Dissertations / Theses on the topic 'Percezione del'
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Zhou, Mychol <1996>. "La percezione del "Made in China" nella mente del consumatore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21193.
Full textLancellotti, Michela. "Origini, diffusione e percezione del franglais in Québec." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16034/.
Full textVallicelli, Martina. "Un modello matematico per la percezione del colore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23245/.
Full textAdorisio, Antonio Mario. "Apple & Foxconn "Attacco alla percezione del lusso"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5066/.
Full textBeneventi, Martina. "Digital marketing: comunicazione e percezione del nuovo marketing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8292/.
Full textManauzzi, Renata <1990>. "La percezione di correttezza del revenue management alberghiero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6801.
Full textGodina, Andrej. "La percezione della qualità del caffè espresso da parte del consumatore." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2705.
Full textLA PERCEZIONE DELLA QUALITÀ DEL CAFFÈ ESPRESSO DA PARTE DEL CONSUMATORE Il presente lavoro di ricerca nasce all’interno del dottorato di ricerca in “Scienza, Tecnologia ed Economia nell’Industria del Caffè” presso il Dipartimento di Scienze Statistiche ed Economiche della Facoltà di Economia dell’Università di Trieste. Scopo dell’iniziativa è di indagare l’universo della percezione della qualità del caffè espresso da parte del consumatore. A tal proposito viene svolta una trattazione teorica preliminare per illustrare i concetti di qualità e qualità alimentare, definire l’analisi sensoriale e le caratteristiche organolettiche dell’espresso e come esse vengono percepite. Successivamente viene fatto ricorso ad un’indagine statistica sul campo prendendo ad oggetto un campione di consumatori nel territorio del comune di Trieste. Vengono elaborati due questionari da sottoporre al campione, uno cartaceo ed uno elettronico. In quest’ultimo caso viene utilizzato un software specifico per le indagini di conjoint analysis, l’SMRT, che permette con grande attendibilità di elaborare i dati ottenuti e determinare gli attributi principali dell’espresso in base ai quali il consumatore opera la sua scelta di consumo. Lo scopo principale dell’indagine è di rispondere alla domanda “quanto e come il consumatore percepisce la qualità dell’espresso?” e di confrontare questa percezione con quella degli operatori del settore. Infine si vuole dare alle imprese del comparto caffeicolo un’indicazione circa la metodologia con la quale investigare sulle migliori scelte e strategie di mercato ai fini di aumentare la propria redditività e di soddisfare i bisogni di un consumatore sempre più attento alla qualità ed informato. Il percorso di studio e di ricerca effettuato è stato suddiviso in diverse fasi: 1. Definizione di qualità. 2. Scienza ed analisi sensoriale. 3. Definizione di espresso. 4. Definizione qualitativa dell’espresso. 5. Metodologie di raccolta e di elaborazione dei dati ottenuti presso i consumatori. 6. Risultati dell’indagine. Il presente lavoro dà indicazioni circa la metodologia di indagine di mercato che l’impresa può intraprendere al fine di ottimizzare la propria produzione in termini di qualità del prodotto, soddisfazione del cliente e di redditività. Nell’odierno sistema economico occidentale il consumatore è sempre più attento alla qualità e costringe quindi l’impresa ad un continuo sviluppo del prodotto per riuscire a soddisfare i suoi bisogni. Emerge senza ombra di dubbio che il settore del caffè ha un ruolo importante nell’economia mondiale dei paesi produttori e consumatori. Allo stato attuale il comparto risulta essere suscettibile di ulteriori sviluppi, soprattutto nel campo del caffè espresso, metodologia di preparazione della bevanda solo di recente introduzione. L’indagine ha evidenziato con chiarezza che appare necessario colmare alcune lacune di informazione del consumatore in ordine alla conoscenza del prodotto caffè, sia prima che dopo la sua lavorazione e preparazione sotto forma di bevanda, al fine di renderlo consapevole della qualità del prodotto. Quindi una maggiore informazione del consumatore da parte degli operatori, l’istituzione di una capillare rete di associazioni devote alla formazione alla degustazione del prodotto, la formazione più attenta del barista professionista, un’etichettatura trasparente ed esauriente al di là dei meri obblighi legislativi potrebbero rappresentare validi strumenti di ulteriore sviluppo.
XIX Ciclo
1975
Pandini, Tiziano <1988>. "La percezione della marca nel settore motociclistico. Il caso del brand Aprilia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5232.
Full textNeso, Astrid Patrizia <1962>. "L'etica pasoliniana nella percezione estetica di Paolo Del Giudice." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2736.
Full textPizzato, Marta <1993>. "La percezione del Social Media Advertising nelle nuove generazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13294.
Full textUCCELLI, Stefano. "Il ruolo del contesto temporale in percezione e azione." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239498.
