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Journal articles on the topic 'Piano Integrato'

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Curreli, Sebastiano, and Corrado Zoppi. "Carbone e pianificazione del territorio: retorica del declino e criticità della transizione energetica in Sardegna." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 166–85. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1008.

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Abstract:
I processi virtuosi orientati alla transizione energetica si basano su approcci alla pianificazione che integrano l'utilizzo delle risorse territoriali in chiave di produzione dell'energia e di tutela attiva dell'ambiente. Questo contributo propone un'applicazione di questo orizzonte concettuale al processo di attuazione del Piano energetico ambientale della Regione Sardegna, attraverso un sistema energetico integrato fondato su autosostenibilità e riconoscimento delle comunità energetiche.
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Marascia, Antonella, and Orazio Amenta. "Il Piano Urbano Integrato di Palermo nell'ambito del PNRR." FOR - Rivista per la formazione, no. 1 (April 2022): 26–29. http://dx.doi.org/10.3280/for2022-001oa13600.

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3

Zoppi, Corrado. "VAS come processo integrato nella governance della formazione del piano." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (June 2013): 5–14. http://dx.doi.org/10.3280/scre2013-002001.

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Maria Filomia. "Dalla legge n. 1044/71 al sistema integrato “zerosei”: evoluzione storico-legislativa e riflessioni pedagogiche." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 159–74. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.179.

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Abstract:
Il contributo intende ripercorrere l’evoluzione dei servizi dedicati all’infanzia, attraverso un’analisi del percorso legislativo che, partendo dalla legge n. 1044/71, “Piano quinquennale per l’istituzione di asili nido comunali con il concorso dello Stato”, arriva fino al decreto legge 13 aprile 2017, n. 65, che istituisce il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni.
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Cuniberti, Paola, and Michele Liuzzi. "Psicologia di Cure Primarie. Un contributo alla salute di comunitŕ attraverso nuove vie della pratica psicologica nel SSN." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 111–28. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002008.

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Abstract:
L'obiettivo dell'articolo č di presentare nuovi possibili sviluppi della pratica psicologica nel SSN nell'ambito delle Cure Primarie (CP). La finalitŕ della Psicologia di Cure Primarie (PCP) č quella di contribuire alla promozione del benessere psicologico nella comunitŕ, attraverso la costruzione di una rete di collaborazione con la Medicina Generale e con i servizi del territorio. In ambito clinico, il compito della PCP č quello di fornire un primo livello di cure psicologiche, accessibile, efficace, cost-effective, ed integrato con gli altri servizi sanitari, nella prospettiva di un'organizzazione di assistenza psicologica a livelli crescenti di intervento (stepped care), mutuata dall'esperienza inglese, per rispondere alla domanda di cura dei cosiddetti Disturbi Mentali Comuni, che non richiedono interventi integrati con i servizi specialistici, ma che, se non trattati, comportano conseguenze sul piano dei costi sociali, oltreché individuali.
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Consoli, Domenico, and Selena Aureli. "Un framework integrato per la misura dell'innovazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (February 2018): 139–64. http://dx.doi.org/10.3280/maco2018-001007.

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Vasselli, Stefania, and Antonio Federici. "La valutazione dei Piani regionali di prevenzione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 41–53. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050004.

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Abstract:
L'esperienza del Piano nazionale di prevenzione 2010-2012 (PNP), adottato con Intesa Stato Regioni 29 aprile 2010, si segnala per la sua importanza non solo per i contenuti e le metodologie adottate ma anche per il significato che assume all'interno dei rapporti tra le Istituzioni. La sua impostazione prevede infatti che il Ministero svolga Azioni centrali (DM 4 agosto 2011) a supporto della Programmazione regionale, come espressione dell'assetto costituzionale, secondo il modello di governance della stewardship, recepito dall'Italia con la carta di Tallin. Sul piano dei contenuti, il PNP pone grande e sistematica attenzione alla necessitŕ di disponibilitŕ e fruibilitŕ delle evidenze in tre momenti principali: prove di efficacia teorica (efficacy); monitoraggio e valutazione degli interventi; evidenze di impatto sugli outcome (effectiveness). In questa logica, e nel modello di governance adottato, l'attivitŕ di valutazione ha un significato sistemico di produzione di informazioni (intelligenza) funzionali a supportare la programmazione, l'implementazione, la valutazione degli interventi e si sta realizzando mettendo in campo molteplici azioni (certificazione; capacity building; promozione della cultura e degli strumenti di pianificazione e valutazione; attivitŕ di studio) e coinvolgendo interlocutori e partner diversi. In particolare, attraverso l'Azione centrale prioritaria "Intesa Stato Regioni su registri, sorveglianze e sistemi informativi per la prevenzione", si sta perseguendo l'obiettivo di un approccio integrato alle valutazioni di impatto degli interventi di prevenzione che definisca, al piů alto livello di concertazione, gli ambiti tematici, gli obiettivi conoscitivi e le regole di implementazione di un sistema informativo integrato per la prevenzione e che quindi tenga conto sia delle caratteristiche proprie di questi interventi (e delle relative difficoltŕ epistemologiche della loro valutazione), sia della conseguente attuale scarsezza e frammentarietŕ di informazione e valutazione.
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Pavesi, Nicoletta. "La valutazione partecipata come strumento di ricerca, formazione, cambiamento: uno studio di caso sul Peiv (piano educativo integrato del vergante)." SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 2 (September 2017): 91–113. http://dx.doi.org/10.3280/sp2017-002006.

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Colombo, Maddalena. "Apprendimenti non formali ed informali in un contesto educativo formale integrato con le arti performative in quattro scuole elementari del Canton Ticino." Swiss Journal of Educational Research 36, no. 3 (September 20, 2018): 407–34. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5105.

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Abstract:
Il saggio riporta alcune considerazioni scaturite nell’ambito del progetto “Teatro e Apprendimento”, svolto dalla Scuola Teatro Dimitri di Verscio in Canton Ticino con il sostegno del FNS. Il progetto ha introdotto delle pratiche di apprendimento “qualitativo”, ovvero informale, secondo un approccio olistico, per il quale è molto rilevante la dimensione socio-culturale. In questa prospettiva il teatro fornisce una chiave d’accesso privilegiata al patrimonio culturale. Il piano di ricerca ha incluso: un percorso formativo con gli insegnanti di 4 scuole elementari ticinesi; dei laboratori di movimento, canto e musica, lavoro sul testo d’autore, recitazione, drammatizzazione e improvvisazione; 4 messe in scena con protagonisti i soli bambini. La raccolta e analisi dei dati qualitativi da parte di un’équipe scientifica, ha seguito alcune ipotesi circa il rapporto tra teatro e apprendimento, messe a punto per meglio descrivere il procedimento riflessivo informale (apprendere dall’esperienza): Ipotesi della motivazione, della differenziazione, dell’affinamento tecnico, dell’integrazione, dell’interezza, dell’efficacia comunicativa o dell’emozione. Il materiale narrativo raccolto (schede personali, diari di bordo, interviste qualitative) mostra come gli apprendimenti più significativi sono riconducibili alla accresciuta capacità dei bambini di portare a termine un apprendistato formale nelle discipline artistiche. L’attività sperimentale ha favorito l’espressione emozionale e la creatività, l’integrazione dei partecipanti nel gruppo, tra originalità e ripetizione, tra razionalità e corporeità.
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Fiore, Stefano. "Verso una nuova rilevanza penale dello sfruttamento di manodopera. Simbolismo ed effettività della risposta punitiva." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 83–98. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002006.

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Abstract:
La recrudescenza dei fenomeni di "caporalato" nel nostro paese, certamente collegata ai flussi di migranti clandestini che offrono un ricco serbatoio dal quale attingere nuove e particolarmente vulnerabili vittime dello sfruttamento, non ha trovato nella legislazione penale vigente adeguati strumenti di contrasto. La rilevanza penale dei fatti riconducibili al c.d. caporalato, quando non viene collocata in fattispecie "comuni" (come la violenza privata o l'estorsione), si distribuisce tra le poco efficaci ipotesi contravvenzionali previste all'art. 18 del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 ed il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù, normalmente sovradimensionato sia sul piano strutturale, che su quello del correlativo impegno probatorio. L'elevato valore dei beni in gioco (libertà, autodeterminazione, dignità personale) legittima certamente un intervento penale appropriato, da inserire in un sistema di tutela integrato dei diritti dei lavoratori e offre un adeguato e condiviso fondamento alla proposta, variamente avanzata, di introdurre una fattispecie incriminatrice. Le proposte di legge analizzate, al di là di alcune disomogeneità nei contenuti, manifestano come tratto comune qualificante un articolato sistema sanzionatorio, che combinando ed integrando diverse misure, appare correttamente "mirato" sulla peculiarità del fenomeno criminale.
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Bottero, Marta, Caterina Caprioli, Giulia Datola, Alessandra Oppio, and Francesca Torrieri. "Regeneration of Rogoredo railway: a combined approach using multi-criteria and financial analysis [Un approccio integrato per la rigenerazione dello scalo ferroviario di Rogoredo]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 89–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223107.

