Academic literature on the topic 'Performance ospedaliere'

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Journal articles on the topic "Performance ospedaliere"

1

Liguori, Gerardo, and Vincenzo De Paola. "Riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2, no. 2 (July 25, 2021): 69–82. http://dx.doi.org/10.48268/chirurgia/2021/0001.1.

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Abstract:
Il Ministero della Salute svolge attività di supporto e collaborazione con le Regioni per migliorare sia i livelli di efficienza e di produttività che quelli di appropriatezza, sicurezza ed efficacia delle cure ospedaliere (D.M. 70/2015, Legge di Stabilità 2016 e D.M.21 giugno 2016). A tal fine ha attivato il progetto “Riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura” di durata triennale, allo scopo di mettere a disposizione conoscenze e competenze messe a punto in altre realtà sanitarie nazionali. L’implementazione di tali Best Practices, finalizzata a migliorare la gestione dei blocchi operatori, risulta strategica nel contesto nazionale, data la necessità di affinare gli strumenti per misurare le performance delle strutture ospedaliere a maggior complessità, in particolare per quelle attività di alto livello ed elevato costo come l’attività chirurgica. A questo progetto Ministeriale la Regione Campania ha aderito, proponendo come Aziende Pilota l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli e l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
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2

Naciti, Valeria, Guido Noto, and Carlo Vermiglio. "Diversità di genere e performance organizzativa: un'analisi empirica nel settore sanitario." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 45–61. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120004.

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Abstract:
Recenti filoni di ricerca in campo manageriale si sono concentrati sulla diversita di genere e sull'impatto che quest'ultima esercita sulla performance organizzativa. Nonostante ci siano ormai numerosi studi volti a indagare questa relazione nel campo delle imprese private, minore attenzione e stata dedicata alle aziende pubbliche e, tra queste, alle aziende sanitarie. L'obiettivo di questo studio e quello di investigare la relazione tra diversita di genere e performance economico-finanziaria nelle aziende ospedaliere pubbliche italiane. A tal fine, il presente articolo analizza i dati di genere e di performance, relativi al periodo 2012- 2018, di 63 aziende attraverso regressioni Ordinary Least Squares (OLS) su dati panel. I risultati evidenziano una relazione significativa tra l'equilibrio di genere e la performance economico- finanziaria.
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3

Bronzetti, Giovanni, Maurizio Rija, Graziella Sicoli, and Dominga Anna Ippolito. "Diversità di genere e sistema sanitario: un'analisi su un campione di aziende sanitarie italiane." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 63–81. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120005.

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Abstract:
Il lavoro analizza in che misura la diversita di genere fa parte delle attuali pratiche delle aziende sanitarie. Attraverso un'analisi di tipo statistico- inferenziale su un campione di 39 strutture ospedaliere appartenenti al Gruppo San Donato, ha lo scopo di valutare se la presenza delle donne nel CdA influenza la performance aziendale. I risultati suggeriscono che la diversita nelle aziende sanitarie e un tema poco esplorato e non mancano opportunita e ostacoli al percorso di carriera delle donne. L'analisi di correlazione e regressione conferma che la presenza delle donne e positivamente correlata all'indice di performance delle strutture; la strada per arrivare alla parita non e breve e implica che le aziende sanitarie, se vogliono garantire parita di genere, devono riprogettare e migliorare l'organizzazione interna aprendo i loro CdA piu ampiamente alle donne.
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Vinciguerra, Rosa, Francesca Cappellieri, and Michele Pizzo. "Il contributo del partenariato sociale al sistema sanitario nazionale: un'indagine empirica su ruolo e caratteristiche demografiche delle onlus." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 33–55. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119003.

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Abstract:
Il contributo indaga l'impatto che le relazioni di PPP sociale esercitano sulla performance - finanziaria e non finanziaria - delle strutture ospedaliere pubbliche, evidenziandone modalità di intervento e opportunità intrinseche. È stata condotta un'analisi empirica valutando la centralità che il ruolo intrapreso dalle organizzazioni non-profit e le loro caratteristiche di corporate governance possono assumere nella determinazione del successo della collaborazione. Lo studio è stato circoscritto alle relazioni di partenariato pubblico-privato, attive nell'anno 2019, in 6 regioni italiane, selezionate sulla base dei punteggi conseguiti sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il lavoro contribuisce alla letteratura colmando le lacune esistenti e fornisce spunti critici a sostegno tanto dei policy- makers quanto degli operatori del settore.
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5

Tartaglia Polcini, Paolo, Natalia Aversano, Giuseppe Nicolò, and Nadia Ardito. "La diversità di genere nella direzione strategica delle aziende sanitarie: il rapporto tra governance e performance nelle aziende ospedaliere italiane." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 21–43. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120003.

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Abstract:
Negli ultimi decenni, istituzioni e policymakers a livello europeo hanno profuso notevoli sforzi volti a promuovere la parita di genere nelle posizioni di leadership gestionale e strategica, sia in ambito politico sia in ambito economico. Il presente studio, inquadrato nell'approccio teorico della Resource Dependence Theory, analizza l'associazione tra la presenza di donne in posizione di vertice e performance finanziaria nel contesto delle aziende sanitarie italiane. A tal fine, sono state condotte due analisi di regressione multipla attraverso le quali e stata analizzata l'influenza esercitata dalla presenza delle donne nelle posizioni di vertice di un campione di 49 aziende sanitarie italiane sulla performance finanziaria, misurata come Return on Assets (ROA). In linea con i precedenti studi, i risultati delle analisi condotte evidenziano come una maggiore presenza delle donne nelle posizioni di maggior responsabilita a livello gestionale abbia una ricaduta positiva in termini di performance operativa ed economica delle aziende sanitarie oggetto di analisi. La presente ricerca conferma che le donne possono rappresentare una fondamentale leva di cambiamento di management e governance delle aziende sanitarie. Alla luce di cio, i risultati del presente studio potrebbero rappresentare un incentivo per il varo di politiche piu specifiche che favoriscano l'incremento della gender diversity nello specifico comparto delle aziende sanitarie che da anni soffrono di inefficienze sia a livello manageriale sia di governance.
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6

Leotta, Antonio, and Daniela Ruggeri. "I cambiamenti nei sistemi di misurazione e valutazione manageriale nelle aziende ospedaliere universitarie come contesti multi-stakeholder: proposizioni teoriche ed evidenze empiriche." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (December 2012): 63–86. http://dx.doi.org/10.3280/maco2012-003004.

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Abstract:
Given the growing attention to changes in performance measurement and evaluation systems in healthcare contexts, the present study aims at improving our understanding of such processes within teaching hospitals, examining how managerial and health-professional logics contribute to these changes. In the theoretical part of the study we analyse teaching hospitals as multistakeholder contexts. Particularly, we propose a theoretical approach that represents changes as dialectical phenomena so as to explain how the interaction among influential stakeholders (representing managerial and professional logics) affects changes in performance measurement and evaluation systems. The empirical part of the paper is devoted to a case-study focused on changes in performance measurement and evaluation systems in a Sicilian teaching hospital. The empirical analysis aims at examining the observed changes in the light of the theoretical framework proposed, emphasizing the interactions among the logics that characterize the teaching hospital context.
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Campedelli, Bettina, Andrea Guerrina, Chiara Leardini, and Giulia Romano. "La performance della rete ospedaliera pubblica della regione Veneto. L'impatto delle variabili ambientali e operative sull'efficienza." MECOSAN, no. 92 (February 2015): 119–42. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2014-092007.

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8

Ghiselli, S., S. Nedic, S. Montino, L. Astolfi, and R. Bovo. "Cochlear implantation in post-lingually deafened adults and elderly patients: analysis of audiometric and speech perception outcomes during the first year of use." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 513–19. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1222.

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Abstract:
Questo studio è volto alla valutazione degli outcomes audiometrici e logopedici dei pazienti anziani portatori di impianto cocleare durante il primo anno di utilizzo del dispositivo. Sono stati valutati 42 pazienti impiantati tra marzo 2010 e settembre 2014 presso l’UO ORL dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova. Sono stati inclusi nello studio pazienti affetti da sordità bilaterale postlinguale di grado severo-profondo impiantati unilateralmente. I soggetti sono stati divisi in tre gruppi in base all’epoca della chirurgia: 14 soggetti con impianto fra i 35 e i 49 anni, 14 fra i 50 e i 64 anni e 14 impiantati a un’età superiore di 65 anni. Tutti i pazienti sono stati valutati prima e dopo la chirurgia (a 1, 3, 6 e 12 mesi di follow-up) attraverso l’esecuzione di: audiometria tonale, audiometria vocale, test logopedici e somministrazione del questionario delle categorie percettive (CAP). L’analisi statistica è stata effettuata attraverso il Student’s t-test. La totalità dei soggetti nei tre gruppi hanno dimostrato significativi miglioramenti all’audiometria tonale e vocale ai controlli post chirurgici rispetto alle performance ottenute precedentemente all’impianto. In particolare si sono verificati miglioramenti della soglia audiometrica media (PTA) senza differenze statisticamente significative tra i tre gruppi. risultati ottenuti nei test logopedici e dalla somministrazione del CAP hanno dimostrato evidenti miglioramenti in tutti i tre gruppi in studio. Abbiamo riscontrato, però, che i soggetti più giovani hanno raggiunto maggiori punteggi ai controlli post impianto rispetto a quelli più anziani. Concludendo, possiamo affermare che l’impianto cocleare è un trattamento efficace per soggetti affetti da ipoacusia severa-profonda senza differenze significative nelle performance audiologiche e logopediche in relazione all’età di impianto. Anche se più lentamente, i pazienti impiantati dopo i 65 anni di età raggiungono performance ottimali e possono essere ritenuti dei candidati ottimali all’intervento.
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Brunetti, Antonio, Nicola Altini, Domenico Buongiorno, Emilio Garolla, Fabio Corallo, Matteo Gravina, Vitoantonio Bevilacqua, and Berardino Prencipe. "A Machine Learning and Radiomics Approach in Lung Cancer for Predicting Histological Subtype." Applied Sciences 12, no. 12 (June 8, 2022): 5829. http://dx.doi.org/10.3390/app12125829.

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Abstract:
Lung cancer is one of the deadliest diseases worldwide. Computed Tomography (CT) images are a powerful tool for investigating the structure and texture of lung nodules. For a long time, trained radiologists have performed the grading and staging of cancer severity by relying on radiographic images. Recently, radiomics has been changing the traditional workflow for lung cancer staging by providing the technical and methodological means to analytically quantify lesions so that more accurate predictions could be performed while reducing the time required from each specialist to perform such tasks. In this work, we implemented a pipeline for identifying a radiomic signature composed of a reduced number of features to discriminate between adenocarcinomas and other cancer types. In addition, we also investigated the reproducibility of this radiomic study analysing the performances of the classification models on external validation data. In detail, we first considered two publicly available datasets, namely D1 and D2, composed of n = 262 and n = 89 samples, respectively. Ten significant features, according to univariate AUC evaluated on D1, were retained. Mann–Whitney U tests recognised three of these features to have a statistically different distribution, with a p-value < 0.05. Then, we collected n = 51 CT images from patients with lung nodules at the Azienda Ospedaliero—Universitaria “Policlinico Riuniti” in Foggia. Resident radiologists manually annotated the lung lesions in images to allow the subsequent analysis of the malignancy regions. We designed a pipeline for feature extraction from the Volumes of Interest in order to generate a third dataset, i.e., D3. Several experiments have been performed showing that the selected radiomic signature not only allowed the discrimination of lung adenocarcinoma from other cancer types independently from the input dataset used for training the models, but also allowed reaching good classification performances also on external validation data; in fact, the radiomic signature computed on D1 and evaluated on the local cohort allowed reaching an AUC of 0.70 (p<0.001) for the task of predicting the histological subtype.
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De Rosa, Immacolata, Alessandro Pepino, Gianluca Giaconia, and Mario Guarino. "Bedside communication and management of vital parameters and alarms in care-intensive environments: Simulation model development for the clinical effectiveness analysis of an innovative technology." Global Clinical Engineering Journal 2, no. 3 (May 29, 2020): 45–56. http://dx.doi.org/10.31354/globalce.v2i3.86.

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Abstract:
Background and Objective. The deliberation n.7301 of 31/12/2001 provides for the inclusion of a call system with acoustic and luminous signalling within the minimum equipment of the recovery ward. However, traditional call systems are inefficient since they are based on the following incorrect assumptions: patients and staff are unmoving, information sources are static and assistance is unidirectional. Taking care of a patient involves different figures who should be dynamic and should be able to exchange information. Furthermore, the high number of clinical calls and alarms might be an issue, because on one hand they are essential to fulfil patients’ needs, but on the other hand they could cause stress and additional workload on medical staff. Indeed, they sometimes ignore some calls or waste a lot of time on non-urgent requests. In addition, the identification of an alarm and the prompt intervention seems to be more difficult during travelling. An ideal alarm system should have 100% sensitivity and specificity. Nevertheless, the alarms are designed to be extremely sensitive, at the expense of specificity. The alarm fatigue, that is the work overload due to an excessive alarms number exposition, is a critical problem in terms of safety in the current clinical practice because it involves desensitization and alarm loss, causing sometimes even the patient's death. Material and Methods. Therefore, appropriate approaches to notifications should be evaluated, including the effectiveness of mobile wireless technologies: linking patients, staff, data, services and medical devices simplifies communications and workflows. Several issues related to the communication among staff members, between patient and caregiver and to the alarms and vital parameters distribution in care-intensive environments have been analysed, focusing on the clinical effectiveness analysis of an innovative technology to support the Emergency Department of the Azienda Ospedaliera dei Colli activities. Afterwards, we have created a simulation model with Simul8, so that a digital twin reproduces direct and indirect activities in two cases: with and without (What If and As Is model) the aid of the technology. Results and conclusions. The model provides a set of Key Performance Indicators (number of performing activities, average alarm resolution time, waiting time) on which the compensatory aggregation method is applied to elaborate a single final score in both cases. This score is 52,5 in the As Is Model and 80 in the What If model. So, the clinical effectiveness has been demonstrated.
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Dissertations / Theses on the topic "Performance ospedaliere"

1

MADOTTO, FABIANA. "Valutazione dell'efficienza ospedaliera in Lombardia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/28480.

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Abstract:
È stata valutata l’attività di ricovero delle maggiori strutture ospedaliere altamente specializzate accreditate in Lombardia, in riferimento agli anni 2008 e 2009. L’analisi di benchmarking competitivo, basata sulle schede di dimissione ospedaliera, si è focalizzata nell’individuazione e determinazione di indicatori d’efficienza in grado di fornire informazioni sull’impiego delle risorse sanitarie. In particolare, è stato valutato il cambiamento temporale degli indicatori per ogni singola struttura e queste sono state comparate per identificare ospedali e aree specialistiche che, nel periodo in studio, hanno mostrato un miglior utilizzo delle risorse o problemi di efficienza operativa. Sono stati adottati diversi approcci: il primo basato sui volumi d’attività (numero di ricoveri e importo finanziato), il secondo utilizzando gli indicatori classici di attività (degenza media, indice di rotazione dei posti letto, intervallo di turnover, indice di occupazione dei posti letto) e infine gli indicatori DRG specifici (indice di performance e di case-mix). Le grandi strutture ospedaliere lombarde hanno presentato complessivamente delle buone prestazioni d’efficienza, con lievi cambiamenti tra il 2008 e il 2009. Tuttavia l’analisi ha mostrato delle aree specialistiche di determinati ospedali con problemi di efficienza. Se ci si pone in un’ottica decisionale basata sull’evidenze, questo tipo d’analisi può essere utile per determinare azioni da intraprendere al fine di migliorare l’allocazione delle risorse, l’efficienza e di conseguenza la qualità dei servizi offerti. Tuttavia, la comparazione tra strutture ospedaliere e/o unità operative è molto complessa, poiché caratterizzate da differenti competenze professionali e processi produttivi.
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CABONI, OMAR. "La simulazione termoenergetica dinamica del sistema edificio-impianti applicata a un caso studio:l'azienda ospedaliera "G. Brotzu"." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266777.

