Journal articles on the topic 'Politica di coesione europea'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Politica di coesione europea.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Politica di coesione europea.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Bruzzo, Aurelio. "La futura politica di coesione dell'U.E.: una ricostruzione del dibattito politico." ARGOMENTI, no. 33 (December 2011): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-033001.

Full text
Abstract:
Nell'articolo si effettua una sintetica ricostruzione del dibattito sviluppato in sede politico- istituzionale, durante gli ultimi anni, sulla futura politica di coesione economica, sociale e territoriale che l'Unione europea presumibilmente condurrŕ a partire dal 2014, vale a dire dopo la conclusione dell'attuale periodo di programmazione. Come nelle precedenti occasioni, nel mentre si realizza tale politica, nelle sedi competenti si discute del modo in cui riformare quella successiva, alla luce sia delle conclusioni di una serie di documenti, tra cui un rapporto scientifico, sia dei risultati concretamente ottenuti nell'impiego delle risorse finanziarie stanziate coi fondi strutturali. Infatti, nonostante la grave e preoccupante crisi finanziaria attualmente in corso in alcuni Stati membri, č previsto che nell'autunno di quest'anno la Commissione europea presenti il nuovo pacchetto legislativo sulla politica di coesione 2014-2020.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Fasone, Cristina. "La condizionalità nella nuova governance postpandemica, tra rule of law e uso del dispositivo per la ripresa e la resilienza." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (December 2022): 5–53. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-002001.

Full text
Abstract:
La condizionalità è strumento di governo relativamente nuovo nel quadro dell'Unione europea. Dopo una breve ricostruzione storica dell'evoluzione della condizionalità europea, dei tipi di condizionalità e dei pro e dei contro evidenziati in dottrina, il contributo esamina la sua configurazione e attuazione nell'ambito della politica di coesione, dell'assistenza finanziaria durante la crisi dell'Eurozona e, infine, nell'ambito del Next Generation EU. Particolare spazio è dedicato all'analisi del Regolamento sul regime di condizionalità per la protezione del bilancio europeo, della giurisprudenza europea e del suo seguito. Mentre si metteranno in risalto i nodi critici tuttora irrisolti, si manifesta un generale apprezzamento dell'uso dell'istituto, pur evidenziando la necessità di un maggior rigore nell'analisi delle sue conseguenze costituzionali a livello europeo, ad oggi in larga parte trascurate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bellardi, Marco. "La strategia macroregionale europea nell'area Adriatico-Ionica." ARGOMENTI, no. 34 (June 2012): 5–36. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034001.

Full text
Abstract:
Le proposte legislative per la politica di coesione dell'UE per il periodo 2014-'20 fanno riferimento alla strategia macroregionale vista come sistema evoluto di cooperazione territoriale. Non esiste una definizione normalizzata per la strategia europea macroregionale; questo termine, si riferisce a "un'area comprendente un certo numero di territori di differenti Paesi e regioni associati per una o più caratteristiche o problematiche" (geografiche, culturali, economiche, sociali, altre). I territori AI, già da tempo legati da importanti iniziative di integrazione e cooperazione, hanno iniziato nel 2010 un percorso per ottenere il riconoscimento di una strategia europea macroregionale. Il valore aggiunto che deriva dall'avvio di una strategia macroregionale consiste in un‘azione comune che coinvolge diversi attori, diverse politiche e diversi programmi di finanziamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Manzotti, Marco. "La politica di coesione europea 2014-2020 per uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo delle Marche." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (November 2015): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/pri2015-002004.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Gerbasi, Giampaolo. "Il principio di coesione economica, sociale e territoriale tra governance multilvello, esigenze partenariali/collaborative e (conseguenti) trasformazioni nelle modalitŕ di funzionamento del potere." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 135–63. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001007.

Full text
Abstract:
La presente analisi, unitamente alle principali innovazioni concernenti la politica comunitaria di coesione nel periodo 2007-2013, ne evidenzia la stretta connessione con le altre politiche comunitarie e le politiche nazionali di sviluppo socio-economico. La complementaritŕ, orizzontale e verticale, tra le stesse č chiamata a dispiegarsi nell'ambito di una necessaria governance multilivello proceduralmente integrata, cooperativamente caratterizzata ed alla costante ricerca di efficacia rispetto all'obiettivo di ridurre i divari nei livelli di sviluppo tra i diversi territori europei. Alla luce di ciň, l'analisi mira a dimostrare che l'integrazione negli aspetti procedimentali ed organizzativi ed il metodo del partenariato/ cooperativo si presentano quali condizioni di realizzabilitŕ e prioritŕ strumentali per la convergenza nelle scelte di fondo della politica unitaria regionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Castelli, Claudio. "Le politiche di innovazione nella giustizia." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 109–18. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005009.

Full text
Abstract:
L'immagine di una giustizia immobile e inerte č semplicemente falsa. Č un'immagine che si vuole perpetuare per motivi ideologici, perché ciň in qualche modo legittima i continui e altrettanto falsi propositi di riforme epocali di questo settore. La vivacitŕ dei processi in atto č dimostrata dai numeri: oltre 2.500.000 di cause civili e quasi 3.000.000 di procedimenti penali definiti ogni anno, 550censite dal Csm e immesse nella banca dati recentemente istituita, un piano nazionale difinanziato dal Fondo sociale europeo cui oggi partecipano circa cento uffici, mentre altrettanti hanno fatto domanda. La realtŕ č che se vogliamo davvero giungere ad avere la ricetta per una giustizia che funzioni bisogna anzitutto conoscere la realtŕ multiforme degli uffici giudiziari, partire dai dati ed evitare di ricostruire il quadro generale partendo da singoli casi enfatizzati, metodo deleterio e venefico C'č, nel Paese, una diffusa indifferenza rispetto al tema della coesione territoriale e popolare e dei processi di disgregazione messi in atto dalla Lega Nord con una iniziativa politica che o prescinde o č contro la Costituzione e che non esita ad assumere responsabilitŕ nazionali per ottenere risultati funzionali alla rivendicazione etnica. E perň questa indifferenza non potrŕ durare a lungo: quando ci si porrŕ l'esigenza del contrasto all'ormai ventennale declino del Paese il confronto con i princěpi fondamentali della Costituzione non potrŕ essere eluso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Fragola, Massimo. "L'azione dell'Unione europea." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 38–46. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030004.

Full text
Abstract:
La competenza dell'Unione europea in materia di turismo è una competenza minima e residuale giacché gli Stati membri non hanno espresso, sinora, la volontà politica di trasferirla all'Unione. Per questo motivo può dirsi che l'Unione non abbia una politica comune del turismo. Questo approccio è stato rispettato anche durante la pandemia da coronavirus.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Palombarini, Giovanni. "Crisi della coesione territoriale e razzismo." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 119–28. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005010.

Full text
Abstract:
C'č, nel Paese, una diffusa indifferenza rispetto al tema della coesione territoriale e popolare e dei processi di disgregazione messi in atto dalla Lega Nord con una iniziativa politica che o prescinde o č contro la Costituzione e che non esita ad assumere responsabilitŕ nazionali per ottenere risultati funzionali alla rivendicazione etnica. E perň questa indifferenza non potrŕ durare a lungo: quando ci si porrŕ l'esigenza del contrasto all'ormai ventennale declino del Paese il confronto con i princěpi fondamentali della Costituzione non potrŕ essere eluso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Boscarello, Samuel. "Una deindustrializzazione morbida? Politica, sindacato e coesione sociale a Piombino." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 295 (May 2021): 68–96. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-295003.

Full text
Abstract:
Tra gli studi sulla deindustrializzazione, Piombino è un caso di sorprendente interesse: la crisi della siderurgia, cominciata nei primi anni Ottanta, non si tradusse affatto nell'impoverimento della società locale. Ciò è valso almeno fino alla grande recessione del 2008, quando sono venuti alla luce alcuni nodi irrisolti del modello di sviluppo piombinese. L'autore si concentra sulla prima delicatissima fase della riconversione economica (1979-1993), privilegiando un approccio storico-politico: in che modo le scelte amministrative e l'elevata coesione sociale hanno permesso al Pci locale e ai suoi eredi di mantenere un solido consenso elettorale? In questo quadro la deindustrializzazione si rivela un fenomeno dagli esiti contraddittori e tuttora in transizione, piuttosto che configurarsi come mero declino.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Moro, Domenico. "IL FEDERALISMO È UN’IDEOLOGIA POLITICA?" Il Politico 255, no. 2 (January 10, 2022): 134–58. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.626.

Full text
Abstract:
È un fatto noto e consolidato, nelle organizzazioni federaliste e al di fuori di queste, il contributo fondamentale di Altiero Spinelli al processo di unificazione europea. Norberto Bobbio ha messo bene in luce il significato della svolta che ha avuto luogo con la stesura del Manifesto di Ventotene3. Con quest’ultimo, l’obiettivo della federazione europea non era più materia esclusiva di pensatori illuminati, ma diventava oggetto di una lotta politica. Il palazzo del Parlamento europeo dedicato ad Altiero Spinelli è il più evidente riconoscimento alla sua figura da parte delle istituzioni europee.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Gerbasi, Giampaolo. "La risposta dell'Unione europea e il PNRR italiano allo specchio della crisi pandemica: un ritorno alle finalità emancipanti del costituzionalismo democratico e sociale?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (June 2022): 81–129. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001004.

Full text
Abstract:
Il presente contributo ricostruisce le diverse misure poste in essere dall'Unione europea in risposta alle conseguenze economiche e sociali della pandemia. Dopo un breve raffronto con la strategia dell'austerità fiscale praticata dall'Unione europea nella crisi post-2008, ci si pone la domanda se la stagione dell'indebitamento e dell'interventismo pubblico inaugurata nell'ambito della crisi sanitaria possa considerarsi un'inversione di rotta nel processo di integrazione europea in direzione della promozione dei valori del costituzionalismo democratico e sociale. A tal fine, vengono esaminati in particolare il Recovery and Resilience Facility e il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano. La tesi sostenuta è che la finalità ultima di tali strumenti non è la realizzazione di un autentico progetto di emancipazione sociale ma quella di ristabilire il corretto funzionamento del mercato interno per assicurare una maggiore crescita attraverso la promozione di una maggiore coesione sociale e territoriale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Bruzzo, Aurelio. "La politica di coesione dell'U.E. per il nuovo periodo di programmazione: un inquadramento generale." ARGOMENTI, no. 41 (October 2014): 67–90. http://dx.doi.org/10.3280/arg2014-041004.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

D'Antonio, Ivano, Alessandro De Iudicibus, Giuseppe Piroli, and Francesco Savoia. "Ricerca e innovazione in campania: una valutazione controfattuale della politica di coesione." STUDI ECONOMICI, no. 113 (September 2015): 61–87. http://dx.doi.org/10.3280/ste2014-113003.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Pira, Cheti, and Corrado Zoppi. "VAS e politica di coesione 2014-2020: il po-fesr della Sardegna." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (June 2016): 109–16. http://dx.doi.org/10.3280/scre2016-002006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Moccia, Luigi. "Cittadinanza europea e spazio di libertŕ, sicurezza e giustizia." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 115–34. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001006.

Full text
Abstract:
L'obiettivo dell'Unione di offrire ai suoi cittadini uno spazio di libertŕ, sicurezza e giustizia senza frontiere interne fa della cittadinanza europea, al di lŕ del suo valore ideale e simbolico, il terreno operativo su cui fondare un'Europa unita come unione di popoli e quindi di cittadini. In questa cornice di riferimento vengono segnalati i principali contenuti normativi, insieme con le strategie e prioritŕ politiche poste con i programmi pluriennali, da quello di Tampere a quello, per ultimo, di Stoccolma, in merito alla costruzione di tale spazio, quale spazio di coesione e integrazione tra popolazioni dei paesi membri (ma anche di protezione nei riguardi di stranieri, migranti e richiedenti asilo, provenienti da paesi terzi), cioč quale spazio comune di cittadinanza dell'Unione avente rilievo autonomo che, come tale, si aggiunge a quella nazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Preda, Daniela. "Le prime battaglie per l'unitŕ europea: Mario Albertini." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 67–83. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001004.

Full text
Abstract:
Nel secondo dopoguerra, sulla scorta dell'unitŕ d'intenti d'azione che aveva sostanzialmente caratterizzato la Resistenza e dell'esperienza bellica da poco conclusa, erano in molti, soprattutto persone di orientamento democratico-laico, ad abbracciare idee europeiste o vagamente federaliste. Tra queste, Mario Albertini, che a partire dagli anni Cinquanta avrebbe speso la sua esistenza per l'ideale federalista, dalla militanza nella sezione del MFE pavese sino alla presidenza dell'Union Européenne des Fédéralistes dal 1975 al 1984, diventando un leader riconosciuto del federalismo europeo. Questo paper riassume le tappe principali della sua avventura politica e intellettuale, soffermandosi in particolar modo sulla sua formazione, l'opera di proselitismo, l'etica della responsabilitŕ, la scelta di creare una forza politica autonoma militante, l'approfondimento culturale quale base indispensabile per ogni azione politica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Sotte, Franco. "La nuova politica di sviluppo rurale dell'Unione Europea." ARGOMENTI, no. 41 (October 2014): 23–42. http://dx.doi.org/10.3280/arg2014-041002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Biorcio, Roberto. "Orientamenti elettorali ed europeismo degli italiani." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 52, no. 2 (December 31, 2004): 5–28. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12728.

Full text
Abstract:
I molteplici significati dell'europeismo degli italiani. Crescono le perplessità sul processo d'integrazione europea. L'Europa e l'arena politica italiana. Sentimenti di appartenenza e riconoscimento dei diritti di cittadinanza europea. Europeismo e antiamericanismo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Gori, Umberto. "LA DIFESA EUROPEA: PROBLEMI E PROSPETTIVE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no. 2 (August 1988): 287–314. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012211.

Full text
Abstract:
IntroduzioneDopo oltre un quarantennio di «politica dello struzzo», o — al massimo — di tentativi falliti, gli Stati dell'Europa occidentale cominciano dolorosamente a rendersi conto che non è più possibile continuare a rimuovere dall'agenda delle priorità il problema della sicurezza e della difesa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Bronzini, Giuseppe. "Il reddito minimo garantito nell'Unione europea: dalla Carta di Nizza alle politiche di attuazione." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 130 (June 2011): 225–45. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-130002.

Full text
Abstract:
Il diritto al reddito minimo garantito č un diritto fondamentale di matrice europea perché cosě riconosciuto sia dalla Carta di Nizza che dalla Carta sociale europea. Inoltre, ledell'UE lo hanno da tempo previsto come base per la lotta all'esclusione sociale sino ad integrarlo nel 2007 nei principi comuni di, asse di riferimento anche per la nuova Strategia 2020, che ha preso il posto della. La natura di diritto sociale fondamentale, diretto a salvaguardare la dignitŕ della persona, come precisato in alcune recenti Risoluzioni del Parlamento europeo, esclude modalitŕ irragionevolmente condizionate e lesive dell'autonomia delle persone nella garanzia delle prestazioni. Nonostante le univoche indicazioni sovranazionali l'Italia č l'unico Paese dell'UE, insieme a Grecia ed Ungheria, a non avere alcuno schema di reddito minimo. Solo le Regioni hanno cercato di rispondere alle ripetute sollecitazioni dell'Unione, in particolare la Regione Lazio, con un provvedimento del 2009, ormai decaduto. Tuttavia, le emergenze determinate dalla crisi economica e dell'euro potrebbero spingere l'Unione ad adottare una normativa propria e vincolante che rafforzi la solidarietŕ e la coesione sociale interna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Borghesi, Simone. "La politica europea per i cambiamenti climatici: aspetti critici." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (June 2011): 85–109. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-002004.

Full text
Abstract:
Questo lavoro esamina la politica energetica europea degli ultimi anni, evidenziandone le criticitŕ emerse nel sistema dei permessi negoziabili e nella transizione verso le rinnovabili. Nonostante le difficoltŕ incontrate nel recente passato a raggiungere gli obiettivi intermedi che si era proposta, l'Unione europea ha fissato obiettivi ancor piů ambiziosi per il futuro. Questa politica che innalza e pospone l'obiettivo da raggiungere puň creare, tuttavia, problemi di incoerenza temporale e credibilitŕ delle politiche annunciate che, uniti a talune criticitŕ del sistema dei permessi evidenziate nell'analisi, possono ostacolare la capacitŕ dell'Unione di raggiungere gli obiettivi energetici prefissati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Sotte, Franco. "Il peso della politica agricola sul bilancio dell'Unione Europea." ARGOMENTI, no. 33 (December 2011): 29–50. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-033002.

Full text
Abstract:
L'obiettivo di questo lavoro č di suggerire l'adozione di un approccio fondato sull'evidenza nell'analisi della spesa della politica agricola comune (PAC). Il dibattito sulla spesa per la PAC si basa generalmente sulle immagini ex-ante del bilancio, cosě come queste sono presentate nel quadro finanziario pluriennale e, prima di ogni esercizio finanziario, sugli stanziamenti di bilancio. Ma questa immagine č molto diversa da quella ex-post come appare dai pagamenti effettivi risultanti a consuntivo nelle relazioni finanziarie. Queste differenze si concentrano soprattutto sulle politiche strutturali (come la politica di sviluppo regionale e quella di sviluppo rurale), mentre non esistono differenze, o sono minime, nella spesa relativa alle politiche di mero trasferimento (come quella del 1° pilastro della PAC). Basata com'č su un'immagine parziale e distorta della spesa, la discussione sulla riforma della PAC risulta distorta essa stessa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Lattes, Gianfranco Bettin. "Sul concetto di generazione politica." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 1 (April 1999): 23–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026484.

Full text
Abstract:
IntroduzioneL'interrogativo principale cui ci si propone di dare una risposta in queste pagine è: perché (e come) riflettere sul concetto di generazione politica? L'interrogativo è apparentemente confinato ad un tema dai contorni piuttosto limitati. Il nodo da sciogliere, in realtà, è assai più complicato ed è da rintracciare nella palese insufficienza dell'armamentario sociologico tradizionalmente adottato per lo studio del mutamento politico. Un esempio di come si pone il problema è forse utile anche ai fini analitici. Nella storia europea uno dei dati ricorrenti è quello di una duplice forma di conflitto che ha sempre agito come motore di mutamento politico: da un lato il conflitto tra le nazioni e dall'altro lato il conflitto tra le classi. Il conflitto tra la coscienza nazionale e la coscienza di classe è stato in generale risolto a vantaggio del valore della nazione; tuttavia oggi questi due tipi di conflitto non hanno molto spazio perché sono mutati – forse in modo irreversibile – i loro fondamenti sociali, culturali e politici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Ruffolo, Giorgio. "Condizioni e finalitŕ di una politica europea dell'energia (1960)." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 2 (March 2009): 27–40. http://dx.doi.org/10.3280/efe2007-002003.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Giovanola, Benedetta. "Etica, economia e giustizia sociale: č possibile "quadrare il cerchio"?" PARADIGMI, no. 1 (April 2010): 87–100. http://dx.doi.org/10.3280/para2010-001007.

Full text
Abstract:
La crisi attuale ci impone di interrogarci sulla possibilitŕ di paradigmi capaci di "quadrare il cerchio" tra benessere economico, coesione sociale e libertŕ politica. Il presente contributo discute la proposta elaborata dai principali esponenti del capability approach, l'economista indiano Amartya Sen e la filosofa americana Martha Nussbaum, mostrandone la riflessione critica sull'impianto normativo alla base dei processi economici (§ 1) e delle scelte pubbliche (§ 2), e prestando attenzione al ruolo delle politiche in ordine alla promozione di modelli di sviluppo e di convivenza (§ 3). La tesi č che un mutamento nei paradigmi dominanti č possibile solo a partire dal riconoscimento della dimensione etica connessa sia ai processi economici sia ai processi deliberativi propri della sfera pubblica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Petrillo, Francesco. "Il Manifesto di Ventotene e la duplice idea d’Eur." Società e diritti 6, no. 12 (February 16, 2022): 214–35. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/17348.

Full text
Abstract:
L’autore analizza le diverse anime europee a partire dal documento della sua prima concettualizzazione: il manifesto di Ventotene sino a toccare i problemi della crisi politica europea e dei diritti fondamentali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Paduano, Paola. "Dialogo e impegno per mantenere al Fse un ruolo rilevante nella politica di coesione." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 42 (December 2011): 44–45. http://dx.doi.org/10.3280/qt2011-042011.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Endo, Ken. "LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA. VINCOLI E RISORSE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, no. 3 (December 1995): 441–85. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023807.

Full text
Abstract:
IntroduzioneLa carica di Presidente della Commissione Europea è malleabile. I suoi poteri e le sue possibilità di incidenza politica mutano con l'avvicendarsi dei presidenti, e anche nel corso di una stessa presidenza, come mostra il caso di Jacques Delors, il cui ufficio è passato in un decennio (1985–1995) attraverso fasi espansive e restrittive.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Tatì, Elisabetta. "Il Programma InvestEU e la Banca europea degli investimenti nella governance economica europea." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (July 2022): 50–62. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002004.

Full text
Abstract:
Nel contesto del Next Generation EU, un ruolo di primo piano è ricoperto dal nuovo programma InvestEU. Attraverso una rapida analisi del suo regolamento istitutivo, il presente contributo intende ricostruirne la governance e, in particolare, dare conto del ruolo della Banca Europea degli Investimenti (BEI), della Commissione europea e della rete degli istituti nazionali di promozione. Non si tratta certamente di nuove istituzioni ma rinnovato, o rafforzato, appare il loro ruolo nella politica economica dell'Unione, anche alla luce della crisi pandemica. Dopo l'introduzione di cui al paragrafo 1, il paragrafo 2 metterà a confronto il programma InvestEU con il suo predecessore, il c.d. Piano Juncker. Nel paragrafo 3 si analizzerà quindi la governance. Con il paragrafo 4, infine, si tenterà di delineare le conseguenze che tale programma avrà specialmente sul posizionamento della BEI nella governance economica europea.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

van Meerhaeghe, Marcel A. G. "The Regional Policy of the European Communities and the Subsidiarity Principle*." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 2 (October 1, 1997): 147–63. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782897.

Full text
Abstract:
Abstract Il principio di «sussidiarietà» è stato utilizzato nell’ambito europeo per indicare che le decisioni non devono essere prese al livello più alto (Comunità), quando è possibile prenderle a livelli minori (Stati membri).Dopo essersi soffermato sul principio di sussidiarietà, evidenziandone il carattere dinamico, questo scritto approfondisce la politica regionale della Comunità Europea, dapprima delineando le principali norme del Trattato di Roma che riguardano la politica regionale e poi considerando la corrispondente politica.Vengono particolarmente approfonditi i problemi delle regioni prioritarie e i principali strumenti della politica in loro sostegno, i cosiddetti «fondi strutturali», giungendo alia conclusione che sino ad oggi tali strumenti non hanno dato luogo a risultati conformi alle aspettative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Rusconi, Gian Enrico. "QUALE «DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE»? LA CORTE FEDERALE NELLA POLITICA TEDESCA E IL PROBLEMA DELLA COSTITUZIONE EUROPEA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 2 (August 1997): 273–306. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024837.

Full text
Abstract:
IntroduzioneLa Germania offre una interessante versione contemporanea dello «Stato costituzionale» o della «democrazia costituzionale» con le sue tipiche tensioni tra responsabilità politica parlamentare e giustizia costituzionale. Un esempio tanto più istruttivo in quanto si pone all'incrocio tra la tradizione tedesca dello «Stato di diritto» e la tendenza ad un «nuovo costituzionalismo» che suscita crescente attenzione nelle scienze politiche e giuridiche.Ma c'è di più. La centralità del ruolo della Germania in Europa fa sì che questa problematica si proietti sulla costruzione politico-costituzionale dell'Unione europea. L'istituzionalizzazione dell'Europa politica e la semplice ipotesi di una Costituzione europea rimettono in gioco i concetti classici di popolo, sovranità, statualità e legittimazione democratica e aggiornano i dilemmi del costituzionalismo e della Costituzione come statuto delle libertà, come contratto politico e come forma di governo. In questa ottica il progetto europeo acquista i tratti di una democrazia o Stato costituzionale tutto da esplorare, per il quale il modello tedesco diventa molto istruttivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Beck, Ulrich. "L'Europa cosmopolita. Realtŕ e utopia." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002001.

Full text
Abstract:
Nell'articolo l'autore osserva come il contemporaneo modello d'Europa debba essere riconsiderato data l'assenza di una narrazione politica che lo sostanzi e del venire a meno l'insieme delle istanze che ne giustificavano originariamente l'esistenza. L'Unione Europea si fonda su una storia del no, sulla negazione piuttosto che sull'affermazione: l'Europa non č uno Stato, non č una Nazione, non č un'organizzazione internazionale, non č questo né altro. Proprio a causa di questa identificazione basata sulla negazione l'Unione Europea rimane un corpo politico tronco ed estraneo ai suoi stessi cittadini. L'Europa deve essere oggi ancora concettualmente capita e allo status quo non rappresenta che l'ultima utopia politica sopravvissuta. Per superare questo empasse č necessario muoversi verso la concezione di un realtŕ cosmopolita dell'Europa. Č proprio su questo shift che si concentra l'attenzione dell'autore che discute proprio come questo nuovo sguardo sia indispensabile per comprendere questa forma storica unica di comunitŕ internazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Shakir, Zehiya Umar. "Carattere politico E la diplomazia antincendio dell'Arabia Saudita." International Journal of Science and Society 4, no. 2 (July 28, 2022): 390–98. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i2.486.

Full text
Abstract:
Questo documento cerca di tracciare la natura politica dietro la decisione dell'Arabia Saudita Il Regno dei Sauditi giustizia il religioso sciita Nimr Baqir Al-Nimr usando la teoria dell'atto linguistico. Non è un caso quando l'esecuzione del Nimr condotta prima dell'attuazione del PACG, ha raggiunto l'Iran con il gruppo 5+1 e l'Unione Europea. L'azione politica saudita nasce da un carattere politico che è sia personale che tribale. Questo articolo fornisce un rinforzo teorico alle precedenti ricerche correlate, in particolare Hermann Frederick Eilts sulla politica estera dell'Arabia Saudita, anche Philip S. Khoury e Joseph Kostiner che evidenzia la formazione dello stato e i modelli del paese tribale arabo. Modello di tracciamento della diplomazia del fuoco che fa affidamento sul petrolio (denaro) e sulla spada (militare), un po' tanto per contribuire sull'urgenza di comprendere la natura politica, compreso lo stile della diplomazia, in quanto grandi mappe per analizzare l'azione politica degli attori arabi regno di Saud nel rispondere alle dinamiche politiche regionali e globali
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Pajer., Flavio. "LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE NELL’UNIONE EUROPEA." Revista Diálogo Educacional 5, no. 16 (July 17, 2005): 167. http://dx.doi.org/10.7213/rde.v5i16.7988.

Full text
Abstract:
Il processo di unificazione economica e politica dell’Europa - in atto ormai da quasi 50 anni se si considera il Trattato di Roma (1957) come l’evento fondante – non può e non deve produrre, almeno a breve termine, un livellamento delle istituzioni nazionali per uniformarle a un comune standard transnazionale. Questo è vero soprattutto per i vari sistemi educativi nazionali. Essi sono troppo ancorati alla storia e alla cultura delle rispettive nazioni, troppo diversi per lingua, per struttura e organizzazione, al punto che una loro armonizzazione risulterebbe un insulto allo specifico e irriducibile patrimonio culturale e storico delle varie nazioni europee.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Cristarella Oristano, Mariaida. "Cambiamenti climatici e diritto dell'Unione europea." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2022): 35–61. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-002002.

Full text
Abstract:
Il presente contributo si propone di esaminare le politiche ed il diritto dell'UE in materia di cambiamenti climatici, per comprendere il ruolo esercitato dall'Unione nella lotta a questo fenomeno e la relazione che intercorre tra le azioni di contrasto al medesimo, le disposizioni poste a tutela dei diritti fondamentali ed il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile di cui all'Agenda 2030. A tal fine, l'analisi affronta la questione circa l'esistenza di una competenza interna ed esterna dell'UE in materia, e si concentra sul ruolo delle istituzioni europee nella definizione della politica climatica e della normativa di riferimento, con particolare riguardo al Green Deal europeo, nonché in tema di negoziati internazionali cui l'UE ha partecipato, ultimo tra tutti la Cop-26. Infine, alla luce della recente giurisprudenza della CGUE, particolare attenzione è rivolta agli aspetti problematici inerenti all'accesso alla giustizia climatica nell'UE
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Pasquinucci, Daniele. "In/formare gli Europei. Le origini della politica di informazione comunitaria (1951-1972)." MEMORIA E RICERCA, no. 30 (July 2009): 79–88. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030008.

Full text
Abstract:
- This article analyses the evolution of the European Community information policy from the birth of the European Coal and Steel Community established in 1951 to the Seventies. Since the beginning, the EC information policy has aimed at "making the Europeans", namely to foster the development of a European identity among the EEC citizens. This aim was consistent with the europeanist attitude of the EEC officers in charge of the information policy. The article analyses successes and failures of the EC information policy in its early stage. However, an evaluation of this policy must take into account the scarce funds and permanent staff the European Community had available for such activity.Parole chiave: Comunitŕ europee, Politica dell'informazione delle Comunitŕ europee, Identitŕ europea, Cittadinanza europea, Consenso verso l'integrazione europea, Bilancio CEE European Communities, EC Information Policy, European Identity, European Citizenship, Consensus towards European integration, EEC Budget
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Lupo, Eleonora. "Design e beni culturali: creare sistemi di valore per connettere cultura, luoghi, conoscenza, comunità, impresa." i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 8 (April 7, 2013): 30–39. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2013.v8i.12594.

Full text
Abstract:
La valorizzazione dei beni culturali oggi è un asset privilegiato per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione del sistema paese. La fruizione collettiva di cultura si è evoluta, parallelamente alla società dei servizi e delle esperienze, verso la democratizzazione moltiplicazione di momenti e occasioni di appropriazione e accesso a beni, prodotti, servizi ed attività culturali e creative, in termini di circuito di senso identitario di una comunità, di rigenerazione e ridistribuzione del valore di un territorio, di strumento di partecipazione, integrazione e coesione sociale.In questa logica, in coerenza con le indicazioni promosse dalla comunità Europea e dall’Unesco, i modelli di sviluppo culture oriented, hanno l’obiettivo di generare, attivare e incrementare il valore del bene culturale nella sua funzione patrimoniale, storica, civile, simbolica, sociale e di sviluppo, e sono finalizzati allo sviluppo di piattaforme e sistemi di connessione in grado di connettere le comunità attraverso cultura e conoscenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Pistone, Sergio. "La Conferenza di Messina e lo sviluppo dell'unificazione europea." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (October 2011): 111–20. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-002006.

Full text
Abstract:
Con questo contributo l'autore vuole introdurre al lettore la personalitŕ del pastore e teologo olandese W. A. Visser't Hooft, una delle figure piů rilevanti del protestantesimo riformato della prima metŕ del XX secolo. L'articolo mira a ricostruire la figura del primo Segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese attraverso la genesi del suo pensiero europeista e l'attivitŕ di coordinamento della Resistenza europea a Ginevra. Il contributo si articola in tre parti, ciascuna delle quali affronta cronologicamente un passaggio della riflessione politica di Visser't Hooft, da cui emerge chiaramente la volontŕ di affermare l'idea di una federazione europea, quale superamento definitivo dell'ideologia nazionalista e della guerra.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Lombrano, Alessandro. "Dall'armonizzazione alla standardizzazione contabile. Quale via per la riforma degli ordinamenti contabili europei." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (November 2021): 7–31. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003001.

Full text
Abstract:
Gli Stati membri dell'Unione Europea condividono la politica monetaria e sono indirettamente responsabili del debito complessivo dell'eurozona. Da ciò l'importanza di bilanci omogenei e trasparenti nonché l'adozione di politiche di finanza pubblica condivise che, da ultimo, hanno portato all'ipotesi di emanare principi contabili pubblici comuni (EPSAS - European Public Sector Accounting Standard). Attraverso l'analisi del caso italiano, questo contributo propone alcune riflessioni critiche sull'opportunità di una regolamentazione contabile unitaria di rango eu-ropeo alla luce, da una parte, degli specifici obiettivi della ventilata riforma (il coordinamento e il controllo) e, dall'altra, degli inevitabili costi che essa produr-rebbe, anche in termini di incoerenza o ridondanza delle soluzioni individuate. Le implicazioni di ricerca e di policy sono rilevanti. Il rischio che sotto l'etichetta dell'armonizzazione passino soluzioni tecniche tanto complesse quanto inutili, che ne snaturino il senso e la portata, è concreto e va allontanato dall'agenda politica europea. Al tempo stesso va recuperato un chiaro rapporto tra gli stru-menti contabili delle riforme e risultati attesi dalle stesse, distinguendo, anche sul piano concettuale degli studi, il piano delle contabilità nazionali da quello delle contabilità per il governo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Calafŕ, Laura. "Riflessioni su politica e diritto a partire da due recenti interventi giudiziari." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 121–31. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-001010.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Gestri, Marco, and Federico Casolari. "Il turismo nel trattato di Lisbona: un personaggio non piů in cerca di autore." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 1 (January 2011): 5–18. http://dx.doi.org/10.3280/dt2011-001001.

Full text
Abstract:
Il contributo, dopo aver ricostruito le tappe piů significative che hanno condotto al riconoscimento del turismo come settore di interesse sovranazionale, illustra le principali novità per il settore turistico, in termini di competenze e strumenti normativi, che conseguono all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare, esso mette in luce le implicazioni derivanti dal riconoscimento espresso, nel diritto primario, di una politica europea del turismo e ne prospetta i possibili sviluppi alla luce dei primi elementi di prassi delle istituzioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Merger, Michčle. "La politica ferroviaria europea: dalla prudenza alla liberalizzazione (1957-2007)*." MEMORIA E RICERCA, no. 30 (July 2009): 99–107. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030010.

Full text
Abstract:
- This article analyses the European Commission's efforts to encourage the development of efficient rail sector. The potential of railways for expanding their share of both passenger and freight transport was seriously limited by rail systems fragmented into national market shaped by national transport policies. The Commission stressed the importance of the necessary transformation of railway market that requires the following priorities: liberalization, free access market and competition, interoperability including both high speed and conventional rail networks. The European Commission's action (i.e. directive 91/440 and the railway packages) is intended to a renaissance of rail traffic, but the European States and the "historical" railway operators seem reluctant to apply these ambitious and "revolutionary" initiatives.Parole chiave: Commissione Europea, Politica di liberalizzazione, Sistema ferrociario, Politiche di trasporto statali, Operatori ferroviari, Politica regionale della CEE European Commission, Liberalization Policy, Rail System, National Transport Policies, Railway Operators, EEC Regional Policy
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Trupiano, Gaetana. "Lo strumento finanziario della politica europea di vicinato (European Neighbourhood and Partnership Instrument)." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (December 2010): 181–91. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001009.

Full text
Abstract:
Il lavoro si occupa dell´European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI), strumento finanziario che rende operativa la Politica europea di vicinato (European Neighbourhood Policy: ENP). Dopo aver illustrato gli obiettivi e la struttura dell´ENP e il ruolo degli Action Plans, che identificano le prioritŕ della cooperazione tra l´Unione Europea (UE) e i suoi vicini, l'analisi approfondisce il ruolo dell´ENPI presentandone, quindi, in dettaglio, gli aspetti finanziari. Nelle conclusioni, dopo aver espresso un giudizio in generale positivo sullo strumento, si sottolinea la vastitŕ dell'area coperta dall´ENP e, di conseguenza, dall´ENPI; sono evidenziate anche le difficoltŕ di attuazione delle sue procedure complesse, la non sempre sufficiente attrattivitŕ per i paesi vicini e la scarsitŕ dei fondi assegnati dall´UE a fronte di obiettivi molto ambiziosi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Favalli, Silvia. "MISURE DI AUSTERITÀ E DISCRIMINAZIONE SULLA BASE DELLA DISABILITÀ: UNA RECENTE DECISIONE DELLA CORTE DI STRASBURGO." Il Politico 252, no. 2 (January 15, 2021): 168–83. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.514.

Full text
Abstract:
Le misure di austerità messe in campo da molti paesi europei a seguitodella ben nota crisi economica del 2008 sono state, negli ultimianni, non solo oggetto di critica politica, ma anche sottoposte allo scrutiniodella Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU) per violazionedei diritti fondamentali dell’individuo. In particolare, in più diun’occasione, i giudici di Strasburgo sono stati chiamati a giudicare lacompatibilità di tali restrizioni con i diritti sanciti all’interno della Convenzioneeuropea dei diritti dell’uomo (CEDU)1.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Allotti, Pierluigi. "La rinascita della scienza politica italiana nel carteggio Sartori-Bobbio (1958-1980)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (August 2021): 143–71. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-001005.

Full text
Abstract:
Esponenti illustri della cultura politica europea del Novecento, Giovanni Sartori e Norberto Bobbio sono stati gli artefici principali della rinascita della scienza politica italiana negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Nata in Italia nel clima del positivismo di fine Ottocento, la scienza politica era stata presto soffocata al volgere del nuovo secolo da nuove correnti di pensiero (il formalismo giuridico e la filosofia idealista). Nel secondo dopoguerra era ancora negletta, nonostante l'idealismo stesse ormai perdendo terreno. Così Sartori, in particolare, influenzato dalla politologia statunitense, si adoperò sin dai primi anni Cinquanta per rilanciare la disciplina e assicurarle una piena legittimità accademica. Fondato sul carteggio inedito tra i due studiosi, questo articolo getta una nuova luce sul ruolo avuto da entrambi nella rifondazione in Italia della scienza politica contemporanea, evidenziando come Sartori e Bobbio, pur condividendo l'assunto che si trattasse in primo luogo di una scienza empirica, avessero in realtà visioni differenti riguardo alle sue finalità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Fattori, Gilberto. "La cessazione del rapporto di lavoro per ragioni di età nella recente giurisprudenza della Corte di Giustizia." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (October 2020): 94–104. http://dx.doi.org/10.3280/pri2019-002007.

Full text
Abstract:
In materia di cessazione del rapporto di lavoro per ragioni di età la Corte di Giustizia dell'Unione Europea sta svolgendo un ruolo propulsivo nell'implementazione del diritto antidiscriminatorio. Tuttavia, come emerge dalle recenti sentenze su questo tema, le problematiche che emergono dal bilanciamento tra diritti sociali fondamentali dei lavoratori e scelte di politica economica ed occupazionale dei governi degli Stati membri dell'UE sono questioni che rimangono centrali nella giurisprudenza della Corte. In questa trattazione si analizzano due recenti sentenze particolarmente significative su questo tema: nella sentenza Rasmussen si mette in luce come la Corte riaffermi una volta di più la propria giurisprudenza sull'esistenza di un principio generale di non discriminazione per età nell'ordinamento europeo, sottolineando la forza delle conseguenze giuridiche che ciò comporta per gli ordinamenti degli Stati membri. Nell'analisi della causa Aber-crombie si mettono invece in luce aspetti problematici relativi al bilanciamento tra diritto alla non discriminazione per età e scelte di politica occupazionale dei gover-ni nazionali, e di come ciò abbia creato un notevole dibattito in dottrina.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Nato, Alessandro. "La politica d'asilo dell'Unione europea tra crisi e sovranismi: quale futuro per il principio di solidarietà?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2020): 191–213. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-001007.

Full text
Abstract:
L'efficacia del principio di solidarietà ex art. 80 TFUE è stata influenzata dalle resistenze degli Stati membri sovranisti del c.d. gruppo di Visegrad sul ricollocamento dei richiedenti asilo giunti nell'UE durante la crisi migratoria. Nondimeno, il generale funzionamento della politica di asilo UE e la solidarietà tra Stati Membri risentono delle carenze strutturali degli elementi chiave dell'architettura del sistema europeo comune di asilo, quali la ripartizione delle responsabilità, la cooperazione, il sostegno finanziario dell'UE. In tale contesto, la Cor-te di Giustizia è intervenuta nella diatriba accesa dai Paesi Membri sovranisti chiarendo cau-tamente alcuni aspetti inerenti la discrezionalità dell'azione statale sui ricollocamenti e la portata del principio di solidarietà, come dimostra anche la recente sentenza Commissione c. Polonia, Ungheria e Slovacchia. Allo scopo di illustrare il ruolo del principio di solidarietà nella politica di asilo UE, il contributo esaminerà sia le carenze strutturali degli elementi chiave dell'architettura del sistema europeo comune di asilo sia la recente giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Di Sarcina, Federica. "Un'"ondata di femminismo comunitario". La nascita della politica di pari opportunitŕ della Comunitŕ economica europea (1969-1978)." MEMORIA E RICERCA, no. 30 (July 2009): 59–69. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030006.

Full text
Abstract:
- This paper focuses on the birth of the acquis communautaire on equal pay and treatment between women and men in the second half of Seventies, after the approval of the first Social Action Program (1973). Fundamental component of the EEC equal opportunity policy as well as of the current "European social model", the three directives adopted in this period marked a crucial step towards a more balanced labour market for women, notoriously affected by pay discriminations and occupational segregation. Thanks to this legal acts, EEC/EU member States adapted their internal legislation, recognizing and protecting - from a legal point of view - the equality principle between women and men workers established at the European level.Parole chiave: Politica sociale della CEE, Politica comunitaria di pari opportunitŕ, Paritŕ salariale, Modello sociale europeo, Femminismo, Storia del lavoro femminile EEC Social Policy, EEC/EU equal opportunity policy, Equal pay, European social model, Feminism, history of women workers
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Guarriello, Fausta. "La concertazione: prospettive euro-unitarie." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 703–18. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172013.

Full text
Abstract:
L'introduzione della procedura di dialogo sociale nel Protocollo sulla Politica sociale e nel Trattato dell'Unione europea ha consacrato il ruolo delle parti sociali nella elaborazione e attuazione delle misure normative di politica sociale e del lavoro. Il modello del dialogo sociale eu-ropeo ha costituito fonte di ispirazione per gli ordinamenti nazionali quale riferimento normativo delle pratiche di concertazione sociale. Dopo una prima intensa stagione di accordi-quadro europei cui è stata attribuita efficacia erga omnes tramite atti legislativi, il modello è entrato in crisi a causa della rarefazione della legislazione comunitaria in campo sociale e dell'affermarsi di meccanismi di soft law, come della crescente difficoltà per le parti sociali di stipulare accordi di natura normativa. Di recente la Commissione, dopo aver attivato la fase di consultazione, ha bloccato la richiesta delle parti sociali di presentare una proposta legislativa sulla base dell'accordo da esse sottoscritto, invocando l'esistenza di un potere discrezionale di valutare l'opportunità del recepimento in una misura legislativa. La Corte di giustizia ha confermato tale interpretazione delle disposizioni del Trattato, aprendo una breccia nel modello europeo di concertazione sociale che appare del tutto dissonante rispetto all'attuale fase politica di ricostruzione della dimensione sociale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Favilli, Chiara. "I principali atti adottati dall'Unione europea in dieci anni di politica di immigrazione e di asilo." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (September 2009): 13–28. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-003002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography