Journal articles on the topic 'Piattaforme didattica'

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Ceccacci, Laura. "A game for everyone: learning with digital teaching and student skills." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 367–76. http://dx.doi.org/10.36253/form-12540.

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Abstract:
Learning platforms are currently main organization models for digital and remote teaching. Researches have highlighted learning outcomes as a critical area during the health emergency, also partially due to low prepardeness of teachers for digital and distance teaching. Evidence Based Education informs that gamification can efficiently be implemented as a teaching methodology, using games to involve students in digital activities in an inclusive manner. In order to monitor the level of appreciation and to identify the more appropriate game models according to students’ literacy skills, a study was performed in Marche region (IT) in 2021 in two first year high school classes involved in gamificated learning activities. All students appreciated the games used, but different reasons for appreciation are reported according to student skills. The escape room and the quiz design were identified as the most inclusive instrument, but other strategies were referred as very useful for inclusion: the variation of the graphic elements and the use of no time limited games. Un gioco di tutti e di ciascuno: l’apprendimento con la Didattica Digitale Integrata e le competenze degli studenti. Le piattaforme didattiche oggi rappresentano un modello di organizzazione dello spazio di lavoro irrinunciabile per gli interventi in DDI e DaD. Gli studi hanno individuato nei bassi risultati di apprendimento degli studenti una delle maggiori criticità del periodo della pandemia, in parte imputabile anche alla limitata capacità dei docenti di operare efficacemente a distanza attraverso strumenti digitali. In prospettiva Evidence Based, tra le metodologie ritenute più adeguate a conciliare l’efficacia didattica mediata dalla tecnologia e la dimensione inclusiva, figura la gamification, nelle sue varie declinazioni. È stato realizzato nel 2021 un monitoraggio su due classi prime di un liceo scientifico marchigiano, che hanno sperimentato un’attività integrata con elementi di gioco variamente caratterizzati, condotto con lo scopo di verificare il gradimento e individuare le modalità di giochi online più adatti a vari gruppi di studenti, distinti in base al livello di competenze nell’area alfabetico funzionale. La proposta didattica ha incontrato il gradimento di tutti, sebbene per distinte ragioni riferibili a diversi livelli di competenze. È inoltre emerso che è possibile individuare strategie, come la strutturazione su livelli e la progettazione di quiz, e modalità di gioco, senza limiti di tempo e con una variazione degli aspetti grafici, ampiamente inclusive.
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Manfrida, Gianmarco, Valentina Albertini, and Erica Eisenberg. "Un mondo che cambia: l'influenza dell'epidemia di Covid-19 sulle modalità comunicative cliniche e didattiche in psicoterapia." TERAPIA FAMILIARE, no. 128 (May 2022): 75–93. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-128005.

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Abstract:
Ormai dal 2020 la pandemia di Covid-19 ha modificato bruscamente e brutalmente gran parte delle consuetudini sociali e dei modelli relazionali che sembravano stabili e soggetti a sviluppi progressivi. Tra questi ha avuto enorme sviluppo in psicoterapia la pratica della comunicazione online, attraverso app di messaggistica, videochiamate, gruppi social, piattaforme digitali e altre risorse sfruttate dai professionisti per continuare a prestare la loro opera a individui ma anche coppie e famiglie in difficoltà. Nel corso di tutte le varie fasi di lockdown da marzo 2020 a oggi abbiamo seguito questi cambiamenti attraverso questionari specifici diffusi e raccolti attraverso le risorse social: in particolare sono state indagate le modalità con cui i terapeuti sono passati a lavorare con videosedute e non più prevalentemente in presenza, le loro impressioni sul coinvolgimento dei pazienti e sulla pratica clini ca orientata decisamente in questa nuova forma, la loro soddisfazione. Un'altra indagine ha coinvolto allievi psicoterapeuti al primo anno di specializzazione di tutta Italia per indagare le reazioni e opinioni rispetto al cambiamento sopraggiunto nei training con l'introduzione obbligata della didattica a distanza, proprio agli inizi del percorso formativo; una terza ricerca ha riguardato la comparsa di app nelle terapie e il loro impiego anche da parte degli psicoterapeuti. Tutti questi livelli di indagine dimostrano che la struttura tradizionale dei setting terapeutici e formativi è stata sconvolta dall'accelerazione che la pandemia ha imposto all'impiego delle risorse online, avviando un processo di cambiamento che ancora non si è concluso ma da cui già emerge l'impossibilità di tornare allo stato di fatto anteriore. Anche se le indagini non possono essere indicative dell'esito di un cambiamento ancora in atto, esse seguono in itinere il percorso di una rivoluzione epocale e possono ispirarci alcune previsioni sulla pratica e la didattica della psicoterapia in un mondo post-Covid che ancora al momento attuale deve arrivare.
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Bonacini, Elisa, and Giorgia Marangon. "Lo storytelling digitale partecipato come strumento didattico di divulgazione culturale." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 405–25. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.70449.

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Abstract:
Lo storytelling digitale è da qualche anno una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ma si è rivelato anche uno strumento particolarmente utile nella didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione sull’impatto che le nuove tecnologie e soprattutto i social media hanno causato sul settore culturale, e dopo un inquadramento sulla storytelling e sullo storytelling digitale, verrà presentato il caso del progetto XXXX, condotto sulla piattaforma per la produzione gratuita di audioguide multimediali izi.TRAVEL, come strumento didattico di divulgazione culturale attraverso un processo partecipativo.
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Storai, Francesca, and Valentina Pedani. "Uno studio sul gradimento del feedback in due corsi universitari online." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 296–308. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12487.

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Abstract:
In questo studio che prende in esame gli insegnamenti online Pianificazione e Valutazione della didattica e Attività sperimentali per la prima infanzia dell'Università Telematica degli Studi IUL, si sono analizzate le schede di valutazione compilate dai corsisti al termine del percorso di formazione nel corso di quattro anni accademici (2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021) al fine di osservare il gradimento di un approccio didattico fortemente orientato verso un processo di feedback molto strutturato. Si sono analizzati i giudizi dei corsisti su aspetti inerenti a: l'appropriatezza degli strumenti di comunicazione di gruppo e di telecomunicazione previsti dalla piattaforma di formazione, i mezzi e i linguaggi multimediali predisposti dai docenti e dalla tutor, la capacità dei docenti di motivare interesse verso la disciplina. Il principale risultato a cui si è giunti è che la soddisfazione generale degli studenti sia preponderante soprattutto in presenza di elementi quali: la facilitazione del confronto con i pari (feedback interno); la restituzione continua dei docenti e la mediazione della tutor disciplinare (feedback esterni).
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Gasparini, Alice. "Usabilità ed efficacia di ambienti di apprendimento digitale in ambito linguistico." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 142–60. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.243.

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Abstract:
La pandemia scoppiata nel 2020 ha determinato il trasferimento della didattica in presenza a una mediata da uno schermo. Il cambiamento ha posto l’attenzione su tale modalità sollevando domande sulla sua organizzazione. Il contributo esplora tali temi e si focalizza sugli spazi formativi digitali, analizzati dal punto di vista dell’usabilità: tale concetto racchiude l’efficacia, la piacevolezza, la facilità d’uso di un sistema (Nielsen, 1994). In questo studio, sono stati presi in considerazione due sistemi: Moodle e WordPress. Entrambi hanno come obiettivo finale la gestione di contenuti digitali, ma con finalità diverse. Nelle due piattaforme, opportunamente allestite, sono state implementate alcune risorse aperte di italiano come L2. Per la raccolta di dati sono stati impiegati un software di monitoraggio del comportamento degli utenti, interviste e questionari. L’analisi dei dati ha fatto emergere indicazioni sull’esperienza di apprendimento degli utenti e sul loro comportamento, nonché sull’efficacia degli ambienti e dei materiali Parole chiave: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI, ITALIANO L2, USABILITÀ, ANALISI DELL’APPRENDIMENTO Since the explosion of the pandemic in 2020, teaching and learning practices have been forced to switch from a face-to-face model to one mediated by a screen. This change has placed intense attention on the character of computer-mediated instruction. This paper explores these themes and focuses on formative digital spaces, analyzed from the point of view of usability: this concept includes efficacy and the ease and pleasantness of use of a system (Nielsen, 1994). In this study, two systems were considered: Moodle and WordPress. They share the goal of managing digital content, albeit with different objectives. In both platforms, accessible, open-source L2 Italian materials were made available. For the data collection, interviews, questionnaires, and software monitoring users’ behavior were employed. The analysis of the data sheds light on the learning experience of the users and their behavior, as well as on the efficacy of the environments and materials. Key words: DIGITAL LEARNING SETTINGS, ITALIAN L2, LEARNING ANALYTICS Desde la explosión de la pandemia en 2020, las prácticas de enseñanza y aprendizaje se han visto obligadas a pasar de un modelo presencial a uno mediado por una pantalla. Este cambio ha focalizado la atención en el carácter de la enseñanza mediada por computadora. Este artículo explora estos temas y se centra en los espacios formativos digitales, analizados desde el punto de vista de la usabilidad. Este concepto incluye la eficacia, la facilidad y el agrado del uso de un sistema (Nielsen, 1994). En este estudio, se consideraron dos sistemas: Moodle y WordPress. Ambos comparten la finalidad de gestionar los contenidos digitales, aunque con objetivos diferentes. En las dos plataformas se ofrecieron materiales accesibles y de código abierto de italiano como segunda lengua. Para la recogida de datos se emplearon entrevistas, cuestionarios y programas informáticos de monitorización del comportamiento de usuarios y usuarias. El análisis de los datos arroja luz sobre la experiencia de aprendizaje de las personas usuarias y su comportamiento, así como sobre la eficacia de los entornos y de los materiales. Palabras clave: ENTORNOS DE APRENDIZAJE DIGITAL, ITALIANO COMO SEGUNDA LENGUA, ANÁLISIS DE APRENDIZAJE
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CHAGAS, Júnior Olair, Fabiana Aparecida LOBO, and José Luiz GONÇALVES. "Avaliação de uma Nova Abordagem para o Ensino de Química." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 355. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249005.

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Abstract:
RESUMONeste trabalho é relatado o processo de elaboração e aplicação de um roteiro de atividade prática para professores do ensino médio como uma forma de estratégia didática para o ensino da teoria cinética dos gases na disciplina de química. Esta estratégia foi caracterizada por uma abordagem específica, aula expositiva do conteúdo seguida do vídeo experimental para a discussão do tópico. Optou-se por utilizar o Youtube por ser uma das plataformas mais acessadas por qualquer estudante. Escolheu-se um vídeo que continha um experimento claro e objetivo correlacionado com o conteúdo acima citado. Em seguida, elaborou-se o vídeo da aula prática que conteve com uma breve contextualização no cotidiano dos alunos, seguida do vídeo experimental do Youtube e por fim algumas perguntas discursivas. Os resultados indicam que a abordagem do vídeo experimental apresenta uma vantagem significativa sobre as aulas teóricas, reforçando a importância da utilização de práticas experimentais extras na sala.Ensino de Química. Aula prática. Teoria dos gases. Termodinâmica. Vídeo experimental.ABSTRACTIn this work, the process of elaborating and applying a script of practical activity for high school teachers is reported as a form of didactic strategy for teaching the kinetic theory of gases in the discipline of chemistry. This strategy was characterized by a specific approach, expository class of content followed by the experimental video for the discussion of the topic. We decided to use YouTube as it is one of the most online video-sharing platform accessed by any student. A video was chosen which contained a clear and objective experiment correlated with the above-mentioned content. Then, the video of practical class was elaborated, which contained a brief contextualization in the students' daily lives, followed by experimental YouTube video and finally some discursive questions. The results indicate that the experimental video approach has significant advantage over the analytical classes, reinforcing the importance of using extra experimental practices in classroom.Chemistry teaching. Practical class. Gas theory. Thermodynamics. Experimental vídeo.RESUMENEn este trabajo se reporta el proceso de elaboración y aplicación de un guión de actividad práctica para profesores de secundaria como una forma de estrategia didáctica para la enseñanza de la teoría cinética de los gases en la asignatura de la química. Esta estrategia se caracterizó por un enfoque específico, una clase expositiva del contenido seguida del video experimental para la discusión del tema. Optamos por utilizar Youtube ya que es una de las plataformas más visitadas por cualquier estudiante. Se eligió un video que contenía un experimento claro y objetivo correlacionado con el contenido mencionado anteriormente. Luego, se elaboró el video de la clase práctica, que contenía una breve contextualización en la vida cotidiana de los estudiantes, seguido del video experimental de YouTube y finalmente algunas preguntas discursivas. Los resultados indican que el enfoque de video experimental presenta una ventaja significativa sobre las clases teóricas, lo que refuerza la importancia de utilizar prácticas experimentales adicionales en el aula.Enseñanza de la Química. Clase práctica. Teoría de los gases. Termodinámica. Video experimental.SOMMARIOIn questo lavoro viene riportato il processo di elaborazione e applicazione di uno script di attività pratica per insegnanti di scuola secondaria come una forma di strategia didattica per l'insegnamento della teoria cinetica dei gas in materia di chimica. Questa strategia è stata caratterizzata da un approccio specifico, una classe espositiva del contenuto seguita da un video sperimentale per la discussione dell'argomento. Abbiamo scelto di utilizzare YouTube in quanto è una delle piattaforme più visitate da qualsiasi studente. È stato scelto un video che conteneva un esperimento chiaro e oggettivo correlato ai contenuti sopra menzionati. Quindi è stato prodotto il video della lezione pratica, che conteneva una breve contestualizzazione nella vita quotidiana degli studenti, seguito dal video sperimentale di YouTube e infine da alcune domande discorsive. I risultati indicano che l'approccio video sperimentale ha un vantaggio significativo rispetto alle lezioni, rafforzando l'importanza dell'utilizzo di pratiche sperimentali aggiuntive in classe.Insegnamento di chimica. Lezione pratica. Teoria dei gas. Termodinamica. Video sperimentale.
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Giacosa, Antonella. "Clarification and repair in emergency remote EFL classes." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 161–84. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.252.

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Abstract:
During the sudden shift in education onto digital platforms due to the Covid-19 emergency, teachers became streamers and experimented with new tools to involve their students in video-mediated, multi-floor, multiparticipant, and multimodal interactions. In turn, students experienced new ways to participate in lessons and interact with instructors. This study focuses on clarification and repair in videoconferencing as a strategy to address trouble in video-mediated communication and to re-establish mutual understanding. Through participant observation of online classes, the researcher collected data on classroom interactions, which are analyzed through conversation analysis. The findings show how the digital affordances of video-mediated conversation help teachers and students manage intersubjectivity and compensate for the lack of non-verbal cues typical in face-to-face interaction, such as facial expressions or tone of voice. Consequently, this article argues that the wisdom gained during the pandemic can help teachers and lecturers better deal with clarification and repair in digital conversations. Ultimately, it can increase their digital interactional competence, thus giving way to more interaction and learning in EFL classes, both online and in-person. Key words: EMERGENCY REMOTE EDUCATION, CONVERSATION ANALYSIS, CLARIFICATION, REPAIR, EFL Durante la migración hacia las plataformas digitales en la educación debido a la emergencia sanitaria del Covid-19, el profesorado se ha convertido en transmisor digital y ha experimentado con nuevas herramientas para implicar a su alumnado en conversaciones mediadas por vídeo multiparticipativas y multimodales. A su vez, el alumnado ha experimentado nuevas formas de participación en las clases y de interacción con el profesorado. Este estudio se centra en la aclaración y en la reparación en las videoconferencias como una estrategia para afrontar los problemas en la comunicación mediada por vídeo y restablecer el entendimiento mutuo entre docentes y estudiantes. Mediante la observación participante de las sesiones en línea, la investigadora recogió datos sobre las interacciones en clase que son analizados a través del análisis conversacional. Los resultados muestran cómo las posibilidades digitales de la conversación mediada por vídeo ayudan al profesorado y al alumnado a manejar la intersubjetividad y a compensar la falta de señales no verbales propias de la interacción cara a cara, como son las expresiones faciales o el tono de voz. En consecuencia, en este artículo se sostiene que el conocimiento adquirido durante la pandemia puede ayudar al profesorado a afrontar mejor la aclaración y la reparación en las conversaciones digitales. En última instancia, este conocimiento puede aumentar la competencia interactiva digital del profesorado dando lugar a una mayor interacción y a un mayor aprendizaje en las clases de inglés como lengua extranjera, tanto en línea como presenciales. Palabras clave: EDUCACIÓN REMOTA DE EMERGENCIA, ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, ACLARACIÓN, REPARACIÓN, EFL Durante l'improvvisa migrazione della didattica sulle piattaforme digitali dovuto all'emergenza Covid-19, i docenti sono diventati streamer e hanno sperimentato nuovi strumenti per interagire e coinvolgere i propri studenti in conversazioni mediate dal il video. A loro volta, gli studenti hanno sperimentato nuovi modi per partecipare alla lezione e interagire con i professori e fra loro. Questo studio si concentra sul chiarimento e la riparazione nella videoconferenza come strategie per affrontare i problemi nella comunicazione mediata dal video e ristabilire la comprensione reciproca. Attraverso l'osservazione partecipante delle lezioni online, sono stati raccolti dati sulle interazioni in classe e sono poi stati analizzati attraverso l'analisi della conversazione. I risultati mostrano come alcune caratteristiche della conversazione mediata dal video aiutino insegnanti e studenti a gestire l'intersoggettività e a compensare la mancanza di segnali non verbali tipici dell'interazione in presenza, come le espressioni facciali o il tono di voce. Si sostiene che la consapevolezza guadagnata durante la pandemia può aiutare i docenti a capire come affrontare il chiarimento e la riparazione nelle conversazioni digitali. Inoltre, può aumentare la loro competenza interattiva digitale, permettendo a una maggiore interazione e apprendimento nelle classi EFL, sia online che in presenza. Parole chiave: ISTRUZIONE A DISTANZA IN EMERGENZA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, CHIARIMENTO, RIPARAZIONE, EFL
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Lascioli, Angelo, and Ivan Traina. "Didattica speciale e sviluppo delle competenze lavorative e di vita indipendente." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 144–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14535.

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Abstract:
Nell'articolo si evidenzia l'importanza di promuovere a partire dalla scuolaazioni didattiche mirate, competenze lavorative e di vita indipendente per gli studenti e le studentesse con disabilità.  Il tema assume particolare valore nell'ambito della scuola secondaria di II grado, dove è d'obbligo per gli insegnanti la progettazione di esperienze in alternanza scuola-lavoro (PCTO), a cui va dedicata una specifica sezione del PEI. Si tratta di una vera e propria sfida educativa, che consiste nel trovare connessioni concrete e dotate di senso tra azioni didattiche e Progetto di Vita. Il riferimento all'ICF, come previsto dal nuovo PEI (D. Lgs. 66/2017), rappresenta per gli insegnanti un'opportunità nella progettazione dei PCTO rivolti agli studenti e alle studentesse con disabilità. In particolare, per la scelta degli obiettivi educativi e per il monitoraggio dell'esperienza formativa. L'articolo riporta un'esperienza condotta dall'Università di Verona, che ha sviluppato una piattaforma online che supporta la progettazione del PEI su base ICF e offre una serie di strumenti per l'analisi delle competenze e del potenziale lavorativo degli studenti e delle studentesse con disabilità. Si fa inoltre riferimento al progetto dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, che nell'a.s. 2021/2022 ha dato vita al "Tavolo di Lavoro Interistituzionale per l'Orientamento e lo sviluppo di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Traversali e l'Orientamento (PCTO)", finalizzato allo sviluppo di un protocollo condiviso tra scuole e servizi a supporto dell'integrazione lavorativa e della promozione delle competenze lavorative degli studenti e delle studentesse con disabilità nella scuola.
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Naranjo, Jorge, and Ilaria Molineri. "LA SFIDA DELLA DIDATTICA A DISTANZA IN UNA UNIVERSITÀ SUDANESE: LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI E I RISULTATI NEI CORSI DI LINGUA ITALIANA." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 748–67. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17167.

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Abstract:
Le università sudanesi affrontano la pandemia da COVID 19 in un contesto caratterizzato da frequenti interruzioni di corrente, accesso irregolare e limitato a internet, mancanza di preparazione dei docenti e scarse competenze digitali fra gli studenti. Questa ricerca si propone di valutare l’esperienza formativa degli studenti che hanno utilizzato la piattaforma Moodle durante il lockdown presso l’università sudanese Comboni College of Science and Technology a Khartum. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione di un questionario e le informazioni del diario del docente di italiano, con il confronto tra i voti dei corsi di italiano del primo semestre, erogato in presenza, e il secondo semestre, a distanza su piattaforma Moodle. Lo studio conclude che un corso online attentamente costruito, ricco di risorse facilmente disponibili e su misura per soddisfare la scarsa connettività Internet, metodi di valutazione integrati e modalità di erogazione del corso adatte può garantire il rispetto degli obiettivi del corso e dei risultati di apprendimento. The challenge of distance learning in a Sudanese university: student evaluation and results in Italian language courses Sudanese higher education institutions faced the challenges of the COVID-19 pandemic in a context characterized by frequent power cuts, irregular and limited access to the internet, lack of preparedness of the teaching staff and very limited digital skills among students. This study aims to assess the learning experience of university students who used a Learning Management System (LMS), Moodle, during the lockdown due to the COVID-19 pandemic at Comboni College of Science and Technology in Khartoum. The data for the assessment were collected from a questionnaire distributed among the students, the diary of the lecturer of Italian and the comparison between the final marks of the courses of Italian Language, obtained in the first semester under ordinary conditions, and in the second semester, after the use of the LMS. The study concludes that a carefully constructed online course, rich in resources easily available and tailored to comply with scarce internet connectivity, integrated assessment methods and course delivery modes can guarantee compliance with the course objectives and learning outcomes.
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Santalucia, Diego. "IN PRINCIPIO ERA IL CAI. CENNI SULLA STORIA DELLE GLOTTOTECNOLOGIE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 238–54. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19660.

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Abstract:
L'articolo traccia le linee principali dello sviluppo delle glottotecnologie dalla loro nascita ai nostri giorni. Vengono sinteticamente illustrati quegli elementi che dal CAI (Computer Assisted Instruction) hanno portato al CALL (Computer Assisted Language Learning), anche attraverso l'evoluzione delle piattaforme didattiche, o VLE (Virtual Learning Environment), che hanno saputo interpretare la flessibilità che l'e-learning ha introdotto nella formazione linguistica. Sono, inoltre, trattati alcuni aspetti del MALL (Mobile Assisted Language Learning) e di alcune app che negli ultimi anni hanno rappresentato una novità nella formazione linguistica online, insieme ad alcune pagine di un ambiente social come YouTube che interpretano aspetti ulteriori del social learning. In the beginning, was the CAI. Outline of the history of glottotechnology The article traces the main lines of the development of glottotechnologies from their birth to the present day. The technical evolution that from CAI (Computer Assisted Instruction) has led to CALL (Computer Assisted Language Learning) is also treated, in addition to the developments of those VLEs (Virtual Learning Environment) which have better interpreted the flexibility that e-learning introduced in language teaching and learning. Some aspects of MALL (Mobile Assisted Language Learning) are illustrated as well as some apps that in recent years have represented a novelty in online language training, together with some pages of a social network such as YouTube that interpret further aspects of social learning.
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Modena, Matteo. "ESEMPI DI DIDATTICA MULTIMEDIALE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19663.

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Abstract:
Il presente articolo propone due brevi percorsi didattici, sviluppati nell’ottica della didattica multimediale. Le attività presentate sono state adattate, in seguito alla pandemia, per essere flessibili e poter, quindi, venire proposte sia in presenza che a distanza (facendo sempre uso degli strumenti multimediali). Le due brevi unità si caratterizzano per la possibilità di essere proposte a studenti di diverso livello di conoscenza dell’italiano (dall’A1 al B1/B2). Inoltre, caratteristica centrale dal punto di vista della costruzione degli esercizi è l’utilizzo di piattaforme gratuite e la possibilità per gli studenti di interagire anche semplicemente attraverso uno smartphone, senza bisogno di un computer. Examples of multimedia teaching This paper offers two brief educational courses designed according to multimedia teaching. Following the global pandemic, the proposed activities have been adapted to be flexible so that they can be proposed both in the presence and at a distance (always using multimedia tools). The two brief activities stand out for their possibility of being proposed to students with different levels of knowledge of the Italian language (A1 to B1/B2 level). Moreover, in terms of structure, a central feature of the activities is the use of free platforms that allow students to interact simply through a smartphone without needing a computer.
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Dipace, Anna, and Alessia Scarinci. "Formazione metodologica, tecnologie didattiche ed esperienze nella promozione delle competenze di insegnamento e apprendimento." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, January 2021, 95–111. http://dx.doi.org/10.3280/exioa0-2021oa11130.

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Abstract:
La situazione di emergenza rinveniente dalla diffusione del Covid-19 ha determinato una condizione straordinaria per tutte le istituzioni formative. In questo contributo l'attenzione è focalizzata in modo particolare sull'università che ha visto migliaia di docenti improvvisamente alle prese con la necessità di adottare soluzioni di didattica a distanza per i propri studenti pur non avendo specifiche competenze ed esperienze maturate in questo ambito. Questa situazione ha messo in evidenza una serie di bisogni collegati ad una specifica domanda di formazione che interessa tanto gli aspetti formativi quanto quelli di ricerca didattica che sta cercando di fornire una lettura del fenomeno al fine di alimentare una riflessione matura sul rapporto tra media, ambienti (reali o virtuali) di apprendimento e strategie di insegnamento. Tuttavia, da questa situazione di emergenza possono derivare situazioni inedite di riprogettazione qualificata della formazione superiore innanzitutto attraverso un aggiornamento della didattica universitaria e, dunque, di specifiche competenze dei propri docenti in grado di utilizzare strategie, metodi e strumenti (sia in presenza che a distanza) per favorire l'apprendimento attivo, costruttivo e interattivo. Il contributo, partendo dal framework di innovazione nell'alta formazione proposto da Gilly Salmon, presenta un'analisi esplorativa sui MOOC offerti da alcune delle principali piattaforme a livello internazionale come opportunità di formazione metodologica per i docenti durante il periodo più difficile dell'emergenza Covid-19.
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Letizia Cinganotto, Silvia Panzavolta, and Elena Mosa. "Quando la webcam è accesa e la testa spenta. Strategie per una didattica attiva in DAD e DDI." IUL Research 2, no. 3 (July 17, 2021). http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i3.126.

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Abstract:
La crisi sanitaria generata dalla pandemia sta avendo un impatto profondo e trasformativo sugli assetti globali in ogni settore dell’organizzazione sociale. Il settore dell’istruzione è stato tra quelli più duramente colpiti dal lockdown generalizzato e dalle varie chiusure totali o parziali che si sono susseguite a livello regionale. Le principali problematiche iniziali sono state connesse al digital divide e all’enorme difficoltà, da parte delle scuole, di includere gli studenti più fragili in una situazione di Didattica a Distanza o di Didattica Digitale Integrata. Un ulteriore aspetto critico è emerso in relazione al totale spaesamento di gran parte del personale docente di fronte ad una situazione inedita per la scuola sul panorama mondiale che ha disorientato anche quei docenti che erano già soliti lavorare con le tecnologie a scuola. I dati della prima indagine condotta da Indire durante il lockdown (periodo marzo-giugno 2020, Report pubblicati a luglio e dicembre 2020) confermano queste difficoltà evidenziando che nella maggior parte dei casi, la didattica a distanza si è tradotta in “lezione frontale a distanza”, come nella fase “Substitution”, del modello SAMR di R. Puentedura (2006). I Movimenti di Indire delle Avanguardie educative e delle Piccole Scuole, insieme ad eTwinning, hanno tenuto oltre 200 webinar per le scuole in difficoltà al fine di condividere l’applicazione virtuosa di metodologie didattiche attive quali il Debate, la Flipped Classroom, Making Learning and Thinking Visible o il Digital storytelling. Il Debate consente agli studenti un lavoro che ben si adatta al lavoro in autonomia e in gruppo da remoto. Consiste nel confronto regolamentato tra due o più squadre che sostengono posizioni diverse rispetto ad un tema. La preparazione al Debate, che ha uno specifico protocollo, prevede di realizzare laboratori di ricerca sulle fonti, reperendo esempi, dati ed evidenze per sostenere la propria tesi. Questo lavoro può essere svolto inizialmente in maniera individuale e poi nel piccolo gruppo, all’interno del quale la squadra (PRO o CONTRO) mette a punto la propria strategia argomentativa. La condivisione di fonti, strategie, tecniche di public speaking può senz’altro essere realizzata anche a distanza, attraverso l’uso di piattaforme che aiutano a strutturare le informazioni, così come a realizzare la performance vera e propria. La Flipped è un altro esempio di metodologia che consente una diversa strutturazione del lavoro, che alterna momenti in presenza (in classe) o in sincrono (in DAD) e momenti in asincrono, individuale o in gruppo. Il docente, organizzando dei veri e propri “learning cycles”, può ripensare i tempi della lezione dedicati all’attivazione delle conoscenze, alla costruzione di artefatti o alla problematizzazione di quanto elaborato ibridando momenti di didattica sincrona/asincrona e in presenza/in remoto. Dalla combinazione di queste modalità possiamo avere diverse configurazioni che potrebbero ulteriormente avvalersi anche di gruppi di studenti appartenenti a classi diverse (gruppi eterogenei per età, classi parallele, ecc.). Con MLTV, invece, abbiamo l’utilizzo di particolari protocolli che stimolano il group learning e aiutano ad appropriarsi di particolari forme di pensiero profondo, come le Thinking Routine, ottimi dispositivi per imparare a partire dalle idee e dal pensiero degli altri, anche a distanza. Inoltre, grazie alla documentazione educativa come chiave di valutazione formativa, offre importanti elementi per la fornitura di feedback efficaci agli studenti. Infine, il lavoro sul curricolo, riorganizzando i nuclei fondanti delle discipline in forma di storytelling, offre una modalità di ricucire i saperi attraverso la lente della scrittura creativa. Tali metodologie hanno contribuito ad un ripensamento delle pratiche di insegnamento/apprendimento e valutazione e hanno restituito quella centralità dello studente che mai, come adesso, era necessaria per tenere acceso l’interesse (oltre che la webcam!). Nell’articolo verranno esemplificate alcune buone pratiche di applicazione di queste metodologie.
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Rodrigues, José Carlos Meneses, Ana Beatriz Freitas Barros, Ana Rita Carminho Alves, Carla Isabel Mendes Ribeiro, Filipa Andreia Mendes Santos, Joana Alves da Costa, and Sara Catarina Ferreira da Silva. "Educazione all’arte: Auto-educazione in età prescolare e il primo ciclo di istruzione di base." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, August 27, 2020, 112–50. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/educazione-allarte.

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Abstract:
Lo studio è emerso nel contesto dell’unità curricolare dell’educazione d’arte inserita nel Master in Educazione PE (Pré-escolar) e 1o CEB (Ciclo do Ensino Básico), con la condivisione degli studenti. Le attività previste nel PE e nel PRIMO CEB contribuiscono alla formazione dei bambini nella costruzione delle proprie conoscenze e conoscenze, stimolando la curiosità, l’immaginazione e la creatività; da qui il ruolo svolto dall’Educazione dell’Arte, veicolo ideale per l’autonomia e l’autoeie didattica di bambini e studenti. Sottolineiamo due obiettivi dello studio: associarlo alla promozione dell’auto-educazione e giustificare la dimensione della terapia artistica nei contesti scolastici e non scolastici. Siamo stati in grado di ottenere una metodologia qualitativa e quantitativa attraverso un campione di 151 insegnanti e studenti dell’istituto di istruzione superiore a cui apparteniamo. Cinquantasei persone (37% del campione) hanno risposto al sondaggio, tramite Google Forms, un modello utilitaristico, ma con alcuni vincoli nella lettura di alcune dimensioni. Abbiamo registrato alcuni risultati considerevoli: l’educazione artistica ha ancora un forte impatto sul sistema educativo; L’educazione artistica conquista lo spazio in un viaggio in cui l’interdisciplinarità, la multidisciplinarità e la transdisciplinarità costituiscono un percorso irreversibile; La terapia artistica ottiene un grande apprezzamento da parte degli intervistati, meritevole di uno studio approfondito. RCAAP (Repositórios Científicos de Acesso Aberto de Portugal) e Google Scholar sono state le piattaforme di capitale per la solidificazione della fondazione teorica. Consideriamo una conclusione fondamentale: le dimensioni artistiche saranno più visibili con un rinforzo posizionale di base (educatori, insegnanti e raggruppamenti) attraverso una solida collaborazione nelle Arti/Espressioni al fine di raggiungere un alto livello nell’Educazione per l’Arte, momento, tra gli altri, in cui il bambino sentirà i benefici dell’auto-educazione.
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Alloatti, Sara. "L’insegnamento della letteratura italiana nei licei della Svizzera tedesca." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 67 (October 31, 2020). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/67.2.4.

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Abstract:
Gli approcci seguiti nell’insegnamento della letteratura italiana nei licei della Svizzera tedesca si riflettono nell’eterogeneità delle proposte didattiche dei manuali prodotti sul territorio e degli scenari e dossier condivisi sulla piattaforma collaborativa italianoascuola.ch. In alcuni, si può notare una tendenza a un approccio ermeneutico che ben si concilia con la scelta prevalente di trattare approfonditamente poche letture integrali, ma non restano isolati canoni orientati a criteri storico-biografici e perlomeno parziali trattazioni di testi in forma antologica. Anche se mancano dati rappresentativi sulle tipologie di testi letti e di attività didattiche svolte, sono diverse le fonti attraverso le quali è possibile rilevare perlomeno una selezione dei testi più letti. Keywords: letteratura di lingua italiana, insegnamento dell’italiano LS, manualistica, reti tra insegnanti, piattaforma partecipativa
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Prada, Massimo. "DAL VOLUME COMPLEMENTARE ALLE PIATTAFORME DIGITALI: I TESTI NEOMEDIALI NELL’EDUCAZIONE LINGUISTICA. IL CASO DI YOUTUBE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19607.

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Abstract:
Il contributo inquadra le caratteristiche dei testi multimodali a partire dal concetto di mediazione testuale, che assume, nel Volume complementare al QCER, un rilievo particolare. Sostiene che i testi neomediali sono prodotti e consumati in un ambiente semioticamente ricco che fa assumere alle pratiche di mediazione un’importanza particolare; sottolinea il ruolo fondamentale di strumento mediazionale per eccellenza del linguaggio verbale (ruolo già riconosciuto dal QCER) nei contesti modalmente ricchi; e rileva come la co-costruzione del senso appaia particolarmente importante nell’uso e nella produzione dei testi multimodali telematici, specie negli ambienti “sociali”. Questi, infatti, sono intrinsecamente cooperativi e in essi le operazioni di transmodalizzazione sono indispensabili sia per l’interpretazione del testo, sia per la produzione di testi nuovi (mediante, ad esempio, le pratiche di mashup e remix). Il contributo suggerisce, quindi, il vantaggio di impiegare il concetto di mediazione e la struttura scalare del Volume complementare QCER anche nell’analisi dei testi neomediali: sostiene che si tratti di un’operazione utile anche a fini didattici, perché consente di misurare le competenze e di creare sillabi per farle acquisire. Propone, infine, la lettura e l’analisi di alcuni testi multimodali telematici al fine di farne rilevare i tratti caratterizzanti e per renderne possibile una descrizione formale che consenta di delineare livelli di competenza nel loro uso. From the Companion volume to digital platforms: neo-media texts in language education. The case of YouTube The article frames the characteristics of multimodal texts starting from the concept of textual mediation, which assumes particular importance in the Companion Volume to the CEFR. It argues that neo-media texts are produced and consumed in a semiotically rich environment which gives mediation practices a particular importance; it underlines the fundamental role of verbal language as a mediation tool par excellence (a role already recognized by the CEFR) in modally rich contexts; and it notes how the co-construction of meaning appears particularly important in the use and production of online multimodal texts, especially in “social” environments. These, in fact, are intrinsically cooperative and in them the operations of transmodalization are indispensable both for the interpretation and for the production of texts (through, for example, the practices of mashup and remix). The contribution therefore suggests the advantage of using the concept of mediation and the graded structure of the CEFR Companion Volume also in the analysis of neo-media texts: it claims that it is a useful operation also for educational purposes, because it allows to measure skills and to create syllabuses to make them acquire.Finally, it proposes the reading and analysis of some online multimodal texts in order to highlight their characterizing features and to make possible a formal description that allows to outline levels of competence in their use.
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Digiacomo, Alexander. "TEACHING ITALIAN LANGUAGE AND CULTURE THROUGH DANTE’S INFERNO / INSEGNARE LA LINGUA E LA CULTURA ITALIANA ATTRAVERSO L’INFERNO DI DANTE." European Journal of Foreign Language Teaching 6, no. 1 (February 8, 2022). http://dx.doi.org/10.46827/ejfl.v6i1.4158.

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Abstract:
<p>Italian theorists have developed an inductive text-centred approach to L2 language learning that encourages students to be more autonomous and active in the language-learning classroom than traditional language learning approaches. This method contrasts with traditional language-teaching methodologies, which use teacher-centred approaches that focus solely on grammar fundamentals and the variety of rules that describe mainstream language-learning procedures. It is well known that language students can benefit from learning about the culture and the literature of the target-language nation because it leads to the heightened curiosity and a deeper understanding of the various rules and truths associated with the language. Significantly, this exercise draws the inference that links cultural awareness, language learning, and development and creates a strategic learning platform that emphasises the learner’s contribution to learning. This paper puts theory into practice by proposing a contextualised learning unit in which students learn about culture, literature, and language through the lens of Dante’s Inferno. The proposed didactic unit is framed upon six instances of inductive learning: motivation, globality, analysis, synthesis, reflection, and verification. This paper also discusses teachers' considerations when selecting authentic texts and highlights the benefits of teaching literary texts to language students.</p><p> </p><p>I teorici italiani hanno sviluppato un approccio induttivo centrato sul testo per l’apprendimento della lingua L2 che incoraggia gli studenti ad essere più autonomi e attivi nell’apprendimento della lingua in classe rispetto agli approcci di apprendimento linguistico tradizionali. Questo metodo contrasta con le metodologie tradizionali di insegnamento delle lingue, che utilizzano approcci centrati sull’insegnante i quali si concentrano esclusivamente sui fondamentali grammaticali e sulle varietà di regole che descrivono le procedure convenzionali di apprendimento linguistico. È ben noto che gli studenti di lingue possono trarre beneficio dall’apprendimento della cultura e della letteratura della nazione della lingua di destinazione, perché questo porta a una maggiore curiosità e a una più profonda comprensione delle varie regole e verità associate alla lingua. In modo particolare, questo esercizio formula l’inferenza che collega consapevolezza culturale, apprendimento linguistico e sviluppo, e crea una piattaforma di apprendimento strategica che enfatizza il contributo dello studente all’apprendimento. Questo elaborato mette in pratica la teoria proponendo un’unità di apprendimento contestualizzata in cui gli studenti imparano la cultura, la letteratura e la lingua attraverso la lente dell’Inferno di Dante. L’unità didattica proposta si basa su sei esempi di apprendimento induttivo: motivazione, globalità, analisi, sintesi, riflessione e verifica. Questo elaborato discute anche le considerazioni degli insegnanti nella scelta di testi autentici e mette in evidenza i benefici dell’insegnamento di testi letterari agli studenti di lingue. </p><p> </p><p><strong> Article visualizations:</strong></p><p><img src="/-counters-/edu_01/0926/a.php" alt="Hit counter" /></p>
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