Academic literature on the topic 'Post-umano'

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Journal articles on the topic "Post-umano"

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Antonello, Pierpaolo. "Post-umano, troppo post-umano: Sirene di Laura Pugno." Narrativa, no. 43 (December 1, 2021): 155–71. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.438.

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Henry, Barbara. "Post-umano versus trans-umano. Contesti di interlocuzione e potenziamento umano." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 55 (July 2016): 9–23. http://dx.doi.org/10.3280/las2016-055002.

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Longo, Giuseppe O. "Corpo, tecnologia e post-umano." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 20 (September 2013): 32–44. http://dx.doi.org/10.3280/eds2013-020004.

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Iovino, Serenella. "Storie dell’altro mondo. Calvino post-umano." MLN 129, no. 1 (2014): 118–38. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2014.0003.

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5

De Asís, Rafael. "Silvia SALARDI, Lo sport come diritto umano nell’era del post-humano." DERECHOS Y LIBERTADES: Revista de Filosofía del Derecho y derechos humanos, no. 44 (January 25, 2021): 373. http://dx.doi.org/10.20318/dyl.2021.5861.

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Sisto, Davide. "Dallo scheletro digitale all'uomo artificiale Il post-umano e la strategia contro la morte." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 55 (July 2016): 57–70. http://dx.doi.org/10.3280/las2016-055005.

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7

Targetti Lenti, Renata. "L'APPROCCIO DELLE CAPACITÀ DI SEN: UN DIBATTITO RECENTE." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 156–66. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.574.

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Abstract:
I lavori inclusi nel Cambridge Handbook of the Capability Approach sono stati raccolti e curati da tre studiosi molto noti. Enrica Chiappero Martinetti è professore ordinario di politica economica all'Università di Pavia: insegna economia, sviluppo sostenibile ed economia dello sviluppo e della cooperazione a livello universitario e post-universitario. Ha ricoperto la carica di vicepresidente dell'Associazione per lo Sviluppo Umano e le Capacità e attualmente serve tale Associazione come redattrice del "Journal of Human Development and Capabilities".
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Merigliano, Daniela. ""Il labirinto del fauno" e "La spina del diavolo" di Guillermo Del Toro: una lettura post-razionalista." PSICOBIETTIVO, no. 2 (January 2011): 155–68. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002012.

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Abstract:
In questo lavoro l'Autore tenta una lettura costruttivista postrazionalista di due pellicole cinematografiche del regista Guillermo Del Toro, "Il labirinto del fauno" e "La spina del diavolo". Per entrambi i film viene analizzato l'utilizzo di attivitŕ diversive di tipo immaginativo-fantastico da parte dei piccoli protagonisti per far fronte a temi di lutto e perdita. Il fine dell'indagine č quello di mettere in luce il significato profondo che emerge dalle due esperienze dolorose di vita dei protagonisti, che costituisce il leit motive attorno al quale un'identitŕ narrativa prende forma. Il modello post-razionalista di Vittorio Guidano si dimostra ancora una volta spendibile e largamente efficace anche nello studio del funzionamento umano dell'individuo armonico, in assenza di disordini psicopatologici.
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D’ascenzio, Anna, and Stefani Ferraro. "Un'analisi sociologica delle pratiche di medicalizzazione del disagio minorile nella scuola dell'obbligo." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (September 2022): 124–39. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002009.

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Abstract:
Questo saggio restituisce un'analisi sociologica relativa ai rischi di accentuazione delle prassi di medicalizzazione dei disagi minorili, soprattutto nei contesti scolastici, riferendosi in particolare al contesto post-pandemico. Nella prima parte del saggio le autrici ripercorrono le fasi di sviluppo della medicina come strategia biopolitica e i processi di definizione dell'infanzia come condizione sociale, che si sono determinati alla fine del XIX secolo. Nei successivi pa-ragrafi sono analizzate le logiche di contaminazione esercitate dal neoliberismo sulle politiche sociali e scolastiche, esaminando le conseguenze di ciò rispetto alla percezione del corpo, tanto umano quanto sociale. Nell'ultima parte sono indagate le conseguenze della sussunzione della prassi di medicalizzazione e, a chiusura, è proposta una riflessione sul concetto di coscientizzazione.
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Giardina, Simona, Pietro Refolo, and Antonio G. Spagnolo. "Il sogno anatomico tra divieti e ostacoli." Medicina e Morale 70, no. 3 (November 8, 2021): 303–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2021.943.

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Abstract:
Ampia letteratura internazionale è concorde nel ritenere che la dissezione anatomica sia insostituibile ai fini della formazione degli studenti di medicina e chirurgia. Tuttavia, così come accaduto in varie epoche della storia, persiste il problema della disponibilità di cadaveri. Recentemente anche l’Italia, colmando un vuoto normativo, si è dotata di una legge (Legge del 10 febbraio 2020, n. 10) materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio. L’obiettivo del presente contributo è quello di fornire brevi cenni storici sulla pratica della dissezione anatomica nel suo graduale sviluppo attorno ad un tema che è strettamente connesso, ossia il modo di concepire il corpo umano. Il fine ultimo è quello di sottolineare l’importanza che essa ha da sempre rivestito nella formazione medica presso le università italiane.
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Dissertations / Theses on the topic "Post-umano"

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Sandri, Massimiliano. "Umano, post-umano e persona in chiave pedagogica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3427132.

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Abstract:
The radical reform of human subjectivity constitutes the carrying nucleus of the wide post-human cultural constellation. The overcoming of anthropocentric humanism represents both its main assertion and his line of departure: we are living today in a post-human condition, that requires theoretical elaboration. A debate between the post-human theory and the pedagogical horizon appears historically unavoidable: but is it possible? All the post-humanistic requests, plainly anti-anthropocentric, are joined by the requirement not to separate the man respect to others beings of the nature: avoiding to fall into old positivist theses, the attention focuses on bodies - human body between many others – as an ontological base to the post-human world. We are considering two auctors, exemplary for their philosophical and scientific depth: Roberto Marchesini and Rosi Braidotti. They both attempt to lead back the human to the dimension of zoé, removing it from the bios, in deeply different modalities, but with various common features. Marchesini offers an original approach to the darwinism and ethological topics, Braidotti starts from the theoretical and philosophical wealth of post-structuralist feminism. Texts demonstrate adequately that there are no unsurmountable obstacles to a dialogue between pedagogy and the post-human, with some exceptions (i.e. the transhumanism). The man is not abandoned to biological determinism – his scientific consistency is refused. Any dogmatic illusions on the technological future (to which the humanity more and more is exposed) are rejected. The spaces for a post-human educability appear therefore opened, although they are still indeterminate: today, the absence of “accomplished” categories in the post-human environment (the person, above all) prevent the rising of a pedagogical speech in posthumanistic key, but only a perspective exploration. However, there are various interesting premises: behind “the post-human” we could find a true practical-political strain, made to contrast the specific alienation structures of the present, rooted in the advanced capitalism and in its outcomes. A “difficult humanism” is therefore possible and desirable also in the post-humanistic vision: here it becomes a practical outlook, not different in this respect from any other, as it happens in the pedagogy for its same practical nature. To theoretical level, we found very interesting the centrality of the imagination for post-human theory. Not in a trivial sense, but as body potentiality, the imagination is the force that puts into effect the free openness of the subject, connecting the physical, symbolic and sociological dimensions. Grounded philosophically on the post-structuralist interpretation of the Spinoza’s thought, it is a reading hypothesis that we consider pedagogically promising.
La riforma radicale della soggettività umana costituisce il nucleo portante dell’ampia costellazione culturale post-human. Il superamento dell’umanesimo antropocentrico ne rappresenta sia la rivendicazione principale che la base di partenza storica: tutti noi oggi staremmo di fatto vivendo una condizione post-umana, che è opportuno elaborare teoricamente. Un confronto tra questo orizzonte ed il sapere pedagogico appare storicamente inevitabile: esiste un terreno adatto per darvi avvio? In quanto dichiaratamente anti-antropocentriche, le istanze post-umanistiche appaiono accomunate dall’esigenza di non differenziare gerarchicamente o qualitativamente l’uomo rispetto ad altre parti della natura: pur evitando di ripescare vecchie tesi positivistiche, l’attenzione non può che concentrarsi sui corpi – quello umano è solo uno tra i molti – che forniscono una vera e propria base ontologica al mondo post-umano. Nei due autori che abbiamo scelto di prendere in esame, considerandoli esemplari per il loro spessore filosofico e scientifico, ovvero Roberto Marchesini e Rosi Braidotti il tentativo di ricondurre anche l’umano alla dimensione di zoé, sottraendolo a quella di bios, avviene secondo modalità profondamente differenti, ma con diversi tratti comuni. Marchesini offre un originale approccio al darwinismo ed a temi di origine etologica, Braidotti prende le mosse dalla ricchezza teorica e filosofica del femminismo post-strutturalista. Un’analisi di testi e contesti relativi a questi autori dimostra in maniera sufficiente, a nostro avviso, che non vi sono ostacoli insormontabili all’instaurazione di un dialogo tra la pedagogia e l’orizzonte culturale post-human, con alcuni distinguo (il filone transumanista). La re-visione antropologica post-umanistica non abbandona l’uomo al determinismo biologico – del quale rifiuta esplicitamente anche la validità scientifica – né coltiva acritiche illusioni sul futuro tecnologico al quale l’umanità è sempre più esposta. Gli spazi per un’educabilità post-umana appaiono quindi aperti, sebbene siano ancora indeterminati: l’assenza di categorie mature in questo ambito (quella di persona su tutte) non permette ad oggi il sorgere di un discorso pedagogico in chiave postumanistica, ma solo un esplorazione prospettica. Tuttavia, vi sono diverse premesse valutabili con interesse: dietro la critica post-human vi è una verificabile tensione pratico-politica, volta a contrastare le forme di alienazione caratteristiche della contemporaneità, prevalentemente radicate nell’esplosione del capitalismo avanzato e delle sue conseguenze. Un “umanesimo difficile” è quindi possibile e desiderabile anche nella visione post-umanistica: che qui diviene prospettiva pratica, non disomogenea in questo rispetto ad altre prospettive pratiche, come accade per quelle strutturali alla pedagogia per la sua stessa natura pratica. A livello teorico, di notevole interesse è invece la centralità della dimensione dell’immaginazione per il post-human. Intesa in senso non banale come potenzialità corporea, l’immaginazione è la forza che attua concretamente la virtualità libera del soggetto e connette la dimensione fisica, quella simbolica e quella sociologica. Fondata filosoficamente sull’interpretazione post-strutturalista del pensiero spinoziano, è un’ipotesi di lettura che riteniamo pedagogicamente promettente.
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GUGLIELMO, Nausica Lucia. ""Umano troppo umano": La fragile posizione del minore nel diritto post-moderno." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2021. http://hdl.handle.net/11580/81395.

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Abstract:
When observing man’s fragility as the nucleus of his authenticity, we come to realise that it is pervasive in every environment where man is present. Even the law, reflects the close connection and does not hide the difficulty in extracting the real essence of mankind where fragility represents a foundation. If on one hand, man would prefer to escape from his nature “being too human”, where he is forced to an awareness of his own fragility on the other hand, the law, reflecting on this evasion from being too human, from his inner ego, seems inhuman. “A way out” of this stalemate could be to recognise and evocate, in man and the law, the origins of wonder; a condition typical of childhood and infancy. In childhood, we contemplate on the numerous facets of human existence, in which we do not debit strangeness or mistakes as negative aspects, this could become the first step towards a rebirth of mankind, in which we could begin a revision of the law and start from those humans. We should not waste this chance; in fact we should be ready to initiate this change.
Nell’osservare la fragilità umana, quale nucleo di autenticità dell’uomo, ci si accorge che essa pervade, ancorché inconsapevolmente, tutti gli ambiti in cui l’ umano è presente. Anche il diritto, da parte sua, riflette questa stretta correlazione e non nasconde la complessità di carpire la vera essenza dell’uomo, in cui, per l’appunto, la fragilità ne rappresenta il fondamento. Se l’uomo, da un lato, vorrebbe sfuggire da una natura “umana troppo umana”, nella quale è costretto ad essere consapevole del suo essere fragile, dall’altro, il diritto, riflettendo questa “fuga” dell’essere umano dal proprio Io più profondo, appare disumanizzarsi. “Una via d’uscita” plausibile da questa impasse potrebbe ravvisarsi nel rievocare, sia nell’uomo sia nel diritto, quella condizione di originaria meraviglia; condizione tipica dell’infanzia e della fanciullezza. Queste ultime, infatti, contemplando le innumerevoli sfaccettature dell’esistenza umana nelle quali non si additano come negative eventuali stranezze od errori, potrebbero costituire il primo passo verso una completa rifioritura dell’uomo, da cui far partire, inoltre, una revisione dei diritti ad iniziare da quegli umani. Sarebbe opportuno non sprecare tale occasione, bensì ci si dovrebbe sentir pronti ad intraprendere questo nuovo cambiamento.
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Marvulli, Lucia <1975&gt. "Le risorse del latte umano e il suo trattamento (il contenuto del DHA nel latte materno pre e post pastorizzazione Holder)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2496/1/Marvulli_Lucia_tesi.pdf.

