Academic literature on the topic 'Procedimenti sommari'

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Journal articles on the topic "Procedimenti sommari"

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Acierno, Maria. "Cosa cambia nei procedimenti riguardanti gli stranieri dopo l'entrata in vigore del d.lgs. N. 150 del 2011?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (March 2012): 27–57. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-004003.

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Abstract:
1. Il nuovo procedimento sommario nel d.lgs. N. 150 del 20111.1. Le differenze rispetto al modello codicistico - a) l'art. 3 del d.lgs. N. 150 del 2011 - b) il mutamento del rito (art. 4)2. La sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato (art. 5)2.1. L'ambito di applicazione della norma2.2. Il provvedimento di espulsione amministrativa2.3. I procedimenti assoggettati alla competenza del tribunale in composizione monocratica (artt. 16 e 20 d.lgs. N. 150 del 2011)2.4. La tutela antidiscriminatoria (art. 28 d.lgs. N. 150 del 2010)3. Il censimento dei procedimenti previsti nel d.lgs. N. 150 del 2011 riguardanti gli stranieri3.1. Art. 16 d.lgs. N. 150 del 2011. Il diritto di soggiorno dei cittadini europei e dei loro familiari3.2. Art. 17 d.lgs. N. 150 del 2011. Le controversie in materia di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea e dei loro familiari3.3. L'espulsione amministrativa di cittadini stranieri extraeuropei (art. 18)3.4. Le misure di protezione internazionale (art. 19)3.5. I provvedimenti in materia di unitŕ familiare (art. 20)3.6. L'azione antidiscriminazione. Cenni3.7. I procedimenti richiamati nell'art. 34 del d.lgs. N. 150 del 2011: la convalida dell'accompagnamento coattivo e del trattenimento del cittadino straniero extraeuropeo4. I procedimenti esclusi4.1. Il procedimento ex art. 31, co. 3, d.lgs. N. 286 del 19984.2. L'apolidia4.3. La convalida del provvedimento di esecuzione dell'allontanamento immediato del cittadino UE
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Casadonte, Annamaria, and Alberto Guariso. "L'azione civile contro la discriminazione: rassegna giurisprudenziale dei primi dieci anni." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 59–85. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002004.

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Abstract:
Sommario:1. L'evoluzione normativa2. Il diritto alla parità di trattamento nella cornice dei diritti fondamentali3. Il "combinato disposto" degli artt. 43 TU n. 286/1998 e 2-3 d.lgs. 215/20034. La casistica giurisprudenziale: a) la c.d. emergenza nomadi; b) cittadinanza e lavoro pubblico5. I profili processuali: a) natura del procedimento; b) giurisdizione; c) legittimazione ad agire; d) interesse ad agire; e) poteri del giudice e provvedimento conclusivo: inibitoria e risarcimento; f) impugnazione
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Giangiacomo, Bruno. "Obiettivo 2. Questioni di ordinamento giudiziario. Interferenze tra sistema disciplinare e valutazioni di professionalitŕ dei magistrati." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 103–12. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002008.

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Abstract:
La recente introduzione nel sistema processuale civile del procedimento sommario di cognizione ha accentuato lo stato di disagio degli operatori di fronte a un metodo di legiferare per aggiustamenti progressivi scoordinati e contraddittori. Ancor piů necessaria, in una situazione siffatta, appare una definizione ed elaborazione di prassi organizzative e interpretative capaci di restituire un minimo di coerenza e razionalitŕ al sistema. A ciň mira il protocollo predisposto dall'Osservatorio "Valore Prassi" di Verona.
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Caponi, Remo. "Procedimento sommario di cognizione e canone di proporzionalitŕ (A margine dell'articolo 702 bis codice procedura civile)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 61–70. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002006.

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Abstract:
Il tema delle interferenze tra sistema disciplinare e valutazioni di professionalitŕ dei magistrati mette a confronto due aspetti fondamentali del sistema ordinamentale, che hanno suběto di recente profonde modifiche ad opera rispettivamente del decreto legislativo 23 febbraio 2006 n. 109 e del decreto legislativo 5 aprile 2006 n. 160. Ciň richiede di esaminare i due sistemi in una visione prospettica che si rivolga all'indietro, guardando da dove siamo partiti ovvero dall'assetto degli stessi prima della riforma sia dal punto di vista normativo che dell'interpretazione delle norme.
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de Angelis, Luigi. "Art. 18 dello statuto dei lavoratori e processo: prime considerazioni." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 136 (December 2012): 693–711. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136006.

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Abstract:
L'Autore esamina gli aspetti processuali della recente riforma del mercato del lavoro italiano (l. n. 92/2012), che ha modificato l'art. 18 della l. n. 300/1970 prevedendo quattro differenti livelli di tutela per i licenziamenti ingiustificati. Al fine di accelerare le relative controversie, la l. n. 92/2012 ha previsto due fasi procedimentali. La prima, obbligatoria, consiste in un giudizio sommario. La seconda, eventuale, consiste in un giudizio di cognizione ordinaria, che puň avere un appello e che puň essere portato dinanzi alla suprema Corte di cassazione.
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Nascenti, Pasquale. "Un’intesa particolare: elementi procedimentali non concordatari in vista del concorso per insegnanti di religione." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, December 30, 2021. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/16962.

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Abstract:
SOMMARIO: 1. Premessa generale: il quadro normativo di riferimento - 2. Un’intesa particolare - 3. La certificazione dell’idoneità diocesana - 4. La riserva dei posti messi a bando - 5. Il programma d’esame - 6. La composizione delle commissioni giudicatrici - 7. Conclusioni. A particular agreement: procedural elements not agreed upon next contest for teachers of the Catholic religion ABSTRACT: This paper aims to examine the agreement signed on December 14, 2020 between the Minister of Education and the President of the Italian Bishops’ as an act prior to a contest for teachers of the Catholic religion. In light of the previous agreements and some specific studies, the author attempts to highlight how some elements of State competence have merged into a procedural act, wondering if this represents an overrun of the respective prerogatives.
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Colaianni, Nicola. "Dal “crocifisso di Stato” al “crocifisso di classe” (nota a margine di Cass., SS. UU., 9 settembre 2021, n. 24414)." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, October 15, 2021. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/16623.

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Abstract:
SOMMARIO: 1. Quadro normativo - 2. Ragionevole accomodamento - 3. Procedimento e soluzioni - 4. Inconvenienti di fatto e prospettive - Appendice. From the “crucifix of State” to the “crucifix of class” (note in margin of Cassation 2021 sept. 9, n. 24414). ABSTRACT: The display of a crucifix in the classrooms is a request furniture by students. In case of dissent by other students or by teachers the headteacher has to search for a mediation, namely a reasonable accomodation, among the conflicting opinions.
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Viayna, Marc Teixidor. "L’assetto procedurale della recente modifica delle “Normae de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis”: esegesi e suggestioni." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, March 24, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/17592.

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Abstract:
SOMMARIO: 1. Considerazioni preliminari - 2. Rimane ancora una preferenza (seppure sfumata) per il processo giudiziario? - 3. Imposizione di misure cautelari - 4. Requisiti per lo svolgimento di determinate mansioni - 5. Impugnabilità delle decisioni in materia di cause incidentali (scomparsa del vetus art. 25 NDR) - 6. Ancora una volta la questione della ‘calamita processuale’ - 7. Una ‘potestas sanandi’ ampliata a norma dell’art. 11 NDR? - 8. Il quadro dei mezzi d’impugnazione contro la sentenza - 9. Una questione particolare sull’appello: può sostenersi la legittimazione attiva del Promotore di Giustizia a quo per l’interposizione dell’appello? - 10. La regolamentazione del procedimento penale amministrativo - 11. Il regime di contestazione delle decisioni penali amministrative: alcuni guadagni e alcune incertezze - 12. Ampliamento della facoltà di deroga alla prescrizione? - 13. La previsione del deferimento al Romano Pontefice per la dimissione dello stato clericale assieme alla dispensa del celibato (art. 26 NDR) e il curioso diritto dell’imputato di richiedere la dispensa ab oneribus (art. 27 NDR) - 14. Conclusioni. Procedural aspects of the recent reform of the “Normae de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis”: an interpretation and some suggestions ABSTRACT: On December 8, 2021, a new modification of the "Normae de delictis Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis" came into force. The legal modification has affected both the substantive and the procedural part of these norms. This article examines some of the most significant aspects of this reform from a procedural-canonical perspective and suggests some possible adjustments and future lines of reflection.
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Rocha, Marcos Sousa, Talita Fernanda Carneiro da Cunha, Naildo Aguiar Cordeiro, and Tiago Silva Da Fonseca. "Reintervenção endodôntica e clareamento endógeno de dentes anteriores escurecidos: relato de caso." ARCHIVES OF HEALTH INVESTIGATION 9, no. 2 (August 7, 2020). http://dx.doi.org/10.21270/archi.v9i2.4757.

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Abstract:
O tratamento endodôntico permite a permanência de dentes na cavidade oral. No entanto, procedimentos inadequados podem ocasionar o escurecimento dentário, acometendo a estética do sorriso e levando à baixa autoestima do paciente. O objetivo do presente estudo é relatar um caso clínico de retratamento endodôntico não cirúrgico, seguido de clareamento endógeno em dentes anteriores escurecidos para reabilitar os elementos tanto funcional quanto esteticamente. Paciente do gênero feminino, 25 anos, compareceu à clínica de Odontologia de uma Universidade relatando insatisfação com seu sorriso. A queixa principal se fundamentava na baixa autoestima em decorrência do escurecimento dos incisivos central e lateral superiores esquerdos após tratamento endodôntico realizado oito meses antes. Ambos os dentes estavam assintomáticos, mas clinicamente exibiam exposição de guta-percha sem selamento coronário. Radiograficamente o elemento 21 apresentava sobre-extensão de material obturador. A conduta adotada foi a reintervenção endodôntica dos elementos 21 e 22 com sepultamento do fragmento de guta-percha extrarradicular e posterior clareamento dentário interno, além de restaurações em ambos os elementos. O retratamento endodôntico não cirúrgico e o clareamento endógeno foram eficazes para a resolução do caso, pois possibilitaram a manutenção dos elementos dentários em função na cavidade oral e o restabelecimento da estética do sorriso, garantindo satisfação da paciente.Descritores: Endodontia; Retratamento; Clareamento Dental.ReferênciasTorabinejad M, White SN. Endodontic treatment options after unsuccessful initial root canal treatment: alternatives to single-tooth implants. J Am Dent Assoc. 2016;147(3):214-20.Mautone EP, Oliveira EPM, Bonatto SVS, Melo TAF, Queiroz MLP. Desobturação e repreparo do canal radicular: análise da eficácia de duas técnicas preconizadas. Rev Odontol Bras Central. 2014;23(64):58-64.Mozardo DSB, Hussne RP, Nishiyama CK, Bodanezi A, Câmara AS. Efetividade de um sistema rotatório para retratamento na remoção da obturação de canais radiculares. Rev Assoc Paul Cir Dent. 2014;68(3):202-7.Garcia JLO, Ramirez EC, Diego VD, López IRC, Rojas AR. Eficacia del sistema Protaper retratamiento en combinación con limas Hedstroem en conductos radiculares obturados con tres técnicas diferentes. Rev Endod Actual. 2013;8(2):4-11.Soares YSP, Azevedo SV. Retratamento endodôntico: possíveis causas do insucesso. Rev Cient In FOC. 2016;1(1):111-12.Zimmerli B, Jeger F, Lussi A. Bleaching of nonvital teeth: a clinically relevant literature review. Schweiz Monatsschr Zahnmed. 2010; 120(4):306-20.Schwendler A, Melara R, Erhardt MCG, Rolla JN, Souza FHC. Clareamento de dentes tratados endodonticamente: uma revisão da literatura. Rev Fac Odontol Porto Alegre. 2013;54(1/3):24-30.Moretti LCT, Silva JRA, Prado RM, Fernandes KGC, Boer NCP, Simonato LE et al. Clareamento de dentes despolpados: relato de caso clínico. 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Incidence of apical crack formation and propagation during removal of root canal filling materials with different engine driven nickel- titanium instruments. Restor Dent Endod. 2017;42(4):332-41.Rubino GA, Candeiro GTM, Freire LG, Iglecias EF, Lemos EM, Caldeira Cl, et al. Micro-CT evalution of guta-percha removal by two retreatment systems. Iran Endod J. 2018; 13(2):221-27.Kesim B, Ustun Y, Aslan T, Topçuoglu HS, Sahin S, Ulusan O. Efficacy of manual and mechanical instrumentation techniques for removal of overextended root canal filling material. Niger J Clin Pract. 2017;20(6):761-66.Lucena MTL, Mantovani M, Fracalossi C, Silva GR. Clareamento interno em dentes desvitalizados com a técnica walking bleach: relato de caso. Uningá Review. 2015;24(1):33-9.Ricucci D, Russo J, Rutberg M, Burleson JA, Spangberg LSW. A prospective cohort study of endodontic treatments of 1,369 root canals: results after 5 years. Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod. 2011;112(6):825-42.Gomes AC, Nejaim Y, Silva AIV, Neto FH, Cobenca N, Zaia AA et al. Influence of endodontic treatment and coronal restoration on status of periapical tissues: a cone-beam computed tomographic study. J Endod. 2015;41(10):1614-18.Plotino G, Buono L, Grande NM, Pameijer CH, Somma F. Nonvital tooth bleaching: a review of the literature and clinical procedures. J Endod. 2008;34(4):394-407.Abbott P, Heah SYS. Internal bleaching of teeth: an analysis of 255 teeth. Aust Dent J. 2009; 54(4):326-33.Badole GP, Warhadpande MM, Bahadure RN, Badole SG. Aesthetic rehabilitation of discoloured nonvital anterior tooth with carbamide peroxide bleaching: case series. J Clin Diagn Res. 2013; 7(12):3073-76.Madhu KS, Hegde S, Mathew S, Lata DA, Bhandi SH, Shruthi N. Comparison of radicular peroxide leakage from four commonly used bleaching agents following intracoronal bleaching in endodontically treated teeth: an in vitro study. J Int Oral Health. 2013;5(4):49-55.Mittal R, Sood AG, Singla MG, Dhawan D. A comparative evaluation of efficacy of commercially available bleaching agents in non-vital teeth: an in vitro study. Saudi Endod J. 2015; 5(1):33-7.Moraru I, Taculinã M, Bãtãiosu M, Gheorghitã L, Diaconu O. Whitening non vital teeth: a case report. Curr Health Sci J. 2012;38(3):132-35.Souza CR, Augusto CR, Aquino EP, Alves JC, Pires RP, Venâncio GN. Reabilitação estética de dente anterior escurecido: relato de caso. Arch Health Invest. 2017;6(8):377-81.
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Dissertations / Theses on the topic "Procedimenti sommari"

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INVERNIZZI, JACOPO. "Il procedimento sommario di cognizione in prospettiva storica, costituzionale, comparata." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262945.

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Abstract:
Il contributo propone un'analisi del procedimento sommario di cognizione, introdotto dal legislatore italiano con la legge n. 69 del 2009, in una triplice prospettiva: storica, costituzionale e comparata. In particolare, la prima parte del lavoro si sofferma sull'evoluzione che tale procedimento ha avuto nell'ambito della legislazione processuale civile a partire dalle codificazioni di fine '700 e sino ad arrivare alla disciplina corrente. In questo contesto, vengono considerate soprattutto le singole prerogative di ciascuna codificazione esaminata, alla ricerca di profili di novità ovvero di aspetti già presenti in altre legislazioni, eventualmente reperibile anche nel dettato normativo corrente. Nella seconda parte, l’indagine si sofferma su alcune delle principali criticità segnalate dalla migliore dottrina con riguardo al rapporto tra il dettato costituzionale e la disciplina di cui agli articoli 702 bis c.p.c. e seguenti. In questa sezione, si procede, in modo particolare, all'individuazione di quattro apparenti antinomie, potenzialmente idonee, quantomeno prima facie, a pregiudicare la legittimità costituzionale del rito sommario di cognizione. Rispetto a ciascuna di esse, premesso un esame del principio di rango costituzionale oggetto dell’eventuale violazione, si propone, ove effettivamente possibile, un'interpretazione costituzionalmente orientata, segnalando, in difetto, l’esigenza di una riforma del dato normativo. Nella parte conclusiva, il contributo si sofferma sulla disciplina dell’ordinamento inglese, individuato quale riferimento privilegiato, ancorché non esclusivo, dell’analisi comparata, sia sotto il profilo dei principi regolatori della materia sia con riguardo alle specifiche previsioni adottate dal legislatore anglosassone al fine di conseguire una più celere definizione delle controversie in sede civile. L’analisi proposta consentirà allo scrivente di svolgere alcune riflessioni di ordine comparato rispetto alle scelte adottate nel nostro ordinamento, anche nella prospettiva, ove possibile, di un adeguamento di alcune delle disposizioni che regolano il processo civile italiano.
The research hereby provided proposes an analysis of the summary judgment procedure, introduced by the Italian legislator in 2009, in three different perspective: historical, constitutional and comparative. In particular, the first part of the work focuses on the evolution of this procedure in the Italian territory, starting from the codifications of the end of the 18th century and up to the current discipline. In this context, the prerogatives of every individual discipline are considered above all in search of profiles of novelty or aspects already present in previous codifications that can be found even in the current legislation. The second part of the analysis investigates some of the most important critics concerning the relationship between the principles of the Italian Constitution and some provisions of the summary judgment procedure provided in articles 702 bis and following of the Code of Civil Procedure. In particular, in this section, four apparent antinomies are identified as potentially suitable to compromise the constitutional legitimacy of this procedure and with regards to each of them, after an examination of the principle potentially violated, the research proposes, where effectively possible, a constitutionally oriented interpretation, pointing out, in default, the need for a reform of the discipline. In its final part, the research focuses on the discipline of the English legal system, identified as a privileged reference of the comparative analysis, both from the point of view of the regulatory principles of the matter and with regard to the specific provisions adopted in order to achieve a faster definition of the disputes in civil courts. The proposed analysis will allow the writer to carry out some comparative reflections with regards to the choices adopted in our legal system, that could possibly result in proposals for the adjustment of some of the provisions governing our civil procedure.
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NOCETO, FILIPPO. "Impostazione della causa nell’esperienza codificatoria spagnola e italiana fra XIX e XX secolo – Premesse storico-ricostruttive." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1082400.

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Abstract:
Abstract Il presente lavoro intende realizzare una ricostruzione critica dell’evoluzione storico-normativa concernente la disciplina dell’introduzione e trattazione della controversia negli ordinamenti italiano e spagnolo fra XIX e XX secolo. In questa prospettiva si dedica particolare attenzione alla genesi dei rispettivi modelli di codificazione ‘moderna’ e al successivo dibattito sulle riforme e tentativi di riforma precedenti l’emanazione dei codici attualmente in vigore. Il tutto nell’ottica di evidenziare significative affinità fra esperienze evolutive tradizionalmente considerate a sé stanti.
Abstract This work intends to provide a critical reconstruction of historical development concerning the legal framework of civil pre-trial procedure in Italian and Spanish legal systems between the 19th and 20th century. In this perspective special attention is focused on respective models of ‘modern’ codification as well as on subsequent reforms until the enactment of current civil procedure codes. All with a view to highlighting relevant similarities between historical evolutions traditionally considered in their own right.
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SILVESTRI, CATERINA. "Il sistema francese dei référé di prima istanza." Doctoral thesis, 1996. http://hdl.handle.net/2158/651586.

Full text
Abstract:
La realizzazione piena ed effettiva dei diritti non può trascurare la considerazione che non tutte le situazioni di favore possono essere adeguatamente tutelate attraverso il processo ordinario per la possibile insorgenza di fatti e circostanze che mettano in pericolo la concreta soddisfazione del diritto, nel tempo necessario ad ottenere una pronuncia definitiva. Per quanto la tutela offerta dal rito di cognizione possa essere rapida e perfetta essa, tuttavia, non sarà mai immediata: il tempo nel processo, è paragonato da Carnelutti ad un nemico contro il quale il giudice -e, possiamo aggiungere, le parti- lottano senza posa per scongiurare il prodursi di mutamenti di circostanze che potrebbero rendere più difficoltosa, o addirittura impedire, la soddisfazione del diritto da tutelare, ovvero per evitare che possano realizzarsi danni dovuti al permanere del diritto in uno stato di insoddisfazione. Su questa consapevolezza si fonda l'esigenza, coeva alla nascita stessa del diritto e del processo, di predisporre da parte dell'ordinamento particolari istituti processuali destinati ad intervenire rapidamente in quelle situazioni ove l'urgenza delle circostanze non permette l'attesa del provvedimento definitivo. L'interesse specifico alla base di questi procedimenti sta, dunque, nella loro funzione integrativa della difesa realizzabile in via ordinaria e nella risposta che gli stessi offrono a precise esigenze di effettività della tutela, in applicazione del principio Chiovendano secondo il quale la durata del processo non deve nuocere all'attore che ha ragione. Gli ordinamenti giuridici antichi e moderni hanno risposto a queste esigenze, pur nella diversità delle forme e degli strumenti, apprestando sistemi di tutela rapida e semplificata e, per ciò, caratterizzati da una cognizione sommaria e da una natura provvisoria del provvedimento che ne scaturisce. Pur nella loro costante presenza in ogni epoca giuridica, lo sviluppo dei questi procedimenti sommari, basati o meno sull'urgenza e, dunque, per utilizzare un'espressione cara alla tradizione processuale civile italiana, <>, costituisce un fenomeno che ha tratto notevoli impulsi dall'evoluzione del contenzioso moderno, dal quale è scaturita la consapevolezza che la tutela giurisdizionale dei diritti non è effettiva se non è ottenibile rapidamente e nella conseguenziale tendenza a risolvere le liti fuori del lungo ed oneroso processo ordinario. La funzione svolta da questi procedimenti e la loro importanza in un periodo storico, qual'è quello attuale, teso alla creazione di spazi giuridici che travalichino i confini dei singoli Stati, ha posto l'esigenza di offrire loro una regolamentazione anche a livello internazionale. Nell'ambito dell'Europa comunitaria la Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968, concernente la competenza giurisdizionale e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale, ha cercato di dettare principi comuni alla materia individuando nell'art. 24, l'autorità giurisdizionalmente competente all'emissione dei <>. L'importanza della disposizione non può sfuggire e non è, di fatto, sfuggita agli interpreti poiché, come ha osservato Tesauro, Avvocato Generale nella causa 213/89, lo <> nella realizzazione della quale la tutela cautelare <> . I limiti imposti alla presente trattazione ci impediscono di affrontare i problemi ermeneutici posti dall'art. 24 della Convenzione, ai quali sarà riservata una fase di successivo approfondimento dello studio raccolto in queste pagine. In questa sede possiamo tuttavia notare come la versione francese di tale norma utilizzi l'espressione <>, non essendo trasponibile in questo ordinamento la contrapposizione tra provvedimenti sommari cautelari e non cautelari elaborata invece nel nostro ordinamento. Il sistema d'Oltralpe nel corso della propria evoluzione, accanto ad istituti primariamente volti alla realizzazione di finalità conservative , ha visto delinearsi un particolare procedimento, quello di référé, la cui struttura, originariamente diretta all'emissione di misure urgenti, si è progressivamente ampliata, articolando l'istituto, inizialmente unico, in differenti tipologie idonee al perseguimento tanto di funzioni cautelari che di economia processuale e, dunque, non cautelari.L'originalità di questo procedimento, ha indirizzato la nostra attenzione e ad esso abbiamo dedicato il presente lavoro cercando di delineare le linee evolutive seguite dall'istituto, la sua odierna regolamentazione normativa e l'applicazione che lo stesso riceve dalla giurisprudenza dominante.
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Books on the topic "Procedimenti sommari"

