Dissertations / Theses on the topic 'Percezione del'

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1

Zhou, Mychol <1996&gt. "La percezione del "Made in China" nella mente del consumatore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21193.

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Abstract:
Sin dai tempi della Cina imperiale, i prodotti manifatturieri cinesi godevano di grande fama e reputazione, erano elogiati per la qualità e la bellezza e stimati dai consumatori di tutto il mondo. Negli ultimi due decenni, tuttavia, si è assistito ad un cambio repentino nella mente degli acquirenti, i quali hanno cominciato ad attribuire all’etichetta “Made in China” il significato di prodotti di bassa qualità, contraffatti e dannosi per la salute. Per far fronte alla compromettente connotazione conferita nei confronti dell’industria manifatturiera del Dragone, negli ultimi anni le aziende cinesi, assieme all’appoggio del governo, hanno compiuto numerosi sforzi per migliorare l’immagine del paese e dei prodotti, raggiungendo notevoli traguardi. Il presente lavoro ha come scopo quello di evidenziare le principali tappe che hanno permesso alla Cina di diventare quello che è oggi: la seconda potenza economica mondiale e uno dei principali attori politici a livello internazionale. Per fare ciò, partiremo dall’evidenziare i prodotti maggiormente ricercati dai consumatori stranieri sin dall’epoca imperiale, i quali hanno non solo promosso il commercio del paese, ma anche la sua cultura, arte e società. Dopodiché, si andrà ad analizzare quali sono state le politiche che hanno contribuito maggiormente a determinare le basi economiche del Paese, consentendogli di acquisire, in tempi relativamente brevi, il titolo di “fabbrica del mondo”. Tale condizione ha avuto indubbiamente effetti positivi sulla crescita economica, ma allo stesso tempo ha deteriorato gradualmente l’immagine della Cina e dei suoi prodotti. Nel presente lavoro, si andranno a esporre inoltre, le ricerche condotte sull’effetto Country of Origin (COO), ponendo particolare attenzione su quello della Cina. Tale studio dimostra come il luogo di origine del bene abbia un effetto concreto sulla percezione della qualità e sulla propensione dell’acquisto del consumatore. Infine, verranno descritte le principali politiche avviate negli ultimi anni dalla leadership cinese che hanno avuto come scopo quello di assicurarsi un miglioramento netto e qualitativo dei prodotti nazionali, al fine di trasformare il Paese in un polo di innovazione e tecnologia capace di fronteggiare e superare gli altri competitors internazionali.
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2

Lancellotti, Michela. "Origini, diffusione e percezione del franglais in Québec." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16034/.

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Abstract:
Il plurilinguismo ha da sempre caratterizzato il Québec. In questo elaborato verrà trattato un particolare aspetto di questo plurilinguismo, cioè il fenomeno del franglais, varietà linguistica ibrida tra inglese e francese sempre più diffusa tra i giovani quebecchesi, trattando le sue origini, la sua diffusione e la sua generale percezione. A tal fine verrà illustrata la situazione linguistica del Canada, soffermandosi sulla situazione storica del Québec dalla prima colonizzazione alla Révolution Tranquille e sul sentimento di insécurité linguistique di cui soffrono i quebecchesi. Successivamente, verrà esaminato il franglais da un punto di vista linguistico, mettendolo poi in relazione ai fenomeni del joual e dello chiac e esaminando la sua diffusione. Infine, verrà analizzata la percezione del franglais tra i quebecchesi, le cui opinioni, sebbene generalmente negative, possono essere contrastanti.
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3

Vallicelli, Martina. "Un modello matematico per la percezione del colore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23245/.

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Abstract:
Scopo di questa tesi è la presentazione di un modello matematico per la percezione dei colori. In particolare, ci soffermeremo sull'azione di una classe ben precisa di cellule neuronali responsabili della visione cromatica. Daremo innanzitutto una breve descrizione del meccanismo che sta alla base della visione e della percezione dei colori, dando anche nozioni dal punto di vista anatomico e funzionale del sistema visivo umano. Ci concentreremo poi, sulla trattazione della teoria Retinex introdotta da Land e McCann e riporteremo alcuni tra i modelli Retinex più importanti, tra cui quelli di Kimmel e Morel che esprimono il problema come minimi di funzionali. Per questo tratteremo in particolare anche il metodo della steepest descent in spazi infinito dimensionali, che permette la determinazione dei minimi di funzionali. Infine, presenteremo un modello matematico di percezione dei colori, che tiene conto dei profili recettori delle cellule neuronali cromatiche. Ne verrà data una sua implementazione con software Matlab al fine di verificare nella pratica la correttezza del modello proposto.
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4

Adorisio, Antonio Mario. "Apple & Foxconn "Attacco alla percezione del lusso"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5066/.

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5

Beneventi, Martina. "Digital marketing: comunicazione e percezione del nuovo marketing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8292/.

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Abstract:
Il Digital Marketing si occupa di tutto quello che possiamo fare, grazie ad Internet, per far crescere il business aziendale. Le tecnologie informatiche negli ultimi anni stanno producendo degli effetti pervasivi sulle infrastrutture delle imprese, sui prodotti, sui mercati e sui consumatori, con una rilevanza tale all'interno di un periodo di tempo relativamente limitato che non è possibile riscontrare in nessuna epoca passata. Coinvolgono le relazioni tra imprese, i mercati dei consumatori, le relazioni tra gli stessi consumatori, le singole componenti del marketing mix (prodotto, prezzo, comunicazione, distribuzione) e le loro modalità di interazione e di gestione all'interno della strategia di marketing dell'impresa. L'evoluzione del mondo digitale ha portato imprese e consumatori a dover affrontare un cambiamento radicale del paradigma di marketing e comunicazione che vede la relazione e l'interazione al centro di uno scambio di messaggi bilaterali altamente personalizzati e costanti. Il marketing non è un processo lineare ma circolare, in cui ascolto e comprensione dei bisogni e delle forze che agiscono sui mercati, progettazione dei prodotti o servizi in grado di rispondere alle nuove opportunità individuate, si integrano e cambiano continuamente. Quando si parla di Internet e commercio non si pensa solo all'e-commerce, ovvero all'acquisto e al pagamento del prodotto su Internet. La Rete ha acquisito un'influenza basilare in tutte le fasi precedenti all'acquisto infatti sul Web si attuano attività di ricerca e raccolta di informazioni, selezione, comparazione e perfezionamento che precedono la decisione d'acquisto e che specialmente per i beni durevoli e dall'alto valore monetario rappresentano un momento cruciale del processo d'acquisto. Questo fenomeno ha condizionato uno scenario di mercato in cui si sono abbassate le barriere di accesso all'informazione, si sono ridotti i tempi di relazione tra le persone e tra le persone e l'azienda e in alcuni settori sono crollare le barriere all'ingresso permettendo, attraverso la creazione di attività online di raggiungere e instaurare una relazione diretta. Questo elaborato si propone come un'analisi del digital marketing. Suddiviso in sei capitoli vuole dare una soddisfacente panoramica di questo nuovo marketing.
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6

Manauzzi, Renata <1990&gt. "La percezione di correttezza del revenue management alberghiero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6801.

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Abstract:
Il revenue management è una strategia ampiamente utilizzata nel settore alberghiero e molto studiata a livello scientifico. Negli ultimi anni la ricerca si è occupata in particolare di come il revenue management alberghiero venga percepito dai consumatori. In questa tesi, oltre agli aspetti teorici sulla percezione di correttezza del revenue management alberghiero, si propongono i risultati di un’indagine da cui si evince la correttezza percepita in merito ad alcuni aspetti del revenue management, con particolare riguardo per le strategie di pricing.
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7

Godina, Andrej. "La percezione della qualità del caffè espresso da parte del consumatore." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2705.

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Abstract:
2006/2007
LA PERCEZIONE DELLA QUALITÀ DEL CAFFÈ ESPRESSO DA PARTE DEL CONSUMATORE Il presente lavoro di ricerca nasce all’interno del dottorato di ricerca in “Scienza, Tecnologia ed Economia nell’Industria del Caffè” presso il Dipartimento di Scienze Statistiche ed Economiche della Facoltà di Economia dell’Università di Trieste. Scopo dell’iniziativa è di indagare l’universo della percezione della qualità del caffè espresso da parte del consumatore. A tal proposito viene svolta una trattazione teorica preliminare per illustrare i concetti di qualità e qualità alimentare, definire l’analisi sensoriale e le caratteristiche organolettiche dell’espresso e come esse vengono percepite. Successivamente viene fatto ricorso ad un’indagine statistica sul campo prendendo ad oggetto un campione di consumatori nel territorio del comune di Trieste. Vengono elaborati due questionari da sottoporre al campione, uno cartaceo ed uno elettronico. In quest’ultimo caso viene utilizzato un software specifico per le indagini di conjoint analysis, l’SMRT, che permette con grande attendibilità di elaborare i dati ottenuti e determinare gli attributi principali dell’espresso in base ai quali il consumatore opera la sua scelta di consumo. Lo scopo principale dell’indagine è di rispondere alla domanda “quanto e come il consumatore percepisce la qualità dell’espresso?” e di confrontare questa percezione con quella degli operatori del settore. Infine si vuole dare alle imprese del comparto caffeicolo un’indicazione circa la metodologia con la quale investigare sulle migliori scelte e strategie di mercato ai fini di aumentare la propria redditività e di soddisfare i bisogni di un consumatore sempre più attento alla qualità ed informato. Il percorso di studio e di ricerca effettuato è stato suddiviso in diverse fasi: 1. Definizione di qualità. 2. Scienza ed analisi sensoriale. 3. Definizione di espresso. 4. Definizione qualitativa dell’espresso. 5. Metodologie di raccolta e di elaborazione dei dati ottenuti presso i consumatori. 6. Risultati dell’indagine. Il presente lavoro dà indicazioni circa la metodologia di indagine di mercato che l’impresa può intraprendere al fine di ottimizzare la propria produzione in termini di qualità del prodotto, soddisfazione del cliente e di redditività. Nell’odierno sistema economico occidentale il consumatore è sempre più attento alla qualità e costringe quindi l’impresa ad un continuo sviluppo del prodotto per riuscire a soddisfare i suoi bisogni. Emerge senza ombra di dubbio che il settore del caffè ha un ruolo importante nell’economia mondiale dei paesi produttori e consumatori. Allo stato attuale il comparto risulta essere suscettibile di ulteriori sviluppi, soprattutto nel campo del caffè espresso, metodologia di preparazione della bevanda solo di recente introduzione. L’indagine ha evidenziato con chiarezza che appare necessario colmare alcune lacune di informazione del consumatore in ordine alla conoscenza del prodotto caffè, sia prima che dopo la sua lavorazione e preparazione sotto forma di bevanda, al fine di renderlo consapevole della qualità del prodotto. Quindi una maggiore informazione del consumatore da parte degli operatori, l’istituzione di una capillare rete di associazioni devote alla formazione alla degustazione del prodotto, la formazione più attenta del barista professionista, un’etichettatura trasparente ed esauriente al di là dei meri obblighi legislativi potrebbero rappresentare validi strumenti di ulteriore sviluppo.
XIX Ciclo
1975
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8

Pandini, Tiziano <1988&gt. "La percezione della marca nel settore motociclistico. Il caso del brand Aprilia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5232.

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Abstract:
La tesi intende sondare l’effettiva percezione del brand Aprilia nel mercato italiano, al fine di fornire suggerimenti su come l’azienda potrebbe operare efficacemente per ottimizzare la propria brand equity in considerazione della visione condivisa nelle comunità virtuali indipendenti. Nel primo capitolo si approfondiranno i significati di consumo, valore e comunità di marca per coglierne gli aspetti più rilevanti per l’indagine. Si effettuerà dunque un’analisi del settore motociclistico, dell’azienda in dettaglio e dei suoi risultati nella gestione della comunicazione e dell’offerta di prodotto, al fine di contestualizzare l’analisi e supporre i principali punti di forza e di debolezza di Aprilia rispetto alla concorrenza. Nel terzo capitolo si esporrà l’indagine sociologica; la ricerca sui consumatori, somministrata attraverso le principali comunità virtuali italiane, sarà preceduta da una ricerca qualitativa preliminare per calibrare il questionario da sottoporre. I risultati raccolti permetteranno di identificare concretamente la percezione dei punti di forza e debolezza della marca, così da poterli confrontare tra loro e con le rispettive intenzioni manageriali; il tutto per poter delineare indirizzi di sviluppo/cambiamento virtuosi sia per Aprilia che per i consumatori a cui il brand si rivolge.
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9

Neso, Astrid Patrizia <1962&gt. "L'etica pasoliniana nella percezione estetica di Paolo Del Giudice." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2736.

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Abstract:
Ricerca ed individuazione all'interno della vita, dell'opera, della percezione estetica e del percorso culturale ed artistico del pittore trevigiano Paolo Del Giudice di elementi di affinità con l' “Etica del paesaggio culturale” di PierPaolo Pasolini (I valori del paesaggio storico ed umano come la memoria e la cultura; quelli del paesaggio naturale ed urbano e la condivisa coscienza ambientale ed eco-critica; il valore dei linguaggi della pittura e della fotografia; l'impegno sociale e le battaglie civili) L'indagine è strettamente basata sulla ricognizione, la lettura e il confronto di fonti critiche, poetiche e letterarie, nonchè di documenti e testimonianze dirette prodotte dallo stesso artista.
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10

Pizzato, Marta <1993&gt. "La percezione del Social Media Advertising nelle nuove generazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13294.

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Abstract:
Sempre di più negli ultimi anni si è parlato dei cosiddetti Millennials, di chi fossero, le loro caratteristiche demografiche, culturali, sociali e le loro abilità e capacità lavorative; ma soprattutto si è parlato dei Millennials come attuali e futuri consumatori. Oggi si sta iniziando a confrontare i Millennials con la nuova generazione di giovani, la Generazione Z; la quale si presenta con caratteristiche molto simili a quelle dei Millennials ma a causa del loro forte rapporto con la tecnologia, con internet, con i Social media e con gli smartphone con cui sono nati e cresciuti diventano un vero mistero per le aziende che si trovano in grande difficoltà nel profilarli al fine di raggiungerli con le loro strategie di marketing. Visto l’importante impatto che la nuova generazione avrà sull’economia, i forti cambiamenti che stanno vivendo i canali di comunicazione e d’acquisto e rilevata l’elevata difficoltà di profilare e comunicare non solo con la Generazione Z ma anche con i Millennials; si vuole provare in questa tesi ad approfondire un tema importante che racchiude tutti questi argomenti. Attraverso un’indagine si cercherà di analizzare e comprendere le differenze che ci possono essere tra queste due importanti e nuove generazioni dal carattere sfuggente, nel percepire gli strumenti di comunicazione più utilizzati oggi dalle aziende per raggiungerli, le pubblicità sui Social media. In questo modo si vogliono non solo riscontrare differenze e similitudini nella loro percezione ma da ciò ricavare dei consigli utili e delle avvertenze per le aziende al fine di permettere loro di comprendere a pieno il lavoro svolto dal reparto di comunicazione e marketing e in caso modificarlo e aggiustarlo in base agli esiti riscontrati.
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11

UCCELLI, Stefano. "Il ruolo del contesto temporale in percezione e azione." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239498.

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Abstract:
La visione è fondamentale per interagire con gli oggetti. Il sistema visivo codifica le informazioni visive per creare rappresentazioni interne che sono usate per guidare azioni come l’afferramento, un’azione che eseguiamo con efficienza molte volte ogni giorno. Tuttavia è poco chiaro come il sistema motorio codifichi le caratteristiche degli oggetti per afferrarli. Nello specifico, un vecchio dibattito nelle neuroscienze cognitive riguarda la natura della rappresentazione della grandezza per afferrare oggetti. Secondo la più influente interpretazione funzionale del sistema visivo dei primati, i flussi dorsale e ventrale codificano la grandezza in modi diversi. Queste differenze hanno diverse conseguenze comportamentali, inclusa una certa immunità delle rappresentazioni dorsali a effetti stimolo-contestuali come quelli osservati nella percezione conscia. Lo scopo di questa tesi è di contribuire alla comprensione delle rappresentazioni per l’azione raccogliendo dati in paradigmi di psicofisica, cinematica, ed elettroencefalografia. Ho condotto quattro esperimenti misurando risposte motorie e percettive all’illusione di Uznadze. In questa illusione, lo stesso oggetto ‘test’ appare più grande (o più piccolo) dopo aver visto un oggetto ‘inducente’ più piccolo (o più grande). Gli Studi 1 e 2 hanno indagato se le rappresentazioni della grandezza in azione e percezione sono influenzate da questa illusione. Nello Studio 1 i partecipanti afferravano il test o ne giudicavano la grandezza (eseguendo un confronto cross-modale chiamato ‘stima manuale’) dopo aver visto un inducente che poteva essere identico, più piccolo, o più grande. I risultati hanno rivelato che in entrambe le risposte motorie e percettive le aperture delle dita mostravano il contrasto di grandezza, cioè erano influenzate dalla grandezza dell’inducente. Lo Studio 2 ha esaminato due ulteriori manipolazioni dell’illusione di Uznadze. Gli inducenti erano presentati apticamente o visivamente, nella stessa posizione del test o in una diversa. I risultati hanno rivelato che le riposte motorie mostrano contrasto di grandezza (l’illusione di Uznadze), assimilazione di grandezza (l’illusione di Uznadze inversa), o nessuna illusione. Questo sembra dipendere da fattori legati all’integrazione multisensoriale e allo schema corporeo, piuttosto che a una distinzione fra azione e percezione. Complessivamente, gli Studi 1 e 2 provano che la codifica della grandezza per l’azione è influenzata da informazioni contestuali. Gli Studi 3 e 4 indagavano il decorso temporale delle rappresentazioni motorie nel flusso dorsale. Abbiamo valutato se il tempo necessario per preparare una presa fosse influenzato dalla vista di un precedente oggetto distrattore di uguale o diversa grandezza. Lo Studio 3 ha mostrato che i partecipanti erano più lenti nel preparare la presa quando i distrattori erano più grandi del test, ma non quando erano più piccoli. Lo Studio 4 estende questo risultato a registrazioni di potenziali evento-reati (ERPs). Abbiamo esaminato indici corticali della preparazione motoria per afferrare il test dopo la presentazione di distrattori di uguale o diversa grandezza. I risultati hanno rivelato che componenti dei potenziali di preparazione lateralizzati (LRPs) erano spostati nel tempo in linea con i tempi di preparazione. Questi studi assieme mostrano che l’afferramento non è programmato solo online ma può essere influenzato da informazioni precedenti. Concludo che il contrasto di grandezza temporale di Uznadze rivela che la preparazione visuomotoria si basa su informazioni spazio-temporali contestuali confrontabili a quelle usate per i giudizi percettivi. Questa conclusione contraddice i modelli attuali sulle proprietà funzionali del flusso dorsale, suggerendo una visione più sfumata dei fattori che influenzano l’afferramento e delle apparenti dissociazioni fra percezione-azione.
Visual information is fundamental to interact with objects. For instance, information is coded by the visual system to create internal representations used to guide actions such as grasping, an action we perform efficiently daily many times. However, how the motor system codes object features for grasping remains poorly understood. In particular, a long-standing debate in the cognitive neurosciences concerns the nature of internal representations of object size during motor preparation, a key aspect of grasping. According to the most influential functional interpretation of the primate visual system, size representations are coded in critically different ways in the dorsal and ventral streams. These key differences in turn have several behavioural consequences, including a relative immunity of the dorsal representations of size from stimulus-contextual effects such as those observed for consciously perceived size. Accordingly, the goal of this thesis is to contribute to the understanding of representations for visually-guided actions by collecting data from psychophysical, kinematics, and EEG paradigms. I conducted four experiments assessing motor and perceptual responses to the Uznadze illusion. In this illusion, the same ‘test’ object appears larger (or smaller) after having seen a smaller (or larger) ‘inducing’ object. Studies 1 and 2 investigated whether size representations in action and perception are affected by this form of size contrast. In Study 1, participants either grasped a test or provided a perceptual judgment of its size (by performing a cross-modal match called a “manual estimation”) after the presentation of an inducer that could be identical, smaller, or larger. Results revealed that finger apertures in both motor and perceptual responses showed a size contrast effect, that is, were affected by the inducer size. In Study 2, two further manipulations of the Uznadze illusion were investigated. Inducers were presented either haptically or visually, and either in the same or in a different position relative to the test. Surprisingly, results revealed that motor responses show size contrast (the Uznadze illusion), or size assimilation (the inverse Uznadze illusion), or even no illusion, depending on factors that seem related to multisensory integration and the body schema rather than a perception-action distinction. Overall, Studies 1 and 2 provide evidence that size representations for action are affected by contextual information. Studies 3 and 4 investigated the time course of motor representations in the dorsal stream. We focussed on the time needed to prepare a grasp, testing whether motor preparation is affected by viewing a previous distractor object equal or different in size. Study 3 showed that participants were slower in preparing the grasp when distractors were larger than the test, but not when they were smaller. Study 4 extended this finding to event-related potentials (ERPs) recordings. Here, cortical indices of motor preparation to grasp the test were investigated after presenting distractors equal or different in size. Results revealed that components of lateralized readiness potentials (LRPs) were displaced in time consistent with the pattern of preparation times observed in Study 3 and 4. Taken together, Studies 3 and 4 show that grasping is not programmed solely from online information, but can be affected by information experienced recently. I conclude that the Uznadze temporal size contrast reveals that visuomotor preparation relies on relative spatiotemporal information comparable to that used to produce perceptual judgments. This conclusion challenges current theoretical models of the functional properties of the dorsal stream, suggesting a more nuanced view of factors affecting grasping and seeming behavioural perception-action dissociations.
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12

SCHIVO, SONIA. "La percezione del patrimonio culturale presso le comunità locali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3458539.

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Abstract:
La conservazione dei beni culturali , compresi quelli archeologici, dovrebbe dipendere non solo dalle politiche di tutela dei governi, ma anche dal grado di conoscenza e dal valore che la popolazione gli attribuisce. È evidente che nessuna società fa uno sforzo per conservare ciò che non apprezza «value has always been the reason underlying heritage conservation. It is self-evident that no society makes an effort to conserve what it does not value» (Avrami, Mason, de la Torre 2000, p. 3). I valori che una persona, un gruppo, una comunità attribuisce ad un bene del patrimonio culturale, possono essere di molti tipi e dipendono da numerose variabili . Come sostenuto dall’antropologa Lourdes Arizpe, per tutte le decisioni di conservazione e tutela, è necessario tenere presente che ogni parte interessata in questo processo ha dei propri obiettivi e valori: lo Stato perseguirà i propri , così come i professionisti della cultura, la popolazione locale e così via. Per comprendere quale sia la migliore strategia per preservare il patrimonio culturale, sarebbe necessario capire il pensiero di ognuno dei gruppi interessati rispetto al patrimonio culturale e le relazioni tra essi (Arizpe 2000, p. 37). È inoltre fondamentale sapere come si sono creati/originati questi criteri di valutazione per poter, nel caso in cui sia necessario, individuare strategie future che consentano di agire per incrementare la conoscenza e quindi il valore culturale attribuito ai beni del patrimonio. Questa tesi di dottorato si propone di individuare un sistema per registrare la percezione e i valori attribuiti al patrimonio culturale locale, applicando alcuni principi e strumenti provenienti dalle scienze sociali in alcune aree campione in cui l’insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università di Padova svolge le proprie attività di ricerca (Comune di Brembate e Comune di Brentonico). Inoltre, anche per una terza area, la città di Padova, si propone un’indagine specifica sulla scuola intesa come variabile che influenza la costruzione della percezione pubblica dell’archeologia. Gli obiettivi che si intende raggiungere con questa ricerca sono: OBIETTIVO 1) testare metodi quantitativi e qualitativi per la registrazione del valore che il pubblico attribuisce al patrimonio culturale locale; OBIETTIVO 2) comprendere quali possono essere le variabili che influiscono sulla percezione del patrimonio culturale locale; OBIETTIVO 3) risalire a quali siano le fonti primarie degli intervistati per la conoscenza delle tematiche archeologiche; OBIETTIVO 4) capire quale sia l’interesse del pubblico nella partecipazione ad attività partecipative e di valorizzazione del patrimonio culturale locale; OBIETTIVO 5) verificare in che misura il percorso scolastico sia in grado di influenzare la costruzione della percezione pubblica e dell’interesse verso l’archeologia. Le ricadute di questa ricerca sono: a) consentire una migliore strutturazione di progetti di ricerca calati sui territori; b) favorire l’allocazione di investimenti in politiche culturali locali che siano maggiormente sostenibili e in linea con l’interesse delle comunità; c) fornire delle proposte per incrementare l’‘effetto scuola’ sul miglioramento della percezione verso l’archeologia e il patrimonio culturale.
The preservation of cultural (and archaeological) heritage should result not only from the policies issued by the Government and local councils, but also from the degree of knowledge and values that the local population bestows on it. As Avrami, Mason, de la Torre (2000, p. 3) point out «it is self-evident that no society makes an effort to conserve what it does not value». Different values can be attributed to cultural heritage, depending on many variables. Knowing how these values have originated (or were created) is fundamental to develop future strategies, as appropriate, to build knowledge and increase the cultural value attributed to heritage. This research aims to identify a method to register the perception and the values attributed to local cultural heritage, through the application of principles and tools developed in social sciences. The method is tested in ‘sample areas’ located in north Italy, Brembate (province of Bergamo) and Brentonico (province of Trento), where the ‘Medieval Archaeology group’ of the University of Padova has been working for the past few years. A third sample area, the city of Padova, was chosen to investigate how the school influences the construction of public perception of archaeology. The objectives of this research are: Objective 1. To test quantitative and qualitative methods to register the values that the public attributes to local cultural heritage. Objective 2. To understand what variables influence the perception of local cultural heritage. Objective 3. To investigate the sources of archaeological knowledge for the interviewees. Objective 4. To know if the public is interested in participating to cultural activities related to local cultural heritage, or otherwise. Objective 5. To verify to what extent the school influences the construction of the public perception and interest towards archaeology. The practical goals of this research are: a) to contribute to build future research projects more relevant to local communities. b) to give a steer towards a more sustainable allocation of cultural investment in local policies relevant to local communities. c) to suggest practical proposals to increase the ‘school effect’, and improve public perception of archaeology and cultural heritage. To reach the above mentioned objectives, this research uses a methodology which combines qualitative and quantitative analyses, with a sociological approach. This method includes: a) interviews to key stakeholders in the sample areas. This allowed a rough understanding of the social composition of local communities (cf. chapter 4) and a first identification of the cultural heritage to be used for the quantitative analysis. b) the design of specific questionnaires, filled by a sample of citizens in the selected areas (cf. chapters 5-7). The results of this analysis identified specific variables able to influence the construction of the perception of archaeology. Building on these results, the research included c) a quali-quantitative analysis of the educational offer in the schools of Brembate, Brentonico, and Padova (cf. chapter 8). The research includes also the results of the registration of the perception of cultural heritage after an educational activity carried out in a secondary school.
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Gardelli, Maria Vittoria <1995&gt. ""Impatto del Turismo sulla città di Venezia: un'analisi della percezione dei residenti"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17034.

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Abstract:
La tesi analizzerà, tramite la rielaborazione di diversi fonti, l'evoluzione del turismo ed il cambiamento residenziale a partire dagli anni 2000 nella città di Venezia. Il primo capitolo metterà a confronto i numeri del turismo (arrivi, presenze, attività ricettive, spese) con quelli dei residenti, considerando anche il settore della cultura. Nel secondo capitolo ci si concentrerà sulle attività commerciali veneziane. Nel terzo capitolo vi sarà un conseguente focus su un caso studio inerente al capitolo precedente. Nel quarto si riprodurrà un questionario posto a determinati residenti.
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Pozzato, Gloria <1989&gt. "La nuova moda del gluten free: un'indagine sulla percezione del prodotto in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6642.

Full text
Abstract:
La tesi ha lo scopo di andare ad analizzare come gli italiani percepiscono i prodotti senza glutine. A tal proposito è stato somministrato un questionario prevalentemente sul social network "Facebook", con domande riguardanti il marketing mix. il questionario è stato poi elaborato: - andando ad analizzare ogni singola domanda, - creando tabelle di contingenza e calcolando il relativo test chi quadrato, - effettuando la cluster analysis.
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TOGNASSO, GIACOMO. "La percezione dell'omosessualità in adolescenza: una panoramica del contesto italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/378808.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi ha un duplice scopo: da un lato indagare le rappresentazioni che gli studenti italiani hanno rispetto all’omosessualità e rispetto all’unione tra persone dello stesso sesso, dall’altro valutare l’efficacia di alcuni interventi di sensibilizzazione volti a migliorare le rappresentazioni degli adolescenti stessi. Il lavoro si compone di tre diversi studi e il campione coinvolto è di circa 1500 partecipanti, di età compresa tra i 14 e i 21 anni. Gli strumenti che abbiamo utilizzato sono l’Attitudes Toward Lesbian and Gay men (ATLG), la Modern Homonegativity Scale (MHS), l’ Attitudes Toward Same-Sex Marriage (ATSM) e la Couple Rating Scale (CRS). I risultati del primo e del secondo studio suggeriscono che gli studenti maschi mostrano una rappresentazione più negativa delle femmine rispetto all’omosessualità femminile e maschile. In più, i partecipanti con una rappresentazione più tradizionale del ruolo di genere maschile, con un’assenza di contatto diretto personale con persone omosessuali e coloro i quali affermano di avere un credo religioso, hanno rappresentazioni meno positive rispetto alle minoranze omosessuali e rispetto ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. I risultati del terzo studio indicano, invece, che dopo tre diverse attività di sensibilizzazione, sia i maschi, sia le femmine hanno rappresentazioni più positive dell’omosessualità maschile. I partecipanti con atteggiamenti iniziali più negativi, invece, hanno migliorato la propria rappresentazione sia dell’omosessualità maschile, sia di quella femminile, sia quella relativa alle coppie dello stesso sesso. In accordo con Herek et al. (2015), possiamo spiegare i risultati che abbiamo ottenuto grazie a una cornice teorica che ci permette di capire come, sia l’eterosessismo, sia lo stigma sessuale siano ancora radicate all’interno delle principali istituzioni sociali, ma che le cose stiano cambiando al di fuori delle istituzioni stesse. Da un lato in Italia le coppie gay e lesbiche non hanno ancora gli stessi diritti civili di quelle eterosessuali, ma gli adolescenti di oggi sembrano avere rappresentazioni più positive rispetto al passato. Questo ci permette di ipotizzare che in un futuro le cose possano cambiare anche a livello sociale. L’auspicio è che possano essere messi in atto sempre più interventi di sensibilizzazione e che questi interventi possano modificare le rappresentazioni più negative, portando a una progressiva equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali ed eterosessuali.
This thesis has a double aim: on the one hand, it investigates the attitudes of Italian high school students toward gay men and lesbians and same-sex marriage; on the other hand, it assesses the efficacy of some outreach interventions aimed at improving adolescents’ attitudes toward homosexuality. The research consists of three different studies, and the sample involved is approximately 1500 participants, aged 14-21 years. The instruments used are the Italian version of the Attitudes Toward Lesbians and Gay Men (ATLG), the Modern Homonegativity Scale (MHS), the Attitudes Toward Same-Sex Marriage (ATSM), and the Couple Rating Scale (CRS). The first two studies suggest that male students show a more negative attitude than females toward lesbians and gay men. Furthermore, multivariate analyses reveal that respondents with more traditional male role attitudes and a lack of direct personal contact with gay people and those professing a religious faith have less positive attitudes toward homosexual minorities and same-sex marriage. The results of the third study indicate that after three different activities, both male and female participants have more positive attitudes toward gay men. On the other hand, participants with more negative initial attitudes improved their representations of male homosexuality, female homosexuality, and same-sex couples. According to Herek, we can explain our results through a theoretical framework that allows us to understand that heterosexism and sexual stigma are still embedded in social institutions but that things are changing in the social context. On the one hand, in Italy, gay and lesbian couples still do not have the same civil rights as heterosexual ones, but today’s adolescents seem to have more positive attitudes than in the past. So, we can hypothesize that things may also change at an institutional level in the future. The hope is that more and more awareness-raising interventions could change the most negative attitudes, leading to a progressive equalization of the rights of homosexual and heterosexual couples.
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Akhmad, Mariyam. "Donne dal corpo "politicamente scorretto": la percezione del corpo femminile nel contesto politico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo elaborato si pone l'obiettivo di prendere in esame la maniera in cui le donne appartenenti al mondo della politica vengono presentate dai media in una prospettiva di genere. Più precisamente, ciò su cui verte la mia analisi è la percezione del corpo femminile in politica, cui vengono indirizzate critiche e lodi, cosicché il corpo non passi mai inosservato. L’aspetto fisico, per una politica, assume un ruolo molto più importante di quello che ha per un politico, e finisce in ogni caso per penalizzarla. Protagoniste del mio elaborato sono Hillary Clinton e Melania Trump, due donne che ricoprono due ruoli completamente diversi nella politica statunitense, ma che subiscono una discriminazione molto simile. Attraverso un confronto diretto con articoli di giornale statunitensi e italiani da me selezionati, ho cercato di mettere in evidenza tutti gli stereotipi sessisti di cui i media continuano a servirsi nel riportare notizie riguardanti donne in politica.
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Genovese, Alessandro <1989&gt. "Percezione della qualità del servizio aeroportuale: analisi del punto di vista del passeggero attraverso la DRSA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5377.

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Morandini, Valeria <1995&gt. "L'importanza dei flussi migratori: un focus sull'Italia fra percezione e realtà." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18098.

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Abstract:
L’Italia si è trasformata rapidamente da paese di emigrazione quell’era nella seconda metà dell’Ottocento a paese di immigrazione a partire dalla seconda metà del Novecento. L’immigrazione comporta delle modifiche nei sistemi economici dei paesi di “arrivo” e di “destinazione” in quanto mutano le disponibilità di risorse produttive, le dimensioni dei mercati di riferimento, le preferenze stesse dei consumatori e l’attrattività futura dei luoghi. Nel dibattito pubblico quotidiano emergono spesso alcune questioni quali: “gli stranieri rubano il lavoro agli italiani?” “Gli stranieri contribuiscono o consumano le risorse del nostro welfare?” “Il loro arrivo produce un cambiamento sull’economia del paese di destinazione?” Gli effetti del fenomeno migratorio all’interno di uno Stato-paese dipendono dal contesto nel quale l’immigrazione stessa si verifica. L’impatto di questi flussi può, infatti, essere influenzato da diversi fattori quali le politiche migratorie presenti all’interno del paese di destinazione che a loro volta discendono dalle condizioni del sistema economico e sociale del paese. La domanda che bisogna porsi non può dunque ricadere semplicemente in “immigrazione sì o immigrazione no” ma piuttosto, bisogna chiedersi quali siano i fattori che possono rendere l’immigrazione un fenomeno desiderabile per una comunità e quali siano le politiche che possono massimizzarne i benefici e minimizzarne i costi. In un contesto globale in cui il mercato del lavoro si presenta complesso e segmentato è cruciale, per l’attuazione di politiche efficaci, un’approfondita conoscenza di dati affidabili ed aggiornati che rappresentino le dinamiche del fenomeno migratorio così da sottrarsi a quelle incongruenze tra la realtà e la percezione/rappresentazione che sempre più spesso emergono dai sondaggi svolti in materia.
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DE, SANTIS Federica. "La percezione del cambiamento nel processo di revisione legale dei conti: attori a confronto." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242886.

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Abstract:
La revisione legale dei conti è un’attività in continua evoluzione, mossa dalla necessità di soddisfare le mutevoli esigenze del contesto sociale, economico e legislativo di riferimento. Nella letteratura di riferimento, tuttavia, pochi sono gli studi che consentono di approfondire il tema della revisione “in practice”. I recenti interventi legislativi in materia di auditing hanno offerto, pertanto, l’opportunità di approfondire tale tematica, mediante l’analisi di due distinti fenomeni. Il primo obiettivo del presente lavoro è quello di comprendere la natura e l’utilità delle relazioni che intercorrono tra auditor e società sottoposte a revisione. Il secondo obiettivo della ricerca consiste, invece, nell’indagare il fenomeno dell’auditing change/inertia in ipotesi di cambiamento dei principi di revisione di riferimento nello svolgimento degli incarichi di audit. In particolare, l’analisi è volta ad approfondire l’impatto organizzativo e professionale esercitato dal cambiamento sulle società di revisione, nonché la percezione che di tale cambiamento hanno avuto le società sottoposte a revisione in termini di qualità del lavoro di audit. A livello metodologico, lo studio è stato condotto combinando evidenze raccolte adottando l’approccio dello studio di caso multiplo e i risultati derivanti dalla somministrazione di un questionario strutturato. I risultati delle analisi condotte sono così sintetizzabili. Le relazioni tra revisori e aziende sembrano caratterizzarsi per la costante ricerca di un equilibrio dinamico tra ispezione e collaborazione, al fine di contemperare l’esigenza di rispettare i vincoli di carattere normativo in materia di indipendenza dei revisori con quella di massimizzare le sinergie conseguibili da un ampliamento della gamma dei servizi offerti alle società clienti. Per quanto riguarda i risultati riferiti al secondo obiettivo della ricerca, è emerso che le società di revisione hanno reagito in maniera diversa dinanzi alla possibilità di adottare un nuovo set di principi di revisione e che, anche in presenza di un cambiamento, le società sottoposte a revisione non hanno percepito un miglioramento della qualità del lavoro di audit. In particolare, i principali ostacoli all’innovazione sono riconducibili al grado di integrazione organizzativa e professionale del network internazionale di appartenenza delle società di auditing, alla disciplina in materia di responsabilità dei revisori ed alle caratteristiche delle società sottoposte a revisione. È emerso, infine, che gli obiettivi posti dal legislatore comunitario con la Direttiva 43/2006 in termini di armonizzazione e flessibilità delle procedure di revisione possono considerarsi solo in parte conseguiti.
Auditing is a constant process of change that evolves depending on social, economic and regulatory factors. In the auditing field, however, very little is known about audit “in practice”. The recent changes occurred in the audit regulatory framework have thus offered the opportunity to deepen this topic, through the analysis of two distinct phenomena. The first aim of this work is to reach a deeper understanding about the nature and usefulness of auditor-client relationships. The second objective of this study instead is to analyse the phenomenon of auditing change/auditing inertia with reference to the organizational and professional impact on a case of change in the auditing standards and procedures to which auditors may refer to in performing their work. The analysis has focused on two distinct perspectives: that of the auditors and of the audited firm. From a methodological strand, the analysis has been developed combining the evidences collected adopting a multiple case study approach with the ones obtained using a structured questionnaire. The main findings are the followings. Auditor-client relationships are characterized by a constant search for balance between inspection and cooperation, in order to both comply to regulatory requirements about auditor independence and maximize synergies stemming from the provision of a wider range of services to the audited company. With reference to the phenomenon of auditing change/inertia, it emerges that audit firms have reacted differently to the analysed change of the auditing standards. Moreover, even when a change in the audit procedures has occurred following the adoption of the new set of standards, client-firms have not perceived any significant improvement of audit quality. The collected evidences also suggest that, among the items that contribute to the adoption of an inertial behaviour, specific relevance may be attributed to the degree of professional and organizational integration of audit international networks, the legal liabilities regime and the characteristics of the audited firms. Finally, it also emerges that the aim of the EU project, harmonization and adaptability-flexibility of auditing procedures, is only partially achieved as sometimes occur a substantial harmonization while in other cases it is only formal.
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Cavedine, Arianna. "L'influsso del doppiaggese sulla lingua italiana: fra interferenze e percezione d'uso." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23625/.

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Tema centrale del presente elaborato è il fenomeno del doppiaggese, termine con cui si designa la varietà linguistica artificiale che caratterizza la maggior parte delle opere televisive doppiate, di provenienza prevalentemente angloamericana. Poiché si tratta di una peculiarità propria del linguaggio filmico doppiato, ci si concentrerà nello specifico sulla realtà italiana, dove il doppiaggio rappresenta ancora oggi la principale tecnica di adattamento di prodotti audiovisivi stranieri. Dopo aver fornito una panoramica sulla disciplina della traduzione audiovisiva e sul ruolo svolto in Italia dal doppiaggio, si delineerà più nel dettaglio il concetto di doppiaggese, presentando i numerosi casi di interferenza rinvenuti all'interno dei dialoghi televisivi adattati. All'analisi prettamente linguistica ne seguirà poi una di natura sociolinguistica, mirata a indagare la percezione di alcune di queste forme marcate, caratteristiche della lingua inglese ma poco spontanee in italiano, da parte del pubblico della penisola, dimostrando come spesso queste passino quasi del tutto inosservate agli occhi della popolazione, e finiscano così per diffondersi ampiamente anche nella conversazione quotidiana. Infine, per sottolineare l'invisibilità e la pervasività di tale fenomeno, si farà riferimento alla presenza di calchi del doppiaggio in prodotti audiovisivi interamente pensati e realizzati in contesto italiano, in cui i molteplici casi di interferenza non sono motivati da nessun testo di partenza straniero.
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Bertoldo, Chiara <1992&gt. "Turismo prealpino e percezione ambientale: il caso di Valli del Pasubio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12453.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è analizzare l’immaginario turistico del territorio di Valli del Pasubio, considerando inoltre percezioni e abitudini dei visitatori che si recano nelle località montane. Per prima cosa, si presenterà il contesto ambientale del Monte Pasubio e delle sue vallate, soffermandosi principalmente sulla Val Leogra e sul territorio di Valli del Pasubio. Dopodiché, ci si concentrerà sulle origini del turismo nelle Prealpi vicentine e sull’offerta turistica attuale di Valli, occupandosi inoltre dei dati di affluenza degli ultimi anni. Per finire, nell’ultima parte dell’elaborato, si illustrerà l’indagine svolta mediante un questionario, grazie al quale verranno meglio definite le percezioni del territorio di Valli del Pasubio e le abitudini dei turisti negli ambienti montani qui considerati.
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Munaro, Matteo <1994&gt. "Prezzo e percezione del prodotto nel settore del fashion: un'analisi tramite l'utilizzo della choice experiment." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17922.

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Abstract:
La tesi tratterà il tema prezzo come approccio all' EDLP (every day low price) che prevede un posizionamento strutturale e permanente verso il basso dei prezzi dell’intero assortimento. Esso ha il vantaggio di dare credibilità alla politica di prezzo, rispondendo al crescente bisogno di semplicità e praticità del consumatore. Tale tematica verrà sviluppata analizzando il sistema dell'Off-Price Retail: un modello basato principalmente sulla vendita a sconto. I player che operano in questo settore acquistano direttamente dal produttore (industria) una grande quantità di merce (brand popolari di marca o prodotti di design), fornendo al consumatore merce di qualità elevata a sconto ogni giorno, mantenendo piena indipendenza ed autonomia dall’industria. La relazione tra prezzo e percezione del prodotto da parte dei consumatori sarà infine affrontata attraverso un esperimento di scelta. Parte centrale della tesi.
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GRASSI, MARIA CRISTINA. "La percezione del dolore e la potenziale richiesta di parto con analgesia." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242488.

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Abstract:
Obiettivo: Verificare l’impatto del background di ogni paziente sulla percezione del dolore, ed evidenziare come la percezione del dolore si modifichi in relazione al tempo trascorso dall’evento che ha scatenato il dolore. Materiali e metodi: Sono state incluse nello studio 544 pazienti afferite presso l’U.O. di Ginecologia e Ostetricia di Senigallia: 300 pazienti ricoverate presso la sezione di Ostetricia del reparto e 200 presso la sezione di Ginecologia Al momento del ricovero è stato fornito un questionario chiuso, a risposta multipla e restituito alla dimissione. Risultati: La soglia del dolore ammonta a 8.76 + 1.14; (P<0.0001) nelle pazienti ostetriche, e a 7.62+ 1.86.( P<0.0001) nelle ginecologiche; tale soglia è condizionata dall’età (anni 31,4 per il campione ostetrico e 40,08 per le ginecologiche), dalla residenza ( più alta in ambito rurale Ost.: 7,81 + 1,28; P = 0,001 / Gin.: 8,68 + 1,01; P = 0,001), dall’occupazione: manuale più bassa (Ost.: 8,9; Gin. 7,6 scala NRS), più elevata nelle condizioni non lavorative (Ost.: 9,45 Gin.: 10 scala NRS). Le pluripare hanno un’accettazione del dolore più alta delle primipare in entrambi i campioni: 8,46 e 9 della scala NRS. Il dolore percepito durante il parto corrisponde alle aspettative nel 45% dei casi, è inferiore nel 38% ed è superiore nel 17%. Il 43% del campione ostetrico richiederebbe parto analgesia nei parti successivi rispetto al 22% del campione ginecologico Conclusioni: Dal nostro studio è emerso che il background di una paziente influisce sensibilmente sulla percezione del dolore della stessa, e che tale percezione si modifica in relazione al tempo trascorso dall’evento che ha scatenato il dolore.
Objective: To verify the impact of the background on each patient's pain perception, and highlight how the perception of pain is modified in relation to the time passed after the event that caused the pain. Materials and methods: There were 544 patients included in the study referred from the Gynaecology and Obstetrics Ward of Senigallia: 300 patients hospitalized at the Obstetrics Ward and 200 at the Gynecological section of the ward . They were given at the time of admission a closed multiple choice questionnaire, which was returned on the day of their dismissal from the hospital. Results: The pain threshold amounts to 8.76 + 1.14 (P <0.0001) in obstetric patients, and 7.62 + 1.86. (P <0.0001) in gynecological, this threshold is influenced by age (31.4 years for the obstetrical sample and 40, 08 for the gynecological), residence (higher in rural areas Obstetrical.: 7.81 + 1.28, P = 0.001 / Gynecological.: 8.68 + 1.01, P = 0.001), occupation: Workers lower (Obst: 8.9; Gyn. 7, 6 NRS scale), higher in the non-working conditions (Obst: 9.45 Gyn.: 10-scale NRS). The multiparous have the highest acceptance of pain compared with first-time mothers in both samples: 8.46 and 9 of NRS scale. The perceived pain during childbirth is expected in 45% of cases, it’s less than 38% and higher in 17%. 43% of the obstetrical sample would require analgesia while giving birth compared to 22% of the gynecological sample. Conclusions: Our study showed that the background of a patient influences the perception of pain itself, and that this perception changes in relation to time passed after the event that caused the pain.
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Ba, Mamadou <1991&gt. "La Cina in Africa tra percezione e realtà: il caso del Mali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14727.

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Abstract:
La crescente presenza della Repubblica Popolare Cinese (RPC) in Africa è un tema controverso. Negli ultimi anni vediamo spesso nei titoli dei giornali la domanda "Cina-Africa, sviluppo o sfruttamento?" oppure "la Cina compra l'Africa". La stesura di questo elaborato vuole contribuire a una migliore conoscenza e comprensione della presenza cinese in Africa in particolare delle dinamiche della cooperazione tra RPC e la Repubblica del Mali. Si è voluto studiare il caso del Mali per vedere se anche le relazioni tra questi due paesi rientrano nel caso delle inquietudini dei media occidentali. Il lavoro si divide in tre parti, la prima tratta della presenza cinese in Africa e delle interpretazione prevalenti; nella seconda si esamina la relazione Cina-Mali dal post indipendenza ad oggi e nell'ultima, attraverso delle interviste in loco, si cerca di dare voce al popolo maliano circa la presenza cinese nel loro paese.
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Milan, Martina <1995&gt. "La percezione del suono non umano in Omero: uno studio linguistico-letterario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20668.

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Abstract:
La tesi passa in rassegna tutte le espressioni di suoni non umani in Iliade e Odissea; per ogni voce viene discussa l'origine etimologica, le sue attestazioni in Omero corredate di commenti linguistico-letterari e infine viene presa in considerazione la sopravvivenza di quell'espressione omerica nel resto della letteratura. Questa ultima parte comprende una selezione di autori rappresentativi per il proprio genere letterario, ed ha lo scopo di dimostrare se la sopravvivenza dell'espressione omerica faccia trasparire o meno un cambio nella percezione acustica del suono.
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Valenti, Chiara <1992&gt. "Sicurezza alimentare: la percezione del rischio e la nascita dei movimenti sociali nel Giappone post-Fukushima." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10056.

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Abstract:
L’elaborato mira ad analizzare in che modo la popolazione giapponese percepì e reagì al rischio di contaminazione dei generi alimentari da parte di sostanze radioattive in seguito all’incidente che si verificò alla centrale nucleare di Fukushima l’undici marzo duemilaundici. Successivamente al devastante tsunami che colpì le coste del Tōhoku, i reattori della suddetta centrale subirono gravosi danni che portarono alla dispersione di materiale radioattivo nell’ ambiente circostante, questa situazione generò uno stato di allarmismo che fece nascere una profonda ansia e incertezza sugli effetti delle radiazioni sulla salute. La ricerca sarà composta da tre parti: una relativa al ruolo che ebbero i mass media nella costruzione della percezione del rischio con un focus sui mezzi di comunicazione locali; successivamente verrà analizzato in che modo il governo fu in grado di comunicare i rischi legati alla presenza di sostanze radioattive nei generi alimentari; infine verranno studiati alcuni movimenti e associazioni che sorsero con l’obiettivo primario di salvaguardare la sicurezza alimentare in modo alternativo alle direttive del governo.
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CAVALETTI, FEDERICA. "IL CINEMA COME LABORATORIO DEL TEMPO: UN'ESPLORAZIONE TEORICA, METODOLOGICA ED EMPIRICA DELLA PERCEZIONE DEL TEMPO NEL CINEMA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74299.

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Abstract:
Questa tesi presenta i risultati teorici, metodologici ed empirici di una ricerca di dottorato incentrata sul tema della percezione del tempo nell’esperienza cinematografica. La prima parte fornisce un’introduzione teorica al tema. Il Capitolo 1 precisa il taglio e l’oggetto della ricerca. Il Capitolo 2 presenta i principali modelli teorici di percezione del tempo. Il Capitolo 3 si concentra sulla percezione del tempo nel contesto cinematografico. La seconda parte comprende gli esperimenti condotti nel corso della ricerca. Il Capitolo 4 illustra il primo esperimento. Attraverso misure comportamentali, questo studio ha indagato gli effetti sulla stima di durata e sulla percezione del passaggio del tempo di due variabili cinematografiche: il tipo di azione rappresentata e lo stile di montaggio. Il Capitolo 5 presenta il secondo esperimento. Tramite un metodo chiamato micro-fenomenologia, questo studio ha esplorato i processi esperienziali che fondano i compiti di stima di durata e percezione del passaggio del tempo. Il Capitolo 6 descrive il terzo esperimento. Attraverso una tecnica di neurostimolazione (tDCS), questo studio ha testato il coinvolgimento di una specifica area cerebrale (Area Supplementare Motoria) negli stessi compiti temporali. La terza parte riassume i risultati della ricerca (Capitolo 7) e discute possibili futuri sviluppi di quest’ultima (Capitolo 8).
This dissertation presents the theoretical, methodological, and empirical results of a doctoral research concerning time perception in the experience of cinema. The first part provides a theoretical introduction to the topic. Chapter 1 carves out the dissertation’s precise angle and object. Chapter 2 presents the main models of subjective time perception. Chapter 3 restricts the scope to time perception in the specific context of cinema. The second part reports about the three experiments conducted during the research. Chapter 4 introduces the first experiment. By using behavioural measures, this study addressed the effects on duration estimation and time passage perception of two cinematographic variables: the type of represented action and the style of editing. Chapter 5 presents the second experiment. By adopting a method called micro-phenomenology, this study explored the processes underlying the performance of the duration estimation and time passage perception tasks. Chapter 6 is devoted to the third experiment. By using a neurostimulation technique (tDCS), this study tested the involvement of a specific brain area (the Supplementary Motor Area) in the same timing tasks. The third part summarizes the essential findings of the research (Chapter 7) and re-opens it to some of its possible future developments (Chapter 8).
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CAVALETTI, FEDERICA. "IL CINEMA COME LABORATORIO DEL TEMPO: UN'ESPLORAZIONE TEORICA, METODOLOGICA ED EMPIRICA DELLA PERCEZIONE DEL TEMPO NEL CINEMA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74299.

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Abstract:
Questa tesi presenta i risultati teorici, metodologici ed empirici di una ricerca di dottorato incentrata sul tema della percezione del tempo nell’esperienza cinematografica. La prima parte fornisce un’introduzione teorica al tema. Il Capitolo 1 precisa il taglio e l’oggetto della ricerca. Il Capitolo 2 presenta i principali modelli teorici di percezione del tempo. Il Capitolo 3 si concentra sulla percezione del tempo nel contesto cinematografico. La seconda parte comprende gli esperimenti condotti nel corso della ricerca. Il Capitolo 4 illustra il primo esperimento. Attraverso misure comportamentali, questo studio ha indagato gli effetti sulla stima di durata e sulla percezione del passaggio del tempo di due variabili cinematografiche: il tipo di azione rappresentata e lo stile di montaggio. Il Capitolo 5 presenta il secondo esperimento. Tramite un metodo chiamato micro-fenomenologia, questo studio ha esplorato i processi esperienziali che fondano i compiti di stima di durata e percezione del passaggio del tempo. Il Capitolo 6 descrive il terzo esperimento. Attraverso una tecnica di neurostimolazione (tDCS), questo studio ha testato il coinvolgimento di una specifica area cerebrale (Area Supplementare Motoria) negli stessi compiti temporali. La terza parte riassume i risultati della ricerca (Capitolo 7) e discute possibili futuri sviluppi di quest’ultima (Capitolo 8).
This dissertation presents the theoretical, methodological, and empirical results of a doctoral research concerning time perception in the experience of cinema. The first part provides a theoretical introduction to the topic. Chapter 1 carves out the dissertation’s precise angle and object. Chapter 2 presents the main models of subjective time perception. Chapter 3 restricts the scope to time perception in the specific context of cinema. The second part reports about the three experiments conducted during the research. Chapter 4 introduces the first experiment. By using behavioural measures, this study addressed the effects on duration estimation and time passage perception of two cinematographic variables: the type of represented action and the style of editing. Chapter 5 presents the second experiment. By adopting a method called micro-phenomenology, this study explored the processes underlying the performance of the duration estimation and time passage perception tasks. Chapter 6 is devoted to the third experiment. By using a neurostimulation technique (tDCS), this study tested the involvement of a specific brain area (the Supplementary Motor Area) in the same timing tasks. The third part summarizes the essential findings of the research (Chapter 7) and re-opens it to some of its possible future developments (Chapter 8).
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LADDAGA, FRANCESCO. "Uso e percezione della topografia nel Leggendario Romano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202641.

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Abstract:
Pur se il Leggendario Romano in passato è stato analizzato da diversi punti di vista e con finalità differenti, l’aspetto topografico non solo è stato spesso relegato ad un ruolo marginale, ma è stato prevalentemente affrontato in contributi incentrati solo su una parte del repertorio disponibile o su limitati settori di Roma o del suburbio; questa ricerca, che si inserisce in quel filone che negli ultimi anni ha visto tra gli altri Augusto Fraschetti e Lucrezia Spera attingere ad alcune passioni romane per chiarire questioni storiche ed archeologiche, ha invece inteso considerare il repertorio topografico del Leggendario Romano nella sua globalità (ad eccezione delle passioni in greco, quelle -numericamente irrilevanti- rielaborate su testi di II o III secolo e quelle interamente ambientate al di fuori dall’Urbe), prendendo in esame le 53 passiones latine tardo-antiche e altomedievali contenenti almeno un toponimo riferibile con certezza alla città di Roma. Il primo dei quattro capitoli riprende le fila del dibattito tra quanti pensano che l'inaffidabilità delle passioni ne infici completamente il valore come fonti storiche e quanti invece ne hanno dimostrato, soprattutto negli ultimi anni, il notevole potenziale informativo. Inserendosi in questo secondo gruppo, la ricerca ripercorre la storia degli studi sul Leggendario Romano illustrando la genesi delle passiones e commentando le diverse ipotesi in merito al periodo di redazione, ai destinatari e ai possibili autori. Questi ultimi vengono identificati con alcuni ecclesiastici romani, i quali, grazie alla loro conoscenza del territorio e dei contesti monumentali cristiani dell’Urbe, per dare maggiore credibilità alle loro ricostruzioni arricchirono il racconto agiografico di dettagli topografici. Segue quindi il capitolo dedicato ai testi, organizzati in schede e ordinati secondo l’ordine dei titoli tradizionali delle passiones. Le schede sono corredate da sintetiche introduzioni sulle figure dei martiri protagonisti, da note riepilogative degli studi sulle singole passioni e da un esaustivo apparato bibliografico. Grande spazio è dedicato al riassunto del testo, con utili rimandi ai paragrafi degli Acta Sanctorum, nel quale sono riportate, letteralmente e senza traduzione, le menzioni dei toponimi romani e suburbani. Nel terzo capitolo è presentato il repertorio dei toponimi: di ogni lemma è stata riportata la ricorrenza nei vari testi e l’eventuale similitudine esistente tra toponimi menzionati in differenti passioni. Questo tipo di analisi, oltre ad aver confermato l’esistenza di casi in cui le interrelazioni tra alcune passiones sono molto strette, è stato utilizzato come parametro per una migliore definizione della cronologia relativa tra le sopramenzionate passioni con caratteristiche affini. Tra le menzioni topografiche prese in esame, una particolare attenzione viene prestata a quelle non immediatamente associabili ad edifici o contesti noti per le quali viene puntualmente fornita un’ipotesi di localizzazione. Viene inoltre confermato, attraverso l’individuazione di casi di defunzionalizzazioni di edifici e di cambiamenti di destinazioni d’uso di alcune aree urbane, come le passioni possano fornire informazioni utili anche alla comprensione di alcune delle grandi trasformazioni avvenute a Roma in età tardo-antica. L’ultimo capitolo, riprendendo alcuni dei temi già trattati nei capitoli precedenti, concentra la sua attenzione sulle possibili finalità che avrebbero condizionato gli agiografi nell'utilizzo del repertorio topografico di Roma. Secondo la proposta avanzata gli autori delle passiones utilizzarono gli elementi topografici quasi sempre in modo strumentale; in base a tale convinzione sono state individuate 7 categorie nelle quali suddividere le intenzioni degli agiografi nel momento in cui introdussero elementi topografici nel racconto: • per mistificare la realtà storica con lo scopo di amplificare il prestigio dei luoghi ed edifici di culto; • per riconfigurare lo spazio in senso cristiano; • per ambientare in modo simbolico la narrazione; • per sviluppare la narrazione; • per adottare dei topoi della letteratura di genere; • per tracciare dei percorsi; • per accreditare la veridicità del racconto in relazione a tombe e santuari. In conclusione si suggeriscono alcune modalità attraverso le quali il repertorio topografico che emerge dal Leggendario Romano può essere utilizzato come preziosa fonte per ricerche di tipo storico, archeologico e/o agiografico
Although in the past, the Roman Legendary has been analyzed from different points of view and with different aims, not only the topography has often been relegated to a marginal role, but it was discussed with papers primarily focused on only part of the available repertoire or on limited areas of Rome; this research, which is part of that trend in recent years has seen among other Augusto Fraschetti and Lucrezia Spera, draw on some Roman passions to clarify historical and archaeological issues, but he intended to consider surveying the repertoire of the Roman Legendary in its entirety (with the exception of the passions in greek, the - numerically insignificant - revised texts of the second or third century, and those fully placed out from the Urbe), considering the 53 late ancient and high medieval Latin passiones containing at least one name referable with certainty to the city of Rome. The first of the four chapters resumes the debate between those who think that the unreliability of the passions completely cancels the value as historical sources, and among those who have shown however, especially in recent years, the considerable potential of information. By introducing this second group, the work traces the history of studies on the Roman Legendary, illustrating the genesis of passiones and commenting on various assumptions concerning the preparation period, recipients and potential authors. These are identified with some Roman ecclesiastics, who, thanks to their knowledge of the area and Christian monumental contexts of Rome, to give credibility to their accounts embellished the hagiographic story of topographical details Then follows a chapter devoted to the texts, organized into tabs and sorted in the order of the traditional titles of passiones. The cards are accompanied by synthetic introductions on the figures of martyrs characters, with notes of studies on individual passions and an exhaustive bibliography. Large space is devoted to the summary of the text, with useful references to sections of the Acta Sanctorum, in which, literally and without translation, the lists of Roman and suburban place names are contained. In the third chapter is presented the repertoire of place names: each word is was reported with the recurrence in different documents and with any similarity between place names mentioned in different passions. This type of analysis, in addition to confirming the existence of cases in which the interrelationships between some passiones are very narrow, was used as a parameter for a better definition of the relative chronology between the above mentioned passions with similar characteristics Among the studied topographical indications, particular attention is paid to those not immediately associated with known buildings with a hypothesis localization. It also confirmed, through the identification of cases of defunctionalization of buildings and changes of uses of some urban areas, such passions can provide useful information to the understanding of some of the great transformations that occurred in Rome in Late Antiquity. The last chapter, taking up some of the themes dealt with in previous chapters, focuses his attention on the possible purposes that would have affected the sacred writers to use the repertoire topography of Rome. According to the proposal, the authors used the topographical features of passiones almost always in an instrumental mode; based on this conviction, we identified 7 categories in which to divide the sacred writers' intentions when they introduced topographic elements in the story: • to mystify the historical reality in order to boost the prestige of the buildings and places of worship; • to reconfigure the space in the Christian sense; • in a symbolic way for the setting of the narrative; • to develop the narrative; • to adopt the topoi of genre literature; • to draw paths; • to authenticate the veracity of the story in relation to tombs and shrines. In conclusion, we suggest some ways in which the topography that emerges from the Roman Legendary may be used as a valuable source for historical, archaeological and / or angiographical research
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Demartini, E. "IL PESCE AZZURRO NELLA MENTE DEL CONSUMATOREANALISI QUALI-QUANTITATIVA DEL PRODOTTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/169984.

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Abstract:
Operators and policy makers are concerned about Italian fisheries sector’s economic trend. This research is focused on the market of a broad group of fish species called “blue fish”. The term identifies little pelagic fishes traditionally captured in Mediterranean Sea dorsally blue and ventrally silver coloured. Indeed, data show that anchovies (Engraulis encrasicolus), sardines (Sardina pilchardus) and mackerels (Scomber scombrus), which are the most important species of the group, result relevant in volumes captured, but sold at low price. The analysis shows the strengths of blue fish, perceived as tasty, traditional, natural, inexpensive and healthy. However, some of these attributes show a weak counterface. The taste may represents a constraint for consumption, low cost is often related to the idea of a "poor" food and, finally, we should consider that fish is generally a health food, so that analysis highlights that some species are perceived healthier than blue fish itself. Furthermore, blue fish is difficult to be innovated in term of service or sale channels and denomination resulted little known. Considering the first problem as a weakness of the product, operators should take advantage form the second one. “Blue fish” definition is still unofficial, but culturally widespread, which could be the basis for a new quality labeling strategy. Indeed analysis revealed a positive correlation between knowledge and level of consumption of blue fish and the presence of a wide range of consumers which loves seafood, but is unfamiliar with the name, highlights a potentially lucrative market segment.
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Monno, Antonio Guido. "Pirateria: una minaccia alla sicurezza del trasporto marittimo internazionale. Tra percezione e realtà." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8600.

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Abstract:
2011/2012
L’obiettivo della tesi è di verificare quali siano le reali conseguenze economiche e sociali del fenomeno della pirateria marittima. Come è noto, da alcuni anni, l’attenzione di organizzazioni internazionali e nazionali si è appuntata sulla pirateria marittima, vista come una minaccia in grado di causare enormi danni economici e di sistema trasporto marittimo mondiale. Non si potrebbe altrimenti comprender il motivo per cui da alcuni anni, enormi spese sono state affrontate per contrastare tale minaccia. Ma sono tali spese giustificate? Sono la pirateria e il terrorismo marittimo, due minacce reali capaci di influire in modo determinante sul sistema commerciale mondiale? È quanto questa tesi ha cercato di appurare. È stato quindi esaminato il fenomeno nel suo sviluppo temporale; infatti il primo capitolo è stato dedicato alla storia ed evoluzione della pirateria. Al di là del semplice resoconto storico degli avvenimenti, si sono cercate di approfondire la ragioni e cause che ne hanno originato la nascita e lo sviluppo nei differenti contesti mondiali. Nata parallelamente al commercio marittimo, non si è tuttavia legata solo ed esclusivamente a questo come attività predatoria criminale, risultando anche un metodo che oggi chiameremmo di guerra asimmetrica sul mare. E‘ in Grecia,nel periodo successivo a quello di Omero che nasce la parola “peirates” per definire coloro che praticavanono questo tipo di attività predatoria, termine che ha costituito la base etimologica nelle varie lingue occidentali per indicare chi si dedica a tale attività, anche se all’epoca la sua accezione non era certamente spregiativa e denigratoria come l’attuale. Con l’epoca della Repubblica e dell’Impero di Roma, si cominciano a delineare quegli elementi che tendono a porre il pirata al di fuori di un contesto legale di guerra e a non porlo quindi sotto i vincoli che comunque la delimitano. Già da quest’epoca si comincia a rilevare come i fattori sociali, quali la povertà e l’indigenza, uniti alla capacità di andare per mare e di sfruttare la morfologia del terreno e le situazioni climatiche favorissero l’insorgere del fenomeno; così come si ebbe la possibilità di rilevare che, oltre una soglia di tolleranza, essa poteva cominciare a creare problemi economici e sociali; il saccheggio di numerose navi che trasportavano il grano per Roma, poteva causare una penuria di cibo con conseguenti moti e rivolte. La pirateria, che è fondamentalmente un’attività predatoria, costituisce uno strumento di guerra, anche economica, oltre che criminale, e in questo contesto è stato spesso usato dalla caduta dell’impero romano in avanti. La formazione dei regni pirateschi berberi nel Mediterraneo e la loro ricchezza, sono legati proprio all'attività piratesca, che veniva peraltro sfruttata come metodo di lotta fra le potenze cristiane e musulmane nel Mediterraneo; analogo strumento sarà usato, in particolare dalla Gran Bretagna nei confronti della Spagna, inaugurando quella che vien chiamata l’epoca d’oro della pirateria e che vede la nascita ufficiale della pirateria legalizzata, il “privateering”, ossia quella svolta con l'autorizzazione e sotto l’egida della corona regnante che ne traeva dei vantaggi economici notevoli. Nè il fenomeno era presente nel solo mondo occidentale, in quanto anche nel mondo conosciuto orientale era presente, e in maniera notevole; al pari di quello occidentale numerosi sono stati i regni nati proprio da tale attività e che con tale attività hanno prosperato. Sempre a metà fra legalità e criminalità, man mano che si consolidavano i concetti della libera navigazione delle acque e del libero commercio,la pirateria cominciava a essere vista come un rischio e non più una opportunità, con uno sviluppo anche degli studi giuridici che ne delineavano l’aspetto criminale e la ponevano al di fuori di qualsiasi contesto di protezione legale affidando quindi a qualsiasi nazione il compito di combatterla. È da rilevare che nella sua forma legalizzata di privateering, la pirateria è sopravvissuta sino al 1856, allorquando fu abolita per trattato dalle potenze occidentali dell’epoca, e se vogliamo sino ai giorni nostri nella sua forma di guerra irregolare con le navi corsare tedesche durante la seconda guerra mondiale. Si è poi passati, nel successivo capitolo ad analizzare la pirateria nelle tre aree del mondo in cui si sviluppa il 75% di tale attività; l’Africa dell’Est e dell’ Ovest e il Sud Est asiatico, con una particolare attenzione sui dati che costituiscono la base della nostra conoscenza del fenomeno della pirateria, dati che risultano molto incompleti e frammentari, considerata la volontarietà nel fornirli e i riflessi economici associati al fornire tali numeri. Piraterie dagli aspetti diversi che, in particolare lungo le coste Est dell’Africa, sollevano numerosi interrogativi se, storicamente, l’area della Somalia, da cui proviene quella che viene percepita come la maggiore minaccia al commercio marittimo, e di conseguenza all’economia mondiale, è stata indenne da tale attività. E infatti la pirateria somala, di gran lunga quella che si attaglia maggiormente al concetto giuridico di pirateria moderna così come delineato a seguito di un accordo internazionale del 1982 in quanto svolgentesi al di fuori delle acque territoriali e quindi nelle acque internazionali, è finalizzata, in maniera esclusiva, al pagamento di un riscatto monetario., al contrario di quella lungo le opposte sponde africane, quelle della costa Ovest, dove essa assume un carattere molto più predatorio e concentrato sulla nuova ricchezza di tale parte dell’Africa, in particolare della Nigeria: il petrolio. Nell’Asia del sud est, la pirateria, che potremmo definire endemica, e che ha un ruolo sociale molto diverso da quello occidentale, ha essenzialmente un ruolo predatorio in cui occasionalità e organizzazione si mischiano, e in cui anche il terrorismo, legato a fattori storici e di identificazione nazionale oltre che religiosi, trova una sua collocazione attraverso sovrapposizioni che spesso non consentono di individuare anche legalmente, oltre che ideologicamente, dove cominci l’attività di terrorismo e dove quella di pirateria. In Asia il contesto geografico, caratterizzato da isole, arcipelaghi , strettoie e punti di obbligato passaggio marittimo, hanno influito e modellato l’attività della pirateria, in quanto proprio attraverso tali acque transita una notevolissima e importante porzione del commercio mondiale, anche di materie energetiche. Nel terzo capitolo sono stati delineati gli aspetti giuridici che hanno consentito nel tempo, di arrivare alla definizione come oggi conosciuta di pirateria e di terrorismo marittimo, due concetti diversi giuridicamente e che hanno dovuto trovare diverse e successive vie giuridiche considerata la sensibilità dell’argomento che si ripercuote di fatto sule sovranità nazionali. Si è trattato altresì delle Armed robberies, ossia di quegli atti di pirateria che si svolgono all’interno delle acque territoriali e che quindi, pur ricalcando nella sostanza l’attività di pirateria che si svolge nelle acque internazionali, giuridicamente se ne distingue, e non poco, essendo affidata alla esclusiva competenza nazionale. Il quarto capitolo si è concentrato sugli attori della pirateria che rimangono, dopo aver esaminato i pirati, ossia gli imprenditori e i marinai e di come l’‘attività di pirateria influisca su di loro. È in questo capitolo che si evidenzia come la percezione della minaccia sia elevata e sicuramente non proporzionata alla minaccia stessa, causa la sempre maggiore interdipendenza fra i vari sistemi economici, la nuova catena di distribuzione logistica mondiale che tende ad abolire le ridondanze e ridurre i costi e di come la percezione abbia influito sulla realtà laddove si sono addebitate alla pirateria situazioni economiche che avevano altre spiegazioni, come lo spostamento di una parte del traffico commerciale marittimo su nuove rotte che vanno a coprire nuovi fabbisogni e necessità mondiali. Nell’ultimo capitolo è stata esaminata l’attività di contrasto posta in essere , sia a livello militare che politico, laddove si è evidenziato come spesso tale attività ingente e economicamente onerosa, soggiaccia spesso a interessi nazionali più che collettivi e di come l’attività raramente venga affrontata su un piano interconnesso e olistico. Nelle conclusioni si è dedicata qualche parola al nuovo fenomeno criminale mondiale, spesso sottostimato in quanto non conosciuto e relegato nella cosiddetta area degli esperti; quello informatico. L’obiettivo, come detto, è stato di fornire un quadro della pirateria a livello mondiale, suddiviso per aree, cercando di evidenziare le cause che hanno portato al sorgere della stessa ma sopratutto allo sviluppo. Lo sviluppo o decrescita improvvisa di una località può strettamente dipendere da questo fenomeno, come dimostra la situazione africana, dove lo sviluppo di numerosi porti, è derivato dalle attività di pirateria interessanti porti viciniori o investimenti enormi sono messi a rischio dalla possibilità che tali attività continuino, come potrebbe accadere per il nuovo porto di Lamu in Kenia, ove si riversano gli interessi di numerose nazioni di quella parte dell’Africa.
XXIV Ciclo
1952
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Carrozzini, Chiara <1980&gt. "Percezione della direzione del proprio movimento: dalla registrazione dell'attività corticale al modello computazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2399/1/Carrozzini_Chiara_tesi.pdf.

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Abstract:
The main aim of this thesis is strongly interdisciplinary: it involves and presumes a knowledge on Neurophysiology, to understand the mechanisms that undergo the studied phenomena, a knowledge and experience on Electronics, necessary during the hardware experimental set-up to acquire neuronal data, on Informatics and programming to write the code necessary to control the behaviours of the subjects during experiments and the visual presentation of stimuli. At last, neuronal and statistical models should be well known to help in interpreting data. The project started with an accurate bibliographic research: until now the mechanism of perception of heading (or direction of motion) are still poorly known. The main interest is to understand how the integration of visual information relative to our motion with eye position information happens. To investigate the cortical response to visual stimuli in motion and the integration with eye position, we decided to study an animal model, using Optic Flow expansion and contraction as visual stimuli. In the first chapter of the thesis, the basic aims of the research project are presented, together with the reasons why it’s interesting and important to study perception of motion. Moreover, this chapter describes the methods my research group thought to be more adequate to contribute to scientific community and underlines my personal contribute to the project. The second chapter presents an overview on useful knowledge to follow the main part of the thesis: it starts with a brief introduction on central nervous system, on cortical functions, then it presents more deeply associations areas, which are the main target of our study. Furthermore, it tries to explain why studies on animal models are necessary to understand mechanism at a cellular level, that could not be addressed on any other way. In the second part of the chapter, basics on electrophysiology and cellular communication are presented, together with traditional neuronal data analysis methods. The third chapter is intended to be a helpful resource for future works in the laboratory: it presents the hardware used for experimental sessions, how to control animal behaviour during the experiments by means of C routines and a software, and how to present visual stimuli on a screen. The forth chapter is the main core of the research project and the thesis. In the methods, experimental paradigms, visual stimuli and data analysis are presented. In the results, cellular response of area PEc to visual stimuli in motion combined with different eye positions are shown. In brief, this study led to the identification of different cellular behaviour in relation to focus of expansion (the direction of motion given by the optic flow pattern) and eye position. The originality and importance of the results are pointed out in the conclusions: this is the first study aimed to investigate perception of motion in this particular cortical area. In the last paragraph, a neuronal network model is presented: the aim is simulating cellular pre-saccadic and post-saccadic response of neuron in area PEc, during eye movement tasks. The same data presented in chapter four, are further analysed in chapter fifth. The analysis started from the observation of the neuronal responses during 1s time period in which the visual stimulation was the same. It was clear that cells activities showed oscillations in time, that had been neglected by the previous analysis based on mean firing frequency. Results distinguished two cellular behaviour by their response characteristics: some neurons showed oscillations that changed depending on eye and optic flow position, while others kept the same oscillations characteristics independent of the stimulus. The last chapter discusses the results of the research project, comments the originality and interdisciplinary of the study and proposes some future developments.
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Carrozzini, Chiara <1980&gt. "Percezione della direzione del proprio movimento: dalla registrazione dell'attività corticale al modello computazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2399/.

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Abstract:
The main aim of this thesis is strongly interdisciplinary: it involves and presumes a knowledge on Neurophysiology, to understand the mechanisms that undergo the studied phenomena, a knowledge and experience on Electronics, necessary during the hardware experimental set-up to acquire neuronal data, on Informatics and programming to write the code necessary to control the behaviours of the subjects during experiments and the visual presentation of stimuli. At last, neuronal and statistical models should be well known to help in interpreting data. The project started with an accurate bibliographic research: until now the mechanism of perception of heading (or direction of motion) are still poorly known. The main interest is to understand how the integration of visual information relative to our motion with eye position information happens. To investigate the cortical response to visual stimuli in motion and the integration with eye position, we decided to study an animal model, using Optic Flow expansion and contraction as visual stimuli. In the first chapter of the thesis, the basic aims of the research project are presented, together with the reasons why it’s interesting and important to study perception of motion. Moreover, this chapter describes the methods my research group thought to be more adequate to contribute to scientific community and underlines my personal contribute to the project. The second chapter presents an overview on useful knowledge to follow the main part of the thesis: it starts with a brief introduction on central nervous system, on cortical functions, then it presents more deeply associations areas, which are the main target of our study. Furthermore, it tries to explain why studies on animal models are necessary to understand mechanism at a cellular level, that could not be addressed on any other way. In the second part of the chapter, basics on electrophysiology and cellular communication are presented, together with traditional neuronal data analysis methods. The third chapter is intended to be a helpful resource for future works in the laboratory: it presents the hardware used for experimental sessions, how to control animal behaviour during the experiments by means of C routines and a software, and how to present visual stimuli on a screen. The forth chapter is the main core of the research project and the thesis. In the methods, experimental paradigms, visual stimuli and data analysis are presented. In the results, cellular response of area PEc to visual stimuli in motion combined with different eye positions are shown. In brief, this study led to the identification of different cellular behaviour in relation to focus of expansion (the direction of motion given by the optic flow pattern) and eye position. The originality and importance of the results are pointed out in the conclusions: this is the first study aimed to investigate perception of motion in this particular cortical area. In the last paragraph, a neuronal network model is presented: the aim is simulating cellular pre-saccadic and post-saccadic response of neuron in area PEc, during eye movement tasks. The same data presented in chapter four, are further analysed in chapter fifth. The analysis started from the observation of the neuronal responses during 1s time period in which the visual stimulation was the same. It was clear that cells activities showed oscillations in time, that had been neglected by the previous analysis based on mean firing frequency. Results distinguished two cellular behaviour by their response characteristics: some neurons showed oscillations that changed depending on eye and optic flow position, while others kept the same oscillations characteristics independent of the stimulus. The last chapter discusses the results of the research project, comments the originality and interdisciplinary of the study and proposes some future developments.
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Gilli, Barbara <1979&gt. "Percezione ed uso del passato nell'Egitto della XII dinastia: tra memoria e tradizione." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/644.

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Tronchin, Laura <1986&gt. "La percezione del prodotto teatrale a Venezia. Il confronto tra domanda e offerta." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2617.

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Abstract:
Il settore teatrale negli ultimi anni sta vedendo incrementare sempre di più la complessità del contesto competitivo in cui si trova ad operare. Lo sviluppo di nuove attività di intrattenimento culturale e di nuove strategie di marketing sorte in seguito allo sviluppo di nuove tecnologie informatiche e canali si comunicazione incentivati dalla diffusione capillare della rete internet, hanno reso necessario per le organizzazioni teatrali un adeguamento delle proprie strategie per non perdere terreno rispetto ai competitori attuali e potenziali. Questo è un percorso iniziato soprattutto a partire dagli anni ottanta del novecento, quando economisti, sociologi e esperti del settore culturale hanno preso sempre più coscienza della necessità di dedicare studi specifici al consumatore culturale, riconoscendone strutture costitutive e di scelta differenti rispetto al consumatore di prodotti industriali. I risultati riscontrati all’interno di quest’ambito di studio, e raccolti nella produzione letteraria relativa al settore teatrale, individuano alcune caratteristiche socio-economiche “standard” che si ritiene favoriscano la propensione del consumatore verso il consumo del prodotto teatrale. La complessità che caratterizza questa tipologia di offerta può costituire un disincentivo alla fruizione se il consumatore non ha acquisito una familiarità con la stessa, condizione che può essere favorita da contatti fin in età infantile con le performance realizzate in teatro, e che può richiedere la creazione di percorsi agevolati che accompagnino lo spettatore stesso verso l’approfondimento della conoscenza dell’offerta a lui rivolta. Le scelte di consumo di prodotti culturali sono compiute dai soggetti allo scopo di soddisfare determinati bisogni, dei quali le organizzazioni devono avere coscienza allo scopo di proporre delle offerte adeguate. Le teorie ad oggi prodotte sulla domanda teatrale sono ancora contenute e presentano dei risultati non conclusivi, poiché sono basate su studi empirici relativi a specifici contesti d’indagine, in cui non possono essere trascurate le diverse culture e tradizioni presenti nelle diverse realtà nazionali, e di conseguenza nel momento in cui si decide di applicarle in modo generico alla domanda teatrale bisogna usare una certa cautela. Di fronte a questi presupposti lo studio empirico dell’offerta e della domanda teatrale può risultare un passaggio obbligato per chi voglia conoscere in modo approfondito le caratteristiche del prodotto teatrale ad oggi presentato nei teatri. La complessità dell’argomento richiede la necessità di focalizzare gli studi sulle dinamiche che si creano a livello di domanda e offerta all’interno di uno specifico contesto. Si è deciso di concentrare lo studio sul territorio comprensivo della città di Venezia e alle sue aree limitrofe, che per le sue particolari caratteristiche logistiche si ritiene necessiti di uno studio ad hoc relativo alle dinamiche competitive e di relazione col pubblico che un’organizzazione deve affrontare se vuole operare in modo efficace al suo interno.
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Venturelli, Elena <1990&gt. "La sicurezza alimentare in Cina. Scandali alimentari, percezione pubblica e mercato del biologico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7174.

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Abstract:
Negli ultimi trenta anni la Cina ha conosciuto una crescita economico-industriale senza precedenti. Se da un lato l’intensa industrializzazione e la continua urbanizzazione permettono il miglioramento delle condizioni di vita di una fetta della popolazione, la quale aspira a stili di vita sempre più elevati, dall’altra parte hanno prodotto una progressiva riduzione dei terreni coltivabili. Lo smisurato sfruttamento dovuto alla ridotta disponibilità di terreno arabile ha comportato l’uso e l’abuso di fertilizzanti, pesticidi e farmaci, riducendo i livelli di sicurezza dei prodotti agricoli causando in questo modo scandali alimentari e degrado ambientale. Questa crescita incontrollata ha portato con sé diverse conseguenze negative che hanno indotto la Cina ad affrontare il problema della sostenibilità ambientale. Una delle più attuali problematiche riguarda la food safety, ovvero quella riguardante la qualità degli alimenti e gli effetti che questi ultimi hanno sulla salute dell’uomo. In questa tesi verranno presentati alcuni dei principali casi di scandali alimentari occorsi negli ultimi anni in Cina, come questi scandali sono stati comunicati e come tutto ciò ha influito sulla percezione pubblica della sicurezza alimentare. In seguito verranno analizzate le scelte d’acquisto dei consumatori influenzate dagli scandali alimentari e i consumatori classificati in base al loro profilo e atteggiamento di consumo. Infine verrà presentato il mercato degli alimenti biologici in Cina, le certificazioni ecologiche cinesi e la loro storia.
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Molin, Laura <1990&gt. "La percezione nel settore fashion: un'indagine sul comportamento del consumatore nel mercato italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9564.

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Abstract:
L’elaborato prevede una panoramica generale sugli studi della percezione dei settori fashion e luxury. Si andrà a valutare in un primo momento la letteratura esistente a livello globale e internazionale per quanto riguarda l’argomento, si descriverà il modello concettuale adottato da studiosi, che hanno cercato di definire delle componenti chiave del valore percepito del lusso. Il tentativo è stato negli anni quello di definire il concetto stesso del lusso, per poter poi analizzare i risultati empirici di tali ricerche. In un secondo momento, la presente ricerca cercherà di valutare l’esistenza nel mercato italiano di variabili chiave della percezione, simili a quelle studiate in letteratura. Vi sarà a tal fine un’analisi delle risposte di un questionario somministrato ad un campione di popolazione italiana, per capire la loro percezione di consumo riguardo l’abbigliamento fashion. Ne conseguirà un’analisi delle implicazioni manageriali e una possibile segmentazione dei consumatori del mercato italiano, utile per comprendere fino in fondo le motivazioni che spingono all’acquisto, il coinvolgimento e il modo in cui soddisfare i loro bisogni a seconda delle loro percezioni.
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Piazza, Cristina <1993&gt. "Il bundling nella distribuzione online di prodotti turistici. Un'indagine sulla percezione del consumatore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13321.

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Abstract:
Questo elaborato si propone di studiare l’utilizzo della strategia del bundling nella distribuzione online di prodotti turistici, ponendo l’attenzione sulla percezione che di questo fenomeno ha il consumatore. Dapprima vengono esposti i processi mentali messi in atto dal consumatore in relazione ad un possibile acquisto; si considerano quindi il concetto di percezione – dalla percezione del prezzo alla percezione di correttezza – e gli elementi psicologici che influiscono sulla formulazione di un giudizio da parte del consumatore, comprese le strategie di pricing psicologico più frequenti. Viene poi presentato il bundling in quanto pratica di discriminazione di prezzo, con alcuni esempi concreti relativi al settore turistico, e una panoramica sulla configurazione del mercato turistico online. Infine, l’elaborato si conclude con l’analisi dei risultati di un’indagine sulla percezione dei consumatori in relazione alla pratica del bundling in ambito turistico.
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Di, Salvo Andrea. "L'affermazione della signoria cittadina nella percezione dei contemporanei: l'esempio dei Carraresi a Padova nella prima metà del Trecento." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1997. http://hdl.handle.net/10579/553.

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Bison, Giovanna <1987&gt. "Al di là del muro, tra gli alberi. Analisi antropologica della percezione del cimitero mestrino negli anni duemila." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9618.

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Abstract:
In questa tesi si è analizzata l’odierna percezione del paesaggio cimiteriale mestrino. Le diverse interviste sono state compiute passeggiando all’interno del cimitero, il più grande per espansione e per numero di sepolture dell’entroterra veneziano. La sua forma irregolare, la sua eterogeneità architettonica e la sua storia rispecchiano perfettamente la città in cui è totalmente inglobato. Racchiuso tra binari ferroviari e una trafficata tangenziale, il cimitero di Mestre è una città dentro una città. Pur essendo inserito nel centro urbano è reso invisibile dalle sue mura, luogo in i cui confini non sono solo quelli costruiti con i mattoni. Paesaggio di contrasti, il cimitero è un microcosmo plasmato dalle passeggiate solitarie, incontri collettivi, memoria individuale e necessità di dimenticare. Il cimitero, con i suoi rumori e i suoi silenzi, è un luogo denso di significato, in cui si ritrovano condensate molte delle caratteristiche della società contemporanea. Al suo interno la natura cerca continuamente di riprendersi i suoi spazi, appena l’oblio umano lo consente, in cimitero, infatti, la natura in viene domata, negata, ma allo stesso tempo anche imitata, tramite fiori e prati di erba finta.
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Dal, Pont Monica <1991&gt. "Il gap di percezione del brand tra management e consumatori nelle startup: il caso del Biotech in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11560.

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Abstract:
Al giorno d’oggi, in un mondo sempre più globalizzato, in cui vi è una spietata concorrenza su tutti i fronti, non esiste impresa che non sia spinta ad innovare e ad avere nuove idee. Le start up rappresentano una spinta innovativa importante per il sistema economico di un Paese, ciò nonostante, lo sviluppo di queste nuove imprese porta con sé una serie di problematiche. Uno degli aspetti di maggior interesse per un’azienda che si trova nei suoi primi momenti di vita è lo sviluppo del proprio brand. In studi recenti si è notato che le startup tendono a dare maggior importanza agli aspetti finanziari piuttosto che al branding e alla sua costruzione che invece può rivelarsi la chiave del successo, sia per attrarre investitori, sia per i consumatori. Questa ricerca si pone come obiettivo quello di analizzare il ruolo del brand e l’importanza che gli viene data nelle prime fasi di sviluppo di un’impresa e in particolare si vuole porre attenzione all’eventuale presenza di un gap di percezione del brand che si può verificare tra management e consumatori. L’elaborato è diviso in due parti principali. La prima parte del lavoro è dedicata a fornire un quadro di riferimento teorico del processo di sviluppo di una startup e del brand all’interno di questa realtà. Si è ritenuto poi fondamentale enfatizzare a livello teorico l’importanza del gap di percezione che si può verificare e gli effetti che questo ha sulla performance di un’azienda. La seconda parte dell’elaborato invece, riguarda l’indagine: ci si è focalizzati sul settore delle biotecnologie analizzando l’approccio al brand, tramite il metodo del convergent parallel design, di tre startup italiane particolarmente sensibili al tema dell’ecosostenibilità.
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Paronetto, Francesca <1991&gt. "Il dialetto in Giappone nella società contemporanea: cambiamenti nella percezione e nell’uso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12039.

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Abstract:
Questa tesi di laurea affronta il tema dei dialetti all’interno del territorio giapponese e ne analizza alcune caratteristiche, quali la storia, la convivenza con la lingua standard e gli studi sulla loro “evoluzione” nel tempo. In particolare, si prendono in considerazione le ricerche riguardanti il tema dello shin-hōgen (new dialect), di Inoue Fumio, dell’hōgen cosplay (dialect cosplay), basato sugli studi di Yukari Tanaka, e dello yakuwarigo (role language), di Satoshi Kinsui. Viene approfondito l’argomento della consapevolezza nell’uso del dialetto tramite un’indagine di Tanaka e le relative considerazioni. Viene quindi introdotta più approfonditamente la tematica riguardo l’hōgen cosplay con le sue caratteristiche e conseguenze, in relazione anche alle ricerche sullo yakuwarigo, e si osserva come ormai sia un fenomeno ritenuto caratteristico del panorama linguistico giapponese contemporaneo. Infine, si prende in esame l’utilizzo e il funzionamento del dialetto nell’ambito degli anime. In modo specifico, ci si concentra su uno degli anime più popolari del 2016, ossia “Yūri!!! on Ice”, e ne vengono analizzate le scelte linguistiche al suo interno, facendo riferimento anche all’immagine che possiede un determinato dialetto, e le reazioni che sono apparse nel web dopo la sua comparsa.
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Moretti, Veronica <1988&gt. "Percezione del rischio e sorveglianza digitale tra gli studenti di due campus universitari americani." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8460/1/TESI.Moretti%20Veronica.pdf.

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Abstract:
All'interno di ogni campus universitario americano è previsto un Department of Public Safety (DPS) incaricato di trasmettere agli studenti segnalazioni via email ogniqualvolta viene commesso un reato. Lo scopo è quello di fornire un'adeguata consapevolezza dei fenomeni criminosi verificatisi nelle aree limitrofe ai quartieri universitari. Il presente contributo vuole indagare in che misura la condivisione di informazioni, relative a eventi criminali, mediante nuovi dispositivi tecnologici (tra cui app e email), possa avere un impatto sulla modifica dei comportamenti degli studenti, sulla loro percezione del rischio e sulla sorveglianza digitale nei campus universitari americani. La metodologia utilizzata è eminentemente di tipo quantitativo (questionario) e i dati sono stati raccolti tra gli studenti di due prestigiose università americane: la Brown University (403 studenti) e la Columbia University (582 studenti). I risultati ottenuti mostrano una relazione controversa nel rapporto tra il mittente/DPS e il destinatario/studente: se da un lato il messaggio/informazione è ritenuto dagli studenti superfluo e inutile, dall'altro lato le nuove tecnologie sono in grado di modificare la percezione di sicurezza degli studenti, offrendosi come strumento di supporto (e in certi casi alternativo) rispetto ai "tradizionali" dispositivi. In poche parole, gli studenti non mostrano molto entusiamo per i nuovi sistemi di sorvegliana digitale, tuttavia non ne possono piu' fare a meno.
Within each American university campus, a Department of Public Safety (DPS) is designated to send students emails whenever a crime is committed on campus or in the surrounding area. The aim of this service is to provide an adequate awareness of such criminal activity. The hypothesis is that these crime-alert methods may represent a new and different type of control exercised by the DPS itself. The data was collected on two specific campuses. The total sample was 985 students. In general, this email service focuses on only some types of crime and not on others (e.g. sexual harassment and violence goes largely unreported), and this may reveal a new and different type of control exercised by the universities' department of public safety. Aside from the selectivity involved in deciding what to communicate or not, crime alerts may give rise to some form of control over the user's perception.
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Sacilotto, Serena <1989&gt. "LA CRISI ECONOMICA DEL 2007: IL RUOLO DELLE BANCHE E LA PERCEZIONE DEGLI UTENTI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5923.

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Abstract:
LA TESI VUOLE ANALIZZARE IL RUOLO CHE LE BANCHE HANNO AVUTO NEL DETERMINARE LA CRISI ECONOMICA CHE ANCORA OGGI STA ATTANAGLIANDO L'EUROPA E NON SOLO. DOPO UNA BREVE INTRODUZIONE SULL'EVOLUZIONE STORICA DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO, LA TESI SI PROPONE DI ANALIZZARE L'ATTUALE CRISI FINANZIARIA E, NELLA SECONDA PARTE, CERCA DI COMPRENDERE QUAL E' LA PERCEZIONE CHE LE PERSONE HANNO DELLE BANCHE E DEL RUOLO DA QUESTE GIOCATO NEL DETERMINARE LA CRISI.
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RIVA, SILVIA. "LA RAZIONALITA'LIMITATA NELLE SCELTE MEDICHE: EURISTICHE, FIDUCIA E PERCEZIONE DEL RISCHIO NEL PROCESSO DECISIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1272.

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Abstract:
Il presente lavoro si è proposto di indagare il concetto di razionalità limitata nel contesto delle scelte mediche. Sono stati reclutati 80 adulti, senza una storia clinica particolare a cui è stato dapprima somministrato un test virtuale che richiedeva di prendere delle decisioni su alcuni trattamenti e, successivamente, è stata somministrata una intervista semi-strutturata per approfondire il tema della scelta. I principali risultati: in primis, le persone adottano l’uso di euristiche veloci e frugali. In particolare, le persone adottano l’euristica del “Prendi il meglio” considerando, per ogni scelta, un numero limitato di caratteristiche. In secondo luogo, l'uso di euristiche è legato a una razionalità ecologica che adatta le strategie decisionali alla struttura delle informazioni disponibili del contesto ambientale. In questo contesto, se il consiglio del o le informazioni rispetto ai rischi/effetti indesiderati sono disponibili allora essi saranno sempre valutati perché sono caratteristiche fondamentali del processo di scelta. Il consiglio del medico è espressione della fiducia tra medico e paziente. La fiducia è rappresentata da segnali semplici e onesti che il medico è capace di trasmettere e questi segnali formano un canale di comunicazione tra le persone. Infine un altro risultato riguarda la comprensione del rischio associato al consumo di un farmaco che è risultato di difficile comprensione e rappresentazione.
This research aimed at applying the concept of bounded rationality in common medical choices in order to analyse the process by which laypersons make decisions in the field of health. Eighty adults, without a particular disease history were recruited and they were asked to manage both some virtual situations of medical choices and to discuss face to face about their past experiences in medical choices.Three major findings emerged. Firstly, people often use fast and frugal heuristics. In particular, people adopt the rule of the ‘take the best” considering, for each choice, a very limited number of elements to make their decisions. Secondly, the use of heuristics is related with the principle of ecological rationality in which strategies are chosen in connection with the available information of the environmental context. In this context, if “doctor’s advice” as well as “side effects information” are available, they will be always considered because they represent fundamental features of the decision making process. Doctor’s advice is expression of the trust between patient-doctor relationship. Trust is represented by simple and honest signals that the doctor communicates and these signals form an unconscious channel of communication between people. Thirdly, we found that risks associated with treatments are not easy to be conceived by laypersons. It was that people have not in mind a clear definition of the risk implied by medicines and treatment and they show, in average, a scarce interest in risk comprehension.
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RIVA, SILVIA. "LA RAZIONALITA'LIMITATA NELLE SCELTE MEDICHE: EURISTICHE, FIDUCIA E PERCEZIONE DEL RISCHIO NEL PROCESSO DECISIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1272.

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Abstract:
Il presente lavoro si è proposto di indagare il concetto di razionalità limitata nel contesto delle scelte mediche. Sono stati reclutati 80 adulti, senza una storia clinica particolare a cui è stato dapprima somministrato un test virtuale che richiedeva di prendere delle decisioni su alcuni trattamenti e, successivamente, è stata somministrata una intervista semi-strutturata per approfondire il tema della scelta. I principali risultati: in primis, le persone adottano l’uso di euristiche veloci e frugali. In particolare, le persone adottano l’euristica del “Prendi il meglio” considerando, per ogni scelta, un numero limitato di caratteristiche. In secondo luogo, l'uso di euristiche è legato a una razionalità ecologica che adatta le strategie decisionali alla struttura delle informazioni disponibili del contesto ambientale. In questo contesto, se il consiglio del o le informazioni rispetto ai rischi/effetti indesiderati sono disponibili allora essi saranno sempre valutati perché sono caratteristiche fondamentali del processo di scelta. Il consiglio del medico è espressione della fiducia tra medico e paziente. La fiducia è rappresentata da segnali semplici e onesti che il medico è capace di trasmettere e questi segnali formano un canale di comunicazione tra le persone. Infine un altro risultato riguarda la comprensione del rischio associato al consumo di un farmaco che è risultato di difficile comprensione e rappresentazione.
This research aimed at applying the concept of bounded rationality in common medical choices in order to analyse the process by which laypersons make decisions in the field of health. Eighty adults, without a particular disease history were recruited and they were asked to manage both some virtual situations of medical choices and to discuss face to face about their past experiences in medical choices.Three major findings emerged. Firstly, people often use fast and frugal heuristics. In particular, people adopt the rule of the ‘take the best” considering, for each choice, a very limited number of elements to make their decisions. Secondly, the use of heuristics is related with the principle of ecological rationality in which strategies are chosen in connection with the available information of the environmental context. In this context, if “doctor’s advice” as well as “side effects information” are available, they will be always considered because they represent fundamental features of the decision making process. Doctor’s advice is expression of the trust between patient-doctor relationship. Trust is represented by simple and honest signals that the doctor communicates and these signals form an unconscious channel of communication between people. Thirdly, we found that risks associated with treatments are not easy to be conceived by laypersons. It was that people have not in mind a clear definition of the risk implied by medicines and treatment and they show, in average, a scarce interest in risk comprehension.
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GROSSI, GIANCARLO MARIA. "PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10486.

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Abstract:
In Francia, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sorge una nuova forma esperienziale, quella del cinema. Nello stesso contesto, il movimento corporeo diventa oggetto di studio da parte di una serie di discipline, in particolar modo l’estetica e la psicofisiologia, che si ridefiniscono reciprocamente in un costante dialogo con le nuove tecnologie visive. Esiste una relazione tra questi due eventi? Il presente lavoro mira a costruire un’archeologia dell’esperienza cinematografica attraverso l’analisi dei testi di estetica sperimentale, psicologia della percezione e neurologia che emergono nell’orizzonte culturale francese tra il 1875 e il 1905. Il primo capitolo si concentra sulle teorie estetiche di Guyau, Séailles e Souriau, in cui la bellezza del movimento è concettualizzata seguendo un processo di progressiva meccanizzazione del corpo. Nel secondo capitolo viene analizzato il dibattito psicologico interno alla «Revue Philosophique» (1876), dove il corpo diviene medium capace di rendere visibile e registrabile il mondo soggettivo. Infine, nel terzo capitolo vengono studiate le ricerche estetiche e iconografiche che hanno luogo presso la clinica della Salpêtrière diretta da Charcot, pubblicate nella «Nouvelle Iconographie» (1888). Da queste, nasce una nuova morfologia del corpo in movimento, sostenuta dal progresso dei metodi grafici fino all’avvento del cinema.
In France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
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GROSSI, GIANCARLO MARIA. "PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10486.

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Abstract:
In Francia, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sorge una nuova forma esperienziale, quella del cinema. Nello stesso contesto, il movimento corporeo diventa oggetto di studio da parte di una serie di discipline, in particolar modo l’estetica e la psicofisiologia, che si ridefiniscono reciprocamente in un costante dialogo con le nuove tecnologie visive. Esiste una relazione tra questi due eventi? Il presente lavoro mira a costruire un’archeologia dell’esperienza cinematografica attraverso l’analisi dei testi di estetica sperimentale, psicologia della percezione e neurologia che emergono nell’orizzonte culturale francese tra il 1875 e il 1905. Il primo capitolo si concentra sulle teorie estetiche di Guyau, Séailles e Souriau, in cui la bellezza del movimento è concettualizzata seguendo un processo di progressiva meccanizzazione del corpo. Nel secondo capitolo viene analizzato il dibattito psicologico interno alla «Revue Philosophique» (1876), dove il corpo diviene medium capace di rendere visibile e registrabile il mondo soggettivo. Infine, nel terzo capitolo vengono studiate le ricerche estetiche e iconografiche che hanno luogo presso la clinica della Salpêtrière diretta da Charcot, pubblicate nella «Nouvelle Iconographie» (1888). Da queste, nasce una nuova morfologia del corpo in movimento, sostenuta dal progresso dei metodi grafici fino all’avvento del cinema.
In France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
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Grainer, Alessandro. "Variazioni nella percezione e tolleranza al dolore attraverso l'esercizio fisico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422902.

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Abstract:
Muscoloskeletal pain is the gold standard in “commercial” pharmacological treatment. Physical activity is supposed to decrease pain perception, with other specific benefits. In scientific literature, the term “analgesia post exercise” is very common since the early 80’s. However, there are no absolute certainties about the true effects of exercise in pain treatment after recovery. Our work wants to examine this topic, and will try to understand how healty volunteers respond to a noxious stimulus after exercise and after recovery from exercise of various intensity and duration. We evaluated the responses to two types of exercise: a) strong and short exercise, and b) medium and very long exercise. The first part of the study analyses a group of 30 athletes: 15 cyclists and 15 volunteers coming from other sports: we evaluated pain perception and tolerance thresholds with two different kind of noxious stimuli. In the second part we evaluated pain perception and tolerance in a group of 27 ultratrailers, before, after and after 15 min recovery from a running race of 80km and 5.500m of positive slope. Results of the first two experimets, show a return to basal values after recovery for cyclists group and for the control group we notice the tendence to an hyperalgesia post-recovery. Both groups, immediately after having finished the test, show an analgesic response to pain test. Third test gave us a yperalgesic response in both after and after recovery test. The use of exercise in treatment of chronic pain, combined to pharmacologic treatment has to be more investigated, taking into account intensity and time of exercise, with the goal of lenghten the time of analgesia
I dolori articolari o muscolari sono la maggior parte dei dolori trattati dai farmaci “commerciali”. All’attività fisica viene attribuita, oltre ad altri innumerevoli benefici, anche quello di diminuire la percezione del dolore. La definizione di “analgesia post-exercise” è nota da anni nella letteratura scientifica. Questa caratteristica viene però meno divulgata, forse perché non esistono ancora riscontri certi su quelli che possono essere gli effetti una volta recuperata la fase acuta. Questa tesi intende approfondire l’argomento, cercando di capire come reagisce il soggetto immediatamente dopo l’esercizio e dopo il recupero, rispetto alla percezione e alla tolleranza a uno stimolo doloroso. Sono stati valutati, sostanzialmente, le risposte a seguito di due tipi di esercizio fisico: a) esercizio fisico strenuo e breve; b) esercizio fisico elevato e prolungato nel tempo La prima parte dello studio tratta un gruppo di 30 soggetti, 15 ciclisti e 15 soggetti in buona forma fisica ma non ciclisti e valuta la loro percezione al dolore immediatamente dopo e dopo il recupero da un esercizio ad esaurimento al cicloergometro, con due differenti tipi di stimolo dolorifico e tecniche di rilevazione della sua percezione e tolleranza. Nella seconda parte della tesi si intende valutare la percezione e tolleranza ad uno stimolo dolorifico di un gruppo di atleti ultramaratoneti prima e dopo (immediatamente e dopo breve recupero) una gara lunga 80km con 5.500 metri di dislivello positivo. I risultati dei primi due esperimenti mostrano una tendenza al ritorno ai valori basali dopo il recupero da un esercizio a esaurimento per i soggetti più allenati, mentre per i meno allenati la tendenza è quella di un’iperalgesia post-recupero. Appena terminato il test per entrambi i gruppi abbiamo notato un innalzamento della soglia di percezione al dolore. I risultati del terzo esperimento evidenziano, con una significatività molto alta, una marcata iperalgesia post esercizio, che permane anche dopo il recupero. Per arrivare a prescrizioni di esercizio fisico con l’obiettivo di trattare il dolore cronico con un abbinamento fra trattamento farmacologico e non farmacologico, sarà necessario approfondire gli studi su intensità e durata dell’esercizio con l’obiettivo di allungare il tempo di analgesia
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AUTIERI, Sara. "L’Indagine nazionale sulle strategie di prevenzione nella percezione degli attori sociali: Focus sui datori di lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61991.

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