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Marvulli, Lucia <1975&gt. "Le risorse del latte umano e il suo trattamento (il contenuto del DHA nel latte materno pre e post pastorizzazione Holder)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2496/.

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Lai, Laura. "Archeologia dell'Architettura e Tecnologie per lo studio dell'insediamento umano medievale e post-medievale: le chiese rurali della bassa valle del Cedrino (Sardegna)." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389027.

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Abstract:
The aim of the research is the study of the ruins of many rural churches using some technologies, like 3D reliefs and a Geographic Information System (GIS). The churches are distributed throughout the lower valley of the Cedrino river, a hilly zone located in the central east coast of the island of Sardinia. The territory considers Loculi, Irgoli, Onifai, Galtellì, and Orosei municipalities. Most of these churches have been built during the medieval period, which makes it possible to estimate the human medieval settlement and to make a complete documentation of each church. Until today none of circa 20 sites has ever been investigated from an archaeological study. The research has provided a multi-scale study: from artefacts to landscape. The detailed scale has consisted in reading the masonry structures preserved and making an analytic documentation of buildings using 3D reliefs, where possible; the regional scale has been studied by storing data in a GIS and using those data for territorial analyses. The application of the three-dimensionality in the study of historical buildings is still relatively new. In order to resolve critical issues related to the methodology required in the archaeological-architectonic studies, further investigations are still necessary. In recent years, the development of 3D models in Archaeology and Cultural Heritage showed a growing trend, but in several cases during the data collection, as well as the historical analysis, archaeological knowledge is lacking. The information obtained from 3D models is limited to visualizations and virtual reconstruction. In this research, both the interior and the exterior of a selected sacred building have been surveyed by an integrated approach using a terrestrial laser scanner and photogrammetry. The use of multiple techniques was an essential requirement to produce complete 3D models of monuments, but also it was the best compromise among geometric resolution, costs, and time. Other monument have been documented by a photogrammetric approach called Structure from Motion. These models have been used to develop and verify the interpretations and archaeological analyses through the possibility to carry out geometric measurements, correlate surfaces with volumes, visualize the relation between inner and external walls. Finally, we have elaborated technical drawings for very high-precision documentation. All of the archaeological data collected during the surveys have been stored in the GIS to create an archive that can be connected to existing databases and implemented with data from different sources, such as information from surveys in remote-sensing landscapes archaeology and computerization of data from previous studies. The knowledge acquired will be the basis for the realization of preserving proposals and the enhancement of the cultural resource of “rural churches” involving and making local communities aware in its own history.
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Delaini, Paolo <1966&gt. "La scuola di Gundēšābūr. La conoscenza del corpo umano (anatomia e fisiologia) e la trasmissione delle teorie medico-scientifiche nel mondo sasanide e post-sasanide." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4985/1/Delaini_Paolo_tesi.pdf.

