Academic literature on the topic 'Predisposizione'

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Journal articles on the topic "Predisposizione"

1

Cesaroni, Francesca Maria, and Domenico Consoli. "ICT e piccole imprese. Il Cubo della Predisposizione Tecnologica Aziendale." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (May 2015): 73–100. http://dx.doi.org/10.3280/maco2015-001004.

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2

Ancis, Luca. "Il demanio marittimo a finalità turistico-ricreativa: le misure adottate dall'Italia in materia di balneazione." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 227–43. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030014.

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Abstract:
In Italia si è sviluppato un articolato dibattito sulle misure e gli accorgimenti da adottare nella ripresa delle attività turistico-ricreative della balneazione. Per consentire di adeguare le misure di contenimento del contagio alla situazione epidemiologica in atto in ciascuna realtà territoriale, il d.l. 16 maggio 2020, n. 33, convertito con emendamenti nella l. 14 luglio 2020, n. 74, ha scelto di affidare direttamente alle Regioni e alle Province autonome la predisposizione di appositi protocolli e linee guida.
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3

Dčttore, Davide, Paolo Antonelli, Barbara Santoni, and Ilaria Pazzaglia. "La prevenzione del bullismo omofobico: un intervento sulle discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (March 2012): 39–60. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2012-001003.

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Abstract:
Valutazione dell'efficacia di un intervento di prevenzione del bullismo omofobico, svolto nel Comune di Firenze su 338 studenti di classi secondarie di primo ordine, attraverso la costruzione di uno strumento ad hoc, somministrato prima e dopo l'intervento, basato su un'attenta analisi della letteratura scientifica. I risultati mostrano l'efficacia dell'intervento nell'aumentare nei partecipanti la conoscenza e la consapevolezza rispetto alla definizione e alla rielaborazione dei concetti di genere, stereotipo, ruolo, discriminazione, orientamento sessuale e omofobia. Sviluppi futuri: predisposizione di una valutazione a lungo termine.
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Sluzki, Carlos E. "Dalla madre schizofrenogena alla vulnerabilitŕ genotipica: aggiornamento sul tema "schizofrenia e famiglia"." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 137–54. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002010.

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Abstract:
Questo articolo esamina in modo aggiornato tre linee correlate di ricerca sul tema famiglia e schizofrenia, ciascuna con importanti implicazioni cliniche: gli studi su "emozioni espresse", le ricerche su bambini ad alto e basso rischio genetico, adottati in etŕ precoce da famiglie prive di precedenti episodi patologici, e i recenti progetti comunitari di "prevenzione primaria" o individuazione pre-clinica e trattamento integrato rivolto a giovani ad alto rischio di schizofrenia. Ciascuna ricerca si interseca con l'altra, contribuendo ad una prassi che si arricchisce considerando l'interazione fra predisposizione genetica ed ecosistema familiare.
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Frassoldati, Francesca, and Matteo Robiglio. "Regolare la città per la sua trasformazione. Spunti da un dialogo con la Città di Torino." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 20–23. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098003.

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Abstract:
In Italia, è da tempo una consuetudine trans-disciplinare criticare la burocrazia che regola le operazioni sulla città. Eppure la norma di oggi è il prodotto - codificato e temporaneamente fissato - di una lenta costruzione sociale e tecnico-amministrativa. L'articolo si interroga su come sia possibile incorporare e generalizzare, da parte della pubblica amministrazione, le esperienze regolative maturate nei conflitti e nelle contraddizioni di società e mercati in trasformazione strutturale. Tre sezioni fanno luce sulla rilevanza della stratificazione delle stagioni storiche dei codici urbani, delle relazioni fra gli elementi della città nella predisposizione di nuovi quadri di riferimento, e delle ragioni per riconsiderare, nella città del riuso, le condizioni operative dei codici stessi.
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6

Gonnelli, S., and C. Cepollaro. "Fisiopatologia dell'osteoporosi involutiva." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3_suppl (October 1994): 5–12. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s303.

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Abstract:
L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da riduzione della massa ossea, deterioramento microarchitettonico del tessuto osseo e conseguente aumento della fragilità ossea e della predisposizione alle fratture. Questa definizione, stabilita nella consensus conference di Copenhagen (1990)1 e confermata in quella di Hong Kong (1993)2, sottolinea come la fragilità ossea che caratterizza l'osteoporosi sia la conseguenza non solo della riduzione della massa ossea, ma anche del danno architettonico che ne deriva. Viene inoltre precisato come l'osteoporosi divenga clinicamente rilevante solo quando il paziente presenti una frattura. L'osteoporosi, più che una malattia, deve essere considerata una condizione a rischio al pari della ipertensione arteriosa e dell'ipercolesterolemia3. Le osteoporosi possono essere primitive o secondarie e verranno qui analizzate in dettaglio.
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7

Cardillo, Eleonora, and Silvia Molina. "IAS-IFRS e rendicontazione socio-ambientale: una verifica della estendibilità dei principi generali del Framework alla valutazione della qualità dei documenti volontari." FINANCIAL REPORTING, no. 1 (February 2011): 37–72. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-001003.

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Abstract:
Obiettivo del presente lavoro è investigare sull'osservanza delle caratteristiche qualitative individuate dal Framework IASB nella predisposizione dei bilanci sociali e di sostenibilità, evidenziando al contempo la necessità di introdurre l'obbligatorietà del rispetto dei medesimi, in quanto elementi ritenuti imprescindibili per la produzione di documenti socio-ambientali attendibili. Nello specifico, lo studio empirico è fondato sull'analisi dei report pubblicati da un campione di imprese quotate nel periodo 2004-2008, con l'intento di verificare, attraverso un'indagine quali-quantitativa l'"utilità" dei bilanci socio-ambientali, la quale dipende dalla comprensibilità, significatività, attendibilità e comparabilità delle informazioni in essi contenute. I dati rilevati, statisticamente elaborati, rappresentano l'atteggiamento qualitativo di risposta delle società alle caratteristiche individuate dal Framework, quale scelta consapevole o inconsapevole di allineamento ad esse.
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Corda, Gian Paolo. "Le implicazioni macro-urbanistiche delle reti di mobilitŕ sulla pianificazione a scala comunale." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 15–22. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059003.

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Abstract:
Nel caso di studio si esaminano le potenzialitŕ derivanti al contesto urbano dalla posizione privilegiata che deriva dai collegamenti ferroviari del Sempione e del Gottardo, potenziati dai nuovi trafori, e dal possibile rilancio dell'aeroporto della Malpensa. Sul piano macrourbanistico, l'interesse deriva dal fatto che queste condizioni risultano strategiche per garantire un piů equilibrato assetto regionale, capace di superare l'insufficienza delle relazioni tra le cittŕ di corona della Lombardia e di valorizzare il sistema economico milaneselombardo nel suo complesso. L'occasione č stata quella di verificare come la predisposizione di un Pgt debba muoversi non solo in coerenza con un assetto pianificatorio sovraordinante ma come possa concorrere a sviluppare le potenzialitŕ derivanti da un assetto urbano e contribuire al perfezionamento di un grande sistema di cittŕ di rango europeo, non esaurito dalla sola Milano e dall'area urbana centrale.
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Daugareilh, Isabelle. "La legge francese sul dovere di vigilanza al vaglio della giurisprudenza." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 159–77. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170001.

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Abstract:
La legge francese del 27 marzo 2017 sul dovere di vigilanza si inscrive in un processo di giu-ridificazione della responsabilità sociale d'impresa e di responsabilizzazione delle imprese transnazionali che segna una tappa fondamentale nella trasformazione da impegno a carattere volontario in obbligo legale. Una delle sfide più rilevanti del processo di attuazione della legge riguarda precisamente la traduzione concreta di tale obbligo di predisposizione di un piano di vigilanza come semplice obbligo documentale o come obbligazione di mezzi rafforzata. Il pre-sente contributo intende sottolineare la tensione esistente tra i due tipi di obbligo, all'origine della resistenza delle imprese e di controversie giudiziali e dottrinali alimentate dalle carenze e ambiguità di un testo legislativo molto breve su un tema nuovo e complesso, che presuppone un esercizio completamente diverso dai comuni obblighi di reporting, contrariamente a quanto auspicano le imprese a cui tale disciplina deve applicarsi.
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Favaretto, Matteo. "Book Review: Il continuo e il discreto nella scrittura di Pirandello. Una lettura narratologica della predisposizione scenica delle." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 46, no. 1 (March 2012): 226–28. http://dx.doi.org/10.1177/001458581204600122.

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Dissertations / Theses on the topic "Predisposizione"

1

Tomat, Erika. "Clausole statutarie di predisposizione successoria e tutela dei legittimari." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421560.

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Abstract:
The research was conducted analysing the many ways through which the participants in a commercial company may regulate in the by-laws what happens to a participation upon the relevant holder’s death, with specific focus on how the position of the deceased participant’s legittimari (i.e. those persons who are entitled by law to a minimum share of deceased’s estate), is affected by such by-laws provisions commonly known as “clausole di predisposizione successoria”. The work was structured moving from a preliminary recognition, through the review of case law and business practice, of the most frequent clauses, that were divided into two main classes: on the one side, provisions excluding or restricting the possibility for the heir of a participant to join the company and, on the other side, clauses that instead cause, or encourage, the heir to become a participant in the company. In such contest the research analyzed in particular the legal issues arising out of each type of clause (inevitably involving both succession law’s and commercial law’s profiles), in order to attempt solving them in the light of civil law principles, also by means of a comparison against corresponding statutes of German. The reference to the notions of inter vivos deeds and mortis causa deeds, alongside those of post mortem and trans mortem deeds, allowed to draw further distinction among the clauses in question, transversal to that above outlined, based on the relevant legal nature and on the remedies granted by our legal system should such clauses result in a breach of the rights of the legittimari.
La ricerca è stata condotta approfondendo il tema della disciplina statutaria della sorte della partecipazione sociale nell’ipotesi di morte del socio di una società di capitali, avendo particolare riguardo al profilo dell’incidenza - sulla posizione dei legittimari del socio defunto - delle pattuizioni spesso presenti nei contratti sociali e note come clausole di predisposizione successoria. Il lavoro è stato strutturato partendo da una preliminare ricognizione, attraverso l’esame della giurisprudenza e della prassi statutaria, delle clausole più frequenti, le quali sono state inquadrate in due principali categorie: da un lato, le pattuizioni che hanno quale effetto principale quello di escludere o limitare l’ingresso in società del successibile del socio defunto e, dall’altro lato, le clausole che, al contrario, determinano o favoriscono l’assunzione della qualità di socio da parte di tale successibile. Nell’ambito delle due tipologie ora menzionate, la tesi ha approfondito le problematiche giuridiche inerenti a ciascun tipo di clausola (inevitabilmente implicanti profili di diritto commerciale e successorio), nel tentativo di individuarne la soluzione alla luce delle categorie del diritto civile, anche attraverso una riflessione, in un’ottica comparatistica, sui corrispondenti istituti di diritto germanico. In particolare, il richiamo alle nozioni di atti inter vivos e mortis causa, accanto a quelle dei negozi post mortem e trans mortem, ha permesso di operare un’ulteriore classificazione delle clausole esaminate, trasversale rispetto a quella precedentemente illustrata, in relazione alla loro natura giuridica e al sistema di tutele predisposto dal nostro ordinamento per il caso in cui all’operatività di dette clausole possa ricollegarsi una lesione delle ragioni dei legittimari.
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Riboli, Michele <1990&gt. "Consumatore Skincare e Digitalizzazione: la predisposizione all'utilizzo di strumenti digitali di diagnosi della pelle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15606.

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Abstract:
L’innovazione tecnologica dell’ultimo decennio ha influenzato fortemente il modo di vivere degli individui e della società. Dal momento in cui la tecnologia diventa familiare, infatti, si crea una sorta di gioco d’ibridazione dei confini che consente ad ogni individuo di vivere una realtà allargata dove i contenuti, le relazioni e le azioni si fondono in maniera fluida e dinamica. Questo processo sta avvenendo anche nel settore della cosmetica dove il consumatore ha cambiato radicalmente il suo processo decisionale e d’acquisto, introducendo molta più complessità e touchpoints, in particolare digitali. È per questo, infatti, che le aziende del settore stanno investendo nella creazione di strumenti digitali in grado di accompagnare il consumatore verso un'esperienza d'acquisto e di consumo aumentata. In particolare, nel mondo dei trattamenti viso si stanno sviluppando strumenti di diagnosi della pelle, facilmente consultabili con il proprio smartphone, per rendere più semplice la scelta delle crema viso perfetta e allo stesso tempo stare accanto al proprio consumatore prima, durante e dopo l’acquisto. Tuttavia, seppur la potenzialità di questi strumenti sembra essere riconosciuta tra gli addetti ai lavori, la loro diffusione è piuttosto recente e ancora lontana dall’essere un successo. L’obiettivo della ricerca infatti sarà da una parte indagare la predisposizione all’utilizzo di questi tool digitali e dall’altra delinearne gli sviluppi futuri.
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3

KHAN, MOHAMMAD FAISAL JAMAL. "Studio genetico, epigenetico e istologico delle schisi orofacciali: influenza del sesso nella predisposizione alla malattia." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2017. http://hdl.handle.net/11392/2488255.

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Abstract:
Le Schisi Orofacciali (OFC), comprendenti le labio/Palatoschisi (CL/P) e le Palatoschisi (CPO) sono quarte più frequenti malformazioni congenite. Si presentano prevalentemente in forma non-sindromica (nsCL/P e nsCPO), con eziologia multifattoriale. La loro prevalenza alla nascita varia a seconda del sesso: le CL/P sono più comuni tra i maschi, mentre le CP sono più comuni tra le femmine. Nel presente studio abbiamo esplorato il ruolo delle differenze di sesso nella eziologia delle OFC non sindromiche (nsOFC), con indagini genetiche, epigenetiche ed istologiche. Lo studio genetico ha utilizzato triadi genitori-figlio affetto degli studi EUROCRAN e ITALCLEFT. Abbiamo analizzato due varianti comuni del gene TGFA (Transforming growth factor α) (TGFA/Taq1/4nt del e TGFA/11nt ins/del), osservando che la variante TGFA/Taq1/4nt del associa a rischoi di nsCL/P in modo opposto nei maschi rispetto alle femmine.Lo studio genetico è stato esteso a indagini specifiche per le forme di nsCPO studiando varianti funzionali nei geni LOXL3 (Lysyl oxidase like 3) e GRHL3 (Grainyhead like 3). I risultati hanno evidenziato una significativa segregazione asimmetrica degli alleli minori della variante di GRHL3 ma non di LOXL3. L’associazione è risultata essere influenzata dal genere del figlio affetto, con un rischio di nsCPO aumentato di tre volte negli omozigoti recessivi ed significativamente associata alla mancata supplementazione in gravidanza con acido folico o alla esposizione al fumo di tabacco.L'interazione dei geni fetali con l'ambiente intrauterino materno è un elemento critico che condiziona il corretto sviluppo del feto, ed alterate combinazioni genotipo-ambiente possono portare ad anomalie di sviluppo, quali i difetti di chiusura del tubo neurale, patologie cardiache congenite e nsOFC. Utilizzando una biobanca di campioni di tessuto labiale da casi di nsCL/P, abbiamo eseguito per la prima volta indagini epigenetiche analizzando i livelli di metilazione genomica globale (promotore di LINE-1) nei tessuti adiacenti alla schisi. Abbiamo osservato un significativo aumento di metilazione sul lato mediale del labbro superiore rispetto al lato laterale. La differenza è risultata particolarmente evidente nei maschi nati da madri che durante la gravidanza non hanno praticato la supplementazione con acido folico.I risultati di questo studio, seppur preliminari, evidenziano l'importanza dell’epigenetica nell’eziologia delle nsCL/P ed aprono la strada a nuove e più estese indagini.Utilizzando la biobanca tissutale abbiamo analizzato le dimensioni delle fibre muscolari dell’orbicularis oris (OO) in casi di nsCL/P. Non abbiamo osservato differenze tra i due lati della schisi. Tuttavia, il lato mediale nei maschi è risultato con fibre di diametro significativamente minore rispetto alle femmine. L’indagine non ha rilevato alcuna significativa differenza di diametro tra le fibre muscolari del lato mediale e quelle del lato laterale della schisi. Tuttavia, confrontando il valori rilevati nei due sessi, è risultato che nei maschi la sezione delle fibre muscolari nel lato mediale è significativamente più piccola rispetto a quella osservata nelle femmine.In conclusione, entrambi gli studi genetici in triadi nsOFC hanno prodotto risultati di associazione sesso-specifica, dando enfasi al ruolo del dimorfismo sessuale negli studi di associazione genetica di nsOFC. I risultati dello studio epigenetico evidenziano livelli di metilazione influenzati dal sesso e dipendenti dalla supplementazione con acido folico. Infine, l’analisi del diametro delle fibre muscolari del OO nei due sessi consolida ulteriormente le differenze endogene di sesso osservate nei casi con nsOFC. Nel complesso, i risultati conseguiti suggeriscono l’esistenza differenze nei due sessi nello sviluppo del labbro. Queste differenze sesso-specifiche potrebbero essere estese anche ad altri distretti anatomici, ed avere un ruolo anche in altre anomalie congenite.
The Orofacial clefts (OFC), including Cleft Lip w/o Palate (CL/P) and Cleft Palate only (CPO) are the fourth most common birth defect. They occur as syndromic and nonsyndromic (nsCL/P and nsCPO), and have a multifactorial etiology. Their birth prevalence varies with sex, with CL/P being common in males and CP on the contrary are common in females. In the present thesis we factored sex differences, alongside common phenomenon’s affecting the cleft etiology and help value the sex dependent endogenous differences in nsOFC. Our first approach was the family based association analysis, to explore genes-sex influence on the susceptibility of nsOFC. We genotyped nsCL/P case-parent trios from EUROCRAN and ITALCLEFT studies, for selected transforming growth factor A (TGFA), TGFA/Taq1/4nt and TGFA/11nt insertion deletion. We observed a sex dependent association of TGFA/taq1/4nt variant in developing nsCL/P, with an opposite effects in male and female infants. The work was further extended to nsCPO group, where we checked lysyl oxidase like 3 (LOXL3) and Grainyhead like 3 (GRHL3) in the susceptibility of developing nsCPO and tested for gene-sex and gene-environment interaction. For this, we genotyped nsCPO case-parents trios for selected variants in the two genes. We observed no significant segregation of minor allele for LOXL3. Whereas the GRHL3 showed a significant segregation of minor allele. Moreover, there appeared a female biased risk for both LOXL3 and GRHL3 variant. For both tested genes there was no risk with mothers genotype. The risk of both gene-variant was influenced by infants genotype, with a threefold increased risk for GRHL3 variant for homozygous infants. Furthermore, for LOXL3 variant, the mothers environment factors showed no evidence of nsCPO risk with infant genotype, while GRHL3 variant showed significant risk to infants born to mothers without folic acid supplementation and smoking. The interaction of the fetal genes with the mothers intra-uterine environment is a critical window for proper development of the fetus, where any disruptions or modifications can influence fetal development as well can lead to birth related anomalies such as NTDs, CHDs and nsOFC. We checked changes in global LINE-1 DNA methylation on the closest possible tissue (lip) involved in the etiology of cleft. A significantly increased in methylation on the medial side was observed. We also observed significant scores inclined to males born to non-folic acid supplemented mothers. The outcome of the present study entails the importance of epigenetic modification and opens a new directional window in the etiology of cleft. This study is the first to explore methylation status in human cleft lip and warrants replications with a larger set of samples. An advantage of CL/P lip tissue bank, directed us to different level from genetic to histology, where we explored sex dependent differences in the orbicularis oris (OO) muscle fibre diameter on the lateral and medial sides of the cleft lip. We observed no significant change in the muscle fibre diameter for the two cleft sides. However, the medial side of male against female appeared significant, with males having smaller muscle diameter compared to females. Both family based association study, entails sex based segregation of minor allele, consolidating our emphasis of sexual dimorphism in gene association studies of nsOFC, which is generally ignored. Moreover the epigenetic study throws light on sex based modification of genes, reflecting that the two sexes can respond differently to the mothers in-utero environment. In addition our histological evaluation on OO muscle diameter in the two sexes further validate the endogenous sex based differences observed in the nsOFC. Based on our result it appears reasonable to suggest differential gene regulation mechanism in two sexes that can influences human phenotypes, including reproductive, physiological and disease traits, such as OFC.
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Strumolo, Mara. "Metodologie per l'analisi dell'evoluzione della domanda e dell'offerta energetica in Emilia Romagna a supporto della predisposizione del PAESC." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'elaborato si concentra inizialmente su costruzione ed analisi dei bilanci energetici Eurostat a livello regionale (BER), in quanto strumenti fondamentali alla base della pianificazione energetica. In particolare, lo studio parte dal bilancio regionale dell’Emilia Romagna per l'anno 2017 per poi proseguire con la "discesa di scala" a livello locale, esponendo le modalità di compilazione di un bilancio energetico comunale (BEC). Si riportano dunque le due strade che è possibile percorrere per giungere alla stesura di un BEC, le quali trovano le proprie fondamenta rispettivamente in una logica "top-down" e una "bottom-up". In seguito, si passa ad una trattazione dettagliata del "Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima" (PAESC) e si prosegue con l'esposizione del caso studio relativo alla città di Parma. Ci si sofferma infine sulle criticità relative alla raccolta dei dati necessari alla compilazione dei bilanci energetici e si conclude con le possibili prospettive future di miglioramento.
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Cicolella, Claudio. "Predisposizione di un centro di recupero e riparazione AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) informatiche usate dell'Ateneo di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3051/.

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Lusa, Nicholas. "Upgrade della test station per 54 magneti correttori di HO (alto ordine) di HiLumi-LHC con predisposizione del sistema per le misure magnetiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17412/.

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Abstract:
L’attività di ricerca alla base della presente tesi è stata svolta al laboratorio LASA (Laboratori Acceleratori e Superconduttività Applicata) dell'INFN di Milano, e ha per oggetto l’upgrade della nuova stazione di test per i magneti superconduttori correttori di alto ordine per l’acceleratore di particelle HiLumi-LHC al CERN di Ginevra, con predisposizione del sistema per le misure magnetiche. In particolare il lavoro di tesi riguarda la predisposizione del sistema per le misure magnetiche, che consiste nell'inserimento/integrazione di una sonda per le misure magnetiche e della relativa interfaccia di controllo nello schema di un generico apparato di misura. La progettazione è soggetta a stringenti vincoli: i materiali utilizzati non devono essere magnetici, per evitare distorsioni del campo, devono possedere buone caratteristiche a temperature criogeniche (non devono divenire fragili), devono essere caratterizzati da uno specifico coefficiente di contrazione termica per evitare deformazioni plastiche alla temperatura di test; inoltre il sistema di fissaggio dell’apparato di misure magnetiche deve essere compatibile con l’utilizzo di sonde di misura aventi diverse dimensioni ed ingombri; infine, per ottenere misure precise, l'allineamento sonda-magnete deve avere una tolleranza estremamente limitata.
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Modesto, Fabrizio. "I sistemi di raccolta rifiuti domiciliare con predisposizione alla tariffazione puntuale: come cambiano i comportamenti della popolazione servita. Il caso concreto di Casalecchio di Reno nella provincia di Bologna." Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5880/.

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Abstract:
La tesi presenta il nuovo sistema di raccolta rifiuti domiciliare integrale, con predisposizione alla tariffazione puntuale, avviato nel Comune di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Oltre alla descrizione tecnica ed organizzativa del nuovo servizio, sono stati confrontati i dati di tre periodi temporali con i relativi grafici di comparazione
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SAITTA, CLAUDIA. "Predisposition to hematological malignancies in children and adults: from genetic profiling to clonal evolution." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/365155.

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Abstract:
Recenti evidenze hanno dimostrato come la predisposizione rivesta un ruolo cruciale nel 5-10% dei tumori pediatrici. Ciò nonostante, è ancora un ambito nebuloso, che va ulteriormente investigato. Nell’adulto, l’evoluzione clonale agisce in modo simile: l’accumulo di mutazioni somatiche dovuto all’età, aumenta la prevalenza di neoplasie mieloidi tra gli individui più anziani. Come specifici pathway di co-occorrenza predispongano a tumori ematologici, è da indagare in modo più approfondito. In questo studio, ci siamo focalizzati sul ruolo della predisposizione genetica nei tumori ematologici del bambino e dell’adulto, allo scopo di migliorare le conoscenze riguardo alle alterazioni genetiche che agiscono nella fase pre-leucemica. Abbiamo realizzato il nostro studio attraverso diverse tasks, caratterizzate dall’obiettivo comune di scandagliare il ruolo della predisposizione genetica nel promuovere la trasformazione neoplastica. Innanzitutto, abbiamo sequenziato una corte di 120 diagnosi consecutive di pazienti pediatrici affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta e casi sporadici con altri tumori ematologici, così come casi con ricorrenza familiare. Il profiling genetico ha confermato il ruolo cruciale di alcuni geni nella Leucemogenesi, come quelli appartenenti al pathway di RAS, sia in termini di incidenza, sia di patogenicità. Inoltre, ha fatto luce sulle mutazioni germinali nelle Coesine: queste alterazioni, solitamente associate a sindromi genetiche denominate Coesinopatie, non sono eventi sporadici, ma si presentano con una frequenza non trascurabile (6%) e degna di ulteriori approfondimenti. Considerando questa evidenza, ci siamo focalizzati sulle varianti germinali dei geni STAG1 e RAD21. I nostri risultati hanno dimostrato che queste alterazioni sono responsabili di una scarsa coesione cromatinica, promuovono quindi instabilità genetica spontanea e sono caratterizzati da meccanismi di riparo al danno del DNA difettivi. Pertanto, geni che non sono classicamente correlati alla fase conclamata delle neoplasie ematologiche pediatriche promuovono condizioni che predispongono al cancro, aggravando infatti il rischio di eventi somatici responsabili dell’insorgere della neoplasia. Al fine di valutare il contributo della predisposizione genetica considerando tutto l’arco della vita, abbiamo investigato il ruolo dell’Evoluzione Clonale nell’adulto. Nonostante sia considerato un fenomeno fisiologico nell’invecchiamento, è anche significativamente associato a malattie cardiovascolari, tumori solidi e neoplasie ematologiche. Lo screening mutazionale di 1794 individui anziani (oltre 80 anni) ha permesso di stabilire un modello basato su tre gruppi di rischio, in cui l’accumulo differenziale di mutazioni somatiche dipendente dall’età aumenta la prevalenza di neoplasie mieloidi o malattie associate all’infiammazione. Nello specifico, le mutazioni dei geni dello Splicing, di JAK2, o la presenza di mutazioni multiple (DNMT3A, TET2, ASXL1 con lesioni genetiche aggiuntive), nonché le varianti con frequenza allelica ≥ 0,096, hanno un valore predittivo positivo per le neoplasie mieloidi. Infine, abbiamo sottolineato il ruolo delle mutazioni dei geni dello Splicing non solo come eventi precoci nella patogenesi, ma anche in una fase precedente, figure chiave nel determinare l’insorgenza della malattia mielodisplasica. In conclusione, una migliore conoscenza e caratterizzazione di queste alterazioni può avere impatti clinici differenti. In primo luogo, può garantire una migliore comprensione del processo di tumorigenesi, aprendo nuovi scenari in merito al contributo della Predisposizione genetica e dell’Evoluzione Clonale nelle neoplasie ematologiche. Inoltre, può avere conseguenze significative sia nella terapia dei pazienti, sia nella consulenza genetica familiare: consentirebbe quindi strategie di sorveglianza mirate e aggiustamenti terapeutici paziente-specifici.
Despite genetic predisposition occurs in 5-10 % of pediatric cancer, it is still a nebulous field, that has to be better characterized. In the adult setting, clonal evolution acts similarly, and age-dependent accumulation of somatic mutations increases the prevalence of myeloid neoplasms among older individuals. How the specific co-occurrence of somatic events predisposes to hematological malignancies have to be further clarified. In the present project, we focused our attention in dissecting the role of genetic predisposition in both childhood and adult hematological malignancies, with the purpose of improving knowledge about genetic alterations that act in pre-leukemic phase. We planned and developed our study through several tasks, characterized by the joint purpose of investigating the contribution of genetic predisposition in promote tumor transformation. Firstly, we screened a cohort of 120 consecutive diagnosis of pediatric patients affected by Acute Lymphoblastic Leukemia and sporadic cases with other hematological malignancies, as well as cases with familiar recurrence. Genetic profiling confirmed the crucial role of some genes in Leukemogenesis, like those belonging to Ras pathway, both in term of incidence and pathogenicity. Moreover, it shed light on germline mutations in Cohesins: these alterations, usually associated to genetic syndromes called Cohesinopathies, are not random or sporadic events, but occur with a frequency (6%) that is not negligible and worthy of further study. Considering this evidence, we made a focus on STAG1 and RAD21 germline variants. Our results demonstrated that they lead to a poor chromosomal strength and promote spontaneous instability, resulting in a lowered response to exogenous and endogenous agents, as well as defective DNA repair mechanisms. So, genes that are not classically related to full-blown stage of hematological disease, promote cancer prone conditions in pediatric patients, aggravating the risk of somatic events that are responsible of the disease’ onset. In order to evaluate the contribution of genetic predisposition in cancer considering overall the time of life, we investigated the role of clonal evolution in the adult setting. Despite it is considered normal in aging, it is also significantly associated with cardiovascular disease, as well as solid tumors and hematological malignancies. The mutational screening of 1794 oldest-old individuals allowed to establish a model based on 3 risk groups, in which differential age-dependent accumulation of somatic mutations increases prevalence of myeloid malignancies or inflammatory-associated diseases. Specifically, mutations in Splicing genes, JAK2 or the presence of multiple mutations (DNMT3A, TET2, ASXL1 with additional genetic lesions), as well as variants with allele frequency ≥0.096, have a positive predictive value for myeloid neoplasms. Finally, we underlined the role of Splicing genes mutations not only as early events in pathogenesis, but also in a previous phase, as key players in determine the onset of myelodysplastic disease. Overall, a better knowledge and characterization of these alterations will have different impacts: it will improve the understanding of tumorigenesis, opening new scenarios regarding the contribution of genetic predisposition and clonal evolution to hematological malignancies. Moreover, it could have significative effects on both patients’ care and familial genetic counseling, enabling targeted surveillance strategies, and tailored therapeutical adjustments that include familiar screening in case of familiar donor in hematopoietic stem cell transplantation.
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SCIFO, ANDREA. "Studio degli effetti della pre-esposizione adolescenziale al Δ9-THC nell’autosomministrazione di eroina, in età adulta, in un modello animale di maggiore (ratti Lewis) e minore (ratti Fischer 344) predisposizione all’abuso." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266869.

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Abstract:
Introduction: The progression from adolescence strong use of Cannabis to heroin abuse in adulthood, theorized by Kandel as Gateway Hypothesis (GH) doesn't adequately account the importance of phenotype vulnerability as predisposing factor involved in the development of a drug abuse-related behavioral disorder. Addiction prone Lewis (LEW) and addiction resistant Fischer (F344) inbred rat strains represents a useful animal model of different drug vulnerability in light of the different susceptibility to opiates and psychostimulants reinforcing properties. Aim: Thus, the purpose of this study was to investigate the influence of Δ9-THC adolescence exposure on the addictive properties of heroin in LEW and F344 strain, during heroin self-administration (SA) in adulthood. Methods: On the 6th postnatal (PN) week rats were administered twice a day with increasing doses of Δ9-THC (2, 4, 8 mg/kg, i.p.) for three consecutive days. In adulthood (12th PN), LEW and F344 rats were trained to acquire heroin SA behavior (0.025 mg/kg/48 μl, 1-h daily session), under Fixed Ratio-1 (FR-1) (1NP = 1 infusion) schedule of responding. When criterion of acquisition was met, LEW and F344 rats were subjected to self administer heroin: i) under Fixed Ratio (FR-3 and FR-5) schedule of responding (Exp I), to better understand how Δ9-THC could influence heroin reinforcing properties; ii) under Progressive Ratio (PR3-4) schedule of reinforcement (Exp II) in order to evaluate if Δ9-THC adolescent exposure affect the motivational value of heroin; iii) during daily 4-h SA (long access, LA), with increasing doses of heroin (0.025, 0.050 and 0.100 mg/kg), under FR-1 schedule (Exp. III) to determine the role of Δ9-THC as predisposing factor in the vulnerability of opiate abuse by escalation of heroin intake. Results: In each experiments, adolescent pre-exposure to Δ9-THC induced higher operant responding activity and greater adaptation to all experimental conditions (Exp I, II, III) of opiate-reinforced SA behavior in adult LEW rats as well as progressive escalation of heroin intake when exposed to higher doses of heroin, compared to LEW vehicle as well as to F344 strain (Exp III). Furthermore, LEW Δ9-THC pretreated rats readily acquire PR schedule, showing greater nose poking behavior and higher breaking point values compared to their controls as well as to the counterpart F344 groups. No such differences were observed in the F344 rats strain. Conclusion: Genetic vulnerability plays a critical role as a predisposing factor in the progression to opiate abuse and related behavioral disease. The results of my research strongly demonstrate that Δ9-THC pre-treatment in adolescence differentially affects both heroin rewarding properties and motivational value, in adulthood, in a strain-related way, and for the first time clearly indicate that heavy Cannabis use during adolescence could have a gateway effect in the adulthood only on individuals provided by an addiction prone genetic and/or phenotype background.
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Gentilini, Fabio <1971&gt. "Il cane come modello animale spontaneo di patologie neoplastiche dell'uomo: ene Ataxia-Telangiectasia Mutated (ATM) Nnella predisposizione al cancro ed importanza dei riarrangimanti genici dei geni Ig/TCR per la diagnosi e prognosi delle malattie linfoproliferative." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1844/1/Gentilini_Fabio_Tesi.pdf.

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Abstract:
“Naturally occurring cancers in pet dogs and humans share many features, including histological appearance, tumour genetics, molecular targets, biological behaviour and response to conventional therapies. Studying dogs with cancer is likely to provide a valuable perspective that is distinct from that generated by the study of human or rodent cancers alone. The value of this opportunity has been increasingly recognized in the field of cancer research for the identification of cancer-associated genes, the study of environmental risk factors, understanding tumour biology and progression, and, perhaps most importantly, the evaluation and development of novel cancer therapeutics”.(Paoloni and Khanna, 2008) In last years, the author has investigated some molecular features of cancer in dogs. The Thesis is articulated in two main sections. In section 1, the preliminary results of a research project aimed at investigating the role of somatic mutations of Ataxia-Telangiectasia mutated (ATM) gene in predisposing to cancer in boxer dogs, are presented. The canine boxer breed may be considered an unique opportunity to disclose the role of ATM somatic mutation since boxer dogs are known to be dramatically susceptible to cancer and since they may be considered a closed gene pool. Furthermore, dogs share with human the some environment. Overall, the abovementioned features could be considered extremely useful for our purposes. In the section 2, the results of our studies aimed at setting up accurate and sensitive molecular assays for diagnosing and assessing minimal residual disease in lymphoproliferative disorders of dogs, are presented. The results of those molecular assay may be directly translated in the field of Veterinary practice as well as the may be used to improve our objective evaluation of new investigational drugs effectiveness in canine cancer trials.
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Books on the topic "Predisposizione"

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Merzagora, Isabella. Vittime di omicidio: Fattori di predisposizione alla vittimazione, caratteristiche delle vittime, scenari di omicidio a Milano. Milano: A. Giuffrè, 1995.

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Il continuo e il discreto nella scrittura di Pirandello: Una lettura narratologica della predisposizione scenica delle Novelle per un anno. Casoria (Napoli): Loffredo editore, 2009.

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La Torre Bellardoni, Francesca, ed. Interazione veicolo-strada: guida alla valutazione e pianificazione degli interventi di risanamento acustico. Florence: Firenze University Press, 2006. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-507-7.

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Abstract:
Il tema del rumore da traffico veicolare riveste da diversi anni un ruolo primario nelle attività di studio e ricerca sui fenomeni di interazione strada/veicolo. La radicale modifica del quadro normativo di riferimento, tanto al livello italiano quanto europeo, ha indotto il Comitato Tecnico AIPCR TC4.2 "Interazione strada/veicolo" a formare uno specifico Gruppo di Lavoro per la redazione di questa "Guida alla valutazione ed alla pianificazione degli interventi di risanamento acustico". L'obiettivo del volume è quello di fornire una guida chiara e di pratica applicazione all'utente non esperto in materia di acustica ambientale sul tema della valutazione e pianificazione degli interventi di risanamento acustico, in risposta agli indirizzi normativi nazionali (D.M. 29 Novembre 2000) ed europei (Direttiva 2002/49/CE), che obbligano gli Enti gestori dei servizi pubblici e delle infrastrutture di trasporto alla predisposizione di piani di contenimento ed abbattimento del rumore.
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Book chapters on the topic "Predisposizione"

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Roberts, Albert R., and Kenneth R. Yeager. "Indicatori della predisposizione alla crisi da parte di una persona." In Gli interventi sulla crisi, 11. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_4.

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Peršič, Alessio. "Da Vittorino di Poetovio a Cromazio e al Libellus fidei del 418: predisposizione ‘semipelagiana’ dell’antropologia e della soteriologia nella tradizione cristiana aquileiese?" In Chromatius of Aquileia and His Age, 517–645. Turnhout: Brepols Publishers, 2011. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.1.100881.

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Conference papers on the topic "Predisposizione"

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Fedeli, Raul Enzo, and Stefano Magaudda. "Il progetto rewetland: riqualificazione ambientale dell’Agro Pontino attraverso la valorizzazione ricostruzione del paesaggio storico." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8011.

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Abstract:
Il progetto “Rewetland” (programma LIFE+ 2008 – environment and governance. www.rewetland.eu) prevede la predisposizione di un Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) della Pianura Pontina attraverso la sperimentazione di tecniche di fitodepurazione diffusa. Il PRA si basa sull’analisi approfondita del paesaggio a partire da quello delle bonifiche dei Papi (XV–XVII sec.), fino ad arrivare ai giorni nostri. La finalità dell’analisi del paesaggio è stata quella di ricomporre gli elementi costituenti i diversi ambiti paesaggistici del territorio in quadri unitari, quanto più possibile coerenti al loro interno e confrontabili tra loro per valutarne le qualità paesaggistiche, le trasformazioni avvenute nel tempo o in atto, le necessità di processi di riqualificazione, le potenzialità di assorbire nuovi interventi progettuali. L’utilizzo di strumenti gis è stato indispensabile, sia per individuare le permanenze del paesaggio storico e rurale, sia per definire e valutare i possibili scenari di intervento. Le azioni, i progetti e gli interventi del PRA riguardano la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la realizzazione di aree umide ed ecosistemi filtro e favoriscono l’attivazione di buone pratiche non solo per la gestione dei canali della bonifica ma anche per quella delle aziende agricole. La metodologia utilizzata ha permesso di interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’Agro Pontino e nel contempo progettare interventi e azioni di riqualificazione ambientale che rispondano a molteplici esigenze/obiettivi: il miglioramento della qualità delle acque, il potenziamento della rete ecologica e della biodiversità, la rigenerazione dei paesaggi tipici delle zone umide (re-wetland) che rappresentano la memoria del territorio. "Rewetland" project (LIFE+ 2008 - environment and governance. www.rewetland.eu) requires the preparation of an Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) of the Pontine Plain through experimentation with techniques of widespread phytoremediation. The PRA is based on a thorough analysis of the landscape from those of the reclamation of the Popes (XV -XVII cent.), up to the present day. The aim of the landscape analysis has been to reconstruct the elements making up the different areas of the local landscape into unified framework, as much as possible internally coherent and comparable to each other in order to assess the quality of the landscape, the changes through time or now being implemented, the necessity of regeneration processes, the potentialities to absorb new project interventions. GIS software tools have been essential, both to identify the permanence of the historic and rural landscape, and to define and evaluate the possible intervention scenarios. PRA actions, projects and interventions regard the renaturalization of waterways and the creation of wetlands and ecosystem filters and promote the activation of good practices not only for the management of the drainage channels but also for the farms. The methodology used allowed us to read the changes in the landscape of the Pontine Plain and at the same time to design interventions and actions that respond to multiple environmental restoration needs and objectives: improvement of water quality, enhancement of biodiversity and the ecological network, regeneration of the typical landscapes of wetlands (re-wetland) that represent the memory of territory.
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