Dissertations / Theses on the topic 'Politiche per la natura'

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1

Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/1/Rizzello_Katia_TESI.pdf.

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Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/.

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3

Pesavento, Valeria <1993&gt. "Politiche ambientali per l’inquinamento e criminalità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14328.

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Abstract:
Il primo capitolo è incentrato sulla differenza tra beni comuni ed esternalità. Il secondo capitolo tratta delle politiche ambientali sia internazionali che europee. Il terzo capitolo riguarda la criminalità legata all’ambiente.
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4

Doghri, Yasmin <1992&gt. "Strategie e politiche per lo Sviluppo dell'Africa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11735.

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Abstract:
Questa tesi si propone di sfatare alcuni luoghi comuni sul sottosviluppo endemico del continente africano. Attraverso un’analisi delle dinamiche demografiche, economiche e istituzionali che si stanno manifestando in Africa, verranno messe in luce le numerose opportunità che questo continente può offrire. Lo scopo della tesi è identificare gli approcci allo sviluppo che si sono rivelati inefficaci e individuare quelli che, invece, hanno contribuito al miglioramento reale delle condizioni economiche. La tesi è suddivisa in tre parti. Nella prima viene effettuata un'analisi delle condizioni che contraddistinguo l'economia africana, mettendo in evidenza come una lettura tradizionale e omogenea del continente possa portare ad un approccio sbagliato alle politiche di sviluppo. La seconda parte della tesi è dedicata per l'appunto a una rassegna della letteratura economica che ha criticato le tradizionali politiche di aiuto, ritenute non solo poco efficaci, ma in alcuni casi distorsive. La terza parte viene invece dedicata alle nuove politiche di sviluppo che si stanno realizzando in alcune realtà africane: dagli investimenti esteri cinesi, ai distretti tecnologici, ai grandi progetti ambientali internazionali, alle strategie di migrazione circolare con i paesi europei.
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5

Cusenza, Denise <1991&gt. "L'ALBA DI UNA NUOVA EUROPA PER LE POLITICHE SOCIALI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9637.

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Abstract:
L’argomento che ho deciso di trattare approfondisce alcune tematiche relative ai processi di integrazione declinati nelle forme di multilateralismo e regionalismo e di quali risultati le due opzioni hanno portato nel lungo periodo in alcune aree geografiche. In particolare focalizzo la mia attenzione su un recente processo di integrazione in America Latina nella forma del regionalismo, chiamato ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe), che ha fondato il suo processo su un maggiore sviluppo della sovranità nazionale allo scopo di implementare importanti politiche per lo sviluppo sociale. Partendo da questo presupposto, cerco di enucleare quanto alcune politiche dell’Unione Europea si sono dimostrate deleterie nel processo di integrazione e sviluppo, e di come sia necessario ripensare il modello di governance europea sulla base delle modalità poste in essere dai paesi ALBA, focalizzandosi su politiche rivolte all’aspetto dello sviluppo sociale e sostenibile piuttosto che a quello prettamente economico e finanziario.
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6

Greggio, Giovanna <1996&gt. "Leadership femminile e politiche per rimuovere il gender gap." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18068.

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Abstract:
L’elaborato svilupperà temi relativi alla leadership aziendale femminile e alle politiche per rimuovere il gender gap. Negli ultimi anni, la parità di genere ha registrato notevoli progressi perché costituisce un impegno importante a livello globale. Sono state introdotte leggi, strumenti, metodi da implementare per favorire gli stessi diritti e lo stesso trattamento, soprattutto in un contesto aziendale. Lo scopo della tesi sarà di approfondire gli strumenti atti a sviluppare competenze e capacità di leadership nelle donne e le politiche per rimuovere i gap tra donne e uomini.
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Sacchetto, Serena. "Seed. Il kit per scoprire la natura in classe." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il progetto consiste in un kit per scoprire la natura in classe, destinato ai bambini di scuola primaria. Il prodotto, formato da tredici componenti, permette di svolgere cinque esperimenti, uno per ogni anno scolastico. I temi affrontati sono: il seme e la germinazione; la terra e il confronto di diverse soluzioni per coltivare; il fototropismo e la funzione della luce nella fotosintesi clorofilliana; il ciclo dell’acqua e l’ecosistema; il frutto e il ciclo delle piante. All'interno della scatola è compreso anche tutto il necessario per iniziare a coltivare (terra, semi, substrato, vasi..), un manuale di istruzioni e cinque cartelloni per svolgere attività integrative. Il prodotto ha un forte valore educativo, permette di svolgere attività pratiche, rappresenta un supporto didattico per la comprensione di argomenti inclusi nel programma di scienze, permette un uso collettivo coinvolgendo tutta la classe e si adatta perfettamente alle caratteristiche dell'aula rispettando i limiti di tempo e di spazio. Il nome “SEED”, che in inglese vuol dire “seme”, identifica il kit come il punto di partenza di un’esperienza di scoperta della natura, proprio come il seme è il punto di partenza del ciclo delle piante. Il clame “il kit per scoprire la natura in classe” descrive meglio l’identità del prodotto e lo contestualizza nel suo ambiente d’uso: la classe.
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8

NACUCCHI, MIRIANA. "Politiche attive e azioni positive per la conciliazione vita-lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30446.

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Abstract:
The research project carried out during the PhD focused on the inclusion and the permanence of women in the workforce. An attempt was made to understand the current role of women in the labour market, as well as examining changes and historical developments affecting their activity. Attention was also given to employment-related issues. In this respect, statistics as well as historical aspects draw a disheartening picture, with low shares of occupied women and GDP below the average. It has been estimated that the percentage of employed women is far below the European target of 60%. Another aspect which was discussed in the present work was work-life balance and accompanying social and economic changes; to do so, a review of the Italian regulatory framework was provided. Further, a comparison with European countries gave us an overview of the provisions in the field of work-life balance. Indeed, the reconciliation of family and work commitments has been one of the most important aspects also at a European level. Parental leave, policy coordination and soft laws are only some of the issues broached. The results of the comparison point to a major gap between men and women in Italy, which also depends of the geographical areas considered. EU legislation has made an attempt to protect women during pregnancy and breastfeeding, yet more should be done for this category of workers who are always considered at risk of exclusion.
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9

DI, CARLO Anna. "Strumenti di gestione territoriale e politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2011. http://hdl.handle.net/11695/66302.

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Abstract:
In Italy the lack of a strategic approach in the tourism sector is particularly evident. For a long time everyone enjoyed its extraordinary natural resources, and in the past tourists fell for the Italian destinations in spite of the absence of a well-structured supply. For some years, however, the context is going to radically change and, above all, the habits of making tourism are going to change too. The need for a change becomes more and more urgent when tourist activities are developed in sensitive areas such as protected ones; it is now a fact that the demand for eco-tourism, green tourism and sustainable ethical tourism is growing, and therefore the importance of the implementation of programmatic actions as well as long-term territorial planning becomes absolutely fundamental priority. There are many tools available to government agencies and local public bodies that may contribute to the aim of economic, social and environmental sustainability. One of them is the European Charter for Sustainable Tourism (ECST) that is a voluntary and contractual relationship between the body of a park management, tourism enterprises and the local population, all of them to develop tourism in keeping with the sustainable management of natural resources of the protected area. This is essentially the combination of a process of participatory planning and a management system and control that materializes in the identification of a five-year Action Plan built on collaboration between public sector, private sector and local population and reflecting the strategy of the protected area in the field of sustainable tourism. The National Park of Abruzzo, Lazio and Molise decided to join in this process, recognizing the need to revamp the tourism sector in its territory and to identify the right path to follow ECST. The strong point of the Charter is by far the buttom-up approach that leads to the organization of regional forums, meetings and negotiations in which responsible entity for management of the protected area, municipalities, local authorities, local companies to promote tourism, economic operators and representatives of local associations are called down. This paper reports the achievements in cooperation with the Park Authority and a designated official Federparchi in terms of area-based analysis (called Diagnostic Report); then it attempts to show what comes out of the analysis, in particular what about the strengths and weaknesses of the tourism sector as well as the opportunities for stakeholders placed into the park. In order to organize forum, socio-economic development of tourism and the territorial homogeneity for tourist development were taken into account. In so doing, three territories were identified and three meetings were held for each of them. The meetings were preceded by a plenary session during which a draft of the diagnostic report was presented and they were settled with an illustration of the strategy and actions that the Park Board and stakeholders of the area are committed to taking forward. The actions - as the result of the work of consultation and sharing of shared vision and mission of the tourism sector of the Park and the actors of the territory - were compared with the foreseen measures in the 2007-2013 plans of all the three regions where the Park is placed in order to highlight the consistency in the measures as well as to identify the possible sources of funding for programming plans and projects covered in the agenda of the ECST. It was also carried out an ex ante evaluation of the possible effects due to acquisition and implementation of the ECST action program on environmental issues of the Park by the use of some specific indicators of the tourism sector. Thus, matrices were produced that can be employed for monitoring the implementation process of the Charter.
Nel nostro Paese l’assenza di un approccio strategico nel settore turistico è particolarmente evidente. Si è sempre beneficiato di un patrimonio straordinario di risorse e il turista del passato era attratto dalle destinazioni italiane anche in assenza di un’offerta ben strutturata. Da qualche anno il contesto è però radicalmente cambiato ma soprattutto, sono mutate le abitudini del far turismo. La necessità di cambiamento si fa ancor più pressante e indispensabile quando le attività turistiche si sviluppano in aree sensibili come le aree protette: ormai è un dato di fatto che la domanda di ecoturismo, turismo verde e turismo eticamente sostenibile è in costante crescita e pertanto l’importanza dell’implementazione di azioni programmatiche e di pianificazione territoriale di lungo periodo diventano assolutamente fondamentali e prioritarie. Tanti sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni e degli enti preposti al governo del territorio che possono contribuire al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Tra questi c’è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) uno strumento volontario e contrattuale tra l’Ente di gestione di un parco, le imprese turistiche e la popolazione locale, per lo sviluppo di un turismo in armonia con la gestione sostenibile delle risorse naturali dell’area protetta. Si tratta in sostanza della combinazione tra un processo di pianificazione partecipata e di un sistema di gestione e controllo e trova concretezza nella individuazione di un Piano di Azione quinquennale costruito dalla collaborazione tra settore pubblico, settore privato e popolazione e che riflette la strategia dell’area protetta nel settore del turismo sostenibile. A tale processo ha deciso di aderire il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ravvisando la necessità di riorganizzare il settore turistico nel proprio territorio e individuando nella CETS il giusto percorso da intraprendere. Punto di forza della Carta è sicuramente l’approccio di tipo buttom up che si materializza nella organizzazione dei forum territoriali, tavoli di concertazione e dialogo a cui sono chiamati a sedere i responsabili dell’Ente che gestisce l’area protetta, i Comuni, gli Enti territoriali, le Aziende di promozione turistica, gli operatori economici e i rappresentanti delle Associazioni locali. Il presente lavoro riporta quanto realizzato di concerto con l’Ente Parco e con un responsabile designato da Federparchi, in termini di diagnosi territoriale (denominata Rapporto Diagnostico) analisi dalla quale emergono i punti di forza e debolezza del settore turistico ma anche le opportunità che ad esso sono associate per gli stakeholder ricadenti nell’area Parco. L’organizzazione dei forum ha preso in considerazione le caratteristiche socio-economiche nonché le omogeneità di sviluppo turistico del territorio: sono stati così individuati tre ambiti territoriali per ciascuno dei quali sono stati organizzati 3 incontri. Questi incontri sono stati preceduti da una sessione plenaria durante la quale è stata presentata una bozza del rapporto diagnostico e si sono conclusi con l’illustrazione della strategia e delle azioni che l’Ente Parco e gli stakeholder del territorio si impegnano a portare avanti. Le azioni, frutto del lavoro di concertazione e condivisione partecipata della vision e della mission del settore turistico dell’Ente Parco e degli attori del territorio, sono state confrontate con le misure previste dai Piani Programmatici 2007-2013 delle tre Regioni nei quali ricade il territorio del Parco per evidenziarne o meno la coerenza e per individuare nelle misure della Programmazione possibili fonti di finanziamento per piani e progetti contemplati nel programma di azioni della CETS. E’ stata altresì realizzata una valutazione ex ante dei possibili effetti dell’acquisizione della CETS e della implementazione del programma di azioni sui temi ambientali del territorio del Parco attraverso il popolamento di alcuni indicatori specifici del settore turistico. Le matrici così realizzate potranno essere utilizzate anche in fase di monitoraggio del processo di applicazione della Carta.
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Curiel, Alessandra <1988&gt. "Modelli di microsimulazione delle politiche fiscali e previdenziali: un'applicazione per l'Imu." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2533.

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Abstract:
Nell’elaborato conclusivo del mio percorso di studi universitari, ho analizzato le varie tipologie di modelli di microsimulazione tax-benefit esistenti, individuando modelli statici, modelli dinamici a popolazione dinamica e a coorte dinamica. Si sono poi proposti e descritti alcuni modelli di microsimulazione ideati e utilizzati nel nostro paese o in paesi europei ed extra europei, ponendo l’attenzione sulle caratteristiche, le funzionalità e le possibilità di utilizzo. Per quanto riguarda il modello di microsimulazione relativo all’Imu, prima di tutto, si è ritenuto opportuno descrivere le caratteristiche normative e fiscali dell’Imposta Municipale Propria, effettuando un confronto con l’imposta antecedente, l’Ici, Imposta Comunale sugli Immobili, in modo da inquadrare, a livello generale, la situazione antecedente e successiva all’Introduzione dell’imposta. Il modello proposto, come già detto, ha come oggetto di studio l’Imposta Municipale Propria ed è stato elaborato utilizzando il programma Microsoft Excel 2010. L’elemento che lo caratterizza è la possibilità di simulare, per mezzo di un unico modello e di una sola banca dati, le caratteristiche e gli effetti dell’imposta. I dati utilizzati sono quelli raccolti dall’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2010 e l’unità di riferimento considerata è la famiglia. Il modello appartiene alla tipologia dei modelli di microsimulazione statici, in quanto è basato su un’indagine campionaria statica (cross-section) che rileva le caratteristiche degli individui con riferimento ad un intervallo biennale, non di ciclo di vita e perché simula solo gli effetti immediati delle politiche e non considera anche le possibili reazioni comportamentali degli individui. I risultati ottenuti con l’applicazione del modello, sono stati utilizzati per effettuare una serie di analisi relative all’Imu a livello geografico, di classi di reddito e ricchezza posseduta e di presenza di disuguaglianza (indice di Gini) e di progressività (indici di Kakwani e di Reynolds-Smolensky) nella distribuzione dei livelli d’imposta, pagata da ciascuna famiglia del campione.
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TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

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Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
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TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

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Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
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QUARANTA, Laura. "Gli studi sul nazionalismo di Benedict Anderson e la natura dell'Unione Europea." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2019. http://hdl.handle.net/11695/91211.

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Abstract:
«Devo essere l'unico a scrivere sul nazionalismo che non la pensa male… Penso davvero che il nazionalismo possa essere attraente. Mi piacciono i suoi elementi utopici». A pronunciare queste parole è stato un marxista “anomalo”, uno tra gli storici più autorevoli nel mondo della scienza politica e negli studi accademici sul nazionalismo: Benedict Anderson, meritevole di aver coniato il concetto di nazioni come "comunità immaginate” nel libro omonimo Comunità immaginate. Origini e fortuna dei nazionalismi (1983). La capacità di questo autore cosmopolita è stata l’aver indagato i meccanismi “segreti" del sentimento nazionale, quelli su cui nessuno studioso si era soffermato attentamente prima. Egli infatti, fornendo un contributo fondamentale alla ricerca sul nazionalismo moderno, è riuscito ad esplorare la "microfisica" del sentimento di appartenenza nazionale, i suoi linguaggi, la sua genesi e la sua diffusione in ambiti culturali anche diversissimi tra loro, individuando le radici del nazionalismo e delle attuali strutture nazionali non tanto nella teoria e nella prassi politica e parlamentare, quanto negli atteggiamenti e nelle pratiche condivise dagli abitanti di tale comunità. Vestendo i panni dell’antropologo, lo storico anglo-irlandese è riuscito a sviluppare una visione rivoluzionaria della questione: il rinnovamento stava nel vedere la nazione come un puro prodotto culturale, vale a dire come il frutto di una costruzione artificiosa, funzionale a precise esigenze politiche ed economiche. Il nazionalismo, pertanto, non deve essere considerato né una patologia né un’ideologia della storia moderna: Anderson lo analizzò come fenomeno paragonabile non al fascismo o al liberismo ma alle categorie antropologiche della religione e della parentela, cioè a quei complessi sistemi di credenze che danno un’impronta sostanziale alle azioni della vita quotidiana. Da qui, propose una definizione illuminante di Nazione: è una comunità politica immaginata e peraltro diversa da altre comunità immaginate che l’hanno preceduta – la comunità religiosa e lo stato dinastico. In particolare, è immaginata come intrinsecamente limitata e insieme sovrana: immaginata, in quanto gli abitanti della più piccola nazione non conosceranno mai la maggior parte dei loro compatrioti, eppure nella mente di ognuno vive l’immagine del loro essere comunità; limitata, perché è sempre immaginata con dei confini, al di là dei quali vi sono altre nazioni; sovrana, in quanto l’idea di nazione porta in sé gli ideali illuministi della autonomia e della libertà; infine è comunità poiché, malgrado le disuguaglianze e gli sfruttamenti che avvengono al suo interno, viene vissuta sempre in un clima affettivo informato da un "profondo e orizzontale cameratismo”. L’impostazione dello storico risulta stimolante di fronte ai problemi attuali e contribuisce ad un esito preciso, ovvero quello di spiazzare, scuotere l'orgogliosa sicurezza con cui spesso ingenuamente si discute di stato nazionale e di nazionalismo. Recuperando la connotazione più neutrale di questi termini, Anderson non solo mette in guardia dal consegnare il fenomeno nazionale alla pattumiera della storia, ma aiuta a comprendere la ragione d’esistere della nazione stessa. Gli studi da lui portati avanti rappresentano così uno spunto per tentare di rispondere ad un interrogativo finale: può un modello istituzionale come l’Unione Europea trovare una strada per creare un sentimento di appartenenza tra i suoi abitanti?
What is a nation? What is the main drive of a national state? Over the last two hundred years, millions of people have died but most of all have died for the name of their country. What has allowed this? And today, what position does nationalism have within the European Union? From the various answers on this subject, one of note is elaborated by the American historian, Benedict Anderson. In his most famous book “Imagined Communities: Reflections on the Origin and Spread of Nationalism”, Anderson investigates deeply one’s feelings regarding national belonging, their culture, their roots and their diffusion in different cultural settings, revealing the roots of nationalism and the actual national structure, not in their political and parliamentary practice, but more so within the shared practices of inhabitants and their communities. Therefore, similar to an anthropologist, he develops a revolutionary vision in his description: the renewal is in viewing the nation as a cultural product; that is an artificial construction. He proposes a new definition of the nation: “a political imagined community” and imagined as sovereign and limited. It is imagined in such that the inhabitants of the most smallest nation will never know all their compatriots, however each person feels part of a community; a nation is limited because it is seen surrounded by borders, beyond these limits there are other nations; sovereign for the fact that the idea of a nation is inspired by Enlightenment ideas of independence and liberty; finally, it is a community because it is lived within an affectionate environment, despite differences, inequalities and exploitation. On the last ten years Benedict Anderson has had a great influence within the study of individual relationships, societies and national organization. Following the birth of European Union , combined with globalization and the union of the European market, the national identities has gone into crisis. Considering the all above points, my research intends to develop a reflection on the national identity in the contemporary societies, evaluating the theoretical elements in general, and also the actual political and cultural debate within the European Union.
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Marcato, Eleonora <1993&gt. "Egisto Lancerotto. Proposta per un catalogo ragionato delle opere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15073.

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Abstract:
L'elaborato mira a creare una catalogazione quanto mai completa sull'opera del pittore Egisto Lancerotto (1847-1916). Si propone una breve biografia dell'autore, gli studi precedenti e la fortuna critica, le mostre a cui parteciparono i suoi dipinti, un report sulle loro condizioni e i relativi interventi di restauro; si riportano poi le opere finora rintracciate corredate di immagine, dati tecnici essenziali, bibliografia, eventuali esposizioni e scheda di commento.
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Zanni, Andrea. "Modelli matematici per l'ottimizzazione delle politiche di manutenzione preventiva su base statistica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21011/.

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Abstract:
“Prevenire è meglio che curare” recitava anni fa una nota pubblicità di dentifrici. Ma se l’uso del dentifricio non bastasse, varrebbe la pena visitare ogni tanto il dentista per un controllo? E con quale frequenza, tenuto conto del costo di una visita di controllo, di quello di una visita “non solo di controllo” ma in cui si richiede un intervento a fronte di un “guasto”, della propensione al rischio e delle abitudini igieniche del paziente? In passato sono stati a lungo studiati i problemi di manutenzione e sostituzione dei sistemi soggetti a deterioramento, descritti in numerosi modelli che possono essere classificati in diverse politiche. Ogni politica presenta differenti caratteristiche, vantaggi e svantaggi. In prima analisi si classificano le diverse politiche manutentive esistenti per sistemi a unità singola, per poi mostrare nel dettaglio alcuni modelli matematici di natura probabilistica di supporto alla programmazione della manutenzione nei sistemi di produzione, evidenziando le formule che permettono di confrontare i diversi modelli in termini numerici di costo atteso a lungo termine. Lo scopo della ricerca è dunque l’esposizione e l’analisi dei principali modelli matematici per l’ottimizzazione delle politiche preventive su base statistica; la metodologia impiegata include una revisione sistematica della letteratura esistente, comprensiva di articoli accademici, testi, manuali e report scientifici redatti a partire dai primi studi dei pionieri dell’approccio matematico alla manutenzione (Barlow, Hunter) per poi spingersi fino ai giorni nostri. Il materiale utilizzato deriva dalla ricerca di parole chiave su cataloghi online di articoli scientifici, portali specifici del mondo dell’ingegneria e dalla consultazione di testi universitari. La tesi vuole fornire un contributo alla letteratura esistente sulle politiche manutentive preventive offrendo un’ampia prospettiva sulla situazione attuale di studio ed applicabilità dei modelli teorici analizzati.
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CARUCCI, FABRIZIO. "Inclusione per tutti? : un'indagine sul mondo della disabilità attraverso le politiche partecipative." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/11578/278678.

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Pereyra, Natalia Andrea <1990&gt. "LE IMPLICAZIONE DELLA QUESTIONE NORD-COREANA PER LE POLITICHE DI SICUREZZA GIAPPONESI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14433.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è individuare le implicazioni degli sviluppi della questione nord-coreana, avvenuti tra il 1998 e il 2018, per le politiche di sicurezza giapponesi. L’analisi è stata costruita seguendo una linea cronologica al fine di individuare “le cause e le conseguenze” dei diversi sviluppi avvenuti nel periodo preso in considerazione. L’estremo iniziale di tale periodo corrisponde all'anno in cui la Corea del Nord svolse un test di lancio di un satellite nel corso del quale un razzo sorvolò per la prima volta il territorio giapponese. L’importanza di tale avvenimento è legata alla presa di consapevolezza del Giappone di non essere in grado di rispondere a ciò che poteva essere considerato una vera e propria provocazione del regime di Pyongyang. L'analisi individua una correlazione tra le provocazioni nord-coreane e le evoluzioni avvenute nella modalità di risposta adottata dal Giappone e nei mezzi attraverso cui ha potuto farlo. Le principali implicazioni individuate sono state la tendenza del governo giapponese a dotare lo Stato e le Forze di Auto-difesa di nuove capacità, come quella di difendersi dai missili balistici e di adottare un ruolo più "pro-attivo" nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, e il parziale superamento del divieto all'esercizio dell’auto-difesa collettiva.
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Rogante, Elisa <1982&gt. ""Un libro per ogni compagno". Case editrici e politiche per la lettura del partito comunista italiano (1944-1956)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7142/1/ROGANTE_ELISA_TESI.pdf.

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Abstract:
Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
Communist editorial policy is a fundamental research area for the study of PCI, but the party’s publishing activity has fallen into historical oblivion. Assuming the book as a material support and vehicle of the communist political culture and the publishing house as a socialization channel, this research questions the its construction and diffusion processes. This research follows two main paths. In the first chapter, we tried to explain the methodological reasons of “Party Publisher”. In the second part of the thesis, empiric, we try to reconstruct the history of communist publishing houses. The historical period embraced is divide in two parts – 1944-1947 and 1947-1956 – according to the classical history of the cultural policy of the PCI, and is centered on four historical events: the “Salerno turn” (1944), the “Cominform turn” (1947), Stalin’s death (1956) and the XX Congress (1956). We adopted three levels of analysis: identifying the organization and decision making structure of Communist publishing activity, reconstructing book production processes, and identifying distribution processes and reading promotion policies promoted by the PCI.
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Rogante, Elisa <1982&gt. ""Un libro per ogni compagno". Case editrici e politiche per la lettura del partito comunista italiano (1944-1956)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7142/.

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Abstract:
Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
Communist editorial policy is a fundamental research area for the study of PCI, but the party’s publishing activity has fallen into historical oblivion. Assuming the book as a material support and vehicle of the communist political culture and the publishing house as a socialization channel, this research questions the its construction and diffusion processes. This research follows two main paths. In the first chapter, we tried to explain the methodological reasons of “Party Publisher”. In the second part of the thesis, empiric, we try to reconstruct the history of communist publishing houses. The historical period embraced is divide in two parts – 1944-1947 and 1947-1956 – according to the classical history of the cultural policy of the PCI, and is centered on four historical events: the “Salerno turn” (1944), the “Cominform turn” (1947), Stalin’s death (1956) and the XX Congress (1956). We adopted three levels of analysis: identifying the organization and decision making structure of Communist publishing activity, reconstructing book production processes, and identifying distribution processes and reading promotion policies promoted by the PCI.
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Tarasconi, L. "Contributo teorico-metodologico per l'analisi ex-post degli impatti economici di politiche di interesse per il settore forestale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422962.

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Abstract:
The contribution is a preliminary research for the evaluation of the economical impacts of a measure financing project investments in the forest enterprises (measure 122-art. 27 Reg. (CE) 1968/05). In synthesis, the study went in deep on methodologies, rarely applied within the forestry sector for policies impacts assessment, then, in a pilot-region, it implemented some methodologies to select the groups of enterprises of interest to collect the variable needed by the analysis and at last, a more accurate system of measurement of those variable has been tested. Initially the research propose a bibliographic activity in the frame of a meta-analysis about the approach to policy impact evaluation, generally named counterfactual. With this name, literature refers to a family of methods primarily devoted to infer on causality within a potential results framework as introduced by the seminal works Rubin (1974) and Splawa-Neyman, (1923). Within observational studies, these techniques can refine the results of evaluations based on simple pre-post or with-without comparisons. Then, the meta-analysis highlights, the differences between the way to conduce impacts analysis in two Rural Development Measures financing, in the period 2000-06, investments respectively on agriculture and forestry enterprises. In particular, in the agricultural measure economical impacts are systematically assessed by counterfactual methods, in particular the Differences-in-Differences. By the contrary, simple descriptive reports and beneficiary survey are performed to evaluate the forestry measure. Further results show how much the differences on disposability of secondary economical data between the two sector influenced the possibility to adopt quantitative approach for impact evaluation instead of a qualitative-descriptive one. The second part of the research activities has the objective to create a census list of forestry and logging enterprises starting from administrative sources. Actually this list is the first attempt to define a statistical population for the forestry sector; the list has been created in for a pilot-region: the Veneto region. The possibility to identify this units is particularly limited for the group of forest enterprises (forest owner), because of the lack of a juridical definition of such entity. In the study the author define these units on the base of a criteria of average quantity of cuts (in 10 years) in a forest area of property (or under management). The administrative source employed to observe the criteria is composed by the regional register of forest felling authorization requests. The census list include less than 3% of subjects that has done a felling authorization, but they count for the 55% of the total mass felled. The more in deep analysis have concerned the distribution of the subjects in respect of class of cuts dimension and in respect of the kind of forest where the cuts have been located, how much the different kind of enterprises contribute to the regional cut, the frequency of felling execution and the geographical distribution of units. At last, the contribution deals with the following accounting problem affecting the accuracy of observations of economic variable in the forest enterprises: meaningful performance measure for this subjects cannot be based solely on annul returns, but must take account of value added in forest stands. The analysis focuses on the effect on profit and loss account due to the adoption of accounting procedure of double-entry bookkeeping to include the value growing stock capital and its annual change. The procedure has been tested in a forest enterprises.
Il presente contributo è uno studio preliminare utile alla valutazione degli impatti economici di una misura di finanziamento agli investimenti strutturali nelle imprese forestali (misura 122 – art. 27 Reg. (CE)1698/05). In sintesi, il contributo ha approfondito alcune metodologie, poco applicate in ambito forestale, per quantificare gli impatti delle politiche, successivamente ha applicato, in una regione pilota, alcune metodologie atte a individuare le imprese presso cui rilevare le variabili utili all’analisi e, infine, ha studiato una procedura, più accurata rispetto a quella normalmente impiegata, per misurare tali variabili. Nello specifico la tesi di dottorato propone inizialmente una rassegna bibliografica ed una meta-analisi circa l’approccio all’analisi di impatto che va sotto il nome di controfattuale. A quest’ultimo, la letteratura associa una famiglia di disegni e metodi di valutazione empirica espressamente prodotti dalla ricerca sociale per inferire sulla causalità secondo una logica a risultati potenziali, facendo soprattutto riferimento ai lavori di Rubin (1974) e Splawa-Neyman, (1923). Tali metodologie consentono, in studi osservazionali, di affinare stime che si basano su semplici confronti pre-post o con-senza politica. Nel quadro del precedente periodo di programmazione delle politiche di sviluppo rurale (2000-2006), la meta-analisi ha poi evidenziato come a scala europea vi siano state forti differenze tra i metodi impiegati per valutare gli impatti delle precedenti misure strutturali di interesse agricolo e forestale: nelle misure strutturali agricole si sono riscontrate soprattutto valutazioni che ricorrono sistematicamente a metodi controfattuali non sperimentali, in particolare la differences-in-differences. nel caso della misura forestale le valutazioni ricorrono invece, nella maggior parte dei casi, a semplici resoconti descrittivi e beneficiary surveys. Ulteriori analisi sottolineano come la diversa disponibilità di fonti statistico-economiche secondarie sulle imprese dei due settori abbia pesato in modo rilevante sulla possibilità di ricorrere ad un approccio quantitativo invece che qualitativo-descrittivo. La seconda parte delle attività di ricerca è stata finalizzata alla creazione di una lista censuaria di imprese di produzione ed utilizzazione forestale a partire da liste amministrative a disposizione. Si tratta in effetti del primo tentativo di definire una popolazione statistica del settore forestale e il “caso studio” è stato implementato in una regione-pilota: il Veneto. La difficoltà maggiore ha riguardato la necessità di ovviare alla mancanza di una definizione e di un censimento delle imprese che operano nella produzione forestale (proprietari e gestori di proprietà a bosco). In questo studio tale entità è stata individuata con il criterio della quantità media di prelievo legnoso (calcolato sull’ultimo decennio) dalla superficie a bosco di proprietà (o dalla superficie in gestione). Tale criterio è osservabile a partire dalle richieste di autorizzazione di taglio in bosco (es. domande, progetti di taglio). La lista include meno del 3% dei soggetti che fanno richieste di prelievo, ma che contano per il 55% dei prelievi totali. Il restante 45% è prelevato da soggetti che prelevano limitate quantità, soprattutto in boschi ceduo. Ulteriori analisi hanno principalmente riguardato la ripartizione dei soggetti per classi di prelievo e per forma di governo su cui sono eseguiti i prelievi, quanto contribuiscono le varie tipologie di soggetti al prelievo regionale in ceduo e fustaia, la frequenza con cui eseguono tali prelievi e la distribuzione dei soggetti per provincia. Ci si è occupati, infine, di un problema contabile che influenza l’accuratezza nell’osservazione di variabili economico-reddituali presso l’impresa di produzione forestale, nello specifico: i risultati di bilancio potrebbero fornire indicazioni errate e fuorvianti qualora non venga inclusa la variazione di valore annuale del bene patrimoniale bosco. Il contributo analizza le implicazioni a livello di bilancio, derivanti dall’adozione di una procedura contabile in partita doppia, che contabilizza il contributo del bosco alla formazione del risultato d’esercizio secondo una logica che considera il bosco alla stregua di un “fondo di accantonamento”: ogni prelievo è classificato come una liquidazione di una parte del fondo, l’accrescimento legnoso non utilizzato nell’anno corrisponde invece ad un accantonamento di capitale. Gli effetti sono stati osservati rispetto ad altri due bilanci stilati per lo stesso caso-studio, ma applicando, rispettivamente, la procedura contabile “tradizionale”, che non include il contributo annuale del bosco (la superficie a bosco è valutata al suo prezzo sul mercato immobiliare) e la procedura, ben conosciuta in contabilità forestale, che lo determina in base ad una differenza di inventari. Il soprassuolo legnoso è stato valutato al suo valore di realizzazione, quale valore più probabile di macchiatico nell’ipotetico scenario che fosse liquidato interamente. L’analisi su di un soggetto pubblico che conduce un’azienda di produzione forestale, suggerisce come il meccanismo proposto consenta la redazione di un prospetto di bilancio in grado di fornire all’analista maggiori informazioni sui fenomeni di impresa: da una parte vi è l’informazione circa la variazione di valore del soprassuolo legnoso, dall’altra restituisce le eventuali plus-minus valenze da attribuire a fenomeni non ordinari, slegati dalla produzione legnosa, che avvengono in sede di vendita di un lotto boschivo.
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Prati, Umberto. "Natura e Architettura: un centro di ricerca per la Ferrari a Fiorano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2430/.

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Abstract:
Questo progetto nasce dalla volontà di creare un oasi verde, dove poter studiare, fare ricerca e anche rilassarsi, distogliendo l’attenzione dalla distesa di fabbriche ceramiche che si stagliano per chilometri quadrati su tutto il territorio del comparto ceramico reggiano-modenese. Lo scenario che si presenta a chi fruisce di questi luoghi è, infatti, di straniamento. Si è pervasi da un forte senso di alienazione ed inadeguatezza a causa delle dimensioni di alcuni fabbricati e dalla bicromia che ne caratterizzano gli spazi. Tali caratteristiche ambientali cozzano prepotentemente con la presenza di verde molto intenso, quasi boschivo, che compone il parco delle Salse di Nirano e gli spazi circostanti il Castello di Spezzano, distante solo qualche centinaia di metri dal complesso fioranese della Ferrari e quindi dal sito in esame. Fra gli obiettivi progettuali non è mai stato prioritario salvaguardare le strutture industriali presenti sull’area, non tanto a causa dello scarso interesse architettonico dei manufatti, quanto conseguentemente alla considerazione che la tipicità di tali strutture è ben rappresentata anche dalle fabbriche dell’intorno. L’obiettivo prefissato è proprio quello di infrangere questa monotonia, di organizzare spazi e, soprattutto, servizi, fino ad ora, totalmente assenti. Questa mancanza può essere spiegata ricordando l’indirizzo prettamente industriale dell’area, ma, analizzando attentamente le emergenze limitrofe all’area in questione, è facile notare come la cittadella Ferrari, ad esempio, abbia cominciato a dare al problema una risposta molto forte dal punto di vista architettonico. Nonostante questa parziale risignificazione del territorio, la separazione fra topos urbano - residenziale e industriale all’interno del Distretto è fin troppo marcata. Va detto anche che la totale carenza di luoghi per poter camminare, magari riflettendo sui temi oggetto di ricerca, e per poter vivere all’aria aperta, induce a progettare una soluzione destinata a ovviare al problema. Ne consegue quindi una forte deficienza di infrastrutture, come i parcheggi, di luoghi dedicati al divertimento o anche solo al tempo libero. Proprio per questo motivo, fra i propositi c’è anche quello di integrare il progetto con qualche soluzione in favore di questa problematica, come un polo sportivo che comprenda palestre e piscine. Il contesto, caratterizzato dalla presenza del circuito, che ha risonanza internazionale, suggerisce di optare per una struttura planimetrica lineare: ciò va a massimizzare il contatto fra superficie degli edifici e l’intorno. Sviluppando questa linearità, prende corpo la problematica di creare una rotazione circa a metà della linea d’asse; in primo luogo per assecondare la morfologia dell’area e del contesto, mantenendo inalterati gli edifici situati a nord, e, non meno importante, assegnare il giusto orientamento all’ambito residenziale, che per la sua architettura dovrà essere rivolto perfettamente verso sud. Spostando poi lo sguardo verso gli stabilimenti della Rossa, la via Giardini offre numerosi spunti progettuali. Porta a essere ripensata, lungo i suoi margini, per rapportarla meglio al contesto Ferrari, che è, a sua volta, legato indissolubilmente a quello che si trova al di là di tale asse viario; il Circuito di Fiorano e il progetto del centro ricerca. Per questo motivo risulta una priorità anche la progettazione di percorsi pedonali che colleghino il centro degli stabilimenti Ferrari con l’area del circuito, in modo da favorire la fruibilità di questo luogo di indubbio fascino e carico di storia. In conclusione, il progetto dovrà sviluppare un articolazione che consenta di percepire l’architettura in movimento. La volontà progettuale è chiaramente scenografica e si occuperà anche del rapporto fra tecnica e uomo (macchina/natura). La necessità percepita è quella, dunque, di creare un impianto di forte espressività per sanare una situazione urbana lacerata e caotica. La vastità dell’area in esame permette di incrementare la presenza di entità naturali ad esempio con l’aggiunta dell’enorme vasca d’acqua che può essere utilizzata direttamente anche per scopi funzionali al centro ricerca. L’articolazione progettuale si rivela perciò molto sfaccettata e ricca di spunti.
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TRENTINI, GIULIA ELENA. "Natura e psicologia: un approccio ortoterapico per la promozione del benessere psicologico." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1276571.

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Abstract:
Attualmente l’interesse nei confronti della relazione tra la natura ed il benessere umano è aumentato e molte discipline stanno investigando l’influenza che la natura esercita sulla salute degli esseri umani, sia fisica sia psicologica. L’esposizione ad un ambiente naturale ad esempio, è risultata essere una pratica utile nel miglioramento dei livelli di attenzione così come nell’abbassamento dei livelli di stress. Anche l’ortoterapia, nello specifico, utilizza attività di cura delle piante come terapia non farmacologica associata per il miglioramento della salute fisica e mentale. Lo scopo del presente dottorato industriale è studiare nuove modalità di promuovere il benessere psicologico tramite l’esposizione ad ambienti naturali e l’utilizzo di pratiche di ortoterapia, considerando la relazione tra l’esposizione di un individuo all’ambiente naturale e la sua salute psicologica. Nella prima parte dell’elaborato è presentata una revisione sistematica della letteratura unita ad un’analisi relativa al contesto specifico del centro di apprendimento in cui si è svolta la ricerca (contesto psico-educativo, tipo di utenza, necessità di utenti e professionisti, ecc…). Sono successivamente illustrate le fasi di progettazione e realizzazione di due spazi outdoor all’interno del centro, adatti ad accogliere vari tipi di attività ortoterapiche, includendo sessioni di psicoterapia ed insegnamento all’aperto. La seconda parte dell’elaborato illustra tre progetti paralleli con lo scopo comune di promuovere le attività outdoor ed esplorare in un secondo momento le possibili conseguenze sulla salute psicologica. Per prima cosa, sfruttando lo spazio del centro, sede dell’intera ricerca, è stata progettata e realizzata una struttura esterna adatta ad ospitare sedute di psicoterapia rivolte principalmente a pazienti adolescenti ed adulti. Parallelamente, è stato progettato e realizzato un giardino attrezzato pensato per gli utenti più piccoli, che permette di insegnare abilità outdoor, proporre giochi funzionali in contesto naturale e fare un programma di orto didattico. Infine è stata proposta a vari professionisti impegnati nel benessere psicologico, una valutazione sotto forma di questionario online anonimo, che prende in considerazione i benefici percepiti dal terapista, relativi a se stesso ed al paziente, durante una pratica di psicoterapia outdoor. Questa pratica, detta walk and talk, consiste nell’effettuare una sessione di terapia all’aperto e letteralmente “parlare e camminare insieme”. lo scopo dell’investigazione è molteplice: in primo luogo promuovere la scelta di un contesto outdoor da parte dei professionisti, fornire a professionisti e clienti nuove forme di sperimentazione all’interno del percorso di terapia ed infine raccogliere l’opinione dei terapisti stessi relativa ai benefici percepiti, così da poter valutare eventuali miglioramenti al protocollo attualmente in uso. I vari progetti iniziati all’interno dell’azienda saranno mantenuti attivi anche nel corso dei prossimi due anni almeno ed i dati raccolti saranno confrontati con quelli ottenuti dalle sessioni illustrate nel presente elaborato. I risultati attesi relativi al benessere psicologico sono di un aumento dei livelli del benessere relazionati sia all’esposizione di soggetti e professionisti ad un ambiente naturale sia alla realizzazione di terapie in contesto outdoor.
Currently, the interest in the relationship between nature and human well-being has increased and many disciplines are investigating the influence nature has on human health, both physical and psychological. Exposure to a natural environment, for example, proved to be a useful practice in improving attention levels as well as in lowering stress levels. Horticultural therapy also uses plant care activities as a non-pharmacological therapy associated for the improvement of physical and mental health. The aim of this industrial doctorate is to study new ways of promoting psychological well-being through exposure to natural environments and the use of orthotherapy practices, considering the relationship between an individual’s exposure to the natural environment and his psychological health. In the first part of this dissertation is presented a systematic review of literature and is also shown an analysis of the specific context of the learning center where the research was carried out (psycho-educational context, type of users, needs of users and professionals, etc...) The design and construction of two outdoor spaces inside the center are illustrated, suitable to accommodate various types of orthotherapeutic activities, including sessions of psychotherapy and outdoor teaching. The second part of the paper illustrates three parallel projects with the common aim of promoting outdoor activities and exploring at a later stage the possible consequences on psychological health. First, using the space of the center was designed and built an external structure suitable for hosting psychotherapy sessions, primarily aimed at adolescent and adult patients. At the same time, an equipped garden has been designed and built for younger users, allowing them to teach outdoor skills, propose functional games in a natural context and make a didactic vegetable garden program. Finally, an evaluation in the form of an anonymous online questionnaire, which takes into account the benefits perceived by the therapist, relating to himself and the patient, has been proposed to various professionals engaged in psychological well-being, during an outdoor psychotherapy practice. This practice, called walk and talk, consists of performing an outdoor therapy session and literally "talking and walking together". The aim of the investigation is manifold: firstly, to promote the choice of an outdoor environment by professionals, provide professionals and clients with new forms of experimentation within the therapy path and finally collect the opinion of the therapists themselves on the perceived benefits, so as to evaluate any improvements to the protocol currently in use. The various projects initiated within the company will be kept active over the next two years at least and the data collected will be compared with those obtained from the sessions illustrated in this paper. The expected results related to psychological well-being are an increase in levels of well-being related both to the exposure of individuals and professionals to a natural environment and to the implementation of therapies in the outdoor context.
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Bonfiglioli, Marco. "Procedure e politiche manutentive per l'ottimizzazione della gestione di un impianto di cogenerazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Nel presente elaborato di tesi vengono presentate procedure e politiche manutentive per l'ottimizzazione della gestione di un impianto di cogenerazione. In particolare viene presentata l'analisi FMECA sul sistema caldaia a recupero funzionale alla determinazione degli asset del sistema. Il lavoro di tesi infatti fa parte di un progetto che prevede l'installazione di un software di gestione degli asset. Viene dunque presentato l'albero degli asset dell'impianto di cogenerazione. Infine viene presentato l'indice OEE tipico della TPM nel campo cogenerativo per monitorare le condizioni di funzionamento dell'impianto.
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Di, Pronio Guido. "Analisi e valutazione economico-ambientale delle politiche agricole per la gestione del territorio." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2007. http://hdl.handle.net/11566/242447.

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Pedinelli, Vittorio <1989&gt. "Un pantheon per gli Antigonidi. Dinamiche politiche e autorappresentazione di una dinastia ellenistica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9772/1/Pedinelli_Vittorio_tesi.pdf.

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Abstract:
La mia ricerca si basa su un metodo trasversale che mira a studiare la tematica da diversi punti di vista e ad unire i risultati ottenuti da ogni singola analisi, in modo da raggiungere una visione quanto più ampia e dettagliata possibile della materia. Attraverso un'attenta indagine che coinvolge un'ampia e diversificata documentazione, si tenterà di mettere in luce una serie di processi politici nonché strategie comunicative precipui della propaganda dei re ellenistici di Macedonia.
My research is based on an across-the-board method that aims to study the issue from different points of view and the join the results obtained from each individual analysis, so as to achieve a vision as much as possible wide and detailed. The work usually starts from the scrutiny of literary sources not only historical prose works, which obviously represent the main resource my work, but also poetic compositions are included in the discussion. Then I usually analyze the documentary sources, such as inscriptions and coins that I put in relation with the literary source, trying to highlight possible critical issues or, on the contrary, the similarity between the various types of source. A lot of time has been devoted to the iconography of the Antigonids, not only focusing on numismatic representations but also portraits (sculptural and parietal production).
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Ginebri, Maurizia <1990&gt. "L’importanza delle politiche e dei programmi comunitari per l’innovazione: il progetto Co-Create." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10455.

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Abstract:
L’oggetto generale della presente tesi è lo studio dei fondi europei e della strategia Europa 2020; in particolare il lavoro si focalizza sull’analisi dei finanziamenti indiretti dell’UE e di uno dei programmi Interreg, il programma Mediterraneo MED. Questa tesi si propone di analizzare uno dei progetti presentati dalla Camera di commercio e finanziato nell’ambito del programma MED dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale; il progetto Co-Create si inserisce sull’asse prioritario 1 del programma, quello di promuovere le capacità innovative del Mediterraneo per sviluppare una crescita intelligente e sostenibile. Obiettivo del progetto è di supportare i processi di cross-fertilization tra le industrie creative e i cluster tradizionali contribuendo a testare metodi creativi con il supporto di strumenti di proprietà intellettuale. Il progetto andrà a promuovere le nuove metodologie e i nuovi strumenti indirizzati ai policy makers, alle PMI e ai cluster manager. Nel primo capitolo, viene delineata la Strategia Europa 2020 e la politica di coesione europea per il periodo di programmazione 2014-2020, con attenzione ad uno degli obiettivi principali della politica, la ricerca e l’innovazione. Nel secondo capitolo, viene trattato il tema dell’innovazione e delle industrie creative e il modo in cui le imprese possono diventare più innovative grazie ai finanziamenti concessi dai fondi europei. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi del programma Med, con particolare attenzione agli obiettivi che esso si propone per raggiungere una crescita intelligente e sostenibile. Infine, nell’ultimo capitolo, dopo la presentazione dell’attuale progetto Co-Create, verrà delineata una proposta progettuale, che si inserisce sull’asse prioritario dell’innovazione del programma MED.
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MICELI, VALERIA. "Politiche per l'innovazione: i distretti tecnologici italiani e i loro contesti innovativi regionali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/223.

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Abstract:
Questo lavoro ha lo scopo di valutare i distretti tecnologici italiani. A tal fine sono stati sinteticamente presentati nel primo capitolo alcuni concetti chiave della letteratura economica rilevanti ai fini di questo lavoro. Nel secondo capitolo è stata condotta un'analisi di tipo descrittivo relativamente a tutti i distretti tecnologici approvati dal MIUR alla data del novembre 2007. Nel terzo capitolo si passa ad un'analisi di tipo quantitativo che sulla base di dati provenienti da varie fonti misura: il livello di specializzazione delle varie regioni italiane relativamente all'area tecnologica prescelta per l'implementazione del distretto tecnologico; il livello di performance delle varie regioni relativamente ad una serie di indicatori di attività scientifico-tecnologiche; il livello dell'ambiente economico in termini di tasso di imprenditorialità e di disponibilità di finanziamenti di tipo venture capital. Nel quarto capitolo si procede alla creazione di quattro indicatori sintetici: uno di specializzazione tecnologica; uno di performance scientifico-tecnologica; uno economico-ambientale; l'ultimo riassuntivo dei precedenti. Nel capitolo quarto i dati degli indicatori ottenuti dall'analisi quantitativa vengono combinati con le informazioni riportate nel capitolo secondo utilizzando un'analisi di tipo dicotomico. La visione d'insieme che ne deriva diventa la base per alcune considerazioni di policy sull'implementazione di questo strumento di politica innovativa.
This work analyses a specific policy instrument namely the establishment of technological districts (TD) in Italy. After a selective literature review of the main theoretical concepts used in the research (chapter 1), the work provides a general overview of the Italian TDs approved by MIUR at November 2007 (chapter 2). In the third chapter the work provides a statistical analysis of the regional innovation contexts using a wide set of indicators measuring: levels of regional specialization in the sectors chosen for TDs implementation; science and technology performances; features of the economic environment (entrepreneurship and venture capital funds). In the fourth chapter it is presented a system of four synthetic indices providing information on: 1) regional specializations; 2) scientific-technological performances; 3) economic environment. The fourth synthetic index, being the combination of the previous three, reflects simultaneously all the three dimensions. The analysis of statistical data is complemented, in chapter 4, by an evaluation of the institutional features of the TDs based on the information gathered in chapter 2. This has allowed to bring together the outcomes of chapter 2 and of chapter 3 in order to formulate some policy conclusions.
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MICELI, VALERIA. "Politiche per l'innovazione: i distretti tecnologici italiani e i loro contesti innovativi regionali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/223.

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Abstract:
Questo lavoro ha lo scopo di valutare i distretti tecnologici italiani. A tal fine sono stati sinteticamente presentati nel primo capitolo alcuni concetti chiave della letteratura economica rilevanti ai fini di questo lavoro. Nel secondo capitolo è stata condotta un'analisi di tipo descrittivo relativamente a tutti i distretti tecnologici approvati dal MIUR alla data del novembre 2007. Nel terzo capitolo si passa ad un'analisi di tipo quantitativo che sulla base di dati provenienti da varie fonti misura: il livello di specializzazione delle varie regioni italiane relativamente all'area tecnologica prescelta per l'implementazione del distretto tecnologico; il livello di performance delle varie regioni relativamente ad una serie di indicatori di attività scientifico-tecnologiche; il livello dell'ambiente economico in termini di tasso di imprenditorialità e di disponibilità di finanziamenti di tipo venture capital. Nel quarto capitolo si procede alla creazione di quattro indicatori sintetici: uno di specializzazione tecnologica; uno di performance scientifico-tecnologica; uno economico-ambientale; l'ultimo riassuntivo dei precedenti. Nel capitolo quarto i dati degli indicatori ottenuti dall'analisi quantitativa vengono combinati con le informazioni riportate nel capitolo secondo utilizzando un'analisi di tipo dicotomico. La visione d'insieme che ne deriva diventa la base per alcune considerazioni di policy sull'implementazione di questo strumento di politica innovativa.
This work analyses a specific policy instrument namely the establishment of technological districts (TD) in Italy. After a selective literature review of the main theoretical concepts used in the research (chapter 1), the work provides a general overview of the Italian TDs approved by MIUR at November 2007 (chapter 2). In the third chapter the work provides a statistical analysis of the regional innovation contexts using a wide set of indicators measuring: levels of regional specialization in the sectors chosen for TDs implementation; science and technology performances; features of the economic environment (entrepreneurship and venture capital funds). In the fourth chapter it is presented a system of four synthetic indices providing information on: 1) regional specializations; 2) scientific-technological performances; 3) economic environment. The fourth synthetic index, being the combination of the previous three, reflects simultaneously all the three dimensions. The analysis of statistical data is complemented, in chapter 4, by an evaluation of the institutional features of the TDs based on the information gathered in chapter 2. This has allowed to bring together the outcomes of chapter 2 and of chapter 3 in order to formulate some policy conclusions.
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Morra, Marco, and Simone Ferraioli. "Rudere e natura: progetto per la valorizzazione dei resti del castello di Cantagallo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12525/.

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Abstract:
Nella valle del Santerno, su un’altura che domina il paesaggio, si trovano i resti del castello di Cantagallo. Abbandonato a sè stesso più di quattro secoli fa, resta come una testimonianza di antichi tumulti, che il degrado e l’incuria stanno facendo lentamente scomparire. Le sue origini restano tutt’ora ignote a causa della carenza di documenti, andati ormai perduti, ma possiamo comunque affermare che ebbe per secoli signori propri e slegati dalle egemonie politiche di Castel del Rio, ad opera dell’allora influente famiglia degli Alidosi. Il castello era considerato come una rocha fortissima, e fu forse per tale motivo che divenne la tana di Ramazzotto de’ Ramazzotti nel 1523, a seguito di una durissima sconfitta. Vi abitò fino al 1534, quando fu costretto a rifugiarsi nell’Appenino Tosco- Romagnolo inseguito dai suoi sudditi, che aveva, per diversi anni, ferocemente sfruttato. Da allora il castello venne abbandonato e fu notato soltanto tre secoli più tardi dal pittore/scenografo Romolo Liverani, il quale ha lasciato le testimonianze più importanti, fonte di domande e ipotesi a cui si è cercato di trovare risposta. Nel corso del tempo si è venuto a formare un profondo legame tra il rudere e la natura circostante, così profondo da essere ormai inscindibile. Il castello non ha subìto alcun intervento di conservazione e risulta in avanzato stato di degrado. Inoltre nessuno, nel corso del tempo, ha mai dedicato uno studio specifico sul manufatto, lasciando il castello avvolto nel mistero e dimenticato dalla collettività. L’obiettivo di questo lavoro, dunque, è proprio quello di ottenere la prima restituzione grafica accurata del manufatto e proporre un progetto di conservazione e valorizzazione dei resti del castello di Cantagallo
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Torras, Melenchón Núria. "Metodologies singulars per a l'aprenentatge en l'aprofitament tecnològic dels recursos de la natura." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2017. http://hdl.handle.net/10803/461745.

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Abstract:
For years, we are in the middle of a crisis of scientific and technological vocations, which is found year after year in the number of students enrolled in science and technology studies. If that trend continues, there will be a lack of qualified professionals to meet future labour demands in these sectors, as well as the scientific literacy of the citizens could be jeopardized. Entities and institutions throughout the country have promoted actions and initiatives focused on addressing the current crisis of scientific and technical vocations. In general, they are about dissemination activities that bring science and technology closer to society and initiatives that want to introduce a methodological change, with the objective of improving the teaching of science and technology. However, very few studies evaluate and quantify the impact of these actions in terms of vocations. The research developed in this doctoral thesis has focused on studying the quality and impact of three initiatives that have the common purpose of encouraging scientific-technical vocations among pre-university students: the EXPLORA courses, including the courses of the Nature Summer Catalan University, the Knowledge Fair and the project Activities with the Exploratori. The Knowledge Fair is a scientific communication event, while the EXPLORA courses and the Activities with the Exploratori project promote some methodologies for teaching/learning in science and technology. All of them are organized by the Exploratori: Natural Resources and take the natural resources and their technological exploitation as a guiding thread. The chosen research design consisted of taking measures before and after the actions to evaluate the differences. However, since the characteristics and format of the three actions are very different, the type of research done was differentiated in each separated case. The evaluation of the EXPLORA courses has been based on a descriptive non-experimental research design, that of the Knowledge Fair in a pre-test-post-test quasi-experimental design and, finally, the quantitative evaluation of the impact of the Activities with the Exploratori project was based on a pre-test-post-test quasi-experimental design with control groups. The study of this last action is completed by a qualitative research technique; the discussion groups. Data collection was carried out through questionnaires, distributed to all the participants in the actions object of study during the academic years 2013-2014 and 2014-2015. The information collected through the questionnaires was stored and managed in a database specifically designed for this purpose. Quantitative data were estimated using statistical techniques of a univariate type (frequency distributions, descriptive position and dispersion characteristics, etc.), bivariate (Pearson¿s chi-squared test, Student¿s t-test, etc.) and multivariate (multiple and logistic regression analysis). The statistical analysis of the data collected confirms that the actions studied had a certain impact on the participants in many evaluated aspects. The EXPLORA courses provided knowledge, information and useful ideas which will be favourably impact in the teaching of the secondary school teachers. In addition, the secondary school teachers who attended the EXPLORA courses will contribute to making the subjects of the STEM area more attractive. The Knowledge Fair was able to encourage some of the students to continue studying in the future in the scientific or technological field. The study of the Activities with the Exploratori project, in which more complex statistical techniques have been applied, shows that some of the students who participated in the project made the decision to choose a career in the STEM field at the end of the study, and the reason of this choice was the participation in the activities of the project.
Des de fa anys, ens trobem enmig d'una crisi de vocacions científiques i tecnològiques, que es constata any rere any en el nombre d'estudiants que es matriculen en carreres de ciència i tecnologia. Si segueix la tendència actual, hi podria haver una manca de professionals qualificats per cobrir les futures demandes laborals d'aquests sectors i es podria posar en risc l'alfabetització científica dels ciutadans. Entitats i institucions d'arreu del territori han impulsat accions i iniciatives per redreçar la crisi de vocacions cientificotècniques. En general es tracten d'accions de divulgació que apropen la ciència i la tecnologia a la societat i d'iniciatives que volen introduir un canvi metodològic a l'aula, amb l'objectiu de millorar l'ensenyament de la ciència i la tecnologia. Tanmateix, molt pocs estudis avaluen i quantifiquen l'impacte d'aquestes accions en termes de vocacions. La recerca desenvolupada en aquesta tesi doctoral s'ha centrat en estudiar la qualitat i l'impacte de tres iniciatives que tenen com a finalitat comuna incentivar les vocacions cientificotècniques entre els estudiants preuniversitaris: els cursos EXPLORA, incloent-hi els cursos de la Universitat Catalana d'Estiu de la Natura, la Fira del Coneixement i el projecte Activitats amb l'Exploratori. La Fira del Coneixement és un esdeveniment de comunicació científica, mentre que els cursos EXPLORA i el projecte Activitats amb l'Exploratori promouen unes metodologies singulars d'ensenyament/aprenentatge de la ciència i la tecnologia. Totes elles són organitzades per l'Exploratori dels Recursos de la Natura i prenen com a fil conductor els recursos naturals i el seu aprofitament tecnològic. El disseny d'investigació escollit ha consistit en prendre mesures abans i després de les accions per posteriorment avaluar-ne les diferències. No obstant això, com que les característiques i el format de les tres accions són ben diferents, la modalitat de la investigació ha estat diferent en cada cas. L'avaluació dels cursos EXPLORA s'ha basat en un disseny de recerca no experimental de caire descriptiu, la de la Fira del Coneixement en un disseny quasiexperimental de pretest-posttest i, finalment, l'avaluació del projecte Activitats amb l'Exploratori s'ha basat en un disseny quasiexperimental de pretest-posttest amb grups de comparació. L'estudi d'aquesta darrera acció es completa amb una tècnica d'investigació qualitativa; els grups de discussió. La recollida de dades es va realitzar a través de qüestionaris, repartits a tots els participants a les accions d'estudi durant els cursos acadèmics 2013-2014 i 2014-2015. La informació recollida es va emmagatzemar i gestionar en una base de dades dissenyada específicament amb aquesta finalitat. Les dades quantitatives s'han estimat amb tècniques estadístiques de tipus univariant (distribucions de freqüències, característiques descriptives de posició i de dispersió, etc.), bivariant (prova khi quadrat de Pearson, la t de Student, etc.) i multivariant (anàlisi de regressió múltiple i logística binària múltiple). L'anàlisi estadística de les dades recollides confirma que les accions estudiades van tenir un cert impacte en els participants en molts aspectes avaluats. Els cursos EXPLORA van aportar coneixements, informació i idees útils que revertiran favorablement en la docència dels professors de secundària que van assistir-hi i a fer més atractives les assignatures de l'àmbit STEM; i no només pel que fa a als continguts que van aprendre, sinó també a l'enfocament interdisciplinari que caracteritza aquests cursos. La Fira del Coneixement va aconseguir animar a alguns dels estudiants a seguir estudiant en un futur dins l'àmbit científic o tecnològic. L'estudi del projecte Activitats amb l'Exploratori demostra que alguns dels alumnes que van participar al projecte van prendre la decisió d'escollir una carrera en l'àmbit STEM al final de l'estudi i que la causa d'aquesta va ser la participació a les activitats del projecte.
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AIMO, LAURA. "Mimesi della natura e ballet d'action: per un'estetica della danza teatrale (1751 - 1785)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1067.

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Abstract:
Una ricerca che si prefigga di studiare la danza teatrale nel Settecento s’imbatte inevitabilmente in un nodo problematico: l’oggetto della ricerca non è (più). Di esso sono rimaste soltanto alcune tracce, ovvero una serie di materiali eterogenei che si presentano come effetti capaci di mostrare la causalità della causa – l’oggetto vacante – ma non la sua forma. A partire dalle opere riformatrici di G. Angiolini e J.G. Noverre nonché dai testi di diversi filosofi coevi interessati allo statuto del gesto, la tesi interroga la congerie di effetti sopravvissuta al ballet d’action per approfondire la danza come forma artistica e forma del sapere all’interno del più ampio sistema della rappresentazione. Nello specifico la tesi si propone di mostrare come il segno negativo che contraddistingue variamente la disciplina tersicorea e il dibattito critico su di essa nel XVIII secolo sia da ricondurre più propriamente all’essenziale matrice espressiva del gesto stesso e abbia contribuito a un progressivo slittamento del paradigma classico della mimesi della natura da un’accezione “imitativo-riproduttiva” a una “espressivo-creativa”.
A research that aims at examining the theatrical dance in the XVIII century is bound to face a problematic crux: the research object is not anymore. Some traces have remained, namely, a series of various materials able to show the causality of the cause – the vacant object – but not its form. The survey starts from the revolutionary works by G. Angiolini and J.G. Noverre and goes through different philosophicals texts of authors who were interested in the status of the gesture; it questions the bunch of effects which overcame the ballet d’action in order to look into the dance as a form of art and knowledge within the wider system of representation. Particularly, the research wants to show as the negative sign which marks this discipline and the XVIII critical debate on it has to be referred to the essential expressive nature of the gesture which led to a progressive shifting of the classic paradigm of the mimesis of nature from being “imitative-reproductive” to become “expressive-creative”
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AIMO, LAURA. "Mimesi della natura e ballet d'action: per un'estetica della danza teatrale (1751 - 1785)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1067.

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Abstract:
Una ricerca che si prefigga di studiare la danza teatrale nel Settecento s’imbatte inevitabilmente in un nodo problematico: l’oggetto della ricerca non è (più). Di esso sono rimaste soltanto alcune tracce, ovvero una serie di materiali eterogenei che si presentano come effetti capaci di mostrare la causalità della causa – l’oggetto vacante – ma non la sua forma. A partire dalle opere riformatrici di G. Angiolini e J.G. Noverre nonché dai testi di diversi filosofi coevi interessati allo statuto del gesto, la tesi interroga la congerie di effetti sopravvissuta al ballet d’action per approfondire la danza come forma artistica e forma del sapere all’interno del più ampio sistema della rappresentazione. Nello specifico la tesi si propone di mostrare come il segno negativo che contraddistingue variamente la disciplina tersicorea e il dibattito critico su di essa nel XVIII secolo sia da ricondurre più propriamente all’essenziale matrice espressiva del gesto stesso e abbia contribuito a un progressivo slittamento del paradigma classico della mimesi della natura da un’accezione “imitativo-riproduttiva” a una “espressivo-creativa”.
A research that aims at examining the theatrical dance in the XVIII century is bound to face a problematic crux: the research object is not anymore. Some traces have remained, namely, a series of various materials able to show the causality of the cause – the vacant object – but not its form. The survey starts from the revolutionary works by G. Angiolini and J.G. Noverre and goes through different philosophicals texts of authors who were interested in the status of the gesture; it questions the bunch of effects which overcame the ballet d’action in order to look into the dance as a form of art and knowledge within the wider system of representation. Particularly, the research wants to show as the negative sign which marks this discipline and the XVIII critical debate on it has to be referred to the essential expressive nature of the gesture which led to a progressive shifting of the classic paradigm of the mimesis of nature from being “imitative-reproductive” to become “expressive-creative”
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MAGNI, FILIPPO. "Verso una città climate proof : strumenti e politiche innovative per il governo del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278715.

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Dal, Mas Costanza Michela <1992&gt. "Le politiche per i giovani negli Emirati Arabi Uniti: il modello delle fondazioni filantropiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10008.

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Abstract:
La tesi analizza le politiche intraprese dai governi, dalle agenzie internazionali e dalle fondazioni filantropiche volte a risolvere i problemi dei giovani arabi nella zona del Medio Oriente e Nord Africa, con un focus sugli Emirati Arabi Uniti (EAU). Il periodo considerato va dal 2001 ad oggi, poiché in quest'arco di tempo sono accaduti due eventi importanti che hanno avuto una pesante influenza sulle politiche rivolte ai giovani arabi: gli attentati dell'11/9 e le rivolte del 2011. Il lavoro è diviso in tre capitoli. Il primo capitolo è una rassegna della letteratura sul tema dei giovani arabi e dei loro problemi. Il primo argomento analizzato è la definizione della categoria dei giovani da parte delle agenzie internazionali e degli accademici. Successivamente, il capitolo tratta di due specifici problemi, utili ai fini della tesi: il problema del mercato del lavoro e dell'istruzione e quello della partecipazione politica. Il secondo capitolo entra nel merito delle politiche rivolte ai giovani, ideate e implementate dai governi e dalle agenzie internazionali. Prima viene analizzata la situazione generale dell'area mediorientale e poi quella degli EAU. La parte sugli EAU contiene un paragrafo dedicato alla politica per i giovani più importante sviluppata dal Governo, cioè la nazionalizzazione della forza lavoro (emiratizzazione). Il terzo capitolo presenta il tema della filantropia nel mondo musulmano. Un paragrafo è dedicato alla letteratura sulla filantropia negli EAU, con riferimenti alla tradizione musulmana e tribale del Paese. Successivamente, viene presentata una panoramica delle fondazioni filantropiche che operano a favore dei giovani emiratini, descrivendo come queste siano intervenuto a favore dei giovani negli EAU ed evidenziando gli aspetti positivi della filantropia rispetto ai progetti dei governi e delle agenzie. Una terza parte del capitolo è dedicata al caso studio della tesi, cioè la fondazione Salama bint Hamdan Al Nahyan. La ricerca ha come obiettivo quello di capire la valenza, anche morale, del modello filantropico sviluppato negli EAU (un modello basato sulla tradizione musulmana e poi arricchito da elementi della filantropia occidentale) e le sue differenze dai programmi delle agenzie internazionali e dei governi.
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Ioppolo, Rosa Francesca <1994&gt. "Le politiche di intervento statunitense nell’economia giordana: effetti e conseguenze per il Regno Hashemita." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15459.

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Abstract:
Sin dagli anni dell’indipendenza giordana, tra gli Stati Uniti e il Regno Hashemita intercorrono intensi rapporti commerciali e di cooperazione economica. In particolare, lo stato nord-americano attua costantemente politiche di intervento nell’economia giordana, con effetti e conseguenze non sempre favorevoli per il paese medio-orientale. Nel mio elaborato vorrei dimostrare come gli aiuti e gli accordi economici conclusi con la Giordania, siano stati utilizzati dai vari governi statunitensi principalmente per esercitare la loro influenza sul Regno e per poter raggiungere così specifici ed egoistici obiettivi politici ed economici, soprattutto in Medio-Oriente. Da un punto di vista economico, non c’è dubbio che, sotto alcuni aspetti, sicuramente questi accordi abbiano funzionato come motore di crescita per la Giordania, generando un incremento di esportazioni dirette verso il mercato statunitense e attirando un considerevole volume di investimenti esteri nel paese. Ma in alcuni settori, come per esempio quello tessile, per la popolazione locale non sempre gli esiti sono stati positivi, infatti questo settore è caratterizzato da un modello di produzione ad uso intensivo di manodopera, dove si punta alla quantità, andando a minare la qualità dei prodotti esportati.
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MARCON, ENZO LUIGI. "THE INTEGRATION AFTER EASTERN ENLARGEMENT: CONVERGENCE OR DIVERGENCE OF THE EU ECONOMIES? L'INTEGRAZIONE DOPO L'ALLARGAMENTO AD EST: CONVERGENZA O DIVERGENZA DELLE ECONOMIE EUROPEE?" Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2005. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/13201.

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Panicucci, Ilaria, and Elisa Perioni. "Dialogo tra natura e cultura. Un centro per le arti dello spettacolo a Usme." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9968/.

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Abstract:
Il progetto di tesi parte dall'analisi di morfologia e cultura di Bogotà e della localidad di intervento, Usme. La ricerca prosegue con un’analisi teorica che riguarda il teatro fuori dall’edificio teatrale, nell’esperienza della cultura locale e non. Continua poi con lo studio e la dettate dal “Genius loci” di C. Norberg Schulz. Questi due scomposizione della morfologia attraverso le linee guida temi si compenetrano infine nella parte progettuale, volta alla definizione di un centro per le arti dello spettacolo, inserito nel contesto naturale che diviene anche orto botanico.
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Vantaggiato, Luca <1980&gt. "Per natura siam vicini: analisi del manoscritto "Xing zi ming chu" rinvenuto a Guodian." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1061.

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Abstract:
Questo studio esamina uno dei manoscritti rinvenuti a Guodian nel 1993, il "Xing zi ming chu", noto per le sue argomentazioni, distanti dal pensiero di Mencio e Xunzi, sulla natura dell'uomo. Il presente studio esamina alcuni concetti chiave del manoscritto, come quello di natura umana e successivamente si concentra su alcuni aspetti etici come la natura dell'azione morale dell'uomo, nonché affronta la traduzione e l'analisi filosofica di alcuni dei passi più problematici del manoscritto.
The purpose of this study is to analyze the contents of one of the manuscripts unearthed at Guodian in 1993. The "Xing zi ming chu" provide an excellent example of the lively debate on human nature held in China during the fourth century B.C. and face the issues on man's natural dispositions with an approach different from those which characterized the work of Mencius and Xunzi. This study focuses on the main concepts of the manuscripts, such as "xing" (natural disposition), "qing" (man's natural capacity to respond to reality), "ren", and faces some of the problems dealing with the translation of some of the most puzzling passages of the text, helping disclosing the "Xing zi ming chu" concept of "dao" and the problems concerning human moral action. This last topic is addressed with an inquiru on the concept of "wei" (false, artificial) and demonstrate that this character is crucial in determining the nature of human moral conduct.
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PIEROBON, EMANUELE. "Il ruolo della comunicazione nelle politiche pubbliche : puo essere la fiction uno strumento per l'azione?" Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/11578/278503.

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Melchiori, Francesco Maria <1980&gt. "Un framework per la valutazione della formazione di conoscenza come outcome delle politiche socio-educative." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1123.

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Abstract:
La riduzione della disponibilità delle risorse per il Welfare, unitamente alla necessità di un loro uso più adeguato e pertinente, ha determinato una maggiore attenzione verso la valutazione dei risultati ottenuti dai differenti interventi delle politiche pubbliche - e in particolare delle politiche socio educative - che si è poi rivolta anche verso la ricerca delle logiche e delle ragioni sottostanti al funzionale raggiungimento degli obiettivi di risultato delle politiche; la stessa Commissione Europea ha avviato uno specifico percorso di ricerca, denominato Social Outcome of Learning (SOL), che ha esplorato le ricadute dell’educazione formale e non-formale sullo sviluppo delle politiche sociali. L’apprendimento e la formazione diventano quindi centrali per la riuscita e il successo di una politica; di qui la necessità di realizzare degli strumenti concettuali che intercettino il valore educativo e formativo latente delle politiche, e in particolare di quelle di carattere socio-educativo, per migliorarne la progettazione e la programmazione. Sul tracciato disegnato dalla ricerca SOL, questa Tesi di dottorato approfondisce la prospettiva relativa all’influenza che la conoscenza sulle tematiche delle politiche sociali - generata da un apprendimento informale determinato a sua volta dall’attuazione degli interventi, in particolare di tipo socio-educativo - possa favorire il raggiungimento dei risultati delle politiche stesse, soprattutto in funzione di una loro replicazione nel tempo. Per comprovare la tesi è stata definita una specifica teoria valutativa sostanziale, sviluppata secondo la metodologia comparativa della grounded theory, che si è fondata sull'individuazione di categorie quali: la conoscenza tacita e la conoscenza consapevole, gli effetti degli interventi di policy socio-educative, i framework valutativi; la scomposizione e separazione dei risultati (outcome). Inoltre, nell’ambito teorico sono stati considerati sia il modello di analisi e interpretazione dei risultati sia la selezione dell’intervento di politica socio-educativa da utilizzare per impiegare il framework valutativo e accreditare i risultati. Il percorso di sviluppo è stato segnatamente caratterizzato dal passaggio sistematico tra “azione sul campo” e “riflessione teorica”, che ha permesso di precisare anche le categorie della valutazione dei risultati, o outcome (learning, actions, conditions). In particolare, l’azione sul campo ha puntualizzato la condizione concreta delle pratiche valutative nell'ambito degli interventi di politica socio-educativa, ed ha focalizzato i bisogni effettivi dei policy maker e degli stakeholder. L’applicazione sperimentale del framework valutativo ad un intervento socio-educativo, orienta l'attenzione verso l'individuazione di risultati evidence-based che possano essere utili ai decisori politici nell'ulteriore sviluppo di interventi di politica socio educativa. La generazione della teoria valutativa, in conclusione, ha permesso di mettere in luce una inedita relazione tra la pedagogia e l’insieme costituito dalla policy analysis, dalle teorie psicosociali del cambiamento e degli approcci della valutazione, pervenendo così alla presentazione di una pedagogia per la valutazione delle politiche socio educative.
The reduction in the availability of the resources for the Welfare together with the necessity of their more suitable and relevant use has brought about an increase in the attention for the evaluation of the outcomes obtained by the different interventions of the public policies – particularly of the socio-educational policies – that has been secondly directed to the search of the reasons underpinning the functional accomplishment of the outcome objectives of the policies; the European Commission itself has started a specific research path called Social Outcome of Learning (SOL) that has analyzed the effects of the formal and non formal education on the development of the social policies. Learning and education become therefore central for the success of a policy, consequently it arises the necessity to develop conceptual tools that are able to acknowledge the latent educational value of the policies, particularly of the socio-educational ones in order to improve their planning and their scheduling. On the path designed by the SOL research, this Ph.D thesis deepens the perspective concerning the influence that the knowledge about social policy topics –produced by an informal learning brought about, in its turn, by the implementation of the interventions in particular of the socio-educational ones – may foster the achievement of the outcomes of the policies themselves , above all in function of their replication over the time. In order to demonstrate this thesis it has been defined a specific substantial evaluational theory; this theory has been developed according to the comparative methodology of the grounded theory, based on the identification of the following categories: the tacit knowledge and the conscious knowledge, the effects of the interventions of socio-educational policies, the evaluational frameworks; the breaking down and separation of the results (outcomes). Moreover, in the theoretical field, it has been taken into consideration both the analysis and interpretation model of the outcomes and the selection of the intervention of socio-educational policy to be used to employ the evaluational framework and bear out the outcomes. The development path has been notably characterized by the systematic shift from the “action in the field” to the “theoretical reflection”, which has permitted to define also the categories for the evaluation of the results or outcomes (learning, actions, conditions). In particular, the action in the field has clarified the concrete condition of the evaluation practices within the interventions of socio-educational policy and has put the stress on the effective necessities of the policy makers and stakeholders. The experimental application of the evaluational framework to a socio-educational intervention directs the attention to the identification of evidence-based outcomes which can be useful to the decision makers for the further development of interventions of socio-educational policy. In conclusion, the creation of the evaluational theory has allowed to highlight an original connection between pedagogy and the group formed by the policy analysis, the psychosocial theories of change and of the evaluation approaches, thus coming to the presentation of a pedagogy for the evaluation of the socio-educational policies.
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Santarossa, Matteo <1989&gt. "Il problema di accesso al credito per le PMI: un'analisi quantitativa delle politiche di sostegno." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6388.

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Abstract:
Il problema di accesso al credito per le PMI si è ampliato nei recenti anni di crisi, manifestandosi nel fenomeno del credit crunch. Questa tesi indaga l’effettiva presenza del problema del credito per le PMI con il supporto di dati e presenta le soluzioni e i programmi adottati recentemente dai governi. La tesi si centra sulla creazione di un modello con banche, imprese e stato che vuole conoscere –simulando i risultati con software Matlab- quale sia l’entità di aiuto governativo per le PMI più efficace per il sistema nel suo complesso. Le basi della teoria su cui poggia il modello sviluppato vengono presentate e discusse nel corso della tesi.
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MINI, VALENTINA. "UNA ANALISI PER LE POLITICHE DI COMPETITIVITÀ TERRITORIALE. Riferimenti teorici, tecniche di stima e applicazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2389161.

Full text
Abstract:
Within the weakness of theoretical framework and lack of common definition of competitiveness, the research aims to propose a useful tool to think and implement territorial development policy. We start whit an elucidation of competitiveness concept interpretation, proposing a multidimensional and multilevel analysis of competitive performance in both regional (with European and national view) and local level. The results, emphasizing the peculiar competitiveness characteristics of local system, allow the reader on think over adequate method and policy.
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SOLTYSIUK, Justyna. "Varsavia: strategie metropolitane e politiche abitative. Periferie residenziali come risorsa per uno sviluppo urbano sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2011. http://hdl.handle.net/11392/2388810.

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Abstract:
The main objective of this research is to define trends of housing policy in Poland and Warsaw in particular, in relation to metropolitan strategies directed towards the concept of sustainability. The comparison between the country of the ex-bloc soviet and states of Western Europe is used to define the level of cohesion in the European sector of housing, of territorial management and to define the similarities and differences relating to issues that concern the new residential urbanization and management of the existing housing stock among the countries of East and West, in the context of European policies more uniform and effective. In addition, through an analysis of four documents (Agenda 21, Kyoto Protocol, Habitat Agenda, the Leipzig Charter on Sustainable Cities) concerning sustainable urban development and housing, which could be defined as the supranational level (macro), the study as aim to define their application at the local level (micro). The study of individual local cases took place for in order to understand the position of Poland in relation to trends and patterns of urban development and housing policies in Western Europe. The key to reading and translation of documents at the macro level take place through the establishment of three pillars: housing policies (social housing, energy conservation, urban renewal), the relationship between the public and private sectors (public-private partnerships, mixed enterprise companies, management of urban transformations, incentive to the local economy) and urban development strategies (government of the territory and the concept of sustainability). With these three lines were "scanned" both the local tools of urban planning and national legislation (this way take place the translation of documentation (macro) in the meso level. The background research is represented by the theories and practices of urban development, as well as by analysis of housing policies and concepts related to housing, which have developed in the modern Europe. These theories, even if often utopian, may explain some of the choices of urban development of today or make clear the difference of residential growth trends between the past and present. The garden cities (of tomorrow) of Howard and the working-class neighbourhoods of Bruno Taut, or general issues of inhabiting elaborated by the Modern Movement, which involved the whole of Europe in the early decades of the twentieth century, they are models that have guided the construction of residential neighbourhoods along the twentieth century. The application of the lecorbusian "high ideals" through the use of prefabrication after the Second World War is a very interesting aspect of the development of housing policies, which aimed above all to economization and speed in the implementation of operations under the pressure of migration and economic recovery after the war. It was essential also for research to analyze the social changes of life style, which have crossing Europe from XX century; starting from the Engels’s housing question and the opposing concepts of community and society elaborated by Ferdinand Tönnies in 1887, ending with reflections on the “corrosion of character” of the flexible man of Richard Sennett and with the importance of the community of Zygmunt Bauman (2001). In this context, for the research it was fundamentally focus the attention on the dynamics of a European society that is changing, in which the problems of housing and construction in the suburbs represent a fundamental policy today. Suburbs, which contain a combination of past trends and ideas for the future, by which we measure ourselves today.Ascolta
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ANGELINO, Antonio. "Trasformazione strutturale e riposizionamento competitivo dell'industria vietnamita: il ruolo delle politiche per il business environment." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2018. http://hdl.handle.net/11392/2478794.

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Abstract:
A partire dalle riforme del Doi Moi del 1986, il Vietnam sperimenta consistenti processi di transizione economica e di sviluppo industriale che hanno conferito all’esperienza del paese sudest-asiatico una crescente rilevanza nell’ambito della letteratura accademica e della pubblicistica delle istituzioni finanziarie internazionali. In questo contesto, la peculiarità degli scenari storici, geopolitici e degli equilibri socio-economici in cui si colloca il decollo industriale vietnamita, così come il carattere ibrido dell’approccio di policy making governativo, rendono difficile trovare interpretazioni univoche sulle determinanti di sviluppo del paese e sulle implicazioni politiche che ne derivano. L’obiettivo del nostro lavoro di ricerca è quello di investigare una serie di questioni di fondo legate alla traiettoria di sviluppo industriale del Vietnam adottando una pluralità di categorie interpretative e di strumenti analitici. In primo luogo, abbiamo adottato un approccio teso ad inquadrare lo schema di sviluppo vietnamita nell’ambito del contesto regionale asiatico, approfondendo le dinamiche storiche, l’eterogeneità dei modelli di sviluppo e l’evoluzione degli schemi interpretativi che hanno fatto da sfondo ai processi di sviluppo dell’Asia Orientale. In questo contesto, abbiamo provato ad inquadrare il progressivo delinearsi dell’esperienza di industrializzazione vietnamita. In secondo luogo, abbiamo effettuato una ricostruzione storica dei più importanti crocevia della transizione vietnamita soffermandoci sulle principali svolte in termini di politica economica, industriale e commerciale dalla riunificazione del paese ad oggi. Su queste basi, esplorando i principali documenti di pianificazione, si è giunti all’identificazione di una categorizzazione tra due approcci alternativi di policy, ovvero le “market-stimulating policies” e le politiche di pianificazione selettiva. In seguito, la nostra analisi ha evidenziato sul piano empirico l’evoluzione dei fattori della trasformazione strutturale vietnamita mettendo in luce le dinamiche di trasformazione produttiva e specializzazione competitiva che hanno caratterizzato l’economia del paese a partire dagli anni Duemila. Infine, ci siamo concentrati sul tema dell’eterogeneità del sistema economico del Vietnam, focalizzandoci sulla divergenza degli ostacoli e delle domande di policy che caratterizzano gli agenti economici vietamiti sulla base delle loro caratteristiche produttive. In questo contesto, prendendo in considerazione i vincoli relativi a quattro dimensioni di business environment di un campione di circa 2000 imprese vietnamite, relativamente agli anni 2009 e 2015, i dati mettono in evidenza come determinate caratteristiche delle imprese possano contribuire significativamente alla definizione della severità degli ostacoli di business environment. A tal proposito, dai dati emerge una struttura essenzialmente dualistica del sistema produttivo vietnamita. Da un lato, un segmento di imprese più dinamico e integrato, costituito da aziende strutturate e internazionalizzate operanti nei settori a più alto valore aggiunto, riporta di essere significativamente più penalizzato da vincoli legati alla qualificazione della manodopera e meno danneggiato nelle dimensioni di accesso alla finanza, competizione informale e trasporti; dall’altro lato, al contrario, un segmento di imprese meno avanzate e performanti, composto principalmente da piccole imprese domestiche operanti sul mercato interno ed in settori tradizionali, tende a non considerare i vincoli di capitale umano particolarmente significativi concentrandosi prevalentemente nel riportare ostacoli relativi alle altre tre dimensioni di accesso al credito, competizione informale e trasporti.
In the course of the last decades the Vietnamese economic transition and industrial development experience has assumed an increasing relevance within the economic academic literature and the international financial institutions’ publication activity. In particular, the activation of sustained economic growth dynamics associated to a rapid industrialization has led many scholars to include Vietnam among the successful experiences of the East Asian region. In terms of policy implications, the development trajectory of the country has become an important observatory to test the effectiveness of the convergence models promoted by the mainstream literature and/or to elaborate theoretical innovations alternative to the Washington and Post-Washington Consensus interpretations. In this framework, the peculiarity of the historical, geopolitical scenarios and the socio-economic equilibria in which it is possible to situate the Vietnamese industrial takeoff, as well as the hybrid character of the government policy-making approach, make difficult to identify univocal interpretations concerning the country’s development determinants and the resulting policy implications. The purpose of our research is to investigate a series of fundamental issues related to the Vietnamese industrial development trajectory relying on a plurality of theoretical categories and analytical tools. In the first place, we adopt an approach intended to frame the Vietnamese development pattern within the Asian context, focusing on the historical dynamics, the heterogeneity of the development models in the region and the evolution of the interpretative schemes that formed the background of the East Asian regionalization and development process. In this context, we make the effort to extend this picture to the progressive emergence of the Vietnamese industrialization experience. In the second place, we carry out a historical reconstruction of the most important crossroads of the Vietnamese transition from the Reunification to the current days focusing on the main turning points in terms of economic, industrial and trade policy. On this basis, by means of an analysis of the main planning documents, we identified a categorization between two alternative industrial policy approach, i.e. the “market-stimulating” and the selective planning approaches. Finally, we focus on the issue of the heterogeneity of the Vietnamese economic system, exploring the divergence in the obstacles and demands of policy that characterize the Vietnamese economic agents. In this framework, taking into account the constraints related to four dimensions of business environment on a sample of about 2000 Vietnamese firms, related to the years 2009 and 2015, the data exhibit how the firms’ specific characteristics are likely to contribute to explain the nature and the severity of their business environment constraints. In this regards, from the data it emerges a structure of the Vietnamese productive system which is essentially dualistic. On a side, a segment of more dynamic and integrated firms, consisting of large and internationalized enterprises operating in the higher value added sectors, reports to be significantly more penalized from constraints associated to the lack of qualified workforce and less affected from the dimensions of access to finance, informal competition and transport; on the other side, conversely, a segment of less advanced and performing enterprises, mainly consisting of small domestic firms operating in the domestic market and traditional sectors, tends to not consider as particularly significant the obstacles related to human capital constraints, being majorly concerned with respect to the other three dimensions of access to finance, informal competition and transport.
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CORNARO, ALESSANDRA. "modelli neokeynesiani per l'analisi delle politiche monetarie ottimali con prezzi vischiosi: un approccio non lineare." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/634.

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Abstract:
La tesi è organizzata come segue: nella prima parte viene presentato il background matematico necessario per studiare il modello, introducendo la nozione di sistema dinamico (capitolo 2). Succesivamente viene introdotto il background economico, con il concetto di determinatezza sia dal punto di vista tecnico, con esempio applicativo, che dal punto di vista dei modelli presenti in letteratura in cui viene impiegato. Nella seconda parte viene presentato il framework analitico, basato sul modello di Woodford. In seguito, si passa studiare il modello con lo strumento della loglinearizzazione, fornendo le relazioni di equilibrio attorno allo stato stazionario. Poi si specifica il modello in un caso particolare e si prosegue per ottenere la versione non lineare del modello, introducendo nuove ipotesi compatibili con il framework analitico, in modo da poter studiare la determinatezza dell'equilibrio.
The thesis is organized as follow: we start presenting, in the first part, the mathematical background we need to study our model, introducing at first the notion of dynamical system, more specifically in the discrete time, as our model required (Chapter 2). Afterwards, for the economical background (Chapter 3-4), the concept of determinacy of the equilibrium is analyzed from the technical point of view for linear models, providing the analytical conditions that let us obtain a unique and determinate equilibrium. Once explored the techniques, we give an exhaustive example that allows us to better understand from the mathematical point of view the concept of determinacy and how it is linked to the concept of stability. After that, a brief survey of the models that involved the study of determinacy is exposed, showing the several fields of application. Then, since in our model of monetary policy we imply different interest-rate policy rules in order to study the stability of the macroeconomic system, we provide a short preamble of the rules for the operating target interest rate set by Central Bank. In the second part the analytical framework is presented. The starting point is a model for price level determination in a cashless economy, where nominal rigidities are introduced, based on Woodford's work and we give the equilibrium relations of the model in the implicit form (Chapter 5). Afterwards, we build the model in a particular case (Chapter 6), by specifying the functions involved in the model by using utility function of C.R.R.A. type and linear production function, compatible with the analytical characterization. In this way we get the components of a general economic equilibrium model, consistent with the optimizing behavior of households and firms. The results obtained after the specification of the functions are the same we can find in the analysis proposed by Walsh. At this point, we obtain the log-linearized version of the model that is the starting point for the study of the stability of the system in the linear case. This procedure let us find a two equations forward-looking and rational-expectations model for inflation and the output gap. Then we briefly present the different policy regimes used in the analysis according to our framework, providing the interest-rate relations that close the model Since our intention is to find a nonlinear version of the model, the step of using the log-linearization is essential in order to understand and to underline how this tool is useful not only for studying the equations around the steady-state but also to make these relations more treatable from a mathematical point of view: in fact it is important in order to figure out the obstacles we faced to build the nonlinear model and to find the solutions proposed in this work. In the third part (Chapter 7), to reach our purpose to go beyond the log-linearized and simplified version of the model, we try, under some assumption compatible with the behavior of the agents, to provide nonlinear conditions for this model. This is meaningful in order to avoid loss of informations due to the limited analysis around a neighborhood of the steady-state. Once illustrated the nonlinear model and the equilibrium relation, we study the determinacy of the equilibrium, using the techniques shown in the first part, under two different interest rate specifications that close the model. Chapter 8 concludes.
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CORNARO, ALESSANDRA. "modelli neokeynesiani per l'analisi delle politiche monetarie ottimali con prezzi vischiosi: un approccio non lineare." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/634.

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Abstract:
La tesi è organizzata come segue: nella prima parte viene presentato il background matematico necessario per studiare il modello, introducendo la nozione di sistema dinamico (capitolo 2). Succesivamente viene introdotto il background economico, con il concetto di determinatezza sia dal punto di vista tecnico, con esempio applicativo, che dal punto di vista dei modelli presenti in letteratura in cui viene impiegato. Nella seconda parte viene presentato il framework analitico, basato sul modello di Woodford. In seguito, si passa studiare il modello con lo strumento della loglinearizzazione, fornendo le relazioni di equilibrio attorno allo stato stazionario. Poi si specifica il modello in un caso particolare e si prosegue per ottenere la versione non lineare del modello, introducendo nuove ipotesi compatibili con il framework analitico, in modo da poter studiare la determinatezza dell'equilibrio.
The thesis is organized as follow: we start presenting, in the first part, the mathematical background we need to study our model, introducing at first the notion of dynamical system, more specifically in the discrete time, as our model required (Chapter 2). Afterwards, for the economical background (Chapter 3-4), the concept of determinacy of the equilibrium is analyzed from the technical point of view for linear models, providing the analytical conditions that let us obtain a unique and determinate equilibrium. Once explored the techniques, we give an exhaustive example that allows us to better understand from the mathematical point of view the concept of determinacy and how it is linked to the concept of stability. After that, a brief survey of the models that involved the study of determinacy is exposed, showing the several fields of application. Then, since in our model of monetary policy we imply different interest-rate policy rules in order to study the stability of the macroeconomic system, we provide a short preamble of the rules for the operating target interest rate set by Central Bank. In the second part the analytical framework is presented. The starting point is a model for price level determination in a cashless economy, where nominal rigidities are introduced, based on Woodford's work and we give the equilibrium relations of the model in the implicit form (Chapter 5). Afterwards, we build the model in a particular case (Chapter 6), by specifying the functions involved in the model by using utility function of C.R.R.A. type and linear production function, compatible with the analytical characterization. In this way we get the components of a general economic equilibrium model, consistent with the optimizing behavior of households and firms. The results obtained after the specification of the functions are the same we can find in the analysis proposed by Walsh. At this point, we obtain the log-linearized version of the model that is the starting point for the study of the stability of the system in the linear case. This procedure let us find a two equations forward-looking and rational-expectations model for inflation and the output gap. Then we briefly present the different policy regimes used in the analysis according to our framework, providing the interest-rate relations that close the model Since our intention is to find a nonlinear version of the model, the step of using the log-linearization is essential in order to understand and to underline how this tool is useful not only for studying the equations around the steady-state but also to make these relations more treatable from a mathematical point of view: in fact it is important in order to figure out the obstacles we faced to build the nonlinear model and to find the solutions proposed in this work. In the third part (Chapter 7), to reach our purpose to go beyond the log-linearized and simplified version of the model, we try, under some assumption compatible with the behavior of the agents, to provide nonlinear conditions for this model. This is meaningful in order to avoid loss of informations due to the limited analysis around a neighborhood of the steady-state. Once illustrated the nonlinear model and the equilibrium relation, we study the determinacy of the equilibrium, using the techniques shown in the first part, under two different interest rate specifications that close the model. Chapter 8 concludes.
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Bonasera, Jacopo <1992&gt. "Una scienza plausibile per un oggetto sfuggente. Popolazione, societa e governo nel pensiero politico di T.R. Malthus." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10154/1/Bonasera%2C%20Tesi%20di%20dottorato.pdf.

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Abstract:
Questa tesi è un’analisi storico-concettuale del pensiero politico di Thomas Robert Malthus. Si vedrà in particolar modo come la crisi rivoluzionaria tardo settecentesca, cui si sommano i rivolgimenti economici e sociali connessi alla nascita della produzione manifatturiera, spinge l’autore a ripensare alcuni concetti fondamentali del pensiero politico moderno. Popolazione, società, governo e costituzione sono gli oggetti principali di questa ricerca: il principio di popolazione è la legge scientifica cui il reverendo Malthus ricorre per elaborare le proprie teorie sul governo, il quale deve sempre porsi come scopo quello di preservare – o migliorare – la costituzione della società. La presenza politica di masse di poveri in società conduce l’autore alla ricerca di un principio scientifico in grado di fondare nella natura le gerarchie e la disuguaglianza da più parti contestate; in quanto dipendono da «leggi fondamentali», per Malthus le gerarchie e la disuguaglianza che da esse deriva sono un tratto costitutivo della società. La teologia, la morale e l’economia politica sono scienze di cui l’autore si serve per argomentare intorno all’incontestabile natura della povertà e della disuguaglianza tra i sessi, e per affermare le modalità di una loro proficua amministrazione. In India e in Irlanda, poi, le condizioni naturali di cui il principio di popolazione suggella la necessità si scoprono soggette a sfide del tutto originali rispetto a quelle osservabili in Inghilterra. Lì, allora, lo sforzo malthusiano di costruire una scienza all’altezza della complessità dell’oggetto sociale rivela con somma chiarezza la propria ambizione di naturalizzare la politica e garantire le condizioni di disciplinamento degli individui al lavoro e alla subordinazione. Il dispositivo di naturalizzazione che giace al cuore del sistema malthusiano rappresenta la cifra del problema Malthus che apre questa ricerca e ne scandisce i momenti salienti.
This thesis is a conceptual-historical analysis of the political thought of Thomas Robert Malthus. In particular, I will highlight how the late Eighteenth-century revolutionary crisis, combined with the economic and social upheavals connected to the birth of the first factory-systems, led the author to rethink some fundamental concepts of modern political thought. Population, society, government and constitution are the main objects of my research: the principle of population is the scientific law that Malthus formulated to elaborate his theories on government, which for him must always aim at preserving - or improving - the constitution of society. The political presence of masses of poor people in society pushed the author to find a scientific principle capable of grounding in nature the hierarchies that were contested by many; insofar as they depend on "fundamental laws", for Malthus hierarchies and inequality are constitutive of society. Theology, morality and political economy are the main disciplines that the author used both to argue that poverty and female “delicacy” are natural, and to affirm the ways in which they can be profitably governed. In India and Ireland - two places that Malthus looked at because of the strategic position they occupied within the British Empire - the natural conditions of which the principle of population seals the necessity are found to be subject to completely original challenges compared to those observed in England. There, the Malthusian effort to construct a science equal to the social object reveals its ambition to naturalise politics and guarantee the conditions for disciplining individuals, men and women, to work and stop nourishing “unreasonable” expectations of wellbeing. The naturalisation device that lies at the heart of the Malthusian system represents a key element of the Malthusian problem that opens this research and marks its salient moments.
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KOREN, URSULA. "Artefatto e natura : la proposta di Alvar Aalto per il palazzo delle Nazioni a Ginevra." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/11578/278347.

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DIANA, GIUSEPPE. "Applicazione di tecniche diagnostiche non distruttive per la caratterizzazione dei materiali costruttivi di natura carbonatica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266236.

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Abstract:
The geological district of Cagliari and the Maltese archipelago are composed mainly of limestones, the most important of which are the Oligo-Miocenic Limestone of Cagliari and the Globigerina Limestone, which are widely used in construction. The Oligo-Miocenic limestone of Cagliari is commonly known to exist as three main types: “Pietra Forte”, “Tramezzario” and “Pietra Cantone”. The Globigerina Limestone is commonly known to exist as two main types: "Franka" and "Soll", which terms derive from the terminology used by quarry and construction workers. Currently many buildings of Cagliari and Maltese buildings are still being built using limestone; in addition all the important historical buildings in Cagliari and in Malta are also constructed in this material, among these the most important Maltese monuments belong to UNESCO World Heritage. The Oligo-Miocenic limestone of Cagliari and the Globigerina Limestone (as the type "Soll" of Globigerina Limestone), manifest problems of durability and weathering resistance, especially due to the presence of soluble salts. Thus the ability to distinguish the types of limestone before extraction from the quarry and its use in construction and restoration is of prime importance. As regards the Globigerina Limestone, for hundreds of years in Malta the selection of this limestone has been entrusted to quarry and construction workers, who with their experience and using primarily visual and tactile criteria, can usually identify a suitable material for construction and distinguish between types, something which is impossible for a person not experienced in this field. The current work provides an example of how it is possible to distinguish between the different types of Oligo-Miocenic limestone of Cagliari and Globigerina Limestone, at least those at the "extremes" of the range of types, and their water absorption characteristics (fundamental when durability is being considered), using non-destructive analytical methods - ultrasonic and thermographic methods - in a novel way for this specific material. These methods should offer an additional option to the macroscopic identification of these materials and conventional laboratory tests. It is also useful to distinguish the type and quality of the limestone used in an existing construction in order to perform a diagnosis of the state of conservation of the work and to be able to perform, more consciously, an eventual intervention of restoration. In this perspective, in this work, taking into account the interesting results obtained in the experiments carried out in laboratory, are also presented the results of in situ experiments, carried out on monumental and modern structures. The on-site analysis were performed using the same techniques used for laboratory measurements -ultrasonic and infrared measures-, these non-destructive techniques are used to perform speditive and reliable analysis and allow to operate without causing damage to the structures.
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Lozza, Enrico. "Studio sulle nuove politiche comunali per la riduzione dei rifiuti e una raccolta differenziata di qualità." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2219/.

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