Dissertations / Theses on the topic 'Politiche per il paesaggio'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Politiche per il paesaggio.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 dissertations / theses for your research on the topic 'Politiche per il paesaggio.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

DI, DOMENICO ALFONSO. "Le politiche per il paesaggio nel processo di costruzione di nuovi frames cognitivi : il caso dell'Osservatorio sperimentale del Delta del Po come strumento di partecipazione delle comunità locali." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/11578/278557.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

SANTARSIERO, VITTORIA. "Matera e i territori del cibo. Modelli di innovazione per il food system e la valorizzazione dei paesaggi rurali attraverso le politiche del cibo e i processi creativi dell’agro-industria." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/149102.

Full text
Abstract:
The following work analyses the socio-economic and spatial dynamics of “Matera food city-region” and tests the role of innovation model, food policies and creative processes to enhance urban and rural foodscape. The research looks for answers at some questions. The first is about dynamics and flows on Matera food city region considering involved spaces, actors and economies through a critical process that studies city and countryside. The second question moved to the necessity to define a model that is able to represent and interpret the analysed dynamics and flow, and to give back useful output. The third question works on results of previous phases and deepens analysis on Matera food city region to find enhanced possibilities and strategies for the territory. The critical reflection on the three answers makes necessary another demand. The fourth query deepens the role of multimedia platforms as tools to represent spaces and dynamics, and to provide ideas to innovate strategies for food territories. In the final part, this work gives an applicative example, proving the role of the platform Atlante del cibo Matera as a tool that creates links between involved actors and processes on Matera food city region and builds food governance. This research is articulated in three complementary phases, recognizable in the overall structure. First, the work deepens critically the theory, by the study of the role of food in urban planning in the last two decades. In this section the research provides definitions of food system, food space and food policy and introduces international and national governance processes on food. This phase introduces research theme and is the theoretical basis for later stages. The second section is a disciplinary work based on analysis on field and the reconstruction of food system by the interpretation of organizational models detected in the territory. The analysis regards the phases of food system (production, processing, distribution and consumption) on Matera food city region. In the final section, the comment of results is the basis to rebuild geographies of Matera food territories. Finally, this phase explains the application model, shared between city, university and enterprise. The application shows the working ability of Atlante del Cibo Matera in the formulation of strategies that enhanced territories by food. This work aims to shows the opportunity for Matera food city region to innovate itself by a vision that combines culture, rural landscapes, heritage and society through food. From this perspective innovation gives the tool for the implementation of interactive and heritage atlas that proposes participatory and synergic governance.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è studiare l’articolazione delle dinamiche socio-economiche e spaziali nella Matera food city region, e testare la capacità degli strumenti di innovazione, delle politiche del cibo e dei processi creativi nella valorizzazione dei paesaggi rurali. Il lavoro di ricerca muove a partire dalla costruzione di risposte ad un serie di quesiti che scompongono e chiarificano l’intero percorso. Il primo riguarda la riflessione sulle dinamiche e sui flussi che interessano la food city region, considerando spazi, attori e economie implicate, attraverso un approccio che esamina criticamente la città e la campagna. Il secondo quesito muove dalla necessità di definire un modello di rappresentazione consono alla restituzione delle dinamiche osservate sul territorio e capace di restituire degli output a partire dall’interpretazione critica dei fenomeni. Il terzo riflette sulle caratteristiche della Matera food city region per individuarne potenzialità da cui articolare strategie per i territori del cibo. Il commento delle risposte alle prime questioni sarà il presupposto per la formulazione di un ulteriore quesito che riguarda il ruolo che possono avere gli strumenti innovativi in questo processo, di cui si fornirà un modello applicativo condiviso tra più attori nella parte finale dell’elaborato. Questo lavoro di ricerca si compone di tre operazioni differenti e fortemente complementari, ma tuttavia riconoscibili nella struttura della tesi. La prima riguarda lo studio critico della letteratura con una ricostruzione del ruolo assunto dal cibo nel corso dell’ultimo ventennio nella pianificazione delle città e dei territori. A seguire alcune definizioni sul sistema del cibo, sulle spazialità della ricerca e sulle politiche e regolamentazioni internazionali e nazionali. L’introduzione alla tematica della ricerca sarà la base disciplinare su cui saranno presentati i quesiti, gli obiettivi, i materiali e i metodi utilizzati. In chiusura della prima parte sarà introdotto il contesto della ricerca. La seconda parte della tesi è un lavoro più disciplinare e riferisce della ricerca sul campo attraverso la ricostruzione del sistema del cibo mediante l’analisi e l’interpretazione dei modelli organizzativi riconoscibili sul territorio in termini spaziali, ma anche quantitativi e qualitativi. Il riferimento in questa fase è stato lo studio delle performance delle varie fasi in cui è stato diviso a monte il sistema del cibo (produzione e trasformazione, trasporto e distribuzione, consumo). Una tematizzazione delle fasi dell’indagine che ha chiarito le relazioni tra spazialità, attori e dinamiche e le connessioni tra i vari processi nella fase di ricostruzione complessiva del fenomeno, svolta allo scopo di restituire una interpretazione critica del processo. Nella terza parte il commento dei risultati dell’analisi consentirà di ricostruire una lettura della geografia del territorio attraverso la lente del cibo. Saranno specificate le basi su cui è stato articolato il modello applicativo condiviso tra città, università e impresa che prova ad utilizzare uno strumento innovativo per la formulazione di strategie operative capaci di valorizzare i territori in chiave cibo. Matera e la sua food city region possono riarticolarsi in una visione che combina i processi culturali e agro-forestali dei paesaggi autentici lucani con la dimensione sistemica del cibo capace di relazionare tra loro patrimoni filiere e società. L’innovazione in tal senso può fornire gli strumenti per l’implementazione di atlanti patrimoniali interattivi e in grado di proporre governance partecipate e sinergiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

RABELLO, LYRA ANA PAULA. "L'identità culturale e lo sviluppo socio economico della regione Serrana nello stato di Espìrito Santo in Brasile. Una strategia per il governo della trasformazione territoriale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/84.

Full text
Abstract:
Nell'ultimo decennio il processo di sviluppo insediativo ha avuto un impatto rilevante sul territorio della regione di montagna dello Stato di Espírito Santo. Di conseguenza occorre una pressione sull'economia, sull'ambiente e sull'identità culturale della regione. Il contributo di questa ricerca è il suggerimento di uno strumento per il governo della trasformazione del territorio serrano all'associazione per lo sviluppo sostenibile della regione di montagna dello Espírito Santo; un approccio orientato ad utilizzare meglio le risorse del paesaggio culturale della regione per apportare migliorie alla qualità complessiva del territorio Serrano.
The impact of the new rural space developments on spatial quality in the Espírito Santo State mountain region has been intensified in the past decade. It brings pressure to bear on the economy, the environment and the cultural identity with consequences to the health and safety of the region. This research contribution is the suggestion of an additional action programme to the 'Espírito Santo mountain region sustainable development association' ADEMES. A development-oriented approach addressed to make a better use of the Serrana Region's cultural landscape to improve the quality of its changing rural space.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

RABELLO, LYRA ANA PAULA. "L'identità culturale e lo sviluppo socio economico della regione Serrana nello stato di Espìrito Santo in Brasile. Una strategia per il governo della trasformazione territoriale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/84.

Full text
Abstract:
Nell'ultimo decennio il processo di sviluppo insediativo ha avuto un impatto rilevante sul territorio della regione di montagna dello Stato di Espírito Santo. Di conseguenza occorre una pressione sull'economia, sull'ambiente e sull'identità culturale della regione. Il contributo di questa ricerca è il suggerimento di uno strumento per il governo della trasformazione del territorio serrano all'associazione per lo sviluppo sostenibile della regione di montagna dello Espírito Santo; un approccio orientato ad utilizzare meglio le risorse del paesaggio culturale della regione per apportare migliorie alla qualità complessiva del territorio Serrano.
The impact of the new rural space developments on spatial quality in the Espírito Santo State mountain region has been intensified in the past decade. It brings pressure to bear on the economy, the environment and the cultural identity with consequences to the health and safety of the region. This research contribution is the suggestion of an additional action programme to the 'Espírito Santo mountain region sustainable development association' ADEMES. A development-oriented approach addressed to make a better use of the Serrana Region's cultural landscape to improve the quality of its changing rural space.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

SANTARELLI, PAOLO. "Percorsi lenti per nuove visioni nel paesaggio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2014. http://hdl.handle.net/11581/401778.

Full text
Abstract:
La ricerca si pone nel solco della riflessione disciplinare relativa al progetto di paesaggio, rinnovata nell'ultimo decennio dalla prospettiva della Convenzione Europea per il Paesaggio. L'oggetto di ricerca e' costituito dai percorsi lenti, ovvero i tracciati a carattere storico, culturale, naturalistico, che innervano il territorio. Il tema si riferisce al contesto disciplinare in quanto pratica di paesaggio che induce ad approfondire il tema della ''percezione dei paesaggi da parte delle popolazioni'', ed al contempo, indagare nuove strategie per i processi trasformazione dei territori. Obiettivo della ricerca e' affrancare i percorsi lenti dall'insieme generico delle percorrenze leggere, verificandoli come risorsa per il progetto dei paesaggi attraversati, capaci di tradurre la dimensione lenta, nel suo carattere ampio ed evocativo, in scenari strategici di trasformazione del territorio, orientati a prospettive di sviluppo sostenibile. La ricerca prende avvio da una lettura del rapporto fra dimensione lenta e veloce nel contesto attuale dei territori e nella storia della progettazione della citta', procedendo per antitesi e similitudini di casi. L'indagine dei casi studio permette di definire i caratteri dei percorsi lenti secondo una chiave di lettura spazio temporale. L'oggetto di ricerca viene interpretato secondo il modello di studio dell'ipertesto paesistico applicato al paesaggio, gia' proposto nel contesto disciplinare. Gli strumenti sono stati prevalentemente bibliografici ed in parte sopralluoghi sul posto. La ricerca ha preso in esame un insieme di casi utili per definire i contorni ed il metodo di lavoro. Ai fini della verifica dell'ipotesi di ricerca, si e' ritenuto necessario indagare i casi secondo una chiave di lettura spazio temporale. Dunque, la ricerca si e' concentrata su tre casi: Cammino di Santiago; High Line di New York; Raggi Verdi di Milano. La selezione e' stata fatta in funzione della loro particolare capacita' di esplicitare la relazione evolutiva, avvenuta nello spazio e nel tempo, fra percorso lento e paesaggi attraversati
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/1/Rizzello_Katia_TESI.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Rizzello, Katia <1978&gt. "Politiche europee per lo sviluppo locale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2154/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Pesavento, Valeria <1993&gt. "Politiche ambientali per l’inquinamento e criminalità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14328.

Full text
Abstract:
Il primo capitolo è incentrato sulla differenza tra beni comuni ed esternalità. Il secondo capitolo tratta delle politiche ambientali sia internazionali che europee. Il terzo capitolo riguarda la criminalità legata all’ambiente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Doghri, Yasmin <1992&gt. "Strategie e politiche per lo Sviluppo dell'Africa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11735.

Full text
Abstract:
Questa tesi si propone di sfatare alcuni luoghi comuni sul sottosviluppo endemico del continente africano. Attraverso un’analisi delle dinamiche demografiche, economiche e istituzionali che si stanno manifestando in Africa, verranno messe in luce le numerose opportunità che questo continente può offrire. Lo scopo della tesi è identificare gli approcci allo sviluppo che si sono rivelati inefficaci e individuare quelli che, invece, hanno contribuito al miglioramento reale delle condizioni economiche. La tesi è suddivisa in tre parti. Nella prima viene effettuata un'analisi delle condizioni che contraddistinguo l'economia africana, mettendo in evidenza come una lettura tradizionale e omogenea del continente possa portare ad un approccio sbagliato alle politiche di sviluppo. La seconda parte della tesi è dedicata per l'appunto a una rassegna della letteratura economica che ha criticato le tradizionali politiche di aiuto, ritenute non solo poco efficaci, ma in alcuni casi distorsive. La terza parte viene invece dedicata alle nuove politiche di sviluppo che si stanno realizzando in alcune realtà africane: dagli investimenti esteri cinesi, ai distretti tecnologici, ai grandi progetti ambientali internazionali, alle strategie di migrazione circolare con i paesi europei.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Stigliano, Messuti Giovanni <1997&gt. "Mensōrē ja nai! – L’impatto delle politiche di State building sul paesaggio dell’isola di Okinawa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20006.

Full text
Abstract:
Il presente studio si propone di analizzare in che misura il processo di State building – ovvero, quando l’autorità statale utilizza il potere di cui è depositaria per eliminare le resistenze interne e convogliare verso un sedicente “centro” le risorse disponibili – abbia saputo modificare il paesaggio dell’isola maggiore di Okinawa a vantaggio della classe dirigente, ponendo in evidenza il nesso tra cambi di policy e variazioni nell’ambiente circostante. In linea di principio, la nostra tesi è che, in presenza di una forte spinta ideologica o nel nome di un economismo totalizzante, sussista la possibilità che suddetto “centro” decida di dichiarare guerra a quegli spazi interstiziali entro cui si esercitano la libertà e socialità dei cittadini, arrivando a eliminare con la forza ciò che non collima con le sue astrazioni pur di sostanziarle, e che ciò si verifichi con maggiore violenza in mancanza di una sovranità stabile e consensuale. Adattando le considerazioni della critica post-Strutturalista (James C. Scott, Michel Foucault, David Harvey, Henri Lefebvre ed Edward W. Soja) al nostro oggetto di studio, si può notare come riforme introdotte in campi anche molto distanti tra loro (fisco, anagrafe, catasto) e da padroni differenti (Giappone imperiale, Amministrazione americana, Giappone postbellico) condividano il medesimo obiettivo di rendere leggibile – amministrativamente parlando – il paesaggio dell’isola agli occhi dello Stato centrale, in modo da meglio sfruttarne le ricchezze e disperdere gli elementi di disturbo, primo fra tutti lo sviluppo di un’autentica identità okinawana. Gli ambiti in cui tale transizione è stata e continua a essere più evidente, e che pertanto vanno a costituire le quattro macroaree di analisi, sono i seguenti: • Abitazioni e industria edilizia; • Regimi di proprietà e d’impresa; • Estrazione e redistribuzione delle risorse; • Servizi ai cittadini e burocrazia; Benché detti strumenti epistemologici non siano mai stati applicati allo studio della realtà okinawana prima d’ora, riteniamo che essa rappresenti un case study particolarmente ricco di interesse, in quanto: 1. Riunisce in sé le storture del capitale sia del XX (organized/entrepreneurial capitalism) che del XXI (disorganized/speculative capitalism) secolo, manifestandole in una scala più facilmente osservabile da parte del ricercatore; 2. Costituisce un’unità insulare di discreta estensione territoriale, a sua volta inglobata in un più vasto Stato-nazione insulare di cui riproduce debolezze e contraddizioni; 3. È stata a lungo apolide e utilizzata quale merce di scambio in schermaglie geopolitiche, vedendosi negato il proprio diritto all’autodeterminazione; 4. Presenta un contesto idrogeologico, faunistico e ambientale di rara bellezza e fragilità, sul quale gli effetti collaterali delle politiche di accentramento – soprattutto per quanto concerne l’edilizia e le opere pubbliche – sono particolarmente evidenti; 5. È vittima di dinamiche socioeconomiche sperequate di matrice post-coloniale da cui gran parte dell’Asia Orientale si è ormai emancipata, la cui persistenza è da imputarsi alla dipendenza indotta dal mainald giapponese (hondo). Scopo ultimo dello studio, al di là di risalire alle ragioni – talvolta eminentemente politiche, talvolta afferenti a un sostrato antropologico più difficile da disaminare – alla base delle decisioni prese dal governo di turno, è quello di individuare possibili strategie di crescita per il futuro, in grado di garantire autonomia e sviluppo sostenibile a una realtà che, con l’avanzare della globalizzazione, rischia sempre più di essere travolta dal corso degli eventi, nonché di veder fagocitate quelle particolarità paesaggistiche che costituiscono il suo vero tesoro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Fantini, Alberto. "Il paesaggio come risorsa: progetti per la città adriatica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5328/.

Full text
Abstract:
La sostenibilità ambientale ed il risparmio energetico rappresentano temi di grande attualità,forse non ancora sufficientemente approfonditi nel contesto dei territori costieri con una vocazione prevalentemente turistica. Il paesaggio marittimo della costa adriatica, con particolare attenzione alle zone di Ravenna e Jesolo, viene riletto attraverso le esperienze didattiche raccolte e rielaborate in questa sede, come vera e propria risorsa. Nel primo caso (Laboratorio di progettazione architettonica I) dedicato alla valorizzazione della foce dei Fiumi Uniti a Ravenna, si sono utilizzati il paesaggio e le emergenze architettoniche del territorio come fonti di ispirazione per la realizzazione di un percorso didattico. La seconda esperienza (Laboratorio di costruzione dell’architettura I), il progetto di un’unità abitativa sviluppata secondo criteri di sostenibilità ambientale sul litorale pugliese, rappresenta un momento di approfondimento di alcuni aspetti tecnici della costruzione, per ciò che riguarderà la ricerca e l’uso dei materiali più performanti. L’ultimo contributo (Laboratorio di sintesi finale), il progetto per la riqualificazione di un’area presso la località di Jesolo, sintetizza al suo interno gli interessi e le conoscenze maturate nel corso delle precedenti esperienze progettuali. Le riflessioni progettuali elaborate all’interno del laboratorio di progettazione del primo anno e del laboratorio di sintesi finale oltre a rappresentare le esperienze di inizio e fine del mio percorso universitario, ne restituiscono bene l’evoluzione, mettendo chiaramente in risalto come la mia attenzione nei confronti del paesaggio sia mutata nel corso degli anni. Nel primo caso la volontà è stata quella di rispettare la memoria del luogo senza modificarne l’identità, per questo si è scelto di collocare lungo il corso dei Fiumi Uniti, dall’immaginaria sorgente, all’incontro tra il Montone ed il Ronco, fino alla foce presso Lido di Dante, una serie di padiglioni che rappresentano gli elementi salienti del territorio ravennate. Per quanto riguarda Jesolo, invece, a causa delle pregresse condizioni dell’area oggetto dell’intervento, si è proceduto in modo più deciso, azzerando il lavoro di urbanizzazione primaria già effettuato, al fine di realizzare un “parco della ricerca”, all’interno del quale sviluppare energia biochimica attraverso l’uso di materia micro-algale, con l’intento di garantire al progetto nel suo insieme tanto una sostenibilità ambientale, quanto economica. Tra queste due esperienze un approfondimento sul tema del risparmio energetico, con il progetto per un’unità abitativa sul litorale pugliese, mette in luce l’interesse ed il progressivo avvicinamento a tematiche legate alla sostenibilità ambientale in ambito architettonico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Fontana, Andrea. "Architettura e paesaggio del fiume: Un progetto per il panaro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8016/.

Full text
Abstract:
1_analisi sul territorio della bassa pianura modenese nell'area compresa tra Bomporto e Camposanto 2_abaco dei criteri di intervento per la ricostruzione post sisma, diviso su tre livelli: infrastrutture, architettura e paesaggio 3_masterplan e progetto di un percorso ciclo-pedonale sull'argine del fiume Panaro (centro abitato, corti crollate, corti produttivamente attive, sistema di edifici crollati, conservati e riconvertiti, interruzione del percorso, mitigazione delle infrastrutture, stazione ferroviaria)
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Mastropietro, E. "Ripensare l'immagine della città : politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/2434/69460.

Full text
Abstract:
La ricerca, dal titolo "Ripensare l’immagine della città : politiche e pratiche di riqualificazione urbana in Europa", ha come obiettivo principale l’analisi di alcune problematiche relative ai processi di riqualificazione dello spazio urbano che interessano le città europee contemporanee. Il punto di partenza dell’analisi si concentra sulla constatazione di come la crisi del modello industriale tradizionale, abbia determinato un processo di trasformazione del tessuto fisico e del paesaggio delle città, a cui le amministrazioni pubbliche locali hanno dovuto rispondere promuovendo programmi ed interventi di riqualificazione urbana. Al centro dello studio condotto sui processi di rivalorizzazione di quelle che sono definite come "aree di crisi del tessuto urbano", si pone l’analisi del paesaggio, interpretato da una prospettiva sistemica e quindi inteso come la rappresentazione delle dinamiche territoriali. Tema centrale della ricerca è lo studio delle politiche e delle pratiche promosse dall’Unione Europea nell’ambito della progettazione e riqualificazione urbana, osservate come fattori di riorganizzazione delle città. Presupposto teorico che muove la ricerca in questo senso è la visione delle policy territoriali come fattori determinati nei processi di mutamento dello spazio costruito. Si è scelto, quindi, di indagare la problematica della riqualificazione urbana in Europa ponendo al centro dell’Indagine il Programma di Iniziativa Comunitaria Urban, che ha avuto nelle sue due edizioni (Urban I 1994-1999; Urban II 2000-2006) un’applicazione diffusa su tutto il territorio europeo e ha posto in evidenza una molteplicità di problematiche e di potenzialità proprie dei programmi di riqualificazione urbana. L’analisi è supportata con l’approfondimento di due casi di studio in Italia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Cusenza, Denise <1991&gt. "L'ALBA DI UNA NUOVA EUROPA PER LE POLITICHE SOCIALI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9637.

Full text
Abstract:
L’argomento che ho deciso di trattare approfondisce alcune tematiche relative ai processi di integrazione declinati nelle forme di multilateralismo e regionalismo e di quali risultati le due opzioni hanno portato nel lungo periodo in alcune aree geografiche. In particolare focalizzo la mia attenzione su un recente processo di integrazione in America Latina nella forma del regionalismo, chiamato ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe), che ha fondato il suo processo su un maggiore sviluppo della sovranità nazionale allo scopo di implementare importanti politiche per lo sviluppo sociale. Partendo da questo presupposto, cerco di enucleare quanto alcune politiche dell’Unione Europea si sono dimostrate deleterie nel processo di integrazione e sviluppo, e di come sia necessario ripensare il modello di governance europea sulla base delle modalità poste in essere dai paesi ALBA, focalizzandosi su politiche rivolte all’aspetto dello sviluppo sociale e sostenibile piuttosto che a quello prettamente economico e finanziario.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Greggio, Giovanna <1996&gt. "Leadership femminile e politiche per rimuovere il gender gap." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18068.

Full text
Abstract:
L’elaborato svilupperà temi relativi alla leadership aziendale femminile e alle politiche per rimuovere il gender gap. Negli ultimi anni, la parità di genere ha registrato notevoli progressi perché costituisce un impegno importante a livello globale. Sono state introdotte leggi, strumenti, metodi da implementare per favorire gli stessi diritti e lo stesso trattamento, soprattutto in un contesto aziendale. Lo scopo della tesi sarà di approfondire gli strumenti atti a sviluppare competenze e capacità di leadership nelle donne e le politiche per rimuovere i gap tra donne e uomini.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Amorati, Guido Maria. "Un catalizzatore per il paesaggio plurale di Zingonia. Strategie per la rigenerazione dell’area ex-TNT." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11984/.

Full text
Abstract:
Questo lavoro trae i presupposti teorici da quanto trattato nel corso del seminario LED 2016 (Landscape Education for Democracy) coordinato dal Prof. Deni Ruggeri della NMBU di Oslo, sul tema del rapporto tra paesaggio e democrazia. Parallelamente è stato condotto un percorso di avvicinamento e conoscenza della città di Zingonia e della sua comunità. Fondata nel 1965 ad opera del costruttore Renzo Zingone, essa ha vissuto una vicenda tanto breve quanto travagliata che restituisce oggi una realtà complessa dal punto di vista sociale ma al tempo stesso ricca di sfide ed opportunità. L’occasione di sintesi è stata il LED workshop che si tenuto a Zingonia a giugno 2016, sotto la responsabilità del Prof. Luigi Bartolomei dell’Università di Bologna. La tesi dunque muove da questa esperienza per formulare la proposta di una strategia di rigenerazione urbana che mira alla riconnessione della comunità con il proprio paesaggio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Millawage, Tarindu Baggya. "Architettura e agricoltura: un progetto per il paesaggio rurale di Pesaro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25810/.

Full text
Abstract:
Dal lento succedersi delle stagioni che ritmavano l’attività dell’uomo, siamo passati ad una vita frenetica fatta di attimi. La stagione dell’attesa non esiste più così come era stata concepita dal ciclo naturale. Lavorare la terra, prepararla alla semina e attendere che dal duro lavoro la terra desse i suoi frutti. L’uomo ha seguito per millenni questo ciclo che gli ha permesso di sopravvivere e adattarsi a condizioni sempre diverse. Ora con il continuo espandersi della città, processo iniziato con la rivoluzione industriale e le sue relative innovazioni tecnologiche, stiamo pian piano disintegrando quello che noi stessi abbiamo creato, sviluppato secolo dopo secolo. L’equilibrio tra città e campagna nel XX secolo ha cominciato a pendere da una parte diventando sempre più sbilanciato. E pensare che la dicotomia tra città e campagne è proprio quello che ha reso un Paese come l’Italia così peculiare rispetto a molti altri del vecchio continente. Ancora oggi l’eterogeneità del paesaggio italiano con le sue differenze sia morfologiche che linguistiche è ciò che la rende così diversa e allo stesso tempo ammirata da Paesi che nell’ultimo secolo hanno intrapreso strade differenti, soggiogandosi completamente a visioni “futuristiche”. Trasformazioni recenti, nell’affermare nuove e più civili condizioni di vita, hanno portato ad una compromissione di vecchi quadri paesaggistici senza disegnarne altri di pari valore. Tuttavia il consueto ritardo del nostro paese nel recepire spesso input esterni in questo caso potrebbe risultare un vantaggio. Siamo sicuri che la strada intrapresa all’estero sia quella più adatta? Non è forse ora di iniziare ad elaborare modelli autonomi basati sulla specificità del luogo anziché seguire ed inseguire soluzioni standard imposte o anche solo influenzate da radici completamente diverse? Siamo sicuri che il paesaggio del “villaggio globale” immaginato da Gilles Clèment debba avere caratteri di omogeneità onnipresenti?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

MARACCI, LUCIA. "Per una metodologia integrata del progetto di paesaggio: multidisciplinarietà e partecipazione." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241960.

Full text
Abstract:
La ricerca prende le mosse dalla definizione di paesaggio come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.”, formulata nella Convenzione Europea del Paesaggio. La CEP è la prima convenzione internazionale che ha come oggetto esclusivo di interesse il paesaggio. La convenzione mette in luce l’importanza di integrare tutte le politiche che possono avere impatto sul paesaggio, e quindi sono coinvolte nella pianificazione e nella gestione. Il documento mette al centro il concetto di paesaggio complesso ed enfatizza la necessità di includere nella definizione e nella attuazione di queste politiche le popolazioni che vivono nel paesaggio e il loro il punto di vista. Dalla enunciazione della CEP derivano numerose sfide per la disciplina della pianificazione degli spazi aperti. L’obiettivo della ricerca è proporre un metodo integrato, multidisciplinare e inclusivo di pianificazione del paesaggio, che risponda alla questione del “lato democratico” della pianificazione Quattro casi di studio aiutano a dimostrare la necessità e le implicazioni di questo metodo.
The research is based on the European Landscape Convention definition of landscape as: “an area, as perceived by people, whose character is the result of the action and interaction of natural and/or human factors “. The ELC is the first international convention to focus specifically on landscape. It highlights the importance of integrating all the policies concerned in impacting, as well as in planning and managing landscape. The document has its core in the complex landscape concept and emphasizes the need to include in these policies all the people who live in the landscape and their point of view. Several challenges for the open spaces planning came from the ELC statement. The research aims to implement an integrate multidisciplinary, inclusive landscape planning method and gives an answer to the issue of the “democratic side” of the planning. Four case studies help to demonstrate the need and the accountability of this method.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Toro, Pietro. "La cartografia storica per la ricostruzione del paesaggio antico del Peloponneso." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/225.

Full text
Abstract:
VIII n.s.
La scelta della regione del Peloponneso come oggetto di questo studio nasce dalla possibilità, offerta da tale contesto agli studiosi contemporanei, di potersi confrontare con un territorio ricco di tracce materiali, testimonianze storiche e monumentali di un passato nel quale essa è stata al centro del mondo antico. La proposta di tentare una ricostruzione storica dei paesaggi attraverso le fonti documentarie e la Cartografia storica si inserisce in un filone europeo di studi, che pone le basi nel metodo regressivo di matrice storica, e nell’individuazione ed interpretazione di tracce quali segni residuali del passato nei paesaggi contemporanei. I paesaggi sono elementi pluristatificati dove “le opere durature dell’uomo ovvero le strutture e le infrastrutture necessarie alla sua vita, al suo agire economico, culturale e spirituale, si sovrappongono al substrato naturale e si inseriscono in una eredità storica in via di progressivo arricchimento”. Il “paesaggio storico” è il risultato delle mutate culture, dell’approccio diverso che i vari gruppi umani hanno con l’ambiente che li ospita, e, fattore da non sottovalutare, delle caratteristiche geomorfologiche che hanno determinato l’evoluzione dei luoghi, come le tipologie di occupazione e di sfruttamento. Gli aspetti fisici di un territorio, come i fiumi, i monti, le vallate, determinano la forma degli spazi e rappresentano gli elementi di lunga durata su cui si impostano i paesaggi, che a loro volta vivono e mutano a seconda delle sollecitazioni dell’uomo. Il metodo archeologico per la ricostruzione del paesaggio storico, come notato già da Rizakis nel 1992, è stato elemento di discussione fra i sostenitori di un’archeologia estensiva, che procede all’esplorazione di vaste zone e quanti sono a favore di un approccio intensivo ed esaustivo, che predilige campioni ridotti con il risultato di una maggiore completezza dell’indagine. Il primo approccio traccia su una buona base di dati le linee generali della storia del popolamento, ma dà risposte deboli sui cambiamenti e sulle problematiche relative alla ... [a cura dell'autore]
2008 - 2009
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Baldassa, Veronica <1985&gt. "Progetti per una riqualificazione urbanistica e ambientale di Jesolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2493.

Full text
Abstract:
La città di Jesolo fu investita negli anni ’60 e ’70 da un improvviso sviluppo turistico ed una conseguente fortissima urbanizzazione, soprattutto lungo la fascia di costa, che portarono ben presto ad una rapida ed estesa saturazione della zona. La repentina speculazione edilizia infatti non subì particolari controlli o arresti fino all’approvazione del Piano Regolatore Generale di Jesolo nel 1977, grazie al quale si cominciarono a delineare realmente le norme per uno sviluppo urbanistico adeguato. Questo fu il vero punto di partenza che portò nel 1997 alla stesura del Master Plan di Jesolo, ideato dallo studio Kenzo Tange Associates, un programma di riqualificazione dell’intero territorio comunale, creato con la scopo di migliorare la città rendendola viva tutto l’anno. Per far ciò furono chiamate grandi archistars, nomi altisonanti del mondo dell’architettura, che avrebbero dovuto attrarre un nuovo flusso turistico grazie ai progetti ideati. Questo studio ha voluto esaminare il processo di sviluppo a cui è stata sottoposta la città, nei suoi progetti talvolta efficaci ed orientati verso un’ottica di recupero e riqualificazione, forse più spesso esagerati e non ultimo speculativi, cercando di capire come questi abbiano influito sulla vita della città stessa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

NACUCCHI, MIRIANA. "Politiche attive e azioni positive per la conciliazione vita-lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30446.

Full text
Abstract:
The research project carried out during the PhD focused on the inclusion and the permanence of women in the workforce. An attempt was made to understand the current role of women in the labour market, as well as examining changes and historical developments affecting their activity. Attention was also given to employment-related issues. In this respect, statistics as well as historical aspects draw a disheartening picture, with low shares of occupied women and GDP below the average. It has been estimated that the percentage of employed women is far below the European target of 60%. Another aspect which was discussed in the present work was work-life balance and accompanying social and economic changes; to do so, a review of the Italian regulatory framework was provided. Further, a comparison with European countries gave us an overview of the provisions in the field of work-life balance. Indeed, the reconciliation of family and work commitments has been one of the most important aspects also at a European level. Parental leave, policy coordination and soft laws are only some of the issues broached. The results of the comparison point to a major gap between men and women in Italy, which also depends of the geographical areas considered. EU legislation has made an attempt to protect women during pregnancy and breastfeeding, yet more should be done for this category of workers who are always considered at risk of exclusion.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

LADU, MARA. "Rigenerazione del paesaggio urbano. Politiche, strumenti e pratiche di intervento sul patrimonio costruito storico. Cagliari come caso applicativo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2019. http://hdl.handle.net/11584/261282.

Full text
Abstract:
Urban conservation and regeneration are important political and disciplinary objectives in almost the whole world not only because historic buildings and cities have been institutionally recognized as cultural heritage by virtue of their prominent values but also because they have been considered as strategic resources for achieving sustainable urban development goals. Anyway, the right approach which should be adopted to ensure an integrated conservation of such rich and diverse cultural heritage is still today a worldwide concern. In this regard, the purpose of my doctoral research has been giving essential guidelines in order to conserve and regenerate the built heritage, according to the “landscape approach” suggested by the UNESCO Recommendation on the Historic Urban Landscape (2011), which states that: «The historic urban landscape is the urban area understood as the result of a historic layering of cultural and natural values and attributes, extending beyond the notion of “historic centre” or “ensemble” to include the broader urban context and its geographical setting». To develop this topic, the thesis pays attention to current challenges, both nationally and internationally debated. Firstly, over the past two decades, the most important international organizations have suggested updating modern urban conservation paradigms and policies in the 21st century. The main purpose is to define criteria (values) for the selection of objects worthy of protection and to implement new approaches to ensure both their conservation and regeneration. Secondly, the contemporary urban challenges require integrating different policies to make interventions in urban areas more effective. Urban regeneration policies should face social, economic and environmental problems of deprived areas to lead such urban contexts forward a global renaissance. Moreover, in the so-called "Urban Age", the reformation of the Italian planning system and its main tools become prominent to manage urban regeneration process in a positive way. The Local Plan should develop re-use and regeneration strategies as substantial opportunities for sustainable development. Finally, the drastic reduction of public and private investments during the global financial crisis has led to experiment innovative practices for the temporary use of empty spaces and historic buildings, encouraging local people skills and creativity. Considering that these important issues are debated all over Europe, where could be found proposals and partial solutions for the future, the research compares the state of the art concerning the urban conservation and regenerations policies in Italy and England in order to highlight the main differences and, above all, to learn from the good practices emerged in both Countries. Moreover, considering that urban regeneration will be a primary objective of urban planning over the coming decades, the thesis gives great relevance to the Italian long-standing debate on the necessity to update the planning system. A deep analysis of the Strategic Tools for the Public City regeneration produced by several local administrations has been fundamental for developing a personal proposal in the cultural debate concerning the form and contents that the Local Plan should assume. Moving from planning tools to "practices", the present study focuses on the framework of laws, measures, policies and bottom-up initiatives which are emerging in the European and international context to promote the "temporary use" of empty spaces, thus suggesting actions to promote these innovative practices in Italy. Finally, the thesis provides a first application of the final outcomes of the doctoral research to the city of Cagliari. Here, critical situations could be hopefully solved by strategic policies, tools and practices able to sustain the urban regeneration process which the City has been tenaciously promoting and supporting over the past years.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

ROSSI, AMALIA. "L'ambiente come spettacolo. Etnicità, sviluppo rurale e visioni politiche del paesaggio nel Nord della Tailandia (provincia di Nan)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/35123.

Full text
Abstract:
The thesis consists in a discussion of ethnographic sources gathered during fieldwork in Nan Province- Northern Thailand- in 2008 and 2009. The analysis operates at least on three interplaying levels. Firstly, drawing from theoretical suggestions coming from E.Goffman, G.Debord, C.Geertz, J.Scott and other authors, I emphasize the usefulness of the theatre-spectacle metaphor for the study of developmental and environmental social dynamics, as it allows to describe the institutionalization of a moral and aesthetic discourse of social responsibility and helps to explain frictions and contradictions happening in the backstage of the environmental spectacle at local, national and international scale. Secondly, I show how the articulation of environmental and landscape imaginaries, narratives and projections encourages forms of territorialization and counter-territorialization which are not reducible to a simplistic opposition between hegemonic and subaltern subjects and which need to be explored looking for cases that contradict this theoretical dichotomy through the description of situational subjective agencies. Thirdly, I enlighten a path along which the ideas of subalternity and hegemony are crucial not for the fact that they enclose specific and stable subjectivities, but for the reason that competition within and combination of hegemonic and subaltern social capitals in the environmental arena are sources of institutional stabilization in a country that is often in political trouble. The selective and discrete analysis of different stakeholders involved in this arena,reflected in the titling and succession of five chapters leads to understand how, similarly to what happens in the Luigi Pirandello’s drama I sei personaggi in cerca di autore (Engl.trans. Six characters looking for an author) I found out that subaltern subjects, and especially non T’ai and non-Buddhist ethnic minorities that used to be part of the communist guerrilla (1965-1983), in recent years tend to act like characters looking for an author who is capable of legitimizing their presence on the environmental stage; in this scenario, egemonic authors themselves (environmental institutional agencies) may behave as actors looking for other, superior sources of authority (Buddhist religion, the King, the media, the UN agencies...). Only if 'masked' as Khon M'uang they become able to act in the environmental spectacle as authorized subjects. Environmental populism works as a territorializing force and enact symbolic dispositives that indirectly tend to rewrite (and sometimes to cancel) upland environmental culture by the means of correcting its landscape.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

CURIONI, SUSANNA. "Paesaggio e trasformazione. Metodologie di lettura e valutazione per nuovi modelli organizzativi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266798.

Full text
Abstract:
The thesis explores the link between project and landscape from the point of view of the evaluation methodologies of the landscape quality and on the grounds of the contemporary debate and the different cultural and legislative attitudes to the topic. Beginning from the definition of the word, which has its origin in the studies of geographical disciplines of the XIX century, the landscape is no longer a simple object of the aesthetical perception, but a complex category founded on a variety of different factors which all contribute to its definition: strictly “scientific” factors, pertaining to a vast range of established disciplines, and so-called “cultural” factors combining the historical, social, economic aspects which are the result of the indissoluble relation between man and environment. The landscape represents the complexity of reality, an interpretative cultural category that units and adds a variety of aspects, traces, material and immaterial elements determined by the processes and the actions that over the centuries changed the territory. Against the remark, on the one end, of the processes of transformation to which are continuously submitted the contemporary landscapes which, by creating a crisis of the model that historically accompanies their development and the transformations, nowadays reveal a situation deeply compromised of the Italian context and, on the other end, of the weakness of the traditional instruments of planning which are no longer adequate to the interpretation and the management of the complexity of the transformation processes caused by the present phase of globalization, the research analyzes the potentiality of the landscape role as an instrument of transformation and main motor of the territorial policies trough the identification of instruments and methods aimed at the construction of parameters and criteria for the implementation of new organizational models of the territory. While we register a rising sensitization towards the implementation of a sustainable development of the territory, the promotion of the cultural heritage and the recognition of the local identities, only today has a need emerged of methodologies and innovative models able to interpret at different scales and in different contexts the principles inherent in the international convention and to give appropriate policies for the regeneration and the rehabilitation of landscapes that are often damaged. Definition of a rigorous methodology for the study of landscape, supported by the experimental application in some processes especially significant and exemplary in the Italian context, offers objective criteria and elements for assessment of the main factors and policies contributing to the development of sustainable models of organisation of the territory and is therefore an innovative tool to the application of the European Convention and thereby can become a valid support to indicate a direction for the action and evolution of the dynamics of the transformation processes of the landscape.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

DI, CARLO Anna. "Strumenti di gestione territoriale e politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2011. http://hdl.handle.net/11695/66302.

Full text
Abstract:
In Italy the lack of a strategic approach in the tourism sector is particularly evident. For a long time everyone enjoyed its extraordinary natural resources, and in the past tourists fell for the Italian destinations in spite of the absence of a well-structured supply. For some years, however, the context is going to radically change and, above all, the habits of making tourism are going to change too. The need for a change becomes more and more urgent when tourist activities are developed in sensitive areas such as protected ones; it is now a fact that the demand for eco-tourism, green tourism and sustainable ethical tourism is growing, and therefore the importance of the implementation of programmatic actions as well as long-term territorial planning becomes absolutely fundamental priority. There are many tools available to government agencies and local public bodies that may contribute to the aim of economic, social and environmental sustainability. One of them is the European Charter for Sustainable Tourism (ECST) that is a voluntary and contractual relationship between the body of a park management, tourism enterprises and the local population, all of them to develop tourism in keeping with the sustainable management of natural resources of the protected area. This is essentially the combination of a process of participatory planning and a management system and control that materializes in the identification of a five-year Action Plan built on collaboration between public sector, private sector and local population and reflecting the strategy of the protected area in the field of sustainable tourism. The National Park of Abruzzo, Lazio and Molise decided to join in this process, recognizing the need to revamp the tourism sector in its territory and to identify the right path to follow ECST. The strong point of the Charter is by far the buttom-up approach that leads to the organization of regional forums, meetings and negotiations in which responsible entity for management of the protected area, municipalities, local authorities, local companies to promote tourism, economic operators and representatives of local associations are called down. This paper reports the achievements in cooperation with the Park Authority and a designated official Federparchi in terms of area-based analysis (called Diagnostic Report); then it attempts to show what comes out of the analysis, in particular what about the strengths and weaknesses of the tourism sector as well as the opportunities for stakeholders placed into the park. In order to organize forum, socio-economic development of tourism and the territorial homogeneity for tourist development were taken into account. In so doing, three territories were identified and three meetings were held for each of them. The meetings were preceded by a plenary session during which a draft of the diagnostic report was presented and they were settled with an illustration of the strategy and actions that the Park Board and stakeholders of the area are committed to taking forward. The actions - as the result of the work of consultation and sharing of shared vision and mission of the tourism sector of the Park and the actors of the territory - were compared with the foreseen measures in the 2007-2013 plans of all the three regions where the Park is placed in order to highlight the consistency in the measures as well as to identify the possible sources of funding for programming plans and projects covered in the agenda of the ECST. It was also carried out an ex ante evaluation of the possible effects due to acquisition and implementation of the ECST action program on environmental issues of the Park by the use of some specific indicators of the tourism sector. Thus, matrices were produced that can be employed for monitoring the implementation process of the Charter.
Nel nostro Paese l’assenza di un approccio strategico nel settore turistico è particolarmente evidente. Si è sempre beneficiato di un patrimonio straordinario di risorse e il turista del passato era attratto dalle destinazioni italiane anche in assenza di un’offerta ben strutturata. Da qualche anno il contesto è però radicalmente cambiato ma soprattutto, sono mutate le abitudini del far turismo. La necessità di cambiamento si fa ancor più pressante e indispensabile quando le attività turistiche si sviluppano in aree sensibili come le aree protette: ormai è un dato di fatto che la domanda di ecoturismo, turismo verde e turismo eticamente sostenibile è in costante crescita e pertanto l’importanza dell’implementazione di azioni programmatiche e di pianificazione territoriale di lungo periodo diventano assolutamente fondamentali e prioritarie. Tanti sono gli strumenti a disposizione delle amministrazioni e degli enti preposti al governo del territorio che possono contribuire al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Tra questi c’è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) uno strumento volontario e contrattuale tra l’Ente di gestione di un parco, le imprese turistiche e la popolazione locale, per lo sviluppo di un turismo in armonia con la gestione sostenibile delle risorse naturali dell’area protetta. Si tratta in sostanza della combinazione tra un processo di pianificazione partecipata e di un sistema di gestione e controllo e trova concretezza nella individuazione di un Piano di Azione quinquennale costruito dalla collaborazione tra settore pubblico, settore privato e popolazione e che riflette la strategia dell’area protetta nel settore del turismo sostenibile. A tale processo ha deciso di aderire il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ravvisando la necessità di riorganizzare il settore turistico nel proprio territorio e individuando nella CETS il giusto percorso da intraprendere. Punto di forza della Carta è sicuramente l’approccio di tipo buttom up che si materializza nella organizzazione dei forum territoriali, tavoli di concertazione e dialogo a cui sono chiamati a sedere i responsabili dell’Ente che gestisce l’area protetta, i Comuni, gli Enti territoriali, le Aziende di promozione turistica, gli operatori economici e i rappresentanti delle Associazioni locali. Il presente lavoro riporta quanto realizzato di concerto con l’Ente Parco e con un responsabile designato da Federparchi, in termini di diagnosi territoriale (denominata Rapporto Diagnostico) analisi dalla quale emergono i punti di forza e debolezza del settore turistico ma anche le opportunità che ad esso sono associate per gli stakeholder ricadenti nell’area Parco. L’organizzazione dei forum ha preso in considerazione le caratteristiche socio-economiche nonché le omogeneità di sviluppo turistico del territorio: sono stati così individuati tre ambiti territoriali per ciascuno dei quali sono stati organizzati 3 incontri. Questi incontri sono stati preceduti da una sessione plenaria durante la quale è stata presentata una bozza del rapporto diagnostico e si sono conclusi con l’illustrazione della strategia e delle azioni che l’Ente Parco e gli stakeholder del territorio si impegnano a portare avanti. Le azioni, frutto del lavoro di concertazione e condivisione partecipata della vision e della mission del settore turistico dell’Ente Parco e degli attori del territorio, sono state confrontate con le misure previste dai Piani Programmatici 2007-2013 delle tre Regioni nei quali ricade il territorio del Parco per evidenziarne o meno la coerenza e per individuare nelle misure della Programmazione possibili fonti di finanziamento per piani e progetti contemplati nel programma di azioni della CETS. E’ stata altresì realizzata una valutazione ex ante dei possibili effetti dell’acquisizione della CETS e della implementazione del programma di azioni sui temi ambientali del territorio del Parco attraverso il popolamento di alcuni indicatori specifici del settore turistico. Le matrici così realizzate potranno essere utilizzate anche in fase di monitoraggio del processo di applicazione della Carta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Curiel, Alessandra <1988&gt. "Modelli di microsimulazione delle politiche fiscali e previdenziali: un'applicazione per l'Imu." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2533.

Full text
Abstract:
Nell’elaborato conclusivo del mio percorso di studi universitari, ho analizzato le varie tipologie di modelli di microsimulazione tax-benefit esistenti, individuando modelli statici, modelli dinamici a popolazione dinamica e a coorte dinamica. Si sono poi proposti e descritti alcuni modelli di microsimulazione ideati e utilizzati nel nostro paese o in paesi europei ed extra europei, ponendo l’attenzione sulle caratteristiche, le funzionalità e le possibilità di utilizzo. Per quanto riguarda il modello di microsimulazione relativo all’Imu, prima di tutto, si è ritenuto opportuno descrivere le caratteristiche normative e fiscali dell’Imposta Municipale Propria, effettuando un confronto con l’imposta antecedente, l’Ici, Imposta Comunale sugli Immobili, in modo da inquadrare, a livello generale, la situazione antecedente e successiva all’Introduzione dell’imposta. Il modello proposto, come già detto, ha come oggetto di studio l’Imposta Municipale Propria ed è stato elaborato utilizzando il programma Microsoft Excel 2010. L’elemento che lo caratterizza è la possibilità di simulare, per mezzo di un unico modello e di una sola banca dati, le caratteristiche e gli effetti dell’imposta. I dati utilizzati sono quelli raccolti dall’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2010 e l’unità di riferimento considerata è la famiglia. Il modello appartiene alla tipologia dei modelli di microsimulazione statici, in quanto è basato su un’indagine campionaria statica (cross-section) che rileva le caratteristiche degli individui con riferimento ad un intervallo biennale, non di ciclo di vita e perché simula solo gli effetti immediati delle politiche e non considera anche le possibili reazioni comportamentali degli individui. I risultati ottenuti con l’applicazione del modello, sono stati utilizzati per effettuare una serie di analisi relative all’Imu a livello geografico, di classi di reddito e ricchezza posseduta e di presenza di disuguaglianza (indice di Gini) e di progressività (indici di Kakwani e di Reynolds-Smolensky) nella distribuzione dei livelli d’imposta, pagata da ciascuna famiglia del campione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

Full text
Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

TOFFOLI, LORENZO. "Analisi multisettoriale per politiche socio-economiche: il caso del sistema educativo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6357.

Full text
Abstract:
Questa tesi è una raccolta di tre saggi di economia multisettoriale applicata. L'obiettivo è la progettazione di politiche economiche per il sistema educativo degli Stati Uniti. Un miglioramento delle prestazioni del sistema educativo può avere effetti positivi sullo sviluppo socio-economico del paese. Il metodo di analisi adottato è l'approccio della matrice di contabilità sociale, in inglese Social Accounting Matrix (SAM). I modelli multisettoriali basati sulla SAM estendono l'analisi input-output tradizionale ai problemi della generazione e distribuzione del reddito e della formazione della domanda finale. L'impiego di modelli multisettoriali statici e dinamici basati sulla SAM mostra che politiche per l'istruzione progettate in modo appropriato possono stimolare la produzione di capitale umano, l'attività produttiva e la formazione di reddito contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilizzazione del deficit del governo federale degli Stati Uniti. Il primo capitolo descrive le SAM per gli Stati Uniti per gli anni 2009 e 2012 e spiega come compilare una SAM. Il secondo descrive un modello multisettoriale statico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Il terzo descrive un modello multisettoriale dinamico e presenta alcune politiche per l'istruzione. Le politiche proposte si dimostrano adatte a contrastare crisi e recessione e possono indicare una strada verso stabilità economica e crescita.
This dissertation is a collection of three essays on applied multisectoral analysis. The aim is to design and evaluate policies for the education system of the US. Good performances in terms of education have positive externalities on the social and economic development of a country. The methodology adopted is the Social Accounting Matrix (SAM) approach, which extends traditional input-output analysis to income generation and distribution and final demand formation. Policy design and evaluation carried out through static and dynamic SAM-based multisectoral models show that well-conceived policies for education can stimulate the accumulation of human capital, production and income while contributing to the stabilization of the federal budget deficit of the US. The first chapter describes the SAMs for the US for the years 2009 and 2012 and shows how to assemble a basic SAM from readily available statistics. The second chapter discusses a static SAM-based multisectoral model and policy applications. The third chapter discusses a dynamic SAM-based multisectoral model and policy applications. The policies proposed in the second and third chapter prove to be effective in contrasting output and income downturns and can show a way for economic growth and stability.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Nasolini, Enrico. "Nuovi luoghi espositivi per la città di Verucchio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3614/.

Full text
Abstract:
Studio sull'ampliamento dell'attuale Museo Archeologico Civico di Verucchio, ormai saturo di reperti. Lo studio va a coinvolgere anche l'area del parco e degli scavi effettuati nell'ultima campagna che hanno lasciato una ferita sul territorio, oltre che dislocarsi sull'altra faccia di Verucchio per poter coinvolgere l'intero centro cittadino e non solo le sue pendici, ampliando il servizio non solo al museo archeologico ma al turismo in maniera più ampia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Tattara, Sabina <1972&gt. "Architettura e paesaggio: un progetto per gli spazi aperti lungo il fiume Panaro." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7960/1/sabina%20tattara%20tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Il progetto di Dottorato indaga i territori di pianura della provincia di Modena lungo il fiume Panaro, in particolare le architetture che sono scomparse. La ricerca si svolge all'interno del progetto Progetto Emilia la conservazione della memoria dell'Università di Bologna nell’ambito del Dottorato in architettura, con la supervisione del Prof. Matteo Agnoletto. La tesi si prefigge di creare una mappa di quelle che erano le architetture legate al fiume Panaro e che ora sono scomparse o modificate o dimenticate. La mancanza di corrispondenza tra l'immagine odierna del fiume e quella che doveva essere fino a due secoli fa, ha reso necessaria la scomposizione stratigrafia degli elementi che compongono il territorio e che hanno per passi successivi composto un nuovo paesaggio che necessita di nuovi inserimenti.
In the contemporary world the progressive expansion of the urban settlement is closely linked to the disappearance of the rural and fluvial landscape. The abandonment of traditional economic infrastructures, in particular those directly or indirectly related to fluvial transport, has challenged the morphological equilibrium of the areas surrounding the river, has changed their physical conformation, their being perceived as a fluvial landscape. The fluvial environment is a typical common good and, once redesigned with new functionalities, can play a positive role and promote the construction of synergistic relationships between human settlements and the environment. This research is grounded on the medium course of the Panaro River. Our project place new importance to the river that is now back at the center stage, as a very important element of the environment preservation and a positive element of the bio-region for the Regione Emilia Romagna. The thesis project aims at strengthening the identity of the area along the river and at finding new functionalities that make the river interact with the inhabitant of the nearby cities and play a renewed environmental function. The “river architectures” that is, those buildings which were built in the territory to meet the needs of water-related activities, and that made up the key points of the socio-economic development of the area and that were scattered throughout the course of the river bed, become references points to be investigated looking at the whole water route with a comprehensive outlook.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Marcato, Eleonora <1993&gt. "Egisto Lancerotto. Proposta per un catalogo ragionato delle opere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15073.

Full text
Abstract:
L'elaborato mira a creare una catalogazione quanto mai completa sull'opera del pittore Egisto Lancerotto (1847-1916). Si propone una breve biografia dell'autore, gli studi precedenti e la fortuna critica, le mostre a cui parteciparono i suoi dipinti, un report sulle loro condizioni e i relativi interventi di restauro; si riportano poi le opere finora rintracciate corredate di immagine, dati tecnici essenziali, bibliografia, eventuali esposizioni e scheda di commento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Zanni, Andrea. "Modelli matematici per l'ottimizzazione delle politiche di manutenzione preventiva su base statistica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21011/.

Full text
Abstract:
“Prevenire è meglio che curare” recitava anni fa una nota pubblicità di dentifrici. Ma se l’uso del dentifricio non bastasse, varrebbe la pena visitare ogni tanto il dentista per un controllo? E con quale frequenza, tenuto conto del costo di una visita di controllo, di quello di una visita “non solo di controllo” ma in cui si richiede un intervento a fronte di un “guasto”, della propensione al rischio e delle abitudini igieniche del paziente? In passato sono stati a lungo studiati i problemi di manutenzione e sostituzione dei sistemi soggetti a deterioramento, descritti in numerosi modelli che possono essere classificati in diverse politiche. Ogni politica presenta differenti caratteristiche, vantaggi e svantaggi. In prima analisi si classificano le diverse politiche manutentive esistenti per sistemi a unità singola, per poi mostrare nel dettaglio alcuni modelli matematici di natura probabilistica di supporto alla programmazione della manutenzione nei sistemi di produzione, evidenziando le formule che permettono di confrontare i diversi modelli in termini numerici di costo atteso a lungo termine. Lo scopo della ricerca è dunque l’esposizione e l’analisi dei principali modelli matematici per l’ottimizzazione delle politiche preventive su base statistica; la metodologia impiegata include una revisione sistematica della letteratura esistente, comprensiva di articoli accademici, testi, manuali e report scientifici redatti a partire dai primi studi dei pionieri dell’approccio matematico alla manutenzione (Barlow, Hunter) per poi spingersi fino ai giorni nostri. Il materiale utilizzato deriva dalla ricerca di parole chiave su cataloghi online di articoli scientifici, portali specifici del mondo dell’ingegneria e dalla consultazione di testi universitari. La tesi vuole fornire un contributo alla letteratura esistente sulle politiche manutentive preventive offrendo un’ampia prospettiva sulla situazione attuale di studio ed applicabilità dei modelli teorici analizzati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

CARUCCI, FABRIZIO. "Inclusione per tutti? : un'indagine sul mondo della disabilità attraverso le politiche partecipative." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/11578/278678.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Pereyra, Natalia Andrea <1990&gt. "LE IMPLICAZIONE DELLA QUESTIONE NORD-COREANA PER LE POLITICHE DI SICUREZZA GIAPPONESI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14433.

Full text
Abstract:
L’obiettivo della tesi è individuare le implicazioni degli sviluppi della questione nord-coreana, avvenuti tra il 1998 e il 2018, per le politiche di sicurezza giapponesi. L’analisi è stata costruita seguendo una linea cronologica al fine di individuare “le cause e le conseguenze” dei diversi sviluppi avvenuti nel periodo preso in considerazione. L’estremo iniziale di tale periodo corrisponde all'anno in cui la Corea del Nord svolse un test di lancio di un satellite nel corso del quale un razzo sorvolò per la prima volta il territorio giapponese. L’importanza di tale avvenimento è legata alla presa di consapevolezza del Giappone di non essere in grado di rispondere a ciò che poteva essere considerato una vera e propria provocazione del regime di Pyongyang. L'analisi individua una correlazione tra le provocazioni nord-coreane e le evoluzioni avvenute nella modalità di risposta adottata dal Giappone e nei mezzi attraverso cui ha potuto farlo. Le principali implicazioni individuate sono state la tendenza del governo giapponese a dotare lo Stato e le Forze di Auto-difesa di nuove capacità, come quella di difendersi dai missili balistici e di adottare un ruolo più "pro-attivo" nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, e il parziale superamento del divieto all'esercizio dell’auto-difesa collettiva.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Spottl, Alessandro. "MACINARE. Un parco per le Limentre e i suoi mulini: paesaggio, analisi e progetto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
La trattazione si prefigge di effettuare un’analisi storico-geografica del territorio delle valli appenniniche di tre torrenti tributari di destra del fiume Reno, ovvero Limentra Occidentale, Limentra di Treppio e Limentrella (a sua volta tributario del precedente), con il particolare focus dei mulini ad acqua ivi presenti, i quali grazie a questo lavoro sono stati censiti nella loro totalità. In una seconda parte si procede ad elaborare un progetto di rigenerazione territoriale attraverso la creazione di un itinerario tematico sui mulini, concentrandosi in particolare sulla definizione e l’analisi compositiva di un parco fluviale attrezzato dove sono presenti sia la riqualificazione di una fabbrica preesistente, sia la creazione di nuove strutture, sia la progettazione architettonica del parco stesso e delle sue risorse culturali e ricreative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Storti, Maristella. "Il paesaggio storico delle cinque terre : individuazione di regole per azioni di progetto condivise." Toulouse 2, 2003. http://www.theses.fr/2003TOU20113.

Full text
Abstract:
Dans cette recherche la lecture du paysage passe tout d’abord par la collecte et l’étude des principales représentations cartographiques, des plus anciennes aux plus récentes. La thèse poursuit un objectif précis: la lecture et l’interprétation des origines, de l’évolution et des modifications successives d’une réalité consolidée au fil du temps. Une réalité étudiée à travers l’iconographie et les images qui la composent, dans le but de reconnaître les indicateurs de signe et de sens de la stratification structurelle du paysage qui permettent d’identifier les règles nècessaires à la mise en ouvre d’actions partagées. Cette étude se veut une méthode visant à extrapoler les paramètres propres à la cartographie historique: les descriptions, les explorations, les cadastres anciens deviennent autant d’instruments révélateurs des indicateurs historiques. Des indicateurs culturels et non pas quantitatifs, en vue de l’identification de la dimension identitaire du territoire et du paysage
According to the approach of this research the reading of the landscape start from a survey of the main cartographic representations available, from the oldest to the most recent ones, concerning the area under exam. The thesis pursues a precise goal: reading and interpreting the origin, the development and subsequent modifications of a reality consolidated in the longterm, and explored through cartography and the most wide-ranging images, in order to recognise indicators that bear witness to the present signs and meanings of a layered schedule, and which allow us to identify rules for shared design actions. This research aims to find a method to deal with other parameters of historic cartography: descriptions, explorations, old land registers become instruments to recognise historic indicators, not quantitative, but, we would say, cultural, in order to outline the identity dimension of territory and landscape
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

MELA, GIULIA. "Progetto per Città Lomas Verdes : Luis Barragà n e la composizione del paesaggio urbano." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/11578/278346.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

LUCIANI, Anna. "Reinventare un paesaggio. La riqualificazione degli spazi fluviali come strategia per un progetto locale." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389454.

Full text
Abstract:
The thesis is developed from an analysis of how the territorial systems can revitalize their economy and development through the instrument of strategic planning and territorial governance concerning the landscape. In particular it will be considered situations in which the strategic tools of economic, social and cultural redevelopment involving the city – river system. It will be studied the dynamics, evaluated the policies and the processes to understand the outcomes and to work out a local development strategy with an application on a real case study: the Alto Ferrarese. The local development strategy will be based on the assumption of the landscape as a category for the urban and territorial planning and for the cultural, social and economic sustainable development, as defined from the European Community. It will be an approach to the landscape problems in a perspective of territorial development, aware of the cultural value of the transformation process, starting with: - the recognition of local identity values and their development; - the identification of the dynamics of the historical evolution of the landscape, considered as rules for the transformation, to placed as a foundation for future development strategies; - the involvement of all stakeholders, first of all the population , and of all disciplinary fields necessary to the definition of the development strategy, in order to ensure an improved quality of life and of the environment; - the creation of a system of connections and collaborations between all the resources (environmental, social and economic) in order to enhance the overall territorial system. The theme of thesis, carried out into the Economics PhD ("Urban e territorial development” curriculum) arises from some reflections on the territory of Ferrara, paying special attention to its distinctive river system. The rivers, more than any other territorial element, play a fundamental role in the processes of urban and territorial development through relationships that encourage through: - linear connections, - cross-connections, - net connections. It is note the tendency in recent decades to promote green paths within the territory: greenways, greenstructure, green corridors and ecological networks etc. not only as a guarantee for the biodiversity, but also as a landscape structures able to regulare the tendency to an uncontrolled expansion of urban peripheries that led, among others, the phenomenon of the urban sprawl. The cities benefit from the river, which flowing along the territory connects spaces, situations, sometimes becoming the space for events, identifying itself with the structure of the territory. The waterways can in fact be understood as axles: - structuring axes: able to articulate and connect the territory; - development axes: getting in the planning processes and economic development dynamics, - discovery: encouraging a structured and sustainable land use. The rivers are the bearers of cultural and landscape values and opportunities for economic development. The transformation and regeneration dynamics organized on ecological networks structures, and then aimed at enhancing the environment, imply the need for a more sustainable use of the territory. The promotion of responsible tourism, aimed at the knowledge of the area and the rediscovery of the environment, becomes a central element of the development of the local economy, according to the idea of sustainable development of the landscape. The methodology of work is organized on three levels: a) critical reading and in-depth study of thematic literature to identify and define the basic aspects of the dynamics and strategy for development and territorial transformation in order to acquire a knowledge of the theoretical aspects and legislation on the subject; b) analytical reading of case studies. Each case study proposed coincides with an urban redevelopment project realized on a territorial system "city-water" c) development of a strategy for the Alto Ferrarese: after the analyses of the different context, and on the base of the results obtained, the objective is to define "guidelines" for a regeneration and redevelopment strategy through a process of territorial development and sustainable economic, for a specific territory : the Alto Ferrarese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Ruggiero, M. L. "Contributo all'immaginario del paesaggio rurale: indagini e prospettive per le "campagne urbane" del Nordest." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427470.

Full text
Abstract:
The study strives to formulate hypotheses and development strategies that enhance contemporary rural landscape, in line with the guidelines established by the European Landscape Convention of 2000. The thesis, in particular, explores the relationship between build-up and open space, in areas of the Veneto region, the so-called Italian “north-east”. The “new” rural landscape is generated by the complex processes of interaction that touch all living things that inhabit it. It is potentially interesting in terms of local farming prospects and in terms of its residents as it creates a mixed system of the “rurban” type. In its first phase the thesis investigates, in a variety of ways, the integrated urban-rural aspects. Initially, to identify the type of rural buildings located near farming areas and assess their relationship to the context, the constructions were catalogued with pictures, photographing 383 buildings in the area of Riese Pio X, in the province of Treviso. Attentive observation of building characteristics, mostly those for residential use, dating back to the past two decades, has helped to identify the socio-cultural trends which, following world war II, have influenced the rural landscape. An in-depth analysis followed. Its focus was to observe the way rules and regulations influenced different types of constructions. Just after the war, in Veneto, the exponential rise of residential houses which renounced direct involvement in land management significantly modified the countryside. In addition, after the economic boom of the 80s, and in tandem with the spread of infrastructures and IT networks, have altered the way landscape of the so-called “peri-urban” areas is perceived to such extent that it is currently impossible to come up with a widely accepted interpretation of what is generally considered rural landscape. As landscape cannot exist if not through a person or through a community's interpretation, the study proceeded with a questionnaire, asking ten anonymous questions to the inhabitants of Riese Pio X. Its results yielded an articulate picture of what is meant by rural landscape. Interesting results highlighted that about 30% of those interviewed believe that transformations of the rural environment are determined by processes of productive, social environmental and cultural transformations connected to it. This underscores that their view of rural is by no means bucolic. According to this thesis, and as tested during the interview, the perception of the level of urbanization in a rural area depends on such characteristics as the typology and the quality of the inhabited buildings more than on their level of diffusion and dispersion. In the second phase, the thesis focuses on the transformation prospects of the “rurban” area in terms of the future strategies for this primary sector. The research conducted by P. Donadieu, P. Castro, and J. Van der Ploeg, Istat reports on Italian farms, and Eurostat reports on organic farms, have shown a marked growth for small to mid-sized farms that invest in “quality” products and often, even on teaching/education services and on tourism offered to citizens as a complementary activity. This phase emphasizes the importance of reconsidering agriculture as a strategic sector, as “quality” agriculture, which Italy has a vocation for, so that it can be undertaken in areas where there are already existing dwellings or in new ones, as long as they comply with the standards of quality buildings in a rural setting. The last phase tackles the theme of new potential buildings in this particular context. Small, mid-sized farms connected to family houses should once again bridge residence-farming activities. They should primarily respond to modern day functional needs, respect principles of simplicity, be energy-efficient, eco-compatible and avoiding waste in terms of people and materials. Different materials and construction techniques were assessed to see whether they complied with rural sustainability standards. Housing typologies were studied to incorporate the different functions such as residential and small scale production. The last phase of this thesis presents designs, projects, and models. The work does not cover a single architectural prototype as the aim was not to come up with the building project of a single building unit which, as interesting as it may be, would have a specific and not strategic significance. Work therefore centred on designing a flexible building and construction system (models). The models' flexibility makes it possible for the construction system to increase (or reduce) the surface of the construction destined for farming activities, those for housing and/or those for tourism, combining “accordion-like” modules into a construction system. The buildings must be easily disassembled and thanks to the exclusive use of “dry building technologies” which are perfectly reversible. In the case of very small farms/residence, self-construction must be feasible. The building system can therefore be transformed into an infinite variety of sizes but there are restrictions, in the materials and shapes, as “neorural” principles from which it evolves have to be respected.
Obiettivo della ricerca è la formulazione di ipotesi e strategie di sviluppo ai fini della valorizzazione del paesaggio rurale contemporaneo, inteso nella sua definizione allineata con quella più generale stabilita dalla Convenzione europea del paesaggio nel 2000. In particolare la tesi ne esplora alcuni aspetti che riguardano il rapporto tra edifici e spazi aperti in alcune zone del Veneto dell’area nota come “Nordest” italiano. Il “nuovo” paesaggio rurale, espressione dei processi complessi che riguardano gli esseri viventi che lo abitano, presenta caratteristiche potenzialmente interessanti sia per le prospettive dell’agricoltura locale che per quelle degli abitanti già insediati, e per questo si configura come sistema misto di tipo “rurbano”. Nella prima fase la tesi indaga alcuni aspetti di questa integrazione urbano-rurale attraverso vari tipi di indagine. In primo luogo si è proceduto alla catalogazione fotografica di 383 fabbricati nell’ambito del comune di Riese Pio X in provincia di Treviso. Il censimento ha riguardato l’individuazione delle categorie tipologiche di fabbricati rurali o di fabbricati sorti in prossimità di aree agricole per valutare il loro rapporto con il contesto. Attraverso l’osservazione dei caratteri tipologici e tecnologici degli edifici, prevalentemente ad uso residenziale, relativi all’ultimo ventennio, si sono individuate anche le tendenze socio-culturali che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno condizionato il paesaggio rurale. Si è poi proceduto ad un analisi normativa i cui risultati sono stati incrociati con quelli delle categorie tipologiche individuate, verificando così quali norme avevano generato determinati effetti. In Veneto l’incremento esponenziale delle abitazioni che si erano dissociate dalla gestione delle proprie pertinenze, iniziato nel dopo guerra, ha modificato significativamente la struttura delle aree di campagna e, dopo il boom economico degli anni ottanta, unito all’infittirsi delle infrastrutture e delle reti tecnologiche, ha alterato anche la percezione paesaggistica delle aree cosiddette “periurbane” a tal punto che è oggi impossibile una interpretazione univoca di cosa venga comunemente inteso per paesaggio rurale. Consapevoli che non esiste paesaggio se non attraverso la lettura che è in grado di farne una persona, o una comunità, si è proceduto poi a studiare ed a divulgare un’intervista anonima composta da dieci domande, che è stata sottoposta prevalentemente ai cittadini di Riese Pio X, i cui risultati sono stati in grado di restituire un’immagine articolata di ciò che intendono per rurale. Un risultato interessante ha dimostrato che circa il 30% degli intervistati percepisce che la trasformazione dell’ambiente rurale è causata dalla trasformazione dei processi (ambientali, produttivi, sociali, culturali) ad esso connessi, dimostrando di non avere una visione bucolica della ruralità. La tesi sostiene l’idea, verificata anche tramite l’intervista, che la percezione del grado di urbanizzazione di un ambiente rurale dipenda più dai caratteri tipologici e dalla qualità degli edifici insediati che dal loro grado di diffusione e dispersione. Nella seconda fase la tesi si occupa delle prospettive di trasformazione dell’ambiente “rurbano” per ciò che attiene alle strategie future del settore primario. Gli studi di P. Donadieu, di P. Castro, e di J. Van der Ploeg, le indagini Istat relative alle aziende agricole italiane, le indagini Eurostat relative alle aziende agricole biologiche, registrano un fenomeno di forte crescita delle piccole e medie aziende agricole che decidono di investire sulla “qualità” dei prodotti e, spesso, anche sui servizi didattici e turistico-ricettivi da offrire ai cittadini come attività complementari. In questa fase si intende porre l’attenzione sulla necessità che l’agricoltura venga riconsiderata un settore strategico, e sull’importanza che questa agricoltura della “qualita”, a cui tutta l’Italia sarebbe vocata, venga pur praticata dove vi siano edifici esistenti o nuovi purché rispondano ai requisiti della qualità edilizia in ambiente rurale. Nell’ultima fase è stato affrontato il tema delle costruzioni possibili in questo contesto; dovranno essere destinate a piccole, medie aziende agricole collegate alle abitazioni delle loro famiglie perché si possa ricreare la connessione abitazione-gestione produttiva delle pertinenze. Questi edifici dovranno innanzi tutto rispondere alle esigenze funzionali della nostra epoca rispettando i principi della semplicità, del risparmio delle energie delle persone e dei materiali, e dell’eco-compatibilità. Sono stati verificati i materiali e le tecniche costruttive in grado di rispondere ai requisiti della sostenibilità in ambiente rurale, e studiate delle tipologie che possano coniugare differenti destinazioni d’uso, quali quelle abitative e quelle legate alla piccola produzione. L’ultima fase di questa tesi è propriamente progettuale, e quindi corredata da disegni e rappresentazioni dei modelli; si è deciso di non lavorare alla progettazione di un unico prototipo architettonico, perché l’interesse non era quello di concludere queste riflessioni con la progettazione di un singolo edificio che, per quanto interessante, non avrebbe avuto una rilevanza strategica ma puntuale, e perciò si è lavorato per progettare un vero e proprio sistema costruttivo flessibile (modelli). La flessibilità del modello è data dal fatto che il sistema costruttivo è stato pensato per poter ampliare (o contrarre) le superfici del manufatto destinate all’attività agricola, quelle destinate all’abitazione e/o quelle destinate alla ricezione, attraverso la combinazione di elementi modulari di un sistema “a fisarmonica”. Gli edifici sono perfettamente smontabili e perciò, grazie all’uso esclusivo di “tecnologie a secco” rispondono perfettamente ai requisiti della reversibilità del processo costruttivo. Nel caso di aziende/abitazioni molto piccole è possibile l’autocostruzione. Il sistema costruttivo, in quanto tale, è realizzabile in infinite varianti dimensionali, ma è piuttosto vincolante dal punto di vista dei materiali e delle forme, in quanto si intende che siano rispettati i principi “neorurali” da quali è stato evoluto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

CICALA, Federica. "NUOVI SISTEMI DI GESTIONE E STRATEGIE DI SVILUPPO PER IL PAESAGGIO CULTURALE DELL'AREA MEDITERRANEA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/564180.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Canuti, Gaia. "Conoscere, conservare, valorizzare. Progetto per l'anfiteatro di Urbs Salvia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6475/.

Full text
Abstract:
La tesi si inserisce nell'odierno dibattito sulla vegetazione all'interno delle aree archeologiche. L'anfiteatro dell'antica Urbisaglia nelle Marche costituisce un eclatante esempio di quanto sia rilevante considerare anche la vegetazione all'interno di un progetto di conservazione. Cercando di affrontare in maniera sistematica il problema dell'interazione tra le strutture vegetali ed il manufatto, il progetto è stato concepito sulla base di un piano di manutenzione programmata per la salvaguardia della struttura archeologica ma anche della particolare vegetazione presente nel parco. Il tutto inserito in un ampio progetto di valorizzazione dell'intera area archeologica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Rogante, Elisa <1982&gt. ""Un libro per ogni compagno". Case editrici e politiche per la lettura del partito comunista italiano (1944-1956)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7142/1/ROGANTE_ELISA_TESI.pdf.

Full text
Abstract:
Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
Communist editorial policy is a fundamental research area for the study of PCI, but the party’s publishing activity has fallen into historical oblivion. Assuming the book as a material support and vehicle of the communist political culture and the publishing house as a socialization channel, this research questions the its construction and diffusion processes. This research follows two main paths. In the first chapter, we tried to explain the methodological reasons of “Party Publisher”. In the second part of the thesis, empiric, we try to reconstruct the history of communist publishing houses. The historical period embraced is divide in two parts – 1944-1947 and 1947-1956 – according to the classical history of the cultural policy of the PCI, and is centered on four historical events: the “Salerno turn” (1944), the “Cominform turn” (1947), Stalin’s death (1956) and the XX Congress (1956). We adopted three levels of analysis: identifying the organization and decision making structure of Communist publishing activity, reconstructing book production processes, and identifying distribution processes and reading promotion policies promoted by the PCI.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Rogante, Elisa <1982&gt. ""Un libro per ogni compagno". Case editrici e politiche per la lettura del partito comunista italiano (1944-1956)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7142/.

Full text
Abstract:
Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
Communist editorial policy is a fundamental research area for the study of PCI, but the party’s publishing activity has fallen into historical oblivion. Assuming the book as a material support and vehicle of the communist political culture and the publishing house as a socialization channel, this research questions the its construction and diffusion processes. This research follows two main paths. In the first chapter, we tried to explain the methodological reasons of “Party Publisher”. In the second part of the thesis, empiric, we try to reconstruct the history of communist publishing houses. The historical period embraced is divide in two parts – 1944-1947 and 1947-1956 – according to the classical history of the cultural policy of the PCI, and is centered on four historical events: the “Salerno turn” (1944), the “Cominform turn” (1947), Stalin’s death (1956) and the XX Congress (1956). We adopted three levels of analysis: identifying the organization and decision making structure of Communist publishing activity, reconstructing book production processes, and identifying distribution processes and reading promotion policies promoted by the PCI.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Tarasconi, L. "Contributo teorico-metodologico per l'analisi ex-post degli impatti economici di politiche di interesse per il settore forestale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422962.

Full text
Abstract:
The contribution is a preliminary research for the evaluation of the economical impacts of a measure financing project investments in the forest enterprises (measure 122-art. 27 Reg. (CE) 1968/05). In synthesis, the study went in deep on methodologies, rarely applied within the forestry sector for policies impacts assessment, then, in a pilot-region, it implemented some methodologies to select the groups of enterprises of interest to collect the variable needed by the analysis and at last, a more accurate system of measurement of those variable has been tested. Initially the research propose a bibliographic activity in the frame of a meta-analysis about the approach to policy impact evaluation, generally named counterfactual. With this name, literature refers to a family of methods primarily devoted to infer on causality within a potential results framework as introduced by the seminal works Rubin (1974) and Splawa-Neyman, (1923). Within observational studies, these techniques can refine the results of evaluations based on simple pre-post or with-without comparisons. Then, the meta-analysis highlights, the differences between the way to conduce impacts analysis in two Rural Development Measures financing, in the period 2000-06, investments respectively on agriculture and forestry enterprises. In particular, in the agricultural measure economical impacts are systematically assessed by counterfactual methods, in particular the Differences-in-Differences. By the contrary, simple descriptive reports and beneficiary survey are performed to evaluate the forestry measure. Further results show how much the differences on disposability of secondary economical data between the two sector influenced the possibility to adopt quantitative approach for impact evaluation instead of a qualitative-descriptive one. The second part of the research activities has the objective to create a census list of forestry and logging enterprises starting from administrative sources. Actually this list is the first attempt to define a statistical population for the forestry sector; the list has been created in for a pilot-region: the Veneto region. The possibility to identify this units is particularly limited for the group of forest enterprises (forest owner), because of the lack of a juridical definition of such entity. In the study the author define these units on the base of a criteria of average quantity of cuts (in 10 years) in a forest area of property (or under management). The administrative source employed to observe the criteria is composed by the regional register of forest felling authorization requests. The census list include less than 3% of subjects that has done a felling authorization, but they count for the 55% of the total mass felled. The more in deep analysis have concerned the distribution of the subjects in respect of class of cuts dimension and in respect of the kind of forest where the cuts have been located, how much the different kind of enterprises contribute to the regional cut, the frequency of felling execution and the geographical distribution of units. At last, the contribution deals with the following accounting problem affecting the accuracy of observations of economic variable in the forest enterprises: meaningful performance measure for this subjects cannot be based solely on annul returns, but must take account of value added in forest stands. The analysis focuses on the effect on profit and loss account due to the adoption of accounting procedure of double-entry bookkeeping to include the value growing stock capital and its annual change. The procedure has been tested in a forest enterprises.
Il presente contributo è uno studio preliminare utile alla valutazione degli impatti economici di una misura di finanziamento agli investimenti strutturali nelle imprese forestali (misura 122 – art. 27 Reg. (CE)1698/05). In sintesi, il contributo ha approfondito alcune metodologie, poco applicate in ambito forestale, per quantificare gli impatti delle politiche, successivamente ha applicato, in una regione pilota, alcune metodologie atte a individuare le imprese presso cui rilevare le variabili utili all’analisi e, infine, ha studiato una procedura, più accurata rispetto a quella normalmente impiegata, per misurare tali variabili. Nello specifico la tesi di dottorato propone inizialmente una rassegna bibliografica ed una meta-analisi circa l’approccio all’analisi di impatto che va sotto il nome di controfattuale. A quest’ultimo, la letteratura associa una famiglia di disegni e metodi di valutazione empirica espressamente prodotti dalla ricerca sociale per inferire sulla causalità secondo una logica a risultati potenziali, facendo soprattutto riferimento ai lavori di Rubin (1974) e Splawa-Neyman, (1923). Tali metodologie consentono, in studi osservazionali, di affinare stime che si basano su semplici confronti pre-post o con-senza politica. Nel quadro del precedente periodo di programmazione delle politiche di sviluppo rurale (2000-2006), la meta-analisi ha poi evidenziato come a scala europea vi siano state forti differenze tra i metodi impiegati per valutare gli impatti delle precedenti misure strutturali di interesse agricolo e forestale: nelle misure strutturali agricole si sono riscontrate soprattutto valutazioni che ricorrono sistematicamente a metodi controfattuali non sperimentali, in particolare la differences-in-differences. nel caso della misura forestale le valutazioni ricorrono invece, nella maggior parte dei casi, a semplici resoconti descrittivi e beneficiary surveys. Ulteriori analisi sottolineano come la diversa disponibilità di fonti statistico-economiche secondarie sulle imprese dei due settori abbia pesato in modo rilevante sulla possibilità di ricorrere ad un approccio quantitativo invece che qualitativo-descrittivo. La seconda parte delle attività di ricerca è stata finalizzata alla creazione di una lista censuaria di imprese di produzione ed utilizzazione forestale a partire da liste amministrative a disposizione. Si tratta in effetti del primo tentativo di definire una popolazione statistica del settore forestale e il “caso studio” è stato implementato in una regione-pilota: il Veneto. La difficoltà maggiore ha riguardato la necessità di ovviare alla mancanza di una definizione e di un censimento delle imprese che operano nella produzione forestale (proprietari e gestori di proprietà a bosco). In questo studio tale entità è stata individuata con il criterio della quantità media di prelievo legnoso (calcolato sull’ultimo decennio) dalla superficie a bosco di proprietà (o dalla superficie in gestione). Tale criterio è osservabile a partire dalle richieste di autorizzazione di taglio in bosco (es. domande, progetti di taglio). La lista include meno del 3% dei soggetti che fanno richieste di prelievo, ma che contano per il 55% dei prelievi totali. Il restante 45% è prelevato da soggetti che prelevano limitate quantità, soprattutto in boschi ceduo. Ulteriori analisi hanno principalmente riguardato la ripartizione dei soggetti per classi di prelievo e per forma di governo su cui sono eseguiti i prelievi, quanto contribuiscono le varie tipologie di soggetti al prelievo regionale in ceduo e fustaia, la frequenza con cui eseguono tali prelievi e la distribuzione dei soggetti per provincia. Ci si è occupati, infine, di un problema contabile che influenza l’accuratezza nell’osservazione di variabili economico-reddituali presso l’impresa di produzione forestale, nello specifico: i risultati di bilancio potrebbero fornire indicazioni errate e fuorvianti qualora non venga inclusa la variazione di valore annuale del bene patrimoniale bosco. Il contributo analizza le implicazioni a livello di bilancio, derivanti dall’adozione di una procedura contabile in partita doppia, che contabilizza il contributo del bosco alla formazione del risultato d’esercizio secondo una logica che considera il bosco alla stregua di un “fondo di accantonamento”: ogni prelievo è classificato come una liquidazione di una parte del fondo, l’accrescimento legnoso non utilizzato nell’anno corrisponde invece ad un accantonamento di capitale. Gli effetti sono stati osservati rispetto ad altri due bilanci stilati per lo stesso caso-studio, ma applicando, rispettivamente, la procedura contabile “tradizionale”, che non include il contributo annuale del bosco (la superficie a bosco è valutata al suo prezzo sul mercato immobiliare) e la procedura, ben conosciuta in contabilità forestale, che lo determina in base ad una differenza di inventari. Il soprassuolo legnoso è stato valutato al suo valore di realizzazione, quale valore più probabile di macchiatico nell’ipotetico scenario che fosse liquidato interamente. L’analisi su di un soggetto pubblico che conduce un’azienda di produzione forestale, suggerisce come il meccanismo proposto consenta la redazione di un prospetto di bilancio in grado di fornire all’analista maggiori informazioni sui fenomeni di impresa: da una parte vi è l’informazione circa la variazione di valore del soprassuolo legnoso, dall’altra restituisce le eventuali plus-minus valenze da attribuire a fenomeni non ordinari, slegati dalla produzione legnosa, che avvengono in sede di vendita di un lotto boschivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Bonfiglioli, Marco. "Procedure e politiche manutentive per l'ottimizzazione della gestione di un impianto di cogenerazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Nel presente elaborato di tesi vengono presentate procedure e politiche manutentive per l'ottimizzazione della gestione di un impianto di cogenerazione. In particolare viene presentata l'analisi FMECA sul sistema caldaia a recupero funzionale alla determinazione degli asset del sistema. Il lavoro di tesi infatti fa parte di un progetto che prevede l'installazione di un software di gestione degli asset. Viene dunque presentato l'albero degli asset dell'impianto di cogenerazione. Infine viene presentato l'indice OEE tipico della TPM nel campo cogenerativo per monitorare le condizioni di funzionamento dell'impianto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Di, Pronio Guido. "Analisi e valutazione economico-ambientale delle politiche agricole per la gestione del territorio." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2007. http://hdl.handle.net/11566/242447.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Pedinelli, Vittorio <1989&gt. "Un pantheon per gli Antigonidi. Dinamiche politiche e autorappresentazione di una dinastia ellenistica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9772/1/Pedinelli_Vittorio_tesi.pdf.

Full text
Abstract:
La mia ricerca si basa su un metodo trasversale che mira a studiare la tematica da diversi punti di vista e ad unire i risultati ottenuti da ogni singola analisi, in modo da raggiungere una visione quanto più ampia e dettagliata possibile della materia. Attraverso un'attenta indagine che coinvolge un'ampia e diversificata documentazione, si tenterà di mettere in luce una serie di processi politici nonché strategie comunicative precipui della propaganda dei re ellenistici di Macedonia.
My research is based on an across-the-board method that aims to study the issue from different points of view and the join the results obtained from each individual analysis, so as to achieve a vision as much as possible wide and detailed. The work usually starts from the scrutiny of literary sources not only historical prose works, which obviously represent the main resource my work, but also poetic compositions are included in the discussion. Then I usually analyze the documentary sources, such as inscriptions and coins that I put in relation with the literary source, trying to highlight possible critical issues or, on the contrary, the similarity between the various types of source. A lot of time has been devoted to the iconography of the Antigonids, not only focusing on numismatic representations but also portraits (sculptural and parietal production).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Ginebri, Maurizia <1990&gt. "L’importanza delle politiche e dei programmi comunitari per l’innovazione: il progetto Co-Create." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10455.

Full text
Abstract:
L’oggetto generale della presente tesi è lo studio dei fondi europei e della strategia Europa 2020; in particolare il lavoro si focalizza sull’analisi dei finanziamenti indiretti dell’UE e di uno dei programmi Interreg, il programma Mediterraneo MED. Questa tesi si propone di analizzare uno dei progetti presentati dalla Camera di commercio e finanziato nell’ambito del programma MED dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale; il progetto Co-Create si inserisce sull’asse prioritario 1 del programma, quello di promuovere le capacità innovative del Mediterraneo per sviluppare una crescita intelligente e sostenibile. Obiettivo del progetto è di supportare i processi di cross-fertilization tra le industrie creative e i cluster tradizionali contribuendo a testare metodi creativi con il supporto di strumenti di proprietà intellettuale. Il progetto andrà a promuovere le nuove metodologie e i nuovi strumenti indirizzati ai policy makers, alle PMI e ai cluster manager. Nel primo capitolo, viene delineata la Strategia Europa 2020 e la politica di coesione europea per il periodo di programmazione 2014-2020, con attenzione ad uno degli obiettivi principali della politica, la ricerca e l’innovazione. Nel secondo capitolo, viene trattato il tema dell’innovazione e delle industrie creative e il modo in cui le imprese possono diventare più innovative grazie ai finanziamenti concessi dai fondi europei. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi del programma Med, con particolare attenzione agli obiettivi che esso si propone per raggiungere una crescita intelligente e sostenibile. Infine, nell’ultimo capitolo, dopo la presentazione dell’attuale progetto Co-Create, verrà delineata una proposta progettuale, che si inserisce sull’asse prioritario dell’innovazione del programma MED.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

MICELI, VALERIA. "Politiche per l'innovazione: i distretti tecnologici italiani e i loro contesti innovativi regionali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/223.

Full text
Abstract:
Questo lavoro ha lo scopo di valutare i distretti tecnologici italiani. A tal fine sono stati sinteticamente presentati nel primo capitolo alcuni concetti chiave della letteratura economica rilevanti ai fini di questo lavoro. Nel secondo capitolo è stata condotta un'analisi di tipo descrittivo relativamente a tutti i distretti tecnologici approvati dal MIUR alla data del novembre 2007. Nel terzo capitolo si passa ad un'analisi di tipo quantitativo che sulla base di dati provenienti da varie fonti misura: il livello di specializzazione delle varie regioni italiane relativamente all'area tecnologica prescelta per l'implementazione del distretto tecnologico; il livello di performance delle varie regioni relativamente ad una serie di indicatori di attività scientifico-tecnologiche; il livello dell'ambiente economico in termini di tasso di imprenditorialità e di disponibilità di finanziamenti di tipo venture capital. Nel quarto capitolo si procede alla creazione di quattro indicatori sintetici: uno di specializzazione tecnologica; uno di performance scientifico-tecnologica; uno economico-ambientale; l'ultimo riassuntivo dei precedenti. Nel capitolo quarto i dati degli indicatori ottenuti dall'analisi quantitativa vengono combinati con le informazioni riportate nel capitolo secondo utilizzando un'analisi di tipo dicotomico. La visione d'insieme che ne deriva diventa la base per alcune considerazioni di policy sull'implementazione di questo strumento di politica innovativa.
This work analyses a specific policy instrument namely the establishment of technological districts (TD) in Italy. After a selective literature review of the main theoretical concepts used in the research (chapter 1), the work provides a general overview of the Italian TDs approved by MIUR at November 2007 (chapter 2). In the third chapter the work provides a statistical analysis of the regional innovation contexts using a wide set of indicators measuring: levels of regional specialization in the sectors chosen for TDs implementation; science and technology performances; features of the economic environment (entrepreneurship and venture capital funds). In the fourth chapter it is presented a system of four synthetic indices providing information on: 1) regional specializations; 2) scientific-technological performances; 3) economic environment. The fourth synthetic index, being the combination of the previous three, reflects simultaneously all the three dimensions. The analysis of statistical data is complemented, in chapter 4, by an evaluation of the institutional features of the TDs based on the information gathered in chapter 2. This has allowed to bring together the outcomes of chapter 2 and of chapter 3 in order to formulate some policy conclusions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

MICELI, VALERIA. "Politiche per l'innovazione: i distretti tecnologici italiani e i loro contesti innovativi regionali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/223.

Full text
Abstract:
Questo lavoro ha lo scopo di valutare i distretti tecnologici italiani. A tal fine sono stati sinteticamente presentati nel primo capitolo alcuni concetti chiave della letteratura economica rilevanti ai fini di questo lavoro. Nel secondo capitolo è stata condotta un'analisi di tipo descrittivo relativamente a tutti i distretti tecnologici approvati dal MIUR alla data del novembre 2007. Nel terzo capitolo si passa ad un'analisi di tipo quantitativo che sulla base di dati provenienti da varie fonti misura: il livello di specializzazione delle varie regioni italiane relativamente all'area tecnologica prescelta per l'implementazione del distretto tecnologico; il livello di performance delle varie regioni relativamente ad una serie di indicatori di attività scientifico-tecnologiche; il livello dell'ambiente economico in termini di tasso di imprenditorialità e di disponibilità di finanziamenti di tipo venture capital. Nel quarto capitolo si procede alla creazione di quattro indicatori sintetici: uno di specializzazione tecnologica; uno di performance scientifico-tecnologica; uno economico-ambientale; l'ultimo riassuntivo dei precedenti. Nel capitolo quarto i dati degli indicatori ottenuti dall'analisi quantitativa vengono combinati con le informazioni riportate nel capitolo secondo utilizzando un'analisi di tipo dicotomico. La visione d'insieme che ne deriva diventa la base per alcune considerazioni di policy sull'implementazione di questo strumento di politica innovativa.
This work analyses a specific policy instrument namely the establishment of technological districts (TD) in Italy. After a selective literature review of the main theoretical concepts used in the research (chapter 1), the work provides a general overview of the Italian TDs approved by MIUR at November 2007 (chapter 2). In the third chapter the work provides a statistical analysis of the regional innovation contexts using a wide set of indicators measuring: levels of regional specialization in the sectors chosen for TDs implementation; science and technology performances; features of the economic environment (entrepreneurship and venture capital funds). In the fourth chapter it is presented a system of four synthetic indices providing information on: 1) regional specializations; 2) scientific-technological performances; 3) economic environment. The fourth synthetic index, being the combination of the previous three, reflects simultaneously all the three dimensions. The analysis of statistical data is complemented, in chapter 4, by an evaluation of the institutional features of the TDs based on the information gathered in chapter 2. This has allowed to bring together the outcomes of chapter 2 and of chapter 3 in order to formulate some policy conclusions.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography