Academic literature on the topic 'PERCEZIONE MANO'

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Journal articles on the topic "PERCEZIONE MANO"

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Iaconis, Valeria. "“Una sola donna, una sola voce”: Un'indagine “investigativa” su una novella d'autrice di fine Ottocento." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (March 9, 2019): 408–24. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831967.

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Abstract:
La scrittura di mano femminile, fenomeno vistoso dell’Italia del secondo Ottocento, porta all’attenzione del pubblico le problematiche legali e sociali legate alla condizione della donna. Questo articolo analizza la novella Dopo la sentenza (1894) di Bruno Sperani, pseudonimo di Beatrice Speraz, quale esempio di tematizzazione dell’omicidio d’onore e di critica femminile ai codici postunitari. L’indagine si soffermerà sulle strutture narrative del testo, che privilegia il punto di vista situato del reo e l’uso sistematico delle figure dell’ellissi e della reticenza. Più che sulle informazioni esplicite nella novella, questa lettura si concentrerà sulla ricostruzione di quelle censurate. A tal fine verranno formulate ipotesi e deduzioni, instaurando un dialogo tra il testo e il contesto culturale e legale ad esso sottostante. Verranno così individuate le coordinate della percezione sociale del delitto d’onore, se ne osserverà il significato simbolico, e si evidenzierà la contestazione della nozione di rilevanza legale, attuata attraverso la valorizzazione del punto di vista femminile. Questo approccio, che prende le mosse dal movimento Law and Literature e dagli assunti del giusfemminismo, permetterà in ultima battuta di comprendere le dinamiche della violenza di genere ritratte da Sperani, violenza perpetrata materialmente dal protagonista, ma permessa e legittimata dall’orizzonte giuridico e sociale coevo.
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Ragusa, Gaetana Concetta. "SUPERSTIZIONE, MALOCCHIO E SCARAMANZIA DIFFERENZA DI PERCEZIONE DA PARTE DEI GIOVANI E DEGLI ANZIANI DELLA SICILIA." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 2 (October 28, 2016): 317. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n2.v1.676.

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Abstract:
Abstract.Superstition is a set of beliefs and ritual practices of irrational nature, typical of the underdeveloped background. It found its own space and its followers in every age and culture by meddling on thought and people’s behaviours in decisive way. Christianity, for instance, ended up by assimilating all the things remaining from the ancient pagan worships in the first centuries of life. Also in the sphere of laical culture, the term superstition housed in all the beliefs contrasting with rationality and belonging to the imagery universe: from astrology to various forms of divination. Even today, superstition survives by all the people and settles in different social classes, from the lowest to the highest. The primitive man, searching for answers to events such as thunder and lightning, eclipses, birth and death, knowing not the law of nature and having not acquired sufficient scientific knowledge yet, began to ascribe the reasons of those events to invisible spirits. Different are the forms through which superstition reveals itself. Among these, we will mention touching wood, four-leaf clover, thirteen people. To these forms it is associated the belief very common of the existence of months and lucky and unlucky days. The evil eye is one of the most rooted popular belief in humankind; it gives to the gaze of certain men and women the power to produce some effects on the observed person. The traditional “it’s not true, but I’ll believe”, is genuinely logic: maybe it does not work, but avoiding a specific behaviour costs nothing so it is better to be on the safe side and be relaxed.Keywords: Superstition – Evil eye - Luck – Amulets – TalismansRiassunto.La superstizione è un insieme di credenze e di pratiche rituali di natura irrazionale, tipiche degli ambienti arretrati. La sua influenza sulla vita quotidiana si è modificata ed adattata man mano che mutavano i tempi e i costumi. Il Cristianesimo, ad esempio, nei primi secoli di vita finì con l’assorbire tutto ciò che restava degli antichi culti pagani. Anche nell’ambito della cultura laica, la superstizione racchiudeva in se tutte le credenze che contrastavano con la razionalità e che appartenevano all’universo dell’immaginario: dall’astrologia alle varie forme di divinazione. Ancora oggi la superstizione sopravvive presso tutti i popoli e si annida nei ceti più disparati, dai più bassi ai più elevati. L’uomo primitivo, alla ricerca di risposte a fenomeni quali il lampo, il tuono, le eclissi, la nascita e la morte, non conoscendo le leggi della natura e non avendo ancora acquisito sufficienti conoscenze scientifiche, cominciò ad attribuire le cause di questi fenomeni a spiriti invisibili. Diverse sono le forme con cui si manifesta la superstizione. Tra queste ricordiamo toccare ferro, il quadrifoglio, essere tredici a tavola ecc. Ad essi si associa la credenza che esistano mesi e giorni fausti e infausti. Il malocchio è una delle convinzioni popolari più radicate nel genere umano; esso attribuisce allo sguardo di certi uomini e di certe donne il potere di produrre effetti sulla persona osservata. Ogni tempo e ogni cultura hanno avuto una propria visione della superstizione, che si è via via adattata con il mutare dei tempi. Oggi, ogni tema superstizioso proviene da lontano e rievoca distanti visioni del mondo e immagini seppellite.Parole Chiave: Superstizione - Malocchio – Scaramanzia – Amuleti - Talismani
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Marinaro, Nicole. "«LE MANI LE HO GIALLE PERCHÉ È L’ITALIANO»: BIOGRAFIE LINGUISTICHE E AUTORAPPRESENTAZIONI DI GERMANOFONI IN ALTO ADIGE." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 277–302. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17138.

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Abstract:
L’approccio biografico, sempre più diffuso in letteratura e caratterizzato da «un grado di granularità molto significativo a livello qualitativo» (Franceschini, Veronesi, 2016), permette di assumere una prospettiva emica rispetto alle percezioni e autorappresentazioni dei parlanti. Combinando i metodi dell'intervista narrativa e dell'autoritratto linguistico, il presente contributo si propone di indagare il vissuto di due gruppi di parlanti germanofoni inseriti nel peculiare contesto sociolinguistico altoatesino: da un lato persone provenienti dalla Germania che abitano in Alto Adige, dall'altra persone sudtirolesi di lingua tedesca. Dopo una discussione teorico-metodologica sull'aspetto collettivo e co-costruito delle autobiografie linguistiche, si presenteranno i risultati della ricerca, con una particolare attenzione alla percezione dell'italiano da parte degli informatori e alle rappresentazioni dei loro percorsi di apprendimento. “My hands are yellow because it’s Italian”: linguistic biographies and self-representations of German speakers in Alto Adige The biographical approach, increasingly popular in the literature and characterized by “a very significant degree of granularity at the qualitative level” (Franceschini, Veronesi, 2016), allows us to take an emic perspective with respect to speakers’ perceptions and self-representations. Combining narrative interview methods and linguistic self-portraits, this contribution aims to investigate the experiences of two groups of German-speaking speakers embedded in the peculiar sociolinguistic context of South Tyrol: on the one hand, people from Germany who live in South Tyrol, and on the other hand, German-speaking South Tyroleans. Following a theoretical-methodological discussion on the collective and co-constructed aspect of linguistic autobiographies, the research results will be presented, with particular attention to the perception of Italian by the informants and the representations of their learning paths.
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Sanz-Manzanedo, Marta, and Fernando Lezcano-Barbero. "Formazione degli insegnanti sulle TIC in Italia: una proposta formativa seguendo il modello formativo della Castiglia y León (Spagna)." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2020). http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2020oa10813.

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Abstract:
Questo articolo presenta i risultati ottenuti in un'esperienza formativa per migliorare la percezione delle competenze digitali di un gruppo di docenti italiani.Per la sua messa in atto è stata progettata una formazione in modalità b-learning utilizzando strumenti gratuiti che gli insegnanti possono implementare in classe. Il corso ha visto la partecipazione di un gruppo di insegnanti di una scuola secondaria di Livorno e i risultati sono stati molto positivi in quanto tutti hanno registrato un miglioramento. La pianificazione, non focalizzandoci solo sugli strumenti tecnologici, ma tenendo conto soprattutto delle attività che sarebbero state svolte in classe, è una delle chiavi del successo di questo tipo di proposta che potrebbe anche avere una ricaduta positiva sugli alunni. Infatti,dopo la realizzazione di questa formazione, gli insegnanti hanno in mano tutti gli strumenti per poter attivare le aule virtuali e impartire la loro materia a distanza.
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Rossi, Enrica. "Mani che cantano e occhi che ascoltano. La percezione musicale nei non udenti." Linguæ & - Rivista di lingue e culture moderne 19, no. 1 (July 16, 2020). http://dx.doi.org/10.7358/ling-2020-001-ross.

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Dissertations / Theses on the topic "PERCEZIONE MANO"

1

GIURGOLA, SERENA. "PLASTIC MODULATIONS OF THE BODY METRIC REPRESENTATION: NEUROPHYSIOLOGICAL AND BEHAVIORAL EVIDENCE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/261947.

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Abstract:
La conoscenza della grandezza delle proprie parti corporee è essenziale per muoversi in maniera efficiente nell’ambiente esterno e per interagire accuratamente sia con gli oggetti sia con le altre persone. Attraverso un approccio interdisciplinare che combina paradigmi neurofisiologici (stimolazione cerebrale non invasiva) e comportamentali, la presente tesi indaga i meccanismi cognitivi e neurali sottostanti la rappresentazione della grandezza delle parti corporee. Lo Studio #1 dimostra il ruolo causale della corteccia somatosensoriale primaria nell’elaborazione della grandezza delle proprie parti del corpo. Nei soggetti adulti neurologicamente sani, la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva a 1-Hz della rappresentazione della mano nella mappa somatosensoriale di entrambi gli emisferi, induce delle distorsioni percettive (sovrastima) della grandezza della propria mano – come valutato con un compito visuo-percettivo – che non si estendono ad altri distretti corporei (il piede). Invece, cambiamenti nell’eccitabilità corticale indotti da Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva del lobulo parietale inferiore destro o sinistro non influenzano la stima percettiva della grandezza della propria mano. Tale evidenza sottolinea il coinvolgimento causale della corteccia somatosensoriale primaria nella costruzione e nell’aggiornamento della rappresentazione metrica del proprio corpo. Lo Studio #2 si focalizza sui cambiamenti plastici che avvengono manipolando il senso di appartenenza corporea mostrando che, negli adulti neurologicamente sani, l’embodiment di mani più grandi (ma non più piccole) della propria influenza la rappresentazione percettiva cosciente della dimensione della propria mano. Infine, comparando la rappresentazione metrica del corpo in bambini a sviluppo tipico con quella degli adulti neurologicamente sani, lo Studio #3 mostra come le distorsioni percettive della rappresentazione corporea emergono durante il corso dello sviluppo. Complessivamente, i risultati della presente tesi supportano la natura estremamente flessibile della rappresentazione metrica del proprio corpo, mostrando come le distorsioni plastiche della grandezza delle proprie parti corporee si sviluppano gradualmente nell’arco della vita e possono essere modulate sia da cambiamenti neurofisiologici, sia da manipolazioni illusorie del senso di embodiment.
The knowledge of the size of the own body-parts is essential for efficiently moving in the external environment and accurately interacting both with objects and with other people. In an interdisciplinary approach which combines neurophysiological (i.e., non-invasive brain stimulation) and behavioral paradigms, the present dissertation investigates the cognitive and neural signatures underlying the representation of body-parts size. Study #1 demonstrates the casual role of the primary somatosensory cortex in one’s own body-parts size processing. In healthy adults, 1-Hz repetitive Transcranial Magnetic Stimulation over the hand representation in the somatosensory map of both hemispheres leads to perceptual distortions (i.e., overestimation) of the own hand size – as assessed with a visual perceptual task – which do not extend to other body districts (namely, the foot). Instead, cortical excitability shifts induced by repetitive Transcranial Magnetic Stimulation over the right or left inferior parietal lobule do not affect the perceptual estimation of the own hand size. This evidence highlights the causal involvement of the primary somatosensory cortex in the construction and updating of one’s own body metric representation. Study #2 focuses on the plastic changes which occur by manipulating the sense of body ownership, showing that, in healthy adults, the embodiment of external hands bigger (but not smaller) than the own affects the perceptual conscious representation of the own hand dimension. Finally, by comparing body metric representation in typically developing children and healthy adults, Study #3 shows how perceptual distortions of body-parts representation arise during the developmental course. Overall, findings from this dissertation support the extremely flexible nature of one’s own body metric representation, showing how plastic distortions of the own body-parts size develop gradually during the lifespan and can be modulated by neurophysiological changes as well as by illusory manipulations of self-attribution.
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ROMAGNOLI, Valentina. "La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende: il caso Santoni S.p.A." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

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Abstract:
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
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Conference papers on the topic "PERCEZIONE MANO"

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Maccarrone, Maria. "Paesaggi costieri modificati da mezzi nautici a fine vita." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7997.

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Abstract:
Guardare dei luoghi prodotti da eterogenee mescolanze di elementi di varia natura può attivare dei processi trasformativi dei paesaggi in cui è possibile plasmare e riusare ciò che si trova. La ricerca sui Beni galleggianti a fine del ciclo di vita nei paesaggi costieri indaga il fenomeno dell’abbandono dei mezzi nautici alla fine del ciclo di vita come forma apparente che muta in altra forma e il paesaggio contaminato come deposito dell’energia di una natura persistente. Paesaggi fluviali, marittimi o lacustri accolgono l’azione umana per ciò che in essi lascia, vale a dire resti di natanti arenati sulle coste o accatastati in luoghi di fortuna; stampi di costruzione dismessi; relitti faticosamente censibili di imbarcazioni affondate per avaria o deliberatamente inabissate in quanto ritenute desuete. L’insieme delle imbarcazioni alla fine del ciclo di vita assume la forma di un patrimonio nautico dell'abbandono che occupa porzioni di litorali, depaupera gli ecosistemi di terra e d'acqua e altera la percezione del paesaggio preesistente. Il riconoscimento del fragile stato di quei particolari ambiti terrestri ed acquatici, vitali e limitati, è fondamentale per la loro sopravvivenza, e non solo. Preludio per nuovi stadi evolutivi, i paesaggi costieri contaminati si possono trasformare in metafore poetiche di un dialogo rinnovato fra uomo e natura, luoghi d’innovazione e di possibilità in grado di autogenerarsi e garantire nel tempo una fruibilità condivisa. Looking at places produced by heterogeneous mixtures is possible activate the transformative processes of the landscapes where to reuse what you find. The research on "floating at the end of the life cycle in coastal landscapes" explores the phenomenon of abandoned boat at the end of life as a form apparent, and the polluted landscape as the storage of persistent nature. Landscapes of river, sea or lake the accommodate human actions: the remains of boats stranded on the coasts or stacked; molds abandoned; wrecks of sunken ships to deliberately damage or sunken as they are considered obsolete. The set of vessels at the end of the life cycle takes the form of a abandoned nautical heritage which occupies portions of the coasts, depletes ecosystems of land and water and alters the perception of the landscape preexisting. The recognition of the fragile state of those particular areas of land and water, vitals and limited, it is essential for their survival, and more. Prelude to new developmental stages, the coastal landscape hybridized can transformed into poetic metaphors of a renewed dialogue between man and nature, place of innovation and opportunity that can self-generate and ensure the usability.
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