Academic literature on the topic 'Politiche di promozione della salute'

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Journal articles on the topic "Politiche di promozione della salute"

1

Calloni, Lia, Anna Paola Capriulo, Aurora Torri, Giulia Parisi, Claudia Meroni, Simona Olivadoti, and Corrado Celata. "Una "comunità competente" per la prevenzione ed il contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico (GAP): esperienze in corso nei territori lombardi." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002003.

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Abstract:
L'empowerment di comunità è una strategia centrale per la promozione della salute. Obiet-tivo del case-study è analizzare il ruolo delle "Comunità Competenti" nei programmi lombardi di prevenzione e contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico. Identificando cinque principi chiave emersi dai documenti "Salute in tutte le politiche" e "Tutti per la salute" si analizzerà la concretizzazione delle politiche lombarde in tema GAP, declinate localmente dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Sarà evidenziato come l'azione di governance e il coinvolgimento intersettoriale, la condi-visione di buone pratiche, la co-costruzione di interventi incrementino conoscenze, percezione di controllo e motivazioni delle comunità, estendendo il loro impatto anche ad altri determinanti di salute.
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2

Rinaldi, Alessandro, Giulia Civitelli, Maurizio Marceca, and Lorenzo Paglione. "Le politiche per la tutela della salute dei migranti: il contesto europeo e il caso Italia." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 21, no. 40 (June 2013): 9–26. http://dx.doi.org/10.1590/s1980-85852013000100002.

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Abstract:
Intendendo la salute come un diritto umano fondamentale che non si esaurisce alla dimensione biologica ma si estende a quella sociale, economica e politica, gli autori, dopo aver descritto brevemente le politiche che a livello europeo sono state emanate per tutelare la salute dei migranti, analizzano l'esperienza italiana alla luce delle direttive internazionali. L'Italia rappresenta infatti un caso particolare ed avanzato di tutela della salute dei migranti; la sua politica sanitaria decisamente inclusiva riconosce parità di diritti e doveri ai cittadini regolarmente presenti ed ammette ampie possibilità di protezione ed assistenza anche per gli immigrati privi di permesso di soggiorno. Tuttavia, anche in un contesto avanzato come quello italiano, è necessaria un'evoluzione da un approccio di tipo assistenzialistico ad uno più ampio di promozione della salute attraverso politiche di natura intersettoriale, alla luce della teoria dei determinanti sociali di salute. Affrontare la tematica della salute del popolo migrante rappresenta un'occasione per rendere i servizi sanitari in particolare e le politiche migratorie in generale più attente ad ogni persona, alla sua storia e al contesto nel quale essa vive.
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Meola, Lorella. "Auto-sorveglianza e governo: sguardi prospettici della mobile-health." Medicina e Morale 69, no. 3 (November 3, 2020): 311–25. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.705.

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Abstract:
La mobile-health propone una crescente gamma di tecnologie digitali, che offrono soluzioni nella cura della salute e nella promozione del benessere. Pur contribuendo in maniera vantaggiosa alla prevenzione delle malattie e alla gestione delle patologie croniche in particolare, tuttavia la varietà delle tecnologie disponibili e l’ampiezza dei fini perseguibili sollevano perplessità rispetto alla regolamentazione e alla valutazione morale della mobile-health. L’articolo analizza le implicazioni etiche e politiche della natura ibrida delle tecnologie digitali, al confine tra promozione della salute e gestione dello stile di vita, evidenziando come esse si appropriano della vita dell’utente. Attraverso un meccanismo di auto-sorveglianza, la mobile-health acquisisce dati ed elargisce raccomandazioni per una vita più salutare. Tale dispositivo, identificato nei processi di datificazione e modulazione delle condotte, è orientato all’ottimizzazione della vita, intesa come massimizzazione dei processi vitali, ovvero del loro funzionamento e del loro esito. L’ottimizzazione potrebbe comportare la riduzione della condotta umana a una moltiplicazione di prestazioni, attraverso le quali l’individuo cerca di migliorare se stesso ma, così facendo, egli stesso si rivela funzionale al profitto economico-produttivo, politico e organizzativo della società. L’ipotesi che si intende dimostrare è che l’auto-sorveglianza su cui si basa la mobile-health diviene una strategia di governo eteronomo delle condotte.
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Campostrini, Stefano. "Metodi e strumenti di valutazione nella prevenzione e nella promozione della salute." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050002.

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Abstract:
Nella prevenzione e promozione della salute c'č sempre piů domanda di valutazione: soprattutto in tempi di crisi economica si domanda che i programmi, interventi, politiche si basino su sostanziali evidenze di efficacia. Inoltre, per svolgere al meglio il loro ruolo di regolatori del sistema, ministero e regioni necessitano di meccanismi di monitoraggio e controllo, per programmare, indirizzare e valutare. Il presente intervento vuole proporre alcune riflessioni di carattere metodologico per un primo indirizzo sia a quei valutatori che si accingono ad applicarsi a questo specifico ambito, sia agli operatori della prevenzione e della promozione della salute che vogliono affrontare problemi valutativi. Non si vuole con questo raggiungere un'esaustivitŕ (impossibile in un singolo intervento) ma suscitare alcune domande e riflessioni.
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5

Lonardi, Giulia, Giovanni Bertin, Stefano Campostrini, Alberto Arlotti, Pirous Fateh Moghadam, and Francesca Russo. "La valutazione nella promozione dell'attivitŕ motoria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 73–107. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050006.

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Abstract:
L'inattivitŕ fisica č associata ad una serie di malattie croniche, che interessano la popolazione. I dati sono allarmanti e numerosi Stati hanno attivato politiche di promozione alla salute concernenti l'attivitŕ motoria, usufruendo di un approccio di tipo interdisciplinare. La ricerca valutativa, a questo proposito, sta sviluppando metodologie per intervenire in situazioni di complessitŕ e multi-settorialitŕ. Il presente contributo descrive un progetto di valutazione di programmi di promozione dell'attivitŕ motoria attivi in tre realtŕ regionali italiane: Veneto, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Trento. Il processo valutativo attivato in ciascun caso regionale, rappresenta una particolare strategia valutativa che ha tenuto in considerazione gli obiettivi e il contesto territoriale di ogni programma di promozione, coinvolgendo gli stakeholders e impostando un lavoro nell'ottica della sostenibilitŕ futura. Il progetto valutativo proposto si presenta come un contributo allo sviluppo di modalitŕ e strumenti operativi efficienti e sostenibili nel campo della valutazione di programmi di promozione della salute.
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Biancheri, R. "Le politiche di promozione della salute per gli anziani." Journal of Sport and Anatomy, no. 1 (2019): 37–40. http://dx.doi.org/10.12871/25326333201815.

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Gelmi, Giusi, Giulia Parisi, Lia Calloni, Aurora Torri, Anna Paola Capriulo, and Corrado Celata. "Promuovere salute e prevenire cronicità nella popolazione over 65: il programma Gruppi di Cammino in Regione Lombardia." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 40–51. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003006.

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Abstract:
La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di over 65enni: oltre 2 milioni, pari al 22,9% della popolazione (Istat, 2020). Molti soffrono di una o più patologie croniche, incidendo per il 70% sulla spesa sanitaria regionale (Dgr 4662/2015). Le evidenze di letteratu-ra indicano la sedentarietà tra le cause che concorrono allo sviluppo di patologie croniche e sottolineano la necessità di politiche e programmi per promuovere l'attività fisica per favorire l'invecchiamento attivo e in buona salute (Active and Healthy Ageing). In tal senso, dal 2009 Regione Lombardia ha individuato i Gruppi di Cammino come programma principe per pro-muovere e mantenere la salute della popolazione over 65, inserendolo nei propri Piani Regio-nali Prevenzione. Il programma consiste in un'attività organizzata dove un gruppo di persone si ritrova per camminare insieme, almeno due volte a settimana, seguendo un percorso urbano o extra-urbano, sotto la guida di un conduttore (Walking leader). Rappresentano una strategia capace di promuovere il movimento di adulti e anziani in sicurezza, la conoscenza di temi di salute, la partecipazione dei cittadini e le loro abilità sociali, rispondendo ai principi chiave delle politiche di promozione della salute e di Active Ageing (Oms, 2002). L'articolo, attraverso la descrizione dei differenti passaggi adottati per l'implementazione del programma secondo la lente dell'Interactive System Framework, darà evidenza di come il programma Gruppi di Cammino sia una strategia che ad oggi promuove il movimento di oltre 18600 over 65.
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Grispini, Alessandro. "Psicoterapie psicodinamiche e prevenzione." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001002.

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Abstract:
La promozione della salute mentale e le evidenze emergenti riguardo all'efficacia degli interventi preventivi hanno rilevanti conseguenze per le politiche di salute pubblica e per la pratica clinica. Gli interventi preventivi sono sempre di carattere multimodale e le psicoterapie brevi ne rappresentano uno degli ingredienti terapeutici. Le psicoterapie psicodinamiche brevi hanno lo stesso common ground dei principali approcci psicoanalitici e rappresentano uno strumento efficace per questo tipo di interventi, specie nelle strategie che riguardano l'infanzia, l'adolescenza ed i disturbi emotivi comuni.
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Mariotti, Mauro. "Promozione della genitorialità e della salute mentale dell'infanzia. Riflessioni sul significato delle manualizzazioni per l'attuazione di politiche sanitarie efficaci." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 56 (December 2022): 5–30. http://dx.doi.org/10.3280/pr2022-056001.

