Dissertations / Theses on the topic 'Politiche per le città'

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1

MAGNI, FILIPPO. "Verso una città climate proof : strumenti e politiche innovative per il governo del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278715.

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2

Rovati, Massimiliano. "La "città proibita": il porto vecchio e i nuovi confini. Quale futuro per Trieste?" Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8622.

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Abstract:
201/2012
La questione inerente il progetto di recupero del Porto Vecchio di Trieste, uno dei siti di maggior pregio storico-architettonico della zona costiera italiana, da almeno 30 anni rappresenta la cartina di tornasole dello stato della città intera, sotto il profilo politico, sociale ed economico. Trieste, da sempre una città considerata laboratorio etnico, politico e sociale dagli osservatori qualificati, in realtà racchiude in sé due anime contrapposte che si confrontano: una aperta e cosmopolita, l’altra misantropa ed impaurita, amante di muri e confini. Oggi più che mai questo duello risulta esiziale per le prospettive future di una città ubicata nel cuore dell’Europa del terzo millennio, in costante calo demografico, con l’età media degli abitanti in continua crescita, in preda ad una sorta di lenta ma inesorabile decadenza. L’occasione di analizzare il progetto di recupero del Porto Vecchio assume rilevanza anche sotto il profilo psicologico e sociale, in una vicenda che continua a sortire i suoi effetti più deleteri, dove i confini politici e geografici sono stati sostituiti da quelli mentali, invisibili, ma fortemente presenti negli abitanti di questa città. All’interno di questa danza macabra giocata sulle spoglie di quella che viene definita “città proibita”, si muovono i protagonisti istituzionali, politici ed amministrativi, ma anche e soprattutto i cittadini, i quali vengono interpellati attraverso un sondaggio che in 5 sezioni riassume i concetti ritenuti principali ai fini della ricerca: il rapporto con la città di Trieste, l’atteggiamento nei confronti dei politici e degli amministratori, la presenza del Punto Franco, l’opinione sul progetto di recupero e sulla destinazione del Porto Vecchio, l’influenza dei media e del web. La visione dicotomica di una città dalle due anime contrapposte, trova conferma anche nelle diverse interviste realizzate con gli attori e i testimoni qualificati. Il quadro complessivo che si ricava attraverso l’analisi dei risultati, è utile a confermare le ipotesi di partenza, ossia l’importanza del sito in questione e la sua rappresentatività in chiave politica, economica e sociale, per quello che sarà il futuro di Trieste, in un processo in continuo divenire nel quale le geometrie variabili e la trasversalità degli schieramenti, uniti alla non soluzione dei problemi strutturali, sembrano mantenere sospesa la collocazione temporale della città e a rimandare, in maniera quasi compiaciuta, qualsiasi decisione.
XXIV Ciclo
1965
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3

VOGHERA, Angioletta. "La sostenibilità nella gestione del territorio. Matrici storici ed evoluzione recente in Europa." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2003. http://hdl.handle.net/11583/2499346.

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Abstract:
La tesi descrive le sperimentazioni di alcuni Paesi europei per innovare le politiche di gestione del territorio e dell'ambiente in attuazione delle strategie della sostenibilità. Il processo di cambiamento è sollecitato e condizionato da due fattori strettamente intrecciati: i contenuti programmatici delle politiche comunitarie per lo sviluppo sostenibile e le culture di pianificazione dei Paesi. Si ripercorrono le trasformazioni di fronte all'emergere della questione ambientale e della sostenibilità delle culture di pianificazione del territorio di alcuni paesi europei (Germania, Olanda, Inghilterra, Francia e Spagna) rappresentativi per tradizioni culturali e storie evolutive differenti. Particolare approfondimento è dedicato al caso olandese, significativo in Europa per la radicata tradizione di integrazione tra politiche di gestione del territorio e di tutela di ambiente e paesaggi, largamente condivise dagli attori istituzionali, economici e sociali.
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4

Bon, Stefania <1974&gt. "Marghera come città di frontiera: il disagio abitativo e le politiche pubbliche per la residenza. Uno studio nei suoi quartieri popolari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6781.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è quello di fornire degli spunti di riflessione sul tema del disagio abitativo, fornire un contributo per un quadro conoscitivo sulla questione abitativa e sulle problematiche ad essa legate, capire quali politiche potrebbero intervenire nella risoluzione dei problemi legati al disagio abitativo, e fornire una lettura critica delle politiche messe in campo negli ultimi anni, focalizzando lo studio nel quartiere di Cà Emiliani a Marghera, zona con un'alta presenza di case popolari, che soffre delle problematiche abitative fin dalla sua nascita, e proprio in questo quartiere i servizi sociali ed i vari settori delle politiche abitative hanno concentrato il loro lavoro e i loro progetti. La tesi è strutturata in due parti, la prima, bibliografica, individua il quadro legislativo e le politiche abitative nazionali e locali, descrive il concetto di disagio abitativo, i servizi presenti e i soggetti istituzionali e non che se ne occupano. Nella seconda parte, viene presentata l'indagine che utilizza la metodologia qualitativa dell'intervista semi-strutturata a testimoni privilegiati che si occupano della tematica lavorano per enti istituzionali, o collaborano con essi. Nel quarto capitolo vengono presentati dei dati statistici più recenti che possano dare un profilo della situazione. Nell'ultimo capitolo viene proposto un progetto per il quartiere, individuando le potenzialità, i punti di forza e di debolezza per la formulazione di un'ipotesi possibile.
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5

CUOMO, PIETRO. "POTERE POLITICO E SPAZIO URBANO. ELEMENTI DI GEOGRAFIA CULTURALE PER UNA STORIA DELLA MILANO COMUNALE E SIGNORILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6222.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è realizzare uno studio interdisciplinare sul rapporto tra Milano e i regimi succedutisi alla sua guida nel basso medioevo. Il punto di partenza è il principio, largamente diffuso nella storiografia, che sistemi di governo diversi plasmino lo spazio in maniera differente. L’analisi dello spazio urbano così ottenuta, però, può essere arricchita dall’uso di strumenti della geografia culturale. La città, tema tra i più importanti e complessi della cultura occidentale, è infatti il luogo di incontro naturale tra storia e geografia culturale: è il luogo in cui si svolge la storia, ma più di un semplice palcoscenico. Le caratteristiche del fenomeno urbano trovano massima espressione nel caso di Milano, che presenta una storia di primissimo piano tradottasi in una struttura urbana dalle forme assolutamente peculiari. Sia al suo interno sia verso l’esterno (per la sua capacità di plasmare il territorio, agendo sull’ambiente naturale e modellandolo in base alle proprie necessità, ribaltando le logiche del determinismo ambientale). Combinando gli strumenti propri della geografia culturale con quelli della ricerca storica, si ottiene la possibilità di usare la città stessa e le sue rappresentazioni come documento, affiancando all’analisi degli eventi storici lo studio della valenza simbolica di tali realizzazioni.
This work is aimed to create an interdisciplinary study on the relationship between Milan and its polical regimes in the late Middle Ages. The starting point is the principle, widely used in historiography, that different systems of government produce space differently. The analysis of urban space thus obtained, however, can be improved using instruments from cultural geography. The city - one of the most important and complex topics in Western culture - is the meeting place of the natural history and cultural geography: it is the place where the story takes place, but more than just a stage. Milan is the perfect example of city: it has a history of the first order which turned into an urban structure of absolutely peculiar shape. Both internally and externally (for its ability to shape the territory, by acting on the natural and modeling it to suit your needs, reversing the logic of environmental determinism). Combining the tools of cultural geography with those of historical research, you get the opportunity to use the city itself and its representations as a document, supporting the analysis of historical events, the study of the symbolic value of such achievements.
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6

