Journal articles on the topic 'Posizioni'

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1

Tartaglia Polcini, Paolo, Natalia Aversano, Giuseppe Nicolò, and Nadia Ardito. "La diversità di genere nella direzione strategica delle aziende sanitarie: il rapporto tra governance e performance nelle aziende ospedaliere italiane." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 21–43. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120003.

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Abstract:
Negli ultimi decenni, istituzioni e policymakers a livello europeo hanno profuso notevoli sforzi volti a promuovere la parita di genere nelle posizioni di leadership gestionale e strategica, sia in ambito politico sia in ambito economico. Il presente studio, inquadrato nell'approccio teorico della Resource Dependence Theory, analizza l'associazione tra la presenza di donne in posizione di vertice e performance finanziaria nel contesto delle aziende sanitarie italiane. A tal fine, sono state condotte due analisi di regressione multipla attraverso le quali e stata analizzata l'influenza esercitata dalla presenza delle donne nelle posizioni di vertice di un campione di 49 aziende sanitarie italiane sulla performance finanziaria, misurata come Return on Assets (ROA). In linea con i precedenti studi, i risultati delle analisi condotte evidenziano come una maggiore presenza delle donne nelle posizioni di maggior responsabilita a livello gestionale abbia una ricaduta positiva in termini di performance operativa ed economica delle aziende sanitarie oggetto di analisi. La presente ricerca conferma che le donne possono rappresentare una fondamentale leva di cambiamento di management e governance delle aziende sanitarie. Alla luce di cio, i risultati del presente studio potrebbero rappresentare un incentivo per il varo di politiche piu specifiche che favoriscano l'incremento della gender diversity nello specifico comparto delle aziende sanitarie che da anni soffrono di inefficienze sia a livello manageriale sia di governance.
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2

Deleuze, M., S. Molliex, and J. Ripart. "Complicanze delle posizioni intraoperatorie." EMC - Anestesia-Rianimazione 14, no. 3 (January 2009): 1–15. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(09)70276-2.

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3

BERETTA, MARCO. "CHEMISTS IN THE STORM: LAVOISIER, PRIESTLEY AND THE FRENCH REVOLUTION." Nuncius 8, no. 1 (1993): 75–104. http://dx.doi.org/10.1163/182539183x00046.

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Abstract:
Abstract<title> SOMMARIO </title>Sulla base di alcuni documenti inediti o poco noti, questo saggio esamina le opinioni di Lavoisier e Priestley sulla rivoluzione francese. La persecuzione subita dai due scienziati durante il periodo 1789-1794 è esaminata entro una nuova prospettiva. Lavoisier venne processato per la sua carica di Fermier général durante l'antico regime e, nonostante il suo crescente impegno nella difesa e sviluppo dei principi della rivoluzione, la sua posizione era già compromessa a partire dal 1789. Priestley invece venne perseguitato per il suo tentativo di combinare la ricerca scientifica con le sue posizioni politiche radicali.
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Marchesini, Simona. "Messapico." Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no. 20 (May 1, 2020): 495–530. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.378.

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Abstract:
Il Messapico è la lingua preromana di frammentaria attestazione della II regione augustea Apulia et Calabria, attestata tra il VI ed il II sec. a.C. Sono note ca. 650 iscrizioni, di contenuto prevalentemente onomastico. La posizione linguistica del Messapico è ancor oggi dibattuta, perché questa lingua, pur appartenendo alla famiglia Indo-Europea, non appare affine ad alcuna delle altre lingue dell’Italia antica, classificandosi dunque come ‘isolata’. L’A., dopo una panoramica sulla Puglia nell’antichità come presentata dalle fonti storiche e la definizione del termine ‘Messapico’, descrive gli aspetti epigrafici e linguistici, con un approfondimento sul tema della palatalizzazione messapica e del genitivo -ihi, presentando il quadro delle varie posizioni ermeneutiche.
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Cassatella, Antonio. "Situazioni giuridiche soggettive e status militare." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 1 (March 2022): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-001005.

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Abstract:
Il saggio è dedicato all'analisi delle posizioni giuridiche soggettive del militare in servizio, da vagliare in rapporto ai limiti del potere decisionale dei superiori gerarchici. Si distinguono posizioni di diritto soggettivo ad esercizio condizionato e posizioni di interesse legittimo, oltre ad interessi di mero fatto. La qualificazione è necessaria al fine di stabilire la profondità del sindacato del giudice amministrativo sul contenuto delle decisioni. Sulla base della casistica esaminata, si formulano alcune considerazioni finali sulle caratteristiche del sindacato. Si reputa che l'attuale disciplina, per quanto finalizzata a garantire l'efficienza degli apparati militari, non sia del tutto coerente con i principi desumibili dagli artt. 24, 52 e 97 Cost.
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Boroni, Valentina. "Infezione da HIV e segretezza professionale." Medicina e Morale 40, no. 3 (August 31, 1991): 417–44. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1133.

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Abstract:
La tutela del diritto alla riservatezza vive un momento cruciale nel caso dell'infezione da HIV, ove i diritti alla tutela dell'intimità del singolo spesso si pongono in contrasto con le esigenze di tutela della salute dei terzi. Nel presente lavoro viene motivata e discussa la posizione etica che privilegia un'accezione relativa del segreto professionale e le differenti posizioni assunte dalle norme deontologiche italiane ed americane in proposito. Particolare attenzione viene poi dedicata alla tutela giuridica del diritto alla riservatezza nel contesto normativa italiano nell'ambito del quale, se da un lato vige di regola il divieto di rivelare, si distinguono casi in cui il medico deve comunicare il segreto e quelli in cui può comunicarlo.
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De Simone, Pia. "I riferimenti alle donne nel Timeo di Platone." Revista Archai, no. 30 (November 9, 2020): e03035. http://dx.doi.org/10.14195/1984-249x_30_35.

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Abstract:
Questo lavoro si propone di indagare le occorrenze del lessico femminile, in particolare γυνή e μήτηρ, nel Timeo, per far emergere la posizione di Platone riguardo alle donne che si può evincere dall’ermeneutica dei passi esaminati. Bisogna considerare anche i problemi relativi all’interpretazione degli scritti di Platone, come le strutture argomentative di cui si serve e la complessità di alcuni concetti. Le occorrenze nel Timeo, sebbene non numerose, sono contenutisticamente significative, data la natura di questo dialogo che si propone di identificare la posizione e il ruolo nel cosmo dell’uomo e della sua anima. Nel prologo del Timeo, come anche nella Repubblica, Platone esprime posizioni più aperte riguardo al ruolo sociale delle donne; invece in altri passi, come quelli che trattano della trasmigrazione delle anime, Platone si serve di immagini relative alle donne per aiutare i suoi ascoltatori a comprendere questioni molto complesse. Tali immagini, per essere comprensibili, devono rispecchiare l’idea riguardo alle donne comune al tempo di Platone.
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Eagle, Morris N. "La natura sociale della mente." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2011): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-001001.

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Abstract:
Vengono discussi alcuni problemi teorici riguardanti la concezione della natura sociale della mente secondo le teorie relazionali e intersoggettive della psicoanalisi contemporanea. Le posizioni intersoggettive e socio-costruttiviste radicali vengono criticate e ne vengono messe in luce alcune autocontraddizioni. In particolare, sono discusse criticamente le posizioni di Robert Stolorow, Stephen Mitchell e Donnel B. Stern, e vengono trattati, tra gli altri, i seguenti temi: la mente come costruzione sociale oppure come prodotto congiunto di fattori innati e ambientali; l'intersoggettivismo di Stolorow e collaboratori; l'approccio relazionale di Mitchell; il situazionismo nella psicologia della personalitŕ; il comportamentismo sociale; le posizioni di Sullivan, G.H. Mead e Cooley; i concetti di "vero Sé" e "falso Sé" di Winnicott; i contenuti mentali inconsci e la motivazione; la "esperienza non formulata" di Donnel B. Stern; comunicare versus esperire; ecc.
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9

de Polo, Renato. "La Bomba. Fornari e la speranza futura." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 14 (September 2010): 69–80. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-014006.

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Abstract:
La ricerca di Fornari ha utilizzato i concetti di negazione e proiezione sul nemico per "spiegare" la guerra. Lo schema kleiniano delle due posizioni difensive legittima sia l'attacco all'altro come nemico (posizione schizoparanoide) sia la sua impossibilitŕ (posizione depressiva) a causa dei conseguenti, inevitabili, sensi di colpa. Nel setting individuale tramite l'elaborazione transferale e contro-transferale tale schema interpretativo sembra funzionare. Il suo trasferimento nell'analisi dei rapporti internazionali rivela tutta la sua impotente problematicitŕ. La soluzione fornariana di superare le difficoltŕ indicate con la relazione tra il livello di significazione infantile e quello adulto (doppia referenza) non č del tutto adeguata se si riflette sui limiti di sense making universale. Si puň avanzare una nuova prospettiva: il desiderio č minacciato dal timore di perdere "la primordiale armonia" depositata nella memoria nostalgica della relazione intrauterina. Un'ipotesi salvifica č connessa al linguaggio: attraverso esso scovare il conflitto e dare spazio alla costruzione di un discorso sul trauma e generare spazi nei quali il desiderio possa trovare soddisfazione piů facile nel mondo quotidiano.
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Sedda, Franciscu. "Nello specchio dell’antropologia: la natura, la cultura, il semiotico." Estudos Semióticos 17, no. 2 (August 13, 2021): 44–67. http://dx.doi.org/10.11606/issn.1980-4016.esse.2021.182112.

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Abstract:
Il saggio analizza una serie di prese di posizione antropologiche – quelle di Lévi-Strauss, Geertz, Clifford, Appadurai, Latour, Viveiros de Castro, Descola in particolare – che hanno al centro il rapporto natura/cultura. Esso mostra la ricchezza di visioni e strategie insite in queste posizioni, quanto le loro complesse e spesso inavvertite correlazioni. Il saggio mostra come i raddoppiamenti della natura e della cultura, così come i tentativi di trovare scappatoie all’opposizione, assumano significato in relazione alla semiotica e possano ispirare nuovi modelli per pensare la cultura. In particolare il lavoro antropologico ci darà modo di individuare nel semiotico quella dimensione relazionale che sta al fondo tanto della natura quanto della cultura, che attraversa l’umano e il non umano, che ci sfida come semiotici a ripensare il valore e la forma del nostro stesso relazionalismo.
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Stramaccioni, Alberto. "The Affairs of Italy. nei dibattiti parlamentari britannici (1848-1861)." IL RISORGIMENTO, no. 2 (November 2021): 79–111. http://dx.doi.org/10.3280/riso2021-002003.

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Abstract:
L'Autore ricostruisce il dibattito parlamentare tra whig e tory che si è sviluppato in Gran Bretagna nel corso delle vicende dell'unificazione italiana, tra il 1848 e il 1861. Attraverso i resoconti degli interventi, alla Camera dei Comuni e alla Camera dei Lord, di Palmerston, Russell, Gladstone e altri - secondo l'Autore - emergono le posizioni dei principali leader whig a sostegno della formazione di uno Stato nazionale unitario nella penisola, al centro del Mediterraneo e per questo obiettivo disposti anche a mettere in discussione gli equilibri europei stabiliti a Vienna nel 1815. Con gli interventi di Disraeli, Derby, Malmerbury e altri che condividono le posizioni della Corte vengono espresse le valutazioni dei tory, contrari al movimento patriottico italiano e attenti a mantenere, sia pure in funzione antifrancese, rapporti collaborativi con gli austriaci. Entrambi gli schieramenti, pur divisi in alcune fasi del percorso risorgimentale italiano, sembrano voler rappresentare due posizioni nettamente diverse ma finiscono invece con il perseguire una comune politica imperiale.
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Ponzio, Luciano. "VISIONI DELLO STRUTTURALISMO: Barthes, Deleuze, Derrida." movimento-revista de educação 7, no. 12 (June 9, 2020): 370–90. http://dx.doi.org/10.22409/mov.v7i12.42410.

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Abstract:
Indipendentemente da distinzioni di tipo manualistico tra strutturalismo e post-strutturalismo e dalla determinazione della appartenenza o non appartenenza a ciò che generalmente, soprattutto con riferimento alla Francia, è stato indicato come “strutturalismo”, è particolarmente interessante considerare la posizione che direttamente o indirettamente, più che nei confronti dello strutturalismo, nei confronti di concetti, temi, strumenti e anche termini, solitamente ritenuti “strutturalisti”, hanno assunto tre autori che, pur impiegandoli abitualmente, si sono distinti, anche tra loro, per averne fatto un uso che ha piegato la critica del “soggetto” alla riflessione sulla differenza, sull’alterità, sulla irripetibilità e anche sulla singolarità: Barthes, Deleuze e Derrida. C’è negli autori indicati tanto la consapevolezza dell’impossibilità del ritorno a posizioni che potremmo indicare provvisoriamente e sommariamente come “pre-strutturaliste”, quanto, al tempo stesso, un procedere oltre (anche questo irreversibile), rispetto a ciò che viene etichettato come “strutturalismo”.
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Atighetchi, Dariusch. "Etica islamica e trapianti d'organo." Medicina e Morale 44, no. 6 (December 31, 1995): 1183–207. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.958.

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Abstract:
Non esiste una posizione unanime tra i giuristi musulmani sulla liceità dei trapianti d'organo alla luce dei precetti della Legge islamica (la Sharia). Le posizioni oscillano tra due estremi: da una parte il dovere mora le di ricorrervi in quanto la salvezza della vita umana. Il valore più importante per ogni medico e per ogni musulmano: dall'altra la proibizione dei trapianti (da vivente, da cadavere o da entrambi) in quanto violano l'integrità del corpo umano quale dono divino da rispettare. Attualmente, la grande maggioranza dei giuristi e dei teologi islamici, pur con sfumature diverse, autorizza la pratica sia da vivente che da cadavere appoggiando le politiche sanitaria dei governi ed operando per convincere i fedeli a liberarsi dai pregiudizi ancora diffusi in materia. Mentre il commercio di organi viene rifiutato, non vi è accordo tra i criteri per la determinazione della morte cerebrale.
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Migone, Paolo. "La relazione terapeutica nella tradizione psicoanalitica." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 45 (January 2020): 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/qpc45-2019oa8989.

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Abstract:
La discussione sulla teoria psicoanalitica dei fattori terapeutici viene brevemente rivista, a partire dalla posizione di Freud, attraverso i Simposi sui fattori curativi ai due Congressi dell'International Psychoanalytic Association (IPA) di Marienbad nel 1936 e di Edimburgo nel 1961 (dove vi fu un punto di svolta), fino alle posizioni all'interno della psicoanalisi contemporanea. Contrariamente a quanto in genere si creda, Freud dava molta importanza al ruolo della relazione tra paziente e terapeuta, da lui ritenuta un potente agente terapeutico. In effetti, Freud non solo oscillava costantemente tra l'idea di considerare l'interpretazione cognitiva come il principale fattore curativo e l'idea che, invece, la relazione terapeutica avesse un ruolo importante, ma in diverse occasioni ha ammesso apertamente che la relazione con il paziente ed altri fattori emotivi (come identificazione, modellizzazione, ecc.) rivestivano un'importanza molto maggiore nel determinare il cambiamento del paziente.
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Rordorf, Renato. "Un iter tortuoso per equilibrare posizioni contrattuali asimmetriche." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 60–68. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003007.

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Abstract:
Quelle del consumatore e del risparmiatore sono condizioni soggettive apparentemente antitetiche, siccome definite da due tipi di comportamento (il consumare e il risparmiare, appunto) tra loro contrapposti. Eppure questa eterogeneitŕ viene meno, sotto il profilo giuridico, se si guarda, da un lato, alla posizione di debolezza in cui essi versano rispetto alle controparti contrattuali (con conseguente esigenza di una loro tutela come "contraenti deboli") e, dall'altro, al ruolo emblematico che essi assumono ai fini del piů generale interesse al buon funzionamento del mercato.
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Gleiss, Irma. "Il contenuto conservatore dell'antipsichiatria (1975)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2011): 379–96. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003005.

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Abstract:
Vengono criticate le posizioni dell'antipsichiatria cosě come sono state espresse negli anni 1960-70 soprattutto da Ronald Laing, David Cooper e Franco Basaglia, e viene evidenziata la loro natura conservatrice riguardo alla genesi e alla cura dei disturbi mentali. Vengono anche criticate la teoria delle etichette di Ullmann e Krasner e la teoria della devianza di Talcott Parsons, che in genere vengono considerate opposte alle posizioni dell'antipsichiatria ma che in realtŕ condividono la stessa concezione dell'uomo e della societŕ. (Questo articolo č uscito originariamente in tedesco a pp. 31-51 del n. 89/1975 della rivista Das Argument, e in italiano a pp. 6-15 del n. 3/1976 della rivista Psicoterapia e Scienze Umane).
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Pallante, Francesco. "La contrastata natura giurisdizionale della verifica dei poteri nelle assemblee elettive. Note a margine di due sentenze del Tribunale civile di Torino." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 127–40. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-002013.

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Abstract:
Le elezioni regionali piemontesi del 2010 sono state portate all'attenzione della magistratura sotto diversi profili. Tra gli altri - meno noti, ma non meno importanti - quelli relativi alle posizioni di due consiglieri sottoposte al Tribunale di Torino a seguito di azioni popolari ai sensi della legge n. 108/1968. Sorprendentemente la stessa sezione del Tribunale, in composizione collegiale coincidente per due terzi (tra cui il presidente), ha dato a questioni analoghe, inerenti le diverse posizioni chiamate in causa, soluzioni radicalmente differenti, senza che di questo utilizzo ambivalente del diritto sia stata offerta alcuna motivazione. Difficile sottrarsi al dubbio che, in situazioni sensibili, anche per la giurisdizione i profili politici finiscano per prevalere su quelli giuridici.
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Pellegrino, Vincenza. ""Lo sappiamo solo noi perché non facciamo figli". La seconda transizione demografica in alcuni forum\net al femminile." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 90–103. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041008.

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Abstract:
Questo lavoro tratta le opinioni delle giovani donne adulte circa la possibilitŕ o meno di diventare madri. In particolare, il saggio č di interesse per capire se i "forum.net" intorno a questo tema sono i luoghi in cui prendere una posizione piů chiara sui dilemmi di valori riguardanti la genitorialitŕ. L'indagine si basa sull'analisi testuale delle conversazioni registrate nell'ambito di diversi forum.net caratterizzati dalla forma "un solo proponente e molti replicanti". Questi spazi comunicativi sembrano incoraggiare la condivisione di «pensieri comuni, ma comunemente rimossi», come dice una delle partecipanti. Si genera un contesto particolare in cui la presenza delle donne percepite come «simili ma non intime» permette la spiegazione di posizioni impopolari sulla vita delle donne, e mostra una complessa fantasia collettiva in cui l'idea di "buona vita femminile" č cambiata e non č facilmente compatibile con l'idea di "buona maternitŕ", che invece sembra essere molto salda, si potrebbe anzi dire "tradizionale".
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van Meerhaeghe, Marcel A. G. "The Church and the Economy." Journal of Public Finance and Public Choice 5, no. 2 (October 1, 1987): 97–104. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344299.

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Abstract:
Abstract La religione rientra, oltre che nell’ambito dei credenti, anche in quello di coloro che non lo sono, dato che essa costituisce un elemento fondamentale della cultura. Se, poi, le autorità ecclesiastiche prendono posizione su aspetti fondamentali del codice economico occidentale, è giustificato I’intervento nel dibattito da parte degli economisti.Le encicliche pontificie contengono numerosi enunciati di natura economica che sono a dir poco discutibili. Si dà per scontato che le differenze di reddito siano ingiuste, senza spiegare perchè coloro che contribuiscono maggiormente alla produzione non dovrebbero essere quelli che ottengono i redditi più elevati.Posizioni analoghe sono assunte in diverse occasioni dall’episcopato di diversi Paesi, che pur si dichiara sovente impreparato a discutere in profondità le problematiche dell’economia, non prospettando, comunque, serie alternative all’economia di mercato. Questo vale in modo particolare con riguardo ai problemi economici dei paesi del Terzo Mondo, nella cui trattazione i cattolici assumono posizioni che spesso non sono facilmente distinguibili da quelle marxiste.
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Terzi, Anna. "La nuova disciplina delle spese processuali." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (March 2011): 160–69. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-006012.

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Abstract:
1. Dalla normativa previgente a quella attuale / 2. La giurisprudenza della Corte costituzionale / 3. L'eguale trattamento di posizioni sostanzialmente diseguali / 4. I profili di illegittimitŕ costituzionale della nuova disciplina.
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Modena, Emilio. "Kernberg a Zurigo: un incontro significativo." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2011): 477–80. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-004004.

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Abstract:
A partire dalla prima visita di Otto F. Kernberg nel 1975 al "Seminario Psicoanalitico di Zurigo" (http://www.psychoanalyse-zuerich.ch), vengono ripercorse alcune vicissitudini, sia teoriche che istituzionali, del gruppo del Seminario Psicoanalitico di Zurigo. In particolare, viene brevemente descritto il dibattito teorico avvenuto in quegli anni a Zurigo sulla Psicologia del Sé di Heinz Kohut (1913-1981) e sulle nuove teorie del narcisismo, confrontate con le posizioni di Otto F. Kernberg che erano critiche verso questi sviluppi. Dal punto di vista istituzionale, vengono ricordati i rapporti tra il Seminario Psicoanalitico di Zurigo e la Societŕ Svizzera di Psicoanalisi, e il ruolo giocato dal movimento psicoanalitico dissidente Platform International. Le posizioni critiche di Otto F. Kernberg nei confronti del sistema di training dell'International Psychoanalytic Association (IPA) sono considerate molto vicine a quelle che erano state prese vari anni prima da Platform International.
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Lenoci, Michele. "CRISI E RINASCITA DELL'EUROPA: ECHI DEL DIBATTITO FENOMENOLOGICO." Trans/Form/Ação 37, spe (2014): 219–44. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-3173201400ne00012.

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Abstract:
Il saggio, attraverso un'analisi delle riflessioni di Husserl e Scheler, si propone di esaminare la loro concezione sull'Europa e la tradizione culturale europea, mettendo in rilievo l'evoluzione e lo sviluppo delle loro posizioni avanti e dopo la prima Guerra mondiale.
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Ricotta, Francesco. "I comportamenti d'acquisto multicanale. Posizioni emergenti e fabbisogni di ricerca." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (February 2010): 237–64. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-002003.

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Ciriello, Caterina. "Benedetto XV, la guerra e le posizioni dei vescovi italiani." Anuario de Historia de la Iglesia 23 (March 27, 2015): 41–60. http://dx.doi.org/10.15581/007.23.1584.

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Abstract:
La crueldad de la Primera Guerra Mundial cambió muchas vidas, dividiendo comunidades y la sociedad entera. Benedicto xv intentó limitar lo más posible el daño de la Guerra. Muchos obispos se encontraron en la obligación de ejercer su tarea pastoral prescindiendo de sentimientos patrióticos; otros, en cambio, fueron impopulares por su obstinación e inflexibilidad, causando así no pocos problemas a la Santa Sede. Benedicto xv tuvo que relacionarse con pastores que muchas veces eran ingenuos y con otros que parecían demasiado listos, pero como verdadero padre aconsejaba prudencia y sabiduría a cada uno para el bien de Italia y de la Iglesia. El llamamiento a la paz por parte de este «profeta no escuchado» puede ser ahora recogido por completo y puede dar sus frutos.
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Bompiani, A., L. Guariglia, and P. Rosati. "La cosiddetta riduzione embrionale sotto il profilo assistenziale ed etico." Medicina e Morale 44, no. 2 (April 30, 1995): 223–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.985.

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Abstract:
Gli Autori analizzano la problematica della cosiddetta "riduzione" embrionale (RE), cioè la soppressione di embrioni in gravidanze plurigemellari ottenute in seguito a trattamenti contro la sterilità come l'induzione farmacologica dell'ovulazione o le tecniche di procreazione artificiale. Lo scopo della RE, infatti, mira ad ottenere maggiori possibilità di soprvvivenza fino al parto per i feti residui. Dopo aver illustrato la RE da un punto di vista medico, riferendosi in particolare ai problemi clinici, alle tecniche utilizzate ed alle complicanze secondo la più recente letteratura scientifica, vengono affrontati i problemi etici, legali e deontologici implicati nella RE. Sotto il profilo etico vengono classificate diverse posizioni: 1. la santità o intangibilità della vita, coincidente con l'insegnamento del Magistero cattolico seppure condivisa anche al di fuori del mondo ecclesiale. Questa è la posizione sostenuta anche dagli Autori dell'articolo; 2. la posizione per la quale si ammette la RE solo in previsione dell'attuarsi di un pericolo grave per m salute materna; 3. la visione utilitarista che riconosce nella materia doveri prima facie e non doveri assoluti, per cui la RE potrebbe attuarsi anche al di fuori di un'indicazione materna accertata; 4. la libertà di scelta della donna come primo principio. Dopo aver passato in sintetica rassegna i problemi medico-legali e deontologici connessi alla RE, ne vengono esaminate le possibilità di prevenzione. La RE, infatti, non è da considerarsi atteggiamento terapeutico in quanto contrario al principio di intangibilità della vita.
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NACCI, MATTEO. "I rapporti "Stato Italiano- Chiesa Cattolica" nei patti lateranensi del 1929: riflessioni storico-giuridiche." Prawo Kanoniczne 58, no. 2 (June 16, 2017): 97–113. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2015.58.2.06.

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Abstract:
Il presente lavoro, frutto di una conferenza tenuta presso l’Istituto Cattolico di Tolosa (Francia), intende prendere in considerazione le relazioni fra il Governo italiano e la Santa Sede, in prospettiva storico-giuridica, per la strutturazione dei Patti Lateranensi del 1929. In modo particolare, attraverso l’esame della cosiddetta fase della “preconcilazione” e le differenti posizioni giuridico-politiche intorno ai Patti del 1929. Lo scopo del contributo è quello di evidenziare l’imprescindibile valore di “cultura giuridica” che deve essere assegnato a questo peculiare trattato internazionale. Il presente lavoro, frutto di una conferenza tenuta presso l’Istituto Cattolico di Tolosa (Francia), intende prendere in considerazione le relazioni fra il Governo italiano e la Santa Sede, in prospettiva storico-giuridica, per la strutturazione dei Patti Lateranensi del 1929. In modo particolare, attraverso l’esame della cosiddetta fase della “preconcilazione” e le differenti posizioni giuridico-politiche intorno ai Patti del 1929. Lo scopo del contributo è quello di evidenziare l’imprescindibile valore di “cultura giuridica” che deve essere assegnato a questo peculiare trattato internazionale.
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Sandra, Buechler. "Saper soffrire." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (December 2011): 49–70. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-001004.

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Abstract:
La sofferenza č una parte inevitabile del coinvolgimento psicoanalitico. Vi sono tre fondamentali posizioni che si possono prendere nei confronti del dolore: 1) il dolore si identifica con la malattia e il nostro obiettivo č quello di risolverlo piů rapidamente possibile; 2) il dolore č una parte inevitabile dell'esperienza del vivere e dobbiamo diventare capaci di accettarlo; 3) il dolore č maestro di vita e ci educa verso la redenzione e la conoscenza di sé. Č logico che l'adesione, consapevole o meno, a ognuna di queste tre posizioni condiziona il nostro modo di lavorare, soprattutto per quanto riguarda l'analisi delle difese. Una particolare esperienza dolorosa alla quale l'analista risulta esposto č la perdita dei propri pazienti, la loro morte o semplicemente la fine della terapia. Ciň rende i nostri sforzi creativi simili al costruire castelli di sabbia in riva al mare e ci allena a fare investimenti non narcisistici sulle vite dei nostri pazienti.
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MELI, DOMENICO BERTOLONI. "GUIDOBALDO DAL MONTE AND THE ARCHIMEDEAN REVIVAL." Nuncius 7, no. 1 (1992): 3–34. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00019.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Questo saggio esamina il ruolo di Guidobaldo dal Monte all'interno del rinascimento di studi matematici in Italia nella seconda meta del '500. Le sue posizioni vengono confrontate brevemente con quelle di Giovanni Battista Benedetti e soprattutto di Federico Commandino. Mentre Benedetti sviluppa un atteggiamento fortemente critico di Aristotele e della filosofia in generale, e Commandino mostra di concepire il rinascimento matematico come una profonda riforma del sapere e ristrutturazione della gerarchia tra le varie discipline, dal Monte si limita a promuovere matematica e soprattutto meccanica con scopi molto piu limitati; obiettivi filosofici e critica anti-aristotelica rimangono al di fuori della portata della sua azione. Queste osservazioni mostrano l'esistenza di una ampia gamma di posizioni nell'ambito del revival archimedeo in Italia e della stessa scuola matematica urbinate: nonostante alcuni innegabili punti di contatto, i progetti culturali rintracciabili nelle opere di Commandino e dal Monte sono profondamente diversi.
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Di Virgilio, Aldo. "Elezioni in Italia – Elezioni comunali e provinciali 2011: il centro destra perde Milano e Napoli, il centro sinistra vince ma è frammentato." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 66, no. 2 (December 30, 2011): 149–66. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9806.

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Abstract:
Review of Italian elections, Municipal and provincial elections in 2011 Partecipazione elettorale: smobilitazione nelle fila del centrodestra? Il risultato del voto: molte alternanze, il centrosinistra guadagna posizioni Il voto ai partiti nei comuni capoluogo: i grandi perdono, i piccoli anche, la frammentazione cresce
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Anfilocchi, Silvia. "Ri-inventare il passato per sognare il futuro." GRUPPI, no. 3 (December 2012): 75–87. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-003006.

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Abstract:
Depressione strisciante, angoscia senza nome, mancanza di energia e dinamismo, scarsitŕ o assenza di risorse materiali e personali sono spesso lo sfondo, ma anche l'oggetto, delle richieste di aiuto - o della rinuncia al lavoro - che riceviamo dai nostri pazienti. I vissuti soggettivi di insufficienza e impossibilitŕ trovano facilmente riscontro negli eventi economici e sociali che caratterizzano il clima culturale in cui viviamo e, spesso, la realtŕ oggettiva viene utilizzata per giustificare posizioni emotive dolorose o insostenibili. La fiducia e la fede nei nostri strumenti terapeutici viene messa costantemente in discussione da chi propone tecniche e setting appositamente modulati per appoggiarsi - e incastrarsi - comodamente sui fatti esterni. A partire da situazioni cliniche in cui il reale entra potentemente sulla scena terapeutica, l'autrice analizza i processi di trasformazione avvenuti in un gruppo di "giovani adulti" nel corso di alcune sedute di psicoterapia. Come tutti i cambiamenti veramente creativi, ciň che č avvenuto nel gruppo e nei suoi componenti, si fonda sulla convergenza di presente e passato, sul riconoscimento delle proprie radici, sull'acquisizione della consapevolezza del proprio posto tra le generazioni e sulla conquista di un buon uso della posizione depressiva.
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Mombelli, Marina. "Posizioni a confronto nel percorso di separazione: il Magistrato e l'avvocato." INTERAZIONI, no. 2 (February 2013): 97–108. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-002009.

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Iofrida, Manlio. "Le risposte." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (November 2010): 107–15. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-003008.

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Abstract:
Si rilevano alcune incongruenze nelle obiezioni di Scano che, in sostanza, torna al positivismo. Si constata la vicinanza delle posizioni di Rociola a quelle di Sartre e si ricorda il lungo dialogo/conflitto fra Sartre e Merleau-Ponty. Si commentano e sviluppano ulteriormente vari punti presenti nelle osservazioni di Manghi, Gallese, De Robertis, sottolinenandone la ricchezza del contributo.
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Bargis, Marta. "Le impugnazioni cautelari nel recente “attivismo” delle Sezioni unite della Corte di cassazione." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 3 (October 31, 2021): 1935. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i3.629.

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Abstract:
Il saggio si occupa delle impugnazioni cautelari esaminandole da uno specifico angolo visuale, quello del bilanciamento fra le esigenze di celerità e la tutela del diritto di difesa dell’indagato e dell’imputato. A questo fine, vengono analizzate tre recenti decisioni delle Sezioni unite della Corte di cassazione, che documentano posizioni oscillanti della Suprema Corte e richiederebbero interpretazioni autentiche da parte del legislatore.
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Marcelli, V. "Nystagmus intensity and direction in bow and lean test: an aid to diagnosis of lateral semicircular canal benign paroxysmal positional vertigo." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 520–26. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-795.

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Abstract:
L’obiettivo è stato valutare bed side l’intensità e la direzione del nistagmo (NID) nelle due differenti posizioni del “bow and lean test” (BLT) per differenziare la forma geotropa dalla forma apogeotropa e determinare il lato affetto in caso di vertigine parossistica da posizionamento benigna idiopatica da litiasi a carico del canale semicircolare laterale (LSC-BPPV), prima ancora di utilizzare le classiche manovre diagnostiche. Sono stati esaminati 32 soggetti affetti da LSC-BPPV, in ognuno dei quali sono state valutate l’intensità e la direzione del nistagmo nelle due posizioni del BLT. L’intensità del nistagmo consente di differenziare la forma geotropa della forma apogeotropa mentre la direzione del nistagmo consente di indentificare il lato affetto. Per le noti legge che governano la fisiopatologia del CSL, un nistagmo più intenso in flessione del capo (bow) rispetto all’estensione (lean) indica un flusso ampullipeto e quindi la presenza di materiale flottante nel braccio non ampollare, tipico della forma geotropa. In tal caso, se il nistagmo in flessione (bow) è diretto a sinistra, il materiale flottante deve necessariamente occupare il braccio non ampollare del CSL sinistro; viceversa se il nistagmo in flessione è diretto a destra. D’altro canto, un nistagmo più intenso in estensione del capo (lean) rispetto alla flessione (bow) indica un flusso ampullifugo e quindi la presenza di materiale aderente alla cupola (cupololitiasi) o flottante nel braccio ampollare (canalolitiasi), tipico della forma apogeotropa. In tal caso, se il nistagmo in estensione (lean) è diretto a sinistra, il materiale flottante deve necessariamente occupare il braccio ampollare del CSL sinistro; viceversa se il nistagmo in estensione è diretto a destra. Come regola generale, in entrambe le forme la direzione del nistagmo con maggiore intensità indica il lato affetto. Il “NID-BLT” è risultato efficace nell’identificare la forma ed il lato affetto in ventidue soggetti su ventotto (79% del campione). In caso di LSC-BPPV, la corretta esecuzione ed interpretazione del “NID-BLT” fornisce un importante aiuto nello stabilire la forma (geotropa versus apogeotropa) e la sede (destra versus sinistra) nella maggior parte dei pazienti, prima ancora di utilizzare le classiche manovre diagnostiche. A differenza del test di Choung, che richiede di conoscere a priori se il paziente ha una forma geotropa o apogeotropa, il nostro test consente di formulare direttamente la diagnosi o di fornire elementi indispensabili nei casi in cui la diagnosi di lato è dubbia, mentre il paziente è ancora in posizione seduta.
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Migone, L. "I trapianti di organi nei dibattiti dell'etica contemporanea." Medicina e Morale 43, no. 1 (February 28, 1994): 11–37. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1025.

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Abstract:
L'articolo costituisce una "review" del confronto tra le varie posizioni etiche riguardo alla questione dei trapianti d'organo. L'Autore, dopo aver considerato rapidamente gli aspetti legali connessi all'argomento e stigmatizzato la pratica del "commercio" di organi, riflette su temi attinenti ai trapianti - come la corporeità, la morte cerebrale, l'espianto da cadavere - concludendo lo studio con la delineazione dei fondamenti etici alla base del trapianto d'organo.
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Alderdice, Lord John. "Aspetti gruppali nella comprensione del fondamentalismo, delle posizioni radicali e del terrorismo." GRUPPI, no. 2 (October 2010): 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-002005.

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Abstract:
L'autore riprende la riflessione su temi a lui cari, giŕ trattati anche dalle pagine di Gruppi, risultato del suo lungo e appassionato lavoro di mediatore nei dialoghi di pace condotti, sul piano politico, in territori fortemente conflittuali. Lord Alderdice ci spiega l'origine dello sviluppo di posizioni radicali e del modo in cui fondamentalismi di segno opposto si contrappongono in ambiti diversi. Queste analisi sono alla base della possibilitŕ di trovare vie d'uscita per il superamento dei conflitti che insanguinano molte aree del nostro pianeta. Ci aiutano anche a dare un senso profondo ai dibattiti che hanno "infiammato" la scena politica e l'opinione pubblica italiana negli ultimi tempi.
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Paganini, Gianni. "La traversata dell'empirismo. Mario Dal Pra tra ricerche storiche e posizioni teoriche." RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, no. 4 (December 2016): 539–54. http://dx.doi.org/10.3280/sf2016-004-s1034.

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Carrino, Agostino. "UN APPUNTO SU OAKESHOTT, TRA HEGEL E SCHMITT." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 126–27. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.566.

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Abstract:
Forse non è un caso che alcuni autori, prima facie politicamente assai lontani da Oakeshott, come per esempio Chantal Mouffe, teorica del ‘populismo di sinistra’, abbiano valutato positivamente le argomentazioni di questo filosofo, sia pure nei limiti connessi all’apparente superamento di posizioni liberali e senza prendere in considerazione a sufficienza il fatto che il superamento del liberalismo, in Oakeshott, è un superamento dialettico, proprio nel senso della filosofia di Hegel.
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Akthar, Salman. "Essere diversi senza suonare la grancassa. Riflessioni sulla tecnica della psicoanalisi contemporanea." SETTING, no. 30 (June 2012): 45–60. http://dx.doi.org/10.3280/set2010-030002.

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Abstract:
Prospettive diverse sulla tecnica analitica, in particolare sull'ascolto e sugli interventi in analisi, sono a piů riprese venute a galla nella storia della nostra professione, senza una adeguata tensione all'integrazione e al confronto con le prospettive classiche. Gli orientamenti relazionali e intersoggettivi, attualmente di moda nella psicoanalisi nord-americana, sembrano seguire la stessa traiettoria. I loro esponenti (Mitchell, 1993; Ogden, 1994) fanno risultare tali orientamenti non solo del tutto nuovi, ma anche fondamentalmente inconciliabili con le posizioni classiche della Psicologia dell'Io, mentre altri Autori sostengono che possano coesistere. Sorge dunque un importante interrogativo: le diverse posizioni sulla tecnica sono veramente incompatibili o possono trovare una sintesi in una gestalt unica? In questo articolo, cercherň di rispondere all'interrogativo esaminando il materiale clinico sul caso di Amalia X del Dr. Helmut Thoma e del Dr. Horst Kachele. Nella prima parte discuterň l'inquadramento che il Dr. Thoma propone della sintomatologia della paziente, la seconda sarŕ incentrata sulla sua tecnica anali tica e la terza ritornerŕ ad Amalia e cercherŕ di individuare i movimenti di sintonizzazione, gli interventi e le risposte della paziente attraverso il materiale del processo fornito dagli Autori. Concluderň con brevi osservazioni che chiuderanno il cerchio riportandoci all'interrogativo circa l'ineliminabilitŕ del pluralismo di indirizzi tecnici ovvero la possibilitŕ di una tecnica analitica unificata.
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Reichlin, Massimo. "Il concetto di "beneficence" nella bioetica contemporanea." Medicina e Morale 44, no. 1 (February 28, 1995): 33–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.990.

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Abstract:
Vengono analizzate le principali interpretazioni del concetto di beneficenza nella bioetica contemporanea e i loro referenti filosofici. In particolare, vengono presentate le posizioni di Ross e di Frankena, che hanno avuto una rilevante influenza sulla formazione del paradigma dei principi, dominante nella bioetica anglosassone dello scorso decennio: in tale paradigma, esemplificato dal Belmont Report e dal classico Principles of Biomedical Ethics, la beneficenza è uno tra i principi fondamentali e risulta per lo più distinta dall'utilità. L'utilitarismo della preferenza propone invece un concetto di beneficenza allargata come principio assoluto e lo intende come equivalente al principio di utilità; al contrario il neocontrattualismo libertario considera la beneficenza decisamente secondaria rispetto al principio di autonomia, costitutivo della moralità. In quest'ultima posizione la figura del bene viene sostanzialmente rimossa, mentre in quella utilitaristica essa sembra assumere la forma soggettiva del benessere. Benché nel deontologismo misto il bene mantenga una qualche dimensione sostanziale, il tentativo meno insoddisfacente sembra quello operato da Pellegrino e Thomasma; questi Autori riformulano il principio di beneficenza nel tentativo di sottrarlo alla deriva paternalistica ritenuta inevitabile da molta parte della riflessione contemporanea. ln particolare, distinguono quattro livelli di predicazione del bene, in forza dei quali possono evitare l'identificazione assoluta tra principio di beneficenza e indicazioni cliniche e, d'altro canto, mantenere una reale distinzione tra beneficenza e autonomia, evitando la riduzione della prima alla mera esecuzione delle preferenze liberamente espresse dal paziente.
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Balello, Lucia, and Raffaele Fischetti. "Alcune note sull'osservazione." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 53–60. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14020.

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Abstract:
Quando l'osservatore ha cominciato a considerare gli effetti della sua presenza nel campo dell'osservazione, si &egrave; reso conto che osservava nello stesso campo dove egli stesso veniva osservato. Da qui sono andate emergendo posizioni diverse su questa situazione (la figura dell'osservatore partecipante, una teoria del controtransfert, una concezione dell'implicazione) che hanno portato a una "lenta dissoluzione" della neutralit&agrave; dell'osservatore e ad approfondire la situazione di inclusione nella quale si sta lavorando.
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Sosnik, Rogelio. "José Bleger e gli autori kleiniani tradizionali." PSICOANALISI, no. 2 (February 2013): 45–56. http://dx.doi.org/10.3280/psi2012-002003.

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Abstract:
J. Bleger, che si considera vicino alle posizioni della scuola kleiniana, ha introdotto un'altra prospettiva sul funzionamento mentale psicotico. La sua enfasi sulla simbiosi come stato primario della mente e l'evoluzione della separazione che parte da questo primo stadio di non-ego, lo distanzia dal canone kleiniano centrato sulla risoluzione delle ansie primitive dell'ego. In ogni modo, l'applicazione di questo approccio all'analisi della struttura psichica apre le porte a nuovi stimoli sulla situazione della psicoanalisi.
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Zeig, Jeffrey. "Lezioni d'ipnosi ericksoniana: cambiare le posizioni* terapeutiche dalla A alla Z. Prima parte." IPNOSI, no. 1 (July 2009): 7–16. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2009-001001.

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Abstract:
- "Confluence: The Selected Papers of Jeffrey K. Zeig", as the title implies, represents a convergence of writings and clinical experience over a time of 30 years, reflecting Zeig's professional and personal journey. The first chapter is organized around the central theme of being; exploring how to be a therapist rather than simply doing therapy. The Author leads us through the experience of changing "classical posture" A shift in "posture" by the therapist during a session alters the dramatic impact of the subsequent intervention.Key words: therapeutic postures; dramatic impact; experience of change; therapist; flexibility.Parole chiave: posizioni terapeutiche; impatto drammatico; esperienza del cambiamento; terapeuta; flessibilitŕ.
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Zeig, Jeffrey. "Lezioni d'ipnosi ericksoniana: cambiare le posizioni terapeutiche dalla A alla Z Seconda parte." IPNOSI, no. 2 (February 2010): 19–28. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2009-002002.

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Altavilla, Annagrazia, and Alessandro Dell’Erba. "La ricerca sulle cellule staminali: la nuova sfida dell’Europa unita." Medicina e Morale 53, no. 6 (December 31, 2004): 1133–78. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.621.

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Abstract:
La ricerca sulle cellule staminali rappresenta uno dei settori più promettenti della biotecnologia, in quanto offre la possibilità di sviluppare nuovi metodi per riparare o sostituire le cellule o i tessuti lesionati o malati e per curare alcune patologie croniche gravi. Tale ricerca può anche fornire un contributo importante alla scienza di base, aiutando a comprendere i meccanismi di proliferazione e differenziazione cellulare. Gli embrioni umani preimpanto rappresentano una delle possibili fonti di cellule staminali. Tuttavia, laddove questa ricerca prevede l’utilizzo di embrioni umani, essa solleva la questione dei principi etici in gioco e dei limiti e delle condizioni cui questa deve essere soggetta. Gli stati europei hanno adottato posizioni diverse in merito alla regolamentazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Tale disparità, che riflette le tradizioni etiche, filosofiche e religiose alle quali gli stati si ispirano, conferma l’esistenza di punti di vista divergenti in Europa su quanto sia o meno eticamente suscettibile di tutela. Questo articolo esamina le legislazioni e le posizioni etiche esistenti a tal proposito in Europa, oltre che i nuovi orientamenti sui principi da applicare nella concessione di finanziamenti comunitari (nell’ambito del VI Programma quadro di ricerca europeo –FP6) per progetti di ricerca implicanti l’uso di embrioni umani e di cellule staminali embrionali. Tale studio intende altresì fornire degli spunti di riflessione sui nuovi traguardi dell’integrazione europea nel settore della ricerca biomedica.
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Palazzani, Laura. "Per una giusta distribuzione delle risorse secondo la bioetica personalista." Medicina e Morale 48, no. 3 (June 30, 1999): 485–96. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.800.

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Abstract:
L’autore individua i criteri etici per la distribuzione delle risorse sanitarie nella prospettiva della bioetica personalista. Partendo dalle premesse teoretiche del finalismo e del cognitivismo, l’articolo mostra la necessità del dovere/ diritto alla tutela della vita di ogni essere umano e del dovere/diritto alla cooperazione nella difesa del bene comune. L’autore analizza le implicazioni pratiche in riferimento alla questione della distribuzione delle risorse sanitarie, a livello macro e micro, discutendo i criteri principali anche confrontandosi con posizioni diverse in un contesto pluralistico.
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Mele, Vincenza. "Diritti e doveri nella medicina predittiva. Sintesi e considerazioni a margine di un recente seminario." Medicina e Morale 40, no. 1 (April 30, 1991): 73–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1150.

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Abstract:
L'autore analizza le posizioni della ''bioetica laica" (ad ispirazione soggettivistica) in tema di medicina predittiva, confrontandole con quella della "bioetica cattolica" (ad ispirazione personalista), traendo spunto da un recente seminario che si è svolto su questo tema. L'argomento bioetica e medicina predittiva viene affrontato sia nell'ambito della diagnostica prenatale sia in quello della diagnostica postnatale. Sono indicati quali principi etici di riferimento prioritari: il principio della difesa della vita fisica (nell'orizzonte della bioetica personalista) ed il principio di autonomia (nell'orizzonte della bioetica soggettivistica).
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Patat, Alejandro. "Il genio e l’ingegno. Storia e statuto del romanzo secondo Rovani." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 197–220. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.62542.

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Abstract:
L’articolo si propone di affrontare le riflessioni estetiche di Giuseppe Rovani, focalizzando la storia e lo statuto del romanzo. A tal fine, risulta imprescindibile fare una lettura trasversale della critica dell’opera di Rovani per capire quali siano stati i punti nodali della messa in discussione, delle stroncature e della riabilitazione dei Cento anni, considerato unanimemente il suo capolavoro. L’analisi delle sue posizioni teoriche attorno al romanzo nell’Ottocento italiano permette, quindi, di capire meglio quali saranno le nuove esplorazioni in campo narrativo una volta tramontato il modello manzoniano.
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Loliva, Valentina, Francesca Fabbri, and Cinzia Dini. "Dall'origine di una storia di vita al recupero dei legami originari." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 189–99. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004019.

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Abstract:
L'articolo espone le riflessioni che scaturiscono da una decisione giudiziale del Tribunale per i minorenni di Firenze in tema di diritto alla conoscenza delle origini esercitato nei confronti dei fratelli. L'intervento rappresenta un contributo alla riflessione su un tema certamente controverso, come evidenzia la presenza di una decisione di segno diverso di cui pure sono sinteticamente richiamate le motivazioni, di fronte al quale, nel perdurante silenzio del legislatore, i tribunali minorili sono chiamati ad esercitare una complessa ponderazione delle diverse posizioni soggettive implicate nelle decisioni.
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Baba, Stephen A. "Democracies, Inefficiency and Campaign Contributions." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 1 (April 1, 1995): 19–33. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540039.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro prende le mosse dalla letteratura teorica esistente sull’inefficienza del rent seeking per sviluppare un modello di competizione politica con elettori razionali in cui, anche nell’ipotesi di mancata possibilità di corruzione dei candidati da parte dei gruppi di interesse, sono possibili risultati inefficienti. Il modello dimostra inoltre che i contributi per il finanziamento delle campagne elettorali possono essere usati per informare i votanti razionali.L’analisi fornisce delle argomentazioni contrarie alle posizioni di Becker e Wittman, secondo cui l’inefficienza del governo è impossibile o poco probabile.
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