Academic literature on the topic 'Politiche giovanili'

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Journal articles on the topic "Politiche giovanili"

1

Branca, Davide. "Spazi temporanei come palestra per una filiera di associazioni e piccole imprese." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056010.

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Abstract:
L'articolo indaga esperienze ed iniziative rivolte ai giovani realizzate in piů di 15 anni legate al binomio promozione del protagonismo giovanile. Il bisogno di spazi viene osservato quale nuova opportunitŕ per costruire nuove pratiche all'interno delle politiche giovanili che permettano di ribaltare la visione dei giovani come ad una categoria sociale con problemi specifici da trattare in maniera settoriale, e invece di passare a considerare i giovani stessi come un nuovo possibile punto di attacco all'intervento sulla societŕ nel suo complesso e al contempo come una risorsa strategica per ridefinire certi equilibri e puntare al miglioramento della qualitŕ della vita delle comunitŕ urbane. Nel campo delle politiche giovanili, la prospettiva di lavoro rivolta alla creazione di incubatori puň rappresentare un approccio innovativo in quanto sostiene l'emancipazione dell'intervento sui e con i giovani dall'ambito del mero intrattenimento all'interno del quale č stato per lungo tempo confinato, porta l'idea che la creativitŕ giovanile possa offrirsi alla collettivitŕ nella duplice veste imprenditoriale e sociale.
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2

Quaranta, Ivo. "Politiche del silenzio e della violenza: AIDS e nuove soggettivita giovanili a Nso' (Camerun)." La Ricerca Folklorica, no. 50 (October 2004): 5. http://dx.doi.org/10.2307/4141519.

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3

Grunow, Daniela. "Flexicurity, insicurezza del lavoro e formazione di una famiglia: la condizione giovanile in Danimarca." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124005.

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Abstract:
Questo articolo descrive come il processo di flessibilizzazione del mercato del lavoro e l'attuale crisi economica abbiano modificato l'assetto occupazionale dei giovani in Danimarca dagli anni '80 del novecento al 2010. L'autrice si interroga se la flessibilizzazione abbia influenzato le decisioni di lungo termine dei giovani, quali l'unione di coppia, l'autonomizzazione dai genitori, la costruzione di una famiglia. Dai dati a disposizione sembra che il modello danese abbia successo, se paragonato alla maggior parte dei paesi che fanno parte dell'Oecd, in riferimento al basso incremento della disoccupazione giovanile. Non ci sono evidenze del fatto che i cambiamenti nell'economia danese abbiano condizionato decisioni relative alle unioni di coppia, alla formazione di una famiglia, alla fertilitŕ. Le politiche attive del lavoro unite a un mercato del lavoro flessibile sembrano distribuire i rischi occupazionali in modo più uniforme tra i giovani e le generazioni più anziane.
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4

Sani, Giacomo, and Guido Legnante. "TRENT'ANNI, 253 AUTORI, 14422 PAGINE DI SCIENZA POLITICA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 31, no. 2 (August 2001): 277–90. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030598.

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Abstract:
Introduzione Questa rivista ha compiuto da poco i trent'anni di vita. Creata agli inizi degli anni settanta per iniziativa di Giovanni Sartori, la Risp ha proseguito il suo cammino grazie alle con-direzioni di Leonardo Morlino (1986–1991), Maurizio Cotta (1992–1997), e Maurizio Ferrera (1998–2000). Essi si sono avvalsi della collaborazione di molti volenterosi studiosi, giovani e meno giovani, che hanno contribuito alla vita della rivista. Del primo Comitato Scientifico (1971) facevano parte Fisichella, Gori, Pasquino, Passigli, Spreafico e Urbani, a cui si sono aggiunti dal 1976 Farneti e Stoppino. In una fase successiva (1986–1993) sono entrati nel comitato Bartolini, Bruschi, Cazzola, Cotta, Guarnieri, Marradi, Morlino, Panebianco, Pappalardo, Sani, Sola. Infine, negli anni più recenti (dal 1998) si sono aggiunti Attinà, Calise, Di Palma, Freddi, Graziano, Mastropaolo, Mattina, Morisi, Pasquino, Rusconi, Zincone. Nel ruolo di Redattore capo si sono alternati Pasquino, Morlino, Cartocci, Di Virgilio. Nel corso degli anni hanno altresì contribuito al lavoro redazionale Bosco, Chiaramonte, Giuliani, Mattei e Verzichelli.
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5

Recchi, Ettore. "LE MOSCHE BIANCHE. PERCHÉ I GIOVANI ATTIVISTI DI PARTITO SONO POCHI?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no. 3 (December 1998): 515–42. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026265.

