Academic literature on the topic 'Presenza mentale'

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Journal articles on the topic "Presenza mentale"

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Bello, Fiore. "Salute mentale tra assenza e presenza virtuale durante la pandemia." Cliopsy N° 26, no. 2 (October 12, 2021): 57–67. http://dx.doi.org/10.3917/cliop.026.0057.

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Gibertoni, Giancarlo, Michael Fanizza, Stefano Brunello, Sebastiano Pace, Alessio Saponaro, and Fabrizio Starace. "Salute mentale digitale oltre la pandemia." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 146, no. 3 (December 2022): 139–58. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-003008.

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Abstract:
Il periodo di emergenza sanitaria ha costretto gli operatori, soprattutto in un primo periodo, all'utilizzo degli strumenti della telemedicina per vicariare l'impossibilità della relazione in presenza. Tale periodo di crisi ha fornito però anche la possibilità di rivedere alcuni modelli di intervento e di verificare l'introduzione della Telemedicina all'interno dei percorsi clinici assistenziali esistenti. L'articolo si propone di affrontare l'inserimento di tale modalità innovativa nei Servizi di Salute Mentale evidenziandone le caratteristiche, le specificità, i limiti e i vantaggi al fine di aprire la possibilità a percorsi che prevedano una "ibridazione" degli interventi e che considerino la Telemedicina come un ulteriore strumento in dotazione al clinico per un miglioramento complessivo dei percorsi di cura.
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Verrocchio, Maria Cristina. "Psicopatologia dei genitori e maltrattamento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (September 2012): 61–86. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-002004.

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Abstract:
La presenza di un disturbo mentale in un genitore determina un impatto negativo sullo sviluppo e sul benessere dei figli, e si associa ad un elevato rischio di maltrattamento infantile. Questa rassegna si propone di fornire una panoramica attuale degli effetti dei disturbi psichiatrici sulla genitorialitŕ e della relazione tra la psicopatologia genitoriale e il maltrattamento agito sui bambini. Vengono esaminati alcuni studi che si sono interessati di comprendere in che modo esperienze di vittimizzazione infantile subite dai genitori, associate alla psicopatologia, favoriscono la continuitŕ del ciclo intergenerazionale degli abusi. Tramite l'esplorazione di alcune esperienze internazionali, si sottolinea il bisogno urgente di sviluppare, nel nostro Paese, un adeguato coordinamento tra i servizi con l'intento di promuovere la salute mentale dei bambini e la loro protezione.
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Mauro Spicci, Cecilia Picinini, Michela Paternoster, Davide Melli Volterra, and Aaron Downey. "Un'opportunità per crescere insieme: L'esperienza di scuola digitale della Bilingual European School di Milano." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 186–217. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.55.

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Abstract:
Il presente contributo intende restituire le modalità che hanno permesso alla Bilingual European School di trasformare una scuola in presenza in una stimolante esperienza di scuola digitale durante i mesi di lockdown imposto dall’epidemia di Covid-19. Adottando quello che la psicologa americana Carol Dweck definisce “growth mindset” - un approccio mentale che guarda alle sfide come a opportunità di crescita e di sperimentazione di tutto ciò che la novità ha da offrire - la BES ha elaborato una strategia di didattica digitale basata su cinque pilastri fondamentali: Semplicità Comunicazione Equilibrio Riconoscibilità Partecipazione inclusiva
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Oasi, Osmano, Chiara Rossi, Antonella Barlocco, and Roberto Bezzi. "Intervento precoce nella psicosi. In che modo può essere utile? Uno studio catamnestico in un centro di salute mentale i." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (February 2022): 1–7. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa13393.

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Abstract:
Scopo: L'intervento precoce nell'ambito della psicosi dimostra che, intervenendo immediatamente in presenza di sintomi psicotici, è possibile osservare un tasso di successo terapeutico elevato. Inoltre, questo tipo di trattamento massimizza l'efficacia degli interventi terapeutici includendo non solo la figura dello psichiatra, ma anche quella dello psicologo e di altre figure socio-sanitarie. Questo studio si propone di identificare trattamenti terapeutici e assistenziali innovativi e di indagare gli effetti di un trattamento integrato e multidimensionale a distanza di un anno su soggetti con stato mentale a rischio. Metodi: Il presente studio catamnestico ha osservato 30 giovani pazienti (suddivisi in due gruppi da 15) durante un anno di trattamento, confrontando il protocollo di cura standard con un intervento precoce specializzato, denominato Programma TR-43. Il trattamento terapeutico e i risultati sono stati valutati attraverso le consultazioni delle cartelle cliniche dei soggetti e della Scala di Valutazione Globale del Funzionamento (GAF) da parte dei clinici. Risultati: Il gruppo che ha partecipato al Programma TR-43 ha presentato un aumento del punteggio GAF statisticamente significativo. Tale gruppo ha visto una presenza più consistente di professionisti complementari allo psichiatra come lo psicologico, l'infermiere, l'assistente sociale e/o l'educatore di riferimento.Conclusioni: L'esito positivo osservato in tutto il gruppo del Programma TR-43 si basa su un'appropriata gestione del paziente. Un trattamento integrato e multidimensionale, come quello proposto, può quindi produrre risultati clinici migliori rispetto ad uno generico che coinvolga principalmente la figura dello psichiatra. Una riduzione della sua presenza, come nel caso del Programma TR-43, può permettere al paziente di sentirsi meno medicalizzato e più coinvolto nel suo percorso di cura. 
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6

Bisagni, Stefania, Alice Martini, and Angelo Silvestri. "Chat-based Group Psychotherapy: l'inizio della nostra avventura nel cyberspazio." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 154–68. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14030.

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Abstract:
Nel presente articolo viene esposta l'esperienza del passaggio da una terapia di gruppo in presenza a una telematica, svolta attraverso l'utilizzo di una chat. Questo cambiamento è stato attuato a fronte della situazione di pandemia globale causata dalla diffusione del SARS-CoV-2. Lo stato di emergenza ha imposto ai professionisti della salute mentale di ripensare il proprio lavoro per garantire una continuità del percorso psicoterapeutico. Il passaggio alla modalità telematica ha comportato la necessità di interrogarsi in merito a quali fossero le azioni da intraprendere per ri-strutturare il gruppo. A tal fine, si è rivelato utile definire nuove regole del setting e apportare dei cambiamenti alla modalità di conduzione. Le riflessioni qui presentate non pretendono di esaurire l'argomento, quanto piuttosto intendono
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Maglie, Rosita, Claudia Marin, and Ignazio Grattagliano. "Ageismo e psicologi: breve narrative review della letteratura." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (February 2022): 1–21. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa13312.

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Abstract:
Non sono molti gli studi e le ricerche sull'ageismo in Italia e limitate sono anche le casistiche. Eppure, l'aumento della popolazione anziana è un dato costante nel nostro paese, come in Europa e in tutto l'occidente industrialmente avanzato. Gli esperti di psicogeriatria, o coloro che tra gli psicologi scelgono di occuparsi a livello valutativo, clinico, assistenziale, trattamentale, terapeutico, di soggetti in età geriatrica, sono una netta minoranza, rispetto ad aree, bisogni, fasce di età, maggiormente frequentati dai professionisti della salute mentale (si pensi alla età evolutiva, all'adolescenza, o alla età adulta). Eppure, l'aumento notevole dei soggetti anziani comporta la presenza di bisogni di salute, anche e soprattutto psicologica, fino ad ora poco considerati e per questo i professionisti della salute e del benessere mentale sono chiamati a fare uno sforzo per riconoscerli e per poter poi calibrare i loro interventi clinici, assistenziali e terapeutici. L'ageismo, cioè il pregiudizio nei confronti di soggetti in età geriatrica, può caratterizzare anche gli operatori dell'area sociosanitaria, tra cui gli psicologi. Il presente lavoro fa parte di un progetto di ricerca molto più ampio, ancora in fase di implementazione, e vuole rappresentare un iniziale contributo di ricerca di letteratura sul tema ageismo e psicologi.
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Grassi, Aldrigo, Rosella Bruni, Francesca Pileggi, Marco Chiappelli, Massimo Boldrini, Elisa Franceschi, and Daniela Scarafoni. "Analysis and comparative evaluations of the costs of supports and treatments of schizophrenia, affective psychosis, paranoia and neurosis." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 115–24. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005194.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Lo scopo dello studio era quello di verificare, tramite la rilevazione dei costi diretti dei trattamenti terapeutico-riabilitativi, la presenza di associazioni tra quattro gruppi diagnostici (schizofrenia, psicosi affettive, paranoia e disturbi nevrotici) e i loro costi, complessivi e per specifici fattori di costo (assistenza territoriale, attività di riabilitazione e assistenza ospedaliera). Setting – Dipartimento di Salute Mentale e Centro di Salute Mentale (CSM) "Scalo", Azienda USL della Città di Bologna, Emilia-Romagna. Disegno – Sono stati calcolati i costi diretti annui di un campione (n = 75) di tutti i pazienti (n = 745) che durante l'anno hanno avuto più di quattro contatti con il CSM e quelli dei quattro gruppi randomizzati per diagnosi (n = 30 pazienti per gruppo). Principali misure utilizzate – Sono stati calcolati i costi medi unitari di 15 tipi di prestazioni, selezionate sulla base del numero annuo delle prestazioni erogate e del tempo impiegato da ciascuna figura professionale e rilevati i costi dell'assistenza ospedaliera (pubblica e privata). Risultati – Le analisi statistiche effettuate, tramite il Kruskal-Wallis test, hanno evidenziato costi complessivi significativamente più elevati nei pazienti schizofrenici rispetto a quelli del campione e a quelli con diagnosi di disturbo nevrotico; inoltre, i costi delle attivita di riabilitazione dei pazienti schizofrenici sono risultati differire significativamente da quelli rilevati nel campione e nei gruppi diagnostici "paranoia" e "disturbi nevrotici", mentre nessuna differenza significativa tra i gruppi è emersa nei costi dell'assistenza ospedaliera ed in quelli relativi al consumo di farmaci. Conclusioni – I risultati della nostra ricerca dimostrano che i costi dei trattamenti differiscono a seconda della diagnosi (costi diretti più alti nel caso dei pazienti schizofrenici e più bassi in quelli con disturbi nevrotici) e che l'analisi dei costi può consentire di pervenire all'assegnazione di adeguate risorse finanziarie ai Dipartimenti di Salute Mentale per i trattamenti terapeutico-riabilitativi di una vasta gamma di disturbi psichiatrici.
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Lora, Antonio, Gabriella Bai, Callisto Bravi, Roberto Bezzi, Francesco Bulgarini, Antonio Mastroeni, Chiara Schena, and Andrea Terzi. "Patterns of care in community mental health services in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 98–109. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007235.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — L'obiettivo di questo studio è quello di descrivere i patterns di utilizzazione dei pazienti in contatto con 5 Unità Operative di Psichiatria lombarde secondo quattro classi: alti utilizzatori lungoassistiti, alti utilizzatori non lungoassistiti, lungoassistiti non alti utilizzatori, non alti utilizzatori non lungoassistiti. Disegno — Studio descrittivo a partire dai dati ricavati dal Sistema Informativo Psichiatrico regionale; è stata analizzata una coorte di 5.670 pazienti nell'ambito della prevalenza annua relativa all'anno 1994. Setting — 5 Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia (Merate, Treviglio, Crema, Desio, Castano Primo), con una popolazione complessiva di 610.184 residenti di eta superiore ai 14 anni. Principali misure utilizzate — Sono state prese in considerazione alcune variabili sociodemografiche e cliniche relative ai pazienti; oltre un'analisi descrittiva dei quattro patterns, è stata effettuata una analisi logistica multinomiale. Risultari — Gli alti utilizzatori lungoassistiti (AU-LA), pur rappresentando solo il 5.3% del campione (4.9 casi per 10.000 residenti di età superiore ai 14 anni), consumano il 60% delle risorse espresse in SCS; solo la condizione di separato, divorziato, vedovo è predittiva per tale pattern. Gli alti utilizzatori non lungoassistiti (AU-non LA) costituiscono 1.2% del campione (1.1 casi per 10.000) ed utilizzano il 7.8% del SCS. Variabili predittrici di tale pattern sono l'eta compresa tra i 15-44 anni, l'assenza di un'attivita lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici negli anni 1985-1989. I lungoassistiti non alti utilizzatori (LA-non AU) rappresentano il 23.4% della coorte (21.6 casi per 10.000) e vengono al secondo posto per consumo dirisorse (18.1% del SCS). Sono variabili predittive: l'età compresa tra i 15-44 anni, il vivere da solo, l'assenza di un'attività lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici antecedenti al 1990. I pazienti non lungoassistiti non alti utilizzatori (non LA-non AU), pur rappresentando il 70.1% della coorte (64.8 casi per 10.000), consumano solo il 13.8% del SCS. Conclusioni — I dati mostrano che complessivamente l'attivita delle UOP è orientata nei confronti dei pazienti piu gravi, anche se sono rilevabili marcate differenze tra le UOP lombarde rispetto all'utilizzazione dei servizi. È confermata l'utilita di un Sistema Informativo a diffusione regionale che permetta di monitorare l'evoluzione nel tempo e nel territorio regionale dei patterns di utilizzazione.
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Gallo, Eugenio, and Paola Rucci. "Supply, demand and predictive factors of psychotherapies in 10 community mental health services in Emilia Romagna." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, no. 2 (June 2000): 103–12. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008290.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - La ricerca si propone di determinare la domanda e l'offerta di psicoterapia in 10 Centri di Salute Mentale della Regione Emilia Romagna e di identificare i fattori che predicono l'inizio della psicoterapia, impiegando i dati raccolti di routine con il Sistema Informativo Psichiatrico della Emilia Romagna (SIPER). Disegno - Studio prospettico longitudinale su tutti i «nuovi» utenti del 1995 seguiti per un anno dal primo contatto. Analisi univariata (rischio relativo) e multivariata (regressione logistica) di 18 variabili cliniche ed extracliniche. Setting - 10 Centri di Salute Mentale della Emilia Romagna. Risultati - La percentuale dei nuovi utenti che intraprende una psicoterapia è stata del 11.5%, corrispondente ad una incidenza annuale di 5./10000 abitanti ≥18 anni (range 0.9-14.8 tra i Centri). La domanda di psicoterapia è stata del 16.1% (range tra 0.6-33%) includendo le richieste dei pazienti e dei committenti. I fattori predittivi dell'inizio di una psicoterapia sono stati: la presenza dello psicologo nel primo incontro, la richiesta del paziente di psicoterapia, l'età < di 48 anni, una scolarità elevata, essere studenti, vivere con la famiglia d'origine, il Centro a cui ci si rivolti, una diagnosi del raggruppamento diagnostico delle «nevrosi». Ma l'analisi multivariata non ha permesso d'individuare un modello predittivo sufficientemente sensibile. Conclusioni - L'imprevedibilità dell'impiego della psicoterapia sembra dovuta alia mancanza di una chiara scelta sull'uso della psicoterapia nei CSM, come testimonia, in particolare, l'estrema variabilità dell'offerta, e alia mancanza di definite indicazioni.
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Dissertations / Theses on the topic "Presenza mentale"

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GIOVANNINI, CATERINA. "Essere nel momento presente: operazionalizzazione del costrutto di Mindfulness e sue applicazioni cliniche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/83234.

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Abstract:
Il concetto di mindfulness, o presenza mentale, ha assunto gradatamente un ruolo fondamentale nel creare un ponte tra la tradizione buddista e la psicologia occidentale tradizionale. Nella prima parte del presente lavoro passeremo in rassegna la letteratura relativa alla mindfulness. Partendo dalla delineazione delle sue origini orientali, riprenderemo le principali definizioni di mindfulness e le sue operazionalizzazioni come costrutto multidimensionale. In seguito si passerà in rassegna la letteratura relativa alla relazione tra la mindfulness e costrutti psicologici affini, allo scopo di determinarne con maggiore chiarezza i confini e le eventuali sovrapposizioni concettuali. Infine tratteremo delle pratiche capaci di promuovere la mindfulness. Nella seconda parte saranno illustrati i risultati di una serie di studi che abbiamo condotto nel tentativo di dare risposta ad alcuni degli interrogativi relativi al costrutto di mindfulness. Inizieremo presentando i risultati dello studio di validazione italiana del questionario Five Facet Mindfulness Questionnaire (Giovannini et al. 2014). Nel secondo capitolo presenteremo i risultati dell’indagine che abbiamo condotto allo scopo di chiarire il ruolo della mindfulness nella clinica della salute mentale. Successivamente mostreremo gli esiti dello studio effettuato al fine di verificare l’esistenza di un rapporto tra la mindfulness e il costrutto di mentalizzazione. Si vaglieranno, a tal proposito, le tesi di Wallin (2007) ponendo in relazione la prospettiva multifattoriale della mindfulness rilevata nel primo studio, con la componente esplicita della mentalizzazione. Infine saranno presentati gli esiti dello studio di valutazione dell’efficacia di un programma di Mindfulness Based Stress Reduction effettuato attraverso il confronto con un campione di controllo attivo.
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Berger, Carolina Dias de Almeida. "O princípio das modalidades de presença poética: da performatividade à formação da mente corporificada no audiovisual." Universidade de São Paulo, 2016. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/27/27161/tde-22092016-144544/.

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Abstract:
A presente pesquisa teórico-prática apresenta uma análise interdisciplinar da poética de obras de performance audiovisual, multimídia e intermídia, com ênfase em como a performatividade e a presença do artista na execução de sua obra estão imbricados na forma do trabalho, cuja composição é permeada por questões relacionadas ao seu dispositivo técnico. Ao abordar situações específicas de obras que imprimem movimento à forma final, a partir das quais consideramos evidenciarse a manifestação da \"mente corporificada\" do criador e inventor como ponto de conexão entre poética e meios empregados para sua execução, chegamos ao princípio das modalidades de presença poética, a partir do qual discutimos as relações entre corporalidade, performatividade e dispositivo técnico. Através de processo laboratorial de instauração de poética de trilogia de performances multimídia intitulado #LiveLivingPerformanceProject chegamos aos pontos teóricos relevantes do trabalho, entre eles os conceitos de mente corporificada (embodied mind), duplo digital (digital double), digital self e audiovisualidade sincrética digital. O projeto artístico multimídia resultante da pesquisa erige-se em um simbolismo transcendental, de livre adaptação e interpretação de arquétipos de mitologias femininas afrobrasileiras e a partir de especificidades da sabedoria dos povos originários, todos relacionados com os elementos da natureza, que serão foco central de instauração de poética do projeto. Calcados nos elementos da natureza, como forças fundantes de personificações simbólicas e psíquicas, demonstraremos como chegamos ao cerne da poética instaurada em #LiveLivingPerformanceProject ao longo do processo de investigação. Ao experimentar variadas interfaces digitais e sistemas audiovisuais, cruzando nossa experiência prática com observação de processos de instauração de trabalhos de performance, formamos nossa análise através da coesão entre processos práticos e operacionalização de conceitos de diferentes campos da filosofia, das artes das imagens em movimento e das performance arts que discutem questões como visibilidade, multimidialidade, intermedialidade, dispositivo técnico, poética, presença e duplo digital.
This practice-based thesis introduces an interdisciplinary analysis of the poetics of audiovisual performance, multimedia and intermedia works. Emphasizing on how the performativity and the presence of the artist in the execution of his work are intertwined in the form of the work; whose composition is permeated by issues related to its technical device. When discussing specific work situations that attach movement to the final shape; from which we consider evidencing the manifestation of the creator / inventor\'s \"embodied mind\" as the connection point, between poetic and the means employed for its execution, we come to the principle of presence modalities, from which we discuss the relationship between corporeality, performativity and technical device. By means of a laboratorial process to establish the trilogy of multimedia performance poetics, entitled #LiveLivingPerformanceProject, we come to the theoretical points that are relevant to the work, as embodied mind, digital double, digital self and digital syncretic audiovisuality. The multimedia artwork that results from the research is built in a transcendental symbolism. Of free adaptation and interpretation of the mythology of female African- Brazilian archetypes, as well as influences of the knowledge of native American peoples; all related to the elements of nature, that will be the central focus of the introduction of the poetics of the project. Paved with the elements of nature as the psychic and symbolic personifications founding forces, we will demonstrate how we got to the heart of the poetics, which is established throughout the research process. When experimenting with various digital interfaces and audiovisual systems, crossing our practical experience by observing establishment processes of performance projects, we form our analysis through the cohesion between practical processes, and operational concepts from different fields of philosophy, arts of moving images and performance arts, which discuss issues such as visibility, multimediality, intermediality, technical device, poetics, presence and digital double.
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Maciel, Marcelo de Abreu. "Vinde a mim as criancinhas: histórias, memórias e leituras de um tempo presente da saúde mental infanto-juvenil." Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2011. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=6754.

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Abstract:
O presente trabalho toma como reflexão a saúde mental com crianças e adolescentes, estabelecendo como ponto de partida experiências vividas pelo autor como psicólogo desta área. Usa a memória e o biográfico como lugar potente para a reflexão historiográfica e um campo de composições entre forças passadas e o presente. Seguindo os rastros da Reforma Psiquiátrica brasileira e seu cenário dos anos 70 e 80, a tese mostra em alguns fragmentos históricos, o nascimento de uma psiquiatrização e psicologização da infância, ao mesmo tempo em que trata infância e loucura como objetos históricos a partir da presença de Michel Foucault e Philippe Àries no cenário da historiografia. Realça o fato de apesar de crianças e jovens terem ficado longe da agenda da Reforma Psiquiátrica brasileira, isto não significou ausência de movimentações sociais nos anos 70/80, trazendo outras cenas de militância para este público. No decorrer do estudo, discute a saúde mental e sua interface com a justiça e a educação, bem como mostra o avanço das teses cerebrais sobre a criança e os adolescentes. Ao final, o autor discute e estabelece uma reflexão dos espaços de intervenção criados no campo da saúde mental infanto-juvenil, a partir das noções de território, dispositivo, rizoma, clínica e política.
This paper takes as a reflection on mental health with children and adolescents, establishing as a starting point experiences of the author as a psychologist in the area. Uses memory and biography as potent place for historiography reflection and as a field of compositions between past and present. Following the tracks of the Brazilian Psychiatric Reform and its setting of 70 and 80 years, the thesis shows some historical fragments, the birth of a psychiatrization and psychologizing of childhood, at the same time it describes childhood and madness as historical objects from the presence Michel Foucault and Philippe Aries on the stage of history. Highlights the fact that although children and adolescent have stayed away from the agenda of the Brazilian Psychiatric Reform, this did not mean the absence of social movements in the years 70/90, bringing other scenes of activism for this audience. During the study, discusses mental health and its interface with the justice and education, and shows the progress of cerebral thesis on children and adolescents. Finally, the author discusses and provides a reflection of the spots where created in the field of mental health for children and youth, from the notions of territory, device, rhizome, practice and politics.
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Rubenking, Bridget E. "Learning From Crime Dramas: The Role of Presence and Transportation in Attitude Change." Cleveland, Ohio : Cleveland State University, 2008. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=csu1210098917.

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Del, Zozzo Agnese. "Percezione aptica e apprendimento della geometria: immagini mentali, ostacoli e misconcezioni in presenza di deficit visivo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1268/.

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Proctor, Julie. "Auditory hallucinations and the presence of depression in chronic schizophrenia." Thesis, Edith Cowan University, Research Online, Perth, Western Australia, 2000. https://ro.ecu.edu.au/theses/1377.

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Abstract:
This exploratory study examined the predictive relationship among the dimensions of auditory hallucinations and the presence of depression in chronic schizophrenia. Forty seven out-patients from the Inner City Community Mental Health Service participated, all of whom had a diagnosis of chronic schizophrenia and reported experiencing auditory hallucinations. The measures included the Calgary Rating Scale fur Schizophrenia, the Auditory Hallucinations Rating Scale, the Beliefs About Voices Questionnaire and three questions relating to insight into auditory hallucinations from the Schedule for the Assessment of Insight-Expanded Edition. Consistent with other reports, the present study found a prevalence of depressive symptoms in over 40% of the sample. All of the dimensions of auditory hallucinations together accounted for 42% of the variance in depression scores but there was no salient individual dimension that could account for a significant proportion of the variance. It was concluded that other factors, not just auditory hallucinations, are likely to have a role in determining the presence of depression in chronic schizophrenia.
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Melo, Givanya Bezerra de. "Estudo epidemiológico sobre associação entre exposição à violência em diferentes fases da vida e a presença de transtornos mentais em adultos." Universidade Federal de Alagoas, 2015. http://www.repositorio.ufal.br/handle/riufal/1547.

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Abstract:
The study aimed to analyze the association between exposure to violence and the presence of mental disorder in the population aged 18 or more in the neighborhood of Benedito Bentes, Maceió / Alagoas. Epidemiological population-based study of analytical and cross-section, with a pure probability sample of 872 people in a cluster sampling. Data collection in the period from january 26 to march 2, 2015, with residents interviewed in the referenced households. The sociodemographic questionnaire, the Mini International Neuropsychiatric Interview and the Instrument Socioeconomic Stratum were used. The ethical aspects are met. Was obtained prior approval from the Ethics Committee of the Federal University of Alagoas, opinion n.º 608 613. We used the statistical package IBM Statistical Package for Social Sciences (S.P.S.S.) for Windows version 17.0, for statistical analysis, with a 95% confidence interval. In the results, 74.9% of respondents were female, 73.7% of blacks, 7.4 years of study average. The violence against children was prevalent in 12.4%, violence in adulthood by 19.6%, witnessing violence in life and 50.5% triple exposure to violence in 4.1%. Violence in childhood and in adulthood occurred mostly in the victim's home. Suffer violence in childhood was associated with lower socioeconomic status. The non-nuclear family structure was a protective factor for violence in childhood, adulthood or triple. Exposure to violence in childhood was associated with most disorders, with five times more likely to panic attack symptoms with limited; sexual violence in childhood was associated with four times the suicide risk of chances. Suffer violence as an adult was associated with a greater number of disorders, with six times more likely to abuse alcohol. Witnessing violence was associated with some of the disorders, with less force in the associations except substance dependence, with six times more likely. The triple exposure to violence was associated with fewer disorders than those who have experienced violence in adulthood; however, the combinations were more intense, thereby indicating whether the dose- response effect. Most outbreaks of violence demonstrated association with risk of suicide. Victims of sexual violence in childhood or adulthood had more than three times as likely to more risk of suicide. The posttraumatic stress disorder (PTSD) has been associated with sexual violence in adulthood, with ratio greater chances to eight times; there were no significant associations between sexual violence in childhood and PTSD. Exposure to violence was associated with higher chances of manifestation of disorders and suicide risk. There is a pressing need for early identification of victims of violence to offer appropriate psychosocial support. Violence should be a condition investigated in people with disorders history. Managers and health professionals articulated with other sectors need to discuss in amplified form the interrelationship between violence and mental health field in order to propose convergent interventions to local needs.
Fundação de Amparo a Pesquisa do Estado de Alagoas
O estudo teve por objetivo analisar a associação entre exposição à violência e presença de transtorno mental na população com 18 anos ou mais do bairro Benedito Bentes, Maceió/Alagoas. Estudo epidemiológico de base populacional, com caráter analítico e corte transversal, amostra probabilística simples com 872 pessoas, amostragem por conglomerados. Coleta de dados no período de 26 de janeiro a 2 de março de 2015, com entrevistados residentes nos domicílios referenciados. Foram utilizados o Questionário Sociodemográfico, o Mini International Neuropsychiatric Interview e o Instrumento do Estrato Socioeconômico. Os aspectos éticos foram atendidos. Obteve-se aprovação prévia do Comitê de Ética em Pesquisa da Universidade Federal de Alagoas, parecer n.º 608.613. Utilizou-se o pacote estatístico IBM Statistical Package for the Social Sciences (S.P.S.S.) para Windows versão 17.0, para análises estatísticas, com intervalo de confiança de 95%. Nos resultados, 74,9% dos entrevistados são do sexo feminino, 73,7% da raça negra, média de estudo de 7,4 anos. A violência na infância foi prevalente em 12,4%, violência na vida adulta em 19,6%, testemunhar violência na vida em 50,5% e tríplice exposição à violência em 4,1%. A violência na infância bem como na vida adulta ocorreu em sua maioria no domicílio da vítima. Sofrer violência na infância associou-se a estrato socioeconômico mais baixo. A configuração familiar não nuclear foi fator de proteção para a violência na infância, na vida adulta ou tríplice. A exposição à violência na infância esteve associada à maioria dos transtornos, com cinco vezes mais chances para ataque de pânico com sintomas limitados; a violência sexual na infância associou-se a quatro vezes mais de chances de risco de suicídio. Sofrer violência quando adulto associou-se a um maior número de transtornos, com seis vezes mais chances para abuso de álcool. Testemunhar violência associou- se com alguns dos transtornos, com menor força nas associações, exceto dependência de substâncias, com seis vezes mais chances. A tríplice exposição à violência associou-se a um menor número de transtornos em comparação aos que sofreram violência na vida adulta; no entanto, as associações foram mais intensas, evidenciando-se assim o efeito dose-resposta. A maioria das manifestações de violência demonstrou associação com risco de suicídio. As vítimas de violência sexual na infância ou na vida adulta tiveram mais que o triplo de chances a mais para risco de suicídio. O transtorno de estresse pós-traumático (TEPT) esteve associado a sofrer violência sexual na vida adulta, com razão de chances superior a oito vezes; não foram encontradas associações significativas entre sofrer violência sexual na infância e TEPT. A exposição à violência esteve associada a maiores chances de manifestação de transtornos e risco de suicídio. É premente a necessidade de identificação precoce das vítimas de violência com oferta de suporte psicossocial adequado. A violência deve ser uma condição investigada em pessoas com histórico de transtornos. Gestores e profissionais de saúde articulados com outros setores necessitam discutir de maneira ampliada a inter-relação entre violência e o campo da saúde mental, a fim de propor intervenções convergentes com as necessidades locais.
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8

Bardales, Aranibar Giovanna Marissa. "Representaciones mentales de apego en un grupo de mujeres que presentan desórdenes alimenticios." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/4885.

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Abstract:
La presente investigación tiene como propósito describir las representaciones mentales de apego en un grupo de mujeres diagnosticadas con un desorden alimenticio. Para ello, se contó con la participación de 30 mujeres entre 18 y 32 años (M = 22.87, D.E = 3.92) que acuden a dos hospitales psiquiátricos. Así, para acceder a sus representaciones de apego, se aplicó el Autocuestionario de los Modelos Internos de las Relaciones de Apego para adultos (CaMir). Los resultados obtenidos muestran que las participantes poseen un apego mayormente inseguro, reportando una baja percepción de apoyo respecto a sus experiencias pasadas y actuales. Además, la mayoría de las participantes evidencian una percepción de mayor preocupación y ansiedad en sus vínculos que de distanciamiento emocional; no obstante, algunas de ellas poseen niveles igualmente elevados en ambas estrategias de apego inseguro. Asimismo, en las escalas relacionadas al apego preocupado y evitativo, las participantes muestran representaciones de apego de sus experiencias de infancia que difieren del ideal teórico de seguridad, más no en sus experiencias con la familia actual. De esta manera, los resultados muestran que la percepción de inseguridad pareciera no reproducirse en la evaluación de sus vínculos actuales.
The purpose of this study was to describe the attachment representations in a group of women diagnosed with an eating disorder. For this aim, 30 women aged between 18 and 32 years old (M =22.87, D.E = 3.92) that attended two psychiatric hospitals were assessed. To evaluate their attachment representations, a self report questionnaire of attachment for adults (CaMir) was used. The results showed that the participants have an insecure attachment, reporting a low perception of parental support regarding their past and actual experiences. Moreover, most of the participants show a perception of higher preoccupation and anxiety in their relationships than emotional distance; but some of them have levels equally elevated in both of the insecure attachment strategies. Additionally, in the scales related to the preoccupied and dismissing attachment, the participants show attachment representations of their childhood experiences that differ from the theoretical ideal of security, but not in their experiences with their actual family. In this way, the results show that the perception of insecurity doesn‟t seem to reproduce in the evaluation of their actual bonds.
Tesis
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9

Gómez, Cardeña Sophia Lorena. "Representaciones maternales en madres primerizas que presentan sintomatología depresiva postparto." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2011. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/1197.

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Abstract:
El objetivo del presente estudio es describir las representaciones maternales en un grupo de 15 madres primerizas de sector socioeconómico bajo que presentan sintomatología depresiva postparto. La edad de las participantes oscila entre los 18 y 32 años (DE= 5.14) y de la de sus bebés entre los 2 y 11 meses (DE= 3.24), siendo el promedio de 21 años y 5.6 meses, respectivamente. Las madres obtuvieron entre 14 y 22 puntos (M= 15.67) en la Escala de Depresión Postparto de Edinburgh. A través de un enfoque cualitativo, se utilizó una entrevista semiestructurada elaborada bajo la teoría de la constelación maternal (Stern, 1997) y las representaciones que conforman la organización de la identidad: el modelo sobre sí misma como madre, el modelo sobre el bebé y el modelo sobre la propia madre. Los resultados demuestran que si bien las representaciones elaboradas de estos tres modelos se centran en cualidades negativas de sí misma y de los otros, existen aspectos positivos en sus representaciones, aunque no son predominantes. Además, surge la preocupación de no poder ejercer efectivamente el rol de cuidado del bebé, al percibir que no cuentan con una red de apoyo capaz de proveer ayuda instrumental y contención afectiva y al evocar vínculos tempranos caracterizados por el descuido y conflicto. Se discuten estos resultados en relación a la dinámica propia de la sintomatología depresiva postparto
Tesis
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10

Jesus, Antonio Eduardo Mendonça de. "Um olhar sobre Itapira : a presença dos hospitais psiquiatricos e suas relações com a comunidade." [s.n.], 1996. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/308995.

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Abstract:
Orientador: Egberto Ribeiro Turato
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Ciências Médicas
Made available in DSpace on 2018-07-21T22:29:09Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Jesus_AntonioEduardoMendoncade_M.pdf: 5793516 bytes, checksum: 72e0f2df0262625526360aa5c42a4849 (MD5) Previous issue date: 1996
Resumo: A presente pesquisa é um estudo de historiografia e crítica da presença dos hospitais psiquiátricos em uma pequena comunidade do interior de São Paulo, a cidade de Itapira, e de suas relações com essa mesma comunidade a partir da subjetividade construída pelos agentes institucionais. Este trabalho procurou reconstituir a formação social e religiosa do muni-,cípio para contextualizar o surgimento, o esenvolvimento e a multiplicação dos hospitais psiquiátricos locais, o que permitiu, ainda, delinear suas características de acordo com os saberes e práticas de seus agentes
Abstract: This investigation is an historiographical and critical analysis of the psychiatric hospitaIs in the city of Itapira in the State of São Paulo, Brazil, and of their relationship with the community as well as the community's view of these institutions. For this the social and religious background ofthe city was reconstructed to explain the development and expansion of local psychiatric hospitaIs which allowed to delineate their characteristics according to the knowledge and practice oftheir agents
Mestrado
Psicologia Medica e Psiquiatria
Mestre em Saude Mental
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Books on the topic "Presenza mentale"

1

Mensa presents the ultimate mental challenge. London: S.Paul, 1995.

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2

Deshmukh, Vinod D. Presence: The key to mental excellence. Jacksonville, Fla: S.V. Deshmukh (3600 Rustic Lane, Jacksonville 32217), 1990.

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3

Will, Pearson, Hattikudur Mangesh, and Hunt Elizabeth, eds. Mental Floss Presents Forbidden Knowledge: A Wickedly Smart Guide to History's Naughtiest Bits (Mental Floss Presents). New York: Collins, 2005.

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4

Mad, bad and sad: A history of women and the mind doctors from 1800 to the present. London: Virago, 2008.

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5

Lynge, Inge. Mental disorders in Greenland: Past and present. Copenhagen: Kommissionen for Videnskabelige Undersøgelser i Grønland, 1997.

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6

Outsider art: Contemporaneo presente = the contemporary present : collezione Fabio e Leo Cei. Milano: Jaca Book, 2015.

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7

Calabro, Marian. Clinton County ARC, past & present. Hasbrouck Heights, N.J: CorporateHistory.net, 2009.

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8

Theatre, Royal Court, ed. Royal Court Theatre presents The sweetest swing in baseball. London: Faber and Faber, 2001.

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9

In the shadow of our steeples: Pastoral presence for families coping with mental illness. New York: Haworth Pastoral Press, 1999.

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10

W, Albee George, Kessler Marc, Goldston Stephen E, and Joffe Justin M, eds. The Present and future of prevention: In honor of George W. Albee. Newbury Park: Sage Publications, 1992.

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Book chapters on the topic "Presenza mentale"

1

Franck, Georg. "4. Mental presence and the temporal present." In Brain and Being, 49. Amsterdam: John Benjamins Publishing Company, 2004. http://dx.doi.org/10.1075/aicr.58.05fra.

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2

Gardner, William I. "Behavior Therapies: Past, Present, and Future." In Mental Retardation and Mental Health, 161–72. New York, NY: Springer New York, 1988. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4612-3758-7_14.

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3

Pillai, Jayesh S., Uday A. Athavankar, Colin T. A. Schmidt, and Simon Richir. "Presence in Visual Mental Imagery." In Advances in Visual Informatics, 627–39. Cham: Springer International Publishing, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-02958-0_57.

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4

Rogers, Anne, and David Pilgrim. "Past, Present and Future." In Mental Health Policy in Britain, 207–27. London: Macmillan Education UK, 2001. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-137-03963-7_12.

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5

Spalek, Basia, and Mark Spalek. "Presence for mental health and wellbeing." In Integrative Counselling and Psychotherapy, 1–24. | Edition. | New York: Routledge, 2019.: Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780203732915-1.

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6

Scheerenberger, Richard C. "Past, Present, and Future Roles for Institutional Settings in the Care of Mentally Retarded/Mentally Ill Persons." In Mental Retardation and Mental Health, 409–15. New York, NY: Springer New York, 1988. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4612-3758-7_38.

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7

Riva, Giuseppe, Cristina Botella, Rosa Baños, Fabrizia Mantovani, Azucena García-Palacios, Soledad Quero, Silvia Serino, et al. "Presence-Inducing Media for Mental Health Applications." In Immersed in Media, 283–332. Cham: Springer International Publishing, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-10190-3_12.

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8

Sung-kil, Min, and Yeo In-sok. "Mental Health in Korea: Past and Present." In International and Cultural Psychology, 79–92. Boston, MA: Springer US, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4899-7999-5_5.

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9

Mjøsund, Nina Helen, and Monica Eriksson. "Salutogenic-Oriented Mental Health Nursing: Strengthening Mental Health Among Adults with Mental Illness." In Health Promotion in Health Care – Vital Theories and Research, 185–208. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-63135-2_15.

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Abstract:
AbstractThis chapter focuses on mental health promotion with a salutogenic understanding of mental health as an individual’s subjective well-being encompassing both feelings and functioning. Mental health is an ever-present aspect of life, relevant for everybody; thus, to promote mental health is a universal ambition. Our chapter is written with adults with mental illness in need of mental health nursing in mind. To understand the present and make suggestions for the future, knowledge of the past is needed. We elaborate on historical trends of nursing, nursing models, and the hospital setting to support our statement; persons with mental illness need a more complete mental health nursing care, including salutogenic mental health promotion. In the last part of the chapter, we introduce the salutogenic-oriented mental health nursing, and further showing how salutogenesis can be integrated in nursing care for persons with mental illness. As well as elaborating on the features of salutogenic-oriented mental health nursing, and briefly present the Act-Belong-Commit framework for mental health promotion as an example of salutogenesis in nursing practice.
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10

Chan, Sally. "Mental Health Nursing Education: Past, Present, and Future." In Education about Mental Health and Illness, 1–21. Singapore: Springer Singapore, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-10-0866-5_4-1.

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Conference papers on the topic "Presenza mentale"

1

Kleinman, Lisa. "Physically present, mentally absent." In CHI '07 extended abstracts. New York, New York, USA: ACM Press, 2007. http://dx.doi.org/10.1145/1240866.1241031.

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2

Manea, Mirela, Adela Magdalena Ciobanu, and Mihnea Costin Manea. "ANXIETY - THERAPEUTIC OPTIONS FROM PAST TO PRESENT." In The European Conference of Psychiatry and Mental Health "Galatia". Archiv Euromedica, 2023. http://dx.doi.org/10.35630/2022/12/psy.ro.28.

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Abstract:
Anxiety is a diffuse fear of an object, rather potential than present, it is detached from concrete and projected in the future. It associates psychomotor restlessness and has neurovegetative response. Anxious symptoms create a discomfort that patients experience with great difficulty. Whether we are talking about generalized anxiety, or we are talking about anxious paroxysms, patients call for help, sometimes in Emergency Room (ER) because of irrational fear of death, or fear of madness. The anxiety disorder is common in all medical healthcare offices, but especially in psychiatry. The therapeutic attitude is based on the same principles everywhere, but there are situations in which the treatment differs and psychotic anxiety, the particular form requiring admission into specialized service, is under discussion here. If in the past, the first intention was benzodiazepine (BZD) anxiolytics at the moment, they are increasingly finding their place in the therapeutic scheme. The beneficial effect installs quickly, but when balancing the balance versus risk, balances often tend to overcome the anxiolytic classics. Nowadays, more frequently, protocols recommend administering SSRI antidepressants to treat anxiety. In the case of emergency in which anxiety occupies a main place, such as psychotic anxiety, it is necessary to prescribe antipsychotics, especially atypical antipsychotics. For these reasons, we aim to share our experience for patient benefit.
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3

Rocha, Maria Laura Marques, and ANAMARIA CARDOSO. "A PRESENÇA DA PSICOTERAPIA NO TRATAMENTO DE DEPENDENTES QUÍMICOS COM TDAH." In Seminário Internacional de Saúde Mental e Uso de Substâncias Psicoativas: anais. Recife, Brasil: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/138852.1-4.

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4

"PS-006 - IMPACTO EN SALUD MENTAL EN JÓVENES CON ADICCIÓN A REDES SOCIALES." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.ps006.

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Abstract:
Introducción: Las redes sociales (RRSS) están omnipresentes en nuestra sociedad y se han convertido en una herramienta fundamental de relación social y difusión de información en las últimas décadas. La nueva era digital ha supuesto profundos cambios de interacción entre los usuarios, especialmente entre los más jóvenes. En España, 38 millones de usuarios utilizan redes sociales habitualmente. Entre la población de 14 a 24 años, un 70% usa algún tipo de red social y le dedica una media de 1,42 horas diarias. Paralelamente, se ha detectado un aumento en la demanda de consultas y atención hospitalaria en salud mental en este grupo de población. Los principales trastornos detectados son depresión, ansiedad, baja autoestima, alteraciones del sueño e ideación suicida. Objetivos: determinar el impacto en salud mental que supone la adicción a redes sociales en población adolescente y los determinantes de uso que condicionan la aparición de trastornos mentales. Material y métodos. Realización de búsqueda bibliográfica en bases de datos, seleccionando artículos de los últimos diez años utilizando palabras clave: “mental health”, “young people” y “social network”. Resultados y conclusiones. La revisión concluye que el uso de redes sociales en población adolescente se correlaciona, en un determinado grupo, con índices más altos de depresión, ansiedad, problemas de autoimagen y riesgo de suicidio así como problemas de disfunción cognitiva y alteraciones del sueño. Sin embargo, estos resultados deben ser interpretados con cautela al intentar identificar cuáles son las condiciones de uso y factores que predisponen al desarrollo de estos trastornos mentales. Dada la presencia cada vez mayor del mundo digital en las próximas generaciones resulta crucial evaluar el bienestar con relación al uso de redes sociales e implementar estrategias que fomenten un manejo responsable de las mismas.
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5

"Transformation of the Concept of Rehabilitation in Present-Day Context." In Congress on mental health meeting the needs of the XXI century. Gorodets, 2016. http://dx.doi.org/10.22343/mental-health-congress-compendium333-335.

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6

Wang, Yitong. "The Present Situations, Causes, and Clinical Therapy of Depression in College Students." In International Conference on Mental Health and Humanities Education (ICMHHE 2020). Paris, France: Atlantis Press, 2020. http://dx.doi.org/10.2991/assehr.k.200425.071.

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7

TERASHIMA, SHOGO. "THE PRESENT STATE OF MENTAL HEALTH SERVICES IN JAPAN." In IX World Congress of Psychiatry. WORLD SCIENTIFIC, 1994. http://dx.doi.org/10.1142/9789814440912_0276.

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8

Xuan, Wang. "Present Situation and Strategies on Higher Education for Individual of Disability." In 2021 2nd International Conference on Mental Health and Humanities Education(ICMHHE 2021). Paris, France: Atlantis Press, 2021. http://dx.doi.org/10.2991/assehr.k.210617.133.

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"O-030 - RENDIMIENTO COGNITIVO DE PACIENTES CON PATOLOGIA DUAL: INFLUENCIA DEL TRASTORNO MENTAL COMORBIDO." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.o030.

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Abstract:
Objetivos: La comorbilidad entre adicciones con sustancia y trastornos mentales severos se encuentra en al menos el 50% de los pacientes que presentan una u otra condición. Los trastornos mentales severos más comunes en pacientes con patología dual son esquizofrenia (SZ), trastorno bipolar (TB) y depresión mayor (DM). La comorbilidad de estas patologías es un fenómeno con características clínicas propias y se asocia con cambios neurocognitivos que van más allá de los síntomas psiquiátricos, lo que conlleva importantes implicaciones terapéuticas, un aspecto que ha sido poco estudiado. Material y métodos: Se exploró el rendimiento cognitivo a 120 hombres con patología dual en tratamiento, 40 por cada grupo de comorbilidad: SZ+, TB+ y DM+. Todos ellos cumplían con un mínimo de tres meses de abstinencia, la mayoría policonsumidores y se hallaban compensados del trastorno mental severo. Se aplicó una batería de pruebas neuropsicológicas estandarizadas para evaluar distintas habilidades cognitivas (atención, memoria, funciones ejecutivas, entre otras). Resultados y conclusiones: El desempeño de los tres grupos es inferior al de la población normal (excepto en errores perseverativos del Wisconsin Test), con rendimiento alterado en memoria a corto plazo, reconocimiento y capacidad de aprender nueva información verbal. La comparación entre grupos reveló diferencias significativas, siendo el grupo de SZ+ el que peor rinde en memoria a corto plazo, aprendizaje verbal, “span” atencional y reconocimiento (F≥4,421, p≤0.014; eta≥0,070). Este peor desempeño en las pruebas aumenta a medida que el tiempo discurre, observándose cierta fatiga cognitiva especialmente en el grupo SZ+. Los tres grupos rindieron peor en tareas que involucran funciones ejecutivas. Esta investigación constata que el perfil neurocognitivo de los pacientes duales se ve modulado por el trastorno mental severo comórbido, siendo el grupo de SZ+ el más vulnerable. Futuros estudios deberán explorar y confirmar estas dificultades como indicadores o endofenotipos de la esquizofrenia dual.
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10

"PREVENCIÓN DEL SUICIDIO EN PACIENTES CON PATOLOGÍA DUAL. EXPERIENCIA EN PROGRAMA AMBULATORIO MULTIDISCIPLINAR." In 23° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2021. SEPD, 2021. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2021p092s.

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Abstract:
Introducción: La incidencia de suicidio es mucho mayor en personas con trastornos mentales, estimándose que hasta un 90% de las personas que se suicidan los padecen. El consumo de sustancias es una comorbilidad frecuente del resto de enfermedades mentales e implica un riesgo de suicidio aún mayor. La literatura que recopila la experiencia clínica avala la utilidad de medidas y programas específicos para su prevención. Congruentemente, los planes estratégicos de salud mental de la Comunidad de Madrid han incluido entre sus prioridades la prevención del suicidio, planteándose como objetivo general reducir la conducta suicida en la población de Madrid mediante el establecimiento de medidas en el ámbito sanitario. Objetivos: En el presente trabajo se expone el proceso terapéutico multidisciplinar que se lleva a cabo en el contexto de un programa especifico que se puso en marcha en 2013 en el Centro de Salud Mental de Retiro para responder a estos objetivos. Esta iniciativa, a la que se aportó el nombre de PRISURE (programa de prevención de riesgo de suicidio del CSM Retiro) es un programa de intervención ambulatoria de atención inmediata, intensivo, integral y multidisciplinar (participan todas las categorías profesionales del CSM) para pacientes que presenten riesgo de suicidio moderado-grave. De forma paralela al desempeño clínico, los profesionales que lo integran realizan labor de difusión y de contacto con otras entidades que se dedican a la prevención de suicidio, así como con asociaciones de familiares y pacientes. Resultados y conclusiones: Se exponen los resultados obtenidos durante los años de recorrido del programa y las peculiaridades de los pacientes duales que participan en el mismo. Los pacientes con patología dual mostraron diversas diferencias demográficas y clínicas, así como un mayor riesgo de suicidio. Es necesario continuar investigando para definir posibles estrategias de prevención del suicidio en estos pacientes.
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Reports on the topic "Presenza mentale"

1

Santo, Loredana, Zachary Peters, and Carol DeFrances. Emergency Department Visits for Adults with Mental Health Disorders: United States, 2017–2019. National Center for Health Statistics (U.S.), December 2021. http://dx.doi.org/10.15620/cdc:112081.

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2

Tomaskova, Hana, Matej Kucera, Marek Stodola, and Anna Kagstrom. Systematic review of tools available to measure mental health literacy in children and adolescents. INPLASY - International Platform of Registered Systematic Review and Meta-analysis Protocols, September 2022. http://dx.doi.org/10.37766/inplasy2022.9.0054.

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Abstract:
Review question / Objective: The aim of the present study was to conduct a systematic search in order to find available tools for monitoring and evaluating the mental health literacy of children and adolescents under the age of 19 years. Condition being studied: Mental health literacy is an essential part of mental illness prevention and early-identification. Number of tools exist to assess mental health literacy in the adult population. However, very few studies focus on tools that are aimed at assessing mental health literacy of children and adolescents, and evaluate quality of these tools.
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3

Barboza Peralta, Mónica del Carmen, Dianys María Mercado Salgado, Julio César Blanquicett Romero, and Viviana María Ruiz Arias. Desarrollo de brigadas de salud mental en instituciones educativas basada en la experiencia. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, September 2022. http://dx.doi.org/10.16925/gcgp.52.

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Abstract:
La presente guía se propone como una herramienta de apoyo para el desarrollo de brigadas de salud mental en instituciones educativas, con el fin de proporcionar las fases requeridas para la planeación, la ejecución y la valoración del impacto generado en la población. Las brigadas de salud mental constituyen una de las estrategias principales de intervención en el marco de la Proyección Social de la Universidad Cooperativa de Colombia. Así mismo, la experiencia adquirida por los autores en su desarrollo para el programa de Psicología y la Facultad de Ciencias Sociales y Humanas de la sede Montería se materializa ofreciendo un derrotero para el uso de estudiantes y profesores con un enfoque solidario.
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4

Bayley, Stephen, Darge Wole, Louise Yorke, Paul Ramchandani, and Pauline Rose. Researching Socio-Emotional Learning, Mental Health and Wellbeing: Methodological Issues in Low-Income Contexts. Research on Improving Systems of Education (RISE), April 2021. http://dx.doi.org/10.35489/bsg-rise-wp_2021/068.

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Abstract:
This paper explores methodological issues relating to research on children’s socio-emotional learning (SEL), mental health and wellbeing in low- and lower-middle-income countries. In particular, it examines the key considerations and challenges that researchers may face and provides practical guidance for generating reliable and valid data on SEL, mental health and wellbeing in diverse settings and different cultural contexts. In so doing, the paper draws on the experience of recent research undertaken in Ethiopia to illustrate some of the issues and how they were addressed. The present study extends earlier 2018-2019 RISE Ethiopia research, expanding its scope to consider further aspects of SEL, mental health and wellbeing in the particular context of COVID-19. In particular, the research highlights that the pandemic has brought to the fore the importance of assessing learning, and learning loss, beyond academic learning alone.
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Lykins, Amy, Joey Tognela, Kylie Robinson, Rosie Ryan, and Phillip Tully. The mental health effects of eco-anxiety – a systematic review of quantitative research. INPLASY - International Platform of Registered Systematic Review and Meta-analysis Protocols, January 2023. http://dx.doi.org/10.37766/inplasy2023.1.0025.

