To see the other types of publications on this topic, follow the link: Ponte Vecchio.

Journal articles on the topic 'Ponte Vecchio'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 18 journal articles for your research on the topic 'Ponte Vecchio.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Taylor, George A. "Ponte Vecchio, Florence, Italy." American Journal of Roentgenology 177, no. 6 (December 2001): 1370. http://dx.doi.org/10.2214/ajr.177.6.1771370.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Guyer, Richard. "The Ponte Vecchio in Florence." Spine 29, no. 20 (October 2004): i. http://dx.doi.org/10.1097/00007632-200410150-00001.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Simon, Sherry. "The Paris Arcades, the Ponte Vecchio and the Comma of Translation." Meta 45, no. 1 (October 2, 2002): 73–79. http://dx.doi.org/10.7202/004150ar.

Full text
Abstract:
Abstract This article argues that Canadian literary translation is enlarging its cultural and esthetic mandates. When Philip Stratford in the 1970s called translations of Quebec literature'news from the front,' he was referring to the journalistic role played by translators in transmitting Quebec literary news. Rather than acting exclusively as mediators, writer/ translators are now increasingly involved in creating hybrid literary texts informed by a double culture. The novels of Gail Scott, the 'renga' of Jacques Brault and E.D. Blodgett are examples of such texts. They use languages to cross traditions, making their texts a crossroads of sensibilities.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Flanigan, Theresa. "The Ponte Vecchio and the Art of Urban Planning in Late Medieval Florence." Gesta 47, no. 1 (January 2008): 1–15. http://dx.doi.org/10.2307/20648957.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

KOSENKOVA, Elizaveta V., and Denis V. LITVINOV. "ARCHITECTURAL PLANNING PRINCIPLES OF URBAN BRIDGES RECONSTRUCTION." Urban construction and architecture 8, no. 3 (September 15, 2018): 85–92. http://dx.doi.org/10.17673/vestnik.2018.03.17.

Full text
Abstract:
The bridges and overpasses of the city of Samara are considered, their main characteristics are identifi ed. A brief historical background of the appearance of the fi rst bridges as simple engineering structures is given, the main temporary periods are highlighted. Examples of implemented solutions that characterize the main stages of the history of bridge construction are given: the Hohenzollern Bridge in Cologne, the Millennium Bridge in Gateshead, the Ponte Vecchio Bridge in Florence, the Golden Gate Bridge in San Francisco, the Russian Bridge in Vladivostok, the String Bridge in Jerusalem. The analysis helps to understand how a modern bridge, located in the city building system, aff ects it, complements and enriches it, combines many functions and advanced technologies, and also has architectural expressiveness.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Schmid, C. U. "From Pont d'Avignon to Ponte Vecchio: The Resolution of Constitutional Conflicts between the European Union and the Member States through Principles of Public International Law." Yearbook of European Law 18, no. 1 (January 1, 1998): 415–76. http://dx.doi.org/10.1093/yel/18.1.415.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Kossel, Elmar. "Der Wiederaufbau von Florenz 1945." Architectura 46, no. 1 (December 30, 2016): 72–103. http://dx.doi.org/10.1515/atc-2016-0005.

Full text
Abstract:
AbstractFlorence suffered heavy destruction due to blasting by the german Wehrmacht in the area around the Ponte Vecchio in 1944. On the question of how the historic, in the core medieval buildings should be rebuilt, a vigorous debate was ignited, which also was intensively conducted in public. The debates core was about the question of wether the old center should be reconstructed exactly as it was or should a modern and contemporary solution be given priority. The art historian Bernhard Berenson and the archeologist Ranuccio Bianchi Bandinelli exemplified the position in the debate for the Florentine context. Linked to this discussion was also the question, how Italy would present itself after war and fascism as a new and democratic society. The built result can be seen as a compromise of these positions, as the new architecture is added in the center emphasized inconspicuousDespite the consistently negative reception, it was possible to dissociate oneself in two respects from this locally located variety of post-war modernity: On the one hand, the international architectural scene and, on the other hand, its own architectural heritage which is contaminated by fascism. The reference to its own architectural heritage and the very independent appropriation of international influences should remain the basic characteristic of the »Scuola Fiorentina« until the mid-1970s
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Marecki, Józef. "Giulio Zamagni, Il valore del simbolo. Stemmi, simboli, insegne e imprese degli Ordini religiosi, delle Congregazioni e degli altri Istituti di Perfezione, Società Editrice „Il Ponte Vecchio”, Cesena 2003, ss. 192." Folia Historica Cracoviensia 24, no. 1 (March 31, 2021): 225. http://dx.doi.org/10.15633/fhc.3853.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Taylor, Rabun. "A citeriore ripa aquae: aqueduct river crossings in the ancient city of Rome." Papers of the British School at Rome 63 (November 1995): 75–103. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010205.

