Journal articles on the topic 'Portamenti'

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1

Mazzarese, Mattia, Caterina Primi, and Maria Anna Donati. "La peer education è efficace per la prevenzione dei comportamenti di addiction in adolescenti e giovani adulti? Una rassegna sistematica." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2022): 61–90. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-001005.

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Abstract:
La peer education è un approccio molto diffuso a livello internazionale nell'ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Ciononostante, un solo studio ha indagato in modo sistematico l'efficacia di questo approccio nella prevenzione dell'uso di so-stanze. Lo scopo della presente rassegna sistematica consisteva nel sopperire a questa carenza valutando l'efficacia degli interventi di peer education rivolti alla prevenzione di comportamenti di addiction negli adolescenti, tra cui anche il gioco d'azzardo. Dopo aver analizzato gli articoli pertinenti identificati su quattro database (Google Scholar, PubMed, Scopus e PsycINFO), quindici studi rispondenti ai criteri di eleggibilità predefiniti sono stati inclusi nella sintesi qualitativa. Fra questi studi, sette erano focalizzati sul consumo di tabacco, quattro sul consumo di alcol, tre sul consumo di sostanze non meglio specificate e uno sul consumo di molteplici sostanze. Non è stato individuato nessuno studio rivolto alla prevenzione del gioco d'azzardo. La valutazione della qualità degli studi, condotta attraverso un apposito strumento standardizzato, ha fatto emergere molteplici criticità relative agli strumenti e alle metodologie di ricerca utilizzate. Solo tre studi possedevano i requisiti per essere classificati come qualitativamente moderati - gli altri sono stati classificati come deboli. Nei suddetti studi sono state riscontrate modeste evidenze di efficacia degli interventi nella preven-zione del consumo di alcol o tabacco. Complessivamente, gli interventi hanno però mostrato effetti significativi principalmente sulle conoscenze e in misura minore su atteggiamenti e com-portamenti. Pertanto, l'evidenza di efficacia del metodo della peer education nella prevenzione delle addiction negli adolescenti resta debole.
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2

Kauffman, Deborah. "Portamento in Romantic Opera." Performance Practice Review 5, no. 2 (1992): 139–58. http://dx.doi.org/10.5642/perfpr.199205.02.03.

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3

Leech-Wilkinson, Daniel. "Portamento and Musical Meaning." Journal of Musicological Research 25, no. 3-4 (December 2006): 233–61. http://dx.doi.org/10.1080/01411890600859412.

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4

Katz, Mark. "Portamento and the Phonograph Effect." Journal of Musicological Research 25, no. 3-4 (December 2006): 211–32. http://dx.doi.org/10.1080/01411890600860733.

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5

Desain, Peter. "Vibrato and portamento, hypotheses and tests." Journal of the Acoustical Society of America 105, no. 2 (February 1999): 1274. http://dx.doi.org/10.1121/1.426087.

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6

Aoki, Eiichiro. "Electronic musical instrument with portamento function." Journal of the Acoustical Society of America 98, no. 3 (September 1995): 1267. http://dx.doi.org/10.1121/1.413463.

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7

Suzuki, Hideo. "Electronic musical instrument having portamento property." Journal of the Acoustical Society of America 77, no. 4 (April 1985): 1632. http://dx.doi.org/10.1121/1.391987.

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8

Monelle, Raymond. "The Orchestral String Portamento as Expressive Topic." Journal of Musicological Research 31, no. 2-3 (April 2012): 138–46. http://dx.doi.org/10.1080/01411896.2012.680878.

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9

Costa, Renan M., Fernanda S. Oda, Fátima R. Szinwelski, Alexandre Dittrich, and Bruno A. Strapasson. "Comparação entre medidas da Classe de Respostas “Separar o lixo adequadamente”." Revista Brasileira de Análise do Comportamento 7, no. 1 (December 10, 2013): 11. http://dx.doi.org/10.18542/rebac.v7i1.1435.

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Abstract:
As medidas mais usadas para o estudo da classe de respostas “separação adequada do lixo” em pesquisas na análise do com¬portamento são a pesagem e a contagem de itens recicláveis depositados nas lixeiras. Embora diferentes medidas sejam utilizadas, não parece haver na literatura qualquer discussão da adequação relativa das diferentes medidas à variável dependente. O presente estudo teve como objetivo realizar uma comparação entre as medidas citadas e a observação direta do comportamento dos participantes. Para realizar a comparação entre medidas, o estudo foi delineado como replicação sistemática do estudo de Austin et al. (1993) sobre com¬portamento de reciclagem. Os participantes foram membros de dois prédios de uma universidade e eventuais transeuntes das proximi¬dades. Foi utilizado delineamento AB de linha de base múltipla. específicos foram introduzidos como variável independente. O índice de correlação entre a observação direta e a contagem de itens mostrou-se superior ao índice de correlação entre a observação direta e a pesagem. Os resultados obtidos pela pesquisa original não foram replicados. Os resultados do presente estudo parecem sugerir que pesquisas futuras devam atribuir maior grau de confiança à contagem de itens.
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Minamitaka, Junichi. "Electronic keyboard musical instrument with portamento or glissando play function." Journal of the Acoustical Society of America 83, no. 4 (April 1988): 1716. http://dx.doi.org/10.1121/1.395875.

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11

Brown, Clive. "Bowing Styles, Vibrato and Portamento in Nineteenth-Century Violin Playing." Journal of the Royal Musical Association 113, no. 1 (1988): 97–128. http://dx.doi.org/10.1093/jrma/113.1.97.

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Abstract:
There are many aspects of nineteenth-century violin playing that have received little attention from scholars. The subject is a vast and complicated one, far beyond the scope of a short article to treat adequately, but there are a number of important areas in which problems have not even been recognized, let alone investigated. For instance, the most substantial recent work on this subject, Robin Stowell's Violin Technique and Performance Practice in the Late Eighteenth and Early Nineteenth Centuries (Cambridge, 1985), provides a useful digest of what the major violin methods of the period say, but because it is mainly confined to these sources, ignoring for the most part journalism and other contemporary accounts, and because it has a rather artificial terminal date of 1840, it fails to illuminate major underlying patterns of continuity and change in nineteenth-century violin playing. It may be valuable, therefore, to put forward a few ideas and suggest a few fruitful lines of enquiry which have until now remained largely unconsidered.
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Zanon, Vittorio. "Ubuntu, io sono perché noi siamo. Empowerment di gruppo per giovani nigeriane vittime di tratta." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2021): 98–112. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002008.

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Abstract:
Dal 2016 in Veneto ed in particolare a Verona si è registrato un enorme aumento di nigeria-ne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Come servizio sociale del Comune di Verona, all'interno delle azioni del Progetto NAVe Network Antitratta per il Veneto è emersa l'esigenza di essere più efficaci negli interventi dei vari attori coinvolti nel progetto di aiuto alle ragazze per molte difficoltà nella creazione di relazioni interpersonali di fiducia, con conseguenti esiti fallimentari dei percorsi di assistenza, dovuti sia a limiti dei dispositivi di intervento sia alle sempre più complesse problematiche rilevate (scarsa motivazione, com-portamenti adolescenziali, esiti da traumi, aborti, atti autolesivi, tentati suicidi, ricoveri ospe-dalieri, allontanamenti, comportamenti a rischio e devianti, uso inconsapevole dei social net-work, ecc.). C'era l'esigenza di mettersi in discussione e modificare approcci e modalità di intervento, al fine di essere più efficaci nei percorsi di inclusione individuali, cambiare pro-spettiva e rimettere al centro le vere protagoniste dei percorsi di inclusione. Si è quindi scelto di fare un lavoro di gruppo tra minorenni e neomaggiorenni in carico al servizio sociale. Puntando su accettazione incondizionata e autodeterminazione delle perso-ne, si è avviato un percorso di empowerment di gruppo per accompagnare le giovani nige-riane vittime di tratta seguite in un percorso pedagogico antioppressivo di liberazione. Le attività sono condotte e facilitate da tre assistenti sociali, una mediatrice linguistico cultu-rale nigeriana e da una ragazza nigeriana con funzione di peer educator. Da settembre 2018 si sono organizzati incontri di 4-5 ore ogni sei settimane. Come scelta di conduzione delle attività si è scelto di non dare eccessiva strutturazione agli incontri e di utilizzare delle tecniche di animazione per facilitare un clima informale che age-volasse le relazioni e la libera espressione. L'obiettivo principale non è quello di trasmettere contenuti, ma di stimolare un processo di maturazione e consapevolezza del sé. Il messaggio esplicitato da subito era molto chiaro: «come sistema pubblico di assistenza siamo molto in difficoltà: abbiamo bisogno che siate voi stesse a farci capire come aiutarvi meglio». Le ra-gazze hanno così compreso il ruolo di partecipazione attiva richiesto; contemporaneamente la sfida per il servizio sociale ed i sistemi di accoglienza è stata quella di mettersi maggior-mente in gioco, per ridare fiducia alle ragazze e riconoscere loro competenze e capacità nell'autodeterminarsi. Da loro è inizialmente emersa una propensione a concentrarsi su temi legati al presente ed al futuro (la vita in comunità, la stabilizzazione nel territorio italiano, il lavoro, ecc.) ed una tendenza ad evitare tematiche più dolorose (il passato, il viaggio e l'esperienza di tratta, il rapporto con la Nigeria, ma anche in qualche modo il riconoscimento/consapevolezza di uno status di vittima che necessita di protezione). Si sono coinvolti negli incontri vari soggetti esterni soggetti della rete dei servizi, anche di tipo istituzionali (Questura, servizi specialistici sociosanitari, ecc.), affrontando alcune tematiche scelte dalle ragazze (le regole delle comunità, i documenti, la salute, le emozioni, le relazioni interpersonali, ecc.). Dopo un anno e mezzo, si individuano alcuni iniziali indicatori di esito: continuità della pre-senza e partecipazione attiva agli incontri, clima del gruppo, interazioni tra le ragazze all'interno e fuori dal gruppo, creazione di vicinanza e fiducia verso le istituzioni, tenuta dei percorsi di inclusione, maggiore attenzione, consapevolezza e disponibilità a mettersi mag-giormente in gioco, oltre ad un allargamento e coinvolgimento attivo da parte di servizi so-ciosanitari pubblici.
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Potter, J. "Beggar at the Door: The Rise and Fall of Portamento in Singing." Music and Letters 87, no. 4 (November 1, 2006): 523–50. http://dx.doi.org/10.1093/ml/gcl079.

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Usa, Satoshi, and Eiichiro Aoki. "Electronic musical instrument having a portamento function utilizing whole and half transformations." Journal of the Acoustical Society of America 97, no. 2 (February 1995): 1366. http://dx.doi.org/10.1121/1.412161.

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Oliveira, G. C. B., R. R. Silva, C. M. Veloso, J. de A. Marques, D. L. S. Dias, F. F. Silva, G. G. P. Carvalho, L. C. Leite, M. M. Lisboa, and G. Abreu Filho. "Interação ordenhador-vaca e as respostas compor-tamentais, produtivas e econômica dos animais." Archivos de Zootecnia 63, no. 242 (April 9, 2013): 381–84. http://dx.doi.org/10.21071/az.v63i242.554.

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Abstract:
O objetivo deste estudo foi avaliar a influência do manejo de 3 ordenhadores sobre o compor-tamento de vacas leiteiras, manejo de ordenha e a produção dos animais, associando a distância de fuga e retorno econômico do manejo. Foram realizadas observações diretas, contínuas e com amostragem visual do com-portamento dos ordenhadores e das vacas. As vacas participaram dos três tratamentos (or-denhadores), constituindo o delineamento experimental cross-over. Na análise comparativa do comportamento humano e animal foi utilizado o teste não paramétrico Qui-quadrado (c2). Para os dados de produção de leite, distância de fuga e tempo de ordenha aplicou-se a análise de variância (ANOVA). Na avaliação econômica utilizou-se uma análise descritiva dos resultados de produção. Concluiu-se que o tipo de manejo do ordenhador influencia as características produtivas e comportamentais de vacas em lactação.
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Gustavo Barbosa Bopsin and Charles Guidotti. "Crenças de autoeficacia: uma revisão de literatura no contexto do ensino de física." Revista de Enseñanza de la Física 33, no. 1 (June 8, 2021): 7–19. http://dx.doi.org/10.55767/2451.6007.v33.n1.33228.

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Abstract:
As crenças de autoeficácia são um construto psicológico desenvolvido por Bandura (2005) que nos auxilia a compreender o com-portamento humano. Tais crenças são as percepções que um indivíduo possui acerca de sua própria capacidade de realizar de-terminada tarefa, buscando determinado desempenho. Nesse trabalho, realizamos uma revisão de literatura sobre as crenças de autoeficácia no Ensino de Física. Foram encontrados 11 estudos que versavam sobre: a motivação de professores da Educa-ção Básica e seus alunos; a relação entre as crenças de autoeficácia e a formação acadêmica dos professores; procedimentos para validação de questionários; as crenças de autoeficácia de professores em relação à tópicos específicos da Física; as crenças de autoeficácia de estudantes universitários em relação à metodologia ativas de ensino; a influência do PIBID na mudança das fontes das crenças de autoeficácia; e motivações de licenciandos quanto à permanência no curso.
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Souza, Joelma Pimenta de, and Letícia Martineli Brentegani. "A influência da alimentação sobre a microbiotaintestinal e a imunidade." Cadernos de Naturologia e Terapias Complementares 5, no. 8 (October 19, 2017): 47. http://dx.doi.org/10.19177/cntc.v5e8201647-52.

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Abstract:
O presente trabalho visa demonstrar a importância da microbiota in¬testinal para o ser humano, a forma com que a alimentação modifica sua composição e quais outros sistemas serão afetados pela qualidade da microbiota intestinal. Com base na literatura existente foi descrita a importância da microbiota para a saúde e os fatores que a alteram. Esta microbiota, se patogênica, acometerá todo o organismo, intoxi¬cando-o; se probiótica, defenderá o organismo de patogenias. Ambos estados modulam o sistema imunológico, o sistema nervoso e o com-portamento, assim como estes sistemas também alteram a microbiota intestinal através da qualidade das bactérias fixadas à mucosa e inte¬ragentes ao organismo, podendo produzir anticorpos, hormônios en¬tre outras substâncias no qual afetarão todo o corpo. A interação e a cooperação entre os vários sistemas levam a um entendimento de ser humano em que cada parte não só constitui o todo, como influencia essencialmente no seu bom funcionamento e saúde do indivíduo.
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Salvetti, Marina de Góes, and Cibele Andrucioli de Mattos Pimenta. "Dor crônica e a crença de auto-eficácia." Revista da Escola de Enfermagem da USP 41, no. 1 (March 2007): 135–40. http://dx.doi.org/10.1590/s0080-62342007000100018.

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Abstract:
O tratamento de doentes com dor crônica inclui a modificação de crenças, atitudes, valores e com-portamentos pouco adaptativos. Crenças disfuncionais podem se tornar o problema central e determinar os resultados do tra-tamento. Dentre as crenças importantes para a vivência e manejo da dor crônica, a de auto-eficácia merece destaque. Auto-eficácia, de acordo com Bandura, é a crença sobre a habilidade pessoal de desempenhar com sucesso determinadas tarefas ou comportamentos para produzir um resultado desejável. Este estudo é uma revisão crítica da literatura sobre a crença de auto-eficácia relacionada à dor crônica e sobre os métodos para sua avaliação. Estudos existentes nas ba-ses Medline (1992 a 2002), Lilacs e Dedalus (toda a base) foram analisados. Os descritores utilizados foram pain and self-efficacy, dor e auto-eficácia.
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AFFONSO, Rosa Maria Lopes. "O COMPORTAMENTO HIPERATIVO, A VIOLÊNCIA DOMÉSTICA E OS PROBLEMAS DE REPRESENTAÇÃO." Schème: Revista Eletrônica de Psicologia e Epistemologia Genéticas 10, no. 1 (August 30, 2018): 110–51. http://dx.doi.org/10.36311/1984-1655.2018.v10n1.06.p110.

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Abstract:
O presente trabalho consiste na investigação do processo de representação es-tudada no Laboratório de Epistemologia e Reabilitação Psicossocial do Instituto de Psicologia da USP desde 1980 e no Laboratório de Saúde Mental e Psicologia Clínica Social do Instituto de Psicologia da USP, desde 2009. A pesquisa refere-se à compreensão das dificuldades de socialização enfrentadas por crianças e que os pais procuraram atendimento psicológico clínico. Para tal, foram anali-sados 207 protocolos de ludodiagnóstico e anamnese de crianças de 4 a 13 anos de uma clínica-escola da cidade São Paulo, que apresentavam ou não compor-tamento hiperativo e eram ou não vítimas de violência doméstica e social. Para a análise das representações das crianças foram utilizadas as noções de espaços, temporais e causais expressas no comportamento lúdico das mesmas. Verificou-se que a análise das representações das noções de espaço-tempo e causalidade expressas no ludodiagnóstico contribui na identificação e diagnóstico do com-portamento hiperativo e que o mesmo é influenciado pelo fator educacional ou ambiental em que a criança está inserida. Além disso, os resultados demonstra-ram que a presença de violência doméstica ou urbana na família potencializa a presença do comportamento hiperativo.
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Pescada,, GonçaloAndré Dias. "The influence of the converter system on the contemporary accordion performance." Problems of Interaction Between Arts, Pedagogy and the Theory and Practice of Education 61, no. 61 (December 31, 2021): 7–25. http://dx.doi.org/10.34064/khnum1-61.01.

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Abstract:
Abstract. In the second half of the XX century the accordion experienced significant changes that would change the instrument’s destiny, its practice, sound range and potential. One of these changes was the creation of a converter system that opened doors to performance on this instrument, such as: hands independence, polyphony realization, new compositions, technical and artistic development of the performer’s skills. In addition to highlighting the mechanisms and aspects related to the performance of the converter system, the study discusses some techniques common in modern accordion compositions (clusters, glissando, ricochets, vibrato, portamento, percussion effects, etc.) and ways of their notation, identifies benefits and limitations of performing different types of articulation and sound effects on the instrument. It is concluded that the use of the converter system in the accordion has expanded the range of possibilities of the instrument and made its study much more interesting for performers, composers and listeners; fruitful collaboration with outstanding masters (Sofia Gubaidulina, Edison Denisov, Franco Donatoni, LucianoBerio, Magnus Lindberg, MauricioKagel, ToshioHosokawa, Salvatore Sciarrino, Christopher Bochmann and others) led to the cultural rise of the instrument. Finally, the inclusion of the accordion with a converter system in the programs of chamber and symphony concerts has accelerated the process of introducing the accordion into classical music.
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Barbosa, Cristina Maria Pacheco, Márcia Marise de Freitas Cação, Gabriela Aferri, Mabel Crespo Nicot, Marcelo de Almeida Silva, and Roberto de Jesus Garcia Lopez. "Dietas com silagem de rama de mandioca associada à cana-de-açúcar in natura em confinamento de ovelhas de descarte." Caderno de Ciências Agrárias 14 (August 2, 2022): 1–7. http://dx.doi.org/10.35699/2447-6218.2022.38957.