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Abstract:
Abandoned areas such as neglected railways and urban voids represent a suitable opportunity for the regeneration and requalification of cities, according to the paradigms of sustainability and resilience. Urban transformation and urban regeneration processes are characterized by a high level of complexity, a dynamic behavior over time and interactions between the various actors involved in the process. Within this context, the present paper proposes the application of a combined evaluation framework, based on the integration of Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) with a Financial Analysis (FA) to assess different strategic scenarios for the regeneration of the Rogoredo railways area (Milan, Italy). The purpose of this framework is to take into account the complexity of the decision- making process, considering both the qualitative (social and environmental) and quantitative (economic- financial) aspects. In detail, the railway yards in the Rogoredo area in Milan (Italy) represent an emblematic case. The city of Milan, within the Territory Governance Plan (PGT), has already proposed interventions in this site aimed at reconnecting the infrastructural node and making it an attractive and inclusive pole. The present paper demonstrates the usefulness of evaluation procedures in supporting the entire decision-making process and defining the most suitable scenario considering the initial objective and the stakeholders’ interests. The innovative value provided by this application is represented precisely by the possibility of considering both the developer point of view through FA and the broader public perspective through the support of MCDA. This approach allowed to build and evaluate transformation scenarios capable of both attracting potential investors and promoting sustainable mobility models, social inclusion, eco-sustainable development, improvement of environmental quality through the design of new public areas, green spaces, and services for citizens. I vuoti urbani, quali ex aree industriali ed ex scali ferro- viari, rappresentano oggi un’importante occasione di riconversione delle città, nell’ottica di uno sviluppo in chiave sostenibile, resiliente e circolare. Tuttavia, gli interventi di trasformazione e rigenerazione urbana sono caratterizzati da un elevato grado di complessità e dinamicità, così come da un’elevata interazione tra le diverse componenti urbane, quali gli aspetti economici, ambientali, sociali e tra i diversi attori coinvolti nel processo. In questo contesto, l’approccio metodologico proposto nel presente contributo combina le Analisi- Multicriteri (AMC) con l’analisi Analisi Finanziaria (AF). Questo modello permette di analizzare e supportare il processo decisionale nella sua complessità, considerando sia gli aspetti qualitativi (sociali e ambientali) sia quelli quantitativi (economico- finanziari). Il caso degli scali ferroviari dell’area di Rogoredo a Milano (Italia) rap- presenta un caso emblematico. La stessa città di Milano, già all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT), propone interventi volti alla riconnessione di questo nodo infrastrutturale per renderlo un polo attrattivo e inclusivo. L’obiettivo di questo contributo è quello di applicare le AMC con l’AF per la valutazione di scenari alternativi, volti alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo. La valutazione diventa, quindi, parte integrante dell’intero processo decisionale, supportandone tutte le fasi, da quella iniziale fino alla definizione dello scenario più idoneo agli obiettivi prefissati e agli interessi degli stakeholder coinvolti. Il valore aggiunto fornito dalla presente applicazione è rappresentato proprio dalla possibilità di considerare sia il punto di vista degli investitori, attraverso l’AF, sia la più ampia prospettiva pubblica, attraverso il supporto delle AMC. In questo modo è stato possibile costruire e valutare scenari di trasformazione in grado di attrarre possibili investitori e al tempo stesso capaci di promuovere modelli di mobilita sostenibile, forme di inclusione sociale, sviluppo eco-sostenibile, miglioramento della qualità ambientale, attraverso la progettazione di nuove aree pubbliche, spazi verdi e servizi per i cittadini. In questo processo, la valutazione assume un ruolo essenziale in quanto consente di mettere in luce i diversi obiettivi perseguiti dall’intervento di rigenerazione e le loro eventuali conflittualità. Inoltre, la loro identificazione può supportare la definizione di scenari alternativi di sviluppo, rendendo partecipati sia il processo progettuale sia quello decisionale.
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Ipinza Carmona, Roberto, and María Paz Molina Brand. "Control integrado de Sirex noctilio." Ciencia & Investigación Forestal 5, no. 1 (July 6, 1991): 96–150. http://dx.doi.org/10.52904/0718-4646.1991.149.

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Abstract:
El desarrollo actual y futuro de la actividad forestal exhibe una marcada dependencia de la especie pino insigne, esto obliga a extremar las medidas de seguridad en torno a la sanidad de esta especie forestal. Todo programa de protección sanitaria debe estar basado en un profundo conocimiento tanto de los agentes bióticos como abióticos causantes de daños, y particularmente de aquellos agentes bióticos exóticos que no poseen enemigos naturales. El insecto Sirex noctilio F. o avispa de la madera se incluye dentro de este grupo, pudiendo transformarse en una plaga de extraordinaria gravedad, como lo demuestran los niveles de ataque alcanzado en países donde se ha introducido. Uno de ellos es Australia, en el que debido a la similitud de características climáticas y de crecimiento del pino insigne con respecto a Chile, merece una especial atención. A pesar de que las características climáticas y de crecimiento del pino en Chile son similares a las de Australia, es difícil predecir el impacto económico que causaría el comportamiento epidémico de Sirex noctilio. En virtud de lo anterior se ha creído conveniente realizar una revisión de los antecedentes bibliográficos relacionados con Sirex noctilio, de modo que estos puedan contribuir al conocimiento de esta plaga, y así estar en condiciones de enfrentar adecuadamente su accionar epidémico.
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Yanan, Chen. "The Historical Role of Foreign Piano Schools in the Development of Chinese Pianism." Musical Art and Education 8, no. 1 (2020): 90–103. http://dx.doi.org/10.31862/2309-1428-2020-8-1-90-103.

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Abstract:
The article reviews the influence’s features of foreign piano traditions on the establishment of the piano school of the People’s Republic of China, which are allowed comprehend possible means of integrating adopted foreign experience and Chinese national originality. Analyzing scientific research of numerous periodizations of the development of Chinese piano culture we have reviewed the international influence within three periods: 1) the first half of the XX century; 2) the 1950s – 70s of the XX century; 3) from 1978 to the present. The conclusion is made about the positive assimilation of foreign experience for the formation of the basic characteristics of the modern Chinese piano school: a thorough technical training of young pianists, an analytical approach to work with music pieces, a scientific and theoretical basis for teaching, a deep study of outstanding examples of world piano skills. It is noted, the need for further improvement of theoretical and methodological approaches for the assimilation of foreign professional achievements in the development of Chinese piano education that will give system character of foreign influences and qualitatively integrate the gained experience in the modernity teaching practice of China.
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Francini, Mauro, Annunziata Palermo, and Maria Francesca Viapiana. "Approcci territoriali integrati per i piani di emergenza." TERRITORIO, no. 89 (November 2019): 85–90. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-089011.

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Harbinson, William G. "Performer Indeterminacy and Boulez's Third Sonata." Tempo, no. 169 (June 1989): 16–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0040298200025110.

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Abstract:
With these words, Pierre Boulez opened the article entitled ‘Sonate, que me veux-tu?’ in 1963. Referring to his Third Piano Sonata – portions of which first appeared in 1955 – Boulez presented his arguments supporting compositions that contain ‘open’ or ‘mobile’ forms. ‘Fluidity of form must integrate fluidity of vocabulary’, Boulez stated.
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Gufoni, M. "Uphill/downhill nystagmus." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 513–18. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1403.