Full text
Abstract:
A CITERIORE RIPA AQUA: ATTRAVERSAMENTI FLUVIALI DELL'ACQUEDOTTO NELLA ROMA ANTICAUn attento esame delle fonti letterarie suggerisce che l'introduzione di quattro acquedotti nella zona transtiberina, l'Aqua Appia, l'Anio Vetus, l'Aqua Marcia e l'Aqua Virgo, sia dovuta ad Agrippa. Si ritiene che il Pons Cestius sia stato costruito per lo meno in parte per realizzare questo progetto. Il Pons Agrippae, che certamente trasportava l'Aqua Virgo e forse l'Anio Vetus o anche l'Aqua Marcia, fu più tardi smantellato e ristrutturato a breve distanza più a valle, da Probo, con il nome di Pons Aurelius. I vecchi ponti dell'acquedotto vennero deviati verso questo nuovo ponte per mantenere il rifornimento di acqua nella trans-tiberina. L'Aqua Traiana attraversava il Tevere da ovest con un proprio ponte e procedeva verso est subito a sud del Colle Aventino, per congiungersi probabilmente alla rete di distribuzione sul Celio prima di diramarsi per alimentare le Terme Traiane e le altre regioni della città che giacevano ad est del fiume.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Marongiu, Cinzia. "Cartografie di appartenenza: Igiaba Scego e Kym Ragusa l'affermazione di identità plurali." Italica 99, no. 1 (March 1, 2022): 106–18. http://dx.doi.org/10.5406/23256672.99.1.08.

Full text
Abstract:
Abstract La traiettoria biografica di Kym Ragusa e Igiaba Scego e delle loro rispettive famiglie non è la stessa: mentre i nonni dell'autrice italo-afroamericana Kym Ragusa si sono spostati dall'Italia in America, i genitori di Igiaba Scego sono scappati dalla Somalia per raggiungere l'Italia. Ciò nonostante, le due autrici e le loro narrazioni hanno diversi punti in comune: entrambe sono di origine africana, entrambe parlano di una generazione di confine ed entrambe mostrano fiere un'identità multipla che mette in crisi le linee di demarcazione tracciate dal discorso dominante che vuole l'appartenenza identitaria come qualcosa di circoscritto e fisso. Ragusa e Scego mettono in discussione il vecchio dibattito sull'appartenenza nei loro racconti polietnici, evidenziando come non esista un unico paradigma attraverso cui definire la loro identità, perché le loro molteplici appartenenze identitarie non si possono descrivere con un carattere e/o fissare in una posizione stabile. Scego e Ragusa sono autrici dall'identità liquida che non tollerano distinzioni e separazioni. Questo è evidente in modo particolare nel romanzo di Igiaba Scego La mia casa è dove sono e nel memoir di Kym RagusaLa pelle che ci separa, dove le protagoniste sono delle creature doppie, delle “equilibriste in bilico” (termine usato da entrambe le autrici) fra due mondi (Scego 2010: 55). L'obiettivo di Kym Ragusa e Igiaba Scego in queste due opere è quello di resuscitare il “cadavere” di un passato dimenticato per “rimettere la carne sulle ossa” (Ragusa 95), ossia riempire i buchi della loro storia riscoprendo la ricchezza nella diversità delle loro origini. Le protagoniste di La mia casa è dove sono e di La pelle che ci separa tracciano una sorta di mappa, attraverso le storie dei loro antenati, che riflette il percorso geografico degli spostamenti della loro famiglia: percorso che permette loro di ricostruire la propria identità arricchendola di punti di vista, memorie e immagini. In questo articolo mi concentrerò principalmente sui temi e le trame di questi due libri, analizzandone le similarità e le differenze. Mostrerò come le protagoniste riescano a fondere la loro cultura d'origine e la cultura d'arrivo facendo delle loro eredità etniche un ponte (Igiaba Scego) / un crocevia (Kym Ragusa) che unisce e non separa. Durante la mia analisi, mi soffermerò in particolar modo sulla memoria coloniale e quella di immigrazione, sui sentimenti di appartenenza, sulla nozione di doppia coscienza (quella italiana e quella africana), il concetto di identità interstiziale (a metà tra la cultura di partenza e quella di arrivo, mitad y mitad per usare le parole della Anzaldúa) e di luoghi interstiziali (in between dirla come Homi Bhabba) dove l'ibridazione diviene possibile e immaginabile, come la Sicilia per Kym Ragusa e Roma per Igiaba Scego. Concluderò dimostrando come, in entrambi i memoir, l'ibridità, che appare inizialmente come una spaccatura tra due sfere culturali incompatibili, si sana attraverso la ricomposizione i ricordi e la conciliazione delle diverse componenti identitarie delle due protagoniste.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Bizzarri, Virginia. "Anima e coraggio. Il paziente svela il sintomo, il terapeuta cerca il simbolo." STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 113–24. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035007.

