Dissertations / Theses on the topic 'Politica di sviluppo'

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1

Fontani, Lara <1985&gt. "Come costruire una ricerca valutativa partecipata di un progetto di sviluppo di comunità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1518.

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2

Scarabello, Veronica <1987&gt. "Competitività e sviluppo turistico di una destinazione balneare: il caso di Jesolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3385.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare le dinamiche intervenute nello sviluppo turistico di Jesolo, località balneare di successo dell'alto Adriatico. L'elaborato si sviluppa in modo da mettere in luce i punti di forza della destinazione e i benefici derivanti dall'attività turistica, settore trainante dell'economia locale. Verrà infine esaminata la distribuzione delle attività di vendita a dettaglio lungo la principale arteria stradale del Lido di Jesolo, la quale si caratterizza per la particolare strutturazione denominata Recreational Business District (R.B.D.).
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3

ALACEVICH, CATERINA. "Saggi di Economia Applicata e di Economia dello Sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11689.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato è articolata in tre capitoli a se stanti che riguardano l’ambito dell’economia applicata e dell’economia dello sviluppo. Il primo capitolo analizza l’impatto intergenerazionale di shock idiosincratici alla situazione lavorativa dei genitori sull'istruzione secondaria dei figli, utilizzando un’indagine longitudinale condotta in Bosnia Erzegovina. Il secondo capitolo tratta delle potenziali conseguenze di lungo termine della guerra civile sulla partecipazione politica. In particolare, l’analisi utilizza le statistiche ufficiali disponibili relative alle elezioni in Bosnia Erzegovina e mostra che nelle municipalità più intensamente colpite dal conflitto, misurato in termini di perdite civili, l’affluenza elettorale e il capitale sociale sono minori. Il terzo capitolo contribuisce alla letteratura sulla “auto-selezione” in termini di salute della popolazione Indiana migrante presente in Inghilterra. L'analisi fornisce evidenza empirica delle differenze in termini di statura ed altri indicatori di salute delle prime e seconde generazioni di migranti in relazione alla popolazione nativa del paese di destinazione, e a quella del paese di origine.
This dissertation is a collection of three self-contained essays in applied and development economics. In the first chapter I evaluate whether educational investments of adolescent offspring are vulnerable to idiosyncratic shocks to parental employment. Specifically, I estimate the short-term impact of parental job loss on children’s enrollment in post-compulsory schooling, introducing a focus on paternal and maternal unemployment, and analysing differential gender specific effects. I further discuss the potential channels of inter-generational transmission with a specific focus on the role played by female labor supply in contexts of developing economies. Using panel data estimation techniques based on four waves of longitudinal household data from Bosnia and Herzegovina, the results show that maternal involuntary employment shocks affects school enrollment of daughters aged 15-18. In the second chapter I analyze the consequences of exposure to civil conflict on voters’ turnout and social participation. Our source of variation in violence exposure is given by war-related civilian fatalities recorded at the municipality level. In a “difference in differences” estimation framework, our results show that the intensity of civil conflict reduces turnout in the medium and long run, up to twenty years after the end of the war. War exposure is also associated with lower generalised trust and worse measures of social participation. The third chapter evaluates height performances of first and second generation migrants of Indian origins in England, with respect to adults and children in India, and the native population at destination. We provide evidence of migrants’ “self selection” on health, and we show that the circumstances in which individuals are born and raised can contribute to the definition of body size, in addition to the genetic channel and to the traits transmitted by maternal characteristics through gestation.
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ALACEVICH, CATERINA. "Saggi di Economia Applicata e di Economia dello Sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11689.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato è articolata in tre capitoli a se stanti che riguardano l’ambito dell’economia applicata e dell’economia dello sviluppo. Il primo capitolo analizza l’impatto intergenerazionale di shock idiosincratici alla situazione lavorativa dei genitori sull'istruzione secondaria dei figli, utilizzando un’indagine longitudinale condotta in Bosnia Erzegovina. Il secondo capitolo tratta delle potenziali conseguenze di lungo termine della guerra civile sulla partecipazione politica. In particolare, l’analisi utilizza le statistiche ufficiali disponibili relative alle elezioni in Bosnia Erzegovina e mostra che nelle municipalità più intensamente colpite dal conflitto, misurato in termini di perdite civili, l’affluenza elettorale e il capitale sociale sono minori. Il terzo capitolo contribuisce alla letteratura sulla “auto-selezione” in termini di salute della popolazione Indiana migrante presente in Inghilterra. L'analisi fornisce evidenza empirica delle differenze in termini di statura ed altri indicatori di salute delle prime e seconde generazioni di migranti in relazione alla popolazione nativa del paese di destinazione, e a quella del paese di origine.
This dissertation is a collection of three self-contained essays in applied and development economics. In the first chapter I evaluate whether educational investments of adolescent offspring are vulnerable to idiosyncratic shocks to parental employment. Specifically, I estimate the short-term impact of parental job loss on children’s enrollment in post-compulsory schooling, introducing a focus on paternal and maternal unemployment, and analysing differential gender specific effects. I further discuss the potential channels of inter-generational transmission with a specific focus on the role played by female labor supply in contexts of developing economies. Using panel data estimation techniques based on four waves of longitudinal household data from Bosnia and Herzegovina, the results show that maternal involuntary employment shocks affects school enrollment of daughters aged 15-18. In the second chapter I analyze the consequences of exposure to civil conflict on voters’ turnout and social participation. Our source of variation in violence exposure is given by war-related civilian fatalities recorded at the municipality level. In a “difference in differences” estimation framework, our results show that the intensity of civil conflict reduces turnout in the medium and long run, up to twenty years after the end of the war. War exposure is also associated with lower generalised trust and worse measures of social participation. The third chapter evaluates height performances of first and second generation migrants of Indian origins in England, with respect to adults and children in India, and the native population at destination. We provide evidence of migrants’ “self selection” on health, and we show that the circumstances in which individuals are born and raised can contribute to the definition of body size, in addition to the genetic channel and to the traits transmitted by maternal characteristics through gestation.
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ROTONDI, VALENTINA. "Saggi di Economia dello Sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10042.

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Abstract:
Questa tesi utilizza metodologie differenti al fine di esplorare argomenti generalmente ascritti all'economia dello sviluppo. Il primo capitolo discute la letteratura sul capitale sociale scomponendolo nel suo componente strutturale, le reti, e cognitivo, la fiducia. Ogni componente è a sua volta scomposto in diverse sotto-dimensioni una delle quali, il particolarismo, è utilizzato nel secondo capitolo, sia a livello teorico che empirico, come determinante di forme di corruzione collusiva. Come previsto dalla teoria, il particolarismo ha un effetto positivo e causale sulla probabilità di offrire una tangente. Il terzo capitolo valuta l'impatto di un progetto di estensione agricola realizzato in Etiopia, volto ad introdurre la coltivazione di nuovi prodotti ortofrutticoli insieme ad alcune tecniche e strumenti innovativi. Empiricamente si utilizzano gli strumenti della valutazione d’impatto combinando confronti tra villaggi, attraverso una stima difference-in-differences, con una comparazione all'interno del villaggio usando uno studio controllato randomizzato. I risultati indicano che il progetto ha contribuito alla diversificazione produttiva ma non ha influenzato i ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli e, di conseguenza, il benessere delle famiglie. Il quarto capitolo mostra come meccanismi incentivati sufficientemente simili elicitino decisioni correlate in termini di avversione al rischio solo quando si tengono in considerazione altri atteggiamenti relativi al rischio. Inoltre si studia la correlazione tra l'avversione al rischio riportata e l'avversione al rischio ottenuta tramite lotterie. I risultati suggeriscono una misurata validità esterna dei due metodi studiati.
This dissertation makes use of several methodologies to explore topics ascribed to the field of development economics. Chapter 1 reviews the literature on social capital by presenting a decomposition of trust and networks -- the cognitive and the structural component of social capital, respectively--, in several sub-dimensions. One of this dimension is used in chapter 2 where we investigate, both theoretically and empirically, the role played by the cultural norm of particularism, as opposed to universalism, for collusive bribery. Consistent with the theory, particularism is found to have a positive causal effect on the probability of offering a bribe. Chapter 3 assesses the impact of a small-scale agricultural extension project implemented in rural Ethiopia aimed at introducing the cultivation of horticultural gardens. Empirically, a mixed impact evaluation design is used combining across-villages comparisons, through difference-in-differences estimations, with a within village randomized control trial. The findings indicate that the project contributes to production diversification while it does not influence total revenues from sales, household welfare and diet. Chapter 4 shows that similar incentivized mechanisms elicit similar decisions in terms of monetary risk aversion only if other risk-related attitudes are accounted for. Furthermore, it examines whether individuals' characteristics and a self-assessed measure of risk aversion relate to individuals' choices in lotteries. The findings suggest that there is some external validity of the two studied tasks as predictors of self-reported risk attitudes.
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ROTONDI, VALENTINA. "Saggi di Economia dello Sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10042.

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Abstract:
Questa tesi utilizza metodologie differenti al fine di esplorare argomenti generalmente ascritti all'economia dello sviluppo. Il primo capitolo discute la letteratura sul capitale sociale scomponendolo nel suo componente strutturale, le reti, e cognitivo, la fiducia. Ogni componente è a sua volta scomposto in diverse sotto-dimensioni una delle quali, il particolarismo, è utilizzato nel secondo capitolo, sia a livello teorico che empirico, come determinante di forme di corruzione collusiva. Come previsto dalla teoria, il particolarismo ha un effetto positivo e causale sulla probabilità di offrire una tangente. Il terzo capitolo valuta l'impatto di un progetto di estensione agricola realizzato in Etiopia, volto ad introdurre la coltivazione di nuovi prodotti ortofrutticoli insieme ad alcune tecniche e strumenti innovativi. Empiricamente si utilizzano gli strumenti della valutazione d’impatto combinando confronti tra villaggi, attraverso una stima difference-in-differences, con una comparazione all'interno del villaggio usando uno studio controllato randomizzato. I risultati indicano che il progetto ha contribuito alla diversificazione produttiva ma non ha influenzato i ricavi ottenuti dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli e, di conseguenza, il benessere delle famiglie. Il quarto capitolo mostra come meccanismi incentivati sufficientemente simili elicitino decisioni correlate in termini di avversione al rischio solo quando si tengono in considerazione altri atteggiamenti relativi al rischio. Inoltre si studia la correlazione tra l'avversione al rischio riportata e l'avversione al rischio ottenuta tramite lotterie. I risultati suggeriscono una misurata validità esterna dei due metodi studiati.
This dissertation makes use of several methodologies to explore topics ascribed to the field of development economics. Chapter 1 reviews the literature on social capital by presenting a decomposition of trust and networks -- the cognitive and the structural component of social capital, respectively--, in several sub-dimensions. One of this dimension is used in chapter 2 where we investigate, both theoretically and empirically, the role played by the cultural norm of particularism, as opposed to universalism, for collusive bribery. Consistent with the theory, particularism is found to have a positive causal effect on the probability of offering a bribe. Chapter 3 assesses the impact of a small-scale agricultural extension project implemented in rural Ethiopia aimed at introducing the cultivation of horticultural gardens. Empirically, a mixed impact evaluation design is used combining across-villages comparisons, through difference-in-differences estimations, with a within village randomized control trial. The findings indicate that the project contributes to production diversification while it does not influence total revenues from sales, household welfare and diet. Chapter 4 shows that similar incentivized mechanisms elicit similar decisions in terms of monetary risk aversion only if other risk-related attitudes are accounted for. Furthermore, it examines whether individuals' characteristics and a self-assessed measure of risk aversion relate to individuals' choices in lotteries. The findings suggest that there is some external validity of the two studied tasks as predictors of self-reported risk attitudes.
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Manitiu, Dorel Nicolae <1969&gt. "Valutazione delle politiche di sviluppo locale: una comparazione internazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/767/1/Tesi_Manitiu_Dorel_Nicolae.pdf.

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Abstract:
Lo sviluppo locale rappresenta, non solo per gli economisti, un tema di analisi sempre più rilevante sia al livello istituzionale che al livello scientifico. La complessità degli aspetti inerenti lo sviluppo locale richiede il coinvolgimento di diverse discipline, in ambito economico, politico, sociale e ambientale e di tutti i livelli istituzionali. Parallelamente è cresciuta l’esigenza di processi valutativi coerenti e sistematici, basati su di un numero sempre maggiore di strumenti e metodologie di valutazione. Dall’orientamento della Commissione Europea emerge del resto con sempre maggiore evidenza il binomio fra politica di sviluppo locale e valutazione, che coinvolge i diversi livelli di governo. Il presente lavoro realizza un quadro delle politiche di sviluppo locale, partendo dal livello europeo fino ad arrivare al livello locale, ed una successiva analisi di metodologie e strumenti di valutazione consolidati e di frontiera. La considerazione della valutazione come strumento strategico per le politiche di sviluppo locale trova applicazione nella realizzazione di una analisi comparativa di due aree di montagna. Tali aree, identificate nell’Appennino Bolognese e nell’area montana della Contea di Brasov in Romania, pur collocate in paesi a diverso livello di sviluppo, risultano confrontabili, in termini di similitudini e criticità, al fine di trarre considerazioni di policy inerenti il disegno di adeguate politiche di riqualificazione, mettendo in luce l’importanza del processo valutativo e la necessità di contribuire a diffondere una vera e propria cultura della valutazione.
Local development represents, not only for economists, an analysis issue more and more relevant, at institutional and also at scientific level. The complexity on the inherent aspects regarding the local development, needs to involve many disciplines in economic, politic, social and environmental fields and at all institutional levels. At the same time an increased of the necessity of coherent and systematic evaluation process, based on a major numbers of tools and evaluation methodologies. The European Commission suggests that the relation between local development and evaluation process is more and more relevant and involves different levels of government. The present work aims at realising a framework of local development policies, starting from European level to the local level, and an analysis of consolidate and frontier evaluation methodologies and tools. The consideration of evaluation as a strategic tools for local development policies finds than an application in a comparative analysis of two mountain areas: The two areas were identified on the Bologna Appennines and the mountain area in Brasov County, Romania; even if the two areas are located in two countries at different level of development, they seem comparable, in terms of similarities and critical issues. The aim is to underline policy considerations for re-qualification policies and, at the same time, the importance of the evaluation process and the necessity to spread a real evaluation culture.
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Manitiu, Dorel Nicolae <1969&gt. "Valutazione delle politiche di sviluppo locale: una comparazione internazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/767/.

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Abstract:
Lo sviluppo locale rappresenta, non solo per gli economisti, un tema di analisi sempre più rilevante sia al livello istituzionale che al livello scientifico. La complessità degli aspetti inerenti lo sviluppo locale richiede il coinvolgimento di diverse discipline, in ambito economico, politico, sociale e ambientale e di tutti i livelli istituzionali. Parallelamente è cresciuta l’esigenza di processi valutativi coerenti e sistematici, basati su di un numero sempre maggiore di strumenti e metodologie di valutazione. Dall’orientamento della Commissione Europea emerge del resto con sempre maggiore evidenza il binomio fra politica di sviluppo locale e valutazione, che coinvolge i diversi livelli di governo. Il presente lavoro realizza un quadro delle politiche di sviluppo locale, partendo dal livello europeo fino ad arrivare al livello locale, ed una successiva analisi di metodologie e strumenti di valutazione consolidati e di frontiera. La considerazione della valutazione come strumento strategico per le politiche di sviluppo locale trova applicazione nella realizzazione di una analisi comparativa di due aree di montagna. Tali aree, identificate nell’Appennino Bolognese e nell’area montana della Contea di Brasov in Romania, pur collocate in paesi a diverso livello di sviluppo, risultano confrontabili, in termini di similitudini e criticità, al fine di trarre considerazioni di policy inerenti il disegno di adeguate politiche di riqualificazione, mettendo in luce l’importanza del processo valutativo e la necessità di contribuire a diffondere una vera e propria cultura della valutazione.
Local development represents, not only for economists, an analysis issue more and more relevant, at institutional and also at scientific level. The complexity on the inherent aspects regarding the local development, needs to involve many disciplines in economic, politic, social and environmental fields and at all institutional levels. At the same time an increased of the necessity of coherent and systematic evaluation process, based on a major numbers of tools and evaluation methodologies. The European Commission suggests that the relation between local development and evaluation process is more and more relevant and involves different levels of government. The present work aims at realising a framework of local development policies, starting from European level to the local level, and an analysis of consolidate and frontier evaluation methodologies and tools. The consideration of evaluation as a strategic tools for local development policies finds than an application in a comparative analysis of two mountain areas: The two areas were identified on the Bologna Appennines and the mountain area in Brasov County, Romania; even if the two areas are located in two countries at different level of development, they seem comparable, in terms of similarities and critical issues. The aim is to underline policy considerations for re-qualification policies and, at the same time, the importance of the evaluation process and the necessity to spread a real evaluation culture.
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Morico, Maria <1993&gt. "Turismo creativo: un ponte tra strategie di sostenibilità, ICT e sistemi di sviluppo locale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12841.

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Abstract:
Il seguente lavoro di tesi ha come oggetto in primo luogo l’analisi del contesto che ha visto il turismo creativo imporsi come trend, sia per la sua capacità di sviluppare nuovi prodotti culturali e di alimentare l’economia sia per l’estrema adattabilità a varie strategie politiche e tessuti sociali. Si concettualizzerà quindi questo fenomeno non solo nella trasformazione socioeconomica delle destinazioni ma anche nell’evoluzione del visitatore stesso e dei suoi bisogni. Essendo l’esperienza il core sul quale il turismo creativo si concentra, si indagherà l’importanza dell’attività di marketing esperienziale, senza dimenticare l’influsso sempre più determinante delle ICT. Il modus operandi adottato per la ricerca prevede l’analisi di alcuni case studies così da osservare come effettivamente alcune località abbiano adottato modelli creativi di turismi community-based o costituiscano un terreno fertile per la messa in pratica di tali approcci. Si approfondirà poi la scelta di governance delle Fiandre di focalizzarsi su un tipo di turismo alternativo, puntando sulla progettazione, costruzione e promozione di esperienze immersive. Dall’estrapolazione di questi elementi si effettuerà un confronto con territori non altrettanto organizzati, nello specifico le Marche, cercando di proporre una soluzione che tenga conto delle differenze geografiche, socioeconomiche e culturali. Lo scopo è quello di capire se proporre una policy orientata all’approccio creativo e distaccata da una riscrittura tradizionale della propria immagine sulla base esclusiva del turismo culturale sia fruttuoso in questa destinazione non adeguatamente valorizzata, sintomo di una scorretta promozione del patrimonio di cui questo territorio è custode.
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Rivera, Sanchez Sandy Carolina <1993&gt. "Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e parità di genere: il caso dell'Ecuador." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13058.

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Abstract:
In questo lavoro di ricerca sono stati studiati i passi in avanti che l’ONU ha portato a termine nel promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne nella realtà economica e sociale. Dopo un breve riassunto sulla storia dell’ONU e le distinte fasi dalla sua nascita a oggi, si è arrivati a esporre gli obiettivi di sviluppo sostenibile e in particolare l’obiettivo numero cinque, ossia “uguaglianza di genere e empowerment di donne e bambine”. Con questo tema si è sviluppato il resto della tesi. Il secondo capitolo si concentra sull’empowerment economico delle donne nel mercato del lavoro a livello mondiale, tenendo in considerazione le opinioni di donne e uomini sull’importanza della donna nel mercato del lavoro e cercando di capire i motivi per cui l’uguaglianza tra i sessi non è ancora stata completamente raggiunta. Sono state poi analizzate le sfide che le donne lavoratrici affrontano e infine quanto importante è il lavoro delle donne come fonte di reddito per la famiglia. Nel terzo e ultimo capitolo, grazie a dati oggettivi, sono stati studiati i fattori che riportano alla differenza di genere nel mercato del lavoro mettendo a confronto diverse aree del mondo. In seguito sono stati dimostrati i benefici economici a livello di sistema che si potrebbero ottenere attraverso la riduzione di questa differenze.
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Nuzzo, Marcella <1974&gt. "Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1019/1/Tesi_Nuzzo_Marcella.pdf.

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Abstract:
Il lavoro di tesi di dottorato, dal titolo “Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale”, ha preso in esame in particolare il tema dei percorsi culturali/religiosi, considerati “strategici” in una prospettiva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale, e considerati importanti per la promozione di nuovi flussi turistici e valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e culturali del Salento leccese. Il lavoro di tesi affronta il tema del turismo culturale legato all’offerta del bene religioso inteso come potenziale fattore di attrazione turistica ed importante risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione a santuari e luoghi di culto costituisce, infatti, una valida occasione di interesse per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche una possibilità di conoscenza del territorio in cui essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità. Il lavoro di tesi, si propone di dimostrare come l’attenzione al motivo religioso creando mobilità, flussi di popolazione, di turisti possa diventare occasione di promozione del prodotto locale, mettendo a sistema tutte le risorse economiche presenti nel territorio. Più in dettaglio, dopo un iniziale approccio teorico al concetto di turismo culturale, turismo religioso e marketing territoriale, esso analizza lo stato dell’arte nel territorio provinciale leccese, individuando possibili itinerari turistico-religiosi nel Salento leccese rapportati ai “Cammini d’Europa”. Si propone l’itinerario turistico - e, in particolare, a quello Leucadense, noto come la “via della Perdonanza di Leuca”, che segue la via dei pellegrinaggi medioevali che si suffragavano di luoghi di sosta in chiese e cappelle dedicate alla Vergine Maria - come strumento verso cui si orientano le recenti strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio. Si tratta di percorsi utili a promuovere un prodotto competitivo, che presuppone l’enucleazione dell’offerta turistica locale integrata e la costruzione intorno ad essi di un territorio dotato di infrastrutture, ricettività, politiche dell’accoglienza, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale, immateriale ed ambientale. Non mancano nel lavoro preoccupazioni legate alla sostenibilità di un tipo di turismo, che, se di massa (come è il caso delle visite al santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo), produce gravi pressioni sull’ambiente e perciò necessita un forte impegno in termini di pubblicità, pianificazione investimenti e presume un’opportuna programmazione da parte degli enti locali in termini di offerta ricettiva, ristorativa e dotazione di infrastrutture. La coerenza degli interventi che promuovono il prodotto religioso non può prescindere da un’integrazione orizzontale tra il sistema territoriale (ambiente, paesaggio, sistemi socio-produttivi) e gli attori locali coinvolti, ai fini di un processo di valorizzazione del patrimonio culturale che produce sviluppo locale.
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Nuzzo, Marcella <1974&gt. "Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1019/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi di dottorato, dal titolo “Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale”, ha preso in esame in particolare il tema dei percorsi culturali/religiosi, considerati “strategici” in una prospettiva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale, e considerati importanti per la promozione di nuovi flussi turistici e valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e culturali del Salento leccese. Il lavoro di tesi affronta il tema del turismo culturale legato all’offerta del bene religioso inteso come potenziale fattore di attrazione turistica ed importante risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione a santuari e luoghi di culto costituisce, infatti, una valida occasione di interesse per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche una possibilità di conoscenza del territorio in cui essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità. Il lavoro di tesi, si propone di dimostrare come l’attenzione al motivo religioso creando mobilità, flussi di popolazione, di turisti possa diventare occasione di promozione del prodotto locale, mettendo a sistema tutte le risorse economiche presenti nel territorio. Più in dettaglio, dopo un iniziale approccio teorico al concetto di turismo culturale, turismo religioso e marketing territoriale, esso analizza lo stato dell’arte nel territorio provinciale leccese, individuando possibili itinerari turistico-religiosi nel Salento leccese rapportati ai “Cammini d’Europa”. Si propone l’itinerario turistico - e, in particolare, a quello Leucadense, noto come la “via della Perdonanza di Leuca”, che segue la via dei pellegrinaggi medioevali che si suffragavano di luoghi di sosta in chiese e cappelle dedicate alla Vergine Maria - come strumento verso cui si orientano le recenti strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio. Si tratta di percorsi utili a promuovere un prodotto competitivo, che presuppone l’enucleazione dell’offerta turistica locale integrata e la costruzione intorno ad essi di un territorio dotato di infrastrutture, ricettività, politiche dell’accoglienza, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale, immateriale ed ambientale. Non mancano nel lavoro preoccupazioni legate alla sostenibilità di un tipo di turismo, che, se di massa (come è il caso delle visite al santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo), produce gravi pressioni sull’ambiente e perciò necessita un forte impegno in termini di pubblicità, pianificazione investimenti e presume un’opportuna programmazione da parte degli enti locali in termini di offerta ricettiva, ristorativa e dotazione di infrastrutture. La coerenza degli interventi che promuovono il prodotto religioso non può prescindere da un’integrazione orizzontale tra il sistema territoriale (ambiente, paesaggio, sistemi socio-produttivi) e gli attori locali coinvolti, ai fini di un processo di valorizzazione del patrimonio culturale che produce sviluppo locale.
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Reverberi, Pierre Maurice <1983&gt. "Sviluppo economico e qualità istituzionale: il ruolo di disuguaglianza e corruzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6049/1/reverberi_pierremaurice_tesi.pdf.

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Abstract:
Nell'ambito delle teorie dello sviluppo, un filone di studi, originato dai lavori di North (1973) e consolidatosi negli ultimi anni, individua nelle istituzioni, definite come le regole del gioco o i vincoli disegnati dagli uomini per disciplinare i loro rapporti, i fattori fondamentali dello sviluppo economico. Le istituzioni, nel modello elaborato da Acemoglu, Johnson e Robinson (2004), sono il frutto di interazioni dinamiche tra potere politico de jure, determinato dalle istituzioni politiche, e potere politico de facto, determinato dalla distribuzione delle risorse economiche. Sulla base di questa prospettiva teorica, questa tesi propone uno studio di carattere quantitativo sulla qualità istituzionale, la traduzione operativa del concetto di istituzioni, composta dalle tre fondamentali dimensioni di democrazia, efficienza ed efficacia del governo e assenza di corruzione. La prima parte, che analizza sistematicamente pro e contro di ciascuna tipologia di indicatori, è dedicata alla revisione delle misure quantitative di qualità istituzionale, e individua nei Worldwide Governance Indicators la misura più solida e consistente. Questi indici sono quindi utilizzati nella seconda parte, dove si propone un'analisi empirica sulle determinanti della qualità istituzionale. Le stime del modello di regressione cross-country evidenziano che la qualità istituzionale è influenzata da alcuni fattori prevalentemente esogeni come la geografia, la disponibilità di risorse naturali e altre caratteristiche storiche e culturali, insieme ad altri fattori di carattere più endogeno. In quest'ultima categoria, i risultati evidenziano un effetto positivo del livello di sviluppo economico, mentre la disuguaglianza economica mostra un impatto negativo su ciascuna delle tre dimensioni di qualità istituzionale, in particolare sulla corruzione. Questi risultati supportano la prospettiva teorica e suggeriscono che azioni di policy orientate alla riduzione delle disparità sono capaci di generare sviluppo rafforzando la democrazia, migliorando l'efficienza complessiva del sistema economico e riducendo i livelli di corruzione.
Amongst development theories, following the work of D. North (1973), a branch of studies has recently developed which sees institutions, defined as the rules of the game or humanly devised constraints that shape human interaction, as the fundamental cause of long-run growth. The model constructed by Acemoglu, Johnson and Robinson (2004) emphasizes the interaction between de jure political power, influenced by political institutions, and de facto political power, shaped by distribution of resources, in the evolution of institutional paths. Based on this theoretical framework, this thesis adopts a quantitative perspective to investigate institutional quality, which is composed by three main dimensions: democracy, government efficiency and effectiveness and corruption. A survey of available measures of institutional quality is conducted in order to evaluate pro and cons of each kind of indicators. The analysis finds the World Bank's Worldwide Governance Indicators as the most reliable measures of institutional quality, both in terms of internal and external consistency. These indexes are then used for an empirical analysis over the determinants of institutional quality. The estimates of the cross-country regression model show that institutional quality is affected by some exogenous factors, like geography, natural resources endowments and other historic and cultural traits, and more endogenous factors. Amongst the latter, economic development exerts a positive effect on institutional quality, while a negative association, particularly on the corruption side, is shown by economic inequality. Results confirm our hypothesis and suggest that policies aiming at reducing inequality can foster development by strengthening democracy, by improving the overall efficiency of the economic system and by reducing corruption levels.
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Reverberi, Pierre Maurice <1983&gt. "Sviluppo economico e qualità istituzionale: il ruolo di disuguaglianza e corruzione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6049/.

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Abstract:
Nell'ambito delle teorie dello sviluppo, un filone di studi, originato dai lavori di North (1973) e consolidatosi negli ultimi anni, individua nelle istituzioni, definite come le regole del gioco o i vincoli disegnati dagli uomini per disciplinare i loro rapporti, i fattori fondamentali dello sviluppo economico. Le istituzioni, nel modello elaborato da Acemoglu, Johnson e Robinson (2004), sono il frutto di interazioni dinamiche tra potere politico de jure, determinato dalle istituzioni politiche, e potere politico de facto, determinato dalla distribuzione delle risorse economiche. Sulla base di questa prospettiva teorica, questa tesi propone uno studio di carattere quantitativo sulla qualità istituzionale, la traduzione operativa del concetto di istituzioni, composta dalle tre fondamentali dimensioni di democrazia, efficienza ed efficacia del governo e assenza di corruzione. La prima parte, che analizza sistematicamente pro e contro di ciascuna tipologia di indicatori, è dedicata alla revisione delle misure quantitative di qualità istituzionale, e individua nei Worldwide Governance Indicators la misura più solida e consistente. Questi indici sono quindi utilizzati nella seconda parte, dove si propone un'analisi empirica sulle determinanti della qualità istituzionale. Le stime del modello di regressione cross-country evidenziano che la qualità istituzionale è influenzata da alcuni fattori prevalentemente esogeni come la geografia, la disponibilità di risorse naturali e altre caratteristiche storiche e culturali, insieme ad altri fattori di carattere più endogeno. In quest'ultima categoria, i risultati evidenziano un effetto positivo del livello di sviluppo economico, mentre la disuguaglianza economica mostra un impatto negativo su ciascuna delle tre dimensioni di qualità istituzionale, in particolare sulla corruzione. Questi risultati supportano la prospettiva teorica e suggeriscono che azioni di policy orientate alla riduzione delle disparità sono capaci di generare sviluppo rafforzando la democrazia, migliorando l'efficienza complessiva del sistema economico e riducendo i livelli di corruzione.
Amongst development theories, following the work of D. North (1973), a branch of studies has recently developed which sees institutions, defined as the rules of the game or humanly devised constraints that shape human interaction, as the fundamental cause of long-run growth. The model constructed by Acemoglu, Johnson and Robinson (2004) emphasizes the interaction between de jure political power, influenced by political institutions, and de facto political power, shaped by distribution of resources, in the evolution of institutional paths. Based on this theoretical framework, this thesis adopts a quantitative perspective to investigate institutional quality, which is composed by three main dimensions: democracy, government efficiency and effectiveness and corruption. A survey of available measures of institutional quality is conducted in order to evaluate pro and cons of each kind of indicators. The analysis finds the World Bank's Worldwide Governance Indicators as the most reliable measures of institutional quality, both in terms of internal and external consistency. These indexes are then used for an empirical analysis over the determinants of institutional quality. The estimates of the cross-country regression model show that institutional quality is affected by some exogenous factors, like geography, natural resources endowments and other historic and cultural traits, and more endogenous factors. Amongst the latter, economic development exerts a positive effect on institutional quality, while a negative association, particularly on the corruption side, is shown by economic inequality. Results confirm our hypothesis and suggest that policies aiming at reducing inequality can foster development by strengthening democracy, by improving the overall efficiency of the economic system and by reducing corruption levels.
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Bizzotto, Martina <1989&gt. "Competitività e territori - nuovi possibili modelli di sviluppo per il Veneto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4062.

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Abstract:
Il lavoro si concentra sulle entità territoriali, in particolare aree metropolitane e regioni, sulle quali si focalizzano gli studi e gli indici sulla competitività territoriale più attuali. Si cercherà dunque di presentare quale è la posizione della regione veneto rispetto a questi nuovi modelli di analisi. Infine si procederà con il confronto con cinque regioni europee simili per stadio di sviluppo e caratteristiche territoriali per cercare di trarre esempi di politiche e sistemi di governance utili a migliorare la performance veneta
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ROMANOVA, PETYA PETKOVA. "Governo, gestione, tutela e valorizzazione delle risorse territoriali: la Bulgaria nel contesto della politica di sviluppo rurale dell'Unione Europea. Un caso di cooperazione transnazionale." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2015. http://hdl.handle.net/11369/338324.

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Abstract:
ABSTRACT La politica di sviluppo rurale della Bulgaria cerca di sfruttare i punti di forza delle zone rurali per innescare uno sviluppo inclusivo che porti benessere e opportunità, potenziando competitività e diversificazione del settore agroalimentare e migliorando la qualità della vita. Dopo l’ingresso nell’Unione europea, tale strategia si è dovuta integrare nella politica di sviluppo rurale europea, che riconosce l’importanza delle aree rurali e il bisogno di affrontarne i problemi in maniera comprensiva. Suo tratto caratteristico è l’approccio LEADER, che vuole sviluppare le aree rurali anche creando Gruppi di Azione Locale (GAL), col compito di integrare misure settoriali distinte e di coinvolgere i diversi attori economici e sociali. La strategia di sviluppo rurale europea è stata una delle politiche che hanno avuto un maggiore impatto sulle condizioni di vita delle popolazioni rurali bulgare. Mentre le autorità centrali cercano di mantenerne il controllo e di utilizzare i fondi europei per legittimarsi, i GAL si sono dimostrati cpaci di aderire il più possibile alle caratteristiche e ai bisogni del territorio, anche tramite collaborazioni transazionali, che hanno rivelato affinità impensate, come nel progetto Cross Border for Rural Identities Development – Adriatic Sea/Black Sea. ABSTRACT in English The rural development policy in Bulgaria seeks to exploit the strengths of rural areas to trigger inclusive development that brings wealth and opportunity, enhancing competitiveness and diversification of the agriculture sector and improving the quality of life. After joining the European Union, this strategy has had to integrate into the European rural development policy, which recognizes the importance of rural areas and the need to tackle its problems in a comprehensive manner. Its characteristic feature is the LEADER approach, which wants to develop the rural areas also creating Local Action Groups (LAGs), with the task of integrating sectoral measures distinct and involve different economic and social actors. The rural development strategy in Europe was one of the policies that have had a greater impact on the living conditions of rural populations Bulgarian. While the central authorities are trying to maintain control and to use European funding to legitimize itself, the LAGs have proven cpaci to adhere as much as possible to the characteristics and needs of the territory, also through collaborations transactional, which revealed unexpected affinities, as in Cross Border Identities project for Rural Development - Adriatic Sea / Black Sea.
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Paci, Alessandro <1992&gt. "Evoluzione del mercato vitivinicolo: strategie di sviluppo per il distretto del Prosecco." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11890.

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Abstract:
Questa tesi mira a contestualizzare storicamente il prodotto vitivinicolo e cogliere la varietà nel panorama mondiale. Si studiano poi i fattori che vanno ad influenzare il processo produttivo del vino e che ne descrivono le diverse peculiarità. Il focus viene poi fatto sul prodotto dell’area Conegliano- Valdobbiadene ovvero il Prosecco, si analizzano i motivi di successo nel periodo recente e si esaminano le positività del distretto formatosi in questa area geografica. Successivamente si prendono in considerazione le criticità del sistema produttivo del Prosecco e i vari rischi dovuti allo sfruttamento eccessivo del territorio. Si prenderà principalmente in considerazione il fattore che maggiormente potrà essere un limite futuro per il prodotto ovvero la disponibilità di terreno. Si proporrà quindi una possibilità di internazionalizzazione della produzione, descrivendone la differenza rispetto alla delocalizzazione, con la movimentazione in zone estere con maggiore disponibilità di terreni e si analizzerà se questa situazione ipotetica possa avere degli aspetti positivi per i produttori nazionali. SI valuterà in seguito il ritorno in termini di valore per i produttori nel contesto della Global Value Chain del prodotto. Si studierà se i risvolti futuri prevedano effettivamente un investimento nella qualità a discapito della quantità con un maggior focus sul versioning in modo da poter servire più fasce di consumatori. Si effettuerà in seguito una comparazione con casi di successo nell’internazionalizzazione quali Brazzale e Rigoni, aziende italiane che hanno destinato parte della produzione all’estero.
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Brussa, Irene <1987&gt. "IL DRAGONE OLTRE IL PIL. IL REALE LIVELLO DI SVILUPPO DELLA CINA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4762.

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Abstract:
LA CINA È UN PAESE CHE STA VIVENDO UN INCREDIBILE BOOM ECONOMICO. MA QUAL'È IL SUO REALE LIVELLO DI SVILUPPO? NICOLAS SARKOZY, DURANTE IL SUO MANDATO COME PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FRANCESE, HA CREATO UNA COMMISSIONE, CHE COMPRENDE PREMI NOBEL QUALI JOSEPH STIGLITZ E AMARTYA SEN, CON IL COMPITO DI DEFINIRE I LIMITI DEL PIL COME INDICATORE DELLO SVILUPPO DI UN PAESE E DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE NUOVI INDICI MULTIDIMENSIONALI. IN QUESTA TESI DI LAUREA IL REPORT ELABORATO DALLA COMMISSIONE SARKOZY VERRÀ ANALIZZATO E APPLICATO AL CONTESTO CINESE PER OTTENERE UN QUADRO PIÙ PRECISO POSSIBILE DELL'ATTUALE LIVELLO DI SVILUPPO DEL PAESE.
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Vezzani, Cesare <1992&gt. "Carbon Capture and Storage in Cina: Importanza e Sviluppo di questa Tecnologia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13915.

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Abstract:
Questo documento mira a capire il futuro delle politiche energetiche cinesi e in particolare il peso che la tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio avrà nell’economia di Pechino e anche in quella mondiale. La tesi analizzerà inizialmente la situazione che ha portato la Cina a diventare il principale produttore e consumatore di energia al mondo e in particolare il fatto che gran parte della sua energia derivi dallo sfruttamento del carbone. Una volta spiegato il particolare rapporto che il carbone ha avuto con lo sviluppo economico cinese il focus della tesi sarà riguardo le possibilità di utilizzare un tipo di tecnologia che permetta la cattura della CO2 a seguito dell’utilizzo del carbone come fonte di energia. Questo aspetto è fondamentale perché come si evince dalla tesi, nonostante i grandi investimenti in energia rinnovabile, il carbone continuerà nel breve periodo ad essere una fonte di energia molto importante per la Cina e dunque le emissioni che derivano da esso saranno molto consistenti. Se la Cina vuole dunque mantenere le promesse fatte durante l’incontro di Parigi per la protezione del clima e la lotta al riscaldamento globale, è necessario che quanto prima installi e sviluppi un sistema di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2, dovute dal consumo del carbone, in quanto nel breve periodo continuerà ad essere un fattore molto importante nell’economia cinese.
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Enache, Tudor <1994&gt. "Democrazia e sviluppo nello spazio post-sovietico: il caso della Repubblica di Moldova." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19105.

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Abstract:
Fin dall’indipendenza ottenuta nel 1991, la Repubblica di Moldova è oscillata tra Oriente e Occidente, tra la Russia e l’Unione Europea. Inoltre, nel suo territorio multietnico si è creata una frattura che permane tutt’oggi (la autoproclamatasi Repubblica di Transnistria). Questo scritto indaga le principali cause della stasi politica ed economica del Paese. Infatti, nonostante le classi politiche che si sono succedute (comunisti, filo-russi e filo-europei) e i loro numerosi tentativi di sviluppo - compresa la cooperazione internazionale - il processo iniziato negli anni Novanta deve ancora essere completato. Dopo aver passato in rassegna la letteratura sul legame tra sviluppo e democrazie e aver delineato un quadro storico della Bessarabia, evidenzieremo i principali problemi che hanno ostacolato la crescita politica ed economica del Paese. Un problema come la corruzione, sia a livello statale che amministrativo, è un grosso ostacolo all'apertura dell'economia moldava sui mercati internazionali. La globalizzazione ha cambiato la vita delle persone. Mentre ci sono Paesi che si sono gradualmente o immediatamente adattati ad essa, l'economia moldava, tuttavia, è ancora ancorata al settore primario. In questo contesto, seguire il percorso dei Paesi che hanno superato con successo il periodo di transizione può essere una valida opzione per la Repubblica di Moldova. Pertanto, vari programmi e progetti possono essere realizzati con successo per lo sviluppo nazionale, che dovrà integrare il settore secondario e terziario. Organizzazioni internazionali come le agenzie delle Nazioni Unite, la Banca Mondiale, il FMI ed altri possono sostenere i Paesi emergenti con i loro finanziamenti e le loro conoscenze per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030, come l'eliminazione della povertà e la creazione delle basi per uno sviluppo inclusivo e sostenibile.
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Curiazi, Roberta <1976&gt. "Democrazia partecipativa, cooperazione e sostenibilità nei processi di sviluppo locale in Ecuador. Il caso di Salinas de Guaranda." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1022/1/Tesi_Curiazi_Roberta.pdf.

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Abstract:
Il dibattito sullo sviluppo, che caratterizza da anni i principali tavoli di discussione politica a livello internazionale, ha via via richiamato l'attenzione sul “locale” come dimensione ottimale a partire dalla quale implementare politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita di molte popolazioni del mondo. L'allargamento a livello globale del già esistente gap tra i “poveri” – vecchi e nuovi – ed i “ricchi” del mondo ha reso la lotta e l'alleviamento della povertà uno degli obiettivi più urgenti dei nostri giorni, ma anche più difficili da raggiungere a livello mondiale. Gran parte della povertà mondiale è povertà rurale, ovvero quella povertà che caratterizza i tanti agricoltori (campesinos) del mondo, che continuano a vivere ai margini della società e ad essere scalzati fuori da ogni possibilità di accesso al mercato per via della mancanza strutturale di risorse nella quale versano. La necessità di sopravvivere, unita all'esigenza di incorporare i veloci cambiamenti imposti dal mondo globalizzato, ha portato nel tempo queste popolazioni a perdere o a contaminare, talvolta irreparabilmente, l' “antico” rapporto con l'ambiente e la natura, fonte di vita e sostentamento, ed anche molti dei propri ancestrali aspetti culturali tradizionali che, paradossalmente, sono stati proprio gli unici elementi dimostratisi in grado di rinsaldare i legami già esistenti all'interno delle comunità e di tenere unite queste fragili realtà di fronte alle continue sfide imposte dal “cambiamento”. E' in questo contesto che si innesta l'esperienza di sviluppo proposta e presentata in questo lavoro; un'esperienza che nasce sulle Ande ecuadoriane, in un villaggio meticcio della Provincia di Bolívar, capoluogo parrocchiale di una più vasta comunità che raggruppa una trentina di villaggi, molti dei quali in toto o in prevalenza di etnia indigena quechua. Un'esperienza, quella di Salinas de Bolívar, che all'interno del panorama ecuadoriano si presenta come un esempio innovativo, coraggioso ed ambizioso di riconquista del protagonismo da parte della popolazione locale, divenendo “emblema” dello sviluppo e “immagine che guida”. Questo, in un paese come l'Ecuador, dove l'assenza di politiche efficaci a supporto del settore agricolo, da un lato, e di politiche sociali efficienti atte a risollevare le precarie condizioni di vita in cui versa la maggior parte della popolazione, soprattutto campesina, dall'altro, rende obbligatorio riflettere sull'importanza e sull'esigenza insieme di restituire spazio e vigore alle compagini della società civile che, come nell'esperienza raccontata, attraverso particolari forme organizzative di tipo socio-economico, come la Cooperazione, sono andate a colmare, seppur solo in parte, i vuoti lasciati dallo Stato dando vita a iniziative alternative rispetto al ventaglio di proposte offerte dai consueti meccanismi di mercato, fortemente escludenti, ma comunque vicine agli attori locali e più rappresentative delle loro istanze, giustificando ed avallando ancora di più la netta separazione oramai riconosciuta tra mera “crescita” e “sviluppo”, dove l'aspetto qualitativo, che va a misurare per l'appunto il benessere e la qualità di vita di una popolazione e del suo ambiente, non deve cioè cedere il passo a quello più strettamente quantitativo, a partire dal quale, se non vi è una equa redistribuzione delle risorse, quasi mai si potranno innescare processi di sviluppo duraturi e sostenibili nel tempo. L'accezione di “alternativo” sta quindi ad indicare, prima di ogni altra cosa, l'implementazione di processi di sviluppo che siano includenti e pertanto accessibili a tutti gli individui, indistintamente, e realmente concretizzabili partendo dalle risorse presenti in loco e nel rispetto di quell'insieme identitario – storico, sociale, culturale, politico, economico ed ambientale – che caratterizza ogni realtà ed ogni specifico contesto sociale ed economico del mondo. Di qui l'importanza di implementare alla base processi di governance che, attraverso la partecipazione di tutti gli attori del territorio si configurino come emanazione delle istanze degli stessi. Nel corso del lavoro si fornirà un breve ma incisivo identikit dell'Ecuador, come fondamentale cornice al caso di studio oggetto di indagine, supportata da una descrizione geografico-ambientale, sociale, culturale, politica ed economica della realtà nella quale esso si sviluppa, tanto a livello nazionale quanto più strettamente regionale. Questo esercizio sarà utile al fine di rendere più visibili e comprensibili i fattori che hanno determinato lo sviluppo e la continuità dell'esperienza dei Salineros nel lungo cammino, iniziato appena trent'anni fa, verso l'autodeterminazione e la riconquista di una libertà di scelta un tempo non lontano negata e successivamente ritrovata, che li ha resi di nuovo protagonisti del proprio presente e in grado di guardare ad un futuro diverso e possibile.
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Curiazi, Roberta <1976&gt. "Democrazia partecipativa, cooperazione e sostenibilità nei processi di sviluppo locale in Ecuador. Il caso di Salinas de Guaranda." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1022/.

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Abstract:
Il dibattito sullo sviluppo, che caratterizza da anni i principali tavoli di discussione politica a livello internazionale, ha via via richiamato l'attenzione sul “locale” come dimensione ottimale a partire dalla quale implementare politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita di molte popolazioni del mondo. L'allargamento a livello globale del già esistente gap tra i “poveri” – vecchi e nuovi – ed i “ricchi” del mondo ha reso la lotta e l'alleviamento della povertà uno degli obiettivi più urgenti dei nostri giorni, ma anche più difficili da raggiungere a livello mondiale. Gran parte della povertà mondiale è povertà rurale, ovvero quella povertà che caratterizza i tanti agricoltori (campesinos) del mondo, che continuano a vivere ai margini della società e ad essere scalzati fuori da ogni possibilità di accesso al mercato per via della mancanza strutturale di risorse nella quale versano. La necessità di sopravvivere, unita all'esigenza di incorporare i veloci cambiamenti imposti dal mondo globalizzato, ha portato nel tempo queste popolazioni a perdere o a contaminare, talvolta irreparabilmente, l' “antico” rapporto con l'ambiente e la natura, fonte di vita e sostentamento, ed anche molti dei propri ancestrali aspetti culturali tradizionali che, paradossalmente, sono stati proprio gli unici elementi dimostratisi in grado di rinsaldare i legami già esistenti all'interno delle comunità e di tenere unite queste fragili realtà di fronte alle continue sfide imposte dal “cambiamento”. E' in questo contesto che si innesta l'esperienza di sviluppo proposta e presentata in questo lavoro; un'esperienza che nasce sulle Ande ecuadoriane, in un villaggio meticcio della Provincia di Bolívar, capoluogo parrocchiale di una più vasta comunità che raggruppa una trentina di villaggi, molti dei quali in toto o in prevalenza di etnia indigena quechua. Un'esperienza, quella di Salinas de Bolívar, che all'interno del panorama ecuadoriano si presenta come un esempio innovativo, coraggioso ed ambizioso di riconquista del protagonismo da parte della popolazione locale, divenendo “emblema” dello sviluppo e “immagine che guida”. Questo, in un paese come l'Ecuador, dove l'assenza di politiche efficaci a supporto del settore agricolo, da un lato, e di politiche sociali efficienti atte a risollevare le precarie condizioni di vita in cui versa la maggior parte della popolazione, soprattutto campesina, dall'altro, rende obbligatorio riflettere sull'importanza e sull'esigenza insieme di restituire spazio e vigore alle compagini della società civile che, come nell'esperienza raccontata, attraverso particolari forme organizzative di tipo socio-economico, come la Cooperazione, sono andate a colmare, seppur solo in parte, i vuoti lasciati dallo Stato dando vita a iniziative alternative rispetto al ventaglio di proposte offerte dai consueti meccanismi di mercato, fortemente escludenti, ma comunque vicine agli attori locali e più rappresentative delle loro istanze, giustificando ed avallando ancora di più la netta separazione oramai riconosciuta tra mera “crescita” e “sviluppo”, dove l'aspetto qualitativo, che va a misurare per l'appunto il benessere e la qualità di vita di una popolazione e del suo ambiente, non deve cioè cedere il passo a quello più strettamente quantitativo, a partire dal quale, se non vi è una equa redistribuzione delle risorse, quasi mai si potranno innescare processi di sviluppo duraturi e sostenibili nel tempo. L'accezione di “alternativo” sta quindi ad indicare, prima di ogni altra cosa, l'implementazione di processi di sviluppo che siano includenti e pertanto accessibili a tutti gli individui, indistintamente, e realmente concretizzabili partendo dalle risorse presenti in loco e nel rispetto di quell'insieme identitario – storico, sociale, culturale, politico, economico ed ambientale – che caratterizza ogni realtà ed ogni specifico contesto sociale ed economico del mondo. Di qui l'importanza di implementare alla base processi di governance che, attraverso la partecipazione di tutti gli attori del territorio si configurino come emanazione delle istanze degli stessi. Nel corso del lavoro si fornirà un breve ma incisivo identikit dell'Ecuador, come fondamentale cornice al caso di studio oggetto di indagine, supportata da una descrizione geografico-ambientale, sociale, culturale, politica ed economica della realtà nella quale esso si sviluppa, tanto a livello nazionale quanto più strettamente regionale. Questo esercizio sarà utile al fine di rendere più visibili e comprensibili i fattori che hanno determinato lo sviluppo e la continuità dell'esperienza dei Salineros nel lungo cammino, iniziato appena trent'anni fa, verso l'autodeterminazione e la riconquista di una libertà di scelta un tempo non lontano negata e successivamente ritrovata, che li ha resi di nuovo protagonisti del proprio presente e in grado di guardare ad un futuro diverso e possibile.
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Losito, Dominga <1989&gt. "Il sistema fiscale in Cina. Il ruolo della tassazione nel processo di sviluppo economico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5550.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è di delineare le principali caratteristiche dell’odierno sistema fiscale cinese, frutto di più di 30 anni di riforme e modifiche ancor oggi in atto, che contribuiscono al continuo miglioramento dell’intero sistema, sempre più simile ai modelli occidentali. Ma ciò che è mutato, insieme alla tassazione nazionale, è soprattutto il contesto economico e culturale della Cina. Dopo aver descritto brevemente le principali imposte ed il loro peso sulla composizione dell’intero gettito fiscale nazionale, verrà infatti analizzato il ruolo che la tassazione ha svolto nel processo di sviluppo economico della Cina, considerando la straordinaria crescita che la ha caratterizzata negli ultimi decenni.
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Simonato, Rani <1992&gt. "Le vie ecologiche di Vandana Shiva. Biodiversità e sovranità alimentare per uno sviluppo sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13840.

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Abstract:
L’obiettivo della mia tesi è quello di affrontare tematiche attuali come la globalizzazione, l’impossibilità di accedere alle risorse naturali, il ruolo e il sapere delle donne e dei contadini, attraverso un’indagine del contesto in cui nasce e si sviluppa il pensiero e le azioni di Vandana Shiva, ecologista, fisica, filosofia contemporanea. Infatti, l’ecofemminista Vandana Shiva, prende in analisi l’India come uno di quei paesi fortemente colpiti e trasformati dalla globalizzazione dove i diritti fondamenti che aspetta alla popolazione sono stati erosi. Occorre denunciare la situazione di degrado, di impoverimento e di debito in cui vivono i contadini; gli stessi contadini vengono privati dei loro reditti e i loro prodotti diventano utili solo per aumentare il PIL; fame e carestie fanno da cornice a questo scenario in cui sono solo le multinazionali a guadagnarci. Vandana Shiva, attraverso i suoi libri, interviste, video, articoli, mette in luce le ingiustizie, le violazioni e la possibile strada da percorre per un’economia integrale che pone al centro il ruolo delle donne, il sapere di queste e una filosofia incentrata sul seme e sulla biodiversità. Per esplorare il pensiero dell’ecologista indiana ho scelto di procedere per tematiche e quindi si passerà dal fenomeno del cambiamento climatico e dai movimenti ambientali sorti che hanno influenzato il pensiero della Shiva e del fenomeno dell’ecofemminismo; al ruolo delle donne nella foresta, al principio femminile contro un sistema economico riduzionistico e scientifico incentrato sul mercato e sul profitto. Dal problema della perdita di sovranità alimentare e dei brevetti di proprietà, analizzerò la filosofia del seme e di una Democrazia Terra che rispetti tanto l’uomo, la donna, le tribù quanto la Terra Madre.
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Ameur, Yasmine <1997&gt. "Dubai Happiness Agenda: il percorso di sviluppo, il progetto e la prospettiva dei lavoratori espatriati della smart city di Dubai." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20371.

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Abstract:
Il presente elaborato ha lo scopo di mettere in luce il percorso di sviluppo della città di Dubai presentando in primo luogo la prospettiva storica a partire dagli anni che precedono il protettorato britannico (1892-1971) – periodo in cui i territori soprannominati Stati della Tregua venivano governati attraverso la stipula di un contratto sociale tra capotribù e i membri ad essa appartenenti -, fino all’affermazione degli sceicchi più rappresentativi dell’emirato di Dubai e delle loro iniziative che hanno contribuito, anche grazie agli introiti della commercializzazione del greggio, ad ergere Dubai da villaggio nel deserto a metropoli di lusso, meta di punta del turismo internazionale, fornitore di servizi e punto di riferimento per il mondo arabo, nonché città da record degna di nota su scala globale. Il percorso di sviluppo intrapreso dalla città di Dubai, che si colloca nel più ampio contesto degli Emirati Arabi Uniti, comprende una serie di elementi che potrebbero sembrare decisamente svantaggiosi ma che sono stati sapientemente gestiti e sfruttati dai leader della città, contraddistinti da una forte propensione al rischio; essi sono, ad esempio: il contesto geografico desertico sfavorevole allo sviluppo di qualsiasi attività produttiva, la disponibilità di quantità limitate di greggio e le costanti ondate di migrazione economica che hanno caratterizzato la città, soprattutto a partire dagli anni ’60. Successivamente, l’elaborato si incentrerà su una recente iniziativa che ha avuto risonanza internazionale, la Dubai Happiness Agenda lanciata nel 2016 dallo Sceicco Muḥammad bin Rāšid Āl Maktūm, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché Sovrano di Dubai con lo scopo ultimo di raggiungere un livello di felicità degli abitanti di Dubai del 95% entro il 2021. Tale progetto si colloca all’interno del più ampio Programma Nazionale per la felicità e il benessere dei cittadini guidato dal Ministro di stato per la Felicità ʿUhūd bint H̱alfān al-Rūmi e, sulla base della Gerarchia dei bisogni elaborata da Maslow, prevede quattro portfolio contenenti numerosi strumenti per la misurazione della felicità e il benessere dei cittadini all’interno di un quadro di riferimento che prende il nome di ABCDE of needs. Infine, l’elaborato mostrerà le criticità e i limiti dell’Agenda che, pur essendo un punto di partenza concreto rappresentativo della volontà dei leader di Dubai di dimostrare una maggiore apertura e un forte interesse nei confronti del benessere dei propri cittadini, dovrebbe essere più inclusiva e rivolgersi soprattutto agli abitanti di Dubai che in molti casi subiscono delle violazioni dei diritti umani, ovvero i lavoratori espatriati del settore edile e le collaboratrici domestiche provenienti dal Subcontinente indiano e dal Sud-Est asiatico. La parte finale dell’elaborato presenterà quindi delle prospettive dal basso, ovvero darà voce ai lavoratori espatriati del settore edile di Dubai, alle donne espatriate impiegate come collaboratrici domestiche, alle donne emiratine che godono invece di uno status economico che permette loro di prendere parte alla globalizzazione e, infine, ad alcuni impiegati italiani presso la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti (Dubai), ai quali è stato sottoposto un questionario dalla sottoscritta.
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Ferri, Irene <1996&gt. "La cooperazione allo sviluppo come strumento di politica estera: la Cina e l'Occidente in Africa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18212.

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Abstract:
Negli ultimi decenni del Novecento il ruolo della Cina nel panorama della cooperazione allo sviluppo ha subito un enorme cambiamento, in quanto essa si è trasformata da Paese beneficiario a Paese donatore di aiuti internazionali. Con il passare degli anni il volume dei flussi di aiuto provenienti da Pechino, in particolare verso il continente africano, è aumentato costantemente dando alla Cina la possibilità di competere con i Paesi occidentali, da sempre protagonisti del settore della cooperazione internazionale allo sviluppo. Il presente elaborato mira a fornire un’analisi comparativa delle strategie di aiuto offerte dai donatori tradizionali al continente africano e quelle offerte dalla Cina, mettendone in luce analogie e differenze. Laddove i Paesi europei e gli Stati Uniti offrono assistenza allo sviluppo attraverso l’attività di diverse istituzioni multilaterali, la RPC agisce in autonomia e la definizione dei programmi di aiuto è esclusivamente in capo a Ministeri e ad agenzie istituite ad hoc dal governo. Il primo capitolo analizza l’impianto della cooperazione allo sviluppo tradizionale, tipica di Europa e USA, di cui vengono presentati evoluzione storica, attori e tipologie di aiuti, sempre mantenendo l’attenzione sull’assistenza fornita al continente africano. Il secondo capitolo, invece, presenta un’analisi della struttura dell’apparato della cooperazione allo sviluppo cinese, del ruolo del governo nella definizione di budget e strategie di aiuto e del quadro normativo di riferimento. L’elaborato si conclude con un capitolo in cui vengono presentati due case studies che si focalizzano sull’assistenza sanitaria che la Cina offre all’Africa, nello specifico a Tanzania ed Etiopia.
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BONDZIE, ERIC AMOO. "SAGGI SULLA TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA E FISCALE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO IN PRESENZA DI SHADOW ECONOMY." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/37375.

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Abstract:
Gli studi sulla politica monetaria e fiscale suggeriscono che l'economia sommersa o informale è un potente cuscinetto in grado di assorbire i canali di trasmissione delle politiche macroeconomiche. In questo lavoro, sviluppiamo un modello DSGE con economia sommersa al fine di analizzarne l’impatto sui canali di trasmissione delle politiche monetarie e fiscali nei paesi emergenti e in via di sviluppo. La tesi è organizzata in tre capitoli. Il primo capitolo cerca di esaminare gli effetti di trasmissione e l'efficacia della politica monetaria e di altri shock strutturali attraverso l’interazione con l’economia sommersa. Il nostro modello determina se la presenza di un'economia sommersa influisce sulle risposte dell'economia ufficiale e chiarisce anche i cambiamenti nel meccanismo di trasmissione all'interno di entrambi i settori. Il secondo capitolo descrive un nuovo modello DSGE keynesiano con economia sommersa e analizza il ruolo delle politiche fiscali sul ciclo economico aggregato. In questo capitolo, abbiamo cercato di chiarire se la presenza di un'economia sommersa riduca o incrementi l'effetto delle trasmissioni di politica fiscale. Abbiamo anche cercato di capire se le politiche fiscali possono essere utilizzate per stabilizzare l'economia in risposta agli shock. Nel terzo capitolo, studiamo l'interazione tra i consumatori e la presenza di un'economia sommersa focalizzandoci sugli shock della politica fiscale. L‘obiettivo è sapere se l'introduzione di un'economia sommersa indebolisca l'effetto amplificativo dei consumatori sul moltiplicatore fiscale.
Theoretical literature on monetary and fiscal policy have suggested that shadow economy or the informal sector is a powerful buffer which absorbs large proportions of the transmission channels of macroeconomic policies. We develop a theoretical DSGE model with shadow economy and investigate their impact on the transmissions of monetary and fiscal policies in developing and emerging countries. The thesis is organised in three chapters as follows. Chapter one seeks to examine the transmission effects and efficacy of monetary policy and other structural shocks with the interaction of shadow economy. Our model determines whether the presence of shadow economy affects the responses of the official economy and also clarifies the changes in the transmission mechanism within both sectors. The second chapter describes a new Keynesian DSGE model with shadow economy and investigate the role of fiscal policies over the aggregate business cycle. In this chapter, we sought to elucidate whether the presence of shadow economy dampens or amplifies the effect of fiscal policy transmissions. We further tried to understand whether fiscal policies can be used to stabilise the economy in response to shocks. In chapter three, we study the interplay of rule-of-thumb consumers and the presence of shadow economy focusing on fiscal policy disturbances. Our basic motivation is to know whether the incorporation of shadow economy weakens the amplifying effect of rule-of-thumb consumers on fiscal multipliers.
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BONDZIE, ERIC AMOO. "SAGGI SULLA TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA E FISCALE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO IN PRESENZA DI SHADOW ECONOMY." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/37375.

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Abstract:
Gli studi sulla politica monetaria e fiscale suggeriscono che l'economia sommersa o informale è un potente cuscinetto in grado di assorbire i canali di trasmissione delle politiche macroeconomiche. In questo lavoro, sviluppiamo un modello DSGE con economia sommersa al fine di analizzarne l’impatto sui canali di trasmissione delle politiche monetarie e fiscali nei paesi emergenti e in via di sviluppo. La tesi è organizzata in tre capitoli. Il primo capitolo cerca di esaminare gli effetti di trasmissione e l'efficacia della politica monetaria e di altri shock strutturali attraverso l’interazione con l’economia sommersa. Il nostro modello determina se la presenza di un'economia sommersa influisce sulle risposte dell'economia ufficiale e chiarisce anche i cambiamenti nel meccanismo di trasmissione all'interno di entrambi i settori. Il secondo capitolo descrive un nuovo modello DSGE keynesiano con economia sommersa e analizza il ruolo delle politiche fiscali sul ciclo economico aggregato. In questo capitolo, abbiamo cercato di chiarire se la presenza di un'economia sommersa riduca o incrementi l'effetto delle trasmissioni di politica fiscale. Abbiamo anche cercato di capire se le politiche fiscali possono essere utilizzate per stabilizzare l'economia in risposta agli shock. Nel terzo capitolo, studiamo l'interazione tra i consumatori e la presenza di un'economia sommersa focalizzandoci sugli shock della politica fiscale. L‘obiettivo è sapere se l'introduzione di un'economia sommersa indebolisca l'effetto amplificativo dei consumatori sul moltiplicatore fiscale.
Theoretical literature on monetary and fiscal policy have suggested that shadow economy or the informal sector is a powerful buffer which absorbs large proportions of the transmission channels of macroeconomic policies. We develop a theoretical DSGE model with shadow economy and investigate their impact on the transmissions of monetary and fiscal policies in developing and emerging countries. The thesis is organised in three chapters as follows. Chapter one seeks to examine the transmission effects and efficacy of monetary policy and other structural shocks with the interaction of shadow economy. Our model determines whether the presence of shadow economy affects the responses of the official economy and also clarifies the changes in the transmission mechanism within both sectors. The second chapter describes a new Keynesian DSGE model with shadow economy and investigate the role of fiscal policies over the aggregate business cycle. In this chapter, we sought to elucidate whether the presence of shadow economy dampens or amplifies the effect of fiscal policy transmissions. We further tried to understand whether fiscal policies can be used to stabilise the economy in response to shocks. In chapter three, we study the interplay of rule-of-thumb consumers and the presence of shadow economy focusing on fiscal policy disturbances. Our basic motivation is to know whether the incorporation of shadow economy weakens the amplifying effect of rule-of-thumb consumers on fiscal multipliers.
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Montanari, Elena. "Sviluppo di un percorso di eco-innovazione nel settore legno-arredo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/90/.

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BENZONI, RICCARDO. "SAN NAPOLEONE: UN SANTO PER L'IMPERO. NASCITA E SVILUPPO DI UN CULTO POLITICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19298.

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Abstract:
Aspetto sinora poco conosciuto della politica religiosa promossa da Bonaparte, strettamente legato alle esigenze dettate dalla ricerca di consenso, l’introduzione del culto di San Napoleone costituisce un esempio significativo del tentativo compiuto dal regime francese di circondare la figura e il potere del sovrano di un alone sacralizzante. Il presente lavoro, condotto sulla base di un’abbondante ricerca d’archivio e attraverso l’analisi di molto materiale documentario sinora inedito, si propone di indagare in profondità la genesi e lo sviluppo di tale culto, ponendo l’accento sulle motivazioni che furono alla base della sua introduzione in età consolare, sulle strategie che furono adottate dal governo napoleonico ai fini della sua diffusione, nonché sulle reazioni che si verificarono presso gli ambienti della Curia romana a seguito dell’istituzione della festività religiosa ad esso legata.
The religious policy promoted by Bonaparte is a little known topic at the moment. Closely linked to the needs to find consensus, the introduction of the cult of St. Napoleon is a significant example of the attempt made by the French government to surround the figure and the ruler’s a sanctifying aura. This study, based on an extensive archival research and through a deep analysis of many unpublished documents, aims to investigate in depth the genesis and development of this cult, with an emphasis on the motivations that were at the base of its introduction in consular age, on strategies that were adopted by the Napoleonic government for its spread, as well as on the reactions that occurred in the the Roman Curia following imposition of religious festivities connected to it.
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BENZONI, RICCARDO. "SAN NAPOLEONE: UN SANTO PER L'IMPERO. NASCITA E SVILUPPO DI UN CULTO POLITICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19298.

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Abstract:
Aspetto sinora poco conosciuto della politica religiosa promossa da Bonaparte, strettamente legato alle esigenze dettate dalla ricerca di consenso, l’introduzione del culto di San Napoleone costituisce un esempio significativo del tentativo compiuto dal regime francese di circondare la figura e il potere del sovrano di un alone sacralizzante. Il presente lavoro, condotto sulla base di un’abbondante ricerca d’archivio e attraverso l’analisi di molto materiale documentario sinora inedito, si propone di indagare in profondità la genesi e lo sviluppo di tale culto, ponendo l’accento sulle motivazioni che furono alla base della sua introduzione in età consolare, sulle strategie che furono adottate dal governo napoleonico ai fini della sua diffusione, nonché sulle reazioni che si verificarono presso gli ambienti della Curia romana a seguito dell’istituzione della festività religiosa ad esso legata.
The religious policy promoted by Bonaparte is a little known topic at the moment. Closely linked to the needs to find consensus, the introduction of the cult of St. Napoleon is a significant example of the attempt made by the French government to surround the figure and the ruler’s a sanctifying aura. This study, based on an extensive archival research and through a deep analysis of many unpublished documents, aims to investigate in depth the genesis and development of this cult, with an emphasis on the motivations that were at the base of its introduction in consular age, on strategies that were adopted by the Napoleonic government for its spread, as well as on the reactions that occurred in the the Roman Curia following imposition of religious festivities connected to it.
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FRASCHINI, FILIPPO. "Una Portfolio Analysis di misure di adattamento al cambiamento climatico nel settore agricolo in Rwanda." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78874.

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Abstract:
Il cambiamento climatico è una sfida chiave dei nostri tempi, soprattutto per i paesi in via di sviluppo, che basano i loro processi di crescita sull'utilizzo delle risorse naturali e sul settore agricolo. Sebbene esistano varie strategie e piani, sia a livello pubblico che privato, per far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici, l'implementazione delle misure di adattamento è ancora limitata. Questo è collegato alla presenza d'incertezza riguardo agli impatti dei cambiamenti climatici in futuro. Pertanto, nuovi strumenti e processi decisionali dovrebbero essere valutati e diffusi nel tentativo di aiutare i decisori pubblici e privati nella definizione e attuazione di misure concrete di adattamento. In questa tesi, la Portfolio Analysis viene applicata alla valutazione di investimenti agricoli in Ruanda
Climate change is a key challenge of our times, especially for developing countries, which significantly rely on natural resources and on the agriculture sector. Even though there are various strategies and plans to face climate change impacts, the implementation of adaptation measures is still uneven. This is connected to the presence of uncertainty about the impacts of climate change in the future. Therefore, new decision-making tools and decision processes should be assessed and disseminated in the attempt to help the decision makers in the definition and implementation of concrete adaptation measures. In this dissertation, the Portfolio Analysis methodology is applied in the evaluation of agricultural investments in Rwanda
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FRASCHINI, FILIPPO. "Una Portfolio Analysis di misure di adattamento al cambiamento climatico nel settore agricolo in Rwanda." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78874.

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Abstract:
Il cambiamento climatico è una sfida chiave dei nostri tempi, soprattutto per i paesi in via di sviluppo, che basano i loro processi di crescita sull'utilizzo delle risorse naturali e sul settore agricolo. Sebbene esistano varie strategie e piani, sia a livello pubblico che privato, per far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici, l'implementazione delle misure di adattamento è ancora limitata. Questo è collegato alla presenza d'incertezza riguardo agli impatti dei cambiamenti climatici in futuro. Pertanto, nuovi strumenti e processi decisionali dovrebbero essere valutati e diffusi nel tentativo di aiutare i decisori pubblici e privati nella definizione e attuazione di misure concrete di adattamento. In questa tesi, la Portfolio Analysis viene applicata alla valutazione di investimenti agricoli in Ruanda
Climate change is a key challenge of our times, especially for developing countries, which significantly rely on natural resources and on the agriculture sector. Even though there are various strategies and plans to face climate change impacts, the implementation of adaptation measures is still uneven. This is connected to the presence of uncertainty about the impacts of climate change in the future. Therefore, new decision-making tools and decision processes should be assessed and disseminated in the attempt to help the decision makers in the definition and implementation of concrete adaptation measures. In this dissertation, the Portfolio Analysis methodology is applied in the evaluation of agricultural investments in Rwanda
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Calabrese, Maura <1987&gt. "La costruzione sociale della natura. Il Parco Nazionale di Yellowstone e lo sviluppo controverso del turismo sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4119.

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Abstract:
La creazione del Parco Nazionale di Yellowstone il 1 marzo del 1872, è stato il primo caso nella storia mondiale della preservazione di una vasta area naturale incontaminata ed è divenuto stimolo ed esempio per altri Paesi per la creazione di altre aree protette. La stessa concezione di Parco Nazionale ha riflettuto ed esportato nel mondo alcuni dei valori centrali della cultura americana. Ciò si è potuto determinare per svariati fattori fra cui: l’esperienza unica e peculiare degli Stati Uniti con la natura incontaminata; l’esistenza di un’ideologia democratica; la disponibilità di vaste aree naturali che hanno suscitato nel corso del tempo il desiderio di proteggerle; e infine, la ricchezza economica degli Stati che hanno permesso di non sfruttare le suddette aree per lo sfruttamento delle risorse. Annualmente circa 2 milioni di persone visitano il Parco di Yellowstone e le aree limitrofe. Scopo di questa tesi è analizzare i flussi turistici coinvolti nell'area, analizzare le pratiche sostenibili attivare sia dalla direzione del parco sia dall'azienda ricettiva e concessionaria Xanterra Parks and Resorts che vi opera e infine, individuare le principali problematiche presenti nel Parco derivanti dai flussi turistici.
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Mascaro, Giorgia <1991&gt. "Il Turismo come opportunità di Sviluppo Sostenibile: il ruolo delle ONG e il caso Art in Tanzania." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12254.

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Abstract:
Il turismo sostenibile, è da anni al centro di accesi dibattiti circa la sua capacità di promuovere lo sviluppo nei paesi emergenti e contribuire, quindi, al raggiungimento dei Sustainable Development Goals. L’eterogeneità del settore, che si configura come composto da panieri diversi di beni e servizi, unita alle sue straordinarie performance in termini di incassi e flussi, sembrano dare credito a questa corrente di pensiero, che guarda al turismo come un mezzo per il raggiungimento della sostenibilità socio-economica e naturalistica. Lo scopo di questa tesi è dunque quello di investigare e comprendere quale sia il tipo rapporto che lega lo sviluppo turistico allo sviluppo sostenibile focalizzando l’attenzione sulla posizione delle Organizzazioni Non Governative all’interno di questo rapporto. Le ONG, infatti, hanno assunto un ruolo maggiormente rilevante all’interno dell’industria turistica, facendosi promotrici di nuove tipologie e nuovi modi di fare turismo. All’interno di questo elaborato si farà riferimento, quindi, alle diverse modalità attraverso cui tali organizzazioni portano avanti progetti di sviluppo, ponendo l’accento su quello che sembra aver rappresentato per molti anni un vero e proprio trend in ambito turistico: il turismo di volontariato. Tale scelta trova una sua giustificazione nell’esperienza di tirocinio effettuata presso una ONG in Tanzania durante la quale è stato possibile comprendere in che modo questa, attraverso il sostegno di volontari e dei tirocinanti, contribuisca allo sviluppo delle comunità locali nella periferia di Dar Es Salaam.
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Paterno', Antonino. "Il ruolo del Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER nei processi di sviluppo del territorio rurale siciliano. Il caso del GAL LEADER+ Platani Quisquina." Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/240.

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Abstract:
L'approccio LEADER rappresenta uno dei piu' importanti strumenti elaborati dalla Commissione europea per lo sviluppo delle aree rurali, prima come Programma di Iniziativa Comunitaria, oggi come Asse dei Programmi di Sviluppo Rurale. Pertanto diventa importante una valutazione degli effetti da esso prodotti. Valutazione che viene effettuata a livello comunitario e regionale ma che risulta decisamente debole a livello locale, anche se vivamente raccomandata dalla Commissione. Il presente studio intende contribuire ad arricchire le basi metodologiche utili ad affrontare i processi valutativi del programma LEADER su base locale, testando i criteri valutativi delineati in sede europea ed applicandoli alla realta' locale di un Gruppo di Azione Locale siciliano.
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BARCELLA, EFREM GIUSEPPE. "La partecipazione nella costruzione di condizioni di sostenibilità locale. Linee pedagogiche per una progettazione dialogica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/86.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca approfondisce la riflessione pedagogica in riferimento alle prassi educative in materia di sostenibilità. L'approccio di approfondimento si impernia sul carattere interdisciplinare del concetto di sviluppo sostenibile. la prima parte del lavoro di ricerca approfondisce L'area sociale in riferimento alla partecipazione della comunità locale nei processi di promozione dello sviluppo sostenibile. La seconda parte del lavoro di ricerca prende in esame una significativa prassi di partecipazione: la progettazione partecipata.
The research provides a pedagogical consideration in relation to the educational techniques concerning sustainability. The approach of a thorough analysis is based on the interdisciplinary nature of the tenable development. The first part of the research gives importance to the social area and the presence of the local community in order to promote the bearable development. The second part takes into consideration an important participation technique: the shared planning.
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BARCELLA, EFREM GIUSEPPE. "La partecipazione nella costruzione di condizioni di sostenibilità locale. Linee pedagogiche per una progettazione dialogica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/86.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca approfondisce la riflessione pedagogica in riferimento alle prassi educative in materia di sostenibilità. L'approccio di approfondimento si impernia sul carattere interdisciplinare del concetto di sviluppo sostenibile. la prima parte del lavoro di ricerca approfondisce L'area sociale in riferimento alla partecipazione della comunità locale nei processi di promozione dello sviluppo sostenibile. La seconda parte del lavoro di ricerca prende in esame una significativa prassi di partecipazione: la progettazione partecipata.
The research provides a pedagogical consideration in relation to the educational techniques concerning sustainability. The approach of a thorough analysis is based on the interdisciplinary nature of the tenable development. The first part of the research gives importance to the social area and the presence of the local community in order to promote the bearable development. The second part takes into consideration an important participation technique: the shared planning.
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Bano, Alessandro <1988&gt. "La North Adriatic Ports Association ed il sistema multi-portuale dell’Alto Adriatico: L’esperienza associativa del porto di Trieste tra cooperazione e competizione, e relativi progetti di sviluppo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10590.

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Abstract:
Il mare Adriatico settentrionale, specificato qui nelle sue realtà portuali di riferimento, è andato affermandosi, pur con i dovuti ed evidenti distinguo, come alternativa alla standard route dei traffici commerciali con il Far East, che vede nei porti del northern range, baricentro della portualità Europea, il terminale di sbocco per i mercati dell’Europa centrale. La North Adriatic Ports Association (di seguito NAPA) è un’associazione che riunisce le cinque principali realtà portuali dell’Alto Adriatico, Ravenna (uscita nel 2013), Venezia, Trieste, Koper e Rjeka, con l’impegno formale a cooperare in un’ottica tanto difensiva - come risposta cioè alla crescente marginalizzazione dei traffici commerciali containerizzati diretti verso il bacino adriatico - quanto di sviluppo infrastrutturale ed economico condiviso, nel tentativo cioè di definire una sistema multi portuale. Si andrà qui analizzare l’esperienza associativa del porto di Trieste: dettagliandone i progetti di sviluppo comune (intrapresi ed in corso di definizione); analizzando le inevitabili ripercussioni sul tessuto infrastrutturale e relazionale delle diverse authority coinvolte; analizzando sul piano normativo le novità introdotte dalla recente riforma delle Autorità Portuali (decreto legislativo 4 Agosto 2016 n.169), in un tentativo di armonizzazione crescente tra legislazione e pianificazione europea e quadro normativo nazionale.
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40

De, Donà Martina <1990&gt. "Lo sviluppo economico del Brasile tra filiere locali e reti globali. Progetti di cooperazione produttiva nel Rio Grande do Sul." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4697.

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Abstract:
Il Brasile occupa oggi una posizione rilevante nell’economia mondiale. E’ un Paese ricco di risorse naturali ed è fra i leader mondiali nel mercato delle commodities. Il Brasile è riuscito ad avviare un processo di crescita sostenuta a partire dagli anni Novanta, quando sono state attuate alcune importanti politiche di stabilizzazione. Tuttavia, non mancano contraddizioni e debolezze, in particolare disuguaglianze economiche, sociali e regionali, oltre alla persistenza della corruzione e a politiche protezionistiche, che rappresentano ostacoli alla definitiva affermazione del Brasile come grande potenza mondiale. I recenti governi di Cardoso e Lula e quello attuale di Dilma Rousseff hanno avviato soluzioni per superare le principali questioni politiche, sociali ed economiche, ed alcuni risultati a livello “macro” sono stati ottenuti. Resta tuttavia da lavorare a livello “locale”. È proprio infatti questo l’ambito nel quale la ricerca si è focalizzata e dove gli investimenti dovrebbero direzionarsi. Negli ultimi anni l’industria brasiliana si è aperta al commercio estero, ma la dipendenza dagli IDE e lo scarso valore aggiunto apportato nelle catene globali del valore riducono il tasso di crescita potenziale del Paese. Il cambiamento dovrebbe dunque avvenire anche attraverso piccole e medie imprese che, grazie alla capacità di aggregarsi in Arranjos Produtivos Locais, possono creare una solida cooperazione tra i soggetti economici e istituzionali, compresa l’Università. In questo modo si accresce la possibilità di passare da un’economia basata sulle commodities ad una di trasformazione e sviluppo tecnologico, aumentando così il valore creato e distribuito sul territorio. La tesi cerca in particolare di approfondire questa lettura attraverso l’analisi della filiera lattiero-casearia e del tabacco nello Stato del Rio Grande do Sul.
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Galeva, Jordanka <1977&gt. "L'impatto delle politiche e dei programmi europei sullo sviluppo della società multiculturale e dello status sociale delle comunità minoritarie in Repubblica di Macedonia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3192/1/GALEVA__JORDANKA__tesi.pdf.

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Abstract:
L’oggetto della mia ricerca è la società multiculturale e il livello di sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia, rispetto all’attuazione delle politiche e i programmi europei per la stabilizzazione democratica. L’indagine condotta nella mia tesi si è sviluppata esaminando i risultati ottenuti dai programmi CARDS, attuati per soddisfare gli obblighi stabiliti nell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e per l’implementazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. Uno dei valori democratici, su cui l’UE è particolarmente attenta, ed al quale ha riservato un posto primario nei programmi CARDS, è la tutela dei diritti delle minoranze ossia il rispetto delle differenze culturali, linguistiche e religiose. L’obiettivo della mia indagine è stato quello di valutare l’impatto delle politiche europee sulla normativa macedone, concernente i diritti delle comunità minoritarie, ovvero il loro effetto sul consolidamento della società multiculturale e sullo status sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. A tale scopo, in primo luogo sono stati esaminati gli emendamenti costituzionali e le modifiche legislative introdotti in seguito alla stipulazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. L’analisi è stata incentrata nel verificare se la normativa macedone rientra nei parametri della normativa europea. I risultati ottenuti dimostrano quale è il tipo di multiculturalismo che promuove e garantisce la costituzione macedone. Attraverso l’analisi dei rapporti preparati dalla Commissione europea, relativi all’implementazione del Processo di Stabilizzazione e Associazione, è stato dimostrato come le politiche e i programmi europei hanno inciso sul consolidamento della società multiculturale. Analizzando invece i risultati dai rapporti relativi all’implementazione delle disposizioni dell’Accordo Quadro di Ohrid è stato valutato l’impatto che le politiche europee hanno avuto sullo sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. Per la valutazione di questo ultimo, sono state prese in considerazione il livello di partecipazione politica delle comunità minoritarie, la realizzazione delle richieste e delle questioni legate alla loro particolarità, l’ambito normativo regolato dal diritto di con-decisione, la rappresentanza delle comunità minoritarie nella sfera pubblica, il livello dell’accesso di istruirsi nella propria lingua e quindi il livello di istruzione e l’ambito e la libertà di usare la propria lingua nel settore pubblico. I concetti principali di questa ricerca sono: cooperazione, democrazia, multiculturalismo e sviluppo. Il termine cooperazione usato in questa ricerca si riferisce ai rapporti di cooperazione instaurati tra l’Unione Europea e la Macedonia nell’ambito dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e dell’Accordo Quadro di Ohrid, ossia il sostegno dell’UE per la stabilizzazione democratica della Macedonia. Riferendosi a questa ultima, si fa riferimento al livello di garanzia di libera partecipazione dei cittadini, in ogni segmento della vita politica, sociale ed economica, senza discriminazioni etniche, linguistiche e religiose. Il termine multiculturalismo si riferisce alla società multiculturale ed è legato alla questione della politica della differenza, ossia del riconoscimento delle differenze culturali, che discendono dall’appartenenza ad una minoranza etnica e linguistica. Il multiculturalismo in questa ricerca viene analizzato, riferendosi alla multiculturalità della società macedone e ai diritti che la Costituzione macedone garantisce alle comunità minoritarie in Macedonia. Infine, per lo sviluppo in questa ricerca si fa riferimento allo sviluppo sociale delle comunità minoritarie, inteso e misurato tramite una seri di indicatori relativi all’occupazione (crescita di capitale sociale), all’educazione (capitale umano e qualifica di alta istruzione), alla partecipazione politica (occupazione dei posti principali nelle istituzione governative e della amministrazione pubblica), alla diffusione della cultura (uso e mantenimento della lingua e delle tradizioni) ecc. Prendendo in considerazione i principali concetti di questa tesi, il quadro teorico della ricerca sviluppa i nodi cruciali del dibattito sullo sviluppo e la democrazia, sul nesso tra democrazia e multiculturalismo e tra multiculturalismo e sviluppo. Attenendosi alle varie tesi, la ricerca avrà lo scopo di rilevare come si conciliano la società multiculturale macedone ed il modello democratico vigente. In questo contesto sarà fatto riferimento alle tesi fanno favoriscono la necessità di iniziare con la democrazia per poter innescare e sostenere il processo di sviluppo, alla tesi che sostiene la necessità di riconoscimento obbligatorio dei diritti collettivi nella società multiculturale, ossia dell’etnosviluppo delle comunità minoritarie. La ricerca è stata condotta tramite i seguenti metodi: - Il metodo descrittivo sarà usato per descrivere cosa è accaduto nel periodo di interesse di ricerca, riguardo i cambiamenti di natura sociale e politica delle minoranze in Macedonia. - Il metodo comparativo sarà applicato nella comparazione dell'efficacia delle leggi relative ai diritti delle minoranze e del loro status di sviluppo sociale e politico, prima e dopo l'attuazione e implementazione delle riforme europee. - Il metodo qualitativo sarà applicato per l’analisi di documenti, della legislatura e dei rapporti europei e nazionali. Le fonti usate in questa ricerca principalmente si basano su: - analisi di documenti e rapporti governativi, rapporti elaborati dalla Commissione Europea, dall’OSCE, dagli organi governativi e dalle organizzazioni non governative. - analisi di letteratura accademica, focalizzata sui problemi che sono oggetto di questa ricerca. - analisi di documenti pubblicati, come la gazzetta ufficiale, leggi costituzionali e atti legislativi, strategie nazionali e statistiche ufficiali. - analisi dei dati ottenuti da interviste e questionari.
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Galeva, Jordanka <1977&gt. "L'impatto delle politiche e dei programmi europei sullo sviluppo della società multiculturale e dello status sociale delle comunità minoritarie in Repubblica di Macedonia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3192/.

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Abstract:
L’oggetto della mia ricerca è la società multiculturale e il livello di sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia, rispetto all’attuazione delle politiche e i programmi europei per la stabilizzazione democratica. L’indagine condotta nella mia tesi si è sviluppata esaminando i risultati ottenuti dai programmi CARDS, attuati per soddisfare gli obblighi stabiliti nell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e per l’implementazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. Uno dei valori democratici, su cui l’UE è particolarmente attenta, ed al quale ha riservato un posto primario nei programmi CARDS, è la tutela dei diritti delle minoranze ossia il rispetto delle differenze culturali, linguistiche e religiose. L’obiettivo della mia indagine è stato quello di valutare l’impatto delle politiche europee sulla normativa macedone, concernente i diritti delle comunità minoritarie, ovvero il loro effetto sul consolidamento della società multiculturale e sullo status sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. A tale scopo, in primo luogo sono stati esaminati gli emendamenti costituzionali e le modifiche legislative introdotti in seguito alla stipulazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. L’analisi è stata incentrata nel verificare se la normativa macedone rientra nei parametri della normativa europea. I risultati ottenuti dimostrano quale è il tipo di multiculturalismo che promuove e garantisce la costituzione macedone. Attraverso l’analisi dei rapporti preparati dalla Commissione europea, relativi all’implementazione del Processo di Stabilizzazione e Associazione, è stato dimostrato come le politiche e i programmi europei hanno inciso sul consolidamento della società multiculturale. Analizzando invece i risultati dai rapporti relativi all’implementazione delle disposizioni dell’Accordo Quadro di Ohrid è stato valutato l’impatto che le politiche europee hanno avuto sullo sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. Per la valutazione di questo ultimo, sono state prese in considerazione il livello di partecipazione politica delle comunità minoritarie, la realizzazione delle richieste e delle questioni legate alla loro particolarità, l’ambito normativo regolato dal diritto di con-decisione, la rappresentanza delle comunità minoritarie nella sfera pubblica, il livello dell’accesso di istruirsi nella propria lingua e quindi il livello di istruzione e l’ambito e la libertà di usare la propria lingua nel settore pubblico. I concetti principali di questa ricerca sono: cooperazione, democrazia, multiculturalismo e sviluppo. Il termine cooperazione usato in questa ricerca si riferisce ai rapporti di cooperazione instaurati tra l’Unione Europea e la Macedonia nell’ambito dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e dell’Accordo Quadro di Ohrid, ossia il sostegno dell’UE per la stabilizzazione democratica della Macedonia. Riferendosi a questa ultima, si fa riferimento al livello di garanzia di libera partecipazione dei cittadini, in ogni segmento della vita politica, sociale ed economica, senza discriminazioni etniche, linguistiche e religiose. Il termine multiculturalismo si riferisce alla società multiculturale ed è legato alla questione della politica della differenza, ossia del riconoscimento delle differenze culturali, che discendono dall’appartenenza ad una minoranza etnica e linguistica. Il multiculturalismo in questa ricerca viene analizzato, riferendosi alla multiculturalità della società macedone e ai diritti che la Costituzione macedone garantisce alle comunità minoritarie in Macedonia. Infine, per lo sviluppo in questa ricerca si fa riferimento allo sviluppo sociale delle comunità minoritarie, inteso e misurato tramite una seri di indicatori relativi all’occupazione (crescita di capitale sociale), all’educazione (capitale umano e qualifica di alta istruzione), alla partecipazione politica (occupazione dei posti principali nelle istituzione governative e della amministrazione pubblica), alla diffusione della cultura (uso e mantenimento della lingua e delle tradizioni) ecc. Prendendo in considerazione i principali concetti di questa tesi, il quadro teorico della ricerca sviluppa i nodi cruciali del dibattito sullo sviluppo e la democrazia, sul nesso tra democrazia e multiculturalismo e tra multiculturalismo e sviluppo. Attenendosi alle varie tesi, la ricerca avrà lo scopo di rilevare come si conciliano la società multiculturale macedone ed il modello democratico vigente. In questo contesto sarà fatto riferimento alle tesi fanno favoriscono la necessità di iniziare con la democrazia per poter innescare e sostenere il processo di sviluppo, alla tesi che sostiene la necessità di riconoscimento obbligatorio dei diritti collettivi nella società multiculturale, ossia dell’etnosviluppo delle comunità minoritarie. La ricerca è stata condotta tramite i seguenti metodi: - Il metodo descrittivo sarà usato per descrivere cosa è accaduto nel periodo di interesse di ricerca, riguardo i cambiamenti di natura sociale e politica delle minoranze in Macedonia. - Il metodo comparativo sarà applicato nella comparazione dell'efficacia delle leggi relative ai diritti delle minoranze e del loro status di sviluppo sociale e politico, prima e dopo l'attuazione e implementazione delle riforme europee. - Il metodo qualitativo sarà applicato per l’analisi di documenti, della legislatura e dei rapporti europei e nazionali. Le fonti usate in questa ricerca principalmente si basano su: - analisi di documenti e rapporti governativi, rapporti elaborati dalla Commissione Europea, dall’OSCE, dagli organi governativi e dalle organizzazioni non governative. - analisi di letteratura accademica, focalizzata sui problemi che sono oggetto di questa ricerca. - analisi di documenti pubblicati, come la gazzetta ufficiale, leggi costituzionali e atti legislativi, strategie nazionali e statistiche ufficiali. - analisi dei dati ottenuti da interviste e questionari.
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Bonaventura, Nicoletta <1994&gt. "La riqualificazione rurale in Cina. Valutazioni e analisi del processo di ristrutturazione spaziale per uno sviluppo inclusivo e sostenibile delle campagne cinesi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19087.

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Abstract:
Il rapido processo di sviluppo dell’economia cinese, se da un lato ha permesso alla Cina di accrescere la sua importanza all’interno dello scenario mondiale, dall’altro lato ha determinato grandi differenze socio-economiche a livello territoriale, con evidenti vantaggi nelle regioni costiere rispetto a quelle interne, e anche nelle regioni e aree urbane rispetto a quelle rurali. Negli ultimi anni, la RPC ha implementato una serie di politiche molto dettagliate per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Questo documento mira a far luce sul potenziale di una riqualificazione rurale in Cina per realizzare un cambiamento trasformativo per la sostenibilità, nell’ottica di aumentare l’efficienza economica del Paese. Lo fa analizzando il discorso politico e gli obiettivi ufficiali del Governo in merito alla ristrutturazione del territorio, in particolare attraverso l’analisi del “Piano strategico per la rivitalizzazione delle campagne (2018-2022)”. Il progetto di riqualificazione rurale promuove uno sviluppo globale, coordinato e sostenibile dell’economia, della società e dell’ecologia rurale. Il Partito-Stato è pienamente consapevole del peso che l’arretratezza delle aree rurali e del settore agricolo esercitano sulla crescita economica del Paese, ed è proprio questa consapevolezza che spinge il Governo a considerare il processo di rivitalizzazione una fondamentale strategia di sviluppo. Da qui la necessità di intervenire da un punto di vista più strettamente legato alla riqualificazione del territorio rurale, in termini di riorganizzazione e ristrutturazione degli spazi di aggregazione sociale. Tuttavia, non sempre l’ambiziosa ristrutturazione del territorio ha portato esternalità positive. Con l’obiettivo di accelerare il processo di urbanizzazione, la trasformazione dei villaggi ha molte volte penalizzato i contadini, i quali si sono visti marginalizzati e spesso costretti a processi migratori. Per realizzare progetti inclusivi e compatibili con la struttura sociale preesistente, il processo di rivitalizzazione delle campagne deve promuovere lo sviluppo rurale, salvaguardando però il tessuto sociale e impedendo che questo progetto possa invece comportare delle emarginazioni sociali.
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GALATERI, DI GENOLA E. SUNIGLIA ELENA. "La politica di cooperazione allo sviluppo dell'Unione Europea e il fenomeno del social dumping. La tutela dei diritti sociali fondamentali." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/587.

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VENEZIANI, MARIO. "Tre saggi sull'economia dello sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/826.

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Abstract:
La presente tesi raggruppa tre contributi che analizzano la partecipazione dei minori ad attività lavorative e scolastiche in Marocco, le variabili correlate con il benessere individuale e le differenze nei livelli salariali in Albania. I tre saggi tentano di fornire analisi empiriche basate sulla letteratura più recente e di contribuire allo sviluppo della metodologia quantitativa più comunemente utilizzata.
The present thesis is a collection of three contributions which investigate children’s schooling and labour participation in Morocco, the correlates of subjective well being and the differences in wage levels in Albania. The papers try to carry out empirical analyses of these issues based on the most recent developments in the relevant literature and to contribute to the empirical methodology commonly used.
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VENEZIANI, MARIO. "Tre saggi sull'economia dello sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/826.

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Abstract:
La presente tesi raggruppa tre contributi che analizzano la partecipazione dei minori ad attività lavorative e scolastiche in Marocco, le variabili correlate con il benessere individuale e le differenze nei livelli salariali in Albania. I tre saggi tentano di fornire analisi empiriche basate sulla letteratura più recente e di contribuire allo sviluppo della metodologia quantitativa più comunemente utilizzata.
The present thesis is a collection of three contributions which investigate children’s schooling and labour participation in Morocco, the correlates of subjective well being and the differences in wage levels in Albania. The papers try to carry out empirical analyses of these issues based on the most recent developments in the relevant literature and to contribute to the empirical methodology commonly used.
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LAZZARONI, SARA. "Economia dei disastri naturali: evidenza macro e micro focalizzata sui paesi in via di sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3956.

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Abstract:
Nell'ambito dell'economia dei disastri naturali ho elaborato uno studio macroeconomico e due microeconomici. A livello macro ho elaborato una meta-analisi della letteratura empirica sugli effetti dei disastri naturali in termini di costi diretti e indiretti. Ho analizzato gli effetti di caratteristiche del database,tecniche di stima, fattori di resilienza considerati e publication bias. Studi sui costi diretti che includono paesi Africani hanno 65% maggiore probabilità di riportare un risultato negativo e significativo mentre studi sui costi indiretti sembrano soffrire di publication bias. I lavori microeconometrici si focalizzano su due paesi africani. Nel primo analizzo gli effetti di un aumento della variabilità climatica sul consumo di beni alimentari delle famiglie in Uganda nel periodo 2005/06-2009/10. In media un incremento di 1% delle temperature porterebbe a una diminuzione del consumo di alimenti del 3-5% mentre le famiglie sarebbero in grado di contrastare variazioni delle precipitazioni con varie strategie. Nel secondo, con approccio multi-shock analizzo gli effetti di siccità e incremento dei prezzi di acquisto sullo stato nutrizionale di bambini in famiglie residenti in zone rurali del Senegal nel periodo 2009-2011. Singolarmente entrambi gli eventi sembrano avere effetti negativi sul livello nutrizionale. Tuttavia la concomitanza dei due eventi sembra non avere effetto sul peso dei bambini grazie a un positivo effetto reddito.
In this work I deal with the economics of natural disasters conducting one study at the macroeconomic level and two studies at the microeconomic level. In the first I conduct a meta-analysis of the macro literature on the direct and indirect costs of natural disasters. I investigate the effects of empirical design, estimation technique, resilience factors included and publication bias. I find that direct costs studies have 65% probability to report negative and significant results if they include African countries while indirect costs studies show publication bias. Second, I conduct a microeconometric analysis of the effects of weather variability on households food consumption in Uganda in the period 2005/06-2009/10. I show that on average 1% increase in maximum temperatures would reduce food consumption by 4-5% while precipitation amount and distribution would not affect household food consumption thanks to coping strategies. Finally I consider the effects of droughts and increasing purchasing prices on weight-for-age of children in rural households in Senegal using a multishock approach and a unique dataset (2009-2011). Results of drought(increase in prices) econometric analyis show deterioration in child weight-for-age. However, concomitance of drought and increasing prices would leave child weight-for-age unaffected thanks to positive income effects.
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LAZZARONI, SARA. "Economia dei disastri naturali: evidenza macro e micro focalizzata sui paesi in via di sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3956.

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Abstract:
Nell'ambito dell'economia dei disastri naturali ho elaborato uno studio macroeconomico e due microeconomici. A livello macro ho elaborato una meta-analisi della letteratura empirica sugli effetti dei disastri naturali in termini di costi diretti e indiretti. Ho analizzato gli effetti di caratteristiche del database,tecniche di stima, fattori di resilienza considerati e publication bias. Studi sui costi diretti che includono paesi Africani hanno 65% maggiore probabilità di riportare un risultato negativo e significativo mentre studi sui costi indiretti sembrano soffrire di publication bias. I lavori microeconometrici si focalizzano su due paesi africani. Nel primo analizzo gli effetti di un aumento della variabilità climatica sul consumo di beni alimentari delle famiglie in Uganda nel periodo 2005/06-2009/10. In media un incremento di 1% delle temperature porterebbe a una diminuzione del consumo di alimenti del 3-5% mentre le famiglie sarebbero in grado di contrastare variazioni delle precipitazioni con varie strategie. Nel secondo, con approccio multi-shock analizzo gli effetti di siccità e incremento dei prezzi di acquisto sullo stato nutrizionale di bambini in famiglie residenti in zone rurali del Senegal nel periodo 2009-2011. Singolarmente entrambi gli eventi sembrano avere effetti negativi sul livello nutrizionale. Tuttavia la concomitanza dei due eventi sembra non avere effetto sul peso dei bambini grazie a un positivo effetto reddito.
In this work I deal with the economics of natural disasters conducting one study at the macroeconomic level and two studies at the microeconomic level. In the first I conduct a meta-analysis of the macro literature on the direct and indirect costs of natural disasters. I investigate the effects of empirical design, estimation technique, resilience factors included and publication bias. I find that direct costs studies have 65% probability to report negative and significant results if they include African countries while indirect costs studies show publication bias. Second, I conduct a microeconometric analysis of the effects of weather variability on households food consumption in Uganda in the period 2005/06-2009/10. I show that on average 1% increase in maximum temperatures would reduce food consumption by 4-5% while precipitation amount and distribution would not affect household food consumption thanks to coping strategies. Finally I consider the effects of droughts and increasing purchasing prices on weight-for-age of children in rural households in Senegal using a multishock approach and a unique dataset (2009-2011). Results of drought(increase in prices) econometric analyis show deterioration in child weight-for-age. However, concomitance of drought and increasing prices would leave child weight-for-age unaffected thanks to positive income effects.
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GASPARINI, NICOLETTA. "La dimensione culturale della politica regionale dell'Unione europea: i fondi strutturali per la cultura: criticità e prospettive di sviluppo per il territorio laziale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/201853.

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BELLU', LORENZO GIOVANNI. "Shocks dei prezzi internazionali e sviluppo: un approccio di equilibrio generale con applicazioni al Burkina Faso." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1112.

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Abstract:
Questa tesi, strutturata in tre documenti autonomi ma logicamente connessi, si propone di analizzare alcuni problemi, idee e prospettive relativi allo sviluppo. In particolare, il primo documento “Sviluppo e paradigmi di sviluppo: un’analisi delle visioni prevalenti” fornisce un quadro comparativo dei principali modelli di sviluppo adottati da diversi paesi (visione, azioni specifiche e processi di attuazione) e ne evidenzia specificità, analogie e differenze. Il secondo documento: “Analisi d’impatto delle politiche de degli shocks dei prezzi internazionali: Modelli CGE per un paese non industrializzato importatore netto di petrolio e dipendente dagli aiuti esterni”, mette in luce come le informazioni utilizzabili nei processi di formulazione delle politiche che si ottengono da un modello CGE dipendano sia dalle assunzioni relative alla struttura del modello che dalla struttura del sistema economico oggetto dell’indagine. In particolare, le variazioni del tasso di cambio reale si ripercuotono sul resto del sistema tanto più, quanto più il paese riceve finanziamenti ed aiuti dall’estero. Il terzo documento “Shocks dei prezzi internazionali in Burkina Faso: valutazione degli impatti socio-economici con modelli CGE” si propone di valutare l’impatto degli shocks dei prezzi internazionali di prodotti alimentari, petrolio, fertilizzanti e cotone, avvenuti nella prima decade degli anni 2000, sul sistema socio-economico del Burkina Faso, esempio di paese non industrializzato importatore netto di petrolio e dipendente dagli aiuti esteri. Da una lettura complessiva dei tre documenti emerge che, per assicurare uno sviluppo globale sostenibile nel lungo periodo, alla luce dei problemi di sviluppo emergenti e dei vincoli globali quali il vincolo energetico, i cambiamenti climatici, le disuguaglianze, i conflitti e le migrazioni è necessario rivedere la maggior parte dei paradigmi di sviluppo adottati finora.
This thesis, structured in three individual but logically interlinked papers aims at addressing select development issues, ideas and perspectives. More specifically, the first paper “Development and development paradigms: a (reasoned) review of prevailing visions” provides a comparative analysis of the prevailing development models adopted by different countries (visions, specific actions and implementation processes) and highlights their analogies, differences and specificities. The second paper “Analyzing policy impacts and international price shocks: Alternative Computable General Equilibrium (CGE) models for an aid-dependent less-industrialized country”, highlights how relevant information for policy making obtained by CGE models depend both on the assumptions regarding the structure of the model and on the structure of the socio-economic system under investigation. More specifically, the more the country receives foreign grants and loans, the more the variations of the real exchange rate due to price shocks affect the country’s socio-economic system. The third document “International price shocks in Burkina Faso: assessing development impacts with a Computable General Equilibrium (CGE) approach” assesses the impact of the international price shocks of food, oil, fertilizers and cotton, occurred in the first decade of the new millennium, on Burkina Faso, a less-industrialized oil-dependent and foreign aid-dependent country. Reading across the three papers of this work, it emerges that, to achieve globally equitable and sustainable development objectives, in the light of the emerging issues and global constraints such as exhaustible fossil energy, climate changes, inequalities conflicts and migrations, it is necessary revising most of the development paradigms adopted so far.
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