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Abstract:
Le terapie sistemiche funzionano con individui, coppie, famiglie e gruppi utilizzando molti diversi tipi di interventi. Tuttavia, molti di que-sti interventi possono sembrare troppo poco basati su un rigoroso ap-proccio scientifico. In questo documento presentiamo le sfide emerse riguardo alla manualizzazione degli approcci che il settore ha prodot-to. Le terapie più riduzionistiche sono state riconosciute come il gold standard proprio per la loro manualizzazione, mentre la terapia fami-liare sistemica ha perso opportunità di influenza politica e approva-zione a causa della riluttanza ad affrontare le sfide della manualizza-zione. Sosteniamo che affinché le terapie sistemiche sopravvivano, dobbiamo trovare il modo di articolare ciò che facciamo in terapia, formazione e ricerca in modi che promuovano sia la creatività che il rigore necessari per essere efficaci. Presentiamo il programma EFTIFS e il progetto DAN, che mostrano come, attraverso l'uso di processi piuttosto che di procedure, si pos-sono produrre manuali che consentono ai terapeuti di essere comples-si e artistici quanto desiderano, ma mantengano comunque l'attenzione sul metodo scientifico che consentirà di essere riconosciuti come erogatori di psicoterapie basate sull'evidenza.
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Good, Byron J., and Mary-Jo Del Vecchio Good. "Il disturbo post-traumatico da stress č un concetto ‘sufficientemente buono' per il lavoro psichiatrico sulle conseguenze dei conflitti?" RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2012): 99–119. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002006.

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Abstract:
In un classico articolo del 1992, Derek Summerfield sostenne che "per la grande maggioranza dei sopravvissuti lo stress posttraumatico č una pseudocondizione, una ridefinizione della sofferenza comprensibile della guerra come problema tecnico per il quale sono disponibili soluzioni tecniche a breve termine come il counseling" Non ci sono prove che le popolazioni colpite dalla guerra cerchino questi approcci importati, che sembrano ignorare le loro tradizioni, i loro sistemi di significato, le loro prioritŕ effettive" (p.1449). Questo articolo descrive un programma di collaborazione attiva fra un'équipe della Harvard Medical School e la IOM (Organizzazione Internazionale per la Migrazione) in Indonesia in risposta ai "lasciti della violenza" fra gli abitanti dei villaggi rurali di Aceh, Indonesia, dopo lo tsunami del 2004 e l'accordo di pace tra il governo indonesiano e il Movimento Aceh Libera che mise fine a venti anni di conflitto. L'articolo fornisce dati provenienti da una serie di studi che indicano livelli elevati di esperienze traumatiche e di problemi di salute mentale ad Aceh dopo il conflitto. Descrive un progetto IOM di promozione attiva di salute mentale che ha usato équipe di medici di base e infermieri per rispondere ai problemi di salute mentale, e un progetto valutativo che fornisce importanti prove empiriche dell'efficacia nella pratica del programma. Sostiene che il PTSD č ben altro che una "pseudocondizione" e che i programmi d'intervento possono essere molto potenti nel ridurre sintomi e disabilitŕ. Conclude che lo sviluppo di programmi di salute mentale integrati in politiche di salute pubblica in contesti postbellici dovrebbe avere una prioritŕ elevata.
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Dissertations / Theses on the topic "Politiche di promozione della salute"

1

BETTI, LORENZO. "Istituzioni, promozione della salute e fragilità territoriali. Azione pubblica e ricerca in una periferia di Bologna." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/306904.

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Abstract:
Il testo, a partire da una ricerca-azione nella quale il ricercatore è fortemente implicato, indaga la possibilità di pianificare politiche di cambiamento e apertura istituzionale verso la cittadinanza fragile. Attraverso una rassegna bibliografica interdisciplinare che spazia dalla sociologia alla pianificazione, passando per l’epistemologia, la medicina, la psichiatria, l’antropologia e la pedagogia, vengono indagate teorie e pratiche che si interrogano sull’apertura istituzionale verso le soggettività più fragili. L’analisi di una politica di promozione della salute in un’area periferica di edilizia pubblica della città di Bologna costituisce il campo di ricerca empirico attraverso il quale vengono indagate alcune pratiche di incontro tra le istituzioni e tra queste e alcune soggettività fragili. Se il paradigma della promozione della salute vede nel lavoro integrato tra differenti istituzioni e nell’empowerment con le popolazioni più fragili i cardini centrali del suo intervento, nell’analisi di questa ricerca-azione vengono evidenziate le opportunità e i limiti nella pianificazione di politiche sociosanitarie interistituzionali e come queste entrano in dialogo con le soggettività alle quali si rivolgono. La tesi, attraverso un approccio analitico micro-sociale e fortemente etnografico, indaga una ricerca-azione nella quale il ricercatore è coinvolto. L’analisi delle dinamiche di cambiamento e pianificazione istituzionale prendono in considerazione vari oggetti di ricerca: le pratiche, le strutture e i cambiamenti istituzionali dell’organizzazione all’interno della quale il ricercatore muove le sue azioni; le pratiche e la struttura del gruppo di lavoro della ricerca-azione costituito da organizzazioni del territorio e dal centro di ricerca di cui chi scrive è parte; il lavoro di supporto, rinforzo e apertura istituzionale verso un comitato di abitanti di un comparto di edilizia pubblica; l’organizzazione dei servizi sociali bolognesi, la riforma del 2016 e le retoriche legate all’implementazione di un welfare comunitario che fatica a essere implementato nella pratica; la politica sociosanitaria Microarea di Trieste e come questa, tra varie aperture e blocchi interistituzionali e intraistituzionali, sta venendo pianificata nel territorio di edilizia pubblica in questione. Attraverso l’analisi di queste pratiche e della metodologia di ricerca-azione applicata alla pianificazione e all’implementazione di queste politiche sociosanitarie territoriali e di comunità la tesi indaga come gli habitus delle soggettività e delle varie istituzioni coinvolte influenzano, strutturano e possono modificare le relazioni interistituzionali e quelle tra le istituzioni e le soggettività che le animano. Nell’analisi dei cambiamenti istituzionali si indaga quindi le possibilità di cambiamento dei frame cognitivi e paradigmatici delle istituzioni coinvolte e come questi si scontrano e si agganciano a determinati dispositivi d’azione pianificatoria e pratica.
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BORGIA, RICCARDO. "Comportamenti alimentari dei bambini: prospettive comportamentali e politiche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/108768.

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Abstract:
Ridurre l’obesità infantile è una priorità della sanità pubblica Europea. Una delle azioni chiave per frenare tale epidemia è seguire sane abitudini alimentari fin dall’infanzia. L’obbiettivo di questa tesi è perciò esplorare cosa facilita e ostacola l’adozione di sane pratiche alimentari tra i bambini – da una prospettiva comportamentale e politica. La letteratura scientifica suggerisce la famiglia come uno degli ambienti più suscettibili ad influenzare i comportamenti alimentari dei bambini. Per questo motivo il primo capitolo esplora il ruolo degli adulti come modelli all’interno della famiglia. Oltre alla famiglia, anche la scuola è un ambiente chiave per promuovere sani comportamenti alimentari tra i bambini. La principale iniziativa Europea per migliorare tali comportamenti avviene infatti proprio dentro le scuole. L’effetto positivo di questo programma, dove è attuato, è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, non tutte le scuole riescono a parteciparci. L’obbiettivo del secondo capitolo è perciò cercare l’esistenza di potenziali driver di non partecipazione da parte delle scuole. L’efficacia del programma Europeo Frutta e Verdura nelle Scuole è valutata a livello nazionale: “gli Stati Membri devono valutare lo svolgimento del programma al fine di verificarne la sua efficacia rispetto ai propri obbiettivi”. Tuttavia, questi obbiettivi seguono solo in parte ciò che viene suggerito in letteratura scientifica per valutare tali tipi di intervento. Guardando al caso dell’Italia e dell’Irlanda, il terzo capitolo confronta i report di valutazione dei due paesi con quello che viene suggerito nella letteratura scientifica e con quello che è richiesto dalla Commissione Europea.
Halting childhood obesity is a major priority of the European public health agenda. One of the key actions to tackle the obesity epidemic is following healthy eating habits since childhood. The objective of this dissertation is therefore to explore drivers and barriers affecting the adoption of healthy dietary patterns among children – from a behavioural and policy perspective. The scientific literature indicates family as one of the environments most prone to influence the children’s eating habits. For this reason, the first chapter explores the modelling role played by the adults within the household. Besides family, also school is a crucial setting to promote healthy eating behaviours among children. Indeed, the main European initiative to improve dietary habits takes place within schools. The positive effect of the scheme is widely recognised in the schools where implemented. However, not all schools succeed to take part in it. The objective of the second chapter is therefore to investigate the presence of potential drivers of school non-participation. The effectiveness of the implementation of the EU School Scheme is assessed at country level: “Member States shall evaluate the implementation of the scheme to assess its effectiveness against its objectives”. However, these objectives follow only in part what is suggested in the scientific literature for evaluating such kind of programs. Focusing on the Irish and Italian case study, the third chapter compares the evaluation reports carried out in the two countries with what is suggested in the scientific literature and what is demanded by the European Commission.
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Valletta, Luana <1986&gt. "Costruire salute con le comunita: analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/1/Costruire_Salute_Valletta_Luana_2016.pdf.

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Abstract:
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Valletta, Luana <1986&gt. "Costruire salute con le comunita: analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/.

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Abstract:
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Bertoncello, Chiara. "Definizione della metodologia e costruzione del profilo di salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425633.

Full text
Abstract:
A Health Profile is a quantitative and qualitative description of citizens health and the factors that influence their health status. Defining a Health Profile requires a meticulous and deep knowledge and analysis of community’s resources and needs. Aim of this study is to define the methodology and to build a city’s Health Profile in order to promote community’s health. Specific objects were: to outline a description, both quantitative and qualitative, of Padua’s citizens health status and of factors influencing it, to describe data flows, to experience an active interaction between different stake-holders and to involve citizens in defining population’s health profile. Quantitative analysis has been performed collecting and processing health indicators previously used by WHO Healthy Cities Project and other indicators that helped to better define city health status. A community network has been build promoting an active participation of subjects involved in health services and actions. Citizens were asked to express their perception in respect of various determinants of health. The methodology and the new tools we designed and used were found to be effective. The Health Profile realized is the first step to define a next-to-come Health integrated Plan, a governance tool. In this view, beside the results of health indicators, useful was to describe the status of community network and its ability to answer to the needs of various sub-groups of citizens.
Il Profilo di Salute consiste in una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti e dei fattori che la influenzano. Costruire un Profilo di Salute significa saper condurre una lettura attenta delle risorse e dei bisogni di una comunità. Scopo del presente lavoro è la definizione della metodologia e la costruzione del Profilo di Salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità. Gli obbiettivi specifici sono: produrre una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti della città di Padova e dei fattori che la influenzano; definire i flussi informativi; sperimentare un percorso di collaborazione attiva tra i diversi stakeholders; coinvolgere i cittadini nel percorso di elaborazione del profilo. L’analisi quantitativa ha previsto l’elaborazione di indicatori di salute: sono stati utilizzati gli indicatori del Progetto “Città Sane” dell’OMS ed altri indicatori che potessero fornire un quadro più esaustivo della realtà cittadina. È stato avviato un percorso di coinvolgimento e partecipazione di tutti i soggetti responsabili, a vario titolo, dei servizi e degli interventi per la salute, che ha portato alla costruzione dei primi nodi della rete. È stata realizzata una campagna di comunicazione che ha favorito la partecipazione attiva dei cittadini attraverso l’espressione del loro giudizio rispetto ad alcuni determinanti di salute. La metodologia seguita e i nuovi strumenti utilizzati si sono rivelati adeguati rispetto agli scopi prefissati. Il Profilo di Salute realizzato è propedeutico all’elaborazione di un Piano integrato di Salute, strumento di guida e di governance. A questo scopo sono risultate fondamentali, accanto alle informazioni ottenute attraverso il calcolo degli indicatori, le indicazione sullo stato della rete e sulla capacità di quest’ultima di rispondere alle esigenze delle diverse categorie di abitanti
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6

Petterle, Serena <1989&gt. "La peer education. Uno strumento di prevenzione e promozione della salute." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8204.

Full text
Abstract:
L'elaborato illustra la "peer education" come pratica educativa per favorire la diffusione di informazioni ed esperienze in un gruppo di pari. Nata nel mondo anglosassone, tale strategia si sta diffondendo attraverso numerosi progetti nel territorio italiano, soprattutto per quanto riguarda i temi delle malattie sessualmente trasmissibili e dell'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La classe scolastica sembra rappresentare il gruppo di pari ideale per sviluppare percorsi di prevenzione e promozione della salute basati su questo metodo.
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LIU, DAN. "Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

Full text
Abstract:
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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LIU, DAN. "Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

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Abstract:
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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MONACIS, DOMENICO. "Il contributo delle tecnologie per la promozione della salute attraverso le attività corporeo-motorie." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2022. https://hdl.handle.net/11369/425829.

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Abstract:
Le complesse trasformazioni socioculturali del XXI° secolo hanno generato nuove e diverse modalità di accesso alle conoscenze e la progressiva modifica delle relazioni interpersonali. I bambini di oggi, alla ricerca di novità, conoscenze e scoperta di nuovi contesti ludici, vivono sempre più a contatto con videogiochi e dispositivi tecnologici, manifestando un nuovo modo di approcciarsi alla realtà e di relazionarsi con essa in modo virtuale. Inoltre, molteplici indirizzi di ricerca sono rivolti allo studio dei possibili campi di applicazione e integrazione delle tecnologie in età evolutiva nell'ambito dei processi educativi, della formazione scolastica e professionale, dell'avviamento allo sport, e, più in generale, di tutti quei processi legati la promozione della salute. In questo campo, gli strumenti tecnologici e multimediali sono estremamente eterogenei (videogiochi educativi, tecnologia indossabile, software e App, visori di realtà aumentata, console videoludiche, ecc.), in cui confluiscono gli interessi di diversi ambiti disciplinari, dalla pedagogia sperimentale e la psicologia, alla fisiologia, passando per le scienze motorie e sportive. Proprio nell'ambito delle scienze motorie, e più in particolare per quanto riguarda le esperienze che il bambino vive, sperimenta ed esegue con il corpo e attraverso il corpo durante l'infanzia e la prima adolescenza, le tecnologie rappresentano un mezzo per arricchire ulteriormente l'ambiente in cui il bambino gioca, si diverte, si muove. L'aumento del sovrappeso e dell'obesità, conseguente alla riduzione dei livelli di attività fisica e alla progressiva adozione di stili di vita sedentari (anche in relazione all'eccessivo utilizzo delle tecnologie), richiede interventi didattici orientati a migliorare la qualità e la quantità delle opportunità per praticare attività fisica in bambini e adolescenti. fl presente progetto di Dottorato si colloca, pertanto, nell'ambito della ricerca educativa, in cui il ricercatore, partendo da una ben definita domanda di ricerca, prova a fornire risposte innovative, utilizzando strumenti e metodologie proprie del metodo scientifico, a problemi pedagogici al fine di migliorare i processi di insegnamento-apprendimento. La ricerca, quindi, non è fine a sé stessa, ma tende a sottolineare e valorizzare i contesti e le dimensioni sociali e culturali dei fenomeni oggetto di studio.
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Bodini, Chiara Francesca <1979&gt. "Movimenti sociali e salute: una ricerca-azione partecipata. Nuove pratiche di promozione della salute all'insegna del collettivo, del comune e della sostenibilita del pianeta." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8441/1/Movimenti%20sociali%20e%20salute_12.03.18.pdf.

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Abstract:
Il lavoro origina dalla ricerca-azione “The contribution of civil society organisations in achieving health for all”, finanziata dall'International Development Research Centre e realizzata dal People's Health Movement in sei Paesi (Brasile, Colombia, India, Italia, Repubblica Democratica del Congo, Sudafrica). Obiettivo è indagare i processi con cui l'attivazione della società civile, indirizzata a promuovere l'accesso ai servizi sanitari e agire sui determinanti sociali, contribuisce al diritto alla salute. Trattandosi di una ricerca-azione, rafforzare tali dinamiche è parte tanto degli obiettivi quanto della metodologia. Il materiale analizzato per la tesi riguarda principalmente il contesto italiano, dove la ricerca-azione è portata avanti da un soggetto collettivo denominato Grup-pa (“Gruppo Permanentemente Aperto”). Attraverso due fasi di lavoro, la prima caratterizzata dal coinvolgimento di realtà attive sui temi della salute e dei suoi determinanti, la seconda dalla condivisione/rielaborazione dei risultati preliminari in contesti pubblici, la ricerca-azione – tutt'ora in corso – ha come obiettivo la costruzione di un movimento per la salute. Per la redazione della tesi ho tratto ampio spunto da questo percorso, nonché da suggestioni provenienti dalla ricerca-azione internazionale, per proporre tre contributi che le pratiche dei movimenti offrono alla promozione della salute. La prima esplorazione parte dall'analisi dei movimenti di riforma sanitaria in Italia e in Brasile e riguarda l'idea di collettivo, come processo intensivo in grado di promuovere cambiamento verso la giustizia sociale. La seconda parte dal concetto di comune come principio politico, e prova a leggere la produzione dei movimenti come creazione di nuove istituzioni. La terza esplorazione ricerca, nella salute pubblica e nei movimenti, un'attenzione alle interrelazioni tra società umana, modi di produzione e sostenibilità ambientale, che rischiano di vanificare qualunque approccio di promozione della salute se radicato in un modello di sviluppo distruttivo del pianeta.
My PhD work is framed in the action-research "The contribution of civil society organisations in achieving health for all", financed by the Canadian International Development Research Centre and lead by the People's Health Movement in six countries (Brazil, Colombia, India, Italy, DR Congo, South Africa). The objective is to analyse how civil society engagement around access to healthcare and action on the social determinants of health contributes to “health for all”. According to the very principle of action-research, strengthening civil society is part of the objective and of the methodology. The data analysed for the theses concern primarily the Italian context, where the action-research is lead by a collective named Grup-pa (“Permanently Open Group”). The work has developed in phase 1, centred on engaging civil society groups active on issues related to health and its determinants, and phase 2, dedicated to re-discussing publicly the preliminary results. The action-research, ongoing, has the goal of creating a health movement in Italy. In writing the theses I have deeply drawn from this process, and from inputs of the international action-research, in order to explore three contributions that movements can offer to the field of health promotion. The first “path” analyses the health reforms in Italy and Brazil, and – drawing from Latin American Social Medicine theory – frames the principle of “collective” as an intensive process able to promote change towards social justice. The second “path” analyses the idea of commons as a political principle, framing movements' productions as creation of new institutions. The third “path” looks at public health and health movements awareness of the interconnections between human society, modes of production and environmental sustainability, that risk to jeopardize any health promotion effort which is rooted in a development model that is destructive for the planet.
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Books on the topic "Politiche di promozione della salute"

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Noventa, Andrea. Self-help: Promozione della salute e gruppi di auto-aiuto. Torino: Gruppo Abele, 1990.

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Modena, Italy) Seminario internazionale "I giovani: il capitale sociale della futura Europa" (2003. I giovani, capitale sociale della futura Europa: Politiche di promozione della gioventù in un welfare societario plurale. Milano: F. Angeli, 2004.

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3

Piccione, Renato. Il futuro dei servizi di salute mentale in Italia: Significato e prospettive del sistema italiano di promozione e protezione della salute mentale. Milano: F. Angeli, 2004.

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Baccheschi, Stefania. Assistente sociale specialista: Un percorso di buone pratiche per buone politiche nel governo della salute. Tirrenia (Pisa): Edizioni del Cerro, 2007.

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Facello, Francesco. La salute possibile: Ambienti a rischio e diritti della persona nel dilemma delle politiche di welfare. Roma: Edizioni lavoro, 1993.

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Convegno La salute degli italiani nei dati del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS) (2011 Rome, Italy). Convegno La salute degli italiani nei dati del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS): Istituto Superiore di Sanità, Roma, 16-17 giugno 2011 : atti. Rome: Istituto superiore di sanità, 2012.

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Nuvolati, Giampaolo, ed. Sviluppo urbano e politiche per la qualità della vita. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-736-8.

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Abstract:
La società attuale appare sempre più vulnerabile, incerta, complessa e ambigua ed in questo contesto aumenta la necessità di creare efficienti ed efficaci ecosistemi per la promozione locale della qualità della vita e dell’innovazione sociale. Il volume propone un excursus delle principali pratiche e politiche innovative che stanno accompagnando lo sviluppo urbano. Ogni saggio approfondisce un ambito di interesse – qualità della vita, innovazione sociale e sharing economy, smart city, mobilità urbana, nuovi luoghi del lavoro, abitare condiviso, eHealth, sicurezza urbana, giovani e turismo, food policy, innovazione didattica e amministrazione condivisa – offrendo una panoramica di riferimento per lo studio, la progettazione e l’implementazione di nuove strategie di intervento e politiche pubbliche. Il testo è rivolto a studenti, docenti, operatori che lavorano a vario livello in settori del sociale.
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La promozione della salute e il valore del sangue: Antropologia medica e sanità pubblica : atti del convegno 26-27 gennaio 2010, Sapienza Università di Roma. Roma: Bulzoni, 2011.

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Burroni, Luigi, ed. L'agenda del lavoro. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-281-7.

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Abstract:
Questo volume raccoglie i migliori elaborati di tesi degli anni accademici 1999/00 e 2000/01 di studenti del Master Europeo in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. I contributi si concentrano sul tema del lavoro e della sua regolazione nei paesi europei, analizzando aspetti quali la flessibilità del lavoro, la formazione, le relazioni industriali aziendali, la responsabilità sociale delle imprese, la promozione della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei disabili. Questi temi costituiscono dei punti di osservazione privilegiati per mettere in luce sia gli effetti di promozione del cambiamento del processo di integrazione politica europea sia il ruolo giocato dalla presenza di determinate architetture istituzionali relative ai sistemi di welfare, di regolazione dell'economia e del lavoro che continuano a essere differenti da paese a paese. Guardare a questa coesistenza tra stabilità e cambiamento con un approccio multidisciplinare e comparato come quello utilizzato nei lavori qui raccolti è come utilizzare un caleidoscopio che contribuisce a far luce sugli equilibri multipli e sui diversi percorsi di sviluppo che caratterizzano il cosiddetto "modello sociale europeo".
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Guerrini, Mauro, and Giovanni Mari, eds. Via verde e via d’oro. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-718-0.

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Abstract:
Via verde e via d’oro. Le politiche open access dell’Università di Firenze affronta il poliedrico tema dell’accesso libero e gratuito alla conoscenza. L’open access è un movimento nato nel secolo scorso con lo scopo di potenziare la diffusione dell’informazione scientifica. Negli ultimi dieci anni il movimento ha visto una crescita di interesse legata alle prese di posizioni dei più importanti istituti di ricerca mondiali e agli interventi legislativi di organi politici e accademici. Questa pubblicazione analizza la realtà dell’open access dai diversi punti di vista dei soggetti che la animano: autori, editori, mondo accademico, legislatori, fruitori del sapere, ecc. L’Università di Firenze, che è tra i maggiori protagonisti della promozione dell’accesso aperto in Italia, percorre da tempo la lunga marcia a favore dell’open access, attraverso la green road con FLORE, il suo repository istituzionale e la gold road con la Firenze University Press (FUP) che dai primi anni del 2000 realizza pubblicazioni ad accesso aperto.
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Conference papers on the topic "Politiche di promozione della salute"

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Arras, Francesca, Arnaldo Cecchini, Elisa Ghisu, Paola Idini, and Valentina Talu. "Perché e come promuovere la camminabilitá urbana a partire dalle esigenze degli abitanti piú svantaggiati: il progetto "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!"." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7962.

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Abstract:
La città contemporanea è una città a misura di automobilista. Chi non vuole o non può usare l'automobile per spostarsi non è in grado di esercitare pienamente il proprio diritto urbano di accesso ed uso degli spazi e delle strade sottratti dalle automobili all'uso pubblico e collettivo. Il prerequisito per la riconquista di questo diritto urbano negato è la promozione di un vero e proprio cambiamento culturale in materia di mobilità, attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile degli abitanti nelle politiche e nei progetti di promozione della mobilità altra, in particolare di coloro che subiscono la maggior parte delle conseguenze negative determinate dalla presenza invasiva delle automobili nella città: bambini, anziani, persone disabili e pedoni (e ciclisti) in generale. Nell'articolo descriveremo il progetto pilota "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" che si pone l'obiettivo di promuovere la camminabilità urbana di due quartieri marginali della città di Sassari (e, in prospettiva, di tutta la città, trattandosi un progetto facilmente replicabile) a partire dalle esigenze, dai desideri e dalla "capacità di disobbedienza" dei bambini, uno dei gruppi di abitanti più svantaggiati in materia di mobilità. Contemporary city is a car-friendly city. Those who cannot or do not want to use a car are not capable to fully exercise their fundamental urban right to access and to use the public spaces and the streets. In this paper, we argue that it is possible to make more effective policies aimed at building walkable cities making reference to the desires and needs of disadvantaged groups. In particular, we concentrate on children as one of the most vulnerable groups of inhabitants of the city. The role children can play in improving urban quality of life is fundamental, for a number of reasons, most important of which, for the purpose of this paper, is their "capability of disobedience" which might be used as a force of urban transformation. Then, we present one project through which we try to promote the urban walkability of the city of Sassari starting from children's involvement: "ExtraPedestrians: let yourself be conquered by the 'alien' mobility".
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Blečić, Ivan, Arnaldo Cecchini, Maurizio Minchilli, and Valentina Talu. "Progettare la cittá di prossimitá per promuovere le "capacitá urbane" degli abitanti svantaggiati." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8001.

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Abstract:
La promozione della qualità della vita urbana passa necessariamente attraverso la costruzione di una città inclusiva, una città effettivamente "usabile" da tutti i suoi abitanti. Anche e soprattutto da chi, a causa di una qualche condizione (permanente o temporanea), si discosta dall'immagine dell'abitante-tipo adulto, maschio, sano, istruito, ricco e automunito e non é quindi "capace" (o non lo è pienamente) di accedere ai luoghi, ai servizi, alle opportunità e alle informazioni della città che sono progettate, organizzate e governate precisamente in funzione delle esigenze e dei desideri di questo abitante-tipo. Rilevanti sono in tal senso i progetti e le politiche che si concentrano soprattutto sulle periferie con l'intento di promuovere la qualità della vita urbana quotidiana degli abitanti . Accanto ai grandi (e costosi) interventi di riqualificazione, particolarmente utili sono le trasformazioni a scala di quartiere, le "micro" trasformazioni, perché sono in grado di migliorare concretamente l'usabilità di quella che può essere definita "città quotidiana e di prossimità", la città, cioè, che gli abitanti conoscono, "usano" (o "userebbero" se fosse effettivamente accessibile e usabile) e di cui possono prendersi cura. L'articolo cerca di mostrare perché è efficace e pertinente un approccio legato ad una dimensione "micro" degli interventi, anche attraverso il racconto di alcune esperienze sul campo condotte da Tamalacà, un gruppo di ricerca e azione del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica (DADU) dell'Università di Sassari. Upgrading the quality of urban life necessarily goes hand in hand with building up an inclusive city, a city actually “usable” by all its inhabitants. The kind of project that is important from this point of view will focus on the most marginal areas of the city. Alongside the large, costly urban redevelopment interventions, transformations on a neighbourhood scale and "micro" dimension are particularly useful. This article attempts to show why an approach involving intervention linked with a “micro” dimension is effective and pertinent, and also describes a significant experiment carried out by the action research group TaMaLaCà of the Department of Architecture Design and Planning - Architecture at Alghero (University of Sassari) in the town of Sassari.
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Reports on the topic "Politiche di promozione della salute"

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Vallerani, Sara, Elizabeth Storer, and Costanza Torre. Considerazioni chiave: equità e partecipazione nella promozione della vaccinazione per il covid-19 tra le persone razzializzate e senza documenti. SSHAP, May 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.025.

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Abstract:
Questo documento espone alcune considerazioni a proposito della promozione dei vaccini per il SARS-CoV-2 e delle strategie per garantirne un’equa distribuzione tra gli immigrati senza documenti residenti in Italia e, in particolare, a Roma. Quanto emerge dal caso italiano può essere in parte applicabile ad altri contesti in cui la somministrazione del vaccino è stata legata al dispositivo del “passaporto vaccinale”, ovvero il certificato COVID digitale dell'UE, in Italia Green Pass. Nell’organizzazione della campagna vaccinale alcune categorie sociali sono state identificate come “difficili da raggiungere” (hard to reach) e per cui è necessario immaginare interventi specifici.1 In questo testo si sceglie di parlare di persone razzializzate e illegalizzate poiché senza documenti per riferirsi a persone immigrate che non hanno cittadinanza, permesso di soggiorno e status di rifugiato. Questo documento esplora il contesto quotidiano delle vite delle persone illegalizzate e come l’esperienza della pandemia di COVID-19 abbia esacerbato le difficoltà che queste persone incontrano, 23 mettendo in luce il collegamento tra le vulnerabilità, consolidate ed emergenti, con la percezione dei vaccini. Si suggerisce come l’orientamento e la percezione dei vaccini si inseriscano all’interno dei contesti di vita delle persone, in cui molto spesso la priorità è data al sostentamento economico. In molti casi, l’accettazione della vaccinazione è motivata dalla necessità di continuare ad avere un lavoro retribuito piuttosto che a una preoccupazione connessa alla salute o a una fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie. Il seguente documento si pone l’obiettivo di esaminare come i vaccini possano essere distribuiti in modo equo e capace di aumentare la fiducia e i processi di inclusione nella società post-pandemica. Il testo si basa principalmente sulla ricerca etnografica e le testimonianze raccolte attraverso interviste e osservazioni con persone razzializzate e illegalizzate nella città di Roma, insieme a rappresentanti della società civile e operatori socio-sanitari tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Sara Vallerani (Università di Roma Tre), Elizabeth Storer (LSE) e Costanza Torre (LSE). È stato revisionato da Santiago Ripoll (IDS, Università del Sussex), con ulteriori revisioni da parte di Paolo Ruspini (Università Roma Tre) ed Eloisa Franchi (Université Paris Saclay, Università di Pavia). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058). La ricerca si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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