Full text
Abstract:
L'autrice s'interroga sul senso attribuibile al tertium, riferimento spaziale e temporale ricorrente nell'opera junghiana. Partendo dal sintomo alla volta del simbolo e, parallelamente, procedendo dalle parole alle immagini, l'autrice presenta la funzione trascendente come ponte interpersonale e intrapersonale che permette alla diade analitica di creare con sacrificio lo spazio per accogliere contemporaneamente il reale e il potenziale, l'immanente e il trascendente. Il materiale del paziente, che rinasce ed č contenuto nel presente dal setting e dalla relazione analitica, diventa un altro terzo elemento, nuova energia psichica liberata e disponibile per proseguire il processo di guarigione di sé. In quest'ottica, anche la sabbia č presentata come terzo luogo possibile ove rappresentare e congedare vecchie e nuove forme di esistenza ed esperienza: toccando il complesso e lasciando risuonare gli archetipi, si procede sul sentiero dell'individuazione di cui paziente e analista sono a tratti alterni, guardiani e ladri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Iofrida, Manlio. "Il soggetto come "sistema": prospettive del dibattito filosofico contemporaneo." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (November 2010): 9–33. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-003002.

Full text
Abstract:
Le ricerche di Louis Sander e Ed Tronick hanno riproposto, in campo psicoanalitico, l'attualitŕ della teoria dei sistemi, sulla base di temi come quelli del comportamento procedurale, dei SOC (States of consciousness), dei DSC (Dual states of consciousness) e della DEC (Diadic expansion of consciousness). Non si tratta forse di una nuova veste del vecchio positivismo, che riduce l'uomo a macchina e il soggetto a qualcosa di determinato? Per rispondere a questa obiezione, vengono esaminati il pensiero di Edgar Morin, di Kurt Goldstein, di Alois Riegl e di Maurice Merleau-Ponty, mettendone in rilievo la convergenza verso un'idea antimeccanicistica di vita e di natura: porre una continuitŕ fra uomo e natura non significa assorbire il primo termine nel secondo. Per consolidare questo asserto, viene poi approfondito il senso della libertŕ: un concetto di libertŕ non assoluta, ma condizionata, una libertŕ non come decisione, ma come "lasciar essere" č l'altra faccia di una concezione che non pone salti fra la vita, l'animale e l'uomo e puň servire come base di un nuovo concetto di soggetto, assai differente da quello metafisico della filosofia moderna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Silva, Leonardo Vianna da. "Paisagens da memória: a nostalgia siciliana em I vecchi e i giovani de Luigi Pirandello." Revista de Italianística, no. 41 (December 31, 2020): 48–68. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.i41p48-68.

Full text
Abstract:
O presente artigo pretende investigar a relação entre paisagem e memória no romance I Vecchi e i Giovani, de Luigi Pirandello, e como essa interação se relaciona com o sujeito siciliano, analisando os casos dos personagens Mauro Mortara e Dom Ippolito Laurentano. Antes de chegar a esse ponto da discussão, no entanto, serão realizadas análises da poesia árabe-siciliana de Ibn Ḥamdîs, poeta que precisou partir para o exílio quando a Sicília fora reconquistada pelos europeus e que sobre a ilha escreveu versos cheios de nostalgia e sofrimento. A intenção aqui é restituir Ḥamdîs ao seu devido lugar dentro da literatura siciliana/italiana e observar conexões entre a sua poesia e o romance de Pirandello. Entendendo que a paisagem siciliana é resultado de uma sedimentação histórico-cultural milenar e o siciliano um sujeito nostálgico, a sua ligação com a própria terra será paradoxal: ora de apego exacerbado, ora de repulsa, relembrando aquilo que o poeta latino Ovídio imortalizara nos versos Nec sine te nec tecum vivere possum [Nem contigo, nem sem ti posso viver].
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Small, Alastair M. "Two rural settlements in the territory of Metapontum - ELISA LANZA CATTI and KEITH SWIFT, edited by Joseph Coleman Carter, THE CHORA OF METAPONTO 5. A GREEK FARMHOUSE AT PONTE FABRIZIO (Institute of Classical Archaeology/Packard Humanities Institute; University of Texas Press, Austin2014). Pp. xxvii + 479, c.187 color photos, c35 black-and-white photos, c.43 maps, c.45 graphs, c.281 other ills. ISBN 978-0-292-75864-3. $75. - FRANCESCA SILVESTRELLI and INGRID E. M. EDLUND-BERRY (edd.), THE CHORA OF METAPONTO 6. A GREEK SETTLEMENT AT SANT’ANGELO VECCHIO (Institute of Classical Archaeology/Packard Humanities Institute; University of Texas Press, Austin2016). Pp. xviii + 659, c.900 figs., including many in color. ISBN 978-1-4773-0947-6. $75." Journal of Roman Archaeology 31 (2018): 584–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759418001575.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Gava, Alessio. "Resenha do livro Variational Approach to Gravity Field Theories - From Newton to Einstein and Beyond." Revista Brasileira de Ensino de Física 42 (2020). http://dx.doi.org/10.1590/1806-9126-rbef-2020-0108.

Full text
Abstract:
Resumo Apresenta-se uma resenha crítica do livro Variational Approach to Gravity Field Theories - From Newton to Einstein and Beyond (2017), de autoria do astrofísico italiano Alberto Vecchiato. Na obra, Vecchiato mostra que a física assim como a conhecemos pode ser construída a partir de modelos matemáticos simples, gradativamente complexificados ao introduzir novos princípios. O leitor é guiado, progressivamente, a percorrer os passos que conduzem da física clássica àquela relativística e a entender como isso acontece e quais são as motivações. Ademais, ao apresentar de modo claro e elegante a abordagem variacional às teorias de campo gravitacional, Vecchiato mostra uma preocupação constante em conduzir o leitor de forma que esse entenda o funcionamento e a relevância da técnica que o autor considera a mais poderosa e o conceito mais unificador da física teórica. Cada capítulo é enriquecido com exercícios, dos quais é oferecida uma resolução passo a passo, de modo que o leitor possa inteirar-se de fato do assunto apresentado e seguir a leitura de modo proveitoso O aspecto inovador do livro, porém, não é constituído pelo rigor e pela clareza da tratação da abordagem variacional, mas sim pelo ponto de vista que Vecchiato parece manter ao longo da obra e que leva o leitor a endossar também: a física é uma construção humana, sujeita a erro e suscetível de ser aperfeiçoada, e não um sistema completo e definitivo de verdades acerca do mundo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Dias Magalhães, Mônica Trindade, and Nádia Dolores Fernandes Biavati. "OS CINCO MANDAMENTOS DO PROFESSOR DA EJA: AS IDENTIDADES E REPRESENTAÇÕES DO PROFESSOR DESEJÁVEL EM REPORTAGEM." fólio - Revista de Letras 12, no. 1 (July 2, 2020). http://dx.doi.org/10.22481/folio.v12i1.6551.

Full text
Abstract:
O presente artigo tem como objetivo apresentar uma análise da reportagem “Os cinco mandamentos do professor da EJA” publicada em 28 de março de 2019 no site da Revista Gestão Escolar da Nova Escola. Para desenvolvermos a análise, utilizamos como referencial teórico-metodológico a Teoria das Representações Sociais de Moscovici (2009), Jodelet (2011) e da Semântica da Enunciação, especificamente, Dias (2013) e Guimarães (2017, 2018) do qual adotamos e utilizamos a noção/conceito de locutor e enunciador. Também utilizamos o conceito de cultura proposto por Carmo (2014), de identidade propostos por Hall (2011), Coracini (2003) e Bauman (2005) e de diversidade cultural proposto por Cox (1993), com o intuito de identificar e analisar as representações sociais e as identidades que permeiam os discursos na reportagem. Percebemos que as representações de professor da EJA traçam o modo como o aluno deve ser considerado, para além dos conteúdos e habilidades a serem cobradas. BAUMAN, Zygmunt. Identidade: entrevista a Benedetto Vecchi. Rio de Janeiro: Zahar, 2005. BRASIL. Lei 13632 – março 2018. Lei de Diretrizes e Bases da Educação Nacional. Brasília: Ministério da Educação, artigos 37 e 38, 2018. CARMO, Cláudio Márcio do. O lugar da cultura nas teorias de base linguística sistêmico funcional: multimodalidade e produção de sentido na dança-ritual de Oxóssi. Curitiba: Appris, 2014. CORACINI, Maria José. A celebração do outro. In: CORACINI, Maria José. (Org.). Identidade & discurso: (des)construindo subjetividades. Campinas, SP: Editora da UNICAMP; Chapecó: Argos, 2003. p. 197-221. COX, Taylor. Cultural Diversity in Organizations: theory, research & practice. San Francisco: Berrett-Koehlerpublishers,p. 6, 1993. DIAS, Luiz Francisco. Formações nominais designativas da língua do Brasil: uma abordagem enunciativa. Letras, Santa Maria, v. 23, n. 46, p. 11-22, jan./jun. 2013. GUIMARÃES, Eduardo. Ler um texto uma perspectiva enunciativa. Revista da ABRALIN, v.12, n.2, p. 189- 205, jul./dez. 2013. GUIMARÃES, Eduardo. (2002). Semântica do acontecimento. Campinas: Pontes, 4. ed., 2017. GUIMARÃES, Eduardo. Semântica enunciação e sentido. Campinas: Pontes, 2018. HALL, Stuart. A identidade cultural na pós-modernidade. 11. ed. Rio de Janeiro: DP&A, 2011. JODELET, Denise. Representações Sociais: um domínio em expansão. In: JODELET, D. (Org.). As representações sociais. Rio de Janeiro: UERJ, 2011. MOSCOVICI, Serge. Representações sociais: investigações em psicologia social. 6. ed. Petrópolis, RJ: Vozes, 2009. SILVEIRA, Edna Cristina. A nomeação de programas sociais: um olhar semântico enunciativo. UFSJ, Dissertação de mestrado, 2019.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

"Leiderschap multidisciplinair bezien." Tijdschrift voor Arbeidsvraagstukken 28, no. 1 (March 1, 2012). http://dx.doi.org/10.5117/2012.028.001.125.

Full text
Abstract:
Het doel van het boek is tot een meer complete beschrijving te komen van het verschijnsel leiderschap en om tot een model te komen waarmee de relevante factoren geanalyseerd en aan elkaar gerelateerd kunnen worden (p. 53). Dit doel wordt gerealiseerd door middel van de leiderschapskubus met negen ideaaltypen van leiders en de factoren doelgerichtheid, relatievaardigheid en competentiegevoel. De resultante hiervan (een grijze diagonaal in de kubus) bepaalt de dimensie menskenmerken (een grijze ribbe) in een daaropvolgende kubus, de Managerial Cube genaamd, met de overige dimensies taakkenmerken en situatiekenmerken. Allereerst wordt een overzicht gegeven van zes stromingen en diverse definities in de literatuur over leiderschap. Caris stelt terecht dat het zicht op de ‘volgers’ (een rotwoord zoals hij zegt) ontbreekt in de literatuur. Leiderschap is volgens hem in meerdere opzichten relatief (p. 60), moet verbinden en zoekt een balans tussen deze factoren en dimensies. Leiderschap wordt gedefinieerd als het leiderschapsquotiënt in de vorm van een formule. Deze formule bestaat kortweg uit de som van de macht gebaseerd op verschillende machtsbronnen van een persoon vermenigvuldigd met de impact van die invloed gedeeld door de kosten c.q. opofferingen.Eén van de belangrijkste functies van leiderschap is de keuze tussen samenwerking en wedijver (p. 78). Caris beoogt een multidisciplinaire analyse van leiderschap waarbij inzichten uit de biologie, de neurologie en de filosofie ook aan de orde zouden moeten komen. De evolutie van de hersenen wordt besproken en in het hoofdstuk over leiderschap bij zoogdieren staan leuke voorbeelden. Ook worden de fenomenologen Merleau-Ponty en Buytendijk geciteerd. Het verschil tussen leiderschap en management wordt op diverse plaatsen aangeroerd. Caris maakt hierbij nauwelijks onderscheid omdat het bij beide termen gaat over het proces van leidinggeven. Hiermee sluit hij aan bij de zienswijze van onder anderen Mintzberg en Stoker. Voor mij (HL) is het onderscheid onder andere dat leiders de wat- en waaromvragen stellen en managers de hoe- en wanneervragen. De juiste vragen stellen is in mijn optiek een wezenskenmerk van leiderschap, maar wordt in het boek niet benoemd.De tekst is niet altijd even vlot geschreven (‘Het in kunnen leven…’, p. 95), waarbij het gebruik van moeilijke woorden (‘agonistische’), herhalingen en onnodige uitweidingen de leesbaarheid niet bevordert. De literatuurlijst, die 11 pagina’s beslaat, is uitgebreid, maar enigszins gedateerd. Caris stelt terecht dat je niet compleet kunt zijn, maar toch worden onder andere gemist: de metaonderzoeken van Chemers, van Eagly en Johnson, van Heifetz, van Wheatley en van diverse ‘state-of-the-art’ systeem- en chaostheoretici. Het in het boek genoemde Hersey & Blanchard-model is naar verluidt de meest gebruikte training tool op MBA-opleidingen, maar sporadisch onderzoek naar dit situationeel model spreekt elkaar tegen (Vecchio, 1987). Voor welke ‘doelgroep’ het boek is bestemd wordt niet vermeld. Dan geef ik daaraan zelf maar invulling. Iedereen die betrokken is bij het opstellen van een profielschets van de organisatie en de daarbij gezochte manager (of leider) zal zeker baat hebben bij het boek. Daarnaast de ‘leek’ op het gebied van leiderschap en management en studenten op dit gebied.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Alves Rezende, Maria Cristina Rosifini, André Pinheiro de Magalhães Bertoz, Sandra Maria Herondina Coelho Ávila de Aguiar, Luis Guilherme Rosifini Alves Rezende, Ana Laura Rosifini Alves Rezende, Ingrid da Silva Montanher, Magnum Amaral Ferreira Ruiz, Joyce Maria Vargas, Rogéria Aparecida Agos Felipe, and Maria Flávia Araújo Pires. "Abordagem terapêutica nas desordens temporomandibulares: técnicas de fisioterapia associadas ao tratamento odontológico." ARCHIVES OF HEALTH INVESTIGATION 1, no. 1 (December 20, 2012). http://dx.doi.org/10.21270/archi.v1i1.75.

Full text
Abstract:
Responsáveis por amplo e variado quadro de sinais e sintomas de difícil diagnóstico, as desordens da articulação temporomandibular exigem tratamento complexo e multifatorial, já que envolvem ruptura do equilíbrio biomecânico e a forte presença de componentes emocionais. Em razão de etiologia multifatorial (fatores oclusais, alterações esqueléticas, musculares, problemas degenerativos, hábitos nocivos, estresse e/ou problemas emocionais) exige abordagem terapêutica interdisciplinar por vários especialistas (cirurgião dentista, fisioterapeuta, psicólogo e fonaudiólogo)uma vez que a abordagem transdisciplinar e individualizada alicerça o tratamento bem-sucedido.Cada paciente requer procedimentos diferentes em seu tratamento, e é necessário saber em que ponto cada especialista deve intervir para o sucesso da terapêutica. As Desordens temporomandibulares (DTM), relacionadas ao desconforto na articulação temporomandibular (ATM), respondem por importante impacto negativo sobre a qualidade de vida e bem estar. São patologias multifatoriais que exigem diferentes estratégias de abordagem. Cada paciente requer procedimentos diferentes em seu tratamento, e é necessário saber em que ponto cada especialista deve intervir para o sucesso do tratamento.Descritores: Dor Facial; Equipe de Assistência ao Paciente; Sistemas de Saúde.ReferênciasAlves-Rezende MCR, Silva JS, Soares BS, Bertoz FA, Oliveira DTN, Alves-Claro APR. Estudo da prevalência de sintomatologia temporomandibular em universitários brasileiros de Odontologia. Rev Odontol Araçatuba 2009; 30(1): 9-14.Alves-Rezende MCR, Cortiglio S, Sant’anna CBM, Alves-Rezende LGR, Montanher IS, Alves-Rezende ALR. Aplicação da acupuntura no tratamento da Síndrome de Costen: relato de caso clínico. Arch Health Invest 2012; 1(Spec):15.Alves-Rezende MCR, Sant'Anna CBM, Capalbo BC, Zuim PRJ. Intervenção interdisciplinar no tratamento do paciente com dor orofacial: uso de acupuntura. Rev Odontol Unesp 2012; 41: 181Alves-Rezende MCR, Sant'Anna CBM, Verri ACG, Cunha-Correia AS, Aguiar SMHCA, Bertoz APM, et al. Sinais e sintomas na Síndrome de Costen associada a desordens temporomandibulares: relato de caso clínico. Rev Odontol Araçatuba 2011; 32(1):65-9.Alves-Rezende MCR, Soares BMS, Silva JB. Frequência de hábitos parafuncionais: estudo transversal em acadêmicos de Odontologia. Rev Odontol Araçatuba 2009; 30:59-62.Cortiglio S, Alves-Rezende MCR, Alves-Rezende LGR, Montanher IS, Alves-Rezende ALR. Estudo da associação entre bruxismo, consumo de álcool e tabaco em universitários brasileiros Arch Health Invest 2012; 1 (Spec): 36.Koopman JS, Huygen FJ, Dieleman JP, Mos M, Sturkenboom MC. Pharmacological treatment of neuropathic facial pain in the dutch general population. J Pain, 2009; 11(3): 264 –72.Oliveira AS, Bermudez CC, Souza RA, Souza CMF, Dias EM, Castro CES, et al. Impacto da dor na vida de portadores de disfunção temporomandibular. J Appl Oral Sci 2003; 11(2): 138-43.Reisine ST, Fertig J, Weber J, Leder S. Impact of dental conditions on patients’ quality of life. Community Dent Oral Epidemiol 1989; 17(1): 7- 10.Rodrigues D, Siriani AO, Bérzin F. Effect of conventional TENS on pain and electromyographic activity of masticatory muscles in TMD patients. Braz Oral Res 2004;18(4):290-5.Rossi AC, Resende MCRA, Araújo OP Jr, Garcia AR, Zuim PRJ, Marinho LVD. Fisioterapia no tratamento multidisciplinar da disfunção temporomandibular. Rev Odonto UNESP. 2008;37(Número Especial):190Seligman ME, Schulman P, Tryon AM. Group prevention of depression and anxiety symptoms. Behav Res Ther 2007; 45:1111-26.Simi MD, Alves-Rezende MCR, Ruiz MAF, Zuim PRJ. Abordadem extensionista multidisciplinar: fisioterapia aplicada ao tratamento de disfunção temporomandibular. Rev Odontol UNESP. 2012;41(Número Especial):180.Widmer CG. Convicções correntes e diretrizes pedagógicas. In: Lund JP, Lavigne GJ, Dubner R, Sessle BJ. Dor orofacial: da ciência básica à conduta clínica. São Paulo: Quintenssence Books: 2002. p. 27-34.Granja DVA, Lima AP. Influência dos recursos fisioterapêuticos nas algias orofaciais. Rev Fisioter Brasil 2003;4(6):394-401.Pereira Jr FJ, Vieira AR, Prado R, Miasato JM. Visão geral das desordens temporomandibulares. RGO 2004;52(2):117-21.Barbosa GAS, Barbosa KVMS, Badaró CR Filho. Recursos fisioterápicos disponíveis para o tratamento das disfunções temporomandibulares. JBA 2003; 3(11):257-62.Castro FM, Gomes RCV, Salomão JR, Abdon APV. A efetividade da terapia de liberação posicional (TLP) em pacientes portadores de disfunção temporomandibular. Rev Odont Univ Cidade São Paulo. 2006; 18(1):67-74.Maciel RN. Oclusão e ATM: procedimentos clínicos. São Paulo: Ed. Santos; 1998. Maluf SA, Moreno BGD, Alfredo PP. Exercícios terapêuticos nas desordens temporomandibulares: uma revisão de literatura. Fisioter Pesq. 2008; 15(4): 408-15.Medlicott MS, Harris SR. A systematic review of the effectiveness of exercise, manual therapy, electrotherapy, relaxation training, and biofeedback in the management of temporomandibular disorder. Physical Ther 2006; 86(7):955-73.Torres F, Campos LG, Fillipini HF, Weigert KL, Dalla Vecchia GF. Efeitos dos tratamentos fisioterapêutico e odontológico em pacientes com disfunção temporomandibular Fisioter Mov 2012; 25(1):117-25Teixeira MJ, Teixeira WGJ, Santos FPSS, Andrade DCA, Bezerra SL, Figueirdo JB, et al. Epidemiologia clínica da dor músculo-esquelética. Rev Med 2001; 80(1): 1-21.Melzack R. The McGill pain questionnaire. From description to measurement. Anesthes 2005; 103(1):199-202Chaves TC, Oliveira AS, Grossi DB. Principais instrumentos para avaliação da disfunção temporomandibular, parte I: índices e questionários; uma contribuição para a prática clínica e de pesquisa. Fisioter Pesq. 2008;15(1):92-100El Fatih I A, Ibrahim AI, El Laithi A. Efficacy of physiotherapy and intraoral splint in the management of temporomandibular disorders. Saud Dent J 2004;16(1):16-20.Guerra LMC. Eficácia do ultra-som na terapia das Disfunções Temporomandibulares: avaliação clínica e eletromiográfica. [dissertação]. Pernambuco: Universidade Federal de Pernambuco; 2003.Biasotto DA. Efeito da técnica Fisioterapeutica (massoterapia) em indivíduos portadores de Desordem Temporomandibular Miogênica: um estudo eletromiográfico. [dissertação]. Piracicaba: Faculdade de Odontologia de Piracicaba da Universidade Estadual de Campinas; 2002.Eisensmith LP. Massage therapy decreases frequency and intensity of symptoms related to temporomandibular joint syndrome in one case study. J Bodywork Move Therap 2007;11:223-30.Chaitow L. Teoria e prática da manipulação craniana: abordagens em tecidos ossos e mole. São Paulo: Manole, 2001.Troian MA. Tratamento interdisciplinar entre fisioterapia e odontologia na redução da dor em pacientes com disfunção do sistema craniocervicomandibular. Reabilit. 2005;7(26):29-39.Mourão NLA, Mesquita VT. A Importância da fisioterapia no tratamento das disfunções da Atm. Terapia Manual. 2006;4:66-9.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography