Academic literature on the topic 'Principio di solidarietà sociale'

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Journal articles on the topic "Principio di solidarietà sociale"

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Triggiani, Ennio. "Il principio di solidarietà nell'Unione europea." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 235–55. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170004.

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Abstract:
L'articolo analizza la progressiva e poliedrica qualificazione giuridica della solidarietà nel si-stema dell'Unione europea attraverso i diversi Trattati e, soprattutto, la Carta dei diritti fonda-mentali. L'analisi si sofferma sull'attuazione fortemente innovativa del principio, a partire dal Pilastro europeo dei diritti sociali, in primo luogo alla luce degli interventi adottati a seguito della crisi pandemica. Fra questi viene evidenziato il possibile significato politico dell'emissione di una prima forma di debito europeo con il Next Generation EU.
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Patanè, Andrea. "Enti del Terzo Settore e principio di solidarietà. Le opportunità del PNRR per rigenerare una rete a sostegno della società." Società e diritti 8, no. 15 (January 11, 2023): 55–70. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19678.

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Abstract:
Il tema di ricerca del presente lavoro prende le mosse dal ruolo che ha avuto la solidarietà negli ultimi anni, caratterizzati prima dalla pandemia da covid-19, con le forti conseguenze economiche sociali e poi dal vigoroso conflitto nel cuore dell’Europa con un numero elevato di rifugiati che si sono riversati nei Paesi dell’Unione europea. La risposta della società civile, organizzata nel terzo settore, ha fatto fronte a esigenze per cui lo Stato e gli Enti locali avrebbero incontrato molteplici difficoltà. D’altra parte, il terzo settore, fondato sulla solidarietà, non può essere chiamato in causa solo per sopperire a esigenze temporanee ed emergenziali bensì letto alla luce della chiave interpretativa della valorizzazione della solidarietà per il raggiungimento di un benessere sociale dell’intera comunità.
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Oliveri, Luca. "COVID-19." Revista IBERC 3, no. 2 (August 10, 2020): 268–88. http://dx.doi.org/10.37963/iberc.v3i2.118.

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Abstract:
Lo scritto si sofferma sull’emergenza globale che il diffondersi del virus ha causato, analizzando gli effetti che essa potrebbe avere sul sistema sanitario nazionale, a partire dall’insistito richiamo alla solidarietà sociale. In questa ottica, si è cercato di dimostrare come le peculiarità del caso concreto rendano necessaria una valutazione dell’effettivo contenuto delle prestazioni contrattuali tra paziente e struttura sanitaria differente rispetto ai tempi ordinari. Il giudice sembra essere il soggetto posto nelle condizioni migliori per poter apprezzare tali particolarità, senza che si debba procedere all’emanazione di norme emergenziali al fine di disciplinare le conseguenze della crisi sanitaria. Un intervento legislativo, invece, pare essere necessario qualora si faccia riferimento al principio di solidarietà sociale, non attuabile direttamente in via interpretativa.
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Ferro, Giancarlo Antonio. "Dimensione, rilievo e rilevanza del Terzo Settore. Qualche riflessione a margine della sentenza della Corte costituzionale n. 131 del 2020." Società e diritti 8, no. 15 (January 11, 2023): 7–29. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19676.

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Abstract:
La sentenza della Corte costituzionale n. 131 del 2020 ha chiarito i caratteri essenziali del c.d. “statuto costituzionale” del Terzo Settore, soprattutto alla luce delle novità introdotte dal Codice del Terzo Settore. In particolare, la pronuncia si sofferma sulla connessione tra principio di solidarietà sociale e principio disussidiarietà orizzontale. L’Autore prende spunto da tale pronuncia e ricostruisce il dibattito sul tema in una triplice prospettiva d’indagine. Infine, lo scritto evidenzia alcuni profili problematici lasciati irrisolti dalla sentenza
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Rigano, Francesco. "Libertà individuale e rapporti sociali: lo statuto costituzionale del Terzo settore." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (June 2021): 137–58. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002007.

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Abstract:
Nel periodo repubblicano gli enti privati non lucrativi sono stati oggetto di leggi speciali e di favore. Questa legislazione ha ricevuto un consolidamento con l'adozione del Codice del Terzo settore, che pone a sistema la nozione di ente del Terzo settore, determina gli strumenti di raccordo con la pubblica amministrazione, disciplina i controlli. Il Codice trova legittimazione nella cornice del pluralismo aperto qualificato dalla indifferenza dei fini associativi, ma orientato dal principio di solidarietà prefigurato dalla Costituzione repubblicana. La corretta collocazione costituzionale del fenomeno aiuta ad affrontare la questione della limitazione dell'autonomia privata nelle scelte di organizzazione e in particolare dei rapporti tra ente e aderenti all'ente.
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Nato, Alessandro. "La politica d'asilo dell'Unione europea tra crisi e sovranismi: quale futuro per il principio di solidarietà?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2020): 191–213. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-001007.

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Abstract:
L'efficacia del principio di solidarietà ex art. 80 TFUE è stata influenzata dalle resistenze degli Stati membri sovranisti del c.d. gruppo di Visegrad sul ricollocamento dei richiedenti asilo giunti nell'UE durante la crisi migratoria. Nondimeno, il generale funzionamento della politica di asilo UE e la solidarietà tra Stati Membri risentono delle carenze strutturali degli elementi chiave dell'architettura del sistema europeo comune di asilo, quali la ripartizione delle responsabilità, la cooperazione, il sostegno finanziario dell'UE. In tale contesto, la Cor-te di Giustizia è intervenuta nella diatriba accesa dai Paesi Membri sovranisti chiarendo cau-tamente alcuni aspetti inerenti la discrezionalità dell'azione statale sui ricollocamenti e la portata del principio di solidarietà, come dimostra anche la recente sentenza Commissione c. Polonia, Ungheria e Slovacchia. Allo scopo di illustrare il ruolo del principio di solidarietà nella politica di asilo UE, il contributo esaminerà sia le carenze strutturali degli elementi chiave dell'architettura del sistema europeo comune di asilo sia la recente giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia.
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Gatti, Rosa. "Cittadinanza dal basso e solidarietà inclusiva. L'alleanza trasversale tra migranti e cittadini a Napoli durante la pandemia da Covid-19." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001005.

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Abstract:
Perseguendo l'obiettivo teorico di contribuire ai dibattiti su cittadinanza e solidarie-tà in senso più inclusivo, l'articolo analizza congiuntamente i concetti di cittadinanza dal basso e solidarietà dal basso applicandoli all'analisi empirica di una particolare pratica di solidarietà promossa dal basso dagli stessi migranti in alleanza con i cittadini durante la pandemia da Covid-19 nella città di Napoli. Il materiale empirico utilizzato è frutto di una ricerca etnografica di lungo periodo sulla partecipazione sociale e politica dei migranti nella città di Napoli. Costruendo reti di relazioni e alleanze trasversali, migranti e cittadini hanno dato vita ad una for-ma di solidarietà inclusiva, capace di sfidare e aggirare le strutture di solidarietà esclusiva, trasgredire i confini della comunità sociale e politica e ridefinire le appartenenze. In particolare, mostrerò come tale pratica di solidarietà sia stata capace di mettere in discussione e trasformare la cittadinanza, sfidando, modificando e rinnovando i modi in cui i soggetti coinvolti hanno definito se stessi e agito come cittadini, valorizzando le loro relazioni sociali. L'analisi degli atti di solidarietà prodotti dall'alleanza di migranti e cittadini può fornire una estensione della teoria degli atti di cittadinanza e rappresentare il punto di partenza per riflettere in maniera innovativa e più inclusiva su solidarietà, alleanze, appartenenze, confini e cittadinanza.
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Morelli, Alessandro. "Editoriale. Doveri costituzionali e principio di solidarietà." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (June 2019): 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/dc2019-002001.

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Dimitri, Nicola. "Investire nella solidarietà tra Stati UE per fronteggiare l'emergenza. Il fattore creativo della crisi." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 171–80. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002014.

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Abstract:
Tra solidarietà e crisi intercorre un rapporto intimo: ogni crisi ripropone l'urgenza di individuare nuovi equilibri che, in chiave solidaristica, consentano di prospettare nuove possibilità di vita in comune. Questa consapevolezza non solo ha capillarizzato le riflessioni politico-culturali dell'Europa moderna e contemporanea, ma ha accompagnato il processo di formazione dell'UE. In questi termini, l'articolo che si offre, a partire da un'analisi del concetto di solidarietà e del modo in cui la solidarietà si articola come principio nei rapporti tra Stati dell'UE, si propone di analizzare alcune delle risposte adottate dall'Unione per fronteggiare la crisi economico-sanitaria in corso. L'obiettivo è quello di interrogarsi sul modo in cui lo spirito della solidarietà, durante la pandemia, si sta effettivamente articolando in ambito UE.
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van Meerhaeghe, Marcel A. G. "Belgian Federalism. An Appraisal." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 1 (April 1, 1995): 71–76. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540066.

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Abstract:
Abstract L’Autore si propone di illustrare le caratteristiche fondamentali del federalismo in Belgio. L’analisi si concentra in particolare su alcune delle difficoltà che hanno accompagnato il processo di realizzazione di questa forma di governo e che ancora persistono, quali l’applicazione del principio della territorialità, il sistema di finanziamento e il principio della solidarietà.
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Dissertations / Theses on the topic "Principio di solidarietà sociale"

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Polito, Gabriele Maria <1989&gt. "Il principio di solidarietà e la gestione delle crisi bancarie." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7884/1/Tesi%20dottorato_G.M.%20POLITO.pdf.

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Abstract:
La tesi mira a dimostrare l’esistenza di un principio di solidarietà nel diritto dell’Unione europea e, in particolare, nella nuova disciplina relativa alle modalità di gestione delle crisi bancarie. La tesi si articola in quattro capitoli. Il primo capitolo ricostruisce, dal punto di vista storico-filosofico, la nascita del termine ‘solidarietà’. Questa analisi si è rivelata necessaria per comprendere la matrice ideologica che ha spinto il legislatore europeo ad adottare certe scelte normative in materia di solidarietà. Il secondo capitolo è dedicato all’esame delle disposizioni che nei trattati richiamano la nozione di ‘solidarietà’. Il terzo capitolo affronta il problema di come originariamente il principio di solidarietà sia stato applicato nella legislazione secondaria relativa alla gestione dei dissesti bancari. Il quarto capitolo mira invece a verificare come sia stato declinato il principio di solidarietà nella nuova disciplina (Dir. sui DGS, Dir. BRRD, Reg. sul SRM), entrata in vigore tra il 2015 e il 2016, che ha introdotto innovativi strumenti di gestione delle insolvenze bancarie. In conclusione, la tesi tenta di dimostrare come anche in questo rinnovato quadro giuridico, conformemente a quanto statuito nei trattati, il principio di solidarietà sia stato attuato entro limiti ristretti e ben definiti. Gli interventi solidali di cui sopra sembrano, infatti, attivarsi solo in presenza di gravi difficoltà, che nel settore bancario si identificano nei pericoli di instabilità finanziaria che possono derivare dalla crisi anche di un singolo intermediario; viceversa, la ‘regola’ continua ad essere la non-solidarietà, come confermato dall’introduzione del bail-in che impone agli azionisti e ai creditori della banca di contribuire con i propri fondi all’assorbimento delle perdite e a ricapitalizzare l’ente in misura sufficiente per ricondurlo alla sua normale viabilità.
The thesis is intended to demonstrate the existence of a principle of solidarity in the new European legal framework, i.e. the European Banking Union, which has laid down innovative tools in order to best manage the banking crises. This work is divided into four chapters. The first chapter aims to retraces which are the various nuances that characterize the semantics of this concept; this operation served to seize the ideological matrix that has led the European legislator to adopt certain legal provisions in terms of solidarity. The second chapter is devoted to the assessment of the provisions of the Treaties which refer to the concept of solidarity. The third chapter aims to ascertain how the principle of solidarity was originally applied in the secondary legislation concerning the management of bank failures. Chapter four, finally, analyses how it is declined the principle of solidarity in new legislation (DGS Directive, BRRD Directive, SRM Regulation), which came into force between 2015 and 2016 and has introduced innovative methods to manage the resolution of a bank with a capital shortfall. In conclusion, the thesis tries to prove that also in this renewed legal framework, in accordance with the Treaties, the principle of solidarity has been implemented within narrow and well defined limits. Indeed, both in the Treaties and secondary legislations, the ‘rule’ continues to be the non-solidarity; by contrast, the ‘exception’ continues to be the solidarity as confirmed by the new tools introduced, which could be activated by the competent authority only in presence of serious difficulties in the banking sector.
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DIMITRI, NICOLA. "LIMITI E PROSPETTIVE DEL PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ TRA STATI DELL’UE." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2023. https://hdl.handle.net/11567/1104739.

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Abstract:
In the EU, crises are in some respects a necessary factor in enabling the integration process between member states to continue its course, aimed, at least potentially, at leading to an ever more perfect merging of legal frameworks. The various crises that cyclically manifest themselves in the territories of the Union, starting from certain sectors or specific areas of impact, e.g. political, economic, health, humanitarian (think of the financial crisis of sovereign debt, the euro crisis, the refugee crisis, the Brexit crisis, the pandemic crisis and perhaps, in the light of the latest international events, the energy crisis) rapidly become, almost automatically, a crisis of values. A circumstance that 'forces' the institutions and member states - in order to mitigate the rising political disunity and the consolidation of feelings of hostility and disaffection - to introduce new assistance instruments and new emergency management measures. The present research, in view of the fact that the health-economic crisis triggered by the outbreak of Covid-19 in the EU has given new momentum to the 'question' of European solidarity, intends, on the one hand, to develop a philosophical-legal reflection on the concept of solidarity, and then, on the other hand, to critically examine the responses introduced by the Union to deal with the pandemic. In these terms, the discussion will be developed around three argumentative poles. First, an attempt will be made to define the concept of solidarity from the political and cultural background of 19th and 20th century Europe. More specifically, attention will be given to the 'question' of solidarity in Europe from the conceptual heritage developed by the French solidarist movement. Subsequently, attention will be focused on the evolution - starting from its 'entrance' - of solidarity into the EU legal framework. In this regard, taking the current legal framework as a point of reference, emphasis will be placed on the circumstance that, as rich as the EU legislation is in references to the principle under consideration, there are numerous (regulatory and political) 'limits' that stand in the way of its authentic implementation; above all, in its inter-state dimension. Thirdly, within the framework of the conceptual framework thus outlined - bearing in mind that the intensity of the 'pandemic crisis' cannot be said to be linked only to the economic-social consequences due to the spread of the virus, but must (also) be attributed to a whole catalogue of previous political and regulatory fragilities and imbalances, which still reverberate their effects in the EU - it will be examined the importance attributed to solidarity as a consequence of the Covid-19 outbreak in the territory of the Union. At the conclusion of the present work, an attempt will be made to assess whether, and to what extent, the initiatives put in place by the Union to counter the adverse effects of the pandemic diverge or not from that 'fundamental logic' of the EU related to the principle of solidarity: logic which, over time, has subordinated the principle of solidarity to that of the primary protection of the market and competition among states.
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Filippini, Federica <1980&gt. "Dal dolore alla solidarietà. Storie di resistenza attiva in contesti di conflitto e violenza per una pedagogia della solidarietà." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3842/1/Tesi_Dottorato_Federica_Filippini.pdf.

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Filippini, Federica <1980&gt. "Dal dolore alla solidarietà. Storie di resistenza attiva in contesti di conflitto e violenza per una pedagogia della solidarietà." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3842/.

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CARTA, ROSSELLA. "La riforma del sistema comune di asilo europeo tra principio di solidarietà e rinascita dei nazionalismi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/313090.

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Abstract:
Moving from the m the proposals for the reform of the current Common European Asylum System (CEAS) and in particular of the Dublin Regulation, the thesis analyses the concrete possibility of overcoming and modifying the current system, questioning in particular the role that Member States play and can play in this process. The focus of the research is on the difficult coexistence of two elements that seem to be fundamental at the European level: on the one hand, the principle of Art. 80 TFEU that imposes an obligation of solidarity and shared responsibility among Member States and, on the other hand, the resurgence of nationalist and restrictive policies in some European countries. Specifically, as far as the content of the thesis is concerned, chapter I analyses three general theories on asylum: the open borders thesis, which sees the right to migrate as a fundamental right; the restrictive thesis, which sees immigration control as a necessary tool to preserve national identity; and finally, a third thesis, summarised in the expression "controlled borders and open doors", which balances the regulation of flows with the protection of fundamental rights. This last thesis seems to be clearly expressed by the constitutional provisions in art. 10, paragraph 3. The second chapter, therefore, deals with the analysis of art. 10, par. 2, 3 of the Constitution, i.e. the legal condition of the foreigner in the Italian system and the constitutional right of asylum as a perfect subjective right. The third chapter deepens the analysis of the discipline of international protection by examining both the European and national contexts. The fourth chapter focuses on the crisis of the CEAS, and of the Dublin system in particular, which show their weakness and ineffectiveness especially during the refugee emergency of the 2015. In the light of the CEAS crisis, the fifth chapter analyses the projects of reform of this system, starting from the proposals of 2016 and ending with the European Pact on Immigration and Asylum of September 2020, which seem to highlight the tendency towards policies of control of the migratory phenomenon and external borders, with a compression of the fundamental rights of applicants for international protection. In conclusion, the work shows that despite the fact that there is, both at national and European level, a noble legal framework, aimed at balancing the need to manage flows and the protection of fundamental rights, in practice the policies implemented often seem to be marked by restrictive aims, aimed more at controlling flows than balancing their regulation and the right to asylum.
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VOLPE, ALESSANDRO. "Solidarietà come libertà sociale. Teoria e critica di un concetto in prospettiva europea." Doctoral thesis, Università Vita-Salute San Raffaele, 2022. http://hdl.handle.net/20.500.11768/122275.

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Abstract:
Questo lavoro intende svolgere un’analisi critica del dibattito filosofico sul problema della solidarietà La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi storico-concettuale della solidarietà. Il primo capitolo è una ricostruzione storico-genealogica del concetto, con particolare attenzione all’eredità dell’idea di fraternità, al ruolo della prima teoria sociale e delle principali tradizioni etico-politiche “solidaristiche”. A questa ricostruzione fa seguito, nel secondo capitolo, un tentativo di analisi concettuale che prende le mosse da una ricognizione delle principali forme e funzioni della solidarietà e da una ricostruzione razionale che la distingue da altre pratiche affini: carità, cura, lealtà. La prospettiva proposta interpreta la solidarietà come una relazione simmetrica di mutuo supporto e condivisione del rischio basata sul riconoscimento di una causa comune. La seconda parte si concentra sul problema della normatività della nozione di solidarietà e, nello specifico, sul tipo di rapporto che essa intrattiene con l’idea di giustizia. Nel terzo capitolo si presenta una rassegna delle principali tesi, critiche o costruttive, utili a comprendere questo complesso rapporto. L’analisi proposta ha anche uno scopo critico e uno modestamente propositivo: nel quarto capitolo si intende offrire un’interpretazione della tesi habermasiana della solidarietà come “controparte” della giustizia e dei suoi sviluppi teorici, integrandola con il concetto di libertà sociale di Axel Honneth. La terza parte è dedicata al contesto istituzionale, politico e culturale della realtà europea. In primo luogo, nel quinto capitolo, a partire proprio da questo ambito “applicato”, si discute del rapporto tra il carattere spontaneo e aspetto istituzionale-giuridico della solidarietà, difendendo una concezione bilanciata e multilivello della pratica solidale, come interpersonale, collettiva, istituzionale. Infine, nel sesto capitolo, si ripercorre la lunga e complessa elaborazione habermasiana della solidarietà europea, sottolineandone i diversi impieghi semantici e leggendo criticamente il relativo cambio di prospettiva sul fondamento della solidarietà negli scritti più recenti sulla crisi europea. Nelle conclusioni, si discute in maniera non esaustiva della natura globale della solidarietà, confrontando alcune prospettive teoriche e presentando infine anche una rapida rassegna di alcune principali sfide pratiche future. I presupposti e le potenzialità dello studio “applicato” di questo concetto possono gettare le basi di una teoria critica dei rapporti di solidarietà.
This thesis aims to carry out a critical analysis of the philosophical debate on the problem of solidarity. The first section of the thesis is dedicated to the historical-conceptual analysis of the concept of solidarity. The first chapter develops a genealogical reconstruction of the concept, focusing on the crucial shift from the idea of fraternité to solidarité; on the role of the first social theory and the main “solidaristic” ethical-political traditions. In the second chapter, the genealogy is followed by a conceptual analysis, starting from solidarity’s main forms and functions and a rational reconstruction that distinguishes it from other related practices: charity, care, and loyalty. The analysis interprets solidarity as a symmetrical relationship of mutual support and risk sharing based on the recognition of a common cause. The second section focuses on the problem of normativity of solidarity and its relationship with the idea of justice. Given the difference between the two spheres and their apparent incompatibility, the third chapter explores a wide range of theories that may exemplify possible standpoints on this complex relation. In the fourth chapter, this literature review also leads a critical interpretation that aims at integrating Jürgen Habermas’ compatibilist thesis of solidarity as the “reverse side of justice” with Axel Honneth’s concept of social freedom. The third section is devoted to the institutional, political and cultural context of the European reality. The fifth chapter discusses the relationship between the spontaneous character and the institutional-legal aspect of solidarity in the European Union, with particular attention to the reasons for its institutionalisation. However, the chapter also defends a balanced and multilevel conception of solidarity: interpersonal, collective, institutional. Finally, the aim of the sixth chapter is twofold: first, it highlights the role of solidarity in his writings on Europe, from the ’90s to the coronavirus pandemic, and emphasizes its different semantic employments; second, it critically reads the recent Habermasian partial revision of the basis of solidarity. The concluding remarks include a quick overview of some theoretical perspectives on the global nature of solidarity and present some main practical challenges that the philosophical debate on the topic will face in the future. The normative premises and potentialities of an “applied” study can lay the foundations of a critical theory of solidaristic relations.
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Gatta, Francesco Luigi. "La gestione del fenomeno migratorio nello spazio giuridico Europeo ed Internazionale alla luce del principio di solidarietà." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422413.

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Abstract:
This work intends to focus on the true backbone of the EU policies in the field of migration: the principle of solidarity and fair sharing of responsibility enshrined in Treaty on the Functioning of the European Union (Articles 67 and 80). Introduced explicitly for the first time with the Treaty of Lisbon and provided with legal binding value, several years after its entry into force, the principle of solidarity remains still insufficiently realised. This conclusion is reached through the analysis and the assessment of the different measures recently adopted by the EU in this regard. Indeed, despite the context of uncertainty, scarce political cohesion and alarming spread of xenophobic and racist feelings, the EU has tried to give the principle of solidarity practical value by adopting various implementing measures, which can be classified in three different categorises or, so to say, in three different types of solidarity: an “economic solidarity”, based on financial means and resources supplied by the EU to finance particular programs or to help Member states; a so called “operative solidarity”, based on direct and practical support such as the one provided by operations and missions carried out by the EU agencies Frontex and EASO; a so called “humanitarian solidarity”, which has as main object the redistribution of asylum seekers among the Member states, as the recently-introduced intra-EU relocation mechanism prescribes. This normative-operative framework has proven to be largely inadequate to effectively manage the current refugee crisis, which has clearly shown how far the concrete implementation of the principle of solidarity is: Member states geographically more exposed to the migratory pressure are struggling to manage the massive inflow of migrants, bearing responsibilities and burdens of the crisis, while other governments have decided to lock down borders and to oppose to collective and supportive measures adopted at EU level. In this regard, finally, the work considers the main obstacles to the complete realisation of the principle of solidarity and concludes with a consideration on the possible solutions to be put in practice by the EU in the near future.
Il lavoro si concentra su uno dei principi fondamentali delle politiche migratorie dell’Unione europea: il principio di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità, sancito dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (articoli 67 e 80). Introdotto esplicitamente per la prima volta con il Trattato di Lisbona e dotato di valore giuridico vincolante, a distanza di diversi anni dalla sua entrata in vigore, il principio di solidarietà rimane ancora in larga misura non attuato. Questa conclusione è raggiunta attraverso l’analisi e la valutazione delle diverse misure adottate nel periodo recente dall’Ue. In questo senso, le misure e i provvedimenti posti in essere nel settore delle politiche migratorie dall’Ue possono essere classificati in tre categorie, individuando, per così dire, tre tipologie di solidarietà: una solidarietà economica, basata su risorse e strumenti finanziari messi a disposizione dall’Ue; una solidarietà operativa, basata su un sostegno pratico e concreto quale, ad esempio, quello fornito dalle agenzie Frontex e EASO; infine, una solidarietà umanitaria o personale, avente quale obbiettivo principale la distribuzione equa e bilanciata di richiedenti asilo tra Stati membri. Il quadro giuridico-operativo predisposto dall’Ue si è dimostrato largamente inadeguato per una gestione efficace dell’attuale crisi migratoria, evidenziando come, di fatto, si sia ancora ampiamente lontani da una piena e soddisfacente implementazione del principio di solidarietà. Il lavoro cerca di analizzare le ragioni alla base di questo esito, soffermandosi sui principali ostacoli alla realizzazione del principio di solidarietà ed immaginando possibili scenari futuri e soluzioni al problema.
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Tarallo, Marica <1988&gt. "Servizio sociale e famiglie vulnerabili: esperienze di sostegno leggero alla genitorialità e solidarietà familiare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8215.

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Abstract:
La presente ricerca indaga metodologie innovative di servizio sociale per il sostegno alla genitorialità fragile: possono tali metodologie di sostegno leggero e promozione della solidarietà familiare produrre innovazione sociale e prevenire la necessità di interventi più consistenti? La scelta del tema si giustifica attraverso la rilevanza ad esso attribuita nell'agenda politica e nella legislazione attuale a tutti i livelli, dall'internazionale al locale. Il quadro teorico di riferimento è quello sistemico-relazionale e dall'ecologia dello sviluppo umano, mentre l'ambito territoriale dell'indagine è quello regionale del Veneto. Nel primo capitolo si presentano le trasformazioni sociali e giuridiche della famiglia in Italia dalla fine della Seconda Guerra mondiale ad oggi, con un approfondimento sul Veneto. Il secondo capitolo sarà dedicato al disegno della ricerca. Il terzo capitolo presenterà alcune esperienze concrete di innovazione del lavoro sociale con le famiglie vulnerabili nel territorio veneto per valutare in che misura queste abbiano prodotto innovazione sociale nei rispettivi territori. Nel capitolo conclusivo si tenterà una verifica dell'ipotesi iniziale, attraverso una sintesi fra le esperienze analizzate e quelle presenti in letteratura.
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Fumo, Anna <1995&gt. "GENERARE SOLIDARIETÀ E PROMUOVERE RETI SOCIALI TRA FAMIGLIE. RIFLESSIONI A PARTIRE DA UNA SPERIMENTAZIONE NEL COMUNE DI SPINEA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16852.

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Abstract:
La tesi si focalizza sul progetto Family Network, il cui obiettivo è promuovere la solidarietà familiare. Idea nata diversi anni fa su iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Spinea, ha visto applicazione negli ultimi 7 anni. L’intento di questo progetto è quello di far si che vi sia un nuovo impulso alle politiche per la famiglia nel territorio. Attraverso la realizzazione di interventi a sostegno della genitorialità, con l’intento di creare una rete di supporto a famiglie in situazioni di fragilità sociale. Il lavoro sociale del Family Network si propone di attivare un percorso che ponga le migliori condizioni di crescita per bambini e adolescenti che hanno genitori fragili. L’amministrazione comunale, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Olivotti, e le Associazioni di volontariato che si occupano di famiglie presenti nel territorio, collaborano al fine di una progettualità che si pone nell’ambito della prevenzione sociale.
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Bulzaga, Giorgia <1991&gt. "Educazione e Cura della Prima Infanzia come principio delle politiche di Investimento Sociale: il caso di Faenza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11902.

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Abstract:
Il presente elaborato pone al centro del suo studio i servizi di Educazione e Cura della Prima Infanzia, dall’inglese Early Childhood Education and Care, presentandoli come principio fondamentale della prospettiva di investimento sociale. Nella parte introduttiva vengono descritti i principi della prospettiva di investimento sociale e i programmi politici che propongono di implementare azioni di investimento in servizi di Educazione e Cura della Prima Infanzia, al fine di raggiungere gli obiettivi comuni condivisi dai paesi europei. La parte centrale della tesi illustra gli obiettivi, gli indicatori e le prospettive future dei servizi di infanzia all’interno del panorama europeo, attuando un confronto tra due paesi (Italia e Svezia) che riguardo a tali aspetti presentano indirizzi politici e metodologici difformi . La parte conclusiva dell’elaborato riporta i dati raccolti e rielaborati attraverso uno studio sui servizi per l’infanzia del Comune di Faenza. Tale ricerca si è posta come obiettivo quello di verificare la presenza di alcuni indicatori. Si è ritenuto utile al fine di comprendere il contesto territoriale introdurre la ricerca con una descrizione delle politiche e dei numerosi progetti innovativi rivolti all’infanzia presenti nella Regione Emilia Romagna, luogo in cui è ubicato il Comune di Faenza.
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Books on the topic "Principio di solidarietà sociale"

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Fondamenti di comunicazione sociale: Diritti, media, solidarietà. Roma: Carocci, 2011.

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Regolazione sociale e promozione di solidarietà: Processi di cambiamento nelle politiche sociali. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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Troncarelli, Barbara. Scienza e diritto nella complessità sociale: Il principio di precauzione. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2007.

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4

Canavesi, Guido, and Irene Di Spilimbergo. Solidarietà, sussidarietà, sicurezza sociale: Giornata di studi in onore di Paola Olivelli (Macerata, 1. ottobre 2010). Macerata: EUM, 2012.

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5

Ammannati, Francesco, ed. Assistenza e solidarietà in Europa Secc. XIII-XVIII / Social assistance and solidarity in Europe from the 13th to the 18th Centuries. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-367-0.

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Abstract:
Il periodo compreso fra Medioevo ed Età Moderna registra una significativa evoluzione del welfare, attraverso il consolidamento e la specializzazione di istituzioni nate o trasformatesi con la precisa funzione di fare attività di solidarietà e assistenza. È attorno a queste istituzioni che si sono concentrate le ricerche raccolte in questo volume, con l’obiettivo di delinearne la nascita e l’evoluzione, ma anche le fonti di finanziamento e autofinanziamento, le strategie e le modalità di acquisizione delle risorse, la gestione e la evoluzione dei patrimoni, l’organizzazione funzionale e i costi interni di sostegno ai bisognosi e di gestione del personale. Quelle istituzioni giocarono spesso un ruolo significativo nel territorio in cui operavano e numerosi contributi si soffermano sugli effetti economici e sociali prodotti dalla loro azione, non solo in termini di redistribuzione del reddito e mantenimento della pace sociale, ma anche in relazione all’eventuale rapporto con la realtà produttiva, grazie all’immissione sul mercato di prodotti e servizi svolti dagli assistititi o dal personale dell’istituzione. Un’ultima sezione è infine dedicata alle reti di assistenza non formali (solidarietà e forme di credito in seno alle famiglie, ai gruppi di indigenti, alle comunità), attraverso le quali gli individui, le comunità e l’intera società, in assenza o carenza di strutture formalizzate, tentarono di proteggersi dai rischi legati all’indigenza e alla incapacità fisica.
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6

Bartolomei, Girolamo. Didascalia cioè dottrina comica libri tre (1658-1661). Edited by Sandro Piazzesi. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-490-9.

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Abstract:
La composizione di azioni con soggetti sacri e profani e il riutilizzo di fabulae antiche, declinate secondo il principio dell’utilità morale dei temi trattati, caratterizza la ricerca letteraria di Girolamo Bartolommei che si cimentò nelle forme della scrittura lirica, epica, drammaturgica e musicale, richiamando ‘i benigni lettori’ delle sue opere alla funzione etica e sociale della poesia. La sua Didascalia cioè dottrina comica (stampata a Firenze nel 1658 e ristampata nel 1661), di cui presentiamo l’edizione critica, si rende interessante per la peculiarità della proposta teorica, riconducibile alle ragioni del teatro d’accademia, tesa a dimostrare ai giovani letterati, procedendo da questioni di poetica generale fino agli ‘abbozzi di commedie di mezzo’ da lui stesso composti, come solo l’ ‘onestà’ e il decoro di una ‘ben ordinata commedia’ potessero risollevare le sorti dell’arte comica dal degrado in cui era caduta.
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Polacchini, Francesca. Doveri costituzionali e principio di solidarietà. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg285.

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Abstract:
Il volume offre una riflessione intorno al principio di solidarietà e allo statuto dei doveri costituzionali, evidenziandone il ruolo nell’ordinamento costituzionale. Lo studio muove dalla ricostruzione del significato del principio di solidarietà attraverso la lettura sistematica dei principi fondamentali. L’ampia prospettiva entro la quale si muove l’analisi consente di cogliere la connotazione solidaristica di molti principi della Carta repubblicana. Nell’ambito del lavoro si offre un affresco di alcune delle più recenti applicazioni del principio di solidarietà nell’ambito dei rapporti interprivati. Dall’esame della letteratura e della giurisprudenza che hanno compiuto uno sforzo di rilettura di alcuni istituti codicistici alla luce del principio solidarista emerge la straordinaria vitalità del testo costituzionale e delle sue disposizioni di principio. L’indagine non trascura di considerare anche il contesto dell’Unione europea, individuando in modo analitico tutte le sedi di emersione del principio di solidarietà, che viene considerato il paradigma di riferimento per i futuri sviluppi del processo d’integrazione sovranazionale. Si ricostruisce infine lo statuto costituzionale dei doveri costituzionali, tentando di chiarire la posizione di tali situazioni giuridiche soggettive all’interno del sistema giuridico.
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Casale, Davide. L'automaticità delle prestazioni previdenziali. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg289.

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Il volume s’incentra sul principio d’automaticità delle prestazioni previdenziali, in base al quale a talune condizioni esse spettano al lavoratore anche quando la contribuzione obbligatoria non sia stata versata dal datore. Questa tutela mitiga i deleteri effetti dell’omissione contributiva, contemperando la necessità di finanziamento del sistema con le fondamentali esigenze di solidarietà sociale, ai fini dell’effettività e, quindi, dell’adeguatezza delle provvidenze(art. 38 Cost.). Nel centenario dalla sua prima apparizione in Italia nella disciplina infortunistica del 1917,la progressiva affermazione di questo principio, confluito nel Codice civile (art. 2116 c.c.), viene ricostruita criticamente sino agli sviluppi recenti. Anche a seguito di un’esplicita giurisprudenza costituzionale di fine secolo, difatti, è tutt’ora in corso un’espansione dell’ambito d’applicazione oggettivo e soggettivo di questa tutela. L’automaticità è declinata dal legislatore in maniera non omogenea per le diverse prestazioni: l’attenzione viene qui concentrata sulla tutela d’invalidità, vecchiaia e superstiti, al cui proposito si pongono le più delicate questioni di bilanciamento valoriale. Al centro della trattazione sono le responsabilità correlate all’automaticità dei diritti previdenziali, in particolare quelle del datore e dell’ente previdenziale. L’idea di responsabilità assume importanza anche con riguardo al crescente ruolo del lavoratore. Dalla ricostruzione emerge come la modulazione legale dei limiti, condizionanti l’applicazione dell’automaticità delle prestazioni, sia funzionale alla convergenza dell’interesse individuale con l’interesse pubblico: l’uno inerente all’integrità della posizione contributiva e l’altro all’effettività della riscossione.
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La cooperazione di solidarietà sociale nel mezzogiorno. Bologna: EDB, 1990.

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Consensualità e interesse pubblico nel governo del territorio. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg276.

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Abstract:
Partendo da una riflessione generale a proposito del fenomeno dell’ amministrazione consensuale e constatato il progressivo mutamento della fattispecie degli accordi tra pubblica amministrazione e privati, dapprima espressione ed attuazione dei modelli dello Stato di diritto e dello Stato sociale, quindi strumento che risente della loro stessa crisi, il lavoro si interroga attorno all’esistenza di nuove possibili potenzialità applicative del principio di consensualità. Registrato quindi l’ulteriore dato problematico caratterizzante l’ordinamento italiano da ormai più d’un decennio, ossia l’ampia diffusione di una peculiare tipologia di accordi pubblico- privato in funzione di definizione dei piani urbanistici (c.d. accordi “a monte” delle prescrizioni urbanistiche) a fronte di una quasi inesistente normazione della stessa fattispecie sia da parte del legislatore statale che di quello regionale, il contributo propone una serie di strumenti e di soluzioni atti a superare l’ impasse . Dal duplice binario di ricerca e di argomentazione giuridica, di diritto interno e di diritto comparato, discende quindi la proposizione della diversa categoria giuridica degli accordi normativi, in grado di superare anche l’ostacolo posto attualmente dall’art. 13 della l. n. 241/1990. Fa da sfondo a tutta l’opera la convinzione dell’autrice secondo cui se l’esercizio autoritativo del potere deve essere soggetto al principio di legalità, ciò tanto più deve valere per le occasioni di esercizio del potere pubblico secondo forme consensuali. Di qui, l’annunciata necessità di un modello legislativo anche per gli accordi “a monte”.
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