Academic literature on the topic 'Potere spirituale'

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Journal articles on the topic "Potere spirituale"

1

Lohs, Jacopo. "Subiectio e Oboedientia: Lessico e fondamento del potere in Francesco di Meyronnes (XIV sec.)." Rivista Italiana di Filosofia Politica, no. 6 (October 5, 2024): 169–90. http://dx.doi.org/10.36253/rifp-2469.

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Abstract:
La riflessione politica di Francesco di Meyronnes (m. 1328) contiene un’elaborazione personale connessa ai concetti di sottomissione (subiectio) e obbedienza (oboedientia), e si inscrive all’interno del pensiero teologico-politico del suo tempo, dove il dibattito sul potere assume forme e direzioni molto diverse. Nei suoi scritti, la concezione politica di Meyronnes è espressa attraverso analogie cosmologiche, naturalistiche e metafisiche, in cui il dato filosofico e quello religioso si riverberano all’interno di un discorso circolare che da Dio va all’uomo e dall’uomo a Dio. L’interrogazione dell’uomo, rivolta al funzionamento di ciò che sta al di sopra, ricerca l’ordine migliore tra i vari tipi di potere. Tra potere spirituale e potere temporale esiste un nesso che muove il secondo termine al primo “sicut ad finem”, e grazie ad esso viene nobilitato. L’obbedienza (oboedientia) di uno all’altro, che implica sottomissione (subiectio) – pur trovando il proprio fondamento implicito nello ius naturale e nella lex divina – non avviene se non per mezzo di un atto volontario.
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2

Martinelli, Monica, and Mauro Magatti. "Autorità, potere e spirito del capitalismo. Stili di leadership in impresa." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 98–120. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162005.

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Abstract:
Autorità, potere e spirito sono tre categorie che vengono diversamente comprese e articolate. Nello sviluppo dei modelli di capitalismo e nelle varie forme di leadership, la dimensione trascendente (evocata dall'autorità) arretra a favore di quella immanente (che contrassegna il potere), lasciando tuttavia irrisolte questioni cruciali per le organizzazioni e il modello di sviluppo socio-economico, nei loro (imprescindibili) nessi con la dimensione antropologica che il termine ‘spirito', in senso weberiano, manifesta. Il testo ripercorre l'evoluzione dei modelli gestionali nelle imprese dentro le diverse forme di capitalismo attorno a tre passaggi temporali: gli albori del capitalismo occidentale moderno, le trasformazioni avvenute nel ‘900 e soprattutto a inizio del XXI secolo con il capitalismo delle piattaforme, le possibili alternative verso un nuovo spirito del capitalismo. In questi passaggi, l'articolazione ‘autorità-potere', nonostante apparentemente irrilevante, in realtà sopravvive mettendo in luce la cruciale questione del riferimento a una dimensione ‘spirituale' che riguarda le forme organizzate.
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3

Battista, Ludovico. "Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439). II parte: Le radici nella dottrina teocratica." De Medio Aevo 12, no. 2 (October 11, 2023): 243–76. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.91170.

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Abstract:
Il presente saggio si propone di prendere in esame la trattatistica filo-papale di Pietro del Monte e Juan de Torquemada, per evidenziare come l’applicazione tipologica al papa del modello di Mosè testimoni una lenta ma significativa trasformazione ideologica del suo potere, che lo ha portato a modificare la propria proiezione universalistica adattandola al nuovo contesto delle potenze europee, e a sdoppiarsi in due nature: una sempre spirituale e sacerdotale, l’altra apertamente temporale e principesca, con la nascita di un vero e proprio principato ecclesiastico. Per comprendere le specificità di questa evoluzione ideologica, il paper ne rileva tuttavia anche gli elementi di continuità con la trattatistica teocratica precedente, che la resero possibile e la fecero sviluppare a partire dalle tradizionali istanze universalistiche. In questo senso, dimostrando come i passi sull’interpretazione tipologica di Mosè come figura papale fossero in larga parte dipendenti da autori come Egidio Romano, Giacomo da Viterbo e Agostino d’Ancona, ci si propone di evidenziare su quali basi ideologiche si innestasse quest’evoluzione e su quali aspetti essa facesse perno. Ne emerge così una nuova immagine dei motivi teorici e delle condizioni di possibilità della trasformazione della sovranità papale sul modello di Mosè, ruotante in particolare attorno alla straordinaria elaborazione teologico-politica di Egidio Romano, che aveva tematizzato la supremazia assoluta del pontefice come riserva di potere d’eccezione rispetto alla legge e all’ordine che egli pone, quindi la legittimità dell’utilizzo straordinario della spada temporale al fine di difendere il bene spirituale.
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4

Saje, Andrej. "Abusi sessuali e spirituali nella Chiesa Cattolica." Studia Teologiczno-Historyczne Śląska Opolskiego 40, no. 2 (October 30, 2020): 69–85. http://dx.doi.org/10.25167/sth.2195.

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Abstract:
L’abuso sessuale è ogni azione non verbale, verbale o fisica con cui si viola la dignità e si oltrepassano i confini di un’altra persona di qualsiasi età o sesso allo scopo di raggiungere il piacere sessuale o di compiere violenza. Parliamo di abuso spirituale quando in un contesto religioso viene violata la dignità della persona, per cui essa non gode più della sua piena autonomia. Ciò accade in modo manipolativo e senza il consenso del singolo, per cui sotto il pretesto della spiritualità nel senso più ampio della parola lo si umilia o annulla.La violenza sessuale e quella spirituale sono due diversi tipi di abuso che possono avvenire in modo indipendente l’una dall’altra, ma in entrambi i casi si tratta della questione dell’esercizio del potere e dell’autorità. L’abuso spirituale in ambiente religioso è spesso il preludio dell’abuso sessuale ed è meno studiato del primo. Sulla base di una descrizione storica dello sviluppo delle prescrizioni giuridiche nel trattamento della dinamica e della natura di entrambi i tipi di abusi, l’articolo propone alcune soluzioni, giungendo alla conclusione che gli abusi sono anche un problema strutturale della Chiesa, che offre agli autori degli abusi un ambiente favorevole a selezionare le vittime e la possibilità di nascondere quanto commesso.
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5

Ferrari, Chiara. "Il giuramento del juju nel sex trafficking e meccanismi di affrancamento." MONDI MIGRANTI, no. 3 (November 2022): 183–202. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-003010.

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Abstract:
Il presente contributo intende esplorare gli elementi che entrano in gioco durante il processo di affrancamento dal rito del juju nelle donne di origine africana sub-sahariana, trafficate con scopi sessuali. Diversi sono i contributi che in letteratura mettono in evidenza il potere di assoggettamento riconosciuto alla ritualità del ju-ju, ma pochi sono gli studi che si sono occupati di comprendere i meccanismi che qualificano il processo di affrancamento dal giuramento nel nuovo continente, effettuato senza aver estinto il debito. Con l'intento di colmare questa mancanza, presenteremo i risultati di una ricerca condotta con 26 donne sopravvissute al sex trafficking, provenienti dalla Nigeria, sottoposte al rito juju prima di partire per l'Italia. I principali risultati delle interviste mostrano la centralità della dimensione spirituale anche nel processo di emancipazione: quest'ultimo passa attraverso la riappropriazione e il rafforzamento di elementi spirituali cristiani utilizzati per svincolarsi dal giuramento.
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Brandodoro, Niccolò. "Noster Moyses papa. Una metafora teologico-politica nel conflitto fra Sisto IV e i Medici." De Medio Aevo Avance en línea (July 20, 2023): 1–12. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.89159.

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Abstract:
L’identificazione del pontefice come nuovo Mosè, detentore assoluto del potere politico e spirituale, fu il perno attorno a cui si strutturò l’ideologia del primato papale promossa da Sisto IV. In particolare, ai tragici eventi che seguirono la congiura dei Pazzi (1478) e che scatenarono il conflitto tra Roma e Firenze si accompagnò una vera e propria “guerra di propaganda” che il papa della Rovere decise di combattere riaffermando il codice teologico-politico di Moyses typus papae – Mosè figura del papa – in una pluralità di documenti (dalla bolla sistina Ad apostolice dignitatis auctoritatem, alla Dissentio inter sanctissimum dominum nostrum Papam et Florentinos suborta, fino agli affreschi laterali della Cappella Sistina eseguiti da un gruppo di eminenti pittori – tra cui molti fiorentini – probabilmente sotto la direzione del Perugino). Il presente saggio intende dunque descrivere l’impiego della metafora mosaica da parte di Sisto IV mostrandone la centralità all’interno della propaganda pontificia.
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Zingari, Guido Nicolás. "Città di Dio, città delle donne: Etnografia del quotidiano nella città sufi di Touba, Senegal." Anuac 7, no. 2 (December 31, 2018): 181–204. http://dx.doi.org/10.7340/anuac2239-625x-3295.

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Abstract:
La città santa di Touba, Senegal, è un califfato sufi governato dalla confraternita dei murid. Il clan del fondatore, C. A. Bamba Mbacké, vi ha istituito un sistema politico e religioso che ruota intorno a numerosi lignaggi marabuttici, a specifiche istituzioni rituali come a un’intensa attività economica che fa di Touba la seconda città più estesa e dinamica del paese. Le grandi narrazioni e gli spazi di culto di questa imponente metropoli spirituale restituiscono l’immagine di una città disegnata e dominata dalle sue guide religiose. Un’etnografia del quotidiano ridimensiona la centralità del patto sociale e cultuale su cui si fonda il loro potere e sui cui si sono concentrati tutti gli studi storico-antropologici dedicati alla confraternita. Una tale etnografia mostra tutta l’importanza delle case e delle famiglie dei marabutti nella vita della città e delle reti che intesse fuori dalle sue mura. Intese come veri e propri luoghi di vita, al di là delle rappresentazioni religiose, questi contesti rivelano un sorprendente e irriducibile protagonismo delle donne nella fabbricazione e la trasformazione dei paesaggi e dei legami che costituiscono l’infrastruttura stessa di questa città di Dio.
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8

Łupiński, Józef. "Dziekani okręgowi w diecezji wigierskiej i diecezji augustowskiej czyli sejneńskiej." Prawo Kanoniczne 49, no. 1-2 (June 15, 2006): 195–226. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2006.49.1-2.08.

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Abstract:
La diocesi Wigry esistette negli anni 1799-1818, diocesi Augustów cioe’ di Sejny dal 1818 fino alla I guerra mondiale. Ambedue furono divise in decanati. Vicario foraneo rappresentante del vescovo nel decanato. Nel Regno Polacco, anche il potere civile decideva della sua nomina. Egli visitava le parocchie del decanato. I parrocci in iscritto rispondevano alle sue numerose domande. Esse riguardavano in maggioranza edifici ecclesiastici e parrocchiali, attrezzatura ecclesiastica, terreni apparteneti alla parrocchia e dei sacerdoti che svolgevano il compito pastorale. I moduli delle visite dei decani erano meno dettagliati che moduli delle visite dei vescovi. Queste invece in parte avevano simile contenuto come visite decanali; invece in modo dettagliato descrivevano la vita sacramentale e spirituale delle parrocchie. Dopo l’Insurrezzione di Gennaio 1863 nelle due categorie di visite non erano toccati problemi di proprietà terrene e fondazioni della parrocchia perché furono passatte sotto il tesoro dallo stato. In modulo delle visite del vicario forneo ufficialmente descriveva: opinione della vita personale del clero, introduzione di un nuovo parroco nella parrocchia, cura del beneficio parrocchiale dopo la morte del parrocco, conferma degli accordi tra il parroco e vicario, assicurazione di continuità delle funzioni nella parrocchia nel caso di assenza del sacerdote, controllo dei libri delle metriche, consegna della corrispondenza e degli ordini del vescovo, accompagnamento al vescovo durante sua visita nel decanato, formazione dell’opinione nel caso di erezione di una nuova parrocchia oppure nel caso di spostamento dei villaggi da una parrocchia all’altra e cura delle scuole elementari
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Carrasco de Paula, Ignacio. "Etica e Salute: due quesiti, due compiti." Medicina e Morale 51, no. 6 (December 31, 2002): 1039–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.679.

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Abstract:
Etica e salute pur essendo due componenti di ogni singolo uomo sono lette spesso come realtà inconciliabili. Il diritto alla salute occupa un posto di rilievo tra le conquiste della modernità. Tuttavia, nonostante la ben nota definizione di salute che ha dato l’OMS, definizione tendente a precisare, più che una realtà, un potere d’intervento da parte dell’istituzione stessa, è ancora necessario chiarire con che cosa si identifichi, nella pratica, tale diritto: non si tratta di mera sopravvivenza, ma neppure del godimento della pienezza somatica e funzionale del proprio corpo, e comunque non si può prescindere dal considerare in questo contesto anche il benessere spirituale della persona. Il centro dell’attenzione va posto sull’uomo sofferente. Diviene inoltre prioritario affrontare la minaccia della discriminazione nell’accesso ai servizi indispensabili per la difesa della salute stessa. Quest’ultimo aspetto si pone come una questione di giustizia e si gioca a due livelli: quello della giustizia commutativa, nel contesto di un rapporto medico-paziente ridotto a prestazione professionale meramente contrattuale, fondata sull’informazione più che su una reale comunicazione. C’è poi la questione della giustizia distributiva che prevede che a ciascuno venga dato quanto gli spetta. Questa deve essere guidata dal principio di sussidiarietà, dove il sussidio non deve divenire un surrogato pena l’impossibilità da parte dello Stato di farsi carico dei bisogni di tutti. Nell’allocazione delle risorse il rispetto della giustizia distributiva si gioca a tre livelli di responsabilità molto precisi: quello delle politiche sanitarie, quello della professione medica e quello gestione locale delle risorse e dei servizi. Il perseguimento del bene comune trova però un limite nella centralità e preziosità di ogni singola persona, sana o malata che sia, la cui dignità rappresenta un limite invalicabile, neppure nel nome della giustizia.
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10

Betak, Chintaharan. "Spiritual consciousness: A potent means of environmental protection." Environment Conservation Journal 20, Special Edition (December 12, 2019): 103–9. http://dx.doi.org/10.36953/ecj.2019.se02020.

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Dissertations / Theses on the topic "Potere spirituale"

1

Arrouet, Tara. "Normes et exercice du pouvoir aux XIIIe et XIVe siècles : le cas du De potestate regia et papali de Jean de Paris." Electronic Thesis or Diss., Strasbourg, 2024. http://www.theses.fr/2024STRAC007.

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Abstract:
Notre thèse entend analyser les conditions d’exercice et de normalisation du pouvoir dans le contexte intellectuel français de la seconde moitié du XIIIe siècle et du début du XIVe à travers l’étude du De potestate regia et papali de Jean de Paris dont l’argument central repose sur une reconsidération de l’étendue du pouvoir papal, via celui du pouvoir royal, afin de fournir une définition précise des sphères institutionnelles de son époque. Le De potestate en tant que traité politique et polémique, se veut être constitutif d’un débat qui remonte aux sources du conflit médiéval entre regnum et sacerdotium et permet ainsi d’apprécier l’évolution de la pensée des maîtres de l’époque en la matière. Comment et pourquoi le pouvoir devient-il l’objet d’une réflexion philosophique permettant de repenser les relations entre l’Église et l’État à cette époque ? Pour répondre à cette question, nous avons choisi de montrer comment le discours de Jean de Paris s’articule et en quoi il s’inscrit dans une démarche philosophique claire et un univers doctrinal qui lui est particulier, permettant ainsi de penser les conditions d’existence d’un État législateur et autonome
Our thesis aims to analyze the conditions for the exercise and normalization of power in the French intellectual context of the second half of the 13th century and the beginning of the 14th century through the study of Jean de Paris' De potestate regia et papali, whose central argument is based on a reconsideration of the extent of papal power, via royal power, in order to provide a precise definition of the institutional spheres of his time. The De potestate, as a political and polemical treatise, seeks to be part of a debate that traces back to the sources of the medieval conflict between regnum and sacerdotium, thus allowing us to appreciate the evolution of the thought of the masters of that era on the subject. How and why does power become the subject of philosophical reflection, enabling a rethinking of the relations between the Church and the State during this period? To answer this question, we have chosen to show how Jean de Paris' discourse is structured and how it fits into a clear philosophical approach and a doctrinal universe unique to him, thus enabling the consideration of the conditions for the existence of a legislative and autonomous State
La nostra tesi intende analizzare le condizioni di esercizio e di normalizzazione del potere nel contesto intellettuale francese della seconda metà del XIII secolo e dell'inizio del XIV secolo attraverso lo studio del De potestate regia et papali di Giovanni di Parigi, il cui argomento centrale si basa su una riconsiderazione dell'estensione del potere papale, tramite quello del potere reale, al fine di fornire una definizione precisa delle sfere istituzionali della sua epoca. Il De potestate, in quanto trattato politico e polemico, vuole essere costitutivo di un dibattito che risale alle origini del conflitto medievale tra regnum e sacerdotium e permette così di apprezzare l'evoluzione del pensiero dei maestri dell'epoca su questo punto. Come e perché il potere diventa l'oggetto di una riflessione filosofica che consente di ripensare le relazioni tra Chiesa e Stato in quel periodo? Per rispondere a questa domanda, abbiamo scelto di mostrare come il discorso di Giovanni di Parigi si articoli e in cosa si inscriva in un approccio filosofico chiaro e in un universo dottrinale che gli è proprio, permettendo così di pensare le condizioni di esistenza di uno Stato legislatore e autonomo
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2

McKillop, Hannah. "Harry Potter and the Creation of Spiritual Technologies." Thesis, Université d'Ottawa / University of Ottawa, 2020. http://hdl.handle.net/10393/41019.

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Abstract:
In American society, it is assumed that a person who identifies as nonreligious does not participate in activities often associated with religion. In my thesis I will argue that this assumption is false. Over the last 30 years the number of Americans who identify as nonreligious has increased by 200 percent. Yet at the same time, there have appeared numerous new “spiritual technologies” that nonreligious people can participate in, without having to engage in an established religious tradition. The podcast Harry Potter and the Sacred Text exemplifies this phenomenon by asking, “what if we read the books we love as if they were sacred texts?” I will argue that the podcast treats the Harry Potter series as a sacred text primarily by appropriating religious practices from Christianity and Judaism into “spiritual technologies.” An exploration of American Protestantism’s influence on American culture will situation the podcast within its general cultural context. Using comparative analysis, this thesis will explore how the podcast turns traditional religious practices into nonreligious spiritual technologies.
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Books on the topic "Potere spirituale"

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Tabacco, Giovanni. La relazione fra i concetti di potere temporale e di potere spirituale nella tradizione cristiana fino al secolo XIV. Edited by Laura Gaffuri. Florence: Firenze University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-995-3.

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Abstract:
«Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio»: a partire dalla non facile interpretazione del celeberrimo passo del vangelo di Matteo (22,21), la monografia di Giovanni Tabacco qui riproposta percorre le tappe che definirono e plasmarono le relazioni tra potere civile e potere religioso in Occidente lungo tutto il millennio medievale. Pubblicato una prima volta nel 1950 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino, lo studio del grande medievista torinese appartiene ai "classici" mai dimenticati della storiografia medievistica italiana. La monografia è preceduta da tre interventi introduttivi (Laura Gaffuri, Giovanni Miccoli, Gian Maria Varanini) dedicati al significato e all'attualità della riflessione di Giovanni Tabacco, e all'importante stagione di studi che, tra primo Novecento e immediato secondo dopoguerra, si interrogò sulle origini delle relazioni stato-chiesa.
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2

Laura, Gaffuri, Miccoli Giovanni 1933-, and Varanini Gian Maria, eds. La relazione fra i concetti di potere temporale e di potere spirituale nella tradizione cristiana fino al secolo XIV. Firenze: Firenze University Press, 2010.

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3

Ancona, Elvio. Reductio ad unum: Il modello gerarchico di ordinamento e le sue rappresentazioni nella controversia sulle relazioni tra potere spirituale e potere temporale all'inizio del XIV sec. Padova: CUSL nuova vita, 1999.

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4

interviewer, Bănescu Vasile, and Stanomir, Ioan, 1973- writer of preface, eds. Imaginea speranței: Poteci spre Dumnezeu. București: Eikon, 2018.

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5

Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, ed. Le politiche della cura: Terapie, potere e tradizione nel Ghana contemporaneo. [Perugia?]: Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, 2005.

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6

Neal, C. W. The Gospel according to Harry Potter: The spiritual journey of the world's greatest seeker. Louisville, Ky: Westminster John Knox Press, 2008.

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Neal, C. W. The Gospel according to Harry Potter: The spiritual journey of the world's greatest seeker. Louisville, Ky: Westminster John Knox Press, 2008.

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Bankson, Marjory Zoet. This is my body: Creativity, clay, and change. San Diego, Calif: LuraMedia, 1993.

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Bridger, Francis. A charmed life: The spirituality of Potterworld. New York: Image Books, 2002.

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10

Cesare e Dio: Potere spirituale e potere secolare in Occidente. Bologna: Il mulino, 2009.

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Book chapters on the topic "Potere spirituale"

1

Goodich, Michael E. "Il fanciullo come fulcro di miracoli e potere spirituale (XIII e XIV secolo)." In Lives and Miracles of the Saints, IV_38—IV_57. London: Routledge, 2024. http://dx.doi.org/10.4324/9781003553939-5.

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2

Eden, Alice. "‘The Potent Suggestion of a Spiritual Force’." In Spirituality, Feminism, and Pre-Raphaelitism in Modern British Art and Culture, 47–76. New York: Routledge, 2024. http://dx.doi.org/10.4324/9781351004305-2.

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3

Martin, Joel W. "Circling Earth." In The Land Looks After Us, 5–31. Oxford University PressNew York, NY, 2001. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780195145861.003.0001.

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Abstract:
Abstract For some American Indians involved in Native American religions, life unfolds as a rich drama. This drama plays out in a world filled with spiritual forces and shaped by them. Everything can mean something. Little is separate from religious influence. Spiritually attuned Native American men and women seek multiple ways to express their religious visions. Their spirituality can affect how they cook, eat, dance, paint, tell stories, mold pottery, dye clothes, decorate their bodies, design their homes, organize their villages, court lovers, marry, bury, dress, speak, make love, cut their hair, and so on. Wisdom comes by paying attention to the living world, discerning the spiritual dimension within it, and debating its significance with others in a community.
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4

Pulido, Elisa Eastwood. "Bautista Embraces Mormonism, 1901–1910." In The Spiritual Evolution of Margarito Bautista, 44–61. Oxford University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190942106.003.0004.

Full text
Abstract:
This chapter examines Margarito Bautista’s 1901 conversion to The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints in Central Mexico and his subsequent residency in the polygamous Mormon Colonies in northern Mexico from 1903 to 1910. It argues that in the first decade after his conversion, Bautista’s mirroring of Euro-American Mormon missionaries transformed him into a potent, if unpaid evangelizer and impressed upon him the idea that the development of Mexico and Mexicans was a religious duty that required self-sacrifice, community building, and the strict observance of difficult practices, i.e. polygamy. After his conversion, Bautista quickly rose through the ranks of the Mormon priesthood and began evangelizing other Mexicans, first on Mexico’s Central Plateau and later in the state of Chihuahua, where he witnessed first-hand the Mormon practice of gathering into homogenous communities, the practice of polygamy, and the ability of Mormon colonists to tame the wilderness.
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Boyatzis, Chris J. "Spiritual Development During Childhood and Adolescence." In The Oxford Handbook of Psychology and Spirituality, 100–124. 2nd ed. Oxford University Press, 2024. http://dx.doi.org/10.1093/oxfordhb/9780190905538.013.5.

Full text
Abstract:
Abstract This chapter reviews psychological research on spiritual and religious development, with an emphasis on work published since the first edition of this handbook. This research area continues to blossom, with recent refinements in definitions and increased attention to sociocultural factors. A social–ecology model of spiritual development is emphasized here, with a focus on the family and parent–child communication. The contexts of culture and nature are highlighted as potent influences on spiritual development, though the latter has been largely neglected. There is value in studying the interaction of multiple dimensions of religiosity and spirituality on children’s outcomes. The role of religion on adolescent well-being has received extensive attention, with recent surge in interest about spiritual exemplars, adolescents who are viewed by people who know them as extraordinarily spiritual. The conclusion offers a critique of our field’s current paradigm, with calls for more research featuring culturally diverse (rather than largely U.S.) samples, qualitative (rather than quantitative) methods, and longitudinal (rather than correlational) design. The conclusion also calls for a person-centered, intersectional approach that respects the children and youth who are developing as spiritual and religious beings (rather than a variable-centered approach that prioritizes statistical and conceptual relations between variables and often treats participants’ demographic factors as “noise” to be controlled for in analyses). Additionally, our field should recognize other disciplines (namely, cultural anthropology and child theology/religious education) as having value for psychological understanding of religious and spiritual development.
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"De peccato originali." In The De Malo of Thomas Aquinas, 326–401. Oxford University PressNew York, NY, 2001. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780195091823.003.0005.

Full text
Abstract:
Abstract Questio est de peccato originali. Et primo queritur utrum aliquod peccatum ex origine contrahatur. Et uidetur quod non. Dicitur enim Eccli. XV “Ante hominem uita et mors, bonum et malum: quodcumque uoluerit dabitur ei,” ex quo potest accipi quod peccatum, quod est spiritualis mors anime, in uoluntate consistit. Set nichil quod homo contrahit ex origine sua consistit in eius uoluntate. Ergo nullum peccatum contrahit homo ex sua origine.
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7

Unruh, Anita M., and Patrick J. McGrath. "History of pain in children." In Oxford Textbook of Paediatric Pain, 3–11. Oxford University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780199642656.003.0001.

Full text
Abstract:
The problem of pain has likely concerned humankind from the beginning as pain is a compelling call for attention and a signal to escape from its source. Early efforts to understand pain, and its origins, features, and treatment reflected the duality between spiritual conceptualizations of pain and physiological explanations depending on the predominance of such views in a given culture in any given historical period (McGrath and Unruh, 1987). In the absence of physiological or behavioural explanations to explain persistent pain without obvious injury, when spiritual perspectives dominated, prayer, amulets, supplication, and religious rites dominated approaches to pain treatment. Herbal remedies were often part of such strategies and might themselves have had potent properties (Unruh, 1992, 2007). In ancient writings about pain and disease, treatments for children were often given alongside discussions about the health issues of women. In this chapter, we trace early approaches to pain in children to the modern era highlighting points of transition and improvements in paediatric pain management.
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Castro, Dolores. "Building Leadership, Forging Cohesion: Bishops and Charity in Late Antiquity." In Leadership, Social Cohesion, and Identity in Late Antique Spain and Gaul (500–700). Nieuwe Prinsengracht 89 1018 VR Amsterdam Nederland: Amsterdam University Press, 2023. http://dx.doi.org/10.5117/9789463725958_ch01.

Full text
Abstract:
In Late Antiquity, bishops were figures of power and leadership. They bore responsibility for spiritual guidance but also for the administration of Church goods and resources. Their role as mediators made them powerful players: they became the greatest benefactors and protectors of the well-being of the community, being in charge of teaching, interpreting, and communicating the Word of God. This chapter addresses the role of charity in constructing episcopal leadership in late antique Iberia. Based on a close examination of hagiographic literature, it will explore the use of charity as a potent tool of legitimation and power, with the aim of enhancing our understanding of how bishops – though not exclusively – built their leadership, and organized and reinforced social ties in seventh-century Hispania.
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Jordan, Kelly C. "How Military Schools Reconcile Compliance, Authority, and Authenticity in Adolescent Leadership." In Advances in Educational Marketing, Administration, and Leadership, 193–217. IGI Global, 2021. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-7998-6636-7.ch009.

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Abstract:
Adults and adolescents are different, as are adolescent girls and teenage boys, but it is unclear if or how these differences impact their ideas about leadership. Adults prioritize compliance, obedience, and conformity, while adolescents advocate autonomy, independence, and ingenuity. Adolescent girls prefer a relational, inclusive, collaborative leadership style with a spiritual generative culture that values consensus, while teenage boys prefer an action-oriented and hierarchical leadership style with an empowered dynamic culture that rewards initiative and innovation. Authentic leadership is effective at accommodating the expectations and needs of adults, adolescent girls, and teenage boys, and it generates its own unique empowered generative culture that benefits all constituencies. Military school objectives, adolescents' preferred leadership characteristics, and authentic leadership are quite congruent with one another, and this potent combination makes military schools particularly effective in their main purpose of developing effective authentic adolescent leaders.
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"The Truth-Line." In Earth Diplomacy, 217–68. Duke University Press, 2024. http://dx.doi.org/10.1215/9781478059493-006.

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Abstract:
Chapter 5 charts a shifting history of Indigenous material diplomacy based on the ritual smoking of the cʿąnų́pa wakʿą́ (sacred pipe) and its revival during the Cold War. Conjoining diverse Native communities across long distances prior to colonization, this pan-Indigenous practice endured a treacherous history of colonial treaty negotiations to be reimagined by artists and activists in the era of Indian Termination. Prominent modernist painter Oscar Howe materialized a theory of Dakota ethics and aesthetics through figurative abstractions that distilled the spiritual and ecological truths he saw embodied in pipe ceremonies. The artist delivered slide lectures about his paintings and taught Dakota modernism as an “American Specialist” in nine countries in Europe, South Asia, and the Middle East in 1971, just as AIM activists were embracing the cʿąnų́pa wakʿą́ as a potent unifying symbol of Red Power.
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Conference papers on the topic "Potere spirituale"

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Vieira, Caroline Darold, Mateus Gustavo Favaro, Renan Barros Lopes, Lucas Gondim Briand Vieira, Giulia Maria Ximenes Verdi, Tulio Maranhão Neto, Octavio Marques Pontes Neto, and Millene Camilo Rodrigues. "Recurrent cerebral intraparenchymal hemorrhage after ayahuasca consumption: a case report." In XIV Congresso Paulista de Neurologia. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2023. http://dx.doi.org/10.5327/1516-3180.141s1.422.

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Abstract:
Case report: A 57-year-old woman was referred to our service after noticing difficulty in coordinating the movements of the right hand. The symptoms occurred after she consumed ayahuasca in a religious ceremony and persisted after the psychedelic effects weaned off. On the first evaluation, she had right hemiataxia and increased blood pressure (200/100 mmHg). The head computed tomography (CT) scan revealed a left basal ganglia hemorrhage. No abnormalities were found on CT angiography. The patient later reported that a few years earlier, she was diagnosed with a hemorrhagic stroke at another hospital, which also happened within a few hours of ayahuasca intake. However, she has not stopped using it monthly since then. Discussion: Ayahuasca is a potent plant-based hallucinogenic brew used traditionally for spiritual and medicinal purposes. The substance responsible for its effects is Dimethyltryptamine (DMT), which is known to be a potent serotonin receptor agonist, especially the 5HT2A. This substance may induce an acute raise in blood pressure and consequently trigger a hemorrhagic stroke. To this date, there are no cases reported of hemorrhagic stroke after using this drug. Conclusion: Although ayahuasca has been associated with spiritual and therapeutic benefits, its potential risks should not be ignored, including serious complications, such as hemorrhagic stroke.
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Aslandogan, Y. Alp. "PRESENT AND POTENTIAL IMPACT OF THE SPIRITUAL TRADITION OF ISLAM ON CONTEMPORARY MUSLIMS: FROM GHAZALI TO GÜLEN." In Muslim World in Transition: Contributions of the Gülen Movement. Leeds Metropolitan University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.55207/mnsp5562.

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Abstract:
Western analysts of trends in the contemporary Islamic world often overestimate the impact of contemporary Sufi orders and/or underestimate the impact of the spiritual tradition of Islam. Among the elements of the spiritual tradition conducive to religious pluralism is the ‘mirror’ concept: every human is seen as a mirror of God in three aspects: reflecting the at- tributes and names of God as His work of art, reflection through dependence on God, and reflection through actions God commands or commends. Since only the last aspect is vol- untary, every human, regardless of creed, is a mirror of God in at least the first two aspects. This is a potent argument for peaceful coexistence in religious diversity. The perspective of the spiritual tradition is emphatically inclusive and compassionate and naturally lends itself to non-violence, going beyond mere tolerance to hospitality and friendship. There are impor- tant impediments that prevent this perspective from having a greater impact: (1) the literalist opposition to flexible interpretation of concepts from the Qur’an and the Prophetic tradition, and the wide definition of innovation or heresy (‘bid`a’); (2) deviations of some Sufi orders and subsequent criticisms by orthodox Muslims; and (3) the impact of the politicisation of religion by some groups and political moves by certain Sufi orders. This paper argues that the only approach that has a chance of influencing the majority of contemporary Muslims in positive ways without being open to criticism is the ‘balanced’ spiritual tradition, after the style of the Companions, sometimes called tasawwuf, which strives to harmonise the outer dimensions of Islamic law and worship with the inner dimen- sion of spiritual disciplines firmly rooted in the Qur’an and Prophetic tradition. This paper will present an analysis of this ‘balanced’ spiritual tradition in Islam, from Ghazali, through Rumi, to Gülen.
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Savage, Victor. "As One With Nature: Sputheast Asian Aesthetic Expressions | เป็นหนึ่ง เดียวกับธรรมชาติ: การแสดงออกทางสุนทรียะของชาวเอเชียตะวันออก เฉียงใต้." In The SEAMEO SPAFA International Conference on Southeast Asian Archaeology and Fine Arts (SPAFACON2021). SEAMEO SPAFA, 2021. http://dx.doi.org/10.26721/spafa.pqcnu8815a-25.

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Abstract:
Given the many artistic manifestations in the region which range from architecture to wooden sculptures, one wonders whether there are some guiding aesthetic principles in Southeast Asia. Using food, tattoos, bas reliefs, paintings, textiles, pottery, and architecture, this article is concerned with the salient underpinnings of aesthetic displays in the region. Regional aesthetics manifests itself in many cultural practices ranging from royal traditions, spiritual rituals and practices and quotidian rites of passage. Aesthetic expressions drew their inspiration from nature, cosmic perceptions and religious beliefs. ภูมิภาคเอเชียตะวันออกเฉียงใต้เป็นภูมิภาคที่มีงานศิลปะที่หลากหลาย ไม่ว่าจะเป็นงานทางสถาปัตยกรรมไปจนถึง ประติมากรรมไม้ หลายคนอาจสงสัยว่าอะไรคือหลักสุนทรียภาพที่เป็นตัวก􀄬าหนดการมองความงามของธรรมชาติ หรืองานศิลปะของคนภายในภูมิภาค เพื่อตอบค􀄬าถามดังกล่าว บทความนี้จะใช้อาหาร รอยสัก ภาพนูนต􀄬่า ภาพวาด สิ่งทอ เครื่องปั้นดินเผา และสถาปัตยกรรม ในการแสดงถึงรากฐานส􀄬าคัญที่มีอิทธิพลต่อหลักสุนทรียภาพ นอกจากนี้ บทความต้องการแสดงให้เห็นว่า สุนทรียภาพของชาวเอเชียตะวันออกเฉียงใต้ยังรวมไปถึงข้อปฏิบัติทางวัฒนธรรม ต่าง ๆ เช่น ขนบธรรมเนียมประเพณีของชนชั้นกษัตริย์ พิธีกรรมทางจิตวิญญาณ และพิธีกรรมเปลี่ยนผ่าน ซึ่งการ ปฏิบัติเหล่านี้ได้รับแรงบันดาลใจมาจากธรรมชาติ การรับรู้เกี่ยวกับจักรวาล และความเชื่อทางศาสนา
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Kavouras, Pavlos. "Trickster and Cain: An Allegory of Musical and Linguistic Anthropology." In GLOCAL Conference on Mediterranean and European Linguistic Anthropology Linguistic Anthropology 2022. The GLOCAL Unit, SOAS University of London, 2023. http://dx.doi.org/10.47298/comela22.1-1.

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Abstract:
In this talk, I will juxtapose the mythological figure of trickster with the biblical figure of Cain. In doing so, my purpose is to shed light on the dynamics of human thinking. Trickster is a potent symbol of humanity. It is found in the oral literatures of tribal peoples worldwide, in the context of which his mode of thinking and acting is amply demonstrated. Trickster became widely known to the Western world as a unique expression of humanity, mainly through the works of the anthropologist Paul Radin and the psychologist Carl Jung. Trickstering is a unique human quality which concerns a one-way logic of being in the world. Trickster’s flow of consciousness moves from a center or point of departure outwards, having no destination, and is defined by the lack of any subject / object differentiation. Trickster stands ideally for abductive logic, to use the philosopher Charles Saunders Peirce’s terminology, as opposed to the other two Peircean kinds of logic, inductive and deductive, which I take to represent together the logic of Cain. In the case of Cain, human thinking is characterized by the subject / object divide, which introduces an epistemological and, eventually, a reflexive dualism, with serious, moral, and ethical implications. Cain’s logic flows from the particular to the whole and vice versa, inductively or deductively, as it is defined and determined by the mental law of ‘Two’ in the thinker’s or actor’s reflexive relationship with the world – his or her physical, social, and spiritual cosmos. After setting the stage for a critical encountering between the primitive trickster and the biblical Cain, I will interpret their exchanges and incompatible expressions regarding their non-reflexive and reflexive ways of being in the world, respectively. Finally, I will turn to music and allegory, attempting to blend these two fundamental components of humanity with the archetypal characters of trickster and Cain. It is in the context of such a dialogue that trickster’s encounter with Cain acquires its musical and allegorical momentum, and sheds light through its abductive othering to the question of interpretation and human consciousness.
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