Academic literature on the topic 'Persona senza dimora'

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Journal articles on the topic "Persona senza dimora"

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De Paula, Ignacio Carrasco. "Il concetto di persona e la sua rilevanza assiologica: i principi della bioetica personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 265–78. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.643.

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Abstract:
La Bioetica personalista è una riflessione che affronta le questioni etiche riguardanti la vita umana da una prospettiva che riconosce l’essere e la dignità della persona come valori assoluti, e, di conseguenza, pone come primum principium il rispetto incondizionato della loro inviolabilità e la tutela della loro libera espressione, in primis sul versante dei diritti umani. Nella prospettiva personalista il bonum, cioè il valore ultimo che misura l’agire morale, viene inteso come promozione dell’essere e della preziosità o dignità della persona in quanto persona. Il credente, sia esso un moralista, un filosofo, un bioeticista, o quant’altro, si trova a suo agio quando la sua mente percorre le vie della persona; egli, in altre parole, si sente particolarmente agevolato, similmente al pellegrino che dopo aver battuto sentieri impervi e sconosciuti, ritrova le strade familiari della sua casa. Nella dimora della persona, fede e ragione verificano la propria identità e forza, libere da patteggiamenti o da innaturali rinunce ai propri doveri e diritti; una morale personalista intesa come una sintesi organica e rigorosa è un desiderio che ancora si deve realizzare. Una Bioetica personalista dovrebbe, ad esempio, concedere maggiore spazio alla domanda propriamente etica, cioè se e perché l’embrione deve essere trattato come un qualsiasi essere umano, anche senza esplicitare il problema ontologico. Tre fondamentali ragioni possiamo addurre a fondamento della dimostrazione del primato valoriale della persona. La prima ragione è contenuta nella nota affermazione di S. Tommaso: “persona significat id quod est perfectissimum in tota natura, scilicet subsistens in rationali natura”. La dignità della persona trova qui un sostegno fortemente ontologico: chi è massimamente perfetto non può non essere riconosciuto e rispettato semper et pro semper, in ogni circostanza di tempo e di luogo, cioè in modo assoluto. Nessun valore creato - neanche il superamento di tutte le malattie e sofferenze - può reggere al confronto del valore di ogni singola persona. La seconda ragione fondativa è merito di I. Kant ed in fondo può essere interpretata come una applicazione della tesi di Tommaso d’Aquino: l’essere perfettissimum in tota natura resiste a qualsiasi tentativo di abbassarlo alla condizione di semplice strumento. Come dice il filosofo tedesco nel famoso paragrafo dei Fondamenti della metafisica dei costumi, la persona impone l’imperativo categorico di agire in modo da trattare l’umanità, in te e negli altri, sempre come fine e mai soltanto come mezzo. Infine, la terza ragione proviene da un brano molto noto, come i due precedenti, anche se poco utilizzato in ambito bioetico, forse per l’evidente contenuto teologico. Ci si riferisce alla definizione antropologica del documento conciliare Gaudium et spes che indica l’uomo come “la sola creatura in terra che Iddio abbia voluto per se stessa”.
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Girola, Claudia. "Incontrare persone senza dimora. Un'antropologia riflessiva." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 95 (July 2011): 45–62. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-095003.

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Abstract:
Attraverso la rappresentazione di un frammento del suo percorso metodologico nello studio delle strategie di identitŕ delle persone senza dimora, l'autrice sottolinea l'importanza della ricerca sul campo come matrice per capire la realtŕ sociale che viene osservata. La molteplicitŕ delle identitŕ, sia quelle del ricercatore che quelle delle persone studiate, emerge proprio da questo incontro; tale molteplicitŕ č vista come un processo di mutua comprensione e auto-conoscimento. Proprio qui si puň apprezzare la fertilitŕ di questo approccio riflessivo, specialmente quando č applicato a persone che stanno vivendo la povertŕ estrema e una continua stigmatizzazione. Questo tipo di analisi mette in crisi le rappresentazioni riduttive di queste "figure solitarie e senza radici", rivelando cosě la complessitŕ dei loro percorsi biografici in un contesto sociale.
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Barnao, Charlie. "I lavori ombra delle persone senza dimora." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (February 2020): 67–83. http://dx.doi.org/10.3280/ses2020-001006.

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Cocciante, Simone, and Enrico Visani. "La Famiglia dei "Senza Famiglia". Il ricordo della famiglia d'origine in persone senza fissa dimora." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 31 (October 2010): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/pr2010-031006.

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Abstract:
In questo lavoro viene presentato il mondo delle persone senza dimora, dal punto di vista statistico, teorico e tipologico utilizzati per spiegare questo fenomeno. Viene quindi illustrato il lavoro di ricerca, attuato tramite il FACES III, per indagare il ricordo che un gruppo di persone senza fissa dimora aveva della propria famiglia d'origine, soprattutto nelle caratteristiche di coesione e flessibilitŕ. Sono state descritte, infine, tre tipologie familiari che sembrano emergere dai racconti e dagli elementi ricorrenti nelle biografie familiari.
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Raffa, Valentina, and Pier Paolo Zampieri. "Persone senza dimora: tra politiche di intervento e semiotiche dell'esclusione." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 118 (February 2019): 5–19. http://dx.doi.org/10.3280/sr2018-117001.

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6

Mariani, Francesca. "Iscrizione anagrafica e domiciliation: un breve confronto tra le istanze di sicurezza italiane e le esigenze di coesione sociale francesi." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 78–97. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001005.

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Abstract:
Il saggio si propone una lettura in parallelo delle disposizioni della legge 94/2009 relative ai nuovi criteri di iscrizione anagrafica con la normativa francese in materia. L'esame si concentra sulla genesi delle modifiche italiane e sulle loro ricadute nei confronti di senza fissa dimora, stranieri e rom. Il confronto col diverso approccio francese prende in considerazione le disposizioni della legge francese 290/2007 (loi Dalo) intervenute sulla procedura di acquisizione della residenza prevista per le persone senza fissa dimora e l'effettivitŕ dei suoi strumenti di lotta contro le discriminazioni.
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Cortese, Caterina, Sabina Licursi, Roberta Pascucci, Serena Quarta, and Gianfranco Zucca. "Imparare dall’emergenza." Sinappsi 12, no. 1 (2022): 50–61. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-01-5.

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Abstract:
Le persone senza dimora hanno pagato un prezzo elevatissimo nella fase iniziale della pandemia da Covid-19, quando l’appello responsabile #iorestoacasa è suonato come un paradosso. Al contempo, i servizi di accoglienza hanno dovuto immediatamente adattare le strutture alle misure di emergenza nazionali. L’indagine ha avuto lo scopo di analizzare gli effetti della pandemia sui servizi per la grave marginalità, le risposte organizzative adottate, i risvolti sul lavoro degli operatori sociali e sulle persone senza dimora. Sono stati infine messi in luce gli apprendimenti e gli sviluppi futuri degli interventi nel campo della grave emarginazione adulta. ******************************** EN: Since the early stages of the pandemic, homeless people have suffered the effects of the healthy emergency, as the appeal for #Stayathome sounded like a paradox for those living rough. Furthermore, homelessness services have been rapidly reorganized in order to respond to national emergency measures. The article aims to analyze the effects of pandemic emergency on homelessnes services, focusing on the ability of the providers to manage the reorganization, on the changing of social work, and on the impact on homeless people. Moreover, learning from pandemic and challenges for the future have been highlighted
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8

Curiale, Chiara, Michela Lenzi, Marta Gaboardi, Alessio Vieno, and Massimo Santinello. "Libertà di scelta e senso di controllo: impatto sui sintomi psichiatrici in persone senza dimora." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (June 2020): 13–28. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-001002.

