Academic literature on the topic 'Primo Impero'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Primo Impero.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Primo Impero"

1

Maremonti, Ludovico. "Il primo Impero messicano e la critica al liberalismo costituzionale ispanico (1821-23)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (May 2021): 9–33. http://dx.doi.org/10.3280/riso2021-001002.

Full text
Abstract:
Il saggio descrive la specificità del processo indipendentista del Messico, emancipatosi nel 1821 in forma di Impero secondo i crismi della monarchia di stampo gaditano, ma ben presto entrato in crisi per l'inconciliabilità tra alcuni risvolti di quel paradigma e le idee giuspolitiche dell'eroe dell'indipendenza, poi imperatore, Agustín de Iturbide e dei gruppi politici e intellettuali a lui legati, assertori di modelli alternativi di costituzionalizzazione. Si osserverà come, nel corso dell'effimera vicenda imperiale, si affrontarono alcune delle principali questioni poste dal "momento rivoluzionario liberale" dei primi anni Venti dell'Ottocento, in termini assimilabili ai coevi contesti europei.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Wallace-Hadrill, Andrew. "The Social Structure of the Roman House." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 43–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009569.

Full text
Abstract:
LA STRUTTURA SOCIALE DELLA CASA ROMANAL'aristocrazia romana della Tarda Republica e del Primo Impero costruiva e decorava le proprie case in modo così dispendioso non solo per esibire la propria ricchezza con un consumismo così cospicuo ma piuttosto per ottenere un ambiente idoneo a dei precisi modi di vita. Forme e decorazioni architettoniche possono essere interpretate come linguaggio di comunicazione sociale. Le strutture essenziali della casa romana, come attestano quelle che restano nell'area vesuviana, riflettono distinzioni di rango sociale piuttosto che di sesso ed età come invece accade in una abitazione familiare moderna. Come nella casa formale dell'Europa della prima era moderna la preoccupazione maggiore era quella di stabilire precedenze di privilegi e intimità. A questo scopo sia la forma che la decorazione architettonica, in particolare quella parietale dei IV Stili Pompeiani attingono al linguaggio dell'architettura pubblica per accentuare il senso dello spazio privato usando riferimenti idiomatici di quello pubblico. Vista in questa luce, l'architettura domestica romana diventa un prezioso documento di storia sociale per capire più profondamente il quale sarà necessario rivalutare questo materiale liberandoci di alcuni pregiudizi tradizionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Becker, Rainald. "Eine Division des Papstes?" Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no. 1 (March 1, 2019): 45–71. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0006.

Full text
Abstract:
Riassunto Dopo la Riforma, Baviera divenne il primo interlocutore tedesco della Curia romana a livello religioso, politico e culturale. Le relazioni con la Santa Sede erano ispirate dalla cattolicità programmatica dei Wittelsbach. La special relationship si manifestava, inoltre, in una lunga tradizione diplomatica inaugurata all’inizio del Seicento su spinta del papato. Durante la Guerra dei Trent’anni gli intensi contatti si estesero anche al campo militare. La Curia romana vide nel duca Massimiliano l’incontestata guida dell’armata cattolica, definendola la „colonna della religione cattolica“ nel Sacro Impero Romano. Promuovere gli interessi del principe tedesco (sussidi per il finanziamento dell’esercito e l’acquisizione dell’elettorato in perpetuo per la Baviera), era tra i primi obiettivi della concezione strategica del papato. Il carteggio della Nunziatura di Vienna, di cui la quarta serie per gli anni tra 1628 e 1635 è consultabile tuttora, mette in luce queste tendenze in favore della Baviera. Nelle corrispondenze curiali si delinea, essenzialmente, il tentativo di attribuire a quel territorio la qualità di Stato, termine in cui si esprime l’idea centrale del discorso politico, ma anche giuridico dell’epoca. Dalla parte della Curia romana, la strategia di state-building si ricollegò all’ambizione di assegnare un posto primario alla Baviera nel sistema geopolitico europeo („unione delle corone cattoliche“ sotto il patrocinio del papa come „padre comune“).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Garavaglia, Valentina. "Tra utopia e riformismo, il teatro pubblico di Paolo Grassi e Giorgio Strehler." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 10, 2020): 439–58. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910088.

Full text
Abstract:
L’incontro tra Paolo Grassi e Giorgio Strehler avvenuto nella Milano del dopoguerra, segna l’inizio di un sodalizio, artistico e umano, che ha concorso a scrivere importanti pagine della storia del teatro non solo italiano, ma soprattutto ha contribuito ad arricchire la storia della cultura di ispirazione socialista nel nostro paese. Il legame tra il Piccolo Teatro di Milano, nei suoi primi 25 anni di vita, e la storia del socialismo riformista si racconta attraverso drammaturgie di impegno politico, scelte di regia e di politica culturale nelle quali si intrecciano le biografie del regista e dell’ideologo, uniti nell’impegno per la realizzazione di un teatro d’arte per tutti a partire dall’eredità della Resistenza. Attraverso l’analisi degli appunti di regia, della corrispondenza privata, della critica e degli allestimenti, l’articolo si propone di ripercorrere gli anni dalla fondazione del Piccolo Teatro, nel 1947, fino al 1972, anno in cui Paolo Grassi passerà alla direzione del Teatro alla Scala. A partire dal primo allestimento di Giorgio Strehler, L’albergo dei poveri di Gor’kij, le scelte drammaturgiche e stilistiche del primo teatro stabile pubblico italiano si rivelano emblematiche della continua tensione ideale tra arte e politica, tra attenzione rivolta all’uomo e riflessione sulla collettività.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Adil, Mir S., Ruqiya Sultana, and Daulat Khulood. "PRIME study: Prescription review to impede medication errors." International Journal of Risk & Safety in Medicine 31, no. 2 (May 19, 2020): 67–79. http://dx.doi.org/10.3233/jrs-191025.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Ortiz del Valle, Mª del Carmen. "La nueva doctrina jurisprudencial sobre el impago de la prima en el seguro obligatorio de automóviles." REVISTA LEX MERCATORIA Doctrina, Praxis, Jurisprudencia y Legislación 2, no. 2 (October 26, 2016): 67. http://dx.doi.org/10.21134/lex.v2i2.954.

Full text
Abstract:
La regulación del impago de la prima en el contrato de seguro ha sido una cuestión controvertida en distintos particulares. La Sentencia del Tribunal Supremo(Sala de lo Civil, sección 1ª), núm.267/2015, de 10 de septiembre de 2015, ha terciado en el debate a propósito del impago de la prima en el ámbito del seguro obligatorio de automóviles.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Fernández de Córdova, Álvaro. "Alessandro Serio, Una gloriosa sconfitta. I Colonna tra papato e impero nella prima età moderna, Viella, Roma 2008, 399 pp." Anuario de Historia de la Iglesia 19 (March 9, 2016): 560–61. http://dx.doi.org/10.15581/007.19.4378.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Vagnoni, Mirko. "La legittimità e la sacralità imperiale di Federico II di Svevia." Eikon / Imago 1, no. 2 (December 24, 2012): 49–72. http://dx.doi.org/10.5209/eiko.73349.

Full text
Abstract:
L’intento di questo articolo è quello di analizzare il significato ideologico e la funzione propagandistica delle principali caratteristiche iconografiche dei ritratti ufficiali dell’imperatore Federico II di Svevia in affreschi, sculture, monete e sigilli. Prima di tutto, per fare questo, si sono dovuti individuare gli aspetti fondamentali della suddetta iconografia relativa a Federico II. Dopo questo, il passo successivo è stato quello di provare a delineare quale messaggio politico si voleva propagandare attraverso di essi: un’idea, cioè, di legittimità e sacralità fondato sulla “renovatio” dell’Antico Impero Romano e sul valore sacro delle leggi. Un messaggio, quindi, alternativo a quello che era basato sul rito dell’incoronazione sostenuto dal papato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Banfi, Enrico, and Agnese Visconti. "L’Orto di Brera alla fine della dominazione asburgica e durante l’età napoleonica." Natural History Sciences 154, no. 2 (September 1, 2013): 173. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2013.173.

Full text
Abstract:
Il saggio illustra, la storia dell’Orto di Brera e della sua funzione come strumento didattico per la cattedra di botanica del Ginnasio, dal 1802 Liceo, di Brera nel periodo compreso tra la fine della dominazione asburgica e l’intero periodo napoleonico. Esso si fonda su una documentazione per la massima parte inedita conservata nelle seguenti istituzioni: Biblioteca Braidense di Milano, Archivio di Stato di Milano, Biblioteca del Museo di Storia Naturale di Milano, Archivio di Stato di Pavia, Accademia delle Scienze di Torino; Archivio di Stato di Venezia, Biblioteca dell’Orto botanico dell’Università di Padova, Bibliothèque Centrale du Muséum d’Histoire Naturelle di Parigi.<br />La prima parte del lavoro è dedicata al periodo che va dall’entrata in attività dell’Orto (1777) alla conduzione di Ciro Pollini (1805-1807) e si incentra in particolare sul legame tra la scelta delle piante dell’Orto, per lo più officinali, e l’insegnamento ai medici e ai farmacisti.<br />Si passa quindi alla ricostruzione del lavoro svolto dal custode Filippo Armano che diede all’Orto una nuova fisionomia, introducendo piante ornamentali, esotiche e rare, e che redasse il primo Catalogo (1812) di cui si presenta una lista degli aggiornamenti nomenclaturali.<br />Viene infine illustrata la figura del direttore Paolo Sangiorgio che resse l’Orto per tutto il periodo napoleonico, opponendosi alla concezione di Armano e applicandosi con forte impegno alla didattica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cunha Savino Filó, Maurício da. "Aspectos da formação jurídica do Estado brasileiro." Boletín Mexicano de Derecho Comparado 1, no. 159 (May 6, 2021): 995. http://dx.doi.org/10.22201/iij.24484873e.2020.159.15797.

Full text
Abstract:
En este artículo, el objetivo es revisar la formación del Estado y del derecho público brasileño, para responder a la pregunta de conocer su matriz jurídica. El análisis de los textos constitucionales se realizó en dos capítulos, uno dedicado al Brasil imperio y otro al Brasil republicano, sin entrar al texto constitucional de 1988. El método utilizado en el enfoque fue el descriptivo-sistemático, utilizando el procedimiento analítico de descomposición de un Problemática jurídica en sus diversos aspectos, relaciones y niveles, involucrando la investigación en disposiciones legales constitucionales e infraconstitucionales. El método de interpretación jurídica fue el tema sistemático. Se concluye, en líneas generales, que en el Imperio brasileño se utilizó abundante materia prima del derecho público romano, siendo que, en la transposición al periodo republicano, hubo un gran revuelo sobre cómo organizar los poderes del Estado, comprobado por las injerencias y solapamientos de sus instituciones.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Primo Impero"

1

Piccoli, Chiara <1977&gt. "Luxuria, pesci e cognomina a Roma fra Tarda Repubblica e Primo Impero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4086.

Full text
Abstract:
Il cambiamento di costumi apportato dall'avvento della luxuria in Roma durante l'età delle conquiste genera la corsa al lusso anche in ambito alimentare, con l'introduzione di nuove varietà di alimenti e la creazione di piscinae specializzate nell'allevamento di specie ittiche particolarmente richieste sul mercato. Tutti questi aspetti finiscono col riflettersi sia sull'ambito alimentare ed economico sia sul sistema onomastico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gasparetto, Anna <1990&gt. "Il Cavaliere, la Porta di rame, il Cerchio delle Samodive. Traci, Protobulgari e Slavi nel Primo Impero Bulgaro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5471.

Full text
Abstract:
Analisi dell'incontro culturale (storico, politico, religioso, rituale) tra Slavi, Protobulgari e Traci nel periodo di formazione del primo Regno bulgaro danubiano (anno di nascita 681 d.C, secoli VII-X),in specifico durante il così denominato "Periodo pagano" di quest' entità statale. Durante questo periodo la cultura slava e protobulgara collaborarono nella creazione di questo regno, ed entrando in relazione tra loro, posero le basi di una nuova cultura,quella bulgara, mettendo a contatto le diverse percezioni cosmologiche, le diverse tipologie religiose (cultuali e rituali) e le diverse concezioni politiche. Nonostante la prevalenza di queste due culture, nel contesto danubiano rimasero tracce dell'elemento tracio più antico. L'importanza di questo periodo si riflette tuttora nella percezione culturale bulgara e nelle tracce che ha lasciato nella rielaborazione e nella performance in diverse pratiche, tradizioni e festività, ma si riflette anche negli studi etnografici, etnologici e folkloristici bulgari che prestano attenzione a questi elementi, che nella ricreazione di un'identità bulgara, vengono considerati come la base di questa e quindi ricreati, rielaborati e reinventati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Checchin, Stefano <1990&gt. "I mausolei romani 'a baldacchino' in Italia. Origini e sviluppo fra la tarda repubblica ed il primo impero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12751.

Full text
Abstract:
Questa tesi tratta delle origini e dello sviluppo dei mausolei romani cosiddetti ‘a baldacchino’ nelle regioni italiche fra la tarda repubblica ed il primo impero. A seguito di un discorso introduttivo, nel quale si delineeranno le problematiche relative al significato della terminologia impiegata per identificare, sia da chi scrive sia dai grandi studiosi del settore, questi specifici sepolcri, si procederà alla presentazione dei luoghi e dei monumenti microasiatici che ne furono progenitori attraverso il sincretismo tra la cultura ellenica e vicino-orientale. Questo primo percorso convergerà, infine, verso la suprema espressione architettonica e stilistica di quegli specifici sepolcri anatolici, che ebbe fama di ‘meraviglia’. Si dirà poi di come fu che i Romani vennero a contatto con questi monumenti sul loro cammino di conquista verso oriente, trattando anche di alcuni di quei sepolcri precursori già presenti sul suolo italico, edificati dai Greci e dagli Etruschi, che per primi furono incontrati dai conquistatori. Il nucleo centrale di questa trattazione sarà un grande catalogo generale dei mausolei italici, i quali saranno suddivisi per località ed ordinati progressivamente secondo la partizione regionale augustea. Una breve digressione sarà incentrata su cinque esemplari extra-italici, i quali saranno funzionali ad una serie di confronti. Il compimento della trattazione verterà sulle problematiche proprie dei mausolei a baldacchino, relative alle origini e allo sviluppo, alle forme e agli stili, alle ideologie e ai significati che furono loro propri o di cui furono espressione nei loro tempi e nei loro spazi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

CAPISANI, LORENZO MARCO. "La Cina da impero a Stato nazionale: la definizione di uno spazio politico negli anni Venti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/20588.