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Abstract:
Capita spesso che un paziente con vertigini sia difficilmente inquadrabile (se periferico o centrale), anche affidandosi ai criteri consigliati nella recente letteratura. In questo lavoro si propone di utilizzare la valutazione della combinazione tra nistagmo spontaneo ed “Ocular Tilt Reaction” per dare un giudizio sulla sede della patologia che provoca il nistagmo. Si propone di dividere il nistagmo in : 1) nistagmo “in salita” in cui il nistagmo batte su un piano inclinato e il verso della fase rapida è verso l’occhio ipertropico (questo tipo di nistagmo è verosimilmente periferico); 2) nistagmo “ in discesa” ” in cui il nistagmo batte verso l’occhio ipotropico (questo tipo di nistagmo è verosimilmente centrale); 3) nistagmo “in piano” ” in cui il piano su cui batte il nistagmo è perfettamente orizzontale e sul quale non si può dire nulla (è stato rilevato solo nel 15% dei casi). La posizione nello spazio del vettore del nistagmo è da considerare una caratteristica intrinseca del nistagmo stesso (come direzione, verso ,frequenza, velocità angolare ecc.) e va riportata nella descrizione del nistagmo, potendo dare un’indicazione sulla sua natura (periferico o centrale). In particolare, confrontando l’inclinazione del nistagmo con l’Head Impulse Test (HIT), si ottengono risultati simili nella valutazione topodiagnostica di un nistagmo spontaneo. Sembra dunque che questo segno possa confermare l’HIT per una diagnosi più sicura o sostituirlo in casi dubbi. Al contrario, in caso di nistagmo che batte in piano (né in salita né in discesa, attribuibile probabilmente al fatto che le macule utriculari sono risparmiate) l’HIT può sostituire l’osservazione del piano del nistagmo. In questo modo i due segni si confermano e si integrano a vicenda nei casi dubbi. Il test non richiede tempi aggiuntivi e non è in alcun modo causa di disturbo per il paziente, per cui se ne propone l’inserimento nella valutazione di ogni nistagmo spontaneo.
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Cuccaroni, Valerio. "Didattica pandemica. La digitalizzazione forzata della scuola italiana durante l'epidemia da Covid-19." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (August 2021): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-001005.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 ha indotto le istituzioni scolastiche italiane a sostituire la didattica in presenza con una varietà di forme di apprendimento online. Per indicare queste forme di e-learning, il governo italiano ha fatto ricorso al termine Didattica a Distanza (DaD) creando un neologismo semantico che denuncia la mancanza di inquadramento storico-pedagogico e di un piano già predisposto, con la conseguente necessità di improvvisare. Come nel resto d'Europa, la maggior parte dei docenti ha insegnato online per la prima volta e ha trasposto a distanza le pratiche tipiche della presenza. Criticata dal movimento nazionale Priorità alla Scuola, con occupazioni di scuole e decine di manifestazioni in oltre 60 città ita-liane, alla fine del primo lockdown la DaD è stata subordinata dal Ministero dell'Istruzione alla necessità di garantire l'insegnamento in presenza, tranne che in situazioni di rinnovata emergenza sanitaria per le quali ogni scuola è stata chiama-ta a elaborare un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In assenza degli spazi necessari, del personale idoneo e dei trasporti sufficienti a garantire la didattica in presenza e in sicurezza, a causa dell'aumento autunnale dei contagi la DaD è tornata al 100% nelle scuole superiori da novembre 2020. In seguito alle denunce degli psichiatri sull'aumento dei ricoveri e del disagio psichico tra gli ado-lescenti, iniziate a gennaio 2021, a cui si sono aggiunti gli allarmi sull'aumento dell'abbandono scolastico, ad aprile 2021 la DaD è stata limitata al 50% in zona rossa e al 70% in zona gialla e arancione, dal nuovo Governo Draghi, dimostrando il fallimento dell'integrazione forzata della didattica digitale ma non rinunciando-vi. Stando ai dati forniti dall'osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli, chi dovrebbe guidare il delicato percorso di integrazione della didattica digitale nelle pratiche educative abituali, ovvero le ventidue scuole fondatrici del movimento istituzionale delle Avanguardie Educative, promosso dall'Indire, raggiunge me-diamente ottimi risultati soltanto in ambito professionale e tecnico, mentre su 27 indirizzi che preparano all'università solo 13 figurano tra i primi posti della classifi-ca che misura i risultati dei diplomati all'esame di maturità e al primo anno di uni-versità. A fronte di questi scarsi risultati, occorre interrogarsi sullo stretto legame tra INDIRE e imprese private come le multinazionali dell'informatica e C2Group, azienda di riferimento in Italia nel settore, che fornisce ambienti digitali integrati alle scuole ed è sponsor della fiera Didacta, inserita dal MIUR tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti.
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Li, Chan. "Innovative application of the teaching mode of piano impromptu accompaniment course under the perspective of "Internet +"." Advances in Engineering Technology Research 3, no. 1 (November 8, 2022): 161. http://dx.doi.org/10.56028/aetr.3.1.161.

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Abstract:
Spontaneous piano accompaniment is an important skill that students majoring in music education in mainstream universities must master. The core of teaching is whether the future college students can master music courses when they work in primary and secondary schools. With the advent of the knowledge age, the ubiquitous network has given rise to new information technologies such as the Internet of Things, cloud computing and big data, which continue to play a role in higher education. The integration of the concept of "Internet +" into the teaching process of piano impromptu accompaniment course in colleges and universities does not negate the traditional face-to-face teaching, but complements the process of traditional teachers' active teaching and students' passive learning. With the help of powerful information technology and media network, we can integrate the fragmented time and improve the teaching efficiency of impromptu accompaniment subject by making use of its openness and sharing.
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Maccaferri, Alessandra, and Ada Cozza. "Il caregiving nelle patologie dementigene. Dalla fatica della cura agli interventi integrati." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2020): 55–64. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2020-002006.

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Abstract:
L'allungarsi dell'aspettativa di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione ha comportato una crescita esponenziale di soggetti affetti da malattie neurodegenerative in condizioni di cronicità e disabilità permanente. Sono molti i familiari che decidono di prendersi cura dei loro cari a casa, ma spesso nel decorso della malattia si assiste ad un carico della cura che implica un aumento dello stress con un notevole impatto sulla loro salute. Il caregiver diviene così il secondo paziente di cui gli operatori della salute dovrebbero prendersi cura, considerandolo nella sua interezza, complessità e storicità, e basandosi su una visione della persona in un'ottica integrata e multidisciplinare; ciò consentirebbe una presa in carico con risultati positivi non solo sul piano della salute fisica e psicologica, ma anche su quello economico e sociale. Al fine di raggiungere questo risultato, si propongono una serie di interventi multidisciplinari, la cui integrazione permetterebbe una presa in carico totale della persona che presta cure.
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Marzo, Patrizia, and Michele Cirillo. ""Alice" ... Nei Piani di Zona. Una sperimentazione di approccio integrato nelle pianificazioni urbane." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 99 (April 2011): 70–86. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-099005.

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Abstract:
Gli autori descrivono gli aspetti sociali di un progetto innovativo realizzato dalla Regione Puglia. Il progetto conferma l'importanza dell'integrazione fra le pianificazioni pubbliche nella complessivadel territorio regionale e, in particolare, della mobilitŕ dell'utenza "debole" della strada. Nel saggio sono esposte le motivazioni, le azioni, le fasi e i risultati della ricerca e delle altre azioni prodotte dal Progetto.
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Rita Gisotti, Maria. "Il piano paesaggistico alla prova del governo del territorio: verso un modello di pianificazione regionale integrata." CRIOS, no. 16 (October 2018): 65–76. http://dx.doi.org/10.3280/crios2018-016006.

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Poli, Irene, and Chiara Ravagnan. "La rigenerazione urbana nel Piano Regolatore Generale di Roma. Tra attuazione e innovazione." Ciudades, no. 20 (September 28, 2017): 135–53. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.20.2017.19.

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Abstract:
Nell’ambito delle riflessioni sulla rigenerazione urbana, i fronti avanzati del dibattito disciplinare internazionale si fanno portatori di nuovi riferimenti significativi inerenti sia questioni endogene agli approcci disciplinari, sia tematiche collegate al cambiamento globale del contesto ambientale, socio-economico e culturale. Il PRG di Roma (2008) ha avviato la sperimentazione di una strategia complessiva di rigenerazione. Nel quadro di questa strategia, i «Programmi integrati» si distinguono per il carattere partenariale e l’approccio complesso alla costruzione della città pubblica. La limitata sperimentazione di questi strumenti apre tuttavia la strada anche ad altre pratiche per la rigenerazione resiliente dei “beni comuni” attraverso modalità innovative.
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Anello, Francesca. "Lettura e Composizione Integrate Cooperative nella Didattica a Distanza: esaminare gli Effetti su Studenti Universitari." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2022): 23–38. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13934.

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Abstract:
Per promuovere negli studenti la scrittura come attività consapevole e sistematica per lo studio può risultare efficace il Cooperative Integrated Reading and Composition (CIRC) Model, che si concentra sulla padronanza combinata di strategie di comprensione e di composizione. In rapporto essenziale con la lettura, la co-costruzione di testi stimola gli studenti a esercitare molteplici capacità: analizzare e sintetizzare, immaginare e anticipare, scegliere e selezionare, integrare e elaborare, organizzare i contenuti riguardo a situazioni comunicative e destinatari diversi. Nel presente contributo l'esercizio delle abilità di leggere e comporre testi è stato indagato su un gruppo di studenti universitari che si preparano a diventare maestri. Il programma CIRC è stato applicato in un insegnamento a distanza. Il duplice obiettivo del progetto è stato di facilitare in 285 soggetti lo studio individuale attraverso la scrittura condivisa e di accrescere in loro la consapevolezza d'uso della tecnica nelle classi di scuola primaria. Pur rimanendo su un piano esperienziale, che fornisce dati non generalizzabili, l'attuazione del progetto ha consentito di precisare l'adeguatezza delle procedure utilizzate.
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Scerbo, Alberto. "L’infinita vanità del tutto. Sul politico e giuridico nel pensiero di Leopardi." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (May 2019): 389–407. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819836663.

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Abstract:
L’approfondimento del rapporto duale tra natura e ragione, da cui origina la relazione tra poesia e filosofia, costituisce il viatico per un’indagine riguardante il pensiero di Leopardi in ordine al problema politico e giuridico. Premesso, così, lo scarto esistente tra stato di natura e stato di società, si analizzano le diverse forme sociali, all’interno di un discorso che propone il confronto critico tra antichità e modernità e senza discostarsi dal disegno della storia. Nella consapevolezza di ricondurre il tema politico ad una dimensione di autenticità, in cui la ragione sia integrata dalla natura, si procede poi ad una riflessione sulle forme di governo, distinguendo tra piano teoretico e piano storico. La scientificità propria della modernità detta l’atteggiamento di fondo leopardiano nei confronti del diritto e motiva la messa in discussione dell’esistenza della legge naturale, ma anche la valutazione mitica dell’idea di giustizia. L’approccio venato da un sostanziale realismo materialistico impedisce di ricercare significati profondi nelle dinamiche giuridiche e finisce per connettere l’efficacia del diritto al mero egoismo individualistico. Si rimarcano i limiti insuperabili nel funzionamento del diritto, sia di tipo funzionale che strutturale, e si rileva la distanza del fenomeno giuridico dal mondo della natura, con quanto ne consegue su ogni eventuale aspirazione all’universalità.
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Pagnoncelli, Davide, and Maria Elisabetta Ledda. "Un’esperienza di scambi di trattamenti energetici con la TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®." Scienze Biofisiche 2, no. 1 (June 2021): 1–10. http://dx.doi.org/10.48274/ibi10.

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Abstract:
Obbiettivo di questo articolo è quello di evidenziare l’efficacia terapeutica della TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®, a seguito di trattamenti Bioenergetici, fornendone conferma sperimentale, a seguito dell’esperienza diretta dei due autori del presente articolo. Si può quindi inquadrare tale Metodo, a pieno diritto, come un trattamento di Medicina Complementare che va ad inserirsi in quella che è la Nuova Medicina: La Medicina Integrata Informazionale – MII
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Urbani, Paolo. "L'edilizia abitativa tra piano e mercato. I programmi integrati di promozione di edilizia residenziale e di riqualificazione urbana." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (June 2010): 89–105. http://dx.doi.org/10.3280/ded2009-001006.

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Poulin-Charronnat, Bénédicte, Emmanuel Bigand, and Stefan Koelsch. "Processing of Musical Syntax Tonic versus Subdominant: An Event-related Potential Study." Journal of Cognitive Neuroscience 18, no. 9 (September 2006): 1545–54. http://dx.doi.org/10.1162/jocn.2006.18.9.1545.

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Abstract:
The present study investigates the effect of a change in syntactic-like musical function on event-related brain potentials (ERPs). Eight-chord piano sequences were presented to musically expert and novice listeners. Instructed to watch a movie and to ignore the musical sequences, the participants had to react when a chord was played with a different instrument than the piano. Participants were not informed that the relevant manipulation was the musical function of the last chord (target) of the sequences. The target chord acted either as a syntactically stable tonic chord (i.e., a C major chord in the key of C major) or as a less syntactically stable subdominant chord (i.e., a C major chord in the key of G major). The critical aspect of the results related to the impact such a manipulation had on the ERPs. An N5-like frontal negative component was found to be larger for subdominant than for tonic chords and attained significance only in musically expert listeners. These findings suggest that the subdominant chord is more difficult to integrate with the previous context than the tonic chord (as indexing by the observed N5) and that the processing of a small change in musical function occurs in an automatic way in musically expert listeners. The present results are discussed in relation to previous studies investigating harmonic violations with ERPs.
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Carbonari, L., F. Galli, and L. Tazza. "Team dell'accesso vascolare: modelli organizzativi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 1 (January 24, 2018): 2–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1105.

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Abstract:
Il nefrologo, che si confronta con tutti i problemi inerenti all'insufficienza renale, è anche da sempre principale gestore della terapia emodialitica. Per tale motivo tocca al nefrologo, in prima istanza, occuparsi dell'accesso vascolare disponendone l'allestimento, la sorveglianza e la manutenzione a garanzia della possibilità di effettuare il trattamento sostitutivo. Rispetto a quanto avviene in altri paesi, in Italia l'attività dell'accesso non è ad oggi standardizzata né strutturata; ciascun centro dialisi si organizza in funzione delle capacità dei nefrologi ivi operanti e delle collaborazioni di altri specialisti presenti nell'ospedale, spesso senza un percorso strutturato e con modalità di intervento per lo più fondate sulla disponibilità personale e sul volontarismo. Partendo dalla storia dell'accesso vascolare in Italia, abbiamo individuato tre tipologie organizzative che correlano, da un lato, con il contesto storico in cui sono sorte e, dall'altro, con il progresso, in termini di dispositivi medici e competenze specialistiche, che ha via via modificato i comportamenti. Il modello organizzativo “primordiale” vede il nefrologo confezionare e correggere personalmente gli accessi disponibili in quell'epoca. Nel modello polispecialistico, che nasce successivamente, il nefrologo inizia a delegare ad alti specialisti, più competenti sul versante tecnico, singole fasi del lavoro; resta colui che inizia il percorso e detta i tempi ma perde, talora, il controllo della gestione complessiva. Nel modello strutturale integrato, ideale ma non ancora integralmente realizzabile, il chirurgo dedicato all'accesso dialitico ed il radiologo interventista interagiscono da vicino con il nefrologo, che funge da regista, coordinatore e amministratore di tutto il processo di gestione dell'accesso vascolare. La formazione culturale specifica e necessaria e la conoscenza del programma terapeutico complessivo sono condivise dal team dell'accesso. In tale modello integrato dovrebbero essere trovate soluzioni perché anche la responsabilità professionale ed il rimborso amministrativo risultino bene “integrate” tra i vari specialisti ed operatori sanitari che partecipano all'attività. Il rimborso a D.R.G. com'è attualmente regolato presenta incongruenze e può produrre effetti contrari alla migliore cura del paziente. Le Aziende ospedaliere attualmente non riservano all'accesso vascolare, parte irrinunciabile della terapia dialitica, l'attenzione necessaria e non comprendono come una corretta gestione del problema, fondata su percorsi organizzati, migliori la qualità di vita del paziente e contenga il costo assistenziale della dialisi. La gestione complessiva dell'accesso vascolare dialitico non può più fondarsi, attualmente, solo sulla “buona volontà” del nefrologo dializzatore, ma richiede regole strutturali. Pertanto andrebbero definite le motivazioni professionali mediante l'attribuzione di precisi compiti, con lo scopo di meglio identificare e minimizzare il “rischio organizzativo”. L'individuazione di meccanismi economico-organizzativi-normativi che privilegino anzitutto l'ottenimento del risultato e, a seguire, che premino il lavoro di tutta la squadra che l'ha generato è la condizione prima per creare il modello integrato. è più che mai tempo che l'accesso vascolare entri a pieno titolo nel sistema qualità della dialisi e per farlo, a nostro avviso, il modello organizzativo integrato è l'unica soluzione possibile.
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Peraboni, Carlo. "Progetti di reti ecologiche. I temi dell'attuazione nei piani comunali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 90–101. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058011.

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Abstract:
A partire dagli indirizzi di programmazione della Rer della Lombardia e attraverso i progetti di Rete ecologica e Rete Verde della Provincia di Mantova e del BioBaM (Biodiversitŕ nel Basso Mantovano), il contributo analizza le modalitŕ di valorizzazione fondate sulla biodiversitŕ, di coinvolgimento delle risorse per salvaguardare specie animali e vegetali presenti nelle aree rurali, dalla scala territoriale alla scala locale. Lo strumento di analisi della ‘carta delle idoneitŕ ambientali' e la costruzione di un ‘atlante degli spazi aperti' contribuiscono a sviluppare modelli interpretativi contestuali e pertinenti, capaci di cogliere le specifi citŕ del territorio e soprattutto dello spazio non costruito, da valorizzare e progettare in maniera multifunzionale e integrata nei Piani di Governo del Territorio, come nei comuni mantovani di Sermide e Felonica.
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Palheta, Sandreani da Silva, Géssica Vasconcelos da Silva, and Thiago Mendes de Lima. "Reabilitação dental com retentor intrarradicular - relato de caso clínico." Research, Society and Development 10, no. 14 (October 24, 2021): e52101421845. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v10i14.21845.