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Abstract:
IntroduzioneI partiti politici detengono il triste primato di essere le istituzioni pubbliche in cui i giovani italiani nutrono minor fiducia – meno che nella burocrazia statale, nel governo, nella magistratura, nelle forze di polizia, nell'esercito, nella Chiesa, nei sindacati, nelle banche, nei giornali e nelle televisioni (Buzzi et al. 1997, 382). Per quanto aggravatosi in tempi recenti, questo discredito ha radici lontane e trova espressione in un distacco crescente, dagli anni settanta in poi, dei giovani dalla vita dei partiti. Generazione dopo generazione, stando alle survey condotte negli ultimi cinque lustri, i cittadini dai 18 ai 25 anni che prendono parte regolarmente alle attività di qualche organizzazione politica sono passati dal 7,3% del 1970, al 6,2% del 1983, al 4,1% del 1987, al 2,7% del 1992 e del 19% (Tullio-Altan e Marradi 1976, 472; Cavalli e de Lillo 1993, 286; Buzzi et al. 1997, 419). Più precisamente, gli individui tra i 20 e i 24 anni che negli ultimi sei mesi hanno svolto «attività gratuita per un partito» ammontano nel 1994 ad un misero 1,8% – meno di un terzo della quota di attivisti di partito che si ritrova nella popolazione fra i 35 e i 44 anni d'età (Istat 1996, 143). Dati di fonte partitica, del resto, confermano il quadro: a cavallo fra il 1995 e il 1996 le organizzazioni giovanili dei partiti contavano 204.000 membri (Turi 1997, 126) – ossia, il 2% della popolazione tra i 19 e 29 anni (Istat 1995, 102).
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6

Blossfeld, Hans-Peter, Sandra Buchholz, and Dirk Hofacker. "Globalizzazione, flessibilizzazione del lavoro e condizione giovanile: un quadro teorico." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 17–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124002.

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Abstract:
Questo capitolo introduttivo fornisce un quadro teorico di riferimento per l'analisi del mercato del lavoro giovanile e le transizioni familiari nelle moderne societŕ globalizzate. Offre una definizione del concetto - spesso ambiguo - di globalizzazione, propone un innovativo indice empirico di misurazione del suo sviluppo nel corso degli ultimi decenni e definisce i meccanismi attraverso i quali la globalizzazione ha influenzato l'occupazione e la vita familiare dei giovani in Europa. Si osserva che le conseguenze della globalizzazione non sono state le medesime in tutti i paesi europei, ma che il loro impatto varia considerevolmente tra le differenti nazioni, dipendendo dal contesto istituzionale, fra cui ad esempio il regime di welfare, il sistema educativo e formativo e le caratteristiche dei mercati del lavoro.
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7

Narciso, Fabio. "L'apprendistato, le politiche attive per l'inserimento dei giovani al lavoro." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 185–95. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099010.

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Abstract:
L'articolo ha come scopo quello di accendere una riflessione sugli strumenti dedicati all'inserimento lavorativo dei giovani. L'obiettivo č quello di fare una valutazione sulle misure di politica attiva, in uso nello specifico nella Provincia di Terni Servizio programmazione delle politiche del lavoro, quali il prodotto di filiera, mettendo questo strumento in relazione ed in filiera con le modalitŕ d'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro per mezzo del contratto di apprendistato. L'articolo ripercorre brevemente le varie trasformazioni ed applicazioni dello strumento dell'apprendistato mettendo in luce come nel tempo questo strumento abbia perso la valenza di raccordo con il mondo dell'istruzione e della formazione ed abbia messo l'accento principalmente sui vantaggi economici del contratto. L'apprendistato nato come luogo d'incontro tra i diversi mondi dell'istruzione, della formazione e del lavoro stenta a far dialogare questi mondi ed a condividere un linguaggio ed ad essere efficace in una logica di contaminazione e nella sua essenza formativa. I dati dell'ultimo rapporto ISFOL sull'apprendistato dimostrano in maniera sorprendente come le cause di interruzione dei rapporti di apprendistato per dimissioni, circa il 62%, dipendano dalla scelta dei lavoratori giovani che affrontano il mondo del lavoro con poca consapevolezza e privi di un percorso di orientamento capace di determinare le scelte professionali adeguate con un costo sociale che č tra i piů alti in Europa L'articolo poi descrive l'esperienza del prodotto di filiera work experience: composto da formazione propedeutica all'ingresso, tirocinio semestrale retribuito ed obbligo all'inserimento che ha prodotto il 64% di successi d'inserimento del mondo del lavoro dei giovani e che č considerato uno strumento virtuoso di conoscenza per massimizzare l'incontro domanda offerta.
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8

Bardelli, Patrizia, and Vincenza Briscioli. "Covid-19: il ruolo dei pediatri di famiglia." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 62–68. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004006.

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Abstract:
L'articolo discute le importanti difficoltà e le sfide che i pediatri di famiglia si trovano ad affrontare in questo periodo di pandemia. I bambini e i giovani rappresentano le fasce più deboli della popolazione, spesso dimenticate dalle politiche pubbliche, che stanno pagando un prezzo molto alto in termini di salute non solo fisica ma anche psicologica. Il punto di vista dei pediatri costituisce un osservatorio privilegiato per l'indicazione alle politiche pubbliche circa gli interventi prioritari a tutela delle generazioni più giovani.
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9

Bankowicz, Marek. "Giovanni Sartori’s Methodology of Political Science." Politeja 11, no. 32 (2014): 13–22. http://dx.doi.org/10.12797/politeja.11.2014.32.02.

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10

Pasquino, Gianfranco. "the political science of giovanni sartori." European Political Science 4, no. 1 (March 2005): 33–41. http://dx.doi.org/10.1057/palgrave.eps.2210003.

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Dissertations / Theses on the topic "Politiche giovanili"

1

Barrella, Giovanni. "Percorsi di analisi delle politiche giovanili. Dal livello europeo a quello locale." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1419.

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Abstract:
2011 - 2012
La dissertazione analizza l’interconnessione tra i livelli europeo, nazionale, regionale e locale nella definizione e implementazione delle politiche giovanili, col fine di comprenderne le prospettive teoriche che le sottendono, i modelli adottati, i contenuti, gli strumenti e le forme organizzative. Comparando le normative, i documenti e la letteratura avente ad oggetto i giovani e le politiche giovanili, la ricerca si propone di chiarire l’impianto delle youth policies promosso dalle istituzioni e dalle organizzazioni della società civile, che, con differenti competenze, interessi, responsabilità amministrative, interpretazioni e modelli di cooperazione si collocano nella governance europea. [a cura dell’autore]
XI n.s.
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2

FILOSA, Giovanna. "La partecipazione politica dei giovani: una griglia di lettura." Doctoral thesis, La Sapienza, 2004. http://hdl.handle.net/11573/917234.

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3

Artoni, Matteo <1980&gt. "Cittadinanza e impegno politico. Una ricerca empirica sulla presenza dei giovani nei contesti politici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1669/1/Tutta.pdf.

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4

Artoni, Matteo <1980&gt. "Cittadinanza e impegno politico. Una ricerca empirica sulla presenza dei giovani nei contesti politici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1669/.

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5

Trace, Jamie. "Giovanni Botero and English political thought." Thesis, University of Cambridge, 2018. https://www.repository.cam.ac.uk/handle/1810/278658.

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Abstract:
This dissertation is a study of the reception of the Jesuit-trained Italian author, Giovanni Botero (1544–1617) in early-seventeenth century England. It examines how Botero was translated for an English audience, and reconstructs the debates to which Botero was relevant and helped stimulate in late Elizabethan and Jacobean England. Part I examines the publication history of Botero’s books in England and finds that the translators and printers edited Botero significantly. Its primary focus is thus on who was translating Botero and for what purposes, and who was printing and selling the resulting books. It establishes that the most prominent of Botero’s books in England were the Della grandezza della città (1588), Della ragion di stato (1589), Relazioni Universali (1591–1595). Chapters I–III accordingly consider these works in turn. Chapter IV then briefly turns to consider Botero’s other works, including I prencipi (1600). Part II then turns to look at Botero’s readers. Four further chapters consider Botero’s reception in relation to four broad themes: geography and travel (Chapter I); climate and situation (Chapter II); colonies and commerce (Chapter III); and responses to Machiavelli (Chapter IV). Each of these chapters examine Botero’s contributions to these themes, other contemporary authors whom he was read alongside, and how and why people were reading him to speak to these debates. Ultimately, the backdrop to this story is English colonialism in the Americas and Ireland and a growing interest in understanding the political significance of trade. The dissertation therefore contributes to our understanding of the history of early modern political thought, translation and reception, and English-Italian intellectual exchange in the early modern period. Ultimately, the thesis tells two stories – one about the importance of this Italian author in seventeenth-century England, the other about the intellectual origins of certain key themes in British political thought of the seventeenth and eighteenth centuries.
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Moar, Luisa <1959&gt. "Politiche in favore dell'imprenditorialita giovanile e importanza dei legami sociali. Una ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7370/1/Moar_Luisa_tesi.pdf.

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Abstract:
In uno scenario caratterizzato da globalizzazione e forti scompensi nei sistemi dei mercato del lavoro, a svantaggio soprattutto dei giovani, la ricerca ha inteso approfondire il tema delle relazioni che intercorrono tra la condizione giovanile e le politiche del lavoro, tematizzando la questione dell’imprenditorialità giovanile. Questo fenomeno è stato osservato lungo alcuni vettori specifici relativi all’attitudine imprenditoriale, espressa in termini di opportunità percepite, capacità imprenditoriali, paura di fallire e intenzionalità a intraprendere, e della valenza dei legami sociali nelle dinamiche di avvio di lavoro autonomo. Al fine di sondare le opinioni di giovani imprenditori potenziali in merito al tema dell’imprenditorialità la survey è stata rivolta a un campione di giovani aspiranti imprenditori europei, coinvolti in percorsi di politica attiva del lavoro, ovvero iniziative educative, di orientamento e di sostegno all’imprenditorialità. Considerando le variabili del capitale umano, del capitale sociale e dello status famigliare e la loro influenza nei diversi percorsi di imprenditorialità giovanile, la ricerca ha voluto verificare alcuni possibili orientamenti sociali. La ricerca ha messo in evidenza che i giovani provenienti da contesti familiari con alti livelli di capitale umano e sociale tendono a esprimere un approccio imprenditoriale caratterizzato da fiducia in se stessi, apertura in termini di innovazione, utilizzando quindi il pieno potenziale dei legami deboli. Al contrario un basso status di famiglia appare come correlato ad una bassa autostima, mancanza di innovazione, limitate reti sociali, e meno prospettive in termini di successo imprenditoriale.
Strong inequalities in the labour market characterize the current European scenario. In particular, many scholars maintain that young people are the losers of the globalization process. In this context, the research aims at deepening the relationship between young people and labour market policies addressed to youth entrepreneurship. This phenomenon has been observed along some specific vectors related to the entrepreneurial attitude expressed in terms of perceived opportunities, business skills, fear of failure and intent to undertake, and the relevance of social ties in the dynamics of self-employment and business creation. In order to collect the relevant information the research has addressed a survey to a sample of young aspiring European entrepreneurs, involved in active labour policies, i.e. education and training courses, vocational guidance, coaching measures and services supporting entrepreneurship. Considering variables regarding human capital, social capital and family status, and their influence in the different entrepreneurial paths of youth entrepreneurship, the research tried to design some possible social trends. The research has highlighted that young people coming from family contexts with high levels of human and social capital, tend to express an entrepreneurial approach characterized by self-confidence, openness in terms of innovation, thus using the full potential of weak ties. By contrast a low family status appears as correlated to a low self-confidence, lack of innovation, limited social networks, and less prospects in terms of entrepreneurial success.
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Moar, Luisa <1959&gt. "Politiche in favore dell'imprenditorialita giovanile e importanza dei legami sociali. Una ricerca." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7370/.

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Abstract:
In uno scenario caratterizzato da globalizzazione e forti scompensi nei sistemi dei mercato del lavoro, a svantaggio soprattutto dei giovani, la ricerca ha inteso approfondire il tema delle relazioni che intercorrono tra la condizione giovanile e le politiche del lavoro, tematizzando la questione dell’imprenditorialità giovanile. Questo fenomeno è stato osservato lungo alcuni vettori specifici relativi all’attitudine imprenditoriale, espressa in termini di opportunità percepite, capacità imprenditoriali, paura di fallire e intenzionalità a intraprendere, e della valenza dei legami sociali nelle dinamiche di avvio di lavoro autonomo. Al fine di sondare le opinioni di giovani imprenditori potenziali in merito al tema dell’imprenditorialità la survey è stata rivolta a un campione di giovani aspiranti imprenditori europei, coinvolti in percorsi di politica attiva del lavoro, ovvero iniziative educative, di orientamento e di sostegno all’imprenditorialità. Considerando le variabili del capitale umano, del capitale sociale e dello status famigliare e la loro influenza nei diversi percorsi di imprenditorialità giovanile, la ricerca ha voluto verificare alcuni possibili orientamenti sociali. La ricerca ha messo in evidenza che i giovani provenienti da contesti familiari con alti livelli di capitale umano e sociale tendono a esprimere un approccio imprenditoriale caratterizzato da fiducia in se stessi, apertura in termini di innovazione, utilizzando quindi il pieno potenziale dei legami deboli. Al contrario un basso status di famiglia appare come correlato ad una bassa autostima, mancanza di innovazione, limitate reti sociali, e meno prospettive in termini di successo imprenditoriale.
Strong inequalities in the labour market characterize the current European scenario. In particular, many scholars maintain that young people are the losers of the globalization process. In this context, the research aims at deepening the relationship between young people and labour market policies addressed to youth entrepreneurship. This phenomenon has been observed along some specific vectors related to the entrepreneurial attitude expressed in terms of perceived opportunities, business skills, fear of failure and intent to undertake, and the relevance of social ties in the dynamics of self-employment and business creation. In order to collect the relevant information the research has addressed a survey to a sample of young aspiring European entrepreneurs, involved in active labour policies, i.e. education and training courses, vocational guidance, coaching measures and services supporting entrepreneurship. Considering variables regarding human capital, social capital and family status, and their influence in the different entrepreneurial paths of youth entrepreneurship, the research tried to design some possible social trends. The research has highlighted that young people coming from family contexts with high levels of human and social capital, tend to express an entrepreneurial approach characterized by self-confidence, openness in terms of innovation, thus using the full potential of weak ties. By contrast a low family status appears as correlated to a low self-confidence, lack of innovation, limited social networks, and less prospects in terms of entrepreneurial success.
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MAGNANI, NICOLA. "La letteratura per tornare alla realtà. L'arte narrativa nella proposta culturale di alcune riviste giovanili: «Il Saggiatore», «Orpheus», «Oggi»." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/90.

Full text
Abstract:
Il presente studio è finalizzato ad indagare le complesse vicende culturali di tre riviste - «Il Saggiatore», «Orpheus» e «Oggi» -, nate in Italia per iniziativa di alcuni giovani intellettuali nella prima metà degli anni Trenta, in un periodo in cui, a seguito del definitivo consolidamento politico-istituzionale del fascismo, ha inizio una vasta discussione per determinare con più precisione il ruolo delle nuove generazioni all'interno del regime. In questo «clima», l'azione di tali riviste mira soprattutto a definire il proprio «contributo» per la nascita di una «nuova cultura»: procedendo, così, ad un riassestamento della cultura che superi definitivamente l'impianto epistemologico del sistema idealista con le sue difettose derivazioni espressive, le varie testate giungono ad occuparsi di letteratura, indicando l'inevitabile «necessità», non solo etica e spirituale, ma anche estetica e artistica, di tornare al romanzo per poter riconquistare un'idea di arte che sappia di nuovo «aderire alla vita».
The objective of this thesis is to analyse the cultural development of three literary reviews «Il Saggiatore», «Orpheus» and «Oggi» created by a group of young intellectuals in the mid 30's. Following a period of political and institutional consolidation of Fascism, wide discussion was raised about the role of the new generation within the fascist regime. The aim, above all, of these reviews was to bring about a «new culture». There was a reorganization of the culture, which went beyond the epistemological plan of the idealistic system, which was thought to be lacking in effective language. As a consequence newspapers and reviews began to deal with literature, pointing out the inevitable need for a return to the novel as a more realistic art form from an ethical, spiritual, aesthetic and artistic point of view.
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MAGNANI, NICOLA. "La letteratura per tornare alla realtà. L'arte narrativa nella proposta culturale di alcune riviste giovanili: «Il Saggiatore», «Orpheus», «Oggi»." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/90.

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Abstract:
Il presente studio è finalizzato ad indagare le complesse vicende culturali di tre riviste - «Il Saggiatore», «Orpheus» e «Oggi» -, nate in Italia per iniziativa di alcuni giovani intellettuali nella prima metà degli anni Trenta, in un periodo in cui, a seguito del definitivo consolidamento politico-istituzionale del fascismo, ha inizio una vasta discussione per determinare con più precisione il ruolo delle nuove generazioni all'interno del regime. In questo «clima», l'azione di tali riviste mira soprattutto a definire il proprio «contributo» per la nascita di una «nuova cultura»: procedendo, così, ad un riassestamento della cultura che superi definitivamente l'impianto epistemologico del sistema idealista con le sue difettose derivazioni espressive, le varie testate giungono ad occuparsi di letteratura, indicando l'inevitabile «necessità», non solo etica e spirituale, ma anche estetica e artistica, di tornare al romanzo per poter riconquistare un'idea di arte che sappia di nuovo «aderire alla vita».
The objective of this thesis is to analyse the cultural development of three literary reviews «Il Saggiatore», «Orpheus» and «Oggi» created by a group of young intellectuals in the mid 30's. Following a period of political and institutional consolidation of Fascism, wide discussion was raised about the role of the new generation within the fascist regime. The aim, above all, of these reviews was to bring about a «new culture». There was a reorganization of the culture, which went beyond the epistemological plan of the idealistic system, which was thought to be lacking in effective language. As a consequence newspapers and reviews began to deal with literature, pointing out the inevitable need for a return to the novel as a more realistic art form from an ethical, spiritual, aesthetic and artistic point of view.
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10

Turchetto, Sara <1994&gt. "La teoria della democrazia di Giovanni Sartori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16144.

Full text
Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è di riflettere intorno al concetto di democrazia attraverso il lavoro proposto da Giovanni Sartori. L’intento del politologo è quello di creare una teoria della democrazia che riparta da zero, una teoria libera dagli equivoci linguistici e interpretativi i quali hanno fatto in modo che ancora oggi si viva nell'epoca della «democrazia confusa». Senza chiarire prima di tutto che cosa si intende quando si parla di democrazia non è possibile attuare una pratica politica che sia efficace. I primi capitoli illustrano gli errori che derivano dall'intendere la democrazia in un senso esclusivamente letterale, mentre i capitoli centrali riguardano le cattive applicazioni che scaturiscono da interpretazioni della democrazia eccessivamente semplicistiche. Nella parte finale si analizza invece quella che per Sartori è l’unica democrazia possibile, riflettendo inoltre su alcune questioni che rimangono tutt'oggi irrisolte e che impediscono alla democrazia di realizzarsi nella sua versione migliore.
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Books on the topic "Politiche giovanili"

1

Pattarin, Ennio. Tratti di gioventù: Le politiche sociali giovanili. Roma: Carocci, 2002.

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2

Amelia, Manuti, ed. Giovani che partecipano: Una ricerca sulle politiche giovanili della Regione Puglia. Roma: Aracne, 2011.

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3

Il rischio di essere giovani: Quali politiche giovanili nella società globalizzata? Milano: FrancoAngeli, 2000.

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4

Enna, Italy) Workshop "Politiche giovanili e. lavoro" (2014. Politiche giovanili e lavoro: Atti del workshop, Enna, 14 maggio 2014. Ariccia (RM): Aracne editrice int.le S.r.l., 2014.

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5

Carrara, Cristian. Giovani politica futuro: Dieci anni di storia, di analisi e prospettive sulle politiche giovanili in Italia. Brescia: La scuola, 2010.

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6

Politiche giovanili, cittadinanza attiva e impegno civile e sociale nei giovani: Dal '68 ad oggi : tra storia ed attualità. Pozzuoli (Napoli): Boopen, 2009.

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7

studi, Gruppo Abele Centro, ed. Politiche e progetti per gli adolescenti: L'impegno delle istituzioni pubbliche e delle associazioni giovanili in Italia : ricerca. Roma: Ministero dell'interno, Direzione generale dei servizi civili, 1994.

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8

Busacca, Maurizio, and Alessandro Caputo. Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territoriale. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0.

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Abstract:
Tra il 2017 e 2019 i due Autori hanno condotto una ricerca valutativa sui Piani Giovani della Regione del Veneto e sulle politiche giovanili locali. La ricerca è stata l’occasione per approfondire le modalità di funzionamento di coalizioni locali di welfare organizzate in modo reticolare e per coinvolgerle nella progettazione partecipata di un sistema di valutazione dell’impatto sociale. Lo SROI Explore è un mix-method che cerca di rispondere ai problemi storici della valutazione nell’ambito delle politiche sociali attraverso una strategia partecipativa e l’ancoraggio alle teorie incorporate nell’azione professionale con l’obiettivo di intensificare i processi di apprendimento degli attori coinvolti.
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9

Neresini, Federico. Disagio giovanile e politiche sociali. Roma: La nuova italia scientifica, 1992.

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10

Carnemolla, Piero Antonio, ed. Scritti giovanili. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-854-9.

Full text
Abstract:
— Piano dell’opera — VOLUME I Scritti giovanili a cura di Piero Antonio Carnemolla VOLUME II La fondazione romanistica. Scritti di storia e di diritto romano a cura di Patrizia Giunti VOLUME III Principi contro i totalitarismi e rifondazione costituzionale a cura di Ugo De Siervo VOLUME IV La città e la persona umana. Scritti sociali, politici e amministrativi a cura di Pier Luigi Ballini, Giulio Conticelli VOLUME V La costruzione della pace. Scritti di politica internazionale a cura di Bruna Bagnato VOLUME VI Il credente e la Chiesa. Scritti di vita religiosa ed ecclesiale a cura di Bruna Bocchini, Augusto D’Angelo VOLUME VII Indici dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giorgio La Pira
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Book chapters on the topic "Politiche giovanili"

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Whiteside, Heather. "Fernand Braudel, Immanuel Wallerstein, Giovanni Arrighi." In Capitalist Political Economy, 119–37. Milton Park, Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2020. | Includes bibliographical references and ndex.: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9780429468551-6.

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2

Manenti, Lorenzo. "Storia di un paradosso. Il mito di Giorgio Luti in Età Moderna." In Le vestigia dei gesuati, 267–81. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-228-7.19.

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Abstract:
The essay resumes, with new historical sources, the research concerning the biography of the Sienese Jesuat Giorgio Luti, the prophecy of 1491 attributed to him and the exegetical evolution of this text in the Modern Age, published in Giorgio Luti da Siena a Lucca. Il viaggio di un mito fra Umanesimo e Controriforma, Siena, Accademia degli Intronati (Monografie di storia e letteratura senese, XV) 2008. The essay is divided into two parts. The first is a study of historical sources on Giorgio Luti in the Venetian area. The second part is dedicated to the study of historians from Lucca who lived between the XVI and XVIII centuries: Gherardo Sergiusti, Giovanni Cividale, Giuseppe Bonafede and Giovanni Domenico Mansi. They paid attention to the content of the Sienese prophecy for the description about wars and devastation of the Towers of Lucca, the conversion of Islamic peoples to Christianity, thanks to a company of Lucca men and women, attributing a meaning of political pacification and religious palingenesis. Overall, however, the evolution of the myth about Giorgio Luti, paradoxically, reflects in particulary the identity crisis of the Jesuats between the XV and XVI centuries.
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3

Mari, Giovanni. "Postfazione. Il socialismo di Bruno Trentin come liberazione della persona." In Studi e saggi, 261–74. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-282-9.05.

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Abstract:
Through the commentary on a particularly interesting period taken from the Introduction to La libertà viene prima, the author intends to focus on Bruno Trentin's idea of socialism. Giovanni Mari underlines how this idea foresees the critique of four theses of the modern socialist tradition: 1) socialism is not a model of society, but a continuous process; 2) in our company the company does not constitute a world in itself; 3) the socialization of property does not solve the problems of democracy; 4) the center of civil coexistence is not constituted by the class but by the person. And four positive theses: 1) the form of political action does not foresee two separate times, first the seizure of power and then the reforms; 2) the measure of society is the freedom of the person; 3) the goal of the socialist process is the self-realization of the person; 4) everything begins with the person who works, that is, with the battle for freedom in work.
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Omodeo, Pietro D. "The Social Position and Intellectual Identity of the Renaissance Mathematician-Physicist Giovanni Battista Benedetti: A Case Study in the Socio-Political History of Mechanics." In Boston Studies in the Philosophy and History of Science, 181–213. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-90345-3_7.

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5

Rampazzo, Lorenzo. "I Piani di interventi in materia di politiche giovanili: struttura e organizzazione." In Studi e ricerche. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0/002.

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6

Busacca, Maurizio, and Alessandro Caputo. "1 Presentazione della ricerca: un’indagine qualitativa sui Piani di Intervento in materia di Politiche Giovanili della Regione del Veneto." In Studi e ricerche. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0/003.

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7

Lanzarin, Manuela. "Politiche giovani." In Studi e ricerche. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0/001.

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8

"Giovanni Amendola." In Politics, Murder and Love in an Italian Family, 67–97. Cambridge University Press, 2023. http://dx.doi.org/10.1017/9781009280167.005.

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9

Hopkin, Jonathan. "Introduction: A Quick History of the Present." In Anti-System Politics, 1–18. Oxford University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190699765.003.0001.

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Abstract:
This introductory chapter provides a background of anti-system politics. The term “anti-system” was coined by political scientist Giovanni Sartori in the 1960s to describe political parties that articulated opposition to the liberal democratic political order in Western democracies. The reasons for the rise in anti-system politics are structural, and have been a long time brewing. The success of anti-system parties forces us to ask fundamental questions about the nature of the political and economic system, and the way in which the twenty-first-century market economy affects people’s lives. Rather than dismissing anti-system politics as “populism,” driven by racial hatred, nebulous foreign conspiracies, or an irrational belief in “fake news,” people need to start by understanding what has gone wrong in the rich democracies to alienate so many citizens from those who govern them.
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Celati, Marta. "Giovanni Pontano’s De bello Neapolitano." In Conspiracy Literature in Early Renaissance Italy, 113–56. Oxford University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780198863625.003.0004.

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Abstract:
This chapter presents a critical study of Giovanni Pontano’s De bello Neapolitano, the historical account of the ‘conspiracy of the barons’ against Ferdinando of Aragon, king of Naples, and the war that followed the rebellion (1459–65). Pontano’s work is contextualized in the historical and cultural scenario of the Aragonese monarchy and in the humanist’s broader literary and political activity, as a historian, political and literary theorist, and royal secretary. In particular the De bello Neapolitano can be placed in the realm of ‘political historiography’, a genre that enjoyed considerable fortune in Italian Renaissance. Pontano’s work is inspired by different models, both classical and contemporary, and continues the tradition of Aragonese historiography (inaugurated by Valla, Facio, and Panormita). Moreover, the chapter examines the text from a political angle by investigating its connections with Pontano’s most significant political-theoretical treatises: De principe and De obedientia. The analysis illustrates how the humanist’s princely ideology and his theory of statecraft is framed by means of different works, through the interplay of historical narrative and theoretical speculation. In this productive literary interaction, the topic of internal political conflict occupies a prominent position and its treatment in Pontano’s works reveals a developing idea of political realism. Pontano provides a concrete model of an ideal state that is based on the principle of obedience and on the hierarchical relationship between different social components: the prince, the barons, and the common people, components that play a key function, both narrative and exemplary, also in the humanist’s historical work.
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