Academic literature on the topic 'Periodo della Repubblica italiana'

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Journal articles on the topic "Periodo della Repubblica italiana"

1

Conte, Paolo. "Michele De Tommaso: tra Costituzione montagnarda e sistema napoleonico (1792-1804)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (June 2016): 21–54. http://dx.doi.org/10.3280/riso2016-001002.

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Abstract:
Per i patrioti italiani che avevano sostenuto la causa della Rivoluzione francese, il passaggio all'"ordine napoleonico" seguito alla vittoria repubblicana di Marengo non comporto la fine della loro attivita politica. Ne e un esempio il percorso biografico di Michele De Tommaso, prete napoletano attivo nell'organizzazione dei club patriottici partenopei ancor prima del 1796 e poi distintosi fra il Ponente ligure e Napoli nell'intensa fase del Triennio giacobino. Dopo il crollo delle Repubbliche sorelle, terminato un breve periodo di esilio in Francia, fece ritorno a Porto Maurizio, dove durante la "seconda" Repubblica ligure si distinse sia per la sua attivita intellettuale e pedagogica, sia per il suo attivismo filofrancese. Da un lato fondo e diresse una scuola pubblica di filosofia e scrisse opere di logica e metafisica, dall'altro svolse il ruolo di cancelliere del Viceconsolato transalpino e fu arrestato due volte per la partecipazione a rivolte cittadine: modalita diverse, ma complementari, per portar avanti la battaglia politica per la democrazia in Italia.
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2

Guarnieri, Carlo. "MAGISTRATURA E POLITICA: IL CASO ITALIANO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 1 (April 1991): 3–32. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009801.

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Abstract:
IntroduzioneNel periodo repubblicano, l'assetto istituzionale della magistratura italiana è stato radicalmente trasformato con l'obiettivo, almeno in apparenza, di salvaguardarne il piò possibile l'indipendenza. In realtà, la posizione assunta oggi dalla magistratura nel nostro sistema politico sembra per molti versi peculiare. Per valutare correttamente grado e implicazioni di questa peculiarità è però necessario partire da una considerazione del ruolo della magistratura nei regimi democratici e comparare l'attuale assetto della magistratura italiana con quello delle magistrature operanti in regimi simili.
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Rollandi, Maria Stella. "Mimetismo di bandiera nel Mediterraneo del secondo settecento. Il caso del Giorgio inglese." SOCIETÀ E STORIA, no. 130 (February 2011): 721–42. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-130003.

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Abstract:
L'autrice esamina alcuni aspetti dei viaggi effettuati fra il 1767 e il 1769 dalla nave Giorgio, battente bandiera inglese, ma di proprietÀ di Gian Tommaso Balbi, un aristo- cratico genovese. Scopo principale dell'investimento: trasportare cereali dall'Arcipelago alla Spagna con un'operazione che si inserisce nella consolidata pratica di rifornimento dei granai spagnoli, in un momento di salita dei prezzi, con specifici fini speculativi. L'investitore ricorre alla pratica del mimetismo di bandiera molto diffusa in quel periodo presso la marineria genovese a causa della fragilitÀ politica e militare della Repubblica. L'attivitÀ non si rivela profittevole e i viaggi si concludono nel momento in cui viene meno l'interesse del Balbi. La documentazione correlata a questa impresa presenta interessanti aspetti per quanto concerne il meccanismo degli imbarchi e degli sbarchi in vista dei luoghi di destinazione della nave e della tipologia della navigazione; fornisce dati relativi al dinamico e differenziato mercato del lavoro marittimo di quel periodo e, in particolare alla luce del caso esaminato, delle oscillazioni nelle retribuzioni sia all'interno dei gruppi omogenei che formano l'equipaggio sia fra marinai italiani e stranieri.
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Del Prete, Simeone. "Il Comitato di Solidarietà Democratica tra difesa processuale e recupero politico nel processo alla Resistenza. Il caso giudiziario dell'eccidio di Oderzo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 114–43. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298011.

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Abstract:
Il saggio intende proporre una riflessione sul rapporto tra il Pci e gli ex-partigiani processati tra anni Quaranta e Cinquanta per il coinvolgimento in azioni connesse alla lotta di liberazione o in episodi di violenza postbellica. Più nello specifico, l'articolo suggerisce nuove ipotesi interpretative sull'assistenza giudiziaria ed extragiudiziaria garantita dal Pci a questi ultimi nel periodo del centrismo degasperiano. Attraverso un percorso di indagine condotto sui documenti del Comitato di Solidarietà Democratica, l'organizzazione politico-giuridica fondata su impulso del Fronte popolare allo scopo di garantire assistenza ai militanti inquisiti, l'autore riflette sulla natura delle pratiche adottate per il contrasto al "processo alla Resistenza" e sulle questioni politiche che il fenomeno ingener. in seno al partito e all'opposizione socialcomunista. La riflessione, incentrata sulla dimensione nazionale della congiuntura, si avvale del caso di studio del processo celebrato tra il 1950 e il 1957 contro i responsabili dell'"eccidio di Oderzo", l'esecuzione sommaria, avvenuta tra l'aprile e il maggio 1945, di oltre un centinaio di presunti appartenenti alle forze armate della Repubblica sociale italiana.
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Keppie, Lawrence. "The changing face of the Roman legions (49 BC–AD 69)." Papers of the British School at Rome 65 (November 1997): 89–102. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620001059x.

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Abstract:
IL MUTEVOLE ASPETTO DELLE LEGIONI ROMANE (49 a.C. - 69 d.C.)I 125 anni tra le guerre civili della tarda Repubblica e la fine del periodo Giulio-Claudio testimoniarono un cambiamento drammatico nel personale delle legioni romane: i posti occupati dagli Italiani vennero gradualmente occupati da uomini provenienti dalle province dell'Impero, che quindi provenivano dalle più diverse culture. La prospettiva di lunghi anni di servizio su distanti frontiere aveva alienato le tradizionali fonti di forza lavoro. Questo articolo suggerisce che il cambiamento era in atto prima di quanto fosse generalmente supposto. Pochi Italiani ritornavano a casa dopo il servizio. In genere i legionari non avevano alcun legame emotivo con la città di Roma, al punto che ben pochi avevano mai la possibilità di visitarla.
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Melloni, Alberto. "“CHIESA E STATO” FRATTURA DI COSA, FRATTURE PER COSA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 255–67. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.248.

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Abstract:
Una caratteristica cruciale della storia italiana è il poliedrico rapporto tra Stato e papato, un rapporto a volte conflittuale, a volte amichevole ma sempre presente nelle diverse fasi del processo di costruzione della nazione. Da un lato, la Questione Romana e le vicende dell'Unità del XIX secolo si basano su diverse fratture e ne evidenziano l'antagonismo. Dall'altro, una riconciliazione si può vedere dopo il Movimento di Resistenza, quando la Chiesa è diventata protagonista del sistema democratico repubblicano e durante il periodo della stesura della Costituzione, basata sugli sforzi reciproci e sull'utopia di un dialogo fecondo. Nel complesso, e questo è vero fin dalla Cattura di Roma (1870), lo Stato italiano ha sempre dovuto misurarsi con la presenza duratura del papato.
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Caramani, Daniele. "LA PARTECIPAZIONE ELETTORALE: GLI EFFETTI DELLA COMPETIZIONE MAGGIORITARIA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 3 (December 1996): 585–608. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024515.

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Abstract:
PremessaI livelli di partecipazione elettorale vengono spesso considerati come uno dei principali termometri dello stato di salute di una democrazia. Sebbene la loro interpretazione da parte della teoria democratica non sia sempre stata univoca, il calo della partecipazione viene solitamente associato a immagini di «crisi» dei sistemi politici e delle tradizionali forme di rappresentanza, a fasi di transizione e ad atteggiamenti di disaffezione, di apatia e di protesta da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni.La forte crescita del fenomeno astensionista durante quello che viene ormai comunemente considerato il periodo della transizione italiana, sembrerebbe avvalorare questa tesi. Nel raffronto internazionale, tassi elevati e stabili hanno caratterizzato la partecipazione elettorale nell'Italia repubblicana. Tuttavia, dalla fine degli anni '70 l'astensionismo si è manifestato sempre più marcatamente. Se da un lato ciò ha destato una certa preoccupazione, dall'altro si è rinnovato l'interesse tra osservatori e studiosi nei confronti dei problemi della partecipazione elettorale2. I grandi mutamenti politici che si sono verificati a partire dalle elezioni del 1992 ed il grande fermento politico e sociale che ne è scaturito, non hanno invertito questa tendenza. Al contrario, la partecipazione alle elezioni ne è risultata contratta e le elezioni del 21 aprile 1996 hanno registrato una ulteriore brusca frenata dell'affluenza.
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Pertot, Gianfranco. "Memoria e memorie risorgimentali a Venezia dopo l'annessione all'Italia." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 111–63. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132005.