CUOMO, PIETRO. "POTERE POLITICO E SPAZIO URBANO. ELEMENTI DI GEOGRAFIA CULTURALE PER UNA STORIA DELLA MILANO COMUNALE E SIGNORILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6222.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è realizzare uno studio interdisciplinare sul rapporto tra Milano e i regimi succedutisi alla sua guida nel basso medioevo. Il punto di partenza è il principio, largamente diffuso nella storiografia, che sistemi di governo diversi plasmino lo spazio in maniera differente. L’analisi dello spazio urbano così ottenuta, però, può essere arricchita dall’uso di strumenti della geografia culturale. La città, tema tra i più importanti e complessi della cultura occidentale, è infatti il luogo di incontro naturale tra storia e geografia culturale: è il luogo in cui si svolge la storia, ma più di un semplice palcoscenico. Le caratteristiche del fenomeno urbano trovano massima espressione nel caso di Milano, che presenta una storia di primissimo piano tradottasi in una struttura urbana dalle forme assolutamente peculiari. Sia al suo interno sia verso l’esterno (per la sua capacità di plasmare il territorio, agendo sull’ambiente naturale e modellandolo in base alle proprie necessità, ribaltando le logiche del determinismo ambientale). Combinando gli strumenti propri della geografia culturale con quelli della ricerca storica, si ottiene la possibilità di usare la città stessa e le sue rappresentazioni come documento, affiancando all’analisi degli eventi storici lo studio della valenza simbolica di tali realizzazioni.
This work is aimed to create an interdisciplinary study on the relationship between Milan and its polical regimes in the late Middle Ages. The starting point is the principle, widely used in historiography, that different systems of government produce space differently. The analysis of urban space thus obtained, however, can be improved using instruments from cultural geography. The city - one of the most important and complex topics in Western culture - is the meeting place of the natural history and cultural geography: it is the place where the story takes place, but more than just a stage. Milan is the perfect example of city: it has a history of the first order which turned into an urban structure of absolutely peculiar shape. Both internally and externally (for its ability to shape the territory, by acting on the natural and modeling it to suit your needs, reversing the logic of environmental determinism). Combining the tools of cultural geography with those of historical research, you get the opportunity to use the city itself and its representations as a document, supporting the analysis of historical events, the study of the symbolic value of such achievements.
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7

ALBANESE, FLAVIA. "Il territorio dell’accoglienza. Lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) nei comuni della Città Metropolitana di Milano (2014- 2018)." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/11578/286430.

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Abstract:
La cosiddetta crisi europea dei rifugiati iniziata nel 2014 ha messo in luce una crisi dei sistemi di accoglienza nazionali ed europei. La tesi approfondisce il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) in Italia, definito un modello positivo, anche per ragioni connesse ad aspetti territoriali. Si può dunque considerare lo SPRAR (che sarebbe una politica sociale) alla stregua di una politica territoriale, poiché chiede al territorio di mettere in gioco attori e risorse locali per rispondere a un bisogno sociale. La questione emergente, per quanto non originale dell’accoglienza ma comune a molte politiche pubbliche, è quella del passaggio da una decisione presa dall’alto alla sua implementazione, cioè della sua trasformazione in una politica locale. La tesi analizza criticità e opportunità dell’accoglienza sui territori, prendendo come oggetto di studio i progetti SPRAR nei comuni metropolitani dell’hinterland milanese. Nell’interpretazione dello stato dell’arte della ricerca empirica emergono, infatti, nuove tendenze insediative e localizzative dei migranti in Italia. È in atto, in particolare, un processo di suburbanizzazione e ruralizzazione che, per rifugiati e richiedenti asilo, non rappresenta una scelta personale ma piuttosto l’esito di politiche che hanno uno specifico obiettivo di redistribuzione. L’approfondimento dei progetti SPRAR dei comuni metropolitani permette alcune riflessioni sui principi guida del sistema (adesione volontaria, accoglienza diffusa e integrata, coinvolgimento degli enti locali e delega al terzo settore). Innanzitutto, accogliere non dovrebbe essere una scelta politica. Eppure i sindaci che decidono di aderire volontariamente a un modello positivo di accoglienza rischiano ripercussioni sul consenso elettorale. Chi aderiva allo SPRAR prima del 2015, poteva permettersi uno stile di governo anticipatorio rispetto al problema, mentre chi si è attivato durante la crisi è costretta a giustificare la scelta come una reazione, mirata a tutelarsi dai grandi centri prefettizi. In secondo luogo, la diffusione di pochi accolti in tanti comuni ha il merito di evitare concentrazioni e segregazioni tipiche dei centri di accoglienza straordinaria, ma rischia di essere controproducente in un contesto di impoverimento del welfare. I progetti SPRAR seguono infatti il principio di un’accoglienza integrata con il welfare locale (non categoriale o assistenziale). In realtà periferiche, marginali e/o fragili, come i comuni delle cinture metropolitane, l’accoglienza integrata si scontra, però, con lo strutturale deficit di servizi territoriali socio-sanitari in cui versano molti comuni italiani. L’argine che il modello SPRAR mette a tali criticità è la territorializzazione delle politiche, in termini di delega al terzo settore e coinvolgimento dell’ente locale. Una territorializzazione intesa sia in una prospettiva di governance multilivello, dunque di decentramento dell’implementazione delle politiche, sia di definizione del territorio come strumento. Le azioni e le decisioni prese nella gestione dei progetti dimostrano infatti la capacità degli attori locali (istituzionali e non) di sfruttare le risorse del territorio, usandolo come strumento a servizio dello SPRAR. Il territorio dell’accoglienza, dunque, è governato o è caotico? Nei progetti- esito locale di politiche centrali- si sovrappongono due dimensioni: quella di una struttura dentro la quale i soggetti si muovono con libertà limitate secondo un modello di governamentalità foucoltiana che riprende le tecniche dei dispositivi di sicurezza ; e quella fatta di assemblaggi e interazioni, anche casuali tra elementi umani e non (attanti) che partecipano a un’azione collettiva. Il territorio dell’accoglienza SPRAR si configura dunque come il frutto di specificità di contesto sociale, caratteristiche territoriali e rapporti di causa-effetto su scale differenti.
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8

Tondello, Francesca <1994&gt. "L'innovazione sociale: la chiave di successo per rigenerare le città. Esperienza del caso milanese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13916.

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Abstract:
La crisi odierna ha rafforzato il tema dell'innovazione sociale, visto come strumento per uscire da una realtà che già esiste ma che non funziona. In questi ultimi anni la tematica dell’innovazione sociale è entrata al centro del dibattito pubblico a causa della sua importanza e delle sue potenzialità di risposta a esigenze e bisogni pubblici di ogni tipo. Questa tesi approfondirà il tema dell’innovazione sociale e metterà in evidenza la sua importanza per la rigenerazione delle città; si analizzerà come si sviluppa il processo innovativo e quali sono i suoi driver facilitanti e quali, invece, possono essere gli ostacoli che incontra nel suo percorso di realizzazione. Lo studio focalizzerà, infine, la sua attenzione nell’approfondimento della situazione milanese in ambito d’innovazione sociale e verranno analizzati quattro importanti progetti innovativi del Comune di Milano e si cercherà di esaminare l’importanza che stanno avendo per lo sviluppo e l’innovazione della città.
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9

SANTARSIERO, VITTORIA. "Matera e i territori del cibo. Modelli di innovazione per il food system e la valorizzazione dei paesaggi rurali attraverso le politiche del cibo e i processi creativi dell’agro-industria." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/149102.

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Abstract:
The following work analyses the socio-economic and spatial dynamics of “Matera food city-region” and tests the role of innovation model, food policies and creative processes to enhance urban and rural foodscape. The research looks for answers at some questions. The first is about dynamics and flows on Matera food city region considering involved spaces, actors and economies through a critical process that studies city and countryside. The second question moved to the necessity to define a model that is able to represent and interpret the analysed dynamics and flow, and to give back useful output. The third question works on results of previous phases and deepens analysis on Matera food city region to find enhanced possibilities and strategies for the territory. The critical reflection on the three answers makes necessary another demand. The fourth query deepens the role of multimedia platforms as tools to represent spaces and dynamics, and to provide ideas to innovate strategies for food territories. In the final part, this work gives an applicative example, proving the role of the platform Atlante del cibo Matera as a tool that creates links between involved actors and processes on Matera food city region and builds food governance. This research is articulated in three complementary phases, recognizable in the overall structure. First, the work deepens critically the theory, by the study of the role of food in urban planning in the last two decades. In this section the research provides definitions of food system, food space and food policy and introduces international and national governance processes on food. This phase introduces research theme and is the theoretical basis for later stages. The second section is a disciplinary work based on analysis on field and the reconstruction of food system by the interpretation of organizational models detected in the territory. The analysis regards the phases of food system (production, processing, distribution and consumption) on Matera food city region. In the final section, the comment of results is the basis to rebuild geographies of Matera food territories. Finally, this phase explains the application model, shared between city, university and enterprise. The application shows the working ability of Atlante del Cibo Matera in the formulation of strategies that enhanced territories by food. This work aims to shows the opportunity for Matera food city region to innovate itself by a vision that combines culture, rural landscapes, heritage and society through food. From this perspective innovation gives the tool for the implementation of interactive and heritage atlas that proposes participatory and synergic governance.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è studiare l’articolazione delle dinamiche socio-economiche e spaziali nella Matera food city region, e testare la capacità degli strumenti di innovazione, delle politiche del cibo e dei processi creativi nella valorizzazione dei paesaggi rurali. Il lavoro di ricerca muove a partire dalla costruzione di risposte ad un serie di quesiti che scompongono e chiarificano l’intero percorso. Il primo riguarda la riflessione sulle dinamiche e sui flussi che interessano la food city region, considerando spazi, attori e economie implicate, attraverso un approccio che esamina criticamente la città e la campagna. Il secondo quesito muove dalla necessità di definire un modello di rappresentazione consono alla restituzione delle dinamiche osservate sul territorio e capace di restituire degli output a partire dall’interpretazione critica dei fenomeni. Il terzo riflette sulle caratteristiche della Matera food city region per individuarne potenzialità da cui articolare strategie per i territori del cibo. Il commento delle risposte alle prime questioni sarà il presupposto per la formulazione di un ulteriore quesito che riguarda il ruolo che possono avere gli strumenti innovativi in questo processo, di cui si fornirà un modello applicativo condiviso tra più attori nella parte finale dell’elaborato. Questo lavoro di ricerca si compone di tre operazioni differenti e fortemente complementari, ma tuttavia riconoscibili nella struttura della tesi. La prima riguarda lo studio critico della letteratura con una ricostruzione del ruolo assunto dal cibo nel corso dell’ultimo ventennio nella pianificazione delle città e dei territori. A seguire alcune definizioni sul sistema del cibo, sulle spazialità della ricerca e sulle politiche e regolamentazioni internazionali e nazionali. L’introduzione alla tematica della ricerca sarà la base disciplinare su cui saranno presentati i quesiti, gli obiettivi, i materiali e i metodi utilizzati. In chiusura della prima parte sarà introdotto il contesto della ricerca. La seconda parte della tesi è un lavoro più disciplinare e riferisce della ricerca sul campo attraverso la ricostruzione del sistema del cibo mediante l’analisi e l’interpretazione dei modelli organizzativi riconoscibili sul territorio in termini spaziali, ma anche quantitativi e qualitativi. Il riferimento in questa fase è stato lo studio delle performance delle varie fasi in cui è stato diviso a monte il sistema del cibo (produzione e trasformazione, trasporto e distribuzione, consumo). Una tematizzazione delle fasi dell’indagine che ha chiarito le relazioni tra spazialità, attori e dinamiche e le connessioni tra i vari processi nella fase di ricostruzione complessiva del fenomeno, svolta allo scopo di restituire una interpretazione critica del processo. Nella terza parte il commento dei risultati dell’analisi consentirà di ricostruire una lettura della geografia del territorio attraverso la lente del cibo. Saranno specificate le basi su cui è stato articolato il modello applicativo condiviso tra città, università e impresa che prova ad utilizzare uno strumento innovativo per la formulazione di strategie operative capaci di valorizzare i territori in chiave cibo. Matera e la sua food city region possono riarticolarsi in una visione che combina i processi culturali e agro-forestali dei paesaggi autentici lucani con la dimensione sistemica del cibo capace di relazionare tra loro patrimoni filiere e società. L’innovazione in tal senso può fornire gli strumenti per l’implementazione di atlanti patrimoniali interattivi e in grado di proporre governance partecipate e sinergiche.
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10

Pergega, Edmond. "Progetti per la città." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3623/.

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Abstract:
L'obbiettivo della presente tesi curricolare è la lettura di alcuni progetti, realizzati negli anni di studi, nel tentativo di rintracciare un percorso evolutivo della personale formazione universitaria. I lavori esposti sono per lo più progetti inseriti in un contesto urbano che cercano di dialogare con il luogo e la città. Lo studio della città infatti costituisce presupposto essenziale per la fase compositiva del progetto. I lavori esposti sono stati svolti nei laboratori di progetazione, di urbanistica e di sintesi finale. Nel primo progetto ci si è confrontati con l'analisi e il ridisegno della villa Planchar di Giò Ponti a Caracas. Nel secondo si è affrontato per la prima volta la progettazione di una piccola unità residenziale. Nel progetto per Cesenatico si è affrontato il tema della residenza su scala urbana. Il quarto progetto riguarda la riqualificazione urbanistica dell'area nord di Cesena. I progetti per l'ampliamento dela biblioteca Malatestiana e per il Foro Annonario si confrontano con il contesto urbano consolidato del centro antico di Cesena. Il progetto del palazzo digiustizia si inserisce in un area a ridosso del centro storico che non ha una chiara identità urbana. L'ultimo progetto, svolto nel Laboratorio di Sintesi Finale, si inserisce nel bastione dei Cappuccini all'interno della cinta muraria di Pesaro.
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11

Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/1/Rizzello_Katia_TESI.pdf.

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Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/.

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13

Pesavento, Valeria <1993&gt. "Politiche ambientali per l’inquinamento e criminalità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14328.

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Abstract:
Il primo capitolo è incentrato sulla differenza tra beni comuni ed esternalità. Il secondo capitolo tratta delle politiche ambientali sia internazionali che europee. Il terzo capitolo riguarda la criminalità legata all’ambiente.
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14

Sinigaglia, Giorgia <1992&gt. "Il ruolo delle città nelle politiche di contrasto al Cambiamento Climatico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14706.

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Abstract:
Inizialmente si spiegherà come la questione ambientale sia entrata a far parte della politica degli stati fino a diventare argomento di discussione a livello internazionale. Attraverso le Conferenze delle Parti, l’ONU ha promosso il dibattito per far sì che le nazioni prendessero impegni seri e ambiziosi per affrontare il Cambiamento Climatico. Spesso però gli accordi firmati sono divenuti inefficaci a causa di obiettivi troppo generali e del ritiro di alcuni stati dopo la firma. L’alternanza delle forze politiche al governo delle nazioni e le diverse visioni delle priorità politiche, sovente, ostacolano la realizzazione degli impegni presi internazionalmente; questo spinge i governi locali a farsi avanti come primi agenti per il contrasto al Cambiamento Climatico. Le città sono sede della maggioranza della popolazione mondiale, l’inquinamento dell’aria e i problemi di mobilità sono dunque alcune delle situazioni che le amministrazioni locali si trovano a dover gestire tutti i giorni. Negli ultimi anni alcuni governi municipali hanno creato dei networks per scambiare informazioni, conoscenze e tecnologie, per aiutarsi a far fronte a tali problematiche e per promuovere la mitigazione e l’adattamento al Cambiamento Climatico. Queste reti di città sono esempi rilevanti che dimostrano l’importanza della collaborazione interstatale e la necessità di un dialogo tra governo nazionale e autorità locali affinché si contrasti in maniera immediata ed efficace quest’emergenza ambientale.
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Andreoli, Silvia <1990&gt. "Città intelligenti per un turismo intelligente." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5181.

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Abstract:
In un periodo come questo di crisi economica, di crisi ambientale e di crisi delle risorse, le soluzioni “smart” possono consentire il passaggio da una crescita lineare, la quale implica il continuo consumo di risorse sempre meno disponibili, a uno sviluppo circolare che, al contrario, minimizzi il consumo di energia, acqua e minerali. Perché questo sia possibile, è necessario trasformare il sistema primitivo delle nostre tecnostrutture in una rete maggiormente sofisticata in grado di gestire segnali multidirezionali. Questa trasformazione è iniziata con la trasformazione delle reti elettriche, ma coinvolge anche i sistemi di trasporto, le abitazioni e le stesse attività produttive. La domanda che ci si pone attualmente riguarda il salto di qualità che verrà consentito in un prossimo futuro grazie all’impiego di soluzioni informatiche: possiamo infatti immaginare una “smart city cloud” che darà l’avvio a quel salto gestionale necessario per contenere l’utilizzo delle materie prime e di ridurre l’impatto ambientale. “Fare meglio con meno” grazie all’ausilio delle tecnologie informatiche e all’attivazione di processi partecipativi permette lo sviluppo di città sempre più intelligenti: stiamo, infatti, vivendo una fase di transizione che durerà un paio di decenni, trascorsi i quali non si parlerà più di smart cities, perché questa sarà la connotazione usuale degli agglomerati urbani. Tuttavia, la riprogettazione di una città richiede di sincronizzarsi sui tempi lunghi dell’urbanistica e dell’architettura, delle infrastrutture e del’economia reale e implica il ridisegno delle condizioni nelle quali evolvono la cultura, la società e l’ambiente. In sintesi, la rimodulazione della città é un’occasione per ripensare in profondità le dinamiche della convivenza civile. In particolar modo, i campi che potrebbero essere investiti attraverso l’applicazione delle tecnologie digitali riguardano la sanità, l’istruzione, i trasporti, la gestione dell’energia, la pubblica amministrazione, i mercati internazionali e anche il turismo. Ciononostante, la città intelligente non é un obiettivo da raggiungere, ma un processo costante di cambiamento; la smart city non viene definita dalla quantità di tecnologia da introdurre, ma al contrario, essa deve mettere al proprio centro le persone che consapevolmente fanno uso delle tecnologie. L’interrelazione tra lo sviluppo di Internet of Things, la diffusione del social networking come strumento di comunicazione tra le persone, l’uso delle piattaforme di cloud computing per assemblare dati provenienti da fonti diverse, la pervasività dei device mobili che ci consentono di essere sempre connessi al web, l’insieme di questi fattori é davvero in grado di cambiare lo scenario della città. La città intelligente é dunque un programma di governo perché si pone come obiettivo quello della gestione consapevole dei processi di innovazione e perché obbliga le amministrazioni, gli stakeholders e i cittadini a compiere un salto culturale epocale. Nella prima parte di questo elaborato ho dunque illustrato le politiche che hanno portato allo sviluppo di una sensibilità ambientale, la caratteristiche di una città intelligente e alcuni esempi di best practice. Nella seconda parte dell’elaborato ho scelto di approfondire la tematica del turismo urbano in rapporto alle città intelligenti, e ho indagato sulla connessione tra città intelligenti e turismo intelligente, ovvero sull’importanza che l’approccio smart riveste nelle politiche turistiche di una città.
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16

Cuppini, Niccolo' <1986&gt. "Genealogia della città globalizzata. Presupposti politici dell'urbanizzazione del mondo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7621/2/Cuppini_Niccol%C3%B2_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Lo Stato non riesce più a proporsi quale unico attore del campo politico, e all'interno di quest'ultimo emerge la città globalizzata come polo di una politica oltre lo Stato. La tesi elabora dunque il concetto di città globalizzata ricorrendo a un approccio genealogico. Vengono individuati una serie di passaggi all'interno dei quali si mostrano linee di forza, rotture e mutazioni del suo divenire storico. L'analisi si muove analizzando il pensiero di autori vissuti in tali momenti, inserendoli all'interno della discussione di una sequenza di episodi che dalla città antica attraversano la modernità giungendo a oggi. Si dimostra come tutte queste capacità e problemi sviluppatisi storicamente si presentino simultaneamente all'interno della città globalizzata. La dissertazione è sviluppata seguendo la tensione tra la semantica dello Stato in relazione alla città. In questa direzione si mostra come la città globalizzata sia progressivamente divenuta forma di governo, società e territorio dello Stato – potendo dunque oggi configurare forme di parziale autonomia rispetto ad esso. Viene inoltre indicata una traiettoria che dalla città-mondo giunge alla città globalizzata passando per la metropoli e la città globale, discutendo come ciascuno di questi profili urbani indichi uno specifico assemblaggio dal quale si possono dedurre le mutazioni dei rapporti di potere nonché delle forme economiche e della guerra. La città globalizzata non è dunque il convergere verso un'unica forma di tutte le città del mondo, indicando invece una tensione con l'urbanizzazione planetaria contemporanea. Essa è piuttosto una griglia di intelligibilità politica per cogliere sistemi policentrici e multiscalari, attraversati da conflitti asimmetrici. La tesi si muove sui confini di numerose discipline, proponendo metodologicamente la formula seeing like a city e sostenendo la necessità di politicizzare il campo degli studi urbani e di urbanizzare il pensiero politico per poter articolare con maggiore complessità la costitutiva relazione tra città e scienze sociali.
The State is no more the unique actor of the political field. So, the globalized city is emerging as a new subject within the political arena. This thesis elaborates on the globalized city's concept through a genealogical approach. Within a series of tipping points, it shows the historical emergence of this new kind of city. The analysis focuses on many political thinkers that lived in that series of topical moments, from the ancient city to nowadays planetary urbanization. The dissertation is elaborated following the specific tension between the lexicon of the State related to the city. Than, it demonstrate that the globalized is historically become a form of govern, a society and a territory for the State. So, nowadays it shows some kind of autonomy in respect to it. Secondly, the thesis discuss the trajectory that goes from the World city to the Globalized city, passing through the metropolis and the global city. Each of this urban profile shows a specific assemblage through which it is possible to understand the transformation occurred in the economical and political relationships, and also the transitions in the war paradigm. The globalized city does not mean that every city on the planet is following the same model. Rather, it shows a tension in respect to the planetary urbanization forms. Instead, the globalized city is a grid to grasp politically the contemporary polycentric and multiscalar systems, that are crisscrossed by new asymmetric conflicts. In terms of methodology, the dissertation is elaborated on the boundaries of many disciplines, and it proposes a “seeing like a city” as a way through which to politicize the urban studies field and to urbanize the political theories. This is, finally, a way to gain more complexity on the fundamental link between social sciences and the city.
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Cuppini, Niccolo' <1986&gt. "Genealogia della città globalizzata. Presupposti politici dell'urbanizzazione del mondo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7621/.

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Abstract:
Lo Stato non riesce più a proporsi quale unico attore del campo politico, e all'interno di quest'ultimo emerge la città globalizzata come polo di una politica oltre lo Stato. La tesi elabora dunque il concetto di città globalizzata ricorrendo a un approccio genealogico. Vengono individuati una serie di passaggi all'interno dei quali si mostrano linee di forza, rotture e mutazioni del suo divenire storico. L'analisi si muove analizzando il pensiero di autori vissuti in tali momenti, inserendoli all'interno della discussione di una sequenza di episodi che dalla città antica attraversano la modernità giungendo a oggi. Si dimostra come tutte queste capacità e problemi sviluppatisi storicamente si presentino simultaneamente all'interno della città globalizzata. La dissertazione è sviluppata seguendo la tensione tra la semantica dello Stato in relazione alla città. In questa direzione si mostra come la città globalizzata sia progressivamente divenuta forma di governo, società e territorio dello Stato – potendo dunque oggi configurare forme di parziale autonomia rispetto ad esso. Viene inoltre indicata una traiettoria che dalla città-mondo giunge alla città globalizzata passando per la metropoli e la città globale, discutendo come ciascuno di questi profili urbani indichi uno specifico assemblaggio dal quale si possono dedurre le mutazioni dei rapporti di potere nonché delle forme economiche e della guerra. La città globalizzata non è dunque il convergere verso un'unica forma di tutte le città del mondo, indicando invece una tensione con l'urbanizzazione planetaria contemporanea. Essa è piuttosto una griglia di intelligibilità politica per cogliere sistemi policentrici e multiscalari, attraversati da conflitti asimmetrici. La tesi si muove sui confini di numerose discipline, proponendo metodologicamente la formula seeing like a city e sostenendo la necessità di politicizzare il campo degli studi urbani e di urbanizzare il pensiero politico per poter articolare con maggiore complessità la costitutiva relazione tra città e scienze sociali.
The State is no more the unique actor of the political field. So, the globalized city is emerging as a new subject within the political arena. This thesis elaborates on the globalized city's concept through a genealogical approach. Within a series of tipping points, it shows the historical emergence of this new kind of city. The analysis focuses on many political thinkers that lived in that series of topical moments, from the ancient city to nowadays planetary urbanization. The dissertation is elaborated following the specific tension between the lexicon of the State related to the city. Than, it demonstrate that the globalized is historically become a form of govern, a society and a territory for the State. So, nowadays it shows some kind of autonomy in respect to it. Secondly, the thesis discuss the trajectory that goes from the World city to the Globalized city, passing through the metropolis and the global city. Each of this urban profile shows a specific assemblage through which it is possible to understand the transformation occurred in the economical and political relationships, and also the transitions in the war paradigm. The globalized city does not mean that every city on the planet is following the same model. Rather, it shows a tension in respect to the planetary urbanization forms. Instead, the globalized city is a grid to grasp politically the contemporary polycentric and multiscalar systems, that are crisscrossed by new asymmetric conflicts. In terms of methodology, the dissertation is elaborated on the boundaries of many disciplines, and it proposes a “seeing like a city” as a way through which to politicize the urban studies field and to urbanize the political theories. This is, finally, a way to gain more complexity on the fundamental link between social sciences and the city.
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BUSACCA, MAURIZIO. "Il dispositivo innovazione sociale. Città, politiche e forme di ricostruzione del mercato." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/11578/282404.

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Mastropietro, Eleonora <1977&gt. "Ripensare l'immagine della città. Politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1902/1/Mastropietro_Eleonora_tesi.pdf.

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Mastropietro, Eleonora <1977&gt. "Ripensare l'immagine della città. Politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1902/.

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Mastropietro, E. "Ripensare l'immagine della città : politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/2434/69460.

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Abstract:
La ricerca, dal titolo "Ripensare l’immagine della città : politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa", ha come obiettivo principale l’analisi di alcune problematiche relative ai processi di riqualificazione dello spazio urbano che interessano le città europee contemporanee. Il punto di partenza dell’analisi si concentra sulla constatazione di come la crisi del modello industriale tradizionale, abbia determinato un processo di trasformazione del tessuto fisico e del paesaggio delle città, a cui le amministrazioni pubbliche locali hanno dovuto rispondere promuovendo programmi ed interventi di riqualificazione urbana. Al centro dello studio condotto sui processi di rivalorizzazione di quelle che sono definite come "aree di crisi del tessuto urbano", si pone l’analisi del paesaggio, interpretato da una prospettiva sistemica e quindi inteso come la rappresentazione delle dinamiche territoriali. Tema centrale della ricerca è lo studio delle politiche e delle pratiche promosse dall’Unione Europea nell’ambito della progettazione e riqualificazione urbana, osservate come fattori di riorganizzazione delle città. Presupposto teorico che muove la ricerca in questo senso è la visione delle policy territoriali come fattori determinati nei processi di mutamento dello spazio costruito. Si è scelto, quindi, di indagare la problematica della riqualificazione urbana in Europa ponendo al centro dell’Indagine il Programma di Iniziativa Comunitaria Urban, che ha avuto nelle sue due edizioni (Urban I 1994-1999; Urban II 2000-2006) un’applicazione diffusa su tutto il territorio europeo e ha posto in evidenza una molteplicità di problematiche e di potenzialità proprie dei programmi di riqualificazione urbana. L’analisi è supportata con l’approfondimento di due casi di studio in Italia.
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Doghri, Yasmin <1992&gt. "Strategie e politiche per lo Sviluppo dell'Africa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11735.

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Abstract:
Questa tesi si propone di sfatare alcuni luoghi comuni sul sottosviluppo endemico del continente africano. Attraverso un’analisi delle dinamiche demografiche, economiche e istituzionali che si stanno manifestando in Africa, verranno messe in luce le numerose opportunità che questo continente può offrire. Lo scopo della tesi è identificare gli approcci allo sviluppo che si sono rivelati inefficaci e individuare quelli che, invece, hanno contribuito al miglioramento reale delle condizioni economiche. La tesi è suddivisa in tre parti. Nella prima viene effettuata un'analisi delle condizioni che contraddistinguo l'economia africana, mettendo in evidenza come una lettura tradizionale e omogenea del continente possa portare ad un approccio sbagliato alle politiche di sviluppo. La seconda parte della tesi è dedicata per l'appunto a una rassegna della letteratura economica che ha criticato le tradizionali politiche di aiuto, ritenute non solo poco efficaci, ma in alcuni casi distorsive. La terza parte viene invece dedicata alle nuove politiche di sviluppo che si stanno realizzando in alcune realtà africane: dagli investimenti esteri cinesi, ai distretti tecnologici, ai grandi progetti ambientali internazionali, alle strategie di migrazione circolare con i paesi europei.
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D’Ugo, Rossella <1981&gt. "Per una città educativa. Un laboratorio per la formazione permanente?" Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1632/1/TUTTO.pdf.

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D’Ugo, Rossella <1981&gt. "Per una città educativa. Un laboratorio per la formazione permanente?" Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1632/.

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FERRARI, FEDERICO. "In nome della gente: dalla città per tutti alla città per pochi : retoriche del populismo nel campo dell'urbanistica." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/11578/278621.

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Fusaroli, Federico. "Progetti urbani per la città di Cesena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2154/.

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Abstract:
Nel corso della mia esperienza universitaria ho rivolto l’attenzione soprattutto verso il progetto urbano affrontato sia nei laboratori di progettazione e composizione architettonica che in quelli di urbanistica, su temi che hanno riguardato essenzialmente la città di Cesena e il territorio circostante. Nel primo progetto presentato, il Foro Annonario di Cesena, ci siamo dovuti confrontare con un intorno storico consolidato; nel secondo, il Palazzo di Giustizia, l’area di progetto un tempo apparteneva alla prima periferia e oggi, pur essendo nel perimetro civico, non ha un’identità urbana definita; nel terzo progetto, l’ambito SACIM, abbiamo analizzato un’area di espansione urbana letta nel complesso più esteso della città metropolitana di Forlì-Cesena.
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LAZZARINI, Anna (ORCID:0000-0002-9644-4356). "Polis in fabula: per un'epistemologia della città." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/584.

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Tappi, Tommaso. "Jesolo area "x site": boschi per la città." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5330/.

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Spallato, Andrea. "Cosenza. Indirizzi per il recupero della città storica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21176/.

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Abstract:
La tesi indaga metodi di indirizzo del progetto di recupero architettonico e urbano della città storica di Cosenza. Il percorso di ricerca parte da un approfondimento della tradizione nazionale dell'intervento urbanistico sulle città storiche – da Bologna ad esempi più recenti – e dall'analisi dei Manuali del recupero redatti per il recupero di comparti storici di alcune città, tra cui Roma e Palermo. Per quanto attiene alla scrittura di una normativa che guidi il recupero urbano, la tesi assume carattere sperimentale: alcune schede tipo illustrano, con grafica semplice e immediatamente interpretabile, norme tecniche d'attuazione capaci di indirizzare il recupero dell'edilizia di base della città storica. L'analisi comparata tra catasti e documenti cartografici antichi, affiancata all'analisi tipologica dell'edilizia storica, contribuisce alla definizione di alcune ipotesi progettuali per la riqualificazione di aree in disuso e per il ripristino di edifici collabenti, o recentemente demoliti, del centro antico calabrese.
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Nasolini, Enrico. "Nuovi luoghi espositivi per la città di Verucchio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3614/.

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Abstract:
Studio sull'ampliamento dell'attuale Museo Archeologico Civico di Verucchio, ormai saturo di reperti. Lo studio va a coinvolgere anche l'area del parco e degli scavi effettuati nell'ultima campagna che hanno lasciato una ferita sul territorio, oltre che dislocarsi sull'altra faccia di Verucchio per poter coinvolgere l'intero centro cittadino e non solo le sue pendici, ampliando il servizio non solo al museo archeologico ma al turismo in maniera più ampia.
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Cusenza, Denise <1991&gt. "L'ALBA DI UNA NUOVA EUROPA PER LE POLITICHE SOCIALI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9637.

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Abstract:
L’argomento che ho deciso di trattare approfondisce alcune tematiche relative ai processi di integrazione declinati nelle forme di multilateralismo e regionalismo e di quali risultati le due opzioni hanno portato nel lungo periodo in alcune aree geografiche. In particolare focalizzo la mia attenzione su un recente processo di integrazione in America Latina nella forma del regionalismo, chiamato ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe), che ha fondato il suo processo su un maggiore sviluppo della sovranità nazionale allo scopo di implementare importanti politiche per lo sviluppo sociale. Partendo da questo presupposto, cerco di enucleare quanto alcune politiche dell’Unione Europea si sono dimostrate deleterie nel processo di integrazione e sviluppo, e di come sia necessario ripensare il modello di governance europea sulla base delle modalità poste in essere dai paesi ALBA, focalizzandosi su politiche rivolte all’aspetto dello sviluppo sociale e sostenibile piuttosto che a quello prettamente economico e finanziario.
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Greggio, Giovanna <1996&gt. "Leadership femminile e politiche per rimuovere il gender gap." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18068.

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Abstract:
L’elaborato svilupperà temi relativi alla leadership aziendale femminile e alle politiche per rimuovere il gender gap. Negli ultimi anni, la parità di genere ha registrato notevoli progressi perché costituisce un impegno importante a livello globale. Sono state introdotte leggi, strumenti, metodi da implementare per favorire gli stessi diritti e lo stesso trattamento, soprattutto in un contesto aziendale. Lo scopo della tesi sarà di approfondire gli strumenti atti a sviluppare competenze e capacità di leadership nelle donne e le politiche per rimuovere i gap tra donne e uomini.
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PERINI, LORENZA. "Le case narranti e la città muta : un caso di housing socializzante versus le politiche gender oriented nella città contemporanea (Padova, 1949-2014)." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/11578/278675.

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Ghetti, Michela, and Valentina Cavalli. "Architettura e forma urbana. Mirandola come città per parti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8666/.

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Abstract:
Sostituzione di tessuto urbano nella città di Mirandola. Tentativo di ridefinizione dell'identità del viale di collegamento fra centro storico e stazione attraverso lo studio della teoria della città per parti.
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Vecchio, Chantal Julie Dorothy, and Claudia Zignani. "Un nuovo polo culturale per la città di Rimini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12520/.

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Abstract:
Il progetto si sviluppa nell'ottica di riqualificare un'area urbana dismessa nel comune di Rimini, adiacente all'aeroporto nella zona Miramare, ai confini con l'attiguo comune di Riccione. Sono state di seguito analizzate le sue criticità e di conseguenza sono state identificate delle aree più circoscritte collocate in punti strategici al cui interno sono state individuate tre tipologie di intervento: ridefinizione dei bordi attraverso la ricucitura del tessuto urbano costruito, collocazione di poli attrattivi per creare una nuova centralità e infine ridisegno dei principali vuoti urbani risultanti dalla nuova configurazione dell'area. In seguito ad indagini condotte a scala urbana è emersa la mancanza di un polo culturale di rilevanza e dimensioni significative riguardante il settore universitario che è risultato essere in sempre maggiore crescita, pertanto si è ritenuto necessario collocare all'interno dell'area una serie di nuove strutture per la cultura e l'università, potenziandole tramite la riqualificazione delle due ex colonie assegnando loro nuove destinazioni d'uso. A saturazione del nuovo complesso universitario si è ritenuto opportuno creare un grande parco verde che fungesse come polmone e fulcro dell'intera area di progetto, una zona dedicata al settore ricettivo nelle immediate vicinanze dell'aeroporto, una stazione intermodale che fungesse come passaggio diretto tra le due zone altrimenti divise, un nuovo complesso residenziale dedicato anche agli studenti, una nuova biblioteca universitaria e un edificio adibito a centro sportivo. Si sono poi identificati diversi temi progettuali che hanno sostenuto e meglio definito la tipologia di interventi effettuati.A seguire infine sono stati trattati in maniera più dettagliata i progetti riguardanti la stazione intermodale e il complesso universitario, descrivendone i caratteri architettonici e le scelte progettuali e di riferimento che hanno portato alla loro conformazione definitiva.
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Fantini, Alberto. "Il paesaggio come risorsa: progetti per la città adriatica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5328/.

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Abstract:
La sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico rappresentano temi di grande attualità,forse non ancora sufficientemente approfonditi nel contesto dei territori costieri con una vocazione prevalentemente turistica. Il paesaggio marittimo della costa adriatica, con particolare attenzione alle zone di Ravenna e Jesolo, viene riletto attraverso le esperienze didattiche raccolte e rielaborate in questa sede, come vera e propria risorsa. Nel primo caso (Laboratorio di progettazione architettonica I) dedicato alla valorizzazione della foce dei Fiumi Uniti a Ravenna, si sono utilizzati il paesaggio e le emergenze architettoniche del territorio come fonti di ispirazione per la realizzazione di un percorso didattico. La seconda esperienza (Laboratorio di costruzione dell’architettura I), il progetto di un’unità abitativa sviluppata secondo criteri di sostenibilità ambientale sul litorale pugliese, rappresenta un momento di approfondimento di alcuni aspetti tecnici della costruzione, per ciò che riguarderà la ricerca e l’uso dei materiali più performanti. L’ultimo contributo (Laboratorio di sintesi finale), il progetto per la riqualificazione di un’area presso la località di Jesolo, sintetizza al suo interno gli interessi e le conoscenze maturate nel corso delle precedenti esperienze progettuali. Le riflessioni progettuali elaborate all’interno del laboratorio di progettazione del primo anno e del laboratorio di sintesi finale oltre a rappresentare le esperienze di inizio e fine del mio percorso universitario, ne restituiscono bene l’evoluzione, mettendo chiaramente in risalto come la mia attenzione nei confronti del paesaggio sia mutata nel corso degli anni. Nel primo caso la volontà è stata quella di rispettare la memoria del luogo senza modificarne l’identità, per questo si è scelto di collocare lungo il corso dei Fiumi Uniti, dall’immaginaria sorgente, all’incontro tra il Montone ed il Ronco, fino alla foce presso Lido di Dante, una serie di padiglioni che rappresentano gli elementi salienti del territorio ravennate. Per quanto riguarda Jesolo, invece, a causa delle pregresse condizioni dell’area oggetto dell’intervento, si è proceduto in modo più deciso, azzerando il lavoro di urbanizzazione primaria già effettuato, al fine di realizzare un “parco della ricerca”, all’interno del quale sviluppare energia biochimica attraverso l’uso di materia micro-algale, con l’intento di garantire al progetto nel suo insieme tanto una sostenibilità ambientale, quanto economica. Tra queste due esperienze un approfondimento sul tema del risparmio energetico, con il progetto per un’unità abitativa sul litorale pugliese, mette in luce l’interesse ed il progressivo avvicinamento a tematiche legate alla sostenibilità ambientale in ambito architettonico.
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NACUCCHI, MIRIANA. "Politiche attive e azioni positive per la conciliazione vita-lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30446.

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Abstract:
The research project carried out during the PhD focused on the inclusion and the permanence of women in the workforce. An attempt was made to understand the current role of women in the labour market, as well as examining changes and historical developments affecting their activity. Attention was also given to employment-related issues. In this respect, statistics as well as historical aspects draw a disheartening picture, with low shares of occupied women and GDP below the average. It has been estimated that the percentage of employed women is far below the European target of 60%. Another aspect which was discussed in the present work was work-life balance and accompanying social and economic changes; to do so, a review of the Italian regulatory framework was provided. Further, a comparison with European countries gave us an overview of the provisions in the field of work-life balance. Indeed, the reconciliation of family and work commitments has been one of the most important aspects also at a European level. Parental leave, policy coordination and soft laws are only some of the issues broached. The results of the comparison point to a major gap between men and women in Italy, which also depends of the geographical areas considered. EU legislation has made an attempt to protect women during pregnancy and breastfeeding, yet more should be done for this category of workers who are always considered at risk of exclusion.
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FEA, ALESSANDRO. "Agricoltura e città . Conflitti e opportunità per una convivenza possibile." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278531.

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ANDREAZZO, VALENTINA. "Città e servizi : un approccio integrato per nuove strategie urbane." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/11578/282385.

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VITALONI, GIORGIA. "Centralità diffuse: quali strategie per il progetto della città recente?" Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/242215.

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ROLLO, FEDERICA. "Verso soluzioni di sostenibilità e sicurezza per una città intelligente." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1271183.

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Abstract:
Una città intelligente è un luogo in cui la tecnologia viene sfruttata per aiutare le amministrazioni pubbliche a prendere decisioni. La tecnologia può contribuire alla gestione di numerosi aspetti della vita quotidiana, offrendo ai cittadini servizi più affidabili e migliorando la qualità della vita. Tuttavia, la tecnologia da sola non è sufficiente per rendere una città intelligente; sono necessari metodi adeguati per analizzare i dati raccolti e gestirli in modo da generare informazioni utili. Alcuni esempi di servizi intelligenti sono le app che permettono di raggiungere una destinazione attraverso il percorso più breve oppure di trovare il parcheggio libero più vicino, o le app che suggeriscono i percorsi migliori per una passeggiata in base alla qualità dell'aria. Questa tesi si concentra su due aspetti delle smart city: sostenibilità e sicurezza. Il primo aspetto riguarda lo studio dell'impatto del traffico sulla qualità dell'aria attraverso lo sviluppo di una rete di sensori di traffico e qualità dell'aria e l'implementazione di una catena di modelli di simulazione. Questo lavoro fa parte del progetto TRAFAIR, cofinanziato dall'Unione Europea, il primo progetto che monitora la qualità dell'aria in tempo reale e fa previsioni su scala urbana in 6 città europee, tra cui Modena. Il progetto ha richiesto la gestione di una grande quantità di dati eterogenei e la loro integrazione su una piattaforma dati complessa e scalabile condivisa da tutti i partner del progetto. La piattaforma è un database PostgreSQL, adatto a gestire dati spazio-temporali, che contiene più di 60 tabelle e 435 GB di dati (solo per Modena). Tutti i processi della pipeline di TRAFAIR, le dashboard e le app sfruttano il database per ottenere i dati di input ed eventualmente memorizzare l'output. I modelli di simulazione, eseguiti su risorse di HPC, utilizzano i dati dei sensori e devono fornire risultati in tempo reale. Pertanto le tecniche di identificazione delle anomalie applicate ai dati dei sensori devono eseguire in tempo reale e in breve tempo. Dopo un attento studio della distribuzione dei dati dei sensori e della correlazione tra le misure, sono state implementate e applicate alcune tecniche di identificazione delle anomalie. Per i dati di traffico è stato sviluppato un nuovo approccio che utilizza un filtro di correlazione flusso-velocità, la decomposizione STL e l'analisi IQR. Per i dati di qualità dell'aria è stato creato un framework innovativo che implementa 3 algoritmi. I risultati degli esperimenti sono stati confrontati con quelli dell'Autoencoder LSTM. L'aspetto relativo alla sicurezza nella città intelligente è legato a un progetto di analisi dei crimini, i processi analitici volti a fornire informazioni tempestive e pertinenti per aiutare la polizia nella riduzione, prevenzione e valutazione del crimine. A causa della mancanza di dati ufficiali, questo progetto sfrutta le notizie pubblicate sui giornali online. L'obiettivo è quello di classificare le notizie in base alla categoria di crimine, geolocalizzare i crimini, identificare la data dell'evento, e individuare alcune caratteristiche. È stata sviluppata un'applicazione per l'analisi delle notizie, l'estrazione di informazioni semantiche attraverso l'uso di tecniche di NLP e la connessione delle entità a risorse Linked Data. La tecnologia dei Word Embedding è stata utilizzata per la categorizzazione del testo, mentre il Question Answering tramite BERT è stato utilizzato per estrarre le 5W+1H. Le notizie che si riferiscono allo stesso evento sono state identificate attraverso la cosine similarity sul testo delle notizie. Infine, è stata implementata un'interfaccia per mostrare su mappa i crimini geolocalizzati e fornire statistiche e rapporti annuali. Questo è l'unico progetto presente in Italia che partendo da notizie online cerca di fornire un'analisi sui crimini e la mette a disposizione attraverso uno strumento di visualizzazione.
A smart city is a place where technology is exploited to help public administrations make decisions. The technology can contribute to the management of multiple aspects of everyday life, offering more reliable services to citizens and improving the quality of life. However, technology alone is not enough to make a smart city; suitable methods are needed to analyze the data collected by technology and manage them in such a way as to generate useful information. Some examples of smart services are the apps that allow to reach a destination through the least busy road route or to find the nearest parking slot, or the apps that suggest better paths for a walk based on air quality. This thesis focuses on two aspects of smart cities: sustainability and safety. The first aspect concerns studying the impact of vehicular traffic on air quality through the development of a network of traffic and air quality sensors, and the implementation of a chain of simulation models. This work is part of the TRAFAIR project, co-financed by the European Union, which is the first project with the scope of monitoring in real-time and predicting air quality on an urban scale in 6 European cities, including Modena. The project required the management of a large amount of heterogeneous data and their integration on a complex and scalable data platform shared by all the partners of the project. The data platform is a PostgreSQL database, suitable for dealing with spatio-temporal data, and contains more than 60 tables and 435 GB of data (only for Modena). All the processes of the TRAFAIR pipeline, the dashboards and the mobile apps exploit the database to get the input data and, eventually, store the output, generating big data streams. The simulation models, executed on HPC resources, use the sensor data and provide results in real-time (as soon as the sensor data are stored in the database). Therefore, the anomaly detection techniques applied to sensor data need to perform in real-time in a short time. After a careful study of the distribution of the sensor data and the correlation among the measurements, several anomaly detection techniques have been implemented and applied to sensor data. A novel approach for traffic data that employs a flow-speed correlation filter, STL decomposition and IQR analysis has been developed. In addition, an innovative framework that implements 3 algorithms for anomaly detection in air quality sensor data has been created. The results of the experiments have been compared to the ones of the LSTM autoencoder, and the performances have been evaluated after the calibration process. The safety aspect in the smart city is related to a crime analysis project, the analytical processes directed at providing timely and pertinent information to assist the police in crime reduction, prevention, and evaluation. Due to the lack of official data to produce the analysis, this project exploits the news articles published in online newspapers. The goal is to categorize the news articles based on the crime category, geolocate the crime events, detect the date of the event, and identify some features (e.g. what has been stolen during the theft). A Java application has been developed for the analysis of news articles, the extraction of semantic information through the use of NLP techniques, and the connection of entities to Linked Data. The emerging technology of Word Embeddings has been employed for the text categorization, while the Question Answering through BERT has been used for extracting the 5W+1H. The news articles referring to the same event have been identified through the application of cosine similarity to the shingles of the news articles' text. Finally, a tool has been developed to show the geolocalized events and provide some statistics and annual reports. This is the only project in Italy that starting from news articles tries to provide analyses on crimes and makes them available through a visualization tool.
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Ciacci, Beatrice, Davide Lombardini, and Filippo Nardi. "Milano. Un progetto per il riassetto urbano dell'area piazza d'armi. Architetture per la città storica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10041/.

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Abstract:
Intervenire su un sistema urbano che si fa portatore di storia e tradizioni complesse, nel tentativo di addurvi una risoluzione attraverso la costruzione logica del luogo, comporta l’imparare a leggere tra le sfumature di quei fatti da cui, quel luogo, è stato plasmato. Fatti passati o attuali, le cui potenzialità, forma e struttura offrono delle modalità di comprendere lo spazio della città, fissando gli eventi che hanno segnato le sue vicende architettoniche. L’atto progettuale trae origine dalla volontà di assolvere a necessità e bisogni espressi dalla città, pensando la vicenda architettonica come un momento di riflessione, cercando un equilibrio nella dinamica urbana tra la città in continua evoluzione ed il sistema progettuale fissato.
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Magri, Giovanna <1994&gt. "Rebranding Taranto per un futuro sostenibile. Analisi e proposte per una valorizzazione turistica della città." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13859.

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Abstract:
Questa tesi è finalizzata ad uno studio approfondito della condizione della città di Taranto a livello turistico e di quella che è la sua offerta in questo settore. Lo studio prende innanzitutto in esame il turismo a livello regionale al fine di capirne le dinamiche e i cambiamenti ben visibili degli ultimi dieci anni, per poi concentrarsi in un’attenta analisi che si va a focalizzare sulla provincia di Taranto e, più nello specifico, sulla città stessa. Si tratta di una ricerca sperimentale volta a comprendere il perché i risultati di questa destinazione non risultino essere in linea con le altre province della regione per le quali invece il turismo sta diventando una vera e propria fonte di guadagno. Una volta definite le problematiche che impediscono un rilancio a livello nazionale e non solo della città di Taranto, verranno effettuate proposte volte a rispondere ad ognuna di esse. Tali proposte saranno frutto anche di un attento studio dei competitor e, nello specifico, delle best practices o dei modelli ritenuti di ispirazione nel settore turistico, grazie all’utilizzo della tecnica di gestione denominata Benchmarking. L’obiettivo di questa tesi è perciò quello di riscoprire risorse nuove presenti in loco e affinare strategie innovative e sostenibili che rendano possibile un rebranding della città affinché anch’essa possa puntare sul turismo come nuova fonte di guadagno.
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Biondi, Denise. "Prospettive per la rigenerazione urbana: il caso di Cesenatico ponente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Per "città adriatica" si intende l’agglomerato urbano lineare che attraversa Veneto, Emilia - Romagna, Marche, Abruzzo e Molise e si sviluppa parallelamente alla costa ed alle infrastrutture costiere. Le peculiarità di questa striscia di terra derivano dal suo rapporto con la costa ed il mare Adriatico, delineando un modello di città che è proprio della fascia costiera. Nella città Adriatica il tessuto socio - economico tradizionale e strutturato a rete si è sbilanciato poderosamente verso la costa producendo un effetto di saturazione. Cesenatico, comune costiero romagnolo, si inserisce a pieno titolo tra le città lineari del litorale adriatico e ne incarna tutte le caratteristiche: il territorio è qui stato colonizzato in maniera longitudinale, creando di fatto compartimenti indipendenti e slegati che funzionano per fasce. È l'infrastruttura a giocare un vero e proprio ruolo di ridefinizione dello spazio urbano: tessuti costruiti ed elementi naturali non si adattano ad essa e si assiste alla formazione di numerosi spazi di risulta, oltre che al confinamento dello spazio agricolo, con l'interruzione forzata del suo rapporto con la costa. La zona Ponente offre una grande varietà di scenari naturali: il mare e il suo arenile, la pineta e parco naturale e infine la campagna con i suoi vasti terreni agricoli. Queste tre realtà sono tra loro adiacenti, relativamente vicine ma attualmente separate da barriere. L’urbanizzazione longitudinale continua, lascia spazio a discontinuità che costituiscono occasioni di taglio trasversale del territorio ad interruzione del costruito. La presenza di queste interruzioni suggerisce una nuova strategia d’approccio e progetto del territorio che permette di stabilire nuove relazioni tra gli scenari antropici e naturali. Porzioni di paesaggio vengono rilette e collegate tramite un meccanismo di taglio, che si oppone ad un radicato utilizzo e consumo del territorio prettamente longitudinale.
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Zamberlan, Alice <1997&gt. "Venezia, città invisibile. Geografie e immaginari di intervento di un network locale per il futuro della città d’acqua." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21387.

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Abstract:
L’intento del presente lavoro è interrogare la visione di un gruppo di giovani veneziani, i membri dell’associazione Venice Calls, che hanno scelto di rimanere in Laguna e di attivarsi a favore e a supporto dei suoi residenti, in un tessuto urbano percepito a rischio nella sua componente sociale ed ecologica. Per restituire una definizione di Venezia più vicina alle voci dei suoi giovani abitanti, viene analizzato il concetto di acquapelago alla luce del rapporto che i soci coltivano con la città d’acqua, animato dal desiderio di instaurare a Venezia una fitta rete di corrispondenze tra associazioni, istituzioni e cittadini.
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DI, CARLO Anna. "Strumenti di gestione territoriale e politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2011. http://hdl.handle.net/11695/66302.

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Abstract:
In Italy the lack of a strategic approach in the tourism sector is particularly evident. For a long time everyone enjoyed its extraordinary natural resources, and in the past tourists fell for the Italian destinations in spite of the absence of a well-structured supply. For some years, however, the context is going to radically change and, above all, the habits of making tourism are going to change too. The need for a change becomes more and more urgent when tourist activities are developed in sensitive areas such as protected ones; it is now a fact that the demand for eco-tourism, green tourism and sustainable ethical tourism is growing, and therefore the importance of the implementation of programmatic actions as well as long-term territorial planning becomes absolutely fundamental priority. There are many tools available to government agencies and local public bodies that may contribute to the aim of economic, social and environmental sustainability. One of them is the European Charter for Sustainable Tourism (ECST) that is a voluntary and contractual relationship between the body of a park management, tourism enterprises and the local population, all of them to develop tourism in keeping with the sustainable management of natural resources of the protected area. This is essentially the combination of a process of participatory planning and a management system and control that materializes in the identification of a five-year Action Plan built on collaboration between public sector, private sector and local population and reflecting the strategy of the protected area in the field of sustainable tourism. The National Park of Abruzzo, Lazio and Molise decided to join in this process, recognizing the need to revamp the tourism sector in its territory and to identify the right path to follow ECST. The strong point of the Charter is by far the buttom-up approach that leads to the organization of regional forums, meetings and negotiations in which responsible entity for management of the protected area, municipalities, local authorities, local companies to promote tourism, economic operators and representatives of local associations are called down. This paper reports the achievements in cooperation with the Park Authority and a designated official Federparchi in terms of area-based analysis (called Diagnostic Report); then it attempts to show what comes out of the analysis, in particular what about the strengths and weaknesses of the tourism sector as well as the opportunities for stakeholders placed into the park. In order to organize forum, socio-economic development of tourism and the territorial homogeneity for tourist development were taken into account. In so doing, three territories were identified and three meetings were held for each of them. The meetings were preceded by a plenary session during which a draft of the diagnostic report was presented and they were settled with an illustration of the strategy and actions that the Park Board and stakeholders of the area are committed to taking forward. The actions - as the result of the work of consultation and sharing of shared vision and mission of the tourism sector of the Park and the actors of the territory - were compared with the foreseen measures in the 2007-2013 plans of all the three regions where the Park is placed in order to highlight the consistency in the measures as well as to identify the possible sources of funding for programming plans and projects covered in the agenda of the ECST. It was also carried out an ex ante evaluation of the possible effects due to acquisition and implementation of the ECST action program on environmental issues of the Park by the use of some specific indicators of the tourism sector. Thus, matrices were produced that can be employed for monitoring the implementation process of the Charter.
Nel nostro Paese l’assenza di un approccio strategico nel settore turistico è particolarmente evidente. Si è sempre beneficiato di un patrimonio straordinario di risorse e il turista del passato era attratto dalle destinazioni italiane anche in assenza di un’offerta ben strutturata. Da qualche anno il contesto è però radicalmente cambiato ma soprattutto, sono mutate le abitudini del far turismo. La necessità di cambiamento si fa ancor più pressante e indispensabile quando le attività turistiche si sviluppano in aree sensibili come le aree protette: ormai è un dato di fatto che la domanda di ecoturismo, turismo verde e turismo eticamente sostenibile è in costante crescita e pertanto l’importanza dell’implementazione di azioni programmatiche e di pianificazione territoriale di lungo periodo diventano assolutamente fondamentali e prioritarie. Tanti sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni e degli enti preposti al governo del territorio che possono contribuire al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Tra questi c’è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) uno strumento volontario e contrattuale tra l’Ente di gestione di un parco, le imprese turistiche e la popolazione locale, per lo sviluppo di un turismo in armonia con la gestione sostenibile delle risorse naturali dell’area protetta. Si tratta in sostanza della combinazione tra un processo di pianificazione partecipata e di un sistema di gestione e controllo e trova concretezza nella individuazione di un Piano di Azione quinquennale costruito dalla collaborazione tra settore pubblico, settore privato e popolazione e che riflette la strategia dell’area protetta nel settore del turismo sostenibile. A tale processo ha deciso di aderire il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ravvisando la necessità di riorganizzare il settore turistico nel proprio territorio e individuando nella CETS il giusto percorso da intraprendere. Punto di forza della Carta è sicuramente l’approccio di tipo buttom up che si materializza nella organizzazione dei forum territoriali, tavoli di concertazione e dialogo a cui sono chiamati a sedere i responsabili dell’Ente che gestisce l’area protetta, i Comuni, gli Enti territoriali, le Aziende di promozione turistica, gli operatori economici e i rappresentanti delle Associazioni locali. Il presente lavoro riporta quanto realizzato di concerto con l’Ente Parco e con un responsabile designato da Federparchi, in termini di diagnosi territoriale (denominata Rapporto Diagnostico) analisi dalla quale emergono i punti di forza e debolezza del settore turistico ma anche le opportunità che ad esso sono associate per gli stakeholder ricadenti nell’area Parco. L’organizzazione dei forum ha preso in considerazione le caratteristiche socio-economiche nonché le omogeneità di sviluppo turistico del territorio: sono stati così individuati tre ambiti territoriali per ciascuno dei quali sono stati organizzati 3 incontri. Questi incontri sono stati preceduti da una sessione plenaria durante la quale è stata presentata una bozza del rapporto diagnostico e si sono conclusi con l’illustrazione della strategia e delle azioni che l’Ente Parco e gli stakeholder del territorio si impegnano a portare avanti. Le azioni, frutto del lavoro di concertazione e condivisione partecipata della vision e della mission del settore turistico dell’Ente Parco e degli attori del territorio, sono state confrontate con le misure previste dai Piani Programmatici 2007-2013 delle tre Regioni nei quali ricade il territorio del Parco per evidenziarne o meno la coerenza e per individuare nelle misure della Programmazione possibili fonti di finanziamento per piani e progetti contemplati nel programma di azioni della CETS. E’ stata altresì realizzata una valutazione ex ante dei possibili effetti dell’acquisizione della CETS e della implementazione del programma di azioni sui temi ambientali del territorio del Parco attraverso il popolamento di alcuni indicatori specifici del settore turistico. Le matrici così realizzate potranno essere utilizzate anche in fase di monitoraggio del processo di applicazione della Carta.
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Curiel, Alessandra <1988&gt. "Modelli di microsimulazione delle politiche fiscali e previdenziali: un'applicazione per l'Imu." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2533.

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Abstract:
Nell’elaborato conclusivo del mio percorso di studi universitari, ho analizzato le varie tipologie di modelli di microsimulazione tax-benefit esistenti, individuando modelli statici, modelli dinamici a popolazione dinamica e a coorte dinamica. Si sono poi proposti e descritti alcuni modelli di microsimulazione ideati e utilizzati nel nostro paese o in paesi europei ed extra europei, ponendo l’attenzione sulle caratteristiche, le funzionalità e le possibilità di utilizzo. Per quanto riguarda il modello di microsimulazione relativo all’Imu, prima di tutto, si è ritenuto opportuno descrivere le caratteristiche normative e fiscali dell’Imposta Municipale Propria, effettuando un confronto con l’imposta antecedente, l’Ici, Imposta Comunale sugli Immobili, in modo da inquadrare, a livello generale, la situazione antecedente e successiva all’Introduzione dell’imposta. Il modello proposto, come già detto, ha come oggetto di studio l’Imposta Municipale Propria ed è stato elaborato utilizzando il programma Microsoft Excel 2010. L’elemento che lo caratterizza è la possibilità di simulare, per mezzo di un unico modello e di una sola banca dati, le caratteristiche e gli effetti dell’imposta. I dati utilizzati sono quelli raccolti dall’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2010 e l’unità di riferimento considerata è la famiglia. Il modello appartiene alla tipologia dei modelli di microsimulazione statici, in quanto è basato su un’indagine campionaria statica (cross-section) che rileva le caratteristiche degli individui con riferimento ad un intervallo biennale, non di ciclo di vita e perché simula solo gli effetti immediati delle politiche e non considera anche le possibili reazioni comportamentali degli individui. I risultati ottenuti con l’applicazione del modello, sono stati utilizzati per effettuare una serie di analisi relative all’Imu a livello geografico, di classi di reddito e ricchezza posseduta e di presenza di disuguaglianza (indice di Gini) e di progressività (indici di Kakwani e di Reynolds-Smolensky) nella distribuzione dei livelli d’imposta, pagata da ciascuna famiglia del campione.
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TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

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Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
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TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

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Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
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IVALDI, PAOLO. "La città come "nicchia ecologica" dell'uomo? : politiche ambientali e gestione della complessità tra ecodiplomazia e azione locale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1999. http://hdl.handle.net/11578/278415.

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