Academic literature on the topic 'Presunzione di cui agli artt'

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Journal articles on the topic "Presunzione di cui agli artt"

1

Arienti, Leonardo. "Illegittimo il raddoppio dei termini per l'accertamento delle disponibilità estere non dichiarate (CTP Emilia Romagna, 23 febbraio 2022)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 856–60. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.181.

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Abstract:
Massima La presunzione di evasione e il raddoppio dei termini per l’accertamento sanciti dall’art. 12, D.L. n. 78/2009 con riferimento agli investimenti e alle attività di natura finanziaria detenuti in Paesi a regime fiscale privilegiato e non dichiarati non hanno efficacia retroattiva e dunque non si applicano al contribuente che, per un anno di imposta anteriore all’entrata in vigore della suddetta disposizione, non ha indicato nel quadro RW (inerente il monitoraggio di investimenti esteri o di altre attività estere di natura finanziaria detenute in stati o territori a fiscalità privilegiata) il trust di Jersey di cui è beneficiario e in cui sono segregate le partecipazioni in due società lussemburghesi (e che secondo il Fisco sarebbe interposto).
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2

Cecci, Maddalena. "Profili di rilevanza del trust in ambito IVA (Cass., 18 giugno 2021, n. 17563)." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 140–61. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.61.

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Abstract:
TesiNon è condivisibile la tesi della Suprema Corte secondo la quale, in assenza di un esplicito riconoscimento della soggettività passiva del trust in campo IVA, il solo soggetto su cui grava l’imposta è il disponente. Le operazioni sul fondo in trust, potenzialmente rilevanti ai fini IVA, vengono realizzate dal trustee in quanto gestore, ma l’indagine in merito alla sussistenza dei requisiti per l’assoggettamento ad IVA di una determinata operazione deve essere condotta guardando allo scopo e/o all’attività per la quale il trust è stato istituito. La singolare struttura del trust richiede di porre su due diversi piani di indagine l’individuazione del presupposto soggettivo di cui agli artt. 4 e 5, D.P.R. IVA e la definizione del soggetto passivo nonché del debitore di imposta, così come enucleato dall’art. 17.The author's view The argument of the Supreme Court that considers that the only person on which the tax is charged is the settlor because there is no recognition of the passive subjectivity of the trust in the field of VAT is not acceptable. The natural or legal person who carries out management operations - which may be relevant for VAT purposes – is the trustee, but the assessment in order to the existence of the VAT requirements for a transaction must be assessed in the light of the purpose and/or activity for which the trust was constituted. The particular structure of the trust requires to place on two different investigation plans the identification of the subjective conditions ruled by artt. 4 and 5, D.P.R. no. 633/1972 and the definition of the taxable person and the person liable for payment of tax, as set out in art. 17, D.P.R. no. 633/1972.
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3

"Diritto italiano. Diritti civili." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 142–63. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002011.

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Abstract:
1. Corte costituzionale sentenza 4/7.4.2011 n. 115 - illegittimitŕ costituzionale dell'art. 54, co. 4, del d.lgs. 18.8.2000, n. 267, come sostituito dall'art. 6 del D.L. maggio 2008, n. 92 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica), conv. con mod. dall'art. 1, co. 1, della l. 24.7.2008, n. 125 - violazione dei parametri di cui agli artt. 3 co. 1, 23 e 97 Cost. - sussistenza nella parte in cui la norma ha inserito la congiunzione "anche" prima delle parole "contingibili e urgenti" 2. Corte costituzionale ordinanza 6/15.4.2011 n. 139 - illegittimitŕ costituzionale dell'art. 38 co. 1, d.lgs. 165/2001 nella parte in cui «non consente di estendere l'accesso ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche anche ai cittadini extracomunitari» per violazione artt. 4 e 51 Cost. - mancata sperimentazione da parte del giudice remittente dell'interpretazione costituzionalmente orientata della norma impugnata - conseguente manifesta inammissibilitŕ della questione.NOTA di Marco Paggi, Sull'illegittimitŕ costituzionale della discriminazione nell'accesso al pubblico impiego: un'occasione mancata?RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA3. Corte di cassazione 11.1.2011 - n. 450 - risarcimento danni conseguente a sinistro stradale con lesione di diritti inviolabili della persona straniera - interpretazione costituzionalmente orientata della condizione di reciprocitŕ e conseguente irrilevanza della stessa 4. Corte appello di Genova 24.11.2010 - non manifesta infondatezza della questione di legittimitŕ costituzione degli artt. 1 l. n. 289/90 ed 80, co. 19 l. n. 388/2000 nella parte in cui l'erogazione dell'indennitŕ di frequenza viene subordinata, per il cittadino straniero, alla titolaritŕ della carta di soggiorno - prospettata violazione degli artt. 2, 3, 32, 34, 38, 117 Cost
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4

"Diritto italiano. Diritti civili." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 144–56. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001012.

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Abstract:
1. Corte costituzionale sentenza 9.2.2011 n. 40 - legge regionale Friuli-Venezia Giulia - requisito della cittadinanza comunitaria e residenza triennale - illegittimitŕ costituzionale.2. Corte di cassazione S.U. 15.2.2011 n. 3670 - azione civile contro la discriminazione - regolamento di giurisdizione - giurisdizione ordinaria - sussistenza - azione civile contro la discriminazione - ricorso avverso delibera del Comune - poteri del giudice ordinario - limite della disapplicazione dell'atto amministrativo - sussistenza azione civile contro la discriminazione - procedimento di cui agli artt. 44 TU n. 286/98 e 4 d.lgs. 215/2003 - natura cautelare - sussistenza.
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5

Casini, Carlo, Marina Casini, Maria Luisa Di Pietro, and Emma Traisci. "La Corte Costituzionale e la decostruzione della legge sulla “procreazione medicalmente assistita”." Medicina e Morale 58, no. 3 (June 30, 2009). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2009.245.

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Abstract:
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 151 del 1° aprile (8 maggio) 2009, ha dichiarato da un lato manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale – relativamente agli artt. 3 e 32 della Costituzione – sollevate con riferimento agli artt. 14.1, 6.3 e 14.4 della Legge n. 40 del 19 febbraio 2004; dall’altro ha annullato la regola stabilita nell’art. 14.2 della stessa legge, nella parte in cui limita a tre la generazione del numero di embrioni da trasferirsi in un unico contesto, e quella stabilita nell’art. 14.3 nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni – da realizzare non appena possibile – avvenga senza pregiudizio per la salute della donna. La Corte Costituzionale era stata sollecitata dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio e dal Tribunale di Firenze. Il contributo compie un’analisi critica delle due argomentazioni attraverso le quali la Consulta ha raggiunto le indicate conclusioni così ponendo le condizioni che portano a compromettere pesantemente la struttura basilare della normativa sulla procreazione medicalmente assistita. L’esame critico delle motivazioni ne evidenzia i limiti, le contraddizioni, la mancanza di fondamento scientifico, le lacune. In particolare la Corte non tiene conto del punto di equilibrio nel bilanciamento dei diritti/interessi in gioco raggiunto dalla legge 40 sulla base del principio di “destinazione alla nascita” e omette, come rilevano gli Autori, di impegnare la riflessione sullo statuto dell’essere umano chiamato all’esistenza dalle tecniche di PMA. Le norme dichiarate incostituzionali, infatti, discendono direttamente dal principio informatore di tutta la disciplina: il riconoscimento del concepito come soggetto uguale agli altri soggetti coinvolti nelle procedure. Tale principio è formalmente mantenuto, ma rischia però di essere vanificato dall’annullamento del divieto di produzione soprannumeraria di embrioni umani. ---------- The Constitutional Court’s decision no. 151/2008 of April 1, 2009 (May 8) 2009 avoids the articles 14.2 and 14.3 of the Law no. 40/2004 of February 19, 2004 on artificial fecundation. The Administrative Regional Court of Lazio and Court of Primary Jurisdiction of Florence required a judgment concerning the Law no. 40/04 constitutionality to the Constitutional Court. The present work constitutes of analysis and comment on the Constitutional Court’s decision. The grounds for the judgment no. 151/2008 compromised seriously the aim of the Law no. 40/04 on artificial reproduction. The Authors point out also the lack of a serious widening on legal statute of human embryo within such decision, which is of course the Law no. 40/04 mainstay
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Dissertations / Theses on the topic "Presunzione di cui agli artt"

1

RONCO, STEFANO MARIA. "La nozione di imprenditore nel diritto tributario tra forma societaria e reddito d'impresa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/87602.

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Abstract:
La presente ricerca intende soffermarsi sulla portata della presunzione di cui agli artt. 6, comma 3 e 73, comma 1, T.U.I.R., che – come noto- prevede un meccanismo di automatica riconduzione ex lege di ogni entrata economica prodotta dagli enti collettivi societari commerciali nell’alveo del reddito d’impresa. Si tratta, in particolare, di valutare la ragionevolezza di tale modulo impositivo alla luce del formante normativo e giurisprudenziale. La ricerca si muoverà su due versanti paralleli. In primo luogo – dopo un breve excursus di diritto commerciale - si cercherà di evidenziare come la presunzione di cui agli artt. 6, comma 3 e 73, comma 1 del T.U.I.R., presenti alcuni elementi di incoerenza tali da giustificare l’opportunità di un processo di riconsiderazione in una prospettiva de jure condendo. Ci si interrogherà, quindi, in merito alla possibilità di individuare un modulo impositivo alternativo che permetta di rappresentare con più pienezza - rispetto al criterio del collegamento in forza della forma giuridica - il profilo distintivo che caratterizza gli enti collettivi commerciali rispetto alle altre figure di enti collettivi nonché, più in generale, che possa coordinarsi meglio al complessivo modello del reddito d’impresa. In secondo luogo, si indagherà in merito alla sufficienza della forma giuridica commerciale per la collocazione di ogni entrata economica nell’alveo del reddito d’impresa. Ci si soffermerà, a tale riguardo, sulla tematica dell’abuso della forma giuridica, valutando quali possano essere le conseguenze di tale patologia. Tali profili saranno analizzati alla luce del prisma offerto dall’istituto dell’interposizione, differenziando il fenomeno dell’abuso della forma giuridica a seconda che vengano in considerazione situazione di interposizione reale e di interposizione fittizia. Si formuleranno, in ultimo, alcune riflessioni tese ad approfondire i risvolti in sede di diritto punitivo connessi all’abuso della forma giuridica, prendendo in esame, in particolare, la giurisprudenza formatasi in materia di sanzioni tributarie amministrative ed in materia di confisca in sede di diritto penale.
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Books on the topic "Presunzione di cui agli artt"

1

Gargani, Alberto. Reati contro l'incolumità pubblica: Comprensivo delle contravvenzioni di cui all'art. 658 e agli artt. 672 - 677 c.p. e integrato con le disposizioni speciali in tema di sicurezza ed igiene del lavoro, di tutela dell'ambiente dall'inquinamento idrico e atmosferico e in tema di rifiuti. Milano: A. Giuffrè, 2008.

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2

Astrologo, Annamaria. Le cause di non punibilità. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg249.

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Abstract:
La ricerca prende le mosse da un dato di realtà: la proliferazione delle cause di esenzione della pena nel nostro ordinamento. Oltre che sulle questioni classificatorie e sulla tradizionale problematica (colorata da sfumature aventi una forte connotazione pratica) relativa alla collocazione della punibilità nella sistematica del reato, l’Autrice si sofferma in particolare sui moderni paradigmi di declinazione della non punibilità. L’analisi si concentra, infatti, sui modelli di organizzazione e di gestione di cui agli artt. 6 e 7 del d.lgs. 231/2001, sui permessi di inquinamento e sulla normativa di attuazione italiana in materia di organismi geneticamente modificati. L’attualità dell’indagine, che mantiene come baricentro la non punibilità, si evidenzia con riferimento alla disciplina dell’estradizione, del mandato d’arresto europeo ed altresì con riguardo ad alcune disposizioni dello Statuto della Corte Penale Internazionale. Il percorso, calando i temi “storici” nella dimensione della globalizzazione e della transnazionalità propone una chiave di lettura del tutto inedita.
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