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Abstract:
Il Risorgimento a Venezia ebbe il suo piů fulgido episodio nell'esperienza della Repubblica di San Marco del 1848-49, che ebbe come protagonisti Daniele Manin, Niccolň Tommaseo e altri personaggi di spicco della cultura veneziana. Dopo l'annessione all'Italia (1866) i veneziani vollero innanzitutto ricordare gli eroi e le vicende di quel periodo. Anche a Venezia si costruirono monumenti al Re e a Garibaldi, ma mancň quell'opera capillare, estesa e continua di celebrazione dei protagonisti del Risorgimento, con manifesto intento di alfabetizzazione politica, quale si manifestň in molte altre cittŕ italiane nei primi decenni dopo l'Unitŕ. Pochi furono i monumenti eretti (con molte polemiche, ritardi, contrasti fra istituzioni, comitati, rappresentanti delle élite della cittŕ) e pochi anche i cambiamenti nella toponomastica. Venezia dopo il 1866 era una cittŕ in profonda crisi economica, sociale e di identitŕ. I modi contradditori con cui affrontň la celebrazione risorgimentali sono sintomo della difficile contingenza e della problematica convivenza fra il nuovo ordine moderato imposto con l'Unitŕ (peraltro in sintonia con il patriziato, ancora saldamente rappresentato ai vertici del governo cittadino), il ricordo dell'eroica ma sfortunata esperienza rivoluzionaria del 1848-49 e quello, latente, dell'autonomia goduta fino al 1797.
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Maccioni, Elena. "Mercato cambiario e uomini d’affari a Barcellona durante la guerra tra Alfonso il Magnanimo e la Repubblica Fiorentina." Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval, no. 23 (May 26, 2022): 61. http://dx.doi.org/10.14198/medieval.21218.

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Abstract:
La metà del secolo XV fu per la Corona d’Aragona e specialmente per Barcellona un periodo complicato: Alfonso V era impegnato nelle guerre italiane, in particolare contro Firenze e Milano, Genova e Venezia; il Regno di Napoli era stato annesso all’Unione, e richiedeva sforzi importanti per il suo mantenimento; allo stesso tempo dalla capitale catalana provenivano richieste di apertura “democratica” del Consiglio dei Cento, che portavano a un’evidente instabilità interna, frutto in parte di una dimostrata crisi monetaria, dovuta anche alla scarsa capacità di governo dell’economia. Nonostante ciò, i mercanti, gli armatori e i banchieri continuarono a cercare di portare avanti i propri interessi economici nel Mediterraneo, anche servendosi delle istituzioni di natura corporativa, come il Consolato del mare. Attraverso l’analisi di alcuni registri di protesti di lettere di cambio gestiti dal notaio del Consolato barcellonese, si cercherà di mettere in luce l’evoluzione delle reti mercantili-finanziarie catalane, in particolare lungo la rotta meridionale italiana. Lo studio non avrà l’obiettivo di analizzare l’uso tecnico dello strumento cambiario, ma quello di portare alla luce strategie e protagonisti del processo di inserimento del capitale mercantile e finanziario in Italia durante il regno di Alfonso il Magnanimo e in special modo durante la guerra contro Firenze. Emergeranno, così, i nomi di quelle persone che furono le protagoniste dei grandi e quotidiani spostamenti di denaro fra i centri politico-commerciali del Commonwealth catalanoaragonese. Si tenterà una prima ricostruzione delle loro attività e dei loro movimenti, nonché delle connessioni con i più importanti operatori del sistema finanziario europeo, ovvero i toscani.
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Morlino e, Leonardo, and Franco Mattei. "VECCHIO E NUOVO AUTORITARISMO NELL'EUROPA MEDITERRANEA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no. 1 (April 1992): 137–60. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020001827x.

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Abstract:
IntroduzioneNel corso degli anni settanta, crisi autoritaria e transizione alla democrazia hanno caratterizzato Portogallo, Spagna e Grecia (O'Donnell, Schmitter e Whitehead 1986). Nello stesso periodo il quarto paese dell'Europa mediterranea, l'Italia, attraversava la sua crisi democratica piò difficile dai tempi dell'instaurazione repubblicana (1945-48), o addirittura dagli anni venti. In Spagna e Portogallo, il fallimento dei regimi autoritari e i relativi processi di democratizzazione erano scaturiti da una combinazione di trasformazioni interne, economiche e sociali, e internazionali (Morlino 1986). In Grecia quel fallimento veniva dal mancato consolidamento del regime militare, insieme all'attivazione di una notevole opposizione al regime e alla crisi di Cipro, cioè ancora da una combinazione di elementi interni ed internazionali. Trasformazioni socio-economiche e conseguente mobilitazione politica di nuovi gruppi e movimenti (lavoratori, giovani, donne) ovvero emergere di nuove domande erano anche alla base della crisi italiana (Farneti 1978; Morlino 1985).
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Dissertations / Theses on the topic "Periodo della Repubblica italiana"

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Bendoni, Benedetta <1992&gt. "Le relazioni diplomatiche fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare cinese negli anni della Guerra fredda." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10125.

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Abstract:
Il presente elaborato intende analizzare le relazioni diplomatiche fra l'Italia e la Cina e,in particolare, il percorso che ha portato al riconoscimento reciproco nel 1970. Inoltre, la tesi intende approfondire il mutamento delle relazioni bilaterali in seguito al sopraccitato evento storico. L'analisi è suddivisa in tre capitoli. Il primo capitolo si focalizza sul contesto internazionale caratterizzato dalla Guerra fredda, sulle opportunità di normalizzazione perdute negli anni cinquanta e sugli interessi economici dell'Italia nei confronti della nuova Cina. Nel secondo capitolo si esaminano i principali avvenimenti storico-politici dell'Italia e della Cina popolare negli anni sessanta, con particolare attenzione ai mutamenti della politica interne ed estera cinese, che hanno influenzato l'evoluzione della Guerra fredda e favorito il riavvicinamento tra i due paesi. Inoltre, si mette in luce il successo del compromesso diplomatico che, attraverso un lungo e tortuoso negoziato, ha portato alla normalizzazione delle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Rpc nel 1970. Infine, nell'ultimo capitolo, si focalizza l'attenzione sull'evoluzione delle relazioni sino-italiane nel decennio successivo alla normalizzazione diplomatica (1970-80), periodo caratterizzato dal tramonto del maoismo, dall'inizio dell'età delle riforme denghiste e dal riconoscimento della Rpc da parte degli Stati Uniti.
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CUCCU, FRANCESCA. "Profilo della magistratura italiana: la Corte di Cassazione dal fascismo alla Repubblica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249629.

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Abstract:
This paper examines the Italian Supreme Court of Cassation, in the period between the rise of fascism and the beginning of the Republican era, with particular attention to the judges involved. The Supreme Court has mainly been analyzed with respect to its members, with the compilation of a biographical repertoire that traces the career, from their entry into the judicial career to their retirement. The period allowed to examine in depth the relationship between the judiciary and fascism, the conduct of judiciary itself during that period, and the next step, the purge from fascism. This historical period was chosen because of previous studies and collaborations in structured research, in particular the project “The purge of the judiciary to the fall of Fascism” under the Relevant National Interest Research Program (PRIN) 2006, “Judiciary and politics in the modern and contemporary State” (national scientific coordinator Guido Melis), and the project “The relationship between political power and judicial power: the purge of the judiciary in Italy and Sardinia, from fascism to democracy”, funded by the Sardinian Region (national scientific coordinator Mariarosa Cardia). The first phase consisted of the collection of the documentary material present at National Archives in Rome and at the Ministry of Justice, completed in December 2015 and the examination of the sources available for legislation. From June 2013 until December 2015 several missions were carried out, to the National Archives and to the Ministry of Justice. The research was developed based on the analysis of the rankings of the Ministry of Justice and, for years in the Archives, the Guida Monaci, sources who have permitted to develop the list of judges to consider. From this examination it was passed to the finding of judges’ individual personal files. It was possible to find 300 personal files, reviewed, photographed and surveyed, in various funds, in addition to material not directly present in the personal files but connected to the research. Next phase was the processing of the biographies, mainly based on the archival material found in “III Versamento”, “Cassazione”, “Ministero”, “Epurazione”. This choice was made in order to have a sufficient number of judges to be analyzed, with the purpose and the hope of being able to carry forward the work in the future by enriching each biographical file, integrating the archival material already seen with other sources.
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ALILI, IMER. "L’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiana all’estero: l’esperienza nella Repubblica di Macedonia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2015. http://hdl.handle.net/2108/189882.

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Abstract:
Teaching italian language, literature and culture abroad: the experience in the Republic of Macedonia (FYROM) by Imer ALILI. // In this dissertation we wanted to summarize, briefly, an empirical and analytical study on the current state of general education and the teaching tools available to teachers of all levels of teaching, to move us forward in the direction of a possible revision and rebuilding the educational system, like the humanistic values of which the various disciplines should be impregnated to comprehend the current conditions of reality evolved in this digital age, now on a global scale. It would be desirable to look at the past, not as it has been addressed so far, but by taking on a cautious and calm ratio, aimed at an enriching perspective in the public education system, which can be achieved by overcoming the innate and primordial tendency to refute a priori others’ theses without first considering them and examining the possibilities for their concretization. For the future of new generations, we should not avoid to convey those basic concepts on which we have been forged, but, instead, be willing to draw on the past with venerable approval, if nothing else, for the experience accumulated by our predecessors. And, for that past-present-future time-frame, the art of teaching - aligned with a necessary empathic remark - has the ultimate goal of an indispensable mission that pedagogues will have to be able to reproduce, based on the objective of reconsidering - for an appropriate, targeted and attentive training - the human-nature relationship, as an inseparable dualism belonging to all humanity, richness in diversity, to redress a serious and fruitful reflection on our future as well as an attempt to mitigate the anxieties and uncertainties dominating these actual times.
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PALA, ELENA. "BRESCIA CAPITALE DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA. LOTTA POLITICA E VITA QUOTIDIANA (1943-1945)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1296.

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Abstract:
All’origine della presente ricerca si pongono sostanzialmente due ragioni fondanti: una estrinseca ed una intrinseca. Da un lato, ha fornito una forte sollecitazione ad intraprendere uno studio ravvicinato sulla dinamica del fascismo repubblicano (1943-1945) in terra bresciana l’individuazione di almeno due fondi archivistici di assoluto rilievo: la sezione di Brescia del Tribunale militare regionale di guerra della Repubblica sociale italiana e la Commissione provinciale di Brescia dell’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo. Da un altro lato, la caratura prevalentemente fascista dei fondi archivistici individuati costituiva un forte stimolo intellettuale a mettere in cantiere una ricerca di questo tipo perché offriva la possibilità, non frequente nel panorama storiografico nazionale, di esaminare nel concreto e dall’interno la dinamica di decisivi apparati dello Stato e del partito fascista di cui è per lo più dall’esterno che si sono attuati approcci. Non per questo il punto di vista fascista ha fagocitato la nostra attenzione abbattendo la vigilanza critica e il doveroso vaglio del materiale posto alla base della nostra ricerca. Non si può sottacere, infine, il rilievo della materia posta sotto indagine. Al centro della ricerca messa in cantiere sta, infatti, il territorio bresciano che ha costituito l’epicentro dell’esperienza della Repubblica di Mussolini. Tutto ciò non ha fatto che arricchire il nostro motivo di interesse per uno studio mirato sui luoghi caldi del potere dell’ultimo fascismo.
At the origin of this research there are basically two fundamental reasons: a reason extrinsic and an intrinsic reason. On the one hand, the identification of at least two archives of absolute importance has provided a strong inducement to undertake a close study of the dynamics of the Republican Fascism (1943-1945) in the territory of Brescia. The archives are the Regional Military Tribunal of war the Italian Social Republic of Brescia and the Provincial Committee of Brescia of the Delegation of the High Commissioner for sanctions against fascism. On the other hand, the caliber of the predominantly fascist archives identified was a strong intellectual stimulus to perform a search of this type because it offered the possibility, not frequent in view of national historiography, to examine the internal dynamics of the state and the fascist party, studied mostly from the outside. However the point of view fascist has engulfed our attention and it has not broken the critical vigilance nor the duty to screen the material at the base of our research. Finally, the relief of mail matter under investigation is important because the focus of research is the area of Brescia, which has been the epicenter of the experience of the Republic of Mussolini. This has enriched the source of interest for a study focused on hot spots of the fascism of the last power.
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PALA, ELENA. "BRESCIA CAPITALE DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA. LOTTA POLITICA E VITA QUOTIDIANA (1943-1945)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1296.

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Abstract:
All’origine della presente ricerca si pongono sostanzialmente due ragioni fondanti: una estrinseca ed una intrinseca. Da un lato, ha fornito una forte sollecitazione ad intraprendere uno studio ravvicinato sulla dinamica del fascismo repubblicano (1943-1945) in terra bresciana l’individuazione di almeno due fondi archivistici di assoluto rilievo: la sezione di Brescia del Tribunale militare regionale di guerra della Repubblica sociale italiana e la Commissione provinciale di Brescia dell’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo. Da un altro lato, la caratura prevalentemente fascista dei fondi archivistici individuati costituiva un forte stimolo intellettuale a mettere in cantiere una ricerca di questo tipo perché offriva la possibilità, non frequente nel panorama storiografico nazionale, di esaminare nel concreto e dall’interno la dinamica di decisivi apparati dello Stato e del partito fascista di cui è per lo più dall’esterno che si sono attuati approcci. Non per questo il punto di vista fascista ha fagocitato la nostra attenzione abbattendo la vigilanza critica e il doveroso vaglio del materiale posto alla base della nostra ricerca. Non si può sottacere, infine, il rilievo della materia posta sotto indagine. Al centro della ricerca messa in cantiere sta, infatti, il territorio bresciano che ha costituito l’epicentro dell’esperienza della Repubblica di Mussolini. Tutto ciò non ha fatto che arricchire il nostro motivo di interesse per uno studio mirato sui luoghi caldi del potere dell’ultimo fascismo.
At the origin of this research there are basically two fundamental reasons: a reason extrinsic and an intrinsic reason. On the one hand, the identification of at least two archives of absolute importance has provided a strong inducement to undertake a close study of the dynamics of the Republican Fascism (1943-1945) in the territory of Brescia. The archives are the Regional Military Tribunal of war the Italian Social Republic of Brescia and the Provincial Committee of Brescia of the Delegation of the High Commissioner for sanctions against fascism. On the other hand, the caliber of the predominantly fascist archives identified was a strong intellectual stimulus to perform a search of this type because it offered the possibility, not frequent in view of national historiography, to examine the internal dynamics of the state and the fascist party, studied mostly from the outside. However the point of view fascist has engulfed our attention and it has not broken the critical vigilance nor the duty to screen the material at the base of our research. Finally, the relief of mail matter under investigation is important because the focus of research is the area of Brescia, which has been the epicenter of the experience of the Republic of Mussolini. This has enriched the source of interest for a study focused on hot spots of the fascism of the last power.
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Podlešáková, Eliška. "Le relazioni tra l´Italia e la Repubblica Ceca sul modello dell´esportazione della gastronomia italiana nella Repubblica Ceca." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2013. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-193695.

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Abstract:
The thesis deals with relations between Italy and the Czech republic on the example of exportanion of Italian gastronomy to the Czech republic. The theoretical part tries to describe the principal aspects of Italian gastronomy in general terms and the relations between Italy and the Czech republic. It's concentrated on all the relations that have something in commom with gastronomy. The analytical part is based on questionnaires and quite a detailed analysis of Italian gastronomy in the Czech republic. The principal goal of the thesis is to find out whether the Italian gastronomy in the Czech republic is really Italian. Another aim is to reveal to which extent the eating habits of Czech people visiting Italian restaurants are influenced by Italian ones.
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Pirani, Cevolani Andrea. "Le scuole allievi ufficiali della GNR durante la Repubblica sociale italiana : l'esperienza di Fontanellato /." Civitavecchia (Roma) : Prospettiva Ed, 2008. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=017117686&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.

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8

Codolo, Sara. "Il potere e la cultura : dotti e politica culturale della Repubblica e del Regno d’Italia (1802 -1814)." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2011. http://hdl.handle.net/11384/86033.

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FEDERICO, LUCA. "L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1005664.

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Abstract:
Superati «novant’anni d’impazienza» e dopo un lungo periodo votato all’autocommento e all’esplorazione delle proprie intenzioni, Raffaele La Capria ha raccolto le sue opere in due Meridiani curati da Silvio Perrella. La Capria ne ha celebrato l’uscita nella prolusione inaugurale di Salerno Letteratura, poi confluita nel breve autoritratto narrativo "Introduzione a me stesso" (2014). In questa sede, l’autore è tornato su alcuni punti essenziali della sua riflessione sulla scrittura, come la relazione, reciproca e ineludibile, fra tradizione e contemporaneità. All’epilogo del «romanzo involontario» di una vita, La Capria guarda retrospettivamente alla propria esperienza come ad un’autentica educazione intellettuale. Perciò, muovendo da un’intervista inedita del 2015, riportata integralmente in appendice, la tesi ha l’obiettivo di ricostruire l’apprendistato letterario di La Capria dai primi anni Trenta, quando l’autore ancora frequentava il ginnasio, fino all’inizio dei Sessanta, quando ottenne il premio che ne avrebbe assicurato il successo. Il percorso, che riesamina l’intera bibliografia lacapriana nella sua varietà e nella sua stratificazione, si articola in una serie di fasi interdipendenti: la partecipazione indiretta alle iniziative dei GUF (intorno alle riviste «IX maggio» e «Pattuglia»); l’incursione nel giornalismo e l’impegno culturale nell’immediato dopoguerra (sulle pagine di «Latitudine» e di «SUD»); l’attività di traduttore dal francese e dall’inglese (da André Gide a T.S. Eliot); l’impiego alla RAI come autore e conduttore radiofonico (con trasmissioni dedicate a Orwell, Stevenson, Saroyan e Faulkner); la collaborazione con «Il Gatto Selvatico», la rivista dell’ENI voluta da Enrico Mattei e diretta da Attilio Bertolucci; e le vicende editoriali dei suoi primi due romanzi, “Un giorno d’impazienza” (1952) e “Ferito a morte” (1961), fino alla conquista dello Strega. La rilettura dell’opera di uno scrittore semi-autobiografico come La Capria, attraverso il costante riscontro di fonti giornalistiche, testimonianze epistolari e documenti d’archivio che avvalorano e occasionalmente smentiscono la sua versione dei fatti, diventa allora un’occasione per immergersi nella sua mitografia personale e avventurarsi in territori finora poco esplorati: come la ricostruzione del suo profilo culturale, a partire dal milieu in cui La Capria vive e opera, o l’incidenza delle letture e delle esperienze giovanili sulla sua prassi letteraria.
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Pirro, Alberto Libero. "La sinistra extraparlamentare italiana e il terzomondismo (1969-1974)." Thesis, 2012. http://eprints.bice.rm.cnr.it/11736/1/La%20sinistra%20extraparlamentare%20italiana%20e%20il%20terzomondismo%20%281969-1974%29.pdf.

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Abstract:
Tesi di Laurea in Storia contemporanea discussa all'Università "La Sapienza" di Roma il 15/12/2012. Sulla base di un'analisi di giornali e fonti a stampa pubblicate dai maggiori gruppi della sinistra extraparlamentare italiana nel periodo indicato, si è tentato di descrivere e problematizzare il rapporto che questa aveva con il cosidetto Terzo Mondo, i suoi governi e i suoi movimenti. Le ispirazioni e le critiche, i miti e le realtà. Il modo in cui questi rapporti pesavano nell'elaborazione della linea politica interna e internazionale dei gruppi italiani. ENG: 1st level degree-Degree/Bachelor thesis in Contemporary history discussed at "La Sapienza" Univesity of Rome on 15/12/2012. Based on an analysis of newspapers and printed sources published by the major groups of italian extra-parliamentary left in the early 1970s, this work attempt to describe and problematize the relationship that these forces had with the so-called Third world, its governments and its movements. The inspirations and criticisms, the myths and realities. The way in which this relathionships weighed in drawing the line of domestic and international policies of the italian groups.
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Books on the topic "Periodo della Repubblica italiana"

1

storico, Italy Parlamento Camera dei deputati Archivio. 50. anniversario della Repubblica Italiana: Dalla Consulta alla Costituente : documenti del periodo di transizione costituzionale tratti dai fondi dell'Archivio storico della Camera. Roma: Camera dei deputati, 1996.

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2

Cuoco, Vincenzo. Statistica della Repubblica italiana. Roma: Archivio Guido Izzi, 1991.

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3

Italy. Costituzione della Repubblica italiana. Roma]: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2010.

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4

Storia della Repubblica sociale italiana. Roma: Carocci, 2012.

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5

L'Italia divenne Repubblica: La lunga strada della nascita della Repubblica italiana. Fidenza (Parma): Mattioli 1885, 2016.

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6

Giovanni, De Luna, Mignemi Adolfo, and Gentile Carlo, eds. Storia fotografica della Repubblica sociale italiana. Torino: Bollati Boringhieri, 1997.

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7

Petacco, Arrigo. La scelta: L'invenzione della Repubblica italiana. Roma: A. Curcio, 2008.

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8

Storia della Repubblica sociale italiana, 1943-1945. Bari: Editori GLF Laterza, 2020.

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9

Vertone, Saverio. L' ultimo manicomio: Elogio della Repubblica italiana. Milano: Rizzoli, 1992.

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10

Fascismo ultimo atto: L'immagine della Repubblica sociale italiana. Genova: Il canneto, 2014.

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Book chapters on the topic "Periodo della Repubblica italiana"

1

Gregorio, Massimiliano. "La cesura dottrinale di fine anni Trenta. Itinerari della giuspubblicistica italiana tra fascismo e Repubblica." In Studi e saggi, 23–38. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-202-7.04.

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Abstract:
The essay aims to answer a simple but very relevant question: how could be possible that the constitutionalists who gave the most important contribution in the theoretical building of Italian constitutional democracy were the same who, only a few years before, wrote about the fascist constitutional order with sincere interest (and sometimes with real appreciation)? Political opportunism? No. The answer lies in the paths of their constitutional interpretations that reveal the existence of a real doctrinal fracture in the Italian constitutionalist culture of late Thirties, created by a new generation of jurists.
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2

Gusso, Massimo. "17 • Storie con lo sfondo della Repubblica Sociale Italiana." In Ca’ Foscari Japanese Studies. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-568-1/017.

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3

Kobylska, Dominika. "Globalizacja okiem Alda Novego — o włoskości w postmodernistycznym świecie." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.05.

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Abstract:
Aldo Nove ha debuttato nel campo della narrativa italiana nel 1996 con la raccolta dei racconti Woobinda e con Il mondo dell’amore nell’antologia di Daniele Brolli intitolata Gioventu Cannibale. Grazie a questi testi č diventato conosciuto sulla penisola appenninica, insieme ad altri scrittori di quel periodo, che la critica annoverava tra i rappresentanti del nuovo genere letterario “pulp”. In questo lavoro sarŕ effettuata l’analisi delle due opere dello scrittore – Anteprima mondiale del 2016 e Amore mio infinito del 2000 relativa alla sua maniera con cui denunciava il processo della globalizzazione attraverso i nomi dei prodotti presenti nella sua narrativa. Con quel suo originale approccio, l’autore italiano riesce a dimostrare dei cambiamenti nel campo di comunicazione di massa in Italia ed enfatizzare la presenza dell’italianitŕ nel mondo sempre piů dominato dai media.
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4

Pasztor, Maria. "La Repubblica Popolare Polacca (PRL) e la Repubblica Italiana negli anni 1945-1989: relazioni all’ombra della «Cortina di Ferro» PRL – Republika Włoska 1945-1989: relacje w cieniu „żelaznej kurtyny”." In Italia e Polonia (1919-2019). Un meraviglioso viaggio insieme lungo cento anni / Włochy i Polska (1919-2019). Sto lat wspólnej fascynującej podróży. Warsaw University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.31338/uw.9788323541400.pp.121-134.

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Conference papers on the topic "Periodo della Repubblica italiana"

1

Maksurov, Aleksey. "PROBLEMI DI CONSOLIDAMENTO DELLE NORME DI COORDINAMENTO NELLA REPUBBLICA ITALIANA." In RICERCHE SCIENTIFICHE E METODI DELLA LORO REALIZZAZIONE: ESPERIENZA MONDIALE E REALTÀ DOMESTICHE. European Scientific Platform, 2021. http://dx.doi.org/10.36074/logos-12.11.2021.v1.17.

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2

Maxsurov, Alexey. "COORDINAMENTO STATALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE NELLA REPUBBLICA ITALIANA (CON L'ESEMPIO DELL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA)." In RICERCHE SCIENTIFICHE E METODI DELLA LORO REALIZZAZIONE: ESPERIENZA MONDIALE E REALTÀ DOMESTICHE. European Scientific Platform, 2021. http://dx.doi.org/10.36074/logos-14.05.2021.v1.15.

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