Journal articles on the topic 'Percezione del'

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Cabras, Stefano, Cinzia Dessě, and Michela Floris. "Percezione del management e percezione del cliente: un confronto sui punti di forza dell'impresa." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (May 2009): 125–46. http://dx.doi.org/10.3280/mc2009-002007.

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Abstract:
Customer value is unanimously considered to be one of the most fundamental concepts in marketing theory. Nonetheless, customer value measurement has been at best sparse or minimal. The authors specify and test a formative measurement model of customer value which describes the additive contribution of four categories of benefits and three categories of sacrifices to customer value formation. The authors present results of measurement scale development process in three consumption contexts, and show that the proposed model, which they call perceived consumption experience value (PCEV), is reliable and valid, and is able to predict customer satisfaction and loyalty better than the Gale method.Keywords: customer value, benefits and sacrifices analysis, measurement Parole chiave: valore per il cliente, analisi benefici/sacrifici, misurazione
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Nohe, Hanna. "Diventare estranea e marginale." apropos [Perspektiven auf die Romania], no. 5 (December 17, 2020): 88. http://dx.doi.org/10.15460/apropos.5.1598.

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Abstract:
In un momento in cui il discorso politico, sociale e mediatico rappresenta il tema della migrazione e della fuga come socialmente esplosivo, questo articolo analizza come nei racconti di Fra-intendimenti (2010) di Kaha Mohamed Aden la percezione di sé del soggetto migrante venga formata dagli stereotipi che la società di arrivo proietta su loro e come, allo stesso tempo, si rappresenti la vera complessità della realtà vissuta dal soggetto migrante attraverso una doppia referenzialità. Da una parte si ricorrerà alle riflessioni di Edward Said sulla costruzione europea ed egemonica dell’alterità e all’approccio di bell hooks, che si focalizza sulle intersezioni tra race e gender, per evidenziare le percezioni stereotipe della società di arrivo; dall’altra, il concetto di «Terzo Spazio» sviluppato da Homi K. Bhabha per segnalare le dinamiche di comunicazione in contesti migratori contribuirà a mostrare la complessità della realtà sperimentata dal soggetto migrante. Così, il lettore o la lettrice ha la possibilità di cambiare la propria percezione della realtà.
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Cinzia, de Sanctis, de Sanctis Matteo, Lucia Minerva Maria, Tenna Fabrizio, and Torcia Paola. "L'utilizzo di tecniche partecipate e del contributo degli stakeholder per valutare la variazione della qualitŕ della vita nelle aree rurali interessate dal programma di sviluppo (PSR 2007/2013). Impostazione e prime applicazioni." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 87–101. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048007.

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Abstract:
L'articolo descrive la metodologia messa a punto da Agriconsulting SpA nell'ambito della valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR), per rispondere ai quesiti del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione della Commissione europea, relativi alla capacitŕ del sostegno di migliorare la qualitŕ della vita delle popolazioni rurali. La metodologia - in corso di applicazione - fa ricorso a tecniche basate sul giudizio di esperti e valorizza le percezioni espresse da stakeholder in aree "testimone" interessate dal Programma, su 25 indicatori riferiti al concetto di qualitŕ della vita. Gli indicatori sono stati individuati dal gruppo di lavoro sulla base del contenuto dei PSR e della letteratura. La mappa degli indicatori comprende infatti dimensioni sia direttamente influenzate dai PSR sia esterne al Programma ma che possono influenzare in maniera determinante la percezione della qualitŕ della vita da parte della popolazione locale. Tali percezioni sono "raccolte" all'avvio della programmazione (a ri-definire una situazione ex ante della qualitŕ della vita) e in una fase avanzata del processo attuativo del PSR per verificare, nel confronto temporale (T0 - Tn), i cambiamenti percepiti a livello locale. L'attribuzione dei cambiamenti al sostegno e la ricerca di causa effetto con il complesso delle attivitŕ realizzate dal PSR avverrŕ, in una fase piů avanzata della attuazione, sempre attraverso il contributo di gruppi di esperti e il confronto con dati statistici di contesto applicabili alla scala locale.
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Fermani, Alessandra, and Angelo Carrieri. "La percezione del rischio dei disastri naturali in adulti emergenti." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 3 (November 2019): 81–96. http://dx.doi.org/10.3280/pri2018-003006.

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Maugeri, Adelina. "Movimenti del setting e delle emozioni nella relazione analitica ai tempi della pandemia." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2020): 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/psp2020-002004.

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Abstract:
In questo lavoro l'autrice offre una riflessione sulla esperienza traumatica vissuta durante l'emergenza per la pandemia Covid-19, esaminandola attraverso richiami teorici riguardanti i fenomeni della relazione corpo-mente, del funzionamento dei gruppi e attraverso l'esperienza della comunità psicoanalitica. Fa riferimento alla esperien-za di un gruppo di studio di analisti e a due flash clinici, in una dimen-sione in cui il distanziamento sociale, che si è imposto alla modalità di relazione in presenza di altri, ha richiesto l'appoggio a strumenti mul-timediali, andando a modificare l'assetto dei setting. Una dimensione in cui le senso-percezioni ridefiniscono la percezione di sé e di sé nella relazione con l'altro. Un trauma collettivo che propone piani di simme-tria nella relazione analista-paziente in quanto entrambi vittime della stessa minaccia alla vita.
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Baghi, Ilaria, and Marcello Tedeschi. "L'effetto paese d'origine sul comportamento del consumatore verso i prodotti cause related: intenzione all'acquisto, disponibilitÀ a pagare e valutazione delle iniziative di cause related marketing." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (June 2012): 115–29. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-001008.

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Abstract:
L'obiettivo del presente lavoro di ricerca č quello di investigare il ruolo dell'effetto del paese d'origine nel contesto delle iniziative di cause related marketing. Le ipotesi riguardano l'influenza delle credenze relative al paese d'origine del prodotto sull'intenzione all'acquisto e sulla percezione da parte dei consumatori di tali iniziative. Lo studio consiste di un disegno sperimentale 2X2 between subjects. I risultati mostrano influenze significative del paese d'origine sulla attrattivitÀ del prodotto, sull'intenzione all'acquisto, sulla disponibilitÀ a pagare e sulla percezione di utilitÀ sociale della iniziativa. La provenienza del prodotto non ha effetti rilevanti sull'atteggiamento e sull'importanza attribuita alla mission causa sociale.
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Dallavalle, Chiara, Cinzia Novara, Carolina Messina, and Sergio Diminica. "Le forme autodistruttive di gruppo. Narcisismo e autolesionismo fra gli emo: invulnerabilitŕ percepita e ottimismo irrealistico." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 75–88. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001008.

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Abstract:
La cultura(o) nasce - ma il dibattito č molto aperto - all'interno del punk rock, come una realtŕ musicale in crescente evoluzione, in grado di mixare sonoritŕ e modelli a prima vista vicini all'area punk, ma nei fatti fortemente differenziati. Nell'ultimo decennio, l'evoluzione che ha condotto ad esperienze sonore come l'ha mostrato una forte capacitŕ di aggregare gruppi e stili di vita, intessuti dai due tratti psicologici caratterizzanti: narcisismo e autolesionismo, influenzati dalla cultura musicale delloe del. La cattedra di Psicologia di comunitŕ dell'Universitŕ di Palermo ha avviato una serie di ricerche sugli stili comportamentali e la percezione del rischio nel mondo adolescenziale. La ricerca ha studiato la relazione esistente fra percezione del rischio, percezione della salute e comportamenti a rischio in un campione di 406 giovani (etŕ 13-25 anni, M: 19,93, DS: 3,58). I risultati mostrano che l'invulnerabilitŕ percepita correla con alcuni comportamenti a rischio, come l'abuso di alcol e l'autolesionismo.
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Agostini, Igor. "La sensibilità legislatrice della natura nella Dissertatio del 1770." Estudos Kantianos [EK] 8, no. 2 (January 28, 2021): 77. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501/2020.v8n2.p77.

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Abstract:
Questo articolo argomenta la tesi secondo cui la Dissertatio non solo attribuisce alla sensibilità, come noto, una funzione unificatrice dei dati empirici, ma pensa tale funzione nei termini di un’attività legiferatrice. In tal modo, la sensibilità, oltre ad essere indipendente dall’intelletto, assume su di sé la funzione che verrà consegnata nel 1781 ai principi dell’intelletto. Siffatta assunzione, peraltro, implica solo un’indipendenza dell’ordine intuivo da quello categoriale, e non configura un’indipendenza assoluta della sensibilità: lo spazio, quale condizione di possibilità di percezione dell’esteriorità, ed il tempo, quale condizione di possibilità di percezione della successione, hanno, a loro volta, quale condizione comune di possibilità, l’idea della presenza di Dio, costituendo il fenomeno della sua onnipresenza.
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Neubacher, Frank. "Le mafie italiane, percezione del fenomeno in Germania." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (February 2014): 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/siss2013-003004.

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Musolino, Monica. "Vulnerabilità sociale e percezione del danno: due casi studio in Italia." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 124 (March 2021): 119–37. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-124007.

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Abstract:
Il saggio propone l'analisi dei risultati di una ricerca empirica, condotta fra 2011 e il 2015 in Belìce, in particolare nei centri di Gibellina e Santa Ninfa, che ha avuto come focus i processi di ricostruzione materiale e identitaria in seguito al ter-remoto del 1968. In particolare, si vuole porre l'attenzione sul nesso intercorrente fra il grado di vulnerabilità sociale di una comunità e la costruzione sociale della percezione del danno. Infatti, i due casi di studio mostrano come molti fattori di carattere economico, politico-organizzativo e culturale influiscano sulla percezione del danno in seguito a un disastro, anche in modo difforme rispetto al calcolo og-gettivo dei danni subiti.
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Golino, Antonella, and Alberto Cerimele. "La percezione dell'età in relazione ai cambiamenti del mercato del lavoro." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (January 2018): 76–87. http://dx.doi.org/10.3280/we2017-001005.

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Grundtvig, Birgitte. "Aviazione: Topologia, topografia e percezione del luogo in Daniele Del Giudice." Revue Romane 42, no. 2 (December 27, 2007): 220–38. http://dx.doi.org/10.1111/j.1600-0811.2007.420203.x.

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Mauro, Brumat. "La percezione del ritmo musicale: il ruolo della conoscenza strutturata. Un confronto tra due campioni." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (January 2012): 183–208. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-002002.

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Abstract:
Questo lavoro si propone, nell'ottica della ricerca cognitiva, di testare la percezione di strutture ritmiche di brani musicali di breve durata e di definire se ci sia differenza nella percezione dello stesso in soggetti esperti e non. La ricerca parte dal presupposto che il ritmo musicale sia riconosciuto in base a tre elementi psicologici: i raggruppamenti, gli accenti ed il metro. Mediante l'esperimento creato per questo lavoro, si č dimostrato che questi elementi sono elaborati in modo diverso nei musicisti e nelle persone che non hanno mai avuto una formazione musicale.
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Guglielmetti, Chiara, Silvia Gilardi, Sara Casati, and Paolo Monti. "Divenire partner del team di cura: qualitŕ del servizio e senso di appartenenza negli adulti con Beta Talassemia Major." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 87–109. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001006.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati di una ricerca che ha coinvolto 137 pazienti adulti affetti da Beta Talassemia Major. A partire da un'analisi della letteratura sulle dimensioni che caratterizzano un sistema di presa in carico della malattia cronica, č stato esaminato il rapporto tra elementi di gestione collaborativa della cura e la percezione di controllo della malattia in relazione a due outcomes: la soddisfazione per il servizio di cura e la soddisfazione per la qualitŕ della vita. Inoltre si č voluto indagare in via esplorativa il contributo del costrutto senso di appartenenza alla comunitŕ di cura nel legame con i livelli di soddisfazione per il servizio e la qualitŕ della vita. I risultati confermano la rilevanza del senso di appartenenza alla comunitŕ di cura quale significativo predittore di entrambi gli outcomes. La soddisfazione per le cure trova nella dimensione della fiducia l'altro significativo predittore, mentre la soddisfazione per la qualitŕ della vita viene spiegata anche dall'apporto della percezione di controllo sulla malattia.
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Guillerme, Jean-Marc, and Guy Tonella. "Il corpo del sogno ed il corpo del sognatore." GROUNDING, no. 2 (August 2010): 29–38. http://dx.doi.org/10.3280/gro2009-002003.

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Abstract:
Siamo partiti dall'ipotesi teorica che il sogno costituisca la manifestazione secondaria (codificata in immagini) di una problematica energetica. L'ipotesi clinica č che collocando il corpo del sogno nel corpo del sognatore, sia possibile incentrare il lavoro non sui rappresentanti della pulsione, ma sulla pulsione stessa. Da qui discende la nostra concezione metodologica: partire dai rappresentanti pulsionali che costituiscono il sogno per arrivare alla problematica energetica soggiacente; portare alla percezione cosciente la mozione pulsionale rimossa, gli affetti corrispondenti ed il contesto storico all'origine della rimozione; integrare la mozione pulsionale che emerge nella dinamica pulsionale attuale.
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Lazzaretti, Letizia. "Efficacia di un progetto di educazione linguistica inclusivo su auto-percezioni e struttura di testi narrativi." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 11–41. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.01.

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Abstract:
Lo studio ha confrontato gli alunni con DSA di 4 classi sperimentali (tot. 8) e 3 di controllo (tot. 7) su abilità di scrittura e auto-percezioni su atteggiamenti di scrittura e benessere di classe. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi, annovera la promozione di atteggiamenti motivati e strategici verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione prevista per l’anno scolastico in corso. Gli alunni hanno scritto un testo narrativo, valutato con procedure olistiche e analitiche, e completato tre questionari di auto-percezione inerenti a autoefficacia, strategie di scrittura e benessere di classe. I risultati evidenziano che le abilità di scrittura e le percezioni sono migliori per il gruppo sperimentale, soprattutto per gli alunni con DSA. Da qui emerge l’efficacia del Progetto nel garantire una didattica inclusiva e un miglioramento di abilità e percezioni di scrittura per tutti gli studenti con difficoltà, anche quelli con DSA.
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Casalicchio, Jan. "L’uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi." Ladinia 35 (2011): 321–51. http://dx.doi.org/10.54218/ladinia.35.321-351.

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Cerreti, Loredana, and Carla Iorio. "Counseling, autoefficacia, focusing. Percezione e consapevolezza del Sé corporeo." GROUNDING, no. 1 (July 2012): 111–24. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-001009.

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Abstract:
Vengono ripercorsi i concetti di autostima ed autoefficacia e si presta particolare attenzione al focusing all'interno del processo di counseling. Si sottolinea in particolare l'importanza dell'integrazione psico-corporea e dell'ascolto delle sensazioni sentite, il felt sense, come punto di partenza per la soluzione di problemi e per ritrovare un'attenzione a quanto il corpo rimanda come contributo che contiene contemporaneamente il problema e una strada alla sua soluzione.
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Zardi, Andrea. "La percezione del corpo in scena e lo spettatore." Mimesis Journal, no. 7, 1 (June 30, 2018): 91–111. http://dx.doi.org/10.4000/mimesis.1299.

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Giusti, Maria Elena, Sabine Nebel, and Andrea Pieroni. "Erbe e percezione del sapore tra gli arbereshe del Vulture in Lucania." La Ricerca Folklorica, no. 45 (April 2002): 29. http://dx.doi.org/10.2307/1480154.

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Bergonzini, E., D. Rebecchi, C. Sgarbi, D. Di Francia, V. Di Castri, S. Moscardini, and T. Oliva. "Esito dell'intervento psicologico sui familiari di pazienti affetti da demenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 417–31. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003005.

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Abstract:
Gli interventi sui caregivers di pazienti affetti da demenza hanno fornito esiti contrastanti relativamente alla loro efficacia, in particolare su burden e sintomatologia depressiva. Nel presente studio di intervento si indagano i risultati dell'esito di trattamenti quali il counselling, l'intervento psicologico supportivo, la psicoterapia e il gruppo. Al campione, composto di 46 caregivers afferenti ai Centri per i Disturbi cognitivi dell'AUSL di Modena, sono state somministrate scale di misurazione del benessere (General Health Questionnaire), del burden oggettivo e soggettivo (Zarit Burden Interview) e del senso di competenza (Sense of Competence Questionnaire). I risultati hanno evidenziato come l'intervento psicologico supportivo migliori significativamente tutte le diverse dimensioni mentre il counselling permetta di contenere soprattutto le situazioni di distress acuto. La psicoterapia aumenta la percezione soggettiva del benessere ma presenta gli esiti complessivi piu limitati, il gruppo diminuisce specificamente la percezione soggettiva del burden.
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Ardino, Vittoria, Paola Di Blasio, and Luca Milani. "Disturbo post-traumatico e comportamento criminale: rischio di recidiva e costrutti personali." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (March 2010): 45–65. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-001004.

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Abstract:
Gli eventi traumatici causano esiti psicopatologici di natura diversa e con diverse configurazioni di sintomi. Il presente studio analizza le cognizioni post-traumatiche nei contesti forensi per verificare le connessioni tra esperienze di traumatizzazione precoce, sintomi del Disturbo Post-Traumatico da Stress e rischio di recidiva di reato in una popolazione carceraria. L'ipotesi principale sostiene che cognizioni disfunzionali (worry, percezione negativa del supporto degli altri) mediano la relazione tra i sintomi DPTS ed il rischio di recidiva. Lo studio, inoltre, esplora il modello della Psicologia dei Costrutti Personali basato sulla teoria di Kelly (1995) per comprendere in che modo un sistema di credenze post-traumatico possa frammentare la visione del mondo e del Sé del campione. I risultati hanno mostrato che la percezione negativa del supporto degli altri media tra sintomi DPTS e rischio di recidiva e che i partecipanti con i sintomi DPTS hanno maggiori difficoltŕ ad integrare eventi traumatici e il reato stesso all'interno del loro sistema di costrutti e credenze.
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Antonelli, Mauro, Alessandro Porro, and Carlo Cristini. "Marcello Cesa-Bianchi e gli sviluppi della psicologia italiana dagli anni '50 al 2000." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2021): 17–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11585.

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Abstract:
Vasta è stata la produzione scientifica del Professor Marcello Cesa-Bianchi. Nella sua esperienza accademica, durata quasi settant'anni, ha trattato i più svariati temi della psicologia.Nei primi anni di attività si è occupato soprattutto dell'invecchiamento, di metodologia sperimentale, di psicometria, di percezione. Successivamente numerosi altri argomenti sono stati oggetto di approfondimento. Dell'invecchiamento in particolare si è sempre interessato fino al termine della sua lunga vita accademica e scientifica.In questo contributo di prospettiva storica vengono sinteticamente esaminate – oltre ai lavori relativi alla metodologia, alla psicometria e alla percezione – le principali pubblicazioni del Professore riguardo agli studi e alle ricerche sulla psicologia dell'età evolutiva, sulla psicologia del lavoro, sulla psicologia medica, con un particolare riferimento alla formazione complessiva del medico, quali temi fra i più rappresentativi della sua imponente attività scientifica.
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Facchini, Carla, and Magali Fia. "Direttrici e i Direttori di Dipartimento in un'università in transizione." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (December 2021): 168–94. http://dx.doi.org/10.3280/so2021-002007.

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Abstract:
L'università pubblica italiana è stata coinvolta nel 2010, con la legge n. 240, in un processo di riforma ispirato al New Public Management che, tra i suoi aspetti rilevanti, ha visto un mutamento della governance, ovvero degli assetti decisionali di Ateneo e di Dipartimento. Obiettivo del presente lavoro è quello di rilevare le percezioni dei Direttori di dipartimento sugli assetti decisionali nei Dipartimenti nel post-riforma e le valutazioni che dei Direttori sul proprio ruolo, prestando inoltre attenzione alla presenza di eventuali differenze di genere. Come suggerito dalla letteratura, le percezioni dei soggetti coinvolti sono meglio in grado di dare conto, rispetto alle regole formali scritte, delle relazioni di potere che caratterizzano gli as-setti di governance. In particolare, oltre alle percezioni complessive sui mutati as-setti decisionali, ci interessa verificare se vi siano anche differenze di genere per quanto riguarda la percezione della governance nei Dipartimenti e la percezione del proprio ruolo a seconda che a dirigere i il Dipartimento sia un uomo o una don-na. A tal fine si utilizzeranno i dati di una ricerca nazionale effettuata nel 2015 in-viando un questionario a tutti i Direttori di dipartimento delle università italiane. In generale gli assetti decisionali nel post-riforma non sembrano implementare, alme-no per i Dipartimenti, un modello puro di New Public Management, dato che la verticalizzazione appare contenuta e che consistenti sono i bilanciamenti al potere del Direttore negli assetti decisionali. Per quanto riguarda le differenze di genere, esse risultano contenute per quanto riguarda le percezioni di Direttori e Direttrici sull'influenza delle diverse figure accademiche nella governance. Questo apre ad un'interpretazione più in linea con l'esistenza di una pluralità di modelli di gover-nance sia tra gli uomini che tra le donne rispetto ad un'idea di stili di governo ‘ma-schili' e ‘femminili'. Infine, contrariamente a quanto rilevato per i modelli di go-vernance, vi sono differenze di genere abbastanza significative nelle valutazioni dei Direttori e delle Direttrici sul proprio ruolo e sulla rappresentanza del Diparti-mento negli organi di Ateneo. Rispetto ai loro colleghi, infatti, le donne tendono ad essere più autocritiche su entrambi gli aspetti. Questa risultanza appare in linea con il c.d. self-assessment bias, ovvero alla minor propensione femminile a riconoscere - e quindi valorizzare- il proprio ruolo -e conseguentemente, le proprie capacità e competenze. Questo potrebbe ripercuotersi negativamente sul proprio contesto la-vorativo e, in particolare, sulla capacità non solo di contrattare migliori condizioni retributive, ma anche di accedere alle posizioni apicali, accentuando, così, lo spe-cifico svantaggio femminile determinato in primo luogo dalla necessità di concilia-re ruoli professionali e ruoli familiari, ma anche, in non pochi casi, dallo stesso as-setto decisionale in cui si trovano ad operare.
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Bova, Nicoletta, Gabriela Topa, and Dina Guglielmi. "Sforzo, ricompensa e rottura del contratto psicologico: il ruolo del coinvolgimento lavorativo." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 343–58. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003005.

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Abstract:
Diversi studi hanno mostrato interesse verso la comprensione delle variabili responsabili del contratto psicologico. Il presente contributo intende verificare gli effetti che le variabili considerate dal modello dell'Effort-Reward Imbalance (Siegrist, 1996) quali responsabili dello stress hanno sulla rottura del contratto psicologico. Lo studio e stato condotto su 300 lavoratori spagnoli. I risultati mostrano che lo sforzo, la ricompensa e la mancanza di equilibrio tra queste due elementi (E-RI) influenzano la rottura del con- tratto psicologico. Viene infine riscontrato il ruolo moderatore dell'overcommitment fra lo sforzo, l'E-RI e la percezione di rottura del contratto psicologico
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Cigala, Ada, and Elena Venturelli. ""Cosa sono le emozioni?". Conoscenza emotiva in bambini maltrattati e non maltrattati." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 39–56. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001004.

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Abstract:
Questo studio confronta alcune caratteristiche psicologiche (la presenza di distress personale e di stress genitoriale, la qualità dell'alleanza genitoriale e la percezione dell'adattamento del bambino) in padri e madri di bambini di età prescolare a basso/alto rischio di maltrattamento fisico (misurato attraverso il punteggio ottenuto alla scala Maltrattamento del Child Abuse Potential Inventory Form VI - CAPI). I partecipanti alla ricerca sono 59 genitori ad alto rischio di maltrattamento fisico (punteggio ≥ 166; gruppo sperimentale) versus 59 genitori a basso rischio (punteggio < 166; gruppo di controllo) pareggiati per età, status civile, livello di istruzione, età e sesso del bambino. I risultati mostrano come sussistano differenze significative tra i due gruppi in tutte le variabili indagate: nello specifico, i genitori ad alto rischio di maltrattamento fisico presentano livelli maggiori di distress personale e di stress genitoriale, una minor percezione di alleanza genitoriale e valutano il comportamento del bambino come più problematico del gruppo dei genitori a basso rischio di maltrattamento fisico.
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Forli, F., G. Turchetti, G. Giuntini, S. Bellelli, S. Fortunato, L. Bruschini, M. R. Barillari, and S. Berrettini. "Cochlear implant in prelingually deafened oralist adults: speech perception outcomes, subjective benefits and quality of life improvement." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 5 (October 2017): 416–22. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1493.

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Abstract:
Lo scopo di questo studio è riportare i risultati ottenuti in un gruppo di pazienti adulti con ipoacusia prelinguale, che hanno seguito un programma di riabilitazione di tipo oralista, sottoposti ad impianto cocleare nella nostra clinica. Sono stati analizzati 30 pazienti adulti, 18 maschi e 12 femmine, con un’età media di 35 anni, selezionati da un gruppo di 36 adulti con sordità prelinguale sottoposti ad impianto cocleare unilaterale nella U.O. Otorinolaringoiatria, Foniatria ed Audiologia Universitaria di Pisa. Dopo la procedura di impianto cocleare i pazienti hanno raggiunto significativi benefici in termini di percezione del linguaggio, inclusa la capacità di avere una conversazione telefonica in qualche caso; benefici sono stati raggiunti anche riguardo la qualità della vita e la percezione della propria disabilità. In accordo con i dati riportati in letteratura i risultati da noi presentati sono variabili ma generalmente soddisfacenti. Per valutare i benefici dell’impianto cocleare nei pazienti riportati in questo studio devono essere considerate altre procedure oltre a quelle tradizionali di valutazione della percezione verbale, così da poter apprezzare complessivamente i benefici, non solo in termini di percezione verbale ma anche di miglioramento della qualità della vita quotidiana.
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Di Stefano, Nicola. "Vincoli biologici e regole fenomenologiche. Osservazioni sulla percezione del suono." Rivista di estetica, no. 73 (April 1, 2020): 152–65. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.6826.

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Cristofori, Cecilia. "La percezione dell'ambiente e del rischio nel tempo della crisi." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 101 (July 2013): 58–68. http://dx.doi.org/10.3280/sur2013-101006.

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Casella, Marilena. "La percezione del barbaricum. Libanio e la realtà extra antiochena." Giornale Italiano di Filologia 67 (January 2015): 255–82. http://dx.doi.org/10.1484/j.gif.5.109930.

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Fariselli, Ana Chiara. "SULLA PERCEZIONE DEL ‘FEMMININO’ NELLO SPAZIO FUNERARIO DI THARROS PUNICA." Cuadernos de Prehistoria y Arqueología de la Universidad de Granada 32 (December 26, 2022): 151–71. http://dx.doi.org/10.30827/cpag.v32i0.24046.

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Abstract:
En cuanto al tratamiento de las mujeres en los espacios funerarios de la Tharros púnica, no disponemos de suficiente información para reconstruir una imagen coherente. La mayoría de los contextos, de hecho, han sido alterados por saqueos clandestinos. Sin embargo, algunas joyas de oro que expresan el culto a Astarté, recuperadas del ajuar funerario, nos permiten hacer algunas consideraciones sobre el papel de lo femenino en la sociedad de Tharros. En particular, es posible detectar una conexión entre la difusión de los cultos femeninos en Tharros y la organización específica de algunos ajuares funerarios.
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Oppedisano, Francesca Rachele. "Carmelo Bene. Ricominciando dal tramonto del giorno." Mnemosyne, no. 3 (October 11, 2018): 15. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i3.12083.

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Abstract:
Carmelo Bene coglie nella caduta residuale d’un frammento acustico involontario, letterario o poetico, estraneo al soggetto, la possibilità di dar vita a un’infinità di mondi impossibili. Attraverso la rielaborazione d’un accadimento che prende il soggetto costantemente impreparato, nella ripetizione d’una percezione costantemente rinnovata, l’attore, nell’atto del porsi in ascolto, scopre attraverso il dire che l’essere umano è condannato a trovar posto all’interno d’una esteriorità già data che lo precede, da sempre. Non resta dunque al nostro artefice che dribblare le direttive del senso imposte all’essere parlante, operare, all’interno di una sorta di fucina del senso, la materia di cui si compone la phoné, per invocare al grado ultimo della sua arte teatrale l’attenzione d’uno spettatore sordomuto che incapace di restituire l’inaudito è in grado di preservare l’assoluta purezza d’una voce esterna al soggetto che si dica senza intenzione: «Ah soltanto esser solo UNA VOCE!»
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Gatti, Elena, Emanuela Confalonieri, and Chiara Ionio. "Percezione e rappresentazione dell'immagine corporea in adolescenti con e senza disturbo alimentare." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (June 2012): 171–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002002.

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Abstract:
Lo sviluppo puberale si configura come un processo critico per l'adolescente. Numerosi cambiamenti puberali comportano una continua e necessaria ri-organizzazione mentale ed affettiva della propria immagine corporea. L'accettazione di tali cambiamenti sembra essere piů faticosa per le adolescenti femmine che sono piů vulnerabili di fronte ai cambiamenti puberali. Proprio nei gruppi femminili si riscontrano infatti maggiori comportamenti volti ad a modificare il proprio aspetto fisico e il proprio peso. Il presente studio si propone di indagare la percezione e soddisfazione dell'immagine corporea in due gruppi di adolescenti femmine di etŕ compresa tra i 12 e i 17 anni (M = 14.8; d.s. = 1.7) attraverso l'impiego di strumenti quantitativi self-report combinati con il "Mi disegno", un strumento qualitativo in cui si chiede una riproduzione grafica del proprio corpo. Il gruppo clinico č composto da 60 ragazze affette da Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), mentre il gruppo normativo da 60 ragazze non affette da alcun disturbo alimentare (Non-DCA). I risultati ricavati dai questionari confermano la maggiore insoddisfazione e percezione negativa per il proprio corpo e peso da parte del gruppo clinico. I disegni mostrano evidenti differenze tra i due gruppi, offrendo uno sguardo piů approfondito e qualitativamente ricco di aspetti affettivi/emotivi che caratterizzano la raffigurazione del corpo, non emersi con i questionari. Questi primi risultati invitano a proseguire nell'impiego del disegno come uno strumento che puň affiancarsi ad altre misure piů quantitative al fine di ottenere un quadro sempre piů esaustivo di un costrutto quale la percezione dell'immagine corporea che ha un carattere multidimensionale
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Chinnici, Gaetano, Biagio Pecorino, and Alessandro Scuderi. "La percezione della qualitŕ dei prodotti tipici da parte del consumatore in Sicilia." ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no. 1 (May 2012): 143–72. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-001007.

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Abstract:
The common agricultural policy over the years has expanded the tools of promotion and protection of farm produce quality. At the national level but also from Europe we are witnessing a change in consumer behavior: they become more and more relevant information needs, safety and food security, increasing demand for quality products and the willingness to pay for those products that meet consumer expectations. The paper focuses on the perceived quality of local products in order to identify those variables that influence purchasing decisions and dietary habits and consumer group. The survey was conducted using a principal components analysis to summarize the information that characterizes the choices of consumption, followed by cluster analysis which allowed us to confirm the presence of different segments of consumers of local products.
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Micotti, Luca. "L'arduo presente dello spazio urbano pavese." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (April 2022): 110–30. http://dx.doi.org/10.3280/sil2021-001007.

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Abstract:
Quando si parla della forma urbana di Pavia si pensa alla maglia del castrum racchiusa nel poligono delle mura spagnole. La città immaginata coincide con i relitti di quella antica. Al contrario, la periferia costruita nel secondo Novecento - il grosso dello spazio che abitiamo - si configura come spazio rimosso, problematico da immaginare. Questa indagine sulla recente metamorfosi di Pavia vuole essere un invito alla ricerca, volto a migliorare la consapevolezza dello spazio che abitiamo. Si tratta di rinnovare la percezione dello spazio costruito dai nostri genitori dal quale, per crescere, con affetto e incertezza costantemente ci separiamo. Entrano in gioco: percezione soggettiva e collettiva, senso estetico e senso civico, cura, il modo in cui ogni generazione adatta l'abitato, vi si adatta e vi si rappresenta, l'esperienza locale e quotidiana della nostra relazione con il mondo.
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De Nisco, Alessandro. "Ambiente urbano, qualitÀ del servizio e behavioral intentions: uno studio esplorativo in un centro storico italiano." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 4 (November 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-004010.

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Abstract:
Il paper propone un modello di analisi finalizzato a verificare la relazione tra alcune categorie di stimoli ambientali tipicamente presenti nelle aree urbane (design esterno, layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno), la qualitÀ del servizio complessivamente percepita dai consumatori e i relativi output in termini di intenzioni di acquisto e desiderio di permanenza. Gli elementi costitutivi del modello sono basati sulla letteratura sul retailing e il servicescape. Le relazioni ipotizzate tra i costrutti sono sottoposte a verifica empirica attraverso un'indagine empirica condotta nel centro storico di Benevento. I risultati evidenziano che due elementi dell'ambiente urbano (layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno) esercitano un'influenza significativa sulla percezione della qualitÀ dei servizi erogati nell'area e che tale percezione, a sua volta, č positivamente correlata agli output attesi. Viene infine discussa la collocazione del paper all'interno della letteratura esistente e le relative implicazioni per il management dei centri urbani.
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Ortalda, Fulvia, and Clapetto Sara Canale. "Amore e benessere soggettivo: una ricerca esplorativa." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 59–72. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002005.

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Abstract:
La presente ricerca si propone di indagare in modo esplorativo la relazione tra amore e percezione di benessere soggettivo. In particolare analizza la relazione tra benessere soggettivo e tipi di amore, con riferimento alla classificazione di J. A. Lee, secondo la quale esistono sei tipi ideali d'amore: ludico, erotico, solidale, maniacale, pragmatico, puro. Il campione č composto da 156 soggetti di etŕ compresa fra i 20 ed i 30 anni, in possesso del titolo di scuola superiore e prevede una suddivisione equilibrata dei generi. Ai soggetti č stato sottoposto un questionario composto da tre parti: la prima indaga il benessere soggettivo, la seconda le caratteristiche dell'amore e la terza i tipi d'amore. I risultati mostrano come questi ultimi determinano un diverso grado di percezione del benessere soggettivo. I tipi di amore che richiamano idee persistenti, quali il sesso nell'amore erotico, e il partner nell'amore maniacale, risultano piů intensi e accompagnati dal sentimento della gelosia. L'amore erotico si accompagna alla percezione di un miglior benessere soggettivo, mentre l'amore maniacale segue la direzione inversa. I risultati sottolineano l'importanza dell'amore solidale. L'amore pragmatico č risultato il piů duraturo. L'amore puro e l'amore ludico, che completano la classificazione di Lee, caratterizzano maggiormente il sentimento dichiarato dai maschi intervistati, mentre l'amore maniacale caratterizza maggiormente il sentimento dichiarato dalle femmine intervistate. Le femmine dichiarano un amore mediamente piů intenso di quello dei maschi. La parte conclusiva del lavoro contiene una prima analisi esplorativa volta a migliorare le caratteristiche psicometriche delle scale relative ai differenti tipi di amore. Lo studio della relazione tra tipi di amore e benessere percepito puň avere utili applicazioni nell'ambito della terapia di coppia.
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De Micco, Virginia. "Il corpo in rete: un campo relazionale multiplo Funzionamenti psichici emergenti tra cambiamenti antropologici e esperienze psicoanalitiche." INTERAZIONI, no. 2 (November 2022): 42–56. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-002003.

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Abstract:
La recente pandemia ha comportato un improvviso mutamento del confine tra il familiare e l'estraneo a partire dalla percezione/rappresentazione del proprio stesso corpo, il quale da "più naturale e fidato strumento dell'uomo", come lo descrive l'antropologo Marcel Mauss, diventa invece luogo imprevedibile e angoscioso in cui il contatto può diventare contagio, modificando completamente il campo delle relazioni. Verrà analizzato, anche attraverso esperienze tratte dal lavoro psicoanalitico, come specifico della pandemia nell'era della digitalizzazione l'intreccio col corpo "tecnologico", ibridato con la macchina a molteplici livelli, ulteriore livello di trasformazione del confine tra proprio e estraneo.
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Martino, Angela, Carla Gasparri, and Lara Facchini. "Ergobiografia del professor Renzo Canestrari." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 15–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12596.

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Abstract:
La produzione scientifica del Professor Renzo Canestrari (del quale vengono sintetizzate le note biografiche essenziali) si è estesa per quasi settanta anni ed ha riguardato vari ambiti della psicologia, soprattutto la psicologia della percezione, la psicologia dell'età evolutiva e la psicologia clinica. Il corpus delle pubblicazioni nelle quali sono riportati i risultati di questa lunga attività di ricerca e di riflessione teorica costituisce un patrimonio culturale e accademico di enorme valore epistemologico e documentano molti aspetti dello sviluppo della psicologia italiana nella seconda metà del ‘900. Questi aspetti sono potenzialmente di grande interesse per studi di storiografia ed epistemologia delle scienze psicologiche.
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Napoli, Marcello. "Il buttonhole: come trasformare una fistola in un catetere." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4 (December 18, 2013): 290–92. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1059.

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Abstract:
La tecnica buttonhole (BT) è un'alternativa alle tecniche standard per l'incannulamento della fistola artero-venosa (AVF). Non è certo se i vantaggi della BT siano superiori ai rischi ad essa associati. Al fine di analizzare la letteratura recente, abbiamo cercato su PubMed le voci “randomized controlled study on buttonhole” e “review of buttonhole cannulation” negli anni tra il Gennaio 2011 e il Novembre 2013. Abbiamo identificato tre studi randomizzati e tre recensioni. Uno studio randomizzato ha mostrato una migliore sopravvivenza delle FAV (100% vs 82%), meno interventi (19% vs 39%) e una minore crescita degli aneurismi preesistenti (23% vs 67%) nel gruppo BT. Un secondo studio ha mostrato un maggior numero di infezioni ed ematomi e una maggiore percezione del dolore nel gruppo BT. Nel terzo studio, non ci sono state differenze nella percezione del dolore e nel tempo di sanguinamento tra il gruppo BT e il gruppo di controllo e sono stati rilevati un maggior numero di ematomi nel gruppo di controllo e un maggior numero di infezioni locali e sepsi nel gruppo BT. Le tre review non hanno mostrato risultati certi riguardo agli end point della BT (percezione del dolore, formazione di aneurismi, tempo di sanguinamento), confermando l'aumentato rischio di infezioni locali e sistemiche. Sulla base di questa analisi, si può concludere che la BT produce un aumento del rischio di infezioni locali e sistemiche senza benefici definiti. Studi recenti suggeriscono di riservare la BT a casi selezionati (vasi particolarmente profondi o tratti troppo brevi). Non si può escludere che ulteriori studi randomizzati e controllati possano produrre un diverso giudizio sulla BT.
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Luketin Alfirević, Antonia, and Katarina Matković. "Sulla percezione del diverso nella fraseologia italiana e croata." Zbornik radova Filozofskog fakulteta u Splitu, no. 14 (December 17, 2021): 119–31. http://dx.doi.org/10.38003/zrffs.14.7.

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Abstract:
Confrontarsi con “l’altro”/“il diverso” è uno dei modi universali della concezione del mondo. L’identificazione della propria comunità e la definizione del proprio io avviene attraverso le contrapposizioni con “l’altro”/“il diverso” partendo spesso da pregiudizi o stereotipi. Nel presente contributo ci proponiamo di indagare i riflessi linguistici della percezione di sé stessi e degli altri nella fraseologia italiana e croata. Tenendo conto delle considerazioni generali sui legami fondamentali tra lingua e cultura, vengono prese in esame le espressioni idiomatiche contenenti etnonimi. Gli esempi italiani si confrontano con gli esempi croati cercando di ricavare l’immagine degli “altri” nella fraseologia, ma anche le particolarità della cultura e mentalità espresse attraverso il modo di indicare lo straniero nelle due lingue. Infine, vengono illustrate le equivalenze e le differenze dellʼaspetto semantico e culturale delle espressioni idiomatiche tra le due lingue.
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CIOPPI, MARCO, SAVELLI, ELISABETTA, and TOMBARI, FEDERICA. "La percezione della web atmosphere tra i visitatori del centro commerciale." Sinergie Italian Journal of Management, no. 100 (2018): 155–80. http://dx.doi.org/10.7433/s100.2016.10.

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Genovese, Elisabetta. "Lo sviluppo della percezione verbale e i disturbi del «processing» uditivo." Psychologica 9788879167468 (September 2015): 135–40. http://dx.doi.org/10.7359/746-2015-geno.

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Ciceri, Mariarita, and Federica Confalonieri. "Strategie di esplorazione visiva e percezione del rischio nei new drivers." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (April 2013): 63–82. http://dx.doi.org/10.3280/rip2012-001004.

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De Pascale, Francesco, Loredana Antronico, and Roberto Coscarelli. "La percezione del rischio idrogeologico in Calabria: il caso studio della Costa degli Dei." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 124 (April 2019): 171–99. http://dx.doi.org/10.3280/asur2019-124008.

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Bottini, Luca, Igor Costarelli, and Luca Daconto. "Casa e lavoro. Tipologie di smart workers durante il primo lockdown a Milano." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 75–86. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001007.

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Abstract:
L'articolo presenta i risultati di un'analisi dei profili degli smart workers a partire da un'indagine campionaria condotta su un campione di residenti del comune di Milano che nel corso della recente pandemia hanno lavorato da casa. La clu-ster analysis qui proposta raggruppa tre tipologie di smart workers sulla base della percezione di adeguatezza abitativa per il lavoro agile, dei diversi livelli di dotazione tecnologica, della qualità dell'alloggio, delle caratteristiche socio-economiche dei rispondenti: nuclei tradizionali, proprietari, con dotazione tecnologica media e adeguatezza degli spazi casalinghi; nuclei misti, in affitto, con dotazione tecnologica medio-bassa e adeguatezza dell'alloggio media; single, giovani adulti, con alta dotazione tecnologica e percezione positiva dell'adeguatezza degli spazi.
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Gianecchini, Martina, Nicoletta Masiero, and Enrico Miatto. "Formazione professionale ed esiti occupazionali: un modello di valutazione e un'applicazione al Veneto." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (November 2011): 111–33. http://dx.doi.org/10.3280/es2011-002011.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'inserimento occupazionale dei giovani in possesso di una qualifica professionale. Viene proposto un modello di valutazione della formazione professionale che considera tre prospettive: quella del mercato del lavoro (focalizzata sulla "qualitÀ" dell'inserimento occupazionale post-qualifica), quella del sistema formativo (centrata sull'efficacia e l'efficienza dell'ingresso) e quella dell'individuo (relativa alla percezione di utilitÀ delle competenze apprese e al livello di soddisfazione rispetto all'esperienza formativa nel suo complesso). Il modello č stato elaborato all'interno del progetto di ricerca nazionale biennale "Valutazione degli esiti e dell'impatto delle Politiche formative nell'ambito della formazione professionale" finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinato da Ires, del quale vengono presentati una sintesi dei risultati con riferimento al Veneto.
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Bertucci, Andrea, Stella Conte, and Carla Meloni. "Cooperative learning, soggetti inesperti e numerositŕ del gruppo: un confronto tra singoli, coppie e gruppi." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (March 2010): 65–76. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001004.

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Abstract:
Sessantadue studenti frequentanti la scuola media sono stati coinvolti in questo studio. Nessuno dei soggetti aveva mai lavorato precedentemente con attivitŕ di apprendimento cooperativo. Accertato che non fossero presenti problemi di natura cognitiva, i soggetti sono stati casualmente assegnati alle condizioni di apprendimento individuale (gruppo di controllo), apprendimento cooperativo in coppia e apprendimento cooperativo in gruppo con l'utilizzo del metodo dell'interdipendenza dei ruoli. Durante la prova sperimentale, il compito dei soggetti č stato quello di apprendere, lavorando nella condizione alla quale sono stati inizialmente assegnati, un contenuto inerente l'educazione alla salute e rispondere individualmente ad un test di comprensione sui contenuti appena appresi. Č stato inoltre chiesto agli studenti di esprimere il loro grado di accordo con due affermazioni circa la piacevolezza del lavoro svolto e la percezione di aver raggiunto l'obiettivo richiesto. I risultati mostrano come i soggetti assegnati alla condizione di apprendimento cooperativo in coppia abbiano ottenuto risultati significativamente superiori al test di apprendimento, un maggiore gradimento verso il lavoro svolto e una maggiore percezione di aver raggiunto gli obiettivi richiesti.
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Di Salvo, Margherita. "L’italianità nella Little Italy di Toronto: heritage, legacy e affection." Italian Canadiana 36, no. 1 (October 3, 2022): 123–50. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v36i1.39388.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di descrivere la percezione dell’italianità di alcuni imprenditori italiani e italo-canadesi che operano nell’ambito del Made in Italy nell’area della città di Toronto (Ontario) denominata Little Italy. La categoria del Made in Italy, dal punto di vista legislativo, identifica tutti i prodotti realizzati in Italia e con materia prima italiana e viene opposta a quella di Italian sounding che, al contrario, è associata a prodotti che ricordano l’Italia e che talvolta fingono solamente un legame con il Bel Paese. L’analisi è stata condotta a partire da un corpus di interviste a imprenditori italiani e italo-canadesi che hanno le loro attività nel quartiere che sorge lungo College Street, a Toronto. Lo studio si colloca nell’ambito della sociolinguistica interpretativa e mira a ricostruire la percezione dell’italianità di imprenditori che hanno alcune attività italiane gestite da famiglie italiane e tra le prime aperte lungo College Street. L’analisi ha consentito di cogliere le trasformazioni che il concetto di italianità ha avuto nel corso degli ultimi cinquant’anni e, con esso, come l’italianità nella Little Italy studiata sia passata da heritage a legacy e ad affection.
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Ivonin, Yury, and Giovanna Brogi Bercoff. "Ricerche Slavitsche. Vol. 38: 1990. La percezione del Medioevo nell'epoca del Barocco: Polonia, Ucraina, Russia." Sixteenth Century Journal 25, no. 1 (1994): 251. http://dx.doi.org/10.2307/2542614.

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