Academic literature on the topic 'Problemi di condotta parenting'

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Journal articles on the topic "Problemi di condotta parenting"

1

Cozzi, Gianni, and Cinzia Panero. "Aspetti e problemi delle interazioni tra soggetti non equifinalizzati nel marketing turistico-territoriale." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2011): 17–37. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-003003.

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Abstract:
Nei processi di progettazione e di attivazione di specifiche azioni di marketing, finalizzate a conservare ed accrescere l'attrattivitÀ di una destinazione dotata di una pluralitÀ di prodotti e di filiere turistiche, possono insorgere problemi riconducibili ad una insufficiente e poco efficace interazione tra rilevanti soggetti di offerta. In questo contributo, anche sulla base di una ricerca da noi condotta nell'area di Sanremo, nella quale tali problemi sono risultati non marginali, si considerano, in modo particolare, le relazioni tra i policy-makers ed i principali. Il loro esame č inquadrato in uno schema di riferimento teorico, in cui, evidenziando le specificitÀ del marketing turistico-territoriale, si individuano le possibili cause di tali problemi.
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2

Garofalo, Mario Giovanni. "Per una teoria giuridica del contratto collettivo. Qualche osservazione di metodo." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 132 (November 2011): 515–42. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132001.

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Abstract:
Il saggio esamina problemi tradizionali della disciplina del contratto collettivo, quali l'efficacia soggettiva e l'effetto inderogabile, e problemi sollevati da fenomeni nuovi, quali la contrattazione gestionale, l'integrazione tra legge e contratto collettivo, la contrattazione collettiva nel pubblico impiego. La disamina č condotta alla luce della proposta metodologica secondo la quale una teoria del contratto collettivo non č esaustiva se si muove unicamente all'interno dell'ordinamento statuale, ma deve contenere (e spiegare) la dialettica tra fatto socialmente tipico e sua rappresentazione in tale ordinamento.
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3

Congleton, Roger D. "The Politics of Debt." Journal of Public Finance and Public Choice 10, no. 1 (April 1, 1992): 17–34. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539365.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro sintetizza i recenti contributi della letteratura economica, in particolare di Barro, Buchanan e di Tabellini ed Alesina, in materia di politica del debito pubblico e ne estende la logica ad un’analisi degli effetti che un’informazione politica imperfetta genera sui livelli del debito. L’autore argomenta che i problemi legati all’informazione dei cittadini-votanti rappresentano la fonte primaria di gran parte dei problemi generati dal debito pubblico. In particolare, l’analisi condotta suggerisce che l’informazione imperfetta consente ai gruppi di interesse di esercitare una sproporzionata influenza sulle scelte di politica economica, influenza che si manifesta nel ricorso al debito come forma di finanziamento del disavanzo.
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4

Fedrizzi, Emanuela, Alice Marzadro, and Elena Bravi. "Un gruppo sui problemi interpersonali a tempo determinato in contesto ambulatoriale." GRUPPI, no. 2 (October 2021): 57–76. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa2-2020oa12581.

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Abstract:
Si presenta uno studio clinico di un gruppo ambulatoriale a tempo limitato con focus sui problemi interpersonali realizzato utilizzando un modello sviluppato originariamente da MacKenzie che ha concettualizzato un gruppo psicoterapeutico chiuso per adattare interventi brevi e focali all'ambito della salute pubblica. L'articolo intende illustrare l'uso del gruppo sui problemi interpersonali, esemplificare come misure individuali e di gruppo di outcome possono essere un aiuto aggiuntivo della pratica clinica e mostrare come i sintomi ansiosi e depressivi che cadono nello spettro dei disturbi dell'umore possano essere trattati con un modello di gruppo che interviene focalmente sulle relazioni interpersonali attuali. Lo studio mette in evidenza come il gruppo sui problemi interpersonali che prevede solo pochi criteri di esclusione (disturbi della condotta, fase acuta per separazioni, lutti, suicidalità, significative caratteristiche di un disordine borderline di personalità) rappresenti una modalità di trattamento a cui indirizzare un'ampia e difficile popolazione di pazienti afferenti all'area della salute mentale pubblica. 
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5

Soavi, Gloria, and Desiree Cobianchi. "L'affido familiare strumento di prevenzione e di riparazione: una ricerca sul campo." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2010): 39–55. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-003003.