Full textVisual information is fundamental to interact with objects. For instance, information is coded by the visual system to create internal representations used to guide actions such as grasping, an action we perform efficiently daily many times. However, how the motor system codes object features for grasping remains poorly understood. In particular, a long-standing debate in the cognitive neurosciences concerns the nature of internal representations of object size during motor preparation, a key aspect of grasping. According to the most influential functional interpretation of the primate visual system, size representations are coded in critically different ways in the dorsal and ventral streams. These key differences in turn have several behavioural consequences, including a relative immunity of the dorsal representations of size from stimulus-contextual effects such as those observed for consciously perceived size. Accordingly, the goal of this thesis is to contribute to the understanding of representations for visually-guided actions by collecting data from psychophysical, kinematics, and EEG paradigms. I conducted four experiments assessing motor and perceptual responses to the Uznadze illusion. In this illusion, the same ‘test’ object appears larger (or smaller) after having seen a smaller (or larger) ‘inducing’ object. Studies 1 and 2 investigated whether size representations in action and perception are affected by this form of size contrast. In Study 1, participants either grasped a test or provided a perceptual judgment of its size (by performing a cross-modal match called a “manual estimation”) after the presentation of an inducer that could be identical, smaller, or larger. Results revealed that finger apertures in both motor and perceptual responses showed a size contrast effect, that is, were affected by the inducer size. In Study 2, two further manipulations of the Uznadze illusion were investigated. Inducers were presented either haptically or visually, and either in the same or in a different position relative to the test. Surprisingly, results revealed that motor responses show size contrast (the Uznadze illusion), or size assimilation (the inverse Uznadze illusion), or even no illusion, depending on factors that seem related to multisensory integration and the body schema rather than a perception-action distinction. Overall, Studies 1 and 2 provide evidence that size representations for action are affected by contextual information. Studies 3 and 4 investigated the time course of motor representations in the dorsal stream. We focussed on the time needed to prepare a grasp, testing whether motor preparation is affected by viewing a previous distractor object equal or different in size. Study 3 showed that participants were slower in preparing the grasp when distractors were larger than the test, but not when they were smaller. Study 4 extended this finding to event-related potentials (ERPs) recordings. Here, cortical indices of motor preparation to grasp the test were investigated after presenting distractors equal or different in size. Results revealed that components of lateralized readiness potentials (LRPs) were displaced in time consistent with the pattern of preparation times observed in Study 3 and 4. Taken together, Studies 3 and 4 show that grasping is not programmed solely from online information, but can be affected by information experienced recently. I conclude that the Uznadze temporal size contrast reveals that visuomotor preparation relies on relative spatiotemporal information comparable to that used to produce perceptual judgments. This conclusion challenges current theoretical models of the functional properties of the dorsal stream, suggesting a more nuanced view of factors affecting grasping and seeming behavioural perception-action dissociations.
SCHIVO, SONIA. "La percezione del patrimonio culturale presso le comunità locali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3458539.
Full textThe preservation of cultural (and archaeological) heritage should result not only from the policies issued by the Government and local councils, but also from the degree of knowledge and values that the local population bestows on it. As Avrami, Mason, de la Torre (2000, p. 3) point out «it is self-evident that no society makes an effort to conserve what it does not value». Different values can be attributed to cultural heritage, depending on many variables. Knowing how these values have originated (or were created) is fundamental to develop future strategies, as appropriate, to build knowledge and increase the cultural value attributed to heritage. This research aims to identify a method to register the perception and the values attributed to local cultural heritage, through the application of principles and tools developed in social sciences. The method is tested in ‘sample areas’ located in north Italy, Brembate (province of Bergamo) and Brentonico (province of Trento), where the ‘Medieval Archaeology group’ of the University of Padova has been working for the past few years. A third sample area, the city of Padova, was chosen to investigate how the school influences the construction of public perception of archaeology. The objectives of this research are: Objective 1. To test quantitative and qualitative methods to register the values that the public attributes to local cultural heritage. Objective 2. To understand what variables influence the perception of local cultural heritage. Objective 3. To investigate the sources of archaeological knowledge for the interviewees. Objective 4. To know if the public is interested in participating to cultural activities related to local cultural heritage, or otherwise. Objective 5. To verify to what extent the school influences the construction of the public perception and interest towards archaeology. The practical goals of this research are: a) to contribute to build future research projects more relevant to local communities. b) to give a steer towards a more sustainable allocation of cultural investment in local policies relevant to local communities. c) to suggest practical proposals to increase the ‘school effect’, and improve public perception of archaeology and cultural heritage. To reach the above mentioned objectives, this research uses a methodology which combines qualitative and quantitative analyses, with a sociological approach. This method includes: a) interviews to key stakeholders in the sample areas. This allowed a rough understanding of the social composition of local communities (cf. chapter 4) and a first identification of the cultural heritage to be used for the quantitative analysis. b) the design of specific questionnaires, filled by a sample of citizens in the selected areas (cf. chapters 5-7). The results of this analysis identified specific variables able to influence the construction of the perception of archaeology. Building on these results, the research included c) a quali-quantitative analysis of the educational offer in the schools of Brembate, Brentonico, and Padova (cf. chapter 8). The research includes also the results of the registration of the perception of cultural heritage after an educational activity carried out in a secondary school.
Gardelli, Maria Vittoria <1995>. ""Impatto del Turismo sulla città di Venezia: un'analisi della percezione dei residenti"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17034.
Full textPozzato, Gloria <1989>. "La nuova moda del gluten free: un'indagine sulla percezione del prodotto in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6642.
Full textTOGNASSO, GIACOMO. "La percezione dell'omosessualità in adolescenza: una panoramica del contesto italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/378808.
Full textThis thesis has a double aim: on the one hand, it investigates the attitudes of Italian high school students toward gay men and lesbians and same-sex marriage; on the other hand, it assesses the efficacy of some outreach interventions aimed at improving adolescents’ attitudes toward homosexuality. The research consists of three different studies, and the sample involved is approximately 1500 participants, aged 14-21 years. The instruments used are the Italian version of the Attitudes Toward Lesbians and Gay Men (ATLG), the Modern Homonegativity Scale (MHS), the Attitudes Toward Same-Sex Marriage (ATSM), and the Couple Rating Scale (CRS). The first two studies suggest that male students show a more negative attitude than females toward lesbians and gay men. Furthermore, multivariate analyses reveal that respondents with more traditional male role attitudes and a lack of direct personal contact with gay people and those professing a religious faith have less positive attitudes toward homosexual minorities and same-sex marriage. The results of the third study indicate that after three different activities, both male and female participants have more positive attitudes toward gay men. On the other hand, participants with more negative initial attitudes improved their representations of male homosexuality, female homosexuality, and same-sex couples. According to Herek, we can explain our results through a theoretical framework that allows us to understand that heterosexism and sexual stigma are still embedded in social institutions but that things are changing in the social context. On the one hand, in Italy, gay and lesbian couples still do not have the same civil rights as heterosexual ones, but today’s adolescents seem to have more positive attitudes than in the past. So, we can hypothesize that things may also change at an institutional level in the future. The hope is that more and more awareness-raising interventions could change the most negative attitudes, leading to a progressive equalization of the rights of homosexual and heterosexual couples.
Akhmad, Mariyam. "Donne dal corpo "politicamente scorretto": la percezione del corpo femminile nel contesto politico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textGenovese, Alessandro <1989>. "Percezione della qualità del servizio aeroportuale: analisi del punto di vista del passeggero attraverso la DRSA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5377.
Full textMorandini, Valeria <1995>. "L'importanza dei flussi migratori: un focus sull'Italia fra percezione e realtà." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18098.
Full textDE, SANTIS Federica. "La percezione del cambiamento nel processo di revisione legale dei conti: attori a confronto." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242886.
Full textAuditing is a constant process of change that evolves depending on social, economic and regulatory factors. In the auditing field, however, very little is known about audit “in practice”. The recent changes occurred in the audit regulatory framework have thus offered the opportunity to deepen this topic, through the analysis of two distinct phenomena. The first aim of this work is to reach a deeper understanding about the nature and usefulness of auditor-client relationships. The second objective of this study instead is to analyse the phenomenon of auditing change/auditing inertia with reference to the organizational and professional impact on a case of change in the auditing standards and procedures to which auditors may refer to in performing their work. The analysis has focused on two distinct perspectives: that of the auditors and of the audited firm. From a methodological strand, the analysis has been developed combining the evidences collected adopting a multiple case study approach with the ones obtained using a structured questionnaire. The main findings are the followings. Auditor-client relationships are characterized by a constant search for balance between inspection and cooperation, in order to both comply to regulatory requirements about auditor independence and maximize synergies stemming from the provision of a wider range of services to the audited company. With reference to the phenomenon of auditing change/inertia, it emerges that audit firms have reacted differently to the analysed change of the auditing standards. Moreover, even when a change in the audit procedures has occurred following the adoption of the new set of standards, client-firms have not perceived any significant improvement of audit quality. The collected evidences also suggest that, among the items that contribute to the adoption of an inertial behaviour, specific relevance may be attributed to the degree of professional and organizational integration of audit international networks, the legal liabilities regime and the characteristics of the audited firms. Finally, it also emerges that the aim of the EU project, harmonization and adaptability-flexibility of auditing procedures, is only partially achieved as sometimes occur a substantial harmonization while in other cases it is only formal.
Cavedine, Arianna. "L'influsso del doppiaggese sulla lingua italiana: fra interferenze e percezione d'uso." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23625/.
Full textBertoldo, Chiara <1992>. "Turismo prealpino e percezione ambientale: il caso di Valli del Pasubio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12453.
Full textMunaro, Matteo <1994>. "Prezzo e percezione del prodotto nel settore del fashion: un'analisi tramite l'utilizzo della choice experiment." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17922.
Full textGRASSI, MARIA CRISTINA. "La percezione del dolore e la potenziale richiesta di parto con analgesia." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242488.
Full textObjective: To verify the impact of the background on each patient's pain perception, and highlight how the perception of pain is modified in relation to the time passed after the event that caused the pain. Materials and methods: There were 544 patients included in the study referred from the Gynaecology and Obstetrics Ward of Senigallia: 300 patients hospitalized at the Obstetrics Ward and 200 at the Gynecological section of the ward . They were given at the time of admission a closed multiple choice questionnaire, which was returned on the day of their dismissal from the hospital. Results: The pain threshold amounts to 8.76 + 1.14 (P <0.0001) in obstetric patients, and 7.62 + 1.86. (P <0.0001) in gynecological, this threshold is influenced by age (31.4 years for the obstetrical sample and 40, 08 for the gynecological), residence (higher in rural areas Obstetrical.: 7.81 + 1.28, P = 0.001 / Gynecological.: 8.68 + 1.01, P = 0.001), occupation: Workers lower (Obst: 8.9; Gyn. 7, 6 NRS scale), higher in the non-working conditions (Obst: 9.45 Gyn.: 10-scale NRS). The multiparous have the highest acceptance of pain compared with first-time mothers in both samples: 8.46 and 9 of NRS scale. The perceived pain during childbirth is expected in 45% of cases, it’s less than 38% and higher in 17%. 43% of the obstetrical sample would require analgesia while giving birth compared to 22% of the gynecological sample. Conclusions: Our study showed that the background of a patient influences the perception of pain itself, and that this perception changes in relation to time passed after the event that caused the pain.
Ba, Mamadou <1991>. "La Cina in Africa tra percezione e realtà: il caso del Mali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14727.
Full textMilan, Martina <1995>. "La percezione del suono non umano in Omero: uno studio linguistico-letterario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20668.
Full textValenti, Chiara <1992>. "Sicurezza alimentare: la percezione del rischio e la nascita dei movimenti sociali nel Giappone post-Fukushima." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10056.
Full textCAVALETTI, FEDERICA. "IL CINEMA COME LABORATORIO DEL TEMPO: UN'ESPLORAZIONE TEORICA, METODOLOGICA ED EMPIRICA DELLA PERCEZIONE DEL TEMPO NEL CINEMA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74299.
Full textThis dissertation presents the theoretical, methodological, and empirical results of a doctoral research concerning time perception in the experience of cinema. The first part provides a theoretical introduction to the topic. Chapter 1 carves out the dissertation’s precise angle and object. Chapter 2 presents the main models of subjective time perception. Chapter 3 restricts the scope to time perception in the specific context of cinema. The second part reports about the three experiments conducted during the research. Chapter 4 introduces the first experiment. By using behavioural measures, this study addressed the effects on duration estimation and time passage perception of two cinematographic variables: the type of represented action and the style of editing. Chapter 5 presents the second experiment. By adopting a method called micro-phenomenology, this study explored the processes underlying the performance of the duration estimation and time passage perception tasks. Chapter 6 is devoted to the third experiment. By using a neurostimulation technique (tDCS), this study tested the involvement of a specific brain area (the Supplementary Motor Area) in the same timing tasks. The third part summarizes the essential findings of the research (Chapter 7) and re-opens it to some of its possible future developments (Chapter 8).
CAVALETTI, FEDERICA. "IL CINEMA COME LABORATORIO DEL TEMPO: UN'ESPLORAZIONE TEORICA, METODOLOGICA ED EMPIRICA DELLA PERCEZIONE DEL TEMPO NEL CINEMA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74299.
Full textThis dissertation presents the theoretical, methodological, and empirical results of a doctoral research concerning time perception in the experience of cinema. The first part provides a theoretical introduction to the topic. Chapter 1 carves out the dissertation’s precise angle and object. Chapter 2 presents the main models of subjective time perception. Chapter 3 restricts the scope to time perception in the specific context of cinema. The second part reports about the three experiments conducted during the research. Chapter 4 introduces the first experiment. By using behavioural measures, this study addressed the effects on duration estimation and time passage perception of two cinematographic variables: the type of represented action and the style of editing. Chapter 5 presents the second experiment. By adopting a method called micro-phenomenology, this study explored the processes underlying the performance of the duration estimation and time passage perception tasks. Chapter 6 is devoted to the third experiment. By using a neurostimulation technique (tDCS), this study tested the involvement of a specific brain area (the Supplementary Motor Area) in the same timing tasks. The third part summarizes the essential findings of the research (Chapter 7) and re-opens it to some of its possible future developments (Chapter 8).
LADDAGA, FRANCESCO. "Uso e percezione della topografia nel Leggendario Romano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202641.
Full textAlthough in the past, the Roman Legendary has been analyzed from different points of view and with different aims, not only the topography has often been relegated to a marginal role, but it was discussed with papers primarily focused on only part of the available repertoire or on limited areas of Rome; this research, which is part of that trend in recent years has seen among other Augusto Fraschetti and Lucrezia Spera, draw on some Roman passions to clarify historical and archaeological issues, but he intended to consider surveying the repertoire of the Roman Legendary in its entirety (with the exception of the passions in greek, the - numerically insignificant - revised texts of the second or third century, and those fully placed out from the Urbe), considering the 53 late ancient and high medieval Latin passiones containing at least one name referable with certainty to the city of Rome. The first of the four chapters resumes the debate between those who think that the unreliability of the passions completely cancels the value as historical sources, and among those who have shown however, especially in recent years, the considerable potential of information. By introducing this second group, the work traces the history of studies on the Roman Legendary, illustrating the genesis of passiones and commenting on various assumptions concerning the preparation period, recipients and potential authors. These are identified with some Roman ecclesiastics, who, thanks to their knowledge of the area and Christian monumental contexts of Rome, to give credibility to their accounts embellished the hagiographic story of topographical details Then follows a chapter devoted to the texts, organized into tabs and sorted in the order of the traditional titles of passiones. The cards are accompanied by synthetic introductions on the figures of martyrs characters, with notes of studies on individual passions and an exhaustive bibliography. Large space is devoted to the summary of the text, with useful references to sections of the Acta Sanctorum, in which, literally and without translation, the lists of Roman and suburban place names are contained. In the third chapter is presented the repertoire of place names: each word is was reported with the recurrence in different documents and with any similarity between place names mentioned in different passions. This type of analysis, in addition to confirming the existence of cases in which the interrelationships between some passiones are very narrow, was used as a parameter for a better definition of the relative chronology between the above mentioned passions with similar characteristics Among the studied topographical indications, particular attention is paid to those not immediately associated with known buildings with a hypothesis localization. It also confirmed, through the identification of cases of defunctionalization of buildings and changes of uses of some urban areas, such passions can provide useful information to the understanding of some of the great transformations that occurred in Rome in Late Antiquity. The last chapter, taking up some of the themes dealt with in previous chapters, focuses his attention on the possible purposes that would have affected the sacred writers to use the repertoire topography of Rome. According to the proposal, the authors used the topographical features of passiones almost always in an instrumental mode; based on this conviction, we identified 7 categories in which to divide the sacred writers' intentions when they introduced topographic elements in the story: • to mystify the historical reality in order to boost the prestige of the buildings and places of worship; • to reconfigure the space in the Christian sense; • in a symbolic way for the setting of the narrative; • to develop the narrative; • to adopt the topoi of genre literature; • to draw paths; • to authenticate the veracity of the story in relation to tombs and shrines. In conclusion, we suggest some ways in which the topography that emerges from the Roman Legendary may be used as a valuable source for historical, archaeological and / or angiographical research
Demartini, E. "IL PESCE AZZURRO NELLA MENTE DEL CONSUMATOREANALISI QUALI-QUANTITATIVA DEL PRODOTTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/169984.
Full textMonno, Antonio Guido. "Pirateria: una minaccia alla sicurezza del trasporto marittimo internazionale. Tra percezione e realtà." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8600.
Full textL’obiettivo della tesi è di verificare quali siano le reali conseguenze economiche e sociali del fenomeno della pirateria marittima. Come è noto, da alcuni anni, l’attenzione di organizzazioni internazionali e nazionali si è appuntata sulla pirateria marittima, vista come una minaccia in grado di causare enormi danni economici e di sistema trasporto marittimo mondiale. Non si potrebbe altrimenti comprender il motivo per cui da alcuni anni, enormi spese sono state affrontate per contrastare tale minaccia. Ma sono tali spese giustificate? Sono la pirateria e il terrorismo marittimo, due minacce reali capaci di influire in modo determinante sul sistema commerciale mondiale? È quanto questa tesi ha cercato di appurare. È stato quindi esaminato il fenomeno nel suo sviluppo temporale; infatti il primo capitolo è stato dedicato alla storia ed evoluzione della pirateria. Al di là del semplice resoconto storico degli avvenimenti, si sono cercate di approfondire la ragioni e cause che ne hanno originato la nascita e lo sviluppo nei differenti contesti mondiali. Nata parallelamente al commercio marittimo, non si è tuttavia legata solo ed esclusivamente a questo come attività predatoria criminale, risultando anche un metodo che oggi chiameremmo di guerra asimmetrica sul mare. E‘ in Grecia,nel periodo successivo a quello di Omero che nasce la parola “peirates” per definire coloro che praticavanono questo tipo di attività predatoria, termine che ha costituito la base etimologica nelle varie lingue occidentali per indicare chi si dedica a tale attività, anche se all’epoca la sua accezione non era certamente spregiativa e denigratoria come l’attuale. Con l’epoca della Repubblica e dell’Impero di Roma, si cominciano a delineare quegli elementi che tendono a porre il pirata al di fuori di un contesto legale di guerra e a non porlo quindi sotto i vincoli che comunque la delimitano. Già da quest’epoca si comincia a rilevare come i fattori sociali, quali la povertà e l’indigenza, uniti alla capacità di andare per mare e di sfruttare la morfologia del terreno e le situazioni climatiche favorissero l’insorgere del fenomeno; così come si ebbe la possibilità di rilevare che, oltre una soglia di tolleranza, essa poteva cominciare a creare problemi economici e sociali; il saccheggio di numerose navi che trasportavano il grano per Roma, poteva causare una penuria di cibo con conseguenti moti e rivolte. La pirateria, che è fondamentalmente un’attività predatoria, costituisce uno strumento di guerra, anche economica, oltre che criminale, e in questo contesto è stato spesso usato dalla caduta dell’impero romano in avanti. La formazione dei regni pirateschi berberi nel Mediterraneo e la loro ricchezza, sono legati proprio all'attività piratesca, che veniva peraltro sfruttata come metodo di lotta fra le potenze cristiane e musulmane nel Mediterraneo; analogo strumento sarà usato, in particolare dalla Gran Bretagna nei confronti della Spagna, inaugurando quella che vien chiamata l’epoca d’oro della pirateria e che vede la nascita ufficiale della pirateria legalizzata, il “privateering”, ossia quella svolta con l'autorizzazione e sotto l’egida della corona regnante che ne traeva dei vantaggi economici notevoli. Nè il fenomeno era presente nel solo mondo occidentale, in quanto anche nel mondo conosciuto orientale era presente, e in maniera notevole; al pari di quello occidentale numerosi sono stati i regni nati proprio da tale attività e che con tale attività hanno prosperato. Sempre a metà fra legalità e criminalità, man mano che si consolidavano i concetti della libera navigazione delle acque e del libero commercio,la pirateria cominciava a essere vista come un rischio e non più una opportunità, con uno sviluppo anche degli studi giuridici che ne delineavano l’aspetto criminale e la ponevano al di fuori di qualsiasi contesto di protezione legale affidando quindi a qualsiasi nazione il compito di combatterla. È da rilevare che nella sua forma legalizzata di privateering, la pirateria è sopravvissuta sino al 1856, allorquando fu abolita per trattato dalle potenze occidentali dell’epoca, e se vogliamo sino ai giorni nostri nella sua forma di guerra irregolare con le navi corsare tedesche durante la seconda guerra mondiale. Si è poi passati, nel successivo capitolo ad analizzare la pirateria nelle tre aree del mondo in cui si sviluppa il 75% di tale attività; l’Africa dell’Est e dell’ Ovest e il Sud Est asiatico, con una particolare attenzione sui dati che costituiscono la base della nostra conoscenza del fenomeno della pirateria, dati che risultano molto incompleti e frammentari, considerata la volontarietà nel fornirli e i riflessi economici associati al fornire tali numeri. Piraterie dagli aspetti diversi che, in particolare lungo le coste Est dell’Africa, sollevano numerosi interrogativi se, storicamente, l’area della Somalia, da cui proviene quella che viene percepita come la maggiore minaccia al commercio marittimo, e di conseguenza all’economia mondiale, è stata indenne da tale attività. E infatti la pirateria somala, di gran lunga quella che si attaglia maggiormente al concetto giuridico di pirateria moderna così come delineato a seguito di un accordo internazionale del 1982 in quanto svolgentesi al di fuori delle acque territoriali e quindi nelle acque internazionali, è finalizzata, in maniera esclusiva, al pagamento di un riscatto monetario., al contrario di quella lungo le opposte sponde africane, quelle della costa Ovest, dove essa assume un carattere molto più predatorio e concentrato sulla nuova ricchezza di tale parte dell’Africa, in particolare della Nigeria: il petrolio. Nell’Asia del sud est, la pirateria, che potremmo definire endemica, e che ha un ruolo sociale molto diverso da quello occidentale, ha essenzialmente un ruolo predatorio in cui occasionalità e organizzazione si mischiano, e in cui anche il terrorismo, legato a fattori storici e di identificazione nazionale oltre che religiosi, trova una sua collocazione attraverso sovrapposizioni che spesso non consentono di individuare anche legalmente, oltre che ideologicamente, dove cominci l’attività di terrorismo e dove quella di pirateria. In Asia il contesto geografico, caratterizzato da isole, arcipelaghi , strettoie e punti di obbligato passaggio marittimo, hanno influito e modellato l’attività della pirateria, in quanto proprio attraverso tali acque transita una notevolissima e importante porzione del commercio mondiale, anche di materie energetiche. Nel terzo capitolo sono stati delineati gli aspetti giuridici che hanno consentito nel tempo, di arrivare alla definizione come oggi conosciuta di pirateria e di terrorismo marittimo, due concetti diversi giuridicamente e che hanno dovuto trovare diverse e successive vie giuridiche considerata la sensibilità dell’argomento che si ripercuote di fatto sule sovranità nazionali. Si è trattato altresì delle Armed robberies, ossia di quegli atti di pirateria che si svolgono all’interno delle acque territoriali e che quindi, pur ricalcando nella sostanza l’attività di pirateria che si svolge nelle acque internazionali, giuridicamente se ne distingue, e non poco, essendo affidata alla esclusiva competenza nazionale. Il quarto capitolo si è concentrato sugli attori della pirateria che rimangono, dopo aver esaminato i pirati, ossia gli imprenditori e i marinai e di come l’‘attività di pirateria influisca su di loro. È in questo capitolo che si evidenzia come la percezione della minaccia sia elevata e sicuramente non proporzionata alla minaccia stessa, causa la sempre maggiore interdipendenza fra i vari sistemi economici, la nuova catena di distribuzione logistica mondiale che tende ad abolire le ridondanze e ridurre i costi e di come la percezione abbia influito sulla realtà laddove si sono addebitate alla pirateria situazioni economiche che avevano altre spiegazioni, come lo spostamento di una parte del traffico commerciale marittimo su nuove rotte che vanno a coprire nuovi fabbisogni e necessità mondiali. Nell’ultimo capitolo è stata esaminata l’attività di contrasto posta in essere , sia a livello militare che politico, laddove si è evidenziato come spesso tale attività ingente e economicamente onerosa, soggiaccia spesso a interessi nazionali più che collettivi e di come l’attività raramente venga affrontata su un piano interconnesso e olistico. Nelle conclusioni si è dedicata qualche parola al nuovo fenomeno criminale mondiale, spesso sottostimato in quanto non conosciuto e relegato nella cosiddetta area degli esperti; quello informatico. L’obiettivo, come detto, è stato di fornire un quadro della pirateria a livello mondiale, suddiviso per aree, cercando di evidenziare le cause che hanno portato al sorgere della stessa ma sopratutto allo sviluppo. Lo sviluppo o decrescita improvvisa di una località può strettamente dipendere da questo fenomeno, come dimostra la situazione africana, dove lo sviluppo di numerosi porti, è derivato dalle attività di pirateria interessanti porti viciniori o investimenti enormi sono messi a rischio dalla possibilità che tali attività continuino, come potrebbe accadere per il nuovo porto di Lamu in Kenia, ove si riversano gli interessi di numerose nazioni di quella parte dell’Africa.
XXIV Ciclo
1952
Carrozzini, Chiara <1980>. "Percezione della direzione del proprio movimento: dalla registrazione dell'attività corticale al modello computazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2399/1/Carrozzini_Chiara_tesi.pdf.
Full textCarrozzini, Chiara <1980>. "Percezione della direzione del proprio movimento: dalla registrazione dell'attività corticale al modello computazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2399/.
Full textGilli, Barbara <1979>. "Percezione ed uso del passato nell'Egitto della XII dinastia: tra memoria e tradizione." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/644.
Full textTronchin, Laura <1986>. "La percezione del prodotto teatrale a Venezia. Il confronto tra domanda e offerta." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2617.
Full textVenturelli, Elena <1990>. "La sicurezza alimentare in Cina. Scandali alimentari, percezione pubblica e mercato del biologico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7174.
Full textMolin, Laura <1990>. "La percezione nel settore fashion: un'indagine sul comportamento del consumatore nel mercato italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9564.
Full textPiazza, Cristina <1993>. "Il bundling nella distribuzione online di prodotti turistici. Un'indagine sulla percezione del consumatore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13321.
Full textDi, Salvo Andrea. "L'affermazione della signoria cittadina nella percezione dei contemporanei: l'esempio dei Carraresi a Padova nella prima metà del Trecento." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1997. http://hdl.handle.net/10579/553.
Full textBison, Giovanna <1987>. "Al di là del muro, tra gli alberi. Analisi antropologica della percezione del cimitero mestrino negli anni duemila." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9618.
Full textDal, Pont Monica <1991>. "Il gap di percezione del brand tra management e consumatori nelle startup: il caso del Biotech in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11560.
Full textParonetto, Francesca <1991>. "Il dialetto in Giappone nella società contemporanea: cambiamenti nella percezione e nell’uso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12039.
Full textMoretti, Veronica <1988>. "Percezione del rischio e sorveglianza digitale tra gli studenti di due campus universitari americani." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8460/1/TESI.Moretti%20Veronica.pdf.
Full textWithin each American university campus, a Department of Public Safety (DPS) is designated to send students emails whenever a crime is committed on campus or in the surrounding area. The aim of this service is to provide an adequate awareness of such criminal activity. The hypothesis is that these crime-alert methods may represent a new and different type of control exercised by the DPS itself. The data was collected on two specific campuses. The total sample was 985 students. In general, this email service focuses on only some types of crime and not on others (e.g. sexual harassment and violence goes largely unreported), and this may reveal a new and different type of control exercised by the universities' department of public safety. Aside from the selectivity involved in deciding what to communicate or not, crime alerts may give rise to some form of control over the user's perception.
Sacilotto, Serena <1989>. "LA CRISI ECONOMICA DEL 2007: IL RUOLO DELLE BANCHE E LA PERCEZIONE DEGLI UTENTI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5923.
Full textRIVA, SILVIA. "LA RAZIONALITA'LIMITATA NELLE SCELTE MEDICHE: EURISTICHE, FIDUCIA E PERCEZIONE DEL RISCHIO NEL PROCESSO DECISIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1272.
Full textThis research aimed at applying the concept of bounded rationality in common medical choices in order to analyse the process by which laypersons make decisions in the field of health. Eighty adults, without a particular disease history were recruited and they were asked to manage both some virtual situations of medical choices and to discuss face to face about their past experiences in medical choices.Three major findings emerged. Firstly, people often use fast and frugal heuristics. In particular, people adopt the rule of the ‘take the best” considering, for each choice, a very limited number of elements to make their decisions. Secondly, the use of heuristics is related with the principle of ecological rationality in which strategies are chosen in connection with the available information of the environmental context. In this context, if “doctor’s advice” as well as “side effects information” are available, they will be always considered because they represent fundamental features of the decision making process. Doctor’s advice is expression of the trust between patient-doctor relationship. Trust is represented by simple and honest signals that the doctor communicates and these signals form an unconscious channel of communication between people. Thirdly, we found that risks associated with treatments are not easy to be conceived by laypersons. It was that people have not in mind a clear definition of the risk implied by medicines and treatment and they show, in average, a scarce interest in risk comprehension.
RIVA, SILVIA. "LA RAZIONALITA'LIMITATA NELLE SCELTE MEDICHE: EURISTICHE, FIDUCIA E PERCEZIONE DEL RISCHIO NEL PROCESSO DECISIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1272.
Full textThis research aimed at applying the concept of bounded rationality in common medical choices in order to analyse the process by which laypersons make decisions in the field of health. Eighty adults, without a particular disease history were recruited and they were asked to manage both some virtual situations of medical choices and to discuss face to face about their past experiences in medical choices.Three major findings emerged. Firstly, people often use fast and frugal heuristics. In particular, people adopt the rule of the ‘take the best” considering, for each choice, a very limited number of elements to make their decisions. Secondly, the use of heuristics is related with the principle of ecological rationality in which strategies are chosen in connection with the available information of the environmental context. In this context, if “doctor’s advice” as well as “side effects information” are available, they will be always considered because they represent fundamental features of the decision making process. Doctor’s advice is expression of the trust between patient-doctor relationship. Trust is represented by simple and honest signals that the doctor communicates and these signals form an unconscious channel of communication between people. Thirdly, we found that risks associated with treatments are not easy to be conceived by laypersons. It was that people have not in mind a clear definition of the risk implied by medicines and treatment and they show, in average, a scarce interest in risk comprehension.
GROSSI, GIANCARLO MARIA. "PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10486.
Full textIn France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
GROSSI, GIANCARLO MARIA. "PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10486.
Full textIn France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
Grainer, Alessandro. "Variazioni nella percezione e tolleranza al dolore attraverso l'esercizio fisico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422902.
Full textI dolori articolari o muscolari sono la maggior parte dei dolori trattati dai farmaci “commerciali”. All’attività fisica viene attribuita, oltre ad altri innumerevoli benefici, anche quello di diminuire la percezione del dolore. La definizione di “analgesia post-exercise” è nota da anni nella letteratura scientifica. Questa caratteristica viene però meno divulgata, forse perché non esistono ancora riscontri certi su quelli che possono essere gli effetti una volta recuperata la fase acuta. Questa tesi intende approfondire l’argomento, cercando di capire come reagisce il soggetto immediatamente dopo l’esercizio e dopo il recupero, rispetto alla percezione e alla tolleranza a uno stimolo doloroso. Sono stati valutati, sostanzialmente, le risposte a seguito di due tipi di esercizio fisico: a) esercizio fisico strenuo e breve; b) esercizio fisico elevato e prolungato nel tempo La prima parte dello studio tratta un gruppo di 30 soggetti, 15 ciclisti e 15 soggetti in buona forma fisica ma non ciclisti e valuta la loro percezione al dolore immediatamente dopo e dopo il recupero da un esercizio ad esaurimento al cicloergometro, con due differenti tipi di stimolo dolorifico e tecniche di rilevazione della sua percezione e tolleranza. Nella seconda parte della tesi si intende valutare la percezione e tolleranza ad uno stimolo dolorifico di un gruppo di atleti ultramaratoneti prima e dopo (immediatamente e dopo breve recupero) una gara lunga 80km con 5.500 metri di dislivello positivo. I risultati dei primi due esperimenti mostrano una tendenza al ritorno ai valori basali dopo il recupero da un esercizio a esaurimento per i soggetti più allenati, mentre per i meno allenati la tendenza è quella di un’iperalgesia post-recupero. Appena terminato il test per entrambi i gruppi abbiamo notato un innalzamento della soglia di percezione al dolore. I risultati del terzo esperimento evidenziano, con una significatività molto alta, una marcata iperalgesia post esercizio, che permane anche dopo il recupero. Per arrivare a prescrizioni di esercizio fisico con l’obiettivo di trattare il dolore cronico con un abbinamento fra trattamento farmacologico e non farmacologico, sarà necessario approfondire gli studi su intensità e durata dell’esercizio con l’obiettivo di allungare il tempo di analgesia
AUTIERI, Sara. "L’Indagine nazionale sulle strategie di prevenzione nella percezione degli attori sociali: Focus sui datori di lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61991.
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