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9

Santinello, Massimo, Marta Gaboardi, Francesca Disperati, Michela Lenzi, and Alessio Vieno. "Photovoice nei luoghi di lavoro: quali caratteristiche organizzative influenzano il lavoro con le persone senza dimora?" PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (December 2018): 37–49. http://dx.doi.org/10.3280/psc2018-002005.

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10

"Osservatorio italiano: Leggi, regolamenti e decreti statali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 313–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001020.

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Abstract:
Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto del Presidente della Repubblica 30.7.2009 n. 189Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio accademici, a norma dell'art. 5 della legge 11.7.2002 n. 1482. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19.11.2009Proroga dello stato di emergenza per proseguire le attivitŕ di contrasto e di gestione dell'afflusso di extracomunitari (09A14317)3. Decreto Ministro dell'interno 28.11.2009Regole tecniche e di sicurezza relative al permesso ed alla carta di soggiorno4. Decreto Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 2.11.2009Modalitŕ di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per colf e badanti a titolo di contributi previdenziali ed assistenziali relativi a periodi lavorativi antecedenti il trimestre sanato con il pagamento del contributo forfetarioCircolariCittadini comunitariLavoro1. Ministero interno 20.1.2010 n. 2Regime transitorio in materia di accesso al mercato del lavoro dei cittadini della Romania e della BulgariaSoggiorno2. Ministero interno 21.7.2009 n. 18Direttiva n. 2004/38 CE, sul diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Pubblicazione delle Linee guida della Commissione europea. Chiarimenti sulla copertura sanitaria richiesta ai fini del soggiorno del cittadino dell'Unione e sulla nozione di "risorse economiche sufficienti al soggiorno"3. Ministero interno 28.8.2009 n. 400-aD.lgs. 6.2.2007, n. 30, come modificato dal d.lgs. 28.2.2008, n. 32, recante "Attuazione della Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri"Comunicazione della Commissione delle Comunitŕ europee al Parlamento europeo e al Consiglio in data 2.7.20094. Agenzia entrate 17.9.2009 n. 250/EIstanza di interpello -imposta di bollorilascio della carta di soggiorno a favore dei familiari dei cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza in uno Stato membrorichiesta parereCittadini extracomunitariAsilo5. Ministero interno 6.8.2009 n. 4902 - Circolare prot. n. 16560 del 3.3.2009 del Ministero dell'economia e delle finanzeDipartimento del TesoroDirezione VI. Aggiornamento dei prezzi di cessione dei "Documenti di viaggio per rifugiati" (copertina grigia) e Titoli di viaggio per stranieri" (copertina verde)6. Ministero interno 24.8.2009 n. 5234 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo allo straniero cui č riconosciuto lo status di rifugiato7. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 22.1.2010 n. 9 - Titolari dello status di rifugiati politici e di protezione sussidiaria. Assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concesso dai ComuniAssistenza sanitaria8. Agenzia entrate 26.8.2009 n. 238/E - Consulenza giuridica (IVA. art. 10, n. 27 ter) del d.p.r. 26.10.1972, n. 633prestazioni socio-sanitarie e assistenziali rese a persone migranti, senza fissa dimora, richiedenti asilo9. Ministero interno 27.11.2009 n. 780/A7 - Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale, divieto di segnalazione degli stranieri non in regola con le norme sul soggiorno. SussistenzaCittadinanza10. Ministero interno 7.10.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanzaChiarimenti11. Ministero interno 2.11.2009 -Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanza.Ulteriori chiarimentiDetenuti stranieri12. Ministero giustizia 9.11.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Ingresso13. Ministero interno 20.7.2009 - Istanze di nulla osta per ricerca scientifica ai sensi dell'art. 27 ter d.lgs. n. 286/98 Famiglia14. Ministero interno 24.9.2009 n. 5987 - Art. 29, co. 6, del d.lgs. 286/98 e successive modificazioni. Conversione del permesso di soggiorno per assistenza minori in motivi familiari. Risposta quesito15. Ministero interno 18.11.2009 n. 7170 - Legge 15.7.2009, n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Lavoro16. Ministero interno 12.10.2009 n. 5920 - Istanza di conversione del permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro. Art. 14 co. 5 del d.p.r. n. 394/99 (regolamento al testo unico per l'immigrazione)Minori17. Ministero istruzione, universitŕ e ricerca 8.10.2010 n. 2 -Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italianaRegolarizzazione dei lavoratori addetti ai servizi domestici e di assistenza alle famiglie18. Ministero interno 2.10.2009 n. 6241 - Legge 3.8.2009 n. 102. Conversione in legge, con modificazioni del D.L. 1.7.2009, n. 78 art. 1 ter - Emersione del lavoro irregolare e di sostegno alle famiglie. Ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della domanda di emersione19. Ministero interno 7.12.2009 n. 7950 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Interruzione del rapporto di lavoro20. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 9.12.2009 n. 28660 - Lavoratori domestici. Denunce a seguito di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102.Chiarimenti21. Ministero interno 23.12.2009 n. 8456 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Circolare INPS del 9.12.200922. Ministero interno 28.12.2009 n. 8392 - Legge 3.8.2009 n.102. Procedure di emersione dal lavoro irregolare prestato da cittadini stranieri nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie. Interruzione del rapporto di lavoro 23. Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) 29.12.2009 n. 30264 - Lavoratori domestici - Contributi dovuti nelle more della definizione del procedimento di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102. Iscrizione rapporti di lavoro dopo la sottoscrizione del contratto di soggiorno presso gli Sportelli unici per l'immigrazione - istruzioni operative.Chiarimenti24. Ministero interno 18.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domanda25. Ministero interno 19.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domandaSoggiorno26. Ministero interno 27.5.2009 n. 3111 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo - revoca - risposta quesito
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Dissertations / Theses on the topic "Persona senza dimora"

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De, Rubertis Pia <1983&gt. "Persone senza dimora e spazio pubblico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8700/1/derubertis_pia_tesi.pdf.

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Abstract:
Questo lavoro di ricerca analizza il rapporto tra persone senza dimora e spazio pubblico, dedicando particolare attenzione alle recenti strategie di politica urbana mirate al disciplinamento dello spazio pubblico. Lo studio è diviso in due sezioni. Nella prima sezione viene delineato il quadro generale che si profila a livello internazionale, sottolineando tre dimensioni centrali: 1) il ruolo essenziale dello spazio pubblico nella quotidianità dei senza dimora; 2) i cambiamenti che investono lo spazio pubblico sotto la spinta di processi di rinnovo urbano; e 3) il crescente controllo degli spazi pubblici che conduce all'esclusione dei senza dimora. Ad imbuto, la ricerca si concentra su due realtà territoriali europee, Bologna e Amsterdam. Basandosi su una metodologia qualitativa, che privilegia interviste in profondità, osservazione diretta dello spazio pubblico e le tecniche proprie della sociologia visuale, creando e usando le immagini come indicatori visuali dei processi in atto, accanto all'analisi delle politiche sia sociali che urbane, l'indagine individua gli spazi urbani significativi per i senza dimora, tracciando le pratiche d'uso dello spazio pubblico e le sue caratteristiche, e le risposte che la città fornisce rispetto alla visibilità di questa popolazione che, soprattutto nel centro storico rinnovato, pone problemi di ordine, di decoro e di riorganizzazione dell'arredo urbano. La ricerca, pur cogliendo il carattere contingente e condizionale dei processi di controllo, mette in luce che, di fatto, vengono creati spazi di esclusione all'interno del contesto urbano che frequentemente coincidono con gli spazi vitali per la popolazione senza dimora. Si conclude riflettendo sull'immagine di "città vetrina" sottesa a questi processi, una città a uso e consumo di pochi che, evidentemente, non potrà mai essere una "città per tutti", alimentandosi, al contrario, di esclusioni.
This research project analyses the relationship between homeless people and public space, with particular attention given to the most recent strategies of urban policy aimed at regulating public space. The study is divided into two sections. The first section outlines the overall picture that emerges at an international level, highlighting three central dimensions: 1) the essential role of public space in the everyday life of the homeless; 2)the changes that take place in public space following urban renewal processes; and 3)the increasing control of public space leading to the exclusion of homeless people. Then using a funnel approach, the second section focuses on two European urban realities, Bologna and Amsterdam. The research is based on qualitative methods, namely in-depht interviews, direct observation of public space and the typical techniques of visual sociology, creating and using images as visual indicators of the ongoing processes, together with the analysis of both social and urban policies. The study identifies those urban spaces meaningful for the homeless, tracing their use of public space and its features, and the ways in which the city attempts to deal with the visibility of such population, which, especially in renovated city centres, poses problems of order, decorum and reorganisation of urban furniture. While realising the contingent and conditional character of control processes, the research reveals that in reality spaces of exclusion are being created within urban space which often correspond to exactly those spaces vital to the homeless. In conclusion, the analysis reflects on the image of a "showcase city" which underlies those processes; a city evidently not for the use of all but only for the use of some, relying as it does on exclusion.
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LEONARDI, DANIELA. "Modelli di accoglienza per le persone senza dimora e ruolo degli operatori sociali. Dilemmi, tensioni, vincoli." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/277255.

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Abstract:
La ricerca propone un’analisi della discrezionalità professionale esercitata dagli operatori sociali che lavorano maggiormente a contatto con l’utenza e intesi come street-level bureaucrats (Lipsky, 1980/2010). Secondo l’argomentazione sostenuta, l’analisi approfondita delle interazioni tra i diversi attori che avvengono sul piano dell’attuazione di interventi e politiche stabiliti a monte risulta estremamente significativa. Tali interazioni, infatti, consentono di riflettere sulle trasformazioni del welfare, sulle rappresentazioni dei poveri e delle povertà, sui meccanismi di governance, sui ruoli all’interno delle istituzioni e sulle asimmetrie di potere. Le domande generali che hanno mosso lo studio sono: - Cosa produce discrezionalità? - Come viene esercitata tale discrezionalità? - Quali conseguenze produce la discrezionalità sulle vite dei potenziali beneficiari? La ricerca è partita dal presupposto che le istituzioni siano contesto e prodotto degli attori sociali che ne riproducono le strutture introducendovi elementi di mutamento (Giddens, 1984; Crozier, 1963). Inoltre, come osserva Jacques Lagroye (1997, p. 8), ‹‹il rapporto con l’istituzione è prima di tutto il rapporto con colui che impersona un ruolo in un’istituzione››. Il problema più generale entro cui si inserisce l’interesse scientifico del presente lavoro è la condizione di non uniformità e disuguaglianza nell’accesso ai diritti. Ci si propone, dunque, di indagare a quali livelli si giochi tale accesso e quali fattori concorrano a favorirlo oppure ostacolarlo. L’indagine si è focalizzata sui modelli di accoglienza rivolti alle persone senza dimora nella città di Torino. Dal punto di vista metodologico la ricerca combina tecniche tipiche dell’etnografia e dell’analisi organizzativa, in accordo con le indicazioni di Brodkin (2008). In un anno di ricerca sul campo chi scrive si è avvalsa di tecniche di indagine di tipo qualitativo: analisi documentale, osservazione partecipante, interviste semi-strutturate, vignette. Il presente lavoro è strutturato in tre parti di cui quella iniziale è composta da quattro capitoli di taglio teorico in cui sono ricostruite le coordinate utili a orientarsi nella ricerca e a collocarla rispetto allo stato dell’arte delle letterature di riferimento. La seconda parte della tesi è dedicata alla presentazione del caso studio in base agli interrogativi della ricerca, alla ricostruzione della metodologia utilizzata. Nella terza e ultima parte sono discussi gli esiti della ricerca riprendendo gli interrogativi iniziali, nel contesto di un quadro analitico attento a leggere congiuntamente le caratteristiche personali, le traiettorie di vita e professionali dei frontline workers e le interazioni stabilite con i beneficiari. Viene inoltre analizzata la connessione e l’articolazione tra i differenti profili degli operatori e le diverse visioni rispetto alla discrezionalità agita.
The research proposes an analysis of the professional discretion exercised by social workers who work most in contact with clients and understood as street-level bureaucrats (Lipsky, 1980/2010). The in-depth analysis of the interactions between the various actors that take place in terms of the implementation of interventions and policies established upstream is extremely significant. Such interactions allow us to reflect on the transformations of welfare, on the representations of the poor and of poverty, on the mechanisms of governance, on the roles within the institutions and on the asymmetries of power. The general questions that motivated the study are: - What produces discretion? - How is this discretion exercised? - What consequences does discretion have on the lives of potential beneficiaries? The research started from the assumption that institutions are the context and product of social actors who reproduce their structures by introducing elements of change (Giddens, 1984; Crozier, 1963). Moreover, as Jacques Lagroye (1997, p. 8) observes, "the relationship with the institution is first and foremost the relationship with the one who plays a role in an institution". The most general problem into which the scientific interest of the present work fits is the condition of non-uniformity and inequality in access to rights. It is proposed, therefore, to investigate at what levels this access is played out and what factors contribute to favouring or hindering it. The survey focused on the models of reception aimed at homeless people in the city of Turin. From a methodological point of view, the research combines techniques typical of ethnography and organizational analysis, in accordance with the indications of Brodkin (2008). In a year of field research, the writer has used qualitative investigation techniques: documentary analysis, participant observation, semi-structured interviews, vignette. The present work is structured in three parts, the initial part of which is composed of four theoretical chapters. The second part of the thesis is dedicated to the presentation of the case study based on the questions of the research, the reconstruction of the methodology used. In the last part, the results of the research are discussed.
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Cavedon, Valentina <1993&gt. "Housing first: un approccio innovativo nei servizi per le persone senza dimora. I casi di Bologna e Chioggia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14676.

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Abstract:
Il modello housing first è un modello innovativo nella modalità di lavoro con le persone senza dimora e nella loro presa in carico. Con questa tesi voglio cercare di costruire una panoramica di che cosa sia l’approccio housing first, dove sia nato, su quali principi si basi, su come sia avvenuta la sua diffusione negli USA, in Europa e in Italia, per concludere, nell'ultimo capitolo, con una comparazione di du progetti Hosuing first attivi in Italia. In quest'ultima parte voglio analizzare come l'Housing first s'inserisca nello scenario dei servizi per le persone senza dimora, se la sua applicazione in Italia segua il modello originario nato negli Stati Uniti e quali siano i risultati prodotti in Italia dalla sua applicazione in termini di miglioramento delle condizioni di salute e benessere delle persone senza dimora e della loro integrazione sociale.
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Decembrotto, Luca <1981&gt. "Dimittendi dal carcere, future persone senza dimora? Dal carcere alla strada: politiche sociali e pratiche educative per affrontare un fenomeno di marginalità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7893/1/decembrotto_luca_tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro, frutto di una ricerca-azione svolta sul territorio di Bologna assieme agli enti locali, si è occupato di approfondire i percorsi di reinserimento sociale di detenuti vulnerabili, in particolare quelli che, terminata la pena, possono diventare persone senza dimora. Non si tratta solo di persone entrate in carcere nella condizione di senza dimora, ma anche di detenuti che potrebbero diventare tali durante la propria reclusione. Il fenomeno ha varie cause, fra le quali si ipotizza anche la condizione detentiva appena conclusasi, insufficientemente finalizzata al reinserimento sociale del condannato e, pertanto, distaccata dai suoi bisogni, desideri, aspettative, paure e, più in generale, priva di un incontro strutturato con la società libera. Nella prima parte, il testo analizza la letteratura internazionale sul fenomeno, con un particolare focus su due recenti documenti nazionali chiave per un rilancio dell’interesse sul tema: le “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il documento finale degli Stati Generali sull’Esecuzione Penale del Ministero della Giustizia. Nella seconda parte, il testo presenta la ricerca-azione, i cui risultati convergono nell’implementazione di un insieme di politiche sociali e pratiche educative orientate a contenere il fenomeno, azioni in parte già rese operative e realizzate assieme alle istituzioni bolognesi, coinvolte nella ricerca.
This thesis is a study of the social reintegration of vulnerable prisoners, especially those who are expected to become homeless after the detention. They are not only people in prison with a past of homelessness, but also prisoners who could become homeless during their imprisonment. The phenomenon has various causes, such as the situation after the detention has ended. The treatment may not be sufficiently oriented to the social rehabilitation and, therefore, detached from needs, desires, expectations and fears of prisoners and, more generally, they don’t meet the free society. The first part of the report reviews the international literature on the phenomenon, with a particular focus on two recent Italian documents: the “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” of the Ministry of Labour and Social Policy(Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) and the final document of a special General Assembly (Stati Generali sull’Esecuzione Penale) of the Ministry of Justice (Ministero della Giustizia). The second part of the report presents the research-action developed in the Bologna area, in particular the results of implementation of a set of educational practices and social policies designed to balk the phenomenon of prisoners who become homeless, actions developed with local institutions.
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Books on the topic "Persona senza dimora"

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Barnao, Charlie. Sopravvivere in strada: Elementi di sociologia della persona senza dimora. Milano: F. Angeli, 2004.

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Gianfranca, Pochettino, ed. I senza fissa dimora. Casale Monferrato, AL: Piemme, 1995.

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Roma senza fissa dimora. Castel Gandolfo (Roma): Infinito, 2009.

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Gazzola, Antida. Gli abitanti dei nonluoghi: I "senza fissa dimora" a Genova. Roma: Bulzoni, 1997.

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5

Scandurra, Giuseppe. Tutti a casa: Il Carracci : etnografia dei senza fissa dimora a Bologna. Rimini: Guaraldi, 2005.

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Luigi, Gui. L' utente che non c'è: Emarginazione grave, persone senza dimora e servizi sociali. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1995.

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Macrí, Oreste, and Vittorio Pagano. Lettere 1942-1978. Edited by Dario Collini. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-369-8.

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Abstract:
Sullo sfondo delle ‘dimore vitali’ di Lecce, Parma e Firenze tra gli anni Quaranta e Settanta del secolo scorso, spiccano in primo piano un autore pressoché dimenticato (poeta, traduttore dal francese, narratore) e il suo «maestro», tra i critici più agguerriti del nostro Novecento. Sono molte le storie che si intrecciano nei 142 pezzi epistolari raccolti in questo volume, accuratamente trascritti e annotati da Dario Collini. Storie personali – alle lettere è in primis affidato l’inedito e intrigante ritratto di un Pagano poliedrico, complesso, sfuggente – e storie collettive, come quelle di «Libera Voce» e del «Critone», tra le imprese culturali che contribuirono ad avvicinare la periferica realtà salentina ai maggiori centri letterari della penisola. Lungo un ampio arco cronologico, a palesarsi è anche la storia di una profonda amicizia, che senza la pretesa di annullare le distanze fra i due corrispondenti avrebbe continuato nel tempo ad alimentarsi di «gratitudine», «stima», «fiducia».
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Nè tetto nè legge: L'emarginazione grave, le nuove povertà, i "senza fissa dimora". Torino: Edizioni Gruppo Abele, 1991.

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