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Abstract:
This research has developed a first part that involved the validation test of building energy modeling software, in order to compare calibrate numerical solution to experimental measures of energy demand and thermo-hygrometric parameters. Once installed in the Internal Medicine Department (of the AOB Hospital in Cagliari) a building management system for monitoring that measures, this study has developed the use of a data-driven modeling, for implement numerical models with the aid of DesignBuilder software. The management of the input variables, the monitoring data and the building performance simulation output, allow to create an effective tool for the design and the operation of buildings. The final aim of this research is to use in current practice that useful and effective tool in operational support, in order to direct the choice of best energy efficiency and energy saving solutions.
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Fini, Giulio. "Progetto e costruzione di edifici alti con l'impiego della tecnologia "mass-timber". Il caso di studio della Torre Biomedica nel plesso ospedaliero del Sant'Orsola- Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14984/.

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Abstract:
Da due decadi oramai si sta imponendo la tendenza a costruire edifici alti con un materiale inconsueto per questo tipo di costruzione: il legno. Sono stati terminati palazzi di oltre dieci piani con strutture interamente in pannelli di legno laminato e si stanno affermando sistemi costruttivi ibridi per raggiungere altezze che superano i cinquanta metri. Questa tendenza ha motivazioni ben chiare. Il rinnovato amore per il materiale non ha certo solo carattere estetico. È in primo luogo caratterizzato da una neonata attenzione ambientale sulle materie prime utilizzate per l’edilizia: superando il solo computo costi energetici di gestione sui quali oramai il mercato ha consolidato l’attenzione. Altro importante aspetto e il superamento di quelli che erano i fondamentali problemi del materiale: le dimensioni e l’infiammabilità. Da tali condizioni nasce quindi la sfida al progetto verticale in legno e con questo anche una veloce innovazione su diversi piani della materia. Tecnologie costruttive che meglio sfruttano le proprietà del materiale riuscendo contemporaneamente a raggiungere livelli molto alti di prefabbricazione e quindi durate dei cantieri molto competitive. Modelli matematici per comprendere e normare il comportamento del legno. La presente tesi si propone come obbiettivo quello di analizzare le tecnologie attualmente ed offrire nel contempo una analitica descrizione delle scelte progettuali e le tecniche con cui vengono modellati i vari elementi della struttura per l’analisi FEM, il tutto attraverso un caso studio. Nello specifico la tesi si comporrà di 3 parti: Una prima parte nella quale verranno presentati alcuni progetti esistenti e descrivendone le caratteristiche salienti da un punto di vista tecnologico e costruttivo. Una seconda parte che descrive il caso studio e le strategie di modellazione di una struttura a telaio controventato in zona sismica. Una terza parte di sviluppo di alcune componenti architettoniche per l’edificio in oggetto.
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Conference papers on the topic "Performance ospedaliere"

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Verbano, Chiara, Daniele Donato, Pascale Camporese, Ugo Baccaglini, Giovanni Carretta, and Luciano Flor. "ENHANCING THE PERFORMANCE OF SURGICAL ACTIVITY THROUGH LEAN THINKING IN THE AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA." In 12th annual International Conference of Education, Research and Innovation. IATED, 2019. http://dx.doi.org/10.21125/iceri.2019.2440.

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