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Abstract:
Review question / Objective: The aim of the review is to synthesise findings from quantitative studies that investigate ecological grief, eco-anxiety, and climate-anxiety in relation to self-reported mental health. Population of interest: The general adult population aged 18 years. Exposure (risk factor): The exposure is defined as the presence of any ecological grief, eco-anxiety, and/or climate-anxiety that is quantified either before, concurrently, or after a mental health symptom (e.g. depression, and/or anxiety - see Outcomes). As ecological grief, eco-anxiety, and climate-anxiety are relatively new concepts that lack a standard definition, we will include validated and emerging unvalidated self-report measures of these constructs, as well as closely related constructs; solastalgia, eco- and climate-grief, eco- and climate-guilt, eco- and climate-distress, eco- and climate-despair, eco- and climate-worry. Ineligible exposures are detrimental environmental events (e.g. flood, bushfire, drought) or climatic conditions (e.g. ambient temperatures) or distress related to psychosocial impacts of environmental events (e.g. loss of income or housing due to landslide). Comparator: The general adult population aged 18+ without ecological grief, eco-anxiety, and/or climate-anxiety or related constructs as defined above in Exposure. Outcome: The primary outcomes are mental health symptoms quantified by validated self-report measures of depression, anxiety, stress.
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Näslund-Hadley, Emma, Juan Manuel Hernández Agramonte, Kelly Montaño, Olga Namen, Guiselle Alpizar, Úrsula Luna, Laura Ochoa, et al. Hablemos de política educativa en América Latina y el Caribe #4: Educación inicial remota y salud mental durante la pandemia COVID-19. Inter-American Development Bank, November 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002890.

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Abstract:
Una encuesta a 62.837 cuidadores de niños de cuatro países latinoamericanos indagó sobre sus experiencias con la educación a distancia de emergencia y la salud mental durante la pandemia de COVID-19. Los hallazgos sugieren que la crisis aumentará las desigualdades de aprendizaje ya existentes. Además, por causa de la pandemia COVID-19, los cuidadores de niños de 0 a 7 años reportan impactos sustanciales en su propia salud mental. Entre estos, las mujeres presentan los niveles de malestar más elevados al ser quienes se encargan de la mayor parte del apoyo con la educación a distancia de sus hijos. Los cuidadores informan que la pandemia de COVID-19 y los esfuerzos de contención asociados han tenido efectos sustanciales en la salud mental y el bienestar de sus hijos. Los hallazgos sugieren que en América Latina se avecinan consecuencias para la salud mental a una escala sin precedentes entre los niños.
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Rancans, Elmars, Jelena Vrublevska, Ilana Aleskere, Baiba Rezgale, and Anna Sibalova. Mental health and associated factors in the general population of Latvia during the COVID-19 pandemic. Rīga Stradiņš University, February 2021. http://dx.doi.org/10.25143/fk2/0mqsi9.

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Abstract:
Description The goal of the study was to assess mental health, socio-psychological and behavioural aspects in the representative sample of Latvian general population in online survey, and to identify vulnerable groups during COVID-19 pandemic and develop future recommendations. The study was carried out from 6 to 27 July 2020 and was attributable to the period of emergency state from 11 March to 10 June 2020. The protocol included demographic data and also data pertaining to general health, previous self-reported psychiatric history, symptoms of anxiety, clinically significant depression and suicidality, as well as a quality of sleep, sex, family relationships, finance, eating and exercising and religion/spirituality, and their changes during the pandemic. The Center for Epidemiologic Studies Depression scale was used to determine the presence of distress or depression, the Risk Assessment of Suicidality Scale was used to assess suicidal behaviour, current symptoms of anxiety were assessed by the State-Trait Anxiety Inventory form Y. (2021-02-04) Subject Medicine, Health and Life Sciences Keyword: COVID19, pandemic, depression, anxiety, suicidality, mental health, Latvia
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MOSKALENKO, OLGA, and ROMAN YASKEVICH. ANXIETY-DEPRESSIVE DISORDERS IN PATIENTS WITH ARTERIAL HYPERTENSION. Science and Innovation Center Publishing House, March 2021. http://dx.doi.org/10.12731/2658-4034-2021-12-1-2-185-190.

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Abstract:
Our article presents a review of the literature and considers the most pressing problem of modern medicine - a combination of anxiety-depressive states in patients with cardiovascular diseases, which are more common in people of working age, having a negative impact on the quality of life of patients, contributing to the deterioration of physical, mental and social adaptation, which further leads to negative socio-economic consequences.
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Ghanipoor Machiani, Sahar, Aryan Sohrabi, and Arash Jahangiri. Impact of Regular and Narrow AV-Exclusive Lanes on Manual Driver Behavior. Mineta Transportation Institute, October 2020. http://dx.doi.org/10.31979/mti.2020.1922.

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Abstract:
This study attempts to answer the question of how a narrow (9-ft) lane dedicated to Automated Vehicles (AVs) would affect the behavior of drivers in the adjacent lane to the right. To this end, a custom driving simulator environment was designed mimicking the Interstate 15 smart corridor in San Diego. A group of participants was assigned to drive next to the simulated 9-ft narrow lane while a control group was assigned to drive next to a regular 12-ft AV lane. Driver behavior was analyzed by measuring the mean lane position, mean speed, and mental effort (self-reported/subjective measure). In addition to AV lane width, the experimental design took into consideration AV headway, gender, and right lane traffic to investigate possible interaction effects. The results showed no significant differences in the speed and mental effort of drivers while indicating significant differences in lane positioning. Although the overall effect of AV lane width was not significant, there were some significant interaction effects between lane width and other factors (i.e., driver gender and presence of traffic on the next regular lane to the right). Across all the significant interactions, there was no case in which those factors stayed constant while AV lane width changed between the groups, indicating that the significant difference stemmed from the other factors rather than the lane width. However, the trend observed was that drivers driving next to the 12-ft lane had better lane centering compared to the 9ft lane. The analysis also showed that while in general female drivers tended to drive further away from the 9-ft lane and performed worse in terms of lane centering, they performed better than male drivers when right-lane traffic was present. This study contributes to understanding the behavioral impacts of infrastructure adaptation to AVs on non-AV drivers.
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TABUNOV, I. A., A. P. LAPINA, M. M. KOSTYCHEV, P. S. BEREZINA, and A. V. NIKIFOROVA. METHODOLOGICAL RECOMMENDATIONS FOR COACHES WORKING WITH CHILD ATHLETES ENGAGED IN ROCK CLIMBING. SIB-Expertise, December 2022. http://dx.doi.org/10.12731/er0621.06122022.

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Abstract:
The methodological guide will present aspects that will be useful for coaches in working with their students, in particular psychological work with athletes during the training process and during the competition, and specifically in the pre-start period. It is important for the coach to teach the athlete the techniques of psychological protection, including restoring the stability control system, reducing feelings of anxiety and countering it. It is important to carry out special psychological training. Including effective preparation for competition, based on: social values; formation of mental "internal support"; overcoming psychological barriers. Every day the degree of development and influence of sports reaches a new level. Also, the requirements for athletes in technical, physical and tactical readiness are increasing, respectively, the result of competitive activity will already be determined by readiness and psychological attitude. Psychological preparation is a process aimed at creating a state of mental readiness for competition in athletes. This should be considered the subject of psychological preparation for competitions in sports.
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