Academic literature on the topic 'Piani operativi'

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Journal articles on the topic "Piani operativi"

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Costa, Antonio, Giuseppe Dammacco, Daniela Preite, and Alessandra Tafuro. "Il recupero delle liste d'attesa durante il Covid-19: risorse straordinarie per soluzioni improbabili." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 7–32. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119002.

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Abstract:
In seguito all'esplosione della pandemia Covid-19, molte prestazioni sanitarie sono state sospese determinando, inevitabilmente, un allungamento dei tempi e delle liste di attesa. È stato pensato un Piano nazionale di "rientro" delle liste, con il quale lo Stato ha stanziato risorse straordinarie per soddisfare il fabbisogno finanziario legato alle prestazioni non erogate mentre alle regioni è stato chiesto di redigere un piano operativo in cui illustrare le modalità organizzative da adottare per il recupero delle liste. Come hanno risposto le regioni? Da una prima indagine conoscitiva, ciò che ha reso sterile l'iniziativa è stato soprattutto il tempo ristretto dato alle regioni per la presentazione dei piani operativi e alle aziende sanitarie per l'impiego delle risorse straordinarie stanziate.
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2

Calisee, Mauro, and Renato Mannheimer. "COME CAMBIANO I GOVERNANTI DI PARTITO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 16, no. 3 (December 1986): 461–83. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020001618x.

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Abstract:
IntroduzioneLa forma di governo in Italia sta cambiando. Da almeno un decennio si fanno sempre più frequenti i segnali che il governo repubblicano sta uscendo da quella sindrome di « parlamentarismo integrale » che aveva caratterizzato il primo trentennio di instaurazione di un regime democratico di massa in questo paese. Una maggiore autonomia e capacità decisionale dell'esecutivo si manifesta su più piani. Anche a voler tralasciare i mutamenti nello stile di leadership, alcune modifiche rilevanti hanno investito la struttura e la forma medesima dell'iter decisionale del governo: basta pensare al ruolo sempre più determinante della decretazione d'urgenza e ad alcune importanti modifiche organizzative come il Consiglio di Gabinetto e il tanto atteso varo della riforma della Presidenza prevista dall'articolo 95 della Costituzione. Senza peraltro dimenticare quel rafforzamento del potere di intervento della Presidenza del Consiglio che investe ambiti operativi forse meno visibili sotto il profilo istituzionale, ma che toccano gangli vitali del sistema politico, quali i media e i servizi di intelligence.
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Micelli, Ezio. "Modelli di perequazione tra piano strutturale e operativo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 113–32. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096005.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio č di considerare l'effetto della nuova articolazione del piano urbanistico in piano strutturale e operativo sul metodo perequativo. Alcuni piani pongono l'enfasi sulla componente strategica del piano strutturale, delegando alla parte operativa i compiti legati allo sviluppo della principio perequativo; altri, al contrario, promuovono la centralitŕ del piano strutturale e in esso collocano le scelte rilevanti in tema di perequazione. Entrambi i modelli presentano limiti significativi. La soluzione puň essere cercata in scelte capaci di coniugare norme flessibili, capaci di adeguarsi all'evoluzione delle domande collettive, e tuttavia in grado di fissare i capisaldi del metodo perequativo.
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Renzoni, Cristina. "Il piano implicito: il territorio nazionale nella programmazione economica italiana 1946-'73." STORIA URBANA, no. 126 (September 2010): 139–68. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126007.

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Abstract:
A partire dal secondo dopoguerra l'Italia elabora un numero considerevole di piani nazionali a lungo termine a carattere per lo piů settoriale. Piani infrastrutturali, agricoli, energetici, piani pluriennali per l'edilizia economica e popolare e per l'edilizia scolastica, piani di sviluppo economico rendono conto di uno sforzo consistente di pianificazione teso ad affrontare la stagione di grandi cambiamenti economici e culturali in cui il paese si trova immerso. In totale assenza di un piano territoriale alla scala nazionale, la maggior parte dei programmi pluriennali prodotti in quegli anni si occupa, in maniera piů o meno esplicita, di cittŕ e territorio e ne mette in campo letture e ipotesi di trasformazione. Il presente saggio focalizza l'attenzione sui documenti della programmazione economica italiana elaborati tra il 1946 e il 1973, in cui vengono riconosciute quattro figure prevalenti che hanno informato le scelte di piano sia a livello teorico che operativo. Il territorio italiano viene a fasi alterne letto come risorsa, come supporto, come veicolo di progresso, o, infine, come sfera quotidiana: quattro immagini che costituiscono un possibile strumento di interpretazione per analizzare le forme e i modi in cui il discorso urbanistico entra nella politica nazionale tra anni Cinquanta e Sessanta.
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5

Torrieri, Francesca, Federica Cadamuro Morgante, and Alessandra Oppio. "The social discount rate in cost-benefit analysis for flood risk management: reasoning on the intertemporal preferences." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 103–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212908.

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Abstract:
About the Flood Risk Management Plans (PGRA) the European Community (DIR. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) introduces the need to provide an assessment of the prevention and mitigation measures for the hydraulic risk through a Cost-Benefit Analysis (CBA), (Cohesion Fund, 2014-2020). Indeed, the CBA helps identifying a priority ranking of structural and non-structural interventions to be implemented so to reduce the probability of flooding and the negative consequences for human health, the environment, cultural heritage and economic activities. In Cost-Benefit Analysis (CBA) application, the Social Discount Rate (SDR) covers a fundamental role in revealing the intergenerational concern and the willingness to pay for environmental protection and debt inheritance of a society into a specific territorial-time dimension. In particular, scientific research on the hydraulic risk area like the national and international guidelines demonstrates no agreement about the methodologies for estimating the SSS and the (SSS) value adopted in different territorial contexts. For this reason, this paper aims at investigating literature debates about SDR effectiveness on a value-based assessment and how it is applied in CBA analysis dealing with intergenerational environmental costs redistribution and human heath protections. The theoretical explanation is supported by applying CBA analysis to the real case study of Olbia city, where relevant flood events occurred in the last fifty years and, in particular, the last one in 2013, causing significant losses in economic welfare and human lives. First results from the empirical application show how the choice of the SSS and the time-frame of the interventions have a strong impact on the effectiveness of the strategic decisions from a social point of view. In particular, these two factors' influence is more evident in long-term scenarios due to intertemporal prices' cumulative and multiplicative effects, which reduce future values such as environmental and social benefits if discounted to date. Nell’ambito dei Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), la Comunità Europea (Dir. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) ha introdotto la necessità della valutazione delle misure di prevenzione del rischio alluvioni sulla base di una Analisi Benefici-Costi (ACB), al fine di individuare una graduatoria di priorità degli interventi strutturali e non strutturali da attuarsi per ridurre la probabilità di inondazione e le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche. Rispetto all’applicazione dell’ACB, la stima del Saggio Sociale di Sconto (SSS) rappresenta uno degli aspetti più critici per esprimere il valore delle preferenze intertemporali, la disponibilità a pagare per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita, nonché il peso attribuito all'eredità del debito futuro intergenerazionale in una specifica dimensione spazio-temporale. In particolare, le applicazioni al settore del rischio idraulico così come le linee guida nazionali e internazionali mostrano come non vi sia ancora una convergenza di opinioni sulle metodologie da applicare per la stima del SSS e sul valore da adottare in differenti contesti territoriali. A partire da un’analisi della letteratura sul ruolo del SSS nelle ACB applicate al settore della prevenzione del rischio idraulico, il presente articolo propone un quadro ampio di casi di studio in differenti contesti geografici, che sottopone a una riflessione critica in merito agli aspetti teorici e operativi. Le riflessioni teoriche sono poi sperimentate attraverso un’applicazione dell’ACB alla città di Olbia, dove si sono verificate grandi alluvioni negli ultimi cinquant'anni, l'ultima delle quali nel 2013, che hanno causato perdite significative in termini di benessere economico e vite umane. I primi risultati ottenuti mostrano come la scelta del SSS, così come la temporalizzazione degli interventi, sia determinante per l’efficacia delle scelte dal punto di vista sociale, soprattutto in scenari di lungo periodo, a causa dell’effetto cumulato e moltiplicativo dei prezzi intertemporali che porta a ridurre i valori futuri, quali per esempio i benefici ambientali e sociali, se scontati all’attualità.
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Meyer, Stefan. "Pensieri all’aperitivo. Imparare a padroneggiare il sistema di numerazione decimale posizionale in situazioni divertenti." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 28–47. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.2.

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Abstract:
L’articolo descrive come è possibile sviluppare il pensiero logico-matematico e le competenze operative concernenti il sistema di numerazione decimale posizionale in modo creativo, operativo ed esemplificativo. Teoricamente l’articolo è vicino al costrutto di «accelerazione cognitiva» (Adey, 2008) che collega in una “scuola del pensiero” la teoria genetica dello sviluppo cognitivo (Piaget, 1977a, 1977b; Piaget & Voelin, 1980), il Piano di studio in vigore (Lehrplan21), la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij, 1986) e la metacognizione. Inoltre, l’articolo integra il gioco di ruolo nel senso di esperimento sociometrico (Moreno, 1996; 2007), il metodo dell’esplorazione critica (Piaget, in Inhelder, Sinclair & Bovet, 1974) e l’abaco scolastico come mezzo operativo di rappresentazione del sistema di numerazione decimale posizionale (Johann, 2002; Johann & Matros, 2003). Questi metodi possono orientare il processo di comprensione durante l’apprendimento della matematica.
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Zhang, Nan. "Piano Teaching Improvement Based on Machine Learning and Artificial Intelligence." Security and Communication Networks 2022 (August 24, 2022): 1–11. http://dx.doi.org/10.1155/2022/9672068.

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Abstract:
With the development of modern piano and the increasing demand of people for music hobbies, the traditional piano teaching mode had exposed more and more problems. Artificial intelligence accelerated the development of music education to a certain extent and effectively improved the teaching effect of teachers to piano lovers. If artificial intelligence and machine learning were organically integrated, the application of intelligent piano can be more wide. Therefore, this paper proposed a piano teaching model based on machine learning and artificial intelligence, which aimed to provide support for improving the quality of piano teaching. Firstly, based on the analysis of machine learning-related theories, this paper expounded the characteristics of neural network in data processing and gave the process of the integration of machine learning and artificial intelligence and its application advantages in music teaching. Secondly, according to the interactive needs between intelligent piano and learners, this paper put forward intelligent piano teaching assistance methods and constructed an intelligent piano teaching service management system by improving the teaching information resource base. Finally, it analyzed the influence of artificial intelligence on piano teaching from different angles. In order to test the effectiveness of the piano teaching mode proposed in this paper, the piano learners under different teaching modes were investigated and counted. From the piano teaching effect and the evaluation results of the piano practitioners on the teaching mode, it was known that compared with the traditional piano teaching mode, the piano teaching mode proposed in this paper had achieved remarkable results in both theoretical teaching and practical operation. It can significantly improve the quality of piano teaching and promote the enthusiasm of learners.
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Bertin, Mattia, Gianfranco Pozzer, Domenico Patassini, and Francesco Musco. "Il piano inefficace. Sulla qualità della pianificazione emergenziale." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 136–48. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099019.

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Abstract:
L'articolo suggerisce un percorso esplorativo finalizzato alla valutazione dello stato della pianificazione emergenziale in Italia a partire dal caso della Regione Umbria recentemente interessata da eventi emergenziali. L'esplorazione mira a descrivere il rapporto tra qualità redazionale e progettuale del documento di piano, valutazione del rischio e pianificazione della risposta. Sulla base di un'analisi multivariata, vengono identificate distinte tipologie di piano che, pur diverse per qualità redazionale, denunciano limiti comuni nelle capacità di risposta. Le conclusioni si interrogano sull'opportunità di ripensare il piano d'emergenza in relazione alla pianificazione urbanistica e a una gestione operativa del rischio, come suggerito dal nuovo Testo Unico di Protezione civile (2018).
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Cristiana Porcarelli and Marco Marucci. "Il ruolo del Terzo settore nei processi di governance dei Patti educativi di comunità." IUL Research 3, no. 5 (June 20, 2022): 268–77. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.284.

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Abstract:
Questo contributo intende analizzare alcune dinamiche legate allo sviluppo dei Patti educativi di comunità introdotti con il Piano Scuola 2020-2021, come strumenti operativi attraverso cui scuole, enti locali, istituzioni pubbliche e private, Terzo settore e anche cittadini possano cooperare insieme. Attraverso una revisione della letteratura in materia e un’analisi sui recenti dispositivi normativi, a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si restituisce un quadro prospettico favorevole alla diffusione di queste pratiche nel territorio. La governance dei Patti educativi va pertanto presidiata come ulteriore opportunità strategica per l’attuazione dei progetti previsti nel PNRR e un efficace utilizzo delle risorse.
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Doms, Marco, Andre Bekesch, and Joerg Mueller. "A microfabricated Pirani pressure sensor operating near atmospheric pressure." Journal of Micromechanics and Microengineering 15, no. 8 (June 14, 2005): 1504–10. http://dx.doi.org/10.1088/0960-1317/15/8/018.

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Dissertations / Theses on the topic "Piani operativi"

1

Barbiero, Daniele <1988&gt. "Applicazione del piano strategico turistico di Bibione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17931.

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Trotta, Michele Maria. "Ristrutturazione edilizia: requisiti del piano operativo di sicurezza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6861/.

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Abstract:
In questa tesi quindi sono stati analizzati gli aspetti relativi alla legislazione sulla sicurezza, contemplando la nascita e l’evoluzione dell’assetto normativo italiano ed il recepimento delle disposizioni comunitarie. In particolare è stata approfondita la normativa riguardante i cantieri temporanei e/o mobili per l’attività edilizia. L’applicazione di quanto previsto in termini di legge è stato esaminato per un caso concreto di ristrutturazione edilizia. Sono stati esaminati gli aspetti critici del Piano Operativo di Sicurezza e proposte modifiche correttive per meglio adattarsi alla specificità del cantiere in oggetto, con lo scopo ultimo di diminuire l’esposizione al rischio ed aumentare la salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori. Il caso di studio qui presentato evidenzia le difficoltà e le diffidenze che ancora permangono tra la norma e la sua applicazione in cantiere. Il vero anello debole della catena è spesso la mancanza della percezione della sicurezza come azione di tutela nei confronti dei lavoratori. Infatti, in mancanza di una adeguata sensibilizzazione, piuttosto che di una formazione “nozionistica”, il lavoratore continua a percepire la sicurezza come un’imposizione, come un qualcosa che ostacola il proprio lavoro. Non è certamente semplice cambiare un’impostazione che magari ha contrassegnato l’intero percorso lavorativo e la rinomata scomodità di alcuni DPI spesso porta ad un utilizzo saltuario degli stessi e solamente laddove viene realmente percepito un rischio per la propria incolumità. Ed è proprio per questo motivo che, nonostante i lavoratori siano perfettamente a conoscenza delle norme e delle prassi di buona tecnica da rispettare, continuino a lavorare con le stesse modalità che hanno appreso all’inizio dell’attività lavorativa. Il sondaggio somministrato ai lavoratori conferma questa realtà, suggerendo che la via della formazione, con particolare attenzione agli aspetti di sensibilizzazione, potrebbe diminuire concretamente il divario esistente tra la teoria (la norma) e la pratica. In ogni caso anche da questo studio è emerso in maniera incontrovertibile che la sicurezza sul lavoro, nonostante delle resistenze che solo il tempo, la costanza e le buone pratiche riusciranno a superare, resta comunque un processo storicamente ineluttabile.
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3

Engelbrecht, Lisa Christine. "The operatic piano reduction as an art form : a critical evaluation." Doctoral thesis, University of Cape Town, 2008. http://hdl.handle.net/11427/8147.

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Abstract:
Includes abstract.
Includes bibliographical references (leaves 369-374).
An operatic piano reduction is a piano arrangement of a full instrumental score of an opera. It is commonly used as a study tool by singers and opera coaches, as a rehearsal score by operatic répétiteurs or rehearsal pianists, and also by vocal accompanists in operatic productions, concerts and recitals with piano accompaniment. There is a widely held view that the piano reduction is a mere stopgap for the full score and that it is limited in the extent to which it can truly represent the essence or content of the score. Furthermore, there is no body of guidelines or principles relating to the realisation and performance of piano reductions. This study therefore attempts to answer the following research questions: • Can the operatic piano reduction only ever be a mere 'stopgap' or can it in fact function artistically on its own terms? • Is it possible to determine a common set of principles or guidelines relating to the realisation and performance of piano reductions?
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4

Piana, Sabine [Verfasser]. "Evolutionary Optimization of the Operation of Pipeless Plants with Variable Transfer Times / Sabine Piana." Aachen : Shaker, 2012. http://d-nb.info/1066196907/34.

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5

Ortolani, Andrea. "Interporti e trasporto intermodale: analisi del quadro normativo di riferimento e riflessi sul piano funzionale ed operativo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4752/.

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Giordano, Ruggero. "Realizzazione di un piano di continuità operativa e disaster recovery per i servizi informatici dell'Ateneo di Bologna." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5645/.

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Marunti, Carlotta. "Analisi e revisione del livello di servizio dei fornitori. Ottimizzazione degli effetti sul piano strategico-operativo: Il caso Celine Production." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7538/.

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Abstract:
Nel presente elaborato vengono presentati, a seguito di una breve prefazione, sei capitoli. Nella Prefazione viene descritto l’ambito in cui è stato effettuato lo studio, con un breve riferimento all’argomento trattato. Nel Capitolo 1, introduttivo, viene descritta l’azienda in cui si è svolto il tirocinio, Céline Production s.r.l., ed a cui si è collegata la stesura dell’elaborato, ed il gruppo LVMH a cui l’azienda appartiene. Nel Capitolo 2 viene, in primo luogo, fornita una descrizione della letteratura esistente su Operations e Supply Chain Management, ed in seguito viene parafrasata al contesto in cui è stato svolto il tirocinio. Nella parte conclusiva del capitolo viene descritto l’obiettivo del lavoro. Nel Capitolo 3, primo capitolo centrale dell’elaborato, viene descritto in maniera approfondita il problema alla base del lavoro di tirocinio e vengono elencate le cause individuate. Nel Capitolo 4 vengono proposte e descritte delle azioni di miglioramento per le cause individuate mentre nel Capitolo 5 vengono confrontati i risultati ottenuti. Nel Capitolo 6, infine, vengono descritte le conclusioni e gli sviluppi futuri.
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D'Urso, Alessia. "Descrizione ed analisi dei sistemi di traduzione assistita e applicazione ad un caso pratico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23958/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è dimostrare l’utilità e i vantaggi di un sistema di traduzione assistita CAT nella traduzione di testi tecnici, i quali presentano generalmente espressioni, frasi e parole che vengono ripetute durante il testo. Per fare questo spiegherò in cosa consiste un sistema di traduzione assistita e delineerò i suoi componenti, soffermandomi sulle loro funzionalità principali. Successivamente parlerò dei vantaggi che presenta l’utilizzo di un sistema di questo tipo rispetto alla traduzione manuale, sia dal punto di vista del traduttore sia da quello del cliente. In seguito, applicherò tutto ciò di cui ho parlato alla traduzione di un piano di sicurezza di un cantiere che ho in parte già tradotto manualmente durante il mio periodo di tirocinio, descrivendo ogni passaggio che mi ha portato a terminare il mio lavoro. Infine, concluderò spiegando in cosa è stato utile per me utilizzare questo sistema di traduzione rispetto alla traduzione manuale.
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9

Giorgio, Giovanni. "Il BIM tra l’Italia e il Brasile. Ruoli e operatori per una strategia nazionale di implementazione della digitalizzazione del settore delle costruzioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In questa tesi si vuole sviluppare uno studio comparativo tra l’Italia e il Brasile allo scopo di individuare come i governi e le autorità pubbliche possano utilizzare le proprie risorse economiche per implementare il BIM, Building Information Modeling, nella catena di produzione delle costruzioni edilizie. L’Europa sta emanando delle direttive per integrare il BIM nelle normative dei paesi europei, specialmente riguardante il settore delle opere pubbliche. Anche altri paesi, come il Brasile, questo nuovo modo di progettare è in fase di sviluppo e attuazione. Da questo punto inizia uno studio di comparazione, su come i paesi più avanzati, come l’Italia, e i paesi in via di sviluppo economico, come il Brasile, stiano implementando il BIM all’interno della catena di produzione delle costruzioni. L’ Italia, paragonata al Brasile, è una grande potenza mondiale ed ha la disponibilità di diverse risorse economiche per realizzare i suoi obiettivi. Il Brasile è un paese in via di sviluppo il cui PIL è in netto aumento e la richiesta di realizzazione di infrastrutture e di abitazioni è in continuo aumento. Dato che il Governo brasiliano sta affrontando diverse problematiche riguardanti il miglioramento della vita dei propri cittadini, è chiaro come proporre una metodologia trasparente e innovativa come il BIM nel settore delle costruzioni, può essere un punto di partenza per la risoluzione dei problemi del paese. Inoltre, in questa tesi si mettere in evidenza, la nuova normativa italiana UNI 11337:2017 “Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi”, il nuovo codice appalti pubblici dell’Italia (dlgs 56/2017), la normativa brasiliana ABNT 15965 “Sistema di classificazione dell’informazione delle costruzioni” e l’applicazione della metodologia BIM al caso di studio della Scuola di Ingegneria (EESC- Escola de Engenharia São Carlos) dell’università di San Paolo (USP)."
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Gullo, Simona. "Metodi e strumenti per l'analisi e valutazione del rischio dal cantiere alla manutenzione: caso di studio Eisenmann Italia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è quello di porre l’attenzione su un tema che passa, ancora oggi, troppo spesso in secondo piano: si tratta della tutela della sicurezza e della salute del lavoratore. Si è voluto analizzare il processo evolutivo, partito dagli anni ’50, che ha portato all’attuale normativa italiana, in cui sono indicati i documenti obbligatori da produrre per valutare e prevenire i rischi all’interno dei luoghi di lavoro. L’obiettivo specifico è quello di approfondire i metodi e gli strumenti di valutazione del rischio nell’ambito dei documenti prescritti dalla normativa, ovvero PSC, POS, DVR, DUVRI. Questi aspetti sono stati trattati prima dal punto di vista prettamente della letteratura scientifica e della normativa esistente, procedendo poi all’applicazione al caso studio di Eisenmann Italia. È stata analizzata la realizzazione, e successiva manutenzione, dell’impianto di verniciatura all’interno di una nota casa automobilistica italiana. Lo studio fatto si riferisce all’individuazione dei rischi riscontrati all’interno della specifica area del magazzino automatizzato durante le fasi di cantiere, di commissioning e di manutenzione. Una volta effettuata l’analisi dei rischi presenti, sono state indicate le misure di prevenzione e protezione adottate per la loro riduzione, ottenendo così la valutazione definitiva dei rischi residui. Si è passati poi alla rappresentazione grafica delle aree di rischio con lo scopo di utilizzare un metodo innovativo nell’ambito della valutazione dei rischi.
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Books on the topic "Piani operativi"

1

Daria, De Pretis, ed. La pianificazione urbanistica di attuazione: Dal piano particolareggiato ai piani operativi. [Trento]: Università degli studi di Trento, 2002.

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2

Gabriele, Mariano. La frontiera nord-occidentale dall'unità alla grande guerra (1861-1915): Piani e studi operativi italiani verso la Francia durante la triplice alleanza. Roma: Stato maggiore dell'esercito, Ufficio storico, 2005.

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Smith, Barnes & Strohber Co. Directions for operating our player piano. Sandusky, Ohio: AMICA International, 1998.

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4

Masini, Emanuela, Laura Mugnai, and Sergio Boncinelli, eds. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.

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Abstract:
Il presente volume si propone di eseguire uno studio che, attraverso un set di indicatori da applicare a tre parametri (appropriatezza, efficienza e qualità dei servizi sanitari), valuti le eventuali debolezze dei servizi assistenziali, territoriali e ospedalieri in caso di disastri con ripercussioni sul medio-lungo periodo. Il progetto vuole identificare la vulnerabilità degli ospedali fiorentini nel caso in cui l’area del Comune di Firenze e le aree limitrofe siano interessate da una maxi-emergenza con parziale o totale compromissione della continuità assistenziale delle strutture ospedaliere. Si propongono, inoltre, strategie e piani per mantenere la continuità operativa anche in caso di maxi-emergenza.
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Magnaghi, Alberto, ed. La pianificazione paesaggistica in Italia. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-371-1.

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Abstract:
Negli ultimi anni l’approfondimento sulle tematiche paesaggistiche, l’approvazione dei primi piani paesaggistici regionali, la riflessione sull’azione svolta dalle Soprintendenze stanno introducendo un cambio di prospettiva nell’azione di tutela, richiamando l’attenzione sugli aspetti di criticità a essa connessi ma anche sulle numerose innovazioni emerse. Questo libro presenta i risultati di una ricerca dedicata alla pianificazione paesaggistica in Italia restituendone un dettagliato stato dell’arte e offrendo alcuni approfondimenti sulle esperienze più significative. Il volume propone infine una proposta metodologica per un modello operativo di pianificazione paesaggistica basata su un approccio di tipo patrimoniale e strutturale al paesaggio.
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6

Davis, Straub, ed. Windows 95 ti ao mi: Sui cha ji yung yü wang lu tong xun pian = Windows 95 secrets. Taibei Shi: Song ge zi xun yu xian gong si, 1995.

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7

Beccarello, Massimo. La regolazione del mercato del gas naturale: Aspetti metodologici e operativi sul piano economico e giuridico. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2008.

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8

Beccarello, Massimo. La regolazione del mercato del gas naturale: Aspetti metodologici e operativi sul piano economico e giuridico. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2008.

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9

Jia ting dian nao xue xiao ji chu pian. Shanghai: Shanghai ke xue pu ji chu ban she, 2003.

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10

Vercoe, Elizabeth. Herstory III: Jehanne de Lorraine : a monodrama for mezzo soprano and piano. Washington, D.C. (1719 Bay St. S.E., Washington D.C. 20003): Arsis Press, 1991.

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Book chapters on the topic "Piani operativi"

1

Daniel, Ryszard A., Timothy M. Paulus, Linda Petrick, and Yves Masson. "Handling Accidents and Calamities in Hydraulic Structures – Objectives of Pianc Working Group WG-241." In Lecture Notes in Civil Engineering, 440–53. Singapore: Springer Nature Singapore, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-6138-0_39.

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Abstract:
AbstractWhile the prior objective of hydraulic structures (such as lock gates, navigation river weirs and storm surge barriers) is to remain in service, engineers must also be capable to adequately handle their failures. Despite the ongoing development of expertise, design tools, norms, and construction methods, there are still a considerable number of accidents and calamities that happen to such structures. In addition, the losses and costs of damages as result of these so-called “upset events” are growing due to the growing complexity of waterborne infrastructure, intensity of navigation or other utilization of inland waters.Accidents to hydraulic structures happen not only when their loads exceed the design strength. Other possible causes are, for example, unforeseen conditions, lack of inspection and maintenance, improper operation, and navigation errors. These other causes of accidents are often less controlled by technical norms than the relations between loads and resistances of structures. In addition, there are often combinations and complex sequences of events that may lead to disastrous results.So far, various PIANC Working Groups have provided guidance for preventing accidents from happening, e.g. PIANC (2019) and PIANC (2020), including the accidents resulting from ship collision, e.g. PIANC (2014) and PIANC (2018). While this should remain the engineer’s main concern, there is also a demand for more guidance how to effectively handle the accidents and calamities that actually happen. This is a matter of combined effort of not only engineers. Nevertheless, engineers can and should contribute to the solutions in such cases. Therefore, a new PIANC InCom Working Group has been established to investigate the existing practices in handling accidents and calamities; and to provide guidance in this field for professionals involved. This paper presents the objectives of the Working Group, selected investigation approach, some preliminary investigation results, and the envisioned contents of the final report.
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Abhash, Amiya, and K. K. Pandey. "Nonlinear Regression Analysis Between Discharge and Head for Piano Key Weirs with Increasing Developed Length (L/W) Ratio and Constant Channel Width." In Water Resources Management and Reservoir Operation, 241–50. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-79400-2_20.

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Pauli, Gernot, and Benjamin Boyer. "Regulation for the Decarbonisation of IWT in Europe." In Lecture Notes in Civil Engineering, 1398–408. Singapore: Springer Nature Singapore, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-6138-0_124.

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AbstractTo ensure its future, the response of IWT to climate change must be twofold: it must adapt to the changing climate and mitigate its carbon footprint. The former will make IWT resilient against adverse effects of climate change, the latter will bring IWT in line with the Paris Agreement and decarbonise IWT. PIANC, in its 2019 Declaration on Climate Change, stated that “… PIANC and its members will strive to develop approaches to decarbonise the operation of port and navigation infrastructure (i.e. move to net zero emissions), whilst at the same time enabling the reduction of greenhouse gas (GHG) emissions from vessels by providing the necessary facilities, infrastructure and, where appropriate, incentives…” The European Union (EU) and the Central Commission for the Navigation of the Rhine (CCNR) more explicitly aim at zero-emission vessels and eliminating GHG emissions from inland navigation vessels by 2050. For doing so, EU and CCNR will go beyond the measures foreseen in PIANC’s declaration and will employ regulations and standards as well, since regulations and standards are important policy instruments to facilitate the transition towards carbon neutral IWT. This paper will present respective regulations and standards which are already in place, currently under development or whose development is foreseen to effectively support the transition towards a zero-emission IWT fleet in Europe. Vessel technical requirements are at the core of the contribution, but requirements concerning vessel operation and crew training are also considered. The paper analysis the basic content of the regulations and standards and provides general recommendations for the way forward.
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Gallea, Sandro, and Roberto Gallea. "A Math E-Learning Course to Improve Pupils’ Performances." In Handbook of Research on Didactic Strategies and Technologies for Education, 763–71. IGI Global, 2013. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-2122-0.ch066.

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This chapter presents an e-learning teaching/learning activity to support the traditional activities at school. It was developed as a part of a P.O.R. project (Piano Operativo Regionale) of the Regione Sicilia for the Mathematics subject. The experiment was conducted at Libero Grassi school (Istituto Tecnico Commerciale Statale) in Palermo, Italy. The designated e-learning platform is the open source system, Moodle. The main purpose of the formative activity is to reduce students’ educational gap, which may generate “educational debits” at the end of the school year. If the students do not overcome these debits, they are not admitted to the next year. This activity took place during the second four-month term of the 2010/11 academic year. Results were excellent; no students had any educational debits. There was also an improvement in the students’ attitude towards the subject in the collaborative and cooperative approach between the students and the teacher. It was also positive for the rest of the class.
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Conference papers on the topic "Piani operativi"

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Chang, R. S. F., S. Chaddha, S. Sengupta, and N. Djeu. "Performance of a 2-μm laser in Tm:YAG grown by a laser-heated pedestal growth technique." In OSA Annual Meeting. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 1990. http://dx.doi.org/10.1364/oam.1990.thl4.

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Abstract:
The laser-heated pedestal growth (LHPG) technique for rapid growth of laser crystals can provide small crystal rods at a lower cost than can bulk-growth methods. We have been able to grow a variety of rare-earth-doped garnets and fluorides. Controlled doping was achieved by mixing powdered dopant and host materials in our feedstock preparation. In this paper we report laser performance in Tm:YAG with a sample grown at our facility. The 3% doped sample was 1 mm in diameter and 3 mm long. The minirod had flat and parallel surfaces with an antireflection coating at 2 μm. An argon-pumped Ti:sapphire laser operating at 785 nm was used to end-pump the laser crystal, which was placed in a piano-concave resonator. With 6% output coupling, room temperature operation of this cw laser was observed at a threshold of 75 mw of absorbed pump power at a slope efficiency of 51%. This performance compared favorably with the performance of lasers using bulk-grown Tm:YAG crystals. We have shown that laser-quality crystals can be obtained with this growth method, which will allow us to rapidly study new laser host/dopant/codopant combinations.
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Daniel, Ryszard A. "Control of Fatigue in Hydraulic Steel Structures." In IABSE Symposium, Prague 2022: Challenges for Existing and Oncoming Structures. Zurich, Switzerland: International Association for Bridge and Structural Engineering (IABSE), 2022. http://dx.doi.org/10.2749/prague.2022.1234.

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Abstract:
<p>Hydraulic Structures, like lock gates, movable river weirs, tide and flood barriers, are subject to varying loads that may lead to fatigue damage. These loads are primarily generated by differential water heads, but also by waves, gate drive forces, vibrations in flow and other actions. The existing guidelines in the field of fatigue did not sufficiently cover the specific operation conditions and demands that apply to hydraulic structures. An improvement in this matter was the investigation report by a Working Group of PIANC, the International Association for Waterborne Infrastructure. The intention of this paper is to describe the practices followed by designers, constructors and maintenance crews of hydraulic structures with respect to fatigue control; and to evaluate the applicability of existing codes and regulations in this regard. The discussed subject constitutes a challenge for both existing and prospective hydraulic steel structures.</p>
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Catton, Ivan, Omar Alquaddoomi, and Pierangelo Adinolfi. "Methods of Analysis of Tube Array Fluid Elastic Instability Data." In ASME 2003 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2003. http://dx.doi.org/10.1115/imece2003-41584.

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Fluid-elastic instability (FEI) is the cause of mechanical failures and expensive damage in tube bundle heat exchangers. The purpose of this experimental study is to develop a methodology to analyze the vibrations due to fluid-elastic instability in a tube array. The motions of a square array of 15 stainless steel vibrating tubes (␀ 25.4mm) in water cross-flow, suspended using stainless steel piano wire have been recorded with a CCD camera. The captured images are analyzed using two different methods. The individual motion and relative motion of the tubes are reported and can be used for computational model validation. The relative displacement of the tubes allows identification of the most potentially damaging patterns of tube bundle vibration. A critical reduced velocity may be determined by specification of an allowable limit on tube motion amplitude. Eventually, critical velocities for various tube array configurations and flow conditions can be measured and compared with existing criteria for heat exchanger design and operation.
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Martin, Michael James, and Harish Manohara. "Thermo-Electric Modeling of Nanotube-Based Environmental Sensors." In ASME 2013 International Technical Conference and Exhibition on Packaging and Integration of Electronic and Photonic Microsystems. American Society of Mechanical Engineers, 2013. http://dx.doi.org/10.1115/ipack2013-73053.

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Abstract:
Free-standing electrically conductive nanotube and nano-bridge structures offer a simple, small-scale, low-power option for pressure and temperature sensing. To sense pressure, a constant voltage is applied across the bridge. At small scales, the heat transfer coefficient is pressure-dependent. The change in the heat transfer coefficients result in the circuit operating at higher temperatures, with different resistances, at low pressures. This in turn will lead to a change in the electrical resistivity of the system. If the system is held at constant voltage, this can be measured as a change in the current in such systems, representing a simple alternative to existing Pirani gauges. The current work simulates the Joule heating, conduction and convection heat transfer of a 5 micron long suspended single-wall carbon nanotube, incorporating temperature-sensitive material properties. The simulation allows prediction of the thermo-electrical response of the systems. The results agree with the trends observed in existing devices. Additional results look at the effects of system length, temperature, and contact resistances between the substrate and the device.
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Kubota, Masanori, Yoshio Mita, Takeshi Momose, Aiko Kondo, Yukihiro Shimogaki, Yoshiaki Nakano, and Masakazu Sugiyama. "A 50 nm-wide 5 μm-deep copper vertical gap formation method by a gap-narrowing post-process with Supercritical Fluid Deposition for Pirani gauge operating over atmospheric pressure." In 2012 IEEE 25th International Conference on Micro Electro Mechanical Systems (MEMS). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/memsys.2012.6170126.

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Budni, P. A., M. G. Knights, E. P. Chicklis, and K. L. Schepler. "High repetition rate AgGaSe2 optical parametric oscillator." In OSA Annual Meeting. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 1992. http://dx.doi.org/10.1364/oam.1992.tuww4.

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Abstract:
A AgGaSe2 OPO pumped at kilohertz repetition rates has been demonstrated. The pump laser consisted of a diode-pumped oscillator and a double-pass, tungsten-lamp-pumped amplifier. Both the Tm, Ho:YLF oscillator crystal and the Er, Tm, Ho:YLF amplifier crystal were cooled to 77 K with liquid nitrogen. An acousto-optic Q-switch allowed operation throughout the 1–50 kHz range with pulse widths of 15 ns at 2.5 kHz and 30 ns at 5.0 kHz. Average output powers up to 10 W were demonstrated with 1100 W of tungsten lamp power and 2 W of oscillator power. The OPO resonator used a 5 m radius of curvature input mirror coated to be highly transmissive at 2 μm and highly reflective in the 3–5 μm region. The output mirror was piano and 80% reflective in the 3–5 μm region. Physical resonator length was 4.5 cm. Two anti-reflection coated AgGaSe2 crystals were used: one, 34 mm long with 2.1 μm loss of α = 0.024 cm−1 and a standard coating; the other, 30 mm long with 2.1 μm loss of α = 0.013 cm−1 and an improved polish and coating. At 2.5 kHz, the low-loss, improved-coating crystal produced 740 mW of 4 μm output with 5.4 W of 2 μm input and a 1/e2 beam diameter of 2 mm. With a pump beam diameter of 1 mm, 2.3 W of pump power generated 550 mW of OPO output power, a conversion efficiency of 24%. The standard-coating crystal demonstrated only 100 mW of 4 μm output because of damage limitations. In all cases, maximum OPO input power was limited by damage to the AgGaSe2 crystal surface. However, conversion efficiency was found to peak at pump powers below the damage threshold. This saturation of conversion efficiency was most likely a thermal effect. The improved-coating crystal consistently demonstrated damage levels a factor of two better than those of the standard-coating crystal.
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