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Abstract:
Questo lavoro traccia un quadro della diffusione e trasmissione delle conoscenze riguardanti l’anatomia e la fisiologia del corpo umano nel mondo iranico in età sasanide (III-VII sec. d.C.). La tesi analizza il ruolo delle scuole di medicina in territorio iranico, come quelle sorte a Nisibi e Gundēšābūr, delle figure dei re sasanidi interessati alla filosofia e alla scienza greca, e dei centri di studio teologico e medico che, ad opera dei cristiani siro-orientali, si fecero promotori della conoscenza medico-scientifica greca in terra d’Iran.
This paper provides an overview of the spread and transmission of knowledge about the anatomy and physiology of the human body in the Iranian world in Sasanian times (3rd to 7th Century AD). The thesis analyzes the role of medical schools in the Iranian territory, such as those arising in Nisibis and Gundēšābūr, the figures of the Sasanian kings interested in philosophy and Greek science, and theological study centers and physicians who, by the work of East-Syrian Christians, became promoters of Greek scientific medical knowledge in the Iranian world.
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Delaini, Paolo <1966&gt. "La scuola di Gundēšābūr. La conoscenza del corpo umano (anatomia e fisiologia) e la trasmissione delle teorie medico-scientifiche nel mondo sasanide e post-sasanide." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4985/.

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Abstract:
Questo lavoro traccia un quadro della diffusione e trasmissione delle conoscenze riguardanti l’anatomia e la fisiologia del corpo umano nel mondo iranico in età sasanide (III-VII sec. d.C.). La tesi analizza il ruolo delle scuole di medicina in territorio iranico, come quelle sorte a Nisibi e Gundēšābūr, delle figure dei re sasanidi interessati alla filosofia e alla scienza greca, e dei centri di studio teologico e medico che, ad opera dei cristiani siro-orientali, si fecero promotori della conoscenza medico-scientifica greca in terra d’Iran.
This paper provides an overview of the spread and transmission of knowledge about the anatomy and physiology of the human body in the Iranian world in Sasanian times (3rd to 7th Century AD). The thesis analyzes the role of medical schools in the Iranian territory, such as those arising in Nisibis and Gundēšābūr, the figures of the Sasanian kings interested in philosophy and Greek science, and theological study centers and physicians who, by the work of East-Syrian Christians, became promoters of Greek scientific medical knowledge in the Iranian world.
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FASOLI, ANNACHIARA. "TECNOLOGIE DI SMATERIALIZZAZIONE DAL CYBORG AL MIND UPLOADING." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/119447.

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Abstract:
All’alba del XXI secolo, alcuni studiosi affermano il congedo dall’umano, la comparsa del cyborg e del c.d. ‘post-umano’. Indubbiamente, la relazione tra uomo e tecnologia costituisce un elemento centrale della contemporaneità: il progresso tecno-scientifico consente di intervenire su quasi ogni evento della vita umana, dalla nascita alla morte. La “fine dell’uomo”, tuttavia, è accettata come un dato di fatto, privo di evidenze e di dimostrazioni stringenti. Scopo della tesi, afferente idealmente alla bioetica e alla filosofia della persona, è mostrare che la trasformazione dell’uomo in cyborg e in “post-uomo” non solo è lontana da essere realtà, ma poggia su premesse filosofiche discutibili e in ultima istanza alienanti. Muovendo dal progetto cyborg degli anni ’60, quale caso studio, sono esaminate le posizioni dei pensatori della “cyborgizzazione”, da Manfred Clynes e Nathan Kline a Donna Haraway, fino a Nick Bostrom, tenendo sullo sfondo la cibernetica di Norbert Wiener, delineando in questo modo una significativa comprensione del nostro tempo. Il fil rouge delle riflessioni è la smaterializzazione della soggettività che caratterizza, secondo andamenti paradossali, i discorsi sul cyborg sino alle odierne teorie sul postumano. Per come è esaminato il cyborg, l’ambivalenza del rapporto uomo-macchina si palesa nel fatto che la tecnologia, pensata come promessa di indipendenza, comporta l’asservimento, infine, persino, la scomparsa del corpo, ossia una logica di alienazione.
In 21st century, some scholars claim the “end of man” and the coming of the cyborg and the so-called 'post-human'. Certainly, today, the relationship between man and technology is a central element: techno-science has made it possible to intervene on almost every event in human life, from birth to death. The "end of man," however, is accepted as a fact, devoid of evidence and stringent demonstration. In this thesis, ideally afferent to bioethics and philosophy of the person, it is argued that the transformation of man into cyborg and "post-human" is far from becoming reality. Moreover, it rests on questionable and ultimately alienating philosophical premises. Starting from the cyborg project of the '60s, as a case study, the positions of the thinkers of "cyborgization" are examined: from Manfred Clynes and Nathan Kline to Donna Haraway and Nick Bostrom, also considering Norbert Wiener's cybernetics and, in general, today's culture. The fil rouge is the dematerialization of subjectivity that characterizes, according to paradoxical trends, the discourse on the cyborg until today's theories on the posthuman. Focusing on the cyborg, the ambivalence of the relationship between man and machine is evident: technology, thought of as a promise of independence, involves the enslavement, finally, even the disappearance of the body, i.e. a logic of alienation.
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Mambelli, Agnese. "I limiti della traduzione automatica nel linguaggio del turismo e l'importanza del traduttore umano: il caso del sito web Turismo de Cantabria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obiettivo del presente elaborato è quello di sottolineare i limiti della traduzione automatica, in particolar modo legati al linguaggio del turismo, e di riattribuire importanza al ruolo attivo del traduttore umano. A tale scopo, si presenta sia un’analisi della traduzione di Google Traduttore di estratti del sito web Turismo de Cantabria sia una proposta personale di traduzione a seguito di un intervento di post-editing. Il primo capitolo fornisce cenni teorici sull’evoluzione della traduzione automatica, sui sistemi di traduzione e sulle difficoltà riscontrate se ne si fa un uso esclusivo, soprattutto nel momento in cui si affrontano tipologie testuali e linguaggi specifici come quello del turismo; per ultimo, si introduce brevemente la nuova figura del post-editor che si inserisce nel mondo della traduzione per valorizzare il lavoro dell’uomo. Il secondo capitolo, invece, prende in esame le due versioni della traduzione automatica e propone una versione post-editata. Infine, il terzo capitolo è dedicato all’analisi dei problemi di traduzione del sistema di TA, degli errori maggiormente riscontrati nelle versioni di Google e delle tecniche traduttive implementate nel post-editing.
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Books on the topic "Post-umano"

1

David Cronenberg: Umano, post-umano. Roma: Sovera, 2012.

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2

1942-, Fimiani Mariapaola, Gessa-Kurotschka V, and Pulcini Elena 1950-, eds. Umano post-umano: Potere, sapere, etica nell'età globale. Roma: Editori Riuniti, 2004.

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3

Il corpo post-umano: Scienze, diritto, società. Roma: Carocci, 2012.

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4

Sisto, Davide. Narrare la morte: Dal romanticismo al post-umano. Pisa: Edizioni ETS, 2013.

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5

Felice, Addeo, ed. EndoApocalisse: The Walking Dead, l'immaginario digitale, il post-umano. Cava de' Tirreni (SA): Areablu edizioni, 2015.

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6

Da Icaro a Iron man: Il corpo nell'era del post-umano. Milano: Mimesis, 2011.

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7

Mario, Pireddu, and Tursi Antonio 1978-, eds. Post-umano: Relazione tra uomo e tecnologia nella società delle reti. Milano: Guerini e associati, 2006.

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8

La natura tecnica del tempo: L'epoca del post-umano tra storia e vita quotidiana. Milano: Mimesis, 2012.

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9

Benanti, Paolo. The cyborg: Corpo e corporeità nell'epoca del post-umano : prospettive antropologiche e riflessioni etiche per un discernimento morale. Assisi: Cittadella, 2012.

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Book chapters on the topic "Post-umano"

1

Bellè, Elisa. "Cenni conclusivi il fiume carsico, dall’apocalittico al post-umano." In L’altra rivoluzione, 207–17. Rosenberg & Sellier, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.8080.

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