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Abstract:
A cana-de-açúcar tem sido utilizada na alimentação animal por proporcionar menores custos de produção quando comparada a outros volumosos. No entanto, necessita de complementação com fontes proteicas, como a parte aérea da mandioca. Portanto, o objetivo desse trabalho foi avaliar o desempenho, as características de carcaça e o com- portamento alimentar de ovelhas de descarte em confinamento, alimentadas com dietas contendo cana-de-açúcar in natura (CA), silagem de rama de mandioca (SRM) e concentrado (CO), nas proporções (CA:SRM:CO%): 50:25:25, 25:50:25, 50:50:0 e 25:75:0. Foram utilizadas 32 ovelhas adultas, alojadas em baias individuais por 39 dias, em delineamento inteiramente casualizado com quatro tratamentos e oito repetições. As características avaliadas foram: ingestão de matéria seca, ganho de peso corporal diário, eficiência alimentar, peso de carcaça quente, rendimento de carcaça quente, tempo despendido em ingestão, ruminação e ócio. As médias de peso corporal final das ovelhas não diferiram entre os tratamentos. O ganho de peso corporal diário foi maior (P<0,05) para os animais alimentados com a dieta 50:25:25. A ingestão diária de matéria seca e a eficiência alimentar foram menores (P<0,05) nos tratamen- tos sem concentrado, 50:50:0 e 25:75:0. O peso e o rendimento de carcaça quente não diferiram entre os animais alimentados com diferentes proporções de cana de açúcar, silagem de rama de mandioca e concentrado. Não houve diferença para o tempo despendido com a ingestão, ruminação e ócio. A proporção de 50% de cana-de-açúcar, 25% de silagem de rama de mandioca e 25% de concentrado foi a melhor combinação de alimentos para dieta de ovelhas de descarte em confinamento de terminação.
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Mikhieieva, Nadiia. "The clarinet and the viola in Sonatas op. 120 by J. Brahms and a pianist’s performing strategy." Problems of Interaction Between Arts, Pedagogy and the Theory and Practice of Education 59, no. 59 (March 26, 2021): 145–57. http://dx.doi.org/10.34064/khnum1-59.10.

Full text
Abstract:
Background. Johannes Brahms composed his two Clarinet Sonatas, op. 120, in 1894, and dedicated them to the outstanding clarinet player Richard M&#252;hlfeld. These were the last chamber pieces he wrote before his death, when he became interested in the possibilities the clarinet offered. Nowadays they are considered to be masterpieces of the clarinet repertoire, legitimizing the combination of piano and clarinet in new composers’ works. Brahms lavished particular care and affection on these works, and he clearly wished them to have the widest possible circulation, for he adapted them – with a certain amount of recomposition in each case – in two parallel forms: as sonatas for viola and piano, and for violin and piano. The violin versions are rarely heard, but the viola sonatas have become cornerstones of this instrument’s repertoire, just as the original forms have for the repertoire of the clarinet. Brahms was effectively establishing a new genre, since before they appeared there were virtually no important duo sonatas for viola and piano. These sonatas embody his compositional technique in its ultimate taut, essentialized, yet marvelously flexible manner. The purpose of this article is to show the interaction of variable and invariant components of the musical text as a factor influencing performance decisions in the process of working on a piece of music. To achieve this goal, it is necessary to conduct a comparative analysis of the musical text of clarinet and viola parts in the Sonatas of J. Brahms op 120, which are the material of this study. The article relevance is in the importance of comprehension the performing differences for pianists (especially, for those specialized on the sphere of chamber music) working J. Brahms’ Sonatas op. 120 with clarinetists or violists. Every piece could offer its own unique complex of special “challenges”, thus the need of analyzing specifics of performance in every such a piece of music appears. This uniqueness is the basis for the innovativeness of the results of the study of the performance specifics of J. Brahms’ Sonata op. 120 in a selected aspect. Results of the research. Clarinet and viola versions Sonatas by J. Brahms op. 120 occupy a prominent place in the performing repertoire, including training. Because the article provides a comparative analysis of the musical text of clarinet and viola parts with the same piano part; provides a comparative overview of the specifics of the artistic expression of the clarinet and viola to determine the performing strategy of the pianist in the ensemble. The differences found in the viola and clarinet parts are divided into the groups – octave transfers, addition of double notes and melismatics, changes in melodic lines, difference in the strokes (staccato, non legato, tenuto, portamento etc.). There is also a detailed description of clarinet and viola timbres. Due to the different possibilities of the instruments, it is quite obvious that the pianist faces certain creative tasks and in general they can be formulated as follows: when playing the viola, the dynamic range of the piano should be smaller than when performing with the clarinet. In addition, you need to pay attention to other details, such as pedal, texture quality, articulation. Yes, the viola sounds much more confident against the background of a “thick” pedal, while the clarinet in this case loses the volume of its sound. With regard to phrasing, it should be borne in mind that the clarinetist needs to take a breath, and the violist’s ability to lead a bow for a long time does not depend on his physiological characteristics. The question arises: which is more important – tempo or phrasing? In this situation, the specificity is that phrasing should be given more attention. The tempo when performing with the clarinet varies significantly than with the viola, and it is also chosen and changed for practical reasons that follow from the physical data of the performer. The pianist should also pay special attention to the differentiation of voices and the quality of articulation. In terms of sound balance, it is obvious that the clarinet needs more piano support than the viola, because it is dynamically brighter. Nevertheless, this does not mean that piano shades “p” should be avoided, because the contrast of dynamics expands the acoustic range of Sonatas and their expressive potential. Conclusion. The comparative-analytical description contributes to the awareness of the differences in the dynamic balance due to the change of the obligatory instrument. Accurate knowledge of where and how such changes occur not only focuses the musicians’ attention on the relevant details in the performance process, but also encourages them to make more informed decisions about the dynamic balance of performance in general.
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Latifah, Diah. "Strengthening Vocal Register through Tembang Jawa Ornament Practice." Harmonia: Journal of Arts Research and Education 15, no. 2 (December 27, 2015). http://dx.doi.org/10.15294/harmonia.v15i2.4428.

Full text
Abstract:
<p>This study analyzes Javanese’s song ornament <em>luk </em>to strengthen vocal register. The movement of <em>luk </em>is either upward or downward has similarity to western vocal technique <em>portamento. Portamento </em>ornament is usually used in strengthening the switching technique of vocal register<em>. </em>Register is a vocal technique that has an advantage in maintaining timbre, so that the timbre sounds homogenous when the changing of register occurs. The results of the study show that the Javanese’s song ornament <em>Luke </em>has successfully strengthened the vocal register on the practice of register intensification in western vocal disciplines.</p>
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Santos, Neusa Guaraciaba dos, Maria Cláudia Marzolla Cromberg, and Maria Regina de Souza Godeli. "ALGUMAS OBSERVAÇÕES PARA O ESTUDO DA UTILIZAÇÃO DA MÚSICA AMBIENTAL EM SALA DE AMAMENTAÇÃO DE CRECHE." Journal of Human Growth and Development 1, no. 2 (December 19, 1991). http://dx.doi.org/10.7322/jhgd.37427.

Full text
Abstract:
O presente estudo explora a possibilidade da utilização de músic em sala de aleitamento de creche e propõe uma lista de categorias de com portamento materno nesta situação, visando futuras investigações siste míticas. As observações foram registradas em vídeo com ausência e pre sença de música. Uma primeira observação que pode ser feita, embor ainda a título de hipótese, é que houve uma diminuição das interações entr as mães e um aumento de interação com os próprios filhos, sugerindo, pel, qualidade destas, um efeito facilitador da música na expressão de afeto entre mãe-bebê.
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Picoli, Ricardo Marinho de Mello de, Júlio César de Rose, and Ana Arantes. "Análise funcional do comportamento verbal de humor." Revista Brasileira de Terapia Comportamental e Cognitiva 19, no. 2 (November 15, 2017). http://dx.doi.org/10.31505/rbtcc.v19i2.1035.

Full text
Abstract:
Com base nas considerações do livro Verbal Behavior (Skinner, 1957), este trabalho faz uma análise funcional do humor verbal em quatro paródias decorrentes do poema “Canção do Exílio” de Gonçalves Dias (1846). A análise funcional se deu pela identificação dos prováveis estímulos antecedentes aos operantes utilizados nos textos e das consequências que podem ter controlado o comportamento dos autores das paródias. Também foram identificadas as fontes formais e temáticas de cada obra e apontadas as causas do efeito humorístico pretendido pelos autores das paródias. Verificou-se que o contexto e o timing são de suma importância para gerar humor e as variáveis controladoras (fontes) suplementam o contexto de forma específica, gerando o efeito humorístico. Concluiu-se que a análise é passível de extensão para o campo não verbal, que o riso é uma consequência mantenedora da resposta “humorística” e não o com¬portamento.
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Moskorz, Luciana, and Olga Mitsue Kubo. "Desenvolvimento de um sistema multidimensional para a categorização de comportamentos na interação terapêutica: Tese de doutorado de Denis Zamignani, 2007." Revista Brasileira de Terapia Comportamental e Cognitiva 14, no. 2 (August 12, 2012). http://dx.doi.org/10.31505/rbtcc.v14i2.508.

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Abstract:
Resenha da tese de doutorado de Denis Zamignani (2007), defendida no programa de pós-graduação do Instituto de Psicologia da Universidade de São Paulo e orientada pela Profa. Dra. Sonia Beatriz Meyer. O trabalho é intitulado “O desenvolvimento de um sistema multidimensional para a categorização de com-portamentos na interação terapêutica”. Zamignani conduz uma pesquisa de processo com a utilização de observação direta de sessões psicoterápicas para a identificação e categorização de comportamentos. Como objetivo principal da tese, o autor apresenta o desenvolvimento de um sistema de categorização de compor-tamentos do terapeuta e do cliente para o estudo das características da interação terapêutica e sua relação com a qualidade do atendimento psicoterápico.
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Rodas, Cecilio Merlotti, and Silvana Aparecida Borsetti Gregorio Vidotti. "Eye Tracking em User Experience." Brazilian Journal of Information Science 10, no. 3 (December 3, 2016). http://dx.doi.org/10.36311/1981-1640.2016.v10n3.13.p112.

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Abstract:
As Tecnologias de Informação e Comunicação e a Internet têm modificado a maneira como as pessoas acessam informação. Nesse contexto, as ferramentas de busca exercem um papel fundamental na recuperação da informação. O Google, por exemplo, é a ferramenta de busca que possui o maior número de acessos e, para muitos usuários, tem sido considerado a porta de entrada na Internet. Isso evidencia a importância que a sua interface pode ter sobre o comportamento informacional das pessoas que o utilizam e tem sido objeto de estudos em User Experience. Nos últimos anos novos elementos visuais, como o rich snippet, foram inseridos nas páginas de resultados do Google o que pode criar condições para mudanças no com-portamento dos usuários. Neste trabalho apresentamos características da tecnologia de eye tracking, a qual é composta por um conjunto sofisticado de equipamentos que possibilita o rastreamento ocular, permitindo ser utilizada em testes de User Experience. Utilizando a tecnologia de eye tracking realizamos uma investigação experimental para verificar se as estrelas de avaliação contidas no elemento rich snippet influenciavam na tomada de decisão dos usuários. Os resultados dos testes mostram que os usuários parecem confiar nas informações apre-sentadas nesse elemento, já que 100% dos cliques ocorreram sobre os resultados que continham rich snippet com estrelas de avaliação. Foi possível observar que houve uma influência no comportamento dos participantes quanto à escolha do melhor link, evidenciando a importância da interface do Google no processo decisório de seus usuários.
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Costa Fantinato, Aline, and Fabiana Cia. "Habilidades sociais educativas paternas e comportamento infantil." Psicologia Argumento 32 (November 24, 2017). http://dx.doi.org/10.7213/psicol.argum.32.s01.ao16.

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Abstract:
As práticas educativas utilizadas pelos pais podem contribuir tanto para a instalação e manutenção de problemas de comportamentos como de comportamentos socialmente adequados apresentados por crianças. As habilidades sociais educativas têm sido apontadas como tendo forte relação com os comportamentos apresentados pelas crianças, sendo um indicativo de boas práticas educativas. Diante disso, os objetivos do presente estudo foram: (a) comparar as habilidades sociais educativas entre pais de crianças que possuem atraso no desenvolvimento e crianças que não possuem atraso no desenvolvimento; (b) comparar os problemas de com¬portamento entre os grupos de crianças e (c) examinar as relações existentes entre as habilidades sociais educativas paternas e os problemas de comportamento infantil. Participaram do estudo quarenta pais, sendo quatorze pais de crianças com atraso no desenvolvimento (G1) e 26 pais de crianças sem indicação de atraso no desenvolvimento (G2). Os pais responderam ao Roteiro de Entrevista de Habilidades Sociais Educativas Parentais (RE-HSE-P) e ao Strenghts and Difficulties (SDQ) para avaliar os comportamentos infantis. Averiguou-se que pais de crianças sem atraso no desenvolvimento apresentam melhor repertório de habilidades sociais educativas do que os pais de crianças com atraso no desenvolvimento. Em relação aos comportamentos infantis, os resultados mostraram que crianças com atraso no desenvolvimento apresentam mais problemas de comportamento do que crianças sem atraso. Além disso, notou-se que as habilidades sociais educativas dos pais se correlacionam negativamente aos problemas de comportamento das crianças, se constituindo como um fator de proteção ao desenvolvimento infantil.
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MARIATH, Adriela Azevedo Souza, Ana Eliza Lemes BRESSANI, Carla Moreira PITONI, Ana Cristina FOSSATI, and Fernando Borba de Araújo. "Lesões de Cárie Proximais na Dentição Decídua: Freqüência de Lesões Homólogas." Revista da Faculdade de Odontologia de Porto Alegre 47, no. 2 (March 1, 2006). http://dx.doi.org/10.22456/2177-0018.2958.

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Abstract:
O objetivo deste estudo transversal observacional foi avaliar a experiência de cárie na superfície proximal de molares decíduos quanto à ocorrência de comportamento bilateral e ao envolvimento de superfícies adjacentes. A população estudada foi o arquivo de pacientes do Ambulatório de Odontopediatria (UFRGS). Das 670 fichas de pacientes avaliadas, 208 possuíam radiografias interproximais bilaterais. As fichas dos indivíduos que apresentaram lesão de cárie e/ou restauração proximal (kappa intra-examinador: 0,84), com adequado contraste e ausência de sobreposição foram selecionados para a análise. As imagens radio-gráficas foram avaliadas aleatoriamente de acordo com a presença de lesões proximais/restaurações e posteriormente foi analisada a freqüência de acometimento em superfícies homólogas e adjacentes. Assim, 64 pares de radiografias interproximais compuseram a amostra, com ocorrência de 81% de lesões cariosas em faces homólogas. Dentre estas, 58% apresentaram mais de um par de superfícies homólogas com lesão cariosa. Além disso, 48% dos indivíduos mostraram exclusivamente lesões de cárie em pares homólogos. As superfícies distais dos primeiros molares inferiores foram as mais acometidas pela ocorrência bilateral (41%). Outro aspecto analisado foi a ocorrência simultânea de lesões em faces proximais adjacentes: em 59% das crianças, ambas as faces de contato apresentaram lesão cariosa diagnosticada através da imagem radiográfica. A partir da metodologia utilizada, concluiu-se que lesões cariosas de molares decíduos apresentam com-portamento bilateral em faces homólogas, o que representa uma informação útil durante a investigação de lesões em pacientes com experiência de cárie.
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Gonzaga, Luiz Ricardo Vieira, Andressa Melina Becker da Silva, and Sônia Regina Fiorim Enumo. "Ansiedade de provas em estudantes do Ensino Médio." Psicologia Argumento 34, no. 84 (November 30, 2017). http://dx.doi.org/10.7213/psicol.argum.34.084.ao07.

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Abstract:
O problema da ansiedade de provas tem despertado interesse no meio educacional por haver uma prevalên-cia de 30% a 33% dos estudantes com algum tipo de ansiedade severa, uma condição caracterizada no contexto acadêmico como “ansiedade de provas” (testanxiety). Esta inclui reações psicofisiológicas e com-portamentais associadas ao medo do fracasso em situações de avaliação. Estudantes com alta ansiedade de provas têm mais dificuldade de aprendizagem, de retenção de novos conteúdos e mau desempenho acadêmi-co, estando mais propensos à evasão escolar. Este estudo avaliou o nível de ansiedade de provas em estu-dantes do Ensino Médio (EM) de uma escola pública de São Paulo. Participaram 379 estudantes do 1º ao 3º ano do EM, com idade entre 14-20 anos (M=16,27; ± 1,04), que responderam o Test AnxietyScale (TAS) adaptado e validado para esta pesquisa, contendo 37 itens. Procedeu-se uma análi-se descritiva e correlacional (Teste Qui-Quadrado). Os resultados mostraram uma prevalência de ansiedade de provas em 62,53% da amostra, com diferença significativa em favor das meninas (66,96%), quando comparadas aos meninos (55,92%). Os alunos do 2º Ano, seguidos do 3º Ano e os mais velhos apresenta-ram mais ansiedade de prova. Os estressores relacionados às provas referiram-se à autocobrança de desem-penho, sentimento de incapacidade e reações psicofisiológicas. Os resultados sinalizam a importância de identificar e analisar a inter-relação das variáveis da pessoa, como as estratégias de enfrentamento e o mane-jo de situações estressoras, e a avaliação escolar, dados os reflexos no desempenho acadêmico.
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Chalkho, Rosa. "Las figuras femeninas y su representación musical en la película Safo, historia de una pasión (1943)." Cuadernos del Centro de Estudios de Diseño y Comunicación, no. 91 (August 31, 2020). http://dx.doi.org/10.18682/cdc.vi91.3832.

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Abstract:
El artículo se propone estudiar la relación entre la música y las figuras de la mujer representadas en la película Safo, historia de una pasión dirigida por Carlos Hugo Christensen. El director inaugura un cambio en la cinematografía de la época al introducir a principios de la década del ’40 temáticas audaces como el erotismo, las pasiones turbulentas, el suicidio, las traiciones o el divorcio. El encargado de la música es George Andreani, un compositor nacido en Varsovia en 1901 que se forma musicalmente en Berlín, Viena y Praga, y que antes de llegar a la Argentina, huyendo del nazismo, ya había compuesto numerosas bandas musicales y recibido premios en Checoslovaquia y Francia. A partir del film El inglés de los güesos (1940), Christensen y Andreani forman un tándem estrecho entre director y compositor, como queda evidenciado en los más de veinte títulos en los que trabajan juntos. La cohesión compositiva de la música está basada fundamentalmente en el uso del leitmotiv de impronta wagneriana que se presenta asociado a los personajes de Selva, la femme fatal, Irene la adolescente ingenua y Teresa, la tía santa. En forma paralela a la construcción musical de los personajes, la banda musical se adhiere al arco dramático subrayando los climas y emociones. Andreani maneja la orquestación con pericia mediante un uso rico y contrastante de la paleta tímbrica, explotando los recursos de los lenguajes romántico y post-romántico. El personaje de Selva (la femme fatal) interpretado por Mecha Ortiz está asociado leitmotívicamente a un vals lento y pastoso, trabajado con ritmos apuntillados y con la melodía a cargo de las cuerdas, tocada con portamentos connotando la sensualidad y densidad de esta mujer experimentada. Es el motivo más desarrollado a lo largo del film y el que sufre las mayores transformaciones. Su progresiva ruptura y fragmentación construida mediante contrastes de registro, orquestación y ritmos, genera la variedad de climas conforme la trama se tensiona. Como contraposición, el motivo musical de Irene (la ingenua) interpretado por Mirtha Legrand es elegante y brillante, asociado al tópico musical del minuet. La banda sonora presenta un tercer motivo, asociado a Teresa (la tía del protagonista) construido en base al tópico de “la mañana”, de carácter pastoral y bucólico no sólo representa al personaje sino también al espacio rural idílico y católico. Uno de los hallazgos del trabajo es la relación entre los estereotipos de mujer que aparecen en las películas y su trascendencia más allá de la pantalla en la vida de las actrices, cuestión que se verifica en la representación de las estrellas del cine en las revistas de la época de manera análoga a las figuras que representan en los filmes, tanto en las fotografías como los textos y entrevistas. El artículo toma como enfoque teórico a la teoría de género, en particular, a las aplicaciones de esta perspectiva para estudiar el cine y la música, como el trabajo pionero de Laura Mulvey para el cine clásico (Mulvey, 2001), el libro germinal de Susan McClary que aborda la música desde una musicología feminista (McClary, 2002) y los enfoques más recientes de Pilar Ramos López (Ramos López, 2003) y Laura Viñuela (Viñuela Suárez, 2003). Para el abordaje del análisis musical consideramos a la Teoría Tópica, (Ratner, 1980) que permite desentrañar la construcción del sentido musical a través de los tópicos como unidades discursivas que cobran sentido en un contexto sociocultural. Metodológicamente, realizamos un cruce entre las herramientas del análisis musical con el análisis fílmico atravesado con el marco teórico propuesto y complementado con fuentes documentales como entrevistas y artículos de prensa de la época.
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