

1

Moneta, Paolo. "Procedimento amministrativo e partecipazione dei fedelli alla funzione amministrativa." Ius Canonicum 14, no. 28 (March 27, 2018): 25–42. http://dx.doi.org/10.15581/016.14.21334.

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Abstract:
Postquam super administrationis actibus in Ecclesiae ordinatione controlem iurisdictionale institutum et de quaestionibus ei adnexis doctrinale studium (a Vaticano II incitatum) subsecutum est, canonistarum attentio etiam comprehendit alias partes iuris administrativi, procedimentum praesertim administrativum. Hoc institutum varia munera gerit vel in administrationis actuositatem in se, expedit enim organum agens ut maiori notitia ac cogitatione deliberet, vel in eos qui administrantur, eis enim praebet occasionem communicandi gressus parantes procedimentos. Communicatione procedimenti ii qui administrantur (vel singillatim vel in socialibus conventis per Suos repraesentantes), praecisa crebro necessitate gradus contentiosi ad impugnationem, sua iura satius tueri possunt et opus collaborationis et participationis in administrativa functione adhibere. • Omnes eiusmodi aspectus prae oculis habendi sunt in ordinamento canonico, in quo peculiare momentum assumit fidelium participatio muneris regendi, instrumento pro ecclesialis communionis aedificatione. Fidelium participatio in procedimento iam provisa est in vigenti lure Canonico et fraequentior in postconciliari legislatione tendit. Administrationis activitatem moderari optime videtur fieri per legem generalem de procedimento, Sicut in pluribus europaeae civilizationis nationibus contigit et Pontificia Commissio Codici iuris canonici recognoscendo facere conatur. Schema autem Canonum ab hac Commissione confectum se continet in quibusdam definiendis cautionibus pro iuribus individuorum, nulla sollicitudine pro maiori fidelium participatione ne in administrativa functione augenda
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2

Scarscelli, Daniele, Rosalba Altopiedi, Roberta Dameno, and Massimiliano Verga. "La deterrenza speciale della norma che sanziona il consumo di droghe illegali. Una indagine esplorativa su un campione di consumatori." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2011): 137–64. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002007.

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Abstract:
La legge italiana proibisce il consumo di sostanze stupefacenti prevedendo che il soggetto, trovato in possesso di una piccola quantitŕ di droga illegale, sia segnalato alla Prefettura. Il Prefetto convoca il consumatore per accertare le ragioni della sua condotta illegale e per valutare se applicare una sanzione amministrativa. Tale colloquio dovrebbe avere lo scopo di dissuadere il consumatore dal reiterare la sua condotta. In questo articolo presentiamo i risultati di uno studio che ha inteso analizzare l'efficacia deterrente di questo procedimento considerando il punto di vista di un campione di 330 consumatori segnalati alle Prefetture di nove cittŕ italiane. Gli esiti della ricerca mettono in luce un'efficacia deterrente speciale alquanto limitata del procedimento amministrativo. In particolare, lo studio evidenzia alcuni meccanismi che consentono di comprendere perché il procedimento amministrativo avrebbe una scarsa efficacia deterrente sui consumatori segnalati.
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Francesco Guzzi, Federico. "OSSERVATORIO EUROPEO. D.l. semplificazioni-bis e PNRR: riflessioni sulle modifiche alla legge sul procedimento amministrativo." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (June 2022): 165–78. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001007.

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Veglio, Maurizio. "Procedimento amministrativo e giudizio civile in materia di protezione internazionale: formazione della prova, principio di oralità e ascolto del richiedente minorenne." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (November 2017): 128–37. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-003012.

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Rudzińska, Karolina. "Kara wydalenia ze stanu duchownego." Prawo Kanoniczne 53, no. 1-2 (January 9, 2010): 203–31. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2010.53.1-2.11.

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Abstract:
La pena della dimissione dallo stato clericale è la pena espiatoria, massima per i chierici ai quali soltanto può essere applicata. E la pena perpetua per la sua natura. Può essere irrogata mediante processo giudiziario o per mezzo di procedimento amministrativo salvo sempre il diritto di difesa. Può essere comminata nei casi previsti dalla legge universale, cioè: 1) l’apostasia, l’eresia e lo scisma, con prolungata o grave scandalo; 2) la profanazione delle specie consacrate; 3) la consacrazione a scopo sacrilego di una materia senza l’altra nella celebrazione eucaristica o anche di entrambe fuori della celebrazione eucaristica; 4) la violenza fisica contro il Sommo Pontefice; 5) la sollecitazione; 6) il matrimonio anche solo civile con contumacia; 7) il concubinato con contumacia; 8) gli atti contro il sesto precetto del Decalogo fatti con violenza, o minacce, o pubblicamente, o con minori al di sotto dei diciotto anni. E prevista alla Congregazione per il Clero come facoltà speciale di intervenire ai sensi del can. 1399 CIC. In tutti i casi la pena è facoltativa. Tale pena comporta la perdita dei diritti propri dello stato clericale, degli onori e degli uffici ecclesiastici.
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6

Acierno, Maria. "La tutela dello straniero nel processo civile." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 50–72. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001004.

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Abstract:
1. La garanzia costituzionale del giusto processo - 2. Il modello camerale: le ragioni della semplificazione - 3. Uniformitŕ e differenze nei procedimenti riguardanti lo straniero. Il procedimento di controllo delle misure di allontanamento del cittadino comunitario - 4. Le condizioni di accesso al processo nei tre gradi della giurisdizione ordinaria - 5. Il rapporto tra procedimenti giurisdizionali ed amministrativi relativi alla condizione dello straniero nel territorio dello Stato: i giudizi sulle misure di protezione internazionale.
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7

Kiwior, Wiesław. "Problematyka administracyjna, procesowa i kanonizacyjna w publikacjach zawartych w czasopiśmie "Prawo Kanoniczne"." Prawo Kanoniczne 51, no. 1-2 (June 5, 2008): 57–74. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.1-2.04.

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Abstract:
L’elaborato presenta la problematica affrontata dai canonisti, negli anni 1958-2008 sulla rivista Prawo Kanoniczne (Diritto Canonico), pubblicata dalla Facolta di Diritto Canonico dell’Univesita del Cardinal Stefan Wyszyński a Varsavia, riguardante il diritto amministrativo (questioni storiche, istituzioni, procedimenti, diritto amministrativo degli istituti religiosi, processo contenzioso-amministrativo), il diritto processuale (storia del diritto canonico, fondamenti del processo canonico, processo contenzioso, processi matrimoniali, la giurisprudenza rotale) e le cause di canonizzazione (questioni storiche, diritto sostantivo, procedure, le cause polacche).
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8

Parente, Ferdinando. "Il procedimento disciplinare notarile e la sua evoluzione storica." Zeszyty Naukowe KUL 60, no. 3 (October 26, 2020): 169–78. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.169-178.

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Abstract:
Nel testo della legge 16 febbraio 1913, n. 89, il procedimento disciplinare notarile era modulato sulla diversificazione delle competenze secondo la gravità delle sanzioni. Per le sanzioni disciplinari più gravi – l’ammenda, la sospensione e la destituzione – la competenza per i tre gradi di giudizio era affidata al giudice ordinario, ossia al Tribunale, alla Corte d’Appello e alla Corte di Cassazione. Per le sanzioni meno gravi – l’avvertimento e la censura – la competenza, nel primo grado, era conferita al Consiglio notarile distrettuale, che decideva con provvedimento impugnabile dinanzi al giudice ordinario. Il d.lgs. 1 agosto 2006, n. 249 ha modificato radicalmente il regime del procedimento disciplinare notarile e ha istituito la Commissione amministrativa regionale di disciplina (Co.Re.Di.), avente natura amministrativa, per l’applicazione delle sanzioni disciplinari e delle misure cautelari notarili e per la valutazione dei presupposti di cessazione temporanea o definitiva dalle funzioni notarili. Nel quadro della riforma, invece, al Consiglio notarile distrettuale il legislatore ha assegnato il mero ruolo d’indagine e di controllo sul regolare svolgimento dell’attività notarile ed il potere di attivare il procedimento disciplinare tramite il diritto di azione accreditato al suo presidente
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Acierno, Maria. "Cosa cambia nei procedimenti riguardanti gli stranieri dopo l'entrata in vigore del d.lgs. N. 150 del 2011?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (March 2012): 27–57. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-004003.

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Abstract:
1. Il nuovo procedimento sommario nel d.lgs. N. 150 del 20111.1. Le differenze rispetto al modello codicistico - a) l'art. 3 del d.lgs. N. 150 del 2011 - b) il mutamento del rito (art. 4)2. La sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato (art. 5)2.1. L'ambito di applicazione della norma2.2. Il provvedimento di espulsione amministrativa2.3. I procedimenti assoggettati alla competenza del tribunale in composizione monocratica (artt. 16 e 20 d.lgs. N. 150 del 2011)2.4. La tutela antidiscriminatoria (art. 28 d.lgs. N. 150 del 2010)3. Il censimento dei procedimenti previsti nel d.lgs. N. 150 del 2011 riguardanti gli stranieri3.1. Art. 16 d.lgs. N. 150 del 2011. Il diritto di soggiorno dei cittadini europei e dei loro familiari3.2. Art. 17 d.lgs. N. 150 del 2011. Le controversie in materia di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea e dei loro familiari3.3. L'espulsione amministrativa di cittadini stranieri extraeuropei (art. 18)3.4. Le misure di protezione internazionale (art. 19)3.5. I provvedimenti in materia di unitŕ familiare (art. 20)3.6. L'azione antidiscriminazione. Cenni3.7. I procedimenti richiamati nell'art. 34 del d.lgs. N. 150 del 2011: la convalida dell'accompagnamento coattivo e del trattenimento del cittadino straniero extraeuropeo4. I procedimenti esclusi4.1. Il procedimento ex art. 31, co. 3, d.lgs. N. 286 del 19984.2. L'apolidia4.3. La convalida del provvedimento di esecuzione dell'allontanamento immediato del cittadino UE
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Bianchetti, Raffaele, and Alessandro Rudelli. "Esperienze di giustizia minorile nei procedimenti amministrativi con i figli maltrattanti." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 132–44. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002012.

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Abstract:
Le condotte violente dei figli a danno dei genitori, se caratterizzate da comportamenti reiterati agiti con la volontà di vessare i propri familiari facendoli vivere in uno stato di terrore, possono configurare il reato di «Maltrattamenti contro famigliari e conviventi», ma nelle situazioni di violenza filio-parentale è del tutto auspicabile poter intervenire precocemente al di fuori del contesto penale. Questo differente ambito di trattazione può essere costituito dai cosiddetti procedimenti amministrativi a favore dei minori «irregolari nella condotta o nel carattere». Il Tribunale per i minorenni di Milano ha sostenuto al riguardo una specifica ricerca per osservare in profondità le situazioni di Parental Abuse cogliendo, oltre ad alcuni dati di ricorrenza, gli aspetti qualitativi del fenomeno. Presentando delle situazioni esemplificative, nell'articolo si mostra la varietà, la complessità e l'intensità emotiva che invariabilmente attraversa chi è coinvolto in tali sofferte vicende. Si configura con ciò la delicatezza della funzione del giudice minorile e degli operatori dei servizi nella relazione con l'adolescente violento e con i suoi genitori.
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Dissertations / Theses on the topic "Procedimento amministrativo"

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TOMASSI, Lorenza. "LA DECISIONE AMMINISTRATIVA ALGORITMICA." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2022. https://hdl.handle.net/11580/91038.

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Abstract:
within this contribution, an attempt was made, without presumption of exhaustiveness, first to reconstruct the historical regulatory framework underlying the process of digitisation within public administrations; subsequently, emphasis was placed on those endowments, defined of Artificial Intelligence, that provoke in the current picture not a few food for thought. in particular we will try to understand how artificial intelligence can be applied within the administrative procedure without there being a compromise of the paradigms enucleated by the same. In particular, it will be adopted as the key to understanding the necessary attribution of the algorithmic choice always and necessarily to a human official.
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PALUMBO, Salvatore. "La partecipazione dei cittadini all'azione amministrativa, nell'era dell'amministrazione digitale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/560594.

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3

BARTIMMO, MONICA. "Rapporti fra legge statale e legge regionale in materia di procedimento amministrativo." Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2016. http://hdl.handle.net/11579/115653.

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4

BIANCAREDDU, SILVIA. "Il procedimento amministrativo digitale: la semplificazione al servizio dell’amministrazione e del cittadino." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266534.

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Abstract:
This work focuses on a subject that has been of constant interest and continuing centrality in the political agendas of different national legal systems: the procedural simplification that can be ascribable to the species of interventions that belong to the broader genus of the change of public administration’. Since the ‘70s, the transformation of public administration, among other different possibilities, chose the ambiguous and winding path of simplification. It has been taken as a guiding principle for the entire legal system and as a prevailing logic for the process of redesigning and restructuring the administrative organization and action. Administrative simplification was a ‘fashionable’ topic in the ‘90s, and since then a ‘central block’ and ‘driving force’ of both EU and national public policies, thus becoming a technical and cultural process for reforming administration. Its aim is ‘to give it a more suitable shape that is tailored to the needs of society’ for which its services are indeed intended. The procedural simplification is a topic of overnational interest that in several jurisdictions has been gradually occupying larger and larger spaces in the definition of public policies, according to the shared view that the simplification of the regulatory and administrative system is a fundamental condition for of socio-economic growth. Thanks to the awareness of the notion of ‘administrative risk’, or rather, the sensitive ‘mutual dependence’ between political-administrative and economic system, as Borruso noted in the preface to the European Commission Communication Europe 2020. A strategy for smart, sustainable and inclusive growth, the administrative simplification measures and, in particular, administrative procedures, have been dominating for a long time the political, legal, economic and social debates. Moreover, they are intended to occupy significant spaces in the near future, inasmuch as they are directed to keep within a threshold of ‘tolerance’ the inevitable organizational and functional complexity of an administration built on the principles of institutional pluralism, subsidiarity, competence and specialization, indispensability journalistic intervention, not to say of binding formalism. By establishing itself as a legal and social requirement to guarantee an administrative action that would be ‘simpler, more effective, more efficient and more economical’ for citizens, and by changing its status from mere collective aspiration to legal claim, the simplification of administrative procedures is an multi-faceted and poly-dimensional objective that the national legislature has pursued through different strategic actions, among which, the computerization process has been taking a central role. Not surprisingly, the development of digital administration has been considered by many as the most effective tool to simplify administrative action and respond to the issue of procedural complication. It has been sees as a process of ‘review of the administrative structures and their organizational links, [...] redefinition of tasks and optimization of the capacity for work in the offices, thus achieving a reduction of the steps and the time required for the performance of administrative acting, which is what the simplification of procedures consists of. A theme which, in the first instance, concerns the balance between interests and principles. Inevitable corollary to administrative impartiality, organizational structure and the distribution of skills, the procedural complexity, which is questioned for the number of its steps and intra-procedures activities, for the time taken to achieve them and the red tape that affects citizens, it is a challenge to be answered, in general, through the use of computerization and communication tools. It is a challenge to be carried out with the accurate use of computerization and communication technologies. First of all, as its digitization is able to give an adequate response to the need to combine functional demands and requirements of simplification and rebalance the relationship between the end-protection guarantee of the interest and the duty of non-compression ‘effectiveness, efficiency and economy of action that is traditionally made explicit while making the decision. From this remark, the added value that the process of computerization has shown in the policies of simplification can be understood precisely by evaluating in a negative way, how, the simplification of the administrative proceedings ‘cannot be prosecuted by dequotando (non so cosa vuol dire) and debunking the rules of procedure whose positivization has represented a civilized procedural achievement. The extra value of the process of computerization among the techniques of procedural simplification – we have already said – is ‘integration’ between the principles of effectiveness, efficiency and economy, of certainty of timing, transparency of administrative action; the ability to overcome the limits that are connected to this principle and process of public administration reform, summarized in the principle of ‘contradictory’, participation, impartiality, and the necessary complete investigation; in the introduction of better modes of interaction, enabling faster and more effective relationships with participants and a greater guarantee of legal claims. In short, it consists of the ability to re-balance, at the procedural level, the relationship between the needs of the function and the requirements of guarantee of the action, often ‘unbalanced ‘ in favor of one or the other. The ‘revolutionary’ aspect that we identify in the electronic administrative procedure is actually the result of a process that first passes through the definition of new information systems. The object of technological revolution is indeed information. The revolutionary aspect of computerization administration is the dynamic management of information and the possible reality of interconnected information systems that are integrated and shared, which does not mean less safe. And the verbal synthesis of a technological simplified action is the digital administrative proceedings . The digital simplification of the administrative procedure is the product of different methods of collection, use, access, transmission and communication of information, all technology-based. And administrative digital procedure is nothing but a decision-making process that takes advantage of the tools that technology puts at governments and citizens disposal. ‘Neutral’ tools that the legislature adopts for political purposes aiming at simplification and exercise of the rights. Tools that, precisely because they are neutral, will act in terms of reducing procedural complexity according to the quantum assumed while legislative determining, on the one hand, and enforcement by public authorities on the other. From this perspective we must look at the tools that legislators, Italian as well as Spanish, have outlined in order to give the electronically processed work the same effectiveness as the one carried out traditionally and in order to fulfill the obligation of information management procedures: from the discipline of electronic documents and the electronic signature, to the discipline of registering incoming and outgoing communications through an automated system; from the rules of the communications of documents between public administrations through the use of electronic mail to the rules for the direct acquisition of data and documents in the digital archives of public administrations; and again, to the provisions of a computer file, taken in the path as the ‘centerpiece of the new mode of conducting administrative proceedings’. From this remark, the same computer file, created by national legislature as ‘informative base’ needed for a contextual work and shared between different subjects, ‘fulfilled’ with the expectations of simplification of the action and relationships, of the ‘right to be known’ of action both on the domestic side as on the external side, suggests, of course, a ‘new’ management process, but it remains only in the domain of attempt to reform if not accompanied by concrete implementation by individual administrations. It is their duty to start the processes of re-organization in order to manage the ‘new’ procedure based on shared information and transparent activities; on direct and immediate relationships; on a different value of time and space; on a simpler, more effective, efficient and economical, and at the same time, more able to guarantee rights and interests. The practical and proper application of these tools remains responsibility of each administration, asked to face the real challenge of procedural innovation. The following research is based on this fundamental interpretation and its methodological approach is developed, at first, starting from the acknowledgement of the legal category of the administrative procedure, the reconstruction of the lines of development and legal aspects that make of this administrative point as both action and organization, the place and the best opportunity to study the topic. Secondly, the working hypothesis is outlined. Starting from the construction of the simplification of the administrative procedure as recognition of a ‘right’ balance between complexity and simplicity of the action, the work continues by electing computerization as a ‘form’ of simplification that is able to envisage a possible solution for the problem of quality decision-making, resulting from the balance between the quantum and guarantees of effectiveness and efficiency of the action. In a third passage, we deal with the administrative digital proceedings, with particular attention to the developments which, from different management information mechanisms can derived in terms of modes of action that can develop horizontally, network-like or shared among stakeholders of the exercise of power. Finally, on the same lines, the work is enriched by the experience of the Spanish structure, in order to strengthen the thoughts on digital simplification of the procedure from a comparative perspective, which is always essential for the development of the research. From this point of view, the analysis of different time frequency of the stages of computerization in the two systems is an important key. The comparative analysis, despite showing an initial protagonism of the Italian legislator who, with the adoption of Digital Administration Code, anticipated a correct vision of modernization and initiated the ‘transformation’ of digital government, displays, in a second stage, a slowdown in the process, whereas it has a reverse path in the Spanish system, which, after assimilating the Italian model, proved able to proceed to the state of implementation with a more sustained dynamism and in shorter time. In the Spanish system what played an important role was the ‘codification’ of the awareness of the need for a transition phase, in which the digital system coexisted side by side with the paper-based system rather than automatically superseding it. This phase based on flexibitly proved to be effective for the change in the administrative system. First as a system of relations of public and private entities. Precisely this relational paradigm, in the analysis that is proposed here, has been the core of the thesis. This paradigm is both a thread of the investigation and the space where all the different approaches and issues related to procedural matters converge. The democratic nature of the administrative action, the implementation of the principles of impartiality and the participation in the Administrative Procedure Law, the introduction and the vindication of private sector criteria of efficiency, effectiveness and economy of the public actions are the background to the conclusion that the procedural simplification is primarily ‘simplification of the interaction’. All these elements also frame the structural and functional reorganization that the digitization process requires, and, at the same time, develops, in an eminently relational perspective; of a ‘new’ way of building and developing inner relationships within the administration, between different administrations and between them and the citizens.
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NATALELLO, DORIANA. "LA DISCIPLINA DEGLI SCRITTI ANONIMI NEL DIRITTO AMMINISTRATIVO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98840.

Full text
Abstract:
La tesi ha ricostruito la disciplina degli scritti anonimi nel diritto amministrativo. In particolare, in assenza di disposizioni di carattere generale, la ricerca ha avuto l’obiettivo di comprendere la rilevanza attribuita dall’ordinamento pubblicistico alle segnalazioni anonime, sia sul versante processuale sia su quello procedimentale. Nel diritto amministrativo, il fenomeno degli scritti anonimi è stato meno esplorato che nel diritto penale. Di recente, tuttavia, si è registrata una progressiva attenzione per il tema, come si evince soprattutto da due elementi: le numerose pronunce della giurisprudenza relative alla presentazione di denunce anonime volte a sollecitare l’avvio del procedimento amministrativo e i regolamenti delle Autorità amministrative indipendenti che hanno esplicitamente disciplinato il fenomeno. Anche le indicazioni che provengono dal legislatore in alcuni settori speciali sono significative dell’importanza che gli scritti anonimi hanno progressivamente assunto nel diritto amministrativo. La tesi, pertanto, ha analizzato gli indici, peraltro spesso contraddittori, desumibili dall’ordinamento pubblicistico per comprendere le dimensioni del fenomeno degli scritti anonimi e per valutarne la compatibilità con i principi generali dell’attività amministrativa. Domandarsi se la presentazione di una denuncia anonima imponga l’avvio del procedimento significa, infatti, riflettere sulla compatibilità dell’eventuale impiego di tali denunce con i principi che governano l’esercizio dell’azione amministrativa all’interno di un ordinamento democratico.
The dissertation aims to conduct an in-depth examination of anonymous reports’ legal framework in administrative law. In the absence of general provisions on the topic, the research focused on understanding the relevance attributed to anonymous reports by italian public law, both substantive and procedural. Much has been written on the subject of anonymous documents in the field of criminal law, yet the topic was much less studied in administrative law. Recently, though, attention to this theme increased, as demonstrated both by the issuance of regulations concerning anonymous reporting by several independent authorities and the numerous court rulings about anonymous reporting and its effects on the initiation of administrative proceedings. Significant signs of the increasing importance of the phenomenon in administrative law can also be inferred from the specific legislation of certain sectors of the law. The dissertation analyzed the various and often contradictory occurrences of anonymous reports in administrative law, in order to understand the scope of the phenomenon of anonymous reporting and to evaluate its compatibility with the general principles of administrative action. Indeed, the question of whether the submission of an anonymous report can bind the administration to initiate administrative proceedings calls for a in-depth consideration of the compatibility of the use of these reports with the principles governing administrative action in a democracy.
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NATALELLO, DORIANA. "LA DISCIPLINA DEGLI SCRITTI ANONIMI NEL DIRITTO AMMINISTRATIVO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98840.

Full text
Abstract:
La tesi ha ricostruito la disciplina degli scritti anonimi nel diritto amministrativo. In particolare, in assenza di disposizioni di carattere generale, la ricerca ha avuto l’obiettivo di comprendere la rilevanza attribuita dall’ordinamento pubblicistico alle segnalazioni anonime, sia sul versante processuale sia su quello procedimentale. Nel diritto amministrativo, il fenomeno degli scritti anonimi è stato meno esplorato che nel diritto penale. Di recente, tuttavia, si è registrata una progressiva attenzione per il tema, come si evince soprattutto da due elementi: le numerose pronunce della giurisprudenza relative alla presentazione di denunce anonime volte a sollecitare l’avvio del procedimento amministrativo e i regolamenti delle Autorità amministrative indipendenti che hanno esplicitamente disciplinato il fenomeno. Anche le indicazioni che provengono dal legislatore in alcuni settori speciali sono significative dell’importanza che gli scritti anonimi hanno progressivamente assunto nel diritto amministrativo. La tesi, pertanto, ha analizzato gli indici, peraltro spesso contraddittori, desumibili dall’ordinamento pubblicistico per comprendere le dimensioni del fenomeno degli scritti anonimi e per valutarne la compatibilità con i principi generali dell’attività amministrativa. Domandarsi se la presentazione di una denuncia anonima imponga l’avvio del procedimento significa, infatti, riflettere sulla compatibilità dell’eventuale impiego di tali denunce con i principi che governano l’esercizio dell’azione amministrativa all’interno di un ordinamento democratico.
The dissertation aims to conduct an in-depth examination of anonymous reports’ legal framework in administrative law. In the absence of general provisions on the topic, the research focused on understanding the relevance attributed to anonymous reports by italian public law, both substantive and procedural. Much has been written on the subject of anonymous documents in the field of criminal law, yet the topic was much less studied in administrative law. Recently, though, attention to this theme increased, as demonstrated both by the issuance of regulations concerning anonymous reporting by several independent authorities and the numerous court rulings about anonymous reporting and its effects on the initiation of administrative proceedings. Significant signs of the increasing importance of the phenomenon in administrative law can also be inferred from the specific legislation of certain sectors of the law. The dissertation analyzed the various and often contradictory occurrences of anonymous reports in administrative law, in order to understand the scope of the phenomenon of anonymous reporting and to evaluate its compatibility with the general principles of administrative action. Indeed, the question of whether the submission of an anonymous report can bind the administration to initiate administrative proceedings calls for a in-depth consideration of the compatibility of the use of these reports with the principles governing administrative action in a democracy.
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Carapellucci, A. "LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI IN MATERIA AMBIENTALE: PROBLEMI E PROSPETTIVE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/215985.

Full text
Abstract:
The thesis addresses the problem of the simplification of administrative procedures in Italian environmental legislation. The historical evolution of the most significant administrative procedures in Environmental Law (including environmental impact assessment, strategic environmental assessment and I.P.P.C.) is analyzed, highlighting the tools and techniques used to simplify them and focusing on the problematic aspects of each. The first chapter analyzes, in general terms, the relationship between the principles of environmental protection - enshrined in International, European and Italian Law - and the discipline of administrative procedures, focusing on the modifications of Law no. 241/1990 in the twenty years since its enactment. The second chapter examines the specific discipline of Environmental impact assessment, Strategic environmental assessment and other environmental assessment procedures, focusing on the attempts to reduce their duration and costs, and to ensure their coordination in italian legislation. The third chapter addresses the same problems with regards to the most relevant authorization procedures in environmental legislation, including those related to the I.P.P.C. (Integrated Pollution Prevention and Control) EU directives.
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Dell'Osta, Luca <1990&gt. "Il giudice che "amministra": La ponderazione degli interessi dal procedimento al processo amministrativo, verso una piena giurisdizione sul rapporto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9889/1/Testo%20tesi%20dottorato%20versione%20finale.pdf.

Full text
Abstract:
Il lavoro, dopo una ricostruzione storica dell'evoluzione del diritto (anche processuale) amministrativo italiano, affronta in chiave critica il tema del superamento della giurisdizione generale di legittimità, avanzato recentemente in alcune pronunce dei giudici amministrativi. L'autore sostiene che la trasformazione del giudizio amministrativo da "giudizio sull'atto" a "giudizio sul rapporto" incontra ancora - a costituzione invariata - il limite della discrezionalità amministrativa, e che non è possibile per il giudice sostituirsi all'amministrazione inadempiente o all'amministrazione che ha adottato provvedimenti illegittimi.
This piece of work wants to analyse some lines of development of the administrative law system in its current context. In particular, the author starts from the ascertainment that, since the Constitution entered into force, there has been a strengthening of the subjective legal positions and, in particular, of the legitimate interest. The basic question intended to be answered is whether the current administrative justice system is sufficient to ensure full protection to such subjective legal position and whether the answers that jurisprudence and doctrine have provided to the request for protection are consistent with the constitutional structure of the State. In particular, in the first chapter the history of the administrative justice system is retraced by analysing its fundamental points (from the 1865 Act up to the 2010 Code of Administrative Court Procedure) and by deepening the two aspects that even today are problematic, namely the nature of the legitimate interest and, consequently, the rule relating to the allotment between the administrative Courts and the civil Courts. In the second and in the third chapter, on the other hand, some institutions are analysed which, in the author’s opinion, can mark the overcoming of the jurisdiction of the administrative Courts as it has been known so far. More specifically, the second chapter is devoted to the deepening of the institutions which concern, even mediately, substantive law; the third chapter, instead, is devoted to the institutions of a procedural nature. Finally, the author in the conclusions indicates the possible lines of development and indicates the limits beyond which the protection system would be so far away from the idea of “administrative justice” as deducible from the Constitution, that an amendment of the Fundamental Charter would be needed to ensure its compatibility.
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Pinotti, Giulia. "Procedimento amministrativo e automazione : problemi e prospettive, anche a la luce di un'analisi comparata Italia-Francia." Thesis, Paris 1, 2020. http://www.theses.fr/2020PA01D015.

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Abstract:
Ce travail a deux objectifs principaux, et pour cette raison il est divisé en deux parties : leur objet est l'utilisation des systèmes d'automatisation pour la prise de décision par l'administration publique. La première partie est consacrée à la conceptualisation et à l'identification du cadre normatif et systématique de la matière. Il est nécessaire, avant de dédier à la numérisation de la procédure administrative, de cerner tout d'abord et de définir les caractéristiques essentielles de la numérisation de l'administration publique. Ensuite on analyse l'automatisation de la prise de décision, qui est le principal objet de l'investigation. Il est essentiel de considérer les sources normatives qui gouvernant l'automatisation des décisions publiques, et aussi de comprendre la nature juridique des instruments permettant l'automatisation. La deuxième partie, en revanche, met l'accent sur les principaux problèmes juridiques posés par l'introduction de décisions administratives publiques automatisées : une première hypothèse est que l'automatisation n'est pas compatible avec les principes et les normes européennes sur l'administration publique, ainsi qu'avec les sources nationales (italiennes) de la procédure administrative. Après avoir abandonné cette première hypothèse, l'accent est mis sur la manière de concilier les principes et les instituts procéduraux traditionnels (obligation de motivation, participation) avec les décisions automatisées. La dernière partie du travail examine la relation complexe entre la transparence de l'activité administrative et l'intelligibilité de la décision automatisée. Les instituts classiques (tels que le droit d'accès) et les nouveaux instruments de protection fournis ad hoc par le législateur sont analysés
This work has two main goals, and for this reason it is divided into two parts: their object is the use of automation systems for decision-making by public administration. The first part is devoted to the conceptualization and identification of the normative and systematic framework of the subject Before turning to the digitalization of the administrative procedure, it is first necessary to identify an define the essential characteristics of the digitalization of public administration. Then, the automation of decision making is analyzed, which is the main object of the investigation. It is essential to consider the normative sources that govern the automation of public decisions, and also to understand the legal nature of the instruments that allow automation. The second part, on the other hand highlights the main legal problems posed by the introduction of automated public administrative decisions: a first hypothesis is that automation is not compatible with European principles an standards on public administration, as well as with national (Italian) sources of administrative procedure. After having abandoned this first hypothesis, the work focuses on the way of reconciling the principles and the traditional procedural institutes ( obligation of motivation, participation) wit automated decisions
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PINOTTI, GIULIA. "PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E AUTOMAZIONE: PROBLEMI E PROSPETTIVE, ANCHE ALLA LUCE DI UN'ANALISI COMPARATA ITALIA-FRANCIA /PROCÉDURE ADMINISTRATIVE ET AUTOMATISATION : PROBLÈMES ET PERSPECTIVES, À LA LUMIÈRE AUSSI D'UNE ANALYSE COMPARATIVE ITALIE-FRANCE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/704605.

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Abstract:
L’automazione procedimentale non è certo una materia di indagine nuova per gli studiosi di diritto amministrativo: è affrontata in dottrina – e praticata dalle amministrazioni – a partire dagli anni ’80. Ciò che rende però questa ricerca attuale è il fatto che l’evoluzione delle tecnologie che consentono l’automazione (con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale e di tecnologie di Machine Learning) hanno stravolto e esponenzialmente ampliato i settori dove questa può essere messa in pratica. Se fino a dieci o quindici anni fa il tipo di attività amministrativa in cui il funzionario poteva essere sostituito da un software era ridotta e routinaria (nonché necessariamente vincolata, dato il fatto che venivano utilizzati solo algoritmi di tipo deterministico), l’ingente numero di dati in possesso delle amministrazioni, il modo in cui possono essere conservati e soprattutto analizzati ha comportato il moltiplicarsi delle attività in cui vi si può far ricorso e i vantaggi che ne possono conseguire. Nel corso di questo lavoro si è cercato quindi di identificare la giusta collocazione sistematica delle decisioni amministrative automatizzate (e di tutti gli elementi che le costituiscono), i problemi che in generale il ricorso a esse può comportare, trattandole unitariamente, indipendentemente quindi dal livello di complessità della tecnologia utilizzata. La prima parte è dedicata alla concettualizzazione e all’inquadramento normativo e sistematico della materia. È necessario, in primo luogo, identificare e definire i tratti essenziali della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. In un secondo momento ci si concentra invece sulla digitalizzazione del procedimento amministrativo, luogo di indagine privilegiato perché prodromico all’adozione della decisione. Si analizza quindi dove essa possa intervenire nel corso del procedimento, per arrivare poi al cuore del lavoro, ossia l’automazione decisionale. devono non solo essere individuate le fonti normative che consentono (e in alcuni casi limitano) il ricorso alle decisioni automatizzate da parte dell’amministrazione, ma si deve anche condurre una ulteriore indagine sulla natura giuridica dei strumenti che consentono l’automazione, perché ne derivano importanti conseguenze sul piano della legittimità degli atti e della responsabilità dei funzionari. La seconda parte, invece, si concentra sui principali problemi giuridici posti dall’introduzione di decisioni amministrative pubbliche automatizzate. Una prima ipotesi è che l’automazione non sia compatibile con i principi e le norme europee in materia di amministrazione pubblica, nonché con le fonti nazionali sul procedimento: secondo questa ricostruzione – poi esclusa – l’automazione decisionale non sarebbe ammissibile. Esclusa questa prima ipotesi, ci si concentra su come conciliare principi e istituti procedimentali tradizionali (l’obbligo di motivazione, la partecipazione) con l’automazione decisionale. La parte finale del lavoro indaga il complesso rapporto fra trasparenza dell’attività amministrativa e intellegibilità della decisione automatizzata, analizzando istituti classici come il diritto d’accesso – e il modo in cui vengono interpretati nei casi di specie dalla giurisprudenza – e nuovi strumenti di tutela previsti ad hoc dal Legislatore. La ricerca è stata condotta portando avanti una comparazione fra il sistema italiano e quello francese. Questo per due ordini di ragioni: il primo luogo perché l’ambito di indagine, vale a dire le decisioni amministrative automatizzate e il loro regime giuridico, è un piuttosto inesplorato; l’intervento del Legislatore e le pronunce della giurisprudenza in materia hanno appena cominciato ad addentrarvisi. Per questo limitarsi all’esperienza italiana sarebbe parso probabilmente non sufficiente per una completa ricognizione. In più, come si vedrà nel corso del lavoro, l’intervento dell’Unione Europea in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e di decisioni algoritmiche è piuttosto esteso: in quest’ottica il confronto sulle conseguenze che le politiche europee hanno avuto in due diversi Stati Membri appare piuttosto significativo. La scelta della Francia non è però casuale: in primo luogo il Legislatore francese si è mostrato molto recettivo a fronte delle necessità di intervento richiesto dai nuovi strumenti informatici – e lo studio della normativa di riferimento si è rivelato di conseguenza molto importante – ma inoltre le molteplici affinità fra i due sistemi giuridici hanno reso l’analisi della tenuta di istituti classici del diritto amministrativo come l’obbligo di motivazione, o il diritto di accesso (a fronte dell’automazione) assai più agile.
Procedural automation is certainly not a new topic of investigation for scholars working on administrative law. It has been studied by doctrine, and practiced by administrations, since the 1980s. Within this long-standing debate, the relevance of the present dissertation lies in the fact that the exponential development of technologies for automation (with the advent of Artificial Intelligence) has substantially expanded the areas where automated decision-making can be successfully implemented. Until ten or fifteen years ago the type of administrative activities in which officials could be replaced by a software were limited (and necessarily bound, considering that only deterministic algorithms were used). Nowadays, the large number of data in possession of the administrations, as well as the way in which they can be stored and above all analyzed, has led to the multiplication of the activities in which they can be used and the advantages that can be derived from them. In this work, an attempt is made to identify the correct systematic collocation of automated administrative decisions and of all the elements that constitute them, and to highlight the problems that recourse to such decisions can entail. In doing so, a unified treatment of these decisions is advocated, hence independently from the level of complexity of the technology used. The first part of the dissertation is dedicated to conceptualizing and to elaborating the normative and systematic framework of the matter. In the first place, it is necessary to identify and define the essential features of the digitalization of the Public Administration. The focus then shifts to the digitalization of the administrative procedure, which is a privileged place of investigation. In this respect, two are the main points of relevance. Firstly, one should identify those regulatory sources that allow (and in some cases limit) the recourse to automated decisions by the administration. Secondly, further investigation must also be conducted into the legal nature of the tools that allow automation, because this has important consequences in terms of the legitimacy of acts and the liability of officials. The second part of the dissertation focuses on the main legal problems posed by the introduction of automated public administrative decisions. A first hypothesis is that automation is not compatible with European principles and rules on public administration and with national sources on the administrative procedure. As will be extensively discussed, this preliminary hypothesis proves unwarranted. Instead, it is proposed that a more viable solution is to reconcile traditional procedural principles and legal tools (duty to give state reasons, participation) with decision-making automation. The final part of the work investigates the complex relationship between the transparency of the administrative activity and the intelligibility of automated decision-making. Here, a new analysis is proposed of both classical legal tools such as the right of access, and the way in which they are interpreted in those cases by case law, and of new instruments of protection provided ad hoc by the Legislator. The research takes a comparative view between the Italian and French systems. The comparative perspective is required by the scope of the investigation. The automated administrative decisions and their legal status remains rather unexplored. The intervention of the Legislator and the pronouncements of the jurisprudence on the subject have just begun to acknowledge the problem. For this reason, limiting oneself to the Italian experience would probably not have been sufficient for a complete understanding of the issue. In addition, as will be seen in the course of the work, the intervention of the European Union in the field of the digitalization of the Public Administration and algorithmic decisions is quite pervasive. Here, the comparison of the role that the EU had in two different Member States seems rather significant. The choice of France, however, is not accidental. First of all, the French Legislator has proved very sensitive to the need for intervention with regards to the new IT tools. It follows, that the study of new legislative instruments developed in this context is of paramount importance. In addition, the multiple affinities between the Italian and the French legal systems have eased the comparison of the performance of classical legal tools of administrative law, such as participation and the right of access (in the face of automation).
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Books on the topic "Procedimento amministrativo"

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Soricelli, Gerardo. Il responsabile del procedimento amministrativo. Napoli: Editoriale scientifica, 2009.

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2

Caranta, Roberto. La partecipazione al procedimento amministrativo. Milano: Giuffrè, 2000.

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Tatti, Stefano. La "Nuova" partecipazione al procedimento amministrativo. Napoli: Jovene, 2009.

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Tatti, Stefano. La "Nuova" partecipazione al procedimento amministrativo. Napoli: Jovene, 2009.

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5

Occhiena, Massimo. Situazioni giuridiche soggettive e procedimento amministrativo. Milano: Giuffrè, 2002.

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6

Clarich, Marcello. Termine del procedimento e potere amministrativo. Torino: G.Giappichelli, 1995.

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7

Mantini, Pierluigi. Associazioni ambientaliste e interessi diffusi nel procedimento amministrativo: Contributo allo studio della disciplina legale del procedimento amministrativo. Padova: CEDAM, 1990.

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8

Selicato, Pietro. L' attuazione del tributo nel procedimento amministrativo. Milano: A. Giuffr'e, 2001.

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9

Allena, Miriam. Art. 6 CEDU: Procedimento e processo amministrativo. Napoli: Editoriale scientifica, 2012.

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10

Rallo, Andrea. Funzione di tutela ambientale e procedimento amministrativo. Napoli: Editoriale scientifica, 2000.

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Book chapters on the topic "Procedimento amministrativo"

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Buoso, Elena. "SFIDE E INNOVAZIONI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN ITALIA." In Sfide e innovazioni nel diritto pubblico | Herausforderungen und Innovationen im Öffentlichen Recht, 63–84. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2019. http://dx.doi.org/10.5771/9783748906650-63.

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2

Cananea, Giacinto della. "UNA RICERCA SUL “FONDO COMUNE” DEI DIRITTI AMMINISTRATIVI IN EUROPA: IL PROCEDIMENTO." In Sfide e innovazioni nel diritto pubblico | Herausforderungen und Innovationen im Öffentlichen Recht, 101–28. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2019. http://dx.doi.org/10.5771/9783748906650-101.

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