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Chiarloni, Sergio, and Claudio Consolo. I procedimenti sommari e speciali. Torino: UTET, 2005.

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2

Il nuovo procedimento sommario di cognizione. Bologna: Zanichelli editore, 2013.

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3

Cognizione speciale e struttura del procedimento: Analisi del processo sommario societario. Milano: Giuffrè, 2007.

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4

Giordano, Rosario. Spese del processo: Nei procedimenti ordinario, di esecuzione, sommario e in camera di consiglio. Milano: Giuffrè editore, 2012.

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5

Ruggeri, Stefano. Il procedimento per decreto penale: Dalla logica dell'accertamento sommario alla dinamica del giudizio. Torino: G. Giappichelli, 2008.

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6

Giusto processo civile e procedimenti decisori sommari. Torino: G. Giappichelli, 2001.

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7

Lupoi, Michele Angelo. Tra flessibilità e semplificazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg294.

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Abstract:
La disciplina del processo civile italiano è stata a lungo caratterizzata da una rigidità degli schemi procedimentali, in particolare nell’ambito del rito ordinario di cognizione. Nel contesto internazionale, peraltro, da anni le riforme in materia di giustizia civile tendono a valorizzare i principi di flessibilità, proporzionalità e collaborazione, nell’ottica di adattare le regole procedimentali alle caratteristiche del caso concreto, nell’ambito di un dialogo tra giudice e parti sulla gestione manageriale del processo. Proprio partendo dall’analisi comparata della situazione in alcuni ordinamenti stranieri, dunque, il presente volume cerca di fare il punto su come l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni e le suggestioni del dibattito internazionale in materia, per giungere ad evidenziare come, anche in Italia, negli ultimi anni si siano introdotti istituti volti a “semplificare” l’iter procedimentale, in ragione delle specificità della singola lite, e a dare rilievo, anche nel nostro ordinamento, ai principi di flessibilità e proporzionalità, pur senza attribuire loro esplicito riconoscimento normativo, nel rispetto delle garanzie fondamentali del giusto processo. In quest’ottica, vengono analizzati il calendario del processo, l’attribuzione al giudice di pregnanti prerogative per la soluzione conciliata delle liti, la valorizzazione del principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali e, soprattutto, l’istruttoria semplificata del rito sommario, elevata a modello processuale “alternativo” per tutte le cause di competenza del giudice monocratico del Tribunale. All’esito di questa ricognizione, l’autore conclude che si possa oggi parlare di un embrione di case management “all’italiana”, la cui implementazione richiede però una vera rivoluzione culturale da parte degli operatori pratici.
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