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Abstract:
La ricerca condotta su un campione di 74 minori collocati in famiglie affidatarie nella provincia di Ferrara, si interroga in che termini l'affido rappresenti uno strumento preventivo di ulteriori disagi e riparativo delle problematiche che presentano i bambini e gli adolescenti. Attraverso l'analisi del campione e la somministrazione di un questionario articolato agli operatori referenti del caso si sono confrontati i dati relativi alle varie forme di disagio presentate dai minori al momento dell'affido e successivamente in quello della ricerca. I risultati emersi mettono in luce una percentuale rilevante di miglioramenti, in particolare rispetto ai problemi emotivi e di comportamento che si presentavano inizialmente, anche nei casi di maltrattamento ed abuso.
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6

Meli, Mariarita, and Eugenia Taranto. "Problemi con variazione ed equazione figurale: strumenti della didattica cinese trasposti in una scuola primaria italiana." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 11 (May 18, 2022): 95–120. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.5.

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Abstract:
In questo lavoro viene mostrata la possibilità di sviluppare un approccio al pensiero pre-algebrico con alunni della scuola primaria che presti maggiore attenzione alle caratteristiche strutturali dei problemi additivi rispetto a quelle numeriche. In particolare, illustrando una sperimentazione condotta con allievi di una classe seconda primaria, si mira a mostrare come può concretizzarsi una trasposizione di strumenti didattici propri della didattica cinese – i problemi con variazione e l’equazione figurale – nel contesto italiano della scuola primaria. Si rileva come, a partire dal testo di un problema e dalla rappresentazione grafica dei suoi dati, i bambini sono in grado di comprendere e, a loro volta, costruire variazioni del problema di partenza, esplorando le potenzialità legate alla struttura della variazione stessa. I bambini sono così portati a sviluppare competenze d’uso di strutture di risoluzione di tipo pre-algebrico, spostando l’attenzione dal piano procedurale a quello relazionale.
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7

Guidantoni, Stefano, and Lorenzo Neri. "Prevalenza della forma sulla sostanza: la razionalità dell'analista finanziario e il ruolo delle aspettative." FINANCIAL REPORTING, no. 2 (September 2012): 111–25. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-002005.

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Abstract:
Il presente lavoro vuol dimostrare, attraverso l'analisi del comportamento di potenziali analisti finanziari, l'irrazionalità del comportamento individuale in sede di valutazione economico-finanziaria delle società. Il tipo di rappresentazione mentale, influenzata da stereotipi, pregiudizi e aspettative, conduce, infatti, a individuare risposte a determinati problemi decisionali non razionali. L'ipotesi di ricerca è che gli analisti finanziari sono influenzati da etichette esterne, nello specifico dal nome della società, nel loro processo di valutazione. L'indagine è condotta attraverso un esperimento su studenti universitari mediante la somministrazione di questionari volti a misurare il cambiamento di giudizio espresso sulle società al mutare del nome alle stesse attribuito. Dalle risposte emerge che l'effetto notorietà del nome ha un'influenza significativa nel processo di valutazione delle società.
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8

Freddano, Michela, Anna Siri, and Mauro Palumbo. "Indicatori per una valutazione partecipata: l'esperienza del Corso di Metodologia della Ricerca Sociale II (A.A. 2009/2010)." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 21–42. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046003.

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Abstract:
Il contributo intende proporre un modello di valutazione degli apprendimenti quale vero e proprio processo partecipato, in grado di sviluppare metodi valutativi e auto-valutativi appropriati, in quanto frutto dello stesso contesto interattivo che produce l'evento formativo. Gli autori sviluppano una riflessione critica su una sperimentazione condotta nell'ambito dell'insegnamento di Metodologia e tecniche della ricerca sociale II, riguardante la realizzazione di una valutazione partecipata e condivisa dagli studenti del "rendimento all'esame", articolata in modo da poter costruire indicatori adeguati. In una prospettiva valutativa, sono affrontati alcuni dei principali problemi relativi al processo di costruzione e validazione di indicatori condivisi. Inoltre, all'intento teorico e pratico di costruire indicatori adeguati attraverso un processo partecipativo, si affianca anche il proposito di realizzare un percorso di apprendimento, mediante l'impegno attivo degli studenti nella valutazione e nella costruzione della conoscenza, attraverso metodi di.
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Philo, Chris, and Jennifer Wolch. "The ‘three waves’ of research in mental health geography: a review and critical commentary." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 230–44. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005406.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Valutare la ricerca condotta nel campo della geografia della salute mentale, concentrandosi sui lavori pubblicati in lingua inglese.Metodi — L'articolo offre una lettura globale, approfondita e critica della letteratura relativa alia geografia della salute mentale, a partire dal sorgere di questo settore di ricerca nei primi anni '70.Risultati — L'articolo identifica tre fasi di ricerca all'interno dei lavori sulla geografia della salute mentale. Queste fasi sono descritte in dettaglio; inoltre, sono interpretati punti di forza e di debolezza delle prime due fasi, che sono ben consolidate, e vengono forniti suggerimenti su importanti problemi che dovranno essere affrontati in una futura terza fase della ricerca.Conclusioni — Molte eccellenti ricerche sono state finora condotte nel campo della geografia della salute mentale, è tuttavia necessario aumentare la rilevanza di queste ricerche, mediante un ampliamento del focus ed un collegamento più diretto della ricerca con le politiche sulla salute mentale.
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Jarvis, Charlotte. "Parenting problems: research and clinical perspectives on parenting adolescents: Problemi di genitorialità: prospettive cliniche e di ricerca sull'essere genitori di adolescenti." Journal of Child Psychotherapy 31, no. 2 (August 2005): 209–20. http://dx.doi.org/10.1080/00754170500221592.

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Dissertations / Theses on the topic "Problemi di condotta parenting"

1

Facci, Carolina. "Parenting and Parental Emotional Styles: Which relations with parental affects towards children and children’s callous-unemotional behaviors." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1275930.

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Abstract:
L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di esaminare il ruolo del parenting e dello stile emotivo del genitore con bambini con callous-unemotional traits (CU traits). In particolare, il presente lavoro di ricerca vuole indagare l’associazione tra parenting e difficoltà comportamentali ed emotive del figlio, considerando il ruolo di interazione delle emozioni e degli stili emotivi genitoriali durante la prima infanzia. Per fare questo, il presente lavoro prende in considerazione non solo dimensioni strettamente legate alle pratiche di parenting ma incentrate su dimensioni affettive connesse con l’esperienza di genitorialità. The purpose of this research project is to examine the role of parenting, and the parental emotional styles on children’s callous-unemotional traits (CU traits). Particularly, the study aims to investigate the association between parenting and children's behavioral and emotional difficulties, considering the co-occurring role of parental feelings and emotional styles in early childhood. In so doing, the current research takes into account not only variables strictly connected to parenting practices but also focused specifically on affective dimensions of parenting.
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2

PETRINI, Maria Celeste. "IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE: ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.

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Abstract:
Con l’espressione “marketing internazionale” ci si riferisce a quell’insieme di attività adottate dall’impresa al fine di sviluppare o perfezionare la propria presenza sul mercato estero. Oggetto della presente ricerca è l’analisi degli aspetti problematici che tali attività sollevano sul piano giuridico: attraverso un approccio basato sull’integrazione della cultura economica del marketing d’impresa con quella più propriamente giuridica, l’indagine mira ad individuare le fattispecie di marketing rilevanti sotto il profilo giuridico e giuspubblicistico, ad analizzarne i profili che risultano più critici per l’impresa e proporre soluzioni concrete. La ricerca è stata condotta in collaborazione all’azienda Gruppo Meccaniche Luciani, che oltre ad essere un affermato fornitore di stampi per calzature, progetta design innovativi attraverso una sua articolazione organizzativa creativa, denominata Luciani LAB. L’impresa investe molto nell’innovazione, ed in questo senso, particolarmente significativo è stato l’acquisto di una potente stampante 3D, tecnologicamente all’avanguardia, che ha consentito all’azienda di progettare diversi prodotti, tra cui una borsa, realizzarli in prototipazione rapida, e successivamente renderli oggetto di specifiche campagne promozionali, illustrate nel presente lavoro. Viene evidenziato come queste rispecchino la peculiarità dell’approccio al marketing da parte della piccola/media impresa, descritto dalla dottrina maggioritaria come intuitivo ed empirico, distante da quello teorico e strategico del marketing management. La collaborazione con l’impresa partner del progetto ha costituito il riferimento principale per l’elaborazione del metodo con cui condurre la ricerca: l’azienda ha promosso i propri prodotti mediante diverse strumenti di marketing, come inserti pubblicitari su riviste, campagne di e-mail marketing e fiere di settore. Queste attività si distinguono tra esse non solo rispetto alle funzioni, alle differenti modalità con cui vengono impiegate e al pubblico cui si rivolgono, ma anche e soprattutto rispetto alla disciplina giuridica di riferimento: ognuna di esse infatti è regolata da un determinato complesso di regole e solleva questioni che si inseriscono in una specifica cornice giuridica. Al fine di giungere ad una sistematica trattazione dei profili giuridici connessi, si è scelto di classificare le diverse azioni di marketing in tre gruppi: quelle riferite alla comunicazione, quelle inerenti l’aspetto del prodotto e quelle che si riferiscono al cliente Per ognuna di queste aree si individua una precisa questione critica per l’impresa, e se ne trattano i profili problematici dal punto di vista giuridico. In relazione al primo gruppo, ovvero la comunicazione pubblicitaria d’impresa, si evidenziano le criticità connesse alla possibilità di tutelare giuridicamente l’idea creativa alla base del messaggio pubblicitario: si mette in discussione l’efficacia degli strumenti giuridici invocabili a sua tutela, in particolare della disciplina del diritto d’autore, della concorrenza sleale e dell’autodisciplina. Si prende come riferimento principale il contesto italiano, considerando la pluralità degli interessi pubblici, collettivi ed individuali coinvolti. Il secondo profilo d’indagine riguarda la disciplina giuridica riconducibile all’e-mail marketing, uno degli strumenti più diffusi di comunicazione digitale. L’invasività di questo sistema nella sfera personale dei destinatari impone l’adozione di adeguati rimedi da parte delle imprese per evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni a tutela della privacy. Si trattano le diverse implicazioni derivanti dall’uso di tale strumento, in particolare quelle riferite al trattamento dei dati personali alla luce della normativa vigente in Italia e nell’Unione Europea, e connesse alle modalità di raccolta degli indirizzi e-mail dei destinatari potenzialmente interessati. Infine, la costante partecipazione alle fiere di settore da parte dell’azienda dimostra quanto l’esteriorità del prodotto costituisca uno strumento di marketing decisivo per la competitività aziendale, dunque grande è l’interesse dell’impresa a che il suo aspetto esteriore venga protetto dall’imitazione dei concorrenti. Il tema giuridico più significativo che lega il processo di marketing al prodotto dell’azienda è proprio la protezione legale del suo aspetto, ovvero la tutela del diritto esclusivo di utilizzarlo, e vietarne l’uso a terzi. L’aspetto di un prodotto può essere oggetto di protezione sulla base di diverse discipline che concorrono tra loro, sia a livello nazionale che sovranazionale, dei disegni e modelli, del marchio di forma, del diritto d’autore e della concorrenza sleale. Si è scelto di concentrare il lavoro, in particolare, sulla prima: si ricostruisce il quadro normativo e l’assetto degli interessi implicati dalla fattispecie, per arrivare ad evidenziare le principali criticità nell’interpretazione delle norme, sia a livello nazionale, che nell’Unione Europea. Si approfondiscono gli orientamenti di dottrina e giurisprudenza di alcune disposizioni chiave per l’applicazione della disciplina, quali gli artt. 6 e 7 del Regolamento CE, n. 6/2002, concernenti rispettivamente il «carattere individuale» e la «divulgazione», i due requisiti fondamentali per ottenere la registrazione e conseguente protezione giuridica del disegno. Tali nozioni sono soggette ad interpretazioni parzialmente difformi da parte dei giudici dei diversi Stati membri, e ciò contribuisce a minare l’applicazione omogenea della disciplina in tutto il territorio UE. In questo senso, viene messo in evidenza il ruolo chiave dell’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell’interpretazione di tali concetti, avente l’effetto di uniformare l’approccio degli Stati. La Direttiva 98/71/CE ha introdotto la possibilità di cumulare la protezione conferita all’aspetto del prodotto dalla disciplina dei disegni e modelli con quella riconosciuta dalle altre normative. Tale previsione solleva questioni di rilievo sistematico e concorrenziale: ci si interroga su quali problemi di tipo sistematico e di concorrenza vengano sollevati dal riconoscimento su uno stesso prodotto della protezione sia come disegno che come marchio di forma, e sia come disegno che come opera dell’ingegno. In particolare nell’ambito del diritto dei marchi d’impresa e del diritto d’autore, le tutele hanno durata potenzialmente perpetua, diversamente dalla registrazione come disegno o modello, che garantisce la titolarità del diritto di utilizzare il proprio disegno in via esclusiva per un periodo limitato di massimo 25 anni. Questa differenza temporale rende il cumulo problematico sia a livello di coordinamento, che di concorrenza, poiché incentiva il sorgere di “monopoli creativi” sulle forme del prodotto. Il presente lavoro ha come obiettivo l’ampliamento della conoscenza sul tema del marketing con particolare riferimento ai profili giuridici che si pongono, con riguardo alla promozione del prodotto nell’ambito dell’Unione Europea. Si ritiene che il valore aggiunto e l’aspetto più originale della ricerca consista nella sua forte aderenza alla realtà della piccola/media impresa: tramite l’integrazione della ricerca giuridica e dello studio dei fenomeni di marketing si delineano i problemi pratici che questa si trova a dover affrontare nell’implementazione delle attività quotidiane di marketing. Tale indagine vuole essere utile a tutte le piccole/medie imprese che si trovano impreparate nell’affrontare le sfide poste dal marketing e nel conoscere le implicazioni giuridiche che da questo derivano.
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