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Abstract:
Objetivo: O presente estudo relata um caso clínico de reabilitação do incisivo central superior esquerdo com uso de retentor intrarradicular pino de fibra de vidro, utilizando a técnica do pino anatômico com resina composta. Metodologia: Trara-se de um relato de caso clínico de cunho analítico descritivo (Pereira et al., 2018), realizado na clínica odontológica do CEUNI-Fametro, na disciplina de estágio supervisionado em Clínica Integrada II. Relato de caso clínico: A paciente melanoderma, R. R, de 43 anos, procurou atendimento, tendo como queixa principal o comprometimento da aparência estética do dente 21; relatou que comprometia seu sorriso e o incomodo. Nos exames clínico e radiográfico observou-se extensa destruição coronária e tratamento endodôntico insatisfatório. Foi planejado e realizado o retratamento endodôntico e a reabilitação com uso de retentor pré-fabricado pino de fibra de vidro. O pino de fibra de vidro foi condicionado com ácido fosfórico para limpeza da superfície, lavado com spray de ar e água, feito a secagem, preparado com silano, sistema adesivo e fotopolimerização. A resina composta foi depositada sobre o pino, levando ao conduto este lubrificado com gel hidrossolúvel, fazendo movimento de inserção e remoção, modelando o formato do conduto radicular. O cimento resinoso utilizado foi autoadesivo dual. A restauração da coroa clínica com resina composta com a técnica direta utilizando o protocolo de preparo para faceta e estratificação de cor. Considerações finais: O uso do pino de fibra de vidro mostrou-se uma alternativa eficaz na reabilitação do dente, favorecendo a estética da paciente, obtendo um resultado satisfatório.
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Cristiano, Silvio. "L'approccio sistemico eMergetico. Prospettive per una valutazione integrata della sostenibilità di progetti civili e piani urbani." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 71 (December 2019): 149–72. http://dx.doi.org/10.3280/riv2018-071008.

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Rey-Schirr, Catherine. "Las actividades del Comité Internacional de la Cruz Roja en el subcontinente indio en los primeros años tras la partición (1947–1949)." Revista Internacional de la Cruz Roja 23, no. 146 (June 1998): 291–319. http://dx.doi.org/10.1017/s0250569x00018434.

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Abstract:
En 1945, al terminar la Segunda Guerra Mundial, el Gobierno británico manifestó clararnente su intención de conceder la independencia a la India.A partir de entonces, el conflicto entre los ingleses y los nacionalistas indios pasó a segundo piano, a medida que se iba acentuando el antagonismo entre hindúes y musulmanes. Los primeros, reunidos en el Partido del Congreso dirigido por Yawaharlal Nehru, deseaban mantener la unidad de la India y formar un gobierno integrado por representantes de ambas comunidades. Los segundos, agrupados en torno a la Liga Musulmana presidida por Muhammad Alí Yinnah, exigían la creación de un Estado musulmán separado: Pakistán. La problemática era tanto más complicada cuanto que los aproximadamente trescientos millones de hindúes, seis millones de sikhs y cien millones de musulmanes que poblaban la India en aquella época no ocupaban zonas claramente delimitadas, particularmente en los territorios de Penjab y de Bengala, donde la población era mixta.
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Pereira, Roseane Lima, Franklin Barbosa Da Silva, Rafael Saulo Santos Barbosa, Carolina Rocha Augusto, and Joyce de Figueiredo Meira. "Remoção de retentor intrarradicular com auxílio de microscopia: relato de caso." Revista Eletrônica Acervo Odontológico 2 (October 15, 2020): e5170. http://dx.doi.org/10.25248/reaodonto.e5170.2020.

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Abstract:
O objetivo deste estudo é relatar um caso clínico de remoção de um pino pré-fabricado rosqueável metálico com auxílio de magnificação por microscópio e uso de ultrassom. Paciente de 47 anos, gênero feminino, compareceu à clínica de odontologia queixando-se da insatisfação com seu sorriso. Durante a anamnese observou-se que as restaurações nos dentes 44, 45, 46 e 47 apresentavam-se insatisfatórias. Nos exames radiográficos foi possível observar lesão periapical nos dentes 44 e 47, presença de tratamentos endodônticos insatisfatórios no 44, 45, 46 e 47, e a presença de retentores intrarradiculares metálicos em todos os dentes citados. A partir dos exames, planejou-se a remoção do pino pré-fabricado do dente 45. O processo de remoção iniciou-se com isolamento absoluto e remoção do material restaurador, em seguida, com auxílio de um microscópio óptico para magnificação do campo, foi realizada a técnica de sistema integrado e simultâneo de ultrassom, em que utiliza-se duas pontas de ultrassom em vibrações opostas sobre o retentor. Após sequências de aplicação da técnica houve fratura da película de cimento e o pino foi removido. Assim, a associação da magnificação proporcionada pelo microscópio e a vibração do ultrassom foram resolutivos, pois ofereceram melhor acuidade visual e segurança no procedimento.
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Cossiri, Angela, and Giulia Messere. "Il cibo dalla Costituzione alle pratiche educative nel quadro delle politiche per la sostenibilità." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001001.

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Abstract:
Il cibo, anche a seguito di recenti contenziosi, sta assumendo sempre più una rilevanza costituzionalistica. Oltre a tutelare il diritto al sostentamento, la Costituzione ne presidia la libertà di scelta, che trova ancoraggio nelle libertà personali, di coscienza e religiosa. Il cibo è altresì connesso al diritto alla salute: da questo punto di vista, emerge il problema costituzionale del costo del cibo salubre, che non dovrebbe produrre disuguaglianze. Le questioni vanno inquadrate considerando i diritti delle generazioni future, a cui l'attuale comunità sociale è legata dal dovere di solidarietà. In questo contesto, si colloca l'educazione alimentare, riconosciuta nei programmi dell'Agenda 2030 dell'ONU e nelle Linee Guida per l'Educazione Alimentare del MIUR, in cui prende forma un'idea di azione globale integrata fra tutti i soggetti chiamati a promuovere corrette abitudini sul cibo. Tuttavia, su questo versante, recenti studi hanno evidenziato alcune debolezze nella cooperazione per programmi comuni e unitari verso un'educazione alimentare promossa sul piano nazionale.
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Panganiban, Teejay D., John Gabriel G. Contreras, Kenneth D. Malabanan, and Jen Patrice A. Sayas. "The Effects of Integrating E-Media Piano in Teaching Music." International Journal of Applied Science 1, no. 2 (December 31, 2018): p117. http://dx.doi.org/10.30560/ijas.v1n2p117.

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Abstract:
Historically, schools, universities and adult education providers have used a “lecture-based” teaching model. This approach to learning was developed during the industrial age, some two centuries ago. The concept is for students to sit passively in rows of chairs or tables all facing the presenter, who usually resides at a lectern. A lecture is a “one-to-many” form of communication, involving little or no audience participation. It is authoritarian, by nature. For an information dump a lecture works fine. The development of engaging lecture activities requires a significant amount of instructor preparation and limits the time available to provide traditional lectures. However, the positive results of this study suggest the need for a restructuring of the plain classroom lecture to incorporate more engaging lectures to improve both the qualitative experiences and performance levels of students. Due to the fast changing society and modernization, there is also change in interest of the students learning styles, so the researchers conducted a study about the effect of educational software in teaching music. This research determined the effects of integrating e-media piano in teaching music at Santiago National High School. Specifically, it dealt with the following: the pretest result of the control and experimental group, the post-test of the two groups; and the significant difference between the pretest and posttest results of the two groups. The input of the study was determined by administering the researcher-made test which is the principal tool for gathering the needed data. The gathered data underwent statistical treatments such as mean, standard deviation, t-test for independent means and t-test for dependent means. A pretest was administered from the two study groups before the conduct of the experiment; this is to determine if the groups were equally comparable in terms of intellectual ability. The validated and reliability teacher-made test is composed of twenty-five (25) items. This covered topics about the different elements of music such as melody, tempo, dynamics, rhythm, pitch, harmony, texture, and timbre. Moreover, both groups were given posttest after the experimental period had been conducted. The same 25 multiple choice item tests was given to the experimental and control group to find out if the use of E- Media piano software had an effect to the students’ performance in music. Nevertheless, the latter was superior than the former. Thus, the effectiveness of E-media is notable, enhancing the learners’ capacity for acquisition and retention of information. The integration of e-media piano software to traditional classroom instruction may be encouraged. Educational software specifically designed to fit the learning objectives can be used as motivation, enrichment activity, and as an assessment tool to classroom instruction. The active participation and interest that educational software may provide to the teaching and learning process should be exploited. Educational software made and developed appropriately to the level of the learners may be adopted not only in music but in the other components of M.A.P.E.H as well. Other strategies which may integrate other trends articulated with the interest of today’s learners may also be adapted as exposing students to modernized school can achieve a quality education and can produce lifelong learning.
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Severo, Patrícia Inês Chaves, Marcelo Totti, João Ferlini-Filho, Regis Burmeister Dos Santos, Simone Bonato Luisi, Maria Carolina Guilherme Erhardt, and Fábio Herrmann Coelho-de-Souza. "ABORDAGEM INTEGRADA DE UM INCISIVO CENTRAL TRAUMATIZADO – RELATO DE CASO CLÍNICO." Revista da Faculdade de Odontologia de Porto Alegre 59, no. 1 (October 15, 2018): 6–10. http://dx.doi.org/10.22456/2177-0018.54903.

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Abstract:
OBJETIVO: O traumatismo alvéolo-dentário pode provocar uma série de consequências às estruturas coronária, radicular e tecidos adjacentes, estando na dependência das características do trauma. O objetivo do presente trabalho é apresentar um caso clínico de traumatismo com envolvimento endodôntico atípico seguido de reconstrução direta de resina composta associada a retentor intracanal estético. RELATO DE CASO: Paciente de 12 anos compareceu à clínica odontológica com sequelas de trauma recente nos dentes 21 e 22, sendo o 22 restaurado previamente de forma deficiente e o 21 com amplo comprometimento coronário e necessidade de tratamento endodôntico. O dente 21 apresentava 2 canais atípicos, mal formação corono-radicular e possível conduto lateral ou perfuração mesial. Após terapia endodôntica com obturação dos 2 canais e da perfuração ou canal lateral, foi cimentado um pino de fibra de vidro no canal principal seguido de reconstrução direta com resina composta. CONSIDERAÇÕES FINAIS: Através do planejamento proposto, obteve-se êxito na reabilitação do paciente, proporcionando a este saúde, forma, função e estética de modo conservador.
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Pontrandolfi, Antonella. "Sistema agroalimentare e sostenibilitŕ ambientale: scenari e sfide." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (January 2013): 91–110. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002006.

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Abstract:
La sostenibilitŕ ambientale č un concetto da sviluppare maggiormente nel settore agroalimentare per le implicazioni su suolo, acqua e biodiversitŕ e per l'impatto ambientale della produzione agroindustriale. Per aumentare il livello di sostenibilitŕ appare importante applicare un nuovo approccio, territoriale e di filiera e va an- che considerata la coerenza con gli obiettivi di sicurezza alimentare e gli effetti dei cambiamenti climatici, cioč la sfida per il settore agroalimentare č assicurare un adeguato livello produttivo incidendo perň sul grado generale di sostenibilitŕ e l'autore ritiene che questo possa avvenire adottando approcci e strumenti pianificatori integrati che considerino tutte le fasi del processo produttivo lungo le filiere e nei piani di settore dell'agroalimentare.
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Hildt, Eduardo, Patricio Miguel Mac Donagh, Francisco Ferrando Somma, Diego Alegranza, and Daniel Durán. "PRODUCTIVIDAD DE UN HARVESTER EN RALEOS DE PLANTACIONES DE PINOS EN EL NORESTE ARGENTINO." Ciência Florestal 28, no. 4 (December 16, 2018): 1627. http://dx.doi.org/10.5902/1980509835128.

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Abstract:
Se analizó la productividad de segundos y terceros raleos en plantaciones de Pinus taeda y Pinus elliottii var. elliottii x Pinus caribaea var. hondurensis realizados con harvesters de ruedas en el Noreste Argentino. Los árboles cosechados en los segundos raleos presentaron un volumen medio de 0,43 m³ para Pinus taeda de 12 años y 0,36 m³ para pino hibrido de 10 años, mientras que en los terceros raleos este valor fue de 0,71 m³ para Pinus taeda de 13 años y 0,75 m³ para pino hibrido de 15 años respectivamente. Se desarrollaron modelos de tiempos parciales para cada una de las actividades que componen el ciclo operacional y se determinó la influencia del tipo de raleo, especie cosechada, número de productos elaborados, volumen de los árboles y forma de volteo, sobre el tiempo insumido por cada actividad. Los modelos ajustados fueron integrados en un modelo de productividad efectiva consiguiéndose un coeficiente de determinación ajustado R2 Aj de 0,61. El volumen de los árboles resultó significativo para explicar la duración de todas las actividades evaluadas, siendo especialmente determinante en el volteo de los árboles, su desrame y trozado. El tipo de raleo afectó al tiempo de ubicación, mientras que la especie afectó al tiempo de desrame y trozado. La elaboración de hasta tres productos diferentes requirió un mayor tiempo destinado al desrame y trozado. Ocurrió un aumento de la cantidad de productos cuando se realizaron terceros raleos sobre pino hibrido, respecto Pinus taeda.
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Siscaro, Gaetano. "La gestione della lotta ecosostenibile contro i fitofagi dannosi: il caso della Tignola del pomodoro." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA22—DECA28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.82.

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Abstract:
La Tignola del pomodoro Tuta absoluta, fitofago invasivo di primario interesse economico in Italia, può infestare le piante di pomodoro durante tutto il ciclo di produzione. Specie di origine neotropicale, è da molti anni presente in Sud America e a partire dal 2006 si è rapidamente insediata anche nel bacino del Mediterraneo. Più di recente la sua diusione ha interessato l’Africa e l’Eurasia divenendo una seria minaccia per la produzione di pomodoro a livello globale sia in serra che in pieno campo. Vengono illustrate le più significative strategie di controllo integrato (IPM) che comprendono l’adozione di misure di prevenzione, strumenti di monitoraggio e metodi di controllo sostenibile a ridotto impatto eco-tossicologico. In serra, queste strategie possono essere adottate sia prima del trapianto (rimozione dei residui colturali, tecniche igienico-sanitarie, utilizzo di reti anti-insetto) che dopo (uso di feromoni, protezione e potenziamento dei nemici naturali indigeni, applicazioni razionali di insetticidi e bioinsetticidi). Tra le applicazioni di controllo biologico, vengono illustrati e discussi il ruolo del miride predatore Nesidiocoris tenuis e le tecniche per la sua valorizzazione.
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Нrebeniuk, Nataliіa. "F. Schubert’s last Piano Sonatas in the aspect of his song-like thinking." Aspects of Historical Musicology 21, no. 21 (March 10, 2020): 150–63. http://dx.doi.org/10.34064/khnum2-21.10.

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Abstract:
Background. Close relationships to a song is one of the constants of F. Schubert’s individual thinking. As it embraces all the genre spheres in composer’s heritage, it acquires a universal status, resulting in interchange of author’s findings in chamber-vocal and instrumental works, particularly piano ones. The researchers reveal influence of songs in non-song works by F. Schubert on two main levels: intonationally-thematical and structural. This raised a question about premises, which had created conducive conditions for integration of compositional principles, characteristic for songs and instrumental works by F. Schubert. This question is regarded on the example of three last Piano Sonatas by F. Schubert. Having been written in proximity to composer’s death, they demonstrated unity of composer’s style, achieved by him by integrating his innovations in song and instrumental genres into a unity of the highest degree. Objectives and methodology. The goal of the given article is to study the structure of selected songs by F. Schubert, marked by throughout dramatic development, and to reveal their influence on composer’s last piano sonatas. In order to achieve these goals, compositionally-dramaturgical and comparative methods of analysis were used. Theoretical preconditions. As a reference point for studying of influence of F. Schubert’s songs on his instrumental works, we might consider an article by V. Donadze (1940). In this research author for the first time formulated a view on composer’s song lyricism not only as on central element of his heritage, but also as on a factor, penetrating and uniting all the genres, in which the composer had worked. Thus, concept “song-like symphonism” entered musicological lexicon. The fruitful idea about song-like thinking of F. Schubert found rich development in numerous works of researchers of next generations and keeps its relevance up to nowadays. Results. Even in the one of the very first masterpieces of a song – “Gretchen am Spinnrade” – the author creates unique composition, organized by a circular symbol, borrowed from J. W. Goethe’s text. Using couplet structure as a foundation, F. Schubert creates the structure in a way, creating illusion of constant returning to the same thought, state, temporal dimension. The first parts of every couplet repeat, the second ones – integrate into a discrete, although definitively heading to a culmination, line of development. Thus, double musical time emerges simultaneously cyclical and founded on an attempt to achieve a goal. In the sonata Allegri, regarded in this article, the same phenomenon is revealed in interaction of classical algorithm of composition and functional peculiarities of recapitulations, which are transformed into variants of exposition. As an example of combination of couplet-born repetitions with throughout development we may name song “Morgengruss” from “Die schöne Müllerin”. The same method of stages in the exposition and recapitulation can be found in sonata Allegro of Sonata in C Minor. Polythematic strophic structure with throughout development is regarded on example of “Kriegers Ahnung” (lyricist Ludwig Rellstab) from “Der Schwanengesang”, which is compared to Andante from the before mentioned Sonata. Special attention is drawn to the cases in which cyclical features, characteristic for F. Schubert’s songs, find their way into sonata expositions and recapitulations. In the first movement of Sonata in B-flat Major these chapters of musical structures consist of three quite protracted episodes, which might be identified as first subject, second subject and codetta, respectively. Each of these episodes has its own key, image and logic of compositionally-dramaturgic process, while being marked by exhaustion of saying, which approximates the whole to a song cycle. The logic governing the succession of the episodes is founded not on causation (like in classical sonata expositions and recapitulations), but on the principles of switching from one lyrical state to another. The same patterns of structure are conspicuous in exposition and recapitulation of the first movement of Sonata in C Minor, in which the first section is marked by throughout development, the second one is a theme with two different variations, and the third one, the one recreating the process of rumination, with long pauses and fermatas, interrupting graduality of the movement, is founded on the contrast between playful and lyrical states. The outer movements of Sonata in A Major consist of several episodes. The first subject in ternary form has contrasting middle section; quite uncommon for F. Schubert linking episode dilates so much its function of “transition” is almost lost; enormous second subject eclipses the codetta in every section; it is an unique world, a palette of moods, images, musical events. Conclusions. Innovativity, characteristic for F. Schubert in the field of Romantic song, reveals itself not only in the spheres of images and emotions, musical language, interaction between vocal melody and piano part, but also in the organization of a structure. This allowed to re-evaluate means of organization of compositionally-dramaturgic process in piano sonatas by the composer as in the genre of instrumental music. While in the songs and song cycles these principles of structure were closely connected to extra-musical content, conditioned by it, in instrumental works, specifically, in piano sonatas, they became a feature of the musical content, immanent for music. This particularly helps to explain, why is it possible to use these principles without song-like intonations, usual for them. By the same token, even in this “isolated” variant they remind of their song origin, so songs and song cycles by F. Schubert become a “program” of his piano sonatas and works in another instrumental genres, in a similar fashion to opera, which has become crucial source for development of classical symphony.
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Frau, Tiziana, Milena Milani, Amanda Jones, and Dafna Lender. "Verso la costruzione di un legame affettivo. Il trattamento integrato della Theraplay e della psicoterapia Diadica evolutiva in caso di affido e adozione." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 9–24. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14081.

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Abstract:
I minori che entrano nel percorso di affido e adozione si trovano a dover affrontare la rottura del primo legame affettivo con la loro famiglia d'origine e l'inizio di un nuovo legame con quello dei genitori adottivi. In molti casi i minori prima di essere adottati, hanno inoltre transitato in diverse case famiglie, e/o sono passati da una o più esperienze di affido. In generale a una iniziale fase di "buon adattamento" del bambino seguono momenti di forte crisi (Brodzinsky et al., 1990). Alla luce di questo, i percorsi e i programmi rivolti alla tutela del minore e delle famiglie devono assumere dei metodi per la valutazione delle competenze genitoriali e la scelta di programmi di supporto e trattamento che siano rivolti alla relazione (Steele et al., 2003), alla costruzione dei legami affettivi (Hill & Schore, 2015), e informati sugli esiti del trauma (Porges, 2004), per evitare il ripetersi di esperienze dalla valenza abbandonica e traumatica per il minore stesso. L'obiettivo del presente articolo è quello di introdurre la Theraplay (Booth & Jernberg, 2010) e la Terapia diadica dello sviluppo, DDP (Huges, 2007; Huges et al., 2019) come piani di trattamento integrabili fra di loro, nelle diverse fasi del processo adottivo, che promuovono la connessione e il suo recupero a fronte di rotture nella relazione genitore bambino, attraverso sedute alternate di gioco strutturate, di dialogo, in un clima comunicativo di tipo affettivo e riflessivo basato sulla giocosità, amorevolezza, accettazione ed empatia e curiosità fra le parti (Lender, et al., 2005).
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Vargas Portillo, Patricia. "Castelló-Martínez, A. y Pino-Romero, C. (2019). De la publicidad a la comunicación persuasiva integrada: estrategia y empatía." Revista de Comunicación 20, no. 1 (March 8, 2021): 290–91. http://dx.doi.org/10.26441/rc20.1-2021-r3.

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Abstract:
La monografía que es objeto de reseña representa una obra ciertamente apasionante en toda su extensión tanto en contenido como en perspectiva. No debe de pasar desapercibida la rúbrica de la misma que finaliza con dos términos: estrategia y empatía. Como las autoras disponen, la comunicación persuasiva se erige en la suma de la comunicación estratégica y la comunicación empática. En la obra se busca saber hacia dónde va la publicidad que, dicho sea de paso, como se establece en la misma, debe evolucionar a la Comunicación Persuasiva Integrada (CPI). Esta última es abordada desde un enfoque estratégico, dejando a un lado las tácticas. Debemos reparar, en efecto, que estamos en una etapa de profundos y numerosos cambios –desempeñando un importante papel las nuevas tecnologías- que inciden sobre la comunicación con carácter general y la publicidad de manera particular.
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Reina, Placido. "Impiego di agenti biologici e mezzi biotecnici nella lotta contro gli insetti dannosi." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA17—DECA21. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.81.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi decenni, la difesa dai parassiti animali si è progressivamente orientata verso tecniche di difesa integrata, limitando l’uso del controllo chimico a vantaggio di tecniche di lotta alternative preferendo, laddove possibile, l’impiego di agenti e mezzi biologici. Alla luce delle acquisizioni scientifiche in campo nutrizionistico e soprattutto a seguito di una maggiore consapevolezza sociale, il mercato si sta sempre più orientando verso produzioni ortofrutticole con ridotta presenza di residui chimici. Ciò ha pertanto promosso la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti fitosanitari ecaci ma con un profilo eco-tossicologico più favorevole. Largo impiego trovano formulati insetticidi basati su estratti vegetali e formulati microbiologici. Anche i feromoni sessuali si impiegano ampiamente sia in pieno campo che in coltura protetta (confusione e disorientamento sessuale), così come le tecniche di “attract & kill” che sfruttano l’azione attrattiva di esche alimentari; inoltre, si registra anche l'uso di antagonisti naturali (artropodi e nematodi). Si riportano alcuni esempi di applicazioni in Sicilia di tecniche ecosostenibili di difesa su vite e su colture ortive protette.
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Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, I. Ferrea, G. Garrone, I. Gorni, A. Ilariucci, and M. Terrile. "Tomografia computerizzata e risonanza magnetica nella patologia del distretto testa-collo." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2 (April 1996): 193–212. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900207.

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Abstract:
Scopo del lavoro è quello di razionalizzare l'utilizzo ed ottiminizzare i parametri TC e RM nello studio del distretto testa-collo e di valutare correttamente la complessa geografia della regione. I protocolli iniziali di esame sono stati selezionati sulla base delle informazioni della recente letteratura, adattandoli alle apparecchiature a disposizione. Nella interpretazione delle immagini è stata utilizzata una impostazione anatomo-topografica che si fonda preliminarmente sulla suddivisione del distretto testa-collo in due regioni sopra- e sottoidea e successivamente sulla individuazione di diversi spazi fasciali nell'ambito delle due regioni, sottesi dagli sdoppiamenti dei foglietti della fascia cervicale profonda, che convergono sull'osso ioide. Tali spazi fasciali sono dettagliatamente analizzati da queste metodiche, dal momenta che ben si prestano ad uno studio effettuato secondo piani assiali. Il ricorso alla TC e alla RM è giustificato dai fini rilievi anatomici ottenibili, specie per quanto riguarda l'analisi degli spazi fasciali profondi, occulti all'esame clinico e all'endoscopia. Le informazioni integrate istopatogiche ed anatomo-topografiche consentono una diagnosi precisa di sede, estensione e natura, finalizzate alla pianificazione di un corretto approccio terapeutico.
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Menesini, Ersilia, Elisa Corbo, and Annalaura Nocentini. "LA PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO A SCUOLA. UN APPROCCIO A MOLTEPLICI LIVELLI." Media Education 10, no. 2 (December 15, 2019): 160–80. http://dx.doi.org/10.36253/me-8841.

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Abstract:
Il contributo propone la definizione di un modello a molteplici livelli per la prevenzione e l’intervento sul cyberbullismo, che include il piano della promozione della salute, della prevenzione di comportamenti a rischio (universale, selettiva e indicata), del trattamento dei potenziali disturbi conseguenti, fino alla riabilitazione. Dopo l’approfondimento della definizione del fenomeno del cyberbullismo e del quadro teorico attuale volto alla spiegazione del fenomeno, il contributo analizza la letteratura internazionale e nazionale sugli interventi evidence-based di prevenzione del fenomeno. In accordo al modello a molteplici livelli, il contributo mostrerà come interventi di prevenzione universale siano efficaci solo in alcuni casi e solo per alcuni bambini e adolescenti, mentre per altre situazioni di maggior rischio necessitino interventi più consistenti e continuativi nel tempo e con componenti specifiche. In the current article the definition of a multi-tired model for the prevention of cyberbullying is proposed. This model includes the level of health promotion, the level of prevention differentiated in universal, selective and indicated prevention, the level of treatment of possible consequent problem behaviors or symptoms, and finally the level of rehabilitation. Starting with an updated review of the literature about the definition of cyberbullying and about the theoretical models of explanation, the article will focus on the issue of evidence-based interventions at an international and national level. According to a multi-tired approach, the moderators of the efficacy of the main universal intervention will be analysed, stressing the need to integrate more intensive and individualized interventions.
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Pessina, Adriano. "La questione del metodo nella prospettiva della bioetica di stampo personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 317–27. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.646.

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Abstract:
L’Autore affronta la questione del metodo nella prospettiva personalista. Dopo aver chiarito che non esiste un metodo specifico della bioetica, se non nel senso che la bioetica non fa altro che assumere il metodo di indagine che è specifico della riflessione etica dalla quale dipende, l’Autore sottolinea che l’originalità della bioetica rispetto all’etica sta nell’insieme dei contenuti che essa affronta, ossia azioni e processi mediati dalla conoscenza scientifica e dalla prassi tecnologica. In particolare, viene proposta una riflessione su come è articolato il metodo triangolare proposto da Elio Sgreccia nel suo noto Manuale di Bioetica. Questo metodo si distingue dal proceduralismo di altre prospettive, sia per la sua connotazione contenutistica, che ha il suo perno in una concezione sostanzialistica della persona umana, sia per la sua struttura critica o dialettica. Nella connessione tra il dato medico-scientifico, il dato antropologico e il momento etico emerge il significato analogo della verità, concetto non confinato soltanto nel campo delle scienze sperimentali ma efficace anche sul piano etico. In tal senso, la bioetica emerge come una disciplina che si costituisce attraverso un percorso (il itriangolo) che ha il suo esito laddove il giudizio di coscienza è formulato in base alle verità acquisite ed integrate, in base ai diversi beni messi in gioco. Il momento prescrittivo, quello decisivo dell’indagine bioetica, non è assimilabile ad una pura deduzione dai principi morali ma si costituisce all’interno di un complesso itinerario teorico che tiene conto dei diversi approcci alla realtà.
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González González, Marlene Verónica. "Cosecha de pino piñonero (Pinus pinea L.). Antecedentes generales y experiencia en Chile." Ciencia & Investigación Forestal 20, no. 1 (July 13, 2014): 51–68. http://dx.doi.org/10.52904/0718-4646.2014.415.

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Abstract:
Pinus pinea prospera bien en el país entre las regiones de Valparaíso y La Araucanía y es una especie multipropósito, que puede producir madera, proteger los suelos y ser integrada en combinaciones silvopastorales, que permiten la crianza o engorda de ganado dentro de las plantaciones. Sin embargo, su producto de mayor interés son sus semillas, de alto valor y demanda en el mercado internacional de los llamados frutos secos. Lo anterior motivó a INFOR a iniciar en años más recientes líneas de investigación sobre su silvicultura y manejo y a reintroducir la especie al país mediante plantaciones establecidas a partir de semilla local, colectada en antiguas parcelas de introducción de especies o pequeños bosquetes existentes en diferentes regiones del país, e importación desde Europa de colecciones de procedencias y progenies. Diversas investigaciones han sido realizadas, desde su propagación en viveros y el establecimiento de plantaciones hasta su manejo silvícola y la evaluación de su crecimiento y su producción de semillas, además de las propiedades de estas. En el presente trabajo se revisa las técnicas y la eficiencia en la cosecha de los frutos para la obtención de las semillas.
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Costumato, Lorenzo, Fabiana Scalabrini, and Andrea Bonomi Savignon. "Ideal-tipi di performance management nella pianificazione delle Aziende Sanitarie. Una prima rilevazione empirica a livello nazionale." MECOSAN, no. 117 (April 2021): 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117002.

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Abstract:
I quattro ideal-tipi di performance management (Bouckaert e Halligan, 2008) rappresentano altrettante fasi di un'evoluzione da un approccio non organico e prevalentemente focalizzato sulla rilevazione degli input (performance administration), a uno in cui il ciclo di gestione della performance e completamente integrato nei processi gestionali dell'organizzazione e interagisce con l'ambiente esterno (performance governance). Questi modelli hanno esercitato una decisa influenza sulla letteratura successiva in materia di performance management in ambito pubblico, ma sono stati solo sporadicamente indagati a livello empirico nel contesto sanitario (Halligan et al., 2012; Tenbensel e Burau, 2017). Il presente articolo fornisce un'analisi empirica dei piani della performance 2020-2022 pubblicati dalle ASL italiane, fornendo una risposta alla seguente domanda di ricerca: dopo oltre un decennio dall'adozione del D.Lgs. n. 150 del 2009, verso quale ideal-tipo di performance management sono orientate le Aziende Sanitarie Locali in Italia? Per rispondere a questa domanda, e stato definito un modello di valutazione qualitativa che consente di posizionare ogni ASL sul continuum descritto da Bouckaert e Halligan rispetto a sei ambiti di interesse specifici, frutto dell'incrocio tra quanto definito in letteratura e la normativa vigente sulla gestione del ciclo della performance, al fine di verificare se esiste una traiettoria di avanzamento delle ASL verso il modello performance governance.
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Mosa, Elena. "L’uso degli ambienti fisici e virtuali durante l’emergenza sanitaria." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 36–45. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.332.

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Abstract:
Il contributo si basa sui dati raccolti nel corso dell’indagine “Impatto della Pandemia sulle Pratiche Didattiche e Organizzative delle Scuole Italiane nell’Anno Scolastico 2020/21” condotta da Indire su un campione statisticamente rappresentativo. La survey richiama le dimensioni dei framework europei DigCompOrg e DigCompEdu, ovvero: 1) Modalità didattiche 2) Valutazione 3) Supporti e risorse per la didattica 4) Spazi, infrastrutture e tecnologie 5) Formazione continua 6) Organizzazione e leadership scolastica 7) Collaborazione e networking. Il rispondenti all’indagine sono stati 2.546 docenti variamente distribuiti sul territorio nazionale e rappresentativi della scuola primaria, secondaria di I e di II grado. Nello specifico, l’articolo intende approfondire i risultati relativi alla dimensione “spazi, infrastrutture e tecnologie” con l’obiettivo di analizzare l’uso degli spazi scolastici interni ed esterni all’edificio anche in modalità integrata e potenziata dagli ambienti on line. Come è noto, gli spazi e le infrastrutture tecnologiche hanno ricoperto un ruolo fondamentale durante la pandemia. I primi, perché sono risultati essenziali al fine di garantire il distanziamento sociale minimo nel rispetto dei provvedimenti sanitari emanati dal CTS. Le infrastrutture e le tecnologie, inoltre, si sono rivelate essere la conditio sine qua non per garantire le attività didattiche nei vari assetti: in presenza, online o a classi ibride. Assicurare un device a tutti, disporre di connessioni sufficientemente robuste da consentire molteplici accessi in contemporanea (a casa, come a scuola) sono state alcune delle principali sfide fin dai primi giorni di lockdown. Al perdurare dell’emergenza sanitaria e dei relativi provvedimenti necessari al contingentamento della diffusione del virus, si sono poste anche questioni legate alla disponibilità di ambienti domestici dedicati per consentire il corretto svolgimento delle attività didattiche. Ambienti che, non di rado, risultavano inidonei se, ad esempio, dovevano essere condivisi con altri fratelli o sorelle o con i genitori in smart working. I patti educativi di comunità sono stati richiamati nel Piano Scuola 2020/21 al fine di incoraggiare collaborazioni virtuose tra scuola e territorio e rafforzare l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità educanti, anche in relazione al quadro di complessità generato dalla pandemia. Il Piano 2020/21 specifica, tra i vari obiettivi, la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Si è pertanto inteso indagare la tipologia e la frequenza di utilizzo di ambienti diversi dall’aula scolastica e le motivazioni che hanno sotteso a tali scelte. Il contributo intende fornire una sintesi e una riflessione critica a partire dai dati emersi dal questionario.
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Chaves, Hebertt Gonzaga dos Santos, Franciele Moreira da Silva Maruco de Castilho Chagas, Barbara Figueiredo, Bruna de Athayde Casadei, and Cristina Almeida de Paula Freitas. "Remoção de pino intrarradicular seguido de reintervenção endodôntica dos elementos 14 e 15: Relato de caso." Research, Society and Development 11, no. 4 (March 23, 2022): e43511427692. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i4.27692.

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Abstract:
A remoção de retentores intrarradiculares muitas vezes torna-se um obstáculo, quando há necessidade do retratamento endodôntico. O objetivo desse estudo foi descrever uma reintervenção endodôntica precedida de remoção de pinos intrarradiculares utilizando a técnica Sistema Integrado e Simultâneo de Ultrassom (SISU). Paciente do sexo feminino, feoderma, 34 anos, foi encaminhada para atendimento odontológico na clínica de Especialização em Endodontia, da Faculdade São Leopoldo Mandic, Unidade Belo Horizonte, com indicação de reintervenção endodôntica dos elementos dentários 14 e 15, ambos com presença de pino intrarradiculares. No exame radiográfico inicial, foi possível observar ligeiro espessamento do ligamento periodontal no dente 14 e presença de imagem radiolúcida na região adjacente ao ápice radicular, sugestiva de lesão periapical no dente 15. Após confirmada a necessidade e viabilidade do retratamento endodôntico, foi realizado a remoção da coroa protética, seguido do desgaste parcial dos núcleos metálicos fundidos e remoção da linha de cimentação com um inserto ultrassônico de ponta fina. Realizado esse procedimento, foram utilizados dois insertos ultrassônicos de ponta grossa, posicionados simultaneamente em direções opostas, de forma que as vibrações ultrassônicas fossem transferidas aos retentores intrarradiculares, permitindo, dessa forma, a remoção dos mesmos. Foi realizado o retratamento endodôntico em duas sessões, com medicação intracanal por um período de 21 dias. Paciente em acompanhamento clínico e radiográfico.
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