Full text
Abstract:
La tesi si concentra sul Partito Nazionalista Cinese negli anni Venti come punto privilegiato di osservazione del cambiamento politico della Cina dopo la Prima guerra mondiale. Questo decennio rappresentò un momento di definizione identitaria sia per i comunisti sia per i nazionalisti. La storiografia ne ha sottolineato numerosi aspetti, ma si è finora occupata del periodo 1919-1928 come una preistoria degli anni Trenta piuttosto che come un autonomo segmento di storia cinese. Studi recenti hanno superato implicitamente questo approccio criticando due date periodizzanti fondamentali per il Novecento cinese: la nascita della Repubblica nazionalista (1911) e la nascita della Repubblica Popolare (1949). A metà tra queste due date, gli anni Venti sono emersi come snodo decisivo nel passaggio da impero a Stato nazionale, durante cui si definì un nuovo spazio di discussione politica. Questo processo, pur interno, subì l’influsso delle strategie internazionali di sovietici e statunitensi dando vita a una nuova visione non soltanto della rivoluzione ma anche dello Stato post-rivoluzionario. Le classi dirigenti nazionalista e comunista, durante la collaborazione, si rivelarono dinamiche e tale “competizione” si trasferì anche all’interno di ciascun movimento diventando un fattore determinante per il successo o il fallimento del partito inteso come moderna formazione politica.
The thesis focuses on the Chinese Nationalist Party in the 1920s as a special standpoint to analyze the political changes in China after the World War I. That decade was crucial for shaping the identity of nationalists and communists. Many works have already examined some aspects, but they mostly considered the years 1919-1928 as a pre-history of the Thirties rather than an autonomous part of Chinese history. Recent studies have overcome this approach by criticizing two of the main periodization in the Chinese twentieth century: the birth of the nationalist Republic (1911) and the birth of the People’s Republic (1949). Halfway, the 1920s stood out as a critical juncture in the transition from empire to nation-state. A new space of political discussion was defined. The process, albeit internal, was under the influence of the USSR and US international strategies and gave birth not only to a new vision of the revolution, but also to a vision of the post-revolutionary state. Also, the nationalist and communist leaderships turned out to be dynamic. That "competition" may be seen also within the two political movements and became a shaping factor for the success or failure of the party as a modern political formation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Cattarin, Tatiana <1985&gt. "Crescere leggendo Impiego e rilevanza del libro nel corso della prima infanzia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9395.

Full text
Abstract:
L'elaborato pone l'attenzione sulla lettura in età prescolare. Il lavoro prende avvio dalla mia esperienza lavorativa con i bambini degli asili nido e delle scuole dell'infanzia, aggregata alla mia passione per gli albi illustrati e le fiabe. Partendo dalla distinzione tra fiaba e favola, si delinea una breve storia di entrambe, sottolineando le principali caratteristiche ed edizioni di ognuna. Particolare attenzione viene dedicata all’Ottocento, secolo che vede il cambiamento del concetto di infanzia e la nascita di una letteratura specifica e consapevole; e successivamente anche al Novecento, dove questo tipo di letteratura si specializza maggiormente, abbassando l’età di lettura e la consecutiva proposta editoriale. Proseguendo con il lavoro si descrivono le motivazioni e le modalità per cui la lettura, soprattutto se fatta ad alta voce da un narratore esperto e competente, in ambito familiare ma anche all’interno delle prime strutture educative, diviene stimolo primario per accrescere la curiosità e le facoltà intellettive e linguistiche dei bambini. Inoltre, proponendo la tipologia di libro adeguata al momento e alla giusta fase di crescita, è possibile accompagnare gli ascoltatori nel loro cammino evolutivo, aiutando il superamento dei momenti complicati o delle naturali paure dei più piccoli. In tal maniera il libro assume una valenza fondamentale che perdurerà durante tutta la vita della persona. A questo proposito viene redatta una lista di edizioni, corredate da un commento critico e da un’analisi dei contenuti scritti e illustrati. Diversi titoli o collane, vengono abbinati ad ogni fase della crescita della persona descrivendone modalità di fruizione, significati e motivazioni di scelta. Nell’ultimo capitolo viene riportato un lavoro personale nell’ambito di un Progetto lettura, svolto presso l’asilo nido Madonna di Fatima, dove tutt’ora io opero. Del progetto vengono descritte modalità di attuazione, tempistiche, contenuti e soprattutto risposta dell’utenza. Sul finale viene anche prospettato un ulteriore proposta rivolta al futuro, all’interno del quale si ipotizza l’utilizzo del libro fin dalla più tenera età, per favorire una politica ma soprattutto una formazione diffusa e tesa alla creazione di un’Intercultura. Attraverso suggerimenti di lavoro ed edizioni specifiche si cerca di favorire il dialogo tra le diverse culture che sempre più nelle società attuali sono costrette a convivere. Proporre un simile obiettivo partendo dai piccolissimi, potrebbe rappresentare una soluzione futura agli innumerevoli problemi di integrazione che il mondo sta difficilmente affrontando da diversi decenni. Obiettivo dell’elaborato è perciò quello di rivalutare l’importanza dell’offerta formativa nelle prime fasi della vita di un individuo, offerta atta a creare persone in grado di avvalersi di curiosità e spirito critico per favorire la loro formazione e crescita future.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Orsano, Francisco Evaldo. "A import?ncia da atividade f?sica regular como estrat?gia complementar na promo??o de resili?ncia de idosas e sua import?ncia para suas vidas." Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2013. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/13320.

Full text
Abstract:
Made available in DSpace on 2014-12-17T14:13:50Z (GMT). No. of bitstreams: 1 FranciscoEO_TESE.pdf: 1165128 bytes, checksum: 3ae3410cb4679222d28acff63a02a1ad (MD5) Previous issue date: 2013-09-30
O conceito de sa?de, na concep??o mais abrangente, ? uma condi??o multidimensional de bem-estar f?sico, psicol?gico e social e n?o apenas a inexist?ncia de enfermidades. Os benef?cios da atividade f?sica s?o t?o relevantes quanto os benef?cios psicol?gicos, porque ambos contribuem para a sa?de. A literatura aponta um conjunto de liga??es diretas e indiretas entre a atividade f?sica e a qualidade de vida. Apesar destes benef?cios, o processo de envelhecimento ? caracterizado por grandes perdas biopsicossociais, que geram v?rias situa??es de adversidades que causam preocupa??o e podem colocar em risco a sa?de do idoso. Deste modo, surge a resili?ncia como um conjunto de processos sociais e intraps?quicos, que possibilitam o desenvolvimento saud?vel do idoso, mesmo diante de experi?ncias negativas. Nesta dire??o, observou-se a necessidade de executar uma pesquisa de conhecimento multidisciplinar conciliando a Educa??o F?sica com a Psicologia, a Medicina, a Terapia Ocupacional e a Gerontologia, com o objetivo de investigar o efeito da atividade f?sica sobre os n?veis de resili?ncia em mulheres idosas, bem como conhecer a import?ncia desta atividade para suas vidas. Para tanto, realizou-se um estudo comparativo descritivo, de car?ter transversal. Assim sendo, 230 mulheres idosas foram divididas em dois grupos: ativas (n=115; 65,8?5,8 anos de idade), constitu?do por idosas matriculadas em um programa de atividade f?sica orientada para idosos com per?odo de pr?tica igual ou superior a dois anos, e sedent?rias (n=115; 69,2?7,2 anos de idade). Em seguida, foram submetidas ? avalia??o do n?vel de resili?ncia psicol?gica e da aptid?o f?sica (resist?ncia muscular de membros superiores e inferiores, flexibilidade e resist?ncia aer?bia). As idosas ativas apresentaram valores significativamente (p=0,001) maiores do fator 3 da resili?ncia psicol?gica quando comparados ?queles do grupo de idosas sedent?rias, o qual est? relacionado ? autoconfian?a e ? capacidade de adapta??o a situa??es diversas. N?o foram observadas diferen?as significativas (p>0,05) entre os grupos para os demais fatores (1 e 2). Quando comparados os testes de aptid?o f?sica com o n?vel de resili?ncia psicol?gica moderada (n=28) e alta (n=202) do fator 3, observou- se que idosas com n?vel de resili?ncia psicol?gica alta apresentaram maior flexibilidade (p=0,004). E para a avalia??o da percep??o da import?ncia da atividade f?sica para as idosas foi aplicado um question?rio semiestruturado. A partir da An?lise de Conte?do proposto por Bardin (2009) os resultados foram: sa?de/preven??o (85%), intera??o (47%), autonomia (40%), alegria/felicidade (33%), resili?ncia (33%), lazer (15%). E para avaliar a resili?ncia utilizou-se a Escala de resili?ncia de Wagnild e Young (1993). Quanto aos n?veis de resili?ncia os resultados demonstraram que todas idosas apresentaram alto n?vel. Considerando os achados do presente estudo, sugere-se o emprego da atividade f?sica como m?todo de interven??o para melhora da sa?de mental e, por conseguinte, da resili?ncia psicol?gica na popula??o em quest?o, uma vez que os resultados apontam que idosas fisicamente ativas apresentam escores de resili?ncia psicol?gica superiores ?quelas estratificadas como sedent?rias. O resultado desse estudo possibilitou tamb?m concluir que a import?ncia da atividade f?sica parece estar relacionada, na sua maioria, ?s caracter?sticas de sa?de/preven??o, intera??o social, autonomia, resili?ncia, alegria/felicidade e lazer. Al?m disso, as mulheres do presente estudo apresentaram um alto n?vel de resili?ncia quando comparado ? tabela normativa
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Sousa, Daniel Brod Rodrigues de. "O tipo-de-il?cito dos crimes omissivos impr?prios no direito penal brasileiro : contributo ? sua conforma??o e delimita??o." Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2017. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/7348.

Full text
Abstract:
Submitted by Caroline Xavier (caroline.xavier@pucrs.br) on 2017-06-12T17:41:12Z No. of bitstreams: 1 TES_DANIEL_BROD_RODRIGUES_DE_SOUSA_PARCIAL.pdf: 760059 bytes, checksum: e5538415b959a4b7eedf29a135dc93ca (MD5)
Made available in DSpace on 2017-06-12T17:41:12Z (GMT). No. of bitstreams: 1 TES_DANIEL_BROD_RODRIGUES_DE_SOUSA_PARCIAL.pdf: 760059 bytes, checksum: e5538415b959a4b7eedf29a135dc93ca (MD5) Previous issue date: 2017-03-10
Grounded in the theory of legal rights protection, the research summarized here had as one of its mottoes to screenthe repercussions of the current conformation of criminal conjecture of offensiveness in its contours of injury and danger; all under the parallel with improper omissive crimes in its possible manifestations in the Brazilian legal system.We intended to discuss the ways in which constitutional principles have been violated within the criminal system in the field of omissive crimes, particularly regarding improper omission. We sought, therefore, with respect to that outlined proposition, to develop relevant reflections on improper omissive crimes, critically scrutinizing the guarantor sources composed in the Brazilian Penal Code and the kind-of-offense as a whole with regard to the mentioned offenses. In the face of it, we intended to formulate hermeneutical paths and suggestions to legislative reforms aimed at stabilizing instruments for containing the broad punitive spectrum currently at the state's disposal, within the systematic rules presently in force in Brazil, with respect to such behavioral species of criminal offenses. This study adopted as its main conceptual framework in criminal dogmatics the ontoanthropological conception of criminal law, individuated in the critical idea of criminal delict as an offense to legal goods, built mainly by Jos? de Faria Costa and so well-bundled and improved, in Brazil, by Fabio Roberto D'Avila. Both these authors, therefore, represent the main theoretical framework of this thesis, together with the significant contributions of Jorge de Figueiredo Dias. Research shows that improper omissive crimes are not reduced to the category of crimes that require a naturalistic result for its consummation to occur. Therefore, in this sense, we performed an accurate inspection on the formal sources of the position of guarantor, disciplined in the art. 13, paragraph 2, of the Brazilian Penal Code, displaying the various doctrinal guidelines expressed on the national scene on the subject and trying to make a conscientious examination of such sources in the light of the essential principles of the criminal justice system. Thus, little controversies relating to the determination of the type-of-offense of improper omission and the mechanisms for reprehending that criminal type stand out as sharply expressive. In doctrine and in regulatory dynamics of the criminal laws of the countries, it is crucial the guideline that for a person to figure as an active subject of an improper omission crime this person needs to be located in the so called position of guarantor of containment of the event generation. It was an aimof this work to examine the different streams of dogmatics, covering national and foreign doctrines as well as the normative criteria that legislate about the issue, through rigorous examination of comparative law, in order to sow, lex ferenda, suggestions for the Brazilian penal system to satisfactorily address the intricate subject of improper omissive crimes. The investigation took theoretical research as a canon, thereby employing national and foreign bibliographies that underpinned the matter. We used the comprehensive exhibition technique for elucidating different guises on the subject and also the comprehensive normative approach, since regulatory guidelines have been suggested in the field of improper omissive crimes.
Calcada na teoria da prote??o de bens jur?dicos, esta investiga??o, aqui resumida, teve como um dos seus motes esquadrinhar as repercuss?es da conforma??o atual da conjectura penal da ofensividade em seus contornos de les?o e de perigo; tudo sob o especial paralelo com os crimes omissivos impr?prios, em suas poss?veis manifesta??es no sistema jur?dico brasileiro. Pretendeu-se problematizar o modo pelo qual os princ?pios constitucionais t?m sido violados no ?mbito do sistema penal, no dom?nio dos crimes omissivos, de modo particular, na modalidade omissiva impr?pria. Procurou-se, portanto, com rela??o a tal proposi??o esbo?ada, desenvolver apontadas reflex?es pertinentes aos crimes omissivos impr?prios, perscrutando, de forma cr?tica, as fontes de garantidor compostas no C?digo Penal brasileiro e o tipo-de-il?cito como um todo respeitante aos mencionados delitos. Tencionou-se, ? vista disso, entabular caminhos hermen?uticos e orienta??es de reformas legislativas com vistas ? estabiliza??o de instrumentos de conten??o do amplo espectro punitivo que atualmente est? a dispor do Estado, na sistem?tica normativa, presentemente vigente no Brasil, no tocante a tais esp?cies comportamentais de infra??es penais. Este estudo adotou, na ambitude da dogm?tica criminal, como matriz conceitual central, a concep??o ontoantropol?gica do Direito Penal individuada na ideia prec?pua do il?cito penal como ofensa a bens jur?dicos, edificada, sobretudo, por Jos? de Faria Costa, e t?o bem-agasalhada e aprimorada, no Brasil, por Fabio Roberto D?Avila, autores, portanto, que representam o principal referencial te?rico da presente tese, juntamente com os significativos contributos de Jorge de Figueiredo Dias. A investiga??o evidencia que os crimes omissivos impr?prios n?o est?o reduzidos ? categoria dos delitos que pressup?em um resultado natural?stico para que haja a consuma??o. Para tanto, nesse sentido, efetuou-se uma inspe??o acurada acerca das fontes formais da posi??o de garantidor, disciplinadas no art. 13, ?2?, do C?digo Penal brasileiro, exibindo as diferentes orienta??es doutrin?rias externadas no cen?rio nacional sobre o tema, procurando fazer um exame minudente de tais fontes ? luz dos princ?pios indispens?veis do sistema penal. Destarte, sobressaem como agudamente expressivas as questi?nculas atinentes aos delineamentos do tipo-de-il?cito da omiss?o impr?pria e os mecanismos de repreens?o da mencionada esp?cie delituosa. Prima, na doutrina e nas din?micas normativas dos diplomas penais dos pa?ses, a diretiva de que para uma pessoa figurar como sujeito ativo de um crime omissivo impr?prio ? preciso que ela esteja inserta na chamada posi??o de garante de refreamento da gera??o do evento. Foi intuito deste trabalho palmilhar pelas diferentes vertentes dogm?ticas, percorrendo a doutrina nacional e estrangeira, assim como pelos crit?rios normativos disciplinat?rios da quest?o, mediante a dissec??o de direito comparado, com vistas a semear, de lege ferenda, predile??es para o sistema penal brasileiro arrostar satisfatoriamente o intricado tema dos crimes omissivos impr?prios. A investiga??o tomou por c?none a pesquisa te?rica, desse modo, empregando bibliografias nacionais e estrangeiras que alicer?aram a mat?ria. Foi utilizada a t?cnica expositivo-compreensiva para a delucida??o das diferentes roupagens relativas ao assunto e, tamb?m, o m?todo compreensivo-normativo, porquanto tenham sido aventadas diretrizes normativas, na dimens?o dos crimes omissivos impr?prios.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

ABBIATI, MICHELE. "L'ESERCITO ITALIANO E LA CONQUISTA DELLA CATALOGNA (1808-1811).UNO STUDIO DI MILITARY EFFECTIVENESS NELL'EUROPA NAPOLEONICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/491761.

Full text
Abstract:
L’esercito italiano e la conquista della Catalogna (1808-1811) Uno studio di Military Effectiveness nell’Europa napoleonica Settori scientifico-disciplinari SPS/03 – M-STO/02 La ricerca ha lo scopo di ricostruire e valutare l’effettività militare dell’esercito italiano al servizio di Napoleone I. In primo luogo attraverso un’analisi statistica e strategica della costruzione, e del successivo impiego, dell’istituzione militare del Regno d’Italia durante gli anni della sua esistenza (1805-14); successivamente, è stato scelto un caso di studi particolarmente significativo, come la campagna di Catalogna (1808-11, nel contesto della guerra di Indipendenza spagnola), per poter valutare il contributo operazionale e tattico dei corpi inviati dal governo di Milano e la loro integrazione con l’apparato militare complessivo del Primo Impero. La tesi ha voluto rispondere alla mancanza di studi sul comportamento in guerra dell’esercito italiano e, allo stesso tempo, introdurre nella storiografia militare italiana la metodologia di studi, d’origine anglosassone e ormai di tradizione trentennale, di Military Effectiveness. La ricerca si è primariamente basata, oltre che sulla copiosa memorialistica a stampa italiana e francese, sulla documentazione d’archivio della Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales di Pierrefitte-sur-Seine, Parigi), del Ministère de la Guerre francese (Service historique de la Défence, di Vincennes, Parigi) e del Ministero della Guerra del Regno d’Italia (Archivio di Stato di Milano). Dal punto di vista dei risultati è stato possibile verificare come l’esercito italiano abbia rappresentato, per Bonaparte, uno strumento duttile e di facile impiego, pur in un contesto di sostanziale marginalità numerica complessiva di fronte alle altre (e cospicue) forze messe in campo da parte dell’Impero e dei suoi altri Stati satellite e alleati. Per quanto riguarda la campagna di conquista della Catalogna è stato invece possibile appurare il fondamentale contributo dato dal contingente italiano, sotto i punti di vista operazionale e tattico, per la buona riuscita dell’invasione; questo primariamente grazie alle elevate caratteristiche generali mostrate dallo stesso, ma anche per peculiarità disciplinari e organizzative che resero i corpi italiani adatti a operazioni particolarmente aggressive.
The Italian Army and the Conquest of Catalonia (1808-1811) A Study of Military Effectiveness in Napoleonic Europe Academic Fields and Disciplines SPS/03 – M-STO/02 The research has the purpose of reconstruct and evaluate the military effectiveness of the Italian Army existed under the reign of Napoleon I. Firstly through a statistic and strategic analysis of the development, and the following deployment, of the military institution of the Kingdom of Italy in the years of its existence (1805-14). Afterwards, a particularly significant case study was chosen, as the campaign of Catalonia (1808-11, in the context of the Peninsular War), in order to assess the operational and tactical contribution of the regiments sent by the Government of Milan and their integration in the overall military apparatus of the First Empire. The thesis wanted to respond to the lack of studies on the Italian army’s behavior in war and, at the same time, to introduce the methodology of the Military Effectiveness Studies (of British and American origin and, by now, enriched by a thirty-year old tradition) in the Italian historiography. The research is primarily based, besides the numerous memoirs of the Italian and French veterans, on the archive documentation of the Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales of Pierrefitte-sur-Seine, Paris), of the French Ministère de la Guerre (Service historique de la Défence, of Vincennes, Paris) and of the Italian Ministero della Guerra (Archivio di Stato di Milano). About the results, it has been verified how the Italian army has become a flexible and suitable instrument for Bonaparte, albeit in a context of substantial overall numerical marginality in comparison to the heterogeneous forces available to the Empire and its others satellites and allied states. Regarding the campaign of Catalonia, instead, it was possible to ascertain the fundamental contribution of the Italian regiments, in an operational and tactical perspective, for the success of the invasion. This was primarily due to the excellent general characteristics shown by the expeditionary force, but also to disciplinary and organizational peculiarities that have made the Italian corps suitable for particularly aggressive operations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Reverbel, Carlos Eduardo Dieder. "A revolução federalista e o ideário parlamentarista." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2134/tde-21012015-085452/.

Full text
Abstract:
A Revolução Federalista e o ideário parlamentarista remonta à história política do Império do Brasil. Com a proclamação da República em 15.11.1889, a vida política e social modificou-se sobremaneira. A forma de Estado deixou de ser Unitária para ser Federativa, o sistema de governo deixou de ser Parlamentarista para ser Presidencialista, a forma de governo deixou de ser Monárquica para se tornar Republicana. Tais reformas lideradas pelo Marechal Deodoro da Fonseca e por Benjamin Constant depositaram grandes expectativas no povo brasileiro. Todos os males do império projetavam-se na república. Com o tempo, o povo foi vendo, pouco a pouco, que as velhas mazelas que assombravam a vida imperial, rondavam, igualmente, a vida republicana. O sistema eleitoral e as reformas eleitorais não garantiam a plena democracia, tanto que Deodoro e os seus garantiram, artificialmente, a maioria na Constituinte de 1891. O alistamento ainda era forjado, a grande naturalização favorecia os Republicanos Históricos, sendo que a vontade da Nação distanciava-se, cada vez mais, da vontade dos proclamadores da República. A instabilidade política e social era acompanhada pelo abalo econômico. As constantes emissões, a jogatina na bolsa, o encilhamento, a substituição do trabalho servil pela mão de obra livre, a substituição dos velhos liberais e conservadores do Império pela mocidade imberbe da República, toda ela inexperiente, toda ela não versada no serviço público é que passou a gerir a vida pública nos mais diferentes estados da nossa federação. A ala jovem republicana, lotada em importantes cargos administrativos e governamentais, trocou os pés pelas mãos, angariando a raiva das forças tradicionais do Império. O Estado do Rio Grande do Sul, por exemplo, assistiu, durante o Governo Provisório, passar pelo Estado, nada menos que seis Governadores. A instabilidade política era total. A diátese revolucionária prenunciava levantes armados em poucos dias. Parafraseando D. Pedro, Deodoro abandonou o poder, momento em que assina o decreto de alforria do verdadeiro escravo do Brasil. Assume o poder o Vice-Presidente, Marechal Floriano Peixoto, o qual presta apoio político ao Governador do Estado do Rio Grande do Sul, o Sr. Júlio de Castilhos. Ambos aliam-se contra o exército libertador de Gaspar Silveira Martins, que havia retornado do exílio e fundara o Partido Federalista Rio-Grandense, no Congresso de Bagé, para fazer frente ao Governo autoritário de Júlio de Castilhos. Travou-se no Rio Grande do Sul uma das mais sangrentas guerras de nossa história. A Revolução Federalista foi um guerra fratricida, que matou mais de dez mil homens. Estes revolucionários liderados intelectualmente por Gaspar Silveira Martins e militarmente pelo General Joca Tavares, Gumercindo Saraiva e Aparício Saraiva, guerrearam por três estados da federação (RS, SC e PR), fazendo a república tremer. Em certos momentos, a revolução parecia que garanharia contornos nacionais, e o Presidente Floriano temia o futuro da República. No governo de Prudente de Morais foi assinado, na cidade de Dom Pedrito, a paz farroupilha, momento em que os maragatos de Silveira Martins e os Chimangos de Júlio de Castilhos apertaram as mãos: estava consolidade, de vez, a República.
The Federalist Revolution and the ideas of Parliamentarism start from the Political History of the Brazilian´s Empire. With the Republic\'s proclamation in 11.15.1889, the political and social life changed substantially. The state form stopped being unitary to be federative, the government system stopped being parlamentarism to be presidentialism, the government form stopped being a monarchy to be a republic. Such reformations, leaded by Marshal Deodoro da Fonseca and by Benjamin Constant created great expectations in the Brazilian people. All the evils of the empire protruded in the republic. Over time, the people started to understand, inchmeal, that the old evils that haunted the empire, also prowled the republican life. The electoral system and the poll reformations do not assured full democracy, so that Deodoro and his cronies achieved, artificially, majority in the 1891´s constituent. The voter registration was wrought, the great naturalization favored the historic republicans, as the nation´s will distinguished increasingly from the will of the republic proclaimers. The social and political instability was accompanied by the economic debacle. The constant issuance of paper money, the gambling on the stock exchange, the encilhamento, the change from the slave work by the free work, the substitution of the old empire´s liberal and conservative politicians by the republic´s beardless youth, all of them lacking experience, without knowledge of the public service, started to manage the public life in the diferent states of the Brazilian federation. The republican´s youth wing, occupying important administrative and governmental positions, created confusion, causing rage by the traditional forces of the empire. The Rio Grande do Sul´s state, for instance, under the Brazilians Provisional government, had no less than six governors. There was a complete political instability. The revolutionary diathesis foreshadowed armed uprisings in few days. Paraphrasing D. Pedro, Deodoro abandoned the power, in the moment in which signs the emancipation decree of the true Brazi´s slave. The vice president, Marshal Floriano Peixoto, assumes the power, and provides political support to the Rio Grande do Sul´s state´s governor, Mr. Júlio de Castilhos. They both allied against the Gaspar Silveira Martins´s liberator army, which had returned from the exile and founded the Rio Grande do Sul´s Federalist Party, in the Bagé´s Congress, to oppose Júlio de Castilhos ´s authoritarian govern. Then happened one of the bloodiest wars of our history. The Federalist Revolution was a fratricidal war, that killed over ten thousand men. These revolutionaries, intellectually leaded by Gaspar Silveira Martins and military commanded by General Joca Tavares, Gumercindo Saraiva e Aparício Saraiva, waged war in three states of the federation (RS, SC and PR), making the republic tremble. In certain moments, the revolution seemed to gain national contours, and the President Floriano feared for the future of the Republic. In the Prudente de Morais presidential government was signed, in the town of Dom Pedrito, the farroupilha peace, when the Silveira Martins´s maragatos and the Júlio de Castilhos´s chimangos shaked hands: the Republic was consolidated, once and for all.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Manfren, Priscilla. "Niger alter ego: stereotipi e iconografie coloniali nell'Italia del Ventennio." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424415.

Full text
Abstract:
This work collects and analyzes a large corpus of Italian sources, both visual and literary, having as subject the black populations of colonial Africa. The research investigates specifically the sources of the fascist period (1922-1943). It examines various kinds of images, such as works of art, graphic works in illustrated magazines, commercial art and illustrations for children, as well as many articles taken by old Italian magazines and newspapers. The work wants to frame the various sources critically and to outline the evolution of some stereotypes related to the black colonial population and produced by an Eurocentric point of view. The first chapter presents the methodology which has been used to set the work; the second one, instead, is divided into two sections: the one contextualizes the European art with exotic subject and, specifically, the Orientalism trend and some of its Italian members; the other is devoted to the presentation of the artistic debate related to the Italian colonial artworks of the fascist period. The third chapter, which is the core of the work, is divided into various sections, which analyze the different male and female stereotypes emerged from the observation of images and texts. The study takes account of some historical situations, such as the Italo-Ethiopian wars of the late nineteenth century and of the 1935-36 biennium, which contributed to the spread of many clichés and iconographies about the black populations. The research also offers information about many of the Italian artists mentioned: these notes are useful for the comprehension of the fascist colonial art, of its exhibitions and its protagonists. The last part of the work presents the bibliography, a selection of the artistic and ethnographic articles found during the researches and used in the work, and the catalogue of the illustrations, which consists in a selection of over eight hundred images.
Il presente lavoro è dedicato alla raccolta e all'€™analisi di un nutrito corpus di fonti visive e letterarie italiane, aventi come soggetto le popolazioni nere dell'€™Africa durante il periodo coloniale; l'arco cronologico indagato è, nello specifico, quello del Ventennio fascista (1922-1943). La ricerca prende in esame svariate tipologie di veicoli delle immagini, quali opere d'arte, riviste illustrate e grafica per l'infanzia, nonché numerosi articoli d'epoca tratti da riviste e quotidiani. Lo scopo del lavoro è quello di indagare le diverse modalità  di rappresentazione dell'alterità nera, al fine di mettere in luce i pregiudizi e gli stereotipi generati dalla visione eurocentrica. Prima di passare alla disamina dei diversi clichés emersi dall'insieme delle immagini reperite, il lavoro propone un capitolo introduttivo, dedicato a presentare la metodologia con la quale è stata impostata la ricerca. Il secondo capitolo è suddiviso in due sezioni, l'una rivolta alla contestualizzazione dell'€™arte a soggetto esotico, della corrente ottocentesca dell'€™Orientalismo e di alcuni suoi esponenti italiani, l'altra riservata alla presentazione del dibattito in merito all'arte a soggetto coloniale nell'ambito della critica d'€™arte del Ventennio. Il terzo capitolo, suddiviso anch'€™esso in diverse sezioni, analizza gli stereotipi maschili e femminili emersi dall'osservazione delle immagini e dalla lettura dei testi d'epoca, tenendo conto di alcuni particolari frangenti storici, quali le guerre italo-etiopiche del tardo Ottocento e del biennio 1935-36, che hanno contribuito alla diffusione di determinati soggetti e iconografie. Il lavoro propone, oltre all'analisi delle immagini, notizie in merito a molti degli artisti citati, utili per comprendere l'arte coloniale del periodo fascista e le vicende dei suoi protagonisti. Concludono il lavoro l'apparato bibliografico, una parte dello spoglio degli articoli d'epoca rintracciati, divisi in fonti a tema artistico e fonti a soggetto etnografico, e il catalogo delle illustrazioni, consistente in una selezione di oltre ottocento elementi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Primo Impero"

1

Fazio, Mara. François Joseph Talma, primo divo: Teatro e storia fra Rivoluzione, Impero e Restaurazione. Milano: Leonardo arte, 1999.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

1942-, Lazzarini Maria Letizia, and Lombardi Paola, eds. L' Italia centro meridionale tra repubblica e primo impero: Alcuni aspetti culturali e istituzionali : giornata di studio, Roma, 13 dicembre 2002. Roma: Quasar, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Convegno internazionale di diritto romano (1998 Copanello, Italy). Ius controversum e auctoritas principis: Giuristi, principe e diritto nel primo impero : atti del Convegno internazionale di diritto romano e del IV Premio romanistico "G. Boulvert", Copanello, 11-13 giugno 1998. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Convegno internazionale "Matronae in domo et in re publica agentes, spazi e occasioni dell'azione femminile nel mondo romano fra tarda repubblica e primo impero" (2014 Venice, Italy). Matronae in domo et in re publica agentes: Spazi e occasioni dell'azione femminile nel mondo romano tra tarda repubblica e primo impero : atti del convegno di Venezia, 16-17 ottobre 2014. Trieste: EUT, Edizioni Università di Trieste, 2016.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Matthiae, Paolo. Ebla: Un impero ritrovato :dai primi scavi alle ultime scoperte. Torino: G. Einaudi, 1989.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

La prima Democrazia cristiana: Progetto politico e impegno culturale. Milano: Edizioni Unicopli, 2014.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Una gloriosa sconfitta: I Colonna tra papato e impero nella prima età moderna (1431-1530). Roma: Viella, 2008.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

La valigia dell'emigrante: Prima della didattica interculturale. Perugia: Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea, 1994.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Russo, Camilla. Firenze nuova Roma: Arte retorica e impegno civile nelle miscellanee di prose del primo Rinascimento. Firenze: Franco Cesati editore, 2019.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Bonazza, Marcello. Il fisco in una statualità divisa: Impero, principi e ceti in area trentino-tirolese nella prima età moderna. Bologna: Il Mulino, 2001.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Primo Impero"

1

Teshima, Yoshinori, Yohsuke Hosoya, Kazuma Sakai, Tsukasa Nakano, Akiko Tanaka, Toshiaki Aomatsu, Kenji Yamazawa, Yuji Ikegami, and Yasunari Watanabe. "Development of Tactile Globe by Additive Manufacturing." In Lecture Notes in Computer Science, 419–26. Cham: Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-58796-3_49.

Full text
Abstract:
AbstractTo understand geographical positions, globes adapted for tactile learning is needed for people with visual impairments. Therefore, we created three-dimensional (3D) tactile models of the earth for the visually impaired, utilizing the exact topography data obtained by planetary explorations. Additively manufactured 3D models of the earth can impart an exact shape of relief on their spherical surfaces. In this study, we made improvements to existing models to satisfy the requirements of tactile learning. These improvements were the addition of the equator, prime meridian, and two poles to a basis model. Hence, eight types of model were proposed. The equator and the prime meridian were expressed by the belt on four models (i.e., B1, B2, B3, and B4). The height of their belt was pro-vided in four stages. The equator and the prime meridian were expressed by the gutter on four models (i.e., C1, C2, C3, and C4). The width of their gutter was provided in four stages. The north pole was expressed by a cone, while the south pole was expressed by a cylinder. The two poles have a common shape in all of the eight models. Evaluation experiments revealed that the Earth models developed in this study were useful for tactile learning of the visually impaired.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Sebastiani, Alessandro, and Elena Chirico. "Dal Primo Impero al Regno di Commodo (Fine I secolo a.C. – Ultimo quarto del II secolo d.C.)." In Diana Umbronensis a Scoglietto, 40–53. Archaeopress Publishing Ltd, 2015. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv170x3vq.10.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bajpai, Anandita. "Introduction." In Speaking the Nation, 1–48. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199481743.003.0001.

Full text
Abstract:
The reforms of 1991 marked a paradigm shift from the Nehruvian import substitution economy to market liberalization. How have the Prime Ministers explained this shift to the population and the world and how are these transformations projected as the glossy embodiment of a New emerging India? How have Prime Ministers attempted to rescue state secularism in moments of crisis? The larger framing of the questions posed by the book is: How do nation-states recalibrate and renegotiate their authority as the vanguards of the nation in times when they come to be severely challenged by forces dubbed under the rubric of ‘globalization’? The author explains how the book treats both the cross cutting themes of state secularism and market liberalization not as two distinct themes, marked by separate events, but as intertwined topics through the lens of the same sources. It grounds why it is important to study prime ministerial oratory.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

"CONSECUENCIAS DEL IMPAGO DE LA PRIMA FRACCIONADA EN EL SEGURO DE VIDA." In Cuestiones controvertidas en materia de derecho de seguros, 21–27. Dykinson, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvr7fb5r.5.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Dixon, Rosalind, and David Landau. "The Abusive Borrowing of Political Constitutionalism and Weak-Form Judicial Review." In Abusive Constitutional Borrowing, 152–75. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780192893765.003.0007.

Full text
Abstract:
This chapter explores the abusive borrowing of an important set of concepts associated with political constitutionalism, or the idea that political institutions such as legislatures, rather than courts, should be chiefly charged with interpreting and enforcing the constitution. It shows how regimes in Hungary and Poland have relied heavily (and erroneously) on these theories to justify attacks on their judiciaries without seeking to develop the set of political and social preconditions which would be necessary for political forms of constitutional interpretation to make sense. It also shows how allies of Prime Minister Benjamin Netanyahu, in Israel, have (so far unsuccessfully) attempted to import the ‘weak-form’, dialogic, or New Commonwealth model of judicial review instantiated in Canada, which allows for a legislative override, in a context where the chief goal was immunizing the Prime Minister from ongoing criminal prosecution.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Antonetti, Antonio. "Pro servitiis nostris. Una prima indagine su formazione e impiego dei vescovi nell’amministrazione del Mezzogiorno angioino." In Formations et cultures des officiers et de l’entourage des princes dans les territoires angevins (milieu XIIIe-fin XVe siècle). Publications de l’École française de Rome, 2019. http://dx.doi.org/10.4000/books.efr.4053.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Coile, Courtney C. "The Geography of Retirement." In Overtime, 49—C2.P86. Oxford University PressNew York, 2022. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780197512067.003.0003.

Full text
Abstract:
Abstract Abstract: As Americans work longer in response to a changing retirement landscape, it is important to ask whether there are groups being left out of this trend. Geography is a natural lens through which to examine this question, given regional disparities in the employment of prime-age individuals. In this chapter, we explore the geography of retirement. We find large differences across U.S. commuting zones in employment rates at older ages, with a gap of about 20 percentage points between areas at the 90th and 10th percentiles of employment. Low-employment areas are systematically different, with a less educated and more diverse population, more low-wage jobs and import competition from China, poorer health outcomes and health care access, lower government spending, and more income inequality. Although these correlations are not necessarily causal, these factors collectively can explain about four-fifths of the geographic variation in employment at older ages.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Shettigar, Jagadish, and Pooja Misra. "Agenda for Atmanirbhar Bharat." In Resurgent India, 153—C3.1.P22. Oxford University PressOxford, 2022. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780192866486.003.0031.

Full text
Abstract:
Abstract ‘Make for the World’ was an appeal by the Prime Minister from the ramparts of the Red Fort in his 74th Independence Day speech. In response to the negative impact of the coronavirus on the healthcare of citizens and the economic impact on the Indian economy, the Government, under the leadership of the Prime Minister, Mr. Narendra Modi, gave a clarion call for an ‘Atmanirbhar Bharat’, i.e. a ‘self- reliant’ India. Atmanirbhar Bharat or a self- reliant India is an endeavour towards making the country into an economic powerhouse that is self- generating and self- sustaining. The vision entails making India into a competitive, self- sufficient, resilient, and competitive nation embedded in the World economy as a nation actively engaging with the rest of the World in terms of trade, a manufacturing hub, and a knowledge exchange nation. Self- reliance means strengthening the country’s competitive power in the long run, unlike the import substitution of the seventies. A self- reliant India would be an India that is built on the pillar of ease of doing business (EODB) and better infrastructure facilities available for industrialists to invest in manufacturing. This would help generate jobs and employment, taking advantage of the demographic dividend and leading to more income in the hands of individuals resulting in higher demand for products and services. The chapter discusses various short and long-term measures and structural reforms which could help India move on the path of being an “Atmanirbhar Bharat” or self-reliant nation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

LEAL CANDIDO, REJANE, DANILO SEITHI KATO, and LAÍS RÉDUA. "ÚLTIMA DÉCADA PRÓ AMBIENTALISTA: OS DISCURSOS NA PESQUISA EM EDUCAÇÃO AMBIENTAL PARA A SUSTENTABILIDADE NA FORMAÇÃO DOCENTE." In Itinerários de resistência: pluralidade e laicidade no Ensino de Ciências e Biologia. Editora Realize, 2021. http://dx.doi.org/10.46943/viii.enebio.2021.01.530.

Full text
Abstract:
O RIO-92 E A AGENDA 21 NA PROMO??O ? SUSTENTABILIDADE MARCAM INCLINA??ES PR?-AMBIENTALISTAS AS QUAIS RESPONDEM DISCURSIVAMENTE SOBRE O AMBIENTE PELO VI?S DO DESENVOLVIMENTO AMBIENTAL. DA COMPREENS?O DA PRODU??O DISCURSIVA DE UMA PESQUISADORA QUE PROP?E ESTUDAR A SUSTENTABILIDADE NA FORMA??O, PROCURAMOS AQUI RESPONDER: ?COMO ESSE PROCESSO APARECE NA MATERIALIDADE DISCURSIVA DA PESQUISA EM FORMA??O DE PROFESSORES E COMO TEM SIDO CONSTRU?DO O POSICIONAMENTO DENTRO DA PESQUISA?? OBJETIVAMOS ANALISAR COMO OCORRE O POSICIONAMENTO NA PRODU??O DE UMA PESQUISA FRENTE ? DEFESA DA IMPORT?NCIA DA FORMA??O DOCENTE EM EDUCA??O AMBIENTAL NA CONSTRU??O DA CONSCI?NCIA PARA SUSTENTABILIDADE, SENDO QUE O TRABALHO PRODUZIDO PODE SER CONSIDERADO UM CAMPO DISCURSIVO. A METODOLOGIA FOI UM ESTUDO BIBLIOGR?FICO DE TESES E DISSERTA??ES, ANALISADOS ? LUZ DE BAKTHIN. OS RESULTADOS APRESENTAM QUE DISCURSOS NA FORMA??O DOCENTE SE BASEIAM EM UM PAR?METRO HEGEM?NICO DE CONCEBER AS CONDI??ES DE SER-ESTAR NO MUNDO, REFLETINDO NAS MEM?RIAS E RELA??ES COM O AMBIENTE.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Ricci, Edmund M., Ernesto A. Pretto, and Knut Ole Sundnes. "Select and Train a Field Research Team and Collect Data (Step 7)." In Disaster Evaluation Research, edited by Edmund M. Ricci, Ernesto A. Pretto, and Knut Ole Sundnes, 115–24. Oxford University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780198796862.003.0011.

Full text
Abstract:
Before beginning data collection in disaster areas, extensive preparations must be made; economical use of time and resources are prime considerations. These may be based on the scout team’s report described in Chapter 10. One member of the evaluation team assumes major responsibility for those preparations and is designated team leader or field research coordinator. The team leader insures optimal use of time spent in the field and adequate preparation of the research team and the community for the research visit. Training all members of the data collection team in the use of all data collection instruments, and in the field protocol, is an essential step in the process. The reliability and validity of the data collected are a function of the ability of the data collectors to properly use the instruments. Often the data required are culturally sensitive. Cultural factors are important confounders in data collection. All data collectors must be familiarized with key aspects of the culture of the area in which they will work; persons from within the disaster region must be incorporated into the research design process, the preparation of the data collection instruments, and in the data collection process itself, as these individuals can assist the ‘out of country’ team members identify and negotiate cultural barriers and sensitivities that could impede the research. This is facilitated by conducting an initial scout survey of the disaster zone and by using a multinational team in the design of research instruments and in the implementation of the evaluation study.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Primo Impero"

1

Hormaza-Mejia, Alejandra, Li Zhao, and Jack Brouwer. "SOFC Micro-CHP System With Thermal Energy Storage in Residential Applications." In ASME 2017 15th International Conference on Fuel Cell Science, Engineering and Technology collocated with the ASME 2017 Power Conference Joint With ICOPE-17, the ASME 2017 11th International Conference on Energy Sustainability, and the ASME 2017 Nuclear Forum. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/fuelcell2017-3142.

Full text
Abstract:
To improve the energy efficiency and achieve zero-net energy goals, as well as to reduce environmental impacts, we demonstrated and evaluated the use of a 1.5 kW Solid Oxide Fuel Cell (SOFC) with Micro-combined heat and power (Micro-CHP) for powering residential homes. In this study, we designed, tested and demonstrated an SOFC Micro-CHP system as a Distributed Generation (DG) prime mover that has high reliability and availability, high efficiency and ultra-low emissions for steady state operation. Energy balances and dynamic analyses of integrating a thermal storage system with the SOFC Micro-CHP system were carried out using a summer load profile of a residence in Southern California. The thermal storage system was found to mitigate the dynamics introduced from the electric water heater and smooth out the residential load profile. Additionally, the integrated thermal storage system and the SOFC Micro-CHP system was found to reduce the overall electricity import and thus the carbon emissions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Utturkar, Yogen, Mehmet Arik, and Mustafa Gursoy. "An Experimental and Computational Sensitivity Analysis of Synthetic Jet Cooling Performance." In ASME 2006 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2006. http://dx.doi.org/10.1115/imece2006-13743.

Full text
Abstract:
Synthetic jets are meso or micro scale fluidic devices, which operate on the "zero-net-mass-flux" principle. However, they impart a positive net momentum flux to the external environment, and are able to produce the cooling effect of a fan sans its ducting, reliability issues, and oversized dimensions. The rate of heat removal from the thermal source is expected to depend on the location, orientation, strength, and shape of the jet. In the current study, we investigate the impact of jet location and orientation on the cooling performance via time-dependent numerical simulations, and verify the same with experimental results. We firstly present the experimental study along with the findings. Secondly, we present the numerical models/results, which are compared with the experiments to gain the confidence in the computational methodology. Finally, a sensitivity evaluation has been performed by altering the position and alignment of the jet with respect to the heated surface. Two prime orientations of the jet have been considered, namely, perpendicular and cross jet impingement on the heater. It is found that if jet is placed at an optimum location in either impingement or cross flow position, it can provide similar enhancement.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Srivastava, Siddharth, and Prabhakar T V. "Achieving Effective Micro-Lecturing using Micro-Tutorials and Micro-Learning-Patterns." In Tenth Pan-Commonwealth Forum on Open Learning. Commonwealth of Learning, 2022. http://dx.doi.org/10.56059/pcf10.7228.

Full text
Abstract:
The traditional micro-lecturing process consists of a micro-lecture followed by an assignment. The complete micro-lecturing process aims to impart understanding skills to students. According to Bloom's taxonomy, the prime objective of a lecturing process is to nurture students' memorization, understanding and application skills. However, due to short lecturing time, micro-lectures often fail to impart application and memorization skills to students. Can we design a micro-lecturing process capable of imparting all three skills to students? This research uses micro-tutorials and micro-learning patterns (MLP) to address this problem. This research explains how the traditional micro-lecturing process can be modified using micro-tutorials and MLP's to enhance students' all three skills simultaneously. // A micro-lecture aims to explain a topic. On the other hand, MLP's provide a systematic way to (a) understand a topic, (b) memorize essential elements associated with the topic and (c) allow learners to apply the gathered knowledge to solve associated problems. These MLP's are implemented using an ordered triplet consisting of micro-lectures, micro-tutorials, and assignments. In this ordered triplet, micro-tutorials are sandwiched between micro-lectures and assignments. So, this ordered triplet can be considered as the modified version of the traditional micro-lecturing process. This modified micro-lecturing process nurtures students' all three skills simultaneously. This happens because, in the modified micro-lecturing process, a micro-lecture explains a topic, nourishing students' understanding skills. This micro-lecture also provides pointers concerning different application areas associated with the topic. Micro-Tutorials uses these pointers to enhance students' application and memorization skills. At the same time, assignments help students to practice and apply their skills to solve different sets of problems. // To prove the validity of our proposed approach, we floated a twenty-day-long 'C' programming course for 62 registered students. We used the modified micro-lecturing process to teach registered students and observed excellent results. For example, we observed a hike of more than 25% in students' problem-solving, application and programming skills. We strongly believe that this research help educators to design pedagogically effective micro-lectures and micro-lecturing systems.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography