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Dissertations / Theses on the topic 'Principi contabili internazionali'

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1

Orlando, Salvatore <1989&gt. "Le regole dell’Hedge Accounting nei Principi Contabili Internazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3678.

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Abstract:
L’elaborato esamina la tematica della contabilizzazione delle operazioni di copertura per le entità che redigono il bilancio in conformità ai Principi Contabili Internazionali. In prima istanza viene analizzata la disciplina dell’hedge accounting attualmente in vigore nello IAS 39; successivamente essa viene confrontata con le modifiche attese a seguito della prevista approvazione dell’IFRS 9. E’ stata infine condotta una analisi empirica sulla disclosure qualitativa e quantitativa effettuata dalle entità in merito alle tematiche richieste dall’IFRS 7 nella presentazione delle operazioni di copertura, al fine di valutare se le informazioni fornite all’utilizzatore del bilancio siano adeguate a trasmettere i rischi finanziari a cui l’entità è soggetta.
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2

Aprile, Roberto <1977&gt. "Il concetto di reddito nella dottrina italiana, nei principi contabili nazionali e nei principi contabili internazionali." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/265.

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3

Zanatta, Lucia <1992&gt. "La contabilizzazione del leasing secondo i principi contabili internazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9229.

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Abstract:
L'elaborato si occupa di analizzare il modello contabile delle operazioni di leasing introdotto dall'IFRS 16, il nuovo standard contabile internazionale pubblicato dall’International Accounting Standard Board nel gennaio 2016 e che a partire dal 1 gennaio 2019 dovrà essere applicato in sostituzione del suo predecessore IAS 17. Nel primo capitolo di tesi si introduce l'argomento fornendo una panoramica generale sull’operazione di leasing: si differenziano le diverse tipologie che potenzialmente si possono configurare, i soggetti che vi sono coinvolti e le peculiarità che differenziano il leasing dall’indebitamento bancario, si presentano le linee generali delle due principali prospettive contabili (quella patrimoniale e quella finanziaria) e si descrivono gli ambiti di applicazione dell’IFRS 16 e dello IAS 17. Il secondo capitolo affronta la problematica dell’individuazione di un accordo di locazione finanziaria all’interno di un contratto, contrapponendo le disposizioni del nuovo standard con quelle dello IAS 17. I capitoli terzo e quarto si occupano degli aspetti più tecnici di contabilizzazione del leasing rispettivamente secondo la prospettiva del locatario e del locatore. Nello specifico si analizzano le differenze tra IFRS 16 e IAS 17, soffermandosi sulle motivazioni che hanno spinto lo IASB ha mantenere o modificare le varie disposizioni contabili del nuovo standard. La principale novità riguarda l’abolizione nel bilancio del locatario della suddivisione delle operazioni di locazione in operative e finanziarie, con la previsione di un unico modello da applicare a tutte le fattispecie che rispettino i requisiti previsti dall’IFRS 16. Nel capitolo cinque si conclude la disamina parlando dei punti di forza e delle criticità del nuovo modello, riferendosi sia alle principali opinioni che si sono diffuse nell’ambiente internazionale degli esperti contabili sia ad osservazioni personali del laureando.
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4

Bianchin, Maddalena <1994&gt. "La valorizzazione del Magazzino: principi contabili nazionali e internazionali a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14317.

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Abstract:
La valorizzazione del magazzino rappresenta un elemento fondamentale all’interno del bilancio di un’impresa, poiché impatta sia sul risultato d’esercizio che sulla quantificazione dell’attivo patrimoniale. Il presente elaborato cerca di rappresentare un quadro completo e aggiornato sul tema della valutazione delle rimanenze evidenziando sia i profili economico-giuridici che quelli fiscali, ma anche dimostrando il ruolo chiave che svolge il magazzino nell’economia di un’azienda. Si esaminerà specialmente quanto previsto dal Codice Civile e dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Non ci si limiterà però ad analizzare la situazione solamente dal punto di vista nazionale ma verrà approfondita anche la regolamentazione da parte dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) evidenziando, inoltre, i tentativi di adeguamento da parte dell’Organismo Italiano di Contabilità. Dopo aver descritto in modo dettagliato i due differenti approcci, grazie alla collaborazione di Epaper SRL, verranno esaminate analogie e differenze dei risultati ottenuti valorizzandone il magazzino seguendo quanto prescritto dalla normativa nazionale per poi procedere con una simulazione secondo quanto previsto dagli IFRS. In conclusione, data l’importanza del ruolo del magazzino anche sul fronte dell’analisi di bilancio si darà evidenza di come la differente valorizzazione del magazzino possa influenzare in positivo o in negativo l’analisi di bilancio.
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5

Rossi, Anna Giulia <1995&gt. "Il leasing: confronto tra principi contabili internazionali, nazionali e Codice Civile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18728.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di indagare circa la disciplina relativa al contratto di leasing, concentrandosi sulla normativa italiana e collegandosi successivamente alle disposizioni dettate dai principi contabili internazionali. Vengono perciò analizzate le origini storiche legate alla nascita di tale tipologia di contratto, le sue varie forme e sottitipi e la disciplina legata ad essi, introducendo poi gli aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni più recenti. Di fondamentale importanza risulta il trattamento contabile riservato allo scopo dai soggetti costituenti le parti di tale contratto, per cui viene dato rilievo alle iscrizioni che debbono essere effettuate ed agli aspetti che esse evidenziano. Viene inoltre svolto un confronto tra le normative, sia prendendo in considerazione l'aspetto cronologico, sia considerando le statuizioni italiane ed internazionali, per ottenere una analisi circa gli effetti che derivano dalla soggezione a differenti discipline. Per offrire una maggiore chiarezza a tale scopo, l'elaborato si avvale di esempi pratici numerici.
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6

Salani, Giulia <1992&gt. "Bilancio Consolidato secondo i principi contabili internazionali e sistemi informatici di supporto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10075.

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Abstract:
La tesi ripercorre il lungo processo che ha portato ai vigenti principi contabili internazionali per la redazione del bilancio consolidato e si propone di dimostrare le potenzialità che possono derivare dall’applicazione della business intelligence nella sua redazione sulla base di quanto appreso nell’esperienza di stage. La tesi viene sviluppata in quattro capitoli: 1. Origine e armonizzazione dei principi contabili; 2. Il Bilancio Consolidato; 3. La redazione del Bilancio Consolidato; 4. Adozione del bilancio consolidato utilizzando SAP BPC. I primi due capitoli, obbligatoriamente introduttivi, riportano una trattazione teorica dello sviluppo dei principi contabili internazionali e delineano il quadro generale del bilancio consolidato redatto secondo tali principi. Il terzo capitolo della tesi entra nel merito delle fasi che coinvolgono la redazione del bilancio consolidato con riferimenti pratici al caso reale di un gruppo qatariota Aamal Company, una società per azioni, quotata alla Qatar Stock Exchange, composta da 26 unità e il cui bilancio consolidato del gruppo Aamal Company è redatto secondo quanto previsto dagli International Financial Reporting Standards (IFRS). L’obiettivo di tale trattazione è sviluppato nel quarto capitolo, che si propone di mostrare come l’utilizzo della business intelligence possa apportare benefici in termini di efficienza, efficacia e in termini di portata informativa grazie ad un’elevata capacità nell’elaborazione ed esposizione dei dati.
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7

Francescano, Matteo <1993&gt. "La contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati nei principi contabili internazionali e nazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10742.

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8

CORRADI, LUCIA. "L'area di consolidamento dei principi contabili internazionali: controllo eslusivo e controllo congiunto." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2013. https://hdl.handle.net/11565/4054319.

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9

Giacomini, Ilaria <1990&gt. "Gli strumenti finanziari derivati nei principi contabili internazionali: contabilizzazione e disclosure. Un'indagine empirica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5342.

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10

Silvestri, Leonardo <1971&gt. "Effetti dell’introduzione dei Principi contabili internazionali sul principio di derivazione del reddito d’impresa dal risultato di bilancio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6503/1/TESI_DOTTORATO_LEONARDO_SILVESTRI.pdf.

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Abstract:
Con il presente lavoro si è tentato di verificare se le ragioni che hanno portato l’ordinamento italiano ad adottare il principio della derivazione del reddito d'impresa dal risultato contabile, possano essere considerate ancora attuali alla luce dell'introduzione dei principi IAS/IFRS nel nostro sistema contabile. In particolare, si è cercato di esaminare se questo collegamento ai principi contabili internazionali, introdotto nel nostro ordinamento anche per la redazione dei bilanci d'esercizio, abbia comportato il venir meno della neutralità dell'imposizione fiscale tra le società cd. Ias adopter e no Ias adopter. L'analisi di questa problematica è stata condotta anche prendendo come riferimento le modalità di recepimento delle opzioni contenute nel Regolamento n. 1606/2002 da parte dei legislatori di alcuni Stati europei, e valutando se le conseguenze fiscali emergenti tra i vari ordinamenti possano creare possibili distorsioni alla concorrenza ed alle libertà fondamentali dell’Unione europea.
With the present work we have tried to analyze whether the reasons that led the Italian fiscal system to adopt the derivation's principle of corporate income to financial accounting, they can be considered still relevant today, especially in light of the introduction in our accounting system of International Accounting Standards. In particular, we have tried to examine whether this link to IAS/IFRS, which was introduced in our system for the annual financial statements, may have led to the neutrality of loss taxation between companies Ias adopter e no Ias adopter. The analysis of this issue was also carried out by evaluating the transposition's manner of the options contained in Regulation no. 1606/2002 by legislators some of the European states, verifying too whether tax consequences emerging between the various jurisdictions can create potential distortions to competition and the fundamental freedoms of the European Union.
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Silvestri, Leonardo <1971&gt. "Effetti dell’introduzione dei Principi contabili internazionali sul principio di derivazione del reddito d’impresa dal risultato di bilancio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6503/.

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Abstract:
Con il presente lavoro si è tentato di verificare se le ragioni che hanno portato l’ordinamento italiano ad adottare il principio della derivazione del reddito d'impresa dal risultato contabile, possano essere considerate ancora attuali alla luce dell'introduzione dei principi IAS/IFRS nel nostro sistema contabile. In particolare, si è cercato di esaminare se questo collegamento ai principi contabili internazionali, introdotto nel nostro ordinamento anche per la redazione dei bilanci d'esercizio, abbia comportato il venir meno della neutralità dell'imposizione fiscale tra le società cd. Ias adopter e no Ias adopter. L'analisi di questa problematica è stata condotta anche prendendo come riferimento le modalità di recepimento delle opzioni contenute nel Regolamento n. 1606/2002 da parte dei legislatori di alcuni Stati europei, e valutando se le conseguenze fiscali emergenti tra i vari ordinamenti possano creare possibili distorsioni alla concorrenza ed alle libertà fondamentali dell’Unione europea.
With the present work we have tried to analyze whether the reasons that led the Italian fiscal system to adopt the derivation's principle of corporate income to financial accounting, they can be considered still relevant today, especially in light of the introduction in our accounting system of International Accounting Standards. In particular, we have tried to examine whether this link to IAS/IFRS, which was introduced in our system for the annual financial statements, may have led to the neutrality of loss taxation between companies Ias adopter e no Ias adopter. The analysis of this issue was also carried out by evaluating the transposition's manner of the options contained in Regulation no. 1606/2002 by legislators some of the European states, verifying too whether tax consequences emerging between the various jurisdictions can create potential distortions to competition and the fundamental freedoms of the European Union.
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Scarpa, Francesco <1993&gt. "La contabilizzazione delle Business Combinations under Common Control nel quadro dei principi contabili internazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10214.

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Abstract:
Il presente elaborato è dedicato alle modalità di contabilizzazione di una particolare tipologia di operazioni straordinarie: le Business Combinations under Common Control. L’interesse per queste operazioni deriva dal fatto che i principi contabili internazionali non forniscono alcuna indicazione in merito al trattamento contabile ad esse applicabile, stante l’esplicita esclusione dall’IFRS 3 Business Combinations. Il lavoro, dunque, dopo aver passato in rassegna le caratteristiche qualitative di dette operazioni, approfondisce, in maniera critica e comparativa, le diverse soluzioni adottate nella prassi contabile, alla luce di quanto proposto dalla dottrina più autorevole e dagli Organismi di Contabilità di altre giurisdizioni, in particolare il Financial Accounting Standards Board statunitense. La contabilizzazione di queste operazioni, inoltre, è attualmente oggetto di un progetto di ricerca dello IASB, finalizzato a colmare la lacuna normativa nel quadro degli IFRS individuando la soluzione contabile più coerente alla natura delle BCUCC. Pertanto, l’elaborato analizza anche i contributi (papers) realizzati nell’ambito di tale progetto, per ricavare utili indicazioni in merito al trattamento contabile che verrà prescelto nell’ambito dei principi contabili internazionali.
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Cal, Riccardo <1992&gt. "La rappresentazione del leasing secondo i principi contabili internazionali: La pubblicazione dell’IFRS 16 Leases." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11525.

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Abstract:
Frutto del progetto “Exposure draft Leases” avviato a metà degli anni Novanta, la recente pubblicazione da parte dell’International Accounting Standard Board del nuovo standard per la contabilizzazione dei leasing, l’IFRS 16, ha portato alla stesura di questo elaborato. Considerata la storica e crescente importanza delle operazioni di leasing per le società, viene fornita una panoramica sull’attuale standard internazionale, lo IAS 17, e un’analisi del nuovo trattamento contabile che avrà efficacia applicativa a partire dal 1° Gennaio 2019. Le critiche mosse dall’ambiente economico fanno leva sull’inadeguatezza dello IAS 17 a rappresentare i contratti di locazione all’interno dei bilanci societari in quanto, sulla base della distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario si origina una differente contabilizzazione dell’operazione. Il diverso trattamento contabile crea uno sbilancio a favore dei leasing operativi, i quali permettono alle società di non riportare nel bilancio i valori derivanti dall’operazione. Così organizzata, questa disciplina non consente alle società di presentare una disclosure veritiera e corretta, creando talvolta un danno agli utilizzatori dei bilanci che si trovano a dover apportare delle modifiche per rendere i dati fruibili e comparabili. L’IFRS 16 sostituisce l’approccio risk and reward proposto dal precedente standard con il right of use model, il quale, anziché presentare nei bilanci i valori in base all’attribuzione dei rischi e dei benefici alle parti contrattuali, dà evidenza della sostanza economica dell’operazione che è comune ad entrambe le fattispecie di leasing, allineandone dunque la rappresentazione.
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Comodo, Giuseppe <1988&gt. "L’adozione dei principi contabili internazionali: una crescente dinamica ambientale e nuove sfide per le PMI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5204.

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Abstract:
La tesi affronta il tema dell’adozione degli international accounting standards da parte delle imprese italiane, con uno sguardo verso le imprese minori e ad una loro possibile adozione di tali principi. Approfondendo la più recente letteratura e normativa in merito ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni con talune tipologie di imprese, si analizzano i passi salienti di uno spostamento del baricentro dell’informazione esterna d’impresa verso la prassi internazionale.
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Betto, Enrico <1994&gt. "Il bilancio consolidato tra normative nazionali e principi contabili internazionali: l’analisi del gruppo “Teconomeccanica Spa”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18768.

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Abstract:
Il presente elaborato, dunque, tratterà nel primo capitolo la nozione di gruppo di imprese, il processo di formazione ed i vantaggi che ne conseguono, il concetto di controllo secondo la normativa nazionale e secondo principi internazionali. Nel secondo capitolo si individuano i soggetti che sono obbligati alla stesura del bilancio consolidato secondo le normative di riferimento vigenti attualmente in Italia nell’Unione Europea e la composizione e la struttura del bilancio consolidato. Il terzo capitolo è dedicato allo studio di un caso pratico. In particolare, in questa parte verrà eseguita una breve descrizione del gruppo “Tecnomeccanica Spa” e verranno illustrato le scritture di consolidamento e il calcolo del differenziale di annullamento del gruppo e l’imputazione dell’eccedenza positiva ad avviamento secondo normativa nazionale e principi contabili internazionali. Infine, il quarto capitolo è dedicato alle conclusioni. L’elaborato, così strutturato, si pone l’obbiettivo di valorizzare il bilancio consolidato tramite lo studio di un caso pratico applicando sia la normativa italiana e sia quella europea.
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Volpato, Alessia <1986&gt. "La valutazione dei crediti secondo quanto previsto dalla normativa civilistica, i principi contabili nazionali e internazionali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4435.

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Abstract:
La tesi ha lo scopo di effettuare un analisi in merito alla valutazione dei crediti confrontando la normativa attualmente in vigore prevista dai principi contabili nazionali, con la proposta di cambiamento effettuata dall’OIC, nonché in base a quanto prevedono i principi contabili internazionali. In merito alla valutazione dei crediti si sono prese in considerazione anche le novità apportate dal decreto 83/2012, il cosiddetto decreto crescita e sviluppo, all’art.101 comma 5 del TUIR. Successivamente si è passati al tema della riclassificazione in bilancio dei crediti secondo la dottrina e le normative vigenti e infine, nell’ultimo capitolo l’attenzione si concentra sull’aspetto della gestione dei crediti e la figura del credit manager.
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VILLA, PAOLO. "Problematiche fiscali connesse all'adozione dei principi contabili internazionali: la determinazione del reddito dei soggetti ias adopter." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/28222.

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Abstract:
Il presente lavoro affronta il tema della derivazione del reddito d’impresa per i soggetti IAS adopter alla luce della recente riforma operata con la legge finanziaria 2008 e delle ulteriori modifiche normative intervenute. Infatti, la scelta di utilizzare i principi contabili internazionali anche ai fini della redazione dei bilanci d’esercizio (e non solo per la redazione dei bilanci consolidati) ha avuto importanti conseguenze fiscali in quanto il reddito d’impresa viene determinato a partire dall’utile risultante dal conto economico e subisce inevitabilmente le prescrizioni contenute nei principi contabili adottati per la redazione del bilancio. Il decreto IAS 38/2005, introducendo l’obbligo dell’adozione dei principi contabili internazionali per alcune società e la facoltà per altre, ha di fatto comportato l’insorgere di una serie di importanti questioni in ambito fiscale, solo in parte risolte dal decreto stesso. Con la legge finanziaria 2008 il legislatore ha compiuto un radicale cambiamento di prospettiva, affrontando alcune delle questioni irrisolte, ma facendone insorgere altre, che hanno comportato l’emanazione del regolamento attuativo IAS, contenuto nel d.m. 1° aprile 2009, n. 48, e, più recentemente, gli interventi dell’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 7/E del 28 febbraio 2011 e del Ministero dell’Economia con il d.m. 8 giugno 2011.
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SANDRI, Marta. "Ruolo, valutazione e rappresentazione degli intangibili secondo i principi contabili nazionali e internazionali e nella comunicazione d’impresa." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28795.

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Giacomazzi, Anna <1988&gt. "Contabilizzazione del goodwill secondo i principi contabili internazionali e relazione con l'attuale crisi economica globale: un'analisi empirica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4170.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di svolgere un’analisi empirica sulla contabilizzazione del goodwill secondo i principi contabili internazionali nelle imprese europee. Le disposizioni dei principi IFRS 3, IAS 36, IAS 38, imporrebbero di utilizzare il metodo dell’impairment – test. In un contesto di crisi economica come quella attuale, un simile approccio danneggerebbe le imprese, costringendole a ridurre in modo significativo la posta dell’avviamento con conseguenze negative anche per il valore aziendale e la quotazione di mercato. Tutto ciò innescherebbe un ciclo negativo di costante perdita di valore. Il presente lavoro mira a mostrare, attraverso un'analisi di statistica descrittiva che, per questa serie di ragioni, le imprese stanno contabilizzando il goodwill non più secondo i dettami dell’impairment – test. Questo studio vuole quindi condurre una riflessione sulla validità o meno della disciplina contabile dei principi contabili internazionali in riferimento alla situazione economica attuale.
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Signori, Luca <1988&gt. "ATTIVITA IMMATERIALI E L'AVVIAMENTO NEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI E L'APPLICAZIONE DELL'IMPAIRMENT TEST NELLE IMPRESE BANCARIE IN ITALIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6926.

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Abstract:
Le imprese bancarie, per loro natura, dipendono estremamente dalle valutazioni di bilancio per i loro risultati economici, molto più che negli altri settori. Per questo motivo il primo capitolo descrive le tappe più importanti dell'evoluzione del bilancio avvenuto negli ultimi anni, in particolare di quello bancario che deve rispondere a criteri più restrittivi rispetto ad altri settori. Successivamente si è approfondito il tema della contabilizzazione delle immobilizzazioni immateriali e dell' avviamento, secondo i principi contabili internazionali e si è introdotto la procedura di impairment che ha modificato notevolmente la valutazione delle attività iscritte in bilancio. Nel quarto capitolo si è voluto osservare come tali principi, in modo particolare lo IAS 36, sono stati effettivamente interpretati dai maggiori gruppi bancari italiani e come questi hanno ritenuto di pubblicare le informazioni relative ai metodi di valutazione delle attività immateriali a vita indefinita.
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Gallina, Marina <1989&gt. "I nuovi principi contabili internazionali per la redazione del bilancio consolidato: analisi dell’impatto su un campione di aziende." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5376.

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Abstract:
Il presente elaborato, dopo una breve presentazione del bilancio di gruppo e delle teorie di consolidamento, si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto che il nuovo set di principi contabili internazionali, inerenti i rapporti partecipativi, hanno sui bilanci consolidati. Dapprima verrà esposto il contenuto della previgente normativa (IAS 27, IAS 28 e IAS 31) evidenziando il concetto di controllo, influenza notevole e controllo congiunto, oltre alle relative disposizioni inerenti i metodi di consolidamento. In seguito verranno presentate le motivazioni che hanno condotto il Board a pubblicare il nuovo set di principi contabili (IFRS 10, IFRS 11, IFRS 12, IAS 27 e IAS 28). Saranno illustrate le principali novità che questi standard apportano, in particolare per quanto riguarda il concetto di controllo, di metodi di consolidamento e di disclosure. Infine sarà effettuata un’analisi su un campione di aziende e saranno esposti gli effetti che nella realtà i nuovi standard hanno sui bilanci.
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Vettore, Silvia <1994&gt. "Le partecipazioni secondo i principi contabili internazionali. La valutazione nel bilancio consolidato e in quello della singola impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13251.

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Abstract:
La presente tesi esamina le tecniche di consolidamento e i criteri di valutazione previsti dai principi contabili internazionali per la contabilizzazione delle partecipazioni, sia nel bilancio consolidato che nel bilancio della singola impresa, approfondendo gli impatti derivanti dall’introduzione del nuovo IFRS 9, entrato in vigore il 1 gennaio 2018. Prima di analizzare, in modo specifico, i vari criteri di valutazione delle partecipazioni, nel primo capitolo vengono esposte le caratteristiche delle varie tipologie di aggregazioni aziendali, indicando le ragioni alla base della loro costituzione. Il secondo capitolo sì focalizza sulla nuova nozione di controllo derivante dall’entrata in vigore dell'IFRS 10. Nel terzo capitolo sono state descritte le caratteristiche che qualificano le differenti classi di partecipazioni non di controllo soffermandosi sulle conseguenze derivanti dalla sostituzione dello IAS 39 con l’IFRS 9, la quale, non determina una modificazione dei criteri di valutazione ma comporta una differente classificazione delle altre partecipazioni, utilizzando delle variabili discriminanti totalmente nuove rispetto a quelle considerate precedentemente. Nel quarto capitolo vengono analizzati i criteri di valutazione delle partecipazione previsti dai principi contabili internazionali indicando per ogni tipologia il giusto principio da utilizzare. Per concludere, nel quinto ed ultimo capitolo sono state osservate e commentate le conseguenze che si hanno sul conto economico derivanti dalle variazioni economiche generate dalla valutazione delle partecipazioni, distinguendo tra quelle che influenzano l’utile (o la perdita) d’esercizio e quelle che vengono contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo.
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Bonin, Valentina <1990&gt. "La svalutazione delle attività secondo i principi contabili nazionali e internazionali: profili di discrezionalità e spazi per l'earnings management." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5325.

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Abstract:
Il processo di determinazione e rilevazione delle svalutazioni di attività materiali e immateriali costituisce uno dei principali strumenti attraverso il quale le imprese possono mettere in atto politiche di earnings management. Ciò è dovuto in gran parte ai margini di flessibilità applicativa e interpretativa che caratterizzano tale disciplina, sia nei principi nazionali che in quelli internazionali, i quali si traducono in ampi spazi di discrezionalità che possono essere sfruttati dal management per la manipolazione dei risultati contabili. Nella parte iniziale il presente lavoro offre una panoramica sul fenomeno dell’earnings management e prosegue poi con una descrizione della disciplina prevista dalla normativa e dai principi contabili nazionali in tema di svalutazioni e di quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 36 “Impairment of assets”. Infine, viene condotta un’indagine empirica con lo scopo di indagare, da una parte, la possibile presenza di comportamenti volti all’income increasing, attuati in particolare attraverso la “non rilevazione” di una svalutazione anche quando la stessa è ritenuta presumibilmente necessaria data la sussistenza di uno o più indicatori di impairment, e, dall’altra, la presenza di manipolazioni delle svalutazioni dirette al perseguimento di politiche di big bath. L’obiettivo finale è quello di verificare se esistono delle differenze di comportamento al riguardo tra imprese soggette alla disciplina nazionale e imprese che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali.
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Dalla, Pola Matteo <1991&gt. "ANALISI A CONFRONTO DELL’OPERAZIONE DI LEASING SECONDO LA NORMATIVA ITALIANA, I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IFRS E AMERICANI US GAAP." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12166.

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Abstract:
Il presente elaborato tratta il tema della contabilizzazione del leasing e ha lo scopo di analizzare e rappresentare le differenze e le analogie riguardanti il trattamento contabile delle operazioni di leasing secondo quanto disciplinato dalla normativa italiana, dai principi contabili internazionali IFRS e dai principi contabili americani (US GAAP). Nel primo capitolo sono state introdotte le principali caratteristiche dell’operazione leasing in ambito giuridico, finanziario e contabile. In particolare, in ambito contabile sono state approfondite le tipologie e i metodi di contabilizzazione individuati dalla dottrina contabile. I successivi capitoli esaminano quanto disciplinato dalla normativa italiana, dal principio contabile internazionale IAS 17 e dal nuovo standard contabile internazionale IFRS 16, pubblicato dallo International Accounting Standards Board il 13 gennaio 2016 in merito alla contabilizzazione del leasing nel bilancio del locatario e del locatore. Al fine di evidenziare l’impatto a bilancio e l’applicazione dei diversi trattamento contabili è stato predisposto un esempio esplicativo, creando una situazione ad hoc. Sono stati riportati inoltre i motivi che hanno spinto l’International Accounting Standards Board (IASB) e il Financial Accounting Standards Board (FASB) a intraprendere il progetto di convergenza in merito alle operazioni di contabilizzazione del leasing. Il risultato di tale progetto ha portato all’elaborazione di nuovi principi contabili, i quali prevedono una rinnovata versione del modello di rilevazione dei contratti di leasing per quanto riguarda il locatario, allo scopo di migliorare le informazioni comunicate agli utilizzatori di bilancio. Nell’ultimo capitolo infine si fornisce un’introduzione delle principali caratteristiche e del nuovo modello di rilevazione del leasing secondo quanto disciplinato dal nuovo principio contabile americano ASC 842. La tesi si conclude sottolineando le differenze e le analogie delle diverse modalità di contabilizzazione disciplinate dai principi contabili oggetti del presente elaborato.
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CAPPELLI, ANDREA. "La valutazione dei crediti tra dottrina, normativa e prassi: elementi per un confronto alla luce dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/829.

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Abstract:
Il processo di armonizzazione contabile in atto a livello europeo ha subito in questi ultimi anni una considerevole accelerazione, per effetto, da un lato, dell’introduzione dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS, rivolta, però, ad una ristretta cerchia di imprese, e, dall’altro lato, in conseguenza dell’avvio di un processo di modernizzazione delle Direttive Contabili, finalizzato a limitare quanto più possibile l’esistenza di un consistente gap informativo a discapito delle imprese non rientranti nell’ambito di ap-plicazione dei suddetti principi contabili. A fronte di un simile processo, si ha chiara la percezione che la strada intrapresa da-gli organismi che si occupano di normazione contabile segni un deciso scarto rispetto al passato: infatti, la necessità delle imprese di predisporre un’informazione economico-finanziaria che soddisfi le diverse esigenze conoscitive di una platea di destinatari ben più numerosa ed in possesso di maggiori competenze rispetto al passato, ha comportato il ripensamento delle finalità dei bilanci, dei principi che ne informano la redazione e, di conseguenza, dei criteri di valutazione che guidano la determinazione dei valori da ri-portare al loro interno. Prendendo spunto da questi aspetti, il presente contributo intende analizzare in chia-ve evolutiva il tema della valutazione e rappresentazione dei crediti nei bilanci delle im-prese, ponendo a confronto i presupposti e le risultanze del pensiero economico-aziendale in materia, con quelli che animano, secondo un’ottica attuale e prospettica, lo scenario normativo del nostro Paese. L’obiettivo è quello di evidenziare gli elementi fondamentali su cui poggia il suddetto processo evolutivo, anche per coglierne la portata e giudicarne la coerenza rispetto al fine perseguito. L’analisi svolta pone in evidenza le molteplici criticità connesse all’adozione di un sistema di regole che, al fine di realizzare gli obiettivi suesposti, apporta sostanziali mo-difiche ai criteri di rilevazione, valutazione e rappresentazione in bilancio delle opera-zioni creditizie, e chiede alle imprese non soltanto di reindirizzare la prassi fino ad ora seguita, ma di ripensare ai propri sistemi gestionali, soprattutto quelli a supporto del controllo e della misuraizone dei rischi che, quand’anche già in uso, potrebbero rivelarsi non in grado di rispondere in maniera soddisfacente al nuovo e più elevato livello di in-formativa da offrire all’esterno.
The harmonisation project of the accounting rules in the European Union has been receiving a strong acceleration due, on the one hand, to the adoption of International Accounting Standards – that was addressed to a limited whole of European companies – and, on the other hand, to the modernisation of the Accounting Directives in order to enhance the comparability between the annual and consolidated accounts of Community companies which apply IAS and those which do not. As a result of this process, there is a clear awareness of the significant gap from the best practice: companies need to prepare and present their financial statements in order to satisfy the common needs of a whole of external users that is much wider and owns more financial competences than in the past. This fact involves thinking over the objective of financial statements, the characteristics that determine the usefulness of information given and the the definition, recognition and measurement of the elements from which financial statements are constructed. Taking its cues from these themes, this study analyzes the recognition, measurement and presentation issues about loans, throughout the comparison between the fundamentals of the Italian Accounting Studies and the ones underlying the national legislative scenario, on a present and perspective viewpoint. The aim is to show the fundamental elements the evolutionary process rests upon and valuate their consistency with the purpose of harmonisation. The analysis carried out in this study shows the various problems related to the adoption of a new system of rules that will demand companies not only to modify their practice of accounting for loans in their annual and consolidated financial statements, but also to reconsider their risk management policies, in order to satisfy the higher level of disclosure required by the International Accounting Standards.
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Pulzato, Debora <1993&gt. "Gli effetti dell'adozione dei principi contabili internazionali sulle immobilizzazioni materiali e sulle attività finanziarie di breve termine dell'esercizio 2015. Il caso del Gruppo Acciaierie Venete Spa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10205.

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Abstract:
In questa tesi sarà analizzata la valutazione e la rilevazione delle immobilizzazioni materiali e delle attività finanziarie a breve termine da parte del Gruppo Acciaierie Venete Spa, che redige il bilancio consolidato secondo la normativa nazionale. Successivamente saranno considerati gli effetti derivanti dall'eventuale applicazione dei principi contabili internazionali da parte del gruppo. Saranno messe in evidenza le analogie e le differenze derivanti dall'applicazione delle due normative. L'analisi sarà accompagnata dallo studio di tutti gli aspetti teorici ad essa collegati. L'esame si concentra sulle immobilizzazioni materiali e sulle attività finanziarie a breve termine in quanto si tratta degli aspetti che hanno maggior rilevanza all'interno del Gruppo Acciaierie Venete Spa.
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MESSAGGI, SILVIA. "Omogeneità e differenziazioni nella convergenza IAS/IFRS e US GAAP." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19096.

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Abstract:
Dopo una breve esposizione delle teorie internazionali di classificazione dei bilanci, il lavoro si propone di analizzare le principali omogeneità e differenziazioni esistenti tra i principi contabili internazionali IAS/IFRS e i principi contabili statunitensi US GAAP nel progetto di convergenza tra i due corpi di principi contabili.
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Fren, Elena <1995&gt. "LA RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO DEL LEASING. ANALISI, EVOLUZIONE, PROBLEMATICHE E CONFRONTO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI: IL TRAGUARDO EPOCALE RAGGIUNTO CON L’ADOZIONE DEL “RIGHT OF USE” MODEL." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15944.

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Abstract:
Individuata l'operazione di leasing, si procede ad un' esamina dal punto di vista della sua rappresentazione contabile secondo i principi contabili nazionali ed internazionali. Si comprende quali sono state le esigenze evolutesi nel tempo per la sua raffigurazione in bilancio e come esse siano state man mano tramutate per superare alcuni limiti intrinseci ai fini di rispondere egregiamente alle finalità bilancistiche. Ad oggi, con l'IFRS 16, Leases, si è giunti ad un importante traguardo che, tramite il passaggio da un sistema basato sul "risk and rewards model" al "right of use model", ha portato, con specifico riguardo al bilancio del locatario, al superamento della distinzione epocale tra leasing operativo (contabilizzato col metodo patrimoniale) e leasing finanziario (contabilizzato col metodo finanziario) prevedendo un unico metodo di contabilizzazione (quello finanziario). Per molto tempo, infatti, l'eccessiva discrezionalità in capo al redattore del bilancio per la contabilizzazione della suddetta operazione, ha consentito per l’appunto di classificare il leasing come operativo al solo scopo di poter sottrarre dalla contabilizzazione quelle sfaccettature che potrebbero determinare, davanti ai diversi stakeholders, un impatto negativo sull’ immagine aziendale e sulla valutazione del suo generale stato di salute in termini di situazione patrimoniale-finanziaria e reddituale, potenzialità di performance e di crescita futura e profilo di rischio, producendo, dunque, in conclusione, un effetto informativo non appropriato circa i reali equilibri aziendali. Non a caso, infatti, gli studi in letteratura hanno dimostrato che, a parità di altre condizioni, le imprese locatarie che identificano un contratto di leasing come operativo ottengono indicatori economico-finanziari migliori rispetto a quelle che, al contrario, classificano le proprie operazioni come leasing finanziari e ciò è dovuto soprattutto perché, nel primo caso, non vi è prevista l’iscrizione del debito per leasing verso il locatore. Così, di fronte ad una crescente globalizzazione e davanti alla necessità di garantire un’efficiente informativa economica e finanziaria per il corretto funzionamento del mercato dei capitali, visti anche i problemi riconducibili alla scarsa comparabilità dei bilanci redatti con criteri difformi, IASB e FASB hanno avviato un processo di armonizzazione che, dopo più di dieci anni di lavoro, il 13 gennaio 2016, ha portato, nel contesto dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, all'emanazione, appunto, dell' IFRS 16 (applicato dal primo gennaio 2019). Codesto standard sembrerebbe mettere a tacere, finalmente in maniera chiara ed esaustiva, tutte le falle riscontrate nella disciplina contabile dell'istituto previgente (IAS 17) e, molto probabilmente, avrà un ruolo rilevante anche nell'ancora retrogrado contesto nazionale italiano in quanto diverrà fonte di ispirazione primaria nella prossima futura (necessaria) revisione delle regole contabili concernenti la rappresentazione dell'operazione di leasing in bilancio.
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Di, Toma Paolo. "Il processo di formazione dei principi contabili del FASB ed il loro influsso sull'armonizzazione contabile internazionale." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2000. http://hdl.handle.net/10579/160.

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Armellin, Fabio <1994&gt. "Il nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 - Leasing." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18414.

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Abstract:
Questo elaborato si occupa di descrivere quali sono le principali implicazioni teoriche ed empiriche dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 sul leasing. Da un punto di vista teorico viene affrontata in modo dettagliato la nuova disciplina, focalizzandosi non solo sugli aspetti più tecnici che caratterizzano la contabilizzazione di entrambe le figure, sia del locatario che del locatore, ma cercando al tempo stesso anche di fornire una visione d'insieme circa la modalità con cui si è sviluppata nel tempo la necessità di dover revisionare questo principio e quali sono le criticità che sono emerse. Per quanto concerne la parte empirica ci si è concentrati sull'analisi delle principali conseguenze che l'introduzione dell'IFRS 16 ha comportato sul bilancio di un campione di società italiane quotate: oltre a cercare di capire quale rilevanza ha il leasing come forma di investimento rispetto al totale delle attività delle imprese, si è voluto analizzare come alcuni indici (multipli) si sono adattati in seguito all'introduzione del nuovo principio.
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Borghi, Nicolo' <1992&gt. "IFRS 16: IL NUOVO PRINCIPIO CONTABILE INTERNAZIONALE PER IL LEASING." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13589.

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Abstract:
Nell'elaborato intendo illustrare le principali novità introdotte dal nuovo principio contabile internazionale in materia di leasing, evidenziando le principali analogie e differenze con lo standard tutt'ora in vigore, lo IAS 17.
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Tuccillo, Raffaele <1995&gt. "Il nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 e i suoi primi impatti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15923.

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Abstract:
Oggetto della tesi è il nuovo principio contabile IFRS 16, che tratta le regole contabili dei leasing. Questo nuovo principio sostituisce, a partire dai bilanci relativi agli esercizi iniziati in data 1/01/2019 o successiva ad essa, l'IAS 17. Il problema principale di questo principio, era che i locatari di leasing operativi non dovevano rilevare una passività e un'attività relativa a questi leasing, rendendo i bilanci non fedeli alla realtà e in alcuni casi non confrontabili. Il nuovo principio contabile IFRS 16, invece, risolve questo problema e ora i locatari devono contabilizzare tutti i leasing in maniera simile a come contabilizzavano i leasing finanziari applicando l'IAS 17, ovvero rilevando un'attività e un debito. Nel primo capitolo della tesi viene illustrato l'IAS 17 e le sue problematiche maggiori. Nel secondo capitolo, invece, viene illustrato l'IFRS 16 e i possibili vantaggi e svantaggi che può portare sia alle società che agli utilizzatori di bilancio esterni. Nel terzo capitolo, infine, viene fatta un'analisi su un campione di società facenti parte del FTSE MIB al fine di vedere quali siano stati gli impatti dell'IFRS 16 a sei mesi dalla sua applicazione sulla situazione debitoria, sulla liquidità e sulla redditività delle società.
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Maragna, Federico <1987&gt. "LA RAPPRESENTAZIONE DEL LEASING IN BILANCIO E IL PROGETTO DI MODIFICA DEL PRINCIPIO CONTABILE INTERNAZIONALE IAS 17." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2739.

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Abstract:
Il leasing è un operazione che riveste un ruolo importante nelle scelte di natura finanziaria delle imprese. Questo contratto prevede che un locatore ceda il diritto di utilizzare un determinato bene ad un locatario il quale si impegnerà ad effettuare dei pagamenti periodici per garantirsi i benefici economici del bene. Lo scopo di questa tesi è analizzare l’aspetto contabile dell’operazione di leasing alla luce delle critiche ricevute dagli attuali principi contabili IAS 17 e SFAS 13 che non forniscono sufficienti informazioni e permettono il trattamento fuori bilancio dei leasing operativi. Verrà anche analizzato il progetto congiunto tra IASB e FASB per la modifica e l’unificazione del principio contabile sul leasing, che ha portato all’emanazione di un documento chiamato “Exposure Draft Leases” nell’agosto 2010 e che prevede l’uscita di un “Revised Exposure Draft” nei primi mesi del 2013.
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Andretta, Camilla <1995&gt. "IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers Novità e impatti del nuovo principio contabile internazionale previsto per il riconoscimento e la contabilizzazione dei ricavi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17197.

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Abstract:
Il 28 maggio 2014 lo IASB ha emanato un nuovo principio contabile in tema di ricavi, l’IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, sostituendo e incorporando, all’interno di un unico documento, i diversi Standard preesistenti (i più rilevanti dei quali sono lo IAS 11 – Construction Contracts e lo IAS 18 – Revenue) ed eliminando così i dubbi e le incertezze, che li caratterizzavano. L’IFRS 15 prevede una disciplina contabile unica e completa, cui le entità fanno riferimento, per il riconoscimento e la contabilizzazione dei ricavi derivanti da contratti commerciali; oggetto di questi accordi è il trasferimento, ad uno o più clienti, di beni e/o servizi, che rientrano nell'ambito delle attività ordinarie dell’entità, in cambio di un corrispettivo. Alla base dell’intera disciplina è previsto, che i ricavi vengano iscritti in bilancio per un valore pari all’ammontare, che l’entità si aspetta di ricevere come compenso per la prestazione eseguita. Nel rispetto dell’IFRS 15, la rilevazione dei ricavi viene eseguita utilizzando un modello standardizzato, nel quale si susseguono cinque fasi obbligatorie (“Five-Step Method”). Il nuovo Standard è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ma le aziende, che ne hanno manifestato la volontà, hanno potuto applicarlo prima, cioè già nei bilanci d’esercizio con data d’inizio 1° gennaio 2017. Intento dell’elaborato è quello di descrivere i punti chiave e le principali novità introdotte dall’IFRS 15, partendo da una base concettuale di approfondimento, ricavata da ricerche bibliografiche o sitografiche, e mettendo poi in evidenza le maggiori differenze con i preesistenti principi contabili (IAS 11 e IAS 18). Nell’ultima parte dell’elaborato verrà analizzato l’impatto dell’applicazione del nuovo principio sulla gestione contabile di alcune tipologie di azienda.
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FAVINO, CHRISTIAN. "Gli strumenti finanziari secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Aspetti metodologici e criticità." Doctoral thesis, 2005. http://hdl.